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Programma
Due giorni - h. 9.00-18.00 ESERCITAZIONI
PRATICHE • Anatomia palpatoria del piede •
Esame funzionale del piede: esame obiettivo,
ispezione e test • Valutazione stabilità
legamentosa della caviglia • Valutazione
articolatoria • Lo stretching attivo e passivo e gli
esercizi per l’articolarità • Tecniche strutturali di
correzione di tibia, perone, astragalo, calcagno,
LE BASI DELLO SHIATSU E DEL TUINA TERAPIE trattamento dei 12 meridiani principali (Jing Luo), trattamento dei meridiani (Keiraku) con tecniche
MANUALI ORIENTALI E MEDICINA TRADIZIONALE tecniche Tuina • Trigger points e punti di pressorie • Tecniche caratteristiche dello Zen
CINESE: INTEGRAZIONE CON LA TERAPIA agopuntura • Utilizzo clinico degli Tsubo/Xue Shiatsu: utilizzo di due mani, del gomito e del
MANUALE OCCIDENTALE (punti di agopuntura) applicati allo Shiatsu e al ginocchio • Le zone diagnostiche energetiche di
Le tecniche Tuina e Shiatsu possono essere Tuina • Elementi di stretching e di Hara (trattamento viscerale) e del dorso •
un’utile integrazione al bagaglio di conoscenze propriocezione: ginnastiche mediche cinesi Qi Differenze tra medicina tradizionale cinese e Zen
del riabilitatore: nel corso vengono forniti i Qong e Tai Chi Chuan • Controindicazioni alle Shiatsu • Visione centrifuga dell’energia nello
concetti fondamentali della medicina tradizionale terapie manuali orientali Zen Shiatsu, trattamento dei meridiani (Keiraku)
cinese e orientale e vengono trattate le con tecniche pressorie •Utilizzo dello stretching
correlazioni e differenze tra il ragionamento Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Teoria, durante le pressioni • Esercizi di stretching e di
clinico ortopedico e la medicina tradizionale patologie e trattamento dei 12 meridiani propriocezione: esercizi Zen per immagini, lo
cinese. Scoprirete che i punti di convergenza e principali (Jing Luo), tecniche Tuina • Basi di stretching dei meridiani • Trattamento di
sinergia sono numerosi. trattamento delle patologie muscolo-scheletriche patologie con lo Zen Shiatsu e le “malattie delle
del rachide • Le 5 sostanze fondamentali (Qi, emozioni”
Obiettivi • Introdurre i Partecipanti alla medicina Shen, Jing, Xue, Jin/Ye) e fisiologia energetica •
orientale e alla medicina tradizionale cinese. • Ragionamento clinico: la teoria dei 6 livelli Quarta giornata - h. 9.00-18.00 Metodo
Insegnare le tecniche fondamentali di Tuina e energetici • Ragionamento clinico e diagnosi Namikoshi • Tecniche dello Shiatsu Namikoshi:
Shiatsu • Integrare le terapia manuale energetica: i punti Mu/Shu (accenni sulle tecnica con il pollice sovrapposto, tecnica con il
tradizionale con le tecniche manuali orientali nel sindromi degli organi e dei visceri) • pollice ravvicinato • Trattamento (Katà) in
trattamento di diverse patologie Approfondimento del trattamento dei 12 posizione laterale • Trattamento (Katà) in
meridiani principali e dei punti d’agopuntura • posizione prona • Trattamento (Katà) in
Programma Introduzione agli 8 meridiani straordinari (Ren posizione supina (trattamento della testa e del
Primo weekend - TUINA Prima giornata - h. Mai e Du Mai) • Accenni sugli strumenti volto) • Trattamenti con il metodo Namikoshia
9.00-18.00 • Storia dello Shiatsu e del Tuina • complementari alla pressione (moxibustione,
Basi di medicina tradizionale cinese e di medicina coppettazione, Gua Sha) • Basi di trattamento
estremo orientale • Evidence Base Medicine e delle patologie degli arti inferiori e superiori
medicina tradizionale cinese • Esempi del Secondo weekend - SHIATSU METODO
ragionamento clinico nella terapia manuale MASUNAGA E NAMIKOSHI
ortopedica e correlazione con la medicina
tradizionale cinese • Ragionamento clinico: Terza giornata - h. 9.00-18.00 Metodo
teoria dello yin e dello yang, teoria delle 5 fasi di Masunaga • Introduzione allo Zen • Correzioni
trasformazione (Wu Xing) • Principali tecniche funzionali osteopatiche: correlazione con lo Zen
del Tuina: premere, frizionare, rotolare, spingere, Shiatsu • Teoria del Kyo e del Jitsu
impastare, afferrare • Organi e visceri in (tonificazione/sedazione) in patologia • Visione
medicina tradizionale cinese • Teoria, patologie e centrifuga dell’energia nello Zen Shiatsu,
KINESIOLOGIA E NEURALTERAPIA INTEGRATE Programma Terapia della cicatrice con procaina in associazione
Il corso si prefigge di illustrare i principi fondamentali Due giorni - h. 9.00-18.00 • Il triangolo della salute di a rimedi omeopatici: posizione
della kinesiologia applicata e della neuralterapia nonchè Goodheart (il totem della medicina naturale) • I
il loro corretto integrato utilizzo per la diagnosi e principi generali su cui si fonda la kinesiologia • La Test kinesiologico • Significato funzionale di
terapia di patologie funzionali e organiche di difficile placca motrice muscolare: muscoli agonisti ed muscolo normotonico-ipertonico ed ipotonico. •
risoluzione, con particolare riguardo a quelle sostenute antagonisti • I meridiani di agopuntura e gli Tecnica kinesiologica corretta di ricerca del M.I.F.
da campi di disturbo (C.D.). I campi di disturbo sono agopunti (ruolo nella dinamica energetica) • I (muscolo indicatore forte, ovvero muscolo di
aree di flogosi cronica, spesso misconosciute, a diversa cinque elementi della Medicina tradizionale cinese: riferimento per l’indagine kinesiologica). •
localizzazione, capaci di generare e sostenere sintomi loro uso per la corretta applicazione della Switching e tecniche di correzione dello switching:
sistemici (astenia, vertigini, insonnia, etc.) e sintomi a kinesiologia e neuralterapia • Cenni di anatomia e pretest per il test kinesiologico. • Test del muscolo
carico di organi specifici non necessariamente
fisiologia della matrice extracellulare: sistema di indicatore forte con T.L (therapy localization) su
correlabili, anatomicamente e funzionalmente al campo
regolazione di base secondo Pishinger • Razionale C.D.-organi o visceri (la T.L. per l’ndividuazione
di disturbo in causa. La kinesiologia è una metodica
utilizzo dei sali di Shuessler • Rimedi omeopatici e dell’organo o viscere in squilibrio energetico • Test
introdotta da G. Goodheart con valenza diagnostica e
terapeutica che trova fondamento nella relazione
fitoterapici per per la cura e la prevenzione della del muscolo indicatore forte M.I.F. con la T.L. sui
energetico-funzionale che ciascun muscolo contrae con matrice extracellulare • Diagnosi differenziale tra punti allarme: come la diversa risposta del punto
un organo o un viscere per il tramite del meridiano di malattia funzionale ed organica in accordo con la allarme mostra un diverso squilibrio energetico
agopuntura. In relazione a tale assunto è possibile, con tavola dell’omotossicosi di Reckeweg • Relazione dell’organo o del viscere • Approccio combinato
manovre specifiche, interrogare un muscolo per energetico-funzionale tra organi/visceri • Odontoni diagnostico e terapeutico della kinesiologia e
ottenere informazioni sullo stato funzionale dell’organo e punti shu del dorso (un triangolo energetico- neuralterapia in patologie di frequente riscontro
o viscere che gli corrisponde e infine instaurare le funzionale). • Relazione energetico-funzionale tra clinico, sostenute da C.D.
opportune terapie correttive dello sbilanciamento muscolo meridiano ed organo in kinesiologia: come ESERCITAZIONI PRATICHE - test, correzioni e
energetico. La neuralterapia, al pari della kinesiologia, è il test kinesiologico del muscolo ci informa sullo infiltrazioni • Colecistite cronica litiasica e non,
una riflessoterapia che fonda la diagnosi stato funzionale dell’organo o viscere frequente C.D. addominale: sintomi sistemici e
sull'individuazione, test kinesiologico e successiva corrispondente che si intende indagare • locali • Tonsillite palatina cronica C.D. cefalico con
correzione del campo di disturbo, mediante Definizione di campo di disturbo ed aspetti elettrici cervicalgia e segni sistemici. • Grosso intestino: C.D.
l’infiltrazione di anestetici locali, prevalentemente del tessuto, sede del campo di disturbo: le addominale: sintomi locali e cefalici • Sinusite
procaina, in punti riflessi della superficie cutanea, modificazioni elettriche del connettivo interstiziale, mascellare: C.D. a sede cefalica con riflessi sulla
spesso corrispondenti ai punti di agopuntura o della membrana cellulare e della pompa sodio- funzionalità gastrica e cervicalgia • Spalla dolorosa
direttamente sul campo di disturbo. Il corso prevede potassio • I principali campi di disturbo a da C.D. e non • Cervicalgia cronica secondaria a
una parte teorica-introduttiva delle due metodiche localizzazione cefalica ed intestinale. • Come C.D. cefalici ed addominali ed ernia discale •
lasciando largo spazio alle esercitazioni pratiche
effettuare il reset elettrico del campo di disturbo Disturbi del ritmo cardiaco incoercibile da C.D.
eseguite sul paziente mediante test kinesiologici dei
mediante l’uso dell’anestetico procaina: dorsale a livello della V.D. 5 • Piccolo intestino
muscoli corrispondenti ad organi e visceri per la
spiegazione pratica della corretta tecnica infiltrativa come C.D.: sintomi locali e sistemici (astenia calo
identificazione e successiva correzione terapeutica sia
della procaina ed altri rimedi omeopatici, in ponderalemalassorbimento,riflessi
del campo di disturbo che dei sintomi d’organo
mediante l’approccio combinato delle due metodiche relazione al tipo di campo di disturbo • La cicatrice: sull'VIII°odontone. • Lombalgia da C.D. e non
riflessoterapiche un frequente campo di disturbo: dimostrazione (lombalgia L4-L5 e L5-S1) • Sindrome da stress da
pratica del test kinesiologico della cicatrice. • C.D.
EDUCAZIONE POST-PROSTATECTOMIA NELLA disfunzione erettile secondaria agli interventi Contrazione submassimale •Manovre di
DISFUNZIONE ERETTILE E NELL’INCONTINENZA chirurgici di prostatectomia: è possibile una reclutamento endoanali •Manovre di rinforzo
URINARIA “riabilitazione” in sala operatoria? • Anatomia e muscolare a reclutamento esterno •
Il Corso ha lo scopo di far condividere specifiche fisiologia della continenza maschile; lo sfintere Reclutamento volontario e la respirazione
cognizioni teoriche di base e specifiche uretrale • Incontinenza urinaria maschile • Evoluzione della scelta dell'esercizio dalla
competenze tecniche di base a diverse figure Chirurgia della ipertrofia prostatica benigna • posizione supina all'ortostatismo e all'attività
professionali (laureati in Medicina, Professioni Prostatectomia radicale: “open”, laparoscopica, funzionale sotto monitoraggio con Biofeedback.
Sanitarie della Riabilitazione, Infermieri) la cui robotica: quali differenti outcome? • Fattori
attività può esplicarsi nella prevenzione, nella predittivi di incontinenza post-prostatectomia • STIMOLAZIONE ELETTRICA FUNZIONALE
diagnosi, nel trattamento, nel nursing e nella Prostatectomia “nerve-sparing” • Brachiterapia e NELL’INCONTINENZA URINARIA E NELLA
riabilitazione delle disfunzioni perineali maschili, in crioterapia: quali possibili danni sulla continenza? DISFUNZIONE ERETTILE •Manovre facilitatorie •
particolare negli esiti di prostatectomia radicale Principali quadri clinici e la loro valutazione ai fini Esercizio propriocettivo • Sinergie con gli
per malattia neoplastica. Saranno trattate nello del progetto riabilitativo . Definizione e stabilizzatori del tronco • Esercizi per la
specifico le tecniche riabilitative per l’incontinenza inquadramento generale delle diverse disfunzione erettile con il “Vacuum device” •
urinaria – ben diverse rispetto a quelle utilizzate manifestazioni cliniche disfunzionali post- Esercizi per i muscoli dell’erezione •Manovra di
nell’incontinenza femminile – sia per la fase pre- prostatectomia. • Incontinenza urinaria da sforzo “jelking” SESSIONE PRATICA DI VALUTAZIONE E DI
operatoria, sia per il deficit sfinterico e verranno e da urgenza • Incontinenza urinaria continua, ESERCIZI SU MODELLO
introdotti i concetti di riabilitazione del deficit sgocciolamento postminzionale, enuresi notturna
erettile. Con l’ausilio del modello e degli esercizi • Valutazione fisiatrica e fisioterapica
proposti e provati dagli stessi partecipanti, si
acquisiranno specifiche competenze tecniche di PRESA IN CARICO DELL’INCONTINENZA
presa in carico riabilitativa nel nursing e nella URINARIA E DISFUNZIONE ERETTILE MASCHILE
riabilitazione delle disfunzioni perineali Presa in carico ai fini del progetto riabilitativo •
postprostatectomia. Le informazioni fornite sono Protocolli: la scheda REPIUM e cartella di
in sintonia con le tendenze e le prospettive attuali valutazione • Percorsi di cura dell’International
del mondo scientifico internazionale e secondo la Conference on Incontinence (I.C.I.) • Pad test •
migliore evidenza disponibile, basata sui criteri Valutazione della componente muscolare
della Evidence Based Practice perineale anteriore • Climacturia • Deficit erettile
(cenni) La terapia comportamentale e la scelta
Programma del device migliore. Valutazione del pavimento
Due giorni - h. 9.00-18.00 INCONTINENZA pelvico nel maschio. ESERCITAZIONE PRATICA
URINARIA E DISFUNZIONE ERETTILE MASCHILE CON MODELLO Chinesiterapia. Quali le manovre,
Fisiopatologia dell’incontinenza urinaria maschile quale il razionale, con quali limiti e sulla base di
e della disfunzione erettile postchirurgica. Le basi quale evidenza scientifica • Rieducazione
fisiopatologiche dell’incontinenza e della preoperatoria • Contrazione anteriore •
LESIONI MUSCOLARI E TENDINEE VALUTAZIONE E ERGON® IASTM TECHNIQUE LIVELLO BASE Programma
TRATTAMENTO tecnica ERGON® è un approccio terapeutico basato Introduzione alle tecniche: principi teorici di base,
Le lesioni muscolari indirette e dirette sull’evidenza che combina manipolazioni statiche e indicazioni e controindicazioni, risultati attesi
rappresentano una delle evenienze traumatiche di dinamiche dei tessuti molli del corpo con dall’uso delle tecniche
maggior frequenza nell’ambito dello sport e quindi attrezzature cliniche speciali per il trattamento ESERCITAZIONI PRATICHE • Tecniche base •
di frequente riscontro nell’attività clinica dei delle patologie neuro-muscolo-scheletriche. La Tecniche specifiche - Rub - Wave - Snake - Razor -
fisioterapisti. La conoscenza dei meccanismi lesivi, tecnica ERGON® è stata creata attraverso la ricerca Globe - Cyriax - Switch - Sep- Excave- S Globe -
delle loro implicazioni di ordine meccanico e applicata e la valutazione a lungo termine presso il Split - Sculpt • Sistema fasciale - anatomia dei
metabolico, nonché un’altrettanto profonda laboratorio di valutazione umana e riabilitazione meridiani fasciali - funzione - le disfunzioni fasciali
conoscenza dei meccanismi di riparazione del dipartimento di fisioterapia dell’Istituto in locked short - le disfunzioni fasciali in locked
biologica del tessuto muscolare e tendineo educativo tecnologico della Grecia occidentale. long - interazione con altri tessuti molli •
rappresentano un pre-requisito essenziale ed ERGON® Technique è uno sviluppo innovativo di Valutazione del paziente con la tecnica Ergon
imprescindibile per l’impostazione di un corretto approcci IASTM più vecchi (GUA SHA, tecnica Trattamento delle più comuni patologie muscolo
percorso terapeutic GRASTON, tecnica SMART TOOLS, tecnica di scheletriche rispetto alle linee miofasciali di Myers
massaggio assistita da strumenti, ecc.) e si basa - linea superficiale posteriore - linea superficiale
Una giornata - h. 9.00-18.00 sulla teoria dei meridiani miofasciali descritta per frontale - linea laterale - linea a spirale - linea del
• L’eziopatogenesi biologica e meccanica delle lesioni la prima volta da Thomas Myers. Le tecniche braccio - linea profonda frontale
muscolari ERGON® Soft Tissue sono applicate su punti ESERCITAZIONI PRATICHE • Trattamento dell’arto
• I differenti meccanismi di riparazione del tessuto inferiore - anca- ginocchio -amba - fascia plantare -
specifici di restrizione dei tessuti e aderenze
muscolare e tendineo adduttori • Trattamento della regione lombo-
• La valutazione clinica delle lesioni muscolari fasciali lungo i meridiani fasciali; quando questi
vengono rilasciati, la funzionalità migliora in alcune sacrale • Trattamento della regione cervicale •
• L’imaging
• La classificazioni delle lesioni muscolari indirette ed sessioni di trattamento.. Trattamento della regione dorsale • Trattamento
indirette proposta dall’Italian Consensus Conference e il Obiettivi • Valutare disfunzioni fasciali • della regione addominale • Trattamento dell’arto
loro corrispettivo prognostico Approcciare zone difficili da raggiungere con le dita inferiore - spalla - braccio - avambraccio - polso e
• Le complicanze delle lesioni muscolari indirette e • Ripristinare il range di movimento delle mano • Trattamento delle cicatrici • Trattamento
dirette articolazioni in un numero minimo di sedute di degli ematomi
• L’evidenza sulla terapia strumentale trattamento • Stimolare i processi anabolici nei
• La terapia farmacologica tessuti connettivi (fibre di collagene) • Accelerare i
• Il trattamento conservativo delle lesioni muscolari
processi di guarigione attraverso l’attivazione dei
• Il trattamento chirurgico delle lesioni muscolari.
