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Seismic response of RC frame structures: effect of rebar corrosion

Risposta sismica di telai in calcestruzzo armato soggetti a corrosione


Berto L.1, Caprili S.2, Saetta A.1, Salvatore W.2, Talledo D.A.1
1
Department of Architecture Construction Conservation, University IUAV of Venezia, Venezia, Italia
2
Department of Civil and Industrial Engineering, University of Pisa, Italy

ABSTRACT: The analysis of the influence of aggressive environmental conditions on the structural performance of MRF RC build-
ings is presented. Results have been achieved through nonlinear analyses on a typical RC case study building representative of actual
Italian constructions; the case study has been designed basing on actual standards adopting B450C and C30/37 materials. The effects
of corrosion have been simulated adopting different damage scenarios concerning localization and intensity (moderate/low) of the
corrosion attack; material degradation for both concrete and reinforcing steel has been considered. For concrete the coupled mechan-
ical/environmental damage model developed by some of the authors has been used; for steel reinforcing bars, residual mechanical
properties have been estimated basing on commonly adopted relationships calibrated with the results of experimental tests performed
by some of the authors, while for section’s reduction traditional approaches have been used. Results are presented in terms of capacity
curves and collapse mechanisms / Il presente lavoro riguarda l’analisi dell’influenza dei fenomeni di corrosione sul comportamento
strutturale di telai in calcestruzzo armato. I dati presentati sono il risultato di analisi non-lineari eseguite su un caso studio rappresen-
tativo delle costruzioni italiane, progettato sulla base delle normative vigenti impiegando armature B450C e calcestruzzo C30/37. Gli
effetti della corrosione sono stati riprodotti simulando diversi possibili scenari di danno, per quanto riguarda sia la localizzazione sia
l’intensità dell’attacco. Il degrado del materiale è stato opportunamente considerato: per il calcestruzzo è stato impiegato il modello
di danno accoppiato sviluppato da alcuni degli autori; per le barre d’armatura, il decadimento delle caratteristiche meccaniche è stato
stimato in base a prove sperimentali eseguite da alcuni degli autori in precedenti ricerche, mentre per la riduzione della sezione si è
fatto riferimento a modelli di comprovata validità. I risultati sono presentati in termini di curve di capacità e attivazione dei meccani-
smi di collasso.

KEYWORDS: RC frame; degradation effect; corrosion; seismic response / telai in c.a.; effetto del degrado; corrosione; risposta
sismica

