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VETRINI ESAME

PARENCHIMA POLMONARE / ALVEOLI POLMONARI


EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE

1) Al livello di esso troviamo gli


alveoli polmonari. Strutture bianche
circondate da un contorno che
corrisponde alle cellule che
delimitano gli alveoli polmonari, le
quali sono cellule epiteliali (cellule
vicine pavimentose con citosol
sottile per favorire gli scambi gassosi
fra il ripieno degli alveoli che è
costituito da aria e l’endotelio basale
dei capillari sanguigni, anch’esso
monostratificato semplice per
favorire scambi gassosi). Gli spazi
chiari sono spazi vuoti riempiti di aria, mentre gli spazi colorati, i bordi, sono formati da
epitelio monostratificato semplice. La colorazione utilizzata è ematossilina-eosina perché se
fosse una tricromica le fibre collagene, che si trovano nei setti connettivali che circondano i
capillari sanguigni, sarebbero colorate di blu, invece in questo caso sono colorati in varie
tonalità di rosa, differenziato dall’acidità o basicità di ciò che coloriamo.
La tricromica colora in blu le fibre collagene che sono basiche, quindi acidofile.
Da sapere:
– caratteristiche degli alveoli e dell’epitelio che li circonda
– importanza dell’epitelio monostratificato per la funzione di scambio gassoso
– è indifferente, in questo caso, se la sezione sia longitudinale o trasversale.

Sezione di Parenchima polmonare con


ingrandimento maggiore del precedente. È
sempre una ematossilina-eosina, si vedono
meglio i nuclei e si intuisce che sia un epitelio
monostratificato pavimentoso. Si notano
anche delle “celluline nere” nell’ambito del
connettivo che presumibilmente sono i
macrofagi della polvere (spiegare i macrofagi
della polvere nella descrizione del vetrino).
L’esito della colorazione dipende da molti
fattori, da quanto la sezione è spessa, da
quale tipo di ematossilina-eosina si usa (concentrazione e “anzianità” del colorante), condizioni
ambientali, concentrazione della soluzione, intensità della luce utilizzata quando si scatta la foto
ecc..

CAPILLARE
EPITELIO PAVIMENTOSO SEMPLICE

2) Tipologia di colorazione:
ematossilina-eosina. Struttura circolare
leggermente schiacciata, con nuclei di cellule a
contornare la struttura; in base a ciò che è
presente all’interno, quindi alla colorazione,
possiamo capire se è piena o vuota (non è
chiara quindi non è vuota), possiamo dire che
è un epitelio pavimentoso semplice
(squamoso), cioè monostratificato (ci
verrebbe da pensare quindi o ad alveoli
polmonari o endoteli basali). E’ una sezione
trasversale, perché longitudinale vedo nella
sua lunghezza. Distinguiamo l’ ERITROCITA, mentre attorno è presente una sottile
membrana basale, mentre troviamo anche il connettivo denso, lo distinguiamo in base a
come sono addensate le fibre collagene, la matrice amorfa appare chiara, ed in questo caso
scarsa (stessa logica nella tricromica). Le “palle scure” sono i nuclei delle cellule endoteliali.

3) In alto notiamo 3 adipociti, di cui


in alto a destra possiamo notare anche il
nucleo, con il bordo costituito dal citosol
molto sottile e la classica forma a
castone con il “brillocco” rappresentato
dal nucleo. Le Fibre collagene formano
fasci a decorso ondulato con fibroblasti
che si intercalano fra i fasci di connettivo,
al centro dell’immagine notiamo un vaso
sanguigno, inoltre è presumibile che
intorno a quest’ultimo sia presente del
connettivo. La colorazione meno intensa
rappresenta un connettivo denso (matrice amorfa chiara poco presente).

4) Colorazione tricromica. Il
vetrino è formato da strutture
diverse in base a dove lo
guardiamo. La parte in alto chiara
corrisponde ad un lume o ad uno
spazio esterno, mentre quello blu
è un connettivo denso, inoltre
troviamo un epitelio di
rivestimento con al di sotto fibre
collagene colorate in blu. In rosa
intenso è colorato il nucleo di tutte le cellule. L’epitelio è monostratificato cubico
(isoprismatico), se fosse un dotto escretore dovremmo trovare la sezione degli adenomeri
che non è presente, inoltre avrebbe un epitelio o pluristratificato o monostratificato.
L’epitelio cubico monostratificato va a rivestire la superficie dell’OVAIO, inoltre le palle
sarebbero i follicoli a diverso stadio di maturazione.

EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO CLIATO

5) colorazione tricromica
perché le fibre collagene
(connettivo) è colorato in blu,
tipicamente basiche, mentre
in rosa più scuro i nuclei e in
rosa più chiaro i citosol.
Descriviamo il vetrino in due
rispetto alla lamina basale: la
parte superiore è rivolto verso
un lume o verso l’esterno, è
riconoscibile un epitelio che
riveste una cavità, in cui tutte
le cellule poggiano su un’unica
base. Si nota la presenza di
specializzazioni apicali, le ciglia
tipiche di tube di Falloppio (cilindrico semplice) o TRACHEA (pseudostratificato). Capisco
che è un pluristratificato perché tutte poggiano su una base, ma non tutte raggiungono la
superficie, mentre nello pluristratificato abbiamo una disposizione delle cellule più regolare
con le sole cellule dello strato inferiore che poggiano sulla membrana basale. Inoltre,
intercalate nell’epitelio possiamo identificare le ghiandole caliciformi mucipare
(scarsamente colorate) e sono esempi di ghiandole unicellulari che secernono muco
(presenti appunto in apparato respiratorio). Al di sotto della lamina basale, invece, siamo
nell’ambito del connettivo vediamo la struttura tondeggiante con nuclei disposti alla
periferia, potrebbe essere la sezione di un vaso sanguigno con i globuli rossi all’interno,
dove c’è connettivo possono esserci dei vasi sanguigni (anche se qui non facilmente
distinguibili).

Nb se chiede di qualche struttura “strana” nel connettivo bisogna ricordarsi che potrebbe essere
un vaso sanguigno. Le dimensioni dei globuli rossi sono di 7,5 micrometri e sono anucleate, quindi
le dimensioni sono maggiori dei nuclei di qualunque cellula. Non sono presenti strutture
cartilaginee (in trachea cartilagine elastica). Nel mezzo sono presenti i nuclei dei fibroblasti che si
intercalano nel connettivo, mentre sotto sono presenti più fibre addensate.

In questo frammento dell’immagine precedente (in basso a dx)


sono visibili a confine con il connettivo presumibilmente i nuclei
schiacciati delle cellule endoteliali dei vasi, mentre l’agglomerato
rosa corrisponde a globuli rossi ammassati i cui confini non sono più
distinguibili (solo ipotesi).
VIE RESPIRATORIE

EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO CON CIGLIA

6) colorazione tricromica

➢ superiormente abbiamo un lume che ci


fa
pensare che siamo nell’ambito degli epiteli
di rivestimento;
➢ abbiamo delle estroflessioni, vista la
disposizione dei nuclei che comunque si
tratti di uno pseudostratificato;
➢ centralmente, vediamo una ghiandola,
intraparietale e interepiteliale;

➢ il margine è intuibile ma non è proprio detto;


➢ si vedono delle calciformi mucipare,
ghiandole esocrine unicellulari
➢ è ciliato, potrebbe essere la trachea
➢ Excursus sull’esofago: tubo che si distende è soggetto a stress importanti per lo
sfregamento del bolo per cui non è conveniente che il tubo sia rivestito da un epitelio
monostratificato;
➢ in questo caso troviamo un pluristratificato pavimentoso;
➢ ghiandola sierosa perché si dovrebbe colorare intensamente di rosa;
➢ quella che secerne la componente lipidica rimangono chiare.
Focalizzandoci sulla ghiandola → (i microvilli sono molto più piccoli e corti rispetto alle
ciglia, non riusciamo a distinguerli separatamente come invece è possibile qui. I villi sono
distinguibili nell’insieme come una sorta di linea che delimita tutto l’intestino. Anche le
stereociglia sono ben visibili come le ciglia). Ritroviamo una ghiandola esocrina con due
porzioni secernenti, in base alla natura del secreto possiamo dire che sia muco lipidico in
quanto bianco (il muco lipidico si scioglie con i fissativi, se fosse stato un contenuto sieroso
vedremmo il citosol delle cellule colorato in rosa). In base alla posizione della ghiandola è
intraepiteliale. Le cellule mano mano che ci si avvicina verso il dotto si stanno sfaldando e
stanno diventando secreto, quindi sarà una ghiandola a secrezione olocrina, quindi
parliamo di ghiandole sebacee (a secrezione mucosa si può trovare quindi in questo
distretto). Dato che le ghiandole olocrine si trasformano se stesse in secreto, la ghiandola si
“suicida tutta”? vediamo che nella porzione basale di quest’ultima sono presenti delle
cellule staminali.