• I protocolli riabilitativi basati sui tempi biologici di fibroblasti •Migliorare i risultati della riabilitazione
riparazione tissutale. funzionale, combinando tecnica ERGON® e
chinesioterapia.
MASSAGGIO TERAPEUTICO Seconda giornata - h. 9.00-18.00 ESERCITAZIONE
Obiettivi • Imparare a trattare le più comuni PRATICA
patologie e disfunzioni dei tessuti molli e delle Distretti: Cingolo scapolare e Arto superiore
strutture collegate. • Saper scegliere e utilizzare le Tecniche di massaggio terapeutico e tecniche
tecniche di trattamento più appropriate per ogni complementari per: • sindrome da conflitto sub-
distretto, in funzione delle problematiche derivanti acromiale e scapolo omerale • tendinite del
da esiti di traumi, immobilizzazioni forzate post- sovraspinato e del bicipite brachiale • capsulite
chirurgiche o post-traumatiche, sovraccarico, adesiva • esiti di traumi e di interventi chirurgici •
posture scorrette. • Acquisire le corrette manualità epitrocleite ed epicondilite
e capacità pratiche di trattamento. ESERCITAZIONE PRATICA Distretti: Cingolo
pelvico e Arto inferiore
programma Tecniche di massaggio terapeutico e tecniche
•Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Introduzione al complementari per: • lesioni muscolari dirette e
Massaggio terapeutico: concetti, campi di indirette di coscia e di gamba • esiti di traumi
applicazione e principî delle tecniche manuali di distorsivi di ginocchio e caviglia • sindrome
base • Richiami di fisiologia articolare e muscolare femoro-rotulea • sindrome della bandeletta ileo-
• Effetti del massaggio: indicazioni e tibiale • esiti di immobilizzazioni forzate dell'arto
controindicazioni. • Principali problematiche inferiore • tendiniti e tendinosi dell'achilleo •
muscolo-scheletriche • Tecniche utilizzabili nel fascite plantare
Massaggio Terapeutico - massaggio tradizionale -
massaggio trasverso profondo - massaggio mio-
fasciale - massaggio drenante
ESERCITAZIONE PRATICA - dimostrazione e pratica
a coppie (per ogni distretto)
Distretti: Rachide-Dorso-Torace Tecniche di
massaggio terapeutico e tecniche complementari
per: • Cervicalgia - cervicobrachialgia • Lombalgia
• Dorsalgia • Disfunzioni costali e diaframmatiche
RIABILITAZIONE DELLA STIPSIE e incontinenza • Stipsi “colica” e da “ostruita dissinergia: terapia comportamentale e suggerimenti
DELL’INCONTINENZA FECALE CONCETTI defecazione” • Prolasso posteriore dietologici
GENERALI, PATOGENESI, ESERCIZI, TERAPIA Quali gli elementi di valutazione fondanti nella
Valutazione delle disfunzioni colo-proctologiche La predisposizione del progetto • La spinta e gli errori
STRUMENTALE valutazione di base del pavimento pelvico posteriore più comuni: la spinta indirizzata alla minzione , le
Il Corso teorico-pratico prevede lezioni frontali,
in caso di stipsi: come e con quali strumenti; quando manovre di “hollowing” “bracing” e Valsalva
dimostrazioni pratiche con modella ed esercitazioni
ricorrere alla valutazione specialistica. • Patologia SESSIONE PRATICA TRA I PARTECIPANTI • Il
tra i partecipanti. È rivolto a professionisti del settore
“funzionale” del pavimento pelvico • Teoria integrale massaggio colico • Gli esercizi per la stipsi da
con lo scopo di fornire la conoscenza di base relativa
• Sistema “I.P.I.G.H.”; “Constipaq score system”. rallentato transito • Il BFB volumetrico nella stipsi •
al trattamento riabilitativo della stipsi, non
•Note di diagnostica strumentale G. Lamberti - D. La elettrostimolazione, la TES, la PTNS/TTNS e le
neurogena e neurogena e dell'incontinenza fecale
Giraudo correnti interferenziali nella stipsi: dimostrazione
non neurogena. È previsto l’approfondimento delle
pratica con elettrodi, sonde ed apparecchi portatili
scienze di base, dei meccanismi fisiopatologici e delle
Gli elementi fisiopatologici del tratto colonrettale:
scienze cliniche utili alla comprensione del razionale
quali elementi da conoscere per il progetto Terza giornata - h. 9.00-18.00 G. Lamberti - D.
indispensabile per acquisire nuove capacità tecnico-
riabilitativo. Valutazione ai fini del progetto Giraudo Terapia riabilitativa dell’incontinenza fecale
operative e di valutazione funzionale in ambito di
riabilitativo Quali indicatori clinici; la valutazione con • Cenni di terapia farmacologica SESSIONE PRATICA
disfunzioni colon-proctologiche, in sintonia con le
score clinici; la valutazione della qualità della vita e TRA I PARTECIPANTI • Gli esercizi per le componenti
tendenze e le prospettive attuali del mondo
della percezione di salute in caso di incontinenza muscoloscheletriche nell’incontinenza fecale • Come
scientifico internazionale e secondo la migliore
fecale e stipsi • Classificazione dell’incontinenza procrastinare lo stimolo defecatorio tramite l'utilizzo
evidenza disponibile, basata sui criteri della Evidence
fecale in funzione del programma riabilitativo di muscoli accessori • Anal Plug e irrigazione
Based Practice. In particolare attraverso la
transanale • Incontinenza fecale, gravidanza e parto:
valutazione clinica su modella e l’esecuzione degli
Seconda giornata - h. 9.00-18.00 G. Lamberti - D. è possibile una prevenzione? • Fecal training , diario
esercizi effettuati dagli stessi partecipanti sotto la
Giraudo Standard terminologici dell’International defecatorio e terapia comportamentale • Il BFB
guida e la supervisione dei docenti, il corso ha lo
Continence Society volumetrico nell’incontinenza fecale • La
scopo di far condividere specifiche cognizioni di base
Valutazione clinica con filmati finalizzata al elettrostimolazione, la TES, la PTNS/TTNS
e far acquisire specifiche competenze tecniche
trattamento riabilitativo nelle disfunzioni nell’incontinenza fecale: dimostrazione pratica con
avanzate a diverse figure professionali.
coloproctologiche • Esame obiettivo neurologico • elettrodi, sonde ed apparecchi portatili SESSIONE
Testing perineale • Valutazione delle sinergie PRATICA CON MODELLA •manovre valutative •
Programma
addominali • Valutazione delle sinergie respiratorie indicazioni riabilitative • test del palloncino
Prima giornata - h. 9.00-18.00 G. Dodi Anatomia e
. Giraudo Valutazione e trattamento fisioterapico Valutazione ECM
fisiologia del tratto colon-rettale
della stipsi • Valutazione endoanale e perineale con
Le caratteristiche anatomiche e funzionali del tratto
filmati • Difficoltà nell’evacuazione da spinta
colon-rettale: quali elementi da conoscere per il
inefficace • Corretta spinta defecatoria •
progetto riabilitativo. Il pavimento pelvico come
Apprendimento delle dinamiche posturali
unità anatomo-funzionale. • Anatomia e fisiologia del
respiratorie da applicare alla spinta defecatoria e loro
tratto ano-rettale • Anatomia del complesso
razionale • Stipsi da rallentato transito senza
sfinterico liscio e striato dell’ano • Continenza anale
LIVELLO BASE RIEDUCAZIONE DEL PAVIMENTO riabilitazione delle disfunzioni perineali quali Protocolli - Indagini cliniche e strumentali -
PELVICO IL LAVORO IN TEAM l’incontinenza urinaria neurogena e non neurogena, Valutazione del pubo-coccigeo e della componente
Nell’ambito della patologia umana, le disfunzioni l’incontinenza fecale e la stipsi posteriore - Valutazione globale e perineo- Cartella
perineali costituiscono un argomento che ha destato Programma clinica - Diario minzionale e vescicale - Scheda
grande interesse nel corso degli ultimi anni nel mondo Prima giornata - h. 9.00-18.00 DISFUNZIONI PELVI- A.I.P.D.A., ICIQ-score e score per la porzione
scientifico e nella pratica clinica. Per quanto concerne la PERINEALI • Fisiopatologia delle disfunzioni pelvi- posteriore - Strumenti standardizzati per la Qualità
fisiopatologia delle disfunzioni perineali, è stata messa perineali. Basi fisiopatologiche delle diverse sindromi della Vita
in particolare evidenza la complessità dei sistemi che coinvolgono gli organi pelvici e le funzioni pelvi- Seconda giornata - h. 9.00-18.00 INTERVENTO
fisiologici di controllo e la varietà delle modificazioni perineali. Note di epidemiologia. Impatto sociale ed RIABILITATIVO NELLE DISFUNZIONI PELVI-PERINEALI
funzionali che possono interessare tali sistemi in economico - Standardizzazione terminologica • Terapia farmacologica. Utilizzo del cateterismo a
condizioni patologiche; nella pratica clinica, è stato in dell’International Continence Society - Pavimento intermittenza. Quando poter usare i farmaci?
particolare rilevato che per un corretto inquadramento pelvico “non-contracting”, “non-relaxing” e “a- Indicazioni all’utilizzo del cateterismo a
diagnostico e per un’adeguata impostazione terapeutica
functional” - Controllo neurologico delle funzioni intermittenza: l’infermiere in riabilitazione perineale
è sempre necessaria una collaborazione
pelvi-perineali - Note di anatomia funzionale: muscoli - Anticolinergici - Duloxetina - Farmaci per il dolore
interdisciplinare fra diverse figure professionali. Il
e tessuti di sostegno - Epidemiologia generale • pelvico - Tecnica del cateterismo nel maschio e nella
Corso, in particolare con l’ausilio della dimostrazione
pratica con modella, ha lo scopo di far condividere
Principali quadri clinici. Definizione e inquadramento femmina (prova pratica con manichini) • Terapia
specifiche cognizioni teoriche e specifiche competenze generale delle diverse manifestazioni cliniche comportamentale, biofeedback e stimolazione
tecniche di base a diverse figure professionali (laureati disfunzionali del pavimento pelvico - Incontinenza elettrica funzionale. Modalità spesso trascurata e
in Medicina, Professioni Sanitarie della Riabilitazione, urinaria non neurogena da sforzo, da urgenza e mista poco nota, ma di fondamentale importanza
Infermieri e Ostetriche) la cui attività può esplicarsi - Incontinenza urinaria neurogena - Incontinenza nell’efficacia del progetto riabilitativo - Bladder
nella prevenzione, nella diagnosi, nel trattamento, nel anale, fecale e ai gas - Incontinenza maschile post- Training - Prompted Voiding - Scheduled Voiding -
nursing e nella riabilitazione delle disfunzioni perineali prostatectomia - Stipsi non neurogena e incontinenza Biofeedback: in realtà il rinforzo cognitivo della
quali l’incontinenza urinaria non neurogena, fecale - Problematiche nel dopo-parto e prolasso chinesiterapia, principi e indicazioni - FES: principi
l’incontinenza fecale, la stipsi e il dolore pelvico cronico. degli organi pelvici generali, indicazioni e controindicazioni - FES:
L’evento è propedeutico agli altri eventi formativi frequenza, durata dello stimolo, intensità dello
riguardanti la disabilità pelvi-perineale e vuole VALUTAZIONE DELLE DISFUNZIONI PELVI-PERINEALI stimolo; diversi tipi di elettrodi - Ultrasuonoterapia -
trasmettere informazioni in sintonia con le tendenze e • Razionale del trattamento riabilitativo nelle Elettroterapia antalgica: T.E.N.S., stimolazione
le prospettive attuali del mondo scientifico disfunzioni perineali. Quando ha senso progettare la transcutanea di S3 e PTNS (stimolazione
internazionale e secondo la migliore evidenza, riabilitazione, con quali limiti e sulla base di quale transcutanea del nervo tibiale posteriore) •
disponibile secondo i criteri della Evidence Based evidenza scientifica - La migliore evidenza scientifica Chinesiterapia. Reclutamento della muscolatura del
Practice. disponibile - Percorsi di Cura dell’International pavimento pelvico; teoria delle principali tecniche
Obiettivi • Imparare a condividere specifiche Conference on Incontinence (I.C.I.) • Valutazione segmentarie e tecniche globali - “Knack” ed “esercizi
cognizioni teoriche e specifiche competenze tecniche clinica per un corretto progetto riabilitativo (con il di Kegel” - “Strenght training” - Muscolo trasverso
di base a diverse figure professionali • Acquisire le supporto di filmati). Quale la menomazione dell’addome e muscoli perineali - Respirazione
modalità di gestione pluridisciplinare delle patologie emendabile dalla riabilitazione? Quali gli strumenti diaframmatica e perineo • La valutazione del
pelvi-perineali • Apprendere le modalità di diagnostici e gli indicatori di outcome? - Valutazione pavimento pelvico DIMOSTRAZIONI PRATICHE CON
prevenzione, diagnosi, trattamento, nursing e fisiatrica e fisioterapica - Q-tip test, pad test - MODELLA
FISIOTERAPIA MUSCOLOSCHELETRICA CONCETTO biopsicosociale. Il percorso formativo di Terapia
KALTENBORN-EVJENTH TERAPIA MANUALE - manuale basata sul concetto Kaltenborn-Evjenth •
ARTO INFERIORE applica un ragionamento clinico strutturato e
Volete imparare a suonare il violino? Non sarà fondato sull’evidenza scientifica e clinica • utilizza
possibile in solo due weekend. Poiché tecniche classiche di mobilizzazione e
l’apprendimento richiede un po’ di impegno, il automobilizzazione • iinsegna esercizi attivi dal
percorso formativo che vi offriamo per diventare “motor learning” fino al allenamento • insegna
uno specialista per i problemi muscoloscheletrici l’autotrattamento al paziente.
del paziente richiede un investimento. Forse al
inizio vi parrà lungo, ma poi vi sembrerà che non Obiettivi • Apprendere un procedimento logico e
basti. Dopo questo percorso formativo scientifico (clinical reasoning) nell’esame e nel
padroneggerete il ragionamento clinico di fronte trattamento delle disfunzioni secondo il Concetto
alle problematiche muscoloscheletriche del OMT Kaltenborn-Evjenth • Formulare una diagnosi
paziente e saprete applicare tecniche specifiche fisioterapica delle disfunzioni dell’arto inferiore
per risolverli. L’obiettivo è di rendervi abili seguendo la classificazione internazionale (ICF) •
nell’agire e non solo di aumentare le vostre Identificare le indicazioni e controindicazioni al
conoscenze. Secondo la definizione trattamento • Definire un progetto terapeutico
dell’associazione internazionale dei fisioterapisti basato sul risultato dell’esame • Identificare la
IFOMPT la TM è un approccio basato sul struttura responsabile della disfunzione •
ragionamento clinico e sull’evidenza scientifica e Apprendere le tecniche manuali per: - alleviare
clinica che comprende tecniche passive e attive dolori a carico dell’arto inferiore - ridurre la rigidità
(esercizi ecc.) nel quadro biopsicosociale di ogni capsulo-legamentosa (trazioni, scivolamenti, ...)
individuale paziente (www.ifompt.org). Come nelle articolazioni dell’arto inferiore - diminuire
specializzazione nella fisioterapia per la uno spasmo o una retrazione dei muscoli dell’arto
valutazione e il trattamento delle problematiche inferiore (massaggio funzionale, allungamento
muscoloscheletriche la TM è efficace. Oggi, oltre muscolare, tecniche di rilassamento, ...
