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Resistenza al fuoco
delle strutture in acciaio
Roberto Felicetti
Argomenti trattati
Riferimenti
Scenari e modelli di incendio (cenni)
Analisi termica di elementi non protetti
Tipi di protettivi e analisi termica di elementi protetti
Richiami sulla verifica di sicurezza secondo gli Eurocodici
Analisi delle azioni in caso di incendio (trazione, compressione, flessione)
Schematizzazione strutturale
Proprietà del materiale
Resistenza degli elementi strutturali in caso di incendio
Collegamenti
Esame di alcuni casi reali
Resistenza residua dopo incendio
Test
1
Riferimenti
presentazione
fogli elettronici
Nomogramma
Ozone 2.2.5
CFAST 6
Riferimenti normativi
Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14 gennaio 2008)
capitoli rilevanti per la resistenza al fuoco
2.5 AZIONI SULLE COSTRUZIONI
2.5.3 Combinazioni delle Azioni
Combinazione eccezionale 2.5.6
3.6 AZIONI ECCEZIONALI
3.6.1 Incendio
definizioni: Incendio nominale e naturale, resistenza al fuoco
carico di incendio, richieste di prestazione (livello I-V)
classi di resistenza al fuoco
Procedura di analisi della resistenza al fuoco
L’analisi della resistenza al fuoco può essere così articolata:
- individuazione dell’incendio di progetto appropriato alla costruzione in esame;
- analisi della evoluzione della temperatura all’interno degli elementi strutturali;
- analisi del comportamento meccanico delle strutture esposte al fuoco;
- verifiche di sicurezza.
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
2
...segue esame NTC e fuoco
4.2 COSTRUZIONI DI ACCIAIO
4.2.11 Resistenza al fuoco
Le verifiche di resistenza al fuoco con riferimento a UNI EN 1993-1-2,
utilizzando i coefficienti gM = 1 relativi alle combinazioni eccezionali
occorre dimostrare la robustezza della costruzione mediante scenari di danno
durante il riscaldamento
effetti della dilatazione termica
attenuati
dalla diminuzione del modulo elastico
e dalle deformazioni plastiche
durante il raffreddamento
effetti della contrazione termica
accentuati
dall'aumento del modulo elastico
e della resistenza allo snervamento
3
Il programma degli Eurocodici Strutturali comprende le seguenti norme:
○ EN 1990 Eurocodice: Basis of Structural Design
● EN 1991 Eurocodice 1: Actions on structures
● EN 1992 Eurocodice 2: Design of concrete structures
● EN 1993 Eurocodice 3: Design of steel structures
● EN 1994 Eurocodice 4: Design of composite steel and concrete structures
● EN 1995 Eurocodice 5: Design of timber structures
● EN 1996 Eurocodice 6: Design of masonry structures
● EN 1997 Eurocodice 7: Geotechnical design
● EN 1998 Eurocodice 8: Design of structures for earthquake resistance
● EN 1999 Eurocodice 9: Design of aluminium structures
a parte il primo (Eurocodice "0"), ogni documento comprende una parte generale
ed un certo numero di parti specifiche
parte 1-1 Regole generali
parte 1-2 Progettazione strutturale contro l'incendio
.... ponti, strutture speciali, dettagli costruttivi, ecc
un interessante volumetto
di discussione critica
sui contenuti dell'Eurocodice 3
4
un'edizione più recente
Raul Zaharia
Jean-Marc Franssen
Venkatesh Kodur
ISBN: 978-0-415-54828-1
May 4th 2009
CRC Press, $109.00, 160 pages
5
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
6
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
Il nomogramma
per il calcolo della resistenza al fuoco
di elementi strutturali in acciaio
http://www.promozioneacciaio.it
7
disponibile sul sito web
dei Vigili del Fuoco
d) verifiche di sicurezza.