TUBE UTERINE

EPITELIO CILINDRICO SEMPLICE

7) Presenta ciglia come specializzazioni


di membrana apicale.
EPIDIDIMO
EPITELIO PSEUDOSTRATIFICATO

8) L’epitelio guarda verso un lume (bianco) con


stereociglia (più lunghe delle ciglia e quindi anche
dei microvilli), quindi avremo un epitelio di
rivestimento e al di sotto abbiamo il tessuto
connettivo. Nel lume troviamo anche gli
spermatozoi (puntini neri).

EPITELIO GASTRICO
EPITELIO CILINDRICO SEMPLICE

9) Zona bianca=lume, quindi


vi sarà da descrivere un epitelio.
L’epitelio che vediamo è cilindrico
semplice, in quanto tipicamente
abbiamo cellule alte con nucleo
alla base, non ritroviamo l’orletto
a spazzola o altre specializzazioni
di membrana, ma introflessioni
quindi sembrerebbero le fossette
gastriche (sezione longitudinale).
Più in basso ritroviamo sezioni
trasversali delle ghiandole
gastriche tubulari che si aprono a
livello delle fossette gastriche, che sono introflessioni dell’epitelio gastrico, per convogliare
il secreto verso l’esterno.

Quali cellule troviamo lungo il decorso longitudinale della ghiandola gastrica?

Abbiamo cellule non distinguibili in questo caso, ma diciamo che sono presenti cellule del colletto
che secernono muco (sulla parete della fossetta), nella porzione più centrale troviamo cellule
oxintiche (o ossintiche o parietali) che secernono HCl, mentre più alla base abbiamo cellule
principali che secernono pepsinogeno, che viene attivato dall’acido cloridrico ecc…
INTESTINO TENUE - VILLO INTESTINALE

EPITELIO CILINDRICO MONOSTRATIFICATO

10) Si osserva un lume in bianco, quindi


c’è anche un epitelio di rivestimento.
Notiamo estroflessioni digitiformi della
MUCOSA INTESTINALE con un asse
connettivale centrale, dove notiamo i
nuclei dei fibroblasti e le fibre collagene in
blu (colorazione tricromica) l’epitelio di
rivestimento è cilindrico monostratificato
che poggia su una lamina basale con i
nuclei situati nel terzo inferiore. Sono
presenti cellule mucipare caliciformi,
alcune aperte e altre chiuse a rilasciare il
muco. Quello “straterello” non è altro che
l’orletto a spazzola rivolto verso il lato
apicale quindi rivolto verso il lume (non ci importa che non distinguiamo).

DOTTO ESCRETORE
EPITELIO PLURISTRATIFICATO BATIPRISMATICO

11) In corrispondenza della zona più o meno bianca c’è un lume.


Colorazione tricromica. Al centro vediamo il secreto che è il
prodotto degli adenomeri e viene convogliato nei dotti escretori
che fanno in modo che il prodotto degli adenomeri venga
convogliato nel lume degli organi o all’esterno.

VESCICA

EPITELIO DI TRANSIZIONE

12) spazio bianco=lume, quindi anche in questo caso


siamo davanti ad un epitelio di rivestimento,
pluristratificato, per descriverlo dobbiamo vedere le
cellule superiori che sono cupoliformi, ed è un EPITELIO
DI TRANSIZIONE. Ematossilina-eosina.
13) È lo stesso del vetrino 12, le cellule apicali sono cupoliformi
e talvolta binucleate. Passiamo da un epitelio
pluristratificato ad alcuni molto più compatti per espandersi.

VAGINA
EPITELIO PLURISTRATIFICATO PAVIMENTOSO

14) colorazione tricromica per il blu (più babbiscio=scolorito)


per le fibre collagene in basso, si può anche notare il confine del
connettivo con la lamina basale, siamo in presenza di un epitelio
non cheratinizzato

15) Colorazione ematossilina eosina, vediamo il


confine con il connettivo, L’EPITELIO VAGINALE è
più spesso (nel precedente) e le cellule
accumulano più glicogeno. Le caratteristiche di
vagina ed esofago sono le stesse. Le cellule apicali
differentemente dalle basali sono meno ricche di
citosol, hanno forma completamente differente e
le cellule dello strato basale hanno caratteristiche
staminali (non solo nell’epidermide).

