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CAPITOLO 1
Riassunto – Abstract 6
CAPITOLO 2
L’analisi posturale 8
La postura 8
La Valutazione 10
La stabilometria 15
Riferimenti bibliografici 16
CAPITOLO 3
Il dolore lombare 17
In particolare 23
Il disco 25
L’innervazione 30
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 2
Differenze tra il sistema simpatico e parasimpatico 37
Il plesso lombare 39
I muscoli 42
Come si manifestano 53
L’atteggiamento posturale 60
Riferimenti bibliografici 62
CAPITOLO 4
I movimenti 64
Disfunzioni complesse 66
Riferimenti bibliografici 71
CAPITOLO 5
Lo studio 72
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 3
I risultati della ricerca 74
Considerazioni finali 80
Riferimenti bibliografici 82
Bibliografia 83
Indice iconografico 89
Glossario 91
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 4
CAPITOLO 1
RIASSUNTO
ABSTRACT
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 5
METODO DELLA RICERCA
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 6
CAPITOLO 2
L’ANALISI POSTURALE
LA POSTURA
Fig. 1 – La postura
E’ una posizione o assetto del corpo che può essere mantenuto per un tempo
prolungato, ottenuto contrastando la forza di gravità per evitare la caduta. Questo è
necessario sia quando il corpo è immobile sia durante il movimento, situazione in
cui dobbiamo correggere ogni spostamento in modo da ricondurlo al centro del
poligono d’appoggio. Per ottenere tale effetto, spesso si assumono una serie di
accorgimenti (compensazioni) che modificano l’assetto ideale. Ad esempio: un
soggetto ipercifotico tenderà a cadere in avanti quindi, per evitare che questo
accada, aumenterà la lordosi lombare in modo da ricondurre il baricentro all’interno
del piano d’appoggio (i piedi). In conclusione il soggetto otterrà un equilibrio
ottimale nonostante il suo assetto si riveli errato. Un altro caso in cui si può ritrovare
una postura errata, è quello in cui essa derivi dall’esistenza di limitazioni funzionali.
Per spiegarci, pensiamo ad una situazione molto semplice: ci troviamo a dover
prendere una penna che si trova alle nostre spalle… per ottenere ciò che vogliamo
effettueremo una torsione congiunta tra cingolo scapolare, rachide dorsale e in
piccola parte col rachide lombare. Questo movimento è permesso solamente da
una situazione di assetto ideale, quella in cui ogni singolo segmento del proprio
corpo è in grado di svolgere il suo ruolo. Ma se avessimo la clavicola fratturata, per
ottenere il medesimo scopo, saremmo costretti ad effettuare lo stesso movimento
Rif. Bibliografico: 3, 6, 11, 26, 50, 54, 55.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 7
solamente utilizzando il rachide e quindi a caricarlo di maggior lavoro. Ogni
segmento vertebrale quindi, sarebbe obbligato a compiere un movimento che
eccede dal fisiologico, il che provocherebbe, col tempo, l’insorgenza di posture
errate associate a dolore.
- recettori vestibolari (labirinto per l’equilibrio ) che rilevano le inclinazioni del corpo
- occhio per le afferenze visive che informano sul movimento del campo visivo.
Tutte queste informazioni vengono poi trasmesse al SNC che le elabora e ordina
eventuali cambiamenti.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 8
LA VALUTAZIONE
Riguarda:
Sull’asse mediano:
1- sella turcica
2- C2
3- L3
4- Grande Trocantere
6- malleolo esterno
Sull’asse anteriore:
1- sinfisi mentoniera
2- sinfisi pubica
Sull’asse posteriore
1- occipite
2- glutei
3- polpacci
R= N²+1
La presenza delle curve nel rachide aumenta la resistenza al carico in funzione del
numero delle curve più uno. Hanno anche una funzione importante per contrastare
le sollecitazioni di compressione assiale dotando la colonna di una grande elasticità
(come una molla).
Soggetto stazione eretta, piedi alla larghezza delle anche e occhi chiusi. Si valuta
l’oscillazione:
- soggetto anteriore
- soggetto posteriore
- soggetto misto
Valutazione della simmetria della creste iliache posizionando le mani sulla SIAS
In questo studio non sarà effettuato tutto l’esame posturale sopra citato ma ci si è
limitati ad un esame stabilometrico statico (occhi aperti/chiusi).
Sono stati scelti 10 pazienti con problemi di mal di schiena lombare, escludendo
pazienti con patologie causa di esclusione (vedi oltre). Per prima cosa è stato
chiesto loro il livello di dolore che provavano seguendo la scala di Borg da 1 a 10.
Rif. Bibliografico: 26, 30, 48.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 12
Successivamente è stata eseguita la stabilometria:
- in stazione eretta, talloni leggermente staccati, punte dei piedi aperte di circa 10
gradi:
Sono stati valutati tutti i pazienti lombalgici con il test di Piedallu (test dei pollici
montanti) rilevando la sede della limitazione funzionale (disfunzione).
Sono stati poi normalizzati biomeccanicamente tutti i pazienti con la tecnica lumbar
roll e rivalutati sia per il dolore che sulla pedana stabilometrica.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 13
LA STABILOMETRIA
Per equilibrio s’intende quella condizione ottimale in cui il soggetto assume una
postura o una serie di posture ideali rispetto alla situazione ambientale in quel
determinato momento e per i programmi motori previsti. Può essere di tipo “statico”
in assenza di movimento e “dinamico” relativo ad una situazione motoria.
L’equilibrio viene mantenuto fino a quando il centro di gravità cade dentro il
perimetro del poligono di appoggio, delimitato sul suolo dalla nostra base
d’appoggio.
3 Elisabeth Geldhof, Greet Cardon, Ilse De Bourdeaudhuij, and Dirk De Clercq; “Back posture education in
elementary schoolchildren: a 2-year follow-up study”.
Eur Spine J 2007 June; 16 (6): pagg. 841-850
48 J Man Manip Ther ;”ABSTRACTS: AAOMPT CONFERENCE, 2007”. 2007; 15(3): pagg. 175–189.
27 Martin Descarreaux, Jean-Sébastien Blouin, and Normand Teasdale ; “Isometric force production parameters during
normal and experimental low back pain conditions”.
BMC Musculoskelet Disord. 2005; pag. 6
11 Ulrike Van Daele, Stefanie Huyvaert, Friso Hagman, William Duquet, Bart Van Gheluwe, and Peter Vaes;
“Reproducibility of postural control measurement during unstable sitting in low back pain patients”.
BMC Musculoskelet Disord. 2007; pagg. 8-44
6 Jorge Vas, Emilio Perea-Milla, Camila Mendez, Luis Carlos Silva, Antonia Herrera Galante, Jose Manuel Aranda
Regules, Dulce M Martinez Barquin, Inmaculada Aguilar, and Vicente Faus; “Efficacy and safety of acupuncture for
the treatment of non-specific acute low back pain: a randomised controlled multicentre trial protocol”
[ISRCTN65814467].
BMC Complement Altern Med. 2006; pagg. 6-14. Published online 2006 April 21
26 Gary L.K. Shum, Jack Crosbie, and Raymond Y.W. Lee; “Movement coordination of the lumbar spine and hip during
a picking up activity in low back pain subjects”.