gli ultimi due verranno discussi in ordine inverso, in modo da poter giudicare la
riduzione delle proprietà meccaniche alla luce della sicurezza globale della struttura
8
Cenni su scenari e modelli di incendio
le fasi di un incendio
incolumità stabilità
degli della
occupanti struttura
ignizione
9
modelli prestazionali
l’incendio parametrico dell’Eurocodice 1 – parte 1.2
ISO 834
la base di partenza:
le curve di incendio svedesi
(Magnusson e Thelandersson, 1970)
due zone
(crescita)
una zona
(completo sviluppo)
10
modelli avanzati
modello a due zone per più comparti interconnessi
viene usato per calcolare
la composizione, la dinamica e
la temperatura dei fumi
e dei gas nella fase
che precede il flashover
volumi: 1-1000 m3
fino a 30 comparti interconnessi
considera la presenza di sprinklers
l’incendio localizzato
annex C dell’Eurocodice 1-1.2
h(r)
T(z)
11
l’incendio su elementi all'esterno dell'edificio
annex B dell’Eurocodice 1-1.2
modelli avanzati
Computational Fluid Dynamics
equazioni di conservazione
della massa
della quantità di moto
dell’energia
12
esempi di fire safety concepts
in grandi edifici in acciaio tratti dal sito web Arcelor Mittal
temperatura visibilità
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
13
seguendo l'articolazione indicata dalle NTC
Procedura di analisi della resistenza al fuoco
d) verifiche di sicurezza.
14
EN 1991-1-2
(Eurocode 1 - Part 1-2: General actions - Actions on structures exposed to fire)
Section 3 Thermal actions for temperature analysis
Am V
3.1 General rules Dqa,t k sh hnet Dt
c a ra
flusso termico netto totale (W/m2)
ac = 25 W/m2 °C indistintamente
er = 1 / (1/ef+1/em -1) ef x em = 1.0 x em = 0.5 per acciaio al carbonio, 0.4 per acciaio inox
ma non viene considerato l'effetto ombra
15
il fattore di sezione Am / V [ 1 / metri ] Am V
Dqa,t k sh hnet Dt
c a ra
V ~ area sezione
Am~ perimetro esposto
EC 3
fattori di sezione
per elementi non protetti
Am / V = 2 / t
Am / V = 1 / t
16
fattore di sezione per i profili a I
profili a I esposti su 4 e 3 lati
temp. acciaio
400
=
IPE 4
350 IPE 3
temp. comparto
Am/V > 300 : qa qg HEA 4
300
HEA 3
fattore di sezione (1/m)
HEB 4
250
HEB 3
HEM 4
200
HEM 3
analisi E.F.
temperatura
150
ta = tgas uniforme
100
50
scegliere profilati massivi produce qualche effetto per A m / V < 100 1/m
conviene far lavorare di meno l'acciaio in modo da alzare la temperatura critica
(acciai a più alta resistenza o sezioni con più area e momento resistente)
1000
900
800
700
incendio ISO 834
temperatura (°C)
600 su profilati
500
400 con fattore di sezione
400
200
300 100
tra 25 e 400 1/m
200 60
40
100
25
0
0 10 20 30 40 50
tempo (min)
17
Am V
il fattore correttivo per l’effetto ombra ksh Dqa,t k sh hnet Dt
c a ra
la superficie interessata alla convezione
corrisponde al contorno esposto del profilato
se il profilo non è convesso la superficie esposta
all’irraggiamento è inferiore
(o con fattore di configurazione F < 1)
ma il contributo dell’irraggiamento è predominante
30
totale
flusso termico (kW/m2)
25 convezione
irraggiamento
20
15
incendio ISO 834
10
Am/V = 100
5
0
0 30 60 90
tempo (min)
k sh
A m V box
A m,b Am Am,b
A m V Am
k sh 0.9
A m V box 0.9
A m,b Am Am,b
A m V Am
Am V
in sostanza è sufficiente ridefinire il fattore di sezione Dqa,t k sh hnet Dt
c a ra
A m V dove A m è uguale ad Am , Am,b o 0.9·Am,b a seconda dei casi
