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POSTUROLOGIA CLINICA - MASTER MODULO 1 - sabato e domenica h.

9-18 • Sistema vestibolare e la propriocezione: integrazione dei sistemi senso


MULTIPROFESSIONALE BASI TEORICO PRATICHE DELL’ANALISI POSTUROLOGICA 1 motori
• Le efferenze: i riflessi vestibolari
Postura, equilibrio e stabilità • Vertigini e disequilibrio
2750,00 € • Il sistema tonico posturale • Vertigini spontanee e provocate
o 6-7 maggio BASI TEORICO PRATICHE DELL’ANALISI • Propriocezione,percezione e dispercezione • La storia del paziente: la bussola per orientare la diagnosi
POSTUROLOGICA 1 La disfunzione posturale:la forma “muscolare”; • Test di Romberg, Fukuda, valutazione assi posturali e delle strutture
la forma “pseudovertiginosa”; la forma “cognitiva” muscolo scheletriche
o 3-4 giugno BASI TEORICO PRATICHE DELL’ANALISI • Qual è il paziente “posturale”: l’anamnesi mirata • Le basi della valutazione vestibolare
POSTUROLOGICA 2 • Ruolo delle diverse professionalità nell’approccio alla disfunzione • Approccio multidisciplinare
o 24-25 giugno LINEE GUIDA posturale. IL RECETTORE OCULARE
o IL RECETTORE VESTIBOLARE - IL RECETTORE OCULARE
La visita SIGNIFICATO FUNZIONALE IN UN APPROCCIO INTEGRATO
• Gli “sbarramenti o ostacoli”
• Le origini:
o 22-23 luglio IL RECETTORE PODALICO, La valutazione tridimensionale in postura abituale e allo scoliosometro
- Kurt Goldstein – Approccio sistemico ai disturbi funzionali -Teoria del
L’INTERFERENZA STOMATOGNATICA • La postura di fronte,di spalle e di profilo: elementi di diagnosi I test per
Caos – Approccio quantistico al funzionamento del cervello – Il
o 9-10 settembre PROPRIOCEZIONE E CONTROLLO inquadrare lo “stato” del paziente ovvero qual è il grado di disfunzione del cervello di Maclean
sistema tonico posturale -L’integrazione sensoriale
NEUROMOTORIO • test di Romberg posturale • posturodinamica e podopelvica • L’optometria funzionale
o 30 set.-1 ott. L’APPROCCIO MANUALE • tattica d’anca e tattica di caviglia • test di Zink - Cenni storici – I 4 cerchi di Skeffington
o 28-29 ottobre RACHIDE E CATENE MUSCOLARI La sindrome disarmonica e i test per valutarla: Fukuda, Bassani, De Cyon. - La visione in ambito Optometrico comportamentale
MODULO 2 - sabato e domenica h. 9-18 • I deficit visivi e loro significato
o 25-26 novembre RIFLESSI PRIMITIVI E RIFLESSI - Fisiologia della visione monoculare e binoculare
BASI TEORICO PRATICHE DELL’ANALISI POSTUROLOGICA 2
POSTURALI - Acuità visiva, fusione motoria, sensoriale e stereopsi
I test “percettivi” - Emmetropia e ametropia
o REVISIONE E PRATICA CLINICA
I test neuroposturali per la ricerca della priorità La convergenza oculare
• Il test degli indici • Il test di Nahamani• Riflessi arcaici, riflessi posturali - La funzione accomodativa e le sue disfunzioni
scopo di fornire le conoscenze teorico-pratiche nella e Manovra di convergenza podalica • Il test dei rotatori e la priorità • Le forie non sono un numero: significato funzionale
strutturale (ascendente o • La motricità oculare e il deficit della motricità oculare
prevenzione, valutazione e nell’ approccio terapeutico alle - Anatomia e fisiologia dei muscoli estrinseci
discendente), psichica o viscerale • Il Maddox Posturale La Valutazione - Movimenti oculari volontari e riflessi
disfunzioni posturali. dei “recettori” del Sistema Tonico Posturale Il test muscolare kinesiologico: - Posizioni diagnostiche dello sguardo
un metodo di indagine delle “funzioni” corporee - Posizioni anomale del capo
I primi due incontri propongono una formazione di base, • Modalità di esecuzione del test. - Ipertono e paralisi dei muscoli oculomotori
• Anatomia, funzione e procedura di esecuzione del test kinesiologico su - Eteroforia, soppressione e strabismo
volta a fornire le competenze indispensabili in ambito deltoide, pettorale maggiore e tensore della fascia lata • Punto prossimo di Convergenza e Punto prossimo di
posturale e comuni a tutte le diverse professionalità, che • La ricerca della priorità in kinesiologia applicata, strutturale, Accomodazione=Centraggio e Identificazione
chimica, psichica • Visione binoculare •Visione e Stress
potremmo definire “ strumenti del mestiere”. I due • Neurosensorialità, percezione e cognizione
• La localizzazione terapeutica • Il challenge
moduli successivi sono seminari tematici per • La disorganizzazione neurologica • L’inversione psicologica • Interferenze uditivo-visive
Gli esami strumentali Esercitazioni pratiche: test neuro-visivi
l’approfondimento delle relazioni posturali proprie di • DOMINANZA OCULARE
• La pedana stabilometrica • Utilizzo in posturologia clinica
ciascuna entrata del sistema tonico posturale: vestibolo, La cartella clinica • Movimento di inseguimenti
• Linee generali della sequenza della valutazione posturale • NSUCO - DEM – King Devick
occhio, piede e bocca. Durante gli altri tre incontri viene • Punto prossimo di Accomodazione
MODULO 3 - sabato e domenica h. 9-18 • Punto prossimo di CONVERGENZA
trattato sia l’approccio di rieducazione propriocettiva al LINEE GUIDA • READ REFLEX DISTANC
controllo della statica e del movimento, sia l’approccio Classificazione, inquadramento e misurazione della postura e delle • DISTANZA DI HARMON
relative disfunzioni • COVER TEST
manuale in posturologia clinica secondo due modelli: • COVER TEST ALTERNANTE
Considerazioni teorico-pratiche • TEST DELLA STEREOPSI- Corda di brock e suo utilizzo
quello osteopatico strutturale-sitemico e quello delle La disfunzione posturale e la posturologia clinica • Il Telebinocular
catene muscolari. IL RECETTORE VESTIBOLARE • Esercizi di respirazione
• Dal vestibolo alla postura • Cenni di antropologia - Esercizi di stimolazione visiva – protocollo PNEV (cenni
• Che cos’è l’equilibrio?
• Anatomia dell’orecchio interno e del sistema vestibolare
• Fisiologia dei recettori dell’equilibrio
• Il nervo vestibolare ed i centri dell’equilibrio
• Progressioni didattiche di esercizi a corpo libero: affinare la • Evidenze del trattamento di normalizzazione osteopatica in
MODULO 4 - sabato e domenica h. 9-18 strategia di caviglia, di anca e del passo ambito posturologico
IL RECETTORE PODALICO - con balance pad: percezione degli appoggi, anticipazioni • Sessione pratica
• Applicazione delle valutazioni e tecniche presentate
• Cenni di anatomia funzionale del piede e fisiologia articolare posturali, gestione del carico corporeo • Casi clinici: discussione e trattamento
• Biomeccanica podalica in catena cinetica aperta e chiusa - con roller: percezione e controllo neuromotorio
• Il piede come chiave di volta del sistema neurologico efasciale - con tavoletta rettangolare: articolarità, gestione del carico MODULO 7 - sabato e domenica h. 9-18
• Filogenesi ed ontogenesi come fil rouge corporeo e propriocezione RACHIDE E CATENE MUSCOLARI
dell’inquadramento diagnostico • Il sistema tonico posturale • Presentazione di modelli di concatenazioni
• Rapporti reciproci tra il piede e la postura dei segmenti • Propriocezione, controllo neuromotori, postura, infortuni e • Modelli presenti in letteratura:
prestazione: le interconnessioni - Struiff - Denis, Myers, Busquet
superiori • Il nostro modello
• Interpretazioni posturali: squilibrio ascendente o • La metodologia di lavoro in età giovanile, per la prevenzione, la • Muscoli del tronco, posteriori e anteriori
discendente? rieducazione/riabilitazione e la prevenzione degli infortuni. • Valutazione della statica
• Visita posturale podologica • Percorsi di allenamento per la prevenzione degli infortuni e il - piano sagittale, piano frontale, posizione seduta
• Podoscopio, uno strumento di valutazione della dinamica • Valutazione della dinamica
potenziamento funzionale per gli atleti - flessione, estensione, rotazione, lateroflessione
• Software per l’analisi del movimento a servizio del di alto livello • Sessione pratica tra partecipanti
posturologo • Le nuove tecnologie a confronto: i dispositivi elettronici vs • valutazione della statica e della dinamica
• Principi di trattamento: ortesi propriocettive e dissipatori attrezzi abituali • Correlazione tra catene, movimento e clinica
L’INTERFERENZA STOMATOGNATICA • La logica dell’esercizio propriocettivo • Presentazione delle tecniche terapeutiche
• L’interferenza stomatognatica in posturologia clinica • Programmi di lavoro necessari al recupero funzionale post- - tecniche miotensive - facilitazione funzionale
• Lavalutazione orale: esame obiettivo evalutazione radiologica - tecniche posturali - potenziamento muscolare (stabilizzazione)
• La malocclusione traumatico o postoperatorio: la rieducazione/riabilitazione • Sessione pratica
• Le funzioni orali (respirazione, deglutizione, masticazione e propriocettiva di caviglia, ginocchio, anca, rachide e spalla - applicazione delle tecniche presentate
fonazione) • Progressioni didattiche di esercizi • Discussione e trattamento casi specifici
• Concetti di Ortognatodonzia - con palla di grandi dimensioni: articolarità in scarico,
• Concetti di gnatologia clinica percezione, propriocezione e stabilità
• L’articolazione temporo-mandibolare - con palla di medie dimensioni: percezione, senso di
• L’esame clinico gnatologico
• Il disturbo temporo-mandibolare • Il bruxismo posizione, di movimento e di forza
• La valutazione dell’ATM e della muscolatura stomatognatica - con semicilindro: controllo propriocettivo del rachide
• ATM, masticazione e postura: la RNO di Planas - con bastone: efficienza del sistema vestibolare
• Alcuni concetti di terapia gnatologica: la fisioterapia e il bite - con tavola rotonda: propriocezione e controllo neuromotorio
• L’ATM in posturologia clinica - con disco twist: controllo propriocettivo e neuromotorio
• Il rapporto mandibolo-cranico: come verificarlo e come variarlo • Percorsi di allenamento propriocettivo per il riequilibrio
in ottica posturale (il morso di costruzione). posturale, per la riatletizzazione e la prevenzione degli
• Lingua, deglutizione e postura infortuni di atleti di medio-alto livello.
• Cenni di terapia miofunzionale MODULO 6 - sabato e domenica h. 9-18
• Le stimolazioni intraorali
L’APPROCCIO MANUALE
MODULO 5 - sabato e domenica h. 9-18 Posturologia e Osteopatia: due rotaie di uno stesso binario?
• Principi fondamentali dell’osteopatia
PROPRIOCEZIONE E CONTROLLO NEUROMOTORIO • Visione sistemica dell’osteopatia e apporto al sistema corporeo
• Sensazione, percezione e apprendimento percettivo • Valutazione del cardine OAA (Occipite Atlante Asse) e del
• I test per la propriocezione cosciente e incosciente Fisiologia cardine Toraco-lombare
generale della sensibilità • Disfunzioni biomeccaniche e posturologia: apporto della visione
• Pianificazione, programmazione e realizzazione del movimento
• Errori metodologici più comuni riscontrati durante l’esecuzione degli
osteopatica
esercizi propriocettivi e di controllo neuromotorio. • Relazione tra sistema strutturale e sistema viscerale: tra
• Gli esercizi controindicati. I test più utili osteopatia e posturologia
• Il centro di gravità e pressione: esperienza pratica con pedana • Il diaframma secondo l’osteopatia
• Successioni viscero-parietali osteopatiche e posturologia
baropodometrica • Elementi di osteopatia nell’osservazione posturale: dismetrie false
• Esercizi di anatomia esperienziale: il corpo attraverso le e alterazioni di carico
percezioni
RIABILITAZIONE PERINEALE - CORSO MODULO 1 Giorno 1 - venerdì 15 settembre MODULO 1 Giorno 3 - domenica 17 settembre
INTERNAZIONALE DI ALTA 9-13 - G. Lamberti Anatomia topografica e funzionale. Chinesiologia 9-11 - S. Musco - Bioimmagini, diagnostica urodinamica
e biomeccanica applicata Obiettivi: sviluppare la conoscenza di base dei principi delle
FORMAZIONE Obiettivi: fornire un approfondimento delle conoscenze di differenti metodiche per bioimmagini e della diagnostica
anatomia, con particolare riguardo all’anatomia topografica e urodinamica, in relazione alla patologia disfunzionale perineale.
Finalità del corso è la formazione di professionisti esperti funzionale maschile e femminile dell’apparato genito-urinario, G. Lamberti - Valutazione del pavimento pelvico e della postura
nelle tecniche di riabilitazione perineale, realizzata gastro-intestinale e degli organi della riproduzione. Aspetti
cinematici e dinamici delle principali nella
attraverso un percorso didattico teorico-pratico di articolazioni degli arti inferiori, della pelvi e del rachide patologia disfunzionale pelvi-perineale
eccellenza, che prevede l’approfondimento delle scienze lombosacrale durante le attività funzionali. Obiettivi: sviluppare la capacità di eseguire una valutazione
• Analisi biomeccanica dei muscoli pelvici, perineali, del rachide
di base, dei meccanismi fisiopatologici e delle scienze • Analisi dell’attività del diaframma respiratorio posturale e segmentaria (test del pubococcigeo e test del
cliniche utili alla comprensione del razionale Neurofisiologia del pavimento pelvico puborettale).
Obiettivi: fornire gli elementi di base dell’esame neurologico. 14-15 - S. Musco Teoria e metodologia della terapia della
indispensabile per acquisire nuove capacità tecnico-
Revisionare e approfondire gli aspetti clinici delle principali patologie vescica neurogena e delle disfunzioni sessuali neurogene
operative e di valutazione funzionale in ambito di neurologiche di interesse per le disfunzioni perineali Classificazione Obiettivi: sviluppare la capacità di eseguire una valutazione
disfunzioni perineali, in sintonia con le tendenze e le e patogenesi delle disfunzioni pelvi-perineali approfondita delle problematiche sfinteriche in corso di lesione
prospettive attuali del mondo scientifico internazionale e Obiettivi: la conoscenza dei meccanismi eziologici midollare, progettare un trattamento ed eseguire le necessarie
dell’incontinenza urinaria da sforzo, da urgenza e mista; tecniche di terapia farmacologica, individuando indicazioni, limiti
secondo la migliore evidenza disponibile secondo i criteri e controindicazioni.
dell’incontinenza fecale, anale e ai gas; del prolasso degli organi
dell’Evidence Based Practice pelvici e delle disfunzioni post-prostatectomia. Note di 15-18 - G. Lamberti, S. Musco Cateterismo a permanenza e
fornire: epidemiologia. cateterismo a intermittenza: tecnica, indicazioni, complicanze -
• una solida base di conoscenza delle più recenti 13.30-17 - V. Piloni La fascia endopelvica Lo studio con RMN Esercitazione pratica Obiettivi: sviluppare la capacità di eseguire una
valutazione approfondita delle problematiche legate all’utilizzo
acquisizioni in ambito neurofisiologico, biomeccanico e MODULO 1 Giorno 2 - sabato 16 settembre
9-13 - G. Lamberti Esame obiettivo neurologico nelle disfunzioni appropriato del catetere vescicale a permanenza, alla sua rimozione, alla
fisiopatologico riguardo alle disfunzioni perineali; pelvi-perineali Esercitazione pratica tra i partecipanti gestione del cateterismo a intermittenza nell’ambito riabilitativo (lesione
• un notevole approfondimento delle abilità di condurre Obiettivi: fornire elementi di base dell’esame neurologico midollare, patologia neurologica in genere, situazioni post-chirurgiche),
un esame clinico del paziente (raccolta anamnestica, nell’ambito delle disfunzioni pelvi-perineali di origine alla valutazione del ristagno post-minzionale, alla corretta applicazione
neurologica e non neurologica della carta-cateterismi nello svezzamento da catetere a permanenza
ispezione, esame funzionale, interpretazione di esami
• Esame delle sensibilità superficiale e profonda normali e nelle MODULO 2 Giorno 4 - venerdì 13 ottobre
strumentali e per bioimmagini, ragionamento clinico, sindromi del nervo periferico, nelle sindromi radicolari e nelle 9-13 - D. Giraudo, L. Gaier
diagnosi differenziale) e di costruire, sui dati risultanti, sindromi da lesione midollare • Il benessere del pavimento pelvico nella donna
• Esame dei riflessi superficiali e profondi: normale evocabilità e segni • Il dolore mestruale: principi di trattamento.
nell’ambito della collaborazione interprofessionale, un • La vulvodinia: valutazione e trattamento.
patologici
progetto terapeutico adeguato alla situazione utilizzando • Testing muscolare (muscolatura del tronco, del perineo, degli arti • Cenni sulle problematiche sessuali.
le tecniche di prevenzione, di nursing e di trattamento
inferiori) • La sindrome genitourinaria in menopausa: sintomatologia ed approccio
D. Vodušek Valutazione neurologica e neurofisiologica del deficit terapeutico.
farmacologiche, strumentali, manuale e riabilitativa più vescicale, intestinale e sessuale nella patologia sovrapontina • L’esercizio fisico e le terapie strumentali: evidenza scientifica.
idonee per lo specifico paziente; Obiettivi: fornire gli elementi di base dell’esame neurologico Esercitazione pratica tra partecipanti
• la capacità di porre le indicazioni e i limiti di trattamento
nella patologia sovrapontina del SNC. Revisionare e approfondire 14-18 - D. Giraudo
gli aspetti clinici delle principali patologie neurologiche di • Teoria e metodologia della prevenzione e della riabilitazione
con la terapia farmacologica, strumentale, manuale e interesse per le disfunzioni perineali. applicata all’incontinenza urinaria maschile e alla disfunzione erettile
riabilitativa di ogni specifico quadro patologico e di Valutazione clinica e neurofisiologica del pavimento pelvico post-chirurgica.
attivare collaborazioni interdisciplinari con gli altri Obiettivi: fornire gli elementi di base delle indagini neurofisiologiche • Valutazione muscolare, abilitazione del perineo alla f
specialisti in campo sanitario; indicate nella patologia disfunzionale del pavimento pelvico (EMG,
• la capacità di impostare, coordinare e condurre lavori Potenziali Evocati).
sperimentali e di ricerca clinica.

MODULO 2 Giorno 5 - sabato 14 ottobre


9-13 - D. Giraudo Teoria e metodologia della riabilitazione metodologia della prevenzione e della terapia perineo
e della terapia applicata all’incontinenza urinaria applicata alla patologia coloproctologica. La • Practical class con supporto musicale.
femminile stipsi MODULO 4 Giorno 10 - venerdì 24 novembre
Obiettivi: approfondire le conoscenze relative alla valutazione Obiettivi: approfondire i concetti di neurofisiologia della 9-13 - D. Giraudo Terapia manuale applicata alle disfunzioni
defecazione ed introduzione alla
del pavimento pelvico nelle disfunzioni perineali femminili. La perineali - Teoria e metodologia Obiettivi: sviluppare la
valutazione clinica del pavimento pelvico posteriore. capacità di eseguire una valutazione approfondita, progettare
valutazione della postura, la valutazione del “ballonement”, la Approfondire le conoscenze relative alla fisiologia muscolare e un trattamento ed eseguire le necessarie tecniche di terapia,
valutazione del guarding reflex, il PC test. acquisire una adeguata capacità di applicazione dei principali individuando indicazioni, limiti e controindicazioni
dell’approccio di terapia manuale. L’esercizio terapeutico
- Esercitazione pratica con modelle a gruppi, su test metodi di riabilitazione nella stipsi 14-18 - D. Giraudo, L. Gaier
standardizzati. Role playing: compilazione della MODULO 3 Giorno 8 - sabato 11 novembre • Reclutamento della muscolatura del
cartella clinica 9-18 - G. Lamberti, D. Giraudo, L. Gaier Teoria e metodologia pavimento pelvico, principali tecniche segmentarie e
Obiettivi: la valutazione clinica del pavimento pelvico: sviluppare la della terapia strumentale applicata alle disfunzioni tecniche globali (“Knack”, “esercizi di Kegel”, “Strenght
capacità di eseguire una valutazione approfondita. La valutazione perineali training”, muscolo trasverso dell’addome, diaframma
Obiettivi: Sviluppare ed approfondire le conoscenze respiratorio e perineo, tecniche ipopressive, metodo
della sinergia respiratoria e l’isolabilità del pavimento pelvico relative al ruolo della terapia strumentale nel processo
MODULO 2 Giorno 6 - domenica 15 ottobre di riabilitazione delle disfunzioni perineali. Analisi delle A.P.O.R. e metodo ABDO-MG, Metodo IPeP©: gli
9-18 - G. Valancogne Teoria e metodologia della diverse tecniche di stimolazione elettrica e biofeedback esercizi in coppia.
prevenzione e della terapia applicata alla patologia • Attività fisica in gravidanza
in funzione delle esigenze terapeutiche. La T.E.N.S. • Approfondimento delle strategie per affrontare i
coloproctologica: incontinenza fecale. L’ecoscopia della muscolatura dell’addome. Come si danni da parto
Obiettivi: approfondire le conoscenze relative alla utilizza il Biofeedback ai fini valutativi e di • Rieducazione ed i modelli compensativi
fisiologia muscolare e acquisire una adeguata nell’immediato dopo parto
monitoraggio degli esercizi proposti. La Stimolazione • MODULO 4 Giorno 11 - sabato 25 novembre
capacità di applicazione dei principali metodi di Elettrica Funzionale. La PTNS e la TTNS. la
riabilitazione delle disfunzioni colonproctologiche; • 9-13 - G. Lamberti Dolore pelvico cronico:
TECARterapia fisiopatologia. Teoria e metodologia della
approfondire ed applicare la teoria e la metodologia MODULO 3 Giorno 9 - domenica 12 novembre
della valutazione e della riabilitazione prevenzione e della terapia applicata al dolore
colonproctologica. La valutazione del pavimento Teoria e metodologia della prevenzione e della terapia pelvico cronico e alla patologia coloproctologica -
pelvico posteriore. Tecniche di riabilitazione applicata alla gravidanza e al post parto Esercitazione Obiettivi: approfondire le conoscenze relative alla
segmentarie e globali. L’apprendimento delle pratica tra partecipanti Obiettivi: approfondire le fisiopatologia del dolore pelvico cronico ed acquisire una
corrette dinamiche della spinta defecatoria, il conoscenze relative alla fisiologia muscolare e acquisire adeguata capacità di applicazione dei principali metodi di
rinforzo muscolare del perineo posteriore e la capacità di applicazione dei principali metodi di prevenzione trattamento farmacologici e riabilitativi
gestione della continenza. Tecniche nel pre-parto e di presa in carico nel post-parto. 14-18 - D. • 14-18 - D. Giraudo Il dolore pelvico cronico:
comportamentali. Il Biofeedback volumetrico Giraudo, L. Gaier la valutazione clinica ed il trattamento riabilitativo.
Esercitazione pratica con modelle • L'esercizio funzionale a tre mesi dal parto in caso di disfunzione Esercitazione pratica tra i partecipanti
pelvi-perineale • Obiettivi: approfondire le conoscenze sulla
MODULO 3 Giorno 7 - venerdì 10 novembre • Reclutamento della muscolatura del pavimento
valutazione clinica del dolore pelvico cronico e acquisire
9-18- D. Giraudo Le linee-guida in riabilitazione • una adeguata capacità di applicazione dei
pelvico, le principali tecniche segmentarie e principali metodi di riabilitazione. L’autotrattamento.
perineale. Il razionale della riabilitazione perineale: globali • MODULO 4 Giorno 12 -
perché dovrebbe funzionare? • Prevenzione del danno da parto
• Rilevazione precoce del danno: incontinenza urinaria, fecale e domenica 26 novembre
Obiettivi: La migliore evidenza disponibile in letteratura sulla prolasso degli organi pelvici Discussione di casi clinici
riabilitazione delle disfunzioni perineali. Le flow-chart dell’ICI, le • Modificazioni in gravidanza proposti dai partecipanti
revisioni della Cochrane. Quali possono essere i meccanismi • Intervento rieducativo individuale e di gruppo
• Esercizi agli incontri di accompagnamento alla nascita: • unzione della continenza dopo interventi di chirurgia
che giustificano il trattamento riabilitativo? Terapia
comportamentale, presupposti e razionale Teoria e muscolo trasverso dell’addome, la respirazione e il prostatica. Elettrostimolazione nella disfunzione erettile e nella
incontinenza post-prostatectomia, Vacuum-terapia ed esercizio Il Metodo SOLÈRE® guida questo viaggio alla scoperta
delle cause del disturbo funzionale, e comprende, STAGE 1 15-17 settembre 2023
terapeutico. Esercitazione pratica su modello
beninteso, le tecniche specifiche per risolvere ben 158 INTRODUZIONE AL METODO SOLERE®
METODO SOLÈRE® NORMALIZZAZIONI differenti disturbi abitualmente lamentati dai pazienti E SINDROMI DOLOROSE DEGLI ARTI INFERIORI
ARTICOLARI PRIMO LIVELLO - DISTRETTO negli studi di fisioterapia, e per i quali il fisioterapista non • Introduzione al Metodo SOLERE®: origini ed
INFERIORE è preparato in maniera specifica. È un metodo di evoluzione
o INTRODUZIONE E SINDROMI valutazione e di trattamento per fisioterapisti, osteopati o • Definizione e campo di applicazione della
altre figure abilitate, fondato su una metodologia propria RÉÉQUILIBRATION FONCTIONNELLE
DOLOROSE DEGLI ARTI INFERIORI Méthode Roland SOLÈRE®
totalmente comprensibile dal punto di vista medico e
o SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI accettabile sul piano scientifico. Permette di utilizzare in • Definizione e campo di applicazione delle tecniche
DEL BACINO modo appropriato 3 differenti tecniche (Normalisations di Normalisations
articulaires®, Normalisations viscérales® e Normalisations articulaires®
o SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI
énergétiques®) nella valutazione delle componenti • Principi e tecnica di normalizzazione nell’arto
LOMBARI inferiore.
funzionali e nella programmazione dei trattamenti che
o TEMA (TECNICHE ENERGETICO- quotidianamente il terapeuta deve attuare. Le nozioni di • 4 schemi classici di funzionamento delle
MECCANICHE ADATTATE) ARTICOLARE: ARTO base partono dalle osservazioni sulle restrizione della articolazioni dell’Arto inferiore
mobilità articolare (utilizzate anche in osteopatia), •Metodologia di valutazione e trattamento, studi
INFERIORE, BACINO, LOMBARI
integrate alla diagnosi medica, all’evidenza clinica ed
scientifici realizzati.
La RÉÉQUILIBRATION FONCTIONNELLE Méthode SOLERE® ESERCITAZIONI PRATICHE
è il marchio depositato di un metodo di cura basato sulla all’analisi del dolore non organico effettuata basandosi su
•Manipolazioni e normalizzazioni articolari dirette,
fondatezza dell’osteopatia e della medicina tradizionale leggi della meccanica e dei sistemi energetici del corpo
indirette e riflesse dell’AI
cinese. Alle tecniche specifiche di riequilibrio delle umano. Il risultato è l’applicazione di modelli terapeutici
• Sequenze disfunzionali dell’arto inferiore
funzioni articolari e viscerali vengono aggiunti gli sblocchi non farmacologici per il trattamento di svariate sindromi
•Meccanismi di compenso
energetici con stimolazioni manuali o con un apparecchio dolorose non patologiche, modelli differenti dai
• 4 modelli terapeutici per le disfunzioni dell’arto
di massaggio puntiforme inverso (AMPi.sm®). trattamenti svolti da fisioterapisti, osteopati, agopuntori o
inferiore
A partire dall’esclusione di un’eventuale origine organica altri operatori che utilizzano concetti solo STAGE 2 13-15 ottobre 2023
del disturbo lamentato dal paziente, resta da investigare apparentemente simili. SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI DEL BACINO
la possibile origine meccanica (Disfunzioni articolari, La RÉÉQUILIBRATION FONCTIONNELLE Méthode SOLÈRE® • Richiami Anatomia, bio-meccanica e bio-dinamica
disfunzioni viscerali) o energetica (disfunzioni è stata ideata Prof. Roland Solère, che ha dedicato oltre del bacino.
energetiche). 40 anni di studi alla biodinamica dei • Vecchie e nuove teorie sul funzionamento della
Sia i quadri clinici di tipo funzionale meccanico, sia quelli sistemi, e ai disturbi del corpo umano quando essi non Sacro-iliaca.
di tipo funzionale energetico presentano dei segni sono dovuti a patologie o lesioni. • Test e metodologia di trattamento propria del
caratteristici, differenti e differenziabili da quelli tipici della Il metodo fornisce al Terapeuta la garanzia di operare in Metodo SOLERE®
patologia articolare, viscerale o di tipo massima condizione di sicurezza, di agire in un campo più • Il rapporto ileo-sacrale, il rapporto sacro-iliaco.
psicosomatico/psichiatrico. Conoscendo questi quadri, il ampio rispetto alle terapie • I rapporti con la Sinfisi pubica, con le coxo-
terapista può intervenire efficacemente in 3 sedute su una tradizionali, ottenendo risultati reali e duraturi in breve femorali, con L5.
moltitudine di disturbi non compresi e non curati, e tempo per tutti i casi in cui trova indicazione. • L’articolazione Sacro-coccigea
sovente neppure presi in considerazione dalla stessa ESERCITAZIONI PRATICHE
fisioterapia, ancor prima della medicina.
• 8 quadri clinici: dolore sacro-iliaco, coccigeo, post-
partum, sciatalgie,
pubalgie STAGE 4 15-17 dicembre 2023
• Le ripercussioni sul pavimento pelvico: il blocco TEMA (TECNICHE ENERGETICO-MECCANICHE
circolatorio pelvico ADATTATE) ARTICOLARE:
• 13 tecniche di manipolazione altamente specifiche ARTO INFERIORE, BACINO, LOMBARI
• Casi clinici; distorsioni, traumi, post-partum, • Introduzione alla sistemica energetica
dall’adolescente allo sportivo di alto livello. • Differenze tra Normalizzazioni energetiche®-
Metodo SOLERE® e agopuntura
STAGE 3 10-12 novembre 2023 • I Segni di disfunzione energetica (S.D.E.)
SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI LOMBARI • La teoria delle “barriere energetiche” di Roland
• Richiami Anatomia e fisiologia, bio-meccanica e SOLERE
bio-dinamica delle lombari. • Le barriere dell'energia al livello delle grosse
• La “lettura della schiena”: 18 quadri clinici lombari articolazioni degli arti inferiori
- 24 D.A.O. della colonna lombare; 6 MTNF con • Cartografie e quadri sinottici
dolore lombare ESERCITAZIONI PRATICHE
• Rapporto vertebro-viscerale e viscero-vertebrale • Trattamento dei “punti barriera” di caviglia,
• Test e metodologia di trattamento propria del ginocchio, anca
Metodo SOLERE® • Trattamento per la regolazione di dolori dovuti ai
ESERCITAZIONI PRATICHE cambiamenti di tempo.
• lumbago acuta con distorsione funzionale L3. - Dolore osseo esacerbato o aggravato dall’umidità
• Atteggiamento scoliotico adolescenziale - Dolore osseo esacerbato o aggravato dal freddo
• tensioni muscolari. La Lombalgia nell’installazione - Dolore osseo esacerbato o aggravato dalle
mestruale correnti d’aria
• squilibrio posturale della colonna vertebrale SINTESI E VERIFICA DELLE CONOSCENZE
lombare • Esami teorico pratici per il passaggio al livello
• lombalgie in eterometria degli AA.II. Lombalgia successivo del metodo
comune Valutazione ECM
• sciatiche, cruralgie, sindrome del piriforme
• dolore lombare in presenza di artrosi, ecc.
insieme ad una metodologia e strategia per il •Neurofisiologia del STP: organizzazione centrale e
trattamento periferica
I PRINCIPI BASE DELLA METODICA • Le entrate sensoriali, nozione di errore recettoriale,
RIPROGRAMMAZIONE • Lo squilibrio del sistema tonico posturale è alla base di nozione di adattamento, introduzione sui riflessi
molteplici patologie locomotorie, reumatiche, arcaici • Le 3 modalità di decompensazione del STP •
POSTURALE GLOBALE® stomatognatiche e psicomotorie, che risultano essere i Scopo della Riprogrammazione posturale globale • Le
- CORSO DI ALTA sintomi di questo sistema sregolato, e non le cause. differenti espressioni cliniche della “malattia
• La “malattia posturale” va curata sempre, perché non posturale”
FORMAZIONE può correggersi spontaneamente, in quanto il sistema ANALISI POSTURALE NEI 3 PIANI DELLO SPAZIO •
tonico posturale si adatta alle entrate periferiche Postura normale • Squilibrio posturale • Asimmetria
1350
patologiche e trasmette l’asimmetria di tensione morfostatica = sollecitazioni anormali = dolori e
La Riprogrammazione Posturale Globale® muscolare a tutto l’apparato locomotore, mantenendo
(RPG®) è un metodo che sfrutta le attuali patologie - esempi – SESSIONE PRATICA
l’informazione aberrante in un circuito che si RECETTORE PODALICO • Piede e postura: ruolo del
conoscenze in Posturologia per curare e autoalimenta e si cristallizza. (Conviene attendere piede nella postura e le conseguenze sul sistema •
prevenire le patologie muscoloscheletriche, l’instaurarsi della patologia o farne la prevenzione?)