Eur Spine J. 2007 June; 16(6): pagg. 749–758
30 Caroline HG Bastiaenen, Rob A de Bie, Pieter MJC Wolters, Johan WS Vlaeyen, Janneke M Bastiaanssen,
Aldegonda BA Klabbers, Annie Heuts, Piet A van den Brandt, and Gerard GM Essed ; “Treatment of pregnancy-
related pelvic girdle and/or low back pain after delivery design of a randomized clinical trial within a comprehensive
prognostic cohort study” [ISRCTN08477490].
BMC Public Health. 2004; pagg. 4-67.
50 Graham Brennan, Amir Shafat, Ciarán Mac Donncha, and Carmel Vekins ; “Lower back pain in physically
demanding college academic programs: a questionnaire based study”.
BMC Musculoskelet Disord. 2007; pagg. 8-67.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 15
CAPITOLO 3
IL DOLORE LOMBARE
E’ stato riscontrato che il dolore lombare sia stato provato dall’80% della
popolazione almeno una volta nella vita e che la sua incidenza aumenta
proporzionalmente all’età e questo a prescindere dalle condizioni socio-culturali. Le
cause possono esser varie: anomalie congenite o acquisite, infiammazioni, traumi,
malattie connettivali, gravidanza, ecc..
Dopo aver escluso condizioni per le quali evitiamo di intervenire e che sono
precluse al trattamento osteopatico e alla normalizzazione biomeccanica, tramite
eventuali esami diagnostici specifici (RX, RM, TC), è possibile passare al
trattamento.
RX RM TC
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 16
ANATOMIA FUNZIONALE DEL TRATTO LOMBARE
Il segmento lombare è una lordosi; si definisce lordosi una curva con concavità
posteriore. Dovendo la colonna (nel suo insieme), rispondere a due requisiti
fondamentali quali la rigidità e l’elasticità, questa è resa possibile dal sistema
legamentoso e muscolare che la ancorano al bacino, ma grazie ai numerosi
segmenti sovrapposti (le vertebre), la struttura può deformarsi a seconda delle
necessità.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 17
con la sua parte posteriore (articolazioni, arco, processi). Le unità funzionali
possono consentire tutte le attività di mantenimento della postura e movimento per
tutta la vita. Di fatto però, traumi, malattie e posture errate possono deteriorarle
causando una invalidità della colonna o perlomeno, allo stabilirsi di una condizione
di dolore.
Fig. 9 – Vertebra
Come suddetto l’unità funzionale si divide in due sezioni, una anteriore e una
posteriore (Fig. 8): la prima è formata da due corpi vertebrali sovrapposti e separati
da un disco, la seconda è formata da una coppia di articolazioni che pongono in
relazione due vertebre, dagli archi, dai processi traversi e spinosi.
Il segmento lombare è formato da cinque vertebre, le più massicce del nostro corpo
in quanto devono sorreggere il peso del rachide sovrastante.
2. Lamine
3. Apofisi spinosa
4. Apofisi costiformi
5. Peduncolo
Gli archi posteriori sono molto robusti e guardano posteriormente rispetto ai corpi. I
suoi peduncoli sono molto corti e presentano sulla loro superficie delle fessure, i fori
di coniugazione (da cui escono da ciascun lato de radici nervose). Sono composti
da due peduncoli inseriti posteriormente al corpo e le due lamine sono molto alte e
si riuniscono, simmetricamente posteriormente, in un’unica protuberanza ossea,
l’apofisi spinosa.
Mezzi d’unione tra le vertebre sono le apofisi articolari. Le due superiori uniscono
una vertebra a quella superiore, si presentano convesse e guardano verso l’esterno
e anteriormente. Il paio inferiore invece, unisce la vertebra a quella sottostante;
sono leggermente concave e guardano verso dietro e all’interno. A causa della loro
conformazione il tratto presenta una forte componente di flesso-estensione e una
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 20
componente di rotazione assai limitata. Servono perciò soprattutto a dirigere il
movimento.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 21
IN PARTICOLARE
Possiamo notare che L3 risulta più anteriore delle altre, infatti è all’apice della curva
lombare. Ha un arco posteriore più sviluppato delle altre ed è inserzione di muscoli
molto importanti (muscolo lunghissimo e muscolo spinale). È inoltre la vertebra più
mobile (rispetto alle altre lombari), ne risulta che ogni rotazione dei segmenti sopra
e sottostanti la coinvolge e a sua volta essa coinvolge nella rotazione i segmenti
adiacenti (PRB).
Una rotazione dei segmenti sopra o sotto L3 comporta la rotazione della stessa vertebra
L4 e L5 hanno in genere una mobilità più limitata in forza dei forti legamenti che la
uniscono a S1 (legamenti ileolombari). Ne consegue che la prima vertebra
veramente mobile nel tratto lombare sia L3. L5 in particolare deve adattarsi al
segmento sottostante, il sacro. Per questo risulta più obliqua delle altre lombari, per
agevolare l’inversione di curva. Ha una forma cuneiforme, più alto avanti che
indietro. Questo comporta un problema di scivolamento causato dalle forze di taglio
che spesso sfocia in una listesi (spondilolistesi).
D12 – L1 sono un punto cardine (simile ad giunto cardanico) per la mobilità toraco-
lombare e spesso sede di disfunzioni (limitazione funzionale) causa di sovraccarichi
sui segmenti sottostanti.
Le vertebre sono sovrapposte l’una sull’altra così come i loro forami che così
formano un canale osseo detto canale spinale, contenente il midollo spinale.
La placca finale è una stretta zona di cartilagine ialina che riveste il corpo
vertebrale. Essa, lungo l’annulus fibroso è perforata da migliaia di buchi attraverso i
quali il fluido si diffonde da e per il disco.
Le fibre più esterne sono più forti e resistenti, mentre quelle a ridosso del forame
intervertebrale sono più deboli. Durante i movimenti della colonna la sua struttura si
deforma per permettere il movimento.
Il suo nutrimento è garantito da una ricca vascolarizzazione che permane per circa
30 anni, successivamente diviene avascolarizzato perciò questo processo avviene
in virtù della diffusione della linfa attraverso le limitanti vertebrali. La cartilagine non
è fornita nemmeno di terminazioni nervose quindi, se da una parte non reagisce col
Rif. Bibliografico: 12, 58.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 24
dolore ad un trauma, dall’altra è incapace di riparazione completa se viene
danneggiata.
In caso di trauma viene rilasciata istamina e altre sostanze ma, a causa della
mancanza di vasi, possono passare due o tre giorni prima che la cartilagine si
gonfi. Diverso è il discorso se invece, a causa del trauma, vengono danneggiati i
legamenti o il periostio. In questo caso possono passare due o tre ore per vedere
l’edema, inoltre si scatenano subito dolore e blocchi di movimento.
Lo spessore del disco non è uguale in tutti i livelli. Nel tratto lombare raggiunge il
massimo del suo spessore (9 mm). Nella colonna lombare il disco è spesso circa
1/3 del corpo vertebrale, costituendo un fattore di mobilità.
Nemmeno il nucleo non è posto nello stesso posto. Nel rachide lombare si trova a
4/10 dal bordo anteriore del disco, occupando una superficie maggiore dei nuclei
posti nei dischi degli altri segmenti. Questo perché deve sopportare pressioni
maggiori.
