Sei sulla pagina 1di 26

Lo Stato Liquido

Lo stato liquido è uno stato di


aggregazione della materia.
Proprietà dei liquidi
• I liquidi hanno massa e volume propri, ma non forma
propria: assumono quella del recipiente che li contiene.

• Una sostanza è allo stato liquido se le sue particelle


sono legate da deboli forze attrattive: legami
intermolecolari

• Lo stato liquido è detto condensato, perché ha densità


molto più elevata rispetto allo stato aeriforme. I liquidi
sono detti fluidi perchè possono scorrere.
• I liquidi:
- sono poco comprimibili poichè tra le
particelle gli spazi vuoti sono piccolissimi, si
considerano infatti incomprimibili
- tendono a diffondere gli uni negli altri (se
sono miscibili) fino a raggiungere una
distribuzione uniforme.
Proprietà intensive dei liquidi
Dipendono dalla natura delle forze intermolecolari che
agiscono all’interno della sostanza:
• Tensione superficiale
• Capillarità
• Viscosità
• Tensione superficiale

Una molecola all’interno del liquido è completamente circondata


da altre molecole: le forze attrattive esercitate su di essa si
bilanciano, dato che provengono da tutte le direzioni. Una
molecola sulla superficie del liquido, invece, viene attratta solo
dalle molecole sottostanti o laterali a seguito di questa
attrazione verso l’interno, il liquido tende ad assumere una
forma tale da minimizzare la superficie esposta. La superficie si
comporta come una membrana elastica
Grazie alla tensione superficiale un piccolo insetto
acquatico del genere Hydrometra può muoversi
agevolmente sulla superficie dell’acqua senza affondare.
Capillarità
Fenomeno che si manifesta quando un liquido si
trova in un tubo capillare, dipende: dalla
coesione tra le molecole e dall’adesione delle
molecole del liquido alla superficie interna del
tubicino infine dalla tensione superficiale.
La capillarità diminuisce all’aumentare dell’intensità delle
forze intermolecolari:

L’acqua presenta un innalzamento capillare perché le forze


di adesione al vetro prevalgono su quelle di coesione tra le
molecole di H₂O nel caso del Hg si ha un abbassamento
capillare poiché le forze di coesione prevalgono su quelle di
adesione al vetro
Se il liquido risale lungo le pareti del capillare, la sua
superficie forma un menisco concavo altrimenti il menisco
è convesso.
La capillarità è il fenomeno che permette la risalita dell’
H₂O dalle radici delle piante
Viscosità
Esprime la resistenza allo scorrimento. A parità
di dimensioni delle molecole la viscosità cresce
all’aumentare dell’intensità delle forze
intermolecolari. H₂O meno viscosa dell’olio
Tensione di vapore:

Grandezza che esprime la tendenza delle


molecole di un liquido a passare allo stato
aeriforme, se la tensione di vapore è alta il
liquido evapora facilmente.
La tensione di vapore diminuisce all’aumentare
dell’intensità delle forze intermolecolari per
questo l’ H₂O è meno volatile dell’etere.
Soluzioni
• Le soluzioni sono miscugli omogenei di due o più
specie chimiche che conservano le loro proprietà.
• Nelle soluzioni il solvente è il mezzo disperdente
ovvero il componente in maggiore quantità, il
soluto è il mezzo disperso ovvero quello che si
trova in minore misura.
• A seconda di quale proporzione esiste tra soluto e
solvente le soluzioni possono essere concentrate
o diluite.
Le soluzioni possono essere:
• gassose se i componenti sono tutti allo stato
gassoso
• liquide se sono costituite da solidi e gas disciolti in
un solvente liquido (H₂O gassata o H₂O e
zucchero)
• solide se sono costituite da solidi (solventi) che
contengono in soluzione altri solidi come le leghe
metalliche
IL SIMILE SCIOGLIE IL SIMILE

• Quando un solvente scioglie un soluto si ha quel


fenomeno detto solvatazione,(le molecole di
solvente circondano quelle di soluto)
• Quando il solvente è l’acqua, la solvatazione
prende il nome di idratazione.
• La solubilità è influenzata dal tipo di legame
che unisce le sostanze coinvolte.
I composti ionici in H₂O si dissociano, ovvero liberano
ioni:
le molecole di H₂O separano gli ioni di carica
opposta
. già presenti nel composto
NaCl(s) ⇄ Na⁺ (aq) + Cl⁻ (aq)
Queste soluzioni conducono elettricità.
I
I composti polari non ionizzabili formano
soluzioni per dispersione nell’ H₂O delle
molecole elettricamente neutre; l’H₂O
rompe i legami dipolo-dipolo tra le molecole
di soluto