Differenti tipi di piede in posturologia - normali,
reumatiche, alcune patologie tipiche della • Concetto di “doppio pendolo inverso”: il corpo è
causativi, adattativi, misti • L’adattamento podalico e
crescita, degli sportivi. Il programma del corso rappresentato dall’insieme di due principali pendoli
le conseguenze • Influenza della lateralità del
di Riprogrammazione Posturale Globale® si inversi, dove vi sono due vincoli: i piedi al suolo
(tampone terminale) e l’articolazione atlanto-epistrofea
soggetto correlata al piede • Le cause che squilibrano
sviluppa su due livelli intensivi e prevede il recettore piede • Esame del piede: criteri di
in alto ( B.Bricot 1996). L’equilibrio è dato dalla somma
lezioni teoriche, dimostrazioni e pratica tra i normalità, segni clinici, sintomatologia •
delle oscillazioni delle due componenti ed il piede
partecipanti durante ogni giornata. I Pubblicazioni di J.P. Roll • Test posturali
rappresenta il “codice a barre” della memoria
partecipanti impareranno a valutare le cause posturale. (Fimiani) complementari collegati al recettore podalico •
delle “patologie posturali” curando il paziente • Per ottenere risultati duraturi nel trattamento della Tecniche terapeutiche - i vari tipi di solette •
nella sua globalità e riprogrammando i malattia posturale, bisogna superare l’adattamento Trattamento - stimolazione del recettore podalico in
recettori posturali sregolati, applicando il fissato del sistema fasciale e dello schema motorio del RPG - la soletta RPG: modalità d’utilizzo, particolarità
metodo della Riprogrammazione Posturale paziente. d’uso nei bambini, negli sportivi e nelle gravide,
Globale® ideato dal dott. B. Bricot. Le lezioni PRIMO LIVELLO ”svezzamento” dalla soletta • I risultati SESSIONE
includono l’anatomia e la neurofisiologia del Giovedì h. 9-18 PRATICA
sistema tonico posturale con i suoi recettori, • Storia della posturologia • Interesse della posturologia Venerdì h. 9-18 RECETTORE OCULARE • Occhio e
• Statistiche e scopo della posturologia postura: ruolo dell’occhio nella postura e le
una spiegazione dei principi base utilizzati
• Perché la Riprogrammazione Posturale Globale® conseguenze sul sistema • La binocularità e i 3
nell’applicazione di questa tecnica e una (RPG®)- domanda critica: curare la causa o i sintomi? parametri della visione: accomodazione, convergenza
rivalutazione eziologica delle comuni • Presentazione del metodo RPG® tonica, fusione •Neurofisiologia del recettore oculare
patologie dell’apparato locomotore, - come funziona, principi base, cosa tratta, l’importanza • Pubblicazioni di J.P. Roll: l’asse visuo-podalico •
stomatognatico e neuropsicomotorio. dell’anamnesi e dell’esame nelle varie fasi della clinica Squilibri sensoriali (errori di rifrazione, ambliopia,
L’accento sarà posto sulla valutazione delle IL SISTEMA TONICO POSTURALE (SPT)
microstrabismo) e squilibri muscolari (insufficienza di
disfunzioni posturali (da una mirata anamnesi, • Presentazione del Sistema Tonico Posturale
convergenza, tropie, forie) • L’adattamento oculare e
a un’ipotesi, alla verifica e al trattamento)
le conseguenze • Influenza della lateralità del valutazione posturale • Comunicazione e gestione Sintomatologia • Segni clinici: ispezione, ipomobilità
soggetto correlata all’occhio • Le cause che del paziente • Comunicazione con le altre figure • Le differenti tecniche di correzione (manipolativa,
squilibrano il recettore oculare • Esame dell’occhio: sanitarie SESSIONE PRATICA • Questionario di verifica miotensiva, riflessa) SESSIONE
criteri di normalità, segni clinici, sintomatologia • • Preparare 3 casi clinici per il secondo livello in I FOCOLAI DENTARI E I MICROGALVANISMI •
Test oculari: test di Lang, test di convergenza, test formato powerpoint Introduzione • Origini • Diagnostica • I differenti
lontano-vicino, occhio dominante, cover test • Test trattamenti
complementari: test di rotazione del collo, test di SECONDO LIVELLO Giovedì h. 9-18 REVISIONE SULLE Sabato h. 9-18 RIFLESSI ARCAICI NON INTEGRATI •
Romberg, test di marcia sul posto • Trattamento: NOZIONI FONDAMENTALI • I 4 tempi di Introduzione • Principali riflessi concernenti la
collirio, magnetoterapia, rieducazione ortottistica, adattamento dei muscoli • La stabilometria • I 2 tipi postura • Ontogenesi: le tappe dello sviluppo nel
freccia di Berna, prismi • I risultati SESSIONE PRATICA di scoliosi idiopatiche • Discussione dei casi clinici controllo posturale (0-12 mesi, 12 mesi 3 anni, 3/6
• Gamba corta: genesi, patologie e segni clinici • Test preparati dai discenti •IL PIEDE NEL DETTAGLIO • Le anni, 7,5 anni: la maturità propriocettiva) • Riflessi
clinici per individuarla • Correzione e prevenzione differenti patologie del piede - piede valgo (piccolo e già presenti in utero, riflessi alla nascita • Dualismo
della gamba corta • Protocollo nell’adulto e nel grande valgo, piede piatto) - piede varo (piccolo e sviluppo nervoso centrale – sviluppo periferico
bambino SESSIONE PRATICA grande varo, piede cavo) - piedi doppia componente fasciale • Ruolo della fascia nell’ontogenesi • Riflessi
Sabato h. 9-18 APPARATO STOMATOGNATICO - piedi disarmonici - piede compensatore • Le non integrati, iperattivi, assenti • Descrizione di
• Bocca e postura: ruolo dell’apparato correzioni - i diversi tipi di stimolazione - i criteri di ciascun riflesso arcaico (nel neonato e nell’adulto) •
stomatognatico nella postura e conseguenze sul correzione - i risultati SESSIONE PRATICA Come testare ogni singolo riflesso SESSIONE PRATICA
sistema • Le principali funzioni (occlusione, L’OCCHIO NEL DETTAGLIO •Ulteriori test del • Trattamento: come reintegrare i riflessi arcaici
ventilazione, deglutizione, fonazione) • recettore oculare - test di Maddox, stereogrammi, (movimenti ritmici, movimenti specifici,
L’adattamento del recettore stomatognatico e le verifica del centraggio delle lenti • Visual training auricoloterapia) • La clinica: Correlazione tra i riflessi
conseguenze • Le cause che squilibrano il recettore nello sportivo • Stimolazione della baby vision nel arcaici e i recettori posturali • Implicazione dei riflessi
stomatognatico • Esame della bocca (criteri di neonato SESSIONE PRATICA arcaici non integrati nella genesi delle patologie
normalità, segni clinici, sintomatologia) • Le cinque Venerdì h. 9-18 posturali (squilibrio morfostatico, disturbi
modalità di perturbazione del sistema posturale da GLI OSTACOLI COMMESSURA INTER-EMISFERICA • dell’equilibrio, falsa gamba corta, patologie del
parte della bocca (neurofisiologia) • Test della bocca Problematiche del corpo calloso collegate agli piede, patologie degli occhi, scoliosi, patologie
(esame clinico a bocca chiusa ed aperta; esame della squilibri posturali • Esame, segni clinici, neuropsicomotorie del bambino) SESSIONE PRATICA
cinematica mandibolare; ampiezza d’apertura; sintomatologia • Relazione tra i disturbi del corpo BLOCCHI PSICO-EMOZIONALI • Introduzione • Le
palpazione dell’ATM; test dei temporali) • Test calloso e i disturbi dell’apprendimento, DSA • ferite dell’infanzia • Le radici • Le riattivazioni •
posturali complementari (test di rotazione del collo, Trattamento LE CICATRICI PATOLOGICHE • L’approccio terapeutico • Fibromialgia, serramento e
test di marcia sul posto, test di Heineken) • Descrizione • Le differenti modalità decompensative psicoemozionale SESSIONE PRATICA Domenica h. 9-
Trattamento (ortodonzia funzionale, terapia - gli esterocettori, gli squilibri energetici, gli squilibri 13 CORRELAZIONI • Tra l’anamnesi e il bilancio
miofunzionale, bite) • Le indicazioni di intervento sul metabolici • La diagnosi • Anamnesi e ispezione • posturale • Tra l’anamnesi e i vari ingressi recettoriali
recettore (le fasi da rispettare nel bambino, Test (RAC del polso, test del ghiaccio, laser, • Tra il bilancio posturale e i vari ingressi recettoriali
nell’adulto e nell’anziano) • La prevenzione delle stimolazione tattile) • Trattamento SESSIONE SESSIONE PRATICA Valutazione ECM
recidive ortodontiche • I risultati SESSIONE PRATICA PRATICA
Domenica h. 9-13 LE FASI DELLA VALUTAZIONE BLOCCHI FUORI SISTEMA prima costa, coccige,
POSTURALE • Anamnesi mirata • Svolgimento di una perone, pube • Introduzione • Nosologia •
PRIMO LIVELLO - h. 9.00-18.00 7-8 ottobre 2023 l’articolazione in disfunzione • Approcci funzionali per
TECNICHE DI TRATTAMENTO DEL SISTEMA FASCIALE TEORIA Cos’è la fascia: • Classificazioni disfunzioni somatiche o viscerali: tronco e coste •
La continuità fasciale è il risultato dell’evoluzione della internazionali (Federative Committee on Anatomical Tecniche fasciali per le membrane a tensione
perfetta sinergia tra diversi tessuti, liquidi e solidi, Terminology, Federative International Programme reciproca del cranio • Tecnica per il drenaggio
capace di sostenere, dividere, penetrare, alimentare e on Anatomical Terminologies, Fascia Nomenclature venoso/linfatico del cranio 2-3 dicembre 2023 TEORIA
connettere tutti i distretti del corpo. Il corso si propone Committee). • Derivazione embriologica di quello • Tendini, legamenti • Sinartrosi • Legamenti viscerali
di guidare passo per passo l’operatore verso la che possiamo considerare tessuto fasciale. • Fascia • Legamenti parodontali: principi della dentosofia •
comprensione di quello che viene considerato tessuto solida e fascia liquida. • Classificazione Principi della tecnica di bilanciamento legamentoso:
fasciale e come effettuare differenti valutazioni internazionale del nostro gruppo di studio FORCE BLT. PRATICA • BLT: Articolazione
manuali. Il percorso formativo parte dai concetti di base (Foundation of Osteopathic Research and Clinical temporomandibolare • BLT: Colonna vertebrale • BLT:
in modo che tutti i discenti possano apprendere o Endorsement). • Biotensegrità o Fascintegrità? Articolazioni degli arti • BLT: Coste • BLT: Denti • BLT:
approfondire le manualità e arrivare all'ultimo incontro PRATICA Le basi per palpare e lavorare il tessuto Pelvi • BLT viscerale: piccolo omento - legamenti del
con ottime capacità di lavoro fasciale. Il percorso fasciale: • Sapere palpare i movimenti della fascia. • domo pleurico
didattico prevede numerose tecniche fasciali per Trattare i trigger points muscolari con tecniche
approcciare le variabili cliniche del paziente con fasciali dolci. • Sapere valutare dalla palpazione TERZO LIVELLO - h. 9.00-18.00 16-17 dicembre 2023
metodiche per lavorare l’ambito sistemico o locale, per i fasciale l’articolazione più in disfunzione. • Sapere TEORIA • Principi delle tecniche di ascolto • Sistema
tessuti solidi e i tessuti liquidi. Si insegna come palpare valutare dalla palpazione fasciale il tessuto nervoso periferico • Principi delle lesioni intra-ossee
e trattare i nervi (centrali e periferici), i vasi sanguigni, i muscolare più in disfunzione. • Tecniche fasciali PRATICA • Palpazione e tecnica per il sistema nervoso
visceri, i muscoli, le ossa (dal cranio al piede) dolci per le articolazioni del tronco e degli arti: periferico: tratto cervicale • Palpazione e tecnica per il
sviluppando il proprio potenziale palpatorio. Tutte le fascial drag. • Tecniche fasciali dolci per il tessuto sistema nervoso periferico: arto superiore •
tecniche proposte non hanno effetti collaterali o muscolare: fascial drag. • Tecnica miotensiva di Palpazione e tecnica per il sistema nervoso periferico:
dannosi e si possono applicare sia in presenza di una Mitchell o Muscle Energy Technique: tratto cervicale tronco • Palpazione e tecnica per il sistema nervoso
patologia acuta, ad esempio una distorsione o una periferico: arto inferiore • Tecniche di ascolto per le
cicatrice, sia in presenza di una patologia cronica, ad TEORIA • Anatomia microscopica e macroscopica: il arterie 13 -14 gennaio 2024 TEORIA •Nervi cranici •
esempio la broncopneumopatia cronica o infiammazioni continuum fasciale. • Il tocco dell’operatore: dalla Principi delle tecniche di svolgimento fasciale •
muscolari ricorrenti. Le tecniche fasciali del corso si fisica quantistica all’intenzione. • Cosa succede Aggiornamenti anatomici dei nervi cranici PRATICA •
possono applicare in tutti gli ambiti clinici (il paziente) e localmente e a livello sistemico trattando il sistema Palpazione e tecnica per il nervo cranico dal I al XII •
in tutti gli ambiti sportivi per il miglioramento della fasciale con tecniche fasciali. PRATICA • Tecnica Tecnica di svolgimento fasciale per l’occhio • Tecniche
performance. Le metodiche insegnate hanno risvolti miotensiva di Mitchell o Muscle Energy Technique: per le lesioni intra-ossee
clinici anche in ambito del dolore e della sfera emotiva; tronco • Punto neutro articolare: arti superiori e QUARTO LIVELLO - h. 9.00-18.00 3-4 febbraio 2024
stimolando manualmente la risposta parasimpatica si inferiori • Punto neutro articolare: tronco • TEORIA • Alcuni visceri del mediastino e dell’addome:
eleva la soglia del dolore e si attivano afferenze per Equilibrio fasciale cranio-sacrale anatomia ed embriologia PRATICA • Cuore • Polmoni
l’area limbica. • Colon • Fegato • Diaframma muscolare • Tecniche
Obiettivi • Padronanza di numerose tecniche SECONDO LIVELLO - h. 9.00-18.00 18-19 novembre per il sistema nervoso simpatico • Technique Of
fasciali • Padronanza palpatoria del continuum 2023 TEORIA • I principi delle tecniche di W. L. Continuity – TOC • Tecniche di svolgimento fasciale
fasciale • Valutazione adeguata della disfunzione Johnston: approcci funzionali • Riflessi somato- viscerale e somatico • Esami teorici e pratici
fasciale viscerali • Riflessi viscero-somatici • Le meningi del Valutazione ECM
cranio: anatomia • Sistema venoso e linfatico del
cranio PRATICA •Micromovimenti: percepire
METODO SOLÈRE - NORMALIZZAZIONI umano. Il risultato è l’applicazione di modelli terapeutici consentirà il ritorno alla norma dell’attività viscerale e
VISCERALI non farmacologici per il trattamento di svariate sindromi la scomparsa dei disturbi ad esso collegati. IN
dolorose non patologiche, modelli differenti dai REUMATOLOGIA, IN GINECOLOGIA, IN
PIANO SOTTO DIAFRAMMATICO SEDUTA 1 24-26
trattamenti svolti da fisioterapisti, osteopati, agopuntori o GASTROENTEROLOGIA, IN UROLOGIA, IN FLEBOLOGIA
novembre PIANO ADDOMINALE E PELVICO SEDUTE 2 E 3
altri operatori che utilizzano concetti solo CHE COSA CURANO: • lombalgia, sciatalgie o cruralgie,
La RÉÉQUILIBRATION FONCTIONNELLE Méthode apparentemente simili. dolori toracici, coxalgia, gonalgia. • nevralgie
SOLERE® è il marchio depositato di un metodo di cura Una colite che non è una colite, un mal di stomaco per ipogastriche, disturbi circolatori/menopausa,
basato sulla fondatezza dell’osteopatia e della il quale nessun Medico riesce a trovare una sindrome premestruale, amenorree e dismenorree,
medicina tradizionale cinese. Alle tecniche specifiche spiegazione plausibile, dolori mestruali “così... come li ipofertilita, cefalea e lombalgia catameniale. • colite
di riequilibrio delle funzioni articolari e viscerali hanno tutte..” Una sindrome disfunzionale meccanica spasmodica, gonfiori intestinali, disfagia, dispepsia,
vengono aggiunti gli sblocchi energetici con
stimolazioni manuali o con un apparecchio di massaggio
può avere svariate implicazioni viscerali (almeno 25 conflitto esofago- gastrico, costipazione e disturbi del
puntiforme inverso (AMPi.sm®). A partire quelle note), anche se questa relazione normalmente transito. • Incontinenze, enuresi, cistalgie,
dall’esclusione di un’eventuale origine organica del non è nota né al medico, né al fisioterapista, né al congestione prostatica. • estremità fredde,
disturbo lamentato dal paziente, resta da investigare la paziente che non di rado si rivolge ad altri perturbazioni vaso-motorie, “gambe pesanti
possibile origine meccanica (Disfunzioni articolari, interlocutori (ad es. omeopata, psicologo, naturopata) STAGE 1 27-29 ottobre 2023 PIANO SOTTO
disfunzioni viscerali) o energetica (disfunzioni per i medesimi disturbi. Questo modulo formativo DIAFRAMMATICO E SEDUTA 1 • Disturbi del
energetiche). Sia i quadri clinici di tipo funzionale
meccanico, sia quelli di tipo funzionale energetico
insegna a curare determinati fenomeni meccanici che distretto sotto-diaframmatico • Studio del sistema
presentano dei segni caratteristici, differenti e mettono in difficoltà la biodinamica dei sistemi, di funzionamento MECCANICO dell’apparato
differenziabili da quelli tipici della patologia articolare, generando sindromi dolorose viscerali simili alle digerente. • Relazioni con i sistemi compensatori e
viscerale o di tipo psicosomatico/psichiatrico. patologie organiche, e di origine NON psicosomatica conseguenze meccaniche • Differenziazione
(la prova è che si curano in poche sedute). Il crescente disfunzione primaria da disfunzioni secondarie
l Metodo SOLÈRE® guida questo viaggio alla scoperta delle desiderio di cure non farmacologiche pone le •METODO e TEST funzionali per risalire alla
cause del disturbo funzionale, e comprende, beninteso, le Normalizzazioni viscerali® in prima linea per numerosi Disfunzione Primaria. • TECNICHE di correzione ad
tecniche specifiche per risolvere ben 158 differenti disturbi
disturbi che, dopo una diagnosi medica volta a alta specificità • Esercizio decongestionate
abitualmente lamentati dai pazienti negli studi di fisioterapia, e
per i quali il fisioterapista non è preparato in maniera specifica. scartare l’origine patologica del disturbo, potranno endopelvico
È un metodo di valutazione e di trattamento per fisioterapisti, essere curati dal terapista Metedo SOLÈRE®, restando STAGE 2 24-26 novembre 2023 PIANO
osteopati o altre figure abilitate, fondato su una metodologia nell’ambito delle proprie competenze professionali. ADDOMINALE E PELVICO E SEDUTE 2 E 3 •
propria totalmente comprensibile dal punto di vista medico e CHE COSA SONO: le Normalisations Viscerales® sono Identificazione, differenziazione e cura di 25
accettabile sul piano scientifico. Permette di utilizzare in modo un insieme di manovre di mobilizzazione e massaggio sindromi funzionali del distretto addominale e
appropriato 3 differenti tecniche (Normalisations articulaires®, di altissimo livello tecnico guidate da un ragionamento pelvico • Studio delle variabili biodinamiche del
Normalisations viscérales® e Normalisations clinico di prim’ordine, per il distretto toraco-lombare e sistema inter-relazioni con i sistemi compensatori
énergétiques®) nella valutazione delle componenti per il comparto addominale, non sovrapponibili in e conseguenze meccaniche •METODO e TEST
funzionali e nella programmazione dei trattamenti che alcuna maniera alla cosiddetta “osteopatia viscerale”. funzionali per risalire alle Disfunzioni secondarie. •
quotidianamente il terapeuta deve attuare. Le nozioni di COME AGISCONO: Una volta esclusa l’eventuale causa TECNICHE di correzione ad alta specificità SINTESI
base partono dalle osservazioni sulle restrizione della organica (medico!), numerosi e ben definiti segni di E VERIFICA DELLE CONOSCENZE • Esami teorico
mobilità articolare (utilizzate anche in osteopatia), disfunzione meccanica indicheranno al terapista la pratici per il conseguimento della certificazione del
integrate alla diagnosi medica, all’evidenza clinica ed corretta scelta del protocollo da effettuare per metodo Valutazione ECM
all’analisi del dolore non organico effettuata basandosi su eliminare il disturbo per lungo tempo. Il ripristino
leggi della meccanica e dei sistemi energetici del corpo dell’equilibrio circolatorio successivo al trattamento
MASTER ECM IN OSTEOPATIA STRUTTURALE IL ampie e accurate sessioni pratiche riservate all’insegnamento MODULO 5 10-12 maggio 2024- h. 9.00-18.00 RACHIDE
delle tecniche e all’esercitazione tra colleghi. Durante il LOMBARE G. Carriere • Richiami di anatomia e fisiologia
TRATTAMENTO DELLE DISFUNZIONI percorso di Master, In accordo con il Docente, gli allievi articolare del rachide lombare • Biomeccanica del rachide
BIOMECCANICHE E VISCERALI potranno portare i loro pazienti in aula per la discussione di casi lombare • Biomeccanica del passaggio toraco-lombare •
 *INTRODUZIONE E PRINCIPI GENERALI clinici reali. La qualità delle attività didattiche del Master è Disfunzioni del rachide lombare e del passaggio toraco-lombare
 RACHIDE CERVICALE SUPERIORE ineccepibile ma, oltre il 18° partecipante, si aggiungerà un Tutor • Disfunzione in PRB • Pubalgia •Normalizzazioni lombari
 RACHIDE CERVICALE MEDIO E INFERIORE in affiancamento al Docente durante le parti pratiche ESERCITAZIONI PRATICHE
 RACHIDE TORACICO E SISTEMA COSTALE
 RACHIDE LOMBARE MODULO 1 17-19 novembre 2023 - h. 9.00-18.00 MODULO 6 7-9 giugno 2024- h. 9.00-18.00 BACINO E
INTRODUZIONE E PRINCIPI GENERALI G. Carriere • ARTICOLAZIONE SACRO ILIACA G. Carriere • Richiami di
 BACINO E ARTICOLAZIONE SACRO ILIACA
Introduzione e principi generali. • Storia dell’Osteopatia, anatomia e fisiologia articolare del bacino • Generalità e
 ARTO INFERIORE E SUPERIORE
princìpi generali e campo d’applicazione • Le disfunzioni • differenze uomo e donna • Articolazione Sacro-iliaca e
 OSTEOPATIA VISCERALE
Diagnosi osteopatica e sistemi di organizzazione • Disfunzioni Sinfisi pubica • Asse di movimento del sacro Nutazione-
 CASI CLINICI E VERIFICA
semplici dellOA ESERCITAZIONI PRATICHE G. Anastasi • Lezione Contronutazione • Disfunzioni sacro-iliache o ileo-sacrali.
magistrale di embriologia e anatomia di interesse osteopatico
TECNICA E PRINCIPI DELLA NOSTRA METODOLOGIA La definizione Disfunzioni pube • Test articolazione sacro-iliaca
di “Sistema” in ambito scientifico è rivolta a qualsiasi oggetto di •Normalizzazioni bacino ESERCITAZIONI PRATICHE
MODULO 2 8-10 dicembre 2023 - h. 9.00-18.00 RACHIDE
studio costituito da diversi elementi reciprocamente MODULO 7 4-7 luglio 2024- h. 9.00-18.00
CERVICALE SUPERIORE G. Carriere • Rachide Cervicale
interconnessi e interagenti tra loro. La modificazione e la ARTO INFERIORE G. Carriere • Anatomia e fisiologia
Superiore • Richiami di anatomia e fisiologia articolare: mobilità
funzionalità di tali elementi si ripercuote obbligatoriamente su articolare e muscolare di anca, ginocchio, caviglia e piede. •
analitiche e moobilità funzionali • Biomeccanica dell’Occipite,
altri elementi e sulla totalità del sistema “uomo”. Alla base Biomeccanica anca, ginocchio, caviglia e piede • Test arto
biomeccanica delll’Atlante, complesso OA • Disfunzioni del
dell’approccio Sistemico adottato dalla nostra “Scuola” di inferiore: anca, ginocchio caviglia • Disfunzioni arto inferiore
rachide cervicale superiore complesso OA: semplici, complesse,
Osteopatia c’è lo studio delle disfunzioni biomeccaniche che •Normalizzazioni ESERCITAZIONI PRATICHE
atipiche • Test di valutazione del rachide cervicale superiore in
consente di comprendere l’organizzazione di tali disfunzioni,
ambito osteopatico strutturale •Normalizzazioni ESERCITAZIONI ARTO SUPERIORE G. Carriere • Anatomia e fisiologia
prendendo in considerazione le inter e le intra-relazioni esistenti
PRATICHE articolare e muscolare di cingolo scapolare, gomito, polso e
tra i vari apparati e sistemi, contrariamente a quanto succede con
mano. • Biomeccanica di cingolo scapolare, gomito, polso e
l’approccio analitico Visione sistemica, secondo la nostra Scuola,
MODULO 3 10-11 febbraio 2024 - h. 9.00-18.00 RACHIDE mano. • Test arto superiore: spalla, gomito, polso •
significa inserire lo studio del disequilibrio biomeccanico in un
CERVICALE MEDIO E INFERIORE G. Carriere • Rachide cervicale Importanza dello spazio serrato-toracico • Disfunzioni arto
contesto più ampio. La metodologia e le tecniche apprese
medio, giunzione cervico-toracica, prima e seconda costa (K1 e superiore •Normalizzazioni ESERCITAZIONI PRATICHE
durante i seminari consentiranno di individuare e trattare tutte le
K2). • Richiami di anatomia e fisiologia articolare. •
disfunzioni biomeccaniche e viscerali. Il processo logico di
Biomeccanica delle vertebre cervicali • Disfunzioni del rachide MODULO 8 5-8 settembre 2024- h. 9.00-18.00 OSTEOPATIA
valutazione conduce alla disfunzione primaria che causa
cervicale medio, della giunzione cervico-toracica e delle prime VISCERALE G. Carriere • Introduzione all’osteopatia
compensazioni biomeccaniche; queste compensazioni evolvono
due coste • Test di valutazione del rachide cervicale medio, viscerale. • Teoria circolatoria dell’osteopatia viscerale •
in disfunzioni secondarie, che danno origine al disequilibrio
giunzione cervico-toracica, K1 e K2. •Normalizzazioni
posturo-cinetico e alle varie sintomatologie dolorose. Questo Teoria biomeccanica dell’osteopatia viscerale • Attività del
ESERCITAZIONI PRATICHE
approccio metodologico al paziente è riproducibile e quindi non diaframma e conseguenze viscerali per la perdita di balistica
operatore dipendente. Applicando il ragionamento logico appreso diaframmatica • Conseguenze viscerali in seguito ad una
MODULO 4 12-14 aprile 2024- h. 9.00-18.00 RACHIDE
l’allievo sarà in grado di effettuare valutazioni e trattamenti mobilità del diaframma • Relazione parieto-viscerale e
TORACICO E SISTEMA COSTALE G. Carriere • Richiami di
efficaci. OBIETTIVI •Al termine di ogni modulo l’allievo sarà in relazione viscero-parietale • Viscerale piccolo bacino:
Anatomia e fisiologia articolare e muscolare del rachide
grado di applicare clinicamente le tecniche apprese. •Grazie alla congestione pelvica • Concetto di enteroptosi • Disfunzioni
toracico. • Biomeccanica del rachide toracico e della gabbia
pratica che permette all’allievo di acquisire una gestualità precisa viscerali • Le successioni viscero-parietali e loro
toracica. • Sistema respiratorio • Disfunzioni del rachide
ed efficace, alla conclusione del Master gli allievi avranno risultati classificazione •Normalizzazioni ESERCITAZIONI PRATICHE
toracico e delle coste • Test di valutazione del rachide toracico
immediati sui pazienti, grazie a tecniche efficaci e sicure
e delle coste •Normalizzazioni vertebrali e costali
ESERCITAZIONI PRATICHE MODULO 9 5-6 ottobre 2024- h. 9.00-18.00 G. Carriere
DIDATTICA Il programma è articolato in seminari
• Casi clinici in tempo reale • Verifica di apprendimento
monotematici. Le lezioni frontali teoriche sono intervallate da
Valutazione ECM
LINFODRENAGGIO MANUALE E BENDAGGIO della patologia, le metodiche diagnostiche più modalità di presa delle misure per la scelta dei
LINFOLOGICO TRATTAMENTO INTEGRATO DEL recenti; vengono inoltre discusse le più aggiornate tutori standard e su misura.
LINFEDEMA SULLA BASE DELLE EVIDENZE evidenze scientifiche sul trattamento del linfedema, Obiettivi
dalla terapia fisica e strumentale, alla • Scopo di questo corso è fornire le più recenti ed
 LINFODRENAGGIO MANUALE microchirurgia linfatica, alla terapia farmacologica. aggiornate conoscenze ed evidenze scientifiche
 BENDAGGIO LINFOLOGICO Sulla base di queste prove di efficacia verrà quindi sull’argomento, sulla base delle quali potranno
 CASI COMPLESSI E COMPLICATI definita una strategia terapeutica globale del essere apprese le diverse tecniche terapeutiche
 TUTORI ELASTICI paziente con linfedema. Verrà infine sviluppato in utilizzate nel trattamento del linfedema.
maniera approfondita il tema del tutore elastico in • Il linfodrenaggio manuale, il bendaggio linfologico
Gli edemi degli arti possono essere secondari a linfologia, fondamentale nel mantenimento dei multicomponente e l’esercizio terapeutico,
molte patologie internistiche, post-chirurgiche o risultati dei trattamenti intensivi e unico strumento vengono proposti nella versione più aggiornata,
post-traumatiche, che spesso coesistono nello terapeutico in grado di contrastare l’evoluzione sulla base di solidi presupposti ed evidenze
stesso paziente rendendo la diagnosi differenziale spontanea della patologia. Si forniranno inoltre dei scientifiche più che su aspetti storici ormai obsoleti,
complessa. Tra queste condizioni, il linfedema cenni riguardo la Prevenzione del linfedema, spesso privi di fondamento.
rappresenta la situazione più complessa per le sue l’Educazione Terapeutica e l’Autocura in Linfologia • Verranno discusse le tecniche strumentali,
caratteristiche di cronicità e di evolutività, che può (argomenti che vengono poi approfonditi in uno farmacologiche e microchirurgiche per il paziente
condurre frequentemente a condizioni invalidanti specifico corso avanzato). Nella parte residenziale, con linfedema, sempre considerati alla luce delle
non solo dal punto vista fisico ma anche prevalentemente pratica, verranno esaminati gli evidenze scientifiche.
psicologico, familiare, sociale e lavorativo, evidenti aspetti tecnici delle diverse terapie decongestive: • Verranno fornite tutte le informazioni per poter
sin in dagli stadi iniziali. La presa in carico del dal linfodrenaggio manuale, in cui viene presentata indirizzare il paziente al tutore elastico più
paziente affetto da linfedema deve partire da una la metodica più attuale, sviluppata sulla base adeguato alla sua condizione clinica e verranno
corretta diagnosi, che consenta di individuare dell’evoluzione storica delle diverse Scuole appresi gli aspetti tecnici per la scelta del tipo di
eventuali comorbilità che possono condizionare la internazionali; al bendaggio linfologico tutore (grado di compressione, modello e trama) e
scelta del trattamento. La Complex Decongestive multicomponente, affrontato partendo dai principi per la corretta definizione della taglia dei tutori
Therapy (CDT) è considerata dalla International dell’elastocompressione fino all’applicazione standard e per la presa misure dei tutori su misura.
Society of Lymphology il trattamento intensivo di pratica adattata ai diversi distretti del corpo ed alle • L’apprendimento sarà garantito da una ampia
riferimento del Linfedema; tale trattamento deve diverse condizioni cliniche coesistenti; all’esercizio parte pratica, in cui i partecipanti avranno la
tuttavia essere personalizzato sulla base delle terapeutico, arma oggi fondamentale nel possibilità di esercitarsi sotto la guida dei docenti e
caratteristiche di ciascun paziente, dopo aver trattamento del paziente con linfedema, dei tutor. • Al termine del corso i partecipanti
valutato sia lo stadio evolutivo della patologia, che soprattutto post-oncologico. Verrà inoltre saranno in grado di definire ed applicare un
le comorbilità presenti che le motivazioni e le approfondito l’aspetto della valutazione e del programma preventivo-diagnostico-terapeutico
possibilità del paziente, in un’ottica di approccio trattamento delle ulcere cutanee ad origine venosa adeguato per ciascun paziente.