18
Valori del fattore correttivo per l’effetto ombra ksh
0.75
0.70
fattore correttivo ombra
0.65
0.60 IPE 4
IPE 3
0.55 HEA 4
HEA 3
0.50 HEB 4
HEB 3
0.45 HEM
HEM 3
0.40
0 200 400 600 800 1000
profilato (mm)
800
temperatura (°C)
f.sezione / ksh
600 200 / 1.00
200 / 0.65
400 100 / 1.00
100 / 0.65
200 50 / 1.00
50 / 0.65
0 6.0
0 20 40 60 80 100
incremento tempo 600°C (min)
4.0
3.0
2.0
si guadagnano 5 minuti 1.0
19
densità ra Proprietà termofisiche dell'acciaio
costante con la temperatura
per acciai al carbonio 7850 kg/m 3 Am V
Dqa,t k sh hnet Dt
per acciai inossidabili EC3 : 7850 kg/m3 c a ra
UNI 9503 : 7900-8100 kg/m3
calore specifico ca
6000 trasformazione
carbonio
5000 di fase a 735°C
calore specifico (J/kg°C)
inox
4000
3000
2000
1000
0
0 200 400 600 800 1000 1200
temperatura (°C)
60
carbonio
50
inox
conducibilità (W/m°C)
40
30
20
10
0
0 200 400 600 800 1000 1200
temperatura (°C)
20
integrazione per passi - algoritmo esplicito Am V
Dqa,t k sh hnet Dt
implementazione in un foglio di calcolo c a ra
21
esempio: calcolare la temperatura di un profilo HE 360 A in acciaio al carbonio
non protetto ed esposto su 4 lati a 15 minuti di incendio ISO 834
caratteristiche geometriche
h b tw tf r A
mm mm mm mm mm cm2
350 300 10 17.5 27 142.76
un modo per
considerare
ksh
essendo la tabella 12 in comune
con le sezioni protette, non include ksh
22
calcolo della
temperatura massima
applicando il nomogramma
(o anche UNI 9503)
per confronto
uno scatolare
300 x 300 x 12 mm
ha Am / V = 87 m-1
valore approssimato
1/ t = 83 m-1
è molto simile al profilo a I
con l'effetto ombra
23
elementi strutturali protetti
tipologie di prodotti per la protezione al fuoco
materiali edili tradizionali
calcestruzzo, il gesso ed i tradizionali intonaci, mattoni refrattari
materiali in lastre
cartongesso (lastre fibrate) e lastre in calciosilicato
intonaci alleggeriti
perlite, vermiculite, argille espanse + cemento, calce, gesso, resine
elementi protetti
lp A p V qg,t qa,t rp c p Ap
Dqa,t
dp ra c a 1 3
Dt e 10 1 Dqg,t
ra c a
dp
V
24
lp A p V qg,t qa,t rp c p
Dqa,t
dp ra c a 1 3
Dt e 10 1 Dqg,t
ra c a
dp
Ap
V
rp· cp· dp
ipotesi: Ap dp
lp A p V qg,t qa,t
Dqa,t
dp ra c a 1 3
Dt e 10 1 Dqg,t
dp rac a
per Wickström Dt 1 60 s
lp A p V 3
25
EC 3
fattori di sezione
per elementi protetti
lp A p V qg,t qa,t
Dqa,t
dp c a ra 1 3
Dt e 10 1 Dqg,t
c p rp Ap
dp
c a ra V
si trascura lo spazio libero tra il profilato e il protettivo (che dovrebbe essere < h/4)
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
26
parametri di progetto per elementi protetti
fattore di sezione (il rivestimento scatolare riduce la superficie esposta)
spessore del rivestimento
conducibilità termica del materiale protettivo
calore specifico del materiale protettivo (materiali cementizi con elevato rp · cp
)
contenuto di umidità del protettivo
1000
700
mediante il parametro kp
temperatura (°C)
600
500
l A 200
kp p p
400
400
300
dp V 200
600
800
100
W/ m3 °C 1200
W/ m3 °C 0
2000
UNI 9503
rp c p Ap
dp
ra c a V
A.H. Buchanan
Structural Design
for Fire Safety
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
27
il riferimento alle norme ENV 13381-1, ENV 13381-2 or ENV 13381-4
28
effetto dell'umidità
È possibile tenere conto del contenuto d'acqua del protettivo utilizzando un
valore di lp opportunamente modificato sulla base di idonee valutazioni
sperimentali.