EPIDERMIDE

17) Sono visibili creste e papille che si interdigitano. Si possono


descrivere i vari strati dell’epidermide: si nota lo strato basale, la
cheratina in alto, lo strato corneo (sottile). Lo strato lucido,
tipico del palmo della mano e pianta del piede, non sarà
presente. Colorazione ematossilina-eosina.
Nb. se strato corneo è sottile come in questo caso è ovviamente inutile cercare lo strato lucido.

16) Stesso distretto. Colorazione tricromica.


PARTE APICALE —> tessuto epiteliale
➢l’epitelio è di rivestimento pluristratificato pavimento
cheratinizzato;
➢ la colorazione è tricromica;
➢l’epitelio ha una colorazione piuttosto intenda quindi è
evidente il confine con il connettivo;
➢ nella zona più apicale c’è la mancanza di nuclei;
➢ abbiamo cellule molto appiattite, più superficiali;
➢ l’epidermide riveste una superficie molto alta e a seconda di
quella che andiamo a considerare, lo spessore dello strato
epidermico o solo corneo cambia;
➢ in mano e piede abbiamo lo strato lucido;
PARTE BASALE —> tessuto connettivo
➢ fibre molto numerose;
➢ potrebbe essere derma con all’interno vasi sanguigni che non troviamo né nell’epidermide ne in
nessun altro epitelio;
➢ anche le caratteristiche del derma possono cambiare ma dipende da dove stiamo effettuando la
nostra sezione (es. ascelle dove troviamo anche le sudoripare);

17) Connettivo molto denso


in quanto le fibre collagene sono
molto compatte. Vetrino sempre
relativo all’EPIDERMIDE, da
notare creste e papille che si
interdigitano e strato corneo più
spesso. Colorazione tricromica.
GHIANDOLA SOTTOMANDIBOLARE

21) In basso a sinistra vediamo un dotto


escretore con la porzione ghiandolare
quindi adenomeri. Osservando uno di
tutti gli adenomeri presenti, delimitati
da un sottile setto connettivale,
colorato in blu per la colorazione
tricromica del vetrino, la parte centrale
del dotto escretore produce cellule
bianche quindi muco, la parte che
forma la semiluna è un secreto sieroso,
ma la dimensione dipende dalla
sezione. Quindi parliamo una di una
ghiandola a SECREZIONE MISTA. Da
dire: Semilune di Giannuzzi, secrezione
mista, perché è esocrina per dotto escretore, caratteristiche degli adenomeri,
riconoscimento delle semilune, tipo di secreto, dove le troviamo, salivari maggiore in cui
due sono a secrezione mista.

GHIANDOLA SEBACEA
22) Ghiandola esocrina, con modalità di
secrezione olocrina, in quanto i nuclei delle cellule
diventano picnotici, le cellule si disgregano e le
membrane non si vedono più, invece quelle basali
sono più integre e sono quelle staminali. Si apre nei
dotti escretori e l’epitelio entro cui la ghiandola
riversa il secreto attraverso i dotti sta a destra, perché
dalla pare del connettivo (in blu) ci sono le cellule
basali.

GHIANDOLA MAMMARIA

23) Gli adipociti sono distinguibili, il connettivo è più lasso


tra adenomeri e denso tra i lobi, la modalità di
secrezione è lipidica apocrina e la parte proteica
esocitosi. I dotti galattofori sbucheranno a livello del
capezzolo.
TIROIDE
24) Colorazione tricromica, Vediamo il follicolo
tiroideo, la colloide, e le cellule che rivestono il
follicolo sono polarizzate (specializzazione di
membrana) e sono da descrivere come cellule di
rivestimento che sono cubiche monostratificate,
perché rivestono la cavità dove si riversa la colloide.
Sono presenti anche le cellule parafollicolari che
sono cellule che si trovano tra i follicoli.
Nell’immagine non si vedono, ma può chiedere di
descriverle, quale ormone producono, ormone
antagonista.

ISOLE DEL LANGHERANS

25) Le troviamo nel pancreas, la porzione endocrina è la


parte più chiara, mentre la parte esocrina è la parte
più scura. Gli adenomeri esocrini secernono un
secreto enzimatico che si colorano in rosa con
ematossilina-eosina perché sono acidofile.

26) sono sempre ISOLOTTI DI LANGHERANS, in un


mare di adenomeri esocrini.

27) vediamo una serie di strutture di


TESSUTO CONNETTIVO LASSO per i molti
spazi bianchi, le fibre più grossolane sono il
collagene, mentre le più sottili sono le
reticolari.
28) CONNETTIVO DENSO FIBROSO, ondulato con cellule
interconnessa di cui si apprestano i nuclei.

