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PROPOSTA DI LINEEGUIDA no.

40, [14]) al fine di evitare il fenomento dello


spalling causato dalla corrosione (Bakis et al., [05])
PER IL CALCOLO DELLA o per ottenere la trasparenza magnetica
RESISTENZA A FLESSIONE IN dellelemento strutturale (utile, ad esempio, nel caso
CASO DI INCENDIO DI ELEMENTI di strutture ospitanti strumentazioni diagnostiche a
tecnologia avanzata che sfruttano i campi
DI CALCESTRUZZO ARMATO elettromagnetici).
CON BARRE DI FRP Da un punto di vista tecnico la vulnerabilit dei
polimeri organici alle elevate temperature
rappresenta, probabilmente, il maggiore svantaggio
EMIDIO NIGRO, GIUSEPPE CEFARELLI,
delluso delle barre di FRP. Per questo motivo, gli
ANTONIO BILOTTA, GAETANO MANFREDI,
esempi di strutture di calcestruzzo armate con barre
EDOARDO COSENZA
di FRP attualmente realizzate nel mondo sono in
Universit di Napoli Federico II
gran parte strutture per le quali la condizione di
incendio non una condizione di progetto
significativa. Nonostante lincendio sia un evento che
SUMMARY non pu essere ignorato nella progettazione di
diverse strutture civili, quali parcheggi ed edifici
At the present several building codes are industriali, le norme internazionali disponibili, che
available for the design of concrete structures forniscono ampie indicazioni per il progetto di
reinforced with FRP bars; nevertheless the strutture di calcestruzzo armato con barre di FRP in
information provided about structural behavior in case condizioni ordinarie, (CNR-DT 203/2006, [10]; CSA
of fire are lack and no reliable design methods are S806-02, [09]; ACI 440.1R-06, [02]; fib Task Group
available. The goal of this paper is to provide a 9.3, [14]) si limitano a suggerire poche indicazioni e
guideline for the calculation of bending resistance of nessun modello di calcolo per tenere conto della
FRP RC members in fire situation in compliance with condizione di incendio (ad esempio la norma
the provisions of Eurocodes, based on the studies americana ACI 440.1R-04 semplicemente consiglia
recently carried out by the authors. di non utilizzare le barre di FRP nei casi in cui la
The paper provides the conceptual approach to resistenza al fuoco sia un requisito essenziale).
the fire safety check for bending resistance of FRP Questa carenza nelle norme, che riflette la
RC members. With reference to thermo-mechanical limitata confidenza nelluso di elementi strutturali in
analysis, a simplified design method (for both thermal
calcestruzzo armato con barre di FRP, pu essere
and mechanical analysis) for bending resistance of
colmata se si effettua una chiara distinzione tra FRP
FRP RC slabs in fire situation is finally suggested.
strutturale ed armature in FRP per calcestruzzo.
Infatti, le elevate temperature inducono una
riduzione delle propriet meccaniche delle barre di
1. INTRODUZIONE FRP (sia resistenza che modulo elastico, Nigro et al.
[19]) cos come delle propriet di aderenza barra-
La durabilit e la manutenzione rappresentano calcestruzzo (Katz et al., [16]). In particolare, un
aspetti critici per elementi di calcestruzzo armato parametro chiave rappresentato dalla temperatura
(Reinforced Concrete Members, RC) con barre di di transizione vetrosa, Tg, in corrispondenza della
acciaio. Infatti, le barre di acciaio possono soffrire il quale la resina della barra di FRP mostra un livello
fenomeno della corrosione con conseguente piuttosto elevato di danno (Bakis, [04]) e il tentativo
riduzione di resistenza e funzionalit per le strutture. di aumentare il valore di Tg (ad oggi compresa tra 80
Un contributo significativo per il superamento di C e 200 C) sembra inutile a meno che lincremento
questa problematica stato fornito dallindustria non risulti molto rilevante (oltre 500 C) e quindi
dellingegneria civile attraverso lo sviluppo dei compatibile con le temperature raggiungibili durante
materiali compositi quali i polimeri fibrorinforzati un incendio. Daltra parte, opportuno notare che il
(Fiber Reinforced Polymers, FRP). Grazie allelevato deterioramento delle propriet meccaniche e
rapporto resistenza/peso tali materiali sono spesso delladerenza dipende dal tipo di fibra (Nigro et al.
utilizzati in campo strutturale per il rinforzo esterno: [19]), dal tipo di trattamento superficiale (Katz et al.,
tessuti o lamine per la tecnica External Bonded [16]) e, soprattutto, dalla temperatura raggiunta nella
Reinforcement (EBR) e strisce o barre per la barra di FRP; questultima, pu essere ridotta
tecnica Near Surface Mounted (NSM). Inoltre, le quando le barre sono circondate dal calcestruzzo,
barre di FRP per il rinforzo interno sono spesso grazie alla bassa conducibilit termica di
preferite alle tradizionali barre metalliche (fib bulletin questultimo. Di conseguenza, le prestazioni degli
elementi di calcestruzzo armato con barre di FRP in recentemente hanno eseguito prove sperimentali in
condizione di incendio possono risultare condizioni di incendio al fine di valutare la resistenza
decisamente migliori di quelle di elementi in FRP, e deformabilit delle solette di calcestruzzo armato
anche in assenza di specifici sistema di protezione con barre di FRP (vedi Nigro et al. ([21], [22], [23]).
antincendio (ad esempio i sistemi di protezione Contrariamente a quanto ottenuto da Weber [30] il
passiva consistenti in rivestimenti normali o con collasso delle solette stato ottenuto anche per la
speciali materiali isolanti). rottura delle barre nella mezzeria dellelemento
In proposito, la letteratura fornisce un ampio stesso, grazie allutilizzo di barre continue da una
stato dellarte sul comportamento in caso di incendio estremit allaltra delle solette, Inoltre, i risultati
di strutture in calcestruzzo armato o rinforzato con hanno evidenziato che il collasso delle solette
FRP (Bisby et al., [06]) ed inoltre sono disponibili stato causato dalla rottura delle fibre delle barre nella
alcuni risultati di prove di flessione effettuati su mezzeria dellelemento solo quando stata garantita
elementi di calcestruzzo armato con barre di FRP la presenza di adeguate zone vicino agli appoggi
esposti a condizioni di incendio convenzionali non direttamente esposte al fuoco; ci consente di
(Blontrock et al., [07]; Sakashita, [27]; Saafi, [28]; garantire un adeguato ancoraggio delle barre
Tanano et al., [29]; Weber, [30]; Kodur et al., [18]). allestremit dellelemento una volta che, nella zona
In particolre, Kodur et al. [18] hanno mostrato direttamente esposta al fuoco si raggiunge la
che unelevata resistenza allincendio di solette in temperatura di transizione vetrosa ed il conseguente
c.a. con barre di FRP pu essere ottenuta rammollimento della resina riduce laderenza barra
utilizzando adeguati spessori di copriferro e FRP-calcestruzzo (vedi Nigro et al. ([21], [22]).
calcestruzzo con aggregati calcarei. Inoltre hanno Inoltre, in Nigro et al. [23] stato mostrato che la
evidenziato che lentit del carico applicato ed il lunghezza di questa zona non esposta direttamente
degrado delladerenza barra-calcestruzzo sono al fuoco, necessaria per ancorare adeguatamente le
fattori che possono influenzare notevolmente le barre diritte, pu essere ridotta se le barre sono
prestazioni di tali elementi strutturali. piegate allestremit.
Weber [30] ha mostrato limportanza di Pertanto, se lancoraggio delle barre nella zona
distinguere due differenti limiti di temperatura per le non direttamente esposta al fuoco, consente di evitare
barre di FRP: una relativa al deterioramento lo sfilamento delle stesse, il collasso della soletta
delladerenza barra-calcestruzzo ed una relativa alla viene raggiunto in presenza di temperature delle barre
riduzione della resistenza a trazione delle barre. molto elevate, cio molto superiore alla temperatura
Infatti, le prove di aderenza hanno mostrato che di transizione vetrosa Tg, ed il meccanismo di rottura
laderenza tra barra di GFRP e calcestruzzo non legato alla perdita di aderenza ma al
diminuisce sostanzialmente quando si raggiunge la raggiungimento della resistenza ultima delle barre.
temperatura di transizione vetrosa (che per le barre Chiaramente, come detto sopra, la temperatura delle
di GFRP provate era Tg 180C); daltra parte, i barre dipende dal copriferro mentre la resistenza al
risultati delle prove di trazione hanno mostrato una fuoco dipende dalla resistenza delle fibre ad alte
variazione della riduzione di resistenza a trazione temperature e quindi dal tipo di fibra utilizzata per la
compreso tra 30% e 80% per temperature tra 400C realizzazione delle barre.
e 500C. Infine, una prova sperimentale in scala Sebbene ulteriori studi teorici e sperimentali
reale, condotta in accordo alla norma DIN EN 1363, siano necessari, i risultati sperimentali esposti in
su solette di calcestruzzo armato con le medesime precedenza dimostrano che l'uso di barre FRP come
barre di GFRP ha evidenziato che il collasso dopo rinforzo interno di elementi in calcestruzzo sembra
90 minuti di esposizione allincendio non era dovuto possibile anche per le costruzioni in cui la sicurezza
alla rottura delle barre. Infatti, le barre longitudinali in caso di incendio risulta un requisito essenziale.
erano tutte sovrapposte nella mezzeria della soletta Tra le norme citate precedentemente, solo le
ed il collasso stato raggiunto a causa della perdita norme canadesi (CAN/CSA-S806-02, [09]) forniscono
di aderenza tra le barre ed il calcestruzzo proprio in specifiche progettuali concrete, per quanto riguarda gli
tale zona. Quindi, a causa dellutilizzo di barre effetti delle alte temperature su solette di calcestruzzo
sovrapposte, la rottura prematura dellelemento di armato con barre di FRP. Una serie di abachi
calcestruzzo si manifestata quando le barre FRP vengono forniti al fine di stimare il ricoprimento di
hanno raggiunto la temperatura di transizione calcestruzzo necessario per mantenere la
vetrosa, Tg. Infatti, la temperatura delle barre temperatura nelle barre di FRP entro un limite
raggiunge tipicamente valori cos elevati che la accettabile definito come temperatura critica (cio la
perdita di aderenza allinterfaccia FRP-calcestruzzo temperatura della barra in corrispondenza della quale
pu verificarsi rapidamente e quindi causare il si attende il collasso della soletta sotto i carichi di
collasso immediato dellelemento. servizio); tuttavia, per lapplicabilit della metodologia
Sulla base di questi risultati, gli autori
necessario conoscere la cosiddetta temperatura suggerito dallEurocodice 2 parte 1-2 (EN1992-1-2,
critica della specifica armatura di rinforzo, che in [11]) per gli elementi di calcestruzzo armato con
genere non nota. barre di acciaio.
Al fine di individuare i parametri principali che Il campo termico allinterno di elementi di
caratterizzano il comportamento di elementi di calcestruzzo armato con barre di FRP pu essere
calcestruzzo armato con barre di FRP e di suggerire valutato risolvendo il corrispondente problema di
metodi semplificati di progettazione e di verifica, propagazione del calore, tenendo conto del
nonch suggerimenti tecnici, utili per lo sviluppo di trasferimento di calore per irraggiamento e
linee guida in materia, di seguito sono riassunti i convezione dai gas di combustione alla superficie
risultati teorici, numerici e sperimentali dei recenti esterna degli elementi e considerando leventuale
studi effettuati dagli autori. Sulla base di questi presenza di materiali protettivi.
risultati, infine, viene suggerita una metodologia di Utili indicazioni sulle propriet termiche del
progettazione semplificata per la resistenza a calcestruzzo alle elevate temperature possono
flessione in caso di incendio di elementi di essere reperiti allinterno dellEurocodice 2 (EN1992-
calcestruzzo armato con barre di FRP. 1-2, [11]) mentre la presenza delle barre, data la loro
modesta dimensione, pu essere trascurata nella
modellazione termica (Nigro et al. [22]).
Dal punto di vista progettuale, il progettista pu
2. SUGGERIMENTI PER LINEE-GUIDA essere aiutato dalluso di metodi semplificati che
consentono di evitare limplementazione di una
analisi termica dettagliata.
2.1. VERIFICA DI RESISTENZA AL FUOCO

La verifica di resistenza in condizioni di incendio


2.2.1. Metodo semplificato per le solette
consiste nel verificare la consueta disuguaglianza:
E fi,d,t R fi,d,t (1) Un esempio di procedura semplificata per la
in cui valutazione della temperature delle barre di FRP
Efi,d,t il valore di progetto della sollecitazione in durante lesposizione al fuoco proposta dalle linee-
condizioni di incendio per una durata t di guida canadesi (CAN/CSA 806-02 vedi anche
esposizione al fuoco; Kodur & Baingo, [17]). Queste ultime forniscono
Rfi,d,t il valore di progetto della capacit di landamento della temperatura delle barre durante il
resistenza in condizioni di incendio per una tempo di esposizione al fuoco per differenti spessori
durata t di esposizione al fuoco. di copriferro e 2 differenti tipi di inerti (calcarei o
In accordo con le normative vigenti (EN1990, silicei) utilizzati per la composizione del calcestruzzo.
[12] e Norme Tecniche per le Costruzioni, [15]), in Ispirandosi al metodo proposto dalla norme
condizione di incendio le sollecitazioni di progetto canadesi, Nigro et al. ([19], [22]) hanno proposto un
possono essere ricavate adottando la combinazione metodo semplificato per la valutazione della
di carico per situazioni eccezionali, mentre la temperatura delle barre di solette di calcestruzzo
resistenza strutturale pu essere ricavata adottando armato con barre di FRP esposte al fuoco
coefficienti parziali di sicurezza dei materiali unitari allintradosso.
(M=1.0). Le curve tempo-temperatura (ricavate con
Leffetto delle elevate temperature sulla simulazioni numeriche) sono simili a quelle delle
resistenza e rigidezza del calcestruzzo pu essere linee-guida canadesi ma sono state ottenute con
tenuto in conto seguendo le indicazioni fornite riferimento alla curva di incendio standard ISO834
dallEurocodice 2 parte 1-2 (EN1992-1-2, [11]). Per (EN 1363-1, [13]) e alle propriet del calcestruzzo
ci che riguarda le barre di FRP, le propriet alle fornite dagli eurocodici. In particolare, al fine di
elevate temperature dovrebbero essere fornite dal massimizzare le temperature raggiunte dalle barre
produttore delle barre. durante lesposizione allincendio, per il calcestruzzo
si assunta la relazione pi gravosa di variazione
della conducibilit termica con la temperatura
2.2. Analisi termica suggerita dallEurocodice 2 (EN1992-1-2, [11]).
Inoltre, come gi detto, la presenza delle barre di
Lo sviluppo e la distribuzione delle temperature FRP stata trascurata. Per ulteriori dettagli riferirsi a
allinterno degli elementi strutturali esposti al fuoco Nigro et al. ([19], [22]).
(campo termico) possono essere valutati attraverso il Le curve di riscaldamento delle barre, ottenute
disaccoppiamento del comportamento termico dal dalla simulazione numerica in funzione del tempo di
comportamento meccanico in accordo con quanto esposizione al fuoco e del copriferro, T(t,c), sono
risultate ben interpolate dalle seguenti espressioni: rottura.
- incapacit delle barre di FRP di resistere a
t 30 min : T(t,c) = A1 (c) t + 20
(2) sforzi di compressione.
t 30 min : T(t,c) = A 2 (c) + A 3 (c) t A 4 (c ) In generale, la deformazione totale della generica
fibra della sezione retta, tot, (vedi Figura 2) pu
dove i coefficienti Ai(c) funzione del copriferro c,
esprimersi come (EN1992-1-2, [11]; Buchanan, [08];
sono desumibili in Tabella 1. Le espressioni (2)
Nigro et al., [20]):
forniscono le curve riportate in Figura 1.
tot = T (T) + (,T) (3)
c [mm] A1 A2 A3 A4
dove:
20 11,538 -4586,1 4221,2 0,0470
tot la deformazione totale al tempo t;
30 8,032 -2326,8 1935,7 0,0854
(, T) la deformazione meccanica (legata allo
40 5,685 -892,3 592,2 0,1774
stato tensionale mediante la legge - e alla
50 3,997 -509,4 271,7 0,2561 temperatura T);
60 2,792 -312,0 130,8 0,3400 T la deformazione termica del generico
Tabella 1. Coefficienti espressioni interpolanti elementino funzione della sola temperatura
(corrisponde alle funzioni allungamento
1000 termico DL/L).
Per lassunzione di validit del principio di
900
c=20mm conservazione delle sezioni piane si ha:
800
tot = ( med + y) (4)
c=30mm
700
Temperatura (C)

c=40mm dove
600
c=50mm med la deformazione media;
500 c=60mm la curvatura della sezione.
400 Pertanto la parte di deformazione associata allo
stato tensionale (vedi Figura 2) vale:
300
= tot T = ( med + y) T (5)
200

100 In Figura 2 sono riportati i diagrammi delle


deformazioni totali, delle deformazioni termiche e
0
meccaniche e delle tensioni per una sezione di
0 30 60 90 120 150 180 210
calcestruzzo armata con barre di FRP, nel caso in
Tempo (min)
cui il coefficiente di dilatazione termica delle barre
Figura 1. Diagrammi della temperatura nelle barre abbia valore nullo (FRP=0).

Sezione Deformazioni Deformazioni Deformazioni Tensioni


discretizzata totali Termiche meccaniche
2.3. Analisi meccanica
c
-
Le deformazioni, e quindi le tensioni, nelle barre c

possono essere valutate attraverso una procedura


incrementale-iterativa (Nigro et al., [19])
Strato i
caratterizzata dalla costruzione dei diagrammi = +
G med
momento-curvatura della generica sezione retta e y
Barra di
basata sulle seguenti ipotesi: FRP
- conservazione delle sezioni piane fino a + FRP =0
f f
rottura, in modo che il diagramma delle
deformazioni normali sia lineare; + Allungamenti
- Accorciamenti
tot = T +
- perfetta aderenza tra calcestruzzo e barre di
FRP; Figura 2. Diagrammi di deformazioni totali, termiche
- legame costitutivo del calcestruzzo conforme e meccaniche e di tensioni
alla norma EN1992-1-2 ([11]);
- incapacit del calcestruzzo di resistere a importante notare che, per quanto riguarda
sforzi di trazione; lipotesi di perfetta aderenza tra larmatura ed il
- legame costitutivo delle barre di FRP alle calcestruzzo, durante lesposizione allincendio, la
elevate temperature elastico lineare fino a riduzione di aderenza nella zona dellelemento
direttamente esposta al fuoco pu avere una limitata limite cu*. Pertanto un qualunque diagramma delle
influenza sulla capacit portante dellelemento deformazioni corrispondente a tale modalit di
quando le barre di FRP risultino ben ancorate: ci rottura ha come punto fisso il valore limite della
pu essere ottenuto se risulta garantita una deformazione dellarmatura tot,f in corrispondenza
sufficiente continuit delle barre di FRP e se alle del centro della barra. La deformazione tot,f pu
estremit delle barre, nel caso di elementi a singola essere calcolato come:
campata, non vengono raggiunte elevate tot,f = fu,T + T,f (6)
temperature (Nigro et al., [23]). Quando lincendio dove fu,T ed T,f sono, rispettivamente, la
confinato in una singola campata di un elemento a
deformazione ultima e la deformazione termica della
pi campate si pu assumere che le barre risultano
barra, entrambe calcolate per il valore della
sufficientemente ancorate nelle campate adiacenti la
temperatura della barra stessa.
campata soggetta ad incendio.
In particolare, ipotizzando un comportamento
Tuttavia, la riduzione di aderenza pu avere
elastico-lineare delle barre alle elevate temperature,
gravi effetti sulla deformabilit flessionale di un
possibile definire la deformazione ultima fu,T in
elemento in calcestruzzo armato, in quanto potrebbe
funzione della temperatura della barra con lausilio
portare allo sviluppo di poche e grandi fessure
della seguente espressione:
flessionali. Inoltre, tali fessure possono provocare il
f (T) ffu (T)
riscaldamento localizzato delle barre di FRP che fu,T = fu,T = f = f fu,T = 20C (7)
potrebbe condurre ad una rottura prematura delle E f,T E (T) E f E (T)
barre stesse. Infine, utile notare che alle alte
dove f(T) e E(T) sono due coefficienti che tengono
temperature la riduzione di aderenza per le barre di
conto, rispettivamente, della riduzione di resistenza
FRP pi significativa rispetto alle barre di acciaio
e modulo elastico causate dalle elevate temperature.
ed ancora non ben conosciuta, in quanto dipende
In mancanza di dati specifici della tipologia di barre
dalle caratteristiche dei diversi tipi di barre. Tuttavia,
utilizzate un calcolo preliminare pu essere
questo effetto difficile da modellare e non viene
effettuato utilizzando le curve comportamentali
preso in considerazione nella procedura proposta.
medie ricavate da Nigro et al. ([19]) per diversi tipi
di barre (CFRP, GFRP) sulla base dei dati
sperimentali disponibili in bibliografia:
2.3.1. Procedura iterativa semplificata
- per barre di GFRP
La procedura incrementale-iterativa (Nigro et al., f (T) 0, 05
2008b), nonostante sia facilmente implementabile in f ( T ) = fu =
ffu 0, 05 + 8, 0 1011 T 3,55 (8)
un programma di calcolo, non di rapida
Ef ( T ) 0, 28
applicazione manuale. Pertanto, si propone una E ( T ) = =
metodologia semplificata al fine di valutare la Ef 0, 28 + 6, 0 1012 T 4,3
resistenza flessionale di elementi di calcestruzzo - per barre di CFRP
armato con barre di FRP soggette ad incendio dalla f (T) 0, 06
parte delle fibre tese. Il metodo si inquadra nei f ( T ) = fu =
modelli di calcolo semplificati utilizzati nelle analisi in ffu 0, 06 + 2, 0 1010 T 3,33
(9)
caso di incendio condotte per elementi singoli ed Ef ( T ) 2, 4
inoltre in accordo con il cosiddetto metodo E ( T ) = =
Ef 2, 4 + 9, 0 1012 T 4,4
dellisoterma 500C, suggerito dallEN1992-1-2 ([11 ])
per le membrature in calcestruzzo armate con barre e cu* fck
metalliche yc
dy 1
La resistenza a flessione di un elemento in yc Nc= bycfck
cemento armato con barre di FRP, dipende dal tipo y
di rottura che pu avvenire per rottura delle barre di h d
FRP (zona 1 in Figura 3) oppure per raggiungimento
Af
della deformazione massima di compressione cu* 2

del calcestruzzo (zona 2 in Figura 3). Sulla base di c e fu,T+e Tf sf


studi effettuati da Nigro et al. ([19]) in condizioni di
b
incendio possibile assumere cu* = 0.01.
Nella zona 1 (Figura 3) la rottura si attinge per Figura 3. Deformazioni e tensioni allo s.l.u.
raggiungimento della deformazione limite
nellarmatura di FRP, mentre la massima Sfruttando il principio di conservazione delle
deformazione del calcestruzzo inferiore al valore sezioni piane sulle deformazioni totali possibile
ricavare la massima deformazione del calcestruzzo ridistribuzione dei momenti nelle solette multi-
c in corrispondenza del lembo compresso tramite la campata. Tali effetti normalmente consentono di
seguente relazione: incrementare la resistenza dellelemento in
yc condizioni di incendio.
c = ( fu,T + T,f ) cu* (10) Per gli usuali spessori delle solette piene, poich
d yc
durante le tipiche durate di esposizione allincendio
Similmente, nella zona 2 (Figura 3) la rottura
le temperature nel calcestruzzo in compressione
avviene per raggiungimento della deformazione
risultano molto basse a causa dellelevata inerzia
limite nel calcestruzzo, mentre nellarmatura la
termica di questultimo, il comportamento meccanico
deformazione limite non stata ancora raggiunta: in
del calcestruzzo pu essere definito dal legame
tal caso resta fissata la deformazione massima del
costitutivo in condizioni di incendio per la
calcestruzzo compresso, cu*, in funzione della quale
temperatura di 20C (vedi Figura 4). Inoltre, con
si ricavano, per linearit, le deformazioni normali
riferimento alla Figura 3, possono essere definiti i
nella restante parte di sezione. Ancora una volta,
coefficienti adimensionali e , rappresentanti la
invocando la linearit del diagramma delle
risultante delle tensioni di compressione nel
deformazioni totali, le deformazioni competenti alle
calcestruzzo e la sua distanza dalla fibra pi
diverse fibre della sezione retta dellelemento,
compressa di calcestruzzo rispettivamente divise per
distese parallelamente allasse neutro, possono
bycfck ed yc:
essere calcolate attraverso le seguenti relazioni: yc
- (calcestruzzo al lembo compresso)
c = cu* (11) (y)dy
= 0
(15)
- (fibra baricentrica delle barre di FRP) yc fck
d yc yc
tot,f = cu* ( fu,T + T,f ) (12)
yc (y) (y c y)dy
Per entrambi i tipi di rottura (asse neutro in zona = 0
yc
(16)
1 o in zona 2), la distanza dellasse neutro, yc, y c (y)dy
dallestremo lembo compresso determinata a 0

partire dallequazione di equilibrio alla traslazione Per la rottura in zona 1 (rottura lato FRP) lequazione
lungo lasse della trave: di equilibrio alla traslazione si scrive:
Nc Nf = 0 (13) (e) b y c fck f (T) ffu A f = 0 (17)
essendo Nc ed Nf le intensit dei risultanti degli yc
valida per c = ( fu,T + T,f ) cu* (18)
sforzi, rispettivamente, di compressione e di d yc
trazione. Successivamente, il valore del momento
mentre, lequilibrio alla rotazione vale:
resistente, MRd,fi,t, pu essere ricavato a partire
MRd,fi,t = f (T) ffu A f (d (e) y c ) (19)
dallequazione di equilibrio alla rotazione. bene
ricordare che, coerentemente alla (5), la
s

deformazione delle barre di FRP associata alle


tensioni, ,f, data da:
fc

,f = tot,f T,f . (14)

2.3.2. Metodo semplificato per le solette

Durante lincendio, lo sforzo normale esterno cui


soggetto un elemento strutturale pu cambiare il e c1 e cu1 e
suo valore a causa delle iperstaticit della struttura di
cui lelemento stesso fa parte. Per le solette, Figura 4. Legame costitutivo del calcestruzzo
adottando una analisi per singoli elementi in accordo secondo lEN1992-1-2
a EN1992-1-2 ([11]), si pu assumere un valore
nullo dello sforzo normale esterno. Ci consente di Per la rottura in zona 2 (rottura lato calcestruzzo)
definire una metodologia semplifica per la lequazione di equilibrio alla traslazione si scrive:
valutazione del momento resistente di solette di d yc
b yc fck E (T) Ef Af cu* T,f = 0 (20)
calcestruzzo armato con barre di FRP soggette ad yc

incendio dalla parte delle fibre tese.
d yc
Si noti che questa metodologia trascura il valida per tot,f = cu* ( fu,T + T,f ) (21)
possibile effetto membrana cos come gli effetti di yc
mentre lequilibrio alla rotazione fornisce: tangenziale-scorrimento proposto da Cosenza et al.
d yc (2002) per le barre di FRP. Tale legame
MRd,fi,t = E (T) Ef A f cu* T,f (d yc ) (22)
y c
caratterizzato da:
- un ramo crescente
I parametri e chiaramente dipendono dalla
massima deformazione del calcestruzzo cu* (vedi
s per scorrimenti
Appendice). In entrambi i casi (rottura lato FRP e lato b (s) = m s sm , (24)
s
m
calcestruzzo) nelle equazioni (17)-(22) possibile
assumere i seguenti parametri (Nigro et al., [19]): - un ramo descrescente
cu* = 0.01 , (e) = = 0.75 , (e) = = 0.5 (23)
s per scorrimenti s > s
In conclusione, dopo aver ricavato il momento b ( s ) = m 1 + p p m (25)
sm
resistente della soletta al tempo t di esposizione
allincendio possibile effettuare la verifica di Pertanto, il legame costitutivo risulta
resistenza con lequazione (1). Una validazione di completamente definito quando sono noti I valori
tale procedura semplificata, basata sul confronto con della massima tensione tangenziale, m, ed il
i risultati sperimentali di prove in condizioni di corrispondente scorrimento, sm, cos come i
incendio di solette di calcestruzzo armato con barre coefficienti e p. Tali parametri possono essere
di FRP presentata in Nigro et al. ([24]). determinati attraverso una procedura basata sulla
minimizzazione dello scarto tra le previsioni teoriche
ed i risultati sperimentali di prove di pull-out delle
2.3.3. Lunghezza di ancoraggio delle barre barre di FRP.
Leffetto delle elevate temperature sulladerenza
Cos come suggerito dalla norma americana FRP-calcestruzzo pu essere tenuta in conto
(ACI 440.1R-04, [02]) per ottenere la completa utilizzando lespressione della aderenza
resistenza flessionale di un elemento di calcestruzzo normalizzata fornita da Katz e Berman [16] che tiene
armato con barre di FRP si rende necessario un conto delleffetto della temperatura e della propriet
adeguato ancoraggio delle barre stesse. delle barre (resistenza residua adimensionalizzata,
A tal proposito, nel lavoro di Nigro et al. ([25]) i r*, grado di polimerizzazione, Cr, temperatura di
risultati delle prove sperimentali su solette di transizione vetrosa del polimero presente sulla
calcestruzzo armato con barre di FRP, ampiamente superficie delle barra, Tg) secondo la seguente
presentati in Nigro et al. ([21], [22], [23]), sono stati espressione:
utilizzati per studiare il comportamento delladerenza
0.02
tra barre di FRP e calcestruzzo alle elevate ( )
* ( T ) = 0.5 1 r* tanh
Cr

temperature. Gli stessi risultati sono stati utilizzati per (26)

( )
validare una procedura, basata su risultati di analisi k1
T Tg + Cr + 0.5 1 + r*
termiche e su un modello teorico di aderenza
0.02
modificato per le condizioni di incendio, per la stima
delle tensioni di aderenza, degli scorrimenti e del Cautelativamente, per temperature delle barre
carico trasferito tra barra e calcestruzzo alle elevate superiori a 250C la resistenza residua
temperature. La procedura di progetto proposta, utile adimensionalizzata, r*, pu essere trascurata, sia
per calcolare la minima lunghezza di ancoraggio perch il modello di Katz e Berman [16] prevede un
richiesta nella zona della soletta non direttamente suo valore piuttosto basso (r*, inferiore a 0.1), sia
esposta al fuoco, fornisce un valido approccio per il perch il modello stato calibrato su prove
progettista ed in accordo con i risultati sperimentali sperimentali eseguite nellintervallo di temperature 0-
e numerici. Inoltre, nello stesso lavoro sono riportati 250C e, pertanto, per temperature superiori a
alcuni abachi progettuali come esempi di applicazione 250C il modello non risulta validato. Lequazione
della procedura, anche se i risultati chiaramente differenziale che governa il problema delladerenza
dipendono dalle propriet delle barre di FRP (cio tipo pu essere espressa come segue:
di fibra, modulo di Young, resistenza alla trazione, d2 s ( z )
b * ( s ( z ) ,T ( z ) ) = 0
4
diametro, trattamento superficiale della barra) e dalla (27)
resistenza del calcestruzzo. Tuttavia, in fase dz 2
E (T ( z ))
preliminare, questi abachi possono essere applicati dove E e sono, rispettivamente, il modulo elastico
*
anche a tipologie differenti di barre di FRP in attesa di ed il diametro della barra di FRP e b (s,T) =
*
dati pi dettagliati da parte del produttore. Di seguito b(s) (T) funzione della temperatura della barra
si riassume la procedura di cui maggiori dettagli attraverso lequazione (26). La dipendenza del
possono essere trovati in Nigro et al [25]. modulo elastico dalla temperatura pu essere tenuta
Si adotta il legame costitutivo tensione in conto attraverso le equazioni (8) e (9). Si noti che
il creep della resina polimerica alle elevate significativa, anche perch i codici internazionali per
temperature pu avere un ruolo importante per la progettazione di tale tipologia strutturale
laderenza delle barre di FRP soggette ai carichi forniscono poche indicazioni per quanto riguarda gli
applicati. Questo fenomeno risulta solo parzialmente effetti delle alte temperature e i conseguenti
tenuto in conto attraverso ladozione delle equazioni provvedimenti da adottare.
(8) e (9) che sono state calibrate sulla base di prove Nellambito della ingegneria della sicurezza
sperimentali generalmente eseguite in breve tempo. antincendio, recentemente gli autori hanno
Per risolvere lequazione (27) e, quindi, sviluppato unestesa attivit di ricerca teorico-
determinare la lunghezza di trasferimento delle barre sperimentale sulla resistenza al fuoco di solette di
di FRP, ld,fi,t, in condizioni di incendio al tempo di calcestruzzo armato con barre di FRP in assenza di
esposizione t, pu essere utilizzata una procedura specifici materiali protettivi (ad esempio sistemi di
alle differenze finite. Ci consente di ricavare la protezione passiva consistenti in rivestimenti normali
minima lunghezza di ancoraggio delle barre, Lb, o con speciali materiali isolanti).
nelle zone non direttamente esposte al fuoco, Gli aspetti chiave della ricerca sono stati
necessaria per trasferire gli sforzi dalla barre di FRP richiamati con riferimento sia ai risultati delle prove
al calcestruzzo (Nigro et al, [25]). Si noti che sperimentali su scala reale eseguite che ai risultati
lequazione differenziale (27), che governa il delle analisi teoriche e numeriche condotte per lo
problema delladerenza barre di FRP-calcestruzzo sviluppo di modelli meccanici interpretativi e metodi
viene applicata alle zone non direttamente esposte semplificati per la valutazione della capacit portante
al fuoco nelle quali la temperatura delle barre di tali elementi in condizioni di incendio. Tali
variabile e per le quali il metodo semplificato fornito metodologie semplificate sono inquadrabili nei
dalle relazioni (2) non risulta applicabile. cosiddetti modelli di calcolo semplificati,
I valori dei parametri m, sm, , e p che frequentemente utilizzati nelle verifiche strutturali in
definiscono il legame di aderenza potrebbero essere caso di incendio condotte per elementi singoli.
determinati in accordo alla procedura proposta da Sulla base di questi risultati, sono stati forniti dei
Pecce et al. [26] cos come i valori della resistenza e suggerimenti tecnici per la redazione di linee-guida
del modulo elastico in accordo alla norma ASTM per la progettazione di elementi di calcestruzzo
D7205 / D7205M - 06 [03]. necessaria anche la armato con barre di FRP soggetti ad incendio. Nel
temperatura di transizione vetrosa della resina rispetto delle disposizioni degli Eurocodici, la
polimerica superficiale della barra, Tg, ottenuta ad metodologia di progettazione suggerita tiene conto
esempio da una prova DMA. Le leggi di variazione della possibilit di disaccoppiare le analisi termiche e
della resistenza ed il modulo elastico in funzione meccaniche. Essa valida per elementi soggetti a
della temperatura, cos come la resistenza residua flessione, sia travi che solette. Inoltre, per le solette
adimensionalizzata, r* ed il grado di sono stati proposti metodi semplificati, validati sulla
polimerizzazione, Cr possono essere definite base dei risultati sperimentali richiamati nella
attraverso lutilizzo dei dati disponibili in letteratura. presente memoria, sia per lanalisi termica che per
Naturalmente, una maggiore affidabilit dei risultati lanalisi meccanica.
pu essere ottenuta se questi valori sono valutati Future ricerche potrebbero essere dedicate a:
sperimentalmente. (a) valutazione degli effetti di continuit strutturale,
tenendo conto delleffetto membrana e della
possibile ridistribuzione dei momenti flettenti durante
3. CONCLUSIONI lesposizione allincendio e (b) valutazione della
resistenza al taglio di elementi in calcestruzzo
Un contributo significativo per il superamento dei armato con barre di FRP in caso di incendio.
problemi di durabilit e vita utile delle strutture di
calcestruzzo armato sono state fornite dal settore APPENDICE
dell'ingegneria civile con lo sviluppo di tecniche di
utilizzo di materiali compositi (Fiber Reinforced a) Legame costitutivo del calcestruzzo alla
Polymers, FRP). Tuttavia, la vulnerabilit dei temperatura di 20C, secondo le indicazioni
polimeri organici alle elevate temperature dellEurocodice 2, Parte Fuoco (EN1992-1-2):
rappresenta, probabilmente, il maggiore svantaggio
del loro utilizzo in campo strutturale Per questa 3 c
c1
ragione, gli esempi di strutture di calcestruzzo ( c ) = fck 3
per c c1
armate con barre di FRP disponibili nel mondo sono c
in gran parte strutture per le quali la condizione di 2 +
incendio non una condizione di progetto c1
( cu1 c )
( c ) = fck

s
per c1 c cu1
( cu1 c1 ) fc
in cui:
fck la resistenza caratteristica a compressione
cilindrica del calcestruzzo;
c1 = 0.0025 , la deformazione in
corrispondenza della quale si raggiunge la
resistenza f c ;
cu1 = 0.02 , la deformazione ultima. e c1 e cu1 e

Figura 5. Legame costitutivo del calcestruzzo


secondo lEN1992-1-2

b) Formulazioni dei coefficienti adimensionali e :



e
2x
3 1 1
( ) ( )
1 3 3
2 1
= e 3 3 arctg log 2 + 3 22 x + log 2 x 2 22 x + 2 per e 1
3 3
2 3 3 6

0

= 1 0.634585 + 1 k e k + 1 per 1 e k
e k 1 2 e 2 e

= 1 (
log 2 + e3 log2 ) per e 1
e2

1 k e k 1

0.405465 k 1 2 3 +
2e 2
3 e2
= 1 + per 1 e k
e
2


dove:

e = c max ; k = c1
c1 cu1
c max corrisponde alla massima deformazione raggiunta nel calcestruzzo nella sezione.

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International Symposium on Fiber Reinforced Edoardo Cosenza: cosenza@unina.it
Concrete Structures, Baltimore, 1999.
VERIFICA SPERIMENTALE DELLO quali viene applicata una importante
presollecitazione per mezzo di trefoli aderenti.
STATO DI PRESOLLECITAZIONE La ricerca di un ottimale sfruttamento delle
E CONTROLLO DELLA propriet meccaniche dei materiali, gli elevati
sforzi di presollecitazione necessari a garantire
EVOLUZIONE DELLA MONTA DI valori appropriati della capacit portante nonch la
TEGOLI ALARI IN C.A.P. necessit che i tegoli rimangano in monta per
motivi estetici e funzionali in condizioni di
MARCO BRECCOLOTTI, Universit di Perugia esercizio, rendono indispensabile verificare e
A. LUIGI MATERAZZI, Universit di Perugia monitorare leffettivo stato di presollecitazione
PAOLO MANNI, Manini Prefabbricati presente nellelemento. Tali attenzioni vengono
GRAZIANO BALDOGRANI, Manini Prefabbricati correntemente riservate al controllo delle travi da
ponte in c.a.p., come fatto ad esempio in [1], [2],
[3], [4], per le quali risulta anche importante la
corretta stima della freccia o della monta e la loro
SUMMARY verifica sperimentale (vedi ad esempio [5], [6], [7],
[8]) effettuata anche mediante monitoraggi
Prestressed wing-elements represent today a strutturali [9].
constructive solution frequently used in the field of Per quanto attiene ai tegoli alari in c.a.p. la
precast buildings for the construction of great ricerca si prevalentemente concentrata sulla
dimensions roofs. With these elements is, in fact, stima e la verifica sperimentale della resistenza
possible to realize coverings with spans up to 30 ultima a flessione [10] mettendo in evidenza in
m. taluni casi la crisi dellelemento per linsorgenza di
In order to optimize their design, exploiting, at instabilit locali [11].
the same time, the maximum load bearing Al fine di valutare in maniera approfondita tutte
capacity and reducing as far as possible, the le possibili cause di perdita di precompressione e
actions transmitted to the structures on which are di monitorare levoluzione della monta nei tegoli
resting, these elements are currently made with alari, la Manini Prefabbricati S.p.A. e il
reinforced concrete (RC) shells of reduced Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
thickness, and with bulbs, also made of RC, with dellUniversit di Perugia hanno eseguito una
an important prestressing loads applied by means campagna di prove sperimentali su prototipi in
of steel strands. vera grandezza osservandone il comportamento
The firm Manini Prefabbricati S.p.A. and the durante le varie fasi della maturazione del
Department of Civil and Environmental calcestruzzo. Estensimetri elettrici a resistenza,
Engineering, University of Perugia carried out a celle di carico e trasduttori di spostamento sono
campaign of experimental tests to monitor the stati impiegati per misurare le effettive perdite di
development of prestressing stresses and camber tensione e levoluzione della monta nelle fasi
during the different stages of concrete hardening. iniziali della vita dei manufatti.
Le misure sperimentali sono state, infine,
Keywords: Tegoli alari, perdite di tensione, monta. confrontate criticamente con le previsioni teoriche
di progetto ed utilizzate per migliorare il processo
di progettazione e di realizzazione dei manufatti.
1 INTRODUZIONE I risultati di tale sperimentazione sono illustrati
e commentati nella presente comunicazione.
Gli elementi prefabbricati alari in
calcestruzzo armato precompresso rappresentano
oggi una soluzione costruttiva frequentemente 2 ELEMENTO ALARE
usata nel settore delledilizia industrializzata per la
realizzazione di coperture di grande luce. Con tali I tegoli di copertura della serie Ondal sono
elementi , infatti, possibile realizzare coperture manufatti in c.a.p. di larghezza nominale 250 cm,
anche di 30 m di luce, disponendoli a interasse altezza 71 cm e lunghezza massima pari a 22.0
relativamente elevato. m. La loro conformazione a V facilita lo
Al fine di ottimizzare la loro progettazione, smaltimento delle acque meteoriche mentre i
sfruttandone, al contempo, la massima capacit raccordi iniziali e finali ne migliorano le condizioni
portante e riducendo, per quanto possibile, le di stabilit e ne facilitano la messa in opera (vedi
azioni trasmesse alle strutture su cui sono Figure 1 e 2).
poggiati, tali elementi sono correntemente I materiali impiegati per la loro realizzazione
realizzati con gusci di calcestruzzo armato di sono caratterizzati dalle seguenti propriet:
ridotto spessore e con bulbi, anchessi in c.a., ai calcestruzzo autocompattante C45/55 con
resistenza al taglio trefoli Rcj compresa tra 35 e 40 4.1 TENSIONE NEI TREFOLI
MPa;
acciaio per barre e rotoli B450C; La tensione nei trefoli stata misurata per
acciaio per reti elettrosaldate B450A; mezzo di estensimetri elettrici (SG) fissati sui fili
trefoli stabilizzati con fptk = 1860 MPa, tensione costituenti i trefoli e per mezzo di celle di carico
di tesatura iniziale variabile tra 1400 e 1500 MPa. disposte in corrispondenza della testata di
ancoraggio.
3 SETUP SPERIMENTALE
Tabella 1. Lunghezze, trefolature e tensione
La sperimentazione fisica ha riguardato tre iniziale dei 3 tegoli di prova.
diversi tegoli gettati in differenti stagioni. I tegoli
differiscono tra loro in lunghezza complessiva,
armatura di precompressione e tensione iniziale di Prova Lunghezza Trefolatura pi
tesatura (Tabella 1). Una vista longitudinale n. (m)
2
(nmm ) (MPa)
mostrata in Figura 1 mentre in Figura 2 sono
Test 16,9 1139 + 1299 1400
illustrate le sezioni trasversali con le differenti
trefolature. 1 19,8 1139 + 1499 1500
I tegoli sono stati strumentati con diversi 2 18,9 11139 + 299 1450
sensori al fine di monitorare lo stato di
presollecitazione e di osservare levoluzione della
monta successivamente al taglio trefoli.
In particolare sono stati impiegati i seguenti
sensori:
n. 12 estensimetri elettrici a resistenza per la
misura della deformazione nei trefoli da
precompresso, opportunamente protetti dal
calcestruzzo fresco durante le operazioni di getto
mediante strati impermeabili;
n. 3 estensimetri elettrici a resistenza per la
Figura 1. Vista longitudinale e lunghezze dei
misura della deformazione del calcestruzzo in
tegoli ONDAL.
superficie, messi in opera successivamente alla
rimozione del tampone di chiusura superiore del
cassero;
n. 2 estensimetri elettrici a resistenza annegati
nel calcestruzzo fresco per la misura della
deformazione del calcestruzzo in profondit;
n. 2 trasduttori di spostamento per la misura
della monta disposti in mezzeria ed a un quarto
della lunghezza del manufatto;
n. 2 celle di carico per la misura della forza di
precompressione nei trefoli in corrispondenza
della testata di ancoraggio (Figura 4);
n. 3 termocoppie, di cui 2 annegate nel
calcestruzzo fresco, per la misura della tempera-
tura del calcestruzzo e dellambiente.
In Figura 3 sono indicati i punti di applicazione
di alcuni di tali sensori.