pp rp dp2
tv dove pp = contenuto di umidità del protettivo in%
5 lp (la tabella della UNI 9502 indica i valori massimi)
possibile semplificazione:
c p rp Ap
si tracura il calore specifico del protettivo c p = 0 dp
c a ra V
ne consegue che = 0
lp A p V qg,t qa,t lp A p V
Dqa,t
dp c a ra 1 3
Dt e 10 1 Dqg,t
dp c a ra
q g, t qa,t Dt
lp A p
tutto diventa funzione di un solo parametro kp [W/m3°C]
dp V
29
esempio: per la colonna HE 360 A dell'esempio precedente, esposta su 4 lati
a incendio ISO 834, che temperatura si raggiunge dopo 120 min
se viene applicato un rivestimento spesso 25mm in lastre di silicato ?
col nomogramma
per progettare
il rivestimento
si fissano sia il tempo
che la temperatura
e si trova il Kp della curva
più vicina
(esempio in verde)
30
formulazioni semiempiriche, senza integrazione nel tempo
un errore editoriale
+140°C
lp = 0.18 W/m°C
dp = 0.025 m
kp = 655 W / m3 °C
t =120 min
qa = 582°C
invece di 598°C
d) verifiche di sicurezza
31
la filosofia degli Eurocodici
è basata sul concetto di stati limite
stati oltre i quali la struttura non soddisfa più i requisiti prestazionali di progetto
perdita di rottura
equilibrio
formazione instabilità
di un meccanismo
32
le modalità di collasso dipendono da
- risposta del materiale (fragile o duttile)
- la forma della sezione (rettangolare o ottimizzata)
- lo schema statico (iso- o iper-statico)
duttilità limitata
a compressione
a partire dallo snervamento dei punti estremi della sezione, la tensione di tali punti
rimane costante, mentre la curvatura e il momento flettente aumentano
La tensione massima non permette di indicare la vicinanza del collasso della sezione
Occorre definire più valori del momento resistente W per mettere in relazione
lo stesso valore fy della tensione massima con un momento sempre crescente
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
33
grado di ottimizzazione della sezione trasversale
in una sezione non ottimizzata (rettangolare) una frazione importante del materiale
lavora a sollecitazioni inferiori alle massime
Allo snervamento, l'aumento delle deformazioni consentito dalla plasticizzazione
delle parti più sollecitate consente una maggior uniformità tensionale
+50% +14%
armatura
compressa per l'acciaio durante lo snervamento
fcd non c'è un incremento significativo
di momento flettente
L'aspetto più rilevante è verificare
calcestruzzo che non si inneschino fenomeni di
instabilità tali da annullare
la capacità portante
armatura tesa
diagramma momento-curvatura
instabilità locale
(imbozzamento)
di sezioni in acciaio
34
Classificazione delle sezioni trasversali degli elementi
Le sezioni in acciaio delle serie pesanti sono in grado di raggiungere elevete curvature
con formazione di una cerniera plastica, mentre le sezioni sottili possono subire fenomeni
di imbozzamento già nel campo elastico. Da questo punto di vista, le sezioni degli
elementi strutturali di acciaio sono suddivise in classi di resistenza (da 1 a 4) in funzione
della capacità di rotazione plastica:
classe 1: sezioni per le quali può aversi la completa formazione di una cerniera plastica;
classe 2: sezioni per le quali è prevista la completa formazione di una cerniera plastica,
ma con limitata capacità di deformazione;
classe 3: sezioni per le quali, a causa di fenomeni d’instabilità locale, non è possibile la
ridistribuzione plastica delle tensioni nella sezione e il momento ultimo
coincide con quello al limite elastico convenzionale;
classe 4: sezioni per le quali, a causa di importanti fenomeni d’instabilità locale,
il momento ultimo è minore di quello al limite elastico convenzionale.
La classificazione di una sezione trasversale dipende dai rapporti dimensionali di
ciascuno dei suoi elementi compressi. Questi includono ogni elemento della sezione che
sia totalmente o parzialmente compresso, a causa di una forza assiale o di un momento
flettente, per la combinazione di carico considerata.
