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Vincenzo Piluso
Dipartimento di Ingegneria Civile, Università di Salerno
ABSTRACT
The analysis and modelling of cladding panels subjected to both normal out-of-plane
actions and to shear in-plane actions is presented. Reference is made to trapezoidal sheet
panels and to sandwich panels with incompressible core. In particular, with reference to
panels subjected to normal out-of-plane actions, a brief summary of the “splitted rigidity”
approach for analysing lightweight sandwich panels is presented according to Stamm and
Witte formulation. Moreover, with reference to cladding panels subjected to shear actions, i.e.
acting as diaphragms, the method of Bryan and Davies for predicting the shear resistance and
stiffness is summarized.
1 INTRODUZIONE
seguito della deformazione a taglio del “core”, con riferimento alla linea media delle lamiere
superficiali, gli spostamenti nel piano risultano non nulli.
Una formulazione più semplice dell’approccio “splitted rigidity” è quella dovuta a
Stamm e Witte (1974) in cui il comportamento del pannello viene modellato considerando la
sovrapposizione di una sottostruttura avente la deformabilità flessionale che compete alle
singole lamiere superficiali, ed una sottostruttura “sandwich” la cui deformabilità flessionale
dipende dalla deformabilità estensionale delle singole lamiere e dotata, inoltre, di
deformabilità tagliante dovuta al “core” (Fig. 1). Nel seguito si fa riferimento a tale modello
semplificato.
d 2w d 2w
M t = − Bt M b = − Bb (1)
dx 2 dx 2
essendo Bt=EIt e Bb=EIb le rigidezze flessionali delle due lamiere, superiore ed inferiore,
rispettivamente.
L’aliquota di momento flettente assorbita dalla sottostruttura “sandwich” è data da:
d 2 w dγ
M S = − BS 2 −
dx
(2)
dx
dove γ è la deformazione a taglio del “core” e BS è la rigidezza flessionale della sottostruttura
“sandwich” dovuta al comportamento estensionale delle lamiere superficiali nel proprio
piano, data da:
AA
Bs = E t s d 2 (3)
At + As
essendo d la distanza tra i baricentri delle sezioni delle due lamiere superficiali.
Le aliquote di taglio assorbite dalle due lamiere sono date da:
d 3w d 3w
Vt = − Bt 3 Vb = − Bb 3 (4)
dx dx
mentre l’aliquota di taglio assorbita dalla struttura “sandwich”, ossia dal “core” è data da:
VS = A Geff γ (5)
essendo A l’area del “core” e Geff = G d d c , dove dc è lo spessore del “core”.
4 TECNICHE INNOVATIVE NELLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI CON ELEMENTI SOTTILI IN ACCIAIO
Poiché le risultanti delle tensioni nelle due lamiere superficiali sono proporzionali alle
stesse deformazioni, risulta utile trattarle insieme. Pertanto, si pone:
M D = Mt + Mb M = MD + MS (6)
VD = Vt + Vb V = V D + VS (7)
analogamente:
BD = Bt + Bb B = B D + BS (8)
Dalla seconda delle (7), dalla prima delle (8) e dalle (4) risulta:
d 3w
V = AGeff γ − BD 3 (9)
dx
Dalle (6), (1), (2) ed (8) risulta:
dγ d 2w
M = BS −B 2 (10)
dx dx
Differenziando la (9) si ricava dγ dx che, sostituito nella (10) e tenendo conto che
dV dx = −q , fornisce:
2 2
d 4w λ d 2w λ M 1+ α q
− = + (11)
dx 4 L dx 2 L B α B
dove si è posto:
BD BS 1+α
α= β= λ2 = (12)
BS AGeff L2
αβ
dove L è la lunghezza del pannello.
Differenziando la (10) si ricava d 3 w dx 3 che, sostituito nella (9) e tenendo conto che
dM dx = V , fornisce:
2
d 2γ λ V
− γ = − β λ2 (13)
L
2
dx B
La (11) e la (13) costituiscono un sistema di due equazioni differenziali nelle due
funzioni incognite w(x) e γ(x) che possono essere facilmente integrate quando siano note le
funzioni M(x) e V(x) ossia nel caso di sistemi strutturali isostatici. Pertanto, con riferimento a
schemi strutturali staticamente determinati, gli integrali generali delle (11) e (13) risultano,
rispettivamente, dati da:
λx λx
w = C1 cosh + C 2 sinh + C3 + C 4 x + w p (14)
L L
λx λx
γ = D1 cosh + D2 sinh +γ p (15)
L L
Dove C1, C2, C3, C4, D1 e D2 sono costanti di integrazione da determinare mediante le
opportune condizioni al contorno, mentre wp e γp sono integrali particolari da determinare in
funzione delle espressioni che i termini noti della (11) e della (13) assumono in ragione delle
leggi di distribuzione del momento flettente e del taglio.
