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Comune di Paderno Dugnano

(Milano)
Frazione Palazzolo
SP Milano - Meda
Ex SS 35 – Km 135 + 600
Relazione geologica e idrogeologica

Oggetto: Relazione geologica e idrogeologica per il progetto di ristrutturazione impianto di


distribuzione carburanti sito in Paderno Dugnano – SP Milano - Meda (ex SS 35) Km 135 +
600 Frazione Palazzolo (Lato sinistro).
Committente : Il Geologo :
Dott. Geol. Leonardo Paganelli
Kuwait Petroleum Italia S.p.a.

Castiglione in Teverina (VT)


19 Settembre 2018

ARTELIA Italia S.p.A. - Società per azioni – Società soggetta a direzione e coordinamento di ARTELIA International SAS
Capitale sociale di 130.000 euro i.v. - Sede legale e amministrativa: P.zza Marconi, 25 00144 Roma – Italia
REA N° 988020 – Registro Imprese di Roma - Codice Fiscale - P.IVA IT 06741281007
Tel: +39 06 591 933 1 - Fax: +39 06 542 110 42 - www.arteliagroup.com
19 SETTEMBRE 2018

Sommario

1. Premessa 3

2. Inquadramento geografico 4

3. Inquadramento geologico 6

3.1. Caratterizzazione geologico - tecnica

4. Inquadramento geomorfologico 9

5. Inquadramento idrogeologico 12

6. Inquadramento sismico 16

7. Fattibilità geologica 20

8. Conclusioni 21

Bibliografia

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1. Premessa

Su incarico e per conto della società Artelia S.p.a. è stata redatta la seguente relazione geologica e
idrogeologica, per un sito ubicato presso l’impianto distribuzione carburanti Q8 di Paderno
Dugnano.

Oggetto: Relazione geologica e sismica per il progetto di ristrutturazione impianto di distribuzione


carburanti sito in Paderno Dugnano – SP Milano - Meda (ex SS 35) Km 135 + 600 Frazione Palazzolo
(Lato sinistro).

Lo scopo di questo elaborato è quello di fornire informazioni sull’assetto geologico, geomorfologico


e idrogeologico dell’area in esame; attraverso prove geotecniche di sito e laboratorio e prove
sismiche di sito, sono stati calcolati i parametri geotecnici medi permettendo la ricostruzione del
modello geologico – tecnico e del modello sismico del sottosuolo, utile al progetto di
ristrutturazione.

Tutte le fasi del programma d’indagine sono state eseguite in conformità: alle “Raccomandazioni
sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche” - A.G.I. (1977); all’eventuale
legislazione e normativa tecnica, inerente alle singole prove, redatta dagli organi internazionali,
American Society for Testing and Materials (norme ASTM), Deutsches Institut für Normung (norme
DIN), International Organization for Standardization (norme ISO), Associazione Geotecnica
Internazionale (norme ISSMFE).
L’elaborazione dei risultati delle prove e la loro presentazione è effettuata nel pieno rispetto delle
normative tecniche vigenti: Indagini sui terreni e sulle rocce, e la realizzazione di scavi e di fondazioni
sia superficiali che profonde - D.M. LL. PP. n. 47 del 11 Marzo 1988; “Progettazione geotecnica -
Eurocodice 7” della Normativa Internazionale UNI - ENV 1997; “Norme tecniche per le costruzioni”
D.M. 14.01.2008; “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche per le Costruzioni di cui al D.M.
14.01.2008” Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Circolare 2 Febbraio 2009.

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2. Inquadramento geografico

Il sito in esame è individuato nel Foglio n. 045 “Milano” scala 1:100.000 della Carta d’Italia I.G.M.,
nella Tavoletta 045 IV - NE “Seveso” scala 1:25.000 della Carta d’Italia I.G.M. e nell’elemento B5B5
della Carta Tecnica Regionale 1: 5000 (fig. 1).