alla mobilizzazione passiva, le tecniche usate dagli
specialisti nelle problematiche
muscoloscheletriche comprendono anche lo
stretching dei muscoli, l’allenamento, la
neurodinamica, la comprensione del dolore e
l’educazione terapeutica per favorire
“l’empowerment” del paziente nella gestione del
suo problema di salute. L’insegnamento pratico si
focalizza sul aspetto biomedico nel modello
INFIAMMAZIONE E NUTRIZIONE Un giorno - h. 9.00-18.00 • Definizione integratori alimentari, basate su dati scientifici •
L’infiammazione è un meccanismo di difesa non dell’infiammazione • I mediatori Fornire le conoscenze nutrizionali che possano
specifico, innato, che costituisce una risposta protettiva, dell’infiammazioni: ormoni, citochine, essere applicate a supporto di trattamenti
seguente all’azione dannosa di agenti fisici, chimici e neurotrasmettitori • Il ruolo dell’insulina • riabilitativi e utili alla prevenzione degli infortuni
biologici, il cui obiettivo finale è l’eliminazione della Valutazione dell’infiammazione tramite i osteoarticolar
causa iniziale di danno a carico delle cellule e dei
microRNA: una nuova metodica per poter predire
tessuti. Molti aspetti del processo infiammatorio sono
profondamente legati alla nutrizione e allo stile di vita. stati infiammatori silenti, come nella sindrome Programma
Conoscere le interazioni tra nutrienti e patologie metabolica, nel sovrallenamento o nelle patologie Un giorno - h. 9.00-18.00 • Concetti di nutrizione e
infiammatorie consente di fornire indicazioni corrette ai croniche • Effetti biochimici degli alimenti integrazione di base • Integratori alimentari,
nostri pazienti in modo da ridurre il più possibile il loro sull’infiammazione • Il cibo come terapia functional food ed ergogenici •Nutraceutica e
livello di infiammazione. Molte patologie quali diabete antinfiammatoria • Infiammazione intestinale e nutrigenomica, l’influenza del cibo sul DNA •
di tipo II, sindrome metabolica, aterosclerosi, permeabilità della barriera intestinale •Nutrizione: Panoramica su omega 3, joint support,
dismetabolismo, artrite reumatoide, fibromialgia, ciò che favorisce l’infiammazione e ciò che può antiossidanti, vitamine e minerali, aminoacidi •
dolore cronico hanno una base infiammatoria e provocarla • Applicazioni pratiche di integrazione Strategie nutrizionali e integrazione - Prevenzione
possono essere prevenute e gestite con ed alimentazione per la gestione degli infortuni osteoarticolari ° Idratazione ° Stato
un’alimentazione adeguata. Attenzione particolare al
dell’infiammazione: - Sindrome metabolica - antiossidante ° Prevenire le infiammazioni - In
ruolo dell’insulina, gli eccessi sono potenzialmente
infiammatori e l’infiammazione ne inficia il corretto Attività fisica agonistica e non - Fibromialgia - previsione di un intervento chirurgico ° Massa
funzionamento, dunque un aspetto da considerare Charcot-Marie-Tooth ( CMT ) - Patologie muscolare, focus sulla leucina ° Strategia
attentamente da punto di vista di strategia autoimmuni - Dolore cronico nutrizionale ed apporto proteico - Supporto alla
nutrizionale .Il concetto di base è: un organismo riabilitazione ° Stato antiossidante ° Trattare le
infiammato non opera in maniera ottimale, dunque è NUTRIZIONE PER IL RECUPERO E LA PREVENZIONE infiammazioni e gli edemi ° Recuperare il tono
importante riconoscere la presenza dell’infiammazione DEGLI INFORTUNI muscolare con dieta e integrazione - In supporto a
e trattarla. Il corso si rivolge prevalentemente ai Non c’è dubbio che uno stato nutrizionale sport che prevedono frequenti traumi (rugby, arti
professionisti sanitari che si occupano di nutrizione deficitario sia in grado di impedire la guarigione e il marziali, MMA….) ° Stato antiossidante ° Prevenire
quali medici, biologi, dietisti, nutrizionisti, ma anche a recupero da un infortunio. La nutrizione corretta, le infiammazioni ° Facilitare il recupero da
farmacisti, osteopati, fisioterapisti, laureati in scienze
oltre a essere un valido supporto al mantenimento microtraumi e ferite • Valutazione della
motorie che pur non proponendo schemi dietetici
della salute, se calibrata o integrata in modo composizione corporea e dell’idratazione tramite
possono trarre informazioni per fornire consigli utili alla
gestione dell’infiammazione. adeguato, consente un più rapido recupero post- BIVA (bioimpedenza bivettoriale) con prova pratica
Obiettivo • Fornire strumenti per migliorare gli trauma o post-intervento chirurgico e in e presentazione di report reali • Valutazione del
stati infiammatori suggerendo modificazioni associazione a un corretto allenamento tono e del trofismo muscolare e dello strato
all’alimentazione e una integrazione mirata, sulla contribuisce alla prevenzione degli infortuni negli adiposo tramite stratigrafia tissutale (ecografia a
base di evidenze scientifiche atleti. È quindi importante poter suggerire bassa penetrazione) con prova pratica e
all’atleta i principi nutritivi e gli integratori con presentazione di report reali
Programma adeguate conoscenze nel campo della nutrizione.
Obiettivi • Fornire le conosce nze di base sugli
TAPING NEUROMUSCOLARE: APPLICAZIONI IN Programma Introduzione di tecniche correttive: correzione
FISIOTERAPIA Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Taping articolare, spazio, tendine, linfatica, funzionale
Il Taping NeuroMuscolare è una terapia NeuroMuscolare: concetti generali, teoria, Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione
biomeccanica che utilizza stimoli decompressivi e, didattica e tecniche di applicazione - tecnica ed esecuzione pratica: - correzione dell’asse
in alcune situazioni, compressivi per ottenere decompressiva e compressiva Applicazioni rotuleo - instabilità della spalla - linfedema
effetti benefici sui sistemi muscoloscheletrico, didattiche e pratiche - muscoli dell’arto superiore: dell’arto inferiore • Principî di trattamento
vascolare, linfatico e neurologico, prefiggendosi deltoide, trapezio superiore e medio, bicipite neurologico - ipertono spastico del piede
scopi clinici e riabilitativi. Tutto si basa brachiale, flessori-estensori della mano, estensore Applicazioni didattiche e pratiche - muscoli
sull’applicazione di particolari nastri (tape) che lungo del pollice - zona lombare: muscoli dell’arto superiore: grande pettorale, romboidei,
formano pliche cutanee che grazie al movimento paravertebrali - muscoli dell’arto inferiore: tricipite grande rotondo, sottoscapolare, tricipite brachiale,
corporeo facilitano il drenaggio linfatico, della sura (soleo e gastrocnemio), tendine d’Achille estensore del 5° dito - patologie dell’arto
favoriscono la vascolarizzazione sanguigna, Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione superiore: epicondilite, epitrocleite, borsite del
riducono il dolore e migliorano il range di ed esecuzione pratica: - mano plegica/spastica, gomito • Discussione
movimento muscolo-articolare e di conseguenza la rizoartrosi - lombalgia, lombosciatalgia - tendinite
postura. E’ una tecnica correttiva biomeccanica e achillea • Discussione Quarta giornata - h. 9.00-18.00 Applicazioni
sensoriale che, basandosi sulle naturali capacità di didattiche e pratiche - muscoli dell’arto inferiore:
guarigione del corpo, favorisce una migliore Seconda giornata - h. 9.00-18.00 Applicazioni grande gluteo, tensore della fascia lata, piriformi,
circolazione sanguigna e linfatica nell’area trattata. didattiche e pratiche - arto inferiore: quadricipite bicipite femorale, semimembranoso,
In fisioterapia o più semplicemente nella femorale, adduttori, ileopsoas - tronco: retto semitendinoso, estensore lungo dell’alluce,
riabilitazione viene usato per trattare svariate addominale estensore lungo del piede, flessore breve
problematiche. L’uso del TNM offre un approccio Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione dell’alluce - muscoli del collo: scaleno anteriore e
innovativo e non farmacologico. Essendo una ed esecuzione pratica: - arto inferiore: patologia posteriore, sternocleidomastoideo,
terapia non invasiva completa il processo del ginocchio nella fase acuta, postacuta e paravertebrali/cervicali, angolare della scapola
riabilitativo offrendo ai pazienti una cura funzionale (borsite, lesioni legamentose, tendinite Esempi di applicazioni su patologie - dimostrazione
alternativa, efficace e localizzata. Il TNM offre ai rotulea, gonartrosi, patologia della femororotulea, ed esecuzione pratica: - ernia discale, fascite
professionisti della medicina e della riabilitazione iperpressione rotulea) - arto superiore: patologia plantare, cervicoartrosi ed ernia cervicale •
una risorsa in più per migliorare la risposta del della spalla nella fase acuta, postacuta e funzionale Trattamento delle cicatrici • Discussione
soggetto, riducendo i tempi della riabilitazione e (borsite, periartrite, artrosi spalla, capsulite
quindi migliorando la qualità di vita del paziente. adesiva, disfunzioni dell’articolazione
Obiettivi • Conoscere la teoria e i concetti alla scapolomerale), sindrome del tunnel carpale •
base della tecnica di Taping NeuroMuscolare • Discussione
Sviluppare in modo corretto le tecniche manuali
previste durante il corso, in particolare le tecniche Terza giornata - h. 9.00-18.00 • Taping
di applicazione del Taping NeuroMuscolare NeuroMuscolare: concetti generali, teoria,
nell’ambito della riabilitazione fisica e motoria. didattica • e tecniche di applicazione •
Programma di decoaptazione dei cuneiformi • Tecniche
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Anatomia articolatorie dell’articolazione sottoastragalica -
PODOLOGIA E TERAPIA MANUALE IL LAVORO IN muscolo scheletrica del piede: cenni • Mobilizzazione generale del calcagno • Tecniche
TEAM TRA PODOLOGO E FISIOTERAPISTA Biomeccanica applicata delle articolazioni del articolatorie dell’articolazione cubo-scafoidea -
Gli argomenti affrontati durante le due giornate, piede • Il ciclo del passo • Valutazione del ciclo del Disfunzione in rotazione dell’articolazione cubo-
nel rispetto delle specifiche competenze passo • Valutazione funzionale dell’apparato scafoidea • Tecniche di scivolamento
professionali, comprendono i test di valutazione deambulativo - Test funzionali per l’articolazione dell’articolazione femoro-tibiale, tecniche
funzionale e posturale, le principali patologie del coxofemorale - Test funzionali per il ginocchio - articolatorie e HVLA - Disfunzione della tibia in
piede, le disfunzioni posturali e le principali Test funzionali per le articolazioni del piede (tibio- anteriorità - Disfunzione della tibia in posteriorità •
tecniche manuali applicate al complesso piede. Per tarsica, sotto astragalica, medio tarsica) °Lunge Esercizio terapeutico - Esercizi di mobilizzazione
il Fisioterapista oltre all’approfondimento delle test ankle dorsiflex ° Navicular drop test ° delle dita e dell’avampiede - Calf Raise - Esercizi di
tecniche manuali per la riabilitazione del piede, è Supination resistance test ° Jack test °La posizione dissociazione delle dita - Short foot • Conclusioni e
utile una maggior conoscenza degli ausili e dei neutra dell’articolazione sotto astragalica °Foot discussione
plantari adeguati da consigliare al paziente e in Posture index - Test per il bacino ° TFE ° Stork test °
particolar modo nel caso di pazienti con piede TFS • Introduzione all’esame baropodometrico •
diabetico. Per il Podologo è importante collaborare La scelta della scarpa nelle disfunzioni posturali e
con il Fisioterapista nei casi in cui il paziente che si nelle sindromi algiche del piede • Il piede
presenta per il confezionamento di un ausilio diabetico, implicazioni in riabilitazione •
plantare, non sia libero da condizionamenti Discussione
biomeccanici del piede e posturali in toto, che
altererebbero la sua valutazione e il manufatto Seconda giornata - h. 9.00-18.00
stesso, rendendolo meno efficace. Nella prima Tecniche di terapia manuale: OGNI TECNICA SARÀ
giornata si tratteranno la valutazione della DIMOSTRATA DAL DOCENTE ED ESEGUITA DAI
deambulazione e i test posturali, mentre nel PARTECIPANTI • Punti di repere ossei e test
secondo giorno, grazie agli strumenti valutativi e articolari - Punti di repere per le ossa del piede e
palpatori acquisiti il giorno precedente, si della gamba - Test di mobilità • Tecniche sui
introdurranno le tecniche manuali, con una tessuti molli (muscolari) - Tricipite surale - Bicipite
sessione quasi esclusivamente pratica. La presenza femorale • Tecniche articolatorie, energia
simultanea dei due relatori in entrambe le giornate muscolare e HVLA della testa del perone -
rende la formazione per il podologo e per il Disfunzione del perone prossimale in anteriorità -
fisioterapista più completa, stimolando il lavoro Disfunzione del perone prossimale in posteriorità •
d’equipe tra le due figure. Tecniche articolatorie, energia muscolare e HVLA
dell’articolazione tibiotarsica e dei cuneiformi -
Disfunzione dell’astragalo in anteriorità -
Disfunzione dell’astragalo in posteriorità - Tecnica
approfondire le tecniche uroriabilitative e la presa "imitiamo gli animali" - stimolazione del nervo
ENURESI E INCONTINENZA FECALE DEL BAMBINO in carico del "dysfunctional voiding", dell'enuresi tibiale posteriore (TTNS)
Le disfunzioni urinarie, l'incontinenza fecale e la infantile, della stipsi e dell'incontinenza fecale e
stipsi in età infantile sono un argomento poco vuole trasmettere informazioni in sintonia con le Giulia Mottadelli • Controllo sfinterico anale nel
trattato, ma che merita attenzione per capire tendenze e le prospettive attuali del mondo bambino • Disturbi primari o secondari •
come assicurare ai piccoli una buona salute scientifico internazionale e secondo la migliore Incontinenza fecale • Encopresi: cause organiche e
intestinale e un rapporto sereno con il loro corpo e evidenza disponibile funzionali •Malformazioni e disturbi a carico del
per contrastare il disagio nella famiglia. I bambini sistema nervoso centrale e/o periferico -
molto piccoli non sono in grado di controllare gli Programma malformazioni anorettali e traumatiche a carico
sfinteri, ma grazie ad un graduale insegnamento, Un giorno - h. 9.00-18.00 del retto e delle strutture perirettali - encopresi
tra i 18 mesi e i 3 anni, riescono ad essere Filippo Incerti •Note di embriologia; anatomo- ritentiva - encopresi idiopatica • Incontinenza e
autonomi ed eliminare il pannolino. Qualche volta fisiologia dell'apparato vescicourinario dell'età encopresi post-chirurgica. • Valutazione clinica
però accade che non si raggiunge una completa infantile • Standardizzazione della terminologa e la (anamnesi ed esame obiettivo generale) • Esami
autonomia oppure un’infiammazione anale, una classificazione della sintomatologia (I.C.C.S) • strumentali •Misure dietetiche e farmacologiche
ragade, i vermi o altri eventi che generino dolore Raggiungimento della continenza urinaria •
durante l’evacuazione possono infatti trovare Capacità vescicale • Incontinenza urinaria Donatella Giraudo • Riabilitazione: concetti
terreno fertile in determinate condizioni e funzionale, urinaria notturna e urinaria organica • generali • Strategie comportamentali: la
generare un condizionamento negativo, con Quando parlare di enuresi? • Disfunctional voiding comprensione e l’acquisizione della piena
conseguente atteggiamento ritenzionista, fino allo nel bambino • Evidence Managemet dell'enuresi • consapevolezza del proprio corpo • Coordinazione
scompenso con encopresi paradossa. Anche eventi Dimensione del problema e strumenti diagnostici • fra respirazione, ponzamento e contrazione del
psicologicamente turbanti come la nascita di un Enuresi monosinomatica vs non monosintomatica complesso sfinterico • Forza ed efficacia contrattile
fratellino/sorellina o le separazioni dei genitori • Presa in carico farmacologica • Eventuali co- del pavimento pelvico • Il supporto strumentale: il
possono svolgere un analogo effetto che scatena il morbidità • Disturbi minzionali refrattari nei biofeedback elettro-manometrico • stimolazione
ritenzionismo e getta le basi per tali disturbi. Non bambini • Disfunzione vescico-sfinterica non del nervo tibiale posteriore • correnti
essendo possibile eliminare determinati eventi, neuropatica • Vescica neurologica • Quali quadri interferenziali • irrigazione transanale
parafisiologici e normali nel corso della vita di tutti clinici possono essere suscettibili di riabilitazione
i bambini, l’importante è rimanere ben vigili,
monitorare il comportamento intestinale ed Donatella Giraudo • Presa in carico riabilitativa •
urinario e ricorrere al parere dello specialista in Valutazione fisioterapica • Cartella di valutazione
caso di anomalie comportamentali. La diagnosi pediatrica • Carta minzionale • Strategie