Queste soluzioni non conducono elettricità


I composti polari in H₂O si ionizzano:
le molecole dipolari dell’ H₂O spezzano i legami
covalenti polari della molecola del soluto con
conseguente formazione di ioni
HCl(g) ⇄ H⁺ (aq) + Cl⁻ (aq)
Queste soluzioni conducono elettricità

Una soluzione conduce corrente elettrica se


contiene particelle cariche in grado di muoversi
liberamente.
Gli elettroliti
Sono elettroliti quelle sostanze che conducono
corrente elettrica
Tutti i composti che in soluzione acquosa
producono ioni per dissociazione o per
ionizzazione sono elettroliti.
• Elettroliti forti → in H₂O si dissociano
completamente (composti ionici)
• Elettroliti deboli → in H₂O si dissociano
parzialmente
• Non elettroliti → in acqua si trovano sotto forma
di molecole elettricamente neutre
Le proprietà colligative

Le proprietà colligative dipendono solo dal


numero di particelle di soluto presenti nella
soluzione e non dalla loro natura chimica.
Sono proprietà colligative:
• abbassamento crioscopico (T congelamento)
• innalzamento ebullioscopico (T ebollizione)
• pressione osmotica.
Innalzamento ebullioscopico (T ebollizione)

Il punti di ebollizione di una soluzione di un


soluto non volatile è rispettivamente più alto di
quello del solvente puro.
La differenza fra il punto di ebollizione della
soluzione e quello del solvente puro è detta
innalzamento del punto di ebollizione
Abbassamento crioscopico (T congelamento)
Il punto di congelamento di una soluzione di un soluto non
volatile è più basso di quello del solvente puro. La differenza fra il
punto di congelamento/fusione dell’acqua pura e quello della
soluzione è detta abbassamento del punto di congelamento
Un’applicazione di questa proprietà si ha durante l’inverno quando
il sale viene sparso sulle strade perché si rallenti la stratificazione
del ghiaccio. Il sale abbassa la temperatura di congelamento dell’
H₂O
Pressione osmotica.

L’osmosi si manifesta quando due soluzioni, una più


concentrata e l’altra meno, sono separate da una
membrana semipermeabile.
Il solvente passa sempre dalla soluzione più diluita a quella più
concentrata.

La pressione osmotica è la pressione idrostatica (forza che un


fluido in quiete esercita sull’unità di misura di superficie con cui è
a contatto) che si deve esercitare sulla soluzione più concentrata,
separata mediante una membrana semipermeabile, da una meno
concentrata (o dal solvente puro) perché in essa non entri altro
solvente
Le soluzioni che presentano uguale pressione
osmotica si dicono isotoniche.
Se due soluzioni hanno diversa pressione osmotica, si
definisce:
ipotonica quella a concentrazione minore,
ipertonica quella a concentrazione maggiore.

Grazie all’osmosi si attua il trasporto dei fluidi nel


nostro organismo o il trasferimento della linfa dalle
radici alle foglie nelle piante poiché le pareti delle
cellule animali e vegetali sono membrane
semipermeabili.
Osmolarità

L’osmolarità di una soluzione è la sua concentrazione di particelle


osmoticamente attive. Per poter calcolare l’osmolarità bisogna
conoscere la concentrazione di soluto e se questo si dissocia in
soluzione .
Se due soluzioni hanno stesse osmolarità sono isosmotiche se
sono diverse la soluzione più concentrata è detta iper-osmotica la
più diluita ipo-osmotica.

L’osmole è il numero di particelle osmoticamente attive che


contribuisono alla pressione osmotica di una soluzione
L'osmolarità è definita come il numero di osmoli di soluto
per litro (L) di una soluzione
Una soluzione di NaCl 1 mol / L ha un'osmolarità di 2 osmol
/ L. Una mole di NaCl si dissocia completamente in acqua
per produrre 2 moli di particelle: ioni Na ⁺ e ioni Cl⁻
Ogni mole di NaCl diventa due osmoli in soluzione
Per trovare l'osmolarità di una soluzione di NaCl si calcola
prima la molarità della soluzione salina e poi si converte la
molarità in osmolarità

Osmolarità = molarità x2 Osm

Potrebbero piacerti anche