Coordinate geografiche (sistema di riferimento WGS84)

45,588828°

09,173374°

Coordinate geografiche (sistema di riferimento ED50)

45,589759°

09,174436°

L’area di studio si colloca nel settore Nord di Milano, nel Comune di Paderno Dugnano lungo SP
Milano – Meda, ex SS 35 – Km 315 + 600

Figura 1: stralcio sezione B5B5 della Carta Tecnica Regionale della Lombardia (scala 1:5.000)

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Figura 2: immagine da google maps panoramica (modificata)

Figura 3: immagine di dettaglio da google maps (modifica)

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3. Inquadramento geologico

L'area di studio è riportata nel Foglio n. 118 “Milano”, della Carta Geologica del Progetto CARG in
scala 1: 50.000.

Nel presente lavoro si fa riferimento alla Carta Geologica e geomorfologica del Comune di Paderno
Dugnano (Scala 1:10.000) – Componente geologica, idrogeologica e sismica del piano di governo del
territorio ai sensi della L.R. 12/2005 e S.M.I. e secondo i criteri della D.G.R. n. IX / 2616 / 2011.

Il territorio di Paderno Dugnano è caratterizzato in superficie dalla presenza di depositi appartenenti


alle più recenti espansioni glaciali ed attribuibili in particolare all’Allogruppo di Besnate (Pleistocene
medio – Pleistocene superiore; corrisponde al Riss-Würm degli autori precedenti).
L’unità è costituita da depositi fluvioglaciali in genere ad alta energia di sedimentazione, con profilo
di alterazione da poco a mediamente evoluto (spessore massimo di 3 m) e copertura loessica in
genere assente, costituiti da ghiaie poligeniche a supporto clastico/di matrice sabbiosa debolmente
limosa, passanti localmente a limi. In superficie possono essere presenti depositi fini discontinui.
Lungo il corso del torrente Seveso sono presenti depositi fluviali privi di alterazione superficiale
ascrivibili all’Unità Postglaciale, costituiti da ghiaie a supporto clastico e di matrice limoso-sabbiosa
passanti a sabbie debolmente limose generalmente sciolte, con locali intercalazioni di limi in
superficie.

Unità di Guanzate:
Definizione: Ghiaie a supporto clastico con matrice sabbiosa o sabbioso limosa e localmente sabbie
limose con clasti residuali (depositi fluvioglaciali). Superficie limite superiore caratterizzata da suoli
da evoluti a moderatamente evoluti, con spessore inferiore a 2 metri, prive di coperture loessica.
Litologia: L’unità è costituita da depositi fluvio – glaciali di natura ghiaioso – sabbiosa: ghiaie a
supporto clastico, con matrice sabbiosa e sabbioso limosa, da massive a grossolanamente
stratificate.
Le ghiaie formano l’ossatura della pianura in tutta l’area di affioramento dell’unità, ma supportano
diverse sequenze sommitali.
Dal punto di vista petrografico, nelle ghiaie si riconoscono due distinti raggruppamenti:

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- Il primo distinto dall’assenza di rocce carbonatiche pure e la presenza da comune a scarsa di


rocce terrigene, questa composizione petrografica indica un’alimentazione da parte di un
ramo del lobo glaciale comasco che passava per la valle del Seveso.
- Nel secondo prevalgono le rocce endogene – metamorfiche, a metamorfiti dominanti (tra
cui serpentiniti), accompagnate da elevate percentuali di calcari e quantità subordinate di
quarzo, calcari marnosi, marne e porfiriti, area di alimentazione legata al bacino Fiume
Lambo.

In corrispondenza dell’area di studio sono segnalati, in affioramento, depositi fluvio - glaciali con
profilo di alterazione da poco a mediamente evoluto dell’Allogruppo di Besnate – Unità di
Guanzate,
Ghiaie poligeniche a supporto clastico/di matrice, passante localmente a limi. Strutture da trasporto
da correnti trattive. In superficie locale presenza di limi debolmente sabbiosi compatti.

Carta Geologica
Scala 1:10.000

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Figura 4: Carta geologica del Comune di Paderno Dugnano (Scala 1 : 10000)

3.1. Caratterizzazione geologico – tecnica

Depositi fluvio – glaciali costituiti da ghiaie a supporto clastico/di matrice sabbiosa debolmente
limosa, con profilo di alterazione debolmente evoluto, di spessore medio compreso tra 1.5 m e 3.0
m. In superficie locale presenza di depositi fini e di riporti.