bio-psico-sociale. Il Master è costituito da una parte e linfatica. Nella parte pratica dedicata ai tutori,
teorica online in cui vengono approfondite le basi oltre alla valutazione delle caratteristiche dei
anatomo-fisiologiche del sistema linfatico, la diversi tutori disponibili sia per il linfedema che per
fisiopatologia dell’edema e l’etiopatogenesi del le malattie flebologiche, verranno approfondite le
linfedema, le caratteristiche cliniche ed evolutive
MODULO 1 - INQUADRAMENTO CLINICO- h. 9-18 - Didier Tomson • Trattamento di viso e linfedema •Microchirurgia linfatica: protocollo di
STRUMENTALE E APPROCCIO TERAPEUTICO collo •Manovre speciali per tessuti fibrotizzati trattamento pre-, peri- e post-microchirurgia
ONLINE - FAD REGISTRATA Daniele Aloisi • linfatica Giorno 9 - h. 9-18 - Roberto Bartoletti e
Linfedema: epidemiologia e costi sociali • MODULO 2 - BENDAGGIO LINFOLOGICO PRATICA Roberta Andreotti • Tecniche di bendaggio
Fondamenti di embriologia ed anatomia del dimostrazione da parte del docente ed linfologico per distretti particolari - bendaggio
sistema linfatico e venoso • Cenni sulla genetica esercitazione a coppie Giorno 4 - h. 9-18 - Roberto multicomponente: ancoraggio in vita - bendaggio
delle malattie linfatiche • Fisiologia del sistema Bartoletti e Roberta Andreotti • Cirtometria e linfologico della regione genitale - bendaggio
linfatico e della matrice interstiziale • Fisiopatologia volumetria degli arti • Bendaggio linfologico della mammella - bendaggio linfologico
dell’edema: nuova visione dell’equilibrio di Starling multicomponente: piede e gambaletto • Bendaggio del capo
• Etiopatogenesi degli edemi e dei linfedemi • multicomponente: arto inferiore intero Giorno 5 -
Fisiopatologia del linfedema post-oncologico • h. 9-18 - Roberto Bartoletti e Roberta Andreotti • MODULO 4 - TUTORI ELASTICI Giorno 10 - h. 9.30-
Aspetti clinici del linfedema iniziale ed avanzato • Bendaggio multicomponente della mano • 18.30 - Daniele Aloisi • Introduzione ed obiettivi
Classificazione e stadiazione del linfedema • Bendaggio multicomponente dell'arto superiore formativi • Ruolo del tutore nelle flebopatie e nel
Complicanze del linfedema • Diagnosi strumentale: Giorno 6 - h. 9-13 - Roberto Bartoletti e Roberta linfedema • Classificazione dei tutori: preventivi,
ecografia ed ecoDoppler, linfoscintigrafia, Andreotti • Tecniche di bendaggio linfologico terapeutici • Aspetti certificativi • Classi di
linfofluoroscopia, bioimpedenziometria, adattate a diverse condizioni cliniche - tecnica compressione • La costruzione del tutore: la trama
tonometria • Presa in carico globale del paziente modificata nel paziente non deambulante - tecnica circolare e la trama piatta •Modelli di tutore
con linfedema • Sorveglianza clinica e diagnosi modificata nel paziente con arteriopatia periferica - standard per l’arto superiore e per l’arto inferiore •
precoce del linfedema oncologico • Evidenze tecnica modificata nel paziente con grave Tutori standard e su misura • Aspetti normativi: i
Scientifiche in Linfologia: verso un trattamento dismorfismo (Elefantiasi) - tecnica di bendaggio LEA Giorno 11 - h. 9-13 - Daniele Aloisi • Corretta
fisico EBM-guidato • Strategia terapeutica del nell'arto amputato prescrizione del tutore elastico in linfologia • Tutori
linfedema • Pressoterapia Pneumatica nel regolabili • Tutori notturni • Problemi con l’uso dei
linfedema • Cenni sulle terapie microchirurgiche MODULO 3 - TRATTAMENTO DI CASI COMPLESSI E tutori • Controindicazioni e precauzioni •
nel linfedema • Cenni di terapia farmacologica in COMPLICATI PRATICA dimostrazione da parte del Lavorazioni aggiuntive • Caratteristiche dei tutori in
linfologia • Cenni di nutrizione nel linfedema • docente ed esercitazione a coppie Giorno 7 - h. 9- commercio • Ausili indossa-calze- PRATICA
Cenni di Educazione Terapeutica e Autocura nel 18 - Sara Coluzzi •Ulcere venose e linfatiche:
Linfedema • Terapie strumentali e complementari definizione ed epidemiologia • Caratteristiche h. 14-18 - Luca Risi e Desiree Lucia Bertasi PRATICA
nel linfedema cliniche e diagnosi differenziale delle ulcere dimostrazione da parte del docente ed esercitazione
MODULO 1 - LINFODRENAGGIO MANUALE cutanee • Principi di detersione; medicazioni a coppie • Presa misure per il tutore standard
PRATICA dimostrazione da parte del docente ed semplici ed avanzate • Bendaggio flebologico: dell'arto superiore e dell'arto inferiore • Presa
esercitazione a coppie Giorno 1 - h. 9-18 - Didier gambaletto all'ossido di zinco, adesivo-elastico ecc. misure per il tutore su misura dell'arto superiore e
Tomson • Basi ed evoluzione della tecnica Giorno 8 - h. 9-13 - Sara Coluzzi • Trattamento delle dell'arto inferiore Valutazione ECM
•Manovre di base • Trattamento dell'arto inferiore lesioni cutanee del linfedema avanzato: verrucosi
• Trattamento della regione genitale Giorno 2 - h. linfostatica, linforrea ecc h. 14-18 - Roberto
9-18 - Didier Tomson • Trattamento dell'arto Bartoletti e Roberta Andreotti • Kinesiterapia
superiore • Trattamento della mammella Giorno 3 - decongestiva sotto bendaggio • Attività fisica nel
linfedema e in oncologia • Esercizio terapeutico nel
METODO SOLÈRE® posturale, schemi di adattamento o di compenso Tendinite del sovraspinoso •Sindromi
dorsale • Disturbi del ritmo cardiaco di origine dolorose del cingolo scapolare • Disfunzioni
NORMALIZZAZIONI ARTICOLARI meccanica* •Ipertensione arteriosa essenziale di articolari delle clavicole • Tendinite del capo
SECONDO LIVELLO - DISTRETTO origine meccanica costale •Insufficienza lungo del bicipite • Sindromi dolorose di
SUPERIORE respiratoria allo sforzo •Ostruzione bronchiale • spalla e dil gomito • Sindromi dolorose della
 SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI DORSALI Schemi di adattamento nella fisiologia costale • mano e del polso • Distorsione funzionale"
E COSTALI Dorsalgie con nevralgia intercostale • Dolori costali del polso
 SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI senza dorsalgia - Dorsalgia
CERVICALI STAGE4 5-7 aprile 2024
 SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI: STAGE 2 2-4 febbraio 2024 SINDROMI TEMA (TECNICHE ENERGETICO-MECCANICHE
CINGOLO SCAPOLARE, SPALLA E ARTO DOLOROSE E DISFUNZIONI CERVICALI • ADATTATE) ARTICOLARE: DORSALI,
SUPERIORE Richiami di anatomo-fisiologia del Rachide CERVICALI, CINGOLO SCAPOLARE, ARTO
 TEMA (TECNICHE ENERGETICO-MECCANICHE Cervicale • I 3 Schemi Classici del Rachide SUPERIORE • Principi e regole della sistemica
ADATTATE) ARTICOLARE: DORSALI, CERVICALI, cervicale • I 10 quadri clinici del rachide energetica • I Segni di disfunzione energetica
CINGOLO SCAPOLARE, ARTO SUPERIORE cervicale • Criteri per l’esclusione dal (S.D.E.) periferica • I 4 tempi di investigazione
A partire dall’esclusione di un’eventuale origine trattamento - La manipolazione diretta, in Normalizzazioni energetiche® • Le Barriere
organica del disturbo lamentato dal paziente, resta indiretta o riflessa: criteri di scelta • Criteri per energetiche delle articolazioni dell’arto
da investigare la possibile origine meccanica l’esecuzione corretta e non iatrogena della superiore • Sensibilità climatiche (dolori
(Disfunzioni articolari, disfunzioni viscerali) o manipolazione cervicale ESERCITAZIONI reumatici) dell’arto superiore ESERCITAZIONI
energetica (disfunzioni energetiche). Sia i quadri PRATICHE • Cervicalgie, Cervico-brachialgie, PRATICHE • Dolori energetico meccanici delle
clinici di tipo funzionale meccanico, sia quelli di Radicolopatie, • Tensioni muscolari a livello dorsali, cervicali e dell’arto superiore
tipo funzionale energetico presentano dei segni del rachide cervicale • Otiti, sinusiti (azione •Nevralgie “reumatiche” • Dolore osseo,
caratteristici, differenti e differenziabili da quelli preventiva per la recidiva) • Cefalee, muscolare o articolare esacerbato o aggravato
tipici della patologia articolare, viscerale o di tipo emicranie, vertigini dall’umidità, dal freddo, o dalle correnti d’aria
psicosomatico/psichiatrico. Conoscendo questi SINTESI E VERIFICA DELLE CONOSCENZE •
quadri, STAGE 3 8-10 marzo 2024 SINDROMI Esami teorico pratici per il conseguimento del
STAGE 1 19-21 gennaio 2024 SINDROMI DOLOROSE E DISFUNZIONI: CINGOLO diploma Valutazione ECM
DOLOROSE E DISFUNZIONI DORSALI E COSTALI SCAPOLARE, SPALLA E ARTO SUPERIORE •
• Richiami di anatomo-fisiologia del Rachide Richiamo all’anatomo-fisiologia del cingolo
dorsale • I 4 Schemi Classici del Rachide dorsale • I scapolare e dell’arto superiore • Descrizione
17 quadri clinici del rachide dorsale • Richiami di dei 4 quadri clinici del cingolo scapolare •
anatomo-fisiologia della gabbia toracica • I 3 Descrizione dei 3 schemi classici di anatomo-
Schemi Classici delle Coste • Gli 8 quadri clinici fisiologia dell’arto superiore • I test di
delle coste ESERCITAZIONI PRATICHE • Distorsione valutazione cingolo scapolare e arto superiore
funzionale costale. Coste 3-4-5-6 • Squilibrio • Tecniche di trattamento cingolo scapolare e
arto superiore ESERCITAZIONI PRATICHE •
METODO SOLÈRE® NORMALIZZAZIONI passando per la pianificazione delle sedute, la STAGE 1 14-16 giugno 2024 RETI ENERGETICHE -
formazione in normalizzazioni energetiche permette TEMPERAMENTI • Struttura e fisiologia dei sistemi
ENERGETICHE una presa in carico precisa, totale e completa del energetici dell’uomo. • 12 modelli di disfunzione
-RETI ENERGETICHE TEMPERAMENTI SINDROMI paziente. energetica e disturbi correlati - studio e
DOLOROSE ANALISI DEL DOLORE APPRENDERAI • L’analisi del dolore e la sua trattamento.
- 4STADI DI DISFUNZIONE DEI 6 LIVELLI ENERGETICI differenziazione: organico, meccanico ed energetico
STUDIO DELLE FIBROMIALGIE (né meccanico, né organico) • Il ragionamento SINDROMI DOLOROSE - ANALISI DEL DOLORE •
sistemico, il ragionamento clinico e la metodologia: Disturbi non costanti relativi agli Stadi: 1.
Le Normalizzazioni Energetiche® Metodo SOLERE® per essere efficaci ed acquisire una diversa perturbazione reattiva 2. modifica di terreno •
sono una tecnica per riportare alla norma la competenza • Le sindromi disfunzionali meccaniche Tecnica e punti di trattamento efficacia rapida in
circolazione energetica dell’individuo, quando essa è (SDM) e sindromi disfunzionali energetiche (SDE): la 1/ 2 sedute
stata sfasata da stress prolungati o traumi psicologici, loro netta incidenza e relativa differenziazione nei
perdendo la propria norma di riferimento. Lo STAGE 2 12-14 luglio 2024 4 STADI DI
disturbi muscolo-scheletrici. • Il dolore permanente,
sfasamento frequenziale altera la sensibilità DISFUNZIONE DEI 6 LIVELLI ENERGETICI • 14
il dolore costante e quello “non costante”:
generando dolori o disturbi dei cicli. Immaginate di modelli di disfunzione energetica e disturbi
distinguere è fondamentale • Analisi delle risposte e
poter scomporre i benefici effetti dell’agopuntura, correlati per gli Stadi 3. somatizzazione reattiva
gestione del trattamento: quando il trattamento
prendendone solo le parti di pertinenza fisioterapica, 4. somatizzazione acquisita • PPM -
manuale non è sufficiente e/o non produce adeguato
di modificare il mezzo d’azione eliminando gli aghi Perturbazione di fase mutatoria • Tecnica e
riscontro. L’apporto del Metodo Solère • La
(illegali per il fisioterapista) e di modificare il sistema punti di trattamento efficacia rapida in 3 / 4
riproducibilità dei risultati come parametro di
di valutazione rendendolo fruibile per disordini sedute
evidenza scientifica
muscolo scheletrici di origine non organica e non STUDIO DELLE FIBROMIALGIE • FM Fibromialgia
SAPRAI RICONOSCERE E TRATTARE: dolori muscolo-
meccanica, e ovviamente non psicologica. Ne • DMS Disturbi muscolo scheletrici • SPID
scheletrici non meccanici inquadrabili nei 4 stadi
conseguono più di 70 tipi di trattamento altamente Sindrome polialgica idiopatica diffusa • DAC
disfunzionali che verranno dettagliati; dolori “a ciclo
efficaci (1/3 sedute) e riproducibili (quindi Dolore addominale cronico
costante” e relative perturbazioni associate (disturbi
scientificamente validi) per disturbi non SINTESI E VERIFICA DELLE CONOSCENZE • Esami
del sonno, stanchezza inspiegabile, disturbi
diagnosticabili che vanno dai dolori articolari, teorico pratici per il conseguimento della
neurovegetativi, disturbi dell’umore e del post-
muscolari o tendinei, ossei, cutanei, alle certificazione del metodo Valutazione ECM
menopausa); dolori di tipo fibromialgico; sindromi da
perturbazioni visive, uditive, olfattive o tattili, solo “dolore cronico aspecifico” e da “sensibilizzazione
per fare degli esempi. Non sempre e non per forza si --METODO SOLÈRE® NORMALIZZAZIONI
centrale del dolore”; dolori e “difficoltà” del sistema
tratta di disturbi di tipo PSI. A volte la distorsione ARTICOLARI PRIMO LIVELLO - DISTRETTO
muscolo-scheletrico a inizio movimento; stati
delle sensazioni deriva da fattori energetici, INFERIORE
muscolo-tensivi e dolori associati a “sindromi da
reversibili rapidamente con le tecniche e i protocolli --METODO SOLÈRE® NORMALIZZAZIONI
sovraccarico psico-fisico” e pre-burnout; dolori
di cura adeguati. Utilizzato da oltre un migliaio di ARTICOLARI SECONDO LIVELLO - DISTRETTO
muscolo scheletrici del rachide e periarticolari degli
fisioterapisti ed osteopati in Europa da oltre 40 anni. SUPERIORE
arti, associati alle componenti meccaniche articolari e
Questo corso permette di integrare le basi miofasciali
dell'energetica e di utilizzare i modelli terapeutici del
Metodo SOLÈRE®. Dalla valutazione al trattamento,
TERAPIA MANUALE DELLE DISFUNZIONI retto anteriore: protocollo di valutazione e muscolare in gravidanza • Il controllo delle
DEL PAVIMENTO PELVICO trattamento dei trigger point pressioni endoaddominali • Il “discomfort” in
L’osso iliaco • Le lesioni, valutazione e gravidanza • La biomeccanica della gravidanza -
ella genesi delle disfunzioni del pavimento pelvico nello normalizzazione • L’anteriorità iliaca, l’anteriorità l’osso iliaco - il pube - lo psoas - la normalizzazione
stesso paziente sono spesso coinvolti più fattori: questo è iliaca bilaterale • La posteriorità iliaca, la posteriorità in outflare e inflare - la normalizzazione del sacro e
particolarmente vero per il sistema di controllo della iliaca bilaterale • I movimenti di outflare e inflare • I del coccige - la normalizzazione dei legamenti • Il
continenza urinaria. L’incontinenza urinaria può quindi rapporti con il complesso vescico-utero-rettale • La rinforzo muscolare • Il diaframma respiratorio in
essere considerata una disfunzione della cavità addominale valutazione - il test di downing - il test di Rûklauff - il gravidanza • test del diaframma • la
nel suo complesso: per questo il trattamento manuale test di altezza delle SIAS - il test di distanza ombelico- normalizzazione del diaframma superiore: la
coinvolge strutture ossee, visceri, muscoli, strutture fasciali e SIAS • La normalizzazione delle disfunzioni iliache: tecnica di risalita dell’utero • Il total body
sistema neurovegetativo. La complessità del sistema svolge iliaco in rotazione anteriore, posteriore, la vera gamba adjustement o Trattamento Osteopatico Globale
un ruolo importante nella distribuzione dei vincoli meccanici corta, la falsa gamba corta dell’adulto e del bambino, (TOG) • Il trattamento del sistema
sul pavimento pelvico e richiede una specifica preparazione L’osso sacro • Le lesioni, valutazione e neurovegetativo
del fisioterapista o dell’osteopata. Durante la gravidanza, in normalizzazione. • I rapporti con il complesso vescico- LA POSTURO-TERAPIA IN GRAVIDANZA • L’esame
pochi mesi, il sistema muscolo-scheletrico deve adattarsi alle utero-rettale. • Il muscolo piriforme: la sindrome del posturo-dinamico e la cartella clinica • L’esame
nuove situazioni biomeccaniche che coinvolgono il rachide e
piriforme, protocollo di valutazione e trattamento dei posturale statico - il test di Romberg sensibilizzato
le articolazioni sacroiliache; la lassità dei tessuti aumenta e
trigger point. - il test delle catene stabilizzatrici - il test del
determina cambiamenti nella muscolatura. I visceri
Il rachide cervicale • valutazione e normalizzazione quadrilatero pelvi-podalico • Il trattamento dei
addominali devono modificare la loro posizione, così come la
vescica. Spesso nella donna in gravidanza e nel post- parto,
Il rachide sacrale • valutazione e normalizzazione recettori posturali: - il piede - l’occhio - l’occlusione
oltre all’incontinenza urinaria, compaiono algie che possono Il coccige • valutazione e normalizzazione IL DOLORE PELVI-PERINEALE • Il dolore di origine
essere trattate con successo mediante tecniche manuali Il perineo • valutazione e normalizzazione • muscolare • Il dolore pelvico miofasciale - il
appropriate e specifici protocolli di posturo-terapia. Obiettivi valutazione della mobilità del diaframma pelvico • trattamento del muscolo grande gluteo - il
• Saper valutare le diverse strutture anatomiche coinvolte trattamento dei muscoli trasversi • resettaggio del trattamento degli adduttori - il trattamento del
nelle disfunzioni perineali • Apprendere le tecniche manuali nucleo fibroso centrale del perineo • il muscolo muscolo otturatore interno • Il dolore di origine
per la gestione delle più comuni disfunzioni perineali • grande gluteo: valutazione e trattamento • ossea - il dolore coccigeo • Il dolore di origine
Apprendere come gestire i comuni disagi della donna in normalizzazione della fascia e delle aponeurosi neurologica - il dolore da irritazione dei nervi ileo-
gravidanza e nel periodo post-parto • Apprendere le perineali: la tecnica della “montagna”, il “lift” pelvico, ipogastrici, ileo-inguinali, dorsale del clitoride,
tecniche manuali e l’applicazione dei protocolli di posturo- il test di flessione del coccige • normalizzazione del cluneale - le sindromi canalicolari del nervo
terapia nel dolore pelvico coccige: la via rettale, la tecnica della “perla” • i pudendo Valutazione ECM
legamenti ileo-lombari, sacro-ischiatici, sacro-spinosi:
3 MODULI - 9 giornate venerdì - sabato - domenica - h. tecniche dirette di trattamento. • i legamenti utero-
9.00-18.00 • La definizione di disfunzione • Il disequilibrio sacrali: tecniche di trattamento endovaginali • Le
posturale anteriore, posteriore, laterale e la sua valutazione catene fasciali • la fascia ombelico-prevescicale, i
• La biomeccanica perineale: la ricerca della disfunzione, la legamenti pubovescicali e pubouretrali • la tecnica
valutazione, la normalizzazione della “oliva”
Il pube • Le lesioni pubiche, valutazione del pube e
Il diaframma respiratorio • valutazione e
normalizzazione • Il muscolo psoas: valutazione e
normalizzazione
normalizzazione • Il muscolo otturatore interno: la
LA PRESA IN CARICO IN GRAVIDANZA • La
sindrome dell’otturatore interno, protocollo di
valutazione e trattamento dei trigger point • Il muscolo valutazione del sistema osseo, legamentoso e
SMARTEREHAB 4^ edizione DOLORE paziente le strategie per migliorare il controllo motorio, LIVELLI A e B - 17 giorni - 136 ore ANALISI E
basate sulla plasticità del SNC (si lavora CONTROLLO DEL MOVIMENTO DELLE VARIE
MUSCOLOSCHELETRICO: VALUTAZIONE, sull’apprendimento). Verrà insegnato a sviluppare il REGIONI DEL CORPO I moduli di controllo motorio
RIABILITAZIONE ED ESERCIZI SPECIFICI DI ragionamento clinico tale da condurre all’individuazione analizzano ogni singola regione del corpo per
CONTROLLO MOTORIO delle opzioni terapeutiche più appropriate, applicando le sviluppare la corretta modalità di valutazione e
regole di predizione clinica (CPR, clinical prediction rule) trattamento. Gli studi scientifici hanno dimostrato
così da migliorare e facilitare il processo di decision come spesso l’origine del dolore
 SOTTO-CLASSIFICAZIONE E RAGIONAMENTO making e il monitoraggio dell’intervento riabilitativo,
CLINICO muscoloscheletrico sia sconosciuta: si ritiene che
applicando adeguati strumenti di misura dell’outcome.
la perdita di controllo nelle posture statiche o nel
 COLONNA LOMBARE L’obiettivo delle sessioni pratiche è mettere a
movimento (traslazione o movimenti fisiologici)
 COLONNA CERVICALE, TORACICA, TMJ disposizione un grande spettro d’esercizi terapeutici
possa portare a uno stress meccanico dei tessuti.
 ARTO SUPERIORE appropriati e disponibili per ogni individuo
Tali alterazioni possono essere la causa o il fattore
 ARTO INFERIORE di mantenimento del dolore. Il concetto di
Il metodo SMARTERehab si fonda su quattro stadi che
 BACINO E SIJ SMARTERehab si basa sull’analisi, la valutazione ed
permettono di impostare il management del paziente
obiettivi • Apprendimento dei test e delle manualità -Anamnesi ed esame fisico il trattamento del movimento delle varie regioni
specifiche per valutare la traslazione articolare e i del corpo (colonna vertebrale, arto superiore ed
-Sottoclassificazioni diagnostiche
pattern di movimento della colonna cervicale, toracica e arto inferiore). Il ragionamento clinico basato sui
-Riabilitazione Categorie e opzioni
lombare, dell’arto superiore, dell’arto inferiore, del fattori aggravanti e allevianti, sorretto da test
-Rivalutazione e analisi Indicatori di outcome
bacino e dell’articolazione sacroiliaca • Apprendimento appropriati, guiderà il fisioterapista nella scelta di
delle posizioni, delle manualità e dei test specifici per esercizi appropriati e mirati. Durante la formazione
LIVELLO BASE - 2 giorni - 16 ore SOTTO-
valutare l’efficacia dei muscoli dei differenti distretti • viene dedicato tempo e attenzione alla definizione
CLASSIFICAZIONE E RAGIONAMENTO CLINICO Il
Acquisizione della capacità di ragionamento clinico per di controllo motorio e neuroplasticità ed alla
individuare gli ostacoli allo svolgimento del controllo modulo di sottoclassificazione e ragionamento clinico
comprensione di tutti gli elementi coinvolti.
motorio corretto, per la scelta del migliore percorso aiuta nello scegliere rapidamente come valutare e
Questo, con esempi pratici e casi clinici, consentirà
riabilitativo, e definire l’adeguata progressione degli quale terapia applicare al paziente, in base allo
ai partecipanti di comprendere perché gli esercizi
esecizi • Apprendimento dei principi per costruire specifico problema. Quando si confrontano soggetti
specifici di controllo motorio hanno elevate
esercizi specifici di controllo motorio Sensorimotor - normali e soggetti con dolore muscoloscheletrico
esigenze sensoriali e neurocognitive. È la
Movement – Analysis – Research – Therapeutic Exercise cronico si osservano numerose differenze;
precisione che fa la differenza.
– Education I corsi di SMARTERehab hanno l’obiettivo di cambiamenti della funzione motoria, della funzione
LIVELLO A
integrare le ricerche provenienti dalle scienze di base senso-motoria, dei fattori comportamentali, delle
11-14 aprile 2024 COLONNA LOMBARE 16-19
nella pratica clinica e di insegnare l’analisi e la correzione funzioni neurocognitive, della struttura cerebrale e del
dei pattern di movimento intervenendo sul sistema maggio 2024 COLONNACERVICALE, TORACICA,
modo di elaborare il dolore. Nel concetto
nervoso centrale attraverso esercizi terapeutici TMJ
SMARTERehab il modello di sotto-classificazione
appropriati per le peculiarità del singolo paziente. LIVELLO B
proposto prende in considerazione tutti i cambiamenti
Durante il corso saranno presentate e discusse le singole 21-23 giugno 2024 ARTO SUPERIORE 19-21 luglio
che si possono osservare in presenza di dolore e
categorie con i relativi sotto-gruppi in base ai quali 2024 ARTO INFERIORE 13-15 settembre 2024
permette al fisioterapista di identificare quei pazienti
identificare i meccanismi che concorrono al problema BACINO E SIJ
che beneficeranno degli esercizi specifici di controllo
meccanico evidenziato dal paziente, saranno analizzati i motorio. Sarà così possibile eseguire una valutazione
fattori individuali non meccanici che possono influenzare
appropriata e un trattamento più mirato.
l’esito della riabilitazione. Infatti, si tratta di insegnare al
MEDICAL FITNESS ESERCIZIO TERAPEUTICO E di conseguenza il movimento alla causa di una ESERCITAZIONE PRATICA: ginnastica di gruppo a corpo
RIEDUCATIVO DOSAGGIO E UTILIZZO patologia. Instability training: si analizzeranno libero • Concetti generali di riabilitazione e
DELL’ESERCIZIO TERAPEUTICO NELLA dettagliatamente i principi, le recenti acquisizioni allenamento su superfici instabili • Come inserire
RIABILITAZIONE DEI DISORDINI MUSCOLO- scientifiche e le esecuzioni degli esercizi in progressione l’Instability Training nella riabilitazione delle patologie
(base e avanzati) su superifici instabili. Il partecipante distretto lombo-pelvico • Instability Training –
SCHELETRICI
verrà addestrato all’utilizzo dei principali piccoli attrezzi progressioni con half roller e foam roller - analisi degli
(fitball, halfroller, foamroller, bande elastiche, semi- esercizi e dimostrazione pratica • Instability Training –
 CONTROLLO MOTORIO E PATOLOGIE DEL sfere instabili) da utilizzare nella pratica clinica progressioni con fitball - analisi degli esercizi e
DISTRETTO LOMBO-PELVICO quotidiana. Flessibilità: il corsista riceverà le nozioni dimostrazione pratica ESERCITAZIONE PRATICA:
 RIABILITAZIONE DEI MOVIMENTI ANALITICI E teoriche ed imparerà numerosi esercizi relativi alle ginnastica di gruppo con half roller
FUNZIONALI SUI DIVERSI PIANI DI MOVIMENTO principali tecniche d’incremento della flessibilità Terza giornata - h. 9.00-18.00 • Esercizi neurodinamici
 FLEXIBILITY, TENDINOPATIE E LESIONI (mobilità articolare, esercizio eccentrico, esercizio a attivi nel low back pain con dolore irradiato all’arto
MUSCOLARI corpo libero, self-myofascial release con foamroller e inferiore • Instability Training con semisfere instabili -
 PATOLOGIE ARTICOLARI DEL DISTRETTO utilizzo di palline) Patologie dell’apparato muscolo- analisi degli esercizi e dimostrazione pratica
scheletrico: si approfondiranno gli aspetti ESERCITAZIONE PRATICA: ginnastica di gruppo con
INFERIORE E SUPERIORE
anatomopatologici, valutazione clinica e diagnosi fitball • Presentazione di casi clinici • Verifica
differenziale delle principali patologie muscolo- dell’apprendimento
Il corso vuole promuovere una riabilitazione attiva
scheletriche (patologie di colonna, tendinopatie, lesioni
basata su esercizi terapeutici specifici applicati alla
muscolari e patologie che coinvolgono le articolazioni MODULO 2 RIABILITAZIONE DEI MOVIMENTI
tipologia più comune di pazienti allo scopo di valutare,
periferiche). Per ogni patologia verranno proposti ANALITICI E FUNZIONALI SUI DIVERSI PIANI DI
trattare e prevenire le principali patologie in ambito
numerosi esercizi terapeutici specifici di riabilitazione e MOVIMENTO
ortopedico e sportivo. Il corso si dividerà in una parte
prevenzione. Prevenzione: verranno affrontati gli Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Valutazione
teorica, in una parte pratica e in una parte di
aspetti teorici relativi alla prevenzione, gestione del dinamica e analisi dei principali movimenti
ragionamento clinico tramite la presentazione di casi
gruppo e dosaggio dell’esercizio nelle principali fondamentali dell’arto inferiore: squat, affondo,
clinici e l’organizzazione di laboratori didattici.
patologie trattate. Verranno proposti esercizi da inserire step-up • Valutazione dinamica e analisi dei
Obiettivi e temi affrontati Aspetti teorici nel protocollo riabilitativo attivo del paziente principali movimenti fondamentali dell’arto
dell’Esercizio Terapeutico: verrà approfondito l’aspetto ortopedico. inferiore: analisi degli esercizi e dimostrazione
neurofisiologico, l’effetto terapeutico, la MODULO 1 CONTROLLO MOTORIO E PATOLOGIE DEL pratica • Valutazione dinamica e analisi dei
somministrazione e tutte le variabili che regolano DISTRETTO LOMBO-PELVICO Prima giornata - h. 9.00- principali movimenti fondamentali dell’arto
l’esercizio. Controllo neuromotorio: si analizzeranno 18.00 • Presentazione generale del corso • Aspetti superiore: trazione e spinta • Valutazione
dettagliatamente i principi, le recenti acquisizioni teorici introduttivi sull’esercizio terapeutico e dinamica e analisi dei principali movimenti
scientifiche relative al controllo motorio ed rieducativo in riabilitazione e nello sport • Anatomia e fondamentali dell’arto superiore: analisi degli
apprendimento motorio. Valutazione dinamica: si fisiologia funzionale del distretto lombo-pelvico • esercizi e dimostrazione pratica
riceveranno nozioni teoriche sulla valutazione dinamica Valutazione clinica e dinamica del distretto lombo- Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Analisi dei
e verranno analizzati dettagliatamente i principali pelvico: - aspetti teorici e dimostrazione pratica • Core movimenti sul piano sagittale (catena cinetica
movimenti fondamentali (squat, affondo, trazione, training - esercizi di stabilizzazione e controllo lombo- anteriore e posteriore): come valutare e
spinta). Il corsista imparerà a riconoscere le principali pelvico - analisi degli esercizi e dimostrazione pratica riconoscere una disfunzione di movimento nei
disfunzioni di movimento e quindi a proporre esercizi Seconda giornata - h. 9.00-18.00 diversi distretti e nei movimenti funzionali
terapeutici specifici per migliorare lo schema motorio e •Movimenti sul piano sagittale: analisi degli
esercizi e dimostrazione pratica • Analisi dei MODULO 4 PATOLOGIE ARTICOLARI DEL dell’apprendimento: ripasso dei concetti principali
movimenti sul piano trasverso (catena cinetica DISTRETTO INFERIORE E SUPERIORE tramite test di valutazione a quiz online eseguito al
rotazionale): come valutare e riconoscere una Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Prevenzione: la termine di ogni singolo modulo.
disfunzione di movimento nei diversi distretti e nei gestione del gruppo • Patologie del distretto
movimenti funzionali •Movimenti sul piano inferiore: aspetti teorici, diagnosi differenziale e
trasverso: analisi degli esercizi e dimostrazione valutazione clinica • Come ideare il protocollo
pratica • Presentazione di casi clinici riabilitativo attivo in pazienti con disfunzione del
Terza giornata - h. 9.00-18.00 • Analisi dei distretto inferiore: proposte di esercizi in
movimenti sul piano sagittale (catena cinetica progressione per ogni patologia • Presentazione di
medio-laterale): come valutare e riconoscere una casi clinici Seconda giornata - h. 9.00-18.00 •
disfunzione di movimento nei diversi distretti e nei Patologie del distretto superiore: aspetti teorici,
movimenti funzionali •Movimenti sul piano diagnosi differenziale e valutazione clinica • Come
frontale: analisi degli esercizi e dimostrazione ideare il protocollo riabilitativo attivo in pazienti
pratica • Presentazione di casi clinici • Patologie con disfunzione del distretto inferiore: proposte di
del distretto lombare: laboratorio didattico • esercizi in progressione per ogni patologia •
Verifica dell’apprendimento Presentazione di casi clinici
Terza giornata - h. 9.00-18.00 • Patologie del
MODULO 3 FLEXIBILITY, TENDINOPATIE E LESIONI distretto inferiore e superiore: laboratorio
MUSCOLARI Prima giornata - h. 9.00-18.00 • didattico • Ripasso di esercizi eseguiti durante
Introduzione e concetti teorici sulla flessibilità • tutto il corso di formazione su richiesta dei
Esercizi di mobilità articolare: - aspetti teorici, partecipanti e discussione aperta • Verifica
analisi degli esercizi e dimostrazioni pratiche • dell’apprendimento Valutazione ECM
Esercizi a corpo libero: - aspetti teorici, analisi degli
esercizi e dimostrazioni pratiche ESERCITAZIONE Metodologia didattica Lezioni frontali teoriche:
PRATICA: flexibility, ginnastiche di gruppo Seconda anatomia, fisiologia, patologie dell’apparato
giornata - h. 9.00-18.00 • Esercizio eccentrico: muscolo-scheletrico, valutazione dinamica, principi
aspetti teorici, analisi degli esercizi e dimostrazioni di controllo neuromotorio, instability training, core
pratiche • Self-myofascial release con palline: training e flessibilità. Dimostrazioni pratiche:
aspetti teorici, analisi degli esercizi e dimostrazioni analisi ed esecuzione di esercizi con la
pratiche • Self-myofascial release con foam roller: supervisione dei docenti e con la proiezione
aspetti teorici, analisi degli esercizi e dimostrazioni trasversale di slide descrittive, foto e video.
pratiche • Tendinopatie: aspetti teorici delle Presentazione e discussione di casi clinici
principali tendinopatie • Proposte d’esercizi e Laboratori didattici: esecuzione di diversi
dimostrazioni pratiche Terza giornata - h. 9.00- laboratori didattici nel corso dei 4 moduli. Questi
18.00 • Lesioni muscolari: aspetti teorici,proposte consistono nella composizione di più gruppi di
d’esercizi e dimostrazioni pratiche • Presentazione lavoro che dovranno stipulare una proposta di
di casi clinici • Flexibility: laboratorio didattico • trattamento attivo su casi clinici, proposti dai
Verifica dell’apprendimento docenti, relativi ai temi trattati nel corso del
modulo o dei moduli precedenti. Verifica
centri di coordinazione implicati nella disfunzione • Sequenza di LA dell’arto superiore • Strategie di
MANIPOLAZIONE FASCIALE® Promuovere lo sviluppo di competenze per: valutare trattamento di primo livello • Sequenza di ME
l’origine miofasciale del disturbo riferito dal paziente; dell’arto superiore • Sequenza di ER dell’arto
I LIVELLO – SEGMENTARIO
individuare l’origine del problema, risalendo dal sintomo superiore Domenica - h. 8.15-16.30 • Sequenza di IR
II LIVELLO – GLOBALE
alla causa; effettuare una valutazione differenziale per del tronco • Esame comparativo dell’arto superiore •
la Manipolazione Fasciale® è un approccio innovativo nel
attribuire un’origine miofasciale al problema del Trattamento di soggetti da parte dei corsisti • Verifica
trattamento delle disfunzioni e dei dolori a carico
paziente; riconoscere, attraverso un’accurata palpazione cartelle con docenti • Valutazione apprendimento
dell’apparato locomotore ideato da Luigi Stecco. In
le alterazioni miofasciali quando presenti, per utilizzare
anatomia si osserva come il tessuto connettivo denso,
in ogni circostanza le migliori strategie per trattare e
denominato fascia corporis, sia una struttura senza
risolvere le alterazioni fasciali • Individuare le modalità di
soluzione di continuità che non solo ricopre e penetra i
presa in carico del paziente affetto da disturbi di origine II LIVELLO - GLOBALE
singoli muscoli, ma pure offre loro inserzione, collegando
miofasciale • Sviluppare competenze per comunicare al MODULO 3 Venerdì - h. 10.00-19.00 • Discussione
fibre appartenenti a muscoli differenti, ma che
paziente le strategie terapeutiche più efficaci da adottare sulle cartelle • Revisione dei concetti di base e
funzionalmente agiscono all’unisono nel movimento
e per confrontarsi con altri professionisti sanitari per introduzione dei CF dalla MNC alla MF • Ripasso dei
segmentario e globale; l’elemento fasciale si presenta
comunicare le proprie valutazioni. CC segmentari del tronco • Ripasso dei CC
come il tensore e coordinatore dell’azione di questi vettori
I LIVELLO – SEGMENTARIO segmentari degli arti superiori • Ripasso dei CC
muscolari nella loro azione sui tre piani dello spazio.
MODULO 1 Venerdì - h. 10.00-19.00 • Presentazione del segmentari degli arti inferiori Sabato - h. 8.15-18.30 •
Vettori muscolari e fascia realizzano le unità funzionali del
metodo Anatomia del Sistema fasciale •Modello Cartella di 2 livello (logiche di globalità) • Sequenze
nostro apparato locomotore: le unità miofasciali. Fattori
biomeccanico in MF: l’UMF, i segmenti, le sequenza MF • diagonali ANME tronco e arti • Sequenze diagonali
interni o esterni, meccanici o chimici, sono in grado di
Sequenza di AN del tronco • Sequenza di Re del tronco ANLA tronco e arti • Dimostrazione tecniche di
incidere sulla normale omeostasi fasciale stimolando il
Sabato - h. 8.15-18.30 • La cartella: raccolta dei dati • trattamento e discussione • Evoluzione delle
tessuto connettivo stesso a una reazione protettiva di
La cartella: formulazione delle ipotesi • Sequenza di sequenze tronco e arti Domenica - h. 8.15-16.30 •
ispessimento e sovrapposizione delle proprie fibre
LA del tronco • Sequenza di ME del tronco • La Sequenze diagonali REME tronco e arti • Sequenze
collagene. Questa alterazione della struttura fasciale incide
cartella: verifica e trattamento • Sequenza di ER del diagonali RELA tronco e arti • Sequenze spirali lunghe
sulla normale coordinazione muscolare procurando nel
tronco del tronco
tempo un derangement articolare che sarà la conseguenza
Domenica - h. 8.15-16.30 • Esempio di compilazione MODULO 4 Venerdì - h. 10.00-19.00 • Discussione
finale lamentata dal paziente. Dopo aver verificato il
guidata della cartella • Sequenza di IR del tronco • sulle cartelle • Palpazione comparativa CC/CF tronco
movimento doloroso riferito dal paziente e palpata la
Esame comparativo del tronco • Dimostrazione delle • Dimostrazione tecniche di trattamento e
presenza di alterazioni tessutali in aree specifiche (definite
tecniche di trattamento sul soggetto “A” • discussione • Sequenze spirali degli arti superiori e
centri di coordinazione), il terapista sarà in grado di risalire
Discussione • Sequenza di AN dell’arto inferiore • inferiori • Sequenze spirali brevi del tronco • Il dolore
al punto da trattare. L’intervento manipolativo, mirato a
Sequenza di RE dell’arto inferiore e le alterazioni miofasciali Sabato - h. 8.15-18.30 •
uno o più punti precisi del corpo, è in grado di restituire
Palpazione comparativa CC/CF degli arti superiori •
alla fascia la giusta elasticità e scorrevolezza e permette al
MODULO 2 Venerdì - h. 10.00-19.00 • Discussione Palpazione comparativa CC/CF degli arti inferiori •
terapista e al paziente di valutare immediatamente, alla
sulle cartelle • Sequenza di LA dell’arto inferiore • Continuità delle spirali tra arti e tronco • Fisiologia
fine della singola seduta, il risultato del proprio lavoro.