29) Colorazione con impregnazione argentica


serve per COLORARE LE FIBRE RETICOLARI.
Trattasi di CONNETTIVO RETICOLARE.

30) nell’immagine vediamo FIBRE


ONDULATE, meno spesse rispetto alle collagene
e siamo nel caso di colorazioni specifiche per le
fibre elastiche.

31) Si vedono degli adipociti in basso a destra, notiamo


del tessuto connettivo con zone più lasse mentre
altre in cui le fibre collagene, sebbene molto
irregolari, si compattano maggiormente, si vedono
i nuclei dei fibroblasti, e in basso a sinistra vediamo
un fascetto nervoso, ma la sezione non ci da
riscontro per identificare le strutture.
Colorazione tricromica.
32) TESSUTO ADIPOSO con un vaso sanguigno
medialmente a destra.
➢ adipociti di tipo chiaro
➢le cellule risultano chiare, di grandi dimensioni, con il
nucleo spinto alla periferia
➢ questo è quello che è intorno: zone delle membrane
cellulari che poggiano sulla membrana basale (a contatto con
delle fibre collagene) ;
➢ Le cellule sono bianche perche sono grosse gocce
lipidiche perche i comuni fissativi sciolgono;

33) Sempre immagine di TESSUTO ADIPOSO


con adipociti di forma a castone, nucleo in
periferia. Colorazione con ematossilina eosina.

STRISCIO DI SANGUE
34) La maggior parte delle
cellule sono ERITROCITI, e due tre
cellule della serie bianca. Al centro
vi è un LINFOCITA il cui nucleo
appare fortemente colorato
circondato da un anello/alone
citoplasmatico molto sottile. Il
BASOFILO (in basso a sx) ha un
citosol colorato in blu, quindi non distinguiamo il nucleo e a volte i granuli sono talmente
abbondanti che può sembrare un linfocita. I basofili nella realtà sono molto più grandi degli
eritrociti (7,5 micrometri), mentre i linfociti sono di pari dimensioni. In alto a sinistra
vediamo un NEUTROFILO caratterizzato da nucleo plurilobato (con il numero di lobi che
aumenta con l’invecchiamento, credo nell’immagine ce ne siano 2), in basso a destra
vediamo gli EOSINOFILI con un nucleo bilobato e un citosol aranciato (granuli acidofili). In
alto a destra è presente un MONOCITA con il caratteristico nucleo reniforme. Nb monociti e
linfociti sono agranulociti. La colorazione è GIEMSA. (Il vetrino all’esame potrebbe non
essere proprio questo).
TRACHEA
CARTILAGINE IALINA

35) colorato con ematossilina-eosina, è


necessario conoscere e procedere alla descrizione
della cartilagine ialina con pericondrio
esternamente, gruppi isogeni al centro.

36) colorazione che mette in evidenza in blu le zone più ricche di fibre collagene. La matrice
TERRITORIALE è quella che troviamo o più esternamente, dove le cellule sono più appiattite
o tra i gruppi isogeni. La matrice territoriale
è più presente in periferia e c’è abbondanza
di fibre collagene, la colorazione che mette
in evidenza le fibre collagene, sarà più scura
in periferia e meno scura al centro. La
matrice INTERTERRITORIALE è più ricca
invece di proteoglicani. Le matrici si
distinguono in territoriale e interterritoriale
che si trova più al centro dove ci sono i
gruppi isogeni. Lasciamo la dicitura del libro
per territoriale e interterritoriale, ma basta
capire dove ci sono i proteoglicani (ovvero
nella interterritoriale) e dove i sono più fibre
di collagene (ovvero nella territoriale). CARTILAGINE IALINA, lo capiamo dalla presenza dei
gruppi isogeni.

CARTILAGINE ELASTICA

37) Colorazione con ematossilina eosina, vediamo i


CONDROCITI. Non si organizzano a formare i gruppi
isogeni e non è molto rappresentata la componente
fibrosa. CARTILAGINE ELASTICA.
SINFISI PUBICA
CARTILAGINE FIBROSA

38) della sinfisi pubica colorata con blu di


bromofenolo che colora le proteine basiche.
Vediamo qualche condrocita interposto.

CARTILAGINE SERIATA

39) In questo caso sta avvenendo l’ossificazione condrale. I


condrociti diventano ipertrofici. Vediamo l’osso che si sta
formando, quindi con le trabecole ossee e le cavità midollari.