Terreni granulari da sciolti a coesivi con strato di consistenza tenero; caratteristiche geotecniche
discrete fino a 2.5 – 6 m dal piano campagna, in profondità terreni da mediamente a ben
addensati con caratteristiche geotecniche buone.

Permeabilità media – drenaggio discreto sia in superficie che nel primo sottosuolo

Per la caratterizzazione geotecnica e idrogeologica di dettaglio è stato pianificato il seguente piano


di indagine:

- N.1 Sondaggio a carotaggio continuo spinto fino a 30 m dal p.c.


- N. 5 SPT in foro
- N. 3 Campioni indisturbati con prove di laboratorio
- N. 3 Sondaggi penetrometrici fino a rifiuto strumentale
- N. 2 Prove di permeabilità tipo Lefranc alla profondità di 1.5 m e 3.0 m dal piano campagna
- N. 3 Prove sismiche tipo MASW

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4. Inquadramento geomorfologico

Il territorio comunale di Paderno Dugnano si posiziona nel settore centrale della media pianura
milanese ed è caratterizzato da una morfologia sub-pianeggiante, con quote topografiche digradanti
verso S da circa 178 m s.l.m. a 155 m s.l.m.. L’assetto morfologico del territorio è costituito da estese
piane fluvioglaciali e fluviali di età quaternaria, dove non si rilevano particolari evidenze
morfologiche. L’intensa urbanizzazione ha inoltre modificato o cancellato la struttura originaria
della pianura, rendendo scarsamente distinguibili caratteri ed elementi morfologici già di per sé
poco evidenti (orli di terrazzo e paleoalvei relitti).
La regolarità della morfologia è interrotta dalla presenza di depressioni artificiali dovute all’attività
estrattiva svolta in alcune cave di ghiaia e sabbia (Cava Nord e Cava Eges) presenti nel settore
orientale del territorio comunale. L’attività estrattiva ha comportato un’evidente modificazione
morfologica del territorio e in alcuni casi ha causato la messa a giorno della falda sotterranea con
conseguente formazione di laghi artificiali. Gli elementi morfologici di maggiore interesse sono
legati al reticolo idrografico superficiale, qui caratterizzato dal torrente Seveso, che attraversa
longitudinalmente il territorio comunale, e dalla rete dei canali artificiali del Consorzio di Bonifica
Est Ticino - Villoresi (il cui canale principale è situato nella porzione N del comune). Nel settore NW
del comune è inoltre presente il Canale Scolmatore delle Piene di Nord Ovest – Ramo Seveso, opera
idraulica (attualmente oggetto di ampliamento) realizzata con lo scopo di regolare le portate di
piena del torrente Seveso e quindi per ridurre gli episodi di esondazione all’interno della città di
Milano.
Il Canale Villoresi (gestito dal Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi) che rappresenta l’elemento
idrologico secondario più importante nell’area di studio è stato costruito a scopo irriguo tra il 1881
ed il 1891, è caratterizzato dalle innumerevoli derivazioni per l'uso irriguo agricolo.
Esso deriva le acque dal Fiume Ticino, in località diga del Pan Perduto, nel comune di Somma
Lombardo e si collega al Fiume Adda in comune di Cassano d'Adda. L’opera di presa, costituita da
uno sbarramento sul Fiume Ticino, è situata 10 Km a valle del Lago Maggiore. Si snoda per 86 km
(quasi esclusivamente nella provincia di Milano) attraverso un Comprensorio di 85.000 ettari nel
quale distribuisce l'acqua tramite 120 bocche di derivazione, da cui si diramano rami secondari e
rami terziari (che si sviluppano per 130 km), i quali rami vanno a loro volta ad alimentare altri rami
terziari (che generano un intrico di ben 1400 km). Lungo il canale principale sono dislocati inoltre
dieci caselli di controllo.

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Il Canale Villoresi attraversa da ovest ad est il settore settentrionale del territorio comunale. Esso
presenta sezione trapeziodale con alveo rivestito in calcestruzzo e larghezza mediamente di 15-20
m. Dal canale principale si dipartono due canali secondari il cui tracciato interessa il territorio
comunale (prevalentemente in direzione nord-sud) e le cui opere di derivazione sono ubicate una
in comune di Paderno Dugnano (Derivatore Valle Seveso) e l’altra in comune di Nova Milanese
(Derivatore di Nova). In corrispondenza dell’attraversamento sul torrente Seveso è presente un
manufatto di sfioro dal canale al torrente stesso, che funge da recapito degli eccessi di portata che
non vengono totalmente smaltiti dalle utenze del Villoresi.