Criteri per la classificazione di sezioni trasversali di profili di acciaio alle alte temperature
sono disponibili nella UNI EN 1993-1-2.
cerniera plastica
nella sezione critica
Mpl = costante
q
una cerniera capace di trasmettere
un momento flettente costante
indipendentemente dalla rotazione
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
35
strutture iperstatiche ( grado di iperstaticità N )
diagram of bending moment
in the elastic stage |Mmax-| = 2·Mmax+
considera la duttilità
della sezione
considera la duttilità
delle sezioni e l'iperstaticità
della struttura
nel calcolo a freddo di strutture in acciaio in genere si effettua una verifica sezionale
in condizioni di incendio qualche risorsa in più si ottiene con una verifica globale
36
verifica di sicurezza basata sulla tensione massima
s Yd M Yd WY σYd ≤ fmYd
σZd ≤ fmZd
s Zd M Zd WZ
37
verifica di sicurezza basata sulla capacità globale
-20
-10
0.0 2.0 4.0 6.0 8.0 calcestruzzo: le armature all'estradosso
0 sono molto più protette e il
10 momento negativo prevale
20
38
Le azioni in caso di incendio
l'incendio è un evento raro (azione accidentale) ed è poco probabile
che al suo verificarsi anche altre azioni assumano valori superiori alla media
39
In via approssimata gli effetti Ed,fi delle azioni di progetto in condizioni di incendio
Ffi,d possono essere ricavati dai corrispondenti effetti a temperatura ordinaria
mediante la seguente espressione (in pratica scalando i diagrammi delle sollecitazioni):
Ed,fi = hfi · Ed Ed = effetto delle azioni di calcolo allo stato limite ultimo
utilizzando la combinazione fondamentale
hfi = fattore di riduzione, il cui valore si ricava dalle espressioni:
hfi = (1 + y1,1· x) / (gG+ gQ· x )
x = QK,1 / GK rapporto azione principale / permanente
gG = 1.35 coeff. parziale per le azioni permanenti a temperatura ordinaria (EC)
Se tutti i carichi fossero permanenti (x = 0),
hfi 0.8
yfi,1
si avrebbe, ponendo gG = 1.35 :
0.7
hfi = 1 / 1.35 = 0.74 0.7 valore cautelativo che 0.6
0.9
0.2
hfi = 1.3 / (1.35 + 1.5) = 0.46
0.3
0.2
hfi = 0.65 può essere usato in maniera semplificativa 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0
Qk,1 / Gk
(25 kN ; 0 kNm)
40
EN 1991-1-2 - 4.1 AZIONI MECCANICHE PER L'ANALISI STRUTTURALE
DL/L a
qa(°C) mm/m mm/m°C
20 0.00 0.0122
200 2.32 0.0136
400 5.20 0.0152
600 8.40 0.0168
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
41
Analisi meccanica
è una scelta del progettista quale parte della struttura analizzare:
l’intera struttura
tenendo conto dell’evoluzione nel tempo e con la temperatura delle
caratteristiche geometriche degli elementi strutturali e delle proprietà
meccaniche dei materiali.
Per strutture molto semplici o utilizzando strumenti di calcolo sofisticati.
la scelta fatta condiziona il tipo di analisi degli effetti delle azioni indirette
l’intera struttura
vengono prese in considerazione tutte le azioni indirette che si sviluppano
durante l'incendio.
la suddivisione della struttura deve essere operata tenendo conto delle possibili
azioni indirette che possono influenzare il comportamento della struttura reale
e della capacità del modello adottato di tenerne conto
42
Come scegliere le condizioni al contorno di elementi e sottostrutture?
43
4. Gradi di libertà al contorno. In orizzontale si vincola solo un estremo per
prevenire i moti rigidi, mentre l'estremo opposto è libero e non produce
coazioni (come nella struttura originaria). Le rotazioni vengono bloccate
consentendo lo sviluppo di cerniere plastiche, come avverrebbe durante il
collasso della struttura reale se la duttilità delle sezioni è sufficiente
(non vengono bloccati i nodi estremi delle campate laterali).
5. Viene svolta l'analisi al tempo t = 0 con lo schema di trave incastrata
6. Viene svolta l'analisi sotto carico termico, in questo caso senza effetti
delle azioni indirette (si opera su un elemento singolo).