- il Legamento sovraspinoso poco evidente nel tratto lombare, si estende dalla base
cranica al sacro;
Tali strutture sono importantissime per garantire la resistenza del rachide agli
stress, impedendone movimenti eccessivi (fuori dalla normale fisiologia articolare).
L’INNERVAZIONE
Nervi spinali
Cauda equina
Nervo sciatico
Fig. 17 - Innervazione
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 29
Accanto al midollo troviamo dei gangli (noduli che contengono i corpi cellulari di tipo
nervoso sensoriale). Alcuni di essi rimangono vicino alla colonna centralmente o
dorsalmente e sono i gangli ortosimpatici. Altri invece occupano una posizioni più
vicina all’organo che innervano e sono i gangli parasimpatici. I primi si ritrovano
nella zona del cranio e il tratto cervicale (fino a C8 e da S2 alla cauda equina),
mentre i secondi (C8-S2) li ritroviamo nel tratto dorsale e lombare.
I nervi spinali si formano dall’unione delle radici anteriori formate da fibre radicolari
anteriori provenienti dalla testa del corno anteriore (che trasportano impulsi motori),
e da radici posteriori formate dalle fibre centrali dei neuroni a T1, siti nel ganglio
spinale (che trasportano impulsi sensitivi, viscerali e somatici provenienti dalla
periferia). Il nervo spinale, una volta formatosi, si ridivide in due rami una volta
uscito dal canale vertebrale. I rami anteriori si anastomizzano formando dei plessi
(eccetto quelli toracici che decorrono isolatamente e non si intrecciano) e
provvedono all’innervazione motoria e sensitiva della cute (sensibilità tattile
epicritica, protopatica e dolorifica), dei muscoli e articolazioni (sensibilità
propriocettiva) della regione anterolaterale del corpo. Tale sensibilità può essere
cosciente o incosciente. Nel secondo caso non arriva alla corteccia cerebrale e dà
origine ad un’azione rifessa. I riflessi sono il primo livello dell’organizzazione
motoria, tra questi ricordiamo il riflesso da stiramento).
Nel primo caso l’impulso arriva ai centri superiori dando origine alla sensibilità tattile
e cinestetica (senso di posizione) e alla regolazione cosciente dei movimenti (aree
motorie cerebrali e cervelletto), funzione importante nel mantenimento della
postura.
Cellule “T”: chiamate così in quanto il loro assone si biforca poco dopo l’emergenza dal soma cellulare, una
branca va in periferia a raccogliere le informazioni sensitive mentre l’altra si dirige verso il midollo.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 30
Fig. 18 – Laminazione della sostanza grigia secondo Rexed
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 31
Fig. 19 – La sostanza grigia
Dalla sostanza bianca si formano vari fascicoli diretti ad altri centri (inferiori o
superiori).
Per riassumere e chiarire il concetto possiamo dire che dal cilindro midollare
emergono tanto posteriormente (corno posteriore) che anteriormente (corno
anteriore) delle radici nervose. Le due poi si riuniscono a livello di un rigonfiamento,
detto ganglio spinale, per formare il nervo spinale. Questo accade lateralmente sia
Senza dilungarci troppo su una descrizione neurologica, basti sapere che il sistema
nervoso è molto complesso e alcune attività non sono a livello cosciente. Tutte
queste attività sono coordinate dalla branca autonoma del sistema nervoso.
Come già citato, alcune attività che il nostro corpo intraprende per vivere, non sono
controllabili dalla coscienza. Ad esempio il battito cardiaco, la digestione, la
circolazione del sangue. Queste funzioni sono automatiche e fanno parte del
sistema nervoso autonomo. Questa autonomia è tuttavia relativa perché comunque
è controllata dal sistema nervoso anche se non a livello cosciente.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 33
Immaginiamo di star tranquillamente passeggiando lungo le vie della nostra città, ad
un certo punto ci troviamo di fronte ad un rapinatore con un grosso coltello in mano,
di colpo il cuore comincerà a battere velocemente, cominciamo a sudare. In questo
caso si attiva il sistema simpatico, il sistema dell’ “attacco e fuga”. Questo viene
messo in gioco durante la vita di relazione ed è localizzato nei corni laterali del
midollo spinale, nei tratti dorsali e lombari (fino alla II o III). Da qui partono i neuroni
pre-gangliari che giungono al ganglio simpatico (rilasciando acetilcolina) posto nelle
vicinanze della colonna. A questo punto, un neurone post-gangliare giunge
all’organo bersaglio (rilasciando noradrenalina). Alcuni di questi gangli formano una
catena ortosimpatica (o simpatica) continua. Le fibre ortosimpatiche raggiungono
tutte le parti del corpo. Attraverso i nervi spinali raggiungono poi la catena
ortosimpatica per mezzo dei rami comunicanti bianchi. Alcune fibre pregangliari
terminano nei gangli della catena ortosimpatica e poi raggiungono nuovamente i
nervi spinali attraverso i rami comunicanti grigi. Altre fibre pregangliari continuano il
loro tragitto lungo la catena ortosimapatica e altre fibre destinate ai visceri vanno ai
gangli prevertebrali
C8
TESTA E COLLO
CUORE E POLMONI
ESTREMITA’ SUPERIORI
TUBO DIGERENTE
ESTREMITA’ INFERIORI
VIE UROGENITALI
L2
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 34
Se invece dopo una bella cena ci distendiamo sul divano, sentiamo chiaramente il
cuore diminuire i battiti e iniziare la digestione, inoltre non abbiamo molta voglia di
alzarci e fare una lunga passeggiata. Comportamento tipico del sistema
parasimpatico, il sistema del “riposo e assimilazione”.
Peli eretti
I corpi cellulari del parasimpatico sono situati nel tronco encefalico e nel tratto
sacrale. Inoltre alcune fibre parasimpatiche sono situate nei nervi cranici III, VII, IX
e X. Gli assoni viaggiano per lunghe distanze e trovano il loro ganglio solo in
prossimità dell’organo bersaglio. Il nervo vago è quello più conosciuto; discende dal
collo e si dirama .
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 35
DIFFERENZE TRA IL SISTEMA SIMPATICO E PARASIMPATICO
GANGLIO
PARAVERTEBRALE
S
VISCERI
GANGLIO
PS PRESSO I VISCERI
S2 INTESTINO CRASSO
S4
TRATTO UROGENITALE
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 37
IL PLESSO LOMBARE
Le radici anteriori dei primi quattro nervi lombari con un ramo anastomotico del XII
nervo toracico formano il plesso lombare. Nello specifico:
T12
L1 N IPOGASTRICO
N INGUINALE
N GENITOFEMORALE
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 38
Da questi prende origine il plesso lombare. Esso ha forma triangolare e si fa strada
tra i fasci del muscolo psoas. Insieme ad esso decorrono le arterie e vene lombari.
Fig. 26 - Dermatomeri
A livello muscolare non tutti sono muscoli che propriamente traggono origine o
inserzione dalle vertebre lombari, alcuni vengono coinvolti nel tratto solamente per
via della loro innervazione attraverso il plesso lombare.