4 RISULTATI PROVE SPERIMENTALI


Sono qui riassunti ed illustrati alcuni dei
risultati pi importanti ottenuti dalle tre prove
sperimentali. Tali risultati vengono suddivisi in
base alla grandezza misurata:
tensione nei trefoli;
deformazione del calcestruzzo; Figura 2. Sezioni trasversali e trefolatura dei
evoluzione della monta; tegoli ONDAL utilizzati nelle prove. Dallalto verso
temperatura. il basso: prova Test, prova 1 e prova 2.
Figura 3. Posizione dei sensori (dallalto verso il basso): estensimetri elettrici su trefoli, estensimetri elettrici
su calcestruzzo, trasduttori di spostamento e termocoppie.
Tabella 2. Corrispondenza tra canali di In Figura 5 sono riportati i valori della tensione
acquisizione, tipo di sensore, oggetto monitorato e di trazione misurata su 4 trefoli durante la fase di
posizione. tesatura della prova 1. In tale figura anche
evidenziata la perdita di precompressione per
Canale Sensore Oggetto Posizione rientro dei cunei e per deformazione elastica del
cassero prodotta dalla tesatura dei successivi
1 SG Trefolo 1 Sez. 1
trefoli.
2 SG Trefolo 5 Sez. 1 In Figura 6 sono riportate analoghe misure
4 SG Trefolo 8 Sez. 1 effettuate durante la prova n. 2. Si pu in tal caso
7 SG Trefolo 6 Sez. 2 notare la perfetta corrispondenza tra le misure
effettuate con estensimetri (SG) e celle di carico
8 SG Trefolo 1 Sez. 2
(LC). inoltre possibile osservare la riduzione
9 SG Trefolo 1 Sez. 3 delle perdite di precompressione per tesatura
10 SG Trefolo 8 Sez. 2 successiva ottenuta nella stessa prova
11 SG Trefolo 6 Sez. 3 effettuando una ritesatura di tutti i trefoli.
12 SG Trefolo 8 Sez. 3 Ad esempio, per il trefolo 1 stato possibile
recuperare una pretensione di circa 40 MPa
13 SG Trefolo 1 Sez. 4 passando da un valore di 1325 MPa al termine
14 SG Trefolo 5 Sez. 4 della tesatura di tutti i trefoli a circa 1365 MPa al
15 SG Trefolo 8 Sez. 4 termine della ritesatura.
17 SG CLS Sez. 1
18 SG CLS Sez. 1
4.2 DEFORMAZIONE DEL CALCESTRUZZO
19 SG CLS Sez. 1
21 SG CLS Sez. 1 Due estensimetri annegati nel calcestruzzo
22 SG CLS Sez. 3 allaltezza del trefolo centrale hanno consentito di
monitorare levoluzione della deformazione del
33 LVDT -- Sez. 1
calcestruzzo in corrispondenza delle sezioni 1 e 3.
34 LVDT -- Sez. 5 I risultati di tali misurazioni sono riportati nella
Figura 8.
Si pu notare che in una prima breve fase
(circa 2 ore) si ha una modesta deformazione di
accorciamento, seguita da una pi lunga fase di
allungamento fino allistante del taglio cavi che
produce un brusco accorciamento dovuto alla
deformazione elastica del calcestruzzo prodotta
dal trasferimento della precompressione.
Per tempi ancora pi lunghi si pu vedere
leffetto sulle deformazioni del calcestruzzo dovuto
alle escursioni termiche giornaliere sovrapposto a
quelli dello scorrimento viscoso e del ritiro che
producono un graduale ma continuo aumento di
deformazione.

4.3 EVOLUZIONE DELLA MONTA

Il corretto funzionamento in esercizio dei tegoli


alari necessita di una adeguata monta, grandezza
di facile misurazione anche durante la produzione
ordinaria, che pu essere, inoltre, di ausilio al
controllo delleffettivo stato di presollecitazione.
Levoluzione della monta stata monitorata in
corrispondenza della sezione di mezzeria (Sez. 1)
e di una sezione posta ad L/4 (Sez. 5) per
Figura 4. Strain gauge prima dellapplicazione del ventuno giorni a partire dal trasferimento della
materiale impermeabile protettivo (alto) e celle di precompressione.
carico allancoraggio (basso) per la misura della I risultati dei rilievi sono illustrati in Figura 9. A
tensione nei trefoli. partire da una deformazione elastica al taglio cavi
ma
di 34 e 20 mm, rispettivamente per la Sez. 1 e Nellintervallo che intercorre tra la 12 e la
ma
Sez. 5, la monta ha raggiunto a 21 giorni valori 18 ora si registra, infatti, una diminuzione di
pari a circa 42 e 27 mm per le stesse sezioni. temperatura di 5 C ed un incremento di tensione
Anche in questo caso si pu notare come di circa 2 MPa. Tale incremento sarebbe stato ben
leffetto della variazione non uniforme di maggiore se non vi fosse sovrapposta la perdita di
temperatura nellalternanza tra notte e giorno si precompressione per rilassamento dellacciaio.
sommi alleffetto delle deformazioni per quindi evidente che anche nella fase di
scorrimento viscoso e ritiro del calcestruzzo. riscaldamento laumento della temperatura sia
responsabile di una perdita di precompressione
sovrapposta a quelle prodotte da altre perdite
4.4 TEMPERATURA differite.

Landamento della temperatura nel


calcestruzzo in corrispondenza del trefolo 1 5 VERIFICA E CALIBRAZIONE DEI
stato rilevato sia nella sezione di mezzeria (Sez. PARAMETRI DI PROGETTO
1) che nella sezione di fine trasferimento della
precompressione (Sez. 3). La Figura 10 illustra le Sulla base dei risultati sperimentali stato
storie temporali di tali temperature, unitamente possibile verificare la correttezza di alcuni
alla temperatura ambiente, rilevate durante la parametri nominali assunti nella fase di progetto.
prova n. 2. Si pu notare che in entrambe le In particolare sono stati indagati i principali fattori
sezioni la reazione chimica di idratazione del che influiscono nella valutazione delle cadute di
calcestruzzo responsabile di un innalzamento tensione a breve ed a lungo termine e quelli che
della temperatura di circa 22 C passando dalla intervengono nella stima dellevoluzione della
temperatura ambiente di 15 C alla temperatura monta. Tali parametri vengono trattati
massima di 37 C. separatamente nei paragrafi successivi.
Si pu, inoltre, notare come in corrispondenza
dellistante in cui la temperatura del calcestruzzo
raggiunge il valore massimo (Figura 10) ed inizia il 5.1 CADUTE DI TENSIONE
raffreddamento, la tensione di trazione dei trefoli
letta dalle celle di carico inizi lentamente ad
5.1.1 Perdite immediate
aumentare (Figura 7).
1600
1500
1400
Tensione (N/mm2)
Tensione (N/mm2)

1200
1000
1000

800
Trefolo 1 500 Trefolo 1 (SG)
600 Trefolo 5 Trefolo 6 (SG)
400 Trefolo 6 Trefolo 1 (LC)
Trefolo 8 Trefolo 6 (LC)
200 0
10 15 20 25 30 35 40 0 5 10 15 20 25 30
Tempo (min) Tempo (min)

1500 1400
Rientro cuneo Trefolo 1
Ritesatura trefolo 1
Tensione (N/mm2)
Tensione (N/mm2)

1480 1380
Tesatura trefoli successivi
1460 1360

1440 1340

1420 1320
Trefolo 1 (LC)
1400 1300
12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28
Tempo (min) Tempo (min)

Figura 5. Prova 1: tensione di trazione dei trefoli Figura 6. Prova 2: tensione di trazione dei trefoli
durante la tesatura (alto); perdite di tensione del durante la tesatura (alto) e ritesatura del trefolo 1
trefolo 1 per rientro del cuneo di ancoraggio e (basso).
tesatura successiva dei trefoli.
Deformazione elastica cassero essendo Acas larea cassero in acciaio.
Le perdite di tensione medie dovute alla
Nel caso di impiego di casseri auto-reagenti e deformazione elastica del cassero per la tesatura
di tesatura non contemporanea dei trefoli di progressiva dei trefoli sono pari a:
precompressione la deformazione elastica del 1
n
A
cassero produce perdite di tensione che vengono, m,fin = 0 i (Eq. 2)
2n i = 2 Ac
generalmente, stimate forfettariamente. Nei casi in
esame la perdita di tensione nel primo trefolo
A partire dai rilievi sperimentali stato
tesato conseguenti alla deformazione elastica del
possibile stimare il valore della sommatoria
cassero per la successiva tesatura dei restanti
indicato nellEq. 1 e successivamente stimare il
trefoli sono state misurate sperimentalmente
valore medio delle perdite di precompressione per
tramite celle di carico ed estensimetri elettrici. I
deformazione elastica del cassero tramite lEq. 2.
valori di tali perdite sono riportati nella Tabella 3.
Nelle 3 prove effettuate tali perdite di tensione
Nel caso di tesatura successiva di n trefoli,
medie risultano pari a 29.5, 31.1 e 25.3 MPa per
ciascuno di area Ai, tesati con una tensione
le prove Test, 1 e 2, e corrispondono, quindi, a
iniziale 0, la tensione finale del primo trefolo
circa il 2% della tensione iniziale. Tali perdite
tesato, trascurando eventuali diverse eccentricit,
possono essere introdotte direttamente nei calcoli
pu essere stimata pari a:
oppure sensibilmente ridotte eseguendo un
n
Ai
1,fin = 0 1
(Eq. 1) ripasso della tesatura di tutti i trefoli come fatto, ad
A
i = 2 cas esempio, nella prova 2 in cui la ritesatura ha
consentito di recupera circa 40 MPa nel valore
1500
della tensione finale del Trefolo 1 (Figura 6).
1250 Rientro cunei
Tensione (N/mm2)

1000
La stima delle perdite di tensione per rientro
750
dei cunei stata effettuata sia leggendo le
500 variazioni di forza misurate per mezzo delle celle
250 Trefolo 1
di carico disposte in corrispondenza
Trefolo 6 dellancoraggio fisso, sia misurando le variazioni
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 di deformazione per mezzo degli estensimetri
Tempo (h) elettrici disposti sui trefoli.

1370 100
Trefolo 1
Deformazione ( -strain)

1360 Trefolo 6 0
Tensione (N/mm2)

1350 -100

1340 -200

1330 -300

1320 -400 CLS bulbo centrale sez. 1


CLS bulbo centrale sez. 3
1310 -500
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 0 5 10 15 20
Tempo (h) Tempo (h)

1500 1500 200


CLS bulbo centrale sez. 1
Deformazione ( -strain)

1250 1250 CLS bulbo centrale sez. 3


Tensione (N/mm )

0
2

CLS estradosso Sez. 1


1000 1000
-200
750 750
-400
500 500

Ch 1 Ch 1 -600
250 250
Ch 3 Ch 3
Ch 4 Ch 4
0 0 -800
0 0.25 0.5 0.75 1 18 18.5 19 19.5 20 0 5 10 15 20
Tempo (h) Tempo (h) Tempo (g)

Figura 7. Prova 2 (dallalto verso il basso): Figura 8. Prova 1: deformazione del calcestruzzo
tensione di trazione dei trefoli da celle di carico; a breve (alto) ed a lungo termine basso).
ingrandimento; da estensimetri elettrici.
Le due modalit di misurazione sono risultate pr 0.75 ( 1 )
= 0.66 1000 e 9.1 t 10 5 (Eq. 5)
essere in perfetto accordo. In Tabella 4 sono
pi 1000
illustrati i valori misurati di tali perdite.
In particolare, sebbene siano stati impiegati
cunei e cilindri di nuovo utilizzo specifici per i in cui
pi
singoli diametri dei trefoli da tesare, sono state 1000 = 2.5% e = .
osservate le seguenti perdite: fpk
Ncun,99 = 40.3 MPa (Eq. 3)
Tale equazione si riferisce alle perdite che si
Ncun,139 = 24.5 MPa (Eq. 4) avrebbero nellipotesi di temperatura media di 20
C. Per tener conto delle condizioni di prova
Rilassamento effettive, in cui la reazione di idratazione del
calcestruzzo ha prodotto un incremento delle
Le perdite di precompressione per temperature dei trefoli, stato calcolato un tempo
rilassamento dei trefoli sono state stimate per equivalente sulla base della seguente equazione
mezzo delle indicazioni dellEC 2 relativamente a (EC2):
trefoli a basso rilassamento (classe 2) mediante la
1.14Tmax 20
n
( T( ti ) 20 )ti
seguente espressione:
teq = (Eq. 6)
Tmax 20 i =1
50

I valori teorici delle perdite di precompressione


40
per rilassamento sono riportati nella Tabella 5.
Monta (mm)

30
Temperatura
20

Perdite di precompressione possono avvenire


10 Sezione L/4 anche a seguito di variazioni termiche del
Sezione L/2
0 calcestruzzo durante la sua maturazione. LEC2
0 5 10 15 20
Tempo (g)
fornisce la seguente procedura semplificata per i
casi di maturazione a vapore ( 10.5.2):
Figura 9. Prova 1: evoluzione della monta. Ntemp = 0.5 Ap E p c ( Tmax T0 ) (Eq. 7)

50 con
Bulbo Anc. Ep = 204000 MPa modulo di deformazione
Bulbo Mezz.
40
Ambiente
elastica dellacciaio da precompressione;
Temperatura (C)

c = 10 10-6 coefficiente di dilatazione termica


30
lineare del calcestruzzo.
20 Sebbene nel caso in esame non si sia fatto
ricorso allimpiego di vapore, sono state
10 comunque rilevate significative variazioni di
temperatura durante la maturazione del
0
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 calcestruzzo (vedi Figura 10).
Tempo (h)
Conseguentemente, anche le perdite di
precompressione dovute al riscaldamento per
Figura 10. Prova 2: Temperatura del calcestruzzo.
reazione di idratazione del calcestruzzo risultano
essere non trascurabili. I valori di tali perdite sono
150 riassunti in Tabella 6 per la prova 1 effettuata in
viscosit ritiro rilassamento interazione
125 Agosto e la prova 2 effettuata in Dicembre.
(MPa)

100
Deformazione elastica al taglio cavi
75
p,c

50 Al taglio cavi la precompressione viene


trasmessa al tegolo causandone una
25
deformazione per pressoflessione che produce un
0 accorciamento elastico in corrispondenza del
0 5 10 15 20
Tempo (g) baricentro delle armature di precompressione,
funzione del modulo elastico del calcestruzzo a
Figura 11. Perdite di tensione differite teoriche. quellistante.
Tabella 3. Perdite per deformazione cassero. Le perdite di precompressione misurate
sperimentalmente in corrispondenza del trefolo 1
Tensione Area Trefoli Perdita di sono riportate nella Tabella 7. Analiticamente tali
Prova Trefolo
iniziale trefolo tesati tensione perdite erano state stimate pari a 91 e 106 MPa
2
n. (MPa) n. (mm ) n (Ai) (MPa) per i tegoli delle prove 1 e 2, in buon accordo
Test 1400 1 139 12 (99) 64.4 quindi con le risultanze sperimentali. Il modulo
elastico del calcestruzzo al taglio cavi era stato
1 1500 1 139 14 (99) 66.9
stimato pari a 32.8 GPa, valore molto prossimo a
2 1450 1 139 10 (139) 56.2 quello misurato mediante apposite valutazioni su
provini cubici pari a 33.3 GPa.
Tabella 4. Perdite per rientro dei cunei.
Perdite immediate totali
Area Perdita di
Prova Trefolo
Trefolo tensione Le perdite immediate totali possono essere
2
n. n. (mm ) (MPa) stimate ipotizzando lassenza, almeno nel breve
termine, della interdipendenza tra le singole
Test 1 139 29.4
perdite di tensione. Al valor medio delle perdite
1 1 139 21.8 per deformazione elastica del cassero, pari a 28.6
1 5 99 40.3 MPa, vanno aggiunte quelle per rientro dei cunei,
1 6 99 37.5 funzione del diametro del trefolo tesato, quelle per
rilassamento dellacciaio, che dipendono dal
1 8 99 43.5
valore della tensione di tesatura iniziale e dalla
2 1 139 25.1 temperatura, quelle per effetto della variazione
2 6 139 21.9 termica del calcestruzzo con deformazione
impedita, e quella per accorciamento elastico del
Tabella 5. Perdite per rilassamento a 18 ore. calcestruzzo al taglio cavi. I valori teorici totali
delle cadute di tensione immediate variano nel
Perdita di range 213.2 244.5 MPa, come riassunto nella
Prova Tmax Tmed teq
tensione Tabella 8, in funzione del diametro del trefolo e
n. C C ore (MPa) della stagione di realizzazione. Tali valori risultano
essere in buon accordo con i valori misurati
1 56 43 1286 38.9
sperimentalmente per i tegoli delle prove 1 e 2
2 37 26 59 18.5 (Tabella 9).

Tabella 6. Perdite per variazione termica. 5.1.2 Perdite differite

Perdita di Nel prosieguo vengono analizzate le perdite di


Prova Tmax-T0
tensione tensione differite per rilassamento dei trefoli, ritiro
n. C (MPa) e scorrimento viscoso del calcestruzzo.
1 26 26.5
Rilassamento
2 22 22.4
Alla fine della prova 1 di durata 21 giorni le
Tabella 7. Perdite deformazione cls taglio cavi. perdite di precompressione per rilassamento,
calcolate come in 5.1.1 ma assumendo una
Area Perdita di
Prova Trefolo temperatura media di 27 C dal secondo fino al
Trefolo tensione ventunesimo giorno risulterebbero pari a 53.6
2
n. n. (mm ) (MPa) MPa.
Test 1 139 82.7
Tabella 9. Perdite immediate totali sperimentali.
1 1 139 90.0
2 1 139 113.0 Tensione Tensione
Prova Trefolo
iniziale taglio cavi
Tabella 8. Perdite immediate totali teoriche. n. n. (MPa) (MPa) (MPa)

Trefolo 0.5 Trefolo 0.6 1 1 1500 1260 240


estate 244.5 228.7 2 1 1450 1216 234
inverno 229.0 213.2 2 6 1450 1206 244
Ritiro c ( t ) = ci ( t0 ) + cc ( t ) + cs ( t ) (Eq. 18)

Le perdite per ritiro a 21 giorni sono state Per tenere conto della mutua interazione tra i
valutate in accordo alla EN 1992-1-1 come singoli effetti lEC 2 propone la seguente
somma delle perdite per deformazione da ritiro equazione per valutare le effettive perdite di
per essiccamento e da ritiro autogeno: presollecitazione:
cs = cd + ca (Eq. 8)
Ep
( t ,t0 ) c ,Qp + cs E p + 0, 8 pr
con: E cm
p,c + s + r =
E p Ap
cd ( t ) = ds ( t ,t s ) k h cd ,0
A 2
(Eq. 9) 1+
E cm Ac
1 + c zcp [ 1 + 0, 8 ( t ,t 0 ) ]
Ic
(Eq. 19)
(t t s )
ds ( t ,t s ) = (Eq. 10)
( t t s ) + 0.04 h03 Da qui immediato risalire alla variazione di
deformazione allaltezza del baricentro delle
armature di precompressione:
ca ( t ) = as ( t ) ca ( ) (Eq. 11)
p,c + s + r
p,c + s + r = (Eq. 20)
ca ( ) = 2.5 ( f ck 10 ) 106 (Eq. 12) Ep

Ipotizzando la perfetta aderenza tra acciaio e


as ( t ) = 1 e 0.2 t
(Eq. 13) calcestruzzo, la variazione di deformazione
dellacciaio pari a quella del calcestruzzo.
Assumendo fck = 45.7 MPa, kh = 1.0, h0 = 70 Una indicazione della bont della stima delle
mm, t = 21 giorni risulta rit = 38.0 MPa. perdite di precompressione successivamente al
taglio cavi la si pu, quindi, ottenere osservando
Viscosit la Figura 8. Infatti, a fronte di una variazione di
deformazione rilevata sperimentalmente
Le perdite per deformazione viscosa del dallistante successivo al taglio cavi fino al
calcestruzzo a 21 giorni sono state stimate nel ventunesimo giorno di circa 2.3 (230 -strain),
seguente modo: cui corrisponderebbe una variazione di tensione
nellacciaio di 46.9 MPa (3.1% della tensione di
Ep tesatura iniziale), i valori teorici stimano in 46.5
visc = ( t ) ( t ,t0 ) (Eq. 14)
Eci c 0 MPa la perdita di precompressione per
rilassamento, ritiro e scorrimento viscoso calcolata
con con lEq. 20, in buon accordo, quindi, con i risultati
sperimentali.
( t,t0 ) = 0 c ( t,t0 ) (Eq. 15) Le perdite differite totali teoriche risultano pari
a 106.7 MPa ed il loro sviluppo temporale
0 = RH ( fcm ) ( t0 ) (Eq. 16) rappresentato in Figura 11.

(t t )
0 .3
c ( t ,t0 ) = 0
(Eq. 17) 5.2 EVOLUZIONE DELLA MONTA

H + ( t t0 )
La deformata elastica (monta) indotta dalla
Assumendo fcm = 54.6 MPa, h0 = 70 mm, t0 = azione combinata della precompressione e del
0.75 giorni e tenendo conto delleffetto della storia peso proprio del tegolo della prova 1 stata
temporale della temperatura come fatto per la valutata pari a 38.8 mm al taglio cavi e a 45.6 mm
valutazione delle perdite per rilassamento sulla a 21 giorni. Sebbene tali valori risultino essere, in
maturazione del calcestruzzo risulta visc = 31.8 entrambi i casi, maggiori di quelli rilevati
MPa. sperimentalmente (vedi paragrafo 4.3) si ritiene
accettabile laccordo con i valori teorici
Perdite differite totali considerando le numerose incertezze sulla
valutazione di alcuni parametri nominali come
La deformazione totale al tempo t di un umidit relativa, variazione spaziale della
elemento precompresso caricato al tempo t0 con temperatura, effettiva superficie a contatto con
una presollecitazione costante pu essere laria e tolleranze di produzione sulle propriet
espressa come somma delle single deformazioni: geometriche della sezione.
6 CONCLUSIONI [5] L. D. MARTIN: A Rational Method for
Estimating Camber and Deflection of Precast
Nel presente lavoro sono state illustrate le Prestressed Members, PCI JOURNAL, Vol.
indagini sperimentali e le analisi teoriche January-February, pp. 100-108, 1977.
effettuate dalla Manini Prefabbricati S.p.A. in
collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria [6] J. M. STALLINGS, R. W. BARNES, S.
Civile ed Ambientale dellUniversit di Perugia al ESKILDSEN: Camber and Prestress Losses
fine di verificare e, laddove possibile, migliorare la in Alabama HPC Bridge Girders, PCI
conoscenza delle effettive modalit di evoluzione Journal, Vol. September-October, pp. 2-16,
delle perdite di tensione e di deformazione nelle 2003.
prime settimane di vita dei tegoli alari di copertura
della serie Ondal.
[7] P. J. BARR, F. ANGOMAS: Differences
Le analisi effettuate hanno permesso, in
between Calculated and Measured Long-
particolare, di valutare:
Term Deflections in a Prestressed Concrete
- le perdite di precompressione dovute alla
Girder Bridge, Journal of performance of
deformabilit dei casseri autoreagenti e
constructed facilities, vol. 24, n. 6, pp. 603-
conseguentemente predisporre opportune azioni
609, December 2010.
correttive;
- le effettive perdite di tensione per rientro dei
cunei in funzione del diametro dei trefoli; [8] M. K. TADROS, F. FAWZY, K. E. HANNA:
- linfluenza della storia temporale di temperatura Precast, prestressed girder camber
sullo sviluppo delle perdite di tensione per variability, PCI Journal, vol. Winter, pp. 135-
rilassamento e scorrimento viscoso; 154, 2011.
- la correttezza delle formule di previsione per le
perdite di tensione fornite dallEC 2 nel caso di [9] H. M. DWAIRI, M. C. WAGNER, M. J.
manufatti speciali come i tegoli alari realizzati con KOWALSKY, P. ZIA: Behavior of
calcestruzzi autocompattanti. instrumented prestressed high performance
concrete bridge girders, Construction and
Building Materials, vol. 24, p. 22942311,
2010.
7 BIBLIOGRAFIA
[10] M. DI PRISCO, C. FAILLA, P.
[1] J. J. ROLLER, H. G. RUSSELL, R. N. GAMBAROVA: Sperimentazione su
BRUCE, W. R. ALAYWAN: Evaluation of prototipo di componente prefabbricato in
prestress losses in high-strength concrete c.a.p. per coperture di grande luce, in 8
bulb-tee girders for the Rigolets Pass Bridge, Congresso C.T.E., Bologna, 1990.
PCI Journal, vol. 10, pp. 110-134, 2011.
[11] S. CARBONARI, F. GARA, D. ROIA, G.
[2] J. J. ROLLER, H. G. RUSSELL, R. N. LEONI E L. DEZI: Indagini sperimentali su
BRUCE, B. HASSETT: Effects of curing due tegoli in c.a.p. dopo 18 anni di esercizio,
temperatures on high strength concrete in Giornate A.I.C.A.P. 2011, Padova, 2011.
bridge girders, PCI Journal, vol. 5, pp. 72-79,
2003.
8 RINGRAZIAMENTI
[3] P. J. BARR, J. F. STANTON, M. O. Gli autori ringraziano la Prof.ssa Cinzia Buratti
EBERHARD: Effects of Temperature e lIng. Michele Goretti del CIRIAF per la misura
Variations on Precast, Prestressed Concrete sperimentale delle temperature.
Bridge Girders, Journal of bridge
engineering, vol. 10, n. 2, pp. 186-194, 2005. Contatti con gli autori:

[4] N. AL-OMAISHI, M. K. TADROS, S. J. Marco Breccolotti: brec@unipg.it


SEGUIRANT: Camber and Prestress Losses Annibale Luigi Materazzi: materazzi@unipg.it
in Alabama HPC Bridge Girders, PCI Paolo Manni: mannip@manini.it
Journal, vol. Fall, pp. 132-159, 2009. Graziano Baldograni: clc@manini.it
AZIONI ESPLOSIVE SULLE caratterizzata da un forte sviluppo di gas e calore
e conseguente aumento di volume dei prodotti di
STRUTTURE IN C.A. reazione. Infatti, esistono tantissimi fenomeni che
ricadono nellaccezione esplosione, come
SERGIO TATTONI, DICAAR, distinguono Mays e Smith [2]: fenomeni fisici,
Universit di Cagliari nucleari o chimici. Ad esempio lesplosione di un
FLAVIO STOCHINO, DICAAR, cilindro di gas compresso ricade nella prima
Universit di Cagliari categoria, lenergia rilasciata durante la
formazione di nuovi nuclei atomici mediante la
ridistribuzione di neutroni e protoni ricade nella
SUMMARY seconda, la rapida ossidazione di elementi
combustibili nella terza.

This paper deals with the effect of blast


loading on R.C. structures. After depicting load 2. MODELLO DEL CARICO DA
and materials characteristics in blast event,
different alternative structural models are
ESPLOSIONE
proposed. The first approach idealizes the beam
as a single degree of freedom system, the second Il modello di un carico strutturale proveniente
models it by means of Euler-Bernoullis theory and da unesplosione deve tener conto di tantissime
its elastic-plastic behaviour is expressed through a variabili difficilmente conoscibili a priori in fase di
nonlinear relationship between bending moment progetto. Tipicamente landamento nel tempo
and curvature. The effects of strain rate are taken della pressione riportato nella Figura 1 (a) nel
into consideration by introducing time-variable caso di detonazione (la velocit dellonda di
coefficients into the equations of motion derived pressione supera quella del suono) mentre n
from the two models. The comparison with some Figura 1 (b) rappresentato il caso di
experimental results assesses the reliability of the deflagrazione (la velocit dellonda di pressione
approach, and a sensibility analysis of the non supera quella del suono). Nel primo caso il
different involved parameters is then developed. grado di occupazione volumica dellambiente non
Slenderness and span length proved to be the key rilevante e diventano predominanti la quantit di
parameters and let the Authors to find a esplosivo e la sua distanza dallobiettivo.
polynomial relation between them and the In [3] lAutore propone una precisa sintesi di
maximum displacement/velocity of the beam. quali sono i metodi per valutare leffetto delle
azioni esplosive sulle costruzioni. Si possono
distinguere in particolare tre categorie:
1. INTRODUZIONE Metodi empirici: essenzialmente
correlazioni statistiche dei dati
I drammatici fatti di cronaca degli ultimi anni sperimentali.
pongono importanti ed urgenti quesiti sulla reale Metodi semi-empirici: basati su modelli
sicurezza delle nostre costruzioni. I carichi estremi fisici semplificati del fenomeno. Si basano
quali impatti, esplosioni ecc. si possono ritrovare su analisi sperimentali e case-studies.
nella quotidianit con una frequenza Metodi numerici: sono soluzioni
insospettabilmente alta. Infatti il problema degli numeriche delle equazioni della fluido-
attacchi terroristici, cos importante per la dinamica che governano il fenomeno
progettazione delle costruzioni strategiche, si fisico dellesplosione (analisi di Fluido
affianca a quello degli incidenti che, purtroppo, Dinamica Computazionale (CFD)).
interessano sempre un maggior numero di La scelta di quale sia il metodo migliore
1 dipende, ovviamente, da quante informazioni
fabbricati residenziali e produttivi . Per capire la
complessit del problema interessante riportare possediamo sullo scenario. Infatti, pi sar
la definizione di esplosione proposta da Genova- sofisticato il modello e pi parametri dovranno
Silvestrini [1] Con il termine esplosione si indica essere noti.
una violenta reazione, tipica degli esplosivi, I modelli empirici, pi semplici, hanno
generalmente un grado di approssimazione
maggiore. Esistono diversi manuali ([4] ad es.) in
1
Una interessante quantificazione del fenomeno in Italia si cui si trovano abachi e tabelle frutto di tantissime
pu trovare su analisi sperimentali. Questi dati possono essere
http://www.alborghettist.191.it/elenco_esplosioni_in_italia.html
in cui si mostra come gli incidenti esplosivi hanno una molto utili per valutare lentit del carico da
frequenza praticamente mensile.
2
esplosione perch permettono di avere un ordine esplosiva in termini di kg di TNT equivalente .Un
di grandezza delle differenti variabili interessate secondo livello di incertezza riguarda la geometria
nel problema e nellambito circoscritto delle dello scenario intesa sia come distanza tra la
condizioni sperimentali in cui sono stati elaborati posizione della carica e la struttura obiettivo sia
sono anche precisi. I modelli semiempirici sono come posizione relativa tra i vari oggetti presenti
sviluppati cercando di interpretare la base fisica (muri di protezione, opere di arredo urbano per le
del fenomeno analizzato tramite ipotesi esplosioni esterne, ma anche dimensione e grado
semplificative. Si possono trovare tantissimi di occupazione volumica degli ambienti in cui
manuali con questo tipo di formulazioni (ad es. [5], avviene unesplosione interna). Generalmente il
[6]). Un caso emblematico il metodo di Hudson parametro pi comunemente adottato che
per valutare leffetto di compensazione che descrive questa problematica la distanza di
subisce londa di pressione quando colpisce una stand-off d, ossia la distanza tra la posizione
superficie di larghezza finita. Infatti, la presenza della carica e lobiettivo.
degli effetti di bordo produce una riduzione Nella letteratura corrente ([1], [2], [4]) queste
ingente della pressione effettivamente presente due variabili (distanza d e massa in TNT
sul bersaglio. Hudson in [7] propone una serie di equivalente M) vengono espresse mediante una
ipotesi (ad. es la planarit dellonda di pressione nuova grandezza chiamata distanza scalata
incidente) che permettono di trovare una espressa dalla (1):
soluzione in forma chiusa delle equazioni che
definiscono il problema. Il metodo in questione d (1)
stato recentemente riscoperto da Tyas et alt. [8], z= 1
[9] che tramite alcuni test sperimentali hanno M3
dimostrato che la precisione ottenibile con questo
approccio molto superiore a quella che si ha con
gli usuali metodi (ConWep ecc). In tal senso si approssima spesso il carico
Modelli pi complessi vengono realizzati proveniente da una detonazione con un
mediante i software di fluido-dinamica diagramma pressione tempo triangolare/impulsivo
computazione (CFD) che forniscono soluzioni come quello mostrato in Figura 1 (a).
numeriche alle equazioni che rappresentano
analiticamente il problema : equazione di
continuit, equazione di Navier Stokes, equazione
di conservazione dellenergia.
Infatti, la principale difficolt consiste nel fatto P P
che tali equazioni contengono termini non lineari
che non sempre permettono di trovare soluzione Pside-on Pside-on
in forma chiusa. Nella maggior parte dei casi
necessario ricorrere ad una discretizzazione
numerica nello spazio e nel tempo. Il modo in cui t
viene effettuata questa discretizzazione (mesh) Fase positiva Fase positiva
caratterizza il codice di calcolo e le tecniche (a) (b)
numeriche che implementa: se viene scelto il
punto di vista lagrangiano si segue levoluzione Figura 1. Diagrammi pressione-tempo tipici di
detonazione (a) e deflagrazione (b).
dello stato di ogni singola particella con una mesh
che si deforma e si sposta con il materiale. Se si
sceglie lapproccio euleriano ci si concentra sullo
Si noti nella stessa immagine come, superata
stato del fluido in specifici punti dello spazio ai la durata della fase positiva di carico si crei una
diversi istanti di tempo. In questo caso la mesh depressione sul bersaglio. Tenerne conto o meno
fissa e viene attraversata dal materiale in nelle analisi strutturali dipende dalla precisione e
movimento. Esistono codici che utilizzano accuratezza del modello che si vuole sviluppare.
entrambi i sistemi secondo le varie situazioni Generalmente si trascura questo effetto senza
(Arbitrary Lagrangian Eulerian ad es.). commettere grossi errori soprattutto nei calcoli di
Con riferimento specifico al problema delle predimensionamento.
detonazioni esterne causate da attacchi terroristici Di seguito gli Autori si riferiranno
le incertezze e le difficolt da affrontare si esclusivamente a questo tipo di scenario.
possono descrivere in pi livelli: il primo quello
che riguarda la quantificazione della minaccia 2
Il fattore di equivalenza ricavato sulla base di
considerazioni energetiche tra il TNT e gli altri esplosivi.
3. MODELLO COSTITUTIVO DEI s
MATERIALI
fyk

Con particolare riferimento alle strutture in


C.A. la descrizione del modello costitutivo dei
materiali va sviluppata in ambito dinamico.
Infatti, sia il calcestruzzo sia lacciaio presentano
comportamenti sensibili alla velocit di
deformazione (strain-rate). Nei regimi di carico
Es
impulsivi/dinamici (lordine di grandezza 100- s
300 1/s) tipici delle esplosioni questa sensibilit sy
altera in maniera significativa le caratteristiche dei
materiali. Come ben sintetizzato in [10] per quanto
riguarda le propriet meccaniche dellacciaio Figura 2. Diagramma costitutivo dellacciaio.
allaumentare dello strain-rate si osserva:
aumento dello sforzo di snervamento fyk; Per tener conto degli effetti dinamici di strain
aumento dello sforzo di rottura ft; rate ci si riferiti alla formulazione del CEB 187
[11] nel quale si possono trovare le seguenti
aumento della deformazione ultima in
relazioni che modificano il valore di sforzo
trazione t.
massimo sul calcestruzzo (3),(4) e sulla
Il modulo elastico di Young risulta, al contrario,
corrispondente deformazione (5).
indipendente dalla velocit di deformazione. 1.026
Il calcestruzzo a sua volta allaumentare dello &c (3)
per &c 30s
1
strain-rate esibisce un comportamento dinamico fcm,dyn = fcm
caratterizzato da:
30 106
= fcm (&c ) per &c > 30s
1 (4)
1/3
aumento dello sforzo di rottura fcu; fcm,dyn
aumento del modulo elastico Ec;
un differente comportamento delle fessure In cui &c rappresenta il valore della velocit di
che non si sviluppano a partire da un deformazione nel calcestruzzo, mentre, =
singolo meccanismo (come nel caso 1/(5+3fcm/4) e = 10^(6.156-0.492).
quasi-statico), ma si formano e si
&c
0.02
c1,dyn = c1
sviluppano in punti differenti allo stesso (5)
6
tempo; 30 10
aumento della complessiva resistenza
flessionale.
Nei modelli strutturali presi in considerazione
c (<0)
dagli autori nel presente lavoro si scelto di tener
conto di queste caratteristiche secondo fcm
lapproccio della moderna letteratura ([11],[12]). In
fcu
entrambi i documenti citati si propongono delle
formulazioni che tengono conto del
comportamento dinamico aggiornando le
caratteristiche meccaniche statiche.
Per quanto riguarda lacciaio si scelto un
modello idealmente elasto-plastico come quello c
presentato in Figura 2. Per il calcestruzzo ci si c1 c,lim
riferiti al MC 2010 [12] e si utilizzato un legame
sforzo deformazioni descritto dalla (2) e Figura 3. Diagramma costitutivo del calcestruzzo.
rappresentato in Figura 3:

k c / c1 ( c / c1) Nello stesso codice [11] si propone la


2
(2)
c = fcm seguente formula di variazione dello sforzo di
1 + (k 2) c / c1 snervamento dellacciaio (6):
6 &s
per & < 10s
1 (6)
In tale relazione (2) k rappresenta il rapporto tra il f yk,dyn = f yk 1 + ln 5
s

modulo elastico tangente e quello secante. f yk 5 10


4. MODELLI STRUTTURALI equivalenza energetica; si rimanda a [16] per una
descrizione dettagliata del modello.
Nel caso di carichi impulsivi dovuti a
detonazioni, i crolli strutturali si possono q(t)
distinguere in due principali categorie come ben
sottolineato in [10]: x
crolli localizzati di parti della struttura
circoscritte (punching, spalling etc.)
direttamente dovute alleffetto dellonda v(x,t)
durto sugli elementi strutturali; l
crolli globali che interessano la struttura
nella sua totalit. Spesso accadono a
(a)
seguito di crolli localizzati e sono PE(t)
strettamente connessi al grado di
robustezza della struttura.
Ovviamente i crolli globali sono i pi pericolosi ME(t)
e la capacit di ridistribuire i carichi a seguito del vE(t)
collasso di un singolo elemento una delle KE(t)
caratteristiche richieste dalle moderne normative
prestazionali. Nel progetto e nelle analisi entrambi
i tipi di crolli vanno presi in esame. Gli autori (b)
hanno affrontato diversi casi di studio che
riguardano la resistenza di singoli elementi
Figura 4. Trave (a) e corrispondente modello ad
strutturali al carico da esplosione.
un grado di libert (SDOF) (b)
Ad esempio in [13] e [14] sviluppata una
particolareggiata analisi parametrica su quali
siano le variabili che maggiormente influenzano il
In sintesi il comportamento dinamico
comportamento di travi semplicemente
delloscillatore viene rappresentato da due
appoggiate in C.A. sottoposte alle pressioni
equazioni differenziali lineari a coefficienti variabili
provenienti da esplosioni. In questi lavori si
accoppiate: una valida in campo elastico ed una in
evidenziato come snellezza (Luce/altezza
campo plastico (7b).
sezione) e massa della trave siano i parametri
d2v (t)
chiave per indagare la risposta strutturale. M E,el E2 + KE,el (t) vE (t) = PE (t) per 0 vE vEy (7a)
dt
d 2v (t)
4.1. MODELLO SDOF M E,pl E2 + K E,pl (t) vE (t ) + (t )vEy = PE (t) per vEy < vE vEu (7b)
dt
dove = (K E,el (t) K E,pl (t))
Il modello dinamico strutturale pi semplice
per indagare il comportamento di singole travi Nelle equazioni (7b) si sono introdotti i valori
quello di oscillatore ad un solo grado di libert delle masse equivalenti: ME,pl=0.66 Massatrave per
(SDOF). In Figura 4 mostrato il caso sviluppato il campo plastico e ME,el=0.78 Massatrave per il
dagli Autori: trave semplicemente appoggiata campo elastico; il carico equivalente assunto
investita da unonda di pressione piana. Tale trave pari a PE=ql. Tali valori, desunti da [04],
viene rappresentata con un oscillatore esprimono lequivalenza energetica tra la trave
caratterizzato da massa equivalente ME e reale e lo SDOF equivalente e luguaglianza tra il
rigidezza equivalente KE. Non si considera lo massimo spostamento di una sezione
smorzamento in quanto non significativo: in caso caratteristica della trave (sezione di mezzeria ad.
di carichi impulsivi leventuale collasso es.) e il massimo spostamento delloscillatore
dellelemento avviene usualmente durante il primo elementare. La soluzione di tali equazioni stata
picco di spostamenti ed scarsamente probabile determinata in via numerica implementando in
che possa accadere durante le successive ambiente MATLAB il metodo delle differenze finite
oscillazioni libere [15]. nella sua formulazione esplicita. Si rimarca come
Il comportamento non lineare della trave la presenza dei coefficienti variabili KE,el e KE,pl
discende dallipotesi che il collasso sia di tipo tenga conto istante per istante della variazione
flessionale ed avvenga con formazione di cerniera delle caratteristiche meccaniche dei materiali con
plastica concentrata in mezzeria. Il legame tra la lo strain-rate (equazioni (3-6)). Lo Stato Limite
relazione sezionale momenti-curvature e la Ultimo coincide con il raggiungimento della
relazione equivalente forza-spostamenti (Figura 5) deformazione ultima della fibra di calcestruzzo pi
calcolato mediante equazioni di equilibrio e di compressa.
M 2M 2v (8)
+ q =
x 2 t 2
Mu
K K 2v (9)
My M = M tanh = M tanh 2
M M x
K (t) 2v( x,t)3v( x,t)
2
2 K (t) 2v(x,t) K (t)
K (t) sech 2 tanh +
M (t) x2 x3
M (t) x2 M (t) (10)
2 K (t) 2v(x,t) v( x,t)
4 2v(x,t)
+K (t) sech + = q ( x,t)
K M (t) x2 x
4 t2

y u
(a) Tale equazione (10) stata integrata, nel
tempo e nello spazio, in forma numerica con il
8 Mu metodo delle differenze finite nella sua
Pu = qu l = Pu Py
P l KE,pl = formulazione esplicita mediante un originale
vEu vEy
Pu codice sviluppato in ambiente MATLAB. Si
Py sottolinea come i termini K e M siano variati
vEu = vEy + (u y ) lp l
1
KE,pl 4
istante per istante in funzione dello strain-rate
8 My
mediante le precedenti equazioni (3-6). Ma
Py = qy l = importante anche il fatto che in questo modello la
l pu l
vEpu = plasticit e la non linearit della struttura siano
Py 384 K
2 2 distribuite e non concentrate. In altri termini non si
= = fa ricorso al concetto di cerniera plastica, ma la
KE,el KE,el vEy 5 l3
non linearit flessionale direttamente espressa
vEy vEu vE nellequazione del moto (10). Anche in questo
vEpu caso il raggiungimento dello SLU di collasso
coincide con lo schiacciamento della fibra di
5 qy l 4 5 Py l 3 (b)
vEy = = calcestruzzo pi compressa.
384 K 384 K

4.3. MODELLO FE
Figura 5. Relazione sezionale Momenti-Curvature
(a) e legge Forza-Spostamenti dello SDOF Per completezza si anche sviluppato un
equivalente (b). modello agli elementi finiti mediante il software
commerciale Midas Gen 2012 (v2.1). Nello
specifico si utilizzato il modello non lineare
4.2. MODELLO TRAVE CONTINUA dinamico a fibre ed il criterio di collasso il
medesimo di quello degli altri modelli: si ha la
Il modello SDOF, apprezzabile per la rottura quando la fibra pi compressa di
semplicit dimpostazione ed il ridotto onere calcestruzzo raggiunge la massima deformazione.
computazionale, risente per delle semplificazioni Poich il codice non permette di tener conto degli
adottate, quale ad esempio la lunghezza della effetti di strain-rate sono state inserite come dato
cerniera plastica. Tale grandezza fondamentale di input le caratteristiche meccaniche dei materiali
per la determinazione del comportamento non calcolate nel modello a trave continua nellultimo
lineare, ma le formulazioni maggiormente adottate istante prima della rottura.
nella letteratura si basano su studi empirici [17].
Inoltre lo SDOF fornisce le informazioni relative 4.4. CASO STUDIO
allo spostamento di una sola sezione della trave di
conseguenza rimangono completamente incogniti I tre modelli descritti ai precendenti 4.1, 4.2,
i campi di spostamento e curvatura nel resto della 4.3 sono stati utilizzati per calcolare la risposta di
struttura. alcune travi in C.A. sottoposte sperimentalmente a
Un modello pi accurato che supera le carico da esplosione da Magnusson e Hallgren
imprecisioni dello SDOF stato discusso in [16]. [18],[19]. In questo modo stato possibile testare i
Gli autori, in tale lavoro, sulla base della teoria modelli con risultati sperimentali attendibili.
della trave di Euler-Bernoulli (equazione (8)) Lanalisi qui presentata riguarda la trave B40_D5,
propongono un legame momento-curvatura semplicemente appoggiata soggetta ad un carico
espresso dallequazione (9). Lintroduzione di approssimato come uniforme nello spazio (poich
questultima nellequazione (8) produce la carica si trovava ad una distanza di stand-off
lequazione alle derivate parziali a coefficienti sufficientemente grande) e con landamento nel
variabili fortemente non lineare (10). tempo mostrato nella Figura 6.
q (kN/m)
450
Cella carico 1
400 Cella carico 2

350

300

250

150

100
Figura 7. Andamento temporale degli spostamenti
50 t (ms) nella sezione in mezzeria per la trave B40_D5
calcolato con diversi modelli teorici al confronto
0 dei risultati sperimentali.
0 1 2 3 4 5 6
Si pu notare come il modello a trave continua
(BEAM) fornisca la previsione migliore soprattutto
Figura 6. Andamento temporale del carico per la per quel che riguarda il tempo di raggiungimento
trave B40_D5. del collasso (circa 4 msec).