44
calcolo della deformazione termica delle membrature
800
temperatura (°C)
600
400
200
travi
colonna
0
0 60 120 180
tempo (min)
12
2 travi
colonna
0
0 60 120 180
tempo (min)
0
0 60 120 180
rotazione (mrad)
-2
-4
-6
-8
-10
-12
tempo (min)
100
momento (kNm)
80
60
40
20
0
0 60 120 180
tempo (min)
la situazione più critica non corrisponde alla massima temperatura
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
45
Metodologie di calcolo
Calcolo tabellare
Utilizzando tabelle che forniscono il tempo di resistenza al fuoco in funzione
di un limitato numero di parametri (è possibile solo per casi molto semplici
e con riferimento a curve nominali di incendio)
Tipi di verifiche
nel dominio del tempo
occorre verificare che il tempo necessario per raggiungere il collasso
sia superiore al tempo di resistenza richiesto tcollasso ≥ t richiesto
46
Per ovviare all'inconveniente nel caso di incendi naturali, è necessario ripetere
l'analisi in più istanti successivi fino al raggiungimento della condizione Rfi,d,t = Efi,d
o fino a dimostrare che il valore minimo della resistenza Rfi,d,min ≥ Efi,d
(la struttura non collassa neanche dopo la completa combustione del carico di incendio)
d) verifiche di sicurezza
47
particolarità dell'acciaio esposto all'alta temperatura
- riduzione di resistenza a snervamento e a rottura
- riduzione della rigidezza (instabilità!)
- aumento della deformazione viscosa
- una transizione meno netta da elasticità a plasticità
1.0
1/2
0.8
(kE, / ky, )
0.6
la duttilità del materiale può essere vanificata
0.4
dai fenomeni di instabilità locale e globale
0.2 dovuti alla ridotta rigidezza e all'effetto
0.0 geometrico di eventuali gradienti termici
0 400 800 1200
temperatura (°C)
modelli di riferimento
a temperatura ambiente
rigido-plastico elasto-plastico
(capacità plastica delle sezioni) (problemi di instabilità)
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
48
equazioni che descrivono il legame costitutivo
per gli acciai al carbonio EC3 e UNI 9503 forniscono le stesse disposizioni
1
ky,q
0.8
tutte le norme
0.6
kE,q stabiliscono
0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400
tem peratura (°C)
acciaio al carbonio
acciaio inossidabile al cromo-nichel (UNI 9503)
acciaio inossidabile al cromo-nichel-molibdeno (UNI 9503)
per gli acciai inossidabili fp,q viene sostituito da fp,0.2,q
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
49
coefficienti di sicurezza del materiale
Norme Tecniche per le Costruzioni a temperatura ambiente
EC3 - Annex A
strain-hardening per qa 400°C
EC3 - Annex C
acciaio inossidabile
50
la classe di un profilato dipende
dalla geometria del profilo, attraverso la snellezza (rapporto lato/spessore)
delle piastre che lo compongono e che si trovano in zona compressa
0.8
(kE, / ky, )
0.6
k E ,q E
e q E q fy ,q 0.85 e
0.4
0.2
k y ,q fy
0.0
0 400 800 1200
temperatura (°C)
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
e 0.85 235 fy
51
anime interne
ali esterne
52
calcolo della resistenza Rfi,d,t
In linea generale le procedure e le equazioni sono le stesse della progettazione
a temperatura ambiente, dopo aver modificato le proprietà meccaniche dell'acciaio
in base alla temperatura (se questa può essere assunta costante nella sezione)
53
elementi tesi
Nfi,q,Rd k y,q NRd gM,0 gM,fi A k y,q fy gM,fi
ky,q = fattore di riduzione della tensione di snervamento alla temperatura qa
NRd = resistenza di progetto al limite plastico a temperatura ambiente
54
verifica nel dominio del carico col nomogramma
829°C
margine di 9 minuti
con il nomogramma
874°C
55
verifica nel dominio delle temperature
Qual è la temperatura critica dell'elemento?
