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Per garantire la durabilità delle strutture in calcestruzzo armato ordinario o precompresso, esposte
all’azione dell’ambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado
indotti dall’attacco chimico, fisico e derivante dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e
disgelo.
A tal fine in fase di progetto la prescrizione, valutate opportunamente le condizioni ambientali del
sito ove sorgerà la costruzione o quelle di impiego, deve fissare le caratteristiche del calcestruzzo da
impiegare (composizione e resistenza meccanica), i valori del copriferro e le regole di maturazione.
Ai fini della valutazione della durabilità, nella formulazione delle prescrizioni sul calcestruzzo, si
potranno prescrivere anche prove per la verifica della resistenza alla penetrazione agli agenti
aggressivi, ad esempio si può tener conto del grado di impermeabilità del calcestruzzo. A tal fine
può essere determinato il valore della profondità di penetrazione dell’acqua in pressione in mm.
Per la prova di determinazione della profondità della penetrazione dell’acqua in pressione nel
calcestruzzo indurito vale quanto indicato nella norma UNI EN 12390-8:2002.
Al fine di ottenere la prestazione richiesta in funzione delle condizioni ambientali, nonché per la
definizione della relativa classe, si potrà fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle Linee
Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici ovvero alle norme UNI EN 206-1:2006 ed UNI 11104:2004.
IL PUNTO DI VISTA DELLE NORME TECNICHE
CLS STRUTTURALE
CLS DUREVOLE
11.2.11 DURABILITÀ
Per garantire la durabilità delle strutture in calcestruzzo armato ordinario o precompresso, esposte
all’azione dell’ambiente, si devono adottare i provvedimenti atti a limitare gli effetti di degrado
indotti dall’attacco chimico, fisico e derivante dalla corrosione delle armature e dai cicli di gelo e
disgelo.
A tal fine in fase di progetto la prescrizione, valutate opportunamente le condizioni ambientali del
sito ove sorgerà la costruzione o quelle di impiego, deve fissare le caratteristiche del calcestruzzo da
impiegare (composizione e resistenza meccanica), i valori del copriferro e le regole di maturazione.
Ai fini della valutazione della durabilità, nella formulazione delle prescrizioni sul calcestruzzo, si
potranno prescrivere anche prove per la verifica della resistenza alla penetrazione agli agenti
aggressivi, ad esempio si può tener conto del grado di impermeabilità del calcestruzzo. A tal fine
può essere determinato il valore della profondità di penetrazione dell’acqua in pressione in mm.
Per la prova di determinazione della profondità della penetrazione dell’acqua in pressione nel
calcestruzzo indurito vale quanto indicato nella norma UNI EN 12390-8:2002.
Al fine di ottenere la prestazione richiesta in funzione delle condizioni ambientali, nonché per la
definizione della relativa classe, si potrà fare utile riferimento alle indicazioni contenute nelle Linee
Guida sul calcestruzzo strutturale edite dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici ovvero alle norme UNI EN 206-1:2006 ed UNI 11104:2004.
CLASSI DI ESPOSIZIONE AMBIENTALE (UNI EN 206-1 e UNI
11104)
ERRORI COMUNI
Rck ≥ 30 N/mm2 ; a/c = 0,5 ;
FLUIDI AGGRESSIVI E DEGRADO
TIPOLOGIA DI STRUTTURA ESEMPI DEI MATERIALI
H2O, SO42-
STRUTTURE INTERRATE FONDAZIONI
DEGRADO CLS (SO42-)
CANALI, BRIGLIE,
H2O, H2CO3-,
STRUTTURE IDRAULICHE VASCHE
DEGRADO CLS (H2CO3-)
ACQUEDOTTI
PRESCRIZIONI MINIME PREVISTE DALLE NORME
Copriferro minimo
cnom [mm] = cmin + Δc = max (cmin,b; cmin,dur; cmin,fuoco) + 10
SLUMP
Classe di Consistenza
si prescrivono i valori della lavorabilità al getto S2 S3 S4 S5
DM 14/09/05
Cnom ≥ 20mm
PRESCRIZIONI A CAPITOLATO per la MESSA IN OPERA
Elementi sostituibili
o protetti
L’ingranaggio virtuoso Calcolo
strutturale
e
durabilità
Confezionamento
del calcestruzzo
in regime di
sistema qualità
Prescrizioni
Corretta di
posa in capitolato
Prolungata opera
maturazione
umida
Efficace
vibrazione
LINEE GUIDA
CONFEZIONAMENTO DEL CLS IN
REGIME DI SISTEMA QUALITA'
CONFEZIONAMENTO DEL CLS IN
REGIME DI SISTEMA QUALITA'
Controllo di tipo A (Vcls ≤ 300 m3) Controllo di tipo B (Vcls ≥ 1500 m3)
1 prelievo giornaliero 1 prelievo giornaliero
1controllo ogni 300 m3 1 controllo ogni 1500 m3
3 prelievi/300 m3 15 prelievi/1500 m3
6 cubetti/300 m3 30 cubetti/1500 m3
§11.1.5.3
I controlli di accettazione sono obbligatori e si riferiscono a quantitativi di miscela omogenea.
Il D.L. o suo delegato deve essere presente al momento del prelievo.
La maturazione e la conservazione dei provini devono avvenire in accordo alla EN 12390.
Le prove devono essere effettuate presso Laboratori Ufficiali Prove Materiali che deve rilasciare certificazione completa.
LINEE GUIDA
SCHEDA 1.1
C3S 500
C2S 260
C3A 870
C4AF 420
Classe
coibent.
ΔT cem clinker Dmax del getto
TIPO CEM CLASSE CEM
Avvertenze q3 (KJ/Kg)
SI PUÒ
I DEROGARE ALLA PRESCRIZIONE
52.5R 410 DEL
DOSAGGIO DI CEMENTO E DEL CALORE DI
II/A-L 42.5R 350
IDRATAZIONE UNITARIO DEL CEMENTO A 7
GIORNI PURCHE’ IL
II/B-LL PRODOTTO TRA
32.5N 280 IL CALORE
DI IDRATAZIONE
II/B-M UNITARIO
32.5R A 3 GIORNI
285 E IL
DOSAGGIO DI CEMENTO RISULTI INFERIORE A
II/A-S
86400 KJ/m3 42.5R 350
III/A 32.5R 260
III/B 32.5N 1803
Q = q3 * c < 86400 KJ/m
IV/A 32.5R 210
PRESCRIZIONI INGREDIENTI
Avvertenze
a/c = 0,5
Rck = 30 N/mm2
CLS aerato
zB3) Rapporto a/c max: 0.45
zB4) Classe di resistenza a compressione minima: C(28/35)
zB5) Controllo di accettazione: tipo A (tipo B per volumi complessivi di
calcestruzzo superiori a 1500 m3)
zB6) Dosaggio minimo di cemento: 360 Kg/m3
zB7) Aria inglobata: 5.0 ± 1 %
zB9) Diametro massimo dell’aggregato: 32 mm (Per interferri inferiori a
35 mm utilizzare aggregati con pezzatura 20 mm)
zB10) Classe di contenuto di cloruri del calcestruzzo: Cl 0.4
zB11) Lavorabilità al getto: S5 o slump di rif. 230 ± 30 mm
zB12) Volume di acqua di bleeding (UNI 7122): < 0.1%
ESEMPIO
XC1
XC4
PT aperto XC3