TESSUTO OSSEO LAMELLARE SPUGNOSO

40) Gimsa (per evidenziare gli elementi del


midollo)
Si possono individuare molti adipocti. Siamo nel caso
di TRABECOLE OSSEE CON UNO STRATO DI
OSTEOBLASTI CHE STA DEPOSITANDO OSTEOIDE,
sono presenti gli osteociti e quello bianco è midollo
osseo che con l’invecchiamento si arricchisce di
adipociti. (trabecole ossee e cellule progenitrici che
circondano il midollo osseo ricco di lipidi, i puntini
fucsia sono gli osteociti)
TESSUTO OSSEO COMPATTO

41) All’interno dell'immagine si


possono riconoscere le lamelle e nella
parte centrale il canale di Havers in
sezione trasversale. Si tratta di un sistema
lamellare, le cui lamelle sono
concentriche. Gli osteociti sono
intrappolati in lacune ossee. Le cellule
sono reticolari e dotate di numerosi
prolungamenti e hanno la funzione di
mettere in comunicazione le cellule delle
varie lamelle. Si forma così una rete che
mette in comunicazione tutti gli osteociti
tra loro ed i prolungamenti si trovano
all’interno di canalicoli (si forma un sincizio funzionale, consentendo il contatto). Il sincizio
non è morfologico, perché gli osteociti sono mononucleati. La funzione degli osteociti è la
produzione di molecole che regolino gli osteoblasti e gli osteoclasti

Dare importanza alla morfologia degli osteociti

CANALE DI HAVERS

42) lo stesso ma a più piccolo ingrandimento.


Sezione trasversale dei canali di Havers. Vediamo le
lamelle ossee concentriche con gli osteociti che
sarebbero questi “ragnetti” intercalati fra le lamelle.
Si identificano i sistemi di osteoni Haversiani Tra un
osteone ed un altro abbiamo delle zone note come
“breccia ossea”.
La sezione becca trasversalmente gli osteoni (canali
haversiani), ma longitudinalmente i sistemi
circonferenziali.
MUSCOLO LISCIO

!E’ stato spiegato in due modi diversi,


sono riportati di seguito entrambi!
43) Colorazione tricromica.
Spiegazione 1
➢ Il tessuto muscolare striato scheletrico sotto,
prevede la presenza di cellule plurinucleate; ➢
avremmo dovuto notare delle striature trasversali;
➢ sopra, nella parte apicale la sezione è
trasversale,
➢sotto la sezione è longitudinale;
➢tuttavia la sezione è unica;
➢ Le fibre sono disposte in maniera differe←nte: il motivo è che le pareti di alcuni organi cavi
possiedono fibre muscolari lisce, disposte perpendicolarmente le une alle altre
➢tessuto muscolare liscio (nella parte apicale)
➢il nucleo è centrale ed è singolo, ha forma affusolata con estremità più sottili;
Spiegazione 2
Colorazione tricromica. Siamo in sezione longitudinale (se fosse striato avremmo visto le striature
trasversali). Sono due strati (sopra e sotto) sempre di muscolo liscio aventi le fibre orientate in
maniera opposta, a 90°. In una stessa sezione longitudinale, delle fibre appaiono sezionale
longitudinalmente (sotto) e altre trasversalmente (sopra) Siamo in sezione longitudinale (se fosse
striato avremmo visto le striature trasversali). Sono due strati (sopra e sotto) sempre di muscolo
liscio aventi le fibre orientate in maniera opposta, a 90°. In una stessa sezione longitudinale, delle
fibre appaiono sezionale longitudinalmente (sotto) e altre trasversalmente (sopra)

MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO


44) Vediamo la lunghezza della fibra e sono
presenti le striature in sezione longitudinale
sono trasversali. I nuclei sono tanti e
subsarcolemmali, mentre nel cardiaco i
nuclei unici e sono centrali. Lo scheletrico a
volte presenta anche una biforcazione.
45) (Lo stesso) per i nuclei in posizione periferica
subsarcolemmale (sotto il sarcolemma), la
disposizione del sarcomero fa si che si veda la
bandeggiatura.

46) Anche questo


è SCHELETRICO con
bande non troppo
evidenti, è presente
del tessuto connettivo
e adipociti. La parte
superiore è in sezione
longitudinale, mentre
in basso vediamo un
fascetto di fibre in
sezione trasversale.
Qui possiamo
distinguere
l’endomisio, il
perimisio, e
l’epimisio.