Nervi che provengono dalle radici L2,L3,L4 (nervo otturatorio) innervano i muscoli
adduttori dell’anca
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 41
Dalla radici di L5 nasce il nervo peroneo profondo e gluteo superiore che innervano
rispettivamente il muscolo estensore lungo dell’alluce e medio gluteo
- muscoli profondi
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 42
• Interspinali che si dirigono da un processo spinoso all’altro, estendono le
vertebre;
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 43
Le fibre sono oblique determinando l’estensione delle vertebre se si contraggono
contemporaneamente dai due lati e l’inclinazione laterale e la rotazione dal lato
della contrazione se si contraggono omolateralmente. L’attività del trasverso
spinoso è elettromiograficamente più evidente a livello D6 che a livello lombare. La
sua attività è dunque dominante dove il rachide è in cifosi.
- muscoli superficiali
• fascia toraco-lombare: è una parte fibrosa del canale osteofibroso formanto dalla
colonna vertebrale e dalla parte dorsale delle coste. È formato da due foglietti:
quello superficiale che è saldamente unito al tendine del mm erettore della
colonna nella regione sacrale e più sopra da attacco al mm gran dorsale e al mm
dentato posteriore inferiore. Il foglietto profondo origina dai processi costiformi
delle vertebre lombari e raggiunge la cresta iliaca
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 44
• Ileocostale dei lombi: il muscolo ileocostale si divide in ileocostale del torace e del
collo (che in questa sede non verranno trattati) e ileocostale dei lombi che si
estende dal sacro, dal labbro esterno della cresta iliaca e dalla fascia
toracolombare fino ai processi costiformi delle vertebre lombari superiori fino alle
ultime 6-9 coste. È un erettore della colonna. È innervato dai rami C4-L3
• Spinale del dorso: origina dai processi spinosi di L3 fino a D10 e si inserisce nei
processi spinosi della 8-2 dorsali. È un erettore della colonna.Innervato dai rami
dorsali C2-D10
• Gran dorsale: è il muscolo più vasto dell’uomo, origina dai processi spinosi delle
vertebre da D7-D12 e dalla fascia toraco-lombare e dalla cresta iliaca. Si inserisce
(non sempre) nell’angolo inferiore della scapola e nel tubercolo minore dell’omero.
Se si contrae da entrambi i lati determina l’estensione della colonna dorso-lombare.
Ha inoltre effetti sui movimenti dell’arto superiore. È innervato dal nervo
toracodorsale C6-C8
•Ileopsoas: formato dai muscoli psoas e iliaco. Il primo origina da D12 e le prime 5
lombari (e dai dischi interposti) per poi inserirsi sul piccolo trocantere. Il secondo
origina dalla faccia interna dell’ala iliaca, per poi inserirsi unitamente accanto allo
psoas sul piccolo trocantere. Bisogna tener presente che comunque solo lo psoas
un muscolo lombare, l’iliaco in realtà è un muscolo del bacino, sebbene per la
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 45
vicinanza delle inserzioni vengano citati come un muscolo unico. A vertebre fisse
flette il femore in lieve adduzione e rotazione interna. A femore fisso inclina
lateralmente il bacino dal lato della contrazione e la flessione e rotazione dal lato
opposto alla contrazione. L’innervazione dipende dal ramo diretto al plesso
lombare L1-L3
Fig. 33 - Ileopsoas
• Quadrato dei lombi: si inserisce sulla 12ma costa e su L1-L3 (L4) vertebre
lombari a livello dei processi traversi e sulla cresta iliaca. A bacino fisso porta
verso il basso K12 inclinando le vertebre dal lato della contrazione. È un muscolo
espiratorio. A coste fisse solleva l’emibacino dal lato della contrazione. È
innervato dai rami D12-L1-L3
•Muscoli addominali:
1. trasverso (il più profondo): si inserisce sulla faccia interna delle ultime sei coste,
il foglietto profondo della fascia toracolombare, sulle cinque vertebre lombari a
livello dei processi trasversi, sulla cresta iliaca e sul legamento inguinale. Da
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 46
queste inserzioni nascono fibre orizzontali che si dirigono verso l’aponeurosi
anteriore che si unisce a quella del traverso opposto attraverso la linea alba.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 47
Se si contrae da un solo lato provoca l’inclinazione laterale e la rotazione dal lato
della contrazione. Se il bacino viene mantenuto fisso agisce sulle coste e viceversa.
Se si contrae bilateralmente a bacino fisso, flette il tronco, se vertebre e bacino
sono mantenuti fissi abbassa le coste e le porta posteriormente (muscolo
espiratorio).
Gli altri muscoli addominali verranno omessi in quanto non direttamente collegati
alla colonna lombare
1. parte sternale: origina dal processo tifoideo e si continua col centro tendineo (o
frenico), costituito da una lamina tendinea a forma di trifoglio. Qui si trova l’orifizio
per la vena cava inferiore;
2. parte costale: origina dalla faccia interna delle coste dalla 7 alla 12 con alcune
digitazioni che si inseriscono sul m. trasverso dell’addome;
3. parte lombare: diviso il un pilastro mediale (a destra) che ha origine sui corpi
delle prime quattro vertebre lombari, un pilastro mediale (a sinistra) che ha origine
sui corpi delle prime tre vertebre lombari e due pilastri laterali a livello delle arcate
fibrose che avvolgono i muscoli psoas e quadrato dei lombi. Il diaframma forma
una doppia cupola e alcune aperture che danno passaggio a varie formazioni:
arteria Aorta, Esofago, tronchi vagali, vena cava inferiore, un ramo del nervo
frenico, i nervi splancnici, la vena azygos , la vena emiazygos e il tronco del
simpatico.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 48
Fig. 37 – Il diaframma
La sua posizione e forma dipende dalla respirazione, dalla posizione del corpo e lo
stato di riempimento dei visceri. Si modifica molto durante le fasi della respirazione:
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 49
polmonare messo in tensione durante l’inspirazione. Si crea infatti una pressione
intratoracica che determina l’espulsione dell’aria dai polmoni. L’espirazione forzata
invece, avviene ad opera della muscolatura addominale che spinge l’addome verso
il torace determinando così un aumento della pressione intratoracica.
In generale, una sezione a qualsiasi livello provoca la paralisi totale al di sotto della
lesione a livello motorio e sensitivo (anestesia totale). Inoltre una lesione a livello
del midollo lombare o sopra di esso, provoca una incontinenza urinaria e fecale.
Una lesione al di sopra del rigonfiamento lombare provoca paraplegia (colpisce gli
arti inferiori). La patologia del midollo spinale danneggia una complessa rete
neuronale coinvolta nella trasmissione, modificazione e coordinazione del controllo
motorio. Traumi del midollo spinale provocano una perdita dei meccanismi adattativi
(motori e sensitivi) che mantengono un individuo sano.
I danni midollari sono comunque molto complessi: possiamo avere diversi tipi di
danno, a volte anche incompleto. Una lesione può anche riguardare solo parti del
midollo e i loro effetti sono diversi da quelli completi sopra descritti.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 51
Una lesione spinale anteriore (nel midollo ventrale), provoca un deficit motorio
completo al di sotto della lesione e una perdita della sensibilità termica e dolorifica
sempre caudalmente. Questo accade perché tali fasci sensitivi sono localizzati
anterolateralmente, perciò ove si trova la lesione. Le colonne posteriori sono
comunque intatte perciò rimane la sensibilità vibratoria e propriocettiva della parte
del corpo ipsilaterale la lesione.