Il sito di interesse è ubicato ad una quota di 177 m s.l.m. circa, in sinistra idrografica del Fiume
Seveso ad una distanza di circa 1.4 Km e in destra idrografica del canale Villoresi ad una distanza di
circa 340 m.
Per quanto riguarda la stabilità geomorfologica, il sito non presenta processi gravitativi in atto al
momento del sopralluogo.
Per quanto riguarda la pericolosità e rischio da alluvione, dalla consultazione del Piano di Gestione
del Rischio Alluvioni dell’Autorità di Bacino del Fiume Po si può evincere che l’area non ricade in
zona a rischio o pericolosità idraulica (Fig. 5)

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Figura 5: Stralcio del Piano di gestione del rischio da alluvioni (Autorità di Bacino Po)

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5. Inquadramento idrogeologico

Dallo studio idrogeologico del Comune di Paderno Dugnano si possono riconoscere nel sottosuolo
varie unità idrogeologiche, distinguibili per la loro omogeneità e continuità laterale. La loro
distribuzione è sintetizzata nelle sezioni idrogeologiche (Fig. 6 – 7) in esse le unità idrogeologiche si
succedono, dalla più profonda alla più superficiale, secondo il seguente schema:

0) Unità argillosa

E’ costituita da depositi fini in facies marina, litologicamente caratterizzata da argille grigio/azzurre


talora fossilifere e limi sabbiosi, con intercalazioni di ghiaie e sabbie nettamente subordinate. Nei
livelli permeabili sono presenti falde acquifere profonde di tipo confinato, generalmente riservate
all’uso idropotabile e captate dai pozzi più profondi dell’area (Paderno D. n. 50/1÷4). Nel territorio
in esame, il limite superiore di tale unità si rinviene a circa 140÷150 m dal p.c..

1) Unità sabbioso-argillosa

E’ costituita da depositi fini in facies transizionale, litologicamente caratterizzati da argille, argille


sabbiose e limi, cui si intercalano livelli di ghiaie sabbiose e sabbie. Localmente sono presenti livelli
torbosi. Al suo tetto l’unità è delimitata dall’unità ghiaioso-sabbiosa, mentre alla base sono presenti
sequenze prevalentemente argillose con rare intercalazioni grossolane. In questa unità sono
presenti acquiferi di tipo semiconfinato e confinato nei livelli ghiaiosi intercalati alle successioni
meno permeabili. Generalmente le falde idriche contenute in questa unità risultano indipendenti
dalle strutture idriche superiori per la presenza di strati continui a bassa permeabilità, che
garantiscono una migliore qualità delle acque ed un isolamento delle falde da possibili infiltrazioni
di inquinanti provenienti dalla superficie. Dall’esame delle stratigrafie dei pozzi e
dall'interpretazione generale delle sezioni idrogeologiche, il tetto dell'unità 1 individuato dalla
comparsa di livelli di argille franche, in corrispondenza di alcuni pozzi pubblici del territorio in esame,
è posto tra i 60 e 90 m dal p.c..

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2) Unità ghiaioso-sabbiosa

E’ presente con continuità nel territorio considerato ed è costituita da depositi in facies fluviale
formati da ghiaie e sabbie con locali intercalazioni di ghiaie cementate e arenarie. All’interno di tale
unità sono presenti orizzonti a bassa permeabilità rappresentati da sabbie limose, limi e argille,
generalmente caratterizzati da una limitata estensione laterale e di spessore variabile, via via più
frequenti con la profondità. Tali livelli a bassa permeabilità determinano localmente la
compartimentazione dell’acquifero superiore. L’unità ghaioso-sabbiosa è sede dell’acquifero di tipo
libero, tradizionalmente utilizzato dai pozzi ad uso potabile e da pozzi privati, più suscettibile ad
inquinamenti (elevata vulnerabilità).