TESSUTO STRIATO CARDIACO


47) Notiamo le strie intercalari scalariformi.
La cellula ha un unico nucleo generalmente
centrale e forma questi sistemi giunzionali che
appaiono come ispessimenti scalariformi nelle
zone in cui le fibre si collegano le une alle altre, e
quindi non si parla di sincizio morfologico vero e
proprio, ma di sincizio funzionale per le strie
EPITELIO SQUAMOSO STRATIFICATO CHERATINIZZATO - CUTE SPESSA
18) La cute spessa è glabra ed è localizzata sul palmo delle
mani e sulla pianta dei piedi. L’epidermide pluristratificata
della cute spessa ha altezza di 0.8-1.5 mm.
Colorazione tricromica

19) In questa immagine non


vi è nessuna delle colorazioni
classicamente utilizzate. Siamo
nel caso o del piede o del
palmo della mano. Si vedono le
creste e le papille, quindi
l’epidermide è quello in viola
più scuro più lo strato
cheratinico (molto spesso) e
lucido superiore (entrambi
chiari).

20) rispetto all’immagine


precedente vediamo che non è un
epitelio di rivestimento ma è un
epitelio ghiandolare, sembra
esocrina con gli adenomeri
ghiandolari, colorati in rosa intenso,
i nuclei lo sono di più, per
colorazione ematossilina eosina.
Epitelio ghiandolare con adenomeri
sierosi, l’adenomero è la porzione
secernente. Capiamo che è esocrina
da quelle strutture che si notano,
che sono i dotti escretori, sezionati
trasversalmente e l’epitelio dei dotti
escretori è un epitelio di
rivestimento cilindrico (nb. I vasi
hanno bisogno di endotelio, e nelle
ghiandole esocrine sono molto
meno rispetto alle endocrine). C’è una ghiandola salivare che ha adenomeri esclusivamente
a secrezione sierosa, la PAROTIDE, mentre le altre ghiandole salivari maggiori, cioè
sottomandibolari e sottolinguali, che hanno adenomeri sia sierosi che mucosi, ovvero ogni
adenomero è costituito da una porzione sierosa e una porzione mucosa (immagine 22)
--->
scalariformi con gap junction, cosicchè l’impulso venga trasmesso ai cardiomiociti. Le strie
scalariormi consentono alle fibrocellule di entrare l’una in comunicazione con le altre
affinchè si possa generare il sincizio funzionale e quindi il cuore si possa contrarre in
maniera funzionale. ( Si capisce che sia cardaio e non scheletrico dal fatto che le cellule
sono mononucleate e si può osservare, con un po’ di sforzo, la forma della Y)

48) Anche questo è un TESSUTO STRIATO


CARDIACO in cui possiamo vedere le strie
scalariformi. Vediamo come le cellule siano a forma
biforcata in alcune zone per prendere contatto con
altre, il cui nucleo è solitamente in posizione
centrale. In alcune zone è visibile la striatura
scalariforme.

SEZIONE DI NERVI PERIFERICI MIELINICI


49) (immagine a sinistra) Con colorazione classica dove si disidrata e si fissa con sostanze
alcoliche che sciolgono la guaina mielinica. Il puntino centrale corrisponde all’assone
sezionato trasversalmente, la guaina mielinica è bianca e si trova un sottile citosol che si
confina esternamente rispetto alla guaina mielinica, ed eventualmente è visibile del
connettivo che circonda come endonevrio ciascuna fibra.
(immagine a destra) Colorazione con acido osmico che colora tipicamente la componente
lipidica della guaina mielinica, colorata in scuro, mentre in bianco l’assone.
·
RICAPITOLAZIONE VETRINI 25/05
➢ sulla superficie le cellule sono molto vicine tra di loro;
➢ tessuto epiteliale pluristratificato cheratinizzato (perché
non presenta nuclei nello stato apicale;
➢ Lo strato corneo è molto sottile;
➢ Le regioni sono morfologicamente differenti, differiscono
per la forma e la colorazione;
➢ Sotto troviamo il connettivo, che è un connettivo lasso;
➢ Le regioni blu/viola rappresentano i nuclei;
➢ Scarsa presenza di fibre collagene;
➢ Molta matrice amorfa ;
➢ Ghiandole sebacee;
➢ Le cellule più periferiche hanno una forma più cubica
➢Secrezione olocrina

ESEMPIO: potrebbe essere


l’epitelio della cute sottile

➢ colorazione pas
➢ ghiandola tubulare semplice del colon
➢ mucipara
➢ si colora la componente proteoglicanica e la membrana
basale
➢abbiamo uno stroma di connettivo lasso