Sequenza di ME dell’arto inferiore • Fisiologia del del controllo motorio/feedback percettivo
Sistema fasciale • Sequenza di ER dell’arto inferiore • motorio/postura Domenica - h. 8.15-16.30 •
Obiettivi • Aggiornare le conoscenze della struttura
Sequenza di IR dell’arto inferiore • Esame Strategie di trattamento di primo e secondo livello •
anatomica e funzionale del tessuto connettivo in tutte le
comparativo dell’arto inferiore Sabato - h. 8.15-18.30 Trattamento di casi clinici da parte di corsisti •
sue caratteristiche • Sviluppare competenze per
• Dimostrazione delle tecniche di trattamento sul Discussione cartelle dei trattamenti svolti coi docenti
interpretare le sintomatologie riferite a disturbi
soggetto “B” • Discussione • Sequenza di AN dell’arto Valutazione ECM
miofasciali ogniqualvolta si presentino e localizzare tutti i
superiore • Sequenza di RE dell’arto superiore •
STAGE 3 16-18 dicembre 2022 - G. Bina RACHIDE 2 anno
SCUOLA DI OSTEOPATIA CERVICALE MEDIO Rachide cervicale medio, giunzione OSTEOPATIA DELL’ARTO SUPERIORE E INFERIORE -
TECNICA E METODOLOGIA La definizione di “Sistema” in cervico-toracica, prima e seconda costa (K1 e K2,). Richiami OSTEOPATIA VISCERALE - OSTEOPATIA PEDIATRICA
ambito scientifico è rivolta a qualsiasi oggetto di studio di anatomia e fisiologia articolare. Anatomia palpatoria, - OSTEOPATIA PEDIATRICA CRANIALE parte 1 - E. Resnati -
costituito da diversi elementi reciprocamente principali test ortopedici. Disfunzioni del rachide cervicale S. Brioschi
interconnessi e interagenti tra loro. La modificazione e la medio, della giunzione cervico-toracica e delle prime due - OSTEOPATIA NELL’ADULTO: VISCERALE parte 1 - G.
funzionalità di tali elementi si ripercuote coste e sistema costale. Tecniche di valutazione e Carriere
obbligatoriamente su altri elementi e sulla totalità del trattamento del rachide cervicale medio, giunzione -OSTEOPATIA PEDIATRICA CRANIALE parte 2 - E. Resnati -
sistema “uomo”. Alla base dell’approccio Sistemico cervico-toracica, K1 e K2, in ambito osteopatico S. Brioschi - LE DISFUNZIONI CRANICHE IN AMBITO
adottato dalla nostra Scuola di Osteopatia c’è lo studio strutturale: tecniche dirette e indirette. OSTEOPATICO - PEDIATRIA 1 4
delle disfunzioni biomeccaniche che consente di STAGE 4 9-12 febbraio 2023 - G. Bina RACHIDE TORACICO E - OSTEOPATIA NELL’ADULTO: ARTO INFERIORE - G. Bina
comprendere l’organizzazione di tali disfunzioni, SISTEMA COSTALE Anatomia e fisiologia articolare e -OSTEOPATIA NELL’ADULTO: ARTO SUPERIORE - G. Carriere
prendendo in considerazione le inter- e intrarelazioni muscolare del rachide toracico medio ed inferiore e della - OSTEOPATIA STRUTTURALE PEDIATRICA - E. Resnati - S.
esistenti tra i vari apparati e sistemi, contrariamente a gabbia toracica. Biomeccanica del rachide toracico medio e Brioschi RACHIDE CERVICO-TORACO-LOMBARE, ARTI
quanto succede con l’approccio analitico Visione sistemica della gabbia toracica. - Inquadramento clinico del rachide INFERIORE E SUPERIORE
secondo la nostra Scuola significa inserire lo studio del toracico medio ed inferiore e della gabbia toracica: - OSTEOPATIA NELL’ADULTO: VISCERALE 2: - G. Carriere -
disequilibrio biomeccanico in un contesto più ampio. La Principali quadri clinici descritti in letteratura Red Flags LE SUCCESSIONI VISCERO-PARIETALI
metodologia e le tecniche apprese durante i seminari Principali test ortopedici Cenni di Radiologia - Principali
consentiranno di individuare e trattare tutte le disfunzioni test clinici Inquadramento osteopatico del rachide toracico 3anno
biomeccaniche e viscerali. Il processo logico di valutazione medio ed inferiore OSTEOPATIA PEDIATRICA OSTEO-ARTICOLARE E
conduce alla disfunzione primaria che causa STAGE 5 9-12 marzo 2023 - G. Carriere RACHIDE LOMBARE CRANIALE - OSTEOPATIA VISCERALE (NEUROVEGETATIVA)
compensazioni biomeccaniche; queste compensazioni Rachide lombare, passaggio toraco-lombare Richiami di STAGE 1 OSTEOPATIA NELL’ADULTO: VISCERALE PARTE 3,
evolvono in disfunzioni secondarie, che danno origine al anatomia e fisiologia articolare Anatomia palpatoria. CATENA CENTRALE - G. Bina (LINGUA, MASSICCIO IOIDEO,
disequilibrio posturo-cinetico e alle varie sintomatologie Disfunzioni del rachide lombare e del passaggio toraco- ESOFAGO-STOMACO, APPARATO RESPIRATORIO)
dolorose. Questo approccio metodologico al paziente è lombare Principali test ortopedici, tecniche di valutazione STAGE 2 IL SISTEMA CRANIO-MANDIBOLO-CERVICO-IOIDEO -
riproducibile e quindi non operatore dipendente. e trattamento del rachide lombare e del passaggio toraco- S. Frediani IN OTTICA BIOMECCANICA PROPRIOCETTIVA E
Applicando il ragionamento logico appreso l’allievo sarà in lombare in ambito osteopatico strutturale FASCIALE
grado di effettuare valutazioni e trattamenti efficaci. STAGE 6 27-30 aprile 2023 - M Branchini - G. Carriere STAGE 3 OSTEOPATIA PEDIATRICA CRANIALE PARTE 1: - E.
STAGE 1 28-30 ottobre 2022 - G. Anastasi - G. Carriere Resnati - S. Brioschi RELAZIONI E STRUTTURA
ELEMENTI DI RADIOLOGIA E ARTICOLAZIONE SACRO ILIACA
INTRODUZIONE E PRINCIPI GENERALI Introduzione e STAGE 4 OSTEOPATIA NELL’ADULTO: APPARATO
Radiologia di base Articolazione Sacro-iliaca (prima parte):
principi generali. Storia dell’Osteopatia, princìpi generali e OCULOMOTORE - G. Bina VALUTAZIONE E TRATTAMENTO
• Sinfisi pubica • Anca Anatomia e fisiologia articolare e
campo d’applicazione. Competenze essenziali per la OSTEOPATICO DI VERTIGINI E CEFALEE
muscolare, disfunzioni del bacino e dell’anca. Anatomia STAGE 5 OSTEOPATIA PEDIATRICA: PLAGIOCEFALIA,
pratica dell’Osteopatia. Lezione magistrale di embriologia palpatoria Principali test ortopedici Tecniche di valutazione
e anatomia di interesse osteopatico. TORCICOLLO E ASIMMETRIE POSTURALI,
e trattamento del bacino e dell’anca in ambito osteopatico GASTROENTEROLOGIA, GRAVIDANZA E OSTEOPATIA,
STAGE 2 18-20 novembre 2022 - G. Carriere RACHIDE strutturale OTORINOLARINGOIATRIA - E. Resnati - S. Brioschi STAGE 6
CERVICALE SUPERIORE STAGE 7 2-4 giugno 2023 APPLICAZIONI CLINICHE E ESAMI OSTEOPATIA PEDIATRICA: ALLATTAMENTO E SVEZZAMENTO,
Rachide Cervicale Superiore Richiami di anatomia e FINALI AUTISMO, CASI CLINICI - E. Resnati - S. Brioschi
fisiologia articolare. Anatomia palpatoria Disfunzioni del Articolazione Sacro-iliaca (seconda parte): • Sinfisi pubica • STAGE 7 METODOLOGIA OSTEOPATICA STRUTTURALE
rachide cervicale superiore Tecniche di valutazione e di Anca Applicazione clinica della metodologia osteopatica SISTEMICA - DISCUSSIONE - TESI - G. Carriere
trattamento del rachide cervicale superiore in ambito strutturale. Esame di passaggio al secondo anno.
osteopatico strutturale: tecniche dirette e indirette
TERAPIA MANUALE PER FISIOTERAPISTI sviluppo del ragionamento clinico, per impostare terapia manuale • Anca: presentazioni cliniche
un profilo prognostico di salute in cui, stabilite le tipiche, elementi essenziali di anatomia e fisiologia
-CONCETTI GENERALI - CAVIGLIA E PIEDE indicazioni ed escluse le controindicazioni alla articolare ESERCITAZIONI PRATICHE • Anca: esame
-GINOCCHIO E ANCA presa in carico del paziente, siano definiti gli fisico 14 maggio 2023 - h. 8.30-17.00 - M. Bitocchi
- SACROILIACA E RACHIDE LOMBARE obiettivi, le modalità e i tempi di un progetto ESERCITAZIONI PRATICHE • Anca: terapia manuale
-RACHIDE DORSALE, GABBIA TORACICA E RACHIDE terapeutico adeguato e condiviso. Il corso si • Elementi di epidemiologia e statistica medica •
CERVICALE propone di fornire una formazione avanzata, di Educational clinical case study: anca
-POLSO-MANO, GOMITO tipo specialistico nel campo dei disordini neuro-
-SPALLA muscolo-scheletrici, caratterizzata da una didattica MODULO 3 - SACROILIACA E RACHIDE LOMBARE 9
-MISCELLANEA: ARTICOLAZIONE hands-on, indipendente, distante da qualsiasi giugno 2023 - h. 9.00-18.00 - A. Ruggeri - V.
TEMPOROMANDIBOLARE NEURODINAMICA didattica rigida, autoritaria e poco attenta Toscano • SacroIliaca: presentazioni cliniche
REVISIONE COMPLESSIVA TESSUTI MOLLI all’evoluzione delle conoscenze. tipiche • SacroIliaca: elementi essenziali di
EXTRARTICOLARI anatomia e fisiologia articolare ESERCITAZIONI
MODULO 1 - CONCETTI GENERALI - CAVIGLIA E PRATICHE • SacroIliaca: esame fisico e terapia
Filosofia e didattica La terapia manuale, come PIEDE - A. Foglia • Introduzione - Presentazione del manuale • Educational clinical case study:
branca della medicina moderna, è nata nella prima corso • Valutazione funzionale in riabilitazione: sacroiliaca 10 giugno 2023 - h. 9.00-18.00 - A.
metà dello scorso secolo in Inghilterra con James impossibile senza • Esame fisico in terapia Ruggeri - V. Toscano • Rachide lombare:
Mennell, per svilupparsi poi attraverso figure come manuale: una road map per procedere in sicurezza presentazioni cliniche tipiche • Rachide lombare:
Cyriax, Kaltenborn, Grieve, Bienfait, Maitland, • Quali test clinici usare in riabilitazione? Come elementi essenziali di anatomia e fisiologia
McKenzie e Mulligan, solo per citarne alcuni. Nel selezionarli? • Terapia manuale: concetti essenziali articolare ESERCITAZIONI PRATICHE • Rachide
corso della sua evoluzione è arrivata a imporsi e principî di base • Caviglia: presentazioni cliniche lombare: esame fisico e terapia manuale 11 giugno
come modello scientifico internazionale, tipiche • Caviglia: elementi essenziali di anatomia e 2023 - h. 8.30-17.00 - A. Ruggeri - V. Toscano
rappresentando un’area specialistica della fisiologia articolare ESERCITAZIONI PRATICHE • Rachide lombare:
fisioterapia indirizzata alla gestione delle ESERCITAZIONI PRATICHE • Caviglia: esame fisico e terapia manuale • Educational clinical case study:
problematiche neuro-muscolo-scheletriche, basata terapia manuale • Complesso piede: presentazioni rachide lombare
su ricerca ed evidenze scientifiche, priva di cliniche tipiche • Complesso piede: elementi MODULO 4 - RACHIDE DORSALE - GABBIA
elementi non giustificati o non ragionevoli e essenziali di anatomia e fisiologia articolare TORACICA E RACHIDE CERVICALE 30 giugno 2023 -
arricchita tramite un aggiornamento costante. h. 9.00-18.00 - M. Primavera - P. Bizzarri • Rachide
L’approccio di questa disciplina non si riduce a un MODULO 2 - GINOCCHIO E ANCA - A. Foglia • dorsale: presentazioni cliniche tipiche • Rachide
semplice catalogo di tecniche, ma tende a Ginocchio: presentazioni cliniche tipiche • dorsale: elementi essenziali di anatomia e
enfatizzare soprattutto la capacità di lettura (o Ginocchio: elementi essenziali di anatomia e fisiologia articolare ESERCITAZIONI PRATICHE •
inquadramento) delle problematiche dei soggetti fisiologia articolare ESERCITAZIONI PRATICHE • Rachide dorsale: esame fisico e terapia manuale •
che si affidano al Dottore in Fisioterapia, cercando Ginocchio: esame fisico e terapia manuale 13 Coste: terapia manuale 1 luglio 2023- h. 9.00-18.00
di sistematizzare il processo di raccolta maggio 2023 - h. 9.00-18.00 - A. Foglia - M. - M. Primavera - P. Bizzarri • Rachide cervicale:
anamnestica ed esame funzionale attraverso lo Bitocchi ESERCITAZIONI PRATICHE • Ginocchio: presentazioni cliniche tipiche • Rachide cervicale:
elementi essenziali di anatomia e fisiologia MODULO 6 - SPALLA 1 settembre 2023- h. 9.00-
articolare ESERCITAZIONI PRATICHE • Rachide 18.00 - A. Foglia - F. Sonnati • Spalla: presentazioni
cervicale: esame fisico e terapia manuale 2 luglio cliniche tipiche • Spalla: elementi essenziali di
2023- h. 8.30-17.00 - M. Primavera - P. Bizzarri anatomia e fisiologia articolare 2 settembre 2023-
ESERCITAZIONI PRATICHE • Rachide cervicale: h. 9.00-18.00 - A. Foglia - F. Sonnati ESERCITAZIONI
terapia manuale • Educational clinical case study: PRATICHE • Spalla: esame fisico e terapia manuale
rachide cervicale e rachide dorsale • Educational clinical case study: spalla 3
settembre- h. 8.30-17.00 - A. Foglia - F. Sonnati
MODULO 5 - POLSO-MANO, GOMITO REVISIONE ESERCITAZIONI PRATICHE • Spalla: terapia
COMPLESSIVA, TESSUTI MOLLI EXTRARTICOLARI manuale • Proposte di esercizio terapeutico
14 luglio 2023- h. 9.00-18.00 - M. Bitocchi • (razionale del trattamento) ESERCITAZIONI
Gomito: presentazioni cliniche tipiche • Gomito: PRATICHE • Proposte di esercizio terapeutico
elementi essenziali di anatomia e fisiologia
articolare ESERCITAZIONI PRATICHE • Gomito: MODULO 7 - MISCELLANEA: ARTICOLAZIONE
esame fisico e terapia manuale 15 luglio 2023- h. TEMPOROMANDIBOLARE NEURODINAMICA
9.00-18.00- M. Bitocchi • Educational clinical case REVISIONE COMPLESSIVA, TESSUTI MOLLI
study: gomito • Come navigare sul web alla ricerca EXTRARTICOLARI 22 settembre 2023- h. 9.00-
dell’informazione biomedica • Polso: presentazioni 18.00 -F. Mancini • Articolazione
cliniche tipiche, elementi essenziali di anatomia e temporomandibolare: conoscenze essenziali di
fisiologia articolare •Mano: presentazioni cliniche anatomia e fisiologia articolare • Articolazione
tipiche, elementi essenziali di anatomia e fisiologia temporomandibolare: presentazioni cliniche e
articolare •ESERCITAZIONI PRATICHE • Complesso esame fisico 23 settembre 2023- h. 9.00-18.00 -M.
polso-mano: esame fisico e terapia manuale • Primavera ESERCITAZIONI PRATICHE •
Educational clinical case study: polso-mano 16 Articolazione temporomandibolare: terapia
luglio 2023- h. 8.30-17.00 -A. Ruggeri • Revisione manuale Neurodinamica in terapia manuale:
rapida delle tecniche di trattamento – regione concetti essenziali 24 settembre 2023- h. 8.30-
lombo-pelvica e cervico-dorsale • Tessuti molli 17.00 - A. Foglia • Revisione rapida delle tecniche
extrarticolari: presentazioni cliniche tipiche – arto di trattamento – complesso spalla • Tessuti molli
superiore ESERCITAZIONI PRATICHE • Tessuti molli extrarticolari: presentazioni cliniche tipiche – arto
extrarticolari: tecniche di trattamento • inferiore ESERCITAZIONI PRATICHE • Tessuti molli
Educational clinical case study: dolore laterale di extrarticolari: tecniche di trattamento •
gomito Educational clinical case study: tendinopatie
dell’arto inferiore Valutazione ECM
politica della bocca in età neonatale ed evolutiva - trattare e non trattare - Controindicazioni alla terapia
Problematiche nell’alimentazione infantile - Il frenulo dello squilibrio muscolare oro-facciale.
VALUTAZIONE E TERAPIA DELLO linguale nell’espletamento delle funzioni orali in età ESERCITAZIONI PRATICHE per la risoluzione dei vizi
SQUILIBRIO MUSCOLARE neonatale - (Test secondo Martinelli R.) • Funzioni orali - Esercitazione attraverso Role playing:
OROFACCIALE orali e crescita cranio-orofacciale • Articolazione risoluzione dei Vizi Orali secondo metodologia
verbale fonatoria •Mimica – gusto - olfatto • Segni e personale ∙ Risoluzione di altri vizi orali ∙
Con il presente corso si vuole apportare un contributo sintomi dello squilibrio muscolare orofacciale. • Presentazione di casi clinici ∙ Applicazione della
conoscitivo degli aspetti diagnostici, clinici e terapeutici Applicazione della Terapia Logopedica Miofunzionale terapia logopedica mio funzionale in età evolutiva -
della patologia della comunicazione legata nelle varie fasce d’età. • Ruolo del Logopedista in adolescenziale ed adulta attraverso casi video
all’alterazione delle funzioni orali: lo squilibrio approccio interdisciplinare - sinergia con le varie registrati.
muscolare orofacciale in età evolutiva-adolescenziale e discipline • Logopedia e Disturbi del Sonno nel
adulta. Obiettivo finale è quello di presentare una bambino e nell’adulto • Valutazione del paziente Seconda giornata - h. 8.30-17.30 ESERCITAZIONI
metodologia diagnostico-terapeutica chiaramente affetto da squilibrio muscolare orofacciale: - Vizi orali PRATICHE: dimostrazione del docente ed esercitazione
oggettivabile e aumentare le conoscenze e le e parafunzioni Impatto dei vizi orali sulla crescita e a coppie • Terapia logopedica del paziente affetto da
competenze teorico-pratiche del logopedista al fine di sviluppo del complesso cranio-oromandibolare - Quali squilibrio muscolare orofacciale secondo Andretta: -
rispondere in modo completo alle richieste del medico vizi orali trattare e non trattare • Protocollo Basi teoriche e criticità metodologiche - Importanza
specialista in ortognatodonzia e chirurgia orale e alle diagnostico - Respirazione - Alimentazione (suzione - dell’approccio iniziale - La relazione logopedista–
esigenze sempre più numerose dell’utenza (età masticazione deglutizione) Deglutizione Articolazione utente–familiari - La motivazione (diretta–indiretta) e il
evolutiva e adulta). Ciò porta, inevitabilmente, a verbale Fonatoria Gusto e Olfatto - Mimica ed Estetica suo mantenimento - Programma di terapia generale
considerare l’inquadramento diagnostico in un Oro-facciale. - Autovalutazione Squilibrio Muscolare nelle varie fasce di età - Manovra per la rilevazione e
approccio multi- e interdisciplinare, coinvolgendo e orofacciale (A.S.O.). - Dimostrazione della stimolazione della papilla retroincisale • Presentazione
collaborando con più figure professionali, medici e non, strumentazione specifica per la rilevazione oggettiva. - di casi clinici - Osservazione, ipotesi, domande e
ognuna con le proprie conoscenze di base, competenze, Manovre per la rilevazione delle alterazioni delle discussione tra i partecipanti - Programma di terapia
strumenti di lavoro, abilità professionali. Allo stato funzioni orali. -Protocollo per la Valutazione della generale nelle varie fasce di età
attuale, il logopedista, attraverso precisi strumenti di Respirazione (PRO.VA.LO.RE) secondoª10 Susanibar -
valutazione, deve dimostrare di essere in grado di Protocollo per intercettare alterazioni del frenulo ESERCITAZIONI PRATICHE e prove tra i partecipanti -
sviluppare un programma d’intervento educativo- linguale nell’espletamento delle funzioni orali in età Applicazione della terapia logopedica mio funzionale in
rieducativo che conduca a risultati soddisfacenti nel più evolutiva – adulta sec Marchesan - Correlazione tra età evolutiva - adolescenziale ed adulta attraverso casi
breve tempo possibile. Logopedia miofunzionale e disfunzinalità della tuba video registrati. • Programma specifico di Terapia: -
d’Eustachio - Correlazione tra Logopedia Strategie specifiche per la rieducazione delle funzioni
Miofunzionale e IVF - Protocollo specifico per i orali • Terapia Logopedica Miofunzionale -
Programa disturbi del sonno in età evolutiva ed Adulta (relative Dimostrazione con video dimostrativi di sedute di
Prima giornata - h. 9.00-18.30 • Introduzione alla scale e autovalutazioni) - Importanza della Terapia nelle varie fasce di età ESERCITAZIONI
fisiopatologia delle funzioni orali • Funzioni orali ed documentazione video, fotografica e audio in PRATICHEtra i partecipanti sulle strategie generali
equilibrio muscolare orofacciale - Respirazione - Logopedia Miofunzionale - Come raccogliere i dati d’intervento logopedico - Il fallimento terapeutico - la
Alimentazione (Suzione – deglutizione): processi rilevatiFoniatria e Logopedia – Elementi di Ortodonzia recidiva in Logopedia • Domande e discussione
fisiologici, capacità alimentari nello sviluppo – Posturologia clinica e correlazioni con la motricità Valutazione ECM
neonatale - Allattamento naturale / artificiale / bay orofacciale - Approccio interdisciplinare: Team work,
led weaning (suzione – masticazione – deglutizione) setting e tempistica - Priorità dell’intervento: quando
RIABILITAZIONE POST-MASTECTOMIA linfonodo sentinella • Ricostruzione della
TRATTAMENTO MANUALE E TAPING Obiettivi • Conoscere le varie tecniche mammella - con espansore - con protesi
NEUROMUSCOLARE chirurgiche e la loro evoluzione nella mammaria - con protesi mammaria e matrice
La letteratura ci conferma che l’incidenza del ricostruzione del seno • Acquisizione delle abilità dermica acellulare - ricostruzione con lembi
tumore al seno è molto elevata, una donna su manuali per il trattamento della mammella post autologhi (muscolo gran dorsale e muscolo
otto, pertanto la necessità di una riabilitazione ricostruzione chirurgica e per il trattamento dei trasverso addominale) - con lipofilling - nessuna
post-chirurgica e posttrattamento oncologico è possibili effetti collaterali transitori post ricostruzione - simmetrizzazione del seno
diventata indispensabile. Il corso si prefigge di ricostruzione mammaria • Apprendimento delle controlaterale ° mastoplastica additiva °
formare professionisti in grado di gestire il competenze di base per un corretto utilizzo del mastopessi - reshaping post quadrantectomia •
trattamento riabilitativo multidisciplinare, nel Taping NeuroMuscolare specifico nella Possibili effetti collaterali transitori dopo la
rispetto delle competenze specifiche, alla paziente riabilitazione post-chirurgica e nel trattamento ricostruzione mammaria • Possibili effetti
mastectomizzata. Attualmente è molto limitata sul dell'edema • Acquisizione delle abilità manuali e collaterali delle terapie farmacologiche,
territorio nazionale la disponibilità di equipe delle tecniche di applicazione proprie del NMT immunologiche, biologiche e ormonali -
sanitarie preparate che garantiscano un approccio volte a rimuovere la congestione dei fluidi chemioterapia – radioterapia
completo, che comprenda oltre alla ricostruzione corporei, migliorare la circolazione sanguigna e
chirurgica e la terapia oncologica, gli aspetti linfatica, ridurre il dolore, l’infiammazione e le Seconda giornata - h. 9.00-18.00 G. Moneta
funzionali, la riabilitazione vascolare e linfatica, aderenze cicatriziali, prevenire linfangiti, favorire LEZIONE TEORICA CON LABORATORI PRATICI
nonché la gestione delle possibili complicanze, il ripristino delle vie linfatiche durante la • Il linfedema - fisiopatologia del linfedema - la
senza tralasciare i fondamentali risvolti psicologici riabilitazione. • Determinare la corretta linfoscintigrafia preoperatoria - il protocollo
della malattia. Il corso è stato richiesto dal mondo applicazione per il trattamento dell’edema in LI.M.P.H.A. per la prevenzione del grosso braccio
medico-chirurgico per integrare la terapia fase acuta, post-acuta e di rieducazione post-mastectomia - il linfocele post-operatorio:
oncologica con un progetto riabilitativo efficace funzionale nella ricostruzione del seno • una eventualita’ da inquadrare e trattare - il
per assistere la paziente nel recupero più Acquisizione dei protocolli specifici manuali e del bilancio fisiokinesiterapico pre e post-operatorio
completo possibile e si rivolge a tutti professionisti NMT per assistere pazienti in ogni fase della - prevenzione primaria e secondaria del grosso
che lavorano nella riabilitazione della paziente riabilitazione post chirurgia del seno braccio postmastectomia - segni clinici iniziali
mastectomizzata. I partecipanti saranno in dell’insorgenza del linfedema - la stadiazione nel
continuo contatto con i docenti per condividere i PROGRAMMA Prima giornata - h. 9.00-18.00 S. linfedema - la prevenzione ed il trattamento della
protocolli di trattamento, per consigli operativi e Martella • La chirurgia della mammella e la sua axillary web syndrome - esami strumentali
per creare le buone prassi terapeutiche per evoluzione • Prima e dopo la diagnosi - la subclinici e clinici • Il drenaggio linfatico manuale
trattare e limitare i possibili effetti collaterali paziente oncologica: ansia, paura, stress • Tipi di - cenni storici ed evoluzione delle metodiche - le
causati dagli interventi di trattamento del tumore interventi chirurgici. - la famiglia della manovre di base - le vie di drenaggio alternative -
alla mammella e le numerose problematiche quadrantectomia e della mastectomia: ° il trattamento del grosso braccio - Il trattamento
conseguenti. Un esame sia scritto sia pratico è quadrantectomia semplice o con del doppio grosso braccio in linfadenectomia
parte integrante del corso per assicurare un alto linfoadenectomia ° mastectomia semplice o con bilaterale • I principali metodi di misurazione
livello di apprendimento. linfoadenectomia ° mastectomia preventiva ° degli arti: valore e limiti • Valutazione e
trattamento delle implicazioni della spalla e dei compressivo linfatico: ° principi d’azione ° durata - trattamento delle aderenze cicatriziali post
muscoli periscapolari • Il dolore nel grosso del trattamento ° protocollo di trattamento • operatorie (A.W.S.)
braccio postmastectomia • La pressoterapia Applicazioni didattiche e pratiche nell’arto - trattamento per evitare la contrattura capsulare
sequenziale: valore e limiti superiore: - ostruzione anteriore/posteriore del - trattamento del muscolo pettorale -
braccio e dell’avambraccio - versamento trattamento dell’arto superiore • Discussione dei
Terza giornata - h. 9.00-18.00 G. Moneta locale/edema post traumatico - applicazione casi clinici presentati durante il corso Valutazione
LEZIONE TEORICA CON LABORATORI PRATICI • ascellare anteriore e posteriore •NMT per ECM
Bendaggio elastocompressivo - principi mastectomia: - drenaggio toracico - principi di
emodinamici dell’elastocompressione - trattamento - analisi della cicatrice e scelta
caratteristiche e tipologia di materiali di bendaggio terapeutica dei protocolli NMT più adatti •
- diagnostica strumentale ed elastocompressione - Applicazioni NMT didattiche e pratiche: -
tecniche di confezionamento del bendaggio (teoria applicazioni drenanti e trattamento post
e pratica) - la compliance della paziente ed chirurgico in fase acuta, subacuta e rieducazione
implicazioni psicosociali - il percorso dal funzionale - applicazione in fase cronica di
trattamento elastocompressivo al tutore definitivo congestione linfatica - integrazione del
- l’esercizio fisico personalizzato sotto bendaggio compressivo linfatico: ° principi
elastocompressione - il tutore elastico definitivo: d’azione ° durata del trattamento ° protocollo di
tessuti morfologie e caratteristiche • Cenni di trattamento
tecniche chirurgiche sul linfedema conclamato • La
terapia fisica possibile nel grosso braccio post- Quinta giornata - h. 9.00-18.00 D. Blow
mastectomia: riconoscimento e segnalazione all’ LEZIONE TEORICA CON LABORATORI PRATICI
oncologo di eventuale ripresa di malattia • • Protocollo di trattamento manuale combinato
Presentazione e discussione interattiva di casi con Taping NeuroMuscolare
clinici semplici e complessi • Ripasso pratico delle - trattamento della sacca sierosa
tecniche di drenaggio linfatico e bendaggio - trattamento del seno con ricostruzione con il
apprese • Question time muscolo gran dorsale
- trattamento del seno con ricostruzione con il
Quarta giornata - h. 9.00-18.00 D. Blow muscolo trasverso addominale
LEZIONE TEORICA CON LABORATORI PRATICI • - trattamento della articolazione scapolo omerale
Il Taping NeuroMuscolare: - concetti generali - - trattamento della cicatrice
teoria, didattica e tecniche di applicazione • - trattamento per la retrazione del capezzolo
Applicazioni didattiche e pratiche: - applicazioni - trattamento dopo la ricostruzione del seno con
drenanti e trattamento post chirurgico in fase lipofilling
acuta, subacuta e di rieducazione funzionale - - trattamento del seno con impianto mammario e
applicazione in fase cronica di congestione matrice dermica acellulare
linfatica - integrazione del bendaggio
TECNICHE ARTICOLARI INTEGRATE Tecniche utilizzabili: - mobilizzazioni - M.E.T. -
Le tecniche articolari integrate comprendono stretching e altre tecniche complementari
diverse tecniche manuali per la mobilizzazione ESERCITAZIONE PRATICA - dimostrazione e
delle articolazioni e delle strutture collegate e pratica a coppie (per ogni distretto) • principali
includono alcune tecniche complementari di test di valutazione • tecniche utilizzabili • esercizi
trattamento dei tessuti molli e di stretching. Si a domicilio da assegnare al paziente
utilizzano per trattare le principali patologie e
disfunzioni muscolo-scheletriche che Distretti articolari: rachide (cervicale, dorsale,
coinvolgono le articolazioni, riducendo il dolore e lombare) • Tecniche articolari integrate per: -
ripristinando una corretta fisiologia articolare. Cervicalgia - cervicobrachialgia - Lombalgia -
Obiettivi • Imparare a valutare e trattare le più Dorsalgia - Disfunzioni costali e diaframmatiche -
comuni patologie e disfunzioni delle articolazioni Disfunzioni respiratorie
e delle strutture collegate. • Scegliere e utilizzare
le tecniche di trattamento più appropriate per Seconda giornata - h. 9.00-18.00
ogni articolazione, in funzione delle ESERCITAZIONE PRATICA - dimostrazione e
problematiche derivanti da esiti di traumi, pratica a coppie (per ogni distretto) • principali
immobilizzazioni forzate post-chirurgiche o post- test di valutazione • tecniche utilizzabili • esercizi
traumatiche, sovraccarico, attività sportiva, a domicilio da assegnare al paziente
posture scorrette. • Acquisire le corrette Distretti articolari: Cingolo scapolare, Arto
manualità e capacità pratiche di trattamento superiore (Articolazione Scapolo- Omerale,
anche con l’utilizzo di specifici “protocolli” per Gomito, Polso, Mano) • Tecniche articolari
ogni distretto articolare integrate per: - Sindrome da conflitto sub-
acromiale e scapolo-omerale - Capsulite adesiva -
programma Esiti di traumi e di interventi chirurgici -
prima giornata - h. 9.00-18.00 • Introduzione Epitrocleite ed epicondilite - Sindrome del tunnel
alle Tecniche articolari integrate: - concetti - carpale
campi di applicazione - principî delle tecniche Distretti: Cingolo pelvico e Arto inferiore
manuali di base • Richiami di biomeccanica (Articolazione Coxo-femorale, Ginocchio,
articolare • Richiami di Anatomia palpatoria e Caviglia, Piede) • Tecniche articolari integrate
punti di repere fondamentali •Metodo generale per: - Coxartrosi e gonartrosi - Esiti di traumi
di valutazione articolare • Valutazione e test di distorsivi di ginocchio e caviglia - Sindrome
movimenti fisiologici, barriere ed end-feel • femoro-rotulea - Sindrome della bandelletta ileo-
Cenni sulle patologie muscolo-scheletriche più tibiale - Esiti di immobilizzazioni forzate dell’arto
frequenti • Principali problematiche muscolo- inferiore - Fascite plantare Valutazione ECM
scheletriche • Indicazioni e controindicazioni. •
I RIFLESSI ARCAICI percezione, nell'azione e nelle attività cognitive dei Punti CardinaliRiflesso di Suzione-Riflesso
(quindi, per esempio, anche nell'apprendimento Palmomentoniero - Riflesso di Babinski - Riflesso
I riflessi arcaici o primitivi sono delle attività
scolastico). La possibilità di testare lo stato dei di protezione del tendine del piede - Riflesso di
sensimotorie automatiche ed involontarie che
riflessi arcaici e di rimodularlo può quindi essere Landau
consentono la protezione, la sopravvivenza e lo
una valida integrazione nel bagaglio
sviluppo del neonato nei primi mesi di vita. Ogni
professionale di tutti coloro che si occupano di Seconda giornata - h. 9.00-18.00 in presenza •
riflesso ha una età di insorgenza (intrauterina o
postura, di terapia manuale, di Analisi, valutazione e trattamento dei principali
perinatale), una maturazione ed una successiva
riabilitazione/rieducazione. Durante il corso riflessi posturali - Riflessi di Raddrizzamento (del
integrazione che lo porterà ad inibirsi per lasciare
verranno analizzati i principali riflessi arcaici in capo-labirintico e del capo oculare) - Riflesso
il posto ai riflessi posturali e poi agli schemi
correlazione con la regolazione posturale statica d'Anfibio - Riflessi di rotazione segmentaria • La
sensimotori maturi, che nel tempo andranno a
e dinamica ed in relazione ad alcuni aspetti delle Manovra di Convergenza Podalica e i riflessi
costituire la "neuroteca" che è alla base degli
performance cognitive, mostrandone i test di posturali - Riflesso: nucale, oculomotore,
atteggiamenti posturali anticipati, fondamentali
valutazione e le tecniche di reintegrazione nei linguale, mandibolare, occlusale, del mediopiede,
nella preparazione del movimento.
pazienti disfunzionali. del tendine centrale. • Attenzione, equilibrio e
Ciononostante i riflessi arcaici non scompaiono
coordinazione: importanza dei riflessi primitivi e
completamente dal nostro bagaglio motorio. In
Primo incontro posturali sulle suddette funzioni • Relazione tra
condizioni patologiche o gravemente
on line in diretta 25 maggio 2023 - h. 20.00-22.00 riflessi arcaici, tono muscolare antigravitario,
disfunzionali i riflessi possono rimanere attivi
• I riflessi arcaici: cosa sono, quali sono e come localizzazione spaziale, percezione
(perchè non maturi o non integrati) se vi sono
vengono classificati. • Cronologia di comparsa /dispercezione-dispropriocezione • Come
danni organici neurologici nella fase perinatale,
maturazione e integrazione dei principali riflessi. introdurre la valutazione dei riflessi nella
come nel caso delle paralisi cerebrali infantili, o
• Riflessi arcaici e tappe dello sviluppo valutazione posturale: concetti di postura,
ritornare attivi nel corso della vita, come nel caso
psicomotorio del bambino. posturologia e posturocezione. • I test per il
di un accidente cerebro-vascolare o in un trauma
Secondo incontro on line in diretta 8 giugno 2023 bambino nel periodo 4-7 anni. Le diverse
cranico o nelle patologie neurologiche
-h. 20.00-22.00 • I riflessi posturali. • Cenni sulla modalità di trattamento dei riflessi non integrati
degenerative come l'Alzheimer o la Sclerosi a
valutazione dei Riflessi Arcaici nel neonato • I nel periodo 4-7 anni. • I test partire dai 7 anni in
placche. Queste implicazioni dei riflessi arcaici
test per la valutazione dei riflessi poi. Le diverse modalità di trattamento dei
sono di spettanza strettamente medico-
riflessi non integrati dai 7 anni in poi.
specialistica . Vi sono però soggetti di diverse età
pima giornata - h. 9.00-18.00 in presenza • ESERCITAZIONI PRATICHE TRA PARTECIPANTI SUL
(bambini, adolescenti, giovani, adulti e anziani)
Analisi, valutazione e trattamento dei principali MODELLO DI VALUTAZIONE E DI TRATTAMENTO
nei quali i riflessi possono rimanere attivi o
riflessi primitivi - Riflesso di Retrazione (o APPRESO
"disinibirsi" pur in assenza di patologie
Risposta di paralisi per paura) - Riflesso di Moro -
conclamate e/o di danno organico. Questi
Riflesso Spinale di Galant e Riflesso di Perez -
soggetti potranno andare incontro a problemi
Riflesso Tonico Asimmetrico del collo (RTAC) -
che vanno dalla difficoltà ad adattare il proprio
Riflesso Tonico Simmetrico del collo (RTCS) -
corpo nello spazio contro la forza di gravità
Riflesso Tonico Labirintico - Riflessi Orali : Riflesso
(disordine posturale), a problematiche nella
IL PIEDE: POSTURA ED EQUILIBRIO scafoide, cuboide, cuneiformi, metatarsi • Auto-
Il piede è l’unica parte del corpo sempre a massaggio, con e senza attrezzi • Anatomia
contatto diretto con il mondo esterno; anche per esperienziale • Verifica degli appoggi e della
questo ha un ruolo primario nel controllo postura, analisi del passo con strumentazione
posturale e nella gestione dell’equilibrio. elettronica • Le metodiche d’intervento per il
Obiettivi • Verificare come il piede sia sempre riequilibrio posturale: gli esercizi e gli ausili • Le
coinvolto nelle modificazioni posturali e come metodiche d’intervento per migliorare
possa produrre disfunzioni o adeguarsi ad l’equilibrio e la deambulazione: progressione
atteggiamenti scorretti. Partendo da una didattica e metodologia • Esercizi propriocettivi e
valutazione posturale, che si avvale anche di di rinforzo muscolare
tecnologie specifiche, si approfondiscono gli
elementi anatomici e fisiologici alla base del Teoria • Il piede: funzione e organo • Equilibrio
corretto funzionamento del sistema tonico- e postura • Il sistema tonico posturale •
posturale e si analizzano i meccanismi deputati al L’interazione del piede nel controllo posturale •
controllo dell’equilibrio e della deambulazione. Le funzioni di compenso del piede • Piedi
Attraverso esercitazioni pratiche si sperimenta causativi, adattativi o misti • Conseguenze
come influire sugli atteggiamenti posturali e sulle posturali del piede piatto, varo, valgo eccetera • I
disfunzioni, sia mediante esercizi mirati sia meccanismi ammortizzanti del piede • Il
attraverso ausili specifici. La complessità del cammino Valutazione ECM
sistema induce a esaminare la rieducazione
dell’appoggio podalico, ad approfondire la
ginnastica per il rachide, per la corretta
respirazione e per la deglutizione, a considerare
alcuni esercizi che stimolano i sistemi sensoriali e
riequilibrano le catene miofasciali.