La sindrome di Brown-Sèquad vede il danno di una metà del midollo con perdita
della sensibilità termica e dolorifica controlateralmente al danno. Generalmente è
dovuta ad una lesione da taglio.
Secondo le stime della Spinal Injury Association la lesione spinale è causata per
l’84% dei casi da traumi (incidenti stradali, domestici, di lavoro, sport e violenza) e
solo il 16% da cause non traumatiche (anomalie congenite, dello sviluppo,
infiammazioni, ischemia).
COME SI MANIFESTANO
- disreflessia autonomica
- osteoporosi
ossia la perdita di tessuto osseo con conservazione del normale rapporto tra
componente minerale ed organica. È la conseguenza di un’immobilità prolungata
- ossificazione eterotopica
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 53
IL DISCO sembra privo di sensibilità dolorifica perciò è poco probabile che il dolore
possa derivare da un problema riferito a questa struttura.
Estrusione della sostanza nucleare dai limiti normali che può esser causata da vari
fattori (sollecitazioni abnormi, degenerazioni ecc) Sollecitazioni compressive in un
disco normale possono causare distorsioni transitorie dello stesso, non una sua
deformazione permanente. Ma se un disco è già alterato, qualora sottoposto ad un
carico eccessivo, la struttura può subire danni irreparabili. Sollecitazioni di taglio
sono quelle che danneggiano maggiormente il disco, ne risulta che la giunzione L5-
S1 è la più colpita dal problema (per via dell’inclinazione di L5 su S1. vedi sopra).
Se in più un soggetto ha un’iperlordosi lombare, sottopone il disco a un carico
ancora maggiore, per questo una postura corretta eviterà carichi ancora maggiori in
questa zona.
Inizialmente il disco degenera con delle piccole fissurazioni tra le fibre concentriche
dell’annulus per poi evolvere in penetrazioni del materiale nucleare nelle brecce
che si aprono nell’annulus, fino a giungere alla protusione e poi l’erniazione.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 55
lombare dove è più sottile), infatti in questo tratto del rachide è più facile ritrovare
un’erniazione posteriore. L’ernia del disco comporta una compressione del nervo
meningineo ricorrente (di Von Luschka) le cui fibre sensitive si distribuiscono al
Legamento Longitudinale Posteriore . La stimolazione delle sue fibre comporta
l’attivazione di un arco riflesso, con uno spasmo doloroso dei muscoli. Inoltre la
compressione del nervo meningeo si irradia alla radice nervosa.
- SPONDILOLISI / SPONDILOLISTESI
dalle statistiche può esser a carico per il 75% di L5, il 20% L4 e per il 4/5% per le
altre vertebre.
Il soggetto colpito da listesi avverte una lombalgia irradiata che può arrivare sino agli
arti inferiori. Alla palpazione si può sentire uno scalino a livello della vertebra
interessata e un’iperlordosi eccessiva. Alla percussione della parte può esser
generato un dolore. Nei giovani (11-17 anni) posso notare un’atteggiamento
posturale errato per contrattura del tricipite surale, una inclinazione posteriore del
bacino, una lordosi lombare accentuata, una rigidità di colonna, la flessione delle
anche e delle ginocchia. In tutti i pazienti si nota un segno di Laseguè positivo a 45°.
- SACRALIZZAZIONE DI L5
Fig. 45 – sacralizzazione di L5
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 57
E’ un difetto genetico per colpa di un processo trasverso di L5 troppo lungo che
viene a contatto con l’ala del sacro o con la cresta iliaca. Questo da vita ad una
pseudo artrosi. Nel 90% dei casi è asintomatica ma a volte causa un dolore lombo-
sacrale e lungo l’arto inferiore.
- TUMORI OSSEI
macchie
peli
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 58
L’ATTEGGIAMENTO POSTURALE
Fig. 47 – La postura
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 59
Una causa di squilibrio statico è la presenza di arti inferiori di lunghezza diversa. In
osteopatia spesso la causa è un blocco (limitazione funzionale) di D12-L1, perciò
normalizzando la disfunzione si potrebbe risolvere il problema. A volte però la
soluzione risulta più complicata ed esula dalla competenza osteopatica: displasia
all’anca, malattie articolari, artroprotesi, ecc. Il problema può anche presentarsi a
livello più basso, come ad esempio un ginocchio in disfunzione. Se sono escluse
alterazioni e lesioni di tipo ortopedico (lesioni a legamenti o menischi), un
trattamento osteopatico sul ginocchio può allo stesso modo risolvere il problema.
53 Pivetta, “Tecnica della ginnastica medica” ;Ed Edo-Ermes, 2002; pagg. 3-27
61 Maria Strokes, “Neurologia per fisioterapisti”, Ed. Verducci, 2000 pagg. 5-23
54 R.Caillet, “Il dolore lombo sacrale”, Ed. Emi-Lombardo, 2000 pagg. 1-60,63-71; 171-179; 211-220;227-248.
58 I.A Kapandji, “Fisiologia articolare –il tronco e il rachide”, Ed. Marrapese, 1983 capitolo III
57 C. Altieri, ”Dispense Uniludes del corso di Osteopatia, 2007, “Il tratto lombare”capitolo I;
62 Kahle-Frotscer, “Atlante tascabile di Anatomia Umana- apparato locomotore”, Ed. Ambrosiana, 2007, pag 42-43,
pag 56-63, pag 72-75, pag 80, pag 84-95, pag 102-103, pag 404
56 Philipe Greenman, “Principi di medicina manuale”, Ed. Futura, 2003 sezione I pag 21-24;
51 M.Bentivoglio, “Anatomia umana e istologia”, Ed. Minerva Medica, 2000 pagina 45-57
63 Laura Bertini dispense “Anestesia d’Urgenza e terapia Antalgica” , UOD, 2005 Ospedale CTO-ASL Roma C
59 John Nolte, “Anatomia funzionale del sistema nervoso dell’uomo”, Ed. Piccin, 1991 capitolo 7 pag 122-157
52 S.Hoppenfeld, “L’esame obbiettivo dell’apparato locomotore “Ed. Gaggi, 1985, pag 273-301
1 Tim Mitchell, Peter B O'Sullivan, Angus F Burnett, Leon Straker, and Anne Smith; “Regional differences in lumbar
spinal posture and the influence of low back pain”.
BMC Musculoskelet Disord, 2008;9
2 Wai Yin Wong and Man Sang Wong; “Smart garment for trunk posture monitoring: A preliminary study”.
Scoliosis. 2008; pagg. 3-7
5 Mohsen Makhsous, Fang Lin, James Bankard, Ronald W Hendrix, Matthew Hepler, and Joel Press; “Biomechanical
effects of sitting with adjustable ischial and lumbar support on occupational low back pain: evaluation of sitting load
and back muscle activity”.