Una opportuna combinazione delle (11) e (13) fornisce:
2
d 2γ λ α d 3w
− γ = 3 (16)
dx 2 L 1 + α dx
Sostituendo le soluzioni (14) e (15) nella (16), si dimostra che le costanti D1 e D2 sono
legate alle costanti di integrazione C1, e C2 attraverso le seguenti relazioni:
ANALISI E PROGETTAZIONE DI PANNELLI DI TAMPONAMENTO 5
λ λ
D1 = (1 + α ) C 2 D2 = (1 + α ) C1 (17)
L L
λ (1 − 2ξ )
3
sinh
β (1 − 2 ξ ) −
qL 1 1 2
γ = (27)
B λ λ
2 cosh
2
Dalla soluzione fornita dalla (24) e dalla (27), ossia dalla conoscenza della
configurazione deformata del pannello, si ottengono le caratteristiche della sollecitazione
interna:
λ λ (1 − 2ξ )
cosh − cosh
qL2 1
ξ (1 − ξ ) − 2
1 2 2
MS = (28)
1+ α 2 λ λ
cosh
2
λ λ (1 − 2ξ )
cosh − cosh
α qL 1
2
ξ (1 − ξ ) +
1 2 2
MD = (29)
1+α 2 αλ 2
λ
cosh
2
λ (1 − 2ξ )
sinh
qL 1
(1 − 2 ξ ) −
1 2
VS = (30)
1+α 2 λ λ
cosh
2
λ (1 − 2ξ )
sinh
α qL 1
(1 − 2 ξ ) +
1 2
VD = (31)
1 + α 2 αλ λ
cosh
2
La lamiera superiore risulta sollecitata a pressoflessione e taglio, risultando:
B M B
Mt = t MD Nt = S Vt = t VD (32)
BD d BD
La lamiera inferiore risulta sollecitata a tensoflessione e taglio, risultando:
B M B
Mb = b MD Nb = S Vb = b V D (33)
BD d BD
Infine, il “core” risulta sollecitato dal solo taglio VS.
orizzontali e, nel caso di eventi sismici distruttivi, possono assorbire livelli significativi
dell’energia sismica in ingresso, attraverso il loro danneggiamento.
Con riferimento allo stato limite di servizio, ossia nel caso di azioni orizzontali per le
quali la struttura deve restare in campo elastico (azione del vento o azioni sismiche
corrispondenti ad eventi aventi periodo di ritorno paragonabile con la vita media probabile
della struttura), i pannelli di tamponamento possono contribuire in maniera significativa al
controllo degli spostamenti relativi di piano evitando il sovradimensionamento della struttura
principale a causa della insufficiente rigidezza laterale della struttura “nuda”.
Con riferimento allo stato limite ultimo per azioni orizzontali, ossia con riferimento ad
eventi sismici distruttivi (periodo di ritorno di circa 500 anni), una accurata modellazione dei
pannelli di tamponamento consentirebbe una corretta valutazione delle capacità dissipative
dell’intero sistema strutturale, costituito dalla struttura “nuda” e dalla “pelle” di rivestimento.
Nella presente Sezione viene esaminato il problema della modellazione dei pannelli di
tamponamento in lamiera corrugata per azioni complanari (effetto diaframma), necessaria ai
fini della modellazione della capacità portante dell’intera struttura includendo il contributo dei
tamponamenti.
Ai fini progettuali è possibile distinguere diversi livelli di interazione tra la struttura
principale ed i pannelli di tamponamento.
Livello 0: Le azioni orizzontali vengono interamente affidate alla struttura principale,
mentre i pannelli di tamponamento sono progettati in funzione delle sole azioni ortogonali al
piano dei pannelli stessi. E’ questa la progettazione di tipo tradizionale in cui i pannelli di
tamponamento vengono in pratica considerati “elementi non strutturali”, cosicché la loro
modellazione per azioni taglianti non risulta necessaria.