Programma
Due giorni - h. 9.00-18.00 ESERCITAZIONI
PRATICHE • Anatomia palpatoria del piede •
Esame funzionale del piede: esame obiettivo,
ispezione e test • Valutazione stabilità
legamentosa della caviglia • Valutazione
articolatoria • Lo stretching attivo e passivo e gli
esercizi per l’articolarità • Tecniche strutturali di
correzione di tibia, perone, astragalo, calcagno,
LE BASI DELLO SHIATSU E DEL TUINA TERAPIE trattamento dei 12 meridiani principali (Jing Luo), trattamento dei meridiani (Keiraku) con tecniche
MANUALI ORIENTALI E MEDICINA TRADIZIONALE tecniche Tuina • Trigger points e punti di pressorie • Tecniche caratteristiche dello Zen
CINESE: INTEGRAZIONE CON LA TERAPIA agopuntura • Utilizzo clinico degli Tsubo/Xue Shiatsu: utilizzo di due mani, del gomito e del
MANUALE OCCIDENTALE (punti di agopuntura) applicati allo Shiatsu e al ginocchio • Le zone diagnostiche energetiche di
Le tecniche Tuina e Shiatsu possono essere Tuina • Elementi di stretching e di Hara (trattamento viscerale) e del dorso •
un’utile integrazione al bagaglio di conoscenze propriocezione: ginnastiche mediche cinesi Qi Differenze tra medicina tradizionale cinese e Zen
del riabilitatore: nel corso vengono forniti i Qong e Tai Chi Chuan • Controindicazioni alle Shiatsu • Visione centrifuga dell’energia nello
concetti fondamentali della medicina tradizionale terapie manuali orientali Zen Shiatsu, trattamento dei meridiani (Keiraku)
cinese e orientale e vengono trattate le con tecniche pressorie •Utilizzo dello stretching
correlazioni e differenze tra il ragionamento Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Teoria, durante le pressioni • Esercizi di stretching e di
clinico ortopedico e la medicina tradizionale patologie e trattamento dei 12 meridiani propriocezione: esercizi Zen per immagini, lo
cinese. Scoprirete che i punti di convergenza e principali (Jing Luo), tecniche Tuina • Basi di stretching dei meridiani • Trattamento di
sinergia sono numerosi. trattamento delle patologie muscolo-scheletriche patologie con lo Zen Shiatsu e le “malattie delle
del rachide • Le 5 sostanze fondamentali (Qi, emozioni”
Obiettivi • Introdurre i Partecipanti alla medicina Shen, Jing, Xue, Jin/Ye) e fisiologia energetica •
orientale e alla medicina tradizionale cinese. • Ragionamento clinico: la teoria dei 6 livelli Quarta giornata - h. 9.00-18.00 Metodo
Insegnare le tecniche fondamentali di Tuina e energetici • Ragionamento clinico e diagnosi Namikoshi • Tecniche dello Shiatsu Namikoshi:
Shiatsu • Integrare le terapia manuale energetica: i punti Mu/Shu (accenni sulle tecnica con il pollice sovrapposto, tecnica con il
tradizionale con le tecniche manuali orientali nel sindromi degli organi e dei visceri) • pollice ravvicinato • Trattamento (Katà) in
trattamento di diverse patologie Approfondimento del trattamento dei 12 posizione laterale • Trattamento (Katà) in
meridiani principali e dei punti d’agopuntura • posizione prona • Trattamento (Katà) in
Programma Introduzione agli 8 meridiani straordinari (Ren posizione supina (trattamento della testa e del
Primo weekend - TUINA Prima giornata - h. Mai e Du Mai) • Accenni sugli strumenti volto) • Trattamenti con il metodo Namikoshia
9.00-18.00 • Storia dello Shiatsu e del Tuina • complementari alla pressione (moxibustione,
Basi di medicina tradizionale cinese e di medicina coppettazione, Gua Sha) • Basi di trattamento
estremo orientale • Evidence Base Medicine e delle patologie degli arti inferiori e superiori
medicina tradizionale cinese • Esempi del Secondo weekend - SHIATSU METODO
ragionamento clinico nella terapia manuale MASUNAGA E NAMIKOSHI
ortopedica e correlazione con la medicina
tradizionale cinese • Ragionamento clinico: Terza giornata - h. 9.00-18.00 Metodo
teoria dello yin e dello yang, teoria delle 5 fasi di Masunaga • Introduzione allo Zen • Correzioni
trasformazione (Wu Xing) • Principali tecniche funzionali osteopatiche: correlazione con lo Zen
del Tuina: premere, frizionare, rotolare, spingere, Shiatsu • Teoria del Kyo e del Jitsu
impastare, afferrare • Organi e visceri in (tonificazione/sedazione) in patologia • Visione
medicina tradizionale cinese • Teoria, patologie e centrifuga dell’energia nello Zen Shiatsu,
KINESIOLOGIA E NEURALTERAPIA INTEGRATE Programma Terapia della cicatrice con procaina in associazione
Il corso si prefigge di illustrare i principi fondamentali Due giorni - h. 9.00-18.00 • Il triangolo della salute di a rimedi omeopatici: posizione
della kinesiologia applicata e della neuralterapia nonchè Goodheart (il totem della medicina naturale) • I
il loro corretto integrato utilizzo per la diagnosi e principi generali su cui si fonda la kinesiologia • La Test kinesiologico • Significato funzionale di
terapia di patologie funzionali e organiche di difficile placca motrice muscolare: muscoli agonisti ed muscolo normotonico-ipertonico ed ipotonico. •
risoluzione, con particolare riguardo a quelle sostenute antagonisti • I meridiani di agopuntura e gli Tecnica kinesiologica corretta di ricerca del M.I.F.
da campi di disturbo (C.D.). I campi di disturbo sono agopunti (ruolo nella dinamica energetica) • I (muscolo indicatore forte, ovvero muscolo di
aree di flogosi cronica, spesso misconosciute, a diversa cinque elementi della Medicina tradizionale cinese: riferimento per l’indagine kinesiologica). •
localizzazione, capaci di generare e sostenere sintomi loro uso per la corretta applicazione della Switching e tecniche di correzione dello switching:
sistemici (astenia, vertigini, insonnia, etc.) e sintomi a kinesiologia e neuralterapia • Cenni di anatomia e pretest per il test kinesiologico. • Test del muscolo
carico di organi specifici non necessariamente
fisiologia della matrice extracellulare: sistema di indicatore forte con T.L (therapy localization) su
correlabili, anatomicamente e funzionalmente al campo
regolazione di base secondo Pishinger • Razionale C.D.-organi o visceri (la T.L. per l’ndividuazione
di disturbo in causa. La kinesiologia è una metodica
utilizzo dei sali di Shuessler • Rimedi omeopatici e dell’organo o viscere in squilibrio energetico • Test
introdotta da G. Goodheart con valenza diagnostica e
terapeutica che trova fondamento nella relazione
fitoterapici per per la cura e la prevenzione della del muscolo indicatore forte M.I.F. con la T.L. sui
energetico-funzionale che ciascun muscolo contrae con matrice extracellulare • Diagnosi differenziale tra punti allarme: come la diversa risposta del punto
un organo o un viscere per il tramite del meridiano di malattia funzionale ed organica in accordo con la allarme mostra un diverso squilibrio energetico
agopuntura. In relazione a tale assunto è possibile, con tavola dell’omotossicosi di Reckeweg • Relazione dell’organo o del viscere • Approccio combinato
manovre specifiche, interrogare un muscolo per energetico-funzionale tra organi/visceri • Odontoni diagnostico e terapeutico della kinesiologia e
ottenere informazioni sullo stato funzionale dell’organo e punti shu del dorso (un triangolo energetico- neuralterapia in patologie di frequente riscontro
o viscere che gli corrisponde e infine instaurare le funzionale). • Relazione energetico-funzionale tra clinico, sostenute da C.D.
opportune terapie correttive dello sbilanciamento muscolo meridiano ed organo in kinesiologia: come ESERCITAZIONI PRATICHE - test, correzioni e
energetico. La neuralterapia, al pari della kinesiologia, è il test kinesiologico del muscolo ci informa sullo infiltrazioni • Colecistite cronica litiasica e non,
una riflessoterapia che fonda la diagnosi stato funzionale dell’organo o viscere frequente C.D. addominale: sintomi sistemici e
sull'individuazione, test kinesiologico e successiva corrispondente che si intende indagare • locali • Tonsillite palatina cronica C.D. cefalico con
correzione del campo di disturbo, mediante Definizione di campo di disturbo ed aspetti elettrici cervicalgia e segni sistemici. • Grosso intestino: C.D.
l’infiltrazione di anestetici locali, prevalentemente del tessuto, sede del campo di disturbo: le addominale: sintomi locali e cefalici • Sinusite
procaina, in punti riflessi della superficie cutanea, modificazioni elettriche del connettivo interstiziale, mascellare: C.D. a sede cefalica con riflessi sulla
spesso corrispondenti ai punti di agopuntura o della membrana cellulare e della pompa sodio- funzionalità gastrica e cervicalgia • Spalla dolorosa
direttamente sul campo di disturbo. Il corso prevede potassio • I principali campi di disturbo a da C.D. e non • Cervicalgia cronica secondaria a
una parte teorica-introduttiva delle due metodiche localizzazione cefalica ed intestinale. • Come C.D. cefalici ed addominali ed ernia discale •
lasciando largo spazio alle esercitazioni pratiche
effettuare il reset elettrico del campo di disturbo Disturbi del ritmo cardiaco incoercibile da C.D.
eseguite sul paziente mediante test kinesiologici dei
mediante l’uso dell’anestetico procaina: dorsale a livello della V.D. 5 • Piccolo intestino
muscoli corrispondenti ad organi e visceri per la
spiegazione pratica della corretta tecnica infiltrativa come C.D.: sintomi locali e sistemici (astenia calo
identificazione e successiva correzione terapeutica sia
della procaina ed altri rimedi omeopatici, in ponderalemalassorbimento,riflessi
del campo di disturbo che dei sintomi d’organo
mediante l’approccio combinato delle due metodiche relazione al tipo di campo di disturbo • La cicatrice: sull'VIII°odontone. • Lombalgia da C.D. e non
riflessoterapiche un frequente campo di disturbo: dimostrazione (lombalgia L4-L5 e L5-S1) • Sindrome da stress da
pratica del test kinesiologico della cicatrice. • C.D.
EDUCAZIONE POST-PROSTATECTOMIA NELLA disfunzione erettile secondaria agli interventi Contrazione submassimale •Manovre di
DISFUNZIONE ERETTILE E NELL’INCONTINENZA chirurgici di prostatectomia: è possibile una reclutamento endoanali •Manovre di rinforzo
URINARIA “riabilitazione” in sala operatoria? • Anatomia e muscolare a reclutamento esterno •
Il Corso ha lo scopo di far condividere specifiche fisiologia della continenza maschile; lo sfintere Reclutamento volontario e la respirazione
cognizioni teoriche di base e specifiche uretrale • Incontinenza urinaria maschile • Evoluzione della scelta dell'esercizio dalla
competenze tecniche di base a diverse figure Chirurgia della ipertrofia prostatica benigna • posizione supina all'ortostatismo e all'attività
professionali (laureati in Medicina, Professioni Prostatectomia radicale: “open”, laparoscopica, funzionale sotto monitoraggio con Biofeedback.
Sanitarie della Riabilitazione, Infermieri) la cui robotica: quali differenti outcome? • Fattori
attività può esplicarsi nella prevenzione, nella predittivi di incontinenza post-prostatectomia • STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE
diagnosi, nel trattamento, nel nursing e nella Prostatectomia “nerve-sparing” • Brachiterapia e NELL’INCONTINENZA URINARIA E NELLA
riabilitazione delle disfunzioni perineali maschili, in crioterapia: quali possibili danni sulla continenza? DISFUNZIONE ERETTILE •Manovre facilitatorie •
particolare negli esiti di prostatectomia radicale Principali quadri clinici e la loro valutazione ai fini Esercizio propriocettivo • Sinergie con gli
per malattia neoplastica. Saranno trattate nello del progetto riabilitativo . Definizione e stabilizzatori del tronco • Esercizi per la
specifico le tecniche riabilitative per l’incontinenza inquadramento generale delle diverse disfunzione erettile con il “Vacuum device” •
urinaria – ben diverse rispetto a quelle utilizzate manifestazioni cliniche disfunzionali post- Esercizi per i muscoli dell’erezione •Manovra di
nell’incontinenza femminile – sia per la fase pre- prostatectomia. • Incontinenza urinaria da sforzo “jelking” SESSIONE PRATICA DI VALUTAZIONE E DI
operatoria, sia per il deficit sfinterico e verranno e da urgenza • Incontinenza urinaria continua, ESERCIZI SU MODELLO
introdotti i concetti di riabilitazione del deficit sgocciolamento postminzionale, enuresi notturna
erettile. Con l’ausilio del modello e degli esercizi • Valutazione fisiatrica e fisioterapica
proposti e provati dagli stessi partecipanti, si
acquisiranno specifiche competenze tecniche di PRESA IN CARICO DELL’INCONTINENZA
presa in carico riabilitativa nel nursing e nella URINARIA E DISFUNZIONE ERETTILE MASCHILE
riabilitazione delle disfunzioni perineali Presa in carico ai fini del progetto riabilitativo •
postprostatectomia. Le informazioni fornite sono Protocolli: la scheda REPIUM e cartella di
in sintonia con le tendenze e le prospettive attuali valutazione • Percorsi di cura dell’International
del mondo scientifico internazionale e secondo la Conference on Incontinence (I.C.I.) • Pad test •
migliore evidenza disponibile, basata sui criteri Valutazione della componente muscolare
della Evidence Based Practice perineale anteriore • Climacturia • Deficit erettile
(cenni) La terapia comportamentale e la scelta
Programma del device migliore. Valutazione del pavimento
Due giorni - h. 9.00-18.00 INCONTINENZA pelvico nel maschio. ESERCITAZIONE PRATICA
URINARIA E DISFUNZIONE ERETTILE MASCHILE CON MODELLO Chinesiterapia. Quali le manovre,
Fisiopatologia dell’incontinenza urinaria maschile quale il razionale, con quali limiti e sulla base di
e della disfunzione erettile postchirurgica. Le basi quale evidenza scientifica • Rieducazione
fisiopatologiche dell’incontinenza e della preoperatoria • Contrazione anteriore •
LESIONI MUSCOLARI E TENDINEE VALUTAZIONE E ERGON® IASTM TECHNIQUE LIVELLO BASE Programma
TRATTAMENTO tecnica ERGON® è un approccio terapeutico basato Introduzione alle tecniche: principi teorici di base,
Le lesioni muscolari indirette e dirette sull’evidenza che combina manipolazioni statiche e indicazioni e controindicazioni, risultati attesi
rappresentano una delle evenienze traumatiche di dinamiche dei tessuti molli del corpo con dall’uso delle tecniche
maggior frequenza nell’ambito dello sport e quindi attrezzature cliniche speciali per il trattamento ESERCITAZIONI PRATICHE • Tecniche base •
di frequente riscontro nell’attività clinica dei delle patologie neuro-muscolo-scheletriche. La Tecniche specifiche - Rub - Wave - Snake - Razor -
fisioterapisti. La conoscenza dei meccanismi lesivi, tecnica ERGON® è stata creata attraverso la ricerca Globe - Cyriax - Switch - Sep- Excave- S Globe -
delle loro implicazioni di ordine meccanico e applicata e la valutazione a lungo termine presso il Split - Sculpt • Sistema fasciale - anatomia dei
metabolico, nonché un’altrettanto profonda laboratorio di valutazione umana e riabilitazione meridiani fasciali - funzione - le disfunzioni fasciali
conoscenza dei meccanismi di riparazione del dipartimento di fisioterapia dell’Istituto in locked short - le disfunzioni fasciali in locked
biologica del tessuto muscolare e tendineo educativo tecnologico della Grecia occidentale. long - interazione con altri tessuti molli •
rappresentano un pre-requisito essenziale ed ERGON® Technique è uno sviluppo innovativo di Valutazione del paziente con la tecnica Ergon
imprescindibile per l’impostazione di un corretto approcci IASTM più vecchi (GUA SHA, tecnica Trattamento delle più comuni patologie muscolo
percorso terapeutic GRASTON, tecnica SMART TOOLS, tecnica di scheletriche rispetto alle linee miofasciali di Myers
massaggio assistita da strumenti, ecc.) e si basa - linea superficiale posteriore - linea superficiale
Una giornata - h. 9.00-18.00 sulla teoria dei meridiani miofasciali descritta per frontale - linea laterale - linea a spirale - linea del
• L’eziopatogenesi biologica e meccanica delle lesioni la prima volta da Thomas Myers. Le tecniche braccio - linea profonda frontale
muscolari ERGON® Soft Tissue sono applicate su punti ESERCITAZIONI PRATICHE • Trattamento dell’arto
• I differenti meccanismi di riparazione del tessuto inferiore - anca- ginocchio -amba - fascia plantare -
specifici di restrizione dei tessuti e aderenze
muscolare e tendineo adduttori • Trattamento della regione lombo-
• La valutazione clinica delle lesioni muscolari fasciali lungo i meridiani fasciali; quando questi
vengono rilasciati, la funzionalità migliora in alcune sacrale • Trattamento della regione cervicale •
• L’imaging
• La classificazioni delle lesioni muscolari indirette ed sessioni di trattamento.. Trattamento della regione dorsale • Trattamento
indirette proposta dall’Italian Consensus Conference e il Obiettivi • Valutare disfunzioni fasciali • della regione addominale • Trattamento dell’arto
loro corrispettivo prognostico Approcciare zone difficili da raggiungere con le dita inferiore - spalla - braccio - avambraccio - polso e
• Le complicanze delle lesioni muscolari indirette e • Ripristinare il range di movimento delle mano • Trattamento delle cicatrici • Trattamento
dirette articolazioni in un numero minimo di sedute di degli ematomi
• L’evidenza sulla terapia strumentale trattamento • Stimolare i processi anabolici nei
• La terapia farmacologica tessuti connettivi (fibre di collagene) • Accelerare i
• Il trattamento conservativo delle lesioni muscolari
processi di guarigione attraverso l’attivazione dei
• Il trattamento chirurgico delle lesioni muscolari.
• I protocolli riabilitativi basati sui tempi biologici di fibroblasti •Migliorare i risultati della riabilitazione
riparazione tissutale. funzionale, combinando tecnica ERGON® e
chinesioterapia.
MASSAGGIO TERAPEUTICO Seconda giornata - h. 9.00-18.00 ESERCITAZIONE
Obiettivi • Imparare a trattare le più comuni PRATICA
patologie e disfunzioni dei tessuti molli e delle Distretti: Cingolo scapolare e Arto superiore
strutture collegate. • Saper scegliere e utilizzare le Tecniche di massaggio terapeutico e tecniche
tecniche di trattamento più appropriate per ogni complementari per: • sindrome da conflitto sub-
distretto, in funzione delle problematiche derivanti acromiale e scapolo omerale • tendinite del
da esiti di traumi, immobilizzazioni forzate post- sovraspinato e del bicipite brachiale • capsulite
chirurgiche o post-traumatiche, sovraccarico, adesiva • esiti di traumi e di interventi chirurgici •
posture scorrette. • Acquisire le corrette manualità epitrocleite ed epicondilite
e capacità pratiche di trattamento. ESERCITAZIONE PRATICA Distretti: Cingolo
pelvico e Arto inferiore
programma Tecniche di massaggio terapeutico e tecniche
•Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Introduzione al complementari per: • lesioni muscolari dirette e
Massaggio terapeutico: concetti, campi di indirette di coscia e di gamba • esiti di traumi
applicazione e principî delle tecniche manuali di distorsivi di ginocchio e caviglia • sindrome
base • Richiami di fisiologia articolare e muscolare femoro-rotulea • sindrome della bandeletta ileo-
• Effetti del massaggio: indicazioni e tibiale • esiti di immobilizzazioni forzate dell'arto
controindicazioni. • Principali problematiche inferiore • tendiniti e tendinosi dell'achilleo •
muscolo-scheletriche • Tecniche utilizzabili nel fascite plantare
Massaggio Terapeutico - massaggio tradizionale -
massaggio trasverso profondo - massaggio mio-
fasciale - massaggio drenante
ESERCITAZIONE PRATICA - dimostrazione e pratica
a coppie (per ogni distretto)
Distretti: Rachide-Dorso-Torace Tecniche di
massaggio terapeutico e tecniche complementari
per: • Cervicalgia - cervicobrachialgia • Lombalgia
• Dorsalgia • Disfunzioni costali e diaframmatiche
RIABILITAZIONE DELLA STIPSIE e incontinenza • Stipsi “colica” e da “ostruita dissinergia: terapia comportamentale e suggerimenti
DELL’INCONTINENZA FECALE CONCETTI defecazione” • Prolasso posteriore dietologici
GENERALI, PATOGENESI, ESERCIZI, TERAPIA Quali gli elementi di valutazione fondanti nella
Valutazione delle disfunzioni colo-proctologiche La predisposizione del progetto • La spinta e gli errori
STRUMENTALE valutazione di base del pavimento pelvico posteriore più comuni: la spinta indirizzata alla minzione , le
Il Corso teorico-pratico prevede lezioni frontali,
in caso di stipsi: come e con quali strumenti; quando manovre di “hollowing” “bracing” e Valsalva
dimostrazioni pratiche con modella ed esercitazioni
ricorrere alla valutazione specialistica. • Patologia SESSIONE PRATICA TRA I PARTECIPANTI • Il
tra i partecipanti. È rivolto a professionisti del settore
“funzionale” del pavimento pelvico • Teoria integrale massaggio colico • Gli esercizi per la stipsi da
con lo scopo di fornire la conoscenza di base relativa
• Sistema “I.P.I.G.H.”; “Constipaq score system”. rallentato transito • Il BFB volumetrico nella stipsi •
al trattamento riabilitativo della stipsi, non
•Note di diagnostica strumentale G. Lamberti - D. La elettrostimolazione, la TES, la PTNS/TTNS e le
neurogena e neurogena e dell'incontinenza fecale
Giraudo correnti interferenziali nella stipsi: dimostrazione
non neurogena. È previsto l’approfondimento delle
pratica con elettrodi, sonde ed apparecchi portatili
scienze di base, dei meccanismi fisiopatologici e delle
Gli elementi fisiopatologici del tratto colonrettale:
scienze cliniche utili alla comprensione del razionale
quali elementi da conoscere per il progetto Terza giornata - h. 9.00-18.00 G. Lamberti - D.
indispensabile per acquisire nuove capacità tecnico-
riabilitativo. Valutazione ai fini del progetto Giraudo Terapia riabilitativa dell’incontinenza fecale
operative e di valutazione funzionale in ambito di
riabilitativo Quali indicatori clinici; la valutazione con • Cenni di terapia farmacologica SESSIONE PRATICA
disfunzioni colon-proctologiche, in sintonia con le
score clinici; la valutazione della qualità della vita e TRA I PARTECIPANTI • Gli esercizi per le componenti
tendenze e le prospettive attuali del mondo
della percezione di salute in caso di incontinenza muscoloscheletriche nell’incontinenza fecale • Come
scientifico internazionale e secondo la migliore
fecale e stipsi • Classificazione dell’incontinenza procrastinare lo stimolo defecatorio tramite l'utilizzo
evidenza disponibile, basata sui criteri della Evidence
fecale in funzione del programma riabilitativo di muscoli accessori • Anal Plug e irrigazione
Based Practice. In particolare attraverso la
transanale • Incontinenza fecale, gravidanza e parto:
valutazione clinica su modella e l’esecuzione degli
Seconda giornata - h. 9.00-18.00 G. Lamberti - D. è possibile una prevenzione? • Fecal training , diario
esercizi effettuati dagli stessi partecipanti sotto la
Giraudo Standard terminologici dell’International defecatorio e terapia comportamentale • Il BFB
guida e la supervisione dei docenti, il corso ha lo
Continence Society volumetrico nell’incontinenza fecale • La
scopo di far condividere specifiche cognizioni di base
Valutazione clinica con filmati finalizzata al elettrostimolazione, la TES, la PTNS/TTNS
e far acquisire specifiche competenze tecniche
trattamento riabilitativo nelle disfunzioni nell’incontinenza fecale: dimostrazione pratica con
avanzate a diverse figure professionali.
coloproctologiche • Esame obiettivo neurologico • elettrodi, sonde ed apparecchi portatili SESSIONE
Testing perineale • Valutazione delle sinergie PRATICA CON MODELLA •manovre valutative •
Programma
addominali • Valutazione delle sinergie respiratorie indicazioni riabilitative • test del palloncino
Prima giornata - h. 9.00-18.00 G. Dodi Anatomia e
. Giraudo Valutazione e trattamento fisioterapico Valutazione ECM
fisiologia del tratto colon-rettale
della stipsi • Valutazione endoanale e perineale con
Le caratteristiche anatomiche e funzionali del tratto
filmati • Difficoltà nell’evacuazione da spinta
colon-rettale: quali elementi da conoscere per il
inefficace • Corretta spinta defecatoria •
progetto riabilitativo. Il pavimento pelvico come
Apprendimento delle dinamiche posturali
unità anatomo-funzionale. • Anatomia e fisiologia del
respiratorie da applicare alla spinta defecatoria e loro
tratto ano-rettale • Anatomia del complesso
razionale • Stipsi da rallentato transito senza
sfinterico liscio e striato dell’ano • Continenza anale
LIVELLO BASE RIEDUCAZIONE DEL PAVIMENTO riabilitazione delle disfunzioni perineali quali Protocolli - Indagini cliniche e strumentali -
PELVICO IL LAVORO IN TEAM l’incontinenza urinaria neurogena e non neurogena, Valutazione del pubo-coccigeo e della componente
Nell’ambito della patologia umana, le disfunzioni l’incontinenza fecale e la stipsi posteriore - Valutazione globale e perineo- Cartella
perineali costituiscono un argomento che ha destato Programma clinica - Diario minzionale e vescicale - Scheda
grande interesse nel corso degli ultimi anni nel mondo Prima giornata - h. 9.00-18.00 DISFUNZIONI PELVI- A.I.P.D.A., ICIQ-score e score per la porzione
scientifico e nella pratica clinica. Per quanto concerne la PERINEALI • Fisiopatologia delle disfunzioni pelvi- posteriore - Strumenti standardizzati per la Qualità
fisiopatologia delle disfunzioni perineali, è stata messa perineali. Basi fisiopatologiche delle diverse sindromi della Vita
in particolare evidenza la complessità dei sistemi che coinvolgono gli organi pelvici e le funzioni pelvi- Seconda giornata - h. 9.00-18.00 INTERVENTO
fisiologici di controllo e la varietà delle modificazioni perineali. Note di epidemiologia. Impatto sociale ed RIABILITATIVO NELLE DISFUNZIONI PELVI-PERINEALI
funzionali che possono interessare tali sistemi in economico - Standardizzazione terminologica • Terapia farmacologica. Utilizzo del cateterismo a
condizioni patologiche; nella pratica clinica, è stato in dell’International Continence Society - Pavimento intermittenza. Quando poter usare i farmaci?
particolare rilevato che per un corretto inquadramento pelvico “non-contracting”, “non-relaxing” e “a- Indicazioni all’utilizzo del cateterismo a
diagnostico e per un’adeguata impostazione terapeutica
functional” - Controllo neurologico delle funzioni intermittenza: l’infermiere in riabilitazione perineale
è sempre necessaria una collaborazione
pelvi-perineali - Note di anatomia funzionale: muscoli - Anticolinergici - Duloxetina - Farmaci per il dolore
interdisciplinare fra diverse figure professionali. Il
e tessuti di sostegno - Epidemiologia generale • pelvico - Tecnica del cateterismo nel maschio e nella
Corso, in particolare con l’ausilio della dimostrazione
pratica con modella, ha lo scopo di far condividere
Principali quadri clinici. Definizione e inquadramento femmina (prova pratica con manichini) • Terapia
specifiche cognizioni teoriche e specifiche competenze generale delle diverse manifestazioni cliniche comportamentale, biofeedback e stimolazione
tecniche di base a diverse figure professionali (laureati disfunzionali del pavimento pelvico - Incontinenza elettrica funzionale. Modalità spesso trascurata e
in Medicina, Professioni Sanitarie della Riabilitazione, urinaria non neurogena da sforzo, da urgenza e mista poco nota, ma di fondamentale importanza
Infermieri e Ostetriche) la cui attività può esplicarsi - Incontinenza urinaria neurogena - Incontinenza nell’efficacia del progetto riabilitativo - Bladder
nella prevenzione, nella diagnosi, nel trattamento, nel anale, fecale e ai gas - Incontinenza maschile post- Training - Prompted Voiding - Scheduled Voiding -
nursing e nella riabilitazione delle disfunzioni perineali prostatectomia - Stipsi non neurogena e incontinenza Biofeedback: in realtà il rinforzo cognitivo della
quali l’incontinenza urinaria non neurogena, fecale - Problematiche nel dopo-parto e prolasso chinesiterapia, principi e indicazioni - FES: principi
l’incontinenza fecale, la stipsi e il dolore pelvico cronico. degli organi pelvici generali, indicazioni e controindicazioni - FES:
L’evento è propedeutico agli altri eventi formativi frequenza, durata dello stimolo, intensità dello
riguardanti la disabilità pelvi-perineale e vuole VALUTAZIONE DELLE DISFUNZIONI PELVI-PERINEALI stimolo; diversi tipi di elettrodi - Ultrasuonoterapia -
trasmettere informazioni in sintonia con le tendenze e • Razionale del trattamento riabilitativo nelle Elettroterapia antalgica: T.E.N.S., stimolazione
le prospettive attuali del mondo scientifico disfunzioni perineali. Quando ha senso progettare la transcutanea di S3 e PTNS (stimolazione
internazionale e secondo la migliore evidenza, riabilitazione, con quali limiti e sulla base di quale transcutanea del nervo tibiale posteriore) •
disponibile secondo i criteri della Evidence Based evidenza scientifica - La migliore evidenza scientifica Chinesiterapia. Reclutamento della muscolatura del
Practice. disponibile - Percorsi di Cura dell’International pavimento pelvico; teoria delle principali tecniche
Obiettivi • Imparare a condividere specifiche Conference on Incontinence (I.C.I.) • Valutazione segmentarie e tecniche globali - “Knack” ed “esercizi
cognizioni teoriche e specifiche competenze tecniche clinica per un corretto progetto riabilitativo (con il di Kegel” - “Strenght training” - Muscolo trasverso
di base a diverse figure professionali • Acquisire le supporto di filmati). Quale la menomazione dell’addome e muscoli perineali - Respirazione
modalità di gestione pluridisciplinare delle patologie emendabile dalla riabilitazione? Quali gli strumenti diaframmatica e perineo • La valutazione del
pelvi-perineali • Apprendere le modalità di diagnostici e gli indicatori di outcome? - Valutazione pavimento pelvico DIMOSTRAZIONI PRATICHE CON
prevenzione, diagnosi, trattamento, nursing e fisiatrica e fisioterapica - Q-tip test, pad test - MODELLA
FISIOTERAPIA MUSCOLOSCHELETRICA CONCETTO biopsicosociale. Il percorso formativo di Terapia
KALTENBORN-EVJENTH TERAPIA MANUALE - manuale basata sul concetto Kaltenborn-Evjenth •
ARTO INFERIORE applica un ragionamento clinico strutturato e
Volete imparare a suonare il violino? Non sarà fondato sull’evidenza scientifica e clinica • utilizza
possibile in solo due weekend. Poiché tecniche classiche di mobilizzazione e
l’apprendimento richiede un po’ di impegno, il automobilizzazione • iinsegna esercizi attivi dal
percorso formativo che vi offriamo per diventare “motor learning” fino al allenamento • insegna
uno specialista per i problemi muscoloscheletrici l’autotrattamento al paziente.