Figura 6: Stralcio della Carta idrogeologica del Comune di Paderno Dugnano

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Figura 7: Stralcio delle sezioni della Carta idrogeologica del Comune di Paderno Dugnano

L’andamento della superficie piezometrica (Fig. 7) evidenzia che le quote piezometriche nel
territorio in esame decrescono da 140 a 125 m s.l.m., con progressivo avvicinamento della superficie
freatica alla superficie topografica (soggiacenza variabile tra 37 e 27 m). Le componenti del flusso
idrico sotterraneo sono dirette NW-SE e il gradiente idraulico medio varia tra il 2.7 e il 4 ‰.

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Nell’area in esame è stata rilevata una falda acquifera appartenente all’acquifero superficiale con
un potenziale piezometrico di 136 -137 m s.l.m. considerando una quota al del sito di interesse a
177 m s.l.m. si può prevedere una profondità della falda tra 35 e 40 metri dal p.c. circa.

Dalla consultazione della cartografia relativa al Gruppo Acquifero A (Fig. 8) ( 2) Unità ghiaiosa –
sabbiosa – Acquifero superficiale), si può evincere che lo spessore cumulativo in m dei depostiti
poroso – permeabili è inferiore a 40 m e una capacità protettiva dei suoli Moderata.

Figura 8: Stralcio delle sezioni della Carta relativa all’Gruppo Acquifero A

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6. Inquadramento sismico

Con OPCM 3519/06 lo Stato ha definito i criteri nazionali con il quale ogni Regione deve aggiornare
la classificazione sismica del proprio territorio, questo ha portato a valutare la classificazione sismica
del territorio con parametri sismogenetici svincolati dal solo criterio amministrativo utilizzato in
precedenza.

Di seguito si riportano sinteticamente i criteri di classificazione contenuti nell'Ordinanza:

• Sono distinte 3 zone in base ai valori di accelerazione massima al sottosuolo rigido


(Vs>800m/s), con probabilità di superamento del 10% in 50 anni (Tr=475 anni), con soglie
(limite superiore) rispettivamente di 0,05g, 0,15g, 0,25g, 0,35g.
• Le zone 1, 2 e 3 possono essere suddivise in sottozone. (Criterio non utilizzato per la
Lombardia).
L'OPCM n. 3519/06 consente di produrre la classificazione sismica attraverso proprie
elaborazioni regionali purché siano comunque rispettati i seguenti criteri:

• Valutazioni di ag su griglia non inferiore a 0,05g.


• Le differenti elaborazioni devono essere approvate dal CSLLPP.

L'OPCM n. 3519/06 ammette inoltre:

• la possibilità di una tolleranza di 0,025g nell'assegnazione delle zone;


• la necessità di evitare forti disomogeneità fra Regioni e di discretizzare l'elaborato rispetto
ai confini dei Comuni;
• la possibilità di suddividere un territorio comunale in più zone.

Si è così proceduto alla nuova lista di classificazione di tutti i comuni della Regione Umbria.

ZONA ACCELERAZIONE CON PROBABILITÀ DI


SISMICA SUPERAMENTO PARI AL 10% IN 50 ANNI (ag)

1 ag > 0.25
2 0.15 ag ≤ 0.25
3 0.05 ag ≤ 0.15
4 ag ≤ 0.05
Tabella 1 : Suddivisione delle zone sismiche in relazione all’accelerazione di picco su terreno rigido (OPCM 3519/06)

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Regione Lombardia, con D.G.R. 11 luglio 2014, n. 2129, ha provveduto all’aggiornamento della
classificazione sismica dei Comuni. Tale provvedimento è stato emanato in attuazione della Legge
112/1998, della legge regionale 1/2000, art. 3, c. 108, lett. d), del D.P.R. 380/2001 e di specifiche
O.P.C.M., tra cui la n. 3274/2003, recepita dalla D.G.R. 7 novembre 2003, n.14964.