Nfi,Ed / Nfi,Rd,t=0 = 0.0732 = ky,qcrit interpolando i valori di ky,q si ottiene qcrit = 874°C
dopo 30 minuti la temperatura dell'elemento è qa,t = 30min = 829°C
margine di 45°C
con il nomogramma
1
qa,cr 482 39.29 ln 1
0.9674 m 0
3.833
In realtà, lavorare direttamente nel dominio della temperatura ha senso
solo se la resistenza di progetto Rfi,d,t è proporzionale a fy(q)
56
1400
1200
600
1
qa,cr 482 39.29 ln 1 400
0.9674 m 0
3.833
200
0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
grado di utilizzazione
57
???
58
il procedimento si articola nei seguenti passi:
Af y l fl I A
l
N cr p E fy p E fy
lq l k y , q k E , q
a 0.65 235 fy
4. determinare il coefficiente jq
jq 0.5 1 a lq l2q
5. determinare il coefficiente di instabilità cfi
1
c fi
jq jq l2q
2
59
Il primo passo deve essere ripetuto due volte:
una per ciascuna direzione di instabilizzazione.
I passi successivi si limitano alla direzione di maggior snellezza
profilo di classe 2
imin = 7.49 mm
e =0.85·(235 / fy)1/2 = 0.85
qual è la classe di duttilità a caldo ? Si parte da 2, difficilmente si arriverà a 4...
60
quanto vale la temperatura critica ?
procedimento 1 - libro Franssen e Zaharia: iterazioni
nel calcolo della resistenza della colonna la temperatura entra in diversi parametri
cfi dipende dalla snellezza adimensionale
Nb,fi,q,Rd = cfi A ky,q fy / gM,fi e quindi da ky,q / kE,q
fl IA 4000 74.9
l 0.574 a = 0.65 - valori costanti, che non cambiano con qa
p E fy 93
61
quanto vale la temperatura critica ?
procedimento 3
utilizzando le tabelle 5, 6, 7, 8 del Nomogramma che forniscono la tensione critica
degli elementi compressi in funzione del tipo di acciaio, della temperatura e
della snellezza iniziale al tempo t = 0
Nel nostro caso i dati necessari sono:
fl IA 4000 74.9
acciaio S235, l 0.574 , tensione critica = Nfi,Ed / A = 95 N/mm2
p E fy 93
elementi inflessi (N = 0)
sezioni di classe 1 e 2
sezioni di classe 3
sezioni di classe 4
62
elementi inflessi (N = 0) in condizioni di incendio
se la temperatura può essere assunta uniforme nella sezione
l' EC3 1-2 (fuoco) dice di usare la stessa riduzione, ma non specifica se applicare
le equazioni a freddo (t=0) o a caldo: è più sensato usare le proprietà a caldo
se non subentrano imbozzamenti, anche la resistenza a taglio è pilotata da k y,q ,
ma nel caso qa non sia uniforme la temperatura è valutata sull'anima,.
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
63
il caso di temperatura non uniforme
A. non uniformità nella sezione (dispersione nel solaio)
1 2
1 2
64
nell'EC3: k1 vale 1.0 per travi esposte su quattro lati
nell'EC3: k2 vale 0.85 nelle travi iperstatiche, 1.0 negli altri casi
L'utilizzo di k2 = 0.85 nelle travi continue non è automatico: deve essere valutata
l'effettiva possibilità di raggiungere una temperatura inferiore in base allo
schema statico e alla massività delle colonne.
Per travi appese o se le colonne hanno un fattore di sezione più elevato della trave,
è più ragionevole considerare k2 = 1.0
k1 = 1.0 k1 = 0.7
1e2
qa con Am/V su 4 lati qa con Am/V su 3 lati
k1 = 1.0 k1 = 0.7
3
qa,max con Am/V su 4 lati qa,max con Am/V su 4 lati
65
uso del nomogramma per elementi inflessi di classe 1 e 2
I collegamenti
Un modo semplificato per verificare la resistenza dei collegamenti
è che vengano soddisfatte le seguenti tre condizioni:
- i collegamenti abbiano almeno lo stesso grado di protezione
degli elementi che collegano
- il grado di utilizzazione dei collegamenti sia minore o uguale al più alto
grado di utilizzazione tra gli elementi collegati
- i nodi devono essere progettati a temperatura ambiente in accordo
con la EN 1993 - Parte 1-8: Progettazione dei collegamenti
commenti:
Nei nodi trave-colonna è lecito attendersi una temperatura inferiore
(effetto ombra, temperatura dei gas inferiore negli angoli del comparto,
maggiore spessore delle parti metalliche)
Attenzione però nei nodi di campata delle travi reticolari.