del paziente richiede un investimento. Forse al
inizio vi parrà lungo, ma poi vi sembrerà che non Obiettivi • Apprendere un procedimento logico e
basti. Dopo questo percorso formativo scientifico (clinical reasoning) nell’esame e nel
padroneggerete il ragionamento clinico di fronte trattamento delle disfunzioni secondo il Concetto
alle problematiche muscoloscheletriche del OMT Kaltenborn-Evjenth • Formulare una diagnosi
paziente e saprete applicare tecniche specifiche fisioterapica delle disfunzioni dell’arto inferiore
per risolverli. L’obiettivo è di rendervi abili seguendo la classificazione internazionale (ICF) •
nell’agire e non solo di aumentare le vostre Identificare le indicazioni e controindicazioni al
conoscenze. Secondo la definizione trattamento • Definire un progetto terapeutico
dell’associazione internazionale dei fisioterapisti basato sul risultato dell’esame • Identificare la
IFOMPT la TM è un approccio basato sul struttura responsabile della disfunzione •
ragionamento clinico e sull’evidenza scientifica e Apprendere le tecniche manuali per: - alleviare
clinica che comprende tecniche passive e attive dolori a carico dell’arto inferiore - ridurre la rigidità
(esercizi ecc.) nel quadro biopsicosociale di ogni capsulo-legamentosa (trazioni, scivolamenti, ...)
individuale paziente (www.ifompt.org). Come nelle articolazioni dell’arto inferiore - diminuire
specializzazione nella fisioterapia per la uno spasmo o una retrazione dei muscoli dell’arto
valutazione e il trattamento delle problematiche inferiore (massaggio funzionale, allungamento
muscoloscheletriche la TM è efficace. Oggi, oltre muscolare, tecniche di rilassamento, ...
alla mobilizzazione passiva, le tecniche usate dagli
specialisti nelle problematiche
muscoloscheletriche comprendono anche lo
stretching dei muscoli, l’allenamento, la
neurodinamica, la comprensione del dolore e
l’educazione terapeutica per favorire
“l’empowerment” del paziente nella gestione del
suo problema di salute. L’insegnamento pratico si
focalizza sul aspetto biomedico nel modello
INFIAMMAZIONE E NUTRIZIONE Un giorno - h. 9.00-18.00 • Definizione integratori alimentari, basate su dati scientifici •
L’infiammazione è un meccanismo di difesa non dell’infiammazione • I mediatori Fornire le conoscenze nutrizionali che possano
specifico, innato, che costituisce una risposta protettiva, dell’infiammazioni: ormoni, citochine, essere applicate a supporto di trattamenti
seguente all’azione dannosa di agenti fisici, chimici e neurotrasmettitori • Il ruolo dell’insulina • riabilitativi e utili alla prevenzione degli infortuni
biologici, il cui obiettivo finale è l’eliminazione della Valutazione dell’infiammazione tramite i osteoarticolar
causa iniziale di danno a carico delle cellule e dei
microRNA: una nuova metodica per poter predire
tessuti. Molti aspetti del processo infiammatorio sono
profondamente legati alla nutrizione e allo stile di vita. stati infiammatori silenti, come nella sindrome Programma
Conoscere le interazioni tra nutrienti e patologie metabolica, nel sovrallenamento o nelle patologie Un giorno - h. 9.00-18.00 • Concetti di nutrizione e
infiammatorie consente di fornire indicazioni corrette ai croniche • Effetti biochimici degli alimenti integrazione di base • Integratori alimentari,
nostri pazienti in modo da ridurre il più possibile il loro sull’infiammazione • Il cibo come terapia functional food ed ergogenici •Nutraceutica e
livello di infiammazione. Molte patologie quali diabete antinfiammatoria • Infiammazione intestinale e nutrigenomica, l’influenza del cibo sul DNA •
di tipo II, sindrome metabolica, aterosclerosi, permeabilità della barriera intestinale •Nutrizione: Panoramica su omega 3, joint support,
dismetabolismo, artrite reumatoide, fibromialgia, ciò che favorisce l’infiammazione e ciò che può antiossidanti, vitamine e minerali, aminoacidi •
dolore cronico hanno una base infiammatoria e provocarla • Applicazioni pratiche di integrazione Strategie nutrizionali e integrazione - Prevenzione
possono essere prevenute e gestite con ed alimentazione per la gestione degli infortuni osteoarticolari ° Idratazione ° Stato
un’alimentazione adeguata. Attenzione particolare al
dell’infiammazione: - Sindrome metabolica - antiossidante ° Prevenire le infiammazioni - In
ruolo dell’insulina, gli eccessi sono potenzialmente
infiammatori e l’infiammazione ne inficia il corretto Attività fisica agonistica e non - Fibromialgia - previsione di un intervento chirurgico ° Massa
funzionamento, dunque un aspetto da considerare Charcot-Marie-Tooth ( CMT ) - Patologie muscolare, focus sulla leucina ° Strategia
attentamente da punto di vista di strategia autoimmuni - Dolore cronico nutrizionale ed apporto proteico - Supporto alla
nutrizionale .Il concetto di base è: un organismo riabilitazione ° Stato antiossidante ° Trattare le
infiammato non opera in maniera ottimale, dunque è NUTRIZIONE PER IL RECUPERO E LA PREVENZIONE infiammazioni e gli edemi ° Recuperare il tono
importante riconoscere la presenza dell’infiammazione DEGLI INFORTUNI muscolare con dieta e integrazione - In supporto a
e trattarla. Il corso si rivolge prevalentemente ai Non c’è dubbio che uno stato nutrizionale sport che prevedono frequenti traumi (rugby, arti
professionisti sanitari che si occupano di nutrizione deficitario sia in grado di impedire la guarigione e il marziali, MMA….) ° Stato antiossidante ° Prevenire
quali medici, biologi, dietisti, nutrizionisti, ma anche a recupero da un infortunio. La nutrizione corretta, le infiammazioni ° Facilitare il recupero da
farmacisti, osteopati, fisioterapisti, laureati in scienze
oltre a essere un valido supporto al mantenimento microtraumi e ferite • Valutazione della
motorie che pur non proponendo schemi dietetici
della salute, se calibrata o integrata in modo composizione corporea e dell’idratazione tramite
possono trarre informazioni per fornire consigli utili alla
gestione dell’infiammazione. adeguato, consente un più rapido recupero post- BIVA (bioimpedenza bivettoriale) con prova pratica
Obiettivo • Fornire strumenti per migliorare gli trauma o post-intervento chirurgico e in e presentazione di report reali • Valutazione del
stati infiammatori suggerendo modificazioni associazione a un corretto allenamento tono e del trofismo muscolare e dello strato
all’alimentazione e una integrazione mirata, sulla contribuisce alla prevenzione degli infortuni negli adiposo tramite stratigrafia tissutale (ecografia a
base di evidenze scientifiche atleti. È quindi importante poter suggerire bassa penetrazione) con prova pratica e
all’atleta i principi nutritivi e gli integratori con presentazione di report reali
Programma adeguate conoscenze nel campo della nutrizione.
Obiettivi • Fornire le conosce nze di base sugli
TAPING NEUROMUSCOLARE: APPLICAZIONI IN Programma Introduzione di tecniche correttive: correzione
FISIOTERAPIA Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Taping articolare, spazio, tendine, linfatica, funzionale
Il Taping NeuroMuscolare è una terapia NeuroMuscolare: concetti generali, teoria, Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione
biomeccanica che utilizza stimoli decompressivi e, didattica e tecniche di applicazione - tecnica ed esecuzione pratica: - correzione dell’asse
in alcune situazioni, compressivi per ottenere decompressiva e compressiva Applicazioni rotuleo - instabilità della spalla - linfedema
effetti benefici sui sistemi muscoloscheletrico, didattiche e pratiche - muscoli dell’arto superiore: dell’arto inferiore • Principî di trattamento
vascolare, linfatico e neurologico, prefiggendosi deltoide, trapezio superiore e medio, bicipite neurologico - ipertono spastico del piede
scopi clinici e riabilitativi. Tutto si basa brachiale, flessori-estensori della mano, estensore Applicazioni didattiche e pratiche - muscoli
sull’applicazione di particolari nastri (tape) che lungo del pollice - zona lombare: muscoli dell’arto superiore: grande pettorale, romboidei,
formano pliche cutanee che grazie al movimento paravertebrali - muscoli dell’arto inferiore: tricipite grande rotondo, sottoscapolare, tricipite brachiale,
corporeo facilitano il drenaggio linfatico, della sura (soleo e gastrocnemio), tendine d’Achille estensore del 5° dito - patologie dell’arto
favoriscono la vascolarizzazione sanguigna, Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione superiore: epicondilite, epitrocleite, borsite del
riducono il dolore e migliorano il range di ed esecuzione pratica: - mano plegica/spastica, gomito • Discussione
movimento muscolo-articolare e di conseguenza la rizoartrosi - lombalgia, lombosciatalgia - tendinite
postura. E’ una tecnica correttiva biomeccanica e achillea • Discussione Quarta giornata - h. 9.00-18.00 Applicazioni
sensoriale che, basandosi sulle naturali capacità di didattiche e pratiche - muscoli dell’arto inferiore:
guarigione del corpo, favorisce una migliore Seconda giornata - h. 9.00-18.00 Applicazioni grande gluteo, tensore della fascia lata, piriformi,
circolazione sanguigna e linfatica nell’area trattata. didattiche e pratiche - arto inferiore: quadricipite bicipite femorale, semimembranoso,
In fisioterapia o più semplicemente nella femorale, adduttori, ileopsoas - tronco: retto semitendinoso, estensore lungo dell’alluce,
riabilitazione viene usato per trattare svariate addominale estensore lungo del piede, flessore breve
problematiche. L’uso del TNM offre un approccio Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione dell’alluce - muscoli del collo: scaleno anteriore e
innovativo e non farmacologico. Essendo una ed esecuzione pratica: - arto inferiore: patologia posteriore, sternocleidomastoideo,
terapia non invasiva completa il processo del ginocchio nella fase acuta, postacuta e paravertebrali/cervicali, angolare della scapola
riabilitativo offrendo ai pazienti una cura funzionale (borsite, lesioni legamentose, tendinite Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione
alternativa, efficace e localizzata. Il TNM offre ai rotulea, gonartrosi, patologia della femororotulea, ed esecuzione pratica: - ernia discale, fascite
professionisti della medicina e della riabilitazione iperpressione rotulea) - arto superiore: patologia plantare, cervicoartrosi ed ernia cervicale •
una risorsa in più per migliorare la risposta del della spalla nella fase acuta, postacuta e funzionale Trattamento delle cicatrici • Discussione
soggetto, riducendo i tempi della riabilitazione e (borsite, periartrite, artrosi spalla, capsulite
quindi migliorando la qualità di vita del paziente. adesiva, disfunzioni dell’articolazione
Obiettivi • Conoscere la teoria e i concetti alla scapolomerale), sindrome del tunnel carpale •
base della tecnica di Taping NeuroMuscolare • Discussione
Sviluppare in modo corretto le tecniche manuali
previste durante il corso, in particolare le tecniche Terza giornata - h. 9.00-18.00 • Taping
di applicazione del Taping NeuroMuscolare NeuroMuscolare: concetti generali, teoria,
nell’ambito della riabilitazione fisica e motoria. didattica • e tecniche di applicazione •
Programma di decoaptazione dei cuneiformi • Tecniche
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Anatomia articolatorie dell’articolazione sottoastragalica -
PODOLOGIA E TERAPIA MANUALE IL LAVORO IN muscolo scheletrica del piede: cenni • Mobilizzazione generale del calcagno • Tecniche
TEAM TRA PODOLOGO E FISIOTERAPISTA Biomeccanica applicata delle articolazioni del articolatorie dell’articolazione cubo-scafoidea -
Gli argomenti affrontati durante le due giornate, piede • Il ciclo del passo • Valutazione del ciclo del Disfunzione in rotazione dell’articolazione cubo-
nel rispetto delle specifiche competenze passo • Valutazione funzionale dell’apparato scafoidea • Tecniche di scivolamento
professionali, comprendono i test di valutazione deambulativo - Test funzionali per l’articolazione dell’articolazione femoro-tibiale, tecniche
funzionale e posturale, le principali patologie del coxofemorale - Test funzionali per il ginocchio - articolatorie e HVLA - Disfunzione della tibia in
piede, le disfunzioni posturali e le principali Test funzionali per le articolazioni del piede (tibio- anteriorità - Disfunzione della tibia in posteriorità •
tecniche manuali applicate al complesso piede. Per tarsica, sotto astragalica, medio tarsica) °Lunge Esercizio terapeutico - Esercizi di mobilizzazione
il Fisioterapista oltre all’approfondimento delle test ankle dorsiflex ° Navicular drop test ° delle dita e dell’avampiede - Calf Raise - Esercizi di
tecniche manuali per la riabilitazione del piede, è Supination resistance test ° Jack test °La posizione dissociazione delle dita - Short foot • Conclusioni e
utile una maggior conoscenza degli ausili e dei neutra dell’articolazione sotto astragalica °Foot discussione
plantari adeguati da consigliare al paziente e in Posture index - Test per il bacino ° TFE ° Stork test °
particolar modo nel caso di pazienti con piede TFS • Introduzione all’esame baropodometrico •
diabetico. Per il Podologo è importante collaborare La scelta della scarpa nelle disfunzioni posturali e
con il Fisioterapista nei casi in cui il paziente che si nelle sindromi algiche del piede • Il piede
presenta per il confezionamento di un ausilio diabetico, implicazioni in riabilitazione •
plantare, non sia libero da condizionamenti Discussione
biomeccanici del piede e posturali in toto, che
altererebbero la sua valutazione e il manufatto Seconda giornata - h. 9.00-18.00
stesso, rendendolo meno efficace. Nella prima Tecniche di terapia manuale: OGNI TECNICA SARÀ
giornata si tratteranno la valutazione della DIMOSTRATA DAL DOCENTE ED ESEGUITA DAI
deambulazione e i test posturali, mentre nel PARTECIPANTI • Punti di repere ossei e test
secondo giorno, grazie agli strumenti valutativi e articolari - Punti di repere per le ossa del piede e
palpatori acquisiti il giorno precedente, si della gamba - Test di mobilità • Tecniche sui
introdurranno le tecniche manuali, con una tessuti molli (muscolari) - Tricipite surale - Bicipite
sessione quasi esclusivamente pratica. La presenza femorale • Tecniche articolatorie, energia
simultanea dei due relatori in entrambe le giornate muscolare e HVLA della testa del perone -
rende la formazione per il podologo e per il Disfunzione del perone prossimale in anteriorità -
fisioterapista più completa, stimolando il lavoro Disfunzione del perone prossimale in posteriorità •
d’equipe tra le due figure. Tecniche articolatorie, energia muscolare e HVLA
dell’articolazione tibiotarsica e dei cuneiformi -
Disfunzione dell’astragalo in anteriorità -
Disfunzione dell’astragalo in posteriorità - Tecnica
approfondire le tecniche uroriabilitative e la presa "imitiamo gli animali" - stimolazione del nervo
ENURESI E INCONTINENZA FECALE DEL BAMBINO in carico del "dysfunctional voiding", dell'enuresi tibiale posteriore (TTNS)
Le disfunzioni urinarie, l'incontinenza fecale e la infantile, della stipsi e dell'incontinenza fecale e
stipsi in età infantile sono un argomento poco vuole trasmettere informazioni in sintonia con le Giulia Mottadelli • Controllo sfinterico anale nel
trattato, ma che merita attenzione per capire tendenze e le prospettive attuali del mondo bambino • Disturbi primari o secondari •
come assicurare ai piccoli una buona salute scientifico internazionale e secondo la migliore Incontinenza fecale • Encopresi: cause organiche e
intestinale e un rapporto sereno con il loro corpo e evidenza disponibile funzionali •Malformazioni e disturbi a carico del
per contrastare il disagio nella famiglia. I bambini sistema nervoso centrale e/o periferico -
molto piccoli non sono in grado di controllare gli Programma malformazioni anorettali e traumatiche a carico
sfinteri, ma grazie ad un graduale insegnamento, Un giorno - h. 9.00-18.00 del retto e delle strutture perirettali - encopresi
tra i 18 mesi e i 3 anni, riescono ad essere Filippo Incerti •Note di embriologia; anatomo- ritentiva - encopresi idiopatica • Incontinenza e
autonomi ed eliminare il pannolino. Qualche volta fisiologia dell'apparato vescicourinario dell'età encopresi post-chirurgica. • Valutazione clinica
però accade che non si raggiunge una completa infantile • Standardizzazione della terminologa e la (anamnesi ed esame obiettivo generale) • Esami
autonomia oppure un’infiammazione anale, una classificazione della sintomatologia (I.C.C.S) • strumentali •Misure dietetiche e farmacologiche
ragade, i vermi o altri eventi che generino dolore Raggiungimento della continenza urinaria •
durante l’evacuazione possono infatti trovare Capacità vescicale • Incontinenza urinaria Donatella Giraudo • Riabilitazione: concetti
terreno fertile in determinate condizioni e funzionale, urinaria notturna e urinaria organica • generali • Strategie comportamentali: la
generare un condizionamento negativo, con Quando parlare di enuresi? • Disfunctional voiding comprensione e l’acquisizione della piena
conseguente atteggiamento ritenzionista, fino allo nel bambino • Evidence Managemet dell'enuresi • consapevolezza del proprio corpo • Coordinazione
scompenso con encopresi paradossa. Anche eventi Dimensione del problema e strumenti diagnostici • fra respirazione, ponzamento e contrazione del
psicologicamente turbanti come la nascita di un Enuresi monosinomatica vs non monosintomatica complesso sfinterico • Forza ed efficacia contrattile
fratellino/sorellina o le separazioni dei genitori • Presa in carico farmacologica • Eventuali co- del pavimento pelvico • Il supporto strumentale: il
possono svolgere un analogo effetto che scatena il morbidità • Disturbi minzionali refrattari nei biofeedback elettro-manometrico • stimolazione
ritenzionismo e getta le basi per tali disturbi. Non bambini • Disfunzione vescico-sfinterica non del nervo tibiale posteriore • correnti
essendo possibile eliminare determinati eventi, neuropatica • Vescica neurologica • Quali quadri interferenziali • irrigazione transanale
parafisiologici e normali nel corso della vita di tutti clinici possono essere suscettibili di riabilitazione
i bambini, l’importante è rimanere ben vigili,
monitorare il comportamento intestinale ed Donatella Giraudo • Presa in carico riabilitativa •
urinario e ricorrere al parere dello specialista in Valutazione fisioterapica • Cartella di valutazione
caso di anomalie comportamentali. La diagnosi pediatrica • Carta minzionale • Strategie
precoce e un trattamento adeguato possono terapeutiche - Biofeedback - Intervento sullo stile
spesso risolvere in breve tempo problematiche che di vita - Allarme notturno - norme corrette per
altrimenti tendono a strutturarsi e a richiedere l'utilizzo del vasino - il gioco "alla ricerca del
misure terapeutiche molto più prolungate. Il corso muscoletto" - il massaggio colico infantile -
è rivolto ai professionisti sanitari che intendono apprendimento propriocettivo con il gioco
METODO ROVATTI® TRATTAMENTO tipo tridimensionale ed elicoidale. • Rendere i dei protocolli di lavoro personalizzati • L’importanza
CONSERVATIVO DELLA SCOLIOSI CON L’IMPIEGO discenti autonomi nella progettazione e del core stability durante il trattamento
DELLE BANDE ELASTICHE strutturazione dei protocolli riabilitativi ESERCITAZIONI PRATICHE Il protocollo di lavoro •
L’originalità del metodo consiste nell’utilizzare le personalizzati per il trattamento delle scoliosi Sport e scoliosi quali indicazioni dalla letteratura
bande elastiche come se fossero le mani del terapista minori, delle scoliosi strutturate e delle scoliosi internazionale • Condivisione di alcuni casi clinici,
che plasmano il rachide in maniera tridimensionale. dolorose dell’adulto, con l’impiego delle bande evidenze radiografiche e studi clinici Metodo Rovatti®
La percezione delle spinte dell’elastico consente di elastiche. • Condividere esperienze, casi clinici e • Approccio metodologico Metodo Rovatti® • Esercizi
avere una maggiore sensibilizzazione alla correzione. protocolli di lavoro. pratici a secco (senza bande elastiche) • Esercizi
L’altezza del punto di fissaggio dell’elastico e la pratici con bande elastiche ESERCITAZIONI PRATICHE
posizione del paziente sono determinanti per il buon Programma Esercizi e correzioni tridimensionali a secco e con
esito dell’esercizio; la sua azione e funzione Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Presentazione di un bande elastiche • Dibattito finale ed eventuali
destabilizzante agisce anche da stimolo sul controllo caso clinico • Definizione di scoliosi e classificazioni • approfondimenti
neuromotorio laddove vi siano riduzioni di afferenze Stato dell’arte • Introduzione al Metodo Rovatti® •
propriocettive. Il corso illustra in maniera completa Ricordi anatomici, biomeccanici e fisiologici • Terza giornata - h. 9.00-18.00 • L’importanza del
l’evoluzione delle tecniche correttive con le bande Descrizione delle patologie trattate: Scoliosi lavoro con le bande elastiche associato all’utilizzo del
elastiche, dalle origini sino all’introduzione dei nuovi (definizioni, classificazioni, cause, come riconoscerla); corsetto ortopedico • Correzione con le bande
presidi. L’aggiornamento delle tecniche ha portato dislocazione rotatoria o laterolistesi elastiche /esercizi tridimensionali • Correzione con le
alla definizione di centinaia di esercizi a disposizione ESERCITAZIONI PRATICHE Misurazioni radiografiche, bande elastiche / esercizi elicoidali • Il cuneo
dei professionisti per redigere protocolli correttivi lettura dei referti • Trattamento conservativo e derotatorio associato alla banda elastica
sempre più specifici, precisi e studiati per rispondere terapia ortesica: linee guida internazionali, ESERCITAZIONI PRATICHE Esame posturale-
alle esigenze specifiche del singolo paziente. descrizione dei vari metodi e corsetti presenti in funzionale per la selezione del protocollo
letteratura •Metodo Rovatti® - Descrizione riabilitativo (test valutativi) • Trattamento/esercizi
Obiettivi • Insegnare ai partecipanti un metodo di dell’approccio conservativo - Importanza dell’équipe specifici per il trattamento delle scoliosi
lavoro pratico per trattare una patologia complessa nella presa in carico del paziente •Motivazioni e minori/strutturate/ /dell’adulto •
come la scoliosi. • Acquisire competenze nella fondamenti del metodo - Definizione degli obiettivi Trattamento/esercizi specifici per il trattamento delle
valutazione posturale/funzionale completa, basata terapeutici - Come lavorare con le bande elastiche - scoliosi dorsali primarie e dorso-lombari secondarie •
sui test più accreditati per la scoliosi, lettura e Dalla correzione all’autocorrezione della curva Trattamento/esercizi specifici per il trattamento delle
interpretazione dei referti radiografici. • Fornire ai scoliotica • Come eseguire lo screening posturale e scoliosi dorso lombari e lombari primarie e dorsali
corsisti competenze teorico/pratiche per proporre funzionale - Rilevamenti morfologici statico/dinamici secondarie • Trattamento/esercizi specifici per il
ai propri pazienti/clienti un percorso riabilitativo - Misurazione radiografiche- Strumenti valutativi trattamento delle scoliosi miste
mirato basato sui più recenti studi italiani e ESERCITAZIONI PRATICHE Valutazione posturale e ESERCITAZIONI PRATICHE GUIDATE Training
internazionali. • Conoscere, saper fare e saper funzionale formativo di esecuzione dei principali esercizi base
proporre esercizi personalizzati con l’impiego delle
bande elastiche basati sulla correzione Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Stesura del Quarta giornata - h. 9.00-18.00 • Il trattamento dei
tridimensionale del rachide. • Consolidare la protocollo chinesiologico educativo/ riabilitativo • distretti periferici ESERCITAZIONI PRATICHE
tecnica di utilizzo corretta delle bande elastiche in Definizione degli obiettivi specifici • Presentazione GUIDATE Training formativo di esecuzione dei
pratica, con esercizi via via sempre più complessi, di principali esercizi più complessi
EDEMI E LINFEDEMI: CASI COMPLESSI E COMPLICATI da immobilizzazione, l’elefantiasi, l’edema della nel paziente con elefantiasi • Adattamenti del
Gli edemi degli arti sono condizioni frequenti nella mammella, della regione genitale, del capo e del trattamento decongestivo in caso di grave dismorfia
pratica clinica e possono avere una genesi molto collo, l’edema dell’arto amputato. • le competenze Il paziente non deambulante • Edema nel paziente
diversa, conseguente a molte patologie sistemiche oltre per una gestione di base, in termini di debridement e con ipomobilità • Trattamento dell'edema nel
che vascolari. Il trattamento dell’edema secondario a di medicazioni avanzate, di ulcere cutanee venose o paziente non deambulante Microchirurgia linfatica
queste condizioni deve partire quindi da una precisa linfatiche e di bendaggio flebologico con bende •Tecniche microchirurgiche, cenni
diagnosi differenziale ma anche delle eventuali adesive o all’ossido di zinco. ESERCITAZIONI PRATICHE Ulcere venose
comorbilità che possono condizionare le modalità del • Cenni sul trattamento delle ulcere cutanee:
trattamento decongestivo, richiedendo l’applicazione di Programma detersione e medicazioni semplici ed avanzate •
tecniche modificate o adattate o l’abbinamento con
ONLINE - WEBINAR-FAD in diretta - h. 9-18 Dimostrazione della tecnica di bendaggio nel
altri presidi terapeutici. Tra le varie cause di edema, il
Introduzione e obiettivi del percorso formativo • paziente con ulcere venose: bendaggio adesivo,
linfedema è una patologia con caratteristiche di
Revisione di fisiologia e fisiopatologia dell'edema • bende coesive, bende impregnate all'ossido di zinco
cronicità ed evolutività che può portare a sviluppare
conformazioni dismorfiche dell’arto o coinvolgere aree
Diagnosi differenziale degli edemi e dei linfedemi - ecc.
al di fuori degli arti; queste condizioni richiedono cenni di fisiopatologia e aspetti clinici • Insufficienza Seconda giornata - ESERCITAZIONI PRATICHE
l’applicazione di tecniche specifiche di bendaggio o di venosa cronica - cenni di Fisiopatologia, clinica e Revisione delle tecniche di bendaggio
tutori appositamente dedicati. Il linfedema, come diagnosi strumentale dell'insufficienza venosa multicomponente Il paziente non deambulante •
l’insufficienza venosa cronica, può indurre negli stadi cronica - trattamenti medico-chirurgici del paziente Tecnica di bendaggio linfologico modificato nel
avanzati la comparsa di alterazioni o addirittura di flebopatico • Il paziente arteriopatico - cenni di paziente non deambulante Il paziente arteriopatico •
ulcere cutanee, per le quali occorre abbinare al Fisiopatologia, clinica e diagnosi strumentale delle Tecnica di bendaggio linfologico modificato nel
bendaggio delle tecniche di detersione e medicazione. Il arteriopatie periferiche - trattamenti medico- paziente con arteriopatia periferica Il bendaggio del
trattamento microchirurgico del linfedema infine è oggi chirurgici nel paziente arteriopatico - La misurazione paziente amputato • Tecnica di bendaggio nell'arto
una possibilità terapeutica concreta il cui buon esito è dell'ABI (Ankle Brachial Index) (con prova pratica) amputato
legato strettamente all’applicazione di uno specifico •Ulcere venose e miste - definizione ed Terza giornata- ESERCITAZIONI PRATICHE
trattamento riabilitativo pre-, peri- e post-operatorio. etiopatogenesi delle ulcere cutanee - caratteristiche Localizzazioni anomale del linfedema post-oncologico
Questo corso di perfezionamento, rivolto a coloro che cliniche e diagnosi differenziale delle ulcere cutanee • Tecnica del bendaggio linfologico per il linfedema
possiedono già una consolidata esperienza nel della regione genitale, della mammella, per il capo •
trattamento di pazienti con edema linfatico o venoso, si IN PRESENZA - h. 9-18 Prima giornata Tutori ed ausili per i linfedemi della mammella e della
propone di fornire le indicazioni più aggiornate riguardo Diagnosi differenziale degli edemi e dei linfedemi • regione genitale Elefantiasi • Trattamento locale
le modalità per effettuare una diagnosi diferenziale e Red flags nel paziente con edema • Strategia delle lesioni cutanee: verrucosi linfostatica, fistole
per affrontare casi complessi e complicati.
terapeutica nel trattamento dell'edema nel paziente linfatiche ecc. • Tecnica di bendaggio per il linfedema
Obiettivi Al termine del corso i partecipanti avranno con comorbilità Il paziente arteriopatico • con gravi dismorfismi Microchirurgia linfatica •
acquisito: • le conoscenze per riconoscere i segni Trattamento degli edemi e delle lesioni cutanee nel Protocollo di trattamento pre-, peri- e
clinici principali delle diverse condizioni che possono paziente con arteriopatia periferica Localizzazioni postmicrochirurgia linfatica Valutazione ECM
determinare la comparsa di edema degli arti. • le anomale del linfedema post-oncologico • Il
conoscenze e le competenze per un adattamento del linfedema della mammella, della regione genitale,
trattamento decongestivo in caso di coesistenza di del capo e del collo Elefantiasi • Lesioni cutanee del
patologie che complicano il quadro del linfedema paziente con linfedema avanzato • Aspetti dismorfici
degli arti quali, l’arteriopatia periferica, la sindrome
FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE RESPIRATORIA programma
UN APPROCCIO CONCRETO ALLA DISOSTRUZIONE Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Ambiti di
E ALL’ALLENAMENTO DEL PAZIENTE intervento e competenze del Fisioterapista •
La Fisioterapia si occupa principalmente del Valutazione dei segni e sintomi del paziente
ripristino, sviluppo e mantenimento della capacità cardiorespiratorio • Caratteristiche dei pazienti
funzionale di un individuo. Essa dovrebbe essere che necessitano di disostruzione bronchiale
offerta a tutti i pazienti con problematiche
respiratorie, con l’obiettivo di gestire la dispnea e SESSIONE INTERATTIVA • Casi clinici guidati in
controllare i sintomi, mantenere e migliorare la tema di Valutazione fisioterapica del paziente
mobilità e la funzione oltre che migliorare e/o cardiorespiratorio • Dimostrazione pratica sui
supportare la disostruzione bronchiale e la tosse. dispositivi per la somministrazione di
Così definita, la Fisioterapia Respiratoria diventa ossigenoterapia
parte di un intervento multidisciplinare globale,
evidence-based, che prende il nome di Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Valutazione del
Riabilitazione Respiratoria (ERS/ATS Statement, paziente affetto da CoViD-19 • Principi d’azione e
2013). Questa si propone di ridurre i sintomi, tecniche per la fisioterapia respiratoria • Cenni di
ottimizzare lo stato funzionale, aumentare la Aerosolterapia
partecipazione e ridurre i costi sanitari SESSIONE INTERATTIVA • Casi clinici guidati in
stabilizzando o riducendo gli effetti sistemici delle tema di Valutazione e Trattamento del paziente
patologie respiratorie. Il corso ha l’obiettivo di affetto da CoVid-19 • Dimostrazione pratica su
formare i partecipanti sulle nozioni chiave per la alcuni dispositivi per la fisioterapia respiratoria •
gestione della fisioterapia respiratoria e Dimostrazione pratica sull’utilizzo di alcuni device
dell’esercizio fisico nei soggetti con patologie per l’aerosolterapia
respiratorie. Gli argomenti saranno affrontati
tramite lezioni frontali ed esercizi di simulazione Terza giornata - h. 9.00-18.00 •Misure di outcome
clinica in cui i docenti interagiranno con i in fisioterapia respiratoria • Il decondizionamento
partecipanti guidandoli al raggiungimento degli fisico dei pazienti affetti da malattie respiratorie
obiettivi proposti. croniche • Valutazione funzionale dello sforzo •
Obiettivi • Conoscere gli ambiti di intervento della Principi e modalità dell’allenamento
Fisioterapia e Riabilitazione Respiratoria • SESSIONE INTERATTIVA • Casi clinici guidati in
Apprendere gli elementi indispensabili per la tema di disostruzione bronchiale e riallenamento
valutazione e il trattamento dei pazienti con allo sforzo • Dimostrazione sull’esecuzione di test
ingombro bronchiale • Acquisire i concetti da campo per la valutazione funzionale dello
fondamentali per il ricondizionamento all’esercizio sforzo
fisico in presenza di patologia polmonare
Programma Esercizio e gravidanza D. Giraudo - L. Gaier Quando,
GRAVIDANZA E
Tre giorni- 24 ore - h. 9.00-18.00 GRAVIDANZA, fino a quando e quanto fare attività fisica in
PAVIMENTO PELVICO: PARTO E PAVIMENTO PELVICO avvicinamento al parto? E dopo? • Effetto del
ESERCIZI PRE- E POST- training fisico • Limiti dell’esercizio strenuo • Danno
Braga Fisiologia della gravidanza e fisiopatologia neuromuscolare nel dopo parto • Atlete, gravidanza,
PARTO del parto •Modificazioni gravidiche • Travaglio, incontinenza urinaria
parto e secondamento • Obiettivo dell’ostetrica •
Nella pratica clinica è stata messa in particolare Distocia PREPARAZIONE AL PARTO D. Giraudo - L. Gaier
evidenza l’importanza della collaborazione Esercizi di preparazione al parto • Progressione
interdisciplinare fra diverse figure professionali Principali quadri clinici patologici nel dopo-parto dell’esercizio in condizioni fisiologiche... e in caso di
nella prevenzione del danno perineale in • Incontinenza anale, fecale e ai gas: fattori di problemi? • Informazione alla donna ESERCITAZIONE
gravidanza e nel post-parto. Il Corso (pratico), in rischio • Episiotomia • Incontinenza urinaria e PRATICA TRA I PARTECIPANTI • Esercizi di
particolare attraverso l’esecuzione degli esercizi gravidanza • Prolasso degli organi pelvici • Taglio preparazione al parto con l’utilizzo dei presidi •
effettuati dagli stessi partecipanti sotto la guida e cesareo Esercizi di preparazione al parto con … il partner
la supervisione dei docenti, ha lo scopo di far
Ostetrica e prevenzione del danno L. Gaier • ESERCIZI POST-PARTO Esercizi nel dopo parto •
condividere specifiche cognizioni di base e
Progettare la prevenzione, con quali strumenti e Progressione dell’esercizio “Knack” ed “esercizi di
specifiche competenze tecniche avanzate a diverse
Kegel”- “Strenght training” • Muscolo trasverso
figure professionali la cui attività può esplicarsi sulla base di quale evidenza scientifica
dell’addome e muscoli perineali: gli esercizi corretti •
nella prevenzione (attraverso i corsi di •Modificazioni del pavimento pelvico durante la
Respirazione diaframmatica e perineo
preparazione alla nascita), nella diagnosi precoce, gravidanza • I tre trimestri: presa in carico •
ESERCITAZIONE PRATICA TRA I PARTECIPANTI •
nel trattamento e nella riabilitazione delle Esercizi per la presa di coscienza corporea • Addominali e perineo nel dopo parto: un cambio di
disfunzioni perineali. L’evento è da considerarsi di Ambulatorio della gravidanza fisiologica: il training rotta • È possibile assecondare le esigenze estetiche
livello avanzato, perché considera acquisite le perineale • Esperienza in piscina con la fisiologia della contrazione muscolare
nozioni di base delle disfunzioni pelvi-perineali corretta? • Valutazione posturale e segmentaria nel
possibili e le basi teoriche delle singole tecniche Gravidanza, parto e muscolatura pelvica D.
dopo parto • Esercizio fisico dopo il parto (anche
proposte nella pratica e vuole trasmettere Giraudo • Alterazioni dell’attività muscolare del “MAMMA-BIMBO”)
informazioni in sintonia con le tendenze e le pavimento pelvico • Corretta “spinta”: le intuizioni
prospettive attuali del mondo scientifico del metodo A.P.O.R.® di Bernadette de Gasquet e PESSARI, CINTURE E ALTRO D. Giraudo • Presupposti
internazionale e secondo la migliore evidenza del metodo ABDO-MG® (ABDOminaux ,Méthode teorici dell’esercizio perineale con i presidi •
disponibile basata sui criteri della Evidence Based Guillarme)” •Massaggio perineale • Guarding Propriocezione e rinforzo muscolare •Uso dei pessari
reflex e balonnement • Instabilità pelvica • cubici e delle cinture di stabilizzazione della sacro
Practice
Incontinenza in gravidanza •Note di anatomia e di iliaca •Uso del taping in gravidanza, dimostrazione
biomeccanica pratica tra partecipanti (dolore della sacroiliaca,
diastasi del retto e dell'addome, cicatrice post-parto
cesareo)
LE DISFUNZIONI DEL TONO MUSCOLARE NEL anatomo-fisiologici del tono muscolare • Acquisire discussione • Esame posturale e valutazione del
SISTEMA MIOFASCIALE VALUTAZIONE E la capacità di valutare il tono muscolare nei tono disfunzionale • Postura e Tone Control® •
TRATTAMENTO: METODO TONE CONTROL® principali distretti muscolari • Acquisire le Esercizi di normalizzazione del tono disfunzionale
Il sistema miofasciale spesse volte può risultare sequenze di esercizi attivi e passivi da proporre al dei muscoli respiratori
disfunzionale ed una delle problematiche che il paziente per influenzarne la percezione corporea ESERCITAZIONI PRATICHE • Protocolli di lavoro con
terapista deve affrontare è l’alterazione del tono • Acquisire la manualità necessaria per modificare esercizi sul controllo del tono muscolare per le
muscolare. Il corso propone un approccio che il tono disfunzionale attraverso tecniche di terapia principali problematiche a carico di: - colonna
consente di valutare ed intervenire sul tono manuale, esercizi codificati e attraverso l’utilizzo di cervicale - spalla ed il cingolo scapolare - polso-
muscolare attraverso una metodica di tecnica particolari palline di diverso diametro e spessore mano - colonna dorsale - colonna lombare - bacino
manuale e di esercizi attivi codificati. La tecnica • Essere in grado di svolgere un esame posturale - arto inferiore - caviglia e il piede • Discussione di
porta il paziente alla consapevolezza necessaria per valutare le eventuali disfunzioni miofasciali, le un caso clinico e trattamento completo con il
per percepire l’attività e la passività muscolare, il alterazioni del tono muscolare e per verificare metodo Tone Control®
tono di base, l’attività del diaframma e dei muscoli l’efficacia del trattamento
accessori ed il grado di contrazione dei distretti
muscolari . Essendo la percezione del sé Programma
componente fondamentale del controllo del tono, Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Il sistema
attraverso la stimolazione propriocettiva miofasciale ed evidence based practice • Concetto
caratteristica del metodo e con l’utilizzo di palline di disfunzione somatica • Definizione di tono
di diametro e densità specifiche il terapista porta il muscolare • Controllo del tono - basi
paziente ad essere in grado di percepire ed neurofisiologiche • Vautazione del tono muscolare
influenzare il proprio schema corporeo, • Sistemi tonogeni antigravitari • Equilibrio e tono
riequilibrando il tono muscolare e ottimizzando il muscolare • Propriocezione, inibizione reciproca e
controllo posturale globale ed il sistema riflesso da stiramento • Coscienza corporea e
miofasciale. Il metodo è sufficientemente versatile schema corporeo • Il Metodo Tone Control® •
da adattarsi alla personalizzazione del trattamento, Obiettivi del trattamento con MTC • Tappe del
ma contemporaneamente riproducibile con metodo MTC • Concetto di passività
uniformità di tecnica, prestandosi pertanto ad ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercizi di integrazione
essere utilizzato in molte alterazione del sistema e percezione corporea • Esercizi di passività ed
miofasciale e nella maggior parte delle patologie di attività muscolare • La dissociazione delle parti del
origine ortopedica. La metodica è stata presentata corpo
al congresso internazionale AIFI 2017.

Obiettivi • Apprendere i fondamenti del sistema


miofasciale normale e disfunzionale e i fondamenti Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Riepilogo del
lavoro svolto in prima giornata ed eventuale
LA SPALLA TRA STABILITÀ, INSTABILITÀ E CUFFIA singolo paziente (clinica) • Essere in grado di come valutarle, come trattarle • Casi clinici difficili:
DEI ROTATORI VALUTAZIONE, PREVENZIONE, somministrare una corretta ed efficace terapia, “how, when and why to do” • Take Home
RIABILITAZIONE, RITORNO ALLO SPORT manuale, strumentale, motoria (esercizio), per un Message: 10 cose da ricordare)
Dopo il “Low Back Pain” la spalla dolorosa rapido e sicuro ritorno alle attività quotidiane, al
conflittuale è la causa più frequente di dolore e di lavoro, allo sport, senza rischi di ricadute, Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Come e quando
richiesta di cure ortopediche e fisioterapiche di cronicizzazione o lesioni associate, evitando che il una spalla diventa dolorosa: da dove proviene il
tutto l’apparato locomotore. Nel caso in cui il risultato si deteriori nel tempo • Avere con dolore? • Anatomia palpatoria: sapere dove
trattamento conservativo non risulti efficace è chiarezza la capacità di effettuare screening e mettere le mani il prerequisito fondamentale •
necessario che il terapeuta sappia quando e trattamenti per la prevenzione, sia primaria che Conflitto primario e secondario: fattori anatomici e
quanto insistere e soprattutto quando arrendersi secondaria, delle patologie traumatiche e da fattori funzionali • Valutazione funzionale della
per decidere con il paziente di avvalersi di altre overuse della spalla spalla degenerativa: come intervisto il paziente e
opzioni terapeutiche e della chirurgia quando come visito una spalla dolorosa
necessaria; in questo caso è fondamentale Programma • Le spalle dolorose sono tutte conflittuali?
conoscere le tipologie di intervento più attuali Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Come è fatta una • I test per valutare il conflitto: esiste il test
proposte in letteratura e le basi biologiche e spalla e come funziona: concetto di catena cinetica perfetto?
biomeccaniche della riparazione dei tessuti senza • Anatomia palpatoria: sapere dove mettere le • Tendinopatia calcifica della spalla
le quali non è possibile effettuare un razionale ed mani il prerequisito fondamentale • Come e • Come si rieduca una spalla dolorosa • Patologia
efficace programma riabilitativo post-operatorio. quando una spalla diventa instabile: meccanismi del capo lungo del bicipite brachiale nella
passivi, attivi e di controllo • Valutazione sindrome da conflitto
Obiettivi • Effettuare una panoramica sulle funzionale: come intervisto il paziente e come • Importanza dell’articolazione scapolotoracica
dimensioni e le caratteristiche del problema visito una spalla • Instabilità traumatica: quando nella patologia della cuffia dei rotatori • “Frozen
(epidemiologia) • Avere ben chiara la storia una lesione rompe l’equilibrio • Test per valutare Shoulder”: perchè insistere e quando arrendersi •
naturale delle singole patologie e della possibilità l’instabilità: non esiste il test perfetto • Il Terapia manuale e mobilizzazione efficace nella
di interferire e modificarne il decorso con un trattamento della prima lussazione: cosa fare? • capsulite retrattile
corretta diagnosi e una mirata terapia (EBCP) sia Come rieduco una spalla instabile dopo il primo • Re-Live Rehab: discussione con i partecipanti di
conservativa che inviando se necessario il paziente episodio • Instabilità multidirezionale: perchè casi clinici • Discinesie scapolari nella sindrome da
allo specialista chirurgo ortopedico • Rivedere insistere e quando arrendersi • Come si rieduca conflitto: significato clinico, come valutarle, come
l’anatomia funzionale alla luce delle nuove una instabilità multidirezionale: interazione tra trattarle • Casi clinici difficili: “how, when and why
conoscenze, capire la biomeccanica in chiave strutture capsulo-legamentose e controllo to do” • Take Home Message: 10 cose da ricordare
clinica (scienza di base applicata) e la differenza tra motorio? • Spalla, sport e overuse: aspetti di
patologia traumatica e da overuse (fisiopatologia) prevenzione nella spalla dell’atleta “over-head” •
anche dal punto di vista del recupero funzionale Come si rieduca una instabilità cronica antero-
• Essere in grado di raccogliere una corretta e inferiore: è sempre e solo un problema di controllo
completa anamnesi e di effettuare una diagnosi neuromuscolare? • “SLAP Lesions”: patologia del
differenziale ed un ragionamento clinico sul labbro glenoideo e dell’ancora bicipitale •
Discinesie scapolari e instabilità: significato clinico,
PIEDE, PROPRIOCEZIONE E SISTEMA e rachide • Piede adattativo, causativo e misto •
Eterometrie reali o apparenti • Principi di
TONICO POSTURALE stimolazione estero/propriocettiva
Il recettore piede costituisce una delle più
ESERCITAZIONI PRATICHE • Test di Fukuda • Test
importanti entrate del Sistema Posturale. La sua
degli indici •Manovra Bassani o test pollici
natura di organo filo/anti gravitazionale ci
ascendenti • Test dei rotatori • Ortesi podalica
permette un continuo adattamento alle condizioni
propriocettiva, congrua collocazione degli stimoli
ambientali esterne. Inserito nella complessa rete
plantar
delle catene osteomiofasciali, diventa
perturbatore/modulatore del Tono Muscolare. La
podoposturologia si fonda su tale attitudine
podalica. Il trattamento del piede tramite
stimolazione estero/propriocettiva consente
modifiche toniche posturali nella globalità.
L'osservazione tridimensionale del soggetto, lo
studio delle catene osteomiofasciali e la batteria di
test, permetteranno l'oggettiva/obiettiva
validazione della perturbazione posturale.

Obiettivi • Studio del recettore piede nel contesto


delle catene osteomiofasciali • Valutazione
posturale globale e test statico-dinamici •
Comprendere ed integrare il plantare
propriocettivo nel percorso terapeutico

programma
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Ontogenesi ed
embriogenesi del piede • Cenni di anatomia
funzionale del complesso piede-caviglia •Micro e
macro tensegrità del sistema connettivale • Il
piede nel contesto neuro-osteo-mio-fasciale
ESERCITAZIONI PRATICHE • Studio ed esame del
recettore podalico • Test in mono-e bi-
pedestazione • Test della marcia • Valutazione
tridimensionale del paziente Seconda giornata -
h. 9.00-18.00 • Correlazione piede, arto inferiore
osservazione, test resistiti e funzionali attivi, Seconda giornata - h. 8.30-17.30 TEST SPECIALI
TEST DI VALUTAZIONE ORTOPEDICA ESAME mobilità attiva, passiva, test palpatori e relativi RACHIDE: ESERCITAZIONI PRATICHE (per
CLINICO-FUNZIONALE IN FISIOTERAPIA test speciali sottocapitolati per patologia (per esempio: SLUMP, straingh leg raise, prone knee
La valutazione funzionale rappresenta un esempio: sindrome da impingement, lesioni della bending, quadrant-kemp’s, prone instability test,
momento imprescindibile nel management cuffia dei rotatori, lesioni SLAP, instabilità GO; sustained lumbar extension test, pelvic
riabilitativo di pazienti con problematiche neuro- instabilità di gomito, epicondilalgia laterale e distraction-compression, Gaenslen’s, Patrick
muscolo-scheletriche in quanto permette di mediale; de Quervain’s disease, instabilità FABER) •Nozioni fondamentali di statistica
poter operare un ragionamento clinico in base a radioulnare, scafolunata, sindromi da medica e relativi indici: analisi della validità dei
dati significativi e organizzati, di prendere intrappolamento tipo tunnel carpale, tunnel reperti e dei test utilizzati nella valutazione •
decisioni in condizioni di minor incertezza e di cubitale, del pronatore rotondo) Integrazione e interpretazione dei dati:
determinare, secondo le tipicità di ogni singolo l’importanza dell’utilizzo di cluster di findings e
paziente, le strategie terapeutiche più adeguate. TEST SPECIALI ARTO SUPERIORE: ESERCITAZIONI test
Evento concepito per soddisfare le esigenze delle PRATICHE (per esempio: Neer, Hawkings, Jobe’s, TEST SPECIALI RACHIDE: ESERCITAZIONI
diverse figure professionali: medico e Gerber lift off, O’Brien active compression, Crank, PRATICHE • Discussione di un caso clinico (con
fisioterapista. elbow varo-valgo stress, lateral pivot shift impiego della clinimetria e dei questionari
Obiettivi • Fornire ai partecipanti tutte le apprehension test, ULNT, filkenstein, phalen) autosomministrati) • Esame fisico anca,
competenze per effettuare una valutazione ginocchio, complesso articolare caviglia-piede:
funzionale completa e ragionata • Saper TEST SPECIALI ARTO SUPERIORE: ESERCITAZIONI ispezioneosservazione, test resistiti e funzionali
scegliere e somministrare correttamente i test PRATICHE (per esempio: Neer, Hawkings, Jobe’s, attivi, mobilità attiva, passiva, test palpatori e
clinici speciali statisticamente più accurati, Gerber lift off, O’Brien active compression, Crank, relativi test speciali sottocapitolati per patologia
attraverso lezioni frontali, sessioni pratiche elbow varo-valgo stress, lateral pivot shift (per esempio: impingement femoro acetabolare,
(hands-on) e discussione di casi clinici. apprehension test, ULNT, filkenstein, phalen) • anca a scatto; patologia meniscale, lesioni
Discussione di due casi clinici (con impiego anche capsulo-legamentose del ginocchio, instabilità
della clinimetria e dei questionari rotulea, sindrome dolorosa femoro-rotulea;
Programma autosomministrati) • Esame fisico rachide lesioni caspulolegamentose di caviglia, sindromi
Prima giornata - h. 9.00-18.00 cervicale, dorsale, lombare, bacino: da impingement di caviglia; tarsal tunnel
• Perché valutare e quali modelli di riferimento ispezioneosservazione, test resistiti e funzionali syndrome, neurinoma di Morton, alluce valgo,
utilizzare • Come ridurre l’errore diagnostico in attivi, mobilità attiva, passiva, test palpatori e alluce rigido-limitus)
medicina riabilitativa • Come formulare un relativi test speciali sottocapitolati per patologia TEST SPECIALI ARTO INFERIORE: ESERCITAZIONI
corretto quesito clinico • Come strutturare (per esempio: ernia del disco lombare PRATICHE (per esempio: Lachman, pivot shift,
l’indagine anamnestica: dall’intervista guidata del sintomatica, stenosi lombare sintomatica, McMurray, patellar apprehension, FADIR, FABER,
paziente alla formulazione delle ipotesi instabilità anatomica/funzionale, spondilolisi, Thomas, Fitzgerald, ankle anterior drawer, talar
diagnostiche funzionali attraverso la ricerca e pelvic girdle pain) tilt, Moulder) • Discussione di un caso clinico
l’organizzazione dei dati rilevanti • Esame clinico- (con impiego della clinimetria e dei questionari
funzionale arto superiore: complesso articolare autosomministrati)
spalla, gomito, polso-mano: ispezione-
ATTIVITÀ FISICA ADATTATA: L’ESERCIZIO esercizi a difficoltà crescente, utili per le varie disturbi dell’equilibrio e della deambulazione
MOTORIO NELLA TERZA ETÀ COME REALIZZARE patologie e problematiche del soggetto. • (prevenzione cadute)
SEQUENZE DI ESERCIZI PER PROBLEMATICHE Verificare la corretta esecuzione degli esercizi e ESERCITAZIONI PRATICHE • Come adattare un
SPECIFICHE DELLA PERSONA ANZIANA l’efficacia del carico di lavoro impostato. esercizio alle caratteristiche del soggetto:
Nell’ultimo secolo l’aspettativa di vita è suggerire facilitazioni e modifiche all’esercizio
aumentata, ma anche la popolazione anziana PROGRAMMA standard • Come scegliere e utilizzare gli attrezzi
affetta da patologie croniche o disabilità: Prima giornata - h. 9.00-18.00 più idonei • Sequenze di esercizi finalizzate - alla
l’invecchiamento non è una malattia, ma un Teoria coordinazione globale e segmentaria - alla
processo naturale che dura tutta la vita e, • Gli effetti del movimento nella terza età • risoluzione o miglioramento delle problematiche
nonostante i limiti, non implica necessariamente Valutazione funzionale: i test da conoscere • osteoarticolari - all’incremento della mobilità
la fine della serenità e della buona salute. Presupposti teorici (linee guida per l’AFA, articolare e lo stretching - alla stabilizzazione del
“L’attività fisica è la più efficace prescrizione che modificazioni fisiologiche dei principali organi e core (corretto svolgimento degli esercizi per i
il medico può fare per la promozione di una sistemi nell’età anziana) per la pianificazione, la muscoli addominali) - all’equilibrio e alla
vecchia di successo” (Archives of Internal programmazione e la realizzazione di esercizi per: prevenzione delle cadute
Medicine, 2010): questo perché il movimento - problematiche respiratorie - problematiche
razionale e adattato alla persona si dimostra cardiocircolatorie - ipotonia e sarcopenia
efficace nel ritardare il sopraggiungere delle ESERCITAZIONI PRATICHE • Come scegliere le
malattie croniche e disabilitanti, come nel stazioni di partenza più adatte • Come pianificare
mantenere una buona qualità di vita nell’ambito una progressione didattica e concatenare gli
della comunità di appartenenza. L’esercizio è esercizi in sequenze funzionali • Errori
come un “farmaco” e come tale deve essere metodologici e esercizi controindicati: cosa non
prescritto e somministrato nel modo opportuno, fare • Sequenze di esercizi finalizzate -
eseguito correttamente e strutturato in sequenze all’educazione respiratoria e al miglioramento di
funzionali. “Se fossimo in grado di fornire a problematiche respiratorie - all’implemento delle
ciascuno la giusta dose di nutrimento e di funzioni cardiovascolari - al potenziamento e
esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, rinforzo muscolare
avremmo trovato la strada per la salute”
(Ippocrate 460-377 a.C.) Seconda giornata - h. 9.00-18.00
Obiettivi • Fornire gli strumenti operativi utili ad Teoria
adattare gli esercizi alle condizioni della persona • Presupposti teorici (linee guida per l’AFA,
anziana, attraverso esercitazioni pratiche modificazioni fisiologiche dei principali organi e
supportate dalle conoscenze teoriche dei sistemi nell’età anziana) per la pianificazione, la
cambiamenti fisiologici legati all’invecchiamento programmazione e la realizzazione di esercizi per:
e alle problematiche e alle malattie correlate - disturbi del sistema nervoso centrale e
all’età. • Imparare a determinare sequenze di periferico - problematiche osteoarticolari -
osteopenia e osteoporosi - controllo posturale -
TUTORI ELASTICI IN LINFOLOGIA E regolabili, di tutori notturni o di tutori per edemi venose • La corretta prescrizione del tutore
di particolari regioni del corpo. Verranno elastico in flebologia
FLEBOLOGIA specificate le complicanze e le precauzioni nel IN PRESENZA - h. 9-18
I tutori elastici rappresentano uno strumento
loro uso. Verrà descritto come gestire Prima giornata • La costruzione del tutore: la
fondamentale nel trattamento del paziente con
l’integrazione del tutore nel percorso terapeutico trama piatta • Tutori su misura • La corretta
malattie venose o linfatiche. La loro importanza
del paziente, in rapporto alle altre terapie prescrizione del tutore elastico in linfologia • I
viene frequentemente sottovalutata; spesso,
intraprese. Si discuteranno poi gli aspetti relativi tutori regolabili • I tutori notturni • Aspetti
dopo un trattamento chirurgico flebologico o
all’accettazione da parte dei pazienti di questi normativi : i LEA • Problemi con l’uso dei tutori •
dopo un trattamento decongestivo intensivo per
ausili, specificando come affrontare i più comuni Controindicazioni e precauzioni
un linfedema, l’indicazione ad un tutore elastico
problemi descritti, anche grazie alle numerose ESERCITAZIONI PRATICHE, dimostrazione da
non viene fornita in materia precisa e
lavorazioni aggiuntive che le aziende del settore parte del docente • Le lavorazioni aggiuntive
personalizzata. Considerando che sia la patologia
mettono oggi a disposizione. Alla parte teorica si • Caratteristiche dei tutori in commercio
venosa che quella linfatica rappresentano
affianca una parte pratica in cui, oltre alla • Gli ausili indossa-calze
condizioni croniche e spontaneamente evolutive,
valutazione delle caratteristiche dei diversi tutori
che richiedono quindi un controllo quotidiano
disponibili sia per il linfedema che per le malattie Seconda giornata
possibilmente gestibile da parte del paziente
flebologiche, verranno presentati e provati i ESERCITAZIONI PRATICHE, dimostrazione da
stesso, la mancata o non corretta adozione di
diversi strumenti per facilitarne l’indossamento. parte del docente ed esercitazione individuale
questo ausilio spesso rappresenta la vera causa
Infine si apprenderanno in maniera pratica e • Presa misure per il tutore standard dell'arto
del progressivo peggioramento nel tempo delle
sotto la supervisione di tutor esperti le modalità superiore • Presa misure per il tutore su misura
patologie di base, con lo sviluppo di complicanze
di presa delle misure per la scelta dei tutori dell'arto superiore • Presa misure per il tutore
e recidive. Tale situazione spesso deriva da una
standard e "custom made". standard dell'arto superiore • Presa misure per il
conoscenza non sufficientemente approfondita
tutore su misura dell'arto superiore • Presa
di questi insostituibili strumenti terapeutici da
misure tutori particolar
parte degli operatori sanitari del settore. Scopo ONLINE - WEBINAR - FAD in diretta - h. 14.30-
di questo corso è quindi quello di approfondire, 18.30 • Il ruolo del tutore nelle flebopatie e nel
sia da un punto di vista teorico che pratico, linfedema • Principi fisici di elastocompressione:
questo argomento. In una parte online verranno estensibilità ed elasticità, pressione di riposo e di Per partecipare a questo corso è necessario
trattate in maniera approfondita le basi teoriche: lavoro, compressione e contenzione obbligatoriamente aver frequentato il corso FAD
i principi fisici della compressione e contenzione • Classificazione dei tutori: preventivi, terapeutici "Inquadramento clinico-strumentale e approccio
elastica, le modalità di confezionamento dei • Aspetti certificativi • Classi di compressione terapeutico del linfedema" (disponibile su www.
tutori, le trame utilizzate, la classificazione dei • La costruzione del tutore: la trama circolare ediacademy.it nella sezione LinfoAcademy)
tutori per gradi di compressione, i modelli •Modelli di tutore standard per l’arto superiore e
disponibili, gli aspetti certificativi e legislativi; per l’arto inferiore • Indicazioni dei tutori in
verranno poi date le indicazioni prescrittive per flebologia: - trombosi e tromboflebiti - sindrome
le principali malattie venose e per i vari stadi del post-trombotica - malattia varicosa - post-
linfedema. Verranno illustrati i vari tipi di tutori chirurgia e post-scleroterapia - post-ulcere
FISIOTERAPIA MUSCOLOSCHELETRICA biopsicosociale. Il percorso formativo di Terapia
CONCETTO KALTENBORN-EVJENTH TERAPIA manuale basata sul concetto Kaltenborn-Evjenth
MANUALE - ARTO SUPERIORE • applica un ragionamento clinico strutturato e
Volete imparare a suonare il violino? Non sarà fondato sull’evidenza scientifica e clinica •
possibile in solo due weekend. Poiché utilizza tecniche classiche di mobilizzazione e
l’apprendimento richiede un po’ di impegno, il automobilizzazione • iinsegna esercizi attivi dal
percorso formativo che vi offriamo per diventare “motor learning” fino al allenamento • insegna
uno specialista per i problemi muscoloscheletrici l’autotrattamento al paziente.
del paziente richiede un investimento. Forse al
inizio vi parrà lungo, ma poi vi sembrerà che non Obiettivi • Apprendere un procedimento logico e
basti. Dopo questo percorso formativo scientifico (clinical reasoning) nell’esame e nel
padroneggerete il ragionamento clinico di trattamento delle disfunzioni secondo il Concetto
fronte alle problematiche muscoloscheletriche OMT Kaltenborn-Evjenth • Formulare una
del paziente e saprete applicare tecniche diagnosi fisioterapica delle disfunzioni dell’arto
specifiche per risolverli. L’obiettivo è di rendervi superiore seguendo la classificazione
abili nell’agire e non solo di aumentare le vostre internazionale (ICF) • Identificare le indicazioni e
conoscenze. Secondo la definizione controindicazioni al trattamento • Definire un
dell’associazione internazionale dei fisioterapisti progetto terapeutico basato sul risultato
IFOMPT la TM è un approccio basato sul dell’esame • Identificare la struttura responsabile
ragionamento clinico e sull’evidenza scientifica della disfunzione • Apprendere le tecniche
e clinica che comprende tecniche passive e manuali per:
attive (esercizi ecc.) nel quadro biopsicosociale di - alleviare dolori a carico dell’arto superiore
ogni individuale paziente (www.ifompt.org). - ridurre la rigidità capsulo-legamentosa
Come specializzazione nella fisioterapia per la (trazioni, scivolamenti, ...) nelle articolazioni
valutazione e il trattamento delle problematiche dell’arto isuperiore
muscoloscheletriche la TM è efficace. Oggi, oltre - diminuire uno spasmo o una retrazione dei
alla mobilizzazione passiva, le tecniche usate muscoli dell’arto superiore (massaggio
dagli specialisti nelle problematiche funzionale, allungamento muscolare, tecniche di
muscoloscheletriche comprendono anche lo rilassamento
stretching dei muscoli, l’allenamento, la
neurodinamica, la comprensione del dolore e
l’educazione terapeutica per favorire
“l’empowerment” del paziente nella gestione del
suo problema di salute. L’insegnamento pratico
si focalizza sul aspetto biomedico nel modello
DISFUNZIONI DELLA SESSUALITÀ PROGRAMMA
due giorni - h. 9.00-18.00
NELLA DONNA PRESA IN CARICO • Introduzione alla sessuologia • Dispareunia,
RIABILITATIVA vulvodinia, vaginismo: definizione e
Le disfunzioni sessuali femminili sono molto fisiopatologia • Valutazione delle differenti
frequenti in letteratura, eppure poche pazienti problematiche
intraprendono un percorso terapeutico. Queste - come porre le domande alla paziente
disfunzioni sono diverse: dispareunia, - come formulare le risposte ai suoi quesiti
vestibolodinia, vaginismo, e sono accompagnate •Metodi e protocolli rieducativi
spesso da riduzione del desiderio e del piacere. - approccio psico-sessuologico
Le disfunzioni sessuali femminili coinvolgono non - trattamento chinesio-sessuologico
solo l’intimità, ma anche l’autostima : hanno - terapia comportamentale
sempre un impatto psicologico e si ripercuotono - tecniche manuali
sulla relazione di coppia. L’identificazione e la - tecniche globali
presa in carico riabilitativa delle disfunzioni • Le problematiche sessuali nella relazione di
sessuali o del dolore nella donna richiedono una coppia
buona conoscenza della fisiologia e della
fisiopatologia specifica, ma non sono sufficienti.
Al termine di questo corso il partecipante
conoscerà le tecniche e i protocolli terapeutici
per i disturbi della sessualità nella donna,
associando ai trattamenti rieducativi le tecniche
comportamentali. Queste ultime hanno una
importanza fondamentale per il raggiungimento
dei risultati.
Obiettivi della presa in carico riabilitativa
• Recuperare la funzionalità muscolare: efficacia
della contrazione, coordinazione, rilassamento,
mobilità • Limitare il peggioramento della
sintomatologia riducendo le componenti del
dolore, l’ansia e le tensioni muscolari •
Comprendere e intervenire sugli effetti collaterali
dei disturbi della sessualità sulla vita quotidiana
•Migliorare la comunicazione all’interno della
coppia • Aumentare la fiducia e l’autostima del
paziente.
PIEDE TORTO CONGENITO IN ETA’ progressivamente la deformità; quando la parte PROGRAMMA
anteriore del piede è corretta, si può procedere Un giorno - h. 9.00-18.00
PEDIATRICA IL METODO PONSETI E LE al distacco del tendine di Achille con un TEORIA
TECNICHE FISIOTERAPICHE MANUALI intervento semplice in anestesia locale, cui segue • Dati epidemiologici ed eziopatogenesi del piede
Con il termine “piede torto” s’intende definire il posizionamento di un tutore. Basandosi su una torto • Esame clinico e diagnosi differenziale
una serie di alterazioni anatomiche torsionali conoscenza dettagliata dell’anatomia patologica • Il metodo Ponseti
che, a partire dalla X-XII settimana di sviluppo del piede torto questi approcci sono in grado di: - principi fondamentali
uterino, per cause non ancora del tutto note, • ottenere risultati clinici e funzionali facilmente - indicazioni
provocano una deformità tridimensionale delle riproducibili se praticato da personale ben - controindicazioni e limiti
componenti muscolo-scheletriche del piede, non addestrato • ridurre, a parità di correzione • Le tecniche fisioterapiche manuali
correggibili passivamente e tendenti a recidivare anatomica, la possibilità d’incorrere in una - la valutazione fisioterapica
nei primi anni di vita del bambino. Rappresenta recidiva • ottenere risultati funzionali a distanza - principi fondamentali
una delle malformazioni congenite più frequenti superiori al trattamento tradizionale e a quello - modalità e indicazioni
(la prima a carico del piede e la seconda, dopo la chirurgico ESERCITAZIONI PRATICHE •Workshop pratici sul
displasia evolutiva dell’anca, tra quelle a carico di Durante il corso verranno discussi i vantaggi ed i metodo Ponseti, sulla valutazione fisioterapica e
tutto l’arto inferiore) con un’incidenza compresa limiti della metodica Ponseti, la strategia di le tecniche fisioterapiche manuali
tra lo 0,6 ed il 6,8% dei nati vivi a seconda counseling e le tecniche fisioterapiche manuali
dell’area geografica presa in esame e delle origini che coadiuvano e facilitano l’adottamento da
etnico-razziali della popolazione esaminata. In parte delle famiglie e del bambino durante
Italia ogni anno nascono circa 600 bambini con questa scelta terapeutica. Nei workshop pratici
questa grave malformazione dell’arto inferiore. dedicati i partecipanti proveranno sotto la guida
Per il trattamento del piede torto in età dei Docenti le manualità terapeutiche e
pediatrica sono stati descritti in letteratura riabilitative al fine di poter garantire ai piccoli
protocolli di cura (conservativi e/o chirurgici) così pazienti la migliore compliance e la maggiore
diversi per metodologia, tempistica, tecnica di possibilità di guarigione con questa scelta
esecuzione e risultati da poter essere terapeutica.
difficilmente comparabili tra loro in termini di
efficacia. Negli ultimi decenni si sono Obiettivi • Apprendere l’inquadramento clinico-
progressivamente diffusi e affermati nuovi diagnostico e terapeutico del piede torto
protocolli di trattamento riabilitativi; il metodo • Imparare a trattare il piede torto mediante la
Ponseti ha radicalmente cambiato la prognosi del tecnica Ponseti • Apprendere le tecniche di
piede torto idiopatico a breve, medio e lungo counseling e fisioterapiche manuali per il
termine. Il trattamento Ponseti si basa su trattamento del piede torto
manipolazioni del piede affetto, applicazione di
gessetti a distanza di una settimana l’uno
dall’altro senza intervallo che correggono
I MERIDIANI IN FISIOTERAPIA • Stimolazione puntiforme lungo il meridiano agopuntura e identificazione dei meridiani
indicazioni e controindicazioni coinvolti
TRATTAMENTO DEL DOLORE OSTEO- • Utilizzo della magnetoterapia sui punti di pratica clinica - localizzazione dei punti di
ARTICOLARE agopuntura trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
Si tratta di un corso rivolto a fisioterapisti, medici • Autotrattamento come supporto al • Dolore anteriore e il dolore posteriore
e osteopati nel quale verranno esposti alcuni trattamento
fondamenti della medicina cinese utili per il CERVICALGIA Studio dei più importanti punti di GOMITO Studio dei più importanti punti di
trattare il dolore senza l’utilizzo di aghi. In MTC i agopuntura e identificazione dei meridiani agopuntura e identificazione dei meridiani
meridiani rappresentano una rete di canali coinvolti coinvolti
energetici che mette in relazione tra loro pratica clinica - localizzazione dei punti di pratica clinica - localizzazione dei punti di
differenti punti e organi. I partecipanti trattamento secondo le 5 relazioni per trattare: trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
apprenderanno la relazione energetica e • Dolore bilaterale • Dolore monolaterale • Epicondilite • Epitrocleite
anatomica di ogni meridiano con il resto del • Dolore con irradiazione dolorosa all’arto
corpo e tra i diversi meridiani; impareranno superiore ANCA Studio dei più importanti punti di
inoltre come ottenere un effetto di analgesia agopuntura e identificazione dei meridiani
simile all’agopuntura, lavorando su specifici punti LOMBALGIA Studio dei più importanti punti di coinvolti
di comando distanti dalla sede del dolore senza agopuntura e identificazione dei meridiani pratica clinica - localizzazione dei punti di
l’utilizzo di aghi ma con specifici strumenti forniti coinvolti trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
durante il corso. Il corso sarà prevalentemente pratica clinica - localizzazione dei punti di • Dolore del trocantere
composto da sessioni pratiche in cui ogni trattamento secondo le 5 relazioni per trattare
partecipante sperimenterà le tecniche apprese. • Dolore lombare a cintura GINOCCHIO Studio dei più importanti punti di
• Dolore monolaterale agopuntura e identificazione dei meridiani
PROGRAMMA • Dolore con irradiazione dolorosa all’arto coinvolti
Prima giornata - h. 9.00-18.00 inferiore: pratica clinica - localizzazione dei punti di
• La legge dello yin e dello yang come coordinate • Applicazioni e significato della LINGHU trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
spazio temporali combination • Dolore compartimento mediale, laterale e
• I 5 Elementi e il significato delle 4 relazioni posteriore Valutazione ECM
fondamentali Seconda giornata - h. 9.00-18.00
• I 12 Meridiani, la grande circolazione con i suoi • Revisione dei 12 Meridiani per i diversi
livelli e strati segmenti anatomici
• Il quadrato magico e il sistema di immagine e • Ripasso delle 5 relazioni dei meridiani
specchio dei meridiani • Possibili schemi di trattamento
• Le 5 relazioni fondamentali tra i meridiani • Significato e utilizzo della tecnica polso caviglia
• Il trattamento a distanza indicazioni e LA SPALLA Studio dei più importanti punti di
possibilità terapeutiche
GRAVIDANZA: APPROCCIO PROGRAMMA
Due giornate - h. 9.00-18.00
OSTEOPATICO E POSTURALE • Fisiologia e fisiopatologia della gravidanza •
TECNICHE FASCIALI E Sistemica e approccio armonico • I cambiamenti
MORFOGENETICHE posturali • Valutazione posturale di base •
Questo corso deriva dalla ultratrentennale “Syndrome Disharmonieux” Posturale: priorità
esperienza dei docenti. Dopo aver esaminato le assoluta • I test neuro-posturali: alla ricerca
caratteristiche fisiologiche della gravidanza, dell’eziologia • Le tre fasi della gravidanza:
durante il corso si tratteranno i test specifici per approccio osteopatico. • La preparazione al parto
pianificare un corretto trattamento osteopatico • Presentazione podalica • Approccio
nella donna incinta: si tratteranno sia le tecniche osteopatico alle patologie principali • Tecnica sui
per le situazioni patologiche sia le tecniche per legamenti uterini • Conclusioni e discussione
alleviare i disturbi che comunemente la futura finale
mamma incontra nei 9 mesi di gestazione. I
protocolli che il partecipante imparerà sono Approccio osteopatico: •tecniche fasciali
immediatamente applicabili già il giorno •tecniche morfogenetiche
successivo al corso e daranno al professionista la
capacità di eseguire le manovre osteopatiche in
sicurezza anche in situazioni “delicate” e
particolari come la gravidanza. L’approccio
osteopatico insegnato durante il corso prevede
tecniche fasciali e tecniche morfogenetiche
Obiettivi
• Apprendere i test specifici osteopatici e
posturali per pianificare un corretto trattamento
nella donna incinta • Apprendere le tecniche
osteopatiche per le situazioni patologiche della
donna in gravidanza
• Apprendere le tecniche osteopatiche per
alleviare i disturbi tipici della gravidanza.
LA RELAZIONE TRA CORPO, AZIONE, • Neuroscienze: collegamento corpo/mente della comunicazione e della verbalità e le
relativo ai propri vissuti e alla casistica (embodied problematiche della non verbalità.