➢ porzioni bianche evidenti con la possibilità che siano


fibroblasti con i nuclei allungati
➢ si tratta di un connettivo denso irregolare
➢ colorazione ematossilina-eosina

D nucleo bilobato, eosinofolo;


F basofilo, blu/viola;
E neutrofilo, citoplasma scarsamente colorato, nucleo
multilobato (se presenti in forma matura);
C linfocita;
B monocita, sono importanti le dimensioni, non ci sono granuli
Quello piccolo in alto a sinistra è una piastrina
➢ lamelle con aspetto ondulato
➢ Fibre elastica
➢ Colorazione esocina-fuctina
➢ potrebbe essere un’arteria elastica

➢ citoplasma di rosa
➢ serve per assecondare la peristalsi
➢Ematossilina,
➢ Parte superiore: muscolare liscio (nuclei rotondeggianti);
➢ Parte inferiore: muscolare liscio (nuclei allungati).
➢Sono entrambi liscio, cambia l’orientazione delle cellule❗

➢ epitelio pluristratificato con cellule cupoliformi;


➢ epitelio di transizione
➢sotto toccano il connettivo lasso

➢connettivo denso regolare con nuclei appiattiti,


➢ scarsa presenza di sostanza amorfa,
➢ poche regioni otticamente vuote,
➢ Ematossilina eosina,
➢ potrebbero essere fibre collagene che formano fasci
disposti in maniera regolare
➢ Ematossilina eosina,
➢epitelio ghiandolare misto,
➢ sono presenti strutture rotondeggianti in cui le cellule
hanno citoplasma intensamente colorato,
➢ caratteristico di cellule a secrezione sierosa (esempio
ghiandola sottomandibolare),

ESEMPIO: ghiandola
sottomandibolare

➢La colorazione è ematossilina-eosina,


➢ strutture rotondeggianti in cui riconosco nella parte
centrale lume abbastanza definito, questo mi fa pensare che
possa trattarsi di ghiandola tubulare (tubulo rotondeggiante e
nuclei più allungati),

per esempio potrebbero essere le cripte di lieberkhun (tra i


tipi cellulari delle cripte vediamo le cellule di Paneth). Intorno
connettivo lasso.
❗ NB: i fibroblasti in generale hanno forma allungata.

➢3 colorazioni,
➢cellule cromofobe (quelle in alto),
➢ cellule cromofile (quelle in basso).

ESEMPIO: adenoipofisi
➢ epitelio pseudostratificato ciliato,
➢cellule calciformi mucipare,
➢ il connettivo sottostante è lasso,
➢ citoplasma scarsamente colorato

ESEMPIO: trachea

➢ Ematossilina,
➢tessuto muscolare scheletrico (strutture dal profilo poligonale,
nuclei periferici),
➢Le cellule sono tagliate trasversalmente e sono presenti fasci di
tessuto connettivo,
➢ Fasci di fibre muscolari striate,
➢ È interposto tessuto connettivo (permisio),

➢ La parte più intensamente colorata è il dotto,


➢ l’altra parte è quella secernente (sono ghiandole
sudoripare),
➢ circondate da cellule mioepiteliali.
➢quello intorno è un connettivo.
➢ Nella parte superiore vi è tessuto adiposo bianco

➢Strato corneo molto spesso,


➢ è un epitelio pluristratificato pavimentoso
cheratinizzato,
➢ nella parte più vicina al lume le cellule sono
strettamente adese
➢ al di sotto dell’ epitelio vi è un connettivo lasso,
➢ man mano che si scende il connettivo diventa
sempre più denso,
➢ Inferiormente: lasso, papillare, reticolare
➢Tessuto nervoso: (nuclei e gangli; cellule satelliti, neuroni
pseudounipolari),

➢ Blu di toluidina,
➢precedentemente è stata fatta una fissazione per
conservare la componente lipidica;
➢ a sinistra vi è la guaina mielinica (assoni e mielina);
➢ a destra sempre guaina mielinica (nervi tagliati
longitudinalmente),
➢ presenza di nodi di Ranvier

➢Glomerulo renale (parte parietale della capsula di


Bowmann);
➢ epitelio monostratificato pavimentoso,

➢Ematossilina eosina,
➢ epitelio pavimentoso semplice visto dall’alto,

➢Ematossilina eosina,
➢ tessuto muscolare striato cardiaco (citoplasma
presenta zone più chiare e zone più scure),
➢Ematossilina eosina,
➢ pancreas (cellule a secrezione sierosa);
➢ le cellule sono raggruppate e colorate
intensamente,
➢ presenza di connettivo

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