Anche la disposizione dell' EC3 1-2 di trascurare i fori delle sezioni se in questi
è inserito un bullone non è sempre giustificata (incendio lungo su un elemento
protetto: scarso effetto della capacità termica dei bulloni)
66
Il fattore di utilizzazione dei collegamenti (non definito da EC3 1-8) sarebbe:
ma per evitare una verifica dei collegamenti nella condizione di inizio incendio
si consente di considerare il fattore di utilizzazione della progettazione a freddo
temperatura variabile
nell'altezza della trave
qh = 0.88q0 [1 - 0.3 h/D] D 400mm valido per
Fv (tranciamento)
qh = 0.88q0 per h D/2 D > 400mm
Fb (rifollamento)
qh = 0.88q0 [1 + 0.2 (1-2h/D] per h > D/2 Ft (trazione)
Fw (saldature)
67
in molti casi vengono in aiuto le grandi deformazioni
68
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
69
l’importanza della compartimentazione
termica, ma anche strutturale
70
comportamento residuo dopo incendio
di solito la presenza di un danneggiamento
è resa evidente dagli effetti deformativi
proprietà residue
degli acciai da carpenteria
71
studio delle proprietà residue degli acciai dopo incendio
prove di durezza
statica o dinamica
in laboratorio o in opera
esame metallografico
su campioni o calchi
prove distruttive su
elementi distorti
0.6
0.5
Inossidabile
20 2
)
0.4
1-(Leeb /Leeb
Tempcore
0.3
Ø10
T
0.2 Tempcore
Ø16
0.1 Microlegato
0
Carbonio
-0.1 -0.1 0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
1-(fyT/fy20)
72
altri argomenti trattati dall' EC3 parte 1-2
- instabilità flesso-torsionale delle travi
- pressoflessione
73
calcolo di elementi strutturali in acciaio
Eurocode 1 - Annex B
+
Eurocode 3 - Annex B
idrocarburi
ISO 834
esterno
74
significato fisico dei parametri
unità = m/s
g Hv velocità dei gas attraverso l'apertura
A v g Hv unità = m3/s
portata del gas attraverso l'apertura
ciò non toglie che anche con una combustione stechiometrica (fex = 0) o con eccesso
di ventilazione alcune fiamme fuoriescono (perché la combustione richiede del tempo)
resistenza al fuoco di strutture in acciaio
75
Il metodo suggerito dallEurocodice 1 - parte 1-2 - Annex B
fornisce: la temperatura massima nel comparto
la dimensione e la temperatura delle fiamme
che fuoriescono dalle finestre
i coefficienti di scambio termico
(convezione e irraggiamento)
EC1 - ventilazione non forzata (per brevità viene discusso solo questo caso)
potenza totale rilasciata
76
regole sui parametri geometrici del comparto
Se ci sono più finestre si considerano:
- l'altezza media heq ponderata sulle aree
- l'area totale delle aperture verticali Av
- la somma delle larghezze delle finestre wt = wi
Tutte le parti di una parete esterna che non hanno la resistenza al fuoco (REI)
che è richiesta per la stabilità dell'edificio si considerano come finestre
l'area totale della parete o la sua metà se l'area delle finestre che insistono
su quella parete è più del 50% dell'area totale della parete stessa
- vanno considerate entrambe le ipotesi
- nel secondo caso (area del 50% dell'area della parete) la posizione e la
geometria delle aperture devono essere scelte nel modo più sfavorevole
77
Geometria delle fiamme in assenza di ventilazione forzata
LH / heq
0.40 0.6
0.35
0.4
0.30
0.2
0.25
0.20 0.0
0.0 1.0 2.0 3.0 0.0 2.0 4.0
heq / wt LL / heq
78
temperatura delle fiamme in corrispondenza della finestra
con
(almeno 1 MW/m2 fiamma)
Wa
presenza di sporgenze o balconi
79