Classificando il territorio comunale di Paderno Dugnano (MI) in zona sismica 4 (Fig. 9)

Figura 9: Classificazione Sismica della regione Lombardia

Studi riguardanti la distribuzione delle massime intensità macrosismiche osservate nei comuni
italiani (http://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/) indicano, per il Comune Paderno Dugnano (MI),
come principali eventi sismici che hanno avuto un grande risentimento fino al 2015, quelli riportati
nella tabella di seguito riportata con: I - Intensità sismica al sito (MCS); Data - Anno mese giorno e
orario; Ax Zona epicentrale; Np - numero di osservazioni macrosisimiche del terremoto; Io - Intensità
sismica epicentrale (MCS); Mw - Magnitudo momento.

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File downloaded from CPTI15 - DBMI15


Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani 2015 - Database Macrosismico Italiano 2015
Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia

Seismic history of Paderno Dugnano


PlaceID IT_13581
Coordinates (lat, lon) 45.569, 9.159
Municipality (ISTAT 2015)
Paderno Dugnano
Province Milano
Region Lombardia
No. of reported earthquakes 1

Intensity Year Mo Da Ho Mi Se Epicentral area NMDP Io Mw


5 1894 11 27 05 07 Bresciano 183 6 4,89
Tabella 2: Sismicità storica del comune di Paderno Dugnano (MI) (http://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15/)

Dalla Carta dei Valori di Pericolosità Sismica del Territorio Nazionale (Fig. 10), si osserva che
l’accelerazione orizzontale massima del suolo, con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni,
riferita ai suoli rigidi, è compresa per la zona d’esame nell’intervallo 0.025 ÷ 0. 050.

Figura 10: Stralcio carta dei valori di pericolosità sismica per territorio di Paderno Dugnano (MI)

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Dalla consultazione della Carta di pericolosità sismica locale del Comune di Paderno Dugnano è
emerso che l’area di indagine non ricade in particolari scenari di pericolosità sismica (Fig.11)

Figura 11: Stralcio della carta di Pericolosità Sismica Locale del Comune di Paderno Dugnano (MI)

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7. Fattibilità geologica

Dalla consultazione della Carta di Fattibilità Geologica del Comune di Paderno Dugnano, si può
evincere che l’area di studio ricade in Classe di fattibilità geologica 2a (D.G.R. IX/2616/2011):

Principali caratteristiche: Aree pianeggianti litologicamente costituite da ghiaie e sabbie con locali
lenti di limi debolmente sabbiosi, da poco a mediamente alterate. Possibile presenza di terreni fini
superficiali discontinui.

Problematiche generali: Presenza di terreni da granulari sciolti a coesivi, con discrete


caratteristiche geotecniche fino a 2.5 – 6.0 m di profondità. Miglioramento delle caratteristiche
portanti a maggiori profondità. Vulnerabilità dell’acquifero di grado elevato.

Parere sulla edificabilità: Favorevole con limitazioni legate alle caratteristiche portanti del terreno
e alla salvaguardia dell’acquifero libero.

Indagini di approfondimento preventive necessarie: Indagini geotecniche con prove in sito e/o
laboratorio comprensive di rilevamento geologico di dettaglio a mezzo di saggi con escavatore,
prove di resistenza alla penetrazione dinamica o statica, indagini geofisiche in foro, indagini
geofisiche di superficie.
Valutazione di stabilità dei versanti dei fronti di scavo e dei versanti.

Figura 12: Stralcio della Carta di Fattibilità Geologica del Comune di Paderno Dugnano

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8. Conclusioni

Sulla base delle indagini geognostiche pregresse e dati bibliografici è stato possibile caratterizzare il
sito di interesse dal punto di vista geologico e idrogeologico.

MODELLO GEOLOGICO

In corrispondenza dell’area di studio sono segnalati, in affioramento, riporti antropici con spessore
di 1 – 2 m che poggiano direttamente sui depositi fluvio – glaciali con profilo di alterazione da poco
a mediamente evoluto dell’Allogruppo di Besnate – Unità di Guanzate, costituiti da ghiaie
poligeniche a supporto clastico/di matrice, passante localmente a limi.

Caratterizzazione geologico – tecnica

Depositi fluvio – glaciali costituiti da ghiaie a supporto clastico/di matrice sabbiosa debolmente
limosa, con profilo di alterazione debolmente evoluto, di spessore medio compreso tra 1.5 m e 3.0
m. In superficie locale presenza di depositi fini e di riporti.