LINGUAGGIO E CERVELLO COME cognition) ESERCITAZIONI PRATICHE A COPPIE: comunicazione
FAVORIRE LA COMUNICAZIONE E Obiettivi e “ascolto“ dell’altro, Il detto e il “non detto” • La
L’APPRENDIMENTO L’obiettivo del corso è fornire agli Operatori CAA: nascita ed evoluzione, criticità, casistica •
Lo scopo del corso è di preparare una strada che (riabilitatori, educatori, psicologi, NPI e ai genitori) L’approccio c.m.i.®(cognitivo - motivazionale -
un punto di vista che consideri i processi di individualizzato): il ruolo del corpo e del cervello
abbia in primis come obiettivo il riconoscimento
apprendimento come un percorso di conoscenza di nei processi di apprendimento della realtà quale
della persona in quanto tale e, in questo
sé e di sé nel mondo. In questa ottica i processi di base per una consapevolezza delle proprie
riconoscimento, individuare la modalità per
apprendimento verranno considerati come il conoscenze.
facilitare un percorso comunicativo in cui il prodotto del corpo/cervello nel suo agire e nel suo ESERCITAZIONI PRATICHE A GRUPPI: la differenza
soggetto si riconosca e riconosca i suoi significati, divenire Persona tra Prodotto e Processo. • Collegamento tra i lavori
quelli che ha imparato nella e dalla sua psicomotori, la comunicazione, l’approccio c.m.i.® e
esperienza. Tutto ciò richiede un percorso di PROGRAMMA le attuali conoscenze relative alla Neuroscienze:
consapevolezza del proprio corpo per percepire Prima giornata - h. 9.00-18.00 embodied cognition. • L’approccio c.m.i.® : lavoro
in prima persona le difficoltà della non Vissuto psicomotorio: lavoro pratico corporeo pratico su Punti di riferimento e Procedure. • Il
comunicazione, del disorientamento, della Le giornate saranno suddivise in 8 vissuti ciascuno ruolo del corpo nei processi di apprendimento. • Il
relazione e dell’ascolto del non detto. Il corso con successiva verbalizzazione e una discussione ruolo della Psicomotricità, della CAA e delle
sarà costituito da momenti formativi differenziati finale. Ogni vissuto avrà una tematica relativa alla Neuroscienze nella strutturazione del c.m.i.®
su diversi settori, quasi totalmente pratici che motricità, alla sensorialità e percezione, alla
andranno a integrarsi in un percorso che da motivazione ed emozione, alla comunicazione, Quarta giornata - h. 9.00-18.00 • Ripasso e sintesi
psicomotorio diventa relazionale/comunicativo, all’oggetto, allo spazio/tempo, e alla cognizione. lavori giornata precedente • Recupero dei vissuti
infine linguistico/cognitivo in una correlazione tra • Vissuti psicomotori sulla motricità e sulla psicomotori in un’ottica che integri più aspetti
motricità, sensorialità, cognitività, linguaggio e sensorialità e percezione dell’esperienza sul piano sia del visibile (ciò che fa il
neuroscienze. Durante i due weekend del corso si • Vissuti psicomotori su corpo e oggetto corpo - comportamento) sia dell’invisibile (ciò che
tratterano, con un lavoro pratico e corporeo, Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Ripasso e sintesi fa il cervello, costruzionedi mappe e relativa
i seguenti temi: del lavoro della giornata precedente • Vissuti “immagine”) • Considerazioni sul ruolo della
psicomotori su motivazione ed emozione • Vissuto Famiglia nei processi di apprendimento alla luce
• Vissuti psicomotori relativi alla motricità, alla
psicomotorio sulla comunicazione • Vissuti delle neuroscienze • Casi clinici: esposizione di
senso/percezione, all’emozione, alla
psicomotori su spazio/tempo e su corpo/cognizione lavori effettuati in contesti diversi in un contesto
comunicazione e allo spazio/tempo
Terza giornata - h. 9.00-18.00 Comunicazione dialettico con la partecipazione dei partecipanti •
• Casi clinici nell’ambito delle neuropatologie • comunicazione non verbale • linguaggio • CAA - Continua il lavoro sulla casistica •Neurosviluppo: la
complesse Comunicazione Aumentativa Alternativa persona e sua identità • Discussione
• Comunicazione: verbale, non verbale, ESERCITAZIONI PRATICO/TEORICHE: la
alternativa (CAA) comunicazione nei differenti contesti per una
• Approccio c.m.i.® (cognitivo – motivazionale – consapevolezza del proprio modo di porsi, di
individualizzato): essere, di “vedere” e di “ascoltare” l’altro • Ruolo
principalmente su tecniche di mobilizzazione e di mediano - la sindrome del tunnel cubitale. •
NEUROPATIE DA COMPRESSIONE DEI NERVI neurodinamica. Nell'ambito del corso verrà dato Diagnosi differenziale nella sindrome del tunnel
MEDIANO E ULNARE TRAPPOLE CLINICHE, ampio spazio alla esercitazione con queste cubitale - test clinici - esami ecografici ed
MECCANISMI NEUROFISIOPATOLOGICI E tecniche. elettromiografici • Interpretazioni patogenetiche
TRATTAMENTO Obiettivi • Acquisire, tramite l'osservazione, i delle sindromi da intrappolamento e approccio
La diagnosi delle neuropatie periferiche non è segni fisici, le manovre e le scale diagnostiche e terapeutico: importanza della
agevole. Ne esistono oltre cento, con differenti tramite l’interpretazione di esami neuroinfiammazione e dei meccanismi di
eziologie e diversi modi di classificarle. All'interno elettromiografici ed ecografici gli elementi per sensibilizzazione centrale e periferica. • Esempi
di questo panorama un ruolo rilevante è svolto una valutazione clinica accurata in termini di tecniche di mobilizzazione e di trattamento
dalle neuropatie da compressione, le cui forme diagnostici e prognostici della sindrome del neurodinamico dei nervi mediano e ulnare, le
più frequenti sono la sindrome del tunnel carpale tunnel carpale e della sindrome del tunnel evidenze scientifiche. • Dimostrazione pratica di
e la sindrome del tunnel cubitale. In questo corso cubitale differenziando le due sindromi da altre alcuni test diagnostici riguardanti le sindromi da
verranno analizzate, anche tramite immagini neuropatie che mostrano sintomi simili (trappole intrappolamento dei nervi mediano e ulnare.
ecografiche ed elettromiografiche, le alterazioni cliniche) • Acquisire i principi basilari del • Dimostrazione pratica di alcune tecniche di
anatomiche, le anastomosi, le sindromi da trattamento delle neuropatie da compressione in mobilizzazione e di tecniche neurodinamiche.
intrappolamento meno frequenti che riguardano rapporto ai meccanismi neurofisiopatologici ESERCITAZIONE PRATICA in piccoli gruppi sotto la
i nervi mediano e ulnare e che possono alterare sottostanti, considerando i dati della recente guida dei docenti • esercitazione su alcune
la usuale manifestazione clinica di queste letteratura • Acquisire, tramite esercitazioni tecniche di mobilizzazione riguardanti la
sindromi e costituire trappole diagnostiche, con guidate, alcune tecniche neurodinamiche e di sindrome del tunnel carpale e più in generale i
conseguenze importanti per il trattamento. mobilizzazione riguardanti il nervo mediano e il nervi mediano e ulnare. • esercitazione in merito
Verranno inoltre analizzati i meccanismi nervo ulnare alle tecniche neurodinamiche
fisiopatologici di base comuni a tutte le
neuropatie da compressione come i cambiamenti PROGRAMMA
assonali e mielinici, la sensibilizzazione del Una giornata - h. 9.00-18.00 • Inquadramento
sistema nervoso periferico e centrale, la neuro- delle sindromi da compressione - la
infiammazione, rapportando questi fenomeni ai demielinizzazione - il danno assonale • Cenni di
segni e sintomi clinici e ai reperti strumentali di anatomia del tunnel carpale e del tunnel ulnare -
questi pazienti, con l'obiettivo di definirne la anomalie di innervazione (trappole anatomiche).
reale compromissione e facilitarne un • Sindrome del tunnel carpale: - la diagnosi
trattamento mirato. Considerando gli aspetti clinica con osservazioni - segni fisici - manovre e
soprariportati, alla luce delle recenti evidenze scale diagnostiche. • Diagnosi elettromiografica
scientifiche, si può proporre come primo ed ecografica della sindrome del tunnel carpale.
approccio e talora in alternativa all'intervento • Compressione del nervo mediano prossimale
chirurgico di decompressione, un trattamento con particolare riferimento a livello del gomito e
conservativo kinesiterapico basato all'avambraccio. • Diversi livelli di compressione
del nervo ulnare - le anastomosi con il nervo
ECOCOLORDOPPLER DEI TRONCHI Metodi di esplorazione secondo le linee guida
Elementi base dell’esplorazione medicale SIDV GIUV
SOVRA-AORTICI E DEI VASI DEGLI dell’ecocolordoppler • l’intima -media-tickness (imt) metodi pratici di
ARTI INFERIORI • anatomia ecografica •fisiologia della risposta esplorazione
Nella prima giornata saranno fornite le nozioni di ecocolordoppler • risposta fisiologica per i distretti ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • tipologia e
anatomia ecografica delle strutture vascolari, le vascolari esplorati normali sede placche • velocità’ doppler attese : picco di
basi della metodica diagnostica ecocolordoppler velocita’ sistolica, velocità’ media etc.
per arrivare alla conoscenza delle potenzialità del Metodologia approccio esplorazione sul paziente • colordoppler patologico atteso • powedoppler
metodo clinico-diagnostico e alla padronanza nelle diverse sedi anatomiche patologico
dello strumento e delle funzionalità di ultima • utilizzo e posizionamento delle diverse sonde nei ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente Metodi di
generazione. Successivamente i partecipanti diversi distretti calcolo della stenosi e formulazione della diagnosi
apprenderanno i concetti teorici e le tecniche per • protocolli e sequenza procedurale ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • kinking e
dell’esplorazione ecocolordoppler coiling della carotide interna metodologia
la valutazione ecocolordoppler dei distretti
diagnostica
arteriosi sovra-aortici e dei distretti arteriosi e
ESERCITAZIONE PRATICA Pratica sul paziente per la ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • patologia
venosi degli arti inferiori. Le ampie sessioni
gestione della macchina e per il corretto delle arterie vertebrali e succlavie ESERCITAZIONE
pratiche che si svolgeranno tra i partecipanti con PRATICA sul paziente
posizionamento delle sonde in distretti semplici
i numerosi ecografi a disposizione daranno modo
a tutti di lavorare proficuamente sotto la Seconda giornata - h. 9.00-18.00 Terza giornata - h. 9.00-18.00 Esplorazione del
supervisione del docente nelle tre giornate di Esplorazione del distretto carotideo sistema arterioso degli arti inferiori
corso. • anatomia normale dei distretti arteriosi dei • valutazione del flusso ed elasticita’ normale
tronchi sovraaortici • varianti anatomiche ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • stenosi
PROGRAMMA • aspetto normale dell’esame ecotomografico sede e valutazione compenso
Prima giornata - h. 9.00-18.00 ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • aneurismi e
Basi teoriche della metodica diagnostica • aspetto normale dell’esame doppler nei diversi varianti anatomiche
• effetto doppler • ultrasonografia ecografica distretti dei tsa ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • controlli
• colordoppler • powerdoppler • esplorazione 3d ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • esame post chirurgici
normale del colordoppler nei diversi distretti dei tsa Esplorazione sel sistema venoso degli arti inferiori
Elementi tecnologici base dei moderni dispositivi ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • esame Esplorazione del circolo venoso profondo
ecografici completo normale con procedure e protocolli • vene femorali poplitee e gemellari e perforanti •
• sonde, definizione dell’immagine, guadagno, ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente il sistema safenico
profondita,’ messa a fuoco, scala dei grigi etc. • ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente
doppler angolo frequenza hertz • la trombosi venosa profonda
• colore persistenza e definizione • diagnosi differenziale • l’insufficienza safenica •
• power doppler • sonoro effetti ed utilita’ la trombosi superficiale • diagnosi differenziale
• calcoli automatici • salvataggio e stampa ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente
immagini
ADVANCES IN PHYSIOTHERAPY LOMBALGIA E comprendere le caratteristiche del dolore e le più Ispezione del paziente - Palpazione - Valutazione
LOMBOSCIATALGIA PATIENT-ORIENTED efficaci tecniche di terapia manuale dei movimenti attivi - Test provocativi -
PROBLEM-SOLVING • Favorire lo sviluppo delle competenze cliniche Valutazione della mobilità passiva - Valutazione
Il dolore lombare (LBP) è il più frequente tra i individuali, di ragionamento clinico e di gestione muscolare - Test speciali ESERCITAZIONI
dolori muscoloscheletrici. Il dolore in alcuni casi del paziente • Insegnare la corretta esecuzione di PRATICHE
si può irradiare lungo l’arto inferiore, può essere tecniche per il trattamento dei tessuti molli
un dolore riferito oppure manifestarsi come • Fornire gli strumenti per perfezionare le Seconda giornata - h. 8.30-17.00
dolore di tipo radicolare che segue il decorso del proprie abilità nella valutazione e nell’utilizzo • Tecniche di terapia manuale
nervo sciatico, conseguenza a volte della delle tecniche di trattamento • Insegnare la - tecniche per la riduzione della reattività
presenza di un’ernia del disco sintomatica. corretta esecuzione delle tecniche di terapia - tecniche di mobilizzazione articolare
Questo corso teorico-pratico parte dalle più manuale, mobilizzazione e manipolazioni - tecniche di manipolazione lombare (HVLA
rilevanti acquisizioni scientifiche, per fornire le vertebrali • Fornire le più efficaci soluzioni di thrust manipulation)
conoscenze utili alla gestione del paziente, con esercizio terapeutico specifico e le più aggiornate - tecniche specifiche per il trattamento
un’attenzione particolare alla valutazione e ai e valide norme comportamentali ed educazionali conservativo della sindrome radicolare
sistemi di classificazione. In merito al • Insegnare la corretta esecuzione e - tecniche specifiche per il trattamento dei
trattamento, le più recenti evidenze somministrazione dell’esercizio. tessuti molli
raccomandano l’educazione del paziente, Peculiarità del corso • Saranno proposte - tecniche di neurodinamica
l’utilizzo della terapia manuale e l’esercizio numerose tecniche di trattamento e molti
terapeutico. Sarà proposto un approccio che esercizi essenziali per la pratica clinica ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercizio terapeutico
integra la valutazione con la scelta delle tecniche quotidiana. • Saranno discussi e approfonditi - esercizi per il ripristino di un corretto controllo
di trattamento, dando ampio spazio alle tecniche alcuni casi clinici allo scopo di fornire strumenti motorio - esercizi specifici per il trattamento
di mobilizzazione, manipolazione vertebrale e pratici immediatamente applicabili nella pratica della sindrome radicolare - esercizi di
somministrazione dell’esercizio. Uno degli clinica neurodinamica
obiettivi del corso sarà di migliorare le abilità di ESERCITAZIONI PRATICHE • Discussione aperta e
ognuno nell’esecuzione dell’esame funzionale e PROGRAMMA condivisione di strategie terapeutiche
delle tecniche di terapia manuale. Prima giornata - h. 9.00-18.30
Obiettivi • La lombosciatalgia, aspetti generali:
• Fornire le conoscenze più aggiornate riguardo meccanismo patologico, fattori di rischio,
al dolore lombare, con particolare attenzione ad decorso e strategie di trattamento
alcuni dei quadri clinici più frequenti come la • Descrizione dei quadri clinici: dolore riferito vs
lombosciatalgia e l’ernia del disco sintomatica. ernia del disco sintomatica • Caratteristiche del
• Sintetizzare e proporre le più appropriate e dolore: dolore nocicettivo e dolore neuropatico
rilevanti acquisizioni scientifiche presenti “oggi” • Il ruolo dell’esercizio, della terapia manuale e
in letteratura, secondo un approccio “best dell’educazione del paziente • Come condurre la
practice” • Fornire le conoscenze cliniche utili a valutazione funzionale - Raccolta anamnestica -
TERAPIA MANUALE DELL’ATM E DELLE RMN (confronto tra RMN fisiologiche e
DISFUNZIONI CRANIO-MANDIBOLARI patologiche)
In questo corso particolare attenzione è riservata ESERCITAZIONI PRATICHE
alla parte pratica dove saranno eseguite sia le • Visita gnatologica • Compilazione della cartella
diverse manovre di semeiotica e i test clinici e clinica, esecuzione delle manovre palpatorie e
fisici per una corretta diagnosi differenziale, sia le dei test clinici e funzionali • Discussione di casi
tecniche di terapia manuale, articolari e clinici (muscolari, articolari e misti),
muscolari per il trattamento delle varie raggiungimento di un’ipotesi diagnostica e
disfunzioni, il tutto in linea con le più recenti terapeutica
evidenze scientifiche a disposizione.
Obiettivi • Fornire ai partecipanti i presupposti Seconda giornata - h. 9.00-18.00
per raggiungere una completa valutazione clinica • Le forme articolari - DIF (deviazioni in forma)
delle diverse forme di dolore cranio-mandibolare - Spiazzamento del disco: ° con ricattura (click
(muscolari, artrogene e neurogene) • Insegnare articolare) °senza ricattura (blocco articolare
come arrivare a una corretta diagnosi con acuto e cronico) - Artrosi - Sublussazione e
successiva formulazione di una strategia lussazione
terapeutica • Le forme muscolari - Splinting muscolare -
Miospasmo - Sindrome miofasciale - Miosite
PROGRAMMA (infettiva e non infettiva)
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Il dolore: differenza tra dolore acuto vs dolore
• Anatomia e fisiologia dell’ATM: articolazione; cronico (come riconoscere il paziente con dolore
muscoli; innervazione • Principî di occlusione e cronico e come trattarlo)
biomeccanica •Meccanismi di compenso • Terapia - Fisioterapia e autocontrollo - Cenni di
(adattamento e disfunzione) • Classificazione farmacoterapia - Il ruolo dell’odontoiatra
delle disfunzioni cranio-mandibolari (DCM) - • Linee guida per il trattamento delle DCM
Forme articolari: classificazione, segni e sintomi - • Le DCM in associazione ad altre patologie
Forme muscolari: classificazione, segni e sintomi (cefalee, ORL, cervicalgie, sindrome miofasciale)
- Forme miste • Eziopatogenesi delle DCM: - • Le parafunzioni diurne e notturne
Fattori predisponenti, scatenanti e perpetuanti - (digrignamento e serramento)
Ruolo dell’occlusione - Fattori psicologici
• La cartella clinica • Semeiotica (palpazione, test ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercitazioni di
clinici e funzionali, diagnosi differenziale tra fisioterapia nel trattamento delle diverse forme
forme articolari vs muscolari) • Tecniche di delle DCM
indagine: indicazioni e limiti - Radiografie - TAC - • Discussione di casi clinici
DEFICIT VISIVO IN ETA’ PEDIATRICA
Seconda giornata - h. 9.00-18.00
DALLA VALUTAZIONE • Profilo di sviluppo del bambino ipovedente
ALL’INTERVENTO RIABILITATIVO • La valutazione del bambino con deficit visivo
INTEGRATO fascia di età 0-3 anni - dall’osservazione
La funzione visiva ha un ruolo determinante nello qualitativa ai principali strumenti valutativi
sviluppo psicomotorio del bambino. Un danno standardizzati.
severo e precoce del sistema visivo può • la valutazione del bambino con deficit visivo
compromettere lo sviluppo dei primi processi fascia di età 3-6 anni - dall’osservazione
emotivi e mentali che permettono al bambino di qualitativa ai principali strumenti valutativi
organizzare le sue esperienze e sviluppare aree standardizzati.
diverse di apprendimento. •Modelli di intervento riabilitativo: -
Obiettivi • Scopo del corso è fornire le strutturazione del setting riabilitativo - proposte
conoscenze utili ed aggiornate sull’argomento riabilitative
nonché condividere gli strumenti valutativi e •Modelli di intervento riabilitativo - l’importanza
riabilitativi attraverso la discussione dei casi dell’ambiente arricchito
clinici. • Famiglia e scuola co-pratagoniste del progetto
abilitativo - indicazioni e facilitazioni concrete per
PROGRAMMA l’ambiente domiciliare e scolastico
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Ausili e supporti informatici per il bambino con
• Presentazione del corso • Deficit di origine deficit visivo
centrale e periferico • PCI: segni predittivi nel • Libro tattile - uno strumento utile per accedere
neonato e nel bambino piccolo all’esplorazione multisensoriale
• Deficit funzionali nelle PCI - sistema • L’esperienza genitoriale • Discussione
motorio/prassico, - sistema percettivo - sistema
visivo • Analisi delle funzioni adattive -
presentazione di un protocollo di
videoregistrazione e di strumenti validati per la
misurazione dell’evoluzione funzionale
• Funzione visiva e sviluppo neuropsicomotorio -
revisione della Letteratura • Deficit visivi di
origine centrale e periferico - casi clinici
• Equipè multidisciplinare e presa in carico
globale del bambino con deficit visivo
• Discussione
CORSO AVANZATO DI PERFEZIONAMENTO dell’apprendimento da negoziare con il paziente, • acquisiranno le basi delle principali tecniche di
EDUCAZIONE TERAPEUTICA, SELF-CARE E concordando un “patto di cura” che preveda la apprendimento individuale e di gruppo
COLLOQUIO MOTIVAZIONALE IN sua partecipazione attiva. L’operatore deve • impareranno, grazie ad una ampia parte
LINFOLOGIA inoltre conoscere ed attuare le tecniche di pratica, svolta in maniera individuale o in piccoli
È ormai una conoscenza pienamente condivisa e apprendimento individuale o di gruppo più gruppi, sempre sotto la supervisione del docente,
confermata dalla letteratura internazionale come adeguate nei confronti di pazienti adulti le modalità di addestramento del paziente,
il coinvolgimento attivo del paziente con (andragogia) e saper valutare i risultati individuali e di gruppo, alle diverse tecniche di
linfedema nel processo di cura sia fondamentale dell’apprendimento, ridefinendo dove necessario auto-cura: dall’automassaggio,
e addirittura necessario per garantire un ottimale e insieme al paziente, eventuali azioni correttive. all’autobendaggio, all’esercizio terapeutico a
controllo evolutivo della patologia cronica, con Una delle condizioni essenziali affinchè il domicilio, all’autotrattamento delle cicatrici, alla
adeguato mantenimento dei risultati ottenuti con paziente possa modificare in maniera cura della cute ecc. • nella parte dedicata al
i trattamenti intensivi. permanente i suoi comportamenti e possa colloquio motivazionale l’obiettivo principale è
Lo strumento essenziale per garantire accettare di applicare in maniera regolare le quello di fornire un adeguato inquadramento
l’Empowerment del paziente, ossia che egli tecniche di auto-cura, oltre ad avere avuto chiare teorico, di sviluppare le abilità, le strategie e lo
possa diventare pienamente consapevole e informazioni di tipo tecnico, è avere una spirito fondamentali del CM e sperimentarne
coinvolto, riconoscendo la sua autonomia e le adeguata motivazione. Per accompagnare al alcune tecniche di base.
sue capacità di intervenire in maniera efficace nel cambiamento e sostenere la motivazione del Al termine del corso i partecipanti saranno in
percorso di cura, è rappresentato dall’Educazione paziente che si trova di fronte alla necessità di un grado quindi di:
Terapeutica. Per consentire al paziente, o ad un cambiamento comportamentale, esiste una • conoscere i riferimenti teorici e clinici del
suo caregiver, di divenire pienamente autonomi specifica modalità relazionale, il Colloquio Colloquio Motivazionale • riconoscere le
nella autogestione quotidiana, è essenziale che Motivazionale (CM), sostenuta da robuste prove trappole e barriere della comunicazione
gli operatori sanitari aggiungano al loro ruolo di scientifiche di efficacia. Nell’ambito di questo • adeguare il proprio atteggiamento ai 4
esecutori dei trattamenti riabilitativi, anche corso viene proposto il corso base promosso elementi dello Spirito del Colloquio
quello di formatori; per far questo devono dalla MIA (Motivational Interviewing Academy), Motivazionale • Apprendere e sperimentare le 6
rifornire la loro “cassetta degli attrezzi” con contenuti specificamente orientati al campo abilità di base del Colloquio Motivazionale
professionale di alcuni strumenti in più per della linfologia. • riconoscere ed utilizzare le Affermazioni
assumere pienamente il ruolo di guida per il Orientate al Cambiamento (Change talks)
paziente, in grado di trasferirgli le conoscenze e Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • conoscere i 4 compiti fondamentali del
le competenze necessarie all’auto-gestione della • acquisiranno le basi concettuali dell’Educazione Colloquio Motivazionale (Engaging, Focusing,
patologia. Gli operatori devono quindi acquisire Terapeutica applicata alla linfologia ed Evoking e Planning)
specifiche abilità per associare alla diagnosi impareranno ad associare alla valutazione clinica
clinica anche una diagnosi educativa, per e fisioterapica abituale anche una valutazione
identificare i bisogni che ogni paziente ha in educativa • impareranno a definire obiettivi
rapporto alla sua malattia; per definire gli pedagogici adeguati al paziente con linfedema e
obiettivi generali e specifici ed i contenuti a definire con lui un contratto educativo
IL TRATTAMENTO DELLA SCOLIOSI SEAS – PROGRAMMA
Scientific Exercise Approach to Scoliosis Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Concetti base Terza giornata - h. 9.00-18.00
La scoliosi idiopatica è una patologia con grosso •Metodi di trattamento basati su esercizi • Scoliosismanager: free software per la
impatto sull'immaginario collettivo della maggior • Conoscere i metodi di trattamento con prove preparazione dei programmi di trattamento
parte delle famiglie a causa di alcune, specifiche scientifiche • Seas (Scientific Exercise Approach • Imparare a usare un software per la gestione
caratteristiche: colpisce soprattutto in età to Scoliosis) • Conoscere le basi teoriche del SEAS dei trattamenti • Simulazione di impostazione
adolescenziale, non ha eziologia nota e presenta • Valutazione del paziente e modalità di misura trattamento: casi clinici e utilizzo del software
una sostanziale confusione di proposte ESERCITAZIONI PRATICHE • Apprendere i test per • Valutazione e impostazione trattamento: casi
terapeutiche. La scoliosi rappresenta quindi per il la valutazione • Pratica delle misurazioni per la clinici • Sport e scoliosi • Discussione conclusiva
fisioterapista una patologia di rilevante interesse scelta dell'autocorrezione
professionale. Il corso si propone di chiarire lo ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercitarsi per la
stato dell'arte, di descrivere un approccio alla misura delle radiografie e la scelta
scoliosi validato scientificamente e di guidare gli dell'autocorrezione corretta • Autocorrezione.
allievi alla sua applicazione pratica. Si Prove pratiche con i partecipanti • Esercitarsi a
descriveranno le ultime evoluzioni in campo impostare, insegnare e autopercepire
scientifico e soprattutto si fornirà un preciso l'autocorrezione
orientamento metodologico rispetto alle attuali
conoscenze con un approccio basato sulle Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Esercizi di
evidenze scientifiche (Ebm). stabilizzazione della correzione Imparare a
Obiettivo scegliere gli esercizi di stabilizzazione
Il corso è organizzato con l'obiettivo di fornire le ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercizi di
conoscenze teorico-pratiche di base stabilizzazione della correzione Imparare ed
dell'approccio SEAS - Scientific Exercise Approach applicare gli esercizi di stabilizzazione
to Scoliosis e consentire agli allievi del corso di • Combinazione di autocorrezione ed esercizi di
cominciare ad applicare le tecniche apprese per il stabilizzazione • Imparare ad insegnare ai
trattamento conservativo delle scoliosi pazienti a percepire la combinazione di
idiopatiche. Il protocollo SEAS è l'unico in Italia, e autocorrezione ed esercizi
uno dei pochi in Europa, ad aver offerto prove di
efficacia EBM, come evidenziato nella
bibliografia. E' inoltre citato dalla Scoliosis
Research Society tra i protocolli che hanno dato
dimostrazioni di efficacia
IL TORCICOLLO DEL LATTANTE DIAGNOSI Obiettivi Alla fine del corso il partecipante deve
FUNZIONALE, VALUTAZIONE E essere in grado di:
TRATTAMENTO FISIOTERAPICO • classificare le forme di torcicollo nel bambino
Il torcicollo del neonato rappresenta una delle • svolgere la valutazione fisioterapica del TP
più frequenti patologie del sistema muscolo- associato a POP e del TMC
scheletrico di interesse fisioterapico. Essendo il • effettuare la diagnosi funzionale differenziale
torcicollo di per sé non una diagnosi ma un segno tra TP e TMC
clinico di un problema, necessita di un’attenta • attuare il trattamento fisioterapico specifico
valutazione differenziale. Nel corso verranno nelle due forme di torcicollo
quindi presentate le varie forme di torcicollo
PROGRAMMA
tipiche dell’età pediatrica con elementi clinici per
Un giorno - h. 9.00-18.00
la diagnosi differenziale per poi approfondire le
TEORIA
due forme di interesse fisioterapico: il torcicollo
• Classificazione delle forme di torcicollo
posturale (TP) associato a plagiocefalia occipitale
• Plagiocefalia Occipitale Posizionale (POP) e
posizionale (POP) e il torcicollo miogeno
torcicollo posturale (TP) associato: - clinica -
congenito (TMC). Saranno presentate le modalità
valutazione - trattamento fisioterapico
di valutazione fisioterapica e il protocollo di
ESERCITAZIONI PRATICHE IN PICCOLI GRUPPI
intervento fisioterapico delle due forme di
• valutazione e trattamento fisioterapico nel TP
torcicollo, in uso presso l’U.P. di Riabilitazione
e nella POP
Funzionale dell’AOU Meyer di Firenze, elaborato
integrando la letteratura internazionale con
TEORIA
l’esperienza clinica diretta. Verrà analizzata la
• Torcicollo Miogeno congenito (TMC) - forme
diagnosi differenziale tra la forma di TP e TMC,
cliniche - valutazione - trattamento fisioterapico
elemento fondamentale per poter attuare
ESERCITAZIONI PRATICHE IN PICCOLI GRUPPI
l’intervento appropriato. Si riconosce
• valutazione nel TMC e fisioterapia
l’importanza dell’aspetto educazionale dei
complementare •modalità di stretching
caregiver, elemento fondamentale per la riuscita
• bendaggio funzionale • collare • discussione e
dell’intervento secondo modalità indiretta; verrà
sintesi Valutazione ECM
quindi presentato il materiale informativo-
illustrativo da condividere con le famiglie per
sostenere l’aderenza al trattamento e un
approccio family-centered. Il corso prevede
ampio spazio per esercitazioni pratiche sia sulla
parte di valutazione sia di trattamento
fisioterapico
BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO PER IL Study Group) sull’utilizzo della terapia
LINFEDEMA PREVENZIONE E TERAPIA DELLE compressiva nella pratica clinica
PATOLOGIE FLEBO-LINFATICHE ESERCITAZIONI PRATICHE • Bendaggio con
In numerosi quadri patologici (quali flebopatie, differenti tipi di benda per l’arto superiore e
linfedemi, trombosi, esiti della gravidanza e così l’arto inferiore
via), la terapia compressiva si rivela uno
strumento insostituibile per modificare Seconda giornata - h. 9.00-18.00
favorevolmente la circolazione venosa. Il corso, •Malattie linfatiche ed elastocompressione: dalla
basandosi sulla più recente letteratura genesi del linfedema al mantenimento del
internazionale, insegnerà come contrastare la risultato
stasi del sangue, esercitando al contempo • Le calze elastiche: caratteristiche e differenze
un’azione di riduzione del calibro delle vene - calze elastiche di supporto
dilatate e un aumento della velocità di flusso - calze elastiche terapeutiche (CET)
sanguigno; i partecipanti apprenderanno le - calze elastiche anti-trombotiche (ATE)
classificazioni delle patologie interessate, i tipi di • Differenze tra tutori a lavorazione circolare e a
calze e bende più adeguate ai diversi trattamenti lavorazione a piatto • Diversi tipi di bracciali
e le modalità di applicazione. terapeutici • Prevenzione della trombosi venosa
Obiettivi • Fornire strumenti di classificazione profonda (TVP) ed elastocompressione •
delle più frequenti patologie flebo-linfatiche Gravidanza, puerperio ed elastocompressione • I
• Favorire lo sviluppo delle competenze cliniche tutori elastici - modalità di tessitura e di
individuali nell’ambito delle patologie flebo- fabbricazione - i differenti materiali disponibili •
linfatiche • Insegnare la corretta esecuzione La cura della cute nei pazienti che indossano
dell’elastocompressione. tutori elastici
ESERCITAZIONI PRATICHE • Calza elastica e
PROGRAMMA bracciali: - differenza tattile nei materiali - presa
Prima giornata - h. 9.00-18.00 delle misure - problemi nell’indossamento e nella
•Malattie arteriose e terapia elastocompressiva: rimozione del tutore - dispositivi che facilitano
cosa evitare e quando •Malattie venose: il l’indossamento delle calze.
razionale dell’uso di una elastocompressione
• Principî fisici dell’elastocompressione • Tipi di
bende e loro caratteristiche fisiche • Tecniche di
bendaggio - la srotolamento spontaneo - a otto -
a spire sovrapposte • Evidenze della Consensus
Conference 2009 CTG (the Compression Therapy
PROGRAMMA
IPNOSI TECNICHE NON CONVENZIONALI IN Prima giornata - h. 9.00-18.00
CAMPO SANITARIO • Fasi storiche dell’ipnosi • Tecniche di
rilassamento e di recupero dell’equilibrio
Il corso che viene proposto consente di accostarsi emotivo • Approccio all’alfabeto emozionale
alla pratica dell’ipnosi. Lo stato alternativo di dell’Inconscio e della coscienza • Acquisire la
coscienza (trance) indotto dall’ipnosi realizza la consapevolezza delle nostre prime esperienze di
massima connessione e armonia fra mente e trance • Riscoprire l’esperienza dello stato di
corpo (sincronia) e genera un intenso effetto trance spontanea • Linguaggio di precisione e
emozionale. Le tecniche di ipnosi che si linguaggio ipnotico • Imparare come entrare in
apprenderanno durante il corso potranno essere trance • Sperimentare la trance • Che farne della
di supporto nella gestione delle problematiche trance? • Costruire e realizzare un obiettivo
dei pazienti, nel rispetto delle competenze personale nello stato di trance • Costruzione di
professionali. L’ipnosi e lo stato di trance una induzione • Ipnosi: quello che io immagino
possono essere utilizzati per: gestire le emozioni tende a realizzarsi fisicamente • Ipnosi:
fondamentali e gli stati interni di disagio: rossore, connessione corpo/mente: faccio quello che
nervosismo, irritabilità concorrere alla gestione immagino e immagino quello che faccio, allo
di problemi fisici quali asma, stress, insonnia, stesso tempo
tachicardie, allergie psicosomatiche contribuire Seconda giornata - h. 9.00-18.00
al controllo del dolore, acuto e cronico e alleviare • Ipnosi: Intensificazione delle capacità sensoriali
e contenere l’esperienza psicologica stessa del • Ipnosi: ridurre l’agitazione e la sofferenza
dolore, limitando stati di depressione o di stress • Ipnosi: lo strumento di modificazione della
gestire problemi relazionali: ansia da prestazione, percezione del dolore
difficoltà di comunicazione elevare i livelli della • Ipnosi: controllare il dolore fisico
prestazione in qualunque campo/settore: • Ipnosi: agire sulla paura di soffrire, che rende
ottimizzazione della performance. più intenso il dolore
Obiettivi • Sperimentare in prima persona • Ipnosi e rimodellamento degli stati d’animo
l’evoluzione delle proprie condizioni percettive • Ipnosi e modificazione delle capacità
• Sperimentare la condizione di trance ipnotica percettive
• Procurare consapevolmente, mantenere, • Ipnosi: come affinare le nostre capacità
orientare e utilizzare lo stato di trance percettive
• Orientare lo stato ipnotico verso il • Ipnosi: come ottenere il meglio da noi stessi •
raggiungimento di un obiettivo Ritornare dalla trance
• Acquisire gli elementi base per l’autoipnosi
• Finalizzare lo stato di trance come supporto
nell’attività professionale

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