Livello 1: La struttura principale viene progettata per resistere ai carichi verticali ed alle
azioni orizzontali dovute al vento e/o al sisma, mentre i pannelli di tamponamento
contribuiscono solo al soddisfacimento dei requisiti relativi allo stato limite di servizio,
limitando i massimi spostamenti laterali e gli spostamenti relativi di piano. Le membrature
della struttura principale vengono progettate considerando le caratteristiche della
sollecitazione interna valutate con riferimento allo schema della struttura “nuda”, gli
spostamenti laterali vengono valutati con riferimento allo schema statico della “struttura
vestita”. Questa soluzione progettuale si presenta, attualmente, matura ai fini dello
sfruttamento dei pannelli di tamponamento come elementi strutturali. Infatti, in tal caso la
modellazione strutturale dei pannelli di tamponamento richiede la sola determinazione della
loro rigidezza e resistenza per azioni taglianti.
Livello 2: L’intero sistema strutturale è concepito e progettato affidando le azioni
orizzontali sia alla struttura principale nuda che ai pannelli di tamponamento. Tuttavia, con
riferimento allo stato limite ultimo (eventi sismici distruttivi), viene trascurata la capacità
dissipativa dei pannelli di tamponamento. La struttura principale si beneficia della
collaborazione dei pannelli di tamponamento sia in termini di riduzione degli spostamenti
laterali che in termini di riduzione delle caratteristiche della sollecitazione interna. In altri
termini, tanto gli spostamenti laterali quanto le caratteristiche della sollecitazione interna
vengono valutati con riferimento allo schema statico della “struttura vestita”. Anche questa
soluzione progettuale si presenta matura ai fini dello sfruttamento dei pannelli di
tamponamento come elementi strutturali. Infatti, anche in questo caso la modellazione
strutturale dei pannelli di tamponamento richiede la sola determinazione della loro rigidezza e
resistenza per azioni taglianti.
Livello 3: L’intero sistema strutturale è concepito e progettato affidando le azioni
orizzontali sia alla struttura principale nuda che ai pannelli di tamponamento, tanto con
riferimento allo stato limite di servizio quanto con riferimento allo stato limite ultimo.
Pertanto, viene sfruttata la capacità dissipativa dei pannelli di tamponamento (che dovrebbe
essere inclusa nella definizione del fattore di struttura di progetto). Questa soluzione
8 TECNICHE INNOVATIVE NELLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI CON ELEMENTI SOTTILI IN ACCIAIO
(a) (b)
Fig. 3 Configurazione dei pannelli nel caso degli edifici
SDI (1972), il metodo “Triservice” (U.S. Army, 1973), il metodo della West Virginia
University (Huang e Luttrell, 1979) ed il Metodo Europeo (ECCS, 1977) al quale si farà
riferimento nel seguito.
Il metodo analitico suggerito dalle Raccomandazioni Europee per lo “stressed skin
design” delle strutture in acciaio si basa sui lavori di Bryan e Davies (1982, 1986, 1992), i
quali hanno sviluppato una serie di formulazioni per la valutazione della resistenza e della
rigidezza delle singole componenti e, conseguentemente, del pannello assemblato.
Le formulazioni nel seguito presentate si riferiscono alla direzione ortogonale a quella
delle greche, essendo tale la direzione dello sforzo di taglio dei pannelli di tamponamento
delle maglie delle strutture intelaiate. Pertanto, la dimensione a rappresenta la larghezza del
pannello, ossia la sua dimensione in direzione ortogonale a quella delle greche; la dimensione
b rappresenta l’altezza del pannello nella direzione parallela a quella delle greche.
La resistenza a taglio del singolo pannello viene determinata come la resistenza della
componente più debole, ossia come la resistenza minima tra tutti i meccanismi di collasso
possibili:
a) Collasso del collegamento tra le singole lamiere;
b) Collasso del collegamento tra le lamiere e le membrature laterali;
c) Collasso del collegamento tra le lamiere e le membrature orizzontali, superiore
ed inferiore;
d) Instabilità a taglio della lamiera;
e) Collasso delle membrature di bordo per eccesso di trazione o di compressione;
f) Collasso per distorsione della sezione della lamiera alle estremità.