Terreni granulari da sciolti a coesivi con strato di consistenza tenero; caratteristiche geotecniche
discrete fino a 2.5 – 6 m dal piano campagna, in profondità terreni da mediamente a ben
addensati con caratteristiche geotecniche buone.

Permeabilità media – drenaggio discreto sia in superficie che nel primo sottosuolo.

Il sito di interesse è ubicato ad una quota di 177 m s.l.m. circa, in sinistra idrografica del Fiume
Seveso ad una distanza di circa 1.4 Km e in destra idrografica del canale Villoresi ad una distanza di
circa 340 m.
Per quanto riguarda la stabilità geomorfologica, il sito non presenta processi gravitativi in atto al
momento del sopralluogo.
Per quanto riguarda la pericolosità e rischio da alluvione, dalla consultazione del Piano di Gestione
del Rischio Alluvioni dell’Autorità di Bacino del Fiume Po si può evincere che l’area non ricade in
zona a rischio o pericolosità idraulica.

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L’idrogeologia dell’area è caratterizzata da un acquifero freatico superficiale costituito da depostiti


fluvio – glaciali, denominato in letteratura come Acquifero A o Acquifero 2.
L’andamento della superficie piezometrica evidenzia che le quote piezometriche nel territorio in
esame decrescono da 140 a 125 m s.l.m., con progressivo avvicinamento della superficie freatica
alla superficie topografica. Le componenti del flusso idrico sotterraneo sono dirette NW-SE e il
gradiente idraulico medio varia tra il 2.7 e il 4 ‰.
Nell’area in esame è stata rilevata una falda acquifera appartenente all’acquifero superficiale con
un potenziale piezometrico di 136 -137 m s.l.m. considerando una quota al del sito di interesse a
177 m s.l.m. si può prevedere una profondità della falda tra 35 e 40 metri dal p.c. circa.

CLASSIFICAZIONE SISMICA

Regione Lombardia, con D.G.R. 11 luglio 2014, n. 2129, ha provveduto all’aggiornamento della
classificazione sismica dei Comuni, classificando il territorio comunale di Paderno Dugnano (MI) in
zona sismica 4.

Dalla Carta dei Valori di Pericolosità Sismica del Territorio Nazionale, si osserva che l’accelerazione
orizzontale massima del suolo, con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita ai suoli rigidi,
è compresa per la zona d’esame nell’intervallo 0.025 ÷ 0. 050.

Dalla consultazione della Carta di pericolosità sismica locale del Comune di Paderno Dugnano è
emerso che l’area di indagine non ricade in particolari scenari di pericolosità sismica.

Castiglione in Teverina, 19/09/2018 Il geologo


Dott. Leonardo Paganelli

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19 SETTEMBRE 2018

Bibliografia e sitografia

- Carta Geologica d’Italia Progetto CARG - Foglio 118 "Milano" – Scala 1:50000

- Note illustrative Carta geologica Progetto CARG – Foglio 118 Milano”

- Geotecnica e tecnica delle fondazioni" - HOEPLI (Milano)

- Carta Geologica e geomorfologica del Comune di Paderno Dugnano (Scala 1:10.000) –

Componente geologica, idrogeologica e sismica del piano di governo del territorio ai sensi

della L.R. 12/2005 e S.M.I. e secondo i criteri della D.G.R. n. IX / 2616 / 2011.

- Prove geotecniche in sito" - ed. GEO-GRAPH s.n.c. (Segrate)

- Banca dati delle indagini del Sottosuolo – Regione Lombardia

- Norme geologiche di piano del Comune di Paderno Dugnano

- Cartografia PAI Autorità di bacino del Po

- Piano di gestione rischio di alluvione – Autorità di bacino Po

- Database of individual seismogenetic sources (DISS) dell’Istituto Nazionale di Geofisica e

Vulcanologia

Siti consultati

http://emidius.mi.ingv.it

http://sgi1.isprambiente.it

http://titano.sede.enea.it

http://www.adbpo.gov.it/

http://www.comune.paderno-dugnano.mi.it/tutto_su/ambiente/-sit/pagina84.html

http://www.geoportale.regione.lombardia.it/

http://www.pcn.minambiente.it.

http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale

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