precoce e un trattamento adeguato possono terapeutiche - Biofeedback - Intervento sullo stile
spesso risolvere in breve tempo problematiche che di vita - Allarme notturno - norme corrette per
altrimenti tendono a strutturarsi e a richiedere l'utilizzo del vasino - il gioco "alla ricerca del
misure terapeutiche molto più prolungate. Il corso muscoletto" - il massaggio colico infantile -
è rivolto ai professionisti sanitari che intendono apprendimento propriocettivo con il gioco
METODO ROVATTI® TRATTAMENTO tipo tridimensionale ed elicoidale. • Rendere i dei protocolli di lavoro personalizzati • L’importanza
CONSERVATIVO DELLA SCOLIOSI CON L’IMPIEGO discenti autonomi nella progettazione e del core stability durante il trattamento
DELLE BANDE ELASTICHE strutturazione dei protocolli riabilitativi ESERCITAZIONI PRATICHE Il protocollo di lavoro •
L’originalità del metodo consiste nell’utilizzare le personalizzati per il trattamento delle scoliosi Sport e scoliosi quali indicazioni dalla letteratura
bande elastiche come se fossero le mani del terapista minori, delle scoliosi strutturate e delle scoliosi internazionale • Condivisione di alcuni casi clinici,
che plasmano il rachide in maniera tridimensionale. dolorose dell’adulto, con l’impiego delle bande evidenze radiografiche e studi clinici Metodo Rovatti®
La percezione delle spinte dell’elastico consente di elastiche. • Condividere esperienze, casi clinici e • Approccio metodologico Metodo Rovatti® • Esercizi
avere una maggiore sensibilizzazione alla correzione. protocolli di lavoro. pratici a secco (senza bande elastiche) • Esercizi
L’altezza del punto di fissaggio dell’elastico e la pratici con bande elastiche ESERCITAZIONI PRATICHE
posizione del paziente sono determinanti per il buon Programma Esercizi e correzioni tridimensionali a secco e con
esito dell’esercizio; la sua azione e funzione Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Presentazione di un bande elastiche • Dibattito finale ed eventuali
destabilizzante agisce anche da stimolo sul controllo caso clinico • Definizione di scoliosi e classificazioni • approfondimenti
neuromotorio laddove vi siano riduzioni di afferenze Stato dell’arte • Introduzione al Metodo Rovatti® •
propriocettive. Il corso illustra in maniera completa Ricordi anatomici, biomeccanici e fisiologici • Terza giornata - h. 9.00-18.00 • L’importanza del
l’evoluzione delle tecniche correttive con le bande Descrizione delle patologie trattate: Scoliosi lavoro con le bande elastiche associato all’utilizzo del
elastiche, dalle origini sino all’introduzione dei nuovi (definizioni, classificazioni, cause, come riconoscerla); corsetto ortopedico • Correzione con le bande
presidi. L’aggiornamento delle tecniche ha portato dislocazione rotatoria o laterolistesi elastiche /esercizi tridimensionali • Correzione con le
alla definizione di centinaia di esercizi a disposizione ESERCITAZIONI PRATICHE Misurazioni radiografiche, bande elastiche / esercizi elicoidali • Il cuneo
dei professionisti per redigere protocolli correttivi lettura dei referti • Trattamento conservativo e derotatorio associato alla banda elastica
sempre più specifici, precisi e studiati per rispondere terapia ortesica: linee guida internazionali, ESERCITAZIONI PRATICHE Esame posturale-
alle esigenze specifiche del singolo paziente. descrizione dei vari metodi e corsetti presenti in funzionale per la selezione del protocollo
letteratura •Metodo Rovatti® - Descrizione riabilitativo (test valutativi) • Trattamento/esercizi
Obiettivi • Insegnare ai partecipanti un metodo di dell’approccio conservativo - Importanza dell’équipe specifici per il trattamento delle scoliosi
lavoro pratico per trattare una patologia complessa nella presa in carico del paziente •Motivazioni e minori/strutturate/ /dell’adulto •
come la scoliosi. • Acquisire competenze nella fondamenti del metodo - Definizione degli obiettivi Trattamento/esercizi specifici per il trattamento delle
valutazione posturale/funzionale completa, basata terapeutici - Come lavorare con le bande elastiche - scoliosi dorsali primarie e dorso-lombari secondarie •
sui test più accreditati per la scoliosi, lettura e Dalla correzione all’autocorrezione della curva Trattamento/esercizi specifici per il trattamento delle
interpretazione dei referti radiografici. • Fornire ai scoliotica • Come eseguire lo screening posturale e scoliosi dorso lombari e lombari primarie e dorsali
corsisti competenze teorico/pratiche per proporre funzionale - Rilevamenti morfologici statico/dinamici secondarie • Trattamento/esercizi specifici per il
ai propri pazienti/clienti un percorso riabilitativo - Misurazione radiografiche- Strumenti valutativi trattamento delle scoliosi miste
mirato basato sui più recenti studi italiani e ESERCITAZIONI PRATICHE Valutazione posturale e ESERCITAZIONI PRATICHE GUIDATE Training
internazionali. • Conoscere, saper fare e saper funzionale formativo di esecuzione dei principali esercizi base
proporre esercizi personalizzati con l’impiego delle
bande elastiche basati sulla correzione Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Stesura del Quarta giornata - h. 9.00-18.00 • Il trattamento dei
tridimensionale del rachide. • Consolidare la protocollo chinesiologico educativo/ riabilitativo • distretti periferici ESERCITAZIONI PRATICHE
tecnica di utilizzo corretta delle bande elastiche in Definizione degli obiettivi specifici • Presentazione GUIDATE Training formativo di esecuzione dei
pratica, con esercizi via via sempre più complessi, di principali esercizi più complessi
EDEMI E LINFEDEMI: CASI COMPLESSI E COMPLICATI da immobilizzazione, l’elefantiasi, l’edema della nel paziente con elefantiasi • Adattamenti del
Gli edemi degli arti sono condizioni frequenti nella mammella, della regione genitale, del capo e del trattamento decongestivo in caso di grave dismorfia
pratica clinica e possono avere una genesi molto collo, l’edema dell’arto amputato. • le competenze Il paziente non deambulante • Edema nel paziente
diversa, conseguente a molte patologie sistemiche oltre per una gestione di base, in termini di debridement e con ipomobilità • Trattamento dell'edema nel
che vascolari. Il trattamento dell’edema secondario a di medicazioni avanzate, di ulcere cutanee venose o paziente non deambulante Microchirurgia linfatica
queste condizioni deve partire quindi da una precisa linfatiche e di bendaggio flebologico con bende •Tecniche microchirurgiche, cenni
diagnosi differenziale ma anche delle eventuali adesive o all’ossido di zinco. ESERCITAZIONI PRATICHE Ulcere venose
comorbilità che possono condizionare le modalità del • Cenni sul trattamento delle ulcere cutanee:
trattamento decongestivo, richiedendo l’applicazione di Programma detersione e medicazioni semplici ed avanzate •
tecniche modificate o adattate o l’abbinamento con
ONLINE - WEBINAR-FAD in diretta - h. 9-18 Dimostrazione della tecnica di bendaggio nel
altri presidi terapeutici. Tra le varie cause di edema, il
Introduzione e obiettivi del percorso formativo • paziente con ulcere venose: bendaggio adesivo,
linfedema è una patologia con caratteristiche di
Revisione di fisiologia e fisiopatologia dell'edema • bende coesive, bende impregnate all'ossido di zinco
cronicità ed evolutività che può portare a sviluppare
conformazioni dismorfiche dell’arto o coinvolgere aree
Diagnosi differenziale degli edemi e dei linfedemi - ecc.
al di fuori degli arti; queste condizioni richiedono cenni di fisiopatologia e aspetti clinici • Insufficienza Seconda giornata - ESERCITAZIONI PRATICHE
l’applicazione di tecniche specifiche di bendaggio o di venosa cronica - cenni di Fisiopatologia, clinica e Revisione delle tecniche di bendaggio
tutori appositamente dedicati. Il linfedema, come diagnosi strumentale dell'insufficienza venosa multicomponente Il paziente non deambulante •
l’insufficienza venosa cronica, può indurre negli stadi cronica - trattamenti medico-chirurgici del paziente Tecnica di bendaggio linfologico modificato nel
avanzati la comparsa di alterazioni o addirittura di flebopatico • Il paziente arteriopatico - cenni di paziente non deambulante Il paziente arteriopatico •
ulcere cutanee, per le quali occorre abbinare al Fisiopatologia, clinica e diagnosi strumentale delle Tecnica di bendaggio linfologico modificato nel
bendaggio delle tecniche di detersione e medicazione. Il arteriopatie periferiche - trattamenti medico- paziente con arteriopatia periferica Il bendaggio del
trattamento microchirurgico del linfedema infine è oggi chirurgici nel paziente arteriopatico - La misurazione paziente amputato • Tecnica di bendaggio nell'arto
una possibilità terapeutica concreta il cui buon esito è dell'ABI (Ankle Brachial Index) (con prova pratica) amputato
legato strettamente all’applicazione di uno specifico •Ulcere venose e miste - definizione ed Terza giornata- ESERCITAZIONI PRATICHE
trattamento riabilitativo pre-, peri- e post-operatorio. etiopatogenesi delle ulcere cutanee - caratteristiche Localizzazioni anomale del linfedema post-oncologico
Questo corso di perfezionamento, rivolto a coloro che cliniche e diagnosi differenziale delle ulcere cutanee • Tecnica del bendaggio linfologico per il linfedema
possiedono già una consolidata esperienza nel della regione genitale, della mammella, per il capo •
trattamento di pazienti con edema linfatico o venoso, si IN PRESENZA - h. 9-18 Prima giornata Tutori ed ausili per i linfedemi della mammella e della
propone di fornire le indicazioni più aggiornate riguardo Diagnosi differenziale degli edemi e dei linfedemi • regione genitale Elefantiasi • Trattamento locale
le modalità per effettuare una diagnosi diferenziale e Red flags nel paziente con edema • Strategia delle lesioni cutanee: verrucosi linfostatica, fistole
per affrontare casi complessi e complicati.
terapeutica nel trattamento dell'edema nel paziente linfatiche ecc. • Tecnica di bendaggio per il linfedema
Obiettivi Al termine del corso i partecipanti avranno con comorbilità Il paziente arteriopatico • con gravi dismorfismi Microchirurgia linfatica •
acquisito: • le conoscenze per riconoscere i segni Trattamento degli edemi e delle lesioni cutanee nel Protocollo di trattamento pre-, peri- e
clinici principali delle diverse condizioni che possono paziente con arteriopatia periferica Localizzazioni postmicrochirurgia linfatica Valutazione ECM
determinare la comparsa di edema degli arti. • le anomale del linfedema post-oncologico • Il
conoscenze e le competenze per un adattamento del linfedema della mammella, della regione genitale,
trattamento decongestivo in caso di coesistenza di del capo e del collo Elefantiasi • Lesioni cutanee del
patologie che complicano il quadro del linfedema paziente con linfedema avanzato • Aspetti dismorfici
degli arti quali, l’arteriopatia periferica, la sindrome
FISIOTERAPIA E RIABILITAZIONE RESPIRATORIA programma
UN APPROCCIO CONCRETO ALLA DISOSTRUZIONE Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Ambiti di
E ALL’ALLENAMENTO DEL PAZIENTE intervento e competenze del Fisioterapista •
La Fisioterapia si occupa principalmente del Valutazione dei segni e sintomi del paziente
ripristino, sviluppo e mantenimento della capacità cardiorespiratorio • Caratteristiche dei pazienti
funzionale di un individuo. Essa dovrebbe essere che necessitano di disostruzione bronchiale
offerta a tutti i pazienti con problematiche
respiratorie, con l’obiettivo di gestire la dispnea e SESSIONE INTERATTIVA • Casi clinici guidati in
controllare i sintomi, mantenere e migliorare la tema di Valutazione fisioterapica del paziente
mobilità e la funzione oltre che migliorare e/o cardiorespiratorio • Dimostrazione pratica sui
supportare la disostruzione bronchiale e la tosse. dispositivi per la somministrazione di
Così definita, la Fisioterapia Respiratoria diventa ossigenoterapia
parte di un intervento multidisciplinare globale,
evidence-based, che prende il nome di Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Valutazione del
Riabilitazione Respiratoria (ERS/ATS Statement, paziente affetto da CoViD-19 • Principi d’azione e
2013). Questa si propone di ridurre i sintomi, tecniche per la fisioterapia respiratoria • Cenni di
ottimizzare lo stato funzionale, aumentare la Aerosolterapia
partecipazione e ridurre i costi sanitari SESSIONE INTERATTIVA • Casi clinici guidati in
stabilizzando o riducendo gli effetti sistemici delle tema di Valutazione e Trattamento del paziente
patologie respiratorie. Il corso ha l’obiettivo di affetto da CoVid-19 • Dimostrazione pratica su
formare i partecipanti sulle nozioni chiave per la alcuni dispositivi per la fisioterapia respiratoria •
gestione della fisioterapia respiratoria e Dimostrazione pratica sull’utilizzo di alcuni device
dell’esercizio fisico nei soggetti con patologie per l’aerosolterapia
respiratorie. Gli argomenti saranno affrontati
tramite lezioni frontali ed esercizi di simulazione Terza giornata - h. 9.00-18.00 •Misure di outcome
clinica in cui i docenti interagiranno con i in fisioterapia respiratoria • Il decondizionamento
partecipanti guidandoli al raggiungimento degli fisico dei pazienti affetti da malattie respiratorie
obiettivi proposti. croniche • Valutazione funzionale dello sforzo •
Obiettivi • Conoscere gli ambiti di intervento della Principi e modalità dell’allenamento
Fisioterapia e Riabilitazione Respiratoria • SESSIONE INTERATTIVA • Casi clinici guidati in
Apprendere gli elementi indispensabili per la tema di disostruzione bronchiale e riallenamento
valutazione e il trattamento dei pazienti con allo sforzo • Dimostrazione sull’esecuzione di test
ingombro bronchiale • Acquisire i concetti da campo per la valutazione funzionale dello
fondamentali per il ricondizionamento all’esercizio sforzo
fisico in presenza di patologia polmonare
Programma Esercizio e gravidanza D. Giraudo - L. Gaier Quando,
GRAVIDANZA E
Tre giorni- 24 ore - h. 9.00-18.00 GRAVIDANZA, fino a quando e quanto fare attività fisica in
PAVIMENTO PELVICO: PARTO E PAVIMENTO PELVICO avvicinamento al parto? E dopo? • Effetto del
ESERCIZI PRE- E POST- training fisico • Limiti dell’esercizio strenuo • Danno
Braga Fisiologia della gravidanza e fisiopatologia neuromuscolare nel dopo parto • Atlete, gravidanza,
PARTO del parto •Modificazioni gravidiche • Travaglio, incontinenza urinaria
parto e secondamento • Obiettivo dell’ostetrica •
Nella pratica clinica è stata messa in particolare Distocia PREPARAZIONE AL PARTO D. Giraudo - L. Gaier
evidenza l’importanza della collaborazione Esercizi di preparazione al parto • Progressione
interdisciplinare fra diverse figure professionali Principali quadri clinici patologici nel dopo-parto dell’esercizio in condizioni fisiologiche... e in caso di
nella prevenzione del danno perineale in • Incontinenza anale, fecale e ai gas: fattori di problemi? • Informazione alla donna ESERCITAZIONE
gravidanza e nel post-parto. Il Corso (pratico), in rischio • Episiotomia • Incontinenza urinaria e PRATICA TRA I PARTECIPANTI • Esercizi di
particolare attraverso l’esecuzione degli esercizi gravidanza • Prolasso degli organi pelvici • Taglio preparazione al parto con l’utilizzo dei presidi •
effettuati dagli stessi partecipanti sotto la guida e cesareo Esercizi di preparazione al parto con … il partner
la supervisione dei docenti, ha lo scopo di far
Ostetrica e prevenzione del danno L. Gaier • ESERCIZI POST-PARTO Esercizi nel dopo parto •
condividere specifiche cognizioni di base e
Progettare la prevenzione, con quali strumenti e Progressione dell’esercizio “Knack” ed “esercizi di
specifiche competenze tecniche avanzate a diverse
Kegel”- “Strenght training” • Muscolo trasverso
figure professionali la cui attività può esplicarsi sulla base di quale evidenza scientifica
dell’addome e muscoli perineali: gli esercizi corretti •
nella prevenzione (attraverso i corsi di •Modificazioni del pavimento pelvico durante la
Respirazione diaframmatica e perineo
preparazione alla nascita), nella diagnosi precoce, gravidanza • I tre trimestri: presa in carico •
ESERCITAZIONE PRATICA TRA I PARTECIPANTI •
nel trattamento e nella riabilitazione delle Esercizi per la presa di coscienza corporea • Addominali e perineo nel dopo parto: un cambio di
disfunzioni perineali. L’evento è da considerarsi di Ambulatorio della gravidanza fisiologica: il training rotta • È possibile assecondare le esigenze estetiche
livello avanzato, perché considera acquisite le perineale • Esperienza in piscina con la fisiologia della contrazione muscolare
nozioni di base delle disfunzioni pelvi-perineali corretta? • Valutazione posturale e segmentaria nel
possibili e le basi teoriche delle singole tecniche Gravidanza, parto e muscolatura pelvica D.
