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L’URBANISTICA

Che cos'è l'urbanistica?


Ci sono voluti diversi secoli affinché la risposta a tale domanda fosse esaustiva e completa
in ogni sua sfumatura. L'urbanistica si identifica inizialmente come arte urbana.
Gradualmente il suo valore è mutato; definita da Joyant nel 1934 “il punto di convergenza
di arti e scienze assai diverse”, ben presto si impone come una vera e propria scienza; la
scienza che studia fenomeni urbani.
Facendo dell'interpretazione e della progettazione i suoi strumenti fondamentali, essa si
pone come fine la pianificazione dei suddetti fenomeni urbani. È bene, dunque, definire
l'evoluzione di tale scienza come un vero e proprio processo che l'ha condotta fino
all'attuale valore, ossia quello di pianificazione urbanistica.
Parallelamente a questo processo, nei secoli, si assiste ad un altro percorso di
cambiamento, ossia quello della città. Tale evoluzione non è semplicemente riferita allo
spazio urbano quanto più al significato di cui esso si fa carico. In età arcaica, per esempio, la
mistificazione delle forme spaziali permetteva all'uomo di sentirsi più in contatto con le
divinità. Lo spiritualismo dell'uomo, che anche nelle antiche civiltà urbane si era esaltato,
lascia il passo ad una nuova cultura socio-economica caratterizzante la città rinascimentale.
E’ solo in età barocca che la concezione urbana assume una nuova caratterizzazione e si
esprime con un nuovo linguaggio magniloquente che porterà alla crescita continua della
città. Proprio a causa di ciò lo spazio urbano subirà un profondo cambiamento nel corso
dell'Ottocento; infatti si assiste ad un processo di disintegrazione e di ricomposizione che
comporta la ricostituzione di esso secondo nuove concezioni e finalità. La primitiva fase
della degenerazione coincide con l'imminente bisogno di risanamento delle condizioni
igieniche, deteriorate dallo sviluppo della Rivoluzione Industriale nel corso del XIX secolo. Il
nuovo spazio urbano, risultante dal processo di disintegrazione, comporta l'innesto di
diversi nuovi elementi, tra cui i mezzi di trasporto pubblico. Essi diventeranno subito
“oggetto della città”, tanto che la rete dei trasporti pubblici rivestirà il ruolo di ossatura
infrastrutturale. Una tappa fondamentale per il processo che stiamo trattando è certo da
individuare negli anni ’30, in cui l'infrastruttura urbana si esplica mediante lo sviluppo di
quartieri residenziali. Anche se l'intero mondo si sta dedicando a creare un nuovo volto
all'insediamento civile, l'attività edilizia residenziale si prospetta nei vari paesi in maniera
assai vivace e carica di problemi.
Siamo dunque giunti ai giorni d'oggi, in cui uno spazio urbano funziona solo se vi è affinità
tra tutti gli elementi strutturali del suo complesso. Tale affinità è garantita esclusivamente
da uno sviluppo equilibrato e costante, in grado di organizzare e riorganizzare
sistematicamente le strutture e il loro funzionamento.

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