0 l/4 l/2 3l / 4 l x
0.00
t = 1 ms
0.01
Le caratteristiche geometriche e meccaniche
della trave sono sintetizzate nella Tabella 1. 0.02
t = 2 ms
0.03

0.04

0.05
Lunghezza 1.5 m Rck Calcestruzzo 43 MPa t = 3 ms
0.06
Larghezza 0.300 m cu Calcestruzzo 3.59
Altezza 0.160 m fyk 604 MPa 0.07

Copriferro 0.025 m Es 210 GPa 0.08 (x) a rottura


Armatura tesa 5 6 mm Densit lineare 120 kg/m (1/m)
Armatura
210 mm Staffe 8 mm
compresa

Figura 8. Andamento temporale delle curvature


Tabella 1. Caratteristiche geometriche e lungo tutta la trave B40_D5 calcolato con il
meccaniche della trave B40_D5. modello a trave continua.

Si osservi che le misurazioni effettuate da


Magnusson e Hallgren, che proseguono dopo il
raggiungimento della deformazione ultima del
5. RISULTATI E APPLICAZIONI calcestruzzo, rivelano una dislocazione plastica
post-rottura, non calcolabile con i modelli teorici
5.1. ANALISI DINAMICHE qui utilizzati. Questi comunque forniscono risultati
praticamente coincidenti con quelli sperimentali
In Figura 7 sono riportati i risultati dei tre modelli per la durata significativa dellevento.
sopra illustrati in riferimento allo spostamento Come detto in precedenza il modello a trave
della sezione di mezzeria della trave B40_D5. continua permette di conoscere pi
compiutamente il campo degli spostamenti e delle Lunghezza Travi m 612
curvature come mostrato in questo caso nelle Snellezza h/L 1/9-1/15
Figura 9 e Figura 8 rispettivamente. base h/2.5
A s1 0.0050.01
s1 =
bd
x As2 0.250.5
0 l/4 l/2 3l / 4 l u=
0 A s1
2 t = 1 ms Cls MPa fck=2040
Acciaio B450 C
4

6 Tabella 2. Caratteristiche geometriche e


t = 2 ms
meccaniche delle travi utilizzate per le analisi
8 statistiche.
10
t = 3 ms P MPa
12

14
Carico Alto
16 0.8 Carico Basso
v (mm) v(x) a rottura
0.4

Figura 9. Andamento temporale degli spostamenti 0.2


v lungo tutta la trave B40_D5 calcolato con il
modello a trave continua.

2.7 5 t msec

5.2. ANALISI STATISTICHE Figura 10. Scenari di carico considerati


nellanalisi.
Le analisi presentate nel 5.1 dimostrano la
consistenza di entrambi i modelli teorici SDOF e
BEAM. ragionevole quindi sviluppare gli
approcci presentati in [13] e [14] per studiare
laffidabilit e la sicurezza di travi in C.A.
normalmente utilizzate nella pratica costruttiva.
Con questo scopo si presentano in questa sede i
risultati ottenuti con il modello SDOF equivalente
per 4000 travi semplicemente appoggiate
soggette ad un carico uniformemente distribuito le
cui caratteristiche sono sintetizzate nella Tabella
2. Allinterno dei limiti presenti in questultima i
parametri sono stati fatti variare secondo una
distribuzione uniforme per indagare una vasta
variet di casi.
Si sono considerati semplicemente due
scenari di carico (triangolare nel tempo) distinti in
scenario Alto e Basso le cui caratteristiche
sono sintetizzate nella Figura 10: il carico Alto
prevede unintensit che varia uniformemente tra
0.4 e 0.8 MPa, mentre la durata varia a sua volta
tra 2.7 e 5 msec. Il carico Basso ha intensit Figura 11. Percentuali di collasso delle travi
variabile tra 0.4 e 0.2 MPa e durata con le stesse esaminate con riferimento a tutti gli scenari di
caratteristiche del carico Alto. carico.
In Figura 11 sono mostrate le percentuali di
collasso di tutte le travi analizzate. Come si evince
facilmente il carico alto diventa pericoloso per
snellezze superiori a 10-11, poich pu arrivare a
percentuali di superamento dello SLU anche
maggiori del 50% (nel caso di snellezze 14-15).
La situazione ovviamente molto meno
pericolosa nel caso di carico basso in cui gli
episodi di collasso sono molto pochi e
raggiungono percentuali di collasso massime del
30% nel solo caso delle snellezze maggiori.

Figura 13. Interpolazione statistica delle massime


velocit raggiunte per la condizione di carico alto.

In Figura 12 e Figura 13 sono mostrate le


interpolazioni statistiche ai minimi quadrati dei
massimi spostamenti e delle massime velocit
rispettivamente. La funzione polinomiale che le
interpreta un paraboloide cubico rappresentato
dallequazione (11) in cui x rappresenta la
lunghezza delle travi e y la snellezza delle stesse.

(11)
f ( x, y) = p0 + p10 x + p01 y + p20 x2 + p11xy +
Figura 12. Interpolazione statistica dei massimi
+ p02 y 2 + p12 xy 2 + p03 y3
spostamenti per la condizione di carico alto.

Con riferimento ai soli casi in cui non vi stato


il raggiungimento dello SLU, possibile sviluppare
una interpolazione ai minimi quadrati dei risultati
della sperimentazione numerica con lo scopo di
fornire una semplice funzione polinomiale in grado
di prevedere con una certa approssimazione quali
possano essere i massimi spostamenti delle travi
nelle due condizioni di carico. Infatti, i parametri
che maggiormente influenzano la risposta in
termini di massimo spostamento sono la snellezza
della trave e la sua massa (lunghezza). Come
spiegato in [13] e [14] al crescere della snellezza,
diminuisce la rigidezza e di conseguenza
aumentano i massimi spostamenti. Al crescere
della massa gli effetti inerziali della struttura
divengono pi importanti, e questo pu portare a
incrementi o decrementi degli spostamenti
massimi, a seconda delle caratteristiche del carico Figura 14. Interpolazione statistica dei massimi
applicato. spostamenti per la condizione di carico basso
3
I coefficienti del paraboloide per i vari casi Per interpretare la Tabella 4 si precisa che:
studiati sono riportati nella seguente Tabella 3, i SSE= Somma dei quadrati degli scarti.
parametri statistici che misurano laccuratezza R-square= misura come linterpolazione
3
dellinterpolazione si trovano nella Tabella 4. interpreti la variazione dei dati sperimentali,
tecnicamente il rapporto tra la somma dei
quadrati degli scarti della regressione
rispetto alla media e la somma dei quadrati
degli scarti totali.
A.R_square= una misura del parametro
precedente (R-square) corretta tenendo
conto dei gradi di libert del modello.
RMSE= Deviazione standard degli errori.

6. CONCLUSIONI
La determinazione della risposta strutturale di
elementi in C.A. a carichi esplosivi argomento
complesso ed in continua evoluzione. I modelli
strutturali proposti nel 4 hanno fornito ottimi
risultati, ma possono essere ancora migliorati: ad
esempio basandosi sulla teoria della trave di
Timoshenko (includendo deformazione a taglio e
inerzia rotatoria) oppure scegliendo differenti
Figura 15. Interpolazione statistica delle massime criteri di collasso. Limportanza dello strain-rate
velocit raggiunte per la condizione di carico giustifica il maggiore sforzo computazionale
basso. connesso alla sua applicazione, in particolare nei
casi in cui si raggiungono velocit di deformazione
dellordine dei 100-300 1/s come facilmente
P0 P10 P01 P20 P11 P02 P12 P03
S.A. -1.293 -0.055 0.388 -0.009 0.027 -0.045 -0.001 0.002 accade nel caso di esplosioni. Le differenze tra il
V.A. -116.0 0.200 32.780 -0.430 0.690 -3.296 -0.034 0.111 modello SDOF ed il modello a trave continua sono
S.B 0.988 -0.071 -0.218 0.003 0.007 0.017 -0.000 -0.000 state descritte in precedenza. In particolare il
V.B 16.71 -1.403 -3.699 0.084 0.114 0.334 -0.002 -0.010 primo tende a sottovalutare il tempo di
raggiungimento dello SLU e fornisce solo il valore
Tabella 3. Valori dei coefficienti del paraboloide e del massimo spostamento della sezione critica
delle misure degli scarti per le varie analisi (generalmente quella di mezzeria) Si rimarca che
presentate. la scelta tra i due va effettuata riguardo allo
specifico caso a seconda di quale sia lobiettivo
Si noti come linfluenza della variabile y dellanalisi. In poco tempo lo SDOF fornisce
(snellezza = luce/altezza) ha unimportanza molto indicazioni sulla velocit e spostamento della
maggiore di quella della lunghezza delle travi x. sezione di mezzeria della trave, il modello a trave
Questo si pu dedurre dalla funzione stessa continua pi preciso ma richiede oneri
espressa dalla (11) in cui la y compare con computazionali ben maggiori.
potenza terza e la x solo con potenza seconda. Le analisi statistiche del 5.2 sono suscettibili
di approfondimenti. In questa sede si fa osservare
che lidea di interpretare i massimi spostamenti
SSE R-square A. R-square RMS con una funzione polinomiale come la (11)
S.A. 0.576 0.557 0.552 0.025
V.A. 489.9 0.177 0.168 0.740
produce scarti abbastanza bassi (RMSE=0.02) nel
S.B 1.309 0.543 0.541 0.026 calcolo della risposta, a conferma della
V.B 1058 0.2919 0.288 0.749 significativit dei parametri considerati nellanalisi.

Tabella 4. Valori dei coefficienti del paraboloide e


delle misure degli scarti per le varie analisi
presentate. 7. BIBLIOGRAFIA
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Tumba, Sweden; 2003.

8. RINGRAZIAMENTI
Flavio Stochino ringrazia la Fondazione Banco di
Sardegna per il supporto finanziario.
PROVA DI PRESSOFLESSIONE elevazione, la ricerca si concentra da qualche
anno sulle connessioni inghisate tra colonna e
CICLICA SU UN PILASTRO fondazione (si veda ad esempio [03][05]).
PREFABBRICATO COLLEGATO La memoria riporta i risultati di una prova di
pressoflessione ciclica su un pilastro prefabbricato
AL PLINTO TRAMITE FERRI DI lungo 3.70 m avente sezione quadrata di lato 0.50
RIPRESA INGHISATI m, inghisato ad un plinto di dimensioni 1.741.20
2
m e spessore 0.50 m. Il plinto delimitato da due
NERIO TULLINI, Universit di Ferrara travi metalliche HEB 500, allanima delle quali
FABIO MINGHINI, Universit di Ferrara stata saldata larmatura principale, costituita da
dodici barre 20 (Figura 1). Otto barre 20,
ripiegate a uncino attorno allarmatura del plinto,
SUMMARY sono state progettate per fuoriuscire di 1 m da
questo e realizzare il collegamento con il pilastro.
The results of a cyclic test on a precast RC Due tubi in PVC di diametro interno pari a 140 mm
(Figura 2a) sono stati posizionati fra le armature
column connected to the foundation through a
del plinto allo scopo di realizzare altrettanti fori per
grouted sleeve joint are presented. The column,
il passaggio delle barre Dywidag utilizzate per la
having square cross-section with side length 0.5
precompressione esterna (3.3). La disposizione
m, was 3.7m heigh. It was subjected to an axial
dellarmatura nel pilastro riportata in Figura 1,
compression of 1700 kN using two externally post-
dove sono indicati i tubi corrugati per linnesto
tensioned 47mm-diameter Dywidag bars. A
delle barre di inghisaggio e liniezione della malta.
transverse displacement time-history was applied
La sezione traversale in corrispondenza del giunto
to the column cross-section 2.8m far from the
plinto-pilastro riportata in Figura 2b, dove
column-foundation joint using a worm screw jack
appare evidente il contributo delle sole barre di
with nominal loading capacity of 500 kN. The test
was stopped after 19 displacement cycles, when inghisaggio. La Figura 2c si riferisce alla sezione
trasversale tipica entro la lunghezza di
the complete spalling of the concrete cover took
inghisaggio, caratterizzata da un doppio ordine di
place at the base-joint. Correspondingly, a 15%
staffe, quadrate e romboidali, con passo 10 cm,
degradation of the base-joint resistance was
mentre nella Figura 2d riportata la sezione
attained and the drift reached 5.25%. At this
trasversale tipica per distanze dal giunto superiori
deformation level, the dowel action involving the
connection rebars was significant, leading to a a 1 m. I getti di plinto e pilastro sono stati realizzati
a quattro giorni di distanza luno dallaltro, il primo
maximum slip within the joint of about 7 mm. The
con le ali delle travi metalliche appoggiate a terra
ultimate curvature was about 10 times the yielding
e le barre di ripresa verso lalto, il secondo con la
curvature. Then, a behaviour factor of about 3.7
gabbia in posizione orizzontale. A due giorni dal
was estimated for use in spectral response
getto del pilastro, questo stato posizionato
analyses based on the Italian Standard.
verticalmente al di sopra del plinto ed stata
iniettata la malta di inghisaggio allinterno degli
otto tubi corrugati. Le prove di compressione su
1. INTRODUZIONE cubetti prelevati dagli impasti, effettuate il giorno
della prova ciclica dopo un tempo t di maturazione
superiore a 70 giorni, hanno fornito le resistenze
Nel settore delle strutture prefabbricate in medie Rcm(t) = 62.2, 61.3 e 70.8 MPa,
conglomerato cementizio armato (c.c.a.) rispettivamente per plinto, pilastro e malta. Nove
crescente la necessit di comprendere il spezzoni di barre ad aderenza migliorata,
comportamento ciclico delle connessioni, prelevati dalle forniture per le gabbie di plinto e
indagandone duttilit e capacit dissipativa, tema pilastro, sono stati inviati alle prove di trazione, da
quanto mai attuale dopo i recenti eventi sismici in cui si ottenuto una tensione media di
Emilia. Fra le varie tipologie di connessione, vi snervamento fym = 531.4 MPa ed il
da tempo un particolare interesse per quelle soddisfacimento dei requisiti richiesti allacciaio
ottenute per inghisaggio con malta delle barre di B450C.
armatura, in quanto ad esse si chiede di La prova, condotta presso il Laboratorio Prove
ripristinare la continuit tipica delle strutture di Ingegneria Strutturale (La.P.I.S.) del
gettate in opera. Ad esempio, in [01] e [02] sono Dipartimento di Ingegneria dellUniversit di
riportati i risultati di test di pressoflessione su Ferrara, ha permesso di valutare il diagramma
colonne con un giunto inghisato a met ciclico momento-curvatura del giunto plinto-
dellaltezza. In Italia, dove la maggior parte delle pilastro, evidenziando duttilit e capacit
strutture prefabbricate presenta un solo piano in dissipativa del sistema costruttivo.
Figura 1. Disposizione delle armature nel provino, sezione longitudinale. Misure in millimetri.

b c d

a
Figura 2. Sezioni trasversali A-A (a), B-B (b), C-C (c) e D-D (d) indicate in Figura 1. Misure in millimetri.

3. ALLESTIMENTO DELLA PROVA 3.1. BANCO PROVA

Il provino stato installato sul banco prova Il banco prova utilizzato si compone di due
con lasse geometrico del pilastro in posizione travi di contrasto HEB 1000 di acciaio da
orizzontale, utilizzando le forature presenti nelle carpenteria S 235, posizionate allinterno di un
travi metalliche inglobate nel getto del plinto vano presente nel pavimento del laboratorio. Da
(Figura 2a). In particolare, ciascuna trave stata queste spicca un telaio costituito da due colonne
bullonata al telaio di contrasto per mezzo di sei IPE 500 e due traversi HEB 400, irrigidito da
barre filettate M27. membrature diagonali ottenute da profili
Figura 4. Provino installato sul banco prova.

1 MN collegati in parallelo (Figura 5b) e vincolati


ai profili verticali disposti fra i traversi del telaio
(Figura 3). Il pilastro stato sollecitato con un
carico assiale N = 1700 kN. La misura della
Figura 3. Vista posteriore del telaio del banco compressione assiale stata effettuata per mezzo
prova. di due trasduttori di pressione con portata
nominale 700 bar, collegati al circuito
IPE 450 (Figura 3). La Figura 4 mostra il provino oleodinamico di alimentazione dei martinetti.
montato sul banco prova.

3.2. SISTEMA DI APPLICAZIONE DEL CARICO 4. STRUMENTAZIONE DEL PROVINO


TRASVERSALE
Undici misure di spostamenti relativi e sette
Il sistema di applicazione del carico misure di spostamenti assoluti sono state rilevate
trasversale costituito da un attuatore mediante potenziometri lineari, di seguito indicati
elettromeccanico a vite senza fine con capacit di con la sigla Lx, con x = 1, , 18.
carico 500 kN, alloggiato allinterno di un supporto
in lamiera dacciaio bullonato alle travi di contrasto
(Figura 5a). Allocchiello dellattuatore vincolato 4.1. TRASDUTTORI PER LA MISURA DI
un elemento a forma di pi-greco che supporta una SPOSTAMENTI RELATIVI
cella di carico con portata nominale 500 kN e
sensibilit di 2 mV/V, a cui avvitato uno snodo Allo scopo di valutare lo stato deformativo
sferico. Completano il sistema le due piastre nella zona di potenziale formazione di una
dacciaio per il trasferimento del carico, serrate cerniera plastica, otto trasduttori (da L1 a L8) per
alle facce inferiore e superiore del pilastro per la misura di spostamenti relativi sono stati
mezzo di quattro barre filettate M27. Il braccio posizionati, con base di misura 500 mm, in
dellazione ciclica esercitata dallattuatore rispetto prossimit del collegamento con la fondazione
al giunto plinto-pilastro pari a 2.80 m. (Figura 5c). In particolare, essi sono stati vincolati
al provino in corrispondenza delle barre di
inghisaggio, in numero di due per ogni faccia del
3.3. SISTEMA DI APPLICAZIONE DELLA pilastro. Altri due trasduttori (L9 e L10) sono stati
COMPRESSIONE ASSIALE posizionati, con base di misura 100 mm, al centro
delle facce superiore e inferiore del pilastro, allo
Due barre Dywidag 47 WR sono state scopo di valutare lo stato deformativo al di fuori
ancorate ad una estremit tramite forcelle poste della zona di potenziale formazione della cerniera
sulle facce laterali di una cuffia nervata collocata plastica. Infine, un trasduttore (L17) stato
in testa al pilastro (Figura 4), e fissate allelemento posizionato verticalmente in corrispondenza del
di contrasto posto nella parte posteriore del telaio giunto plinto-pilastro, al fine valutare le possibili
tramite manicotti filettati. Su tale elemento di deformazioni da taglio delle barre di inghisaggio
contrasto sono posti due martinetti idraulici da durante o dopo la formazione della cerniera
a b c
Figura 5. Elemento a pi-greco collegato all'attuatore elettromeccanico, cella di carico, snodo sferico e
piastre serrate alle facce superiore e inferiore del pilastro (a); cuffia posteriore per lalloggiamento dei due
martinetti da 1 MN, vista dallalto (b); strumentazione del provino in corrispondenza del giunto pilastro-
fondazione (c).

L11
Lm
L1 L1 L2
L9 L17
L17 L6 L9 L8
L6
L5 L5 L10 L7
L3 L10
L18 L3 L4
L13
b
L15

Lbot L L top
a

Figura 6. Vista laterale della configurazione di prova con indicazione della posizione dei trasduttori per la
misura di spostamenti relativi, in rosso, e assoluti, in blu (a). Sezione trasversale con ubicazione dei
trasduttori per la misura di spostamenti relativi in corrispondenza del collegamento plinto-pilastro (b).
Misure in millimetri.

plastica. Le posizioni dei trasduttori per la misura 4.2. TRASDUTTORI PER LA MISURA DI
di spostamenti relativi sono indicate nella vista SPOSTAMENTI ASSOLUTI
laterale di Figura 6a e nella sezione trasversale di
Figura 6b, dove essi sono rappresentati in rosso. Le rototraslazioni rigide del plinto dovute alle
deformazioni subite dal telaio di contrasto
N

L11 L12 1

e
s s

S1 S3 Lm
Lbot L L top

S2 S4
Figura 8. Modello per il calcolo di spostamenti
trasversali e eccentricit dello sforzo normale.
L13 L14
Cicli
L15 L16 1 3 6 9 12 15 19
160
120

(mm)
verticale(mm)
80
Spostamento verticale
Figura 7. Ubicazione dei trasduttori per la misura 40
di spostamenti assoluti in corrispondenza del
telaio di contrasto. Misure in millimetri. 0
Spostamento

-40
sono state rilevate nel corso della prova da
quattro trasduttori con asse orizzontale (da L11 a -80
L14) e due trasduttori con asse verticale (L15 e s
L16) vincolati con basi magnetiche a supporti -120
indipendenti appoggiati sul pavimento del
laboratorio. Infine, un trasduttore (L18) stato
-160
posizionato con asse verticale in corrispondenza 0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20
10
3
dellattuatore allo scopo valutare gli spostamenti
della sezione caricata. Le posizioni dei trasduttori Tempo (s)
per la misura di spostamenti assoluti sono indicate Figura 9. Spostamento netto della sezione
nella vista laterale di Figura 6a e nella vista distante 2.80 m dal giunto e scorrimento nel
frontale di Figura 7, dove essi sono rappresentati giunto.
in blu. In questultima compaiono anche i quattro
indicatori di prossimit (da S1 a S4), posizionati dal trasduttore L17. In particolare, , 18 e 1
sul plinto allo scopo di segnalare il superamento indicano rispettivamente lo spostamento della
del franco di sicurezza tra le barre Dywidag e i sezione caricata, distante L = 2800 mm dal
bordi dei fori passanti. giunto con la fondazione (si veda anche la Figura
6a), quello della sezione in cui stato posizionato
il trasduttore L18, distante Lm = 255 mm dalla
5. ELABORAZIONE DEI RISULTATI prima e, infine, quello della testa del pilastro,
distante Ltop = 900 mm dallattuatore. Lo
5.1. SPOSTAMENTO TOTALE, DRIFT E spostamento totale della sezione caricata
SCORRIMENTO pertanto fornito dalla relazione:

Una volta detratto, istante per istante, leffetto = s + (18 s) L/(L + Lm) (1)
dei moti rigidi del telaio dalla registrazione del
trasduttore L18 in corrispondenza dellattuatore, mentre, per definizione, la quantit = ( s)/L
possibile valutare lo spostamento totale della rappresenta il drift. In Figura 9 sono riportati gli
sezione caricata utilizzando lo schema riportato in andamenti di e s (positivi verso lalto) nel corso
Figura 8, che si differenzia da quelli utilizzati nel della prova, terminata dopo 19 cicli completi di
database [06] e nei lavori [07] e [08] per la spostamento. Durante lultimo ciclo, con il provino
presenza dello scorrimento s, misurato inflesso verso il basso (Figura 10), sono entrati
11), dove si verificato il completo distacco del
copriferro.

5.2. ECCENTRICIT DELLO SFORZO


NORMALE

Lo sforzo normale pu pensarsi applicato, ad


ogni istante, secondo la direzione assunta dalle
barre Dywidag utilizzate per la precompressione
esterna. Queste, a loro volta, sono ancorate alla
cuffia nella parte posteriore del plinto, a distanza
Lbot = 1230 mm dal giunto tra pilastro e fondazione
(Figura 6a). Dallo schema di Figura 8 immediato
Figura 10. Configurazione del provino osservare come, in corrispondenza del giunto, lo
corrispondente al massimo spostamento verso il sforzo normale presenti una certa eccentricit
basso raggiunto nel corso della prova. rispetto allasse geometrico del pilastro, legata allo
scorrimento s dalla relazione:

e = Lbot 1/( Lbot + L + Ltop) s (2)

dove lo spostamento 1 della testa del pilastro pu


essere valutato in funzione dello spostamento
della sezione caricata dallattuatore mediante
lequazione 1 = s + ( s) (L + Ltop)/L.

5.3. LEGAME MOMENTO-CURVATURA

Il momento flettente Mbase nella sezione del


pilastro in corrispondenza del giunto con la
fondazione deriva dalla seguente espressione:

Mbase = (Fapp Fpesi)L + Ne (3)


Figura 11. Cuneo di rottura della faccia inferiore in cui Fapp indica la forza applicata dallattuatore e
del pilastro in corrispondenza del giunto al termine
misurata dalla cella di carico, (Fapp Fpesi)L il
della prova.
contributo del primo ordine e Ne quello del
secondo ordine, legato alleccentricit valutata
22.69 (P) 0.12
(SC)
tramite la (2). Nella (3), Fpesi rappresenta un
0.53
(D)
0.75 5.11 (CA) contributo correttivo dipendente dai pesi propri del
2.36 (PC) (F)
pilastro e dei sistemi di applicazione del carico
1850
Fpesi trasversale (3.2) e della compressione assiale
L = 2800
(3.3). Esso stato calcolato utilizzando lo
3120 schema di Figura 12, che identifica Fpesi con la
3290
reazione di un vincolo dappoggio posto a
3675
distanza L = 2800 mm dal giunto plinto-pilastro e
dove i singoli contributi si riferiscono a: pilastro
Figura 12. Modello per il calcolo del contributo dei
(P), piastre di carico (PC), snodo sferico e cella
pesi propri. Misure in millimetri, pesi in kN.
(SC), barre Dywidag (D) con relative forcelle (F) e
cuffia anteriore (CA). Ai fini del calcolo, il vincolo a
in funzione gli indicatori S2 e S4 (Figura 7).
sinistra stato schematizzato con un incastro in
Corrispondentemente, per lo spostamento
fase elastica e con una cerniera a seguito della
trasversale, lo scorrimento e il drift, si sono
plasticizzazione della sezione di base del pilastro.
raggiunti i massimi valori assoluti = 155 mm,
In particolare, si ottenuto Fpesi = 15.77 kN nel
s = 7.3 mm e = 5.25%. La rottura avvenuta in primo caso e Fpesi = 17.47 kN nel secondo.
prossimit del giunto con la fondazione con la Corrispondentemente, il contributo in termini di
formazione di due cunei di calcestruzzo, uno nella
momento alla base, pari a FpesiL, risulta 44.15
faccia superiore ed uno in quella inferiore (Figura
kNm e 48.92 kNm. La quantit F = Mbase/L 800
+
definita a partire dalla (3) ha il significato di forza M base,max
trasversale equivalente, [07]. 600
+
La curvatura della sezione di base del pilastro 0.85M

Momento, M base (kNm)


base,max
nel corso della prova stata valutata utilizzando le 400

registrazioni degli otto trasduttori L1-L8 (Figura 6). base,y
200
In particolare, note ad ogni istante le deformazioni

dalle relazioni 12 = mL1-L2/b, 34 = mL3-L4/b, 57 = 0
base,u

mL5-L7/b e 68 = mL6-L8/b, con b = 500 mm base di


misura utilizzata e mL1-L2, mL3-L4, mL5-L7 e mL6-L8 -200
medie delle acquisizioni, rispettivamente, delle
-400
coppie di trasduttori L1 e L2, L3 e L4, L5 e L7 e, 0.85M base,max
infine, L6 e L8, posti sulla medesima fibra
orizzontale (Figura 6b), il calcolo della curvatura -600
M base,max
pu essere effettuato, nellipotesi di
-800
conservazione delle sezioni piane, tramite la
relazione: -0.12 -0.08 -0.04 0.00 0.04 0.08 0.12
Curvatura, base (1/m)
base,1 = (34 12)/d1 (4)
Figura 13. Diagramma momento-curvatura nella
con d1 = 660 mm o tramite la relazione alternativa sezione di base del pilastro e corrispondente
diagramma inviluppo (curva rossa con quadratini).
base,2 = (57 68)/d2 (5)
800
con d2 = 200 mm. Nel seguito la curvatura alla M base,y2 M base,max M base,u
base nel piano di carico verr indicata 600 M base,y1
semplicemente con il simbolo base, avendo la (4)
Momento, M base (kNm)
Momento, M base (kNm)

e la (5) fornito risultati sostanzialmente 400 M base,cr


coincidenti. Utilizzando inoltre le medie mL1-L3, M base,ud
M base,Rd
mL2-L4, mL5-L6 e mL7-L8 delle acquisizioni delle 200
coppie di trasduttori L1 e L3, L2 e L4, L5 e L6 e, 0
infine, L7 e L8, sono state calcolate le
deformazioni 13 = mL1-L3/b, 24 = mL2-L4/b, 56 = -200
mL5-L6/b e 78 = mL7-L8/b, da cui si ottenuta la
curvatura nel piano ortogonale a quello di prova -400
tramite le relazioni:
-600 N = 1700 kN
base,1 = (56 78)/c1 (6)
-800
base,2 = (13 24)/c2 (7)
-0.12 -0.08 -0.04 0.00 0.04 0.08 0.12
con c1 = 660 mm e c2 = 200 mm (Figura 6b). I
Curvatura, base (1/m)
valori forniti dalla (6) e dalla (7), tra loro
praticamente coincidenti, si legano al possibile Figura 14. Confronto tra i diagrammi momento-
difetto di verticalit della forza esercitata curvatura inviluppo (curva rossa con quadratini),
dallattuatore. Per tutta la durata della prova essi medio (curva nera tratteggiata) e di progetto
si sono mantenuti piccoli rispetto alla curvatura (curva nera a tratto pieno), questi ultimi ottenuti
data dalla (4) e dalla (5). per via analitica.
In Figura 13 riportato il diagramma ciclico
momento-curvatura ottenuto facendo uso della (3) sezione di base ai sensi del 7.4.4 del D.M.
e della (4). Nel corso dellultimo mezzo ciclo di 14/01/2008. Il corrispondente valore della
spostamento verso il basso (momento e curvatura curvatura pari a base,u = 0.1119 m1. La curva
negativi per la convenzione adottata, segno rossa riportata in Figura 13 ha il significato di
omesso nel seguito) la sezione di base del pilastro diagramma inviluppo.
ha manifestato una resistenza flessionale pari a In Figura 14 il diagramma inviluppo messo a
Mbase,u = 510.5 kNm, ridotta del 15% rispetto al confronto con il legame momento-curvatura della
valore massimo Mbase,max = 600.6 kNm raggiunto sezione di base determinato analiticamente
durante la prova. Il momento Mbase,u pu pertanto utilizzando i valori medi delle propriet dei
essere identificato con il momento ultimo della materiali ed il valore di prova N = 1700 kN dello
sforzo normale (curva nera tratteggiata, riportata determinato ancora una volta per N = 1700 kN. In
sia nel primo che nel terzo quadrante per particolare, la resistenza a compressione di
agevolare il confronto). Con riferimento al progetto del conglomerato stata valutata dopo
conglomerato compresso, stato adottato un aver determinato il valore caratteristico a 28 giorni
legame costitutivo di tipo parabola-rettangolo, in di maturazione. A tale scopo, dalleq. 3.1
cui la resistenza stata assunta pari alla dellEurocodice 2, [09], si ottenuta la resistenza
resistenza cilindrica media fcm(t) ottenuta a partire media fcm = fcm(t)/cc(t) = 47.0 MPa, dove fcm(t) =
dalle prove di compressione su cubetti eseguite lo 50.8 MPa (vedi sopra) e cc(t) = 1.083 un
stesso giorno della prova ciclica, cio dopo t = 77 coefficiente funzione dellet del getto e del tipo di
giorni di maturazione del getto del pilastro. In cemento, valutato per t = 77 giorni. pertanto
particolare, ricordando che Rcm(t) = 61.3 MPa giustificato considerare nei calcoli un
(1), si ottiene fcm(t) = 0.83Rcm(t) = 50.8 MPa. Con conglomerato di classe C40/50, con valore
riferimento al conglomerato teso, la resistenza a caratteristico fck = 40.0 MPa della resistenza
trazione per flessione stata stimata utilizzando le cilindrica. Il corrispondente valore di progetto
indicazioni del 11.2.10 del D.M. 14/01/2008, quindi dato da fcd = ccfck/C = 22.7 MPa, dove cc
ottenendo fcfm(t) = 4.4 MPa. Infine, con riferimento = 0.85 e C = 1.5. La resistenza a trazione del
allacciaio, stato adottato un legame con conglomerato invece stata trascurata. Infine, per
incrudimento lineare, in cui le resistenze medie a le barre darmatura si fatto riferimento al valore
snervamento e a rottura, rispettivamente fym = di progetto fyd = fyk/S = 391.3 MPa della resistenza
531.4 MPa (1) e ftm = 638.8 MPa, sono state allo snervamento per acciaio B450C, avendo
dedotte dai risultati delle prove di trazione. Si noti
posto fyk = 450.0 MPa e S = 1.15. Il momento
come il momento massimo ottenuto
resistente e il momento ultimo di progetto sono
analiticamente, pari a Mbase,max = 602.8 kNm, sia
risultati rispettivamente pari a Mbase,Rd = 425.0
praticamente coincidente con quello del
kNm e Mbase,ud = 362.0 kNm 0.85Mbase,Rd.
diagramma inviluppo. Il punto finale del
diagramma analitico, che individua un ramo
discendente linearmente a partire dal massimo,
stato ottenuto per tentativi ipotizzando una 5.4. VERIFICA DI DUTTILIT
sezione resistente in cui si sia verificata
lespulsione di una parte di copriferro di altezza Per definizione, la duttilit in curvatura della
sezione di base del pilastro fornita dalla
incognita. In pratica, imponendo alla sezione il
relazione:
raggiungimento di una resistenza flessionale pari
all85% del momento massimo e una
deformazione limite di trazione delle barre pari al = base,u/base,y = 9.63 (8)
28, valore ottenuto nellultimo ciclo di prova,
laltezza finale risultata pari a 435 mm, con un
ricoprimento netto delle barre di inghisaggio
maggiormente compresse pari a 15 mm. Per 500
questa configurazione, la massima deformazione 450
di compressione calcolata per il conglomerato, N d = 1700 kN
400
(kNm)
base (kNm)

alla quale non stata imposta alcuna limitazione, 1600


risultata pari a c = 9, valore che pu essere 350 1500
spiegato tenendo conto del confinamento del
300 1000
M base

nucleo esercitato dal doppio ordine di staffe


Momento, M

disposte entro la lunghezza di inghisaggio (Figura 250 500


Momento,

2c). Il valore Mbase,u = 507.2 kNm 0.85Mbase,max 100


200 0
ottenuto per la condizione descritta individua
quindi il momento ultimo. Gli altri valori notevoli 150
del momento indicati sul diagramma analitico
100
sono Mbase,cr = 253.0 kNm, Mbase,y1 = 473.9 kNm e
Mbase,y2 = 512.9 kNm, che corrispondono 50
rispettivamente alla fessurazione e allo 0
snervamento dellordine di barre pi lontane e pi
vicine allasse neutro. Nel complesso si osserva 0.00 0.05 0.10 0.15 0.20 0.25
un buon accordo tra il legame analitico ed il
Curvatura, base (1/m)
diagramma inviluppo.
La curva nera a tratto pieno in Figura 14 Figura 15. Legami momento-curvatura di progetto
rappresenta il diagramma momento-curvatura di per la sezione di base del pilastro al variare dello
progetto per la sezione di base del pilastro, sforzo normale di compressione.
Sforzo normale adimensionale, d
0.00 0.04 0.08 0.12 0.16 0.20 0.24 0.28 0.32
15

d = 0.231
d = 0.195

d = 0.211

d = 0.286
12
Fattore di struttura, q0,max

9
q0 = 5.85 q0 = 5.40
q0 = 4.95 q0 = 3.90
6

N d = 1105 kN

N d = 1310 kN
N d = 1195 kN

N d = 1620 kN
3

0
0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800
Sforzo normale, N d (kN)
Figura 16. Andamento del valore massimo del fattore di struttura al variare dello sforzo normale di
compressione.

dove base,u = 0.1119 m1 (5.3) e base,y Con dato dalla (8), il valore massimo di q0
= 0.0116 m1 sono la curvatura ultima e quella al fornito dalla (9) per T1/TC1 dato da q0,max =
limite elastico indicate in Figura 13. In particolare, 3.71. In base alle indicazioni riportate nel D.M.
base,y corrisponde al primo superamento del 14/01/2008, il sistema costruttivo pu quindi
valore medio della deformazione allo snervamento possedere una capacit dissipativa superiore a
delle barre, pari a ym = fym/Es = 531.4/(2.010 ) =
5
quella di strutture intelaiate in c.c.a. interamente
2.65, verificatosi nel corso del ciclo n. 11. La gettate in opera con pi piani ed una sola
duttilit sezionale data dalla (8) legata alla campata, progettate in classe di duttilit bassa
dissipazione energetica che durante la prova si (CD B). Per esse infatti la norma suggerisce il
concentrata in corrispondenza del giunto plinto- valore q0 = 3.0u/1 = 3.6, dove u/1 = 1.2 un
pilastro per effetto della formazione della cerniera coefficiente legato al numero di possibili cerniere
plastica flessionale. Ai fini del calcolo in condizioni plastiche.
sismiche di strutture che fanno uso del sistema Una capacit dissipativa maggiore potrebbe
costruttivo testato, la prova descritta pu quindi ottenersi dalla riduzione dello sforzo normale. Il
servire per la calibrazione delle caratteristiche diagramma momento-curvatura di progetto
dissipative, che nellambito delle analisi dinamiche riportato in Figura 14 evidenzia chiaramente la
con spettro di risposta vengono tradizionalmente stessa duttilit del diagramma medio che compare
rappresentate dal fattore di struttura. Tenendo nella medesima figura. Tuttavia, per valori dello
conto di un fattore di sicurezza 1.5 sulla duttilit sforzo normale di progetto Nd inferiori al valore di
come raccomandato nel D.M. 14/01/2008, le prova N = 1700 kN, la curvatura al limite elastico
relazioni inverse delle 7.4.1 forniscono il valore si mantiene pressoch invariata mentre la
massimo del fattore di struttura q0 in funzione curvatura ultima aumenta fortemente, portando a
della duttilit in curvatura e del periodo valori via via crescenti della duttilit (Figura 15).
fondamentale T1 della costruzione: Ci si traduce in un incremento del fattore di
struttura, come risulta chiaro osservando la Figura
q0 = (/1.5 + 1)/2 per T1/TC1 (9) 16, dove q0,max (q0 per T1/TC1) riportato in
q0 = (/1.5 1)T1/(2TC) + 1 per T1/TC<1 (10) funzione di Nd e dello sforzo normale
adimensionale d = Nd/(Acfcd), con Ac area della
essendo TC il periodo corrispondente alla fine del sezione di conglomerato. I valori q0 = 3.90, 4.95,
plateau dello spettro di risposta in accelerazione. 5.40 e 5.85 corrispondono a quelli indicati nel
D.M. 14/01/2008 rispettivamente per telai a pi [04]] P. RIVA. "Seismic behaviour of precast
piani e pi campate in CD B, telai a un piano in column-to-foundation grouted sleeve
CD A, telai a pi piani e una sola campata in CD connections. In Advances in Engineering
A e, infine, telai a pi piani e pi campate in CD Structures, Mechanics & Construction, M.
A. Per questultimo caso, ad esempio, occorre Pandey et al. (ed.), 121-128, Springer, 2006.
ridurre lo sforzo normale al valore Nd = 1105 kN,
corrispondente ad un valore adimensionale d = [05]] G. METELLI, C. BESCHI, P. RIVA. "Cyclic
0.195. behaviour of a column to foundation joint for
concrete precast structures. European
Journal of Environmental and Civil
6. CONCLUSIONI Engineering 15 (9), 1297-1318, 2011.

La prova ciclica effettuata sul pilastro inghisato [06]] PACIFIC EARTHQUAKE ENGINEERING
al plinto di fondazione terminata al RESEARCH (PEER) STRUCTURAL
raggiungimento di una diminuzione del 15% della PERFORMANCE DATABASE. Manuale per
resistenza massima. Lo scorrimento nel giunto di lutente, Universit di Berkeley (California),
base legato alle deformazioni da taglio delle barre 2004.
di inghisaggio stato tenuto in conto tramite una
riduzione degli effetti del secondo ordine. [07]] G. M. VERDERAME, G. FABBROCINO, G.
L'efficiente trasferimento degli sforzi nella zona di MANFREDI. "Seismic response of r.c.
inghisaggio, consentendo l'attivazione del columns with smooth reinforcement. Part I:
confinamento del nucleo per mezzo di un doppio Monotonic tests. Engineering Structures 30
ordine di staffatura, ha favorito lincremento della (9), 2277-2288, 2008.
capacit deformativa del conglomerato compresso
rispetto ai valori tradizionalmente adottati nel [08]] G. M. VERDERAME, G. FABBROCINO, G.
calcolo. A partire dalla duttilit in curvatura stato MANFREDI. "Seismic response of r.c.
stimato il fattore di struttura da utilizzare nelle columns with smooth reinforcement. Part II:
analisi spettrali per ridurre le ordinate dello spettro Cyclic tests. Engineering Structures 30 (9),
di risposta. In particolare, per valori dello sforzo 2289-2300, 2008.
normale adimensionale minori di 0.20, il sistema
di connessione testato diviene idoneo per la [09]] EN 1992-1-1:2004. "Eurocode 2: Design of
realizzazione di strutture multipiano a pi campate concrete structures. Part 1-1: General rules
in CD A. and rules for buildings.