dopo parto • Esercizio fisico dopo il parto (anche
proposte nella pratica e vuole trasmettere Giraudo • Alterazioni dell’attività muscolare del “MAMMA-BIMBO”)
informazioni in sintonia con le tendenze e le pavimento pelvico • Corretta “spinta”: le intuizioni
prospettive attuali del mondo scientifico del metodo A.P.O.R.® di Bernadette de Gasquet e PESSARI, CINTURE E ALTRO D. Giraudo • Presupposti
internazionale e secondo la migliore evidenza del metodo ABDO-MG® (ABDOminaux ,Méthode teorici dell’esercizio perineale con i presidi •
disponibile basata sui criteri della Evidence Based Guillarme)” •Massaggio perineale • Guarding Propriocezione e rinforzo muscolare •Uso dei pessari
reflex e balonnement • Instabilità pelvica • cubici e delle cinture di stabilizzazione della sacro
Practice
Incontinenza in gravidanza •Note di anatomia e di iliaca •Uso del taping in gravidanza, dimostrazione
biomeccanica pratica tra partecipanti (dolore della sacroiliaca,
diastasi del retto e dell'addome, cicatrice post-parto
cesareo)
LE DISFUNZIONI DEL TONO MUSCOLARE NEL anatomo-fisiologici del tono muscolare • Acquisire discussione • Esame posturale e valutazione del
SISTEMA MIOFASCIALE VALUTAZIONE E la capacità di valutare il tono muscolare nei tono disfunzionale • Postura e Tone Control® •
TRATTAMENTO: METODO TONE CONTROL® principali distretti muscolari • Acquisire le Esercizi di normalizzazione del tono disfunzionale
Il sistema miofasciale spesse volte può risultare sequenze di esercizi attivi e passivi da proporre al dei muscoli respiratori
disfunzionale ed una delle problematiche che il paziente per influenzarne la percezione corporea ESERCITAZIONI PRATICHE • Protocolli di lavoro con
terapista deve affrontare è l’alterazione del tono • Acquisire la manualità necessaria per modificare esercizi sul controllo del tono muscolare per le
muscolare. Il corso propone un approccio che il tono disfunzionale attraverso tecniche di terapia principali problematiche a carico di: - colonna
consente di valutare ed intervenire sul tono manuale, esercizi codificati e attraverso l’utilizzo di cervicale - spalla ed il cingolo scapolare - polso-
muscolare attraverso una metodica di tecnica particolari palline di diverso diametro e spessore mano - colonna dorsale - colonna lombare - bacino
manuale e di esercizi attivi codificati. La tecnica • Essere in grado di svolgere un esame posturale - arto inferiore - caviglia e il piede • Discussione di
porta il paziente alla consapevolezza necessaria per valutare le eventuali disfunzioni miofasciali, le un caso clinico e trattamento completo con il
per percepire l’attività e la passività muscolare, il alterazioni del tono muscolare e per verificare metodo Tone Control®
tono di base, l’attività del diaframma e dei muscoli l’efficacia del trattamento
accessori ed il grado di contrazione dei distretti
muscolari . Essendo la percezione del sé Programma
componente fondamentale del controllo del tono, Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Il sistema
attraverso la stimolazione propriocettiva miofasciale ed evidence based practice • Concetto
caratteristica del metodo e con l’utilizzo di palline di disfunzione somatica • Definizione di tono
di diametro e densità specifiche il terapista porta il muscolare • Controllo del tono - basi
paziente ad essere in grado di percepire ed neurofisiologiche • Vautazione del tono muscolare
influenzare il proprio schema corporeo, • Sistemi tonogeni antigravitari • Equilibrio e tono
riequilibrando il tono muscolare e ottimizzando il muscolare • Propriocezione, inibizione reciproca e
controllo posturale globale ed il sistema riflesso da stiramento • Coscienza corporea e
miofasciale. Il metodo è sufficientemente versatile schema corporeo • Il Metodo Tone Control® •
da adattarsi alla personalizzazione del trattamento, Obiettivi del trattamento con MTC • Tappe del
ma contemporaneamente riproducibile con metodo MTC • Concetto di passività
uniformità di tecnica, prestandosi pertanto ad ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercizi di integrazione
essere utilizzato in molte alterazione del sistema e percezione corporea • Esercizi di passività ed
miofasciale e nella maggior parte delle patologie di attività muscolare • La dissociazione delle parti del
origine ortopedica. La metodica è stata presentata corpo
al congresso internazionale AIFI 2017.
programma
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Ontogenesi ed
embriogenesi del piede • Cenni di anatomia
funzionale del complesso piede-caviglia •Micro e
macro tensegrità del sistema connettivale • Il
piede nel contesto neuro-osteo-mio-fasciale
ESERCITAZIONI PRATICHE • Studio ed esame del
recettore podalico • Test in mono-e bi-
pedestazione • Test della marcia • Valutazione
tridimensionale del paziente Seconda giornata -
h. 9.00-18.00 • Correlazione piede, arto inferiore
osservazione, test resistiti e funzionali attivi, Seconda giornata - h. 8.30-17.30 TEST SPECIALI
TEST DI VALUTAZIONE ORTOPEDICA ESAME mobilità attiva, passiva, test palpatori e relativi RACHIDE: ESERCITAZIONI PRATICHE (per
CLINICO-FUNZIONALE IN FISIOTERAPIA test speciali sottocapitolati per patologia (per esempio: SLUMP, straingh leg raise, prone knee
La valutazione funzionale rappresenta un esempio: sindrome da impingement, lesioni della bending, quadrant-kemp’s, prone instability test,
momento imprescindibile nel management cuffia dei rotatori, lesioni SLAP, instabilità GO; sustained lumbar extension test, pelvic
riabilitativo di pazienti con problematiche neuro- instabilità di gomito, epicondilalgia laterale e distraction-compression, Gaenslen’s, Patrick
muscolo-scheletriche in quanto permette di mediale; de Quervain’s disease, instabilità FABER) •Nozioni fondamentali di statistica
poter operare un ragionamento clinico in base a radioulnare, scafolunata, sindromi da medica e relativi indici: analisi della validità dei
dati significativi e organizzati, di prendere intrappolamento tipo tunnel carpale, tunnel reperti e dei test utilizzati nella valutazione •
decisioni in condizioni di minor incertezza e di cubitale, del pronatore rotondo) Integrazione e interpretazione dei dati:
determinare, secondo le tipicità di ogni singolo l’importanza dell’utilizzo di cluster di findings e
paziente, le strategie terapeutiche più adeguate. TEST SPECIALI ARTO SUPERIORE: ESERCITAZIONI test
Evento concepito per soddisfare le esigenze delle PRATICHE (per esempio: Neer, Hawkings, Jobe’s, TEST SPECIALI RACHIDE: ESERCITAZIONI
diverse figure professionali: medico e Gerber lift off, O’Brien active compression, Crank, PRATICHE • Discussione di un caso clinico (con
fisioterapista. elbow varo-valgo stress, lateral pivot shift impiego della clinimetria e dei questionari
Obiettivi • Fornire ai partecipanti tutte le apprehension test, ULNT, filkenstein, phalen) autosomministrati) • Esame fisico anca,
competenze per effettuare una valutazione ginocchio, complesso articolare caviglia-piede:
funzionale completa e ragionata • Saper TEST SPECIALI ARTO SUPERIORE: ESERCITAZIONI ispezioneosservazione, test resistiti e funzionali
scegliere e somministrare correttamente i test PRATICHE (per esempio: Neer, Hawkings, Jobe’s, attivi, mobilità attiva, passiva, test palpatori e
clinici speciali statisticamente più accurati, Gerber lift off, O’Brien active compression, Crank, relativi test speciali sottocapitolati per patologia
attraverso lezioni frontali, sessioni pratiche elbow varo-valgo stress, lateral pivot shift (per esempio: impingement femoro acetabolare,
(hands-on) e discussione di casi clinici. apprehension test, ULNT, filkenstein, phalen) • anca a scatto; patologia meniscale, lesioni
Discussione di due casi clinici (con impiego anche capsulo-legamentose del ginocchio, instabilità
della clinimetria e dei questionari rotulea, sindrome dolorosa femoro-rotulea;
Programma autosomministrati) • Esame fisico rachide lesioni caspulolegamentose di caviglia, sindromi
Prima giornata - h. 9.00-18.00 cervicale, dorsale, lombare, bacino: da impingement di caviglia; tarsal tunnel
• Perché valutare e quali modelli di riferimento ispezioneosservazione, test resistiti e funzionali syndrome, neurinoma di Morton, alluce valgo,
utilizzare • Come ridurre l’errore diagnostico in attivi, mobilità attiva, passiva, test palpatori e alluce rigido-limitus)
medicina riabilitativa • Come formulare un relativi test speciali sottocapitolati per patologia TEST SPECIALI ARTO INFERIORE: ESERCITAZIONI
corretto quesito clinico • Come strutturare (per esempio: ernia del disco lombare PRATICHE (per esempio: Lachman, pivot shift,
l’indagine anamnestica: dall’intervista guidata del sintomatica, stenosi lombare sintomatica, McMurray, patellar apprehension, FADIR, FABER,
paziente alla formulazione delle ipotesi instabilità anatomica/funzionale, spondilolisi, Thomas, Fitzgerald, ankle anterior drawer, talar
diagnostiche funzionali attraverso la ricerca e pelvic girdle pain) tilt, Moulder) • Discussione di un caso clinico
l’organizzazione dei dati rilevanti • Esame clinico- (con impiego della clinimetria e dei questionari
funzionale arto superiore: complesso articolare autosomministrati)
spalla, gomito, polso-mano: ispezione-
ATTIVITÀ FISICA ADATTATA: L’ESERCIZIO esercizi a difficoltà crescente, utili per le varie disturbi dell’equilibrio e della deambulazione
MOTORIO NELLA TERZA ETÀ COME REALIZZARE patologie e problematiche del soggetto. • (prevenzione cadute)
SEQUENZE DI ESERCIZI PER PROBLEMATICHE Verificare la corretta esecuzione degli esercizi e ESERCITAZIONI PRATICHE • Come adattare un
SPECIFICHE DELLA PERSONA ANZIANA l’efficacia del carico di lavoro impostato. esercizio alle caratteristiche del soggetto:
Nell’ultimo secolo l’aspettativa di vita è suggerire facilitazioni e modifiche all’esercizio
aumentata, ma anche la popolazione anziana PROGRAMMA standard • Come scegliere e utilizzare gli attrezzi
affetta da patologie croniche o disabilità: Prima giornata - h. 9.00-18.00 più idonei • Sequenze di esercizi finalizzate - alla
l’invecchiamento non è una malattia, ma un Teoria coordinazione globale e segmentaria - alla
processo naturale che dura tutta la vita e, • Gli effetti del movimento nella terza età • risoluzione o miglioramento delle problematiche
nonostante i limiti, non implica necessariamente Valutazione funzionale: i test da conoscere • osteoarticolari - all’incremento della mobilità
la fine della serenità e della buona salute. Presupposti teorici (linee guida per l’AFA, articolare e lo stretching - alla stabilizzazione del
“L’attività fisica è la più efficace prescrizione che modificazioni fisiologiche dei principali organi e core (corretto svolgimento degli esercizi per i
il medico può fare per la promozione di una sistemi nell’età anziana) per la pianificazione, la muscoli addominali) - all’equilibrio e alla
vecchia di successo” (Archives of Internal programmazione e la realizzazione di esercizi per: prevenzione delle cadute
Medicine, 2010): questo perché il movimento - problematiche respiratorie - problematiche
razionale e adattato alla persona si dimostra cardiocircolatorie - ipotonia e sarcopenia
efficace nel ritardare il sopraggiungere delle ESERCITAZIONI PRATICHE • Come scegliere le
malattie croniche e disabilitanti, come nel stazioni di partenza più adatte • Come pianificare
mantenere una buona qualità di vita nell’ambito una progressione didattica e concatenare gli
della comunità di appartenenza. L’esercizio è esercizi in sequenze funzionali • Errori
come un “farmaco” e come tale deve essere metodologici e esercizi controindicati: cosa non
prescritto e somministrato nel modo opportuno, fare • Sequenze di esercizi finalizzate -
eseguito correttamente e strutturato in sequenze all’educazione respiratoria e al miglioramento di
funzionali. “Se fossimo in grado di fornire a problematiche respiratorie - all’implemento delle
ciascuno la giusta dose di nutrimento e di funzioni cardiovascolari - al potenziamento e
esercizio fisico, né in difetto né in eccesso, rinforzo muscolare
avremmo trovato la strada per la salute”
(Ippocrate 460-377 a.C.) Seconda giornata - h. 9.00-18.00
Obiettivi • Fornire gli strumenti operativi utili ad Teoria
adattare gli esercizi alle condizioni della persona • Presupposti teorici (linee guida per l’AFA,
anziana, attraverso esercitazioni pratiche modificazioni fisiologiche dei principali organi e
supportate dalle conoscenze teoriche dei sistemi nell’età anziana) per la pianificazione, la
cambiamenti fisiologici legati all’invecchiamento programmazione e la realizzazione di esercizi per:
e alle problematiche e alle malattie correlate - disturbi del sistema nervoso centrale e
all’età. • Imparare a determinare sequenze di periferico - problematiche osteoarticolari -
osteopenia e osteoporosi - controllo posturale -
TUTORI ELASTICI IN LINFOLOGIA E regolabili, di tutori notturni o di tutori per edemi venose • La corretta prescrizione del tutore
di particolari regioni del corpo. Verranno elastico in flebologia
FLEBOLOGIA specificate le complicanze e le precauzioni nel IN PRESENZA - h. 9-18
I tutori elastici rappresentano uno strumento
loro uso. Verrà descritto come gestire Prima giornata • La costruzione del tutore: la
fondamentale nel trattamento del paziente con
l’integrazione del tutore nel percorso terapeutico trama piatta • Tutori su misura • La corretta
malattie venose o linfatiche. La loro importanza
del paziente, in rapporto alle altre terapie prescrizione del tutore elastico in linfologia • I
viene frequentemente sottovalutata; spesso,
intraprese. Si discuteranno poi gli aspetti relativi tutori regolabili • I tutori notturni • Aspetti
dopo un trattamento chirurgico flebologico o
all’accettazione da parte dei pazienti di questi normativi : i LEA • Problemi con l’uso dei tutori •
dopo un trattamento decongestivo intensivo per
ausili, specificando come affrontare i più comuni Controindicazioni e precauzioni
un linfedema, l’indicazione ad un tutore elastico
problemi descritti, anche grazie alle numerose ESERCITAZIONI PRATICHE, dimostrazione da
non viene fornita in materia precisa e
lavorazioni aggiuntive che le aziende del settore parte del docente • Le lavorazioni aggiuntive
personalizzata. Considerando che sia la patologia
mettono oggi a disposizione. Alla parte teorica si • Caratteristiche dei tutori in commercio
venosa che quella linfatica rappresentano
affianca una parte pratica in cui, oltre alla • Gli ausili indossa-calze
condizioni croniche e spontaneamente evolutive,
valutazione delle caratteristiche dei diversi tutori
che richiedono quindi un controllo quotidiano
disponibili sia per il linfedema che per le malattie Seconda giornata
possibilmente gestibile da parte del paziente
flebologiche, verranno presentati e provati i ESERCITAZIONI PRATICHE, dimostrazione da
stesso, la mancata o non corretta adozione di
diversi strumenti per facilitarne l’indossamento. parte del docente ed esercitazione individuale
questo ausilio spesso rappresenta la vera causa
Infine si apprenderanno in maniera pratica e • Presa misure per il tutore standard dell'arto
del progressivo peggioramento nel tempo delle
sotto la supervisione di tutor esperti le modalità superiore • Presa misure per il tutore su misura
patologie di base, con lo sviluppo di complicanze
di presa delle misure per la scelta dei tutori dell'arto superiore • Presa misure per il tutore
e recidive. Tale situazione spesso deriva da una
standard e "custom made". standard dell'arto superiore • Presa misure per il
conoscenza non sufficientemente approfondita
tutore su misura dell'arto superiore • Presa
di questi insostituibili strumenti terapeutici da
misure tutori particolar
parte degli operatori sanitari del settore. Scopo ONLINE - WEBINAR - FAD in diretta - h. 14.30-
di questo corso è quindi quello di approfondire, 18.30 • Il ruolo del tutore nelle flebopatie e nel
sia da un punto di vista teorico che pratico, linfedema • Principi fisici di elastocompressione:
questo argomento. In una parte online verranno estensibilità ed elasticità, pressione di riposo e di Per partecipare a questo corso è necessario
trattate in maniera approfondita le basi teoriche: lavoro, compressione e contenzione obbligatoriamente aver frequentato il corso FAD
i principi fisici della compressione e contenzione • Classificazione dei tutori: preventivi, terapeutici "Inquadramento clinico-strumentale e approccio
elastica, le modalità di confezionamento dei • Aspetti certificativi • Classi di compressione terapeutico del linfedema" (disponibile su www.