1 INTRODUZIONE in presenza di particolari scenari di degrado può com-


portare una variazione del comportamento da duttile
Il presente lavoro si propone di studiare l’effetto a fragile) rappresenta un elemento indispensabile ai
del degrado ambientale sulla risposta sismica di strut- fini di una progettazione ottimale di interventi di mi-
ture intelaiate in c.a. attraverso l’analisi di un caso glioramento/adeguamento.
studio rappresentativo di una vasta gamma di edifici Tra le cause principali di degrado delle strutture in
diffusi nel territorio italiano. c.a., la corrosione delle armature è certamente una
L’interazione degrado ambientale – azione sismica delle più rilevanti, da un lato per la frequenza con cui
rappresenta, ad oggi, uno dei temi di maggior inte- si presenta, dall’altro per l’entità delle conseguenze
resse per la comunità scientifica nazionale ed interna- sul calcestruzzo armato e sul comportamento struttu-
zionale. Per le nuove costruzioni vi è l’esigenza di ga- rale in generale.
rantire i requisiti di sicurezza per l’intera durata della La corrosione ha effetti sulle barre d’armatura
vita utile e, conseguentemente, di valutare l’evolu- (provocando riduzione della sezione resistente e ridu-
zione della risposta strutturale degli elementi in fun- zione della duttilità), sul calcestruzzo (con degrado
zione di diversi scenari di degrado combinati con la dovuto alla fessurazione – spalling del copriferro) e
probabilità di accadimento di un evento sismico. Nel sulla loro interazione (riduzione della aderenza) e.g.
campo delle strutture esistenti, oltre a consentire una Pedeferri e Bartolini, 2000. Tali effetti si manifestano
valutazione più affidabile del livello di sicurezza in modo diverso in funzione del tipo di attacco: loca-
nello stato di fatto, lo studio dell’effetto del degrado lizzato, come nel caso dell’attacco da cloruri, o uni-
sulla risposta sismica e sulle modalità di collasso (che
forme, come nel caso della corrosione da carbonata- capacità – finalizzata all’ottenimento di un comporta-
zione del calcestruzzo. mento globale del fabbricato che garantisca la mas-
Studi specifici sull’influenza della corrosione sul sima dissipazione dell’energia immagazzinata du-
comportamento monotono e ciclico delle più comuni rante l’evento sismico - prescrive infatti il
tipologie di barre d’armatura sono stati recentemente soddisfacimento di requisiti minimi di duttilità (Agt,
svolti da alcuni degli autori (Caprili e Salvatore, Rm/Re) che variano in funzione della classe di duttilità
2015; Caprili et al. 2015). L’esecuzione di una ampia adottata in fase di progettazione e in relazione alla ti-
campagna sperimentale – comprensiva di prove a tra- pologia di acciaio impiegata (EN1992-1-1:2005;
zione e prove a fatica oligociclica – su campioni di EN1998-1:2005). In presenza di ambienti aggressivi,
barre in acciaio ottenute con diversi processi produt- le caratteristiche di duttilità del materiale possono su-
tivi (TempCore, Micro-Legate, lavorate a freddo, bire significative variazioni, con conseguenze a li-
strecciate), aventi diverso diametro e diverse caratte- vello di sezione, di elemento e, infine, di struttura.
ristiche meccaniche (B450C, B500B, B400C e Gli effetti della corrosione possono essere artifi-
B500A) – ha permesso di valutare il decadimento di cialmente ricreati mediante diverse procedure; l’im-
resistenza e duttilità conseguenti all’esposizione ad piego di tecniche di corrosione accelerata permette di
ambienti aggressivi, riprodotti mediante prove di cor- ridurre significativamente la durata della prova for-
rosione accelerata in camera a nebbia salina. nendo risultati correlabili con le normali condizioni di
In letteratura sono disponibili diversi modelli, a di- esercizio degli edifici in calcestruzzo armato, qualora
versi livelli di dettaglio, che permettono di simulare le condizioni artificialmente indotte (in termini di pH,
gli effetti della corrosione sulle strutture in c.a. Si pos- tipologia e composizione della soluzione impiegata,
sono distinguere modelli dettagliati (e.g. modelli ac- durata dell’esposizione, ecc.) siano state opportuna-
coppiati termo-igro-chemo-elettro-meccanici) e mo- mente studiate e stabilite.
delli fenomenologici, in genere derivanti da Nell’ambito del progetto Europeo RUSTEEL “Ef-
osservazioni sperimentali. Il presente lavoro si inseri- fects of Corrosion on Low-Cycle Fatigue (Seismic)
sce nell’ambito di questo secondo approccio e si pro- Behaviour of High Strength Steel Reinforcing Bars"
pone di valutare l’evoluzione nel tempo della risposta (RFCS-CT-2009-00023), finanziato dal Research
strutturale, in presenza di azioni sismiche, di edifici Fund for Coal and Steel (RFCS) della Commissione
in c.a. soggetti a degrado da corrosione. Europea, sono state eseguite prove di corrosione ac-
Come caso studio è stato scelto un edificio ad uso celerata in camera a nebbia salina su diverse tipologie
commerciale con struttura a telaio in c.a. (MRF, Mo- di barre di armatura. In particolare, il campione di
ment Resisting Frames) progettato in accordo con barre testato includeva:
l’Eurocodice 8 (EN1998-1:2005) e Norme Tecniche - barre con diversa resistenza a snervamento (B400,
Italiane (NTC2008) in classe di duttilità alta (CDA). B450, B500) e diversa classe di duttilità (A, B, C).
La risposta strutturale nei confronti delle azioni oriz- - Barre di diverso diametro (12, 16 e 20 mm).
zontali è stata valutata attraverso l’esecuzione di ana- - Barre ottenute mediante diversi processi produttivi
lisi non-lineari, assumendo diversi scenari di degrado (TempCore®, Micro-Legate, strecciate e lavorate
in termini di intensità e localizzazione della corro- a freddo).
sione. - Barre fornite da diversi produttori e, nel caso del
medesimo produttore, da diversi stabilimenti.

2 EFFETTI DELLA CORROSIONE: PROVE Le barre sono state sottoposte a prove di caratte-
SPERIMENTALI SU BARRE D’ARMATURA rizzazione meccanica in condizioni di riferimento
(non corrose) e post-corrosione accelerata in camera
L’esecuzione di prove sperimentali su campioni di a nebbia salina. Le prove sono state eseguite in ac-
barre d’armatura - selezionati per essere rappresenta- cordo alle specifiche riportate nella norma codificata
tivi dell’attuale produzione a livello Europeo e prece- ASTM B117-94 per quanto riguarda l’attrezzatura da
dentemente sottoposti a corrosione artificiale - ha per- impiegare, la procedura e le condizioni richieste per
messo di valutare gli effetti di ambienti aggressivi creare e mantenere l’ambiente aggressivo interno alla
sulle caratteristiche meccaniche in termini di resi- camera. La soluzione salina è stata preparata dissol-
stenza (Re – resistenza a snervamento, Rm – resistenza vendo 5 parti in massa di cloruro di sodio (NaCl) in
a rottura) ed in termini di duttilità (Agt – allungamento 95 parti di acqua distillata (pH compreso tra 6.5 e
a carico massimo, Rm/Re – rapporto di incrudimento, 7.2); la temperatura interna alla camera è stata man-
A – allungamento a rottura). tenuta costante e pari a 35°C (+1.1–1.7) °C. La prova
La valutazione dell’influenza dei fenomeni di cor- ha previsto l’esecuzione di 8 cicli wet/dry al giorno
rosione sul comportamento monotono e ciclico delle (90 minuti asciutto/90 minuti umido). La corrosione
barre d’armatura è di fondamentale importanza per è stata localizzata nella porzione centrale di barre di
l’analisi del comportamento strutturale di nuove co- lunghezza approssimativamente pari a 20-30 mm
struzioni in calcestruzzo armato: la progettazione in (pari circa alla distanza tra due nervature successive);
l’entità della corrosione è stata misurata in termini di
perdita in massa (ML), calcolata come variazione ed il 60%; per quanto riguarda l’allungamento a rot-
percentuale tra la massa iniziale e quella finale, rife- tura (A), la riduzione ammonta a circa il 40%. Tali
rita alla sola lunghezza esposta al fenomeno aggres- riduzioni corrispondono ad una perdita in massa (ML)
sivo. media pari a circa l’8,7% ed il 10,3% rispettivamente
Le prove di trazione (EN15630-1:2010) e quelle di per 45 e 90 giorni di esposizione. Considerazioni ge-
fatica oligociclica (Caprili e Salvatore, 2015), ese- nerali, grafici e relazioni utili alla determinazione del
guite sia in condizioni di riferimento sia post corro- valore residuo delle caratteristiche meccaniche in
sione, hanno permesso di comprendere l’influenza dei funzione della perdita in massa possono ricavarsi da
fenomeni aggressivi sulle caratteristiche meccaniche. Caprili et al. 2015.
Le conseguenze più significative si riscontrano in ter-
mini di duttilità, sia in condizioni monotone (Agt) sia Table 1. Experimental tests’ results: comparison of data coming
in condizioni cicliche (dE – energia dissipata e Ncicli – from tensile tests on specimens B450C in uncorroded and cor-
roded conditions/ Risultati sperimentali di prove di trazione su
numero di cicli a collasso), con valori residui progres- campioni corrosi e non corrosi.
sivamente decrescenti con l’incremento di perdita in
B450C, 16 mm TempCore®
massa (ML) e con la diminuzione del diametro. I va-
lori residui di Agt talvolta sono risultati essere inferiori Rm Re Rm/Re Agt A ML
al valore minimo previsto da normativa per le nuove [MPa] [MPa] [-] [%] [%] [%] [gg]
costruzioni in relazione alla diversa classe di duttilità ref.#1 640,5 537,3 1,19 8,9 23,9 - 0 gg
dell’acciaio d’armatura (A, B o C). ref.#2 542,7 446,7 1,21 15,4 30,3 - 0 gg
Relativamente all’influenza del processo produt- ref.#3 615,4 517,8 1,19 13,8 25,4 - 0 gg
tivo sul comportamento meccanico, è stato eviden-
corr.#1 509,2 614,3 1,21 6,9 16,4 8,0% 45 gg
ziato come le barre TempCore® - ad oggi comune-
mente impiegate nelle costruzioni civili grazie alle corr.#2 511,2 615,9 1,20 6,2 16,9 7,0% 45 gg
ottime caratteristiche meccaniche ed a costi di produ- corr.#3 504,3 607,9 1,21 5,7 16,4 11,0% 45 gg
zioni relativamente contenuti – risentano di riduzioni corr.#1 481,4 599,5 1,25 4,3 15,4 14,6% 90 gg
della duttilità fino al 30-40% in presenza di fenomeni corr.#2 484,4 598 1,23 4,4 15,6 6,1% 90 gg
di corrosione, con conseguenze potenzialmente signi- corr.#3 499,8 610,5 1,22 5,1 16,6 8,7% 90 gg
ficative in presenza di eventi eccezionali. corr.#4 497,4 607,9 1,22 5,7 17,8 6,9% 90 gg
Figure 1 mostra alcune tipiche curve sperimentali
corr.#5 480,9 600 1,25 4,1 14,1 8,3% 90 gg
tensione-deformazione ottenute da prove di trazione
su campioni B450C (TempCore®) diametro 16 mm corr.#6 502,8 613,8 1,22 5,5 16,3 17,3% 90 gg
in condizioni non corrose e in condizioni post-corro-
sione (90 giorni di esposizione in camera a nebbia sa-
lina, Caprili et al., 2015). 3 EFFETTI DELLA CORROSIONE:
MODELLAZIONE NUMERICA

3.1 Calcestruzzo

3.1.1 Modello di danno accoppiato


In questo paragrafo si richiamano le relazioni fon-
damentali che governano il modello di danno mecca-
nico-ambientale sviluppato da alcuni degli autori
(Berto et al. 2015b). Si tratta di un modello formulato
nell’ipotesi di equivalenza delle deformazioni che,
per quanto riguarda la parte meccanica, è in grado di
rappresentare i principali aspetti del comportamento
non-lineare del calcestruzzo: il comportamento softe-
ning, il degrado di rigidezza, la chiusura-riapertura di
fessure in caso di carichi ciclici.
Il modello utilizza due variabili scalari di danno,
Figure 1. Experimental curves / Curva sperimentale tensione-de-
valutando inoltre la componente irreversibile di de-
formazione, campioni B450C (TempCore®) diametro 16 mm. formazione tramite la definizione di una deforma-
zione plastica secondo una formulazione di plasticità
Le caratteristiche meccaniche residue sono ripor- non associata semplificata. Con riferimento
tate in Table 1. Come visibile, la riduzione di Agt all’aspetto di degrado ambientale, il modello è in
dopo, rispettivamente, 45 e 90 giorni di esposizione grado di tenere conto di diversi tipi di degrado, e.g.
in camera a nebbia salina – rispetto al valore origina- attacco da cloruri, da solfati, degrado da cicli gelo/di-
rio in condizioni non corrose – è pari a circa il 50% sgelo, o degrado da fessure per formazione di prodotti
espansivi a seguito di corrosione delle armature 3.2 Acciaio
(Berto et al. 2015a). A tale scopo si sono introdotte
due ulteriori variabili di danno scalari, e , la 3.2.1 Modello costitutivo
cui definizione dipende dal tipo di degrado. Il legame Per rappresentare il comportamento dell’acciaio è
costitutivo di tale modello è rappresentato dalla se- stato adottato il legame costitutivo di Menegotto e
guente relazione: Pinto (1973), implementato in OpenSees (materiale
1 1 1 1 (1) Steel02), selezionato anche in funzione del succes-
sivo svolgimento di analisi dinamiche non lineari
per il significato dei simboli si rimanda a quanto ri-
come previsto dal proseguo della ricerca. Il modello
portato in Berto et al. 2015b.
è, infatti, sufficientemente accurato nel rappresentare
il comportamento ciclico dell’acciaio che tiene conto
3.1.2 Effetti della corrosione sul calcestruzzo
dell’effetto Baushinger oltre che dell’incrudimento
L’azione espansiva associata alla formazione dei cinematico. Il legame è definito dalla seguente rela-
prodotti di corrosione può provocare la formazione di zione:
fessure nel copriferro (locale espulsione o totale dela-
minazione). Il calcestruzzo fessurato è caratterizzato 1 6
da una rigidezza, resistenza, e duttilità ridotta rispetto 1
al calcestruzzo integro. Per tenere conto di questo, in
Finozzi et al. 2015 si definisce: che rappresenta la curva di transizione tra due asin-
toti rettilinei, essendo la deformazione corrispon-

1

(2) dente alla tensione di snervamento , ed ri-
spettivamente il modulo elastico e il modulo di
dove: e ′ sono la resistenza a compressione incrudimento dell’acciaio e R un parametro che con-
media rispettivamente del calcestruzzo integro e de- trolla la curvatura di transizione tra i due asintoti.
gradato; k è un coefficiente, assunto pari a 0.1, che
dipende dal grado di rugosità della barra e dal suo dia- 3.2.2 Effetti della corrosione sull’acciaio
metro, è la deformazione che corrisponde al picco
Basandosi sulla legge di Faraday la penetrazione
di tensione , è la deformazione media di trazione
dell’attacco corrosivo nelle armature può essere sti-
del calcestruzzo danneggiato, valutata come:
mata utilizzando la relazione seguente:
∙ ∙
(3) 0.0116 (7)
con: numero di barre compresse, indice in cui [mm] è il valore medio della penetrazione
di espansione volumetrica degli ossidi, assunto pari a dell’attacco; [A/cm2] è la velocità media di cor-
2, larghezza della sezione integra, valore medio rosione durante il tempo di propagazione
della penetrazione dell’attacco corrosivo. Analoga- [anni] misurato a partire da , tempo necessario af-
mente: finché l’agente aggressivo raggiunga le armature.
Tra i criteri di classificazione del parametro
1 (4) si riportano in Table 2 quelli pubblicati in Rodriguez
in cui e ′ sono rispettivamente la resistenza a et al., 1994.
trazione del calcestruzzo integro e degradato che, me-
Table 2. Icorr classification, Rodriguez et al., 1994 / Classifica-
diante relazioni di letteratura (quali quella proposta in zione di Icorr secondo Rodriguez et al., 1994
Model Code 2010), si possono correlare ai valori Icorr < 0.1-0.2 A/cm2 Condizione passiva
delle corrispondenti resistenze a compressione.
Icorr = 0.2÷0.5 A/cm 2
Bassa corrosion
La deformazione ultima a compressione del calce-
struzzo degradato può essere legata al livello di Icorr = 0.5÷1 A/cm2 Moderata corrosione
corrosione mediante la seguente espressione: Icorr > 1.0 A/cm2 Alta corrosion

,
1 2 1 5 Il tempo di innesco dipende dalla velocità di pe-
,
netrazione dell’agente esterno oltre che dallo spessore
dove , è l’area residua della sezione trasversale del copriferro. In letteratura si possano trovare rela-
delle armature, , l’area integra e è la deforma- zioni di natura empirica, e.g. Pedeferri e Bertolini
zione ultima del calcestruzzo integro. Ulteriori detta- (2000), che consentono di stimare con una buona ap-
gli e riferimenti sul modello adottato si possono tro- prossimazione nel caso di corrosione per carbona-
vare in Finozzi et al., 2015. tazione in condizioni standard di esposizione.
Nel caso di corrosione uniforme il diametro resi-
duo ′ della barra corrosa viene valutato come:
′ 2 (8)
dove è il diametro nominale della barra di acciaio. Come visibile dalla Figure 2, le travi presentano
Nel caso di corrosione per pitting (corrosione lo- luce variabile tra 4,0 e 6,0 mentre i pilastri hanno se-
calizzata) la valutazione dell’area residua è più com- zione rettangolare con dimensioni che si riducono
plessa. Tra i modelli proposti in letteratura, per i quali progressivamente lungo l’altezza. Per quanto ri-
si rimanda a Finozzi et al., 2015, si cita quello di Ro- guarda i materiali, si sono impiegate barre d’armatura
driguez et al., 1996, che consiste nell’adozione di una di tipo B450C e calcestruzzo di classe C30/37.
relazione analoga alla (8) in cui compare un coeffi- In questo lavoro si è indagato, in particolare, il
ciente α di valore compreso tra 4 e 8 al posto del fat- comportamento di un telaio tipo in direzione ZY, Fi-
tore 2. Poiché tale modello fornisce in generale una gure 3, assumendo diversi scenari di degrado. In Fi-
stima molto conservativa della perdita di sezione, può gure 4 sono riportate le sezioni tipo delle travi e delle
essere opportuno adottarlo in caso di compresenza di colonne del telaio.
corrosione per pitting e uniforme, e.g. Finozzi et al.,
2015. Table 3. Load values / Carichi impiegati per il progetto del caso
Per quanto riguarda la perdita di duttilità dell’ac- studio.
ciaio si possono utilizzare alcune relazioni di lettera- Classe di G1 G2 Qk PGAdesign
tura che correlano la perdita di duttilità al grado di Duttilità [kN/m ]2
[kN/m ]2 2
[kN/m ] [g]
corrosione, alcune indicazioni su questo si possono CDA 4,0 2,8 3,0 0.25
trovare in Finozzi et al., 2015. Su tale aspetto, si può
fare utile riferimento anche ai risultati delle prove
sperimentali riportate nel paragrafo 2 per valutare sia
la riduzione della deformazione al picco che della de-
formazione ultima.
Infine, per attacchi corrosivi di moderata/bassa en-
tità, come quello considerato nel presente lavoro, si
osserva come si siano riscontrate perdite di aderenza
limitate (e.g. Rodriguez et al.,1994), tali da rendere
ancora possibile l’utilizzo di modelli basati sull’ipo-
tesi di perfetta aderenza. In questa prima fase di stu-
dio si è quindi assunta valida tale ipotesi, trascurando
l’effetto della corrosione sull’aderenza tra acciaio e
calcestruzzo. Tale effetto sarà oggetto di studio nel
proseguo di questa ricerca.

4 CASO STUDIO: EDIFICIO AD USO


COMMERCIALE

4.1 Descrizione dell’edificio Figure 2. Plan of the case study / Pianta tipo del caso studio con-
Il caso studio considerato nel presente lavoro è un siderato.
edificio di calcestruzzo armato con destinazione
d’uso commerciale. L’edificio, di pianta pressoché
quadrata con area pari a 36.0 x 34.0 m2 e altezza com-
plessiva di 19.0 m, si sviluppa su cinque piani fuori
terra. Il caso studio è stato progettato in accordo con
quanto riportato nell’Eurocodice 8 (EN1998-1:2005)
e nelle Norme Tecniche Italiane (NTC2008) per le
costruzioni in classe di duttilità alta (CDA).
Per la progettazione è stata impiegata un’analisi li-
neare dinamica con spettro di risposta di progetto; il
valore del fattore di struttura per l’azione a Stato Li-
mite di salvaguardia della Vita (SLV) è stato assunto
pari a 5.85, massimo ammissibile per questa tipologia
di struttura secondo quanto riportato dalla normativa
tecnica italiana. Nella progettazione si sono tenuti in
considerazione gli effetti di fessurazione, riducendo Figure 3. Analysed frame / telaio analizzato.
opportunamente la rigidezza. In Table 3 sono sinteti-
camente riportati i valori dei carichi assunti in fase di
progetto.
Taglio alla base [kN]
Figure 5. Sound condition: Force-displacement curves / Condi-
Figure 4. Typical cross sections for beams and columns / Sezioni zioni non degradate: Curva forza-spostamento
tipo di travi e colonne.