Nel seguito vengono fornite le formulazioni per il calcolo della resistenza delle singole
componenti, ossia la resistenza dei singoli meccanismi di collasso.
mentre nel caso di elementi che impegnano la “gola” della greca si assume β 3 = 1 .
Tabella 1
Valori del fattore β1 per “sheeting” e “decking” in funzione del numero totale di elementi di
collegamento per singola lamiera nf
Fattore β1
nf sheeting decking CASE 1: SHEETING (seams at crests)
2 0.13 1.00
3 0.30 1.00
4 0.44 1.04
5 0.58 1.13
6 0.71 1.22 CASE 2: DECKING (seams in troughs)
7 0.84 1.33
8 0.97 1.45
9 1.10 1.56
10 1.23 1.68
Il calcolo della rigidezza a taglio dei pannelli di tamponamento può essere sviluppata a
partire dalla deformabilità delle singole componenti, tenendo conto che la deformabilità
tagliante del pannello è data dalla somma delle deformabilità corrispondenti alle singole
sorgenti di deformazione, ossia le singole componenti. In particolare, le sperimentazioni
effettuate hanno portato alla individuazione delle seguenti sorgenti di deformazione:
a) deformabilità dovuta alla distorsione della sezione della lamiera;
b) deformabilità dovuta alla deformazione a taglio della lamiera;
c) deformabilità dovuta allo scorrimento degli elementi di collegamento tra la
lamiera e le membrature orizzontali ortogonali alle greche;
d) deformabilità dovuta allo scorrimento degli elementi di collegamento tra le
singole lamiere;
e) deformabilità dovuta allo scorrimento degli elementi di collegamento alle
membrature di bordo.
Nel seguito vengono fornite le formulazioni per il calcolo della deformabilità tagliante
delle singole componenti.
In Tabella 4 sono riportati i valori della resistenza a taglio di progetto e dello scorrimento per
unità di carico relativi ai tipi più comuni di connettori.
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16 TECNICHE INNOVATIVE NELLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI CON ELEMENTI SOTTILI IN ACCIAIO
Tabella 2
Valori di K1 per elementi di collegamento posti in ogni greca (gola)
d’/d
θ h/d 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0.1 0.017 0.031 0.040 0.041 0.041 0.047 0.066 0.115 0.241
0.2 0.062 0.102 0.118 0.115 0.113 0.134 0.209 0.403
0.3 0.139 0.202 0.218 0.204 0.200 0.254 0.440 0.945
0.4 0.244 0.321 0.325 0.293 0.294 0.414 0.796
15°
0.5 0.370 0.448 0.426 0.371 0.396 0.636 1.329
0.6 0.508 0.568 0.508 0.434 0.513 0.941
0.7 0.646 0.668 0.561 0.483 0.664 1.349
0.8 0.768 0.735 0.578 0.527 0.861
0.1 0.018 0.032 0.039 0.039 0.039 0.046 0.066 0.111 0.276
0.2 0.068 0.101 0.111 0.106 0.104 0.131 0.221 0.452
0.3 0.148 0.193 0.194 0.174 0.176 0.255 0.492
0.4 0.249 0.289 0.267 0.230 0.259 0.444 0.931
20°
0.5 0.356 0.372 0.315 0.270 0.364 0.725
0.6 0.448 0.420 0.326 0.303 0.512
0.7 0.509 0.423 0.301 0.356
0.8 0.521 0.372 0.259 0.413
0.1 0.019 0.032 0.038 0.038 0.038 0.045 0.068 0.126 0.313
0.2 0.072 0.099 0.103 0.095 0.095 0.129 0.236 0.513
0.3 0.151 0.178 0.166 0.144 0.160 0.268 0.557