BMC Musculoskelet Disord. 2009; pagg. 10-17
10 Hans-Rudolf Weiss and Mario Werkmann; “Unspecific chronic low back pain – a simple functional classification
tested in a case series of patients with spinal deformities”
Scoliosis. 2009; pag. 4
13 Eric W.P. Bakker, Arianne P. Verhagen, Cees Lucas, Hans J.C.M.F. Koning, Rob J. de Haan, and Bart W. Koes;
“Daily spinal mechanical loading as a risk factor for acute non-specific low back pain: a case–control study using the
24-Hour Schedule”.
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16 Timothy W Cacciatore, Fay B Horak, and Sharon M Henry; “Improvement in Automatic Postural Coordination
Following Alexander Technique Lessons in a Person With Low Back Pain”.
Phys Ther. Author manuscript; available in PMC 2006 January 26
17 R. C. Mulholland - “The myth of lumbar instability: the importance of abnormal loading as a cause of low back pain”.
Eur Spine J. 2008 May; 17(5): pagg. 619–625
18 Hans-Rudolf Weiss and Mario Werkmann; “Treatment of chronic low back pain in patients with spinal deformities
using a sagittal re-alignment brace”.
Scoliosis. 2009; pagg. 4-7
19 Eric W. P. Bakker, Arianne P. Verhagen, Cees Lucas, Hans J. C. M. F. Koning, and Bart W. Koes ;“Spinal
mechanical load: a predictor of persistent low back pain? A prospective cohort study”.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 61
20 Caroline HG Bastiaenen, Rob A de Bie, Pieter MJC Wolters, Johan WS Vlaeyen, Pieter Leffers, Foekje Stelma,
Janneke M Bastiaanssen, Gerard GM Essed, and Piet A van den Brandt ; “Effectiveness of a tailor-made
intervention for pregnancy-related pelvic girdle and/or low back pain after delivery: Short-term results of a
randomized clinical trial.”
BMC Musculoskelet Disord. 2006; pagg. 7-19
21 Chris G Maher, Jane Latimer, Paul W Hodges, Kathryn M Refshauge, G Lorimer Moseley, Robert D Herbert,
Leonardo OP Costa, and James McAuley ; “The effect of motor control exercise versus placebo in patients with
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31 Sara E. Wilson and Kevin P. Granata; “Reposition Sense of Lumbar Curvature with Flexed and Asymmetric Lifting
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Spine. Author manuscript; available in PMC 2007 February 5 ABC of rheumatology:
28 Marie-Martine Lefevre-Colau, Fouad Fayad, François Rannou, Jacques Fermanian, Fernand Coriat, Yann Mace,
Michel Revel, and Serge Poiraudeau ; “Frequency and Interrelations of Risk Factors for Chronic Low Back Pain in a
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33 Kirsten Nabe-Nielsen, Nils Fallentin, Karl B Christensen, Jette N Jensen, and Finn Diderichsen; “Comparison of two
self-reported measures of physical work demands in hospital personnel: A cross-sectional study”.
BMC Musculoskelet Disord. 2008; pagg. 9-61
39 Elisabeth Geldhof, Greet Cardon, Ilse De Bourdeaudhuij, Lieven Danneels, Pascal Coorevits, Guy Vanderstraeten,
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40 Peter Schenk, Thomas Läubli, Juerg Hodler, and Andreas Klipstein ; “Symptomatology of recurrent low back pain in
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E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 62
CAPITOLO 4
I MOVIMENTI
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 63
Fig. 50 – Ampiezza della flessione/estensione Fig. 51 – Ampiezza dell’inclinazione
fossette
spinose ravvicinate
posteriorità
Posteriorità
spinose ravvicinate
fossette
LE DISFUNZIONI COMPLESSE
ERsSds FRsSs
ERdSd FRdSd
Eseguendo il test denominato dei “pollici montanti”, dopo aver fatto sedere il
paziente sul lettino con i piedi ben poggiati a terra, l’operatore pone i propri pollici a
contatto delle apofisi trasverse della vertebra che si intende esaminare e si chiede
al paziente di effettuare una flessione del busto. Se entrambi i pollici salgono
contemporaneamente alla vertebra esaminata, si può asserire che essa non è in
disfunzione; se invece uno dei due pollici non sale avremo un segno evidente di
disfunzione. Ad esempio se il pollice di destra non “monta” allora avrò una
disfunzione a destra.
- grande obliquo
- piccolo obliquo
- obliquo interno
- retto addominale Fig. 54 – La flessione
- retto addominale
- piccolo obliquo
- dentato posteriore inferiore
- psoas iliaco
- ileocostale
- quadrato dei lombi
- intertrasversari
- semispinali
- lunghissimo del dorso
- spinali Fig. 56 – L’inclinazione
- grande obliquo
- multifidi
- grande obliquo
- piccolo obliquo
- trasverso dell’addome
Fig. 57 – La rotazione
serve a provocare dolore lombare. Paziente supino, sollevare l’arto inferiore teso
tenendo il piede per il calcagno
56 Philipe Greeman, 003 “Principi di medicina manuale”; Ed. Futura, 2, sezione II pag 319-344:
57 C. Altieri, “il tratto lombare”, dispense Uniludes del corso di Osteopatia, 2007, capitolo II; capitolo III, capitolo IV,
capitolo V
52 S.Hoppenfeld, “L’esame obbiettivo dell’apparato locomotore Ed. Gaggi, 1985”, pag 273-301
7 Luciana G Macedo, Jane Latimer, Chris G Maher, Paul W Hodges, Michael Nicholas, Lois Tonkin, James H
McAuley, and Ryan Stafford; “Motor control or graded activity exercises for chronic low back pain? A randomised
controlled trial”
BMC Musculoskelet Disord 2008; pagg. 9-65
8 Kornelia Kulig, Christopher M Powers, Robert F Landel, Hungwen Chen, Michael Fredericson, Marc Guillet, and
Kim Butts; “Segmental lumbar mobility in individuals with low back pain: in vivo assessment during manual and self-
imposed motion using dynamic MRI”
BMC Musculoskelet Disord. 2007; pag. 8. Published online 2007 January 29
9 James S. Thomas and Christopher R. France ;“The relationship between pain-related fear and lumbar flexion during
natural recovery from low back pain”
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22 Paul A. Oakley, Donald D. Harrison, Deed E. Harrison, and Jason W. Haas; “Evidence-based protocol for structural
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23 Caroline HG Bastiaenen, Rob A de Bie, Johan WS Vlaeyen, Mariëlle EJB Goossens, Pieter Leffers, Pieter MJC
Wolters, Janneke M Bastiaanssen, Piet A van den Brandt, and Gerard GM Essed ; “Long-term effectiveness and
costs of a brief self-management intervention in women with pregnancy-related low back pain after delivery”.
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34 Kevin P. Granata, Ellen Rogers, and Kevin Moorhouse; “Effects of Static Flexion-relaxation on Paraspinal Reflex
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Clin Biomech (Bristol, Avon)”. Author manuscript; available in PMC 2006 November 1.
36 G. Marrè-Brunenghi, R. Camoriano, M. Valle, and S. Boero; “The psoas muscle as cause of low back pain in
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38 Claudine JC Lamoth, John F Stins, Menno Pont, Frederick Kerckhoff, and Peter J Beek ; “Effects of attention on the
control of locomotion in individuals with chronic low back pain”.
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43 Luciana AC Machado, Chris G Maher, Rob D Herbert, Helen Clare, and James McAuley; “The McKenzie method for
the management of acute non-specific low back pain”.