tutori, le trame utilizzate, la classificazione dei • La costruzione del tutore: la trama circolare ediacademy.it nella sezione LinfoAcademy)
tutori per gradi di compressione, i modelli •Modelli di tutore standard per l’arto superiore e
disponibili, gli aspetti certificativi e legislativi; per l’arto inferiore • Indicazioni dei tutori in
verranno poi date le indicazioni prescrittive per flebologia: - trombosi e tromboflebiti - sindrome
le principali malattie venose e per i vari stadi del post-trombotica - malattia varicosa - post-
linfedema. Verranno illustrati i vari tipi di tutori chirurgia e post-scleroterapia - post-ulcere
FISIOTERAPIA MUSCOLOSCHELETRICA biopsicosociale. Il percorso formativo di Terapia
CONCETTO KALTENBORN-EVJENTH TERAPIA manuale basata sul concetto Kaltenborn-Evjenth
MANUALE - ARTO SUPERIORE • applica un ragionamento clinico strutturato e
Volete imparare a suonare il violino? Non sarà fondato sull’evidenza scientifica e clinica •
possibile in solo due weekend. Poiché utilizza tecniche classiche di mobilizzazione e
l’apprendimento richiede un po’ di impegno, il automobilizzazione • iinsegna esercizi attivi dal
percorso formativo che vi offriamo per diventare “motor learning” fino al allenamento • insegna
uno specialista per i problemi muscoloscheletrici l’autotrattamento al paziente.
del paziente richiede un investimento. Forse al
inizio vi parrà lungo, ma poi vi sembrerà che non Obiettivi • Apprendere un procedimento logico e
basti. Dopo questo percorso formativo scientifico (clinical reasoning) nell’esame e nel
padroneggerete il ragionamento clinico di trattamento delle disfunzioni secondo il Concetto
fronte alle problematiche muscoloscheletriche OMT Kaltenborn-Evjenth • Formulare una
del paziente e saprete applicare tecniche diagnosi fisioterapica delle disfunzioni dell’arto
specifiche per risolverli. L’obiettivo è di rendervi superiore seguendo la classificazione
abili nell’agire e non solo di aumentare le vostre internazionale (ICF) • Identificare le indicazioni e
conoscenze. Secondo la definizione controindicazioni al trattamento • Definire un
dell’associazione internazionale dei fisioterapisti progetto terapeutico basato sul risultato
IFOMPT la TM è un approccio basato sul dell’esame • Identificare la struttura responsabile
ragionamento clinico e sull’evidenza scientifica della disfunzione • Apprendere le tecniche
e clinica che comprende tecniche passive e manuali per:
attive (esercizi ecc.) nel quadro biopsicosociale di - alleviare dolori a carico dell’arto superiore
ogni individuale paziente (www.ifompt.org). - ridurre la rigidità capsulo-legamentosa
Come specializzazione nella fisioterapia per la (trazioni, scivolamenti, ...) nelle articolazioni
valutazione e il trattamento delle problematiche dell’arto isuperiore
muscoloscheletriche la TM è efficace. Oggi, oltre - diminuire uno spasmo o una retrazione dei
alla mobilizzazione passiva, le tecniche usate muscoli dell’arto superiore (massaggio
dagli specialisti nelle problematiche funzionale, allungamento muscolare, tecniche di
muscoloscheletriche comprendono anche lo rilassamento
stretching dei muscoli, l’allenamento, la
neurodinamica, la comprensione del dolore e
l’educazione terapeutica per favorire
“l’empowerment” del paziente nella gestione del
suo problema di salute. L’insegnamento pratico
si focalizza sul aspetto biomedico nel modello
DISFUNZIONI DELLA SESSUALITÀ PROGRAMMA
due giorni - h. 9.00-18.00
NELLA DONNA PRESA IN CARICO • Introduzione alla sessuologia • Dispareunia,
RIABILITATIVA vulvodinia, vaginismo: definizione e
Le disfunzioni sessuali femminili sono molto fisiopatologia • Valutazione delle differenti
frequenti in letteratura, eppure poche pazienti problematiche
intraprendono un percorso terapeutico. Queste - come porre le domande alla paziente
disfunzioni sono diverse: dispareunia, - come formulare le risposte ai suoi quesiti
vestibolodinia, vaginismo, e sono accompagnate •Metodi e protocolli rieducativi
spesso da riduzione del desiderio e del piacere. - approccio psico-sessuologico
Le disfunzioni sessuali femminili coinvolgono non - trattamento chinesio-sessuologico
solo l’intimità, ma anche l’autostima : hanno - terapia comportamentale
sempre un impatto psicologico e si ripercuotono - tecniche manuali
sulla relazione di coppia. L’identificazione e la - tecniche globali
presa in carico riabilitativa delle disfunzioni • Le problematiche sessuali nella relazione di
sessuali o del dolore nella donna richiedono una coppia
buona conoscenza della fisiologia e della
fisiopatologia specifica, ma non sono sufficienti.
Al termine di questo corso il partecipante
conoscerà le tecniche e i protocolli terapeutici
per i disturbi della sessualità nella donna,
associando ai trattamenti rieducativi le tecniche
comportamentali. Queste ultime hanno una
importanza fondamentale per il raggiungimento
dei risultati.
Obiettivi della presa in carico riabilitativa
• Recuperare la funzionalità muscolare: efficacia
della contrazione, coordinazione, rilassamento,
mobilità • Limitare il peggioramento della
sintomatologia riducendo le componenti del
dolore, l’ansia e le tensioni muscolari •
Comprendere e intervenire sugli effetti collaterali
dei disturbi della sessualità sulla vita quotidiana
•Migliorare la comunicazione all’interno della
coppia • Aumentare la fiducia e l’autostima del
paziente.
PIEDE TORTO CONGENITO IN ETA’ progressivamente la deformità; quando la parte PROGRAMMA
anteriore del piede è corretta, si può procedere Un giorno - h. 9.00-18.00
PEDIATRICA IL METODO PONSETI E LE al distacco del tendine di Achille con un TEORIA
TECNICHE FISIOTERAPICHE MANUALI intervento semplice in anestesia locale, cui segue • Dati epidemiologici ed eziopatogenesi del piede
Con il termine “piede torto” s’intende definire il posizionamento di un tutore. Basandosi su una torto • Esame clinico e diagnosi differenziale
una serie di alterazioni anatomiche torsionali conoscenza dettagliata dell’anatomia patologica • Il metodo Ponseti
che, a partire dalla X-XII settimana di sviluppo del piede torto questi approcci sono in grado di: - principi fondamentali
uterino, per cause non ancora del tutto note, • ottenere risultati clinici e funzionali facilmente - indicazioni
provocano una deformità tridimensionale delle riproducibili se praticato da personale ben - controindicazioni e limiti
componenti muscolo-scheletriche del piede, non addestrato • ridurre, a parità di correzione • Le tecniche fisioterapiche manuali
correggibili passivamente e tendenti a recidivare anatomica, la possibilità d’incorrere in una - la valutazione fisioterapica
nei primi anni di vita del bambino. Rappresenta recidiva • ottenere risultati funzionali a distanza - principi fondamentali
una delle malformazioni congenite più frequenti superiori al trattamento tradizionale e a quello - modalità e indicazioni
(la prima a carico del piede e la seconda, dopo la chirurgico ESERCITAZIONI PRATICHE •Workshop pratici sul
displasia evolutiva dell’anca, tra quelle a carico di Durante il corso verranno discussi i vantaggi ed i metodo Ponseti, sulla valutazione fisioterapica e
tutto l’arto inferiore) con un’incidenza compresa limiti della metodica Ponseti, la strategia di le tecniche fisioterapiche manuali
tra lo 0,6 ed il 6,8% dei nati vivi a seconda counseling e le tecniche fisioterapiche manuali
dell’area geografica presa in esame e delle origini che coadiuvano e facilitano l’adottamento da
etnico-razziali della popolazione esaminata. In parte delle famiglie e del bambino durante
Italia ogni anno nascono circa 600 bambini con questa scelta terapeutica. Nei workshop pratici
questa grave malformazione dell’arto inferiore. dedicati i partecipanti proveranno sotto la guida
Per il trattamento del piede torto in età dei Docenti le manualità terapeutiche e
pediatrica sono stati descritti in letteratura riabilitative al fine di poter garantire ai piccoli
protocolli di cura (conservativi e/o chirurgici) così pazienti la migliore compliance e la maggiore
diversi per metodologia, tempistica, tecnica di possibilità di guarigione con questa scelta
esecuzione e risultati da poter essere terapeutica.
difficilmente comparabili tra loro in termini di
efficacia. Negli ultimi decenni si sono Obiettivi • Apprendere l’inquadramento clinico-
progressivamente diffusi e affermati nuovi diagnostico e terapeutico del piede torto
protocolli di trattamento riabilitativi; il metodo • Imparare a trattare il piede torto mediante la
Ponseti ha radicalmente cambiato la prognosi del tecnica Ponseti • Apprendere le tecniche di
piede torto idiopatico a breve, medio e lungo counseling e fisioterapiche manuali per il
termine. Il trattamento Ponseti si basa su trattamento del piede torto
manipolazioni del piede affetto, applicazione di
gessetti a distanza di una settimana l’uno
dall’altro senza intervallo che correggono
I MERIDIANI IN FISIOTERAPIA • Stimolazione puntiforme lungo il meridiano agopuntura e identificazione dei meridiani
indicazioni e controindicazioni coinvolti
TRATTAMENTO DEL DOLORE OSTEO- • Utilizzo della magnetoterapia sui punti di pratica clinica - localizzazione dei punti di
ARTICOLARE agopuntura trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
Si tratta di un corso rivolto a fisioterapisti, medici • Autotrattamento come supporto al • Dolore anteriore e il dolore posteriore
e osteopati nel quale verranno esposti alcuni trattamento
fondamenti della medicina cinese utili per il CERVICALGIA Studio dei più importanti punti di GOMITO Studio dei più importanti punti di
trattare il dolore senza l’utilizzo di aghi. In MTC i agopuntura e identificazione dei meridiani agopuntura e identificazione dei meridiani
meridiani rappresentano una rete di canali coinvolti coinvolti
energetici che mette in relazione tra loro pratica clinica - localizzazione dei punti di pratica clinica - localizzazione dei punti di
differenti punti e organi. I partecipanti trattamento secondo le 5 relazioni per trattare: trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
apprenderanno la relazione energetica e • Dolore bilaterale • Dolore monolaterale • Epicondilite • Epitrocleite
anatomica di ogni meridiano con il resto del • Dolore con irradiazione dolorosa all’arto
corpo e tra i diversi meridiani; impareranno superiore ANCA Studio dei più importanti punti di
inoltre come ottenere un effetto di analgesia agopuntura e identificazione dei meridiani
simile all’agopuntura, lavorando su specifici punti LOMBALGIA Studio dei più importanti punti di coinvolti
di comando distanti dalla sede del dolore senza agopuntura e identificazione dei meridiani pratica clinica - localizzazione dei punti di
l’utilizzo di aghi ma con specifici strumenti forniti coinvolti trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
durante il corso. Il corso sarà prevalentemente pratica clinica - localizzazione dei punti di • Dolore del trocantere
composto da sessioni pratiche in cui ogni trattamento secondo le 5 relazioni per trattare
partecipante sperimenterà le tecniche apprese. • Dolore lombare a cintura GINOCCHIO Studio dei più importanti punti di
• Dolore monolaterale agopuntura e identificazione dei meridiani
PROGRAMMA • Dolore con irradiazione dolorosa all’arto coinvolti
Prima giornata - h. 9.00-18.00 inferiore: pratica clinica - localizzazione dei punti di
• La legge dello yin e dello yang come coordinate • Applicazioni e significato della LINGHU trattamento secondo le 5 relazioni per trattare:
spazio temporali combination • Dolore compartimento mediale, laterale e
• I 5 Elementi e il significato delle 4 relazioni posteriore Valutazione ECM
fondamentali Seconda giornata - h. 9.00-18.00
• I 12 Meridiani, la grande circolazione con i suoi • Revisione dei 12 Meridiani per i diversi
livelli e strati segmenti anatomici
• Il quadrato magico e il sistema di immagine e • Ripasso delle 5 relazioni dei meridiani
specchio dei meridiani • Possibili schemi di trattamento
• Le 5 relazioni fondamentali tra i meridiani • Significato e utilizzo della tecnica polso caviglia
• Il trattamento a distanza indicazioni e LA SPALLA Studio dei più importanti punti di
possibilità terapeutiche
GRAVIDANZA: APPROCCIO PROGRAMMA
Due giornate - h. 9.00-18.00
OSTEOPATICO E POSTURALE • Fisiologia e fisiopatologia della gravidanza •
TECNICHE FASCIALI E Sistemica e approccio armonico • I cambiamenti
MORFOGENETICHE posturali • Valutazione posturale di base •
Questo corso deriva dalla ultratrentennale “Syndrome Disharmonieux” Posturale: priorità
esperienza dei docenti. Dopo aver esaminato le assoluta • I test neuro-posturali: alla ricerca
caratteristiche fisiologiche della gravidanza, dell’eziologia • Le tre fasi della gravidanza:
durante il corso si tratteranno i test specifici per approccio osteopatico. • La preparazione al parto
pianificare un corretto trattamento osteopatico • Presentazione podalica • Approccio
nella donna incinta: si tratteranno sia le tecniche osteopatico alle patologie principali • Tecnica sui
per le situazioni patologiche sia le tecniche per legamenti uterini • Conclusioni e discussione
alleviare i disturbi che comunemente la futura finale
mamma incontra nei 9 mesi di gestazione. I
protocolli che il partecipante imparerà sono Approccio osteopatico: •tecniche fasciali
immediatamente applicabili già il giorno •tecniche morfogenetiche
successivo al corso e daranno al professionista la
capacità di eseguire le manovre osteopatiche in
sicurezza anche in situazioni “delicate” e
particolari come la gravidanza. L’approccio
osteopatico insegnato durante il corso prevede
tecniche fasciali e tecniche morfogenetiche
Obiettivi
• Apprendere i test specifici osteopatici e
posturali per pianificare un corretto trattamento
nella donna incinta • Apprendere le tecniche
osteopatiche per le situazioni patologiche della
donna in gravidanza
• Apprendere le tecniche osteopatiche per
alleviare i disturbi tipici della gravidanza.
LA RELAZIONE TRA CORPO, AZIONE, • Neuroscienze: collegamento corpo/mente della comunicazione e della verbalità e le
relativo ai propri vissuti e alla casistica (embodied problematiche della non verbalità.
LINGUAGGIO E CERVELLO COME cognition) ESERCITAZIONI PRATICHE A COPPIE: comunicazione
FAVORIRE LA COMUNICAZIONE E Obiettivi e “ascolto“ dell’altro, Il detto e il “non detto” • La
L’APPRENDIMENTO L’obiettivo del corso è fornire agli Operatori CAA: nascita ed evoluzione, criticità, casistica •
Lo scopo del corso è di preparare una strada che (riabilitatori, educatori, psicologi, NPI e ai genitori) L’approccio c.m.i.®(cognitivo - motivazionale -
un punto di vista che consideri i processi di individualizzato): il ruolo del corpo e del cervello
abbia in primis come obiettivo il riconoscimento
apprendimento come un percorso di conoscenza di nei processi di apprendimento della realtà quale
della persona in quanto tale e, in questo
sé e di sé nel mondo. In questa ottica i processi di base per una consapevolezza delle proprie
riconoscimento, individuare la modalità per
apprendimento verranno considerati come il conoscenze.
facilitare un percorso comunicativo in cui il prodotto del corpo/cervello nel suo agire e nel suo ESERCITAZIONI PRATICHE A GRUPPI: la differenza
soggetto si riconosca e riconosca i suoi significati, divenire Persona tra Prodotto e Processo. • Collegamento tra i lavori
quelli che ha imparato nella e dalla sua psicomotori, la comunicazione, l’approccio c.m.i.® e
esperienza. Tutto ciò richiede un percorso di PROGRAMMA le attuali conoscenze relative alla Neuroscienze:
consapevolezza del proprio corpo per percepire Prima giornata - h. 9.00-18.00 embodied cognition. • L’approccio c.m.i.® : lavoro
in prima persona le difficoltà della non Vissuto psicomotorio: lavoro pratico corporeo pratico su Punti di riferimento e Procedure. • Il
comunicazione, del disorientamento, della Le giornate saranno suddivise in 8 vissuti ciascuno ruolo del corpo nei processi di apprendimento. • Il
relazione e dell’ascolto del non detto. Il corso con successiva verbalizzazione e una discussione ruolo della Psicomotricità, della CAA e delle
sarà costituito da momenti formativi differenziati finale. Ogni vissuto avrà una tematica relativa alla Neuroscienze nella strutturazione del c.m.i.®
su diversi settori, quasi totalmente pratici che motricità, alla sensorialità e percezione, alla
andranno a integrarsi in un percorso che da motivazione ed emozione, alla comunicazione, Quarta giornata - h. 9.00-18.00 • Ripasso e sintesi
psicomotorio diventa relazionale/comunicativo, all’oggetto, allo spazio/tempo, e alla cognizione. lavori giornata precedente • Recupero dei vissuti
infine linguistico/cognitivo in una correlazione tra • Vissuti psicomotori sulla motricità e sulla psicomotori in un’ottica che integri più aspetti
motricità, sensorialità, cognitività, linguaggio e sensorialità e percezione dell’esperienza sul piano sia del visibile (ciò che fa il
neuroscienze. Durante i due weekend del corso si • Vissuti psicomotori su corpo e oggetto corpo - comportamento) sia dell’invisibile (ciò che
tratterano, con un lavoro pratico e corporeo, Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Ripasso e sintesi fa il cervello, costruzionedi mappe e relativa
i seguenti temi: del lavoro della giornata precedente • Vissuti “immagine”) • Considerazioni sul ruolo della
psicomotori su motivazione ed emozione • Vissuto Famiglia nei processi di apprendimento alla luce
• Vissuti psicomotori relativi alla motricità, alla
psicomotorio sulla comunicazione • Vissuti delle neuroscienze • Casi clinici: esposizione di
senso/percezione, all’emozione, alla
psicomotori su spazio/tempo e su corpo/cognizione lavori effettuati in contesti diversi in un contesto
comunicazione e allo spazio/tempo
Terza giornata - h. 9.00-18.00 Comunicazione dialettico con la partecipazione dei partecipanti •
• Casi clinici nell’ambito delle neuropatologie • comunicazione non verbale • linguaggio • CAA - Continua il lavoro sulla casistica •Neurosviluppo: la
complesse Comunicazione Aumentativa Alternativa persona e sua identità • Discussione
• Comunicazione: verbale, non verbale, ESERCITAZIONI PRATICO/TEORICHE: la
alternativa (CAA) comunicazione nei differenti contesti per una
• Approccio c.m.i.® (cognitivo – motivazionale – consapevolezza del proprio modo di porsi, di
individualizzato): essere, di “vedere” e di “ascoltare” l’altro • Ruolo
principalmente su tecniche di mobilizzazione e di mediano - la sindrome del tunnel cubitale. •
NEUROPATIE DA COMPRESSIONE DEI NERVI neurodinamica. Nell'ambito del corso verrà dato Diagnosi differenziale nella sindrome del tunnel
MEDIANO E ULNARE TRAPPOLE CLINICHE, ampio spazio alla esercitazione con queste cubitale - test clinici - esami ecografici ed
MECCANISMI NEUROFISIOPATOLOGICI E tecniche. elettromiografici • Interpretazioni patogenetiche
TRATTAMENTO Obiettivi • Acquisire, tramite l'osservazione, i delle sindromi da intrappolamento e approccio
La diagnosi delle neuropatie periferiche non è segni fisici, le manovre e le scale diagnostiche e terapeutico: importanza della
agevole. Ne esistono oltre cento, con differenti tramite l’interpretazione di esami neuroinfiammazione e dei meccanismi di
eziologie e diversi modi di classificarle. All'interno elettromiografici ed ecografici gli elementi per sensibilizzazione centrale e periferica. • Esempi
di questo panorama un ruolo rilevante è svolto una valutazione clinica accurata in termini di tecniche di mobilizzazione e di trattamento
dalle neuropatie da compressione, le cui forme diagnostici e prognostici della sindrome del neurodinamico dei nervi mediano e ulnare, le
più frequenti sono la sindrome del tunnel carpale tunnel carpale e della sindrome del tunnel evidenze scientifiche. • Dimostrazione pratica di
e la sindrome del tunnel cubitale. In questo corso cubitale differenziando le due sindromi da altre alcuni test diagnostici riguardanti le sindromi da
verranno analizzate, anche tramite immagini neuropatie che mostrano sintomi simili (trappole intrappolamento dei nervi mediano e ulnare.
ecografiche ed elettromiografiche, le alterazioni cliniche) • Acquisire i principi basilari del • Dimostrazione pratica di alcune tecniche di
anatomiche, le anastomosi, le sindromi da trattamento delle neuropatie da compressione in mobilizzazione e di tecniche neurodinamiche.
intrappolamento meno frequenti che riguardano rapporto ai meccanismi neurofisiopatologici ESERCITAZIONE PRATICA in piccoli gruppi sotto la
i nervi mediano e ulnare e che possono alterare sottostanti, considerando i dati della recente guida dei docenti • esercitazione su alcune
la usuale manifestazione clinica di queste letteratura • Acquisire, tramite esercitazioni tecniche di mobilizzazione riguardanti la
sindromi e costituire trappole diagnostiche, con guidate, alcune tecniche neurodinamiche e di sindrome del tunnel carpale e più in generale i
conseguenze importanti per il trattamento. mobilizzazione riguardanti il nervo mediano e il nervi mediano e ulnare. • esercitazione in merito
Verranno inoltre analizzati i meccanismi nervo ulnare alle tecniche neurodinamiche
fisiopatologici di base comuni a tutte le
neuropatie da compressione come i cambiamenti PROGRAMMA
assonali e mielinici, la sensibilizzazione del Una giornata - h. 9.00-18.00 • Inquadramento
sistema nervoso periferico e centrale, la neuro- delle sindromi da compressione - la
infiammazione, rapportando questi fenomeni ai demielinizzazione - il danno assonale • Cenni di
segni e sintomi clinici e ai reperti strumentali di anatomia del tunnel carpale e del tunnel ulnare -
questi pazienti, con l'obiettivo di definirne la anomalie di innervazione (trappole anatomiche).
reale compromissione e facilitarne un • Sindrome del tunnel carpale: - la diagnosi
trattamento mirato. Considerando gli aspetti clinica con osservazioni - segni fisici - manovre e
soprariportati, alla luce delle recenti evidenze scale diagnostiche. • Diagnosi elettromiografica
scientifiche, si può proporre come primo ed ecografica della sindrome del tunnel carpale.
approccio e talora in alternativa all'intervento • Compressione del nervo mediano prossimale
chirurgico di decompressione, un trattamento con particolare riferimento a livello del gomito e
conservativo kinesiterapico basato all'avambraccio. • Diversi livelli di compressione
del nervo ulnare - le anastomosi con il nervo
ECOCOLORDOPPLER DEI TRONCHI Metodi di esplorazione secondo le linee guida
Elementi base dell’esplorazione medicale SIDV GIUV
SOVRA-AORTICI E DEI VASI DEGLI dell’ecocolordoppler • l’intima -media-tickness (imt) metodi pratici di
ARTI INFERIORI • anatomia ecografica •fisiologia della risposta esplorazione
Nella prima giornata saranno fornite le nozioni di ecocolordoppler • risposta fisiologica per i distretti ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • tipologia e
anatomia ecografica delle strutture vascolari, le vascolari esplorati normali sede placche • velocità’ doppler attese : picco di
basi della metodica diagnostica ecocolordoppler velocita’ sistolica, velocità’ media etc.
per arrivare alla conoscenza delle potenzialità del Metodologia approccio esplorazione sul paziente • colordoppler patologico atteso • powedoppler
metodo clinico-diagnostico e alla padronanza nelle diverse sedi anatomiche patologico
dello strumento e delle funzionalità di ultima • utilizzo e posizionamento delle diverse sonde nei ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente Metodi di
generazione. Successivamente i partecipanti diversi distretti calcolo della stenosi e formulazione della diagnosi
apprenderanno i concetti teorici e le tecniche per • protocolli e sequenza procedurale ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • kinking e
dell’esplorazione ecocolordoppler coiling della carotide interna metodologia
la valutazione ecocolordoppler dei distretti
diagnostica
arteriosi sovra-aortici e dei distretti arteriosi e
ESERCITAZIONE PRATICA Pratica sul paziente per la ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • patologia
venosi degli arti inferiori. Le ampie sessioni
gestione della macchina e per il corretto delle arterie vertebrali e succlavie ESERCITAZIONE
pratiche che si svolgeranno tra i partecipanti con PRATICA sul paziente
posizionamento delle sonde in distretti semplici
i numerosi ecografi a disposizione daranno modo
a tutti di lavorare proficuamente sotto la Seconda giornata - h. 9.00-18.00 Terza giornata - h. 9.00-18.00 Esplorazione del
supervisione del docente nelle tre giornate di Esplorazione del distretto carotideo sistema arterioso degli arti inferiori
corso. • anatomia normale dei distretti arteriosi dei • valutazione del flusso ed elasticita’ normale
tronchi sovraaortici • varianti anatomiche ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • stenosi
PROGRAMMA • aspetto normale dell’esame ecotomografico sede e valutazione compenso
Prima giornata - h. 9.00-18.00 ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • aneurismi e
Basi teoriche della metodica diagnostica • aspetto normale dell’esame doppler nei diversi varianti anatomiche
• effetto doppler • ultrasonografia ecografica distretti dei tsa ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • controlli
• colordoppler • powerdoppler • esplorazione 3d ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • esame post chirurgici
normale del colordoppler nei diversi distretti dei tsa Esplorazione sel sistema venoso degli arti inferiori
Elementi tecnologici base dei moderni dispositivi ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente • esame Esplorazione del circolo venoso profondo
ecografici completo normale con procedure e protocolli • vene femorali poplitee e gemellari e perforanti •
• sonde, definizione dell’immagine, guadagno, ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente il sistema safenico
profondita,’ messa a fuoco, scala dei grigi etc. • ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente
doppler angolo frequenza hertz • la trombosi venosa profonda
• colore persistenza e definizione • diagnosi differenziale • l’insufficienza safenica •
• power doppler • sonoro effetti ed utilita’ la trombosi superficiale • diagnosi differenziale
• calcoli automatici • salvataggio e stampa ESERCITAZIONE PRATICA sul paziente
immagini
ADVANCES IN PHYSIOTHERAPY LOMBALGIA E comprendere le caratteristiche del dolore e le più Ispezione del paziente - Palpazione - Valutazione
LOMBOSCIATALGIA PATIENT-ORIENTED efficaci tecniche di terapia manuale dei movimenti attivi - Test provocativi -
PROBLEM-SOLVING • Favorire lo sviluppo delle competenze cliniche Valutazione della mobilità passiva - Valutazione
Il dolore lombare (LBP) è il più frequente tra i individuali, di ragionamento clinico e di gestione muscolare - Test speciali ESERCITAZIONI
dolori muscoloscheletrici. Il dolore in alcuni casi del paziente • Insegnare la corretta esecuzione di PRATICHE
si può irradiare lungo l’arto inferiore, può essere tecniche per il trattamento dei tessuti molli
un dolore riferito oppure manifestarsi come • Fornire gli strumenti per perfezionare le Seconda giornata - h. 8.30-17.00
dolore di tipo radicolare che segue il decorso del proprie abilità nella valutazione e nell’utilizzo • Tecniche di terapia manuale
nervo sciatico, conseguenza a volte della delle tecniche di trattamento • Insegnare la - tecniche per la riduzione della reattività
presenza di un’ernia del disco sintomatica. corretta esecuzione delle tecniche di terapia - tecniche di mobilizzazione articolare
Questo corso teorico-pratico parte dalle più manuale, mobilizzazione e manipolazioni - tecniche di manipolazione lombare (HVLA
rilevanti acquisizioni scientifiche, per fornire le vertebrali • Fornire le più efficaci soluzioni di thrust manipulation)
conoscenze utili alla gestione del paziente, con esercizio terapeutico specifico e le più aggiornate - tecniche specifiche per il trattamento
un’attenzione particolare alla valutazione e ai e valide norme comportamentali ed educazionali conservativo della sindrome radicolare
sistemi di classificazione. In merito al • Insegnare la corretta esecuzione e - tecniche specifiche per il trattamento dei
trattamento, le più recenti evidenze somministrazione dell’esercizio. tessuti molli
raccomandano l’educazione del paziente, Peculiarità del corso • Saranno proposte - tecniche di neurodinamica
l’utilizzo della terapia manuale e l’esercizio numerose tecniche di trattamento e molti
terapeutico. Sarà proposto un approccio che esercizi essenziali per la pratica clinica ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercizio terapeutico
integra la valutazione con la scelta delle tecniche quotidiana. • Saranno discussi e approfonditi - esercizi per il ripristino di un corretto controllo
di trattamento, dando ampio spazio alle tecniche alcuni casi clinici allo scopo di fornire strumenti motorio - esercizi specifici per il trattamento
di mobilizzazione, manipolazione vertebrale e pratici immediatamente applicabili nella pratica della sindrome radicolare - esercizi di
somministrazione dell’esercizio. Uno degli clinica neurodinamica
obiettivi del corso sarà di migliorare le abilità di ESERCITAZIONI PRATICHE • Discussione aperta e
ognuno nell’esecuzione dell’esame funzionale e PROGRAMMA condivisione di strategie terapeutiche
delle tecniche di terapia manuale. Prima giornata - h. 9.00-18.30
Obiettivi • La lombosciatalgia, aspetti generali:
• Fornire le conoscenze più aggiornate riguardo meccanismo patologico, fattori di rischio,
al dolore lombare, con particolare attenzione ad decorso e strategie di trattamento
alcuni dei quadri clinici più frequenti come la • Descrizione dei quadri clinici: dolore riferito vs
lombosciatalgia e l’ernia del disco sintomatica. ernia del disco sintomatica • Caratteristiche del
• Sintetizzare e proporre le più appropriate e dolore: dolore nocicettivo e dolore neuropatico
rilevanti acquisizioni scientifiche presenti “oggi” • Il ruolo dell’esercizio, della terapia manuale e
in letteratura, secondo un approccio “best dell’educazione del paziente • Come condurre la
practice” • Fornire le conoscenze cliniche utili a valutazione funzionale - Raccolta anamnestica -
TERAPIA MANUALE DELL’ATM E DELLE RMN (confronto tra RMN fisiologiche e
DISFUNZIONI CRANIO-MANDIBOLARI patologiche)
In questo corso particolare attenzione è riservata ESERCITAZIONI PRATICHE
alla parte pratica dove saranno eseguite sia le • Visita gnatologica • Compilazione della cartella
diverse manovre di semeiotica e i test clinici e clinica, esecuzione delle manovre palpatorie e
fisici per una corretta diagnosi differenziale, sia le dei test clinici e funzionali • Discussione di casi
tecniche di terapia manuale, articolari e clinici (muscolari, articolari e misti),
muscolari per il trattamento delle varie raggiungimento di un’ipotesi diagnostica e
disfunzioni, il tutto in linea con le più recenti terapeutica
evidenze scientifiche a disposizione.
Obiettivi • Fornire ai partecipanti i presupposti Seconda giornata - h. 9.00-18.00
per raggiungere una completa valutazione clinica • Le forme articolari - DIF (deviazioni in forma)
delle diverse forme di dolore cranio-mandibolare - Spiazzamento del disco: ° con ricattura (click
(muscolari, artrogene e neurogene) • Insegnare articolare) °senza ricattura (blocco articolare
come arrivare a una corretta diagnosi con acuto e cronico) - Artrosi - Sublussazione e
successiva formulazione di una strategia lussazione
terapeutica • Le forme muscolari - Splinting muscolare -
Miospasmo - Sindrome miofasciale - Miosite
PROGRAMMA (infettiva e non infettiva)
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Il dolore: differenza tra dolore acuto vs dolore
• Anatomia e fisiologia dell’ATM: articolazione; cronico (come riconoscere il paziente con dolore
muscoli; innervazione • Principî di occlusione e cronico e come trattarlo)
biomeccanica •Meccanismi di compenso • Terapia - Fisioterapia e autocontrollo - Cenni di
(adattamento e disfunzione) • Classificazione farmacoterapia - Il ruolo dell’odontoiatra
delle disfunzioni cranio-mandibolari (DCM) - • Linee guida per il trattamento delle DCM
Forme articolari: classificazione, segni e sintomi - • Le DCM in associazione ad altre patologie
Forme muscolari: classificazione, segni e sintomi (cefalee, ORL, cervicalgie, sindrome miofasciale)
- Forme miste • Eziopatogenesi delle DCM: - • Le parafunzioni diurne e notturne
Fattori predisponenti, scatenanti e perpetuanti - (digrignamento e serramento)
Ruolo dell’occlusione - Fattori psicologici
• La cartella clinica • Semeiotica (palpazione, test ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercitazioni di
clinici e funzionali, diagnosi differenziale tra fisioterapia nel trattamento delle diverse forme
forme articolari vs muscolari) • Tecniche di delle DCM
indagine: indicazioni e limiti - Radiografie - TAC - • Discussione di casi clinici
DEFICIT VISIVO IN ETA’ PEDIATRICA
Seconda giornata - h. 9.00-18.00
DALLA VALUTAZIONE • Profilo di sviluppo del bambino ipovedente
ALL’INTERVENTO RIABILITATIVO • La valutazione del bambino con deficit visivo
INTEGRATO fascia di età 0-3 anni - dall’osservazione
La funzione visiva ha un ruolo determinante nello qualitativa ai principali strumenti valutativi
sviluppo psicomotorio del bambino. Un danno standardizzati.
severo e precoce del sistema visivo può • la valutazione del bambino con deficit visivo
compromettere lo sviluppo dei primi processi fascia di età 3-6 anni - dall’osservazione
emotivi e mentali che permettono al bambino di qualitativa ai principali strumenti valutativi
organizzare le sue esperienze e sviluppare aree standardizzati.