0.4 0.238 0.244 0.204 0.176 0.245 0.494
25°
0.5 0.306 0.272 0.203 0.204 0.276
0.6 0.333 0.248 0.172 0.241
0.7 0.300 0.174 0.142
0.8 0.204 0.081
0.1 0.020 0.032 0.037 0.036 0.036 0.044 0.070 0.133
0.2 0.075 0.095 0.094 0.084 0.087 0.133 0.256
0.3 0.148 0.157 0.135 0.116 0.152 0.291
30° 0.4 0.208 0.186 0.139 0.139 0.253
0.5 0.226 0.161 0.112 0.176
0.6 0.180 0.089 0.093
0.7 0.077
0.1 0.021 0.032 0.036 0.034 0.034 0.043 0.072 0.142
0.2 0.076 0.089 0.083 0.072 0.082 0.137 0.281
0.3 0.137 0.130 0.102 0.093 0.151
35°
0.4 0.162 0.119 0.082 0.120
0.5 0.123 0.059
0.6 0.032
0.1 0.023 0.032 0.034 0.032 0.032 0.043 0.075 0.155
0.2 0.075 0.081 0.070 0.060 0.077 0.146
40° 0.3 0.116 0.096 0.068 0.078
0.4 0.100 0.053 0.048
0.5 0.024
0.1 0.024 0.031 0.032 0.029 0.030 0.043 0.079
0.2 0.071 0.096 0.056 0.050 0.073
45°
0.3 0.086 0.057 0.041
0.4 0.032
l
O
h
d
ANALISI E PROGETTAZIONE DI PANNELLI DI TAMPONAMENTO 17
Tabella 3
Valori di K2 elementi di collegamento disposti a greche alternate
d’/d
θ h/d 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8 0.9
0.1 0.093 0.142 0.188 0.231 0.271 0.313 0.364 0.448 0.682
0.2 0.325 0.458 0.586 0.707 0.824 0.953 1.140 1.523
0.3 0.703 0.942 1.174 1.393 1.610 1.874 2.316 3.411
0.4 1.237 1.602 1.953 2.285 2.624 3.089 3.981
15°
0.5 1.937 2.443 2.926 3.379 3.869 4.640 6.256
0.6 2.778 3.428 4.058 4.664 5.366 6.581
0.7 3.692 4.488 5.273 6.081 7.138 8.902
0.8 4.648 5.570 6.516 7.628 9.190
0.1 0.096 0.144 0.190 0.232 0.273 0.315 0.368 0.459 0.680
0.2 0.339 0.472 0.597 0.716 0.832 0.966 1.177 1.659
0.3 0.743 0.978 1.204 1.416 1.633 1.927 2.481
0.4 1.317 1.673 2.009 2.325 2.679 3.246 3.840
20°
0.5 2.075 2.559 3.011 3.436 3.993 4.969
0.6 3.006 3.625 4.194 4.752 5.588
0.7 4.042 4.789 5.494 6.272
0.8 5.122 6.013 6.883 7.861
0.1 0.098 0.147 0.192 0.234 0.274 0.317 0.373 0.475 0.665
0.2 0.355 0.485 0.609 0.725 0.840 0.983 1.226 1.566
0.3 0.784 1.015 1.233 1.437 1.660 2.000 2.589
0.4 1.398 1.740 2.057 2.359 2.753 3.427
25°
0.5 2.205 2.659 3.064 3.490 4.114
0.6 3.199 3.752 4.218 4.796
0.7 4.318 4.941 5.480
0.8 5.487 6.132
0.1 0.101 0.150 0.194 0.236 0.276 0.319 0.378 0.495
0.2 0.372 0.500 0.621 0.734 0.850 1.005 1.298
0.3 0.827 1.051 1.260 1.456 1.697 2.098
30° 0.4 1.477 1.801 2.092 2.393 2.830
0.5 2.319 2.727 3.075 3.499
0.6 3.320 3.738 4.041
0.7 4.378
0.1 0.105 0.153 0.197 0.238 0.278 0.322 0.385 0.525
0.2 0.390 0.516 0.634 0.744 0.862 1.035 1.329
0.3 0.872 1.088 1.284 1.476 1.741
35°
0.4 1.553 1.849 2.105 2.412
0.5 2.400 2.713
0.6 3.278
0.1 0.109 0.156 0.200 0.241 0.280 0.325 0.394 0.569
0.2 0.411 0.538 0.647 0.753 0.878 1.077
40° 0.3 0.919 1.122 1.301 1.496
0.4 0.614 1.859 2.085
0.5 2.376
0.1 0.114 0.160 0.203 0.243 0.282 0.329 0.409
0.2 0.434 0.553 0.661 0.764 0.899
45°
0.3 0.965 1.148 1.306
0.4 1.634
18 TECNICHE INNOVATIVE NELLA PROGETTAZIONE DI EDIFICI CON ELEMENTI SOTTILI IN ACCIAIO
Tabella 4
Valori della resistenza e dello scorrimento per i più comuni elementi di collegamento
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