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64 Hum Mov Sci, James S Thomas and Gary E. Gibson; “Coordination and timing of spine and hip joints during full
body reaching tasks”.
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Published in final edited form as: Hum Mov Sci. 2007 February; 26(1): pagg. 124–140.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 70
CAPITOLO 5
LO STUDIO
Sono stati presi in esame 10 pazienti, di cui 4 uomini e 6 donne. I soggetti con età
compresa tra i 24 e 48 anni, tutti affetti da lombalgia (dolore avvertito a livello
lombare). E’ stata loro sottoposta un’intervista preliminare in cui sono stati chiamati
a riferire il grado di dolore lombare su una ipotetica scala da 1 a 10 (scala di Borg),
1 dolore minimo, 10 dolore massimo. È stata poi effettuata una valutazione
stabilometrica (stabilometria) con il sistema Digivec Sway (tale sistema consente di
studiare le variazioni della proiezione del baricentro al suolo, definite comunemqntq
come gomitolo al suolo) e dopo aver registrato i dati, è stato effettuato il trattamento
di normalizzazione biomeccanica del tratto lombare.
Il paziente è in decubito laterale sul fianco della disfunzione, con ginocchia e piedi
uniti, spalle e bacino perpendicolari al lettino (si induce una latero-flessione opposta
al lato della disfunzione). L’operatore, in piedi di fronte al paziente, controlla con la
mano caudale la vertebra in disfunzione.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 71
La mano caudale dell’operatore flette l’arto inferiore del paziente non a contatto col
lettino, sino a coinvolgere la vertebra in oggetto.
Il paziente è in decubito laterale sul fianco della disfunzione, con ginocchia e piedi
uniti, spalle e bacino perpendicolari al lettino. L’operatore, in piedi di fronte al
paziente, controlla con la mano caudale la vertebra in disfunzione.
10
8
DIMINUITO
6 INVARIATO
pazienti
4 AUMENTATO
2
0
1
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 74
SITUAZIONE ALLA STABILOMETRIA STATICA CON OCCHI
APERTI DOPO IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO
MIGLIORAMENTO
PEGGIORAMENTO
MIGLIORAMENTO
PEGGIORAMENTO
2 L1 SX
0 L1 DX
2 L2 SX
0 L2 DX
2 L3 SX
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 75
2 L3 DX
2 L4 SX
3 L4 DX
0 L5 SX
3 L5 DX
M 1 D 12 doppio blocco
0 L1 SX
2 L1 DX
2 L2 SX
1 L2 DX
1 L3 SX
0 L3 DX
2 L4 SX
2 L4 DX
1 L5 SX
2 L5 DX
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 76
RISCONTRO SULLA LOCALIZZAZIONE DELLE DISFUNZIONI IN
RAPPORTO AL SESSO FEMMINILE
D12 doppio blocco
3 L1 sx
2,5 L1 dx
L2 sx
2
L2 dx
1,5 L3 sx
1 L3 dx
L4 sx
0,5
L4 dx
0 L5 sx
1
L5 dx
Volendo verificare la significatività dei dati ottenuti attraverso il Digivec, è stato utilizzato il
metodo statistico del “test t di Student”. Tali dati vogliono dimostrare l’eventuale
cambiamento ottenuto dopo la normalizzazione osteopatica, sia ad occhi aperti sia ad
occhi chiusi. Un cambiamento effettivamente vi è stato (vedi i risultati ottenuti negli
allegati), ma tale dato è casuale oppure significativo ?
Per far questo siamo partiti dal rilevamento dell’area stabilometrica antecedente il
trattamento e quella successiva, e abbiamo applicato il test t a tali dati:
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 77
OCCHI APERTI
OCCHI CHIUSI
Una volta trovato il valore t (in questo caso abbiamo usato l’apposito software), esso è stato
confrontato con quelli dei tabulati (le tabelle si trovano in tutti i libri di statistica) al fine di stabilire se
la differenza fra le due medie non sia dovuta al caso:
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 78
Nel nostro caso possiamo chiaramente asserire che, in entrambi i casi, la differenza tra le medie
osservate non è significativa né per p<0,01 né per p<0,05, perciò riteniamo i risultati del nostro test
privo di significatività certa, ossia che esso può essere puramente casuale.
CONSIDERAZIONI FINALI
In origine la domanda alla quale la ricerca doveva rispondere era: “una singola
normalizzazione biomeccanica vertebrale può modificare la proiezione del
baricentro al suolo, quindi la postura?”. Dalle analisi dei dati non possiamo asserire
che esista una correlazione significativa tra la normalizzazione ed il cambiamento
della proiezione del baricentro al suolo. Sembra esista invece un miglioramento
della sintomatologia dolorosa, infatti ben 6 soggetti trattati su 10 sono migliorati
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 79
relativamente alla percezione del dolore, dopo una singola normalizzazione
lombare. Un altro risultato evidenziabile è una mancanza di correlazione tra il sesso
del paziente e la localizzazione della disfunzione. Si evidenzia in conclusione che la
normalizzazione biomeccanica è stata effettuato subito dopo il trattamento, perciò
potrebbe esserci un miglioramento posturale dopo qualche giorno, ma questa è
solo un’ipotesi che potrà essere oggetto di studio in futuro.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 80
Riferimenti bibliografici:
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 81
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61 Maria Strokes - Neurologia per fisioterapisti
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62 Kahle-Frotscer - Atlante tascabile di Anatomia Umana- apparato
locomotore
Ed. Ambrosiana, 2007, pag 42-43, pag 56-63, pag 72-75, pag 80, pag 84-
95, pag 102-103, pag 404
63 Laura Bertini dispense - Anestesia d’Urgenza e terapia Antalgica
UOD, 2005 Ospedale CTO-ASL Roma C
64 Hum Mov Sci, James S Thomas and Gary E. Gibson - Coordination and
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E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 87
Indice Iconografico
Fig. 1 – www.iovideogioco.com: La postura 8
Fig. 2 – www.sportmedicina.com: Sistema tonico posturale 9
Fig. 3 –www.studiomiletto.com: Valutazione statica 11
Fig. 4 –www.studiomiletto.com: Valutazione posturale sul piano trasverso 12
Fig. 5 –www.diasu.com: Valutazione del piede 13
Fig. 6 – www.medicalinerehab.it: Il sistema Elite 13
Fig. 7 – www.rcsed.ac.uk: Esami diagnostici 17
Fig. 8 – www.pforster.ch: Tratto lombare 18
Fig. 9 – Kapandjii “fisiologia articolare”: Vertebra 19
Fig. 10 – www.pforster.ch:Vertebre lombari 20
Fig. 11 – Dispense C.Altieri: Rotazione vertebrale 23
Fig. 12 – Kapandjii “fisiologia articolare”: Forze di scivolamento che condizionano L5 23
Fig. 13 – www.pancafit.net: Il disco e le forze che lo coinvolgono 25