7. BIBLIOGRAFIA 8. RINGRAZIAMENTI
[01]] A. KUTTAB, J. W. DOUGILL. "Grouted and La prova stata finanziata dalla ditta
dowelled jointed precast concrete columns: Prefabbricati Morri s.r.l. di Rimini.
behaviour in combined bending and Gli autori ringraziano lIng. Luisfilippo Lanza e
compression. Magazine of Concrete il Sig. Roberto Mazza per il lavoro svolto
Research 40 (144), 131-142, 1988. nellallestimento della prova.

[02]] L. X. ZHENG. "Grouted precast concrete


column connections under reversed cyclic
bending and compression. ACI Structural
Journal 93 (3), 247-256, 1996.

[03] N. TULLINI, L. LANZA. Prove di carico su


pilastri prefabbricati giuntati tramite ferri di
ripresa inghisati. In 24 Convegno Nazionale
'Giornate AICAP 2007', Salerno, 4-6 Ottobre Contatti con gli autori:
2007, 559-566 e ristampato in Industrie
Manufatti Cementizi, anno IV (fascicolo 1) Nerio Tullini: nerio.tullini@unife.it
(2008) 17-28. Fabio Minghini: fabio.minghini@unife.it
MODELLI STRUT-AND
AND-TIE 2. MODELLI STRUT-AND-TIE
STRUT DI TIPO
IN SELLE GERBER AVENTI TRADIZIONALE
DISPOSIZIONI NON LEurocodice 2 al paragrafo 5.6.4 "Analisi con
CONVENZIONALI DELLE modelli tirante-puntone",
puntone", consente luso del
metodo strut-and-tie nelle analisi strutturali e
ARMATURE rimanda al paragrafo 6.5 "Progetto con modelli
tirante-puntone"
puntone" per il dimensionamento degli
NERIO TULLINI,, Universit di Ferrara elementi del modello. Inoltre nel punto 10.9.4.6 (1)
DANIELE BARALDI, Universit di Ferrara la norma propone due modelli alternativi di
ENRICO TEZZON, Universit di Ferrara disposizione delle armature in una generica ge sella
Gerber, con la possibilit di combinare tra loro i
due modelli (Figura 1a,b).
SUMMARY Il primo modello (Figura 1a) richiede minori
lunghezze dei tiranti orizzontali, ma la
This paper deals with the analysis of half joints disposizione delle armature di parete non controlla
designed with a non-conventional
conventional distribution of l'apertura della fessura inclinatai che si pu
steel reinforcements. Two examples are taken formare a partire dallo spigolo interno. Viceversa il
from precast concrete structures and are analysed tirante inclinato del secondo modello (Figura 1b)
using strut-and-tie models. The first one refers to controlla pi efficacemente tale fessura, che pu
a beam end of a underground parking built diventare molto ampia in prossimit della rottura.
recently,, whereas the second one refers to a Per tali motivi le istruzioni FIP [04] raccomandano
beam end of a school built in 1977. l'uso di una combinazione di entrambi i tralicci.
E importante osservare che il carico ultimo
correlato alla combinazione dei due tralicci non
pu essere stimato dalla somma dei carichi relativi
1. INTRODUZIONE ai singoli tralicci,, in quanto il carico massimo di
ogni traliccio viene raggiunto
raggiun in corrispondenza di
Nelle zone di discontinuit delle strutture in valori di spostamento differenti. differenti Inoltre
cemento armato non possibile adottare l'usuale importante che si raggiunga la crisi a causa dello
schematizzazione a trave. Alcuni esempi e tipici snervamento delle armature ure, al fine di garantire un
riguardano le zone dappoggio e di applicazione
appl di comportamento post-criticocritico stabile dellinsieme, in
carichi concentrati, i nodi trave-pilastro,
trave le quanto la prematura rottura di un puntone causa
aperture, le mensole tozze. Le selle Gerber sono un comportamento post-critico critico discendente.
molto diffuse nelle strutture prefabbricate e sono
un altro tipico esempio di zone di discontinuit.
discontinuit
Lanalisi di tali zone richiede lindividuazione di
elementi compressi (puntoni - struts) ed elementi
tesi (tiranti - ties) allo scopo di definire un traliccio
in grado di rappresentare lo stato tensionale della d
struttura in cemento armato. Il metodo tirante- tirante
puntone (strut-and-tie)) costituisce unapplicazione
del teorema statico dellanalisi limite, per il quale,
se la distribuzione degli sforzi allinterno della
struttura soddisfa lequilibrio e non viola la
resistenza dei materiali, il carico associato a tale
distribuzione non supera pera quello di collasso.
collasso Se si
individuano pi tralicci resistenti staticamente
ammissibili, il carico pi alto tra quelli ottenuti pu
essere assunto come stima per difetto del carico
di collasso.
A livello normativo le verifiche he di sicurezza
delle zone di discontinuit attraverso schematizza-
schematizza
zioni basate sullindividuazione di tiranti e puntoni
sono state introdotte fin dal Model Code del 1990
[01] e sono state recepite dal Eurocodice 2 [02].
Prima della emanazione di tali norme, il progetto Figura 1a, b. Modelli indicativi per le armature di
di selle Gerber avveniva seguendo i suggerimenti giunti a mensola secondo lEurocodice
l 2. (tirante:
di testi di comprovata validit [03]. linea continua, puntoni: linea tratteggiata).
inadeguati se la geometria e le sollecitazioni sono
tali da richiedere una consistente armatura di
parete, con conseguentemente disposizione
dispo su
regioni pi ampie.

3. CASI STUDIO
Si procede alla descrizione di due esempi di
sella Gerber tratti dalla prassi progettuale. In
entrambi i casi non presente una disposizione
convenzionale delle armature,
armature quindi si procede
allindividuazione di uno o pi tralicci resistenti in
funzione delle armature disposte e della
geometria della sella. Le caratteristiche dei
materiali sono note, quindi si eseguono le
verifiche di resistenza di tiranti, puntoni e nodi in
accordo con lEurocodice 2. Variando le
dimensioni dei puntoni e le posizioni dei nodi di
Figura 2. Diagramma carico-spostamento
spostamento per tre ciascun traliccio, possibile determinare in
possibili tralicci di una mensola tozza. maniera iterativa la massima reazione
allappoggio della sella. La reazione fornita da un
traliccio o dalla combinazione di due tralicci
In
n Figura 2 si riportano gli esiti della d resistenti confrontabile
bile con la risultante dei
sperimentazione numerica proposta in [05] relativi carichi verticali che la trave trasferisce al pilastro
pila
ad una mensola caricata all'estremit da una forza attraverso la sella Gerber e di conseguenza
unitaria. Le analisi sono state effettuate possibile determinare se la sella risulta verificata.
verificata
utilizzando il codice agli elementi finiti DIANA ed
adottando un comportamento non lineare per
entrambi i materiali. Sia i due tralicci isostatici 3.1. SELLA GERBER DI UNA TRAVE IN C.A.P.
(Design 6(a) e 6(c)) )) che il traliccio iperstatico DI UN PARCHEGGIO MULTIPIANO
MULTI
(Design 6(d)) sono stati progettati per sopportare
s
una forza unitaria. In particolare,
particolare il traliccio Lopera da cui tratto lesempio relativo alla
iperstatico realizzato considerando il 64% del struttura prefabbricata di un parcheggio interrato
Design 6(a) ed il 36% del Design 6(c). 6(c) di due piani di recente realizzazione. Gli impalcati
Si osservi innanzitutto che nel Design 6(a) si sono realizzati con solai alveolari che poggiano su
forma un'ampia fessura lungo il puntone,
puntone mentre travi prefabbricate in c.a.p.c semplicemente
nel Design 6(c) si forma un'ampia fessura appoggiate ai pilastri. In Figura 3 riportata la
all'incastro. Inoltre il Design 6(a) raggiunge l80% vista assonometrica dell'estremit della trave.
del carico previsto, mentre il Design 6(a)
raggiunge solo il 60% del carico di progetto, a cui
segue un tratto post-criticocritico discendente. Tale
comportamento motivato dal fatto che entrambi i
tralicci richiedono una eccessiva ridistribuzione
delle sollecitazioni rispetto ad un comportamento
elastico, che tuttavia il calcestruzzo non pu
sopportare a causa sa della sua limitata duttilit. Il
Design 6(d) quello che meno si discosta da un
comportamento elastico; di conseguenza tende a
comportarsi quasi elasticamente fino al carico
ultimo previsto, oltre il quale si ha un
comportamento plastico. Tuttavia importante
osservare che il carico ultimo non coincide con la
somma dei carichi massimi relativi ai singoli
tralicci,
I tralicci resistenti proposti dall'Eurocodice 2
(Figura 1a,b) possono essere considerati come
tralicci aventi disposizione convenzionale delle Figura 3. Vista assonometrica della trave con la
armature. Tuttavia essi possono risultare sella Gerber destremit.
Figura 4. Sezione longitudinale,, sezioni trasversali e dettagli delle armature della trave
trav (quote in cm).

La sella Gerber oggetto d'indagine costituisce 3.1.1. Tralicci resistenti


lestremit di una trave situata in una zona del
parcheggio a sovraccarico maggiorato. In Figura 4 Si individuano 2 tralicci resistenti; il primo (A)
sono descritte le sezioni longitudinale,
longitudinale trasversali impiega le armature di parete Ap ed Av, mentre il
ed il dettaglio delle armature della trave.
trave secondo (B) utilizza i ferri piegati Ao. Entrambi i
Lestremit della trave, per almeno un metro, tralicci sono isostatici, quindi gli sforzi dei singoli
realizzata con un getto pieno di calcestruzzo. La elementi vengono determinati con semplici
sezione corrente invece caratterizzata da due equazioni di equilibrio al nodo,
nodo i risultati numerici
nervature alte 500 mm e larghe 250 mm, che si sono riportati in Appendice. Poich i tralicci
inseriscono in un fondello alto 350 mm. Le interessano lestremit della trave per una
armature di parete della sella consistono in staffe lunghezza
ghezza limitata, lo sforzo normale indotto dalla
Ap (2x224) ed Av (2x220) 20) poste in precompressione dei cavi viene trascurato e non
prosecuzione alle nervature e ferri piegati Ao vengono applicate forze equivalenti ai carichi
(524) collocati tra le due nervature all'interno verticali.
della trave (Figura 4). Nella zona di trave Il Traliccio A riportato in Figura 5a. La Figura
caratterizzata dal getto pieno, sono presenti staffe 6a riporta la disposizione delle armature
8 8 ogni 10 cm a sei braccia, in quanto sono sovrapposta al traliccio resistente impiegato. Il
presenti due staffe nelle nervature ed e una staffa puntone a ventaglio che parte dall'appoggio viene
per tutta la larghezza della sezione. Nel resto scomposto in due puntoni C1 e C2 per meglio
della trave sono invece presenti staffe 8 a equilibrare i nodi 3 e 4, in cui concorrono i tiranti
quattro braccia, con passo pari a 10 cm fino a 1,3 T1 e T4 caratterizzati
rizzati da differenti disposizioni di
m dallappoggio, poi con passo pari a 20 cm. Le armatura di parete. Conseguentemente, la
armature longitudinali Al1 e Al2 sono realizzate reazione verticale pu essere frazionata in due
con 220 per ogni nervatura. Il calcestruzzo componenti V1 e V2, che meglio possono
impiegato di tipo C45/55, mentre le armature rappresentare un'ipotetica
ipotetica disposizione triangolare
sono in acciaio B450C. delle pressioni sull'appoggio.
elementi tozzi in calcestruzzo armato sono stati
introdotti da Peter Marti [06]. Il puntone
orizzontale Csup, situato nelle nervature, pu
diffondersi all'interno del getto pieno di
calcestruzzo e la deviazione dell'asse del puntone
favorita dai bracci orizzontali delle staffe 8 ivi
presenti. Il puntone inclinato a 45 che parte dal
nodo 7 nella Figura 5a costituisce linizio del
traliccio di Morsch che si sviluppa nel resto della
trave. Per massimizzare la reazione disponibile
allappoggio, al tirante T1 sono affidate due staffe
verticali, mentre al tirante T4-T5 ne corrispondono
6. La reazione massima pari a 1082 kN, a cui
corrisponde la crisi del tirante T5.
Il traliccio B riportato in Figura 5b. La Figura
6b riporta la disposizione delle armature
sovrapposta al traliccio resistente impiegato. Per
non utilizzare le armature di parete impiegate nel
precedente traliccio, il tirante T3 si colloca ad una
distanza maggiore di un metro dallestremit della
trave. Conseguentemente il puntone C3 deve
deviare il suo asse in pianta, ma tale deviazione
favorita dai bracci orizzontali delle staffe presenti.
Il puntone inclinato a 45 che parte dal nodo 5
(a) costituisce linizio del traliccio di Morsch che si
sviluppa nel resto della trave. Per massimizzare la
reazione disponibile allappoggio, al tirante T3
sono affidate 5 staffe. Il traliccio B va in crisi per
snervamento del tirante T3, con una reazione
allappoggio pari a 393 kN.
La massima reazione disponibile allappoggio
VRd ottenibile sommando le reazioni dei tralicci A
e B, per un valore totale 1082 + 393 = 1475 kN.
Tuttavia, le Istruzioni per lapplicazione delle
Norme tecniche per le costruzioni [07], al
paragrafo C4.1.2.1.5, pur trattando un esempio di
mensola tozza diverso da quello finora descritto,
suggeriscono di ridurre del 20% il contributo
aggiuntivo dato dallarmatura inclinata. Pertanto la
massima reazione disponibile risulta pari a 1082 +
0.8*393 = 1396 kN, comunque superiore al taglio
sollecitante VSd, pari a 1079 kN. Nel caso in
esame, il 73% di VRd assorbito dal traliccio A e
solo il 27% di VRd affidato al Traliccio B, Inoltre
in entrambi i casi la rottura avviene lato acciaio,
con snervamento delle armature di parete.

3.1.2. Prova di carico


(b) Una trave prefabbricata stata oggetto di una
prova di carico portata fino a rottura (Figure 7, 8).
Figura 5a,b. Vista laterale e in pianta dei tralicci; La trave stata inizialmente caricata in pi punti
(a) traliccio A, (b) traliccio B. per simulare il peso proprio delle strutture portate
ed stata applicata una coppia di martinetti a
circa 1.5 m dallappoggio. Una fessura inclinata a
Il ventaglio inoltre ha lo scopo di intercettare 45 si creata a circa 1 m dallappoggio (Figura
un numero elevato di staffe, alle quali viene 7b), in corrispondenza del passaggio dalla
trasferita la totalit della reazione sullappoggio. I sezione piena a quella con due nervature verticali
primi esempi di puntoni a ventaglio allinterno di (sezioni A-A e B-B in Figura 3).
(a)

(b)

Figura 6a,b. Disposizione delle armature sovrapposta ai tralicci resistenti (quote in mm).
(a) traliccio A, (b) traliccio B.

(a)
Figura 8. Rottura a taglio della trave.

La trave ha raggiunto la rottura con un carico


sull'appoggio pari a 2600 kN e la formazione di
una seconda fessura inclinata, con origine a circa
1.3 m dallappoggio, poco prima dellallargamento
della parte inferiore della sezione (Figura 8). La
zona della sella non presenta lesioni.
Con riferimento ai valori medi delle resistenze
dei materiali ed ignorando i coefficienti di
sicurezza, la massima reazione disponibile
(b) allappoggio VRm, ottenibile sommando le reazioni
dei tralicci A e B, risulta pari a 1327 + 483 = 1810
Figura 7. Trave in c.a.p. predisposta per la prova kN. Pertanto il carico di rottura ottenuto durante
di carico (a). Formazione della prima fessura a la prova di carico 1.4 VRm. Tale differenza non
45 (b). si ritiene imputabile ad eventuali sottostime delle
resistenze dei materiali od alla formazione di 150 mm. La soletta del tegolo ha unaltezza di 80
tralicci resistenti diversi da quelli considerati, ma mm e una base di 1200 mm. Le armature di
probabilmente attribuibile alleffetto della parete della sella consistono in una rete
precompressione che risulta in parte gi efficace elettrosaldata che segue il perimetro di ciascuna
in prossimit dellappoggio della trave. nervatura ed ancorata nella soletta. Dal rilievo
in sito e dagli esecutivi a disposizione risultata
2
una maglia di 100x150 mm avente 5 mm di
3.2. SELLA GERBER DI UNA TRAVE IN C.A. DI diametro. In prossimit dellappoggio sono
UN EDIFICIO SCOLASTICO presenti unarmatura a forcella (pos. 3) e un ferro
piegato a 45 (pos. 4), entrambi realizzati con
Lopera da cui tratto lesempio un edificio 110 per nervatura. Le armature longitudinali in
scolastico in struttura prefabbricata realizzato nel pos. 1 e pos. 2 sono realizzate con 120 per
1977. La sella Gerber si trova allestremit di un ogni nervatura, con la prima che ancorata
tegolo avente sezione a pi-greco. In Figura 9 allangolo superiore della nervatura ed piegata
vengono mostrate le sezioni longitudinale e di 45 a 800 mm dallappoggio, mentre la
trasversale della sella, mentre in Figura 10 sono seconda si mantiene allintradosso fino al gradino
presenti i dettagli delle armature. La sezione ed ancorata ad angolo retto. I tegoli
corrente caratterizzata da due nervature alte prefabbricati sono stati realizzati con un
570 mm e larghe 80 mm, che appoggiano per calcestruzzo C32/40 ed armati con barre Feb44k.
150 mm sulle travi principali con un gradino alto

Figura 9. Sezione trasversale e longitudinale della trave in c.a. (quote in mm).

Figura 10. Dettaglio delle armature della sella Gerber (quote in mm).
Figura 11. Vista laterale del traliccio

Da una prima analisi, con riferimento al collocato lungo il ferro piegato in modo tale da
paragrafo 8.4 dellEurocodice 2, relativo avere un ancoraggio di 240 24 mm, senza alcuna
allancoraggio delle armature longitudinali, le riduzione del tasso di lavoro del tirante T5.
barre in prossimit dellappoggio (pos. 3 e pos. Il traliccio ottenuto va in crisi per snervamento
4), se sottoposte alla tensione di snervamento, del tirante T7, la a massima reazione disponibile
appaiono non sufficientemente ancorate. allappoggio VRd pari a 147 kN, superiore al
Pertanto si reso necessario valutare una un taglio sollecitante VSd = 96 kN.
opportuna riduzione del loro tasso di lavoro, al
fine di impiegarle nel traliccio resistente.
3.2.2. Verifiche ai nodi

3.2.1. Traliccio resistente Rispetto allesempio precedente, in questo


caso le verifiche di resistenza dei nodi assumono
In questo esempio viene individuato un solo una maggior importanza a causa della
traliccio resistente. In Figura 11 viene riportato lo complessit di alcuni di essi. Fino a quando i nodi
schema di tale traliccio, che utilizza come tiranti i sono caratterizzati dalla convergenza di tre
ferri piegati a 45 (pos. 1 e pos. 4) e la forcella elementi, questi sono riconducibili
ricondu alle tipologie
(pos. 3),, senza ricorrere alle armature di parete,
parete descritte nell'Eurocodice
Eurocodice 2 al paragrafo 6.5.4. I
peraltro difficilmente sfruttabili a causa del nodi B, C e F (Figura 11) sono invece
diametro esiguo. Anche in questo caso ili traliccio caratterizzati da quattro aste convergenti (tre
isostatico, quindi gli sforzi dei singoli elementi puntoni e un tirante). La determinazione dello
vengono determinati con semplici equazioni di stato di sforzo in unarea nodale complessa pu
equilibrio al nodo. Il traliccio individuato si essere ricondotta alle tipologie relative a quelle in
realizza ovviamente in ciascuna delle due cui concorrono 3 aste attraverso successive
nervature. suddivisioni, ciascuna delle quali prevede la
Le posizioni dei nodi A, D ed E sono fissate a determinazione dello stato di sforzo in unarea
priori dalla geometria della sella e dalla nodale intermedia,
ermedia, ottenuta considerando
disposizione delle armature. I nodi B e C,C invece, lazione di due puntoni adiacenti [08].
si trovano rispettivamente lungo le armature in Nel caso in cui la regione nodale sia
pos. 4 e pos. 3, che definiscono i tiranti T5 e T7. interessata anche da bielle tese, possibile
Laa posizione di questi nodi direttamente trasformare lazione di trazione in forza di
correlata alla lunghezza
unghezza di ancoraggio compressione equivalente che sollecita il nodo.
dellarmatura corrispondente. Assumendo un Per ciascuncun puntone si possono individuare le
tasso di lavoro del tirante T7 pari a 278 MPa, si direttrici ortogonali alle forze agenti, tali da avere
richiede un ancoraggio della barra di 150 mm, stati di sforzo di semplice compressione.
che fissa la posizione del nodo C lungo il lato Ciascuna direttrice e lasse del puntone
inferiore della forcella.. Il nodo B invece viene
vie corrispondente rappresentano le direzioni
principali di tensione. Langolo formato da del nodo segue le indicazioni dellEurocodice 2.
ciascuna direttrice con il lato della zona nodale Ad esempio, nel nodo B (Figura 12a), il puntone
rappresenta la rotazione che deve subire il C4 viene sommato a C9, ruotando il sistema di
sistema di riferimento per ottenere le tensioni riferimento del primo in senso antiorario di 33.52
agenti su ciascuna faccia del nodo. Per ed il secondo in senso orario di 59.65. La
accorpare due puntoni adiacenti, le tensioni somma non porta ovviamente ad uno stato
devono essere ovviamente riferite alla stessa tensionale principale, ma necessaria una
faccia della zona nodale. ulteriore rotazione oraria di 26 per ottenere la
compressione sulla faccia del nodo da impiegare
nella verifica di resistenza.

4. CONCLUSIONI
Nella presente nota stato svolto lo studio di
due selle Gerber caratterizzate da una
disposizione non convenzionale di armature. Le
verifiche sono state condotte con il metodo strut-
and-tie e svolte in accordo con lEurocodice 2.
(a)
Per ciascun caso sono stati descritti i tralicci
resistenti che hanno fornito le massime reazioni
allappoggio. La descrizione non entrata nei
dettagli numerici delle verifiche, ma ha
sottolineato le scelte necessarie allindividuazione
di ciascun traliccio resistente. In entrambi i casi,
le selle Gerber sono risultate verificate ai carichi
verticali. Nel primo esempio sono stati combinati
due diversi tralicci, seguendo il suggerimento
delle istruzioni FIP [04], sfruttando nel primo
(b) traliccio il contributo delle armature di parete e
nel secondo il contributo dei ferri piegati. Una
prova di carico portata fino a rottura ha messo in
evidenza limportanza degli effetti della
precompressione, che hanno consentito alla
trave di rompersi ad un carico pi alto rispetto a
quello previsto.
Nel secondo esempio, a causa della povert
di armature di parete, stato individuato un unico
traliccio, capace di sfruttare i ferri piegati e la
forcella sullappoggio. In questo caso stato
(c) necessario ridurre il tasso di lavoro dellarmatura
della forcella, al fine di garantirle un sufficiente
Figura 12a,b,c. Verifiche ai nodi B (a), C (b) e F ancoraggio.
(c). Entrambi gli esempi hanno dimostrato
lelevata versatilit del metodo strut-and-tie, il
quale si rivelato efficace per verificare la
In Figura 12a, b e c sono riportati i dettagli dei resistenza di zone di discontinuit tipiche delle
nodi B, C ed F, rispettivamente. In ciascuna costruzioni prefabbricate come le selle Gerber.
immagine, le direttrici ortogonali agli assi dei
puntoni sono indicate con un tratteggio. Come
stato detto in precedenza, i tre nodi sono 5. APPENDICE
caratterizzati dalla convergenza di tre puntoni e
un tirante. Per ciascuno di essi si sommano i Nella seguente tabella si riporta la sintesi dei
contributi di due puntoni, in modo tale da calcoli svolti per determinare la massima
ricondursi ad una situazione pi semplice di un reazione disponibile allappoggio della sella
nodo con due puntoni e un tirante (CCT), in cui la Gerber del primo esempio (paragrafo 3.1). Le
resistenza a compressione del calcestruzzo viene dimensioni, gli angoli e le numerazioni date a
ridotta da un coefficiente pari a 0.85 e la verifica nodi e puntoni fanno riferimento alla figura 5a,b.
Materiali Ancoraggi ( 8.4 8.5 UNI EN 1992-1-1:2005)
Calcestruzzo Acciaio fbd lb.rqd lb.min lb
C45 /55 Tipo B450C [mm] [MPa] [MPa] [mm] [mm] [mm]
fck 45 [MPa] fyk 450 [MPa] T2 20 391.30 10.2 193 200 200
cc 0.85 c 1.15 T3 20 348.91 10.2 172 200 200
c 1.5 fyd 391,30 [MPa] T1 20 100
fcd 25.50 [MPa] T4 24 120
fctd 4.52 [MPa] T5 20 100

TRALICCIO A TRALICCIO B
Dimensioni Angoli traliccio Dimensioni Angoli traliccio
B 600 [mm] 1,09 [rad] 62,24 B 400 [mm] 0.24 [rad] 13.59
H 850 [mm] 0,66 [rad] 37,79 H 850 [mm] 0.79 [rad] 45.00
H1 350 [mm] 0,76 [rad] 43,53 H1 350 [mm] 0.78 [rad] 44.62
H2 450 [mm] 0,72 [rad] 41,19 H2 450 [mm]
a1 200 [mm] a 100 [mm]
a2 90 [mm] x 120 [mm]
x 140 [mm]
l 350 [mm]
l 400 [mm]
d 1200 [mm]
a1+l 490 [mm]
Reaz. disponibile
Reaz. disponibile Ripartizione V1: 0.4
VRd 393 [kN]
VRd 1082 [kN] reazione [%] V2: 0.6
Struts - puntoni ( 6.5.2 UNI EN 1992-1-1:2005)
Struts - puntoni ( 6.5.2 UNI EN 1992-1-1:2005)
F wmin B Rd.max ver.
F wmin B Rd.max ver.
[kN] [mm] [mm] [MPa] [MPa]
[kN] [mm] [mm] [MPa] [MPa]
C1 393 100 400 9.83 12.5 ok
C1 525 100 600 8,74 12.5 ok
C2 326 150 400 5.43 12.5 ok
C2 1136 250 600 7,57 12.5 ok
C3 451 150 400 7.52 12.5 ok
C4 404 200 600 3,37 12.5 ok
Csup 638 120 500 10.63 25.5 ok
C5 1128 200 600 9,40 12.5 ok
Csup 775 140 500 11,07 12.5 ok
Ties - tiranti ( 6.5.3 UNI EN 1992-1-1:2005)
Ties - tiranti ( 6.5.3 UNI EN 1992-1-1:2005) F n As
[kN] [mm] [mm2] [MPa]
F n As ver.
[kN] [mm] [mm2] [MPa]
[kN] [mm] [mm2] [MPa]
T1 448 5 24 2262 198.08 ok
T1 743 4 20 1257 337,77 ok
2262
12 10 942
T2 638 5 24 2262 282.02 ok
2199
2262
T2 1142 4 20 1257 372,50 ok
T3 393 20 8 1005 391.30 =
4 24 1810
1005
3066
T3 849 8 20 2513 337,77 ok
Nodi ( 6.5.4 UNI EN 1992-1-1:2005)
2513
tipo strut F k Rd.max
T4 696 4 24 1810 145,81 ok
[kN] [MPa] [MPa]
4 20 1257
1 CCT C1 393 0.85 9.83 17.8 ok
34 8 1709
C2 326 0.85 5.43 17.8 ok
4775
2 CTT C3 451 0.75 7.52 15.7 ok
T5 1082 4 20 1257 391,30 =
3 CCT C2 326 0.85 5.43 17.8 ok
34 8 1709
Csup 638 0.85 10.63 17.8 ok
2966
F3 49 4 24 1810 13,91 ok
Ancoraggi ( 8.4 8.5 UNI EN 1992-1-1:2005)
4 20 1257
fbd lb.rqd lb.min lb
4 12 452
[mm] [MPa] [MPa] [mm] [mm] [mm]
3519
T1 24 282.02 10.2 167 240 240
Nodi ( 6.5.4 UNI EN 1992-1-1:2005) T2 20 391.30 10.2 193 200 200
T3 8 40
tipo strut F k Rd.max ver.
[kN] [MPa] [MPa]
1 CCT C1 525 0.85 8,74 17.8 ok
2 CCT C2 1136 0.85 9,47 17.8 ok
3 CCT C1 525 0.85 8,74 17.8 ok
4 CCT C2 1136 0.85 9,47 17.8 ok
Csup 775 0.85 11,07 17.8 ok
5 CTT C4 404 0.75 3,37 15.7 ok
C5 1128 0.75 9,40 15.7 ok
6 CTT C5 1128 0.75 9,40 15.7 ok
6. BIBLIOGRAFIA [06] P. MARTI: Basic tools of reinforced
concrete beam design. ACI Structural
[01]] Comit Euro-International du Bton - Journal, 82-4, pp. 46-56, 1985.
Fdration International de la
Prcontrante (CEB-FIP):. Model Code [07] "Istruzioni per lapplicazione delle Norme
1990, CEB Bulletin No. 203, 204, 205, Paris, Tecniche per le Costruzioni". Circ. Min. 2
1990. febbraio 2009, n. 617, G.U. 26 febbraio
2009, n. 47 - s.o. n. 27.
[02]] UNI EN 1992-1-1:2005:. Eurocodice 2.
Progettazione delle strutture di calcestruzzo - [08] M. SCHLAICH, G. ANAGNOSTOU: "Stress
Parte 1.1: Regole generali e regole per gli Field for Nodes of Strut-and-Tie Models",
edifici. Journal of Structural Engineering, Vol. 116,
N. 1, pp. 13-22, January 1990.
[03] F. LEONHARDT, E. MONNIG: Le basi del
dimensionamento delle costruzioni in
cemento armato, vol III. Edizioni Tecniche. 7. RINGRAZIAMENTI

[04] Fdration International de la Gli autori ringraziano la Prefabbricati Morri


Prcontrante: Practical design of structural s.r.l. di Rimini, presso il cui stabilimento stata
concrete. FIP Recommendations, 1999. realizzata la prova di carico descritta nel
SETO, London. paragrafo 3.1.2.

[05] A.A. MOHAMED, R.N. WHITE: Automatic Contatti con gli autori:
generation of truss model for optimal design
of reinforced concrete structures. ACI Nerio Tullini: nerio.tullini@unife.it
Structural Journal, 98-S41, pp. 431-442, Daniele Baraldi: daniele.baraldi@unife.it
2001. Enrico Tezzon: enrico.tezzon@student.unife.it
VALUTAZIONE SPERIMENTALE problematiche del taglio, sicuramente pi critiche
e con peculiarit tali da far associare tali travi non
DELLA RESISTENZA A TAGLIO tanto ad una variante delle strutture in c.a., ma
DI TRAVI PREFABBRICATE piuttosto ad una particolare categoria di travi
composte. A tal fine diventa essenziale la
RETICOLARI MISTE conoscenza approfondita dei meccanismi
resistenti e taglio e delle modalit di trasferimento
LUCIANO OMBRES, degli sforzi tra il traliccio metallico prefabbricato
Universit della Calabria ed il calcestruzzo [05]. Dai pochi risultati
sperimentali disponibili, emerso che i
meccanismi di resistenza a taglio delle travi
SUMMARY PREM sono significativamente differenti da quelli
di analoghe travi in calcestruzzo armato. In
particolare la resistenza a taglio delle travi PREM
The shear capacity of hybrid steel truss risulta superiore a quelle delle travi in
reinforced concrete beams (PREM beams) is calcestruzzo armato, e molto differenziata in
analysed in the paper by results of an funzione della morfologia del traliccio d anima
experimental investigations. Three different prescelta (puntoni verticali od obliqui).
typologies of PREM beams with the same La presenza del traliccio danima e,
geometry, were esamined varying physical and soprattutto, quella del piatto inferiore
mechanical properties of the steel used to made contribuiscono a conferire una extraresistenza a
the truss. Results of tests allow to evaluate the taglio rispetto ai modelli classici per le strutture in
shear capacity of each typology of PREM beams c.a., basati sul concetto di perfetta aderenza tra
and, and the influence of the steel-to-concrete acciaio e calcestruzzo. Tale ipotesi non trova
bond to the shear capacity of PREM beams. riscontro nelle travi reticolari miste, in cui
laderenza ha un ruolo marginale, mentre il
1. INTRODUZIONE trasferimento degli sforzi affidato
meccanicamente al traliccio [04].
Le travi Prefabbricate Reticolari Miste (travi Lassenza di aderenza comporta altres un
PREM), sono elementi prevalentemente inflessi contributo non trascurabile delleffetto arco cos
costituiti da una trave metallica reticolare come la presenza del piatto inferiore, soprattutto
prefabbricata con o senza fondello, inglobata in se in acciaio, favorisce un significativo contributo
tutto od in parte in un getto di calcestruzzo in della dowel action. Linterazione di questi
opera [01]. Il traliccio reticolare costituito da un contributi, da valutare con specifico riferimento
corrente superiore compresso realizzato con alle prestazioni delle travi PREM, fornisce un
barre longitudinali in acciaio, in genere di grosso contributo resistente rilevante per la cui
diametro, da un corrente inferiore realizzato con valutazione sono necessarie numerose ed
barre darmatura (travi senza fondello) o con un adeguate sperimentazioni da condurre sulle
fondello in acciaio od in calcestruzzo e da un diverse tipologie di travi PREM considerando gli
traliccio di collegamento semplice o multiplo effetti forniti dalle grandezze geometriche e
realizzato con barre in acciaio verticali od meccaniche coinvolte.
inclinate. A tal fine, nel presente lavoro vengono descritti
Ampiamente diffuse in ambito costruttivo, le i risultati di unindagine sperimentale mirata alla
travi Prefabbricate Reticolari Miste consentono di valutazione della resistenza a taglio di travi
sfruttare i vantaggi della prefabbricazione, quali la PREM. Lindagine stata condotta considerando
riduzione dei tempi di esecuzione e lassenza di le tre tipologie di travi PREM attualmente in
casseformi e puntelli, e le peculiarit delle produzione (travi senza fondello inferiore, travi
strutture in calcestruzzo armato gettate in opera. con fondello inferiore in acciaio e travi con
Il comportamento strutturale delle travi fondello inferiore in calcestruzzo); tutti i campioni
prefabbricate reticolari miste governato dalle sperimentati presentano la stessa morfologia e le
prestazioni fornite dal traliccio reticolare che in stesse dimensioni geometriche. La struttura
fase iniziale sostiene il carico dovuto al reticolare metallica stata realizzata con lo stesso
calcestruzzo fresco e, ad indurimento avvenuto, quantitativo di armatura mentre sono state variate
collabora con il calcestruzzo per resistere agli le caratteristiche fisiche e meccaniche degli
effetti dei sovraccarichi permanenti e variabili [02]. acciai; in particolare sono stati utilizzati acciai per
A fronte del consolidato impiego, allo stato c.a. con barre ad aderenza migliorata ed acciai
attuale, non sono stati ancora del tutto chiarirti per carpenteria metallica con barre lisce. I risultati
alcuni aspetti del comportamento meccanico delle della sperimentazione hanno consentito di
travi PREM, diverso sia da quello delle usuali analizzare sia la resistenza a taglio delle tre
strutture in calcestruzzo armato sia da quello delle tipologie di travi PREM, sia linfluenza esercitata
strutture miste acciaio-calcestruzzo [03]. Tra dalladerenza acciaio-calcestruzzo sulla
questi di particolare interesse sono le resistenza a taglio.
2. LA SPERIMENTAZIONE riportate le sezioni trasversali dei tre gruppi di
provini.
Nella Tabella 1 invece riportata la geometria
Al fine di analizzare il comportamento a taglio delle le armature utilizzate per realizzare il traliccio
della travi PREM sono state programmate ed (correnti inferiore e superiore, aste diagonali e
eseguite prove sperimentali su 9 provini aventi la fondello) ed il tipo di acciaio utilizzato.
stessa geometria (lunghezza della trave, Le caratteristiche meccaniche degli acciai
dimensioni della sezione trasversale, geometria del utilizzati per realizzare il traliccio sono state
traliccio). Sono state testate travi appartenenti alle determinate attraverso prove di trazione su
tre categorie di travi PREM ovvero travi senza spezzoni di barre (3 spezzoni per ogni diametro) e
fondello (3 provini, serie A), travi con fondello in su provette (3 provette) estratte dalla lamiera
acciaio (3 provini, serie B) e travi con fondello in utilizzata per realizzare il fondello. I valori ottenuti
calcestruzzo (3 provini, serie C). Allinterno di sono riportati nella Tabella 2. I valori in tabella
ciascuna tipologia sono stati considerati quali sono i valori medi delle resistenze ottenute per
variabili le propriet meccaniche dei materiali gruppi di armature con diametro diverso. Nella
utilizzati (acciaio per la struttura metallica Tabella 3 sono invece riportati i valori della
prefabbricata e calcestruzzo gettato in opera). resistenza a compressione del calcestruzzo del
La Figura 1 riporta lo schema geometrico del getto di completamento per tutte le travi e del
traliccio prefabbricato mentre nella Figura 2 sono calcestruzzo impiegato per realizzare il fondello
delle travi C.

Figura 1. Schema geometrico e di carico

Travi A Travi B Travi C

Figura 2. Geometria delle sezioni trasversali delle travi

Travi Corrente superiore Corrente inferiore Aste diagonali Fondello in acciaio


Armatura Acciaio Armatura Acciaio Armatura Acciaio Acciaio
A1 4 16 B450C 4 32 B450C 2 10 B450C - -
A2 4 16 B450C 4 32 B450C 2 10 S355 - -
A3 4 16 S355 4 32 S355 2 10 S355 - -
B1 4 16 B450C 4 20 B450C 2 10 B450C 400 x5 S355
B2 4 16 B450C 4 20 B450C 2 10 S355 400 x5 S355
B3 4 16 S355 4 20 S355 2 10 S355 400 x5 S355
C1 4 16 B450C 4 32 B450C 2 10 B450C - -
C2 4 16 B450C 4 32 B450C 2 10 S355 -
C3 4 16 S355 4 32 S355 2 10 S355 - -

Tabella 1. Geometria delle armature del traliccio prefabbricato


La resistenza a compressione del calcestruzzo ampiezze delle fessure sono state misurate
stata ottenuta sottoponendo a prova 3 provini mediante lenti graduate.
cilindrici di diametro 150 mm ed altezza 300 mm
per ciascuna delle travi testate e per i fondelli delle
travi C. In tabella altres riportato il valore medio
della resistenza, fcm, per ciascun gruppo di travi.

Barra fym (N/mm2) ftm (N/mm2)


32 535,30 638,63
Figura 3. Schema di carico
20 (a.m.) 458,10 547,83
16 (a.m.) 468,33 547,50
10 (a.m.) 387,00 483,27
20 (liscio) 377,70 543,20
16 (liscio) 349,83 476,83
10 (liscio) 298,50 427,87
400x5 486,30 556,63

Tabella 2. Propriet meccaniche dellacciaio

Trave fc (N/mm2) fcm (N/mm2) Figura 4. Strumentazione di misura


A1 40,93
A2 37,40 38,77
A3 38,00 3. RISULTATI SPERIMENTALI
B1 35,21
B2 32,40 35,57 Nel seguito vengono descritti i principali
B3 39,10 risultati ottenuti dalla sperimentazione.
C1 49,82
C2 37,70 45,61 3.1. TRAVI SENZA FONDELLO
C3 49,30
C1 fondello 35,68 Come descritto nella Figura 2, le travi A1. A2
C2 fondello 36,43 36,09 ed A3 sono realizzati con due tralicci collegati in
C3 fondello 36,15 modo discontinuo lungo lasse con barre
trasversali in corrispondenza dei correnti inferiore
e superiore. L armatura della trave A1
Tabella 3. Caratteristiche meccaniche del realizzata con acciaio da c.a., B450C, quella della
calcestruzzo trave A3 con acciaio per carpenteria metallica
S355; nella trave A2 le armature dei correnti
inferiori e superiore sono in acciaio B450C mentre
Lo schema di prova utilizzato quello su tre le diagonali sono in acciaio per carpenteria
punti; la luce netta delle travi di 3200 mm metallica.
mentre la distanza tra la sezione di applicazione Il collasso delle travi avvenuto a seguito della
del carico e lappoggio a=600 mm (Figura 3). Ne formazione di una fessura diagonale che,
consegue che il rapporto a/H, pari a 2. originatasi in prossimit dellappoggio, ha
Gli spostamenti verticali sono stati misurati raggiunto al collasso il punto di applicazione del
mediante trasduttori disposti in corrispondenza carico (Figura 5)
della sezione di applicazione del carico.
Le deformazioni nel calcestruzzo e nel
rinforzo metallico sono state misurate mediante
strain gauges; in particolare, uno strain gauge
stato incollato sul bordo compresso della trave per
misurare le deformazioni nel calcestruzzo mentre
Trave A1 Trave A2
8 strain gauges sono stati incollati sulle armature
metalliche in differenti posizioni (Figura 4). Le Figura 5. Rottura delle travi A
I valori del carico di collasso e del taglio Le Figure 7 ed 8 descrivono la variazione delle
resistente delle travi, sono riportati nella Tabella 4. deformazioni nella diagonale compressa del
La Figura 6 riporta rta i diagrammi carico-carico traliccio prossima allappoggio
ggio (Figura 7) e nella
abbassamento (misurato in corrispondenza della diagonale tesa del traliccio posta nel tratto
sezione di applicazione del carico) delle travi: il compreso tra il punto di applicazione del carico e
loro esame evidenzia che le travi A1 ed A2 lappoggio (Figura 8). I diagrammi presentano un
presentano il tipico comportamento fragile andamento simile sia per le diagonali compresse
associato al collasso per taglio delle travi in c.a. (la diagonale della trave A2 subisce deformazioni
d
mentre la trave A3 presenta un comportamento maggiori rispetto a quelle delle travi A1 ed A3) sia
pi duttile. per le diagonali tese che raggiungono la
plasticizzazione per valori del carico prossimi al
Trave Fu(kN) Vr (kN) collasso.
A1 345,44 280,67
A2 368,25 299,20
A3 260,21 211,42

Tabella 4.. Carico di collasso travi A

Dai valori riportati in Tabella 4, inoltre, risulta


che il taglio resistente Vr della trave A3 inferiore
a quella delle travi A1 ed A2 (il taglio resistente
della trave A3 circa il 70% del taglio resistente
della trave A2 ed il 75% di quello della trave
tra A1).
La differenza dei valori del taglio resistente non
influenzata dal tipo di acciaio usato per la
realizzazione delle diagonali del traliccio danima.
Il taglio resistente della trave A1, nella quale le
diagonali sono realizzate con barre ad aderenza
aderen
migliorata, , infatti, coincidente (la differenza di Figura 7,, Diagrammi carico
carico-deformazione
valori trascurabile) con il taglio resistente della diagonale compressa (ER1/ER2)
trave A2 nella quale le aste diagonali sono
realizzate con barre lisce. Ci a conferma che
nelle travi PREM il meccanismo di trasferimento
degli sforzi non governato dalladerenza.

Figura 8, Diagrammi carico


carico-deformazione
diagonale tesa (ER3/ER4)
Figura 6, Diagrammi carico-abbassamento
abbassamento

Il valore della resistenza a taglio della trave A3 Nella Figura 9 sono riportati i diagrammi
pu essere invece giustificato dalle propriet carico-deformazione
deformazione nelle armature longitudinali
meccaniche dellacciaio utilizzato per la del corrente inferiore del traliccio; le curve
realizzazione del traliccio che, come riportato nella evidenziano che per tutte le tre travi le barre
Tabella 2, risultano mediante pari al 70-75% dei longitudinalii del traliccio si mantengono in campo
valori ottenuti per lacciaio utilizzato nelle travi A1 elastico fino al collasso.
ed A2.
allasse nelle travi B1 e B2 e di circa 32 nella
trave B3. Al collasso, inoltre, si manifestato il
distacco parziale del calcestruzzo dal piatto
inferiore nel tratto compreso tra la sezione in cui si
originata la fessura diagonale e lappoggio. La
configurazione delle travi B1 e B3 al collasso
mostrata nella Figura 11.