diverse di apprendimento. •Modelli di intervento riabilitativo: -
Obiettivi • Scopo del corso è fornire le strutturazione del setting riabilitativo - proposte
conoscenze utili ed aggiornate sull’argomento riabilitative
nonché condividere gli strumenti valutativi e •Modelli di intervento riabilitativo - l’importanza
riabilitativi attraverso la discussione dei casi dell’ambiente arricchito
clinici. • Famiglia e scuola co-pratagoniste del progetto
abilitativo - indicazioni e facilitazioni concrete per
PROGRAMMA l’ambiente domiciliare e scolastico
Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Ausili e supporti informatici per il bambino con
• Presentazione del corso • Deficit di origine deficit visivo
centrale e periferico • PCI: segni predittivi nel • Libro tattile - uno strumento utile per accedere
neonato e nel bambino piccolo all’esplorazione multisensoriale
• Deficit funzionali nelle PCI - sistema • L’esperienza genitoriale • Discussione
motorio/prassico, - sistema percettivo - sistema
visivo • Analisi delle funzioni adattive -
presentazione di un protocollo di
videoregistrazione e di strumenti validati per la
misurazione dell’evoluzione funzionale
• Funzione visiva e sviluppo neuropsicomotorio -
revisione della Letteratura • Deficit visivi di
origine centrale e periferico - casi clinici
• Equipè multidisciplinare e presa in carico
globale del bambino con deficit visivo
• Discussione
CORSO AVANZATO DI PERFEZIONAMENTO dell’apprendimento da negoziare con il paziente, • acquisiranno le basi delle principali tecniche di
EDUCAZIONE TERAPEUTICA, SELF-CARE E concordando un “patto di cura” che preveda la apprendimento individuale e di gruppo
COLLOQUIO MOTIVAZIONALE IN sua partecipazione attiva. L’operatore deve • impareranno, grazie ad una ampia parte
LINFOLOGIA inoltre conoscere ed attuare le tecniche di pratica, svolta in maniera individuale o in piccoli
È ormai una conoscenza pienamente condivisa e apprendimento individuale o di gruppo più gruppi, sempre sotto la supervisione del docente,
confermata dalla letteratura internazionale come adeguate nei confronti di pazienti adulti le modalità di addestramento del paziente,
il coinvolgimento attivo del paziente con (andragogia) e saper valutare i risultati individuali e di gruppo, alle diverse tecniche di
linfedema nel processo di cura sia fondamentale dell’apprendimento, ridefinendo dove necessario auto-cura: dall’automassaggio,
e addirittura necessario per garantire un ottimale e insieme al paziente, eventuali azioni correttive. all’autobendaggio, all’esercizio terapeutico a
controllo evolutivo della patologia cronica, con Una delle condizioni essenziali affinchè il domicilio, all’autotrattamento delle cicatrici, alla
adeguato mantenimento dei risultati ottenuti con paziente possa modificare in maniera cura della cute ecc. • nella parte dedicata al
i trattamenti intensivi. permanente i suoi comportamenti e possa colloquio motivazionale l’obiettivo principale è
Lo strumento essenziale per garantire accettare di applicare in maniera regolare le quello di fornire un adeguato inquadramento
l’Empowerment del paziente, ossia che egli tecniche di auto-cura, oltre ad avere avuto chiare teorico, di sviluppare le abilità, le strategie e lo
possa diventare pienamente consapevole e informazioni di tipo tecnico, è avere una spirito fondamentali del CM e sperimentarne
coinvolto, riconoscendo la sua autonomia e le adeguata motivazione. Per accompagnare al alcune tecniche di base.
sue capacità di intervenire in maniera efficace nel cambiamento e sostenere la motivazione del Al termine del corso i partecipanti saranno in
percorso di cura, è rappresentato dall’Educazione paziente che si trova di fronte alla necessità di un grado quindi di:
Terapeutica. Per consentire al paziente, o ad un cambiamento comportamentale, esiste una • conoscere i riferimenti teorici e clinici del
suo caregiver, di divenire pienamente autonomi specifica modalità relazionale, il Colloquio Colloquio Motivazionale • riconoscere le
nella autogestione quotidiana, è essenziale che Motivazionale (CM), sostenuta da robuste prove trappole e barriere della comunicazione
gli operatori sanitari aggiungano al loro ruolo di scientifiche di efficacia. Nell’ambito di questo • adeguare il proprio atteggiamento ai 4
esecutori dei trattamenti riabilitativi, anche corso viene proposto il corso base promosso elementi dello Spirito del Colloquio
quello di formatori; per far questo devono dalla MIA (Motivational Interviewing Academy), Motivazionale • Apprendere e sperimentare le 6
rifornire la loro “cassetta degli attrezzi” con contenuti specificamente orientati al campo abilità di base del Colloquio Motivazionale
professionale di alcuni strumenti in più per della linfologia. • riconoscere ed utilizzare le Affermazioni
assumere pienamente il ruolo di guida per il Orientate al Cambiamento (Change talks)
paziente, in grado di trasferirgli le conoscenze e Obiettivi Al termine del corso i partecipanti: • conoscere i 4 compiti fondamentali del
le competenze necessarie all’auto-gestione della • acquisiranno le basi concettuali dell’Educazione Colloquio Motivazionale (Engaging, Focusing,
patologia. Gli operatori devono quindi acquisire Terapeutica applicata alla linfologia ed Evoking e Planning)
specifiche abilità per associare alla diagnosi impareranno ad associare alla valutazione clinica
clinica anche una diagnosi educativa, per e fisioterapica abituale anche una valutazione
identificare i bisogni che ogni paziente ha in educativa • impareranno a definire obiettivi
rapporto alla sua malattia; per definire gli pedagogici adeguati al paziente con linfedema e
obiettivi generali e specifici ed i contenuti a definire con lui un contratto educativo
IL TRATTAMENTO DELLA SCOLIOSI SEAS – PROGRAMMA
Scientific Exercise Approach to Scoliosis Prima giornata - h. 9.00-18.00 • Concetti base Terza giornata - h. 9.00-18.00
La scoliosi idiopatica è una patologia con grosso •Metodi di trattamento basati su esercizi • Scoliosismanager: free software per la
impatto sull'immaginario collettivo della maggior • Conoscere i metodi di trattamento con prove preparazione dei programmi di trattamento
parte delle famiglie a causa di alcune, specifiche scientifiche • Seas (Scientific Exercise Approach • Imparare a usare un software per la gestione
caratteristiche: colpisce soprattutto in età to Scoliosis) • Conoscere le basi teoriche del SEAS dei trattamenti • Simulazione di impostazione
adolescenziale, non ha eziologia nota e presenta • Valutazione del paziente e modalità di misura trattamento: casi clinici e utilizzo del software
una sostanziale confusione di proposte ESERCITAZIONI PRATICHE • Apprendere i test per • Valutazione e impostazione trattamento: casi
terapeutiche. La scoliosi rappresenta quindi per il la valutazione • Pratica delle misurazioni per la clinici • Sport e scoliosi • Discussione conclusiva
fisioterapista una patologia di rilevante interesse scelta dell'autocorrezione
professionale. Il corso si propone di chiarire lo ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercitarsi per la
stato dell'arte, di descrivere un approccio alla misura delle radiografie e la scelta
scoliosi validato scientificamente e di guidare gli dell'autocorrezione corretta • Autocorrezione.
allievi alla sua applicazione pratica. Si Prove pratiche con i partecipanti • Esercitarsi a
descriveranno le ultime evoluzioni in campo impostare, insegnare e autopercepire
scientifico e soprattutto si fornirà un preciso l'autocorrezione
orientamento metodologico rispetto alle attuali
conoscenze con un approccio basato sulle Seconda giornata - h. 9.00-18.00 • Esercizi di
evidenze scientifiche (Ebm). stabilizzazione della correzione Imparare a
Obiettivo scegliere gli esercizi di stabilizzazione
Il corso è organizzato con l'obiettivo di fornire le ESERCITAZIONI PRATICHE • Esercizi di
conoscenze teorico-pratiche di base stabilizzazione della correzione Imparare ed
dell'approccio SEAS - Scientific Exercise Approach applicare gli esercizi di stabilizzazione
to Scoliosis e consentire agli allievi del corso di • Combinazione di autocorrezione ed esercizi di
cominciare ad applicare le tecniche apprese per il stabilizzazione • Imparare ad insegnare ai
trattamento conservativo delle scoliosi pazienti a percepire la combinazione di
idiopatiche. Il protocollo SEAS è l'unico in Italia, e autocorrezione ed esercizi
uno dei pochi in Europa, ad aver offerto prove di
efficacia EBM, come evidenziato nella
bibliografia. E' inoltre citato dalla Scoliosis
Research Society tra i protocolli che hanno dato
dimostrazioni di efficacia
IL TORCICOLLO DEL LATTANTE DIAGNOSI Obiettivi Alla fine del corso il partecipante deve
FUNZIONALE, VALUTAZIONE E essere in grado di:
TRATTAMENTO FISIOTERAPICO • classificare le forme di torcicollo nel bambino
Il torcicollo del neonato rappresenta una delle • svolgere la valutazione fisioterapica del TP
più frequenti patologie del sistema muscolo- associato a POP e del TMC
scheletrico di interesse fisioterapico. Essendo il • effettuare la diagnosi funzionale differenziale
torcicollo di per sé non una diagnosi ma un segno tra TP e TMC
clinico di un problema, necessita di un’attenta • attuare il trattamento fisioterapico specifico
valutazione differenziale. Nel corso verranno nelle due forme di torcicollo
quindi presentate le varie forme di torcicollo
PROGRAMMA
tipiche dell’età pediatrica con elementi clinici per
Un giorno - h. 9.00-18.00
la diagnosi differenziale per poi approfondire le
TEORIA
due forme di interesse fisioterapico: il torcicollo
• Classificazione delle forme di torcicollo
posturale (TP) associato a plagiocefalia occipitale
• Plagiocefalia Occipitale Posizionale (POP) e
posizionale (POP) e il torcicollo miogeno
torcicollo posturale (TP) associato: - clinica -
congenito (TMC). Saranno presentate le modalità
valutazione - trattamento fisioterapico
di valutazione fisioterapica e il protocollo di
ESERCITAZIONI PRATICHE IN PICCOLI GRUPPI
intervento fisioterapico delle due forme di
• valutazione e trattamento fisioterapico nel TP
torcicollo, in uso presso l’U.P. di Riabilitazione
e nella POP
Funzionale dell’AOU Meyer di Firenze, elaborato
integrando la letteratura internazionale con
TEORIA
l’esperienza clinica diretta. Verrà analizzata la
• Torcicollo Miogeno congenito (TMC) - forme
diagnosi differenziale tra la forma di TP e TMC,
cliniche - valutazione - trattamento fisioterapico
elemento fondamentale per poter attuare
ESERCITAZIONI PRATICHE IN PICCOLI GRUPPI
l’intervento appropriato. Si riconosce
• valutazione nel TMC e fisioterapia
l’importanza dell’aspetto educazionale dei
complementare •modalità di stretching
caregiver, elemento fondamentale per la riuscita
• bendaggio funzionale • collare • discussione e
dell’intervento secondo modalità indiretta; verrà
sintesi Valutazione ECM
quindi presentato il materiale informativo-
illustrativo da condividere con le famiglie per
sostenere l’aderenza al trattamento e un
approccio family-centered. Il corso prevede
ampio spazio per esercitazioni pratiche sia sulla
parte di valutazione sia di trattamento
fisioterapico
BENDAGGIO ELASTOCOMPRESSIVO PER IL Study Group) sull’utilizzo della terapia
LINFEDEMA PREVENZIONE E TERAPIA DELLE compressiva nella pratica clinica
PATOLOGIE FLEBO-LINFATICHE ESERCITAZIONI PRATICHE • Bendaggio con
In numerosi quadri patologici (quali flebopatie, differenti tipi di benda per l’arto superiore e
linfedemi, trombosi, esiti della gravidanza e così l’arto inferiore
via), la terapia compressiva si rivela uno
strumento insostituibile per modificare Seconda giornata - h. 9.00-18.00
favorevolmente la circolazione venosa. Il corso, •Malattie linfatiche ed elastocompressione: dalla
basandosi sulla più recente letteratura genesi del linfedema al mantenimento del
internazionale, insegnerà come contrastare la risultato
stasi del sangue, esercitando al contempo • Le calze elastiche: caratteristiche e differenze
un’azione di riduzione del calibro delle vene - calze elastiche di supporto
dilatate e un aumento della velocità di flusso - calze elastiche terapeutiche (CET)
sanguigno; i partecipanti apprenderanno le - calze elastiche anti-trombotiche (ATE)
classificazioni delle patologie interessate, i tipi di • Differenze tra tutori a lavorazione circolare e a
calze e bende più adeguate ai diversi trattamenti lavorazione a piatto • Diversi tipi di bracciali
e le modalità di applicazione. terapeutici • Prevenzione della trombosi venosa
Obiettivi • Fornire strumenti di classificazione profonda (TVP) ed elastocompressione •
delle più frequenti patologie flebo-linfatiche Gravidanza, puerperio ed elastocompressione • I
• Favorire lo sviluppo delle competenze cliniche tutori elastici - modalità di tessitura e di
individuali nell’ambito delle patologie flebo- fabbricazione - i differenti materiali disponibili •
linfatiche • Insegnare la corretta esecuzione La cura della cute nei pazienti che indossano
dell’elastocompressione. tutori elastici
ESERCITAZIONI PRATICHE • Calza elastica e
PROGRAMMA bracciali: - differenza tattile nei materiali - presa
Prima giornata - h. 9.00-18.00 delle misure - problemi nell’indossamento e nella
•Malattie arteriose e terapia elastocompressiva: rimozione del tutore - dispositivi che facilitano
cosa evitare e quando •Malattie venose: il l’indossamento delle calze.
razionale dell’uso di una elastocompressione
• Principî fisici dell’elastocompressione • Tipi di
bende e loro caratteristiche fisiche • Tecniche di
bendaggio - la srotolamento spontaneo - a otto -
a spire sovrapposte • Evidenze della Consensus
Conference 2009 CTG (the Compression Therapy
PROGRAMMA
IPNOSI TECNICHE NON CONVENZIONALI IN Prima giornata - h. 9.00-18.00
CAMPO SANITARIO • Fasi storiche dell’ipnosi • Tecniche di
rilassamento e di recupero dell’equilibrio
Il corso che viene proposto consente di accostarsi emotivo • Approccio all’alfabeto emozionale
alla pratica dell’ipnosi. Lo stato alternativo di dell’Inconscio e della coscienza • Acquisire la
coscienza (trance) indotto dall’ipnosi realizza la consapevolezza delle nostre prime esperienze di
massima connessione e armonia fra mente e trance • Riscoprire l’esperienza dello stato di
corpo (sincronia) e genera un intenso effetto trance spontanea • Linguaggio di precisione e
emozionale. Le tecniche di ipnosi che si linguaggio ipnotico • Imparare come entrare in
apprenderanno durante il corso potranno essere trance • Sperimentare la trance • Che farne della
di supporto nella gestione delle problematiche trance? • Costruire e realizzare un obiettivo
dei pazienti, nel rispetto delle competenze personale nello stato di trance • Costruzione di
professionali. L’ipnosi e lo stato di trance una induzione • Ipnosi: quello che io immagino
possono essere utilizzati per: gestire le emozioni tende a realizzarsi fisicamente • Ipnosi:
fondamentali e gli stati interni di disagio: rossore, connessione corpo/mente: faccio quello che
nervosismo, irritabilità concorrere alla gestione immagino e immagino quello che faccio, allo
di problemi fisici quali asma, stress, insonnia, stesso tempo
tachicardie, allergie psicosomatiche contribuire Seconda giornata - h. 9.00-18.00
al controllo del dolore, acuto e cronico e alleviare • Ipnosi: Intensificazione delle capacità sensoriali
e contenere l’esperienza psicologica stessa del • Ipnosi: ridurre l’agitazione e la sofferenza
dolore, limitando stati di depressione o di stress • Ipnosi: lo strumento di modificazione della
gestire problemi relazionali: ansia da prestazione, percezione del dolore
difficoltà di comunicazione elevare i livelli della • Ipnosi: controllare il dolore fisico
prestazione in qualunque campo/settore: • Ipnosi: agire sulla paura di soffrire, che rende
ottimizzazione della performance. più intenso il dolore
Obiettivi • Sperimentare in prima persona • Ipnosi e rimodellamento degli stati d’animo
l’evoluzione delle proprie condizioni percettive • Ipnosi e modificazione delle capacità
• Sperimentare la condizione di trance ipnotica percettive
• Procurare consapevolmente, mantenere, • Ipnosi: come affinare le nostre capacità
orientare e utilizzare lo stato di trance percettive
• Orientare lo stato ipnotico verso il • Ipnosi: come ottenere il meglio da noi stessi •
raggiungimento di un obiettivo Ritornare dalla trance
• Acquisire gli elementi base per l’autoipnosi
• Finalizzare lo stato di trance come supporto
nell’attività professionale