Fig. 14 – Kapandjii “Fisiologia articolare”:Il sistema di ammortizzazione del disco 27
Fig. 15 – Dispense C.Altieri: Spessore disco 28
Fig. 16 – www.medicitalia.it: Il legamento longitudinale posteriore 30
Fig. 17 – www.giovannichetta.it: Innervazione 30
Fig. 18 – www.pforster.ch: Laminazione della sostanza grigia secondo Rexed 32
Fig. 19 – Fc.units.it: La sostanza grigia 33
Fig. 20 - www.pforster.ch : sezione trasversale del midollo spinale 33
Fig. 21 – Fc.units.it: Sistema nervoso simpatico e parasimpatico 34
Fig. 22 – origine e distribuzione del sistema ortosimpatico 35
Tab. 1 – Il sistema simpatico e parasimpatico 36
Fig. 23 – Differenze tra il sistema simpatico e parasimpatico 37
Fig. 24 – origine e distribuzione del sistema parasimpatico 38
Fig. 25 – www.giovannichetta.it: Il plesso lombare 39
Fig. 26 – www.scoliosipadova.net: Dermatomi 41
Fig. 27 - www.my-personaltrainer.it : il quadricipite 42
Fig. 28 – www.my-personaltrainer.it: Muscoli adduttori 41
Fig. 29 – www.my-personaltrainer.it: Muscoli del gluteo 43
Fig. 30 - www.giovannichetta.it: muscolatura propria del dorso 44
Fig. 31 – www.my-personaltrainer.it: Fascia toracolombare 45
Fig. 32 – www.my-personaltrainer.it: Muscolo Gran dorsale 46
Fig. 33 – www.my-personaltrainer.it: Ileopsoas 47
Fig. 34 – www.my-personaltrainer.it: Quadrato dei lombi 47
Fig. 35 – www.my-personaltrainer.it: Muscolo addominale traverso 48
Fig. 36 - www.bodybuildingitalia.it: parete dell’addome 48
Fig. 37 – Mauroghilardini.splinder.com: Il diaframma 50
Fig. 38 - www.pforster.ch: rapporti diaframma-visceri 50
Fig. 39 - www.pforster.ch: laminazione della sostanza grigia secondo rexed 52
Fig. 40 - www.ozonoterapiaonline.net: legamenti vertebrali 54
Fig. 41 –www.osteopata.it: Ernia del disco 56
Fig. 42 – www.my-personaltrainer.it: Spondilolisi 57
Fig. 43 – www.neurochirurghi.com: Spondilolistesi 57
Fig. 44 - www.neurochirurgia2000.com: tappe evolutive del processo di Spondilolistesi 57
Fig. 45 - www.fotosearch.it: sacralizzazione di L5 58
Fig. 46 - finale.oracy.org: ispezione visiva 59
Fig. 47 – www.iovideogioco.com: La postura 60
Fig. 48 - Kapandjii “fisiologia articolare”: movimenti del rachide lombare 64
Fig. 49 – Kapandjii “fisiologia articolare”: Rotazione vertebrale 64
Fig. 50 – Dispense C.Altieri: Ampiezza della flessione/estensione 65
Fig. 51 – Dispense C.Altieri: Ampiezza dell’inclinazione 65
Fig. 52 – diagnosi di una disfunzione in Flessione bilaterale 65
Fig. 53 - diagnosi di una disfunzione in Estensione bilaterale 66
Fig. 54 – www.sportmedicina.com: La flessione 68
Fig. 55 – www.sportmedicina.com: L’estensione 68
Fig. 56 – www.sportmedicina.com: L’inclinazione 69
Fig. 57 – www.sportmedicina.com: La rotazione 69
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 88
Fig. 58 – www.my-personaltrainer.it: Stiramento del nervo sciatico 70
Fig. 59 – Dispense C.Altieri : Lumbar Roll – blocco fisiologico - 73
Fig. 60 – Dispense C.Altieri: Lumbar Roll – Normalizzazione - 74
Tab. 2 – Situazione del dolore riferito dopo il trattamento osteopatico 75
Tab. 3 - Situazione alla stabilometria statica dopo il trattamento osteopatico 75
Tab. 4 – Valutazione della localizzazione della disfunzione in rapporto al sesso 77
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 89
GLOSSARIO:
A
Acetilcolina; è stato il primo neurotrasmettitore ad essere individuato. È responsabile
in molti organismi (tra cui l'uomo) della neurotrasmissione sia a livello di Sistema
nervoso centrale (SNC) che di Sistema nervoso periferico (SNP).
arco vertebrale; parte della vertebra che, insieme al corpo, delimita il foro vertebrale
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 90
disfunzione: una funzione alterata o danneggiata dei componenti del sistema
somatico in relazione tra loro: gli elementi vascolari, linfatici e neurali ad esse
connessi
disreflessia autonomica; consiste in una risposta esagerata del sistema nervoso ad uno
specifico impulso localizzato sotto il livello della lesione spinale.
F
forame vertebrale; canale formato da corpo e arco vertebrale
gangli; aggregati di pirenofori che si possono ritrovare sia nel SNC che nel SNP
I
ipercifosi; accentuazione della curva cifotica dorsale
L
lamine; di forma quadrangolare, chiudono posteriormente il foro vertebrale su cui si
affacciano con la loro superficie anteriore e che si uniscono all’indietro a formare il
liquido cerebrospinale; è un fluido corporeo che si trova nel sistema nervoso centrale
e ha, tra le varie funzioni, quella di ridurre il peso dell'encefalo e di consentirne la
perfusione a pressioni costanti, trovandosi al di sopra della pompa cardiaca.
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 91
mucopolisaccaride; detti anche proteoglicani sono polisaccaridi legati a proteine tramite
un particolare legame chimico.
N
noradrenalina; è una catecolamina ed una fenetilamina, Rilasciata dalle ghiandole
surrenali come ormone nel sangue, è anche un neurotrasmettitore nel sistema
nervoso, dove è rilasciato dai neuroni noradregenici durante la trasmissione sinaptica
nucleo polposo; é un tessuto gelatinoso composto da acqua (85% nei soggetti giovani e in
salute) e proteoglicani. Funge da cuscinetto capace di sopportare gli sforzi di
compressione a cui è costantemente soggetta la colonna vertebrale
O
ossificazione eterotopica; deposizione di tessuto osseo all'interno di tessuto molle
osteoporosi; malattia che causa una perdita di calcio dalle ossa, rendendolo molto fragili
paraplegia; indica il danno o la perdita della unzione motoria e/o sensitiva dei
segmenti toracici, lombari o sacrali del midollo spinale.
peduncoli; rappresentano le radici dell’arco, quei punti, cioè, tramite i quali l’arco si
mette in giunzione con il corpo
R
range di movimento; movimento di una parte del corpo fino al suo limite
fisiologico o anatomico in qualsiasi o tutti i piani di movimento
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 92
scoliosi;deviazione o deformazione vertebrale
V
Vertebre; le ossa che compongono la colonna vertebrale
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 93
INDICE ALFABETICO PER AUTORE:
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 94
Strokes: pag. 24, 33
Thomas: pag. 65, 66, 67, 70
Van Daele: pag. 8, 10, 11
Van Nieuwenhuyse: pag. 11
Vas: pag. 8
Vindigni: pag. 13
Weiss: pag. 55, 61
Wilson: pag. 61
Wong: pag. 61
E’ possibile che una singola normalizzazione biomeccanica modifichi la postura nel paziente affetto da lombalgia? 95