Figura 9. Diagrammi carico


carico-deformazione
armatura corrente inferiore (ER8) Trave B1 Trave B3
3.2. TRAVI CON FONDELLO IN ACCIAIO Figura 11. Collasso delle travi B
Le travi B1, B2 e B3 sono realizzate con un I valori del carico di collasso e del taglio
corrente inferiore del traliccio darmatura costituito resistente delle travi B sono riportati nella Tabella
da un piatto in acciaio per carpenteria metallica
metallic 5. Dai valori riportati in tabella si evince che la
sul quale sono saldate 4 barre longitudinali di resistenza a taglio delle travi B1 e B2
diametro 20 mm.. Con tale configurazione larea praticamente coincidente mentre quella della trave
complessiva dellarmatura del corrente inferiore B3 inferiore di circa il 20%.
20%
2
identica a quella delle travi A e C (AAtot= 3216 mm
2
per le travi A e C, Atot= 3256 mm per le travi B). Trave Fu(kN) Vr (kN)
B1 493,70 401,13
B2 491,48 399,33
B3 432,26 351,21

Tabella 5.. Carico di collasso travi B

I diagrammi carico-abbassamento
abbassamento riportati in
Figura 10 evidenziano che il comportamento delle
tre travi perfettamente identico ed
caratterizzato da un diagramma lineare fino a
rottura.
La variazione della deformazione nella
diagonale compressa del traliccio tra danima
prossima allappoggio riportata nella Figura 121
Figura 10. Diagrammi carico-abbassamento
abbassamento
quasi lineare per tutte le travi evidenziando che la
diagonale si mantiene in campo elastico.
Anche per le travi B sono state considerate tre
soluzioni diverse per realizzare larmatura; la trave
B1 interamente realizzata con acciaio per c.a.
(barre ad aderenza migliorata), la trave B3
interamente realizzata con acciaio per carpenteria
metallica (barre lisce), nella trave B2 il corrente
inferiore e quello superiore sono realizzati con
barre ad aderenza migliorata (acciaio per c.a.)
mentre
entre le aste diagonali sono realizzate con barre
lisce di acciaio per carpenteria metallica.
Il collasso delle tre travi avvenuto per taglio
con la formazione di lesioni diagonali originatesi in
corrispondenza del nodo inferiore del traliccio e
sviluppatesi
tesi parallelamente alla diagonale tesa del
traliccio nella zona tra lappoggio ed il punto di Figura 12. Diagrammi carico
carico-deformazione
carico con inclinazione di circa 40 rispetto diagonale compressa (ER1/ER2)
del calcestruzzo del fondello pari a circa il 70%
della resistenza del calcestruzzo di
completamento mentre nella trave C2 le due
resistenze
nze sono quasi coincidenti.
Le configurazioni delle armature nelle travi C
identico a quelle delle travi A; la trave C1 stata
realizzata con acciaio per c.a., la trave C3 con
acciaio per carpenteria metallica mentre nella
trave C2 il corrente inferiore
inferior e quello superiore
sono stati realizzati con acciaio per c.a e le aste
diagonali con acciaio per carpenteria metallica.
Il comportamento meccanico della trave C1
stato caratterizzato dalla formazione della lesione
diagonale da taglio che ha interessato sia il
Figura 13. Diagrammi carico
carico-deformazione fondello che la parte superiore della trave. La
diagonale tesa (ER3/ER4) fessura ha avuto origine in prossimit del nodo
inferiore del traliccio nella zona compresa tra
Al contrario dallesame delle curve carico-carico lappoggio ed il punto di carico e si sviluppata
deformazione nella diagonale tesa del traliccio nel fino al bordo superiore con uninclinazione di circa
tratto compreso tra il punto di carico e lappoggio 27 rispetto allasse. Nella trave C2 ,sotto un
(Figura 13), evidente che la diagonale si carico pari a circa il 90% del carico di rottura, si
plasticizza
zza in tutte le travi sperimentate. manifestato il distacco del fondello dal resto della
I diagrammi di Figura 14,, che descrivono la trave; la fessura diagonale si sviluppata nella
variazione delle deformazioni misurate nel parte superiore della trave raggiungendo al
fondello in acciaio al variare del carico applicato, collasso
sso il bordo compresso in prossimit del
mostrano che il fondello in acciaio si mantiene in punto di carico. Linclinazione della fessura
campo elastico fino a rottura (sy= rispetto allasse della trave risultata pari a circa
0,00213mm/mm). 60.. A seguito del distacco del fondello, il collasso
della trave avvenuto rapidamente.

Figura 14,, Diagrammi carico


carico-deformazione Figura 15. Diagrammi carico-abbassamento
carico
fondello in acciaio
Nella trave C3 a seguito della formazione della
fessura diagonale si manifestato un parziale
3.3 TRAVI CON FONDELLO IN distacco del fondello dal calcestruzzo sovrastante
CALCESTRUZZO in corrispondenza della superficie di contatto tra le
due parti di travi; al crescere del carico la fessura
Le travi C1, C2 e C3 sono state realizzate con diagonale ha interessato il fondello fino al livello
un fondello in calcestruzzo dello spessore di 100 del corrente inferiore del traliccio.
mm allinterno del quale sono conglobate le Successivamente, la fessura si sviluppata nel
armature del corrente inferiore del traliccio. Il getto fondello parallelamente al corrente inferiore fino
del calcestruzzo di completamento della trave allappoggio; al collasso avvenuto il distacco
dist
stato eseguito dopo la maturazione del della zona inferiore del fondello (ricoprimento del
calcestruzzo del fondello. Come riportato nella corrente inferiore del traliccio) dal resto della
Tabella 3 i due calcestruzzi ruzzi presentano trave.
caratteristiche meccaniche diverse; in particolare La Figura 16 mostra le configurazioni di rottura
nelle travi C1 e C3 la resistenza a compressione delle tre travi.
Trave C1 Trave C2 Trave C3

Figura 16. Configurazioni


razioni a rottura delle travi C

Nella Tabella 6 sono riportati i valori del carico


ultimo e del taglio resistente delle travi C.

Figura 18. Diagrammi carico


carico-deformazione
Trave Fu(kN) Vr (kN)
diagonale tesa (ER3/ER4)
C1 517,00 420,06
C2 342,00 277,87 Dallesame della Figura 19, 1 che riporta i
C3 408,00 331,50 diagrammi carico-deformazione
deformazione nelle barre
longitudinali del corrente inferiore del traliccio, si
Tabella 6.. Carico di collasso travi C evince che le barre longitudinali della trave C2
allatto del collasso sono plasticizzate
lasticizzate mentre nelle
Il massimo valore del taglio resistente stato travi C1 e C3 rimangono in campo elastico.
ottenuto nella trave C1 mentre nettamente inferiori Un esame complessivo dei risultati ottenuti dalla
sono i valori ottenuti per le travi C1 e C2. In sperimentazione consente di evidenziare che:
particolare il valore del taglio resistente della trave la resistenza a taglio pi elevata si ottiene
C2, il cui comportamento stato influenzato dal nelle travi con fondello; a parit di armatura
distacco del fondello, pari al 66% del taglio metallica realizzata interamente con acciaio
resistente della trave C1 ed al 84% del taglio per c.a., infatti, nelle travi senza fondello il
resistente della trave C3. taglio resistente risultato inferiore di circa il
I diagrammi carico-spostamento
spostamento delle tre travi 30% al taglio resistente delle travi con
C, riportati in Figura 15, mostrano
mostra come fino fondello in acciaio e di quelle con fondello in
allinizio dello scorrimento tra fondello inferiore
in e calcestruzzo. Nel caso di armatura
armat realizzata
parte superiore della trave il comportamento delle con le diagonali del traliccio in acciaio per
tre travi perfettamente identico. I diagrammi carpenteria metallica ed i correnti con acciaio
relativi alle travi C1 e C3 mantengono ancora lo per c.a. (escluso il piatto inferiore realizzato
stesso andamento fino alla rottura della trave C3. in acciaio per carpenteria metallica nelle travi
Anche la variazione delle deformazioni nelle B) il taglio resistente delle travi senza
aste
te diagonali condizionata dallo scorrimento fondelloo risultato inferiore del 25% del
verificatosi nella trave C2. Come mostrato in valore ottenuto nelle travi con fondello in
Figura 18,, le diagonali tese del traliccio delle travi acciaio. Infine nel caso di armature
C1 e C2 si plasticizzano per carichi pari a circa il interamente realizzata con acciaio per
50% dei carichi di collasso, mentre la diagonale carpenteria metallica il taglio resistente delle
tesa dellalla trave C3 raggiunge la plasticizzazione travi senza fondello risultato inferiore del 36
(sy= 0,00142)) solo in prossimit del collasso. % del valore ottenuto nelle travi con fondello
in calcestruzzo e del 40% del valore ottenuto
nelle travi con fondello in acciaio;

Figura 17. Diagrammi carico-deformazione


carico Figura 19. Diagrammi carico-deformazione
carico
diagonale compressa (ER1/ER2) armatura corrente inferiore (ER8)
per ciascuna tipologia di armatura i valori pi
600
elevati della resistenza a taglio sono stati

Carico (kN)
ottenuti nelle travi realizzate con armatura in 500
C1
acciaio per c.a.. La riduzione del taglio
resistente risultata pari al 25% nelle travi 400
senza fondello, al 13% nelle travi con B1
300
fondello in acciaio ed al 21% nel caso delle
travi con fondello in calcestruzzo. Va tuttavia A1
200
evidenziato che le caratteristiche meccaniche
100
degli acciai per carpenteria sono inferiori di
circa il 20-25 % di quelle degli acciai per c.a.; 0
per tutte le tipologie esaminate, escluso il 0 5 10 15
caso delle travi C in cui nella trave C2 Spostamento (mm)
avvenuto lo scorrimento tra fondello e parte
superiore della trave, i valori del taglio
resistente non sono influenzati dalladerenza Figura 20. Confronto tra le curve carico-
tra le aste diagonali ed il calcestruzzo. La abbassamento delle travi A1, B1 e C1
differenza tra il taglio resistente delle travi A2
ed A1 e tra le travi B1 e B2 infatti Lesame delle curve mette in evidenza come la
trascurabile. risposta delle travi identica; tutte le tre travi
Queste considerazioni trovano conferma anche presentano un comportamento fragile ed un
dai valori del taglio adimensionalizzato vr= Vr/bhfc identico valore della rigidezza. Le curve relative
(b ed h, larghezza ed altezza della sezione delle alle travi con fondello (travi B1 e C1) sono
travi) che consente di tener conto dei diversi valori praticamente coincidenti fino al collasso.
della resistenza a compressione del calcestruzzo La Figura 21 riporta il confronto tra i diagrammi
utilizzato per il confezionamento delle travi. carico-deformazione della diagonale tesa del
I valori di vr per tutte le travi esaminate sono traliccio delle travi A1, B1 e C1, compresa tra
riportati nella Tabella 7; dai valori riportati in lappoggio ed il punto di carico. Dal confronto tra i
tabella emerge che le migliori prestazioni diagrammi si nota che per bassi livelli di carico, la
meccaniche sono fornite dalle travi con fondello in diagonale della trave A1 subisce deformazioni pi
acciaio. elevate rispetto alle diagonali delle travi B1 e C1.
A seguito dello snervamento che, come gi
descritto in precedenza, avviene in tutte e tre le
Trave vr travi, la diagonale della trave B1, a differenza di
A1 0,05710 quanto avviene nelle diagonali delle travi A1 e C1
A2 0,06670 per le quali si ha un incremento di deformazione
A3 0,04636 sotto carico costante, presenta una fase
B1 0,09490 incrudente.
B2 1,02700
B3 0,07485
C1 0,07029
C2 0,06142 600

C3 0,05603 500
B1
Carico (kN)

400
Tabella 7. Valori del taglio adimensionalizzato C1
300

200 A1
4. CONFRONTI 100

Per meglio analizzare il comportamento delle 0


0 500 1000 1500 2000 2500 3000
tre tipologie di travi sperimentate, vengono posti a
confronto i risultati ottenuti per le travi delle tre Deformazioni (mm/mm 106)
serie realizzate con lo stesso materiale.
Con riferimento alle travi A1, B1 e C1, la cui
armatura metallica realizzata con barre ad
aderenza migliorata in acciaio per c.a., nella Figura 21. Confronto tra le curve carico-
Figura 20 sono riportate le curve carico- deformazione della diagonale tesa delle travi
spostamento. A1,B1 e C1
Il confronto tra la risposta delle travi A2,B2 e realizzate con barre lisce in acciaio per
C2 eseguito con riferimento alle curve carico- carpenteria metallica. Lesame delle tre curve
spostamento riportate nella Figura 22 ed alle conferma quanto gi evidenziato per le altre travi
curve carico-deformazione nella diagonale ovvero la quasi perfetta coincidenza delle curve
compressa del traliccio danima posta in relative alle travi con fondello e la buona
prossimit dellappoggio (Figura 23). concordanza della risposta meccanica di tutte e
tre le travi esaminate.
600
500

Carico (kN)
500 B2
B3
Carico (kN)

400 400
C2
300
C3
300

200
A2
200 A3
100
100
0
0,0 2,5 5,0 7,5 10,0 12,5 15,0
0
0,0 2,5 5,0 7,5 10,0 12,5
Spostamento (mm)
Spostamento (mm)

Figura 22. Confronto tra le curve carico-


Figura 24. Confronto tra le curve carico-
abbassamento delle travi A2, B2 e C2
abbassamento delle travi A3, B3 e C3
Il confronto tra le curve carico-spostamento
Le curve riportate nella Figura 25 descrivono il
misurato sotto il punto di carico, evidenzia che
legame tra il carico applicato e la deformazione
anche queste travi presentano una risposta
del calcestruzzo compresso misurata mediante lo
identica fino a quando non si manifestano
strain gauge incollato sul bordo superiore delle
fenomeni particolari (quale il distacco del fondello
travi a circa 15 cm di distanza dal punto di carico.
avvenuto nella trave C2).
Dal confronto si evince che in tutte le tre travi
Come si pu notare in entrambe le Figure la
la deformazione del calcestruzzo raggiunge al
risposta della trave C2 molto simile a quella
collasso un valore massimo di circa 0,0010
della trave A2; fino al valore del carico che
mm/mm nettamente inferiore al valore ultimo
innesca il distacco del fondello nelle due travi,
convenzionale (cu= 0,0035 mm/mm). Le curve
infatti, sia gli spostamenti sotto il carico sia le
seguono un andamento lineare per tutte le travi;
deformazioni nella diagonale compressa sono
inoltre i diagrammi relativi alle travi B3 e C3 sono
coincidenti. A seguito del distacco del fondello il
perfettamente sovrapposti. Questultimo risultato
confronto non pi significativo n in termini di
conferma ulteriormente che la risposta delle travi
resistenza n in termini deformativi.
PREM con fondello praticamente identica sia in
600
termini di resistenza sia in termini deformativi a
prescindere dal tipo di fondello utilizzato.
Carico (kN)

B2 500

400 500
Carico (kN)

C2 A2
300 B3 400

200 C3 300

100
200
0 A
-1000 -800 -600 -400 -200 0 100

Deformazioni (mm/mm 106)


0
-1250 -1000 -750 -500 -250 0
Figura 23. Confronto tra le curve carico- Deformazioni (mm/mm 106)
deformazione della diagonale tesa delle travi A2,
B2 e C2
Figura 25. Confronto tra le curve carico-
Nella Figura 24 sono poste a confronto le deformazione della diagonale tesa delle travi
curve carico-spostamento delle travi A3, B3 e C3 A3,B3 e C3
5 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 6 BIBLIOGRAFIA
Sulla base dei risultati sperimentali ottenuti [01] ASSOPREM, Guida Tecnico-Operativa
attraverso le prove condotte sulle tre tipologie di : Progettare con le Travi Prefabbricate
travi PREM, si possono trarre alcune Reticolari Miste, PREM, Edilizia &
considerazioni utili per la valutazione della Impresa, Ed. Tecniche Nuove, 2011.
resistenza a taglio di tale tipologia di travi:
la resistenza a taglio delle travi PREM [02] IZZO L., MINELLI F., PLIZZARI G. Linee
fortemente influenzata dalla presenza del Guida per le travi reticolari miste PREM,
fondello inferiore. Il taglio resistente delle Atti del 17 Congresso CTE, Roma, Vol.
travi PREM con fondello in acciaio od in 2, pp. 131-140, 2008.
calcestruzzo, a parit di armatura
metallica, risultato superiore di circa il [03] SCOTTA R., TESSER L.
30% della resistenza delle travi senza Sperimentazione su travi tralicciate miste
fondello. La presenza del fondello REP-NOR, Atti del VII Workshop italiano
favorisce, infatti, un significativo sulle Strutture Composte, Benevento,
contributo della dowel action; 2008.
la risposta meccanica delle travi con
fondello in calcestruzzo praticamente [04] G. GIORDANO, OMBRES L., SPADEA
coincidente con quella delle travi con G., Problemi di aderenza nelle travi miste
fondello in acciaio. Le travi senza fondello, prefabricate tipo REP, Atti del Congresso
fino al raggiungimento del collasso, CTE Venezia, 1988.
presentano un comportamento meccanico
molto simile a quello delle travi con [05] TULLINI N., REATO P., CAPPELLOZZA
fondello; M., Indagini sperimentali su travi miste
laderenza acciaio-calcestruzzo delle aste acciaio-calcestruzzo con connessioni a
del traliccio danima non ha alcuna traliccio, Atti del 16 Congresso CTE
influenza sul valore del taglio resistente Parma, vol. 2, pp.593-602, 2006.
delle travi PREM;
al collasso le diagonali tese del traliccio
danima si plasticizzano mentre le
diagonali compresse ed il corrente 7 RINGRAZIAMENTI
inferiore rimangono in campo elastico;
nelle travi con fondello in calcestruzzo LAutore ringrazia le societ Tubisider S.p.A
possono manifestarsi scorrimenti Cosenza, per aver fornito il materiale utilizzato
eccessivi tra il fondello e la parte nella Sperimentazione
superiore delle travi che possono
provocare rotture premature. Il solo
traliccio danima non sempre in grado di
evitare il distacco tra il fondello ed il
calcestruzzo sovrastante. Nella
sperimentazione condotta, il distacco del
fondello avvenuto nella trave in cui la
resistenza meccanica del calcestruzzo del Contatti con lautore:
fondello quasi coincidente con quella del
calcestruzzo della parte superiore della Luciano Ombres: luciano.ombres@unical.it
trave.
STRUTTURE INTELAIATE E di tamponamento ha un ruolo rilevante nella
risposta sismica e nella capacit globale dei
TAMPONATE IN C.A.: fabbricati, che pu avere effetti pi o meno
SPERIMENTAZIONE E SVILUPPI benefici, spesso in funzione della regolarit
distributiva in pianta ed in elevazione degli stessi
NELLA MODELLAZIONE pannelli.
ANALITICA E NUMERICA Una distribuzione regolare dei pannelli di
tamponamento fornisce in genere, specialmente
per edifici progettati per resistere ai soli carichi
LIBORIO CAVALERI,
verticali, un contributo benefico, incrementando la
Universit degli Studi di Palermo
resistenza globale e la rigidezza per azioni laterali,
FABIO DI TRAPANI,
riuscendo anche ad evitare in molti casi il
Universit degli Studi di Palermo collasso. Daltro canto, distribuzioni irregolari dei
MAURIZIO PAPIA, pannelli possono aumentarne la vulnerabilit,
Universit degli Studi di Palermo essendo causa di non previsti effetti torsionali, nel
caso di irregolarit in pianta e meccanismi di
piano soffice, nel caso di irregolarit in elevazione.
SUMMARY Molti autori hanno condotto studi sperimentali
e analitici, proponendo strategie di modellazione
The presence of masonry infills in RC aventi come obiettivo lintroduzione del contributo
structures may have a fundamental role in offerto dai pannelli nella risposta strutturale
response under seismic excitation, especially in allinterno dei modelli numerici.
the case of structures designed for gravity loads Lapproccio che in genere viene seguito, per
only and without seismic details. Studies of many praticit e minore onere computazionale e
authors show important modifications of response suggerito anche dalle norme tecniche, la macro-
in terms of strength, stiffness, ductility and safety modellazione, basata sullequivalenza meccanica
evaluation. The recent large development of del pannello di tamponamento con un puntone
nonlinear seismic, static and dynamical methods equivalente diagonale opportunamente definito
requires a relevant effort in modelling with a (Fig.1).
reliable, and at the same time easy for practical
using, constitutive laws for infill panels.
In this context the present study provide an
experimental investigation on single story, single
bay, half scale frames, fully infilled with different
kinds of masonry and subjected to lateral cyclical
loads showing the relevant role of infills in
structural response depending also from masonry
mechanical properties.
A suitable way for modelling this phenomena
in FEM codes is the choice of a multi linear plastic
link element with a Pivot hysteretic law Figura 1. Dimensioni caratteristiche del puntone
appropriately calibrated on experimental results. diagonale equivalente.
In this paper, experimental campaign results
for before mentioned infilled frames are presented Questo tipo di strategia richiede
in comparison with numerical response of the lidentificazione delle caratteristiche geometriche e
proposed modelling with a pivot model law. meccaniche della struttura equivalente, in
Calibrating strategy and consequent suggested particolare modo, le principali incognite ricorrenti
values for the parameters of the pivot model are nel processo di modellazione del puntone
also provided. diagonale sono:
laltezza w della sezione trasversale
la resistenza assiale
1. INTRODUZIONE la legge costitutiva (monotonica o ciclica)
Tali parametri sono dipendenti da numerose
Le strutture intelaiate in c.a., tamponate con variabili, spesso reciprocamente correlate,
pannelli in muratura sono largamente impiegate pertanto deve essere posta una particolare
nelle tradizioni costruttive e diffuse a livello attenzione nella loro individuazione, al fine di
mondiale. Losservazione dei danni post sisma ottenere risultati sufficientemente attendibili.
mostra che per queste tipologie strutturali I primi studi sul campo sono dovuti ad Holmes
linterazione fra le membrature in c.a. e i pannelli (1961) [01], il quale propose per il puntone
diagonale lattribuzione di una sezione trasversale In questo lavoro viene discussa una
di altezza w pari ad 1/3 della lunghezza della campagna di indagine sperimentale su campioni
diagonale d del pannello. Altri ricercatori, di telai in c.a. in scala quasi reale, monopiano,
seguendo un simile approccio, hanno proposto monocampata, tamponati con diverse tipologie di
criteri per lindividuazione della sezione muratura fra quelle di maggiore impiego nella
trasversale da attribuire al puntone diagonale, pratica comune, soggetti a carichi ciclici agenti
Stafford Smith (1966) [02], Stafford Smith e Carter quasi staticamente. Successivamente, viene
(1969 [03], Mainstone (1974) [04], Klingner e proposta, ai fini dellutilizzo nelle analisi dinamiche
Bertero (1978) [05], Dawe e Sea (1989) [06], non lineari, una strategia di modellazione
Durrani e Luo (1994) [07], Saneinejad e Hobbs numerica del comportamento ciclico esibito dai
(1995) [08]. pannelli di tamponamento, attraverso luso di
Pi recentemente Papia et al. (2003) [09], elementi multilinear plastic link governati
hanno introdotto una tecnica di identificazione per attraverso il modello isteretico Pivot, Dowel,
laltezza della sezione trasversale, dipendente non Seible, Wilson (1998) [16] opportunamente
solo sul rapporto di rigidezza pannello/telaio ma calibrato.
anche dal livello di compressione presente sulle
colonne e dalle propriet meccaniche della
muratura di tamponamento valutate in direzione 2. INDAGINE SPERIMENTALE
diagonale. Cavaleri et al. (2005) [19] hanno
successivamente proposto un legame meccanico 2.1. CARATTERISTICHE DEI CAMPIONI
danneggiativo altamente dettagliato per la
modellazione del comportamento monotonico o Il programma sperimentale ha previsto
ciclico del puntone, fornendo anche una prima lesecuzione di 8 campioni (serie S1), rapporto
calibrazione dei parametri di isteresi, basata su luce/altezza pari ad 1, aventi una configurazione
una campagna di indagine sperimentale su rappresentativa di edifici esistenti di media
campioni di telai tamponati in scala 1:2 soggetti ad altezza, resistenti a soli carichi verticali e privi di
azioni cicliche laterali. accorgimenti strutturali antisismici. I rapporti
La valutazione della vulnerabilit sismica delle geometrici tra le travi e i pilastri non definiscono
costruzioni esistenti al giorno doggi sempre pi uno schema di trave debolepilatro forte. I
frequentemente richiesta al fine di poter eseguire campioni sono stati confezionati con
una stima sulla sicurezza degli edifici, in special tamponamenti di 3 differenti tipologie di muratura,
modo quando questi abbiano funzioni strategiche fra le pi diffuse nella pratica realizzativa comune,
o siano soggetti a grandi affollamenti. Le strategie rispettivamente 2 campioni tamponati con
di valutazione della sicurezza sono in genere muratura di calcarenite (S1A), 2 con muratura
basate sullimpiego di strumenti come lanalisi laterizio forato tipo (S1B), 4 con muratura di
statica non lineare (pushover analysis) o lanalisi calcestruzzo alleggerito (S1C). La resistenza
dinamica non lineare (non linear time history media del calcestruzzo impiegato per tutti i
analysis). E per consuetudine nella pratica luso campioni, misurata a 28 giorni, di 25 MPa,
di modellazioni che trascurano linfluenza delle mentre il modulo elastico misurato di circa
strutture di tamponamento, considerandole quindi 23.000 MPa. La resistenza media delle barre
come elementi non strutturali, ritenendo darmatura di 450 MPa. Le caratteristiche
comunque di operare correttamente e vantaggio meccaniche e geometriche dei campioni della
di sicurezza. serie S1, sono riportate in Tab.1. Vengono per
Anche le norme tecniche, quali EC8 [10] e completezza riportati anche i dati relativi ai
Norme Tecniche per le Costruzioni Italiane [11], campioni della serie S2, appartenenti ad una
forniscono solo indicazioni generali, non aventi precedente ed analoga sperimentazione.
comunque carattere prescrittivo.
Molti studi, es. Dolsek, Fajfar (2004, 2008) Tamponamento in N di Colonne Travi
[12-13], Uva et al. (2012) [14], Fiore et al. (2012) Cod.
blocchi di campioni (cm) (cm)
[15] hanno dimostrato come le analisi per la
S1A Calcarenite 2 20x20 20x40
valutazione della capacit degli edifici condotte in
queste ipotesi semplificative, conducono S1B Laterizio 2 20x20 20x40
inevitabilmente a sottostime o sovrastime della S1C CLS alleggerito 4 30x30 30x40
reale capacit posseduta dalle strutture in termini S2A Calcarenite (prec.) 2 20x20 20x40
di duttilit e livelli di sicurezza conseguibili,
mettendo in evidenza il ruolo fondamentale S2B Laterizio (prec.) 2 20x20 20x20
assunto delle strutture di tamponamento della
modellazione. Tabella 1. Dimensioni e caratteristiche
geometriche campioni testati.
I dettagli esecutivi dei campioni delle serie S1 Malta/Blocchi Muratura
sono riportati in Figg. 2-3. Le murature di Tipologia
fm fbm fm1/E1 fm2/E2 fvom/G12
tamponamento impiegate per la realizzazione dei muratura
[Mpa] [Mpa] [Mpa] [Mpa] [Mpa]
12
campioni, sono state a loro volta preventivamente
testate per definirne le caratteristiche elastiche e 3,08 2,67 0,73
Calcarenite 3,06 7,06
7404 3933 1348
0,22
di resistenza.
beam 4,18 8,66 1,07
20
40
Laterizio 9,16 37,68
5038 6401 1348
0,07

40
6 10 8 17 CLS 0,30 1,74 0,19
9,57 4,07 0,13
alleggerito 1944 4565 1348
10
160
column
20
4 10
20 18
35
Tabella 2. Resistenze e caratteristiche elastiche
55 20 160 20 55
delle murature di tamponamento impiegate.
Figura 2. Campioni S1A, S1B.
30
Parete di contrasto
40
40
8 17 Martinetto Piano scorrevole
10
idraulico
6 12
columns 160 comparatore
30
18
30
cella di comparatori
35
carico trasducers
4 12
45 30 160 30 45

Figura 3. Campioni S1C.

Per i campioni di muratura sono state condotte


prove di compressione normale, laterale e
diagonale, mentre ulteriori prove di compressione
sono state eseguite sui relativi blocchi e sulle 2 Martinetti 2 martinetti
malte. I risultati di questa campagna sperimentale in parallelo in parallelo
preliminare sono ampiamente discussi in Cavaleri
et al. (2012) [18]. Tutti i dati significativi in termini
di propriet meccaniche delle murature di Figura 4. Schema di prova.
tamponamento impiegate sono sintetizzati in
Tab.2.
acquisizione. Gli spostamenti in testa al campione
2.2. SET UP DI PROVA sono stati misurati per mezzo di uno speciale
comparatore millesimale avente un intervallo di
Lo schema di prova riportato in Fig.4. I misura 0-200 mm (Fig. 5c). Oltre agli spostamenti
campioni sono stati preliminarmente assoggettati laterali, sono stati monitorati gli spostamenti
ad un carico assiale costante di 200 kN su orizzontali e verticali alla base del campione, al
ciascuna colonna, applicato attraverso 4 martinetti fine di verificare lefficacia del sistema di vincolo,
idraulici a controllo manuale (Fig. 5a). Per il attraverso 4 comparatori millesimali aventi range
bloccaggio del campione alla traslazione e alla di misura 0-12.5 mm. In Fig. 6 mostrato uno dei
rotazione stato predisposto uno speciale campioni testato presso il laboratorio del
sistema di vincolo (Fig. 5d). I carichi laterali sono Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale,
stati applicati per mezzo di un martinetto Aerospaziale, dei Materiali (DICAM),
orizzontatale a doppio effetto (Fig. 5b) monitorato dellUniversit degli Studi di Palermo, posto nel
da una cella di carico avente limite di carico dispositivo di prova e la strumentazione
nominale di 500 kN ed interfacciata col sistema di predisposta per lacquisizione.
a) 2.3. RESISTENZA E RIGIDEZZA DEI CAMPIONI
IN ASSENZA DI TAMPONAMENTI

La rigidezza sperimentale dei campioni stata


misurata prima della realizzazione dei
tamponamenti, al fine di potere effettuare un
successivo confronto. I valori sperimentali della
rigidezza sono stati anche utilizzati per verificare
lattendibilit del modello di calcolo impiegato, il
quale prevede lintroduzione di elementi rigidi
allintersezione fra travi e colonne e rotazioni
b) impedite alla base (Fig.7a,7b).

c)

Figura 7. Definizione del modello e valutazione


numerica della rigidezza del telaio in assenza di
d)
tamponamenti. 7a) Campioni S1A e S1B; 7b)
Campioni S1C.

La rigidezza laterale del modello analitico


stata computata assegnando uno spostamento
unitario in testa e leggendo la corrispondente
reazione orizzontale di base. I risultati
Figura 5. a) Martinetti per il carico verticale; b) sperimentali e numerici sono proposti in Tab.3.
Martinetto per il carico laterale; c) Riga elettronica La valutazione della rigidezza a partire dal
per la lettura degli spostamenti in testa; d) modello analitico ha mostrato valori superiori a
Sistema di vincolo del campione. quelli valutati sperimentalmente, ci pu essere
attribuito al fatto che le rotazioni alla base del
campione non sono in realt esattamente nulle.

Kb Kb
Media Valore
Campioni
sperimentale analitico
[kN/mm] [kN/mm]
SIA-S1B-S2 11 15,1
S1C 43 59

Tabella 3. Rigidezza sperimentale e analitica di


campioni in assenza dei tamponamenti.

La resistenza dei telai privi di tamponamenti


stata invece stimata attraverso un modello di
calcolo semplificato, corrispondente alla
condizione di equilibrio limite associata alla
Figura 6. Campione posto nel dispositivo di plasticizzazione delle sezioni alla testa e al piede
prova. delle colonne. Nel calcolo dei momenti ultimi
stata tenuta in conto la presenza dello sforzo resistenza del telaio, dovuto principalmente alla
normale costantemente agente sulle colonne (200 bassa resistenza a taglio che caratterizza questa
kN). Con riferimento alla Fig.8, la resistenza del tipologia di muratura.
sistema non tamponato Fub stata valutata Il degrado di resistenza allincremento
attraverso la seguente condizione di equilibrio dellampiezza dei cicli si dimostrato poco
limite marcato, mettendo in risalto un positivo effetto di
4M u ( N c ) confinamento esercitato dal telaio sul pannello.
Fub = (1)
h* Le prime fessure, che hanno coinvolto sia i
in cui h* laltezza netta del campione. telai, che i pannelli, si sono potute osservare a
I valori stimati di resistenza per i campioni S1 partire da uno spostamento di 10 mm, in particolar
non tamponati sono riportati in Tab.4 in cui sono modo, fessure diagonali da taglio si sono rilevate
presenti anche quelli stimati per i campioni S2. ai nodi di testa dei telai e lungo i corsi di malta dei
pannelli, prevalentemente secondo una tipica
propagazione a gradini.
Per spostamenti di entit superiore (oltre 20
mm) si assistito ad un quadro fessurativo pi
marcato con la formazione di fessure
suborizzontali a met delle colonne e un
danneggiamento molto pi evidente ai nodi del
telaio (Fig.9d). I tamponamenti in muratura di
laterizio e calcestruzzo alleggerito sono stati
interessati dal collasso dei blocchi posti agli angoli
del telaio e lungo le due diagonali principali. Un
quadro fessurativo molto pi diffuso si rilevato
per i tamponamenti in muratura di calcarenite, che
hanno mostrato una maggiore capacita di
ridistribuzione tensionale, adattandosi alle
Figura 8. Schema semplificato per la stima della deformazioni del telaio. In Fig.9-a,b,c, sono
resistenza del telaio non tamponato. riportati i campioni a fine prova e i relativi quadri
fessurativi rilevati.
Mu Fub Riguardo la rigidezza dei sistemi tamponati Ki,
Campioni
[kNm] [kN]
i campioni confezionati con pannelli in muratura di
SIA-S1B 25 62,5 calcarenite e muratura di laterizi forati, hanno
S1C 48 120 mostrato i pi evidenti effetti di irrigidimento,
S2 22 55 manifestando rispettivamente incrementi medi di
8.3 e 11.4 volte rispetto ai telai nudi. I
Tabella 4. Resistenza dei campioni in assenza di tamponamenti in blocchi di calcestruzzo
tamponamenti. alleggerito hanno invece mostrato effetti minori
sullincremento di rigidezza, facendo registrare
aumenti di circa 1.9 volte rispetto alla rigidezza
2.4. RISULTATI DELLE PROVE CICLICHE esibita dai telai in assenza di tamponamenti,
seppur questi ultimi possedevano una rigidezza
Gli 8 campioni di telai tamponati sono stati notevolmente superiore rispetto ai telai dei
testati incrementando gli spostamenti laterali a campioni S1A e S1B.
ciascun ciclo, fino ad uno spostamento relativo Per tutti i campioni, la rigidezza iniziale ha
massimo del 2.5-3.0%. Le modalit e le dinamiche comunque subito un forte decremento con
di danneggiamento dei telai e dei pannelli, sono lavanzare dei cicli, specialmente dopo il
state osservate durante le prove, mentre le raggiungimento del picco di resistenza, al
valutazioni di resistenza, rigidezza e duttilit sono contrario della resistenza che riesce ad essere
scaturite dallosservazione dei cicli sperimentali mantenuta fino al raggiungimento di spostamenti
forza spostamento registrati. elevati. Le inversioni di carico si sono mostrate
In termini di massima resistenza laterale Fui, i affette da un tipico effetto di pinching, dovuto
telai tamponati con muratura di calcarenite e prevalentemente al fatto che lintera escursione
muratura di laterizi hanno mostrato un incremento plastica accumulata al ciclo precedente deve
di circa 3 volte rispetto ai rispettivi telai non essere recuperata perch il sistema possa
tamponati. I campioni tamponati con muratura in riacquistare rigidezza e resistenza.
blocchi di calcestruzzo alleggerito hanno invece Inviluppando idealmente i cicli con una curva
prodotto un incremento di resistenza minore, monotonica si osserva un comportamento
seppur non trascurabile, di circa 2 volte la complessivamente duttile, seppur le modalit di
collasso del sistema siano governate dalla rottura I diagrammi forza spostamento laterale
a taglio delle colonne e dei nodi in c.a. piuttosto registrati pei campioni testati, sono riportati in
che della formazione di meccanismi di cerniera Fig.10.
plastica, certamente preferibile in zona sismica.
I parametri di resistenza e rigidezza dei
300 300
campioni con e senza tamponamenti e i relativi S1A-1 250
S1A-2 250
incrementi s=Fui /Fub e k=Ki /Kb sono riportati in Calcarenite
200
Calcarenite
200

Tab.5. 150 150

lateral load [kN]


100 100
50 50
0 0

k
-50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50

Cod.
Fub Fui s s Kb Ki -50 -50
-100 -100
[kN] [kN] Fui/Fub medio [Mpa] [Mpa] Ki/Kb
-150 -150
S1A-1 Calc. 177 2,8 -200 -200
62,5 3,12 11 91 8,27
S1A-2 Calc. 213 3,4 -250 -250
-300 -300
S1B-1 Lat. 207 3,3 spostamento [mm]
62,5 3,10 11 125 11,36
S1B-2 Lat. 181 2,9
S1C-1 CLS 210 1,8 a)
S1C-2 CLS 275 2,3 300 300
120 2,22 43 83 1,93 S1B-1 250
S1B-2 250
S1C-3 CLS 290 2,4 Laterizio Laterizio
200 200
S1C-4 CLS 290 2,4 150 150
S2A-1 Calc. 210 3,8 Forza laterale [kN]
100 100
55 3,77 11 n.r. - 50 50
S2A-2 Calc. 205 3,7
0 0
S2B-1 Lat. 205 3,7 -50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50
55 3,32 11 n.r. - -50 -50
S2B-2 Lat. 160 2,9 -100 -100
-150 -150
-200 -200
Tabella 5. Valori di resistenza e rigidezza rilevati -250 -250
per i campioni e relative variazioni in presenza di -300 -300
spostamento [mm]
tamponamenti.

b)
300 300
S1C-1 250
S1C-2 250
CLS alleggerito CLS alleggerito
200 200
150 150
100 100
50 50
0 0
-50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50
-50 -50
-100 -100
-150 -150
Forza laterale [kN]

-200 -200
a) b) -250 -250
300 300
S1C-3 250
S1C-4 250
CLS alleggerito CLS alleggerito
200 200
150 150
100 100
50 50
0 0
-50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50
-50 -50
-100 -100
-150 -150
-200 -200
-250 -250
-300 -300
spostamento [mm]

c) d)
c)

Figura 9. Campioni a fine prova con Figura 10. Diagrammi forza spostamento per i
tamponamento in a) Calcarenite; b) Laterizio; c) campioni testati. a) calcarenite; b) laterizio; c)
Calcestruzzo alleggerito e danneggiamento per calcestruzzo alleggerito.
taglio dei nodi superiori (d).
3. MODELLAZIONE NUMERICA compressione e conseguentemente le soglie di
PROPOSTA PER IL LEGAME resistenza allo snervamento Fy1 ed Fy2 e le
rigidezze iniziali. In Fig.11 riportato lo schema di
CICLICO funzionamento del modello in forma
assolutamente generale. I parametri di isteresi, 1,
3.1. INTRODUZIONE DEL MODELLO 2, 1 e 2 , sono in genere attribuiti attraverso una
ISTERETICO PIVOT PER LA calibrazione sperimentale. Se si effettua
MODELLAZIONE DEL COMPORTAMENTO unintersezione tra le rette a valore costante 2Fy2,
CICLICO DEL PUNTONE EQUIVALENTE 1Fy1, 1Fy1, 2Fy2 e 2Fy2 e lideale prolungamento
dei rami elastici iniziali per entrambi i versi di
Come accennato in precedenza, diversi autori carico, restano individuati come in figura i punti
hanno proposto leggi analitiche per la definizione pivot principali P1, P2, P3, P4 e i punti pivot di
di un legame ciclico meccanico danneggiativo in pinching PP2 e PP4. Restano inoltre definiti i
grado di cogliere in maniera sufficientemente quadranti Q1, Q2, Q3 e Q4, delimitati come in figura
precisa il comportamento isteretico del complesso dallasse delle ascisse e dalle pendenze iniziali
telaio/pannello seguendo differenti approcci per dei rami elastici idealmente prolungate. Se si
lattribuzione delle dimensioni della sezione immagina che il ciclo abbia origine in Q1 (trazione),
trasversale e della resistenza del puntone una volta superata la soglia di snervamento lo
equivalente diagonale da introdurre nel modello. scarico avviene lungo la congiungente con il punto
Prerogativa che accomuna ciascuna P1 fino al raggiungimento dellasse delle ascisse
modellazione analitica la definizione di leggi laddove pervenendo in Q2 lo scarico prosegue
cicliche di carico e scarico opportunamente verso il punto di pinching PP2 fino allintersezione
calibrate in base allevidenza sperimentale ed in con il ramo elastico iniziale di compressione ove
relazione alle caratteristiche di accoppiamento inizia un nuovo ramo di carico lungo congiungente
geometrico/meccaniche fra telaio e pannello. con P2. Il ciclo, a questo punto in Q3, guidato
Il grande numero di variabili richieste rende dalla curva monotonica di compressione fino allo
comunque spesso difficile lindividuazione di scarico, che avviene lungo la congiungente con il
parametri universalmente validi per una adeguata punto P3 sino allintersezione con lasse delle
attendibilit della risposta conseguibile. Limpiego ascisse, ove si perviene in Q4, e quindi lungo la
di un modello ciclico maggiormente flessibile, congiungente col punto di pinching PP4, a partire
necessitante di un minor numero di informazioni del quale, la direzione di ricarico segue la
ed in grado di fornire risultati sufficientemente congiungente con il punto S1, rappresentativo del
precisi pu essere conseguito mediante un valore di forza al precedente scarico.
opportuno uso del legame isteretico Pivot
introdotto da Dowel, Seible e Wilson, (1998) [16]
per lo studio del comportamento isteretico di
colonne in c.a. soggette ad azioni cicliche. Gli
stessi autori ne suggeriscono lutilizzo per la
definizione di legami ciclici forzaspostamento. Il
vantaggio nellimpiego del suddetto modello
risiede nel fatto che esso basato
prevalentemente su regole geometriche piuttosto
che analitiche, riducendo di fatto, sia lonere
computazionale che il quantitativo di parametri
incogniti necessari per lattribuzione delle regole di
carico e scarico. Un ulteriore vantaggio offerto dal
suddetto modello la grande flessibilit nella
gestione di comportamenti sostanzialmente
differenti in trazione in compressione come nel
caso del puntone diagonale. La modellazione di
comportamenti fortemente non lineari e non
simmetrici nei versi di carico resa possibile per
via del fatto che i cicli sono guidati dalle curve Figura 11. Schema di funzionamento generale del
monotoniche di trazione e compressione, note a legame isteretico Pivot.
priori per lelemento strutturale da modellare
attraverso una stima analitica condotta secondo Il legame descritto trova una applicazione
un qualsiasi modello presente in letteratura. molto pi semplice nel caso di impiego per la
Sono quindi note inizialmente per entrambi i modellazione del comportamento ciclico del
versi di carico le curve monotoniche in trazione e puntone equivalente diagonale. Trattandosi infatti
di un elemento non dotato di resistenza a Per ciascuna tipologia di tamponamento
trazione, viene a perdersi il significato dei modellato, le dimensioni della sezione trasversale
parametri di isteresi 1 e 1, i quali possono del puntone equivalente sono state attribuite per
essere considerati nulli. Poich inoltre si osserva mezzo dellespressione proposta da Papia et al.,
sperimentalmente che il sistema telaio pannello 2003 [09], secondo la quale da laltezza della
allinversione del carico non guadagna rigidezza sezione del puntone diagonale w rilevabile in
sino al recupero di tutta la deformazione plastica funzione del parametro * identificativo del
precedentemente accumulata, anche al parametro sistema pannello/telaio. Tale formulazione
2 pu attribuirsi valore nullo. Il legame rimane prevede la conoscenza del modulo elastico del
quindi governato dal solo parametro 2 che pu pannello di tamponamento Ed e del coefficiente di
essere calibrato sperimentalmente. La resistenza Poisson d valutati lungo la direzione diagonale.
e la rigidezza di puntone possono essere invece Tali valori sono stati ricavati a partire dai parametri
stimate analiticamente attraverso un qualsiasi elastici noti per le murature di tamponamento
modello esistente in letteratura. Come riportato in (Tab.2), sfruttando le relazioni proposte da Jones
Fig.12, il legame risulta notevolmente semplificato (1998) [17], per materiali ortotropi, le quali
rispetto alla sua forma generica. Il punto pivot P3, forniscono il modulo elastico e il coefficiente di
definibile una volta assegnato il paramento 2, e la Poisson, valutati nella generica direzione, una
resistenza di puntone al primo snervamento Fy2 volta noti i parametri E1, E2, G12, 12, i quali, in
assume il ruolo di punto di pivot fondamentale del questo caso, sono gi conosciuti
sistema. I punti F1, F2 ed F3, rappresentano i valori sperimentalmente.
di forza rispettivamente allo snervamento, al picco
e ad una riduzione di forza corrispondente al 30%
del valore di picco ed individuano univocamente la
forma del legame monotonico di compressione
assunti per il puntone.

Figura 13. Modello numerico in SAP 2000


impiegato per la validazione.

La resistenza di picco del puntone Fp=F2


valutata in funzione della resistenza media a taglio
del pannello in assenza di tensioni normali fv0m,
attraverso lespressione.
Figura 12. Legame isteretico Pivot per la Fp = f v 0mtd (2)
modellazione dellelemento puntone diagonale.
In cui t e d sono rispettivamente lo spessore e la
lunghezza della diagonale del pannello.
Per la definizione del legame di monotonico
3.2. VALIDAZIONE DEL MODELLO. del puntone stata utilizzata la formulazione
proposta da Cavaleri et al. (2005) [19], relativa
La validazione del modello proposto stata alla costruzione della curva di inviluppo (primi tre
operata attraverso software SAP 2000 NL, rami). La forma del legame definita quindi
riproducendo numericamente le prove cicliche
attribuendo i valori di soli 3 parametri , e .
condotte sui campioni e successivamente
La rigidezza iniziale del puntone pertanto:
effettuando un confronto con i risultati
E tw
sperimentali. Per il modello numerico (Fig.13) le K1 = d (3)
travi ed i pilastri sono stati modellati attraverso d
elementi beam, introducendo per gli ultimi la rigidezza del ramo post snervamento data in
cerniere plastiche pressoflessionali alla testa e al funzione del parametro :
piede. I puntoni equivalenti diagonali sono stati K 2 = K1 (4)
modellati attraverso elementi multilinear plastic la resistenza al primo snervamento data invece
link, per i quali il modello pivot risulta gi data in funzione del parametro
implementato. F1 = F2 (5)
Restano quindi definiti gli spostamenti 1 e 2 forza pi elevati rispetto alla risposta sperimentale
rispettivamente allo snervamento e al picco. in corrispondenza dellintersezione con lasse
1 = F1 / K1 ; 2 = 1 + ( F2 F1 ) / K 2 ) (6) verticale.
Il ramo discendente del legame monotonico Tale circostanza deve attribuirsi alla
definito unendo linearmente i punti F2-2 ed F3-3, modellazione delle cerniere plastiche del telaio,
essendo F3=0,7F2 come definito in precedenza e per le quali, lintroduzione degli effetti di pinching e
di degrado di resistenza, consentirebbe il
2 ricavabile dellespressione:
conseguimento di risultati sensibilmente migliori.
1 F Il modello, in relazione anche alla semplicit di
3 = ln 2 exp( 2 ) (7)
F3 modellazione e funzionamento, appare
I parametri , e sono stati calibrati sufficientemente affidabile e lutilizzo dello stesso
mediando le curve di inviluppo ai cicli sperimentali per il conseguimento di analisi time-history non
per ciascuna tipologia di campione ed eseguendo lineari, di per se gi particolarmente onerose,
analisi pushover sui modelli al variare degli stessi, pertanto consigliabile soprattutto per modellazioni
in modo da ottenere i valori pi idonei a di edifici di maggiore complessit, richiedenti un
rappresentare linviluppo medio di resistenza. elevato onere computazionale.
300
In Fig.14 riportato un esempio di S1A-2
250
Calcarenite
calibrazione numerico/sperimentale effettuata sui 200
campioni tamponati con muratura di laterizio. I 150
valori rilevati per i parametri , e , per le
Forza laterale [kN]
100
diverse tipologie di tamponamento sono riportati in 50
Tab.6. 0
300 -50 -40 -30 -20 -10-50 0 10 20 30 40 50
=0.4 =0,1 =0.025
-100
-150
Forza laterale [kN]

200 -200
-250
-300
spostamento [mm]
300
100 S1B-1 250
Tamponamenti in laterizio forato Laterizio forato
200
Pushover
150
Inviluppi monotonici sperimentali
0 100
lateral load [kN]

50
0 10 20 30 40 50
spostamento [mm] 0
-50 -40 -30 -20 -10 -50 0 10 20 30 40 50

Figura 14. Calibrazione numerico/sperimentale -100

dei parametri , e per campioni realizzati con -150


pannelli in muratura di calcarenite. -200
-250
Una volta definite le caratteristiche -300
spostamento [mm]
geometriche e meccaniche dei modelli, la 300
simulazione numerica della prova stata eseguita S1C-2 250
attraverso una analisi time history non lineare a CLS alleggerito
200
spostamenti imposti. La funzione di spostamento 150
assegnata corrisponde alla funzione di risposta
Forza laterale [kN]

100
sperimentale spostamento/tempo esibita dal 50
relativo campione. Il confronto fra le risposte 0
sperimentali e quelle esibita dai modelli numerici -50 -40 -30 -20 -10-50 0 10 20 30 40 50
riportato in Fig.15. Dal confronto fra la risposta -100
sperimentale e quella numerica ottenuta -150
attraverso limpiego del modello proposto si -200
osserva una buona coerenza dei risultati, che -250
sono tanto migliori quanto maggiormente la curva -300
di inviluppo monotonico assegnata riesce ad spostamento [mm]
approssimare linviluppo monotonico Figura 15. Confronto fra la risposta ciclica
sperimentale. Il modello numerico, specialmente sperimentale e numerica. a) calcarenite; b)
per i cicli di maggiore ampiezza esibisce livelli di laterizio; c) calcestruzzo alleggerito.
Tipologia Parametri inviluppo Parametri Pivot [05]] R.E. KLINGNER, V.V. BERTERO (1978),
tamponamento 2 Earthquake resistance of infilled frames,
J. Struct. Eng., ASCE, 104(6), 973-989.
Calcarenite 0,60 0,040 0,020 0,20
Laterizio 0,40 0,100 0,025 0,50
[06]] J.L. DAWE, C.K. SEAH (1989), Analysis
CLS alleggerito 0,50 0,030 0,035 0,05
of concrete masonry infilled steel frames
subjected to in-plane loads. Proceeding
Figura 15. Parametri suggeriti per la calibrazione
of the 5th Canadian Masonry Symposium,
della curva di inviluppo e del legame Pivot.
Vancouver; p. 32940.

[07]] A.J. DURRANI, Y.H. LUO (1994),


4. CONCLUSIONI Seismic retrofit of flat-slab buildings with
masonry infill, Proc. of the NCEER
E stato condotta una campagna sperimentale Workshop on Seismic Response of
riguardante il comportamento ciclico sotto azioni Masonry Infills, Report NCEER-94-0004.
laterali di strutture intelaiate tamponate con
differenti tipologie di muratura. Le prove, condotte [08]] A. SANEINEJAD, B. HOBBS (1995),
su campioni in scala quasi reale hanno mostrato Inelastic design of infilled frames, J.
un ruolo rilevante dei pannelli di tamponamento Struct. Eng., ASCE, 121(4), 634-650.
nella risposta strutturale. In particolar modo si
sono rilevati sostanziali incrementi di resistenza e [09]] M. PAPIA, L. CAVALERI M. FOSSETTI
rigidezza. E stata successivamente suggerita una (2003), Infilled frames: developments in
procedura di modellazione del comportamento the evaluation of the stiffening effect of
ciclico attraverso il modello isteretico Pivot infills. Structural engineering and
opportunamente calibrato. Da un confronto mechanics, vol. 16. Korea: Techno Press.
numerico/sperimentale si osservato che il
modello proposto ha una buona affidabilit legata [10]] EUROCODICE 8 (2005), Design of
soprattutto alla bont dei dati sperimentali con cui structures for earthquake resistance. Part
viene effettuata la modellazione del sistema 1: general rules, seismic actions and rules
pannello/telaio. Il modello risultato abbastanza for buildings.
efficace grazie anche alluso di dati meccanici
sperimentali sulle murature di tamponamento. [11]] D.M. 14/01/2008, Norme Tecniche per le
Lutilizzo del modello suggerito per lintroduzione Costruzioni. Gazzetta Ufficiale n.29.
degli effetti dei tamponamenti allinterno di analisi Roma.
time-history non lineari.
[12]] M. DOLSEK, P. FAJFAR (2004),
Inelastic spectra for infilled reinforced
concrete frames. Earthquake Engineering
5. BIBLIOGRAFIA and Structural Dynamics;33:1395416.

[01]] H. HOLMES (1961), Steel frames with [13]] M. DOLSEK, P. FAJFAR (2008), The
brickwork and concrete infilling, Proc. of effect of masonry infills on the seismic
Institution of Civil Engineers,Paper No. response of four storey reinforced
6501, 473-478. concrete framea deterministic
assessment. Engineering Structures.
[02]] B. STAFFORD SMITH (1966), Behaviour
of the square infilled frames, J. Struct. [14]] G. UVA, F. PORCO, A. FIORE, (2012),
Div., ASCE, 92(1), 381-403. Appraisal of masonry infill walls effect in
the seismic response of RC framed
[03]] B. STAFFORD SMITH, C. CARTER, buildings: a case study. Eng Struct
(1969), A method for analysis for infilled 2012;34(1):51426.
frames, Proc. of Institution of Civil
Engineers, Paper No. 7218, 31-48. [15]] A. FIORE, F. PORCO, D. RAFFAELE, G.
UVA, (2012), About the influence of the
[04]] R.J.MAINSTONE (1974), Supplementary infill panels over the collapse mechanisms
note on the stiffness and strength of active under pushover analyses: Twocase
infilled frames, Current Paper CP 13/74, studies. Soil Dynamics and Earthquake
Building Research Station, U.K. Engineering 39 (2012)
[16]] R.K. DOWELL, F. SEIBLE, E.L. WILSON 6. RINGRAZIAMENTI
(1998), Pivot Hysteresis model for
reninforced concrete members. ACI Lo studio condotto stato supportato da
Structral Journal, Sept.-Oct. 1998. ReLUIS, Rete di Laboratori Universitari di
Ingegneria Sismica, Linea 2, Obiettivo 5: Influenza
[17]] R.M. Jones (1998), Mechanics of della Tamponatura sulla Risposta Strutturale.
composite materials. Tailor & Francis,
London. Contatti con gli autori:

[18]] L. CAVALERI, F. DI TRAPANI, G. Fabio Di Trapani: fabio.ditrapani@unipa.it


MACALUSO, M. PAPIA (2012), Liborio Cavaleri: liborio.cavaleri@unipa.it
Attendibilit dei modelli per la
valutazione dei moduli elastici delle
murature suggeriti dalle norme
tecniche. Ingegneria Sismica. 1-2012.

[19]] L. CAVALERI, M. PAPIA, M. FOSSETTI


(2005), Infilled frames: developments in
the evaluation of cyclic behavior under
lateral loads. Structural engineering and
mechanics, vol. 21. Korea: Techno Press.
VALUTAZIONE DEL naturale (come la pomice, la diatomite o le ceneri
vulcaniche) che artificiale (come la perlite, l'argilla,
COMPORTAMENTO DI EDIFICI IN lo scisto o l'ardesia espanse, nonch alcuni
CALCESTRUZZO ORDINARIO E materiali polimerici), e sono caratterizzati, nella
maggior parte dei casi, da una notevole porosit.
ALLEGGERITO IN RELAZIONE L'elevata presenza di vuoti negli aggregati leggeri
ALLA TIPOLOGIA DI fornisce al calcestruzzo migliori qualit di
FONDAZIONE assorbimento acustico e isolamento termico, con
conseguente risparmio nel riscaldamento e nel
raffreddamento domestico. A fronte di questi
PATRIZIA BERNARDI, miglioramenti prestazionali, i calcestruzzi leggeri
Universit degli Studi di Parma presentano tuttavia una riduzione delle loro
ELENA MICHELINI, caratteristiche meccaniche e della duttilit al
Universit degli Studi di Parma diminuire del peso specifico [1-5]. Dal punto di
ROBERTO VALENTINO, vista strutturale, la ridotta densit rispetto ad un
Universit degli Studi di Parma calcestruzzo ordinario consente un notevole
contenimento del peso proprio degli elementi
portanti, che si traduce a sua volta nella possibilit
SUMMARY di ridurre la sezione trasversale degli elementi in
elevazione e, di conseguenza, le dimensioni delle
In these last years, besides ordinary concrete, strutture di fondazione. Questo comporta da un
the use of innovative materials like lightweight lato evidenti benefici in ambito sismico, legati alla
concrete has become increasingly widespread for diminuzione delle forze d'inerzia agenti sulla
several sustainability and structural reasons. struttura, e dall'altro la possibilit di edificare su
Lightweight concrete is usually produced by terreni che, per lelevata deformabilit o le scarse
replacing ordinary aggregates with lightweight caratteristiche di resistenza, renderebbero
ones, so resulting in a lower material density, with estremamente complesso l'utilizzo del
respect to ordinary concrete, which in turn leads to calcestruzzo ordinario o necessiterebbero di
a significant decrease in self-weight and to the costose tipologie di fondazione.
consequent possibility of a cross-section reduction Nel presente lavoro, attraverso uno studio di
in the bearing elements constituting both the tipo numerico - parametrico, verranno indagati nel
superstructure and the foundations. This dettaglio gli eventuali vantaggi connessi alla
determines not only great benefits in terms of realizzazione di una struttura "leggera" al variare
global seismic response, but also the possibility of delle caratteristiche del terreno di fondazione.
building on poor soils with low bearing capacity Verr a tal fine preso in esame un edificio "tipo"
that would make construction with ordinary multipiano, con struttura a telaio in c.a., e si
concrete extremely complex or would require confronteranno le prestazioni limitatamente al
expensive types of foundations. In this work a campo strutturale ottenute adottando sia
parametrical - numerical analysis on a case study calcestruzzo ordinario che leggero e considerando
represented by a reinforced ordinary and diverse tipologie di terreno. Si vedr quindi come
lightweight concrete multi-storey building will be la tipologia di calcestruzzo impiegata possa
performed in order to investigate the possible influenzare la scelta della fondazione (superficiale
advantages related to a "more light" structure o profonda) e, per una data tipologia di
when the soil characteristics vary. The structural fondazione, quali vantaggi si possano avere in
performances obtained by adopting concrete with termini di risparmio di materiale adottando una
different density will be compared and discussed soluzione "leggera".
in terms of choice of foundation type (shallow or
deep) and of material saving.
2. DEFINIZIONE DEL CASO DI STUDIO
1. INTRODUZIONE Al fine di poter confrontare le prestazioni
strutturali di fabbricati realizzati in calcestruzzo
A partire dagli anni '60 del secolo scorso, sia armato ordinario e alleggerito, si preso in esame
nella realizzazione di nuovi edifici che negli un edificio-tipo a destinazione residenziale,
interventi sul patrimonio edilizio esistente, si costituito da quattro piani fuori terra, uno
visto un crescente impiego dei calcestruzzi seminterrato e un sottotetto accessibile per sola
leggeri, che sono in genere prodotti sostituendo, manutenzione. Ciascun piano occupa una
2
del tutto o in parte, gli inerti ordinari con inerti superficie di circa 730 m , suddivisi in sei unit
leggeri. Tali aggregati possono essere sia di tipo abitative, come riportato in Figura 1a.
(a) (b)
Figura 1. "Piano-tipo" dell'edificio analizzato come caso di studio: (a) planimetria; (b) pianta strutturale.

L'edificio presenta regolarit non solo in pianta 2.1. SCELTA DEI MATERIALI E
ma anche in altezza, cos da assicurare un buon STRATIGRAFIA DEGLI IMPALCATI
comportamento anche per azioni dinamiche,
limitando gli spostamenti e le sollecitazioni sugli Per quanto riguarda le caratteristiche
elementi pi eccentrici. L'altezza interna dei vani meccaniche del calcestruzzo adottato per le
pari a 2.70 m, ad eccezione del sottotetto che strutture portanti, si considerata una classe di
presenta un'altezza media di 1.75 m. resistenza C25/30 per quello "ordinario", mentre
La struttura portante a telaio tridimensionale, per il calcestruzzo alleggerito si ipotizzata una
con pilastri e travi in c.a. di luce massima pari a classe di massa volumica D1.6, corrispondente
5 m. La pianta strutturale del piano-tipo riportata alla medesima resistenza a compressione (classe
in Figura 1b, dove sono indicati i 52 pilastri in c.a. LC25/28). Come si pu osservare dall'esame della
(che si riducono a 22 al piano seminterrato per la Tabella 2, i due calcestruzzi differiscono tra loro,
presenza delle pareti perimetrali in c.a.), le travi, oltre che per la gi citata massa volumica, anche
distinte in emergenti (in colore rosso) ed in per il valore del modulo elastico. Per ogni caso
spessore (in colore verde), nonch le orditure dei considerato, l'acciaio impiegato di tipo B450C.
solai. I pilastri si estendono per tutta l'altezza della Gli impalcati di interpiano presenti nella
costruzione, senza restringimenti di sezione. casistica analizzata sono stati previsti in due
inoltre presente una scala interna, con schema di diverse soluzioni: una prima cosiddetta "pesante",
trave a ginocchio, realizzata tramite soletta che fa riferimento ad un solaio misto con blocchi
portante in c.a. Al fine di condurre uno studio di forati in laterizio e travetti in c.a. gettato in opera
tipo numerico - parametrico sull'edificio in esame, (Figura 2) ed una seconda costituita da un solaio
stata considerata una casistica che prevede la "alleggerito" con blocchi in legno mineralizzato e
realizzazione della struttura portante con diversi calcestruzzo leggero (Figura 3).
materiali e tipologie di impalcati, come sintetizzato
in Tabella 1. Per la progettazione si ipotizzato fck fctk,0.05 Ecm
2 2 2 3
che l'edificio sia in classe di duttilit B e sia (N/mm ) (N/mm ) (N/mm ) (kg/m )
ubicato in zona sismica 3, mentre il terreno di C25/30 25 1.795 31476 2400
fondazione stato fatto variare considerando due LC25/28 25 1.502 16650 1650
situazioni limite (terreno normalconsolidato e Tabella 2. Principali caratteristiche meccaniche
sovraconsolidato), verificando la possibilit o del calcestruzzo ordinario e alleggerito costituenti
meno di realizzare una fondazione a platea. le strutture portanti nei casi previsti.

Struttura IMPIANTO DI RISCALDAMENTO


Tipologia Impalcati A PAVIMENTO
portante PAVIMENTO
5 2 5 1

MASSETTO
ISOLANTE TERMO ACUSTICO
A Telai in c.a. Solai in latero- SOTTOFONDO
5

("ordinario") tradizionale cemento SOLETTA IN C.A.


39

Solai in cls.
20

PIGNATTA IN LATERIZIO
B Telai in c.a.
leggero e legno
("misto") tradizionale INTONACO
1

mineralizzato 10 40 10

50
Solai in cls.
C Telai in c.a. Figura 2. Stratigrafia ipotizzata per il solaio di
leggero e legno
("alleggerito") alleggerito
mineralizzato interpiano nella soluzione ordinaria (edificio di
Tabella 1. Casi di studio analizzati. tipologia A).
IMPIANTO DI RISCALDAMENTO
A PAVIMENTO
3. PREDIMENSIONAMENTO DELLE
PAVIMENTO
STRUTTURE IN ELEVAZIONE

1 61
MASSETTO ALLEGGERITO
ISOLANTE ACUSTICO

5
SOTTOFONDO ALLEGGERITO
SOLETTA IN C.A. (LC 25/30-D1.6)

5
Per le diverse casistiche considerate, si
39

BLOCCO LEGNO MINERALIZZATO E


innanzitutto proceduto ad effettuare un

15
CEMENTO

FONDELLO ALLEGGERITO dimensionamento di massima degli elementi

15
INTONACO
10
50
10 costituenti il telaio, attraverso semplici calcoli
manuali e tenendo conto delle dimensioni e delle
Figura 3. Stratigrafia ipotizzata per il solaio di percentuali minime di armatura previste dalla
interpiano nelle soluzioni "mista" e "alleggerita" vigente normativa [6].
(edifici di tipologia B e C). Le travi emergenti sono state predimensionate
con riferimento alla combinazione fondamentale di
Come si pu osservare, entrambi i solai sono SLU, considerando uno schema statico di trave
caratterizzati dal medesimo spessore totale del semi-incastrata sulla campata di luce massima. Il
pacchetto, pur differenziandosi per i materiali valore del momento cos ottenuto stato poi
utilizzati, che consentono di ottenere una forfettariamente incrementato per tener conto
riduzione del peso complessivo, passando da dell'azione sismica [7]. Per quanto riguarda i
2
5.45 kN/m per la tipologia tradizionale a pilastri si tenuto conto del fatto che la tensione
2
3.66 kN/m per quella alleggerita. La medesima media di compressione sulla sezione non deve
stratigrafia assunta per i solai di interpiano stata risultare n troppo bassa ma neppure troppo
adottata anche per il solaio del sottotetto e per i elevata, per evitare una eccessiva riduzione della
balconi, provvedendo a differenziare duttilit dell'elemento. Per tale ragione, nel
opportunamente i carichi variabili agenti; in tutte le dimensionamento si fatto riferimento ad una
casistiche considerate, sono state inoltre fatte le tensione media di compressione pari a circa
medesime ipotesi sulla composizione stratigrafica 0.35fcd, provvedendo al contempo ad evitare
delle tramezzature eventualmente presenti e delle sezioni troppo allungate ed eccessive differenze
pareti esterne di tamponamento. Un criterio tra la base delle travi e le dimensioni
progettuale del tutto analogo stato adottato corrispondenti del pilastro. Per semplicit si
anche per la copertura, in latero-cemento nella scelto di utilizzare la medesima sezione per tutti i
soluzione "pesante" e in calcestruzzo leggero e pilastri del fabbricato, i quali sono stati tuttavia
blocchi di polistirene in quella "alleggerita", con orientati in modo opportuno, cos da uguagliare i
spessore della parte strutturale in questo caso momenti di inerzia rispetto agli assi principali [7].
pari a 15+5 cm per entrambe le soluzioni Le scelte progettuali cos effettuate sono state
considerate. Le scelte fatte hanno comportato una quindi verificate in via preliminare attraverso un
riduzione percentuale del peso totale del controllo manuale semplificato, che ha previsto
fabbricato di circa il 30%, passando dal caso A - l'esecuzione di un'analisi statica lineare, condotta
ordinario al caso C - alleggerito. nell'ipotesi iniziale di zona sismica 3 e categoria di
I carichi permanenti e variabili sono stati sottosuolo C. Per i vari casi considerati si sono
quindi combinati secondo normativa [6], ottenendo determinate le azioni sismiche agenti ai vari piani
i valori riportati nella Tabella 3, in cui mostrata dell'edificio ed stato quindi possibile effettuare
una sintesi dei carichi finali di progetto derivanti una valutazione di massima delle caratteristiche
sia dalla combinazione fondamentale di SLU, che della sollecitazione, ovvero innanzitutto del taglio
da quella sismica a SLV per i diversi elementi e, da qui, del momento in testa ed al piede dei
presenti nell'edificio pi pesante (A) e in quello pi pilastri, successivamente incrementato per
leggero (C). rispettare il criterio della gerarchia delle resistenze
e garantire un meccanismo di collasso globale.
Riepilogo carichi totali
2 Per quanto riguarda l'azione assiale, si
(kN/m )
considerata la variazione di sforzo indotta dal
Elemento in assenza di in presenza di
sisma (SLU) sisma (SLV) sisma nei pilastri di estremit attraverso un
A C A C modello di tipo globale [7]. Tramite l'equilibrio tra i
Solai interpiano 12.48 10.16 7.65 5.86 momenti confluenti nel nodo trave-colonna stato
Sottotetto 7.83 5.51 5.60 3.81 infine possibile valutare il momento indotto dal
Copertura 7.86 6.58 4.66 3.68 sisma alle estremit delle travi; a tal fine, sono
Scale 15.97 12.95 10.07 7.75 stati presi in esame i momenti nei pilastri
Pianerottoli 13.98 11.60 8.54 6.70 considerati flessionalmente resistenti, escludendo
Balconi 13.08 10.76 7.85 4.86 l'eventuale incremento previsto per la gerarchia
Tabella 3. Riepilogo dei carichi totali agenti a SLU delle resistenze. Una volta note le sollecitazioni
e a SLV nelle due soluzioni limite ipotizzate, stata quindi effettuata una verifica puntuale delle
"pesante" (A) e "alleggerita" (C). sezioni, che ha portato ai risultati sintetizzati in
Tabella 4, in termini di dimensioni e percentuali di fondazione, sotto il carico delledificio, possa
armatura ottenute per l'edificio pi "pesante" (A) e subire cedimenti di consolidazione.
per quello pi "leggero" (C).
Da ultimo, si ritenuto utile effettuare anche
una verifica della struttura in termini di
spostamenti (SLD), schematizzando il pilastro del
singolo piano come un'asta vincolata alle
estremit da molle rotazionali rappresentanti le
travi [7].

Dimensioni
(%)
Elemento (cm)
A C A C
Pilastri 50x70 40x60 1.43 1.34
Travi ribassate 40x60 35x55 1.77 1.41
Travi di bordo Figura 4. Stratigrafia ipotizzata per il terreno di
40x60 35x55 1.26 1.18 fondazione.
parallele al solaio
Travi in spessore 60x25 60x25 1.07 1.07
Travi di copertura 30x50 30x50 1.01 1.01
Strato 3 e0 Cr Cc
kN/m
Tabella 4. Dimensioni e percentuali di armatura Riporto 17
degli elementi strutturali principali risultanti dal OCR=1 19 0.705 - 0.165
predimensionamento per l'edificio pi pesante (A) Argilla
OCR=3 19 0.900 0.017 0.165
e pi leggero (C). Ghiaia -
Tabella 5. Caratteristiche geotecniche del terreno
di fondazione (e0 = indice dei vuoti iniziale,
4. SCELTA DELLE FONDAZIONI Cc = indice di compressibilit, Cr = indice di
ricompressione).
4.1. CALCOLO DEI CEDIMENTI
noto come i cedimenti avvengano in parte
Secondo lesperienza progettuale, la verifica allatto dellapplicazione dei carichi, per
preliminare necessaria alla valutazione della pi deformazione a volume costante dellinsieme
opportuna tipologia di fondazione risulta essere la scheletro solido-acqua (cedimento immediato) ed
stima dei cedimenti (verifica a SLE, nel D.M. in parte gradualmente nel tempo, a seguito della
2008). Si ipotizzato in prima istanza di poter dissipazione delle sovrappressioni neutre
realizzare una fondazione superficiale a platea (cedimento di consolidazione). Questultimo
con spessore 0.7 m e dimensioni in pianta di detto anche cedimento primario, per distinguerlo
2
29.4x32.5 m . La base della platea si trova ad una da quello secondario, che pu verificarsi a seguito
profondit di 2.4 m rispetto al piano campagna; di fenomeni differiti nel tempo, anche a tensioni
alla stessa quota si ipotizzata la presenza della efficaci costanti, a causa della viscosit del
superficie di falda. Il terreno di fondazione terreno. Tali cedimenti sono rilevanti solo in argille
caratterizzato dalla presenza di uno strato di organiche o torbe e sono stati trascurati in questo
riporto dello spessore di 2.4 m, soggetto a scavo, studio. Tenendo conto di tali aspetti, lentit del
di uno strato argilloso di spessore 8 m e di uno cedimento stata calcolata mediante il metodo
strato di ghiaia sottostante. La stratigrafia, tipica di monodimensionale proposto da Terzaghi (1943).
una pianura alluvionale, schematizzata in Figura In particolare, per distinguere il cedimento
4. immediato rispetto a quello totale, si fatto
Il terreno a diretto contatto con la fondazione riferimento alle indicazioni di letteratura. Per
stato considerato di natura argillosa con le argille NC il cedimento stimato con il metodo
caratteristiche di deformabilit riportate in Tabella monodimensionale corrisponde allaliquota
5. Nel presente studio stato inoltre ipotizzato rappresentata dal cedimento di consolidazione,
che il terreno argilloso possa essere mentre quello istantaneo viene valutato pari al
normalconsolidato (NC, con OCR = 1) o 10% di tale stima [8]. Nel caso di argilla NC il
sovraconsolidato (OC, con OCR = 3). Si poi metodo monodimensionale permette di valutare il
assunto che lunico strato comprimibile sia quello cedimento H mediante la relazione:
costituito da argilla, mentre lo strato di ghiaia

sottostante stato considerato rigido. La
H =
H0 C log 'v 0 + 'v (1)
stratigrafia induce a ritenere che il terreno di 1 +e 0 c 'v 0

dove H0 lo spessore dello strato comprimibile, e0 stimato con il metodo monodimensionale
lindice dei vuoti iniziale, Cc lindice di corrisponde al cedimento totale e il cedimento
compressione, v0(zi) la tensione efficace immediato risulta compreso tra 1/3 e 2/3 di tale
geostatica valutata in corrispondenza della valore [8]. In questa sede il cedimento immediato
mezzeria dello strato comprimibile e 'v(zi) stato stimato pari al 50% di quello totale. Dai
lincremento di sforzo prodotto dallapplicazione risultati ottenuti, riportati in Tabella 6, si pu
del carico unitario netto. Tale incremento di osservare come per il caso di argilla OC i
tensione verticale stato valutato ricorrendo alla cedimenti stimati risultino ammissibili per tutte le
teoria dellelasticit, per tener conto della tipologie di edificio. Perci una fondazione
riduzione del carico indotto al crescere della superficiale si adatterebbe tanto alledificio pi
profondit. In particolare, in corrispondenza della pesante (A), quanto a quello pi leggero (C) o
mezzeria dello strato, in base alla geometria della intermedio (B).
fondazione scelta, si assunto 'v(zi)/qnetto =0.98,
essendo qnetto il carico netto medio indotto Tipologia A B C
dall'edificio sul piano di posa della fondazione. Ai H0 (m) 8 8 8
fini della valutazione di tale carico, per i tre casi v0(zi) (kPa) 77.56 77.56 77.56
considerati, si ricorsi ad un modello agli elementi q netto (kPa) 35.41 25.80 13.00
finiti, tenendo conto anche del terreno asportato
'v(zi)/q netto 0.98 0.98 0.98
durante la fase di scavo. I valori delle grandezze
utilizzate nel calcolo dei cedimenti sono riportati in 'v(zi) (kPa) 34.70 25.28 12.74
Tabella 6. OCR=1
Sebbene, come noto, i cedimenti differenziali H edom. (cm) 12.4 9.5 5.1
siano solitamente pi pericolosi per la funzionalit H immediato (cm) 1.20 0.9 0.5
di una struttura, in questo caso sono stati H totale (cm) 13.6 10.4 5.6
considerati esclusivamente i cedimenti totali medi, verifica No No S
al fine di svolgere un confronto globale tra i vari OCR=3
casi in esame. Si sono considerati ammissibili H edom. (cm) 1.11 0.85 0.46
cedimenti che vanno da 6.5 a 10 cm, come
H immediato (cm) 0.55 0.42 0.23
indicato in [9] in riferimento a cedimenti
H totale (cm) 1.11 0.85 0.46
differenziali di platee su argilla. I valori dei
cedimenti stimati nei diversi casi di studio, verifica S S S
assieme al risultato della verifica in esercizio, Tabella 6. Grandezze utilizzate per il calcolo dei
sono riportati in Tabella 6. cedimenti attraverso il metodo monodimensionale
I risultati ottenuti considerando un terreno di Terzaghi (1943).
normalconsolidato (OCR = 1), relativamente
"soffice", dimostrano come nel caso degli edifici A
e B il cedimento totale sia maggiore del limite 4.2. VERIFICA A CAPACIT PORTANTE
imposto (10 cm); questo comporterebbe la
necessit di realizzare, presumibilmente, Per ottemperare alle disposizioni del D.M.
fondazioni di tipo profondo (pali), con 2008 [6], nellipotesi di realizzare una fondazione
conseguente aumento dei costi. Lutilizzo di una a platea in presenza di argilla OC, stato valutato
struttura in calcestruzzo alleggerito con solai anche il carico limite del complesso terreno-
leggeri (edificio C) permetterebbe invece di fondazione, ai fini della verifica a capacit portante
ricorrere ad una fondazione superficiale a platea in condizioni sismiche. Tale verifica, che rientra tra
con cedimenti contenuti nei limiti previsti. I quelle agli Stati Limite Ultimi previste dal D.M.
maggiori costi del calcestruzzo alleggerito 2008, stata svolta considerando due diverse
sarebbero quindi compensati dal risparmio categorie di sottosuolo (C e D), in base alla
economico dovuto allutilizzo di una fondazione classificazione presente nella Tabella 3.2.II dello
superficiale invece che di una profonda. Nel caso stesso decreto. Si ipotizzato di poter esprimere
di terreno sovraconsolidato (OCR = 3), pi rigido la resistenza del terreno di fondazione mediante il
rispetto a quello considerato nel caso precedente, criterio di rottura di Mohr-Coulomb. Perci, si
il cedimento monodimensionale stato stimato assunto che il terreno sia caratterizzato dai
attraverso la relazione (1), considerando, in seguenti parametri di picco, tipici di unargilla
questo caso, lindice di ricompressione Cr al posto sovraconsolidata: angolo di resistenza al taglio
di Cc, dal momento che la somma tra la tensione = 28 e coesione efficace c = 7 kPa. Lentit
efficace geostatica e lincremento di sforzo del carico limite del complesso terreno-opera di
prodotto dallapplicazione del carico non supera lo fondazione in esame stata calcolata, solo in
sforzo di sovra-consolidazione [9]. Inoltre, nel condizioni drenate, attraverso la formulazione
caso di argille sovraconsolidate (OC), il cedimento suggerita da Paolucci e Pecker [10], i quali hanno
modificato la classica formulazione trinomia di Terminato il predimensionamento degli
Brinch-Hansen (1970). Ritenendo di poter elementi strutturali principali e della fondazione si
escludere, in maniera cautelativa, il contributo proceduto allo studio del comportamento
dovuto al sovraccarico laterale della fondazione, il globale dell'edificio, realizzando un modello
calcolo del carico limite si riduce alla seguente numerico tridimensionale agli elementi finiti, al fine
formulazione: di valutare le sollecitazioni per azioni statiche e
sismiche e determinare univocamente le
B N z (1 kv )s + c 'Nc zc sc
1
qlim = dimensioni e le armature degli elementi strutturali.
2 Il modello stato realizzato con il programma di
(2) calcolo CMP (CAIREPRO) che implementa il
solutore XFINEST.
dove B la minore dimensione in pianta, N ed Nc
Sono stati eseguiti tre modelli di
sono i fattori di capacit portante, s ed sc i fattori
sovrastruttura, uno per ciascuna tipologia di
di forma, mentre z e zc rappresentano i fattori di edificio considerata. Per quanto riguarda poi la
inerzia del suolo relativi rispettivamente alla forza fondazione sono stati effettuati, per ogni caso, due
di volume e alla coesione [10]. Questi sono stati modelli, uno comprensivo della platea ed un
calcolati mediante le seguenti relazioni: secondo vincolato alla base tramite incastri. Una
(
z = 1 kh tg ' )0.35
e zc = 1 0.32k h . (3-4)
vista tridimensionale del modello comprensivo
della platea di fondazione riportata in Figura 5. I
I fattori kh e kv, che rappresentano il pilastri e le travi sono stati modellati con elementi
coefficiente sismico orizzontale e verticale, sono beam, partendo dalle sezioni definite nel
stati valutati secondo il D.M. 2008 sulla base della predimensionamento (Tabella 4), prevedendo
localizzazione geografica e topografica del sito, nella direzione ortogonale al solaio solo travi
che ricade nella parte meridionale del territorio emergenti e nell'altra solo travi in spessore, come
comunale di Parma. Adottando lapproccio 2 indicato in Figura 1b. I solai e le pareti di
(A1+M1+R3) e ponendo pari allunit i coefficienti tamponamento sono stati modellati come "aree di
parziali sulle azioni, secondo quanto prescritto dal carico", definendo per ogni tipologia di solaio i
D.M. 2008 per le condizioni sismiche, per tutti e relativi pesi strutturali, permanenti e variabili.
tre i casi la verifica SLU (GEO) risulta soddisfatta. La parete contro terra in c.a. del piano
I valori delle grandezze pi significative ai fini di seminterrato stata modellata con elementi shell
tale verifica sono riportati in Tabella 7. Si pu di dimensioni regolari, aventi uno spessore di
osservare come il valore della resistenza di 40 cm. Gli elementi shell utilizzati, dotati di
progetto, funzione del carico limite (qlim), non sia rigidezza sia flessionale che tagliante, presentano
cambiato significativamente al variare della un vincolo "drill", che consente di attribuire loro un
tipologia di sottosuolo (da C a D). I valori certo grado di rigidezza attorno all'asse
relativamente elevati delle resistenze di progetto perpendicolare al piano dell'elemento, utile per
confermano lipotesi che la verifica a collasso per risolvere gli eventuali problemi numerici derivanti
carico limite del complesso terreno-fondazione dal loro accoppiamento con elementi trave
(SLU) risulti molto meno restrittiva rispetto alla monodimensionali (pilastri che si innestano nel
verifica sui cedimenti (SLE). muro). Sulla parete stata anche inserita, per la
porzione effettivamente interrata, la spinta del
Tipologia A B C terreno, con riferimento alla stratigrafia riportata in
Ed = q netto (kPa) 35.41 25.80 13.00 Figura 4. A favore di sicurezza si ipotizzato, per
kh=0.0533 il calcolo della spinta del terreno, il livello della
Cat. Suolo C
kv=0.0266 falda a quota campagna (z = 0).
Rd = qlim/R (kPa) 662 662 662
Verifica S S S
kh=0.0648
Cat. Suolo D
kv=0.0324
Rd = qlim/R (kPa) 654 654 654
Verifica S S S
Tabella 7. Grandezze utilizzate per la verifica a
SLU.

5. MODELLAZIONE NUMERICA
Figura 5. Vista 3D del modello: elementi beam, sottofondo (kw). In base al modello di Winkler si
shell e solai. assume, a caratterizzazione del sottosuolo, una
Anche la scala interna, costituita da relazione lineare fra il cedimento w in un punto e
pianerottoli e rampe, stata modellata attraverso la pressione di contatto p nello stesso punto,
una maglia regolare di elementi shell. ovvero p = kww. Nel presente lavoro la costante
Le combinazioni di carico utilizzate per le kw stata quindi valutata come rapporto tra il
verifiche numeriche sono quelle previste dalla carico noto e i cedimenti valutati al 4.1
vigente normativa [6], quindi la combinazione (quelli definiti come "immediati"). Il risultato
fondamentale per le verifiche a SLU e quella ottenuto per la stima di kw stato sottoposto, oltre
sismica per le verifiche a SLV. Tali combinazioni che a un controllo critico basato sullesperienza,
vengono gestite automaticamente dal programma anche ad una validazione pi accurata, facendo
di calcolo, che definisce diversi "gruppi" di azioni ricorso al valore k1 relativo ad una prova di carico
(a SLU e a SLV), che vengono poi combinati in su piastra di forma quadrata o circolare, con lato o
una condizione di "inviluppo" che va a diametro di 30 cm. Avendo fissato la forma e le
determinare, per ogni elemento della struttura, i dimensioni della piastra, il valore di k1 dipende
valori minimi e massimi delle diverse solo dal tipo di terreno, variando rispettivamente
3
sollecitazioni. (come valori consigliati) da 25 a 50 a 100 N/cm
La risposta della struttura stata valutata rispettivamente per terreni di consistenza
mediante analisi dinamica modale, utilizzando il compatta, molto compatta e dura [11]. Stabilito il
metodo CQC (combinazione quadratica completa) valore di k1, la costante kw pu ricavarsi come:
per combinare tra loro gli effetti associati ai diversi 2
modi di vibrare. Gli effetti dell'eccentricit B +b
kw = k1 , (5)
accidentale sono poi stati tenuti in conto 2B
spostando il centro di massa di ogni piano, nelle
quattro direzioni ortogonali, di una distanza pari a essendo B e b le dimensioni in pianta
+/- 5% della dimensione massima dell'edificio rispettivamente della fondazione e della piastra di
nella direzione perpendicolare all'azione sismica. carico. Nel caso in esame, l'equazione (5) stata
Le due componenti orizzontali dell'azione sismica applicata inversamente, risalendo dal valore di kw
sono state applicate separatamente, provvedendo calcolato attraverso i cedimenti al valore di k1. Il
poi a sommare ai massimi valori della risposta valore cos ottenuto risultato compreso, nei tre
ottenuti per l'azione applicata in una direzione, il casi esaminati, all'interno dell'intervallo previsto
3
30% dei massimi ottenuti per l'azione applicata per la natura di terreno ipotizzata (1835 N/cm ),
nell'altra direzione. Nel calcolo della percentuale ovvero coesivo di consistenza compatta,
di massa mobilitata stata esclusa la porzione di confermando la validit del valore di kw ottenuto.
muro contro terra del piano seminterrato, non La Tabella 8 riporta i valori delle costanti kw e k1
ritenendola movimentabile dall'azione sismica. ottenuti per i diversi casi di edificio considerati.

Hi
q netto kw k1
5.1 MODELLAZIONE DELLA FONDAZIONE Edificio immediato
(kN/m2) (N/cm3) (N/cm3)
(cm)
A completamento del modello numerico A 0.557 35.41 6.34 24.87
stata inserita anche la struttura di fondazione. Per B 0.425 25.80 6.06 23.75
poter confrontare tra loro le risposte dei tre edifici
C 0.229 13.00 5.66 22.20
analizzati, si fatta l'ipotesi di terreno
sovraconsolidato, che consente la realizzazione Tabella 8. Valutazione della costante di Winkler
della platea di fondazione per tutte le casistiche kw per i diversi casi di edificio considerati.
considerate.
Anche la platea stata modellata tramite Il valore della costante kw ricavato risulta
elementi di tipo shell di spessore 70 cm. I nodi quindi conseguente ai cedimenti della fondazione,
della fondazione sono stati vincolati rispetto alle ovvero dipende, oltre che dal valore del carico
traslazioni nel piano, mentre nella direzione della sovrastruttura, anche dalle propriet del
verticale stato dato un vincolo elastico mediante terreno e dalla costituzione del sottosuolo, nonch
l'inserimento della costante di sottofondo kw. dalla forma e dalle dimensioni della fondazione.
Per indagare numericamente l'influenza
esercitata dalla costante kw sono stati dapprima
5.1.1 Determinazione della costante di Winkler modellati i tre edifici considerando per ciascuno il
proprio valore della costante di sottofondo, cos
Per il completamento del modello stato come riportato in Tabella 8. Conducendo analisi di
quindi necessario determinare la costante di tipo modale si sono quindi ricavati i periodi di
vibrazione fondamentali nelle due direzioni quelle ottenibili dal modello pi realistico con
principali X e Y, che si collocano in punti diversi platea di fondazione.
dello spettro di risposta. In particolare, mentre per 6. PROGETTO STRUTTURALE DELLA
gli edifici A "ordinario" e B "misto" questi tendono FONDAZIONE
ad essere molto vicini tra loro, quelli relativi
all'edificio C "alleggerito" risultano marcatamente
maggiori (Tabella 9), portando quindi ad una 6.1 AZIONI SULLA FONDAZIONE
riduzione dell'entit delle azioni sismiche in gioco.
tuttavia opportuno sottolineare che il periodo Al 7.2.5 del D.M. 2008 [6] che tratta dei
della struttura dipende dalla massa della struttura requisiti strutturali degli elementi di fondazione si
stessa sia indirettamente, attraverso il valore della impone, sia per le strutture in CD "A" che per
costante kw inserita, che direttamente e pertanto, quelle in CD "B", il dimensionamento delle
al fine di verificare l'incidenza della sola costante strutture di fondazione e la verifica di sicurezza
di sottofondo sull'entit delle sollecitazioni, si del complesso fondazione - terreno assumendo
ritenuto utile confrontare i periodi principali ottenuti come azioni in fondazione le resistenze degli
per la stessa struttura (ovvero a parit di massa) elementi strutturali soprastanti. Il progettista, pi
ma con costante di sottofondo differente. In nel dettaglio, dovrebbe considerare tre situazioni:
particolare si confrontata, per una stessa una prima (caso 1) in cui gli elementi verticali
tipologia di edificio (A, B o C), la risposta ottenuta poggianti sulla fondazione trasferiscono alla
inserendo la costante kw effettiva derivante dal stessa gli sforzi assiali ottenuti dal calcolo
calcolo (Tabella 8) e quella ottenibile come media unitamente ai momenti e ai tagli resistenti; una
dei valori di kw ricavati per i tre edifici oggetto di seconda (caso 2) in cui gli elementi verticali
studio. trasferiscono le azioni di calcolo (sforzi normali,
Come si pu osservare dall'esame di Tabella tagli e momenti) amplificate per un opportuno
9, l'assunzione di una costante media fa variare di
fattore correttivo Rd, diverso per CD "B" e CD "A",
poco i periodi principali delle singole tipologie di
ed un ultimo caso (caso 3) in cui la fondazione
edifici e conseguentemente anche le sollecitazioni
sollecitata dalle azioni di calcolo derivanti da
agenti, a conferma di quanto riportato anche nella
un'analisi elastica (ossia con fattore di struttura
letteratura tecnica [11].
pari a 1). In base alla normativa sufficiente la
Nelle analisi di seguito effettuate si quindi
verifica ipotizzando la prime delle tre situazioni, a
adottata l'approssimazione di considerare per tutti
patto che gli altri due casi inducano azioni
e tre i modelli relativi ai diversi edifici un
maggiori. Per indagare meglio questo aspetto
medesimo valore della costante kw (pari alla
sono state eseguite delle modellazioni specifiche
media tra i tre valori effettivi dedotti dal calcolo), in
che hanno permesso di ricondursi alle tre
modo da poter confrontare pi agevolmente tra
condizioni sopra elencate, analizzando in
loro i risultati ottenuti.
particolare i momenti flettenti e i tagli alla base dei
pilastri. Si quindi potuto osservare che nella
Edificio
kw Tx Ty maggior parte dei casi esaminati le azioni dovute
(N/cm3) (s) (s) ai valori resistenti (caso 1) risultano maggiori
effettiva 6.34 0.477 0.789 rispetto a quelle conseguenti all'analisi con forze
A
media 6.02 0.481 0.792 sismiche premoltiplicate per Rd (caso 2). In
effettiva 6.06 0.492 0.770 accordo con quanto specificato al 7.2.5 del D.M.
B
media 6.02 0.493 0.771 2008 si quindi proceduto all'esecuzione del
effettiva 5.66 0.648 1.008 progetto e della verifica della fondazione
C
media 6.02 0.646 1.006 sollecitata da azioni statiche e sismiche, queste
Tabella 9. Periodi principali di vibrazione per i ultime premoltiplicate per il fattore Rd, pari a 1.1
diversi edifici con costante kw effettiva e media. per CD "B".

Per i tre edifici esaminati stato anche


operato un confronto tra i risultati ottenuti 6.2 DEFINIZIONE DELL'ARMATURA DELLA
dall'analisi modale nel caso di modello con pilastri PLATEA DI FONDAZIONE
incastrati alla base e quello con platea di
fondazione su letto di molle alla Winkler. Si a questo punto effettuata un'analisi
In generale si potuto osservare che la dettagliata per valutare i quantitativi di armatura
progettazione della sovrastruttura derivante dal da inserire nella platea di fondazione per i due
modello FEM che considera l'edificio incastrato casi estremi considerati (edificio A "ordinario" e C
alla base risulta a favore di sicurezza, ovvero si "alleggerito"), in modo da valutare l'eventuale
stimano azioni sismiche maggiori o al pi uguali a risparmio in termini di materiale. Il confronto si
anche esteso alla valutazione delle sollecitazioni e ordinario ed alleggerito, passando dalla categoria
delle armature conseguenti per due possibili di sottosuolo C alla D. In generale, si pu quindi
categorie di terreno, ovvero di tipo C e D. La concludere che l'imposizione di quantitativi minimi
definizione di una categoria di terreno influenza, di armatura maggiori tende a far diminuire gli
come noto, l'andamento stesso degli spettri di eventuali vantaggi (in termini di risparmio di
risposta e, conseguentemente, le accelerazioni materiale, in questo caso l'acciaio) connessi
sismiche sulla struttura. all'utilizzo di un edificio pi "leggero".
Il software utilizzato permette la definizione Si potrebbe perci a questo punto ragionare in
"guidata" dell'armatura necessaria alla verifica termini di riduzione di area di calcestruzzo Ac della
flessionale, definendo delle "armature minime" per platea, che a sua volta determinerebbe una
gli elementi shell della platea. Per quanto riguarda riduzione dell'armatura minima da imporre. Si
la definizione dell'armatura minima a trazione si quindi ipotizzato di far variare lo spessore della
pu osservare che il D.M. 2008 non fornisce platea al di sotto dei due edifici esaminati,
indicazioni esplicite in tal senso; per tale ragione, passando dai 70 cm inizialmente ipotizzati, a 60,
nel presente lavoro si scelto di adottare un 50 e infine 40 cm. La Tabella 10 e la Figura 6
valore pari allo 0.15% dell'area di calcestruzzo, di riportano i risultati ottenuti in termini di quantitativi
poco superiore a quello imposto dalla vigente totali di armatura necessari nei diversi casi
normativa per le travi in elevazione ( 4.1.6.1.1). esaminati.
Tale valore risulta comunque in accordo con
quanto indicato nella precedente normativa Quantitativi di armatura di fondazione (kg)
tecnica italiana (D.M. 2005, [12]). Si inoltre Sottosuolo Sottosuolo
ipotizzato di utilizzare barre di diametro compreso categoria C categoria D
tra 14 e 20 mm, con passi dai 15 ai 35 cm. Sulla Spessore platea Ordin. Allegg. Ordin. Allegg.
base di questi criteri stata quindi individuata (cm) (A) (C) (A) (C)
40 49365 34412 54598 34488
un'armatura minima di base, che stata poi 50 39612 27180 48217 30134
opportunamente infittita nelle zone pi sollecitate. 60 32875 29292 41886 29373
La Tabella 10 riporta una sintesi delle 70 35099 33786 38453 33786
armature risultanti per i casi esaminati (in termini Tabella 10. Quantitativi di armatura nella
di quantitativo totale di acciaio necessario). Si pu fondazione in relazione allo spessore della platea.
notare come, a parit di categoria di sottosuolo,
l'edificio pi "leggero" richieda il 3.7% di armatura
60000
in meno rispetto all'edificio "ordinario" nel caso di
Quantit acciaio [kg]

Cat. D
sottosuolo di categoria C ed il 12.1% in meno per 50000
la categoria D; il risparmio in termini di acciaio Cat. C
nella platea risulta quindi pi marcato 40000
Cat. D
all'aumentare dell'accelerazione sismica. Se il
confronto viene invece effettuato per una 30000
Cat. C
medesima tipologia di fabbricato, si pu osservare
che l'edificio in calcestruzzo ordinario necessita 20000
Edificio A
dell'8.7% di armatura in pi in fondazione Edificio C
10000
passando da un sottosuolo C ad uno di categoria
D, mentre l'edificio in calcestruzzo leggero spessore platea [cm]
0
mantiene esattamente la medesima armatura. Ci 30 40 50 60 70 80
dipende dal fatto che, per l'edificio "leggero",
l'armatura finale inserita risulta maggiormente Figura 6. Confronto tra le quantit di armatura
condizionata dall'imposizione dei quantitativi necessarie in fondazione in funzione dello
minimi di armatura a trazione piuttosto che dalle spessore della platea per le casistiche esaminate.
reali sollecitazioni agenti, che di per s
richiederebbero invece un'armatura minore
rispetto a quella minima imposta. Se infatti si Ragionando semplicemente in termini di
eliminasse, in via puramente teorica, l'imposizione risparmio d'acciaio (e trascurando il risparmio in
del requisito sui minimi d'armatura, si otterrebbe termini di calcestruzzo connesso ad un minore
un risparmio di acciaio passando dall'edificio spessore della platea), si pu notare come i
"pesante" a quello "alleggerito" dell'ordine del maggiori vantaggi nel passaggio dall'edificio
29% e del 37%, rispettivamente nel caso di "pesante" a quello "alleggerito" si abbiano nel
sottosuolo C e D. A parit di tipologia di edificio, si caso di platea di spessore 50 cm, con una
noterebbe invece un incremento dei quantitativi di riduzione dell'armatura necessaria del 31.4% per
acciaio necessari del 22.6% e del 12.7%, un sottosuolo di categoria C e del 37.5% per
rispettivamente per l'edificio in calcestruzzo quello di categoria D (a fronte dei precedenti 3.7%
e 12.1% ottenuti per uno spessore della [04]] M.N. HAQUE, H. AL-KHAIAT, O. KAYALI,
fondazione di 70 cm). In ogni caso, a parit di "Strength and durability of lightweight
categoria di sottosuolo (C o D) e di spessore della concrete", Cement & Concrete Composites,
platea, si osserva sempre la necessit di inserire 2004, No. 26, pp. 307-314.
minori quantitativi di armatura nell'edificio
"alleggerito" (Figura 6), grazie alla significativa [05] T.Y. LO, W.C. TANG, H.Z. CUI, "The effects
riduzione delle masse in gioco. of aggregate properties on lightweight
concrete", Building and Environment, 2007,
No. 42, pp. 3025-3029.
7. CONCLUSIONI
[06] D.M. 14/01/2008, "Nuove Norme tecniche per
I calcestruzzi leggeri di argilla espansa le costruzioni" (S.O. No. 30 della G.U. del
presentano, a parit di volume, costi di produzione 04/02/2008, No.29).
superiori (dal 50% al 100% in pi) rispetto ai
calcestruzzi tradizionali. Tuttavia, il loro impiego [07] A. GHERSI, P. LENZA, "Edifici antisismici in
pu, in taluni casi, consentire risparmi in termini di cemento armato progettati secondo le
quantitativi di materiale impiegato gi nel indicazioni delle nuove normative", 2010,
dimensionamento degli elementi costituenti la Dario Flaccovio Editore.
sovrastruttura, in particolare nei pilastri. Inoltre, in
presenza di terreni caratterizzati da scadenti [08] R. LANCELLOTTA, J. CALAVERA
propriet meccaniche e quindi soggetti a "Fondazioni", 1999, McGrow-Hill.
maggiori cedimenti a parit di carico la
realizzazione di una sovrastruttura pi leggera [09] R. LANCELLOTTA, "Geotecnica", 4Ed/2012,
pu permettere in molti casi l'utilizzo di fondazioni Zanichelli.
superficiali anzich profonde, a differenza di
quanto accadrebbe, a parit di condizioni, per un [10] R. PAOLUCCI, A. PECKER, Seismic
edificio realizzato in calcestruzzo ordinario. In ogni bearing capacity of shallow trip foundations
caso, anche a parit di fondazione (ad esempio a on dry soils, Soils and Foundations, 1997,
platea), si pu osservare come l'edificio pi Vol. 37, 95-105.
leggero consenta in genere un risparmio in termini
di quantitativi di materiali impiegati rispetto ad un [11] C. VIGGIANI, "Fondazioni", 2002, Casa
corrispondente edificio realizzato con calcestruzzo Editrice Hevelius.
ordinario. Le analisi qui presentate andrebbero
quindi completate soppesando i risparmi connessi [12] D.M. 14/09/2005, "Norme tecniche per le
alla realizzazione della fondazione con i maggiori costruzioni" (S.O. No. 159 della G.U. del
costi di produzione del calcestruzzo. Il campo di 23/09/2005, No.222).
indagine potrebbe poi essere esteso aggiungendo
alla variabilit del terreno anche un diverso grado
di sismicit del sito costruttivo. 9. RINGRAZIAMENTI
Gli Autori desiderano ringraziare l'ing. Luca
8. BIBLIOGRAFIA Beligni di Laterlite S.p.A. ed il prof. Roberto
Cerioni dell'Universit di Parma per i preziosi
[01]] L. SANPAOLESI, P. FORMICHI, consigli; si ringraziano inoltre gli ingg. Silvia Furia
"Calcestuzzo leggero strutturale di argilla e Roberto Ghirarduzzi per il loro contributo
espansa", Stampantic S.p.A. Editore, Milano, nell'esecuzione delle analisi numeriche.
2009.

[02]] A.U. NILSEN, P.J.M. MONTEIRO, O.E.


GJRV, "Estimation of the elastic moduli of
lightweight aggregate". Cement and Concrete
Research, 1995, Vol. 25, No. 2, pp. 276-280.

[03]] J.M. CHI, R. HUANG, C.C. YANG, J.J.,


CHANG "Effect of aggregate properties on Contatti con gli autori:
the strength and stiffness of lightweight Patrizia Bernardi: patrizia.bernardi@unipr.it
concrete", Cement & Concrete Composites, Elena Michelini: elena.michelini@unipr.it
2003, No. 25, pp. 197-205. Roberto Valentino: roberto.valentino@unipr.it
COMPORTAMENTO IN PRESSO rivestendo la colonna originaria con una camicia
in cemento armato che ne aumenta la sezione
FLESSIONE DI PILASTRI IN C.A. trasversale ed esercita azione di confinamento sul
RINFORZATI CON LA TECNICA nucleo interno. Tale tecnica pu essere realizzata
in due differenti modi. Il primo si attua quando il
DELLINCAMICIATURA rivestimento esterno e la colonna originale sono di
LEGGERA uguale altezza e vi continuit delle armature
longitudinali a partire dallo spiccato delle
fondazioni; in tal caso lincamiciatura viene
GIUSEPPE CAMPIONE
caricata direttamente (Fig. 1a). Il secondo si attua
Universit degli Studi di Palermo
quando la camicia pi corta della colonna (vedi
MARINELLA FOSSETTI
Fig. 1b), ed in tal caso lincamiciatura in
Universit degli Studi di Enna Kore calcestruzzo viene caricata indirettamente. Il
GIOVANNI MINAFO principale effetto indotto dalla camicia quello
Universit degli Studi di Enna Kore legato al confinamento del nucleo con
CARMELO GIACCHINO conseguente aumento della portanza e della
Universit degli Studi di Enna Kore duttilit.
MAURIZIO PAPIA Riferendosi alla prima situazione (Fig.1a),
Universit degli Studi di Palermo l'elemento rinforzato pu essere considerato come
una struttura composta per la quale occorre
contenere gli eventuali scorrimenti relativi tra
SUMMARY nucleo e camicia. In tal caso fondamentale
ridurre il ritiro del calcestruzzo della camicia e
In this paper the behaviour in compression and trattare opportunamente il calcestruzzo delle
in flexure of RC members externally strengthened colonna originaria aumentandone le asperit per
with concrete jacketing is analysed. A fibre model far meglio aderire la camicia al nucleo. Inoltre,
was utilized to predict the moment-curvature opportuno inserire dei collegamenti trasversale tra
diagrams of the strengthened members on the camicia e nucleo che ne favoriscono la
basis of stress-strain curves of the constituent monoliticit.
materials (confined concrete, steel bars). The
stress-strain curves in compression for concrete
Ancoraggio con
were able to take into account the confinement resina o malta
effects induced by pre-existing internal stirrups cementizia

and additional steel reinforcements of concrete


jacketing. The stress-strain laws in compression of
the longitudinal bars adopted include the second- Altezza Altezza
del rinforzo del rinforzo
order effects. A preliminary validation of the model
adopted was made referring to the experimental
data available in the literature on the compressive
behaviour of RC columns strengthened with
concrete jacketing. Then cases of members under
axial force and bending moment were analysed. a) b)
Good agreement was obtained with the available
data in terms of moment-axial force domains and Figura 1. Tecniche di incamiciatura in
moment-curvature diagrams. The analysis calcestruzzo; a) incamiciatura direttamente
showed the effectiveness of this reinforcing caricata; b) incamiciatura indirettamente caricata
technique in improving both the strength and the
ductility of RC columns, highlighting the
importance of an accurate choice of strengthened La distribuzione dei carichi tra nucleo e camicia
materials (concrete grade, thickness of jacket, dipende dalla rigidezza assiale dei due
space and diameter of stirrups, etc) componenti e dalla compatibilit della
deformazione lungo laltezza e nel piano della
sezione trasversale [1-3]. Tale distribuzione
1. INTRODUZIONE fortemente influenzata dagli effetti a lungo termine
che creano un trasferimento di sforzi tra camicia e
Lincamiciatura in calcestruzzo oggi una delle nucleo che portano nel tempo ed in funzione del
tecniche pi utilizzate per aumentare la capacit rapporto meccanico delle armature e delle
portante e la duttilit delle colonne in cemento caratteristiche del calcestruzzo ad una riduzione
armato di edifici esistenti [1-3]. Si ottiene della monoliticit.
La quantit minima di rinforzo e lo spessore esterno. Se la colonna rinforzata per livelli di
dellincamiciatura dipendono dall'aumento di tensione elevati e prossimi al valore di collasso
resistenza e di duttilit richiesta [3]. Il diametro e il della colonna originaria, la risposta risulta migliore
passo delle staffe giocano un ruolo importante soltanto in termini di duttilit. In tal caso se si
oltre che in termini di azione di confinamento vogliono avere anche incrementi di resistenza la
anche come vincolo nei confronti della stabilit struttura deve essere preventivamente scaricata
delle barre longitudinali compresse. Nel caso di (ad esempio mediante sostegni) e poi ricaricata.
pilastri con sezione trasversale quadrata o Infine, se lincamiciatura viene applicata in
rettangolare la pressione di confinamento laterale prossimit del carico massimo della colonna
lungo il lato della colonna non ha distribuzione originaria, e vengono osservate grandi
uniforme, e raggiunge valori massimi agli angoli e deformazioni, il confinamento passivo solo pu
minimi a met lato. Per tener conto della non ritardare il processo di collasso, ma n la
uniformit delle pressioni di confinamento, diversi resistenza n la duttilit aumentano.
approcci teorici adottano un fattore di efficienza
che riduce la pressione uniforme di confinamento.
In queste condizioni l'efficienza del confinamento 2. MODELLO TEORICO PER COLONNE
si fa dipendere dalla forma della sezione
RINFORZATE
trasversale, dal passo della staffatura, dalla
distanza tra le barre longitudinali e dalla presenza
Il caso di studio quello di una colonna con
di collegamenti trasversali.
sezione trasversale quadrata di lato b (vedi fig. 2)
Negli ultimi anni su tale tecnica di
esternamente rinforzata con unincamiciatura in
consolidamento si sono proposte regole e criteri di
calcestruzzo di lato esterno B e di spessore .
progettazione [1-7], che si possono cos
Lincamiciatura stata rinforzata con barre
riassumere: - la resistenza dei nuovi materiali
longitudinali di diametro dbj e staffe chiuse di
utilizzati per lincamiciatura deve essere maggiore
di quella della colonna; - lo spessore diametro sj con passo sj. fyj la tensione di
dellincamiciatura deve essere non superiore a 4 snervamento dell'armatura longitudinale. fysj la
cm per l'applicazione del calcestruzzo spruzzato e tensione di snervamento delle staffe in acciaio.
non superiore a 10 cm per calcestruzzo gettato in Inoltre stata considerata la presenza di barre
opera; - le barre longitudinali della camicia non longitudinali pre-esistenti di diametro dbc e staffe
devono essere inferiori a quattro e di diametro trasversali di diametro sc con passo ssc. fyc la
minimo 14 mm; - i collegamenti devono essere tensione di snervamento delle barre longitudinali
almeno da 8 mm e di diametro superiore a 1/3 del del nucleo e fysc la tensione di snervamento delle
diametro delle barre verticali; - il passo delle staffe staffe del nucleo.
della camicia al massimo di 200 mm e vicino al B dbj
nodo non deve superare i 100 mm. In aggiunta
alcune restrizioni per le opere progettate in zona dbc sj
sismica riduce la distanza dei collegamenti allo
spessore dellincamiciatura.
Dal punto di vista esecutivo la superficie della
colonna originaria deve essere inumidita prima di sc nucleo camicia

inserire il rinforzo e il calcestruzzo esistente deve cc


essere sabbiato e pulito di tutti i materiali residui cj
(ad esempio polvere e grasso).
Un altro aspetto importante, che deve essere
considerato quando si progetta unincamiciatura in
calcestruzzo la storia pregressa di carico [4-5]. b
Se lincamiciatura viene realizzata quando la
colonna in fase elastico lineare (condizione di
Figura 2. Colonne in cemento armato incamiciate
esercizio) la legge costitutiva dell'elemento
esternamente
rinforzato la stessa di quella del nucleo interno
fino a quando viene raggiunto il carico massimo.
Le colonne sono sollecitate a sforzo normale N
La resistenza e la duttilit sono maggiori rispetto a
e momento flettente M, fornendo uneccentricit e
quelli della colonna originaria a causa della
= M/N. Sono stati considerati casi di incamiciatura
presenza della camicia esterna. In questo caso la
in calcestruzzo direttamente e indirettamente
risposta strutturale delle colonne in cemento
caricati (vedi Fig. 1a, fig. 1b), includendo per le
armato risulta quasi coincidere con quella che si
barre longitudinali, come gi detto, gli effetti del
sarebbe ottenuta se il rinforzo fosse stato
secondo ordine.
applicato prima dell'applicazione del carico
2.1. MODELLAZIONE DEL LEGAME Le pressioni di confinamento uniformi dovute
COSTITUTIVO DEL CALCESTRUZZO alle staffe interne ed esterne sono state calcolate
imponendo la condizione di equilibrio sul piano
Il legame costitutivo del calcestruzzo confinato della staffa come mostrato in Fig.3.
e non confinato quello di Mander et al. [8] che si
basa sulla seguente relazione: B
b
f r cj cj
cc cc
= r
(1)

c

r 1 +
cc
con:
Ec
r= (2)
Ec Esec
fysj Astj flc fysj Astj
f cc
dove Ec = 5000 f co in MPa e Esec = , fysc Astc fysc Astc
cc
con fc0 e c0 si indicano la tensione e la flj
deformazione del calcestruzzo non confinato,
mentre con fcc e cc si indicano la tensione e la
deformazione del calcestruzzo confinato valutate Figura 3. Equilibrio della sezione trasversale e
secondo Mander et al. [8] con lespressione: calcolo della pressione di confinamento

La met della risultante delle pressioni di


7.94 f l
2.254 1 + + confinamento nel piano della staffa pari alla
f forza di snervamento della stessa da cui le
f cc = f c 0 c 0 (3) pressioni di confinamento risultano:
fl
2 1.254
fc0 2 f ysc Astc
fl ,c = per staffe interne (5)
f (b cc ) sc
cc = co 1 + 5 cc 1 (4)
2 f ysj Astj
fc 0 fl , j = per staffe esterne (6)
(B ) s j
Con fl la pressione di confinamento.
Lincamiciatura in cemento armato stata essendo Astc larea del nucleo staffato e Astj larea
considerata come calcestruzzo non confinato. dellincamiciatura staffata.
Tale ipotesi trova giustificazione nel fatto che Per tener conto della non uniformit delle
lincremento di resistenza della camicia dovuta al pressioni di confinamento, legata alla flessibilit
confinamento indotto dalle proprie armature delle staffe ed alla discontinuit delle stesse in
compensato dalla riduzione di resistenza a altezza, stato introdotto un coefficiente di
compressione legato al regime biassiale di efficacia facendo riferimento al calcestruzzo
trazione-compressione che nasce sulla camicia efficace e inefficace calcolato come mostrato in
per effetto del ritiro . Fig. 4.
Per determinare le massime pressioni di L'effetto in pianta delle staffe interne risulta
confinamento esercitate sul nucleo stato essere contemplato nel coefficiente di riduzione di
considerato che il nucleo sia confinato dalle staffe seguito riportato e gi ben noto in [8].
interne e da quelle esterne della camicia. Inoltre si
ipotizzato che entrambe le staffe siano snervate.
4 (b 2 cc 2 dbc )2 1
Le pressioni di confinamento calcolate k pc 1 (7)
nellipotesi di equilibrio della sezione trasversale
6 (b 2 cc )2 3

come corpo rigido e quindi uniformi sono state
ridotte per tener conto della non uniformit delle
pressioni lungo il lato della sezione assumendo la ed in elevazione [9]:
2
riduzione dell'area efficace confinata sia in pianta sc
kvc = 1 (8)
( )
che in elevazione in analogia con quanto fatto in
[8]. 2 b cc
1
(10)
c
bc-sc/2 sc b
21 j

bc

b E interessante osservare che tenendo conto che


il rapporto /b in genere compreso tra 0.13 e
0.33, (ci corrisponde ad uno spessore della
camicia compreso tra 40 e 100 mm) i coefficienti
di efficacia espressi dalla Eq. (9) sono compresi
tra 0.35 e 0.7.
Bc-sj/2
Il coefficiente di riduzione in altezza indotto dalle
sj
Bc

staffe della camicia pari a:


2
y s1
k vj = 1
2 (b + 2 2c )
(10)
x1 x2 x
B j

La Fig. 5 mostra la variazione del coefficiente kej


Figura 4. Nucleo efficacemente confinato per
dato dall'Eq. (9) con la variazione di /b per due
sezione quadrata incamiciata
diversi valori del rapporto cj/.
Analogamente a quanto fatto in [8] l'effetto delle Se si tiene conto separatamente delleffetto delle
staffe della camicia sul nucleo stato calcolato staffe interne ed esterne la pressione di
come segue: confinamento equivalente assume la seguente
espressione:
x2
b 2 4 y ( x )dx ( c j ) ( x2 x1 ) fl = flc k pc kvc + flj kej kvj (11)
x1
k ej 2
= (9)
b La deformazione ultima del calcestruzzo confinato
cu stata assunta in analogia a Priestley et al. [7]
(b + 2c j 2 ) b 2c j + 2 1
2
= 1
3
ma considerando sia gli effetti delle staffe interne
3b 2
che esterne:
Con la limitazione

2.8 suj Asj A


cu = co + + suc sc (12)
f cc s j (B ) sc (b cc )

0.8

c/=0.2
0.6
ke

c/=0.5
0.4
0.13 (=4 cm - b= 30 cm)

0.2
0.33 (=10 cm - b= 30 cm)

0
0 0.1 0.2 0.3 0.4
/b
Figura 5. Variazione di ke con rapporti di /b
Per evitare che larmatura trasversale non sia f cj
in grado di sopportare la trazione indotta al st 1.12 (16)
momento della fessurazione della camicia b fc0
rendendo cosi inefficace il confinamento, occorre
ricavare il quantitativo minimo di armatura della La Fig. 6 mostra la variazione di st in funzione
camicia. Ci si ottiene imponendo lequilibrio tra la del rapporto tra /b per due diversi classi di
forza di fessurazione e quella di snervamento resistenza della camicia (10 e 40 MPa) e per
della staffa della camicia nella forma: fissata resistenza del nucleo (10 MPa). Dal grafico
di Fig. 6 si evince che per evitare che leffetto
s j f ct = Astj f ysj (13) dalla camicia sia inefficace occorre disporre una
quantit minima di armatura trasversale nella
camicia. Se il rapporto /b compreso tra i 40 e
La resistenza a trazione della camicia in
100 mm, il rapporto di armatura trasversale
calcestruzzo viene assunta come in ACI 318 [9]:
minimo compreso tra 0,05 e 0,12 (valori relativi
ad acciaio con tensione di snervamento 450 MPa
f ct = 0.56 f cj (14) e calcestruzzo della camicia con resistenza pari a
40 MPa). Ci significa che per un elemento di lato
Ove con fcj si indicata la resistenza a 300 mm, rinforzato con staffe trasversali che
compressione della camicia in calcestruzzo. hanno 10 mm di diametro e 391 MPa come
Introducendo il rapporto meccanico di armatura tensione di snervamento di calcolo, i passi delle
della staffa trasversale interna nel passo sj definito staffe sono rispettivamente 170 mm e 400 mm.
come: Questi valori sono abbondantemente verificati se
la spaziatura tra le staffa adottate nella camicia
viene scelta la met lato interno della colonna.
2 Astj f ysj
st = (15) Tuttavia, valori pi penalizzanti derivano dalla
b sj fc0 verifica a svergolamento delle barre longitudinali
come mostrato nel paragrafo successivo.
dalla Eq. (13) utilizzando lEq. (14) e lEq. (15) si
ottiene:

0.15

0.12
fcjacket=40
MPa
0.09
st

0.13 (d=4 cm - b=30 cm )


0.06 fcjacket=10 MPa

0.03

0.33 (d=10 cm - b=30 cm )

0
0 0.1 0.2 0.3 0.4
/b

Figura 6. Rapporto meccanico richiesto per staffe esterne con variazione di /b

2.2 CURVE TENSIONE-DEFORMAZIONE PER s Es for s y


ACCIAIO A TRAZIONE
s = fy for y s 8 y (17)
f + ( ) E for 8 y s 40 y
Per le staffe e per le barre longitudinali tese si y s y p

assume il modello di Dhakal e Maekawa [10],


nella forma: Essendo Ep il modulo di incrudimento della legge
bilineare qui assunto pari a 0.03Es.
2.3 CURVE TENSIONE-DEFORMAZIONE PER
Es sc
2
L'ACCIAIO IN COMPRESSIONE sc = 1.57 (staffa interna) (21)
(b c )
La legge costitutiva per le barre compresse
data dall'Eq. (17), trascurando gli effetti di Essendo Es il modulo dellacciaio (assunto quello
instabilit. Se si considerano anche gli effetti del elastico prima dello snervamento o pari a 0.03 Es
secondo ordine il legame, secondo quanto se dopo lo snervamento)
indicato in Dhakal e Maekawa [10], assume la Analogamente, con riferimento alla barra posta
forma: lungo il lato della sezione trasversale, la rigidezza
del sistema (in questo caso la rigidezza
y rappresenta la forza necessaria per produrre uno
= 1 1 for y < (18)
l
l y spostamento unitario lungo la direzione
(
0.2 f y ; = 0.02 E s for > ) perpendicolare al braccio delle staffe) espressa
da:
Con
sj4
fy L sj = 2.355 E (staffa esterna) (22)
y
= 55 2.3
100 d b
;
y
7
(19) (B )3 s
fy L
= 1.2 0.016 ; 0.2
l
sc4
100 db fy
sc = 2.355 E (staffa interna) (23)
(b c )3 s
essendo = per le barre ad aderenza migliorata e
= 0,75 per barre lisce ed L la lunghezza di Introducendo il modello di trave su un letto
inflessione. La Fig. 7 mostra le tipiche curve continuo di molle e caricata di punta possibile
tensione-deformazione per barre compresse ricavare il carico critico e la lunghezza L. In tal
come suggerito in [10]. caso la rigidezza delle molle pu essere assunta
eq
1.5
come k = .
Modello di Dhakal et al. (2002)
s
La lunghezza critica L [11] pari a:
senza instabilit

E I
1 14

L = 2 r (24)
3 k
/fy

con instabilit
0.5 essendo Er il modulo ridotto proposto da Papia e
Russo [12] nella forma:
Eh
0.89
Eh
2

0 Er = Es 2.13 4.11 (25)


0 10 20 30 40 Es Es
/y

Figura 7. Curve tensione-deformazione adottate ed essendo I il momento d'inerzia delle barre


per le barre compresse secondo Dhakal et al. [10]
d b4
longitudinali definito come I= db si
64
La lunghezza L utilizzata nel modello di Dhakal assume dbc se riferito al diametro delle barre della
e Maekawa [10] quella assunta nelle prove di camicia e dbj se a quelle del nucleo.
compressione utilizzate per calibrare il modello. La Fig. 8 mostra la variazione di lunghezza
In questo lavoro L assume invece il significato critica L riferita al diametro della barra al variare
fisico di lunghezza critica come ricavato in del rapporto sj/b. Per ricavare le curve di Fig. 8 si
Campione [11]. Tale lunghezza dipende dalla considerato il caso della barra del nucleo con un
rigidezza delle staffe e delle barre longitudinali e passo delle staffe pari a 14 db. Inoltre, stato
con riferimento alla barra dangolo assume la analizzato il caso di barre dangolo della camicia
seguente forma: con staffe di diametro 8 e 10 mm. I risultati
E ottenuti mostrano che utilizzando staffe molto
2

sj = 1.57 s sj (staffa esterna) (20) rigide e con passo ridotto si ottiene una snellezza
(B ) ridotta.
Negli altri casi ragionevole pensare che il sia trascurabile dopo che il copriferro espulso e
contributo delle barre longitudinali della camicia le staffe sono snervate.

20

Barra di spigolo, staffe 6 mm

16
Barra di spigolo, staffe 8 mm

Barra di spigolo, staffe 10 mm


12

L/db
con instabilit
8
possibile limite per le barre longitudinali

4
senza instabilit

0
0 0.2 0.4 0.6 0.8 1
sj / b

Figura 8. Variazione della lunghezza critica con il rapporto s/b

3 CONFRONTO TEORICO- 3.1. ELEMENTI SOTTOPOSTI A


SPERIMENTALE COMPRESSIONE

Sulla base dei legami costitutivi proposti per il I dati utilizzati per il confronto teorico-sperimentale
calcestruzzo confinato e non confinato e per elementi in compressione sono quelli di Ersoy
dellacciaio teso e compresso si ricavano le curve et al. [1]. La ricerca si riferisce all'uso di elementi
carico assiale - accorciamento per colonne in c.a. rinforzati con incamiciatura in calcestruzzo
compresse e i diagrammi momento-curvatura di di normale resistenza. La Fig. 9 mostra il buon
regioni rappresentative della sezione trasversale confronto tra il risposta sperimentale e quella
di un pilastro. La risposta in presso-flessione delle analitica. Le curve sperimentali si riferiscono al
sezioni incamiciate stata ricavata con il caso di colonna monolitica (M) di sezione
programma SAP 2000 [13]. La sezione stata comprensiva della camicia e di colonna rinforzata
discretizzata considerando il nucleo in prima del caricamento (LS).
calcestruzzo confinato e lincamiciatura in
calcestruzzo non confinata.

2000
P (kN)

1600
Sperimentale (M)

Sperimentale (LS)
1200

800
Analitica
(modello proposto)
400

0
0 0,005 0,01 0,015 0,02

Figura 9. Confronto teorico-sperimentale con i dati di Ersoy et al. (1993 [1])


3.2. ELEMENTI SOTTOPOSTI A PRESSO- sezione monolitica (unico getto comprensivo del
FLESSIONE nucleo e della camicia indicato con MM) sia il
caso di sezione riparata prima del caricamento
La validazione del modello proposto in (indicato con SR).
pressoflessione stata effettuata con i dati di Anche in questo caso si rileva una buona
Ersoy et al. [1] e Sfakianakis [14]. rispondenza tra il modello proposto ed i risultati
Le condizioni di carico considerate sono state sperimentali sia nel ramo ascendente che
fissate in base al livello di forza assiale e/o al discendente. Si rileva inoltre che la riparazione del
valore costante di eccentricit. nucleo prima del caricamento equivalente alla
La Fig. 10 mostra il diagramma momento- sezione monolitica almeno nella fase di
curvatura teorico e sperimentale ottenuto per un comportamento a breve termine oggetto della
livello fisso di forza assiale pari a 500 kN. Le sperimentazione.
curve sperimentali si riferiscono sia al caso di
80

Sperimentale (SR)

60 Numerico

Sperimentale (MM)
M (kNm)

40

20

0
0 0.05 0.1 0.15 0.2 0.25

(1/m)

Figura 10. Confronto dei risultati sperimentali con i diagrammi momento-curvatura ottenuti con il modello
corrente (Dati di Ersoy et al. [1])

La Fig. 11 mostra il dominio momento-sforzo evidente lincremento di resistenza che consegue


normale ottenuto con il modello proposto e con la con lincamiciatura della sezione
procedura derivata da Sfakianakis [14]. Appare

4000
Modello a fibre
adottato nel SAP2000

3000
N (kN)

Colonna rinforzata
(modello proposto)

2000

Colonna originaria
(modello proposto)
Colonna rinforzata
1000 (Sfakianakis, 2001)
Colonna originaria
(Sfakianakis, 2001)

0
0 50 100 150 200 250
M (kNm)

Figura 11. Dominio momento - sforzo assiale (dati di Sfakianakis 2001)


3.3 ESEMPI NUMERICI passo 100 mm e tensione di snervamento pari a
450 MPa. La resistenza di progetto stata
In questo paragrafo vengono mostrati due assunta con i fattori di sicurezza fornite da
esempi di calcolo di interesse pratico. In Eurocodice 2 [15].
particolare ci si riferisce ad una colonna in La Fig. 12 mostra la risposta a compressione
calcestruzzo armato incamiciata esternamente delle colonne e dei singoli componenti (barre in
con due tipi di calcestruzzo di diversa resistenza acciaio, nucleo, camicia). Nello stesso grafico si
(tipo 1 e tipo 2 nel seguito) e soggetta a riporta il caso della colonna originaria e quella
compressione centrata o eccentrica. incamiciata con effetti si solo confinamento e di
I dati utilizzati sono relativi ad una sezione quelli di aumento di sezione e confinamento. Per
quadrata di lato 300 mm con camicia di spessore questo ultimo caso si esamina leffetto di una
50 mm. La resistenza del nucleo di 18 MPa, e la camicia da 25 MPa (camicia 1) e da 50 MPa
resistenza della camicia di 25 MPa per il tipo 1 e (camicia tipo 2).
di 60 MPa per la camicia 2. Il confronto evidenzia che, utilizzando una
Per il nucleo sono state adottate 4 barre camicia di calcestruzzo ad alte prestazioni si
longitudinali di diametro 12 mm con tensione di ottengono aumenti di capacit portante rilevanti.
snervamento di 280 MPa (possibile valore di Tali valori a detta degli autori vanno comunque
calcolo per barre lisce di fabbricati relativi al penalizzati se si includono gli effetti viscosi, che
periodo di costruzione degli anni 70), mentre per qui non sono stati considerati e che comunque
la camicia sono state adottate 4 barre di diametro come si evince dalla letteratura portano ad una
12 mm con tensione di snervamento di 450 MPa. riduzione della monoliticit con valori compresi tra
Le staffe del nucleo hanno diametro 8 mm, passo 0.4 e 0.7 [16].
di 200 mm e tensione di snervamento di 280 MPa.
Le staffe della camicia hanno diametro 8 mm,

Colonna
4 Camicia 2

3 Camicia 1
P/Po

Colonna incamiciata - confinamento

1
Colonna originaria

0
0 2 4 / 0 6 8

Figura 12. Curve carico assiale - deformazione per rivestimento normale e ad alta resistenza

La Fig. 13 mostra i domini di interazione a assiale aumenta di circa il 100%. Se si includono


breve termine per i casi esaminati. Il confronto anche gli effetti a lungo termine tale valore si
mostra i vantaggi legati allutilizzo della camicia in riduce nel caso pi conservativo ad un incremento
calcestruzzo per il rinforzo di colonne in c.a. del 30%.
Adottando un rapporto /b di 0,166 la capacit
4

n = sforzo normale adimensionale


3

/b=0.330

/b=0.166
1
/b=0.0

0
0 0.1 0.2 0.3 0.4 0.5 0.6 0.7 0.8
m = momento adimensionale

Figura 13. Effetto dello spessore della camicia sul dominio momento - sforzo assiale

Per contro, il momento flettente aumenta di RINGRAZIAMENTI


circa tre volte rispetto a quella di un elemento non
rinforzato. Per un rapporto /b pari a 0,33 sono Questo lavoro ha beneficiato del materiale
stati osservati incrementi pi elevati. Anche in derivante dalla ricerca 2010-2013 del Progetto
questo caso di presso-flessione tali valori ReLUIS (Rete dei Laboratori di Ingegneria
dovrebbero ulteriormente ridursi tenendo conto Sismica), AT 1, Task 1.1.2: Strutture in Cemento
degli effetti viscosi del calcestruzzo della camicia Armato ordinarie e prefabbricate.
e quelli indotti dal ritiro [16].

5. BIBLIOGRAFIA
4. CONCLUSIONI
[01] R. ERSOY, T.A. TUGRUL, U. SULEIMAN
Nel presente lavoro stato derivato un modello (1993): Behavior of Jacketed Columns,
analitico per la determinazione delle curve carico ACI Structural Journal, 90, 3.
assiale deformazione e dei legami momento-
curvatura di colonne in calcestruzzo armato [02] G.G. PENELIS and A.J. KAPPOS (1997):
rinforzate esternamente con la tecnica "Earthquake resistant concrete structures",
dellincamiciatura in calcestruzzo. E&Spoon pp.572.
Le espressioni analitiche qui adottate sono in
grado di includere gli effetti indotti da staffe di [03] E.S. JULIO, E. BRANCO, V. DE SILVA
confinamento interne ed esterne e della instabilit (2001): Structural rehabilitation of columns
delle barre compresse. with reinforced concrete jacketing, Repair
I risultati ottenuti in termini di curve carico- and Rehabilitation , 5, 29-37.
accorciamento, dominio momento-carico assiale e
momento-curvatura sono stati confrontati con i [04] A.R. TAKEUTI, J. B. BENTO DE HANAI,
dati sperimentali disponibili in letteratura e con A. MIRMIRAN (2008): Preloaded RC
quelli ottenuti con i modelli analitici esistenti columns strengthened with high-strength
mostrando una buona rispondenza. Infine si concrete jackets under uniaxial
mostrano degli esempi di calcolo atti ad compression, Materials and Structures ,
evidenziare l'influenza delle propriet geometriche 41, 12511262.
e meccaniche dei dispositivi di rinforzo (resistenza
e spessore del rivestimento) sulla risposta [05] K.G. VANDOROS and S.E. DRITOS
flessionale e sulle risorse della duttilit di colonne (2006): Axial preloading effects when
rinforzate e si commentano alcune recenti reinforced concrete columns are
prescrizioni e regole progettuali. strengthened by concrete jackets, Repair
and Rehabilitation , 8, 79-92.
[06] L. CIRTEK (2001): Mathematical model of [012] M. PAPIA and G. RUSSO (1989):
RC banded column behaviour. Construction Compressive strain at buckling of
and Building Materials; 15(8): 351-359. longitudinal reinforcement ASCE J. of
Struct. Eng. 115(2):382-397.
[07] PRIESTLEY 1. T. PAULAY, M.J.N.
PRIESTLEY: Seismic design of reinforced [013] Computers and Structures (2010):
concrete and masonry buildings. John SAP2000: Integrated Software for Structural
Wiley & Sons, Inc. 1992. Analysis and Design CSI, ver.14, Berkeley,
California, U.S.A.
[08] J.B. MANDER, M.J.N. PRIESTLEY, and R.
PARK (1988): Theoretical stress-strain [014] M.G. SFAKIANAKIS (2001): "Biaxial
model for confined concrete, J. of Struct. bending with axial force of reinforced
Eng., ASCE, 114, 8, 1804-1826. composites, repaired concrete sections of
arbitrary shape by fiber model and
[09] ACI Committee 318. Building code computer graphics, Advanced in Eng.
requirements for structural concrete ACI Software 33; 227-242.
318-08 and Commentary. American
Concrete Institute, Farmington Hills, [015] Eurocode 2: Design of concrete structures
Michigan 2008. - Part 1-1: General rules and rules for
Buildings, EN 1992-1-1:2004.
[010] R.P. DHAKAL and K. MACKAWA (2002):
Modelling of post-yield buckling of [016] G.E. THERMON, S.J. PANTAZOPOULON
reinforcement, J. of Struct. Eng., ASCE, and A.S. ELNASHAI (2007): "Flezural
128, 9, 1139-1147. behaviour of brittle RC Members
rehabilitated with concrete jacketing". ASCE
[011] G. CAMPIONE (2011): Compressive J of Struc. Eng. 133,1,1373-1384.
behaviour of short fibrous reinforced
concrete members with square cross- Contatti con gli autori:
section, Structural Engineering and Campione Giuseppe:
Mechanics,37, 6, 649-669. giuseppe.campione@unipa.it
ISOLAMENTO SISMICO DI
EDIFICI INDUSTRIALI
PREFABBRICATI

MARCELLO CAMMARATA, NUNZIO SCIBILIA,


Universit degli Studi di Palermo
CARMELO MIRAGLIOTTA,
Libero professionista

SUMMARY
This paper concerns the seismic behavior of
precast concrete industrial buildings with an
elevation equipped with seismic isolators.
It examines a building having a rectangular plan,
analyzed for different reasons in another study.
The structure is constituted of columns of square
cross-section, bound to the base with precast
plinth and roof made of beams in the main
direction supporting precast pre-tensioned tiled
with shape.
At the top of the pillars will be placed reinforced
rubber insulators having high dissipation capacity
(HDRB).
The aim is to evaluate the dynamic behavior
under the action compatible with spectrum of
accelerograms.
The material behavior is adopted using a elasto
plastic Takeda constitutive law. The plastic hinges
are located at the column bases.
The analyzes allow to highlight the design
criteria of the isolation devices in relation to some
characteristics of the structure.
Some considerations on the connections between
beams each other and between beams and tiles
are exposed.
The results led at the use of a deck having lower Figura 1. Danni provocati in edifici industriali dal
freedom degree respect to the classic systems. sisma dellEmilia (2012)

Numerosi edifici, alcuni dei quali di recente


1. INTRODUZIONE costruzione, hanno subito forti degradi e crolli, con
perdita di vite umane (Figura 1). Quanto sopra ha
portato gli autori a esplorare il tema del progetto
I recenti eventi sismici in Emilia Romagna e
delle strutture nuove e degli interventi di
Veneto hanno messo in luce la vulnerabilit di
edifici industriali, costruiti per lo pi con il sistema adeguamento delle strutture esistenti, utilizzando
prefabbricato in cemento armato normale e tecniche di isolamento sismico.
precompresso, senza particolari accorgimenti atti Per rendere concreta la trattazione, lo studio
ad impedire la sconnessione delle strutture sotto considera un edificio a un piano rappresentativo di
delledilizia prefabbricata in c.a..
lazione di eventi sismici, erroneamente ritenuti di
1 Lo schema statico costituito in direzione
bassa probabilit .
trasversale da due campate uguali di luce, in asse
alle colonne, di m 20.55. In direzione longitudinale
1
Uno dei primi edifici antisismici venne elaborato da presenta cinque campate; le colonne sono poste
ad interasse di m 10.00 m per tre campate centrali
Pirro Ligorio dopo il sima che interess la citt di
e di 9.50 m per le campate estreme, per una
Ferrara nel 1570 [01].
lunghezza totale in direzione longitudinale di alle strutture a telaio in c.a., adotta un fattore di
49.80 m (tra i fili esterni dei pilastri). struttura q=4.5.
La costruzione costituita da elementi In relazione ai suddetti dati lautore ricava una
prefabbricati in calcestruzzo normale e dimensione della sezione delle colonne di
precompresso di classe C45/55, acciaio per 650x650 mm. Nella presente nota si considerano
cemento armato B450C, per la precompressione peggiori caratteristiche del terreno e accelerazioni
si adottato un acciaio armonico con resistenza al suolo pi elevate, tali da richiedere di
2
ultima di 1860 N/mm . incrementare la sezione dei pilastri.
Le strutture prefabbricate hanno un minor Dai primi calcoli sviluppati per il sito de
grado di iperstaticit rispetto a quelle gettate in LAquila e per terreno tipo D, con coefficiente di
opera, con conseguente limitazione della duttilit struttura q=3,5 si ricava una dimensione ottimale
e del livello di sicurezza. del lato delle colonne quadrate di 1000 mm.
Lisolamento sismico di tali strutture pu In figura 2 riportata la pianta delle fondazioni e
permettere di incrementarne il grado di sicurezza la carpenteria di copertura della struttura.
attraverso la riduzione delle azioni sismiche Le caratteristiche dei materiali adottati sono
dovuta allinnalzamento del periodo proprio di riportati nella tabella 1, con i relativi coefficienti di
vibrazione ed allaumento delle capacit sicurezza. Per gli elementi prefabbricati in
dissipative. calcestruzzo il coefficiente m si assume 1.4 in
Nella presente memoria viene discusso un relazione al severo controllo di produzione,
confronto in termini di spostamenti e di possibile in stabilimento.
sollecitazioni tra i due sistemi ed proposto un Le travi precompresse sono disposte in
approccio per progettare una struttura direzione longitudinale e trasversalmente lungo i
prefabbricata isolata. Le analisi dinamiche sono bordi. Dette travi hanno sezione trasversale
condotte con l'uso dei software FEM SAP 2000 e corrente ad I (figura 3) di altezza m 1.20, con
Seismo Struct, utilizzando sia lo spettro spessore dellanima m 0.14, mentre alle estremit
dell'accelerazione dato dal D.M. 14/01/2008, sia hanno sezione rettangolare con base di m 0.50.
mediante analisi incrementale al passo Sulle travi ad I sono disposti i tegoli TT, la cui
considerando un accelerogramma reale. sezione trasversale riportata in figura 4.
I tegoli presentano altezza di m 0.70, larghezza di
m 2.00 e sono collegati allestradosso delle travi
2. DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE ad I con vincoli che, nel caso delle strutture
tradizionali possono essere a cerniera, mentre per
Ledificio preso in considerazione ha come le strutture isolate devono essere ad incastro.
riferimento una struttura prefabbricata non isolata Quanto sopra costituisce un maggiore onere
illustrata in una nota da Colombo [04]. esecutivo connesso allisolamento in relazione al
La pianta delledificio ha dimensioni di m 50.00 x compito affidato ai tegoli di stabilizzare
42.10 m misurate tra i fili esterni dei pilastri. trasversalmente le travi.
Le 18 colonne prefabbricate hanno sezione Nella Tabella 2 sono riportate le propriet
quadrata e sono lunghe 7.00 m, vincolate alla meccaniche e geometriche dei suddetti elementi
base in plinti prefabbricati entro cui sono strutturali.
incassate per 0.90 m e sostengono in testa travi in La soluzione progettuale isolata prevede
c.a.p. con collegamento atto a consentire la limpiego di dispositivi posti alla sommit delle
rotazione delle estremit delle travi. colonne, ove per le colonne di contorno occorre
Il progetto di Colombo considera la durata realizzare un capitello. In corrispondenza
della vita utile e di riferimento delledifico di 50 dellisolatore le travi devono essere solidarizzate,
anni (CU=1) ad unaccelerazione sismica al suolo in modo da realizzare uno schema statico
di 0.1818 g e a un suolo tipo B. longitudinale di trave continua vincolata a cerniera
Inoltre, considera un sito a bassa sismicit, una sugli isolatori.
classe di duttilit A (alta) e, facendo riferimento Inoltre, rispetto alle soluzioni tradizionali in cui la
stabilit laterale delle travi assicurata da

Tabella 1. Caratteristiche meccaniche dei materiali


Tipo R Resistenza Tensione di Res. di m
ultima snervamento progetto
2 2 2
[N/mm ] [N/mm ] [N/mm ]
Calcestruzzo C45/55 45 27.3 1.4
Acciaio Ordinario B 540 450 391 1.15
450C
Acciaio Armonico 1860 1670 1452 1.15
Figura 2. Pianta delle fondazioni e carpenteria della copertura
in acciaio. Si evidenzia che occorre garantire la
stabilit delle travi in direzione trasversale,
disponendo vincoli provvisori fino alla
solidarizzazione con i tegoli soprastanti.
Inoltre, necessario sconnettere la copertura
dalle pareti di tamponamento, vincolando
queste ultime alle colonne perimetrali.
Le strutture sono analizzate sia con lanalisi
modale con spettro di risposta, sia con analisi
dinamica al passo.
Per lanalisi modale con spettro di risposta si
fatto riferimento a una vita utile della costruzione
di 50 anni, una classe duso II, a cui corrisponde
una vita di riferimento di 50 anni. Si
considerato un terreno di fondazione di tipo D,
tale da determinare le condizioni pi gravose
Figura 3. Trave ad I precompressa sulla struttura a base fissa e per lo stato limite di
salvaguardia della vita SLV e si fatto
riferimento ai seguenti parametri sismici indicati
dallD.M. 2008 per il sito de LAquila avente ag =
0.38 g e la forma spettrale rappresentata in
figura 6.
Uno dei problemi posti dallanalisi con
spettro di risposta in termini di accelerazione
connesso alladozione del fattore di struttura q,
da assumere tenendo conto delle effettive
risorse duttili della struttura, ove le dissipazioni
plastiche possono avvenire soltanto al piede dei
pilastri.
Figura 4. Sezione trasversale dei tegoli TT La norma, per le strutture prefabbricate
isostatiche, indica un valore di q pari a 2.5; per
bassa duttilit e 3.5 per alta duttilit. Nel caso in
Tipo Area Momento Peso
2 esame si adottato un valore di q pari a 3.5,
[mm ] di inerzia [kN/m]
2 inferiore rispetto al valore 4.5 adottato da
[mm ]
Colombo facendo riferimento alle strutture a
Colonne 6 10
110 8.310 25.00 telaio.
1000x1000
Quanto sopra, per il sisma de LAquila comporta
Colonne 6 10
un notevole incremento della sezione dei pilastri
0.8110 5.410 20.25
900x900 il cui lato dovrebbe essere elevato a m 1.0.
6 6
Travi 0.30310 5.510 7.57 Per lanalisi al passo si considerato il
6 6
Tegoli 0.34110 1.610 8.53 comportamento elastico-plastico del sistema,
concentrando la plasticizzazione al piede di
Tabella 2. Caratteristiche delle sezioni ciascuna colonna.

inghisaggi in barre fuoriuscenti dalle colonne,


nel caso in esame occorre prevenire il 3. DISPOSITIVI DI ISOLAMENTO
ribaltamento delle travi in altro modo.
Nel presente studio si ipotizza che i tegoli Per lisolamento della struttura si suppone di
siano solidarizzati alle travi in modo da utilizzare dispositivi elastomerici ad alta
realizzare un vincolo ad incastro, efficace sia dissipazione HDRB composti da strati di
per impedire il ribaltamento trasversale delle neoprene vulcanizzati a piastre in acciaio.
travi, sia per contrastarne gli spostamenti Ciascun isolatore, posto alla sommit delle
longitudinali relativi. colonne, ha forma circolare ed stato scelto dal
Nella figura 5 riportata una possibile catalogo di produttori in relazione al carico
soluzione, che prevede la realizzazione di un verticale e al massimo spostamento richiesto.
getto integrativo di solidarizzazione delle due Il progetto mira a raggiungere un periodo di
travi contigue longitudinali; ma potrebbero vibrazione di circa 2.5 s al fine di ridurre le
anche essere realizzati dispositivi di continuit azioni sismiche.
a)

Figura 6. Spettri di risposta e di progetto (q=3)


per lo SLV ed accelerogramma registrato

I dispositivi sono modellati adottando sia un


legame costitutivo bilineare, caratterizzato dalle
rigidezze Ke e Kp, sia un modello linearizzato,
dove la rigidezza secante Keff derivata dal
b) comportamento bilineare con incrudimento
secondo le indicazioni di figura 7.
Il periodo di vibrazione della struttura a base
Figura 5. Particolari costruttivi: a) unione tegolo fissa pu essere espresso dalla seguente
trave b) sezione in corrispondenza dellisolatore. relazione:
M
T=2 (1)
K
Ei lenergia trasmessa dal sisma alla struttura;
EE lenergia assorbita per deformazione
elastica;
EK lenergia cinetica;
ED lenergia dissipata per deformazioni plastiche
o viscose;
In particolare, nei sistemi tradizionali per
contrastare lenergia assorbita dal sistema si fa
affidamento a sistemi dissipativi, rappresentati
dal termine ED, e sono dovuti essenzialmente
allo sviluppo di deformazioni plastiche che si
attivano alla base delle colonne. Mentre, nelle
Figura 7. Ciclo di isteresi dellisolatore strutture isolate si interviene attraverso la
riduzione del termine Ei e lincremento di ED.
essendo M la massa sismica del sistema e K la Al fine di stimare lefficienza degli isolatori
sua rigidezza a taglio, data dalla somma delle sulle strutture prefabbricate si considerano i
rigidezze delle colonne. Lintroduzione dei seguenti 3 modelli di calcolo:
dispositivi alla testa delle colonne modifica la 1. Sistema a base fissa analizzata con lo
rigidezza del sistema che deve tener conto del spettro di risposta, adottando un fattore
contributo delle rigidezze della colonna e di struttura 3.5 e considerando gli
dellisolatore, disposte in serie. elementi in campo elastico (Figura 8a);
Essendo la colonna incastrata alla base e libera 2. Struttura incastrata al piede in cui le
in sommit la rigidezza pari alla somma delle basi delle colonne, sedi di cerniere
3
rigidezze dei singoli elementi 3 E I/h , mentre plastiche, hanno un comportamento
in presenza di isolatori la rigidezza K delleq. 1 elasto-plastico alla Takeda, soggetta
diviene: allazione di un accelerogramma
registrato (LAquila 2009) (Figura 8b);
1 3. Struttura provvista di isolatori sismici
K= (2) disposti alla sommit delle colonne,
3EIi
+K si soggetta alle azioni derivate dallo
h3
spettro di progetto ed allazione dello
Pertanto, scelto il periodo da raggiungere (2.5 s)
stesso accelerogramma registrato
dalla (1) si ricava K, da cui, essendo noti i valori
(LAquila 2009) (Figura 8c).
di E, Ii ed h, dalla (2) si determina il valore di
Le analisi numeriche sono condotte con
Ksi.
lausilio dei programmi FEM SAP 2000 NL e
Per tener conto della riduzione di rigidezza della
Seismo Struct, discretizzando la struttura
colonna a causa della fessurazione si assume
mediante elementi beam ed adottando per le
un valore ridotto del modulo elastico E=0.5 Ec
colonne in c.a. il legame costitutivo momento-
essendo Ec il modulo elastico del calcestruzzo,
-2 rotazione (M-) di Takeda.
espresso in Nmm dalla seguente relazione:
Nel presente studio le analisi sono condotte
0.3
considerando il modello tridimensionale della
f struttura. Per il sistema a base fissa si sono
Ec = 22000 cm (3)
10 adottate colonne aventi lato di m 1.0 e travi
collegate a cerniera alle colonne, cos come i
In prima analisi si assume che tutti gli isolatori tegoli sono collegati alle travi.
siano uguali. Mentre, per il sistema isolato le dimensioni
delle colonne sono state ridotte a m 0.9x0.9, per
le travi si adottato un vincolo mutuo di
continuit ed i tegoli sono considerati incastrati
4. MODELLI DI CALCOLO alle travi.
Il modello isolato considera un solo tipo di
La valutazione della risposta sismica isolatore posto alla sommit dei pilastri, scelto
richiede lo studio di modelli che consentano di dal catalogo del produttore, che soddisfa i
schematizzare i vincoli presenti nella struttura e requisiti di rigidezza e di spostamento massimo
le capacit dissipative. relativo richiesti.
Il bilancio energetico espresso dalla nota Nelle strutture prefabbricate le cerniere
relazione: plastiche alla base delle colonne assumono un
Ei = EE + EK + ED (4) lunghezza lp significativa. Si riportano di seguito
essendo: alcune tra le formulazioni pi note.
Pertanto, il valore di lp compreso tra 727 e
1203 mm. Nel seguito si adotta il valore
inferiore.
Nella presente prima fase di studio lanalisi non
lineare (schema b di fig. 8) condotta
considerando un singolo portale longitudinale a
cinque campate.

a) schema classico
5. RISULTATI DELLE ANALISI
NUMERICHE
Nel presente paragrafo sono sintetizzati i
risultati salienti delle analisi condotte. La
struttura con colonne incastrate alla base e
incernierate in testa alle travi, avente massa M
corrispondente ad un peso sismico di 13500 kN,
b) schema con cerniera plastica risolta considerando il modello elastico
tridimensionale. Applicando lanalisi modale i
primi due periodi di vibrazione del sistema sono
rispettivamente 0.86 e 0.79 s, vicini al tratto di
massima intensit.
Nella Tabella 3 sono riportati i valori delle
sollecitazioni (sforzo normale e momenti al
piede) di due colonne (1A e 2C di figura 2)
rappresentative del complesso strutturale.

c) schema con isolatori

Figura 8. Modelli di calcolo analizzati

Secondo Priestley [23] si pone:

lp= 0.08 H+0.022 db fy (5)

essendo H laltezza della colonna, db il diametro


delle barre longitudinali ed fy la tensione di
snervamento.
2
Ponendo H=6.1 m, db=26 mm ed fy=450 N/mm
la (5) d una lunghezza lp di 745 mm.
Adottando la nota espressione di Mattock si ha: Modello a base fissa

lp= 0.05 H + 0.5 h (6)

a cui corrisponderebbe una lunghezza lp pari a


905 mm.
Adottando lespressione di Sawyer si ha:

lp= 0.07 H + 0.25 h (7)

a cui corrisponderebbe una lunghezza lp pari a


727 mm.
Il D.M. 2005 riporta, inoltre, la seguente formula:
-0.5
lp= 0.1 H+0.17h+0.24 db fy fc (8)
1 modo T=0,86
in base alla quale la lunghezza lp sarebbe
uguale a 1203 mm. Figura 9. Analisi del modello a base fissa.
Figura 10. Accelerazioni per i primi due modi.

Tabella 3. Sollecitazioni sulle colonne della


struttura tradizionale indotte dalle azioni
sismiche

Colonna Sisma N Mx My
[kN] [kNm] [kNm]
1A X 552 2628 984
1A Y 554 788 2978
2C X 1340 2996 923
2C Y 1340 898 3077

Per le verifiche a pressoflessione deviata si


considerano domini di resistenza MxMy per
N=cost, sui quali si riportano i valori di tabella 3.
Essendo lo sforzo normale ultimo NRd pari a
27321 kN, si considerano valori dello sforzo
normale adimensionale del 2% e del 5%,
ricavando i domini riportati in figura 12, espressi
dalla relazione
2 2
M d ,x M d ,y
+ =1 (9)
M M
R,x R, y
In particolare si sono considerate le sezioni di
base armate con 40 26 (=2.13%) disposti
lungo il contorno, secondo le indicazioni di
figura 11.

Figura 11. Sezione trasversale colonna Figura 12. Domini di interazione della colonna
1000x1000mm 1000x1000 ( = 2.13%, =0.02 e 0.05)
Figura 13. Diagramma momento-curvatura
della sezione 1000x1000 mm a) Deformata per sisma X: spostamento relativo
( = 2.13%, =0.02) max =330 mm

Dallesame dei suddetti domini si evince che


le colonne della struttura a base fissa, calcolata
applicando lo spettro di risposta (q=3.5), sono
strettamente verificate.
Per il sistema elastoplastico si esegue
unanalisi al passo adottando in questa prima
fase un solo accelerogramma. In particolare si
adottato laccelerogramma relativo alla
componente N-S dellaccelerazione registrata a
LAquila il 06/04/2009.
Le analisi, condotte con lausilio del software
SeismoStruct, determinano la sequenza delle
plasticizzazioni delle colonne, le rotazioni
massime raggiunte e gli spostamenti massimi b) Deformata per sisma Y: spostamento relativo max
longitudinali. =340 mm
-6
La curvatura massima richiesta 1.02 10 a cui
corrisponde una rotazione plastica di 0.00072. Figura 14. Risposta del modello isolato.
Nella tabella 4, sono riportate le sollecitazioni
della struttura a plasticit concentrata.
Lo spostamento massimo relativo si ha per
sisma in direzione Y, pari a mm 340 ed
compatibile col dispositivo.
Tabella 4. Sollecitazioni sulle colonne della
Lisolamento consente di ridurre le dimensioni
struttura a plasticit concentrata.
delle colonne da m 1.0x1.0 a m 0.9x0.9 mm, in
Colonna N [kN] Mx My quanto lo stato di sollecitazione inferiore a
[kNm] [kNm] quello della struttura non isolata. Nella tabella 5,
A2 2750 4000 1100 sono riportate, per la struttura a base isolata, le
sollecitazioni di 2 colonne caratteristiche: la
B2 2900 4000 1600 colonna dangolo 1A e la colonna centrale 2C.
C2 2750 4000 2400
D2 2800 4000 2400
Tabella 5. Sollecitazioni sulle colonne della
E2 2900 4000 1700 struttura isolata indotte dalle azioni sismiche per
F2 2900 4000 1100 analisi con spettro di risposta.
Colonna Sisma N Mx My
Infine, si analizza il sistema isolato sia con
[kN] [kNm] [kNm]
lanalisi dinamica lineare con il suddetto spettro
di risposta, sia con lanalisi al passo, 1A X 586 1492 381
determinando le sollecitazioni e gli spostamenti 1A Y 730 447 941
relativi massimi max tra la base e la testa 2C X 1220 1467 470
dellisolatore. 2C Y 1221 440 1554
Inoltre, si rappresenta lo stato di
sollecitazione nelle colonne, visualizzato nei
domini di resistenza Mx My per N=cost.
In particolare si sono considerati due valori di N
ricavando i domini riportati in figura 17.
Per ciascuna delle due colonne e per entrambe
le direzioni di applicazione dellazione sismica,
X+0.3Y e Y+0.3X, si sono determinati due
domini, calcolati per pari a 3% e 5.5% e per
percentuale di armatura del 1.3%.

Figura 15. Diagramma momento-curvatura


della sezione 900x900 mm

La struttura a base fissa calcolata applicando lo


spettro di risposta (q=3.5) richiede che la
dimensione delle colonne sia di m 1.0x1.0, con
unarmatura di 40 26 (2.13%). Invece, per la
struttura isolata le dimensioni si riducono a m
0.9x0.9 con unarmatura di 20 26 (1.3%),
secondo le indicazioni di Fig. 16.

Figura 16. Sezione trasversale colonna


900x900mm

Le caratteristiche degli isolatori elastomerici ad


alta dissipazione HDRB adottati sono:

diametro 405 mm
altezza 300 mm
spostamento massimo 350 mm
rigidezza orizzontale effettiva 0.71 kN/mm
rigidezza verticale 600 kN/mm
Figura 17. Domini di interazione delle colonne
smorzamento 10%
1A e 2C 900x900 ( = 1.3%, =0.03 e 0.055)
6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE linear static analysis of base-isolated
buildings. Bull. Earthquake Eng. N7.
La presente memoria ha affrontato la possibilit [04] A. COLOMBO: (2008) Progettazione
di estendere lisolamento sismico alle strutture strutturale di un edificio industriale
prefabbricate in cemento armato, esistenti o di prefabbricato in zona sismica. Da
nuova costruzione, di cui presente una vasta Progettazione sismica di edifici in
tipologia realizzativa. calcestruzzo armato Vol. 2 AICAP.
Alcune di dette strutture hanno subito
considerevoli danni in occasione dei recenti [05] Comit Europen de Normalisation:
eventi sismici, che hanno evidenziato carenze (2005) Eurocode 8: Design of Structures
progettuali, soprattutto con riferimento ai vincoli for Earthquake Resistance.
tra gli elementi costitutivi.
Il ricorso allisolamento sismico pone alcuni [06] I. CORBI, A. BARATTA: (2006) Base
importanti problematiche per le quali si isolation for steel structures on stiff and soft
th
propongono soluzioni meritevoli di attenta soil. Proceedings of the 5 International
riflessione, soprattutto con riferimento agli Conference on Behavior of Steel Structures
aspetti costruttivi e di costo. in Seismic Areas, Stessa.
Si evidenzia che limpalcato di copertura deve
possedere nei sistemi isolati un maggior grado [07] M. COSSU, D. SONDA: (2011)
di iperstaticit rispetto a quello tipico dei sistemi Miglioramento di edifici esistenti mediante
tradizionali, richiedendo la solidarizzazione delle isolamento sismico. Atti del XIV Convegno
travi adiacenti in corrispondenza degli isolatori ANIDIS, Bari.
ed un efficace vincolo con gli elementi strutturali
trasversali al fine di impedire il ribaltamento [08] CSI Analysis Reference Manual For

delle travi. SAP2000, ETABS, and SAFE 2009 -
In questo ambito le analisi hanno riguardato Computers and Structures, Inc.
modelli a telaio spaziale per le analisi elastiche
e schemi di calcolo parziali, costituiti da telai [09] A. DE LUCA, G. SERINO: (2009)
piani, sottoposti ad un accelerogramma Tecnologie per lisolamento ed il controllo
registrato per le analisi elastoplastiche. di strutture ed infrastrutture. Ed.
Lanalisi al passo condotta considerando un Polistampa.
modello elastoplastico, da estendere
considerando altri input sismici, ha consentito di [10] M. N. FARDIS, P. NEGRO: (2006) Seismic
valutare, per la tipologia esaminata, leffettivo Performance Assessment and
comportamento strutturale, ed i vantaggi Rehabilitation of Existing Buildings.
conseguibili con lisolamento in termini di Proceedings of the International Workshop
dimensioni e armatura delle colonne. on the SPEAR Project, Ispra, Italy.
Sviluppi futuri prevedono di estendere le analisi,
considerando diversi accelerogrammi e diverse [11] Federal Emergency Management
tipologie strutturali, al fine di pervenire ad Agency 356 (2000) Prestandard and
indicazioni di carattere pi generale. Commentary for the seismic Rehabilitation
of Buildings. Washington D. C.

7. BIBLIOGRAFIA [12] Federal Emergency Management


Agency 368 (2001) Recommended
Provisions for Seismic Regulation for New
[01]] N. ARICO': (2010) Alle origini della scienza
Buildings and Other Structures.
antisismica. Annotazioni sulla casa di Pirro
Washington D. C.
Ligorio (1571). Dal volume: Il sisma - dalla
conoscenza allintervento. Ed. Patron
[13] D. FOTI, M. MONGELLI: (2011) Isolatori
Bologna.
sismici per edifici esistenti e di nuova
costruzione. ISBN 978-88-579-0100-8
[02]] AASHTO: (1999) Guide Specification for Dario Flaccovio Editore.
Seismic Isolation Design. American
Association of State Highway and [14] M. HIGASHINO, N. KANI (2009) State o
Transportation Officials, Washington D.C. the Art of Development and Application of
Seismic Isolation and Energy dissipation
[03] D. CARDONE, M. DOLCE, G. GESUALDI: Technologies for Buildings in Japan.
(2009) Lateral force distributions for the
Proceedings of the Seventh International
conference on Earthquake Resistant [23] T. PAULAY, M.J.N. PRIESTLEY: (1992)
Structures (ERES) Cipro. Seismic Design of Reinforced Concrete
and Masonry Building. John Wiley & Sons,
[15] I. IERVOLINO, C. ALLIN CORNELL, M. Inc.
EERI: (2005) Record Selection for
Nonlinear Seismic Analysis of Structures. [24] G. RUSSO, S. SORACE: (2009)
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pages 685-713. Tecnologie applicative-Ricerca-
Applicazioni. D. Flaccovio Editore.
[16] I. IERVOLINO, G. MADDALONI, E.
COSENZA: (2008) Eurocode 8 Compliant [25] G. TONIOLO, A. PALERMO, G. TSIONIS:
Real Record Sets for Seismic Analysis of (2008) Vulnerabilit sismica degli edifici
Structures. Journal of Earthquake prefabbricati esistenti: analisi di un edificio
Engineering 12. critico senza diaframma di copertura. XVII
Congresso CTE Roma Vol. 2.
[17] I. IERVOLINO, C. A. CORNELL: (2009)
Sulla selezione degli accelerogrammi nelle [26] G. TONIOLO, A. COLOMBO: (2010)
analisi non-lineari delle strutture. XI Costruzioni prefabbricate: la lezione
Congresso nazionale LIngegneria appresa dal terremoto dAbruzzo. XVIII
Sismica. Congresso CTE Brescia Vol. 2.

[18] I. IERVOLINO, C. GALASSO, E. [27] G. TONIOLO, B. DAL LAGO, M.


COSENZA: (2010) REXEL: computer LMPERTI: (2010) Verifica sperimentale di
aided record selection for code-based connessioni prefabbricate pilastro-
seismic structural analysis Bull. fondazione soggette a carichi ciclici:
Earthquake Engineering Eng (2010) N 8. risultati preliminari. XVIII Congresso CTE
Brescia Vol. 2.
[19] I. IERVOLINO, G. MADDALONI, E.
COSENZA: (2010) A note on selection of [28] A. VASANT MATSAGAR, R.S. JANGID:
time-histories for seismic analysis of (2004) Influence of isolator characteristics
bridges in Eurocode 8. J. of Earthquake on the response of base-isolated
Engineering N 13. structures. Engineering Structures n 26

[20] J. M. KELLY: (2001). Base Isolation of [29] SAP 2000 N.L. Computer and Structures
Structures Design Guidelines. Holmes Inc. (2009).
Consulting Group ltd. Wellington, New
Zeland. [30] Seismo Struct. (2011) Seismosoft Srl
info@seismosoft.com
[21] J. M. KELLY, S. M. TAKHIROV: (2004)
Analytical and numerical study on buckling
of elastomeric bearings whit various shape
factors. EERC Report no. 2004-03,
College of Engineering, University of
California, Berkeley.
Contatti con gli autori:
[22] V. KILAR, D. KOREN: (2009) Seismic
behaviour of asymmetric base isolated Nunzio Scibilia: nunzio.scibilia@unipa.it
structures with various distributions of Marcello Cammarata:
isolators. Engineering Structures 31 (2009) marcellocammarata@gmail.com
910_921.
INDAGINI NUMERICHE SU NODI 1. INTRODUZIONE
TRAVE-COLONNA A TRE VIE
Le tecnologie di prefabbricazione per opere in
PER SISTEMI PREFABBRICATI c.a., mirando a ridurre i tempi di realizzazione
COMPLETATI IN OPERA delle strutture, si stanno orientando su sistemi
autoportanti montati a secco e poi completati in
opera mediante getti di calcestruzzo integrativo. Il
MARCO BOVO, Universit di Bologna
completamento in opera, oltre a rendere
CLAUDIO MAZZOTTI, Universit di Bologna
monolitico il sistema, ha lo scopo di fornire alla
struttura iperstaticit, rigidezza e di contribuire a
coprire la richiesta di duttilit e di resistenza alle
SUMMARY azioni sismiche. Il nodo in esame, pensato per
la realizzazione di strutture aventi le velocit di
Precast technologies of reinforced concrete montaggio delle opere prefabbricate ma che
buildings, in order to reduce the construction time, possiedano buone caratteristiche di duttilit di una
are focusing on self-carrying systems completed struttura spaziale iperstatica.
in-situ by means of additional concrete. The in-situ Il sistema costruttivo oggetto del presente
completion, besides creating monolithic system, studio, appartenente al sistema costruttivo pluri-
provides for statically redundancies and stiffness piano dellazienda APE s.p.a. di Montecchio
to the structure. Moreover, it satisfies the demand Emilia (RE), realizzato mediante pilastri
of ductility and resistance of seismic actions. The prefabbricati pluri-piano, travi cave semi-
construction system presently considered, is prefabbricate in c.a. ad armatura lenta, solai a
made of precast multi-storey columns, precast pannelli alveolari precompressi e getto di
hollow beams, and pre-stressed concrete floor completamento.
panels completed in-situ with additional concrete. La parte innovativa del sistema
The innovative idea of this system is the fondamentalmente nel pilastro, che, avendo il
beam-column joint which is created with in-situ getto opportunamente interrotto in corrispondenza
casting. In fact, the beams and the horizontal floor del nodo, consente la posa a secco della trave
panels have been laid, a concrete casting autoportante e linserimento delle idonee armature
completion that gives monolithicity to the structure di collegamento. Ultimata la posa di travi e solai si
is realized. This paper reports the results of non- realizza il getto di completamento che conferisce
linear analysis, on finite elements model, which alla struttura la necessaria monoliticit. Il nodo
reproduce the experimental results obtained from quindi realizzato dal calcestruzzo del getto di
a test carried out on a full-scale one-way beam- completamento realizzato in cantiere. Nel seguito
column joint subject to cyclic loading. After the vengono presentati i risultati delle analisi
realization of the geometrical model, the numerical numeriche non lineari condotte su un modello agli
one was realized by meshing the structure with 3D elementi finiti che riproduce fedelmente la
finite elements, which simulate the construction by geometria di un nodo trave-colonna a tre vie
steps. In this kind of problem, both the modeling of realizzato in c.a.. Tale sistema stato oggetto di
concrete and steel constitutive models, and the una precedente indagine sperimentale, realizzata
bond-slip relation between them are important. a cura del LAPS (LAboratorio Prove Strutture)
The model allows to compute material damage dellUniversit di Bologna su un campione in scala
with a "smeared crack" model that decoupled by reale. Al sistema strutturale oggetto di
providing three different relations for tension, sperimentazione [1] sono state vincolate
compression and shear for concrete. The steel lestremit inferiore e superiore del pilastro
constitutive relation was considered as elastic- mediante vincoli a cerniera, e si impresso uno
hardening. As regards the bond-slip relation spostamento ciclico verticale alla estremit della
between these two materials, it was used the law trave in modo da simulare lazione sismica.
proposed from Engstrm et al. (1996). In order to La modellazione geometrica stata realizzata
validate the numerical model, the results were e pensata in modo da avere una descrizione
compared with those of the experimental tests estremamente dettagliata del campione
previously conducted. These comparisons show sperimentato e il pi possibile rispondente al
good prediction of both cracking position, cracking sistema di carico e vincolo applicato. Il modello
inclination, and deformations of reinforcement numerico stato inoltre calibrato in modo da
bars of the node. avere unaccurata definizione dei legami costitutivi
Parole chiave: strutture prefabbricate, nodo e di interfaccia che governano il comportamento
trave-colonna, ancoraggio barre, pannello di nodo. strutturale del sistema indagato.
2. DESCRIZIONE STRUTTURALE DEL
NODO TRAVE-COLONNA
Come gi anticipato il nodo in esame
appartiene ad un sistema costruttivo pluri-piano
iperstatico parzialmente prefabbricato in quanto si
tratta di un sistema costruttivo che prevede: il
montaggio in cantiere di elementi prefabbricati in
c.a. fino a produrre una struttura autoportante, la
collocazione dellarmatura integrativa e la
realizzazione del getto di completamento che va a
creare i nodi strutturali e la soletta collaborante del
solaio. Lelemento strutturale testato costituito
da un pilastro a sezione rettangolare (B = 40 cm x
H = 60 cm) di 4 m di altezza e da una porzione di
trave di 2 m di lunghezza, avente sezione a T
rovescia (B1 = 80 cm x H1 = 25 cm + B2 = 60 cm
x H2 = 25 cm). La trave prefabbricata, presenta
una doppia ala inferiore di 10 cm di larghezza e Figura 1. Sezione longitudinale del sistema
25 cm di altezza, che funge da appoggio per i testato con vista dellarmatura inserita.
pannelli di solaio, ed una tasca di 27 x 30 cm e di
lunghezza 130 cm, destinata invece ad ospitare
gli spezzoni di armatura di collegamento e il getto Una serie di accorgimenti mirati a garantire
di completamento per la realizzazione in opera del limmediato ed ottimale ancoraggio delle armature
nodo. Linnesto della trave, realizzato in longitudinali prefabbricate della trave sono stati
corrispondenza della sezione di met altezza del previsti nei primi 30 cm di armatura della trave: la
pilastro, viene a costituire il nodo vero e proprio. prima staffa 12 sostituita con due staffe 16
Le dimensioni di trave e pilastro sono quelle di un affiancate; uno spezzone 16 di 35 cm di
sistema strutturale tipico per una struttura lunghezza stato affiancato allestremit di
prefabbricata avente interpiano di 4 m e con ciascuna delle 6 barre longitudinali dintradosso;
distanza tra un pilastro e laltro di 4 - 6 m. Le tutte le barre superiori ed inferiori e gli spezzoni
armature del nodo strutturale possono essere aggiuntivi vengono infine collegati mediante
suddivise in armature di prefabbricazione e saldatura alle prime 5 staffe. Trattandosi di un
spezzoni integrativi. Il pilastro interamente nodo di estremit, larmatura della trave
armato in fase di prefabbricazione mediante 10 prefabbricata che prosegue fin dentro al nodo
barre 24 longitudinali collegate trasversalmente richiede una serie di accorgimenti atti a garantire
mediante staffe doppie e ganci 8 aventi lidoneo ancoraggio degli spezzoni. A tal fine si
interasse verticale di 7,5 cm (vedi figura 1). La realizzano degli ancoraggi piegati a 90 alle
trave presenta due strati di barre longitudinali estremit degli spezzoni per ridurre la lunghezza
inferiori (o di intradosso): 6 barre 24 vengono minima necessaria a sviluppare lancoraggio.
inglobate allatto della prefabbricazione nella Sono inseriti inoltre 4 spezzoni trasversali 18, di
soletta inferiore della tasca di completamento; 4 50 cm di lunghezza, da affiancare agli spezzoni di
spezzoni 18 di completamento, vengono invece completamento in corrispondenza delle piegature
appoggiati allestradosso superiore della tasca dancoraggio e dellintersezione con le barre
prefabbricata prima del getto in opera. Larmatura longitudinali del pilastro in modo da facilitare la
longitudinale superiore (o di estradosso) viene diffusione trasversale delle tensioni dancoraggio
invece disposta in un unico strato ma in due delle barre longitudinali sul calcestruzzo del nodo.
momenti differenti: 4 barre 18 vengono fissate Per quanto riguarda i materiali impiegati, il
alla gabbia darmatura gi in stabilimento; 7 sistema prevede la prefabbricazione in
spezzoni di completamento 18, vengono disposti stabilimento di pilastro e trave con calcestruzzi
allatto dellassemblaggio del nodo e prima del dotati di resistenza cubica caratteristica Rck 50
getto di completamento. Larmatura a taglio MPa. Il getto di completamento del nodo
costituita da staffe 12 aventi 7,5 cm di strutturale stato eseguito in opera con
interasse, affiancate su ambo i lati della trave da calcestruzzo C25/30 e classe di consistenza S4.
una coppia di staffe 10, disposte ad interasse di Lacciaio impiegato per il confezionamento
15 cm, che fungono anche da armatura dellarmatura dellintero sistema di classe
flessionale per le ali inferiori della trave; 8 barre B450C. In figura 2 possibile vedere il campione
10 completano la gabbia darmatura. pronto per essere testato in laboratorio.
- si sono modellate solo le prime dieci staffe di
trave e pilastro a partire dalle sezioni esterne del
nodo;
- non si sono modellati i ganci 8 di ritenuta
delle barre longitudinali del pilastro;
- non si sono modellate le armature delle ali
della trave prefabbricata.
In figura 3 riportato un dettaglio del modello
geometrico che rappresenta le armature del nodo,
le piastre metalliche inferiore e superiore che
delimitano il pannello di nodo al momento del
getto di completamento, le armature integrative
che realizzano il collegamento.

Figura 3. Particolare del modello geometrico.


Figura 2. Vista del campione testato in
laboratorio.
Sia nella zona di applicazione del carico
(estremit libera della trave), che nelle zone di
vincolo (estremit del pilastro), sono state create
3. GENERAZIONE DEL MODELLO specifiche entit Solid. Tali entit non hanno
GEOMETRICO E NUMERICO DEL alcuna corrispondenza con la struttura reale, ma
NODO sono un semplice espediente numerico per
garantire un corretto comportamento strutturale
Il software utilizzato per la generazione della del modello implementato, potendo assegnare a
mesh, le analisi e il post-processing dei risultati tali porzioni valori di rigidezza e resistenza tali da
il codice agli elementi finiti MidasFEA. permettere la diffusione degli effetti di vincolo e di
La generazione di un modello geometrico carico senza dare origine a valori di tensione non
rappresenta il primo passaggio nella creazione di realistici. La realizzazione della mesh, avviene
un modello agli elementi finiti in ambiente con la discretizzazione del modello geometrico gi
MidasFEA visto che la generazione della mesh creato. Data la complessit del nodo analizzato, si
avviene per discretizzazione della geometria realizzato una mesh di tipo unstructured meno
formata dallunione di varie entit geometriche efficiente computazionalmente, perch a valenza
(lineari, superficiali o volumetriche). Trattandosi di variabile ma altrettanto affidabile. Per limitare
un modello tridimensionale, sono state generate lonere di calcolo computazionale, vista
entit tridimensionali tipo Solid. lestensione e la complessit del sistema, si
Nella creazione di tale modello, si deciso di deciso di realizzare la mesh con elementi brick
adottare delle semplificazioni rispetto alla struttura tetraedrici del primo ordine, caratterizzati da 4
reale oggetto di prova, in modo da ridurre lonere nodi con tre gradi di libert ciascuno (per un totale
computazionale senza compromettere la fedelt di 12 gradi di libert per elemento). Le funzioni di
del modello in termini di rispondenza con la forma di tali elementi finiti sono quelle del tipo
struttura reale. Si sono utilizzate le seguenti lagrangiane della teoria pi classica. In figura 4
semplificazioni: riportata una vista globale della mesh adottata per
- le barre di armatura sono state generate con il calcestruzzo del sistema strutturale, con
sezione trasversale quadrata equivalente a quella specificate le posizioni e le estensioni delle zone
circolare effettiva; di diffusione. In figura 5 si riporta invece una vista
- le staffe sono state realizzate come ununica della discretizzazione delle armature interne al
barra chiusa tralasciando le piegature terminali; nodo.
4. SCELTA DEI MATERIALI E DEI
Zona di diffusione in
prossimit del vincolo
LEGAMI COSTITUTIVI
superiore

Pilastro prefabbricato 4.1. CALCESTRUZZO

Getto integrativo Uno degli aspetti pi critici nella descrizione


del comportamento delle strutture in c.a. con il
Trave prefabbricata metodo degli elementi finiti la definizione e la
calibrazione di un modello costitutivo in grado di
rappresentare la fessurazione del calcestruzzo.
I principali modelli di danneggiamento
possono essere suddivisi in due tipologie: discrete
crack model (modelli a fessura concentrata) e
smeared crack model (modelli a fessura diffusa). Il
modello di danno assunto, e implementato
allinterno del codice MidasFEA, il Total Strain
Crack Model e ricade nella categoria dei modelli a
fessura diffusa. Il termine Total Strain deriva dalla
metodologia con cui viene condotta lanalisi in
termini di deformazioni, in quanto non vi calcolo
separato dei vari contributi deformativi
Zona di diffusione in (deformazioni elastiche, plastiche, da danno, da
prossimit del carico ritiro, viscose, termiche). Il comportamento non
lