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INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO CROLLI LUNGO


LA SP 342 NEL COMUNE DI SACCO (SA)
STRALCIO 1

EDP2_TAV.P2 – RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI

PREMESSA ..................................................................................................................................... 2
NORMATIVA DI RIFERIMENTO .................................................................................................... 2
MODELLO GEOLOGICO E CARATTERISTICHE GEOTECNICHE ................................................. 3
AZIONE SISMICA LOCALE E SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO .............................................. 5
DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO ................................................................................. 10
FONDAZIONE GALLERIA PARAMASSI ....................................................................................... 14
FONDAZIONE BARRIERA DI SICUREZZA STRADALE CLASSE H2 ........................................... 15
CAPACITÀ PORTANTE DI FONDAZIONI SUPERFICIALI........................................................... 19
SINTESI DEI RISULTATI .............................................................................................................. 23
CONCLUSIONI ............................................................................................................................. 25
TABULATI FONDAZIONE GALLERIA PARAMASSI .................................................................... 26
TABULATI CORDOLO BARRIERA............................................................................................... 27

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LA SP 342 NEL COMUNE DI SACCO (SA)
STRALCIO 1

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PREMESSA
Il presente elaborato è relativo al calcolo e alle verifiche delle opere geotecniche, previste
nell’ambito degli “Interventi di mitigazione del rischio crolli lungo la SP 342 nel Comune di Sacco
(SA)”.
In particolare, tale studio è finalizzato al dimensionamento delle opere di fondazioni previste, per
la realizzazione della galleria paramassi e per l’installazione di una barriera stradale H2. Tale
analisi, eseguita in base ai dati forniti dalla relazione geologica redatta dal Dr. Geol. Giuseppe
Cerchiaro della società HYPRO - mandante del RT - allegata al seguente progetto, definisce le
caratteristiche geomeccaniche dei terreni presenti evidenziandone l’idoneità, rispetto alle opere
previste.
Nel proseguo sulla base delle indagini svolte ovvero, dei risultati degli studi geologici, si
descriveranno le condizioni geotecniche del sito e le relative verifiche necessarie a validare la
schematizzazione adoperata ed il comportamento del complesso struttura – terreno.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il progetto è stato sviluppato nell'osservanza della vigente normativa tecnica:
- D.M. 17/01/2018 – Aggiornamento delle Norme tecniche per le costruzioni.
- Circolare 21/01/2019, n° 7/C.S.LL.PP. Istruzioni per l’applicazione dell’aggiornamento
delle norme tecniche per le costruzioni di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018.

Per quanto non diversamente specificato, verranno considerate (seppure in maniera non cogente)
le indicazioni fornite dai seguenti documenti:

Eurocodici strutturali elaborati dal CEN nella loro forma internazionale EN:
- EUROCODICE 1 - Azioni sulle strutture;
- EUROCODICE 2 - Progettazione delle strutture in calcestruzzo;
- EUROCODICE 3 - Progettazione delle strutture di Acciaio;
- EUROCODICE 4 - Progettazione delle strutture composte Acciaio-calcestruzzo;
- EUROCODICE 7 - Progettazione geotecnica;
- EUROCODICE 8 - Progettazione delle strutture per la resistenza sismica.

Norme UNI EN armonizzate:


- Norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI;
- Istruzioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
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- Linee Guida del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
- Istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.).

Ulteriori richiami normativi utilizzati come riferimento saranno specificati di volta in volta.

MODELLO GEOLOGICO E CARATTERISTICHE GEOTECNICHE


Modello geologico
Alla luce del modello geologico di riferimento illustrato in precedenza e rappresentato
graficamente nella “Carta geologico-strutturale” e nelle “Sezioni geologico-tecniche”, l’areale di
progetto è interamente caratterizzato da un complesso carbonatico costituito da calcari bianco-
grigiastri, calcilutiti da ben stratificate a massive, calcareniti e calciruditi stratificate. Calcareniti
fini detritiche (calcari pseudocristallini). La stratificazione, qualora presente, è prevalentemente
tabulare, talora ritmica, con giunti di strato localmente stilolitizzati. Presenti fossili come bivalvi,
gasteropodi, in livelli discontinui di spessore variabile (2 m-10 cm) oppure isolati o concentrati in
porzioni di strato. L'ambiente di deposizione di solito varia da lagunare a subtidale ma anche a
scarpata. Lo spessore di tale unità può raggiungere i 3000 m. (Giurassico p.p. -Miocene inferiore).
Si registrano anche coperture detritiche, intese come coltri detritiche (Cd), derivanti da processi
di alterazione in situ delle successioni affioranti e depositi per processi di accumulo in
paleoconche, costituite da sedimenti sciolti e/o cementati nei quali sono presenti diversi blocchi
decimetrici e rari blocchi metrici, inglobati al seguito di diverse frane da crollo provenienti dai
versanti ad alta energia di rilievo adiacenti. La coltre risulta vegetata da alberi ad alto fusto ed è
distribuita lungo fasce più o meno omogenee e continue al raccordo dei versanti con il fondovalle
per trasporto meteorico e/o gravitativo. Lo spessore di tali depositi può arrivare a circa 10 metri.
Da un punto di vista litotecnico, le caratteristiche sono buone nei calcari, nonostante si presentano
molto fratturati ed alterarti, con blocchi consistenti e compatti, diminuiscono decisamente nella
porzione interessata da coperture detritiche, costituite da sedimenti sciolti.
Per quanto riguarda gli aspetti geomorfologici, l’areale di progetto è interessata da fenomeni
franosi, così come si evince dagli stralci PSAI riportati nella presente relazione. Le unità
stratigrafiche che occupano interamente l’area sono i calcari stratificati e massivi , e le coperture
detritiche che si differenziano chiaramente anche nella morfologia legata alla diversa erodibilità
delle rocce che le compongono. Una morfologia costituita da versanti di faglia, dove si rilevano
pareti in calcari subverticali fratturate con elevate energie di rilievo, a quote compre tra circa i
450 ed i 600 metri s.l.m.. Su tali pareti si riconoscono zone di distacco di massi, inoltre si
individuano anche massi instabili e torrioni in roccia quasi del tutto isolati dalle retrostanti pareti
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del massiccio roccioso. La parte sommitale del versante è caratterizzato da una serie di
paleosuperfici relitte dislocate a varie quote, inoltre, si riconoscono anche paleovalli fluviali
sospese incise nei litotipi carbonatici a testimonianza dell'attività di un reticolo idrografico attivo
a quote più alte. Lungo il versante si individuano canaloni in roccia molto incassati, impostati
essenzialmente lungo zone di debolezza, che potrebbero dar luogo a scariche di detrito, si
riconoscono inoltre corpi detritici di limitate estensioni incombenti sulla sottostante SP 342.
Per quanto riguarda gli aspetti idrogeologici, l'area in esame si presenta litologicamente
eterogenea, con rilievi carbonatici (calcarei e dolomitici) di particolare interesse idrogeologico,
bordati da deposi terrigeni poco permeabili.
Nell'ambito dei rilievi carbonatici è possibile distinguere una falda sotterranea che va ad
alimentare il Torrente Sammaro e dà vita a sorgenti di tipo perenne.
Nelle dorsali calcareo-dolomitiche si possono inoltre individuare anche falde sospese che formano
sorgenti di tipo stagionale o effimere, strettamente legate al carsismo elo all'assetto strutturale
a scala locale. Per quanto appena esposto, le caratteristiche idrogeologiche implicano uno schema
idrico di circolazione per falde sovrapposte, parzialmente interconnesse dai flussi di drenanza
attraverso gli strati semipermeabili e dalle soluzioni di continuità degli stessi.
I complessi idrogeologici rappresentativi il sito d'intervento sono:
-Unità Calcarea, permeabile per fessurazione e carsismo, Complesso Idrogeologico tipo
A (Suoli caratterizzati da elevata velocità d'infiltrazione e scarsa potenzialità di
deflusso)
-Sub Unità Scagliosa, permeabile per fessurazione e porosità, Complesso Idrogeologico
tipo B (Suoli caratterizzati da moderata velocità d'infiltrazione e potenzialità di
deflusso moderatamente bassa);
-Deposito di frana permeabile per porosità, Complesso Idrogeologico tipo C (Suoli
caratterizzati da moderata velocità d'infiltrazione e potenzialità di deflusso
moderatamente bassa).
-Depositi alluvionali, alluvionali torrentizi, permeabili per porosità, Complessi
Idrogeologici di tipo B (Suoli caratterizzati da moderata velocità d'infiltrazione e
potenzialità di deflusso moderatamente bassa);
Le acque piovane costituiscono uno dei più importanti agenti morfogenetici, producono rilevanti
effetti geomorfologici legati sia all’azione diretta d’impatto della pioggia sul terreno, sia
all’azione dello scorrimento dell’acqua in superficie, ossia al ruscellamento. I processi che ne
derivano sono detti di dilavamento o di erosione pluviale.

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Caratteristiche geotecniche
Sulla base dei risultati della campagna di indagini geognostiche, effettuata e dei rilievi eseguiti in
fase preliminare, ovvero sui risultati dei rilievi geomeccanici precedentemente descritti, è stata
predisposta la caratterizzazione geotecnica dei terreni attesi in corrispondenza degli interventi in
progetto, opportunamente accorpati in unità geotecniche distinte dalle sigle UG1a e UG1b, per i
cui rapporti latero-verticali si vedano le “Sezioni geologico-tecniche”.
UG1a – Unità geotecnica costituita da calcari bianco-grigiastri, calcilutiti da ben stratificate a
massive, calcareniti e calciruditi stratificate. I litotipi presentano un'intensa alterazione nella loro
porzione superficiale, dovuta dall'azione combinata delle fasi neotettoniche e da processi carsici.
In quest'unità sono presenti diversi blocchi di dimensioni metriche in condizioni di elevata
instabilità.
UG1b – Unità geotecnica costituita da calcari bianco-grigiastri, calcilutiti da ben stratificate a
massive, calcareniti e calciruditi stratificate. I litotipi presentano un’alterazione minore nella loro
porzione superficiale rispetto ai precedenti, dovuta dall'azione combinata delle fasi neotettoniche
e da processi carsici. In quest'unità sono presenti diversi blocchi di dimensioni metriche in
condizioni di elevata instabilità.
La definizione dei parametri geotecnici è avvenuta alla luce dei risultati della campagna di indagini
geognostiche, i cui risultati sono esposti nella tabella seguente.

Unità γ C
φ°
litotecnica kN/m3 MPa

UG1a 26-28 35-38 0,31-0,33

UG1b 26-28 47-48 0.42-0.43

Tabella n.1 – Parametrizzazione geotecnica di riferimento

AZIONE SISMICA LOCALE E SPETTRO DI RISPOSTA ELASTICO


Per descrivere la pericolosità sismica in un sito con precisione sufficiente, sia in termini geografici
che in termini temporali, nonché nei modi previsti dalle NTC, i risultati dello studio di pericolosità
sismica devono essere forniti in termini di valori di accelerazione orizzontale massima ag e dei
parametri che permettono di definire gli spettri di risposta ai sensi delle NTC, nelle condizioni di
sottosuolo rigido affiorante. In particolare i caratteri del moto sismico su sito di riferimento rigido
orizzontale sono descritti dalla distribuzione sul territorio nazionale delle seguenti grandezze,
sulla base delle quali sono compiutamente definite le forme spettrali per la generica probabilità
di eccedenza nel periodo di riferimento PVR:

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aq = accelerazione orizzontale massima al sito;


F0 = valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale;
TC* = periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale.
I valori dei parametri ag, F0 e Tc* dell’area in esame sono stati calcolati adoperando il programma
“Spettri di risposta-NTC. ver.1.03.” e sono di seguito esposti in funzione del relativo periodo di
ritorno (Tr).

Figura n.1 – Schermata del programma Spettri-NTC.ver.1.03.

Pericolosità sismica
TR ag F0 Tc
anni g - S
30 0,039 2,463 0,281
50 0,050 2,441 0,323
72 0,058 2,513 0,338
101 0,068 2,515 0,358
140 0,078 2,522 0,378
201 0,091 2,488 0,409
475 0,128 2,501 0,439
975 0,166 2,562 0,457
2475 0,223 2,634 0,505
Tabella n.2 - Valori dei parametri ag, Fo, TC: variabilità col periodo di ritorno TR.

Lo spettro di risposta elastico in accelerazione è espresso da una forma spettrale (spettro


normalizzato) riferita ad uno smorzamento convenzionale del 5%, moltiplicata per il valore della
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accelerazione orizzontale massima ag su sito di riferimento rigido orizzontale. Sia la forma


spettrale che il valore di ag variano al variare della probabilità di superamento nel periodo di
riferimento PVR.
I valori dei parametri ag, F0 e Tc* sono successivamente esposti nella tabella seguente per i diversi
stati limite (SL) e relativo periodo di ritorno (Tr).

Figura n.2 – Ubicazione del sito nel reticolo di riferimento e coordinate dei nodi

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SITO ID LAT. LON. DIST.

1 35215 40,3700 15,3271 3952,014


2 35216 40,3689 15,3927 2941,313
3 34994 40,4189 15,3942 4155,087
4 34993 40,4200 15,3286 4919,953
Tabella n.3 - Siti di riferimento, coordinate nodi sismici.

Tr Ag Fo T*c
Stato limite
Anni (g) (-) (s)

SLO 45 0,048 2.446 0.314

SLD 75 0.059 2.512 0.341

SLV 712 0.148 2.536 0.449

SCL 1462 0.189 2.593 0.476

Tabella n.4 - Parametri spettrali del sito di progetto per i diversi stati limite.

Coefficienti Sismici
Lo spettro di risposta elastico in accelerazione è espresso da una forma spettrale (spettro
normalizzato), riferita ad uno smorzamento convenzionale del 5%, moltiplicata per il valore
dell’accelerazione orizzontale massima ag su un sito di riferimento rigido orizzontale. Sia la forma
spettrale che il valore di ag variano al variare della probabilità di superamento nel periodo di
riferimento PVR. Gli spettri così definiti possono essere utilizzati per strutture con periodo
fondamentale minore o uguale a 4,0 s.
I coefficienti sismici vengono riportati nella seguente tabella.

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Stato
Ss Cc St Kh Kv Amax Beta
limite
SLO 1,200 1,390 1,400 0,016 0,008 0,787 0,200

SLD 1,200 1,360 1,400 0,020 0,010 0,976 0,200

SLV 1,200 1,290 1,400 0,060 0,030 2,443 0,240

SCL 1,200 1,280 1,400 0,076 0,038 3,112 0,240

Tabella n.5 – Coefficienti sismici del sito di progetto per i diversi stati limite

Figura n.8 – Spettri di risposta elastici per i Figura n.9 – Valori dei parametri ag,Fo,Tc,
diversi stati limite in funzione del periodo di ritorno TR

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DESCRIZIONE DELLE OPERE DI PROGETTO


Gli interventi di mitigazione del rischio crolli dell’area oggetto di intervento, consistono in
interventi integrati di tipo attivo, che consentono di prevenire il possibile crollo di elementi
rocciosi, bloccando i fenomeni di scivolamento e/o ribaltamento che si innescano dall’ammasso,
mediante sistemi di reti metalliche, funi e chiodature per l’imbracaggio in posto dei blocchi
instabili, e di tipo passivo, quali la galleria e la barriera paramassi. Le opere previste per il
consolidamento del fronte roccioso, fortemente fratturato, possono così riassumersi:
1. ISPEZIONE E DISGAGGIO DEI BLOCCHI INSTABILI: Tutte le aree oggetto di intervento
dovranno essere ispezionate accuratamente onde evidenziare situazioni di instabilità e
altre situazioni particolari che possono inficiare la corretta e sicura esecuzione degli
interventi in progetto. Nel corso dell’ispezione è prevista la rimozione dei blocchi di piccola
dimensione trasportati a mano ed accumulati in punti di raccolta con lo scopo di ripulire i
tratti di versante dai frammenti rocciosi in condizioni di equilibrio instabile che
mobilizzandosi potrebbero propagarsi verso valle con conseguente rischio per le zone di
valle. L’ispezione sarà completata attraverso il disgaggio controllato dei massi instabili
eseguito da squadre di rocciatori specializzati, operando a partire dalla sommità della
parete fino alla sua base. L’operazione dovrà essere condotta con la finalità di rimuovere
dalla parete le porzioni rocciose di volume inferiore a 0.1 mc in equilibrio marcatamente
instabile, soltanto quando ciò non implichi l’instabilizzazione di porzioni rocciose di più
ampio volume. In quest’ultimo caso le modalità operative dovranno essere sottoposte al
Direttore dei lavori con il quale verranno valutate tutte le possibili conseguenze prendendo
ogni precauzione in merito anche in funzione degli interventi di consolidamento previsti.
Al riguardo l’appaltatore, dovrà predisporre un piano dei disgaggi da abbinare al piano di
lavori in fune secondo le indicazioni dell’art.116 del Dlgs 81/2008 ed s.m.i.. L’intervento
di frantumazione ha lo scopo di ridurre i blocchi di grandi dimensioni staccati o posti in
precarie condizioni di equilibrio sul versante in posizione tale da non potere essere chiodati
o ancorati alla parete. La demolizione di porzioni di roccia potrà avvenire anche tramite
l'impiego di cementi espansivi, eseguita su versanti o pareti rocciose a da personale
specializzato rocciatore. In sintesi l'intervento prevede per le parti di fronte degradato
oggetto di disaggio ovvero, per la parte oggetto di riprofilatura, propedeutica alla
realizzazione della galleria, le seguenti lavorazioni: iniezione a caduta di miscela, in
cemento espansivo ed acqua, eseguita ad un massimo di 5 minuti dalla confezione entro
fori precedentemente predisposti; a reazione chimica avvenuta (12/48 ore) le porzioni di

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roccia saranno disincagliate ed abbattute tramite l'ausilio di leve in acciaio o martinetti


idraulici, quindi sarà attuata un’attenta pulizia della superficie interessata all'intervento.
2. INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO CON RETI IN ADERENZA: La rete in aderenza ha il duplice
scopo di impedire il distacco ed il crollo di volumi rocciosi e di migliorare le condizioni di
stabilità della parte corticale della parete a rischio. Il rivestimento è costituito da
geocomposito metallico in rete metallica a doppia torsione con maglia esagonale tipo 8x10
in accordo con le UNI-EN 10223-3 con trafilato di ferro, conforme alle UNI-EN 10223-3 e
UNI-EN 10218, avente un diametro pari 3.0 mm, galvanizzato con lega eutettica di Zinco -
Alluminio (5%) conforme alla EN 10244 - Classe A con un quantitativo non inferiore a 255
g/mq. La rete metallica in rotoli di larghezza pari a 3.0 m è tessuta con l’inserimento,
direttamente in produzione, di funi d’acciaio di diametro Ø = 8 mm ad anima metallica con
resistenza nominale dei fili elementari di acciaio non inferiore a 1770 N/mm2, con carico
di rottura minimo di 40.3 kN (UNI EN 12385) e galvanizzate con lega eutettica di Zinco -
Alluminio (5%) (norme UNI ISO 10264-2 CLASSE B). La deformabilità della rete è misurata
in termini di spostamento al carico di 10 kN (1 ton) con prova di punzonamento su campione
di dimensioni 3.0 x 3.0 m, vincolato esclusivamente ai quattro vertici e carico applicato a
45° sul piano della rete. Le funi sono inserite longitudinalmente come filo di bordatura ed
al centro del rotolo con una spaziatura pari a 1.50 m. La rete, in teli di larghezza 3.0 m,
sarà fissata alla sommità ed al piede della parete rocciosa alla predisposta struttura di
contenimento (ancoraggi e funi da pagarsi a parte). I teli di rete dovranno essere legati tra
loro ogni 15-20 cm con anelli di chiusura metallici zincati di diametro minimo 7.0 mm;
stessa legatura verrà effettuata alle funi correnti di sommità e struttura di contenimento
inferiore, il tutto per fare aderire il più possibile il rivestimento di rete alla roccia. Gli
ancoraggi avverranno con barre in acciaio B450C di diametro pari a 25 mm e lunghezza 3
m.
3. INTERVENTO DI CONSOLIDAMENTO CON PANNELLI IN FUNE: Nelle porzioni rocciose
classificate nella carta della suscettibilità come molto elevate, oltre alle reti di aderenza,
vengono previste dei pannelli di reti in grado di offrire una elevata resistenza. Il
rivestimento con pannelli in fune è caratterizzato da pannelli in fune rettangolari e fune
di bordo, costruiti con un'unica fune di tessitura d'acciaio ad anima metallica con resistenza
del filo elementare di 1770 N/mm², aventi fune di maglia con diametro mm 10 (6x19 IWR)
(norme UNI ISO 10264-2 CLASSE A; UNI ISO 2408), chiusa mediante nodi realizzati su
entrambi gli spezzoni di fune costituenti gli spigoli della maglia, in doppio filo di acciaio
del diametro 3 mm. I fili sono intrecciati meccanicamente in fase di produzione su
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entrambi i lati del pannello (doppia legatura con doppio filo). Il nodo, dovrà essere in grado
di garantire una resistenza alla rottura (prova di trazione statica a strappo) non inferiore
a 24 kN. La fune di bordo è di diametro 12 mm AMZ con resistenza del filo elementare di
1770 passante per le maglie perimetrali del pannello serrata con filo galvanizzato diam.
3,00 mm. Le dimensioni dei pannelli rete saranno di m² 18 (6x3). Zincatura pannelli
secondo EN 10264/2 classe A. Collegamento fra i pannelli rete in fune e gli ancoraggi
predisposti, con funi d'acciaio AMZ diametro 12 mm, con resistenza del filo elementare di
1770 N/mm², in modo da creare una robusta ed omogenea cucitura fra gli stessi. Le
giunzioni della fune di collegamento dovranno essere eseguite con idonea morsettatura. I
tiranti permanenti saranno in barra d’acciaio diametro mm.25 e filettatura continua con
le seguenti resistenze minime dell'acciaio a snervamento 500 N/mmq e rottura 550 N/mmq.
ed allungamento a rottura 10%. delle piastre zincate di contrasto dimensione mm.
200x200x10 bombata e relativi dadi conici di bloccaggio, e la relativa tesatura.
4. INTERVENTI DI CHIODATURA DEI MASSI INSTABILI: È prevista la chiodatura per i blocchi
rilevati dall’attività ispettiva effettuata con rocciatori con volumetria in generale
superiore ai 10 metri cubi. Al fine di stabilizzare tali blocchi, sono previsti degli interventi
puntuali di chiodatura ed ancoraggio con barre autoperforanti di lunghezza di 8.00 m,
diametro 32 mm, carico 380 kN snervamento e 450 kN rottura (tensioni
snervamento/rottura 950/1150 N/mmq). La sequenza di realizzazione della chiodatura è
la seguente:
• Esecuzione del foro della lunghezza di progetto (L = 8.00 m);
• Inserimento del chiodo con distanziatore per garantire il centramento
all’interno del foro;
• Adeguata cianfrinatura della bocca del foro;
• Iniezione della boiacca per l’intera lunghezza del foro eseguito mediante
l’utilizzo di un’apposita pompa/impianto.
Le piastre di ripartizione in acciaio avranno le seguenti dimensioni: 200x200x10 mm.
5. REALIZZAZIONE DI GALLERIA PARAMASSI: La galleria paramassi presenta una struttura a
sbalzo di altezza nominale netta pari a 5,40 m e luce netta di 7,5 m; è costituita da una
successione di elementi prefabbricati in cemento armato, uguali fra loro, posati su un
cordolo di fondazione anch’esso in cemento armato. Gli elementi prefabbricati sono
ancorati a una serie di tiranti permanenti disposti sulla parete in roccia che sovrasta la
strada. Ogni elemento prefabbricato è costituito da tre corpi che, a montaggio ultimato,

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costituiscono il ritto, una trave a smusso inclinata sull'orizzontale di 48° circa, e una trave
di copertura inclinata di 6° dall’orizzontale.
I vari elementi prefabbricati che costituiscono la struttura sono posati in opera affiancati,
quasi a contatto tra loro. L'armatura è in parte inserita all'interno degli elementi
prefabbricati, in parte posata in opera negli appositi vani tra un prefabbricato e l'altro e
nelle articolazioni. Gli elementi prefabbricati sono resi solidali mediante un getto di
calcestruzzo in opera che congloba le armature aggiunte in opera e rende la struttura
monolitica. Sulla struttura prefabbricata si realizza inoltre una soletta superiore
collaborante, gettata in opera, che, oltre a partecipare alla ripartizione delle sollecitazioni
in direzione trasversale, funge da collegamento fra la struttura a sbalzo e i tiranti
d’ancoraggio.
6. REALIZZAZIONE DI BARRIERA PARAMASSI: Barriera paramassi a dissipazione di energia, per
classe di livello di energia 2 (MEL >= KJ 500), caratterizzata da:
- piedritti in acciaio zincato
- sistema di vincolo del piedritto alla fondazione tramite cerniera almeno
unidirezionale
- struttura di intercettazione formata da pannelli di rete in fune con orditura a maglia
esagonale a doppia torsione;
- struttura di collegamento formata da controventi longitudinali (nel piano della
barriera) e da controventi di monte ed eventuali controventi di valle in funi d'acciaio
tesati secondo le indicazioni del produttore.
- sistema di assorbimento di energia formato da dissipatori o freni disposti sui
controventi o sul perimetro della struttura di intercettazione.
- giunzione delle funi metalliche con modalità e morsettatura a norma UNI EN 13411 o
tramite manicotto metallico pressato in officina.

Tutte le parti metalliche devono essere protette contro l'ossidazione in accordo a: Funi in
trefoli d'acciaio secondo EN 10264/2 - Carpenteria metallica acciaio protezione a mezzo
di zincatura a caldo secondo UNI EN ISO 1461 e a bagno elettrolitico per le componenti
metalliche minori secondo UNI 2081/89. - Morsettature ed eventuali grilli protezione
secondo UNI 2081/89 - Filo elementare per reti ad anelli protezione come UNI EN 10244-2
Classe A - Funi d'acciaio componenti i pannelli di rete in fune protezione come EN 10264/2.
La barriera deve essere prodotta in regime di qualità UNI EN ISO 9001. La capacità della
barriera deve essere comprovata da prova d'urto in scala reale, condotta in accordo alle

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procedure delle linee guida ETAG 27 "Guideline for European Technical Approval of Falling
Rock Protection Kits". La prova deve garantire la funzionalità della struttura per entrambi
i livelli di servizio previsti da ETAG 27, energia di servizio SEL (Service Energy Level) e
massima energia MEL (Maximum Energy Level).

Per il tratto di viabilità in esame sono state previste una serie di opere minori e di rifinitura
necessarie a ripristinare la funzionalità della SP342, lasciando inalterata la configurazione
planimetrica dello stato di fatto in termini di quote e di dimensioni della sede stradale. In
particolare per effetto delle lavorazioni della galleria sarà necessario ripristinare la sovrastruttura
stradale e, dunque, si è previsto, il ricarico dell’attuale massicciata per uno spessore di 20 cm e
la rifinitura dello strato in conglomerato bituminoso mediante binder ed usura per uno sviluppo
complessivo di 110 ml.
Inoltre, si è previsto il rifacimento della segnaletica stradale conforme al codice della strada e
dunque, predisposte con posa in opera delle strisce di delimitazione della piattaforma dallo
spessore di 10 cm, nel rispetto di quanto previsto dall’art. 40 del Regolamento di attuazione del
C.D.S di cui agli artt. 137 e 138. Infine, si prevede la posa di un guardrail bordo laterale di tipo
H2.

FONDAZIONE GALLERIA PARAMASSI


La galleria paramassi è costituita da una successione di elementi prefabbricati in cemento armato,
posati su una trave di fondazione in cemento armato gettato in opera, di dimensioni 160x120 cm,
posta ad una quota -1,26m dalla quota stradale pari a 0.00. I prefabbricati sono costruiti in modo
da formare una cerniera statica nel collegamento fra la base dell’elemento prefabbricato e la
fondazione. In particolare, la cerniera collega il piede del ritto, opportunamente profilato, e il
getto di sigillatura che è solidale alla fondazione.

Figura n.3 – Sezione trave di fondazione 160x120 cm e particolare appoggio


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La trave di fondazione è stata dimensionata in funzione delle reazioni vincolari trasmesse dalla
galleria paramassi alla base del ritto, come da tabella riportata di seguito, dove è indicata la
posizione della risultante trasmessa alla base del ritto, rappresentata dalla distanza orizzontale
della forza dalla facciata del ritto, a livello dell’estradosso della fondazione.

Verticale Orizzontale Distanza dalla facciata

KN /m KN /m m
Permanenti con pendio 10% 626.5 134.6 0.79
Permanenti con pendio 50% 1010.2 269.5 0.75
Solo urto 728.9 317.6 0.86
Permanenti 30% con sisma 91 799.9 178.7 0.75
Permanenti 30% con sisma 92 466.4 37.3 0.52
Permanenti 30% con sisma 93 699.8 82.4 0.47
Permanenti 30% con sisma 94 599.8 40.0 0.37
Tabella n.6 –Reazioni vincolari alla base del ritto

Figura n.4 – Sezione schematica con indicazione delle reazioni vincolari

FONDAZIONE BARRIERA DI SICUREZZA STRADALE CLASSE H2


Nell’ambito degli interventi di ripristino della sede stradale della SP342, lasciando inalterata la
configurazione planimetrica dello stato di fatto in termini di quote e di dimensioni della sede
stradale, è prevista la sostituzione del guardrail esistente, con l’inserimento di una barriera di
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sicurezza stradale classe H2 a tre onde, con ingombro trasversale di 554 mm e altezza fuori terra
pari a 1133 mm, da installare su un nuovo cordolo in calcestruzzo di progetto di dimensioni 70x40
cm. La barriera di progetto deve avere le seguenti certificazioni e rispettare le seguenti normative
di riferimento:
 Certificato di costanza della prestazione: 2003-CPR-1148 del 07/08/2018
 Zincatura: EN ISO 1461
 Progettazione e prova barriere: UNI EN 1317-1 / 2 / 3 / 4 / 5
I montanti, posti ad interasse di 2,66 m, sono costituiti da profili metallici in acciaio S275 JR
avente sezione a C 120×80×30×4 mm, ancorati al manufatto di fondazione mediante piastra di
base in acciaio di spessore 15 mm e n.4 barre filettate M20 in acciaio INOX 470, in fori Ø24 di
profondità 230 mm ancoranti chimici tipo HILTI HIT-RE 500 V4. Il collegamento delle barriere alle
strutture, è stato dimensionato considerando le seguenti sollecitazioni:
VEd = 34,0 kN.
MEd = 34,0 kNm.

Figura n.5 – Caratteristiche barriera di sicurezza


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VERIFICHE GEOTECNICHE
I calcoli sono condotti nel pieno rispetto della normativa vigente e, in particolare, la normativa
cui viene fatto riferimento nelle fasi di calcolo, verifica e progettazione è costituita dalle Norme
Tecniche per le Costruzioni, emanate con il D.M. 17/01/2018 pubblicato nel suppl. 8 G.U. 42 del
20/02/2018, nonché la Circolare del Ministero Infrastrutture e Trasporti del 21 Gennaio 2019, n.
7 “Istruzioni per l’applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni”.

Gli stati limite ultimi per sviluppo di meccanismi di collasso determinati dal raggiungimento della
resistenza del terreno interagente con le fondazioni (GEO) riguardano:
 collasso per carico limite nei terreni di fondazione;
 scorrimento sul piano di posa.

Per le verifiche agli stati limite ultimi di tipo geotecnico (GEO) per carico limite e per scorrimento
si deve fare riferimento all'approccio 2.
L’analisi deve essere condotta con la Combinazione (A1+M1+R3), nella quale i coefficienti parziali
sui parametri di resistenza del terreno (M1) sono unitari, i coefficienti parziali sulle azioni (A1)
sono indicati dalla tabella 6.2.I e la resistenza globale del sistema è ridotta tramite i coefficienti
γR del gruppo R3 riportati in tab. 6.4.I.

Tab. 6.2.I – Coefficienti parziali per le azioni o per l’effetto delle azioni
Effetto Coefficiente EQU (A1) (A2)
Parziale
γF (o γE)
Carichi Favorevole γG1 0.9 1.0 1.0
permanenti Sfavorevole 1.1 1.3 1.0
G1
Carichi Favorevole γG2 0.8 0.8 0.8
permanenti Sfavorevole 1.5 1.5 1.3
(1)
G2
Azioni Favorevole γQi 0.0 0.0 0.0
variabili Q Sfavorevole 1.5 1.5 1.3
(1)
Per i carichi permanenti G2 si applica quanto indicato alla Tabella 2.6.I. Per la spinta delle
terre si fa riferimento ai coefficienti γG1

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Tab. 6.4.I – Coefficienti parziali γR per le verifiche agli stati limite ultimi di fondazioni superficiali
Verifica Coefficiente
parziale
(R3)
Carico limite γR= 2.3
Scorrimento γR= 1.1

Sotto l’effetto dell’azione sismica di progetto le opere e i sistemi geotecnici devono rispettare gli
stati limite ultimi e di esercizio già definiti in precedenza (§ 3.2.1 NTC), con i requisiti di sicurezza
indicati nel § 7.1.
Le verifiche degli stati limite ultimi in presenza di azioni sismiche devono essere eseguite ponendo
pari a 1 i coefficienti parziali sulle azioni e sui parametri geotecnici e impiegando le resistenze di
progetto, con i coefficienti parziali γR indicati nel presente Capitolo 7 oppure con i γR indicati nel
Capitolo 6 laddove non espressamente specificato.

Stato Limite Ultimo (SLV) per carico limite (§ 7.11.5.3.1)


Le azioni derivano dall’analisi della struttura in elevazione come specificato al § 7.2.5. Le
resistenze sono i corrispondenti valori limite che producono il collasso del complesso fondazione-
terreno; esse sono valutabili mediante l’estensione di procedure classiche al caso di azione
sismica, tenendo conto dell’effetto dell’inclinazione e dell’eccentricità delle azioni in fondazione.
Il corrispondente valore di progetto si ottiene applicando il coefficiente γR di Tabella 7.11.II. Se,
nel calcolo del carico limite, si considera esplicitamente l'effetto delle azioni inerziali sul volume
di terreno significativo (e.g. Richards et al., Paolucci e Pecker), il coefficiente R può essere
ridotto a 1.8.

Stato Limite Ultimo (SLV) per scorrimento sul piano di posa (§ 7.11.5.3.1)
Per azione si intende il valore della forza agente parallelamente al piano di scorrimento, per
resistenza si intende la risultante delle tensioni tangenziali limite sullo stesso piano, sommata, in
casi particolari, alla risultante delle tensioni limite agenti sulle superfici laterali della fondazione.
Specificamente, si può tener conto della resistenza lungo le superfici laterali nel caso di
contatto diretto fondazione-terreno in scavi a sezione obbligata o di contatto diretto
fondazione-calcestruzzo o fondazione-acciaio in scavi sostenuti da paratie o palancole.

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In tali casi, il progettista deve indicare l’aliquota della resistenza lungo le superfici laterali che
intende portare in conto, da giustificare con considerazioni relative alle caratteristiche
meccaniche dei terreni e ai criteri costruttivi dell’opera.
Ai fini della verifica allo scorrimento, si può considerare la resistenza passiva solo nel caso di
effettiva permanenza di tale contributo, portando in conto un’aliquota non superiore al 50%.

Stato limite di esercizio (SLE)


A meno dell’impiego di specifiche analisi dinamiche, in grado di fornire la risposta deformativa
del sistema fondazione-terreno, la verifica nei confronti dello stato limite di danno può essere
ritenuta soddisfatta impiegando le azioni corrispondenti allo SLD e determinando il carico limite
di progetto con il coefficiente γR riportato nella Tabella 7.11.II.

Tab. 7.11.II - Coefficienti parziali γR per le verifiche degli stati limite (SLV) delle fondazioni
superficiali con azioni sismiche
Verifica Coefficiente parziale

Carico limite 2.3


Scorrimento 1.1
Resistenza sulle superfici laterali 1.3

CAPACITÀ PORTANTE DI FONDAZIONI SUPERFICIALI


La verifica della capacità portante consiste nel confronto tra la pressione verticale di esercizio in
fondazione e la pressione limite per il terreno, valutata secondo Brinch-Hansen:
1
qlim = q Nq Yq iq dq bq gq sq + c Nc Yc ic dc bc gc sc + 2 G B' Ng Yg ig bg sg
dove
Caratteristiche geometriche della fondazione:
q = carico sul piano di fondazione
B = lato minore della fondazione
L = lato maggiore della fondazione
D = profondità della fondazione
 = inclinazione base della fondazione
G = peso specifico del terreno
B' = larghezza di fondazione ridotta = B - 2 eB
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L' = lunghezza di fondazione ridotta = L - 2 eL

Caratteristiche di carico sulla fondazione:


H = risultante delle forze orizzontali
N = risultante delle forze verticali
eB = eccentricità del carico verticale lungo B
eL = eccentricità del carico verticale lungo L
FhB = forza orizzontale lungo B
FhL = forza orizzontale lungo L

Caratteristiche del terreno di fondazione:


 = inclinazione terreno a valle

c = cu = coesione non drenata (condizioni U)


c = c’ = coesione drenata (condizioni D)
 = peso specifico apparente (condizioni U)
 = ’ = peso specifico sommerso (condizioni D)
 = 0 = angolo di attrito interno (condizioni U)
 = ’ = angolo di attrito interno (condizioni D)

Fattori di capacità portante:


 
Nq  tan2 (  ) exp(  tan )
4 2 (Prandtl-Caquot-Meyerhof)

Ng  2( Nq  1) tan  (Vesic)
Nq  1
Nc 
tan  in condizioni D (Reissner-Meyerhof)
Nc  5,14 in condizioni U

Indici di rigidezza (condizioni D):


G
Ir 
c ' q ' tan 
= indice di rigidezza
B
q' D
= pressione litostatica efficace alla profondità 2

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E
G
2(1   )
= modulo elastico tangenziale

E= modulo elastico normale

 =coefficiente di Poisson

 B
1  3,3  0,45 L 
Icr  exp  
2  tan(45   ' ) 
 2  = indice di rigidezza critico

Coefficienti di punzonamento (Vesic):


 B  3,07 sin  ' log( 2 Ir ) 
Yq  Yg  exp  0,6  4,4  tan  ' 
 L  1  sin  '  in condizioni drenate, per Ir  Icr

1  Yq
Yc  Yq 
Nq  tan  '

Coefficienti di inclinazione del carico (Vesic):


m 1
 1 H 
ig   
 N  B  L  c' cot ang ' 
m
 1 H 
iq   
 N  B  L  c ' cot  ' 
1  iq
ic  iq 
Nc  tan  ' in condizioni D
m H
ic  1 
B  L  cu  Nc in condizioni U
essendo:
m  mB cos 2   mLsin2 
B' L'
2 2
mB  L' mL  B '
B' L' Fh  B
1 1   tan 1
L' B' Fh  L

Coefficienti di affondamento del piano di posa (Brinch-Hansen):


D
dq  1  2 tan  (1  sin ) 2 arctg
B' per D > B’
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D
dq  1  2 tan  (1  sin ) 2
B' per D  B’
1  dq
dc  dq 
Nc  tan  in condizioni D
D
dc  1  0,4arc tan
B' per D > B’ in condizioni U
D
dc  1  0,4
B' per D  B’ in condizioni U

Coefficienti di inclinazione del piano di posa:


bg  exp(2,7 tan )

bc  bq  exp(2 tan  ) in condizioni D



bc  1 
147 in condizioni U
bq  1 in condizioni U)

Coefficienti di inclinazione del terreno di fondazione:

gc  gq  1 0,5 tan 
in condizioni D

gc  1 
147 in condizioni U
gq  1
in condizioni U
Coefficienti di forma (De Beer):
B'
sg  1  0,4
L'
B'
sq  1  tan 
L'
B' Nq
sc  1
L' Nc
L’azione del sisma si traduce in accelerazioni nel sottosuolo (effetto cinematico) e nella
fondazione, per l’azione delle forze d’inerzia generate nella struttura in elevazione (effetto
inerziale). Tali effetti possono essere portati in conto mediante l’introduzione di coefficienti
sismici rispettivamente denominati Khi e Igk, il primo definito dal rapporto tra le componenti
orizzontale e verticale dei carichi trasmessi in fondazione ed il secondo funzione
dell’accelerazione massima attesa al sito. L’effetto inerziale produce variazioni di tutti i
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coefficienti di capacità portante del carico limite in funzione del coefficiente sismico Khi e viene
portato in conto impiegando le formule comunemente adottate per calcolare i coefficienti
correttivi del carico limite in funzione dell’inclinazione, rispetto alla verticale, del carico agente
sul piano di posa.

SINTESI DEI RISULTATI


Le verifiche condotte hanno dato esito positivo, così come si evince dagli output seguenti, sia in
termini di resistenza delle sezioni che in termini di portanza.

Figura n. 6 – Output di calcolo Fondazione Galleria Paramassi – Inviluppo Diagramma Mx,My

Figura n. 7 – Output di calcolo Fondazione Galleria Paramassi – Inviluppo Diagramma Tx,Ty

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Figura n. 8 – Output verifica Fondazione Galleria Paramassi (Verde=verifica)


CARICO LIMITE TRAVI WINKLER - S.L.U.
IDENTIIFICATIVO DRENATE NON DRENATE RISULTATI
Trave Asta3d Comb Bx' By' GamEf QLimV GamEf QLimV N Coeff. Minimo N/Ar QLim/Ar Status
N.ro N.ro N.ro m m kg/mc (t) kg/mc (t) (t) Sicur. CoeSic kg/cmq kg/cmq Verifica
1 1 A1/1 1,05 6,25 2600 4276,5 621,0 6,89 OK
A1/2 0,96 6,25 2600 3219,2 873,1 3,69 3,69 14,54 53,60 OK

VERIFICA ALLO SCORRIMENTO


IDENTIFICATIVO RISULTATI
Combinazione Tipo Elem N Tg(fi)/ C/Gc/Gr Area Vres Fh Verifica S(Vres) S(Fh) Verifica
N.ro Elem. N.ro (t) Gfi/Gr t/mq mq (t) (t) Locale (t) (t) Globale
A1 / 1 TRAVE 1 621,00 0,349 0,09 6,585 217,31 125,63 OK 217,31 125,63 OK

VERIFICA ALLO SCORRIMENTO


IDENTIFICATIVO RISULTATI
Combinazione Tipo Elem N Tg(fi)/ C/Gc/Gr Area Vres Fh Verifica S(Vres) S(Fh) Verifica
N.ro Elem. N.ro (t) Gfi/Gr t/mq mq (t) (t) Locale (t) (t) Globale
A1 / 2 TRAVE 1 873,06 0,349 0,09 6,005 305,22 281,88 OK 305,22 281,88 OK
Tabella n.7 – Verifiche di portanza Fondazione Galleria Paramassi

Figura n. 9 – Output di calcolo Fondazione Cordolo Barriera – Inviluppo Diagramma Mx,My

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Figura n. 10 – Output di calcolo Fondazione Cordolo Barriera – Inviluppo Diagramma Tx,Ty

Figura n. 11 – Output verifica Fondazione Cordolo Barriera (Verde=verifica)

CONCLUSIONI
Le analisi condotte hanno consentito, di dimensionare le opere geotecniche e di verificare le stesse
allo SLV secondo gli approcci progettuali normativi, ritenendo i litotipi interessati idonei alla
realizzazione delle opere.
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TABULATI FONDAZIONE GALLERIA PARAMASSI

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SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA

Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel le tabelle di verifica aste in calcestruzzo per gli stati limite ultimi.

Filo Iniz./Fin. : Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla seconda quello del nodo finale
Cotg Ɵ : Cotangente Angolo del puntone compresso
Quota : Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo finale
SgmT : Solo per le travi di fondazione:
Pressione di contatto sul terreno in Kg/cmq calcolata con i valori caratteristici delle
azioni assumendo i coefficienti gamma pari ad uno.
AmpC : Solo per le travi di elevazione:
Coefficiente di amplificazione dei carichi statici per tenere in conto della verifica
locale dell'asta a sisma verticale.
N/Nc : Solo per i pilastri:
Percentuale della resistenza massima a compressione della sezione di solo
calcestruzzo.
Tratto : Se una trave è suddivisa in più tratti sulla prima riga è riportato il numero del tratto,
sulla terza il numero di suddivisioni della trave
Sez B/H : Sulla prima riga numero della sezione nell'archivio, sulla seconda base della sezione,
sulla terza altezza. Per sezioni a T è riportato l'ingombro massimo della sezione
Concio : Numero del concio
Co Nr : Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che
forniscono la massima deformazione nell'acciaio e nel calcestruzzo per la verifica a
flessione
GamRd : Solo per le travi di fondazione: Coefficiente di sovraresistenza.
M Exd : Momento ultimo di calcolo asse vettore X (per le travi incrementato dalla traslazione
del diagramma del momento flettente)
M Eyd : Momento ultimo di calcolo asse vettore Y
N Ed : Sforzo normale ultimo di calcolo
x/d : Rapporto fra la posizione dell'asse neutro e l'altezza utile della sezione moltiplicato per
100
ef% ec% (*100) : deformazioni massime nell'acciaio e nel calcestruzzo moltiplicate per 10.000. Valore
limite per l'acciaio 100 (1%), valore limite nel calcestruzzo 35 (0,35%)
Area : Area del ferro in centimetri quadri; per le travi rispettivamente superiore ed inferiore,
per i pilastri armature lungo la base e l'altezza della sezione
Co Nr : Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che
forniscono la minore sicurezza per le azioni taglianti e torcenti
V Exd : Taglio ultimo di calcolo in direzione X
V Eyd : Taglio ultimo di calcolo in direzione Y
T sdu : Momento torcente ultimo di calcolo
V Rxd : Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione X
V Ryd : Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione Y
T Rd : Momento torcente resistente ultimo delle staffe
T Rld : Momento torcente resistente ultimo dell'armatura longitudinale
Coe Cls : Coefficiente per il controllo di sicurezza del calcestruzzo alle azioni taglianti e torcenti
moltiplicato per 100; la sezione è verificata se detto valore e minore o uguale a 100
Coe Staf : Coefficiente per il controllo di sicurezza delle staffe alle azioni taglianti e torcenti
moltiplicato per 100; la sezione è verificata se detto valore e minore o uguale a 100
Alon : Armatura longitudinale a torsione (nelle travi rettangolari per le quali è stata
effettuata la verifica a momento My in questo dato viene stampata anche l'armatura
flessionale dei lati verticali)
Staffe : Passo staffe e lunghezza del tratto da armare
Moltipl Ultimo : Solo per le stampe di riverifica:
Moltiplicatore dei carichi che porta a collasso la sezione. Il percorso dei carichi
seguito e' a sforzo normale costante. Le deformazioni riportate sono determinate dalle
sollecitazioni di calcolo amplificate del moltiplicatore in parola.
 SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA

Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in cls per gli stati limiti di esercizio.

Filo : Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla seconda quello
del nodo finale
Quota : Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo
finale
Tratto : Se una trave è suddivisa in più tratti sulla prima riga è riportato il
numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave
Com Cari : Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la
matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle
combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Questo indicatore
vale sia per la verifica a fessurazione che per il calcolo delle frecce
Fessu : Fessura limite e fessura di calcolo espressa in mm; se la trave non
risulta fessurata l'ampiezza di calcolo sarà nulla
Dist mm : Distanza fra le fessure
Concio : Numero del concio in cui si è avuta la massima fessura
Combin : Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è
avuta la massima fessura
Mf X : Momento flettente asse vettore X
Mf Y : Momento flettente asse vettore Y
N : Sforzo normale
Frecce : Freccia limite e freccia massima di calcolo
Combin : Numero della combinazione che ha prodotto la freccia massima
Com Cari : Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la
matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul
calcestruzzo, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la
verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle
combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul calcestruzzo
lim : Valore della tensione limite in Kg/cmq
cal : Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq
Concio : Numero del concio in cui si è avuta la massima tensione
Combin : Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è
avuta la massima tensione
Mf X : Momento flettente asse vettore X
Mf Y : Momento flettente asse vettore Y
N : Sforzo normale
 SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA

Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa per la verifica del diametro massimo utilizzabile:

Nodo3D : Numero del nodo spaziale oggetto di verifica


Filo : Numero del filo del nodo spaziale
Quota : Quota del nodo spaziale

Dir Locale X
Trave rif. : Numero della trave collegata al nodo 3d nella direzione X presa a
riferimento per la formula
AlfaBl : Valore risultante dalla formula di Norma
Bpil : Larghezza del pilastro nella direzione locale X
Fimax : Diametro massimo utilizzabile sul nodo per il telaio X,
arrotondato all'intero piu' vicino
Fi : Diametro utilizzato nel disegno ferri
Status : PASSANTE:se i ferri sono passanti si ritiene la verifica non necessaria
OK:diametro è minore del diametro massimo ammissibile
PIEGA: diametro è maggiore del diametro massimo (in questo caso i
ferri vengono piegati dentro il nodo per garantire l'ancoraggio)

Dir Locale Y
Trave rif. : Numero della trave collegata al nodo 3d nella direzione Y presa a
riferimento per la formula
AlfaBl : Valore risultante dalla formula di Norma
Bpil : Larghezza del pilastro nella direzione locale Y
Fimax : Diametro massimo utilizzabile sul nodo per il telaio Y,
arrotondato all'intero piu' vicino
Fi : Diametro utilizzato nel disegno ferri
Status : PASSANTE:se i ferri sono passanti si ritiene la verifica non necessaria
OK:diametro è minore del diametro massimo ammissibile
PIEGA: diametro è maggiore del diametro massimo (in questo caso i
ferri vengono piegati dentro il nodo per garantire l'ancoraggio)
STAMPA PROGETTO S.L.U. - FONDAZIONE
Filo Quota T C VERIFICA A PRESSO-FLESSIONE VERIFICA A TAGLIO E TORSIONE
Iniz Iniz. r Sez o
Fin. Final a Bas n Co GamRd M Exd N Ed x/ f% c% Area cmq Co V Exd V Eyd T Sdu V Rxd V Ryd TRd TRld Coe Coe ALon staffe
Ctg t Alt c Nr (t*m) (t) /d 100 100 sup inf Nr (t) (t) (t*m) (t) (t) (t*m) (t*m) Cls Sta cmq Pas Lun Fi
1 0,00 1 1 0 0,00 0,0 0,0 0 0 0 25,2 12,6 2 -140,9 0,0 0,0 154,3 298,8 158,1 0,0 40 91 0,0 20 100 12
2 0,00 160 2 0 0,00 0,0 0,0 0 0 0 25,2 12,6 0 0,0 0,0 0,0 154,3 298,8 158,1 0,0 0 0 0,0 20 0 12
2.5 105 3 0 0,00 0,0 0,0 0 0 0 25,2 9,0 2 -93,6 0,0 0,0 154,3 298,8 158,1 0,0 26 61 0,0 20 425 12
4 0 0,00 0,0 0,0 0 0 0 25,2 12,6 0 0,0 0,0 0,0 154,3 298,8 158,1 0,0 0 0 0,0 20 0 12
5 0 0,00 0,0 0,0 0 0 0 25,2 12,6 2 140,9 0,0 0,0 154,3 298,8 158,1 0,0 40 91 0,0 20 100 12

STAMPA VERIFICHE S.L.E. FONDAZIONE


FESSURAZIONE FRECCE TENSIONI
Filo Quota Tra Combi Fessu. mm dist Con Com Mf X Mf Y N Frecce mm Com Combinaz  lim.  cal. Co Comb Mf X Mf Y N
In fi In Fi tto Caric lim cal mm cio bin (t*m) (t*m) (t) limite calc bin Carico Kg/cmq Kg/cmq nc (t*m) (t*m) (t)
1 0,00 Rara Rara cls 150,0 0,0 0 0 0,0 0,0 0,0
2 0,00 Freq 0,4 0,000 0 1 1 0,0 -95,2 0,0 Rara fer 3600 0 0 0 0,0 0,0 0,0
Perm 0,3 0,000 0 1 1 0,0 -74,6 0,0 Perm cls 112,0 0,0 0 0 0,0 0,0 0,0
 SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle risultanti delle sollecitazioni agenti sull’area
d'impronta delle travi Winkler, nel sistema di riferimento locale (y=asse trave).

Trave : numero di trave sequenziale


Comb. : Numero della combinazione a cui si riferiscono i dati che
seguono
Rv : Risultante delle pressioni verticali
Vx : Risultante delle sollecitazioni agenti parallelamente all’asse x
locale dell' asta
Vy : Risultante delle sollecitazioni agenti parallelamente all'asse y
locale dell' asta
Mrx : Momento risultante di asse vettore x nel sistema di riferimento
locale dell' asta (momento flettente)
Mry : Momento risultante di asse vettore y nel sistema di riferimento
locale dell' asta (momento torcente)

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa della portanza delle fondazioni superficiali (travi Winkler,
plinti e piastre) in condizioni drenate e non drenate.

Tabella 1: PARAMETRI GEOTECNICI


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento
Infiss : Infissione base fondazione dalla quota di terreno definitivo
(Zfond+Ricoprimento)
Tipo Tabella : Tipo di tabella (M1/M2) per i coeff. parziali per i parametri del
terreno
Gamma : Peso specifico totale di calcolo
Fi : Angolo di attrito interno di calcolo in gradi
Coes : Coesione drenata di calcolo
Mod.El. : Modulo elastico di calcolo
Poiss : Coefficiente di Poisson
P base : Pressione litostatica base di fondazione in condizioni drenate
Indice Rigid. : Indice di rigidezza
IndRig Crit. : Indice di rigidezza critico
Cu : Coesione non drenata
Pbase : Pressione litostatica base di fondazione in cond. non drenate

Tabella 2: COEFFICIENTI DI PORTANZA


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento
Nc : Coefficiente di portanza di Brinch-Hansen
Nq : Coefficiente di portanza di Brinch-Hansen
Ng : Coefficiente di portanza di Brinch-Hansen
Gc : Coefficiente di inclinazione del terreno
Gq : Coefficiente di inclinazione del terreno
bc : Coefficiente di inclinazione del piano di posa
bq : Coefficiente di inclinazione del piano di posa
Igk : Coefficiente per effetti cinematici
Comb.Nro : Numero della combinazione di carico
Icv : Coefficiente di inclinazione del carico
Iqv : Coefficiente di inclinazione del carico
Igv : Coefficiente di inclinazione del carico
Dc : Coefficiente di affondamento del piano di posa
Dq : Coefficiente di affondamento del piano di posa
Dg : Coefficiente di affondamento del piano di posa
Sc : Coefficiente di forma
Sq : Coefficiente di forma
Sg : Coefficiente di forma
Psic : Coefficiente di punzonamento
Psiq : Coefficiente di punzonamento
Psig : Coefficiente di punzonamento

Tabella 3: PORTANZA (per Risultanti)


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento in numerazione calcolo C.D.Gs. Win
Asta3d, Filo : Identificativo di input
Comb. : Numero della combinazione a cui si riferiscono i dati che
seguono
Bx' : Base di fondazione ridotta lungo x per eccentricità
By' : Base di fondazione ridotta lungo y per eccentricità
GamEf : Peso specifico efficace di calcolo
QlimV : Carico limite in condiz. drenate o non drenate comprensivo dei
Coeff. Parziali R1/R2/R3
N : Carico verticale agente
Coeff.Sicur. : Minimo tra i rapporti (QlimV/N) tra la condiz. drenata e quella
non drenata per la combinazione in esame

Tra tutte le combinazioni vengono riportati i seguenti dati:


Minimo CoeSic : Minimo coefficiente di sicurezza
N/Ar : Tensione media agente sull' impronta ridotta
Qlim/Ar : Tensione limite sull' impronta ridotta
Status Verifica : Si possono avere i seguenti messaggi:

OK = Verifica soddisfatta

NONVERIF = Non verifica nei seguenti casi:


Coefficiente di sicurezza minore di 1
Se Bx=0 o By=0 per eccentricita' eccessiva dei carichi
Se QlimV=0 per inclinazione dei carichi eccessiva a causa di
forze orizzontali elevate

SCARICA = Verifica soddisfatta:Impronta non sollecitata o in


trazione

DECOMPR = Verifica soddisfatta:


lo sforzo agente sull’elemento è di trazione, ma la risultante dei
carichi agenti sul terreno è di debole compressione per effetto
del peso proprio dell’elemento stesso.

Tabella 3: PORTANZA (per Tensioni)


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento in numerazione calcolo C.D.Gs. Win
Asta3d, Filo : Identificativo di input
Comb. : Numero della combinazione a cui si riferiscono i dati che
seguono
Bx' : Base di fondazione ridotta lungo x per eccentricità
By' : Base di fondazione ridotta lungo y per eccentricità
GamEf : Peso specifico efficace di calcolo
SgmLimV : Tensione limite in condiz. drenate o non drenate
SgmTerr : Tensione elastica massima sul terreno
Coeff.Sicur. : Minimo tra i rapporti (SgmLimV/SgmTerr) tra la condiz. drenata
e quella non drenata per la combinazione in esame

Tra tutte le combinazioni vengono riportati i seguenti dati:


Minimo CoeSic : Minimo coefficiente di sicurezza
N/Ar : Tensione media agente sull' impronta ridotta
Qlim/Ar : Tensione limite media sull' impronta ridotta (SgmLimV minima)
Status Verifica : Si possono avere i seguenti messaggi:
OK = Verifica soddisfatta

NOVERIF = Non verifica nei seguenti casi:


Coefficiente di sicurezza minore di 1
Se Bx=0 o By=0 per eccentricita' eccessiva dei carichi
Se SgmLimV=0 per inclinazione dei carichi eccessiva a causa di
forze orizzontali elevate

SCARICA = Impronta non sollecitata o in trazione

DECOMPR = Verifica soddisfatta:


lo sforzo agente sull’elemento è di trazione, ma la risultante dei
carichi agenti sul terreno è di debole compressione per effetto
del peso proprio dell’elemento stesso.

La verifica allo scorrimento delle fondazioni superficiali è stata condotta calcolando la resistenza limite secondo la seguente relazione,
che tiene in conto sia il contributo ad attrito che quello coesivo:

N tg A C
Vres    
 r   r C
in cui:
g, gC : Coefficienti parziali per i parametri geotecnici (NTC Tabella 6.2.II)

gr : Coefficienti parziali SLU fondazioni superficiali (NTC Tabella 6.4.I)

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella precedente relazione e nella relativa tabella di stampa.

Comb. : Numero combinazione a cui si riferisce la verifica

Tipo Elem. : Tipo di elemento strutturale: Trave/Plinto/Piastra

Elem. N.ro : Numero dell’elemento strutturale (numero Travata/Filo/Nodo3D) in base al tipo


elemento (Asta Winkler/Plinto/Platea)

N : Scarico verticale

tg / g/ gr : Coefficiente attrito di progetto

C/ gC/ gr : Adesione di progetto

Area : Area ridotta

Vres : Resistenza allo scorrimento dell' elemento strutturale

Fh : Azione orizzontale trasmessa dall' elemento strutturale

Verifica : Flag di verifica allo scorrimento del singolo elemento. Se l’elemento è collegato
Locale al resto della fondazione, la condizione di slittamento del singolo elemento non
pregiudica la verifica globale della intera fondazione

S(Vres) : Somma dei contributi resistenti dei vari elementi strutturali

S(Fh) : Somma dei contributi delle azioni orizzontali trasmesse dai vari elementi
strutturali

Verifica : Flag di verifica globale allo scorrimento della intera fondazione


Globale

 SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA


Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dei cedimenti.

Filo : numero del filo fisso in corrispondenza del quale viene calcolato
lo stato deformativo

Comb. : numero di combinazione di carico

Ced.El. : cedimento elastico

Ced.Ed. : cedimento edometrico

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella dello stato tensionale.

Filo : numero del filo fisso in corrispondenza del quale viene


calcolato lo stato tensionale

Quot : quota dalla superficie in corrispondenza della quale viene calcolato lo


stato tensionale

Tens. : tensione verticale indotta dai carichi esterni

RISULTANTI SOLLECITAZIONI TRAVI WINKLER - SLU


Trave Combinazione Rv Vx Vy Mrx Mry
N.ro N.ro (kg) (kg) (kg) kg*cm kg*cm
1 A1/1 621000 125625 0 0 23175000
A1/2 873063 281875 0 0 36631248

PARAMETRI GEOTECNICI TRAVI WINKLER - S.L.U.


IDENTIFICATIVO CONDIZIONE DRENATA NON DRENATA
Trave Infiss Tipo Gamma Fi' C' Mod.El Poiss P base Indice IndRig Cu P base
N.ro m Tabel kg/mc Grd kg/cmq kg/cmq on kg/cmq Rigid. Crit. kg/cmq kg/cmq
1 1,26 M1 2600 35,00 10,00 500,00 0,20 0,33 20,05 220,77

COEFFICIENTI DI PORTANZA TRAVI WINKLER - CONDIZIONI DRENATE - S.L.U.


Trave Brinch Hansen IclTe Incl.PianoPosa Comb Igk CoeffIncl.Car. Affondamento Forma Punzonamento
Nro Nc Nq Ng Gc=Gq Bc Bq Bg N.ro Sism IcV IqV IgV Dc Dq Dg Sc Sq Sg Psic Psiq Psig
1 46,12 33,30 48,03 1,00 1,00 1,00 1,00 A1/1 1,00 0,85 0,86 0,79 1,23 1,22 1,00 1,12 1,12 0,93 0,27 0,30 0,30
A1/2 1,00 0,71 0,72 0,60 1,24 1,23 1,00 1,11 1,11 0,94 0,26 0,29 0,29

CARICO LIMITE TRAVI WINKLER - S.L.U.


IDENTIIFICATIVO DRENATE NON DRENATE RISULTATI
Trave Asta3d Comb Bx' By' GamEf QLimV GamEf QLimV N Coeff. Minimo N/Ar QLim/Ar Status
N.ro N.ro N.ro m m kg/mc (t) kg/mc (t) (t) Sicur. CoeSic kg/cmq kg/cmq Verifica
1 1 A1/1 1,05 6,25 2600 4276,5 621,0 6,89 OK
A1/2 0,96 6,25 2600 3219,2 873,1 3,69 3,69 14,54 53,60 OK

VERIFICA ALLO SCORRIMENTO - CONDIZIONI DRENATE


IDENTIFICATIVO RISULTATI
Combinazione Tipo Elem N Tg(fi)/ C/Gc/Gr Area Vres Fh Verifica S(Vres) S(Fh) Verifica
N.ro Elem. N.ro (t) Gfi/Gr t/mq mq (t) (t) Locale (t) (t) Globale
A1 / 1 TRAVE 1 621,00 0,349 0,09 6,585 217,31 125,63 OK 217,31 125,63 OK

VERIFICA ALLO SCORRIMENTO - CONDIZIONI DRENATE


IDENTIFICATIVO RISULTATI
Combinazione Tipo Elem N Tg(fi)/ C/Gc/Gr Area Vres Fh Verifica S(Vres) S(Fh) Verifica
N.ro Elem. N.ro (t) Gfi/Gr t/mq mq (t) (t) Locale (t) (t) Globale
A1 / 2 TRAVE 1 873,06 0,349 0,09 6,005 305,22 281,88 OK 305,22 281,88 OK
CEDIMENTI ELASTICI ED EDOMETRICI
Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed. Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed. Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed. Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed.
N.ro N.ro cm cm N.ro N.ro cm cm N.ro N.ro cm cm N.ro N.ro cm cm
1 Rare 1 1,59 1,59 2 Rare 1 1,59 1,59
Freq 1 1,18 1,18 Freq 1 1,18 1,18
Perm 1 1,01 1,01 Perm 1 1,01 1,01
MAX. 1,59 1,59 MAX. 1,59 1,59

STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Rare 1


Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1 1,0 3,88 2 1,0 3,88
1,1 3,86 1,1 3,86
1,3 3,83 1,3 3,83
1,4 3,76 1,4 3,76
1,5 3,68 1,5 3,68
1,6 3,57 1,6 3,57
1,7 3,44 1,7 3,44
1,8 3,31 1,8 3,31
1,9 3,17 1,9 3,17
2,0 3,04 2,0 3,04
2,1 2,90 2,1 2,90
2,2 2,77 2,2 2,77
2,3 2,65 2,3 2,65
2,3 2,53 2,3 2,53
2,4 2,42 2,4 2,42
2,5 2,32 2,5 2,32
2,6 2,22 2,6 2,22
2,7 2,13 2,7 2,13
2,8 2,04 2,8 2,04
2,9 1,96 2,9 1,96
3,0 1,89 3,0 1,89
3,1 1,53 3,1 1,53
3,2 1,46 3,2 1,46
3,3 1,41 3,3 1,41
3,4 1,35 3,4 1,35
3,5 1,30 3,5 1,30
3,6 1,26 3,6 1,26
3,7 1,22 3,7 1,22
3,8 0,66 3,8 0,66
3,9 0,64 3,9 0,64

STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Freq 1


Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1 1,0 2,87 2 1,0 2,87
1,1 2,85 1,1 2,85
1,3 2,83 1,3 2,83
1,4 2,78 1,4 2,78
1,5 2,72 1,5 2,72
1,6 2,64 1,6 2,64
1,7 2,55 1,7 2,55
1,8 2,45 1,8 2,45
1,9 2,35 1,9 2,35
2,0 2,24 2,0 2,24
2,1 2,15 2,1 2,15
2,2 2,05 2,2 2,05
2,3 1,96 2,3 1,96
2,3 1,87 2,3 1,87
2,4 1,79 2,4 1,79
2,5 1,71 2,5 1,71
2,6 1,64 2,6 1,64
2,7 1,57 2,7 1,57
2,8 1,51 2,8 1,51
2,9 1,45 2,9 1,45
3,0 1,39 3,0 1,39
3,1 1,13 3,1 1,13
3,2 1,08 3,2 1,08
3,3 1,04 3,3 1,04
3,4 1,00 3,4 1,00
3,5 0,96 3,5 0,96
3,6 0,93 3,6 0,93
3,7 0,90 3,7 0,90
3,8 0,49 3,8 0,49
3,9 0,47 3,9 0,47

STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Perm 1


Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1 1,0 2,46 2 1,0 2,46
1,1 2,45 1,1 2,45
1,3 2,43 1,3 2,43
1,4 2,39 1,4 2,39
1,5 2,33 1,5 2,33
1,6 2,26 1,6 2,26
1,7 2,19 1,7 2,19
STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Perm 1
Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1,8 2,10 1,8 2,10
1,9 2,01 1,9 2,01
2,0 1,93 2,0 1,93
2,1 1,84 2,1 1,84
2,2 1,76 2,2 1,76
2,3 1,68 2,3 1,68
2,3 1,61 2,3 1,61
2,4 1,54 2,4 1,54
2,5 1,47 2,5 1,47
2,6 1,41 2,6 1,41
2,7 1,35 2,7 1,35
2,8 1,30 2,8 1,30
2,9 1,24 2,9 1,24
3,0 1,20 3,0 1,20
3,1 0,97 3,1 0,97
3,2 0,93 3,2 0,93
3,3 0,89 3,3 0,89
3,4 0,86 3,4 0,86
3,5 0,83 3,5 0,83
3,6 0,80 3,6 0,80
3,7 0,77 3,7 0,77
3,8 0,42 3,8 0,42
3,9 0,41 3,9 0,41
ATI

INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO CROLLI LUNGO


LA SP 342 NEL COMUNE DI SACCO (SA)
STRALCIO 1

EDP2_TAV.P2 – RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI

TABULATI CORDOLO BARRIERA

27
CORDOLO BARRIERA

Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nel le tabelle di verifica aste in calcestruzzo per gli stati limite ultimi.

Filo Iniz./Fin. : Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla seconda quello del nodo finale
Cotg Ɵ : Cotangente Angolo del puntone compresso
Quota : Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo finale
SgmT : Solo per le travi di fondazione:
Pressione di contatto sul terreno in Kg/cmq calcolata con i valori caratteristici delle
azioni assumendo i coefficienti gamma pari ad uno.
AmpC : Solo per le travi di elevazione:
Coefficiente di amplificazione dei carichi statici per tenere in conto della verifica
locale dell'asta a sisma verticale.
N/Nc : Solo per i pilastri:
Percentuale della resistenza massima a compressione della sezione di solo
calcestruzzo.
Tratto : Se una trave è suddivisa in più tratti sulla prima riga è riportato il numero del tratto,
sulla terza il numero di suddivisioni della trave
Sez B/H : Sulla prima riga numero della sezione nell'archivio, sulla seconda base della sezione,
sulla terza altezza. Per sezioni a T è riportato l'ingombro massimo della sezione
Concio : Numero del concio
Co Nr : Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che
forniscono la massima deformazione nell'acciaio e nel calcestruzzo per la verifica a
flessione
GamRd : Solo per le travi di fondazione: Coefficiente di sovraresistenza.
M Exd : Momento ultimo di calcolo asse vettore X (per le travi incrementato dalla traslazione
del diagramma del momento flettente)
M Eyd : Momento ultimo di calcolo asse vettore Y
N Ed : Sforzo normale ultimo di calcolo
x/d : Rapporto fra la posizione dell'asse neutro e l'altezza utile della sezione moltiplicato per
100
ef% ec% (*100) : deformazioni massime nell'acciaio e nel calcestruzzo moltiplicate per 10.000. Valore
limite per l'acciaio 100 (1%), valore limite nel calcestruzzo 35 (0,35%)
Area : Area del ferro in centimetri quadri; per le travi rispettivamente superiore ed inferiore,
per i pilastri armature lungo la base e l'altezza della sezione
Co Nr : Numero della combinazione e in sequenza sollecitazioni ultime di calcolo che
forniscono la minore sicurezza per le azioni taglianti e torcenti
V Exd : Taglio ultimo di calcolo in direzione X
V Eyd : Taglio ultimo di calcolo in direzione Y
T sdu : Momento torcente ultimo di calcolo
V Rxd : Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione X
V Ryd : Taglio resistente ultimo delle staffe in direzione Y
T Rd : Momento torcente resistente ultimo delle staffe
T Rld : Momento torcente resistente ultimo dell'armatura longitudinale
Coe Cls : Coefficiente per il controllo di sicurezza del calcestruzzo alle azioni taglianti e torcenti
moltiplicato per 100; la sezione è verificata se detto valore e minore o uguale a 100
Coe Staf : Coefficiente per il controllo di sicurezza delle staffe alle azioni taglianti e torcenti
moltiplicato per 100; la sezione è verificata se detto valore e minore o uguale a 100
Alon : Armatura longitudinale a torsione (nelle travi rettangolari per le quali è stata
effettuata la verifica a momento My in questo dato viene stampata anche l'armatura
flessionale dei lati verticali)
Staffe : Passo staffe e lunghezza del tratto da armare
Moltipl Ultimo : Solo per le stampe di riverifica:
Moltiplicatore dei carichi che porta a collasso la sezione. Il percorso dei carichi
seguito e' a sforzo normale costante. Le deformazioni riportate sono determinate dalle
sollecitazioni di calcolo amplificate del moltiplicatore in parola.
 SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA

Si riporta appresso la spiegazione delle sigle usate nelle tabelle di verifica aste in cls per gli stati limiti di esercizio.

Filo : Sulla prima riga numero del filo del nodo iniziale, sulla seconda quello
del nodo finale
Quota : Sulla prima riga quota del nodo iniziale, sulla seconda quota del nodo
finale
Tratto : Se una trave è suddivisa in più tratti sulla prima riga è riportato il
numero del tratto, sulla terza il numero di suddivisioni della trave
Com Cari : Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la
matrice delle combinazioni rare, la seconda la matrice delle
combinazioni frequenti, la terza quella permanenti. Questo indicatore
vale sia per la verifica a fessurazione che per il calcolo delle frecce
Fessu : Fessura limite e fessura di calcolo espressa in mm; se la trave non
risulta fessurata l'ampiezza di calcolo sarà nulla
Dist mm : Distanza fra le fessure
Concio : Numero del concio in cui si è avuta la massima fessura
Combin : Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è
avuta la massima fessura
Mf X : Momento flettente asse vettore X
Mf Y : Momento flettente asse vettore Y
N : Sforzo normale
Frecce : Freccia limite e freccia massima di calcolo
Combin : Numero della combinazione che ha prodotto la freccia massima
Com Cari : Indicatore della matrice di combinazione; la prima riga individua la
matrice delle combinazioni rare per la verifica della tensione sul
calcestruzzo, la seconda la matrice delle combinazioni rare per la
verifica della tensione sull'acciaio, la terza la matrice delle
combinazioni permanenti per la verifica della tensione sul calcestruzzo
lim : Valore della tensione limite in Kg/cmq
cal : Valore della tensione di calcolo in Kg/cmq
Concio : Numero del concio in cui si è avuta la massima tensione
Combin : Numero della combinazione ed in sequenza sollecitazioni per cui si è
avuta la massima tensione
Mf X : Momento flettente asse vettore X
Mf Y : Momento flettente asse vettore Y
N : Sforzo normale
STAMPA PROGETTO S.L.U. - FONDAZIONE
Filo Quota T C VERIFICA A PRESSO-FLESSIONE VERIFICA A TAGL IO E TORSIONE
Iniz Iniz. r Sez o
Fin. Final a Bas n Co M Exd N Ed Moltip Gamm f% c Area cmq Co V Exd V Eyd T Sdu V Rxd V Ryd TRd TRld Coe Coe ALon Staffe
Ctg t Alt c mb (t*m) (t) Ultimo Rd 100 sup inf mb (t) (t) (t*m) (t) (t) (t*m) (t*m) Cls Sta cmq Pas Lun Fi
1 0,00 1 1 1 0,0 0,0 1000,00 0,00 0 0 8,0 8,0 1 -14,0 0,0 0,0 29,8 31,9 8,7 0,0 19 47 0,0 19 38 8
2 0,00 70 3 1 0,0 0,0 1000,00 0,00 0 0 8,0 8,0 1 -13,8 0,0 0,0 29,8 31,9 8,7 0,0 19 46 0,0 19 5424 8
2.5 40 5 1 0,0 0,0 1000,00 0,00 0 0 8,0 8,0 1 14,0 0,0 0,0 29,8 31,9 8,7 0,0 19 47 0,0 19 38 8

STAMPA VERIFICHE S.L.E. FONDAZIONE


FESSURAZIONE FRECCE TENSION I
Filo Quota Tra Combi Fessu. mm dist Con Com Mf X Mf Y N Frecce mm Com Combinaz  lim.  cal. Co Comb Mf X Mf Y N
In fi In Fi tto Caric lim cal mm cio bin (t*m) (t*m) (t) limite calc bin Carico Kg/cmq Kg/cmq nc (t*m) (t*m) (t)
1 0,00 Rara Rara cls 192,0 0,0 0 0 0,0 0,0 0,0
2 0,00 Freq 0,3 0,000 0 5 1 0,0 -85,7 0,0 Rara fer 3600 0 0 0 0,0 0,0 0,0
Perm 0,2 0,000 0 5 1 0,0 -85,7 0,0 Perm cls 144,0 0,0 0 0 0,0 0,0 0,0
SPECIFICHE CAMPI TABELLA DI STAMPA

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa delle risultanti delle sollecitazioni agenti
sull’area d'impronta delle travi Winkler, nel sistema di riferimento locale (y=asse trave).

Trave : numero di trave sequenziale


Comb. : Numero della combinazione a cui si riferiscono i dati che
seguono
Rv : Risultante delle pressioni verticali
Vx : Risultante delle sollecitazioni agenti parallelamente all’asse x
locale dell' asta
Vy : Risultante delle sollecitazioni agenti parallelamente all'asse y
locale dell' asta
Mrx : Momento risultante di asse vettore x nel sistema di riferimento
locale dell' asta (momento flettente)
Mry : Momento risultante di asse vettore y nel sistema di riferimento
locale dell' asta (momento torcente)

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa della portanza delle fondazioni superficiali
(travi Winkler,
plinti e piastre) in condizioni drenate e non drenate.

Tabella 1: PARAMETRI GEOTECNICI


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento
Infiss : Infissione base fondazione dalla quota di terreno definitivo
(Zfond+Ricoprimento)
Tipo Tabella : Tipo di tabella (M1/M2) per i coeff. parziali per i parametri del
terreno
Gamma : Peso specifico totale di calcolo
Fi : Angolo di attrito interno di calcolo in gradi
Coes : Coesione drenata di calcolo
Mod.El. : Modulo elastico di calcolo
Poiss : Coefficiente di Poisson
P base : Pressione litostatica base di fondazione in condizioni drenate
Indice Rigid. : Indice di rigidezza
IndRig Crit. : Indice di rigidezza critico
Cu : Coesione non drenata
Pbase : Pressione litostatica base di fondazione in cond. non drenate

Tabella 2: COEFFICIENTI DI PORTANZA


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento
Nc : Coefficiente di portanza di Brinch-Hansen
Nq : Coefficiente di portanza di Brinch-Hansen
Ng : Coefficiente di portanza di Brinch-Hansen
Gc : Coefficiente di inclinazione del terreno
Gq : Coefficiente di inclinazione del terreno
bc : Coefficiente di inclinazione del piano di posa
bq : Coefficiente di inclinazione del piano di posa
Igk : Coefficiente per effetti cinematici
Comb.Nro : Numero della combinazione di carico
Icv : Coefficiente di inclinazione del carico
Iqv : Coefficiente di inclinazione del carico
Igv : Coefficiente di inclinazione del carico
Dc : Coefficiente di affondamento del piano di posa
Dq : Coefficiente di affondamento del piano di posa
Dg : Coefficiente di affondamento del piano di posa
Sc : Coefficiente di forma
Sq : Coefficiente di forma
Sg : Coefficiente di forma
Psic : Coefficiente di punzonamento
Psiq : Coefficiente di punzonamento
Psig : Coefficiente di punzonamento

Tabella 3: PORTANZA (per Risultanti)


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento in numerazione calcolo C.D.Gs. Win
Asta3d, Filo : Identificativo di input
Comb. : Numero della combinazione a cui si riferiscono i dati che
seguono
Bx' : Base di fondazione ridotta lungo x per eccentricità
By' : Base di fondazione ridotta lungo y per eccentricità
GamEf : Peso specifico efficace di calcolo
QlimV : Carico limite in condiz. drenate o non drenate comprensivo dei
Coeff. Parziali R1/R2/R3
N : Carico verticale agente
Coeff.Sicur. : Minimo tra i rapporti (QlimV/N) tra la condiz. drenata e quella
non drenata per la combinazione in esame

Tra tutte le combinazioni vengono riportati i seguenti dati:


Minimo CoeSic : Minimo coefficiente di sicurezza
N/Ar : Tensione media agente sull' impronta ridotta
Qlim/Ar : Tensione limite sull' impronta ridotta
Status Verifica : Si possono avere i seguenti messaggi:

OK = Verifica soddisfatta

NONVERIF = Non verifica nei seguenti casi:


Coefficiente di sicurezza minore di 1
Se Bx=0 o By=0 per eccentricita' eccessiva dei carichi
Se QlimV=0 per inclinazione dei carichi eccessiva a causa di
forze orizzontali elevate

SCARICA = Verifica soddisfatta:Impronta non sollecitata o in


trazione

DECOMPR = Verifica soddisfatta:


lo sforzo agente sull’elemento è di trazione, ma la risultante dei
carichi agenti sul terreno è di debole compressione per effetto
del peso proprio dell’elemento stesso.

Tabella 3: PORTANZA (per Tensioni)


Trave, Plinto o Piastra : Numero elemento in numerazione calcolo C.D.Gs. Win
Asta3d, Filo : Identificativo di input
Comb. : Numero della combinazione a cui si riferiscono i dati che
seguono
Bx' : Base di fondazione ridotta lungo x per eccentricità
By' : Base di fondazione ridotta lungo y per eccentricità
GamEf : Peso specifico efficace di calcolo
SgmLimV : Tensione limite in condiz. drenate o non drenate
SgmTerr : Tensione elastica massima sul terreno
Coeff.Sicur. : Minimo tra i rapporti (SgmLimV/SgmTerr) tra la condiz. drenata
e quella non drenata per la combinazione in esame

Tra tutte le combinazioni vengono riportati i seguenti dati:


Minimo CoeSic : Minimo coefficiente di sicurezza
N/Ar : Tensione media agente sull' impronta ridotta
Qlim/Ar : Tensione limite media sull' impronta ridotta (SgmLimV minima)
Status Verifica : Si possono avere i seguenti messaggi:

OK = Verifica soddisfatta

NOVERIF = Non verifica nei seguenti casi:


Coefficiente di sicurezza minore di 1
Se Bx=0 o By=0 per eccentricita' eccessiva dei carichi
Se SgmLimV=0 per inclinazione dei carichi eccessiva a causa di
forze orizzontali elevate

SCARICA = Impronta non sollecitata o in trazione

DECOMPR = Verifica soddisfatta:


lo sforzo agente sull’elemento è di trazione, ma la risultante dei
carichi agenti sul terreno è di debole compressione per effetto
del peso proprio dell’elemento stesso.

La verifica allo scorrimento delle fondazioni superficiali è stata condotta calcolando la resistenza limite secondo la
seguente relazione, che tiene in conto sia il contributo ad attrito che quello coesivo:

N tg A C
Vres    
 r   r C
in cui:
g, gC : Coefficienti parziali per i parametri geotecnici (NTC Tabella 6.2.II)

gr : Coefficienti parziali SLU fondazioni superficiali (NTC Tabella 6.4.I)

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella precedente relazione e nella relativa tabella di stampa.

Comb. : Numero combinazione a cui si riferisce la verifica

Tipo Elem. : Tipo di elemento strutturale: Trave/Plinto/Piastra

Elem. N.ro : Numero dell’elemento strutturale (numero Travata/Filo/Nodo3D) in base al tipo


elemento (Asta Winkler/Plinto/Platea)

N : Scarico verticale

tg / g/ gr : Coefficiente attrito di progetto

C/ gC/ gr : Adesione di progetto

Area : Area ridotta

Vres : Resistenza allo scorrimento dell' elemento strutturale

Fh : Azione orizzontale trasmessa dall' elemento strutturale

Verifica : Flag di verifica allo scorrimento del singolo elemento. Se l’elemento è collegato
Locale al resto della fondazione, la condizione di slittamento del singolo elemento non
pregiudica la verifica globale della intera fondazione

S(Vres) : Somma dei contributi resistenti dei vari elementi strutturali

S(Fh) : Somma dei contributi delle azioni orizzontali trasmesse dai vari elementi
strutturali

Verifica : Flag di verifica globale allo scorrimento della intera fondazione


Globale
Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella di stampa dei cedimenti.

Filo : numero del filo fisso in corrispondenza del quale viene calcolato
lo stato deformativo

Comb. : numero di combinazione di carico

Ced.El. : cedimento elastico

Ced.Ed. : cedimento edometrico

Si riporta di seguito la spiegazione delle sigle usate nella tabella dello stato tensionale.

Filo : numero del filo fisso in corrispondenza del quale viene


calcolato lo stato tensionale

Quot : quota dalla superficie in corrispondenza della quale viene calcolato lo


stato tensionale

Tens. : tensione verticale indotta dai carichi esterni


RISULTANTI SOLLECITAZIONI TRAVI WINKLER - SLU
Trave Combinazione Rv Vx Vy Mrx Mry
N.ro N.ro (kg) (kg) (kg) kg*cm kg*cm
1 A1/1 66550 28050 0 0 2805000

PARAMETRI GEOTECNICI TRAVI WINKLER - S.L.U.


IDENTIFICATIVO CONDIZIONE DRENATA NON DRENATA
Trave Infiss Tipo Gamma Fi' C' Mod.El Poiss P base Indice IndRig Cu P base
N.ro m Tabel kg/mc Grd kg/cmq kg/cmq on kg/cmq Rigid. Crit. kg/cmq kg/cmq
1 0,60 M1 1800 35,00 10,00 500,00 0,20 0,11 20,55 278,77

COEFFICIENTI DI PORTANZA TRAVI WINKLER - CONDIZIONI DRENATE - S.L.U.


Trave Brinch Hansen IclTe Incl.PianoPosa Comb Igk CoeffIncl.Car. Affondamento Forma Punzonamento
Nro Nc Nq Ng Gc=Gq Bc Bq Bg N.ro Sism IcV IqV IgV Dc Dq Dg Sc Sq Sg Psic Psiq Psig
1 46,12 33,30 48,03 1,00 1,00 1,00 1,00 A1/1 1,00 0,96 0,96 0,94 1,35 1,33 1,00 1,00 1,00 1,00 0,25 0,28 0,28

CARICO LIMITE TRAVI WINKLER - S.L.U.


IDENTIIFICATIVO DRENATE NON DRENATE RISULTATI
Trave Asta3d Comb Bx' By' GamEf QLimV GamEf QLimV N Coeff. Minimo N/Ar QLim/Ar Status
N.ro N.ro N.ro m m kg/mc (t) kg/mc (t) (t) Sicur. CoeSic kg/cmq kg/cmq Verifica
1 1 A1/1 0,16 55,00 1800 5609,7 66,6 84,29 84,29 0,77 64,95 OK

VERIFICA ALLO SCORRIMENTO - CONDIZIONI DRENATE


IDENTIFICATIVO RISULTATI
Combinazione Tipo Elem N Tg(fi)/ C/Gc/Gr Area Vres Fh Verifica S(Vres) S(Fh) Verifica
N.ro Elem. N.ro (t) Gfi/Gr t/mq mq (t) (t) Locale (t) (t) Globale
A1 / 1 TRAVE 1 66,55 0,295 0,09 8,636 20,44 28,05 SLITTAM. 20,44 28,05 NOVERIF

CEDIMENTI ELASTICI ED EDOMETRICI


Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed. Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed. Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed. Filo Combinaz Ced.El. Ced.Ed.
N.ro N.ro cm cm N.ro N.ro cm cm N.ro N.ro cm cm N.ro N.ro cm cm
1 Rare 1 0,02 0,02 2 Rare 1 0,02 0,02
Freq 1 0,02 0,02 Freq 1 0,01 0,01
Perm 1 0,01 0,01 Perm 1 0,01 0,01
MAX. 0,02 0,02 MAX. 0,02 0,02

STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Rare 1


Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1 0,4 0,04 2 0,4 0,04
0,5 0,04 0,5 0,04
0,6 0,04 0,6 0,04
0,7 0,04 0,7 0,04
0,8 0,03 0,8 0,03
0,9 0,03 0,9 0,03
1,0 0,03 1,0 0,03
1,1 0,03 1,1 0,03
1,2 0,03 1,2 0,03
1,3 0,02 1,3 0,02
1,4 0,02 1,4 0,02
1,5 0,02 1,5 0,02
1,6 0,02 1,6 0,02
1,7 0,02 1,7 0,02
1,8 0,02 1,8 0,02
1,9 0,02 1,9 0,02
2,0 0,02 2,0 0,02
2,1 0,01 2,1 0,01
2,2 0,01 2,2 0,01
2,3 0,01 2,3 0,01
2,4 0,01 2,4 0,01
2,5 0,01 2,5 0,01
2,6 0,01 2,6 0,01
2,7 0,01 2,7 0,01
2,8 0,01 2,8 0,01
2,9 0,01 2,9 0,01
3,0 0,01 3,0 0,01
3,1 0,01 3,1 0,01
3,2 0,01 3,2 0,01
3,3 0,01 3,3 0,01

STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Freq 1


Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1 0,4 0,04 2 0,4 0,04
0,5 0,04 0,5 0,04
0,6 0,04 0,6 0,04
0,7 0,03 0,7 0,03
0,8 0,03 0,8 0,03
STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Freq 1
Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
0,9 0,03 0,9 0,03
1,0 0,03 1,0 0,03
1,1 0,02 1,1 0,02
1,2 0,02 1,2 0,02
1,3 0,02 1,3 0,02
1,4 0,02 1,4 0,02
1,5 0,02 1,5 0,02
1,6 0,02 1,6 0,02
1,7 0,02 1,7 0,02
1,8 0,02 1,8 0,02
1,9 0,01 1,9 0,01
2,0 0,01 2,0 0,01
2,1 0,01 2,1 0,01
2,2 0,01 2,2 0,01
2,3 0,01 2,3 0,01
2,4 0,01 2,4 0,01
2,5 0,01 2,5 0,01
2,6 0,01 2,6 0,01
2,7 0,01 2,7 0,01
2,8 0,01 2,8 0,01
2,9 0,01 2,9 0,01
3,0 0,01 3,0 0,01
3,1 0,01 3,1 0,01
3,2 0,01 3,2 0,01
3,3 0,01 3,3 0,01

STATO TENSIONALE NEL TERRENO - COMBINAZIONE:Perm 1


Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens. Filo Quota Tens.
N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq N.ro m kg/cmq
1 0,4 0,04 2 0,4 0,04
0,5 0,04 0,5 0,04
0,6 0,03 0,6 0,03
0,7 0,03 0,7 0,03
0,8 0,03 0,8 0,03
0,9 0,03 0,9 0,03
1,0 0,02 1,0 0,02
1,1 0,02 1,1 0,02
1,2 0,02 1,2 0,02
1,3 0,02 1,3 0,02
1,4 0,02 1,4 0,02
1,5 0,02 1,5 0,02
1,6 0,02 1,6 0,02
1,7 0,02 1,7 0,02
1,8 0,01 1,8 0,01
1,9 0,01 1,9 0,01
2,0 0,01 2,0 0,01
2,1 0,01 2,1 0,01
2,2 0,01 2,2 0,01
2,3 0,01 2,3 0,01
2,4 0,01 2,4 0,01
2,5 0,01 2,5 0,01
2,6 0,01 2,6 0,01
2,7 0,01 2,7 0,01
2,8 0,01 2,8 0,01
2,9 0,01 2,9 0,01
3,0 0,01 3,0 0,01
3,1 0,01 3,1 0,01
3,2 0,01 3,2 0,01
3,3 0,01 3,3 0,01
Hilti PROFIS Engineering 3.0.74

1 Dati da inserire
Tipo e dimensione dell'ancorante: HIT-RE 500 V4 + HAS-U 8.8 HDG M20
Periodo di ritorno (durata in anni): 50
Codice articolo: 2223915 HAS-U 8.8 HDG M20x400 (inserire) /
2287552 HIT-RE 500 V4 (composto indurente)
Hilti Seismic set o altro sistema per il riempimento dello spazio aulare tra piastra e
ancorante.
Profondità di posa effettiva: hef,opti = 227,0 mm (hef,limit = 356,0 mm)
Materiale: 8.8
Certificazione No.: ETA 20/0541
Emesso I Valido: 04/09/2021 | -
Prova: Valutazione ingegneristica SOFA BOND dopo la campagna di test ETAG BOND
Fissaggio distanziato: eb = 0,0 mm (Senza distanziamento); t = 15,0 mm

Piastra d'ancoraggio :
R lx x ly x t = 291,4 mm x 401,1 mm x 15,0 mm; (Spessore della piastra raccomandato: non calcolato)

Profilo: nessun profilo


Materiale base: 2
non fessurato calcestruzzo, C35/45, fc,cube = 45,00 N/mm ; h = 400,0 mm, Temp. Breve/Lungo: 0/0 °C
Installazione: Foro eseguito con perforatore, Condizioni di installazione: asciutto
Armatura: nessuna armatura o interasse tra le armature >= 150 mm (qualunque Ø) o >= 100 mm (Ø <= 10 mm)
con armatura di bordo longitudinale d >= 12,0 [mm]

R
- Il calcolo dell'ancoraggio presuppone la presenza di una piastra di ancoraggio rigida.

Geometria [mm] & Carichi [kN, kNm]

Si dovrà verificare la corrispondenza dei dati inseriti e dei risultati con la situazione reale effettiva e la loro plausibilità!
PROFIS Engineering ( c ) 2003-2022 Hilti AG, FL-9494 Schaan Hilti è un marchio registrato di Hilti AG, Schaan

1
Hilti PROFIS Engineering 3.0.74

www.hilti.it
Impresa: Pagina: 2
Indirizzo: Progettista:
Telefono I Fax: | E-mail:
Design: misciosca Data: 20/01/2022
Contratto N°:

1.1 Combinazione carichi


Caso Descrizione Forze [kN] / Momenti [kNm] Sismico Fuoco Util. max. Tassello [%]
1 Condizione di carico: N = 0,000; Vx = 34,000; Vy = 0,000; no no 100
Carichi di progetto Mx = 0,000; My = 34,000; Mz = 0,000;

2 Condizione di carico/Carichi risultanti sull'ancorante y

Carichi sull'ancorante [kN] 4


Trazione: (+ Trazione, - Compressione)
Ancorante Trazione Taglio Taglio in dir. x Taglio in dir. y
1 83,668 8,759 8,757 -0,162
2 0,000 8,692 8,691 0,162 x
3 80,344 8,235 8,233 -0,162 Trazione Compressione
4 0,000 8,321 8,319 0,162
2
Compressione max. nel calcestruzzo: 0,69 [‰]
1
Max. sforzo di compressione nel calcestruzzo: 20,68 [N/mm ]
2

risultante delle forze di trazione nel (x/y)=(-75,0/4,9): 164,012 [kN]


risultante delle forze di compressione (x/y)=(132,3/4,9): 164,012 [kN]

Le forze di ancoraggio vengono calcolate presupponendo una piastra di ancoraggio rigida.

Si dovrà verificare la corrispondenza dei dati inseriti e dei risultati con la situazione reale effettiva e la loro plausibilità!
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2
Hilti PROFIS Engineering 3.0.74

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Impresa: Pagina: 3
Indirizzo: Progettista:
Telefono I Fax: | E-mail:
Design: misciosca Data: 20/01/2022
Contratto N°:

3 Carico di trazione (EOTA TR 029, Sezione 5.2.2)


Carico [kN] Resistenza [kN] Utilizzo bN [%] Stato
Rottura dell'acciaio* 83,668 130,667 65 OK
Rottura combinata conica del 164,012 234,955 70 OK
calcestruzzo e per sfilamento**
Rottura conica del calcestruzzo** 164,012 211,734 78 OK
Fessurazione** 164,012 282,662 59 OK

*ancorante più sollecitato **gruppo di ancoranti (ancoranti sollecitati)

3.1 Rottura dell'acciaio

NRk,s [kN] gM,s NRd,s [kN] NSd [kN]


196,000 1,500 130,667 83,668

3.2 Rottura combinata conica del calcestruzzo e per sfilamento


2 0 2 2
Ap,N [mm ] Ap,N [mm ] t Rk,ucr,25 [N/mm ] scr,Np [mm] ccr,Np [mm] cmin [mm]
501.786 341.333 16,00 584,2 292,1 334,0
0
yc t Rk,ucr [N/mm ]
2
k y g,Np y g,Np
1,061 16,97 3,200 1,000 1,000

ec1,N [mm] y ec1,Np ec2,N [mm] y ec2,Np y s,Np y re,Np


0,0 1,000 2,8 0,991 1,000 1,000
0
NRk,p [kN] NRk,p [kN] gM,p NRd,p [kN] NSd [kN]
242,021 352,432 1,500 234,955 164,012

ID gruppo ancoranti
1, 3

3.3 Rottura conica del calcestruzzo


2 0 2
Ac,N [mm ] Ac,N [mm ] ccr,N [mm] scr,N [mm]
644.548 463.761 340,5 681,0

ec1,N [mm] y ec1,N ec2,N [mm] y ec2,N y s,N y re,N


0,0 1,000 2,8 0,992 0,994 1,000
0
k1 NRk,c [kN] gM,c NRd,c [kN] NSd [kN]
10,100 231,722 1,500 211,734 164,012

ID gruppo ancoranti
1, 3

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Contratto N°:

3.4 Fessurazione
0 2
Ac,N [mm ]
2
Ac,N [mm ] ccr,sp [mm] scr,sp [mm] y h,sp
598.498 420.423 324,2 648,4 1,296

ec1,N [mm] y ec1,N ec2,N [mm] y ec2,N y s,N y re,N k1


0,0 1,000 2,8 0,991 1,000 1,000 10,100
0
NRk,c [kN] gM,sp NRd,sp [kN] NSd [kN]
231,722 1,500 282,662 164,012

ID gruppo ancoranti
1, 3

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4 Carico di taglio (EOTA TR 029, Sezione 5.2.3)


Carico [kN] Resistenza [kN] Utilizzo bV [%] Stato
Rottura dell'acciaio (senza braccio di 8,759 78,400 12 OK
leva)*
Rottura dell'acciaio (con braccio di leva)* N/A N/A N/A N/A
Rottura per pryout** 34,000 377,017 10 OK
Rottura del bordo del calcestruzzo in 34,002 73,273 47 OK
direzione x+**

*ancorante più sollecitato **gruppo di ancoranti (ancoranti specifici)

4.1 Rottura dell'acciaio (senza braccio di leva)

VRk,s [kN] gM,s VRd,s [kN] VSd [kN]


98,000 1,250 78,400 8,759

4.2 Rottura per pryout (cono del calcestruzzo)


2 0 2
Ac,N [mm ] Ac,N [mm ] ccr,N [mm] scr,N [mm] k-factor
661.633 463.761 340,5 681,0 2,000

ec1,V [mm] y ec1,N ec2,V [mm] y ec2,N y s,N y re,N


0,0 1,000 4,8 0,986 0,867 1,000
0
NRk,c [kN] gM,c,p VRd,cp [kN] VSd [kN]
231,722 1,500 377,017 34,000

ID gruppo ancoranti
1-4

4.3 Rottura del bordo del calcestruzzo in direzione x+

lf [mm] dnom [mm] k1 a b


227,0 20,00 2,400 0,109 0,064
2 0 2
c1 [mm] Ac,V [mm ] Ac,V [mm ]
190,0 217.915 162.450

y s,V y h,V y a,V ec,V [mm] y ec,V y re,V


1,000 1,000 1,000 2,6 0,991 1,000
0
VRk,c [kN] gM,c VRd,c [kN] VSd [kN]
82,669 1,500 73,273 34,002

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5 Carichi combinati di trazione e di taglio (EOTA TR 029, Sezione 5.2.4)


Rottura dell'acciaio

bN bV a Utilizzo bN,V [%] Stato


0,775 0,464 1,500 100 OK

a a
bN + bV £ 1,0

6 Spostamenti (ancorante più sollecitato)


Carichi a breve termine:

NSk = 0,000 [kN] dN = 0,0000 [mm]


VSk = 25,185 [kN] dV = 1,0074 [mm]
dNV = 1,0074 [mm]
Carichi a lungo termine:

NSk = 0,000 [kN] dN = 0,0000 [mm]


VSk = 25,185 [kN] dV = 1,5111 [mm]
dNV = 1,5111 [mm]

Commenti: Gli spostamenti a trazione risultano validi con metà del valore della coppia di serraggio richiesta per non fessurato calcestruzzo!
Gli spostamenti a taglio sono validi trascurando l'attrito tra il calcestruzzo e la piastra d’ancoraggio! Lo spazio derivante dal foro eseguito con
perforatore e dalle tolleranze dei fori non viene considerato in questo calcolo!

Gli spostamenti ammissibili dell'ancorante dipendono dalla struttura fissata e devono essere definiti dal progettista!

7 Attenzione
• Fenomeni di ridistribuzione dei carichi sugli ancoranti derivanti da eventuali deformazioni elastiche della piastra non sono presi in
considerazione. Si assume una piastra di ancoraggio sufficientemente rigida in modo che non risulti deformabile sotto l'azione di carichi!
• La verifica del trasferimento dei carichi nel materiale base è necessaria in accordo all'EOTA TR 029 sezione 7!
• Il calcolo è valido solo se le dimensioni dei fori sulla piastra non superano i valori indicati nella Tabella 4.1 da EOTA TR029! Per diametri dei
fori superiori vedere il capitolo 1.1 dell'EOTA TR029!
• La lista accessori inclusa in questo report di calcolo è da ritenersi solo come informativa dell'utente. In ogni caso, le istruzioni d'uso fornite
con il prodotto dovranno essere rispettate per garantire una corretta installazione.
• L’adesione chimica caratteristica dipende dalle temperature di breve e di lungo periodo.
• Il metodo SOFA (fori riempiti) assume l'assenza di spazi anulari tra gli ancoranti e la piastra di ancoraggio. Questo può essere ottenuto
mediante il riempimento con resina di sufficiente resistenza a compressione (p.e. usando il sistema Hilti Seismic/Filling set) o attraverso altri
mezzi idonei.
• L’utente è responsabile della conformità alle norme correnti (e.g. EC3, AS 4100, ecc.)
• Una verifica agli Stati Limite d’Esercizio non è eseguita da SOFA e deve essere effettuata dall’utente!
• L’adesione chimica caratteristica dipende dal periodo di ritorno (durata in anni): 50

L'ancoraggio risulta verificato!

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8 Dati relativi all'installazione


Piastra d'ancoraggio, acciaio: S 235; E = 210.000,00 N/mm ; fyk = 235,00
2 Tipo e dimensione dell'ancorante: HIT-RE 500 V4 +
N/mm
2 HAS-U 8.8 HDG M20
Profilo: nessun profilo Codice articolo: 2223915 HAS-U 8.8 HDG M20x400
(inserire) / 2287552 HIT-RE 500 V4 (composto indurente)
Diametro del foro nella piastra: df = 22,0 mm Coppia di serraggio massima: 150 Nm
Spessore della piastra (input): 15,0 mm Diametro del foro nel materiale base: 22,0 mm
Spessore della piastra raccomandato: non calcolato Profondità del foro nel materiale base: 227,0 mm
Metodo di perforazione: Foro con perforazione a roto-percussione Spessore minimo del materiale base: 271,0 mm
Pulizia: E' necessaria una pulizia accurata del foro (Premium cleaning)

Hilti HAS-U barra filettata with HIT-RE 500 V4 Resina ad iniezione with 227 mm embedment h_ef, M20, Zincato, Foro eseguito con
roto-percussione installation per ETA 20/0541, con fori riempiti attraverso Set Dinamico o altre soluzioni analoghe.

8.1 Accessori richiesti

Perforazione Pulizia Posa


• Idoneo per rotopercussione • Aria compressa con i relativi accessori • Il dispenser include il portacartucce e il
• Dimensione appropriata della punta del necessari per soffiare a partire dal fondo miscelatore
trapano del foro. • Seismic/Filling set
• Diametro appropriato dello scovolino • Chiave dinamometrica

-50,0
y
136,7 154,7
45,0 55,1

3
200,1

4
194,6
0,4

x
201,0

2
35,0

1
71,4

61,70,0 170,0 0,059,6

Coordinate dell'ancorante [mm]


Ancorante x y c-x c+x c-y c+y
1 -75,0 -129,6 334,0 360,0 - -
2 95,0 -94,6 504,0 190,0 - -
3 -75,0 145,0 334,0 360,0 - -
4 95,0 100,0 504,0 190,0 - -

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9 Osservazioni; doveri del cliente


• Tutte le informazioni e i dati contenuti nel Software riguardano solamente l'uso di prodotti Hilti e si basano su principi, formule e norme di
sicurezza in conformità con le indicazioni tecniche, di funzionamento, montaggio e assemblaggio, ecc. della Hilti che devono essere
rigorosamente rispettate da parte dell'utente. Tutt i valori in esso contenuti sono valori medi, quindi vanno effettuati test specifici prima di
utilizzare il prodotto Hilti in questione. I risultati dei calcoli effettuati mediante il software si basano essenzialmente sui dati che l’utente ha
inserito. Di conseguenza l’utente è l’unico responsabile per l'assenza di errori, la completezza e la pertinenza dei dati che vanno immessi.
Inoltre, l’utente ha la responsabilità di far controllare e correggere i risultati dei calcoli da parte di un esperto, con particolare riguardo al
rispetto di norme e autorizzazioni, prima di utilizzarli per uno scopo specifico. Il software serve solo come un compendio per interpretare le
norme e i permessi, senza alcuna garanzia circa l'assenza di errori, la correttezza e la pertinenza dei risultati o di idoneità per una specifica
applicazione.
• L’utente deve applicare tutti gli accorgimenti necessari e ragionevoli per prevenire o limitare i danni causati dal software. In particolare,
l’utente deve organizzare un backup periodico dei programmi e dei dati e, se necessario, effettuare gli aggiornamenti del software offerti da
Hilti in maniera regolare. Se non si utilizza la funzione di aggiornamento automatico del software, l’utente deve assicurarsi di utilizzare
l’ultima versione e quindi di mantenere aggiornato il Software effettuando aggiornamenti manuali dal sito web Hilti. Hilti non è responsabile
per le conseguenze derivanti da una violazione colposa di responsabilità da parte dell’utente, come il recupero di dati o programmi persi o
danneggiati.

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