4.2 Analisi non lineari dell’edificio in condizioni


non degradate
Il modello del caso studio è stato analizzato impie-
gando il software di calcolo OpenSees® (McKenna et
al., 2010). Gli elementi strutturali trave e pilastro sono
stati modellati impiegando elementi a plasticità con-
centrata in corrispondenza delle estremità. La lun-
ghezza delle cerniere plastiche è stata stimata in base
a quanto presentato in Panagiotakos e Fardis (2001).
In corrispondenza delle suddette cerniere plastiche, le
sezioni sono state modellate impiegando un approc- Figure 6. Sound condition: failure mechanism/ Condizioni non
cio del tipo a fibre. Il contributo dei solai è stato inse- degradate: meccanismo di rottura
rito nel modello mediante il posizionamento di ele-
menti ‘truss’ addizionali di opportuna rigidezza.
Come riferimento per le analisi svolte in presenza 4.3 Definizione di scenari di corrosione
di diversi scenari di degrado e descritte al paragrafo Sono stati quindi considerati alcuni possibili sce-
4.4, si è eseguita un’analisi non lineare del telaio uti- nari di corrosione, per quanto riguarda sia l’entità sia
lizzando il modello di danno descritto al paragrafo 0, la distribuzione dell’attacco corrosivo nel telaio. In
in caso di assenza di degrado. In Figure 5 è riportata particolare, si sono assunte tre diverse intensità di cor-
la curva forza-spostamento così ottenuta, confrontata rente: = 0.2 – 0.5 - 0.8 / , che corrispon-
con quella ottenuta utilizzando per il calcestruzzo la dono ad attacchi di bassa e moderata entità in accordo
legge implementata in OpenSees® denominata Con- alla classificazione di Table 2, e due diversi valori di
finedConcrete01 (CC01), McKenna et al., 2010. Fi- vita nominale di progetto = 50 e 100 anni. Per
gure 6 riporta la configurazione del meccanismo di quanto riguarda la distribuzione nei diversi elementi
rottura rilevato nel telaio al termine dell’analisi. del telaio, si sono considerati scenari di attacco uni-
Oltre alla condizione di raggiungimento della de- forme su tutti gli elementi, sui soli pilastri ovvero lo-
formazione di snervamento dell’acciaio (apertura calizzati in alcuni di essi (e.g. sui soli pilastri alle
della cerniera plastica), in Figure 6 sono evidenziate estremità). Tra i casi esaminati, i risultati più signifi-
le sezioni nelle quali rispettivamente si è raggiunto: cativi si ottengono, come prevedibile, nel caso di at-
- deformazione ultima del conglomerato (tenuto tacco corrosivo concentrato ai pilastri del piano terra,
conto del confinamento); interessando o le sole sezioni di base ovvero l’intera
- deformazione ultima dell’acciaio (stimata sulla altezza dei pilastri. A titolo di esempio si riportano i
base dell’allungamento uniforme al carico mas- risultati in termini di curve forza-spostamento e di
simo Agt riportata al paragrafo 2); meccanismi alla rottura per i seguenti casi:
Tali limiti fanno riferimento a quanto riportato alla - scenario 1 - attacco corrosivo uniforme su tutti i
Circolare 2009, ed in particolare relativamente al cal- pilastri,
colo della rotazione ultima. - scenario 2 - attacco corrosivo sui pilastri del
I punti evidenziati nella curva forza spostamento piano terra,
di Figure 5 si riferiscono rispettivamente al passo - scenario 3 - attacco corrosivo sulle sole sezioni
dell’analisi cui corrisponde il raggiungimento delle di base dei pilastri del piano terra.
condizioni sopra citate, rispettivamente nella prima
trave (T) e nella prima colonna (C).
In tutti i casi analizzati si è assunto un tempo di prima trave. Come si può osservare, confrontando
innesco = 14 anni, in relazione alla classe del cal- questi risultati con quelli riportati in Figure 5, per ef-
cestruzzo, al copriferrro ed alle condizioni ambien- fetto della corrosione si raggiunge prima la deforma-
tali, in accordo a quanto riportato in Berto et al. 2012. zione ultima nel calcestruzzo sia nelle travi che nei
pilastri. Inoltre, nel caso corroso si osserva come an-
che l’acciaio raggiunga la deformazione limite Agt nei
4.4 Analisi statiche non lineari in presenza di pilastri e nelle travi. Per tale scenario, in Figure 10 è
corrosione riportato anche il meccanismo di rottura che mostra la
Per gli scenari 1 e 2, attacco corrosivo uniforme su formazione di un piano soffice. Infine, in Figure 11 è
tutti i pilatri e su quelli di piano terra, i risultati in ter- riportata la curva forza-spostamento per lo scenario di
mini di curva – spostamento sono riportati in Figure degrado 3 ottenuta nel caso icorr= 0.8 / a 100
7 ed in Figure 8 per una intensità di corrente: = anni. Si osserva anche per questo scenario di degrado
0.5 / . una riduzione di forza massima e di spostamento ul-
Le analisi svolte con intensità di corrosione = timo, se pur meno pronunciata rispetto al caso prece-
0.2 / conducono a risultati che mostrano, a 50 dente.
anni, una risposta molto simile, in termini sia di curva
forza/spostamento sia di meccanismo di rottura, al
caso non degradato. Le stesse analisi effettuate consi-

Taglio alla base [kN]


derando VN =100 anni forniscono risultati abbastanza
simili al caso = 0.5 / e vita nominale di
progetto 50 anni.
Taglio alla base [kN]

Figure 9. Degradation scenario 2: force-displacement curves for


icorr=0.8/ Scenario 2: curva forza-spostamento: icorr=0.8

Figure 7. Degradation scenario 1: force-displacement curves for


icorr=0.5/ Scenario 1: curva forza-spostamento: icorr=0.5.

2500
Taglio alla base [kN]

2000

1500

1000 Sound Figure 10. Degradation scenario 2: failure mechanism for t=100
t=50 anni i
corr
=0.5 years and icorr=0.8/ Scenario di degrado 2: meccanismo di rottura
500
t=100 anni i
corr
=0.5 per t=100 anni e icorr=0.8
0
0 100 200 300 400 500 600 700 2500
Spostamento in sommità [mm]
Figure 8. Degradation scenario 2: force-displacement curves for 2000
icorr=0.5 / Scenario 2: curva forza-spostamento: icorr=0.5
1500

Per il caso di scenario 2 si riportano anche i risul- 1000


tati in termini di curva forza spostamento nel caso di
intensità di corrente: = 0.8 / (Figure 9), 500
Sound
t=100 anni i =0.8
che mostrano una significativa riduzione sia della corr

forza massima che dello spostamento a rottura, e 0


0 100 200 300 400 500 600 700
quindi di duttilità. Anche in questo caso i punti ripor-
Spostamento in sommità [mm]
tati nella curva a 100 anni si riferiscono al passo Figure 11. Degradation scenario 3: force-displacement curves
dell’analisi in cui si superano i limiti di deformazione for t=100 years and icorr=0.8/ Scenario 3: curva forza-sposta-
ultima rispettivamente nella prima colonna e nella mento per t = 100 anni e icorr=0.8.
5 CONCLUSIONS / CONCLUSIONI meccanismi di rottura fragile anticipati rispetto a
quelli duttili. Tale aspetto verrà indagato nel proseguo
The present work investigates the influence of cor- della ricerca.
rosion phenomena on the structural performance of
RC MRF buildings designed according to actual
standards for seismic areas. Nonlinear static analyses REFERENCES
have been performed; the modelling procedure ac-
counted for the effects of corrosion on the both con- ASTM G109 – 07 (2007). Standard Test Method for Determin-
crete and steel reinforcements’ material properties. ing Effects of Chemical Admixtures on Corrosion of Embed-
ded Steel Reinforcement in Concrete Exposed to Chloride
Concerning rebars, corrosion attack translated into Environments
cross section’s reduction and decrease of mechanical Berto, L, Saetta, A, Simioni, P. 2012. Structural risk assessment
properties, especially ductility. Different degradation of corroding RC structures under seismic excitation. Constr
scenarios, corresponding to different intensities of the Build Mater, 30:803–13
corrosion attack and localizations, adopting two dif- Berto, L., Budelmann, H., Finozzi, I.B.N., Saetta, A., Talledo,
ferent values of VN for the considered case study D.A, 2015a. Coupled Damage Model for RC Elements As-
sessment Under Environmental Degradation, ACI SP-305
building (50 and 100 years) have been used. Perfect Durability and Suistanability of Concrete Structures, SP-
bond condition between rebars and concrete has been 305-5
assumed due to relatively low corrosion attack entity. Berto, L., Saetta, A., Talledo, D. 2015b. Constitutive model of
Analyses in low intensity corrosion attack highlighted concrete damaged by freeze-thaw action for evaluation of
results aligned with the undamaged behaviour of the structural performance of RC elements, Constr. Build. Mat.,
(98), pp.559-569
building, for what concerns both the global behaviour Caprili, S., Moersch, J., Salvatore, W. 2015. Mechanical Perfor-
and the collapse mechanism’s activation. The degra- mance vs. Corrosion Damage Indicators for corroded steel
dation of mechanical performance becomes more rel- reinforcing bars. Advances in Materials Science and Engi-
evant, obviously, with increasing exposure period and neering, Article ID 739625.
corrosion intensity. In the case of undamaged condi- Caprili, S., Salvatore, W. 2015. Cyclic behaviour of uncorroded
tion, a ductile collapse modality has been achieved, and corroded steel reinforcing bars, Constr. Build. Mat.,
(76), pp. 168–186.
according to the capacity design approach adopted for EN ISO 15630-1:2010, Steel for the reinforcement and pre-
the case study; in the case of corroded conditions, the stressing of concrete -- Test methods - Part 1: Reinforcing
possibility of unexpected brittle mechanisms shall be bars, wire rod and wire, 2010.
accurately investigated. This aspect will be analysed Finozzi, I.B.N., Berto, L., Saetta, A.2015. Structural response of
in the following part of this research. / Nel presente corroded RC beams: a comprehensive damage approach.
Computers and Concrete; 15(3): 411-436.
lavoro viene analizzata l’influenza dei fenomeni di McKenna, F., Scott, M.H., and Fenves, G.L. 2010. Nonlinear
corrosione sul comportamento strutturale di telai Finite Element Analysis Software Architecture Using Object
MRF in c.a. progettati secondo le vigenti norme per Composition J. of Comp. in Civil Eng., 24(1):95-107.
le costruzioni in zona sismica. A tal fine si sono ese- Menegotto, M., and Pinto, P. E.1973. Method of anaysis for cy-
guite analisi non-lineari statiche e la modellazione è clically loaded reinforced concrete plane frames including
stata effettuata includendo gli effetti della corrosione changes in geometry and non-elastic behavior of elements
under combined normal force and bending. Proc., IABSE
sul comportamento del materiale, sia per il calce- SympLibson, Portugal, Vol. 13: 15-22.
struzzo sia per l’acciaio d’armatura. In quest’ultimo Model Code 2010 - Final draft, Vol 1. 350 pp, ISBN 978-2-
caso, l’effetto della corrosione è stato simulato come 88394-105-2, March 2012
riduzione sia della sezione resistente sia della dutti- NTC 2008: Norme Tecniche per le Costruzioni, D.M.
lità. Sono stati riprodotti diversi scenari di danno, cor- 14/1/2008, SO n.30 G.U. n.29 del 4/2/2008.
Panagiotakos, T.B., Fardis, M.N. 2001. Deformations of rein-
rispondenti a diverse intensità dell’attacco corrosivo forced concrete members at yielding and ultimate. ACI
e a diverse localizzazioni del degrado, considerando Struct. J., 98(2), pp. 135–148.
inoltre due vite nominali di progetto per l’edificio del Pedeferri, P., Bertolini, L., 2000. La durabilità del calcestruzzo
caso studio (50 e 100 anni). Essendo relativamente li- armato, McGraw-Hill.
mitata l’entità dell’attacco, si è assunta valida l’ipo- Rodriguez, J., Ortega, L.M., Casal, J., Diez, J.M. Assessing
tesi di perfetta aderenza tra acciaio e calcestruzzo. Le structural conditions of concrete structures with corroded re-
inforcement. In: Dhir RK, Jones MR, editors. Concrete re-
analisi in condizioni di bassa intensità di corrosione pair, rehabilitation and protection. E&FN Spon; 1996, p. 65-
hanno mostrato risultati in linea con il comporta- 78.
mento non degradato del manufatto, in termini sia di Rodriguez, J., Ortega, L.M., Casal, J. 1994. Corrosion of rein-
risposta globale sia di meccanismo di collasso. Ov- forcing bars and service life of reinforced concrete struc-
viamente, il decadimento delle prestazioni strutturali tures: corrosion and bond deterioration – International Con-
ference ‘Concrete across Borders’, Odense, Denmark
aumenta all’aumentare del tempo e dell’entità dell’at- UNI EN 1992-1-1:2005, Eurocode 2 (Annex C) - Design of con-
tacco corrosivo. Da sottolineare come, mentre per il crete structures - Part 1-1: General rules and rules for build-
telaio in condizioni non degradate la modalità di rot- ings, 2005.
tura è di tipo duttile, in accordo alle regole di proget- UNI EN 1998-1:2005, Eurocode 8 - Design of structures for
tazione in capacità, nel caso di telai corrosi diventa earthquake resistance- Part 1: General rules, seismic actions
necessario indagare la possibilità che si manifestino and rules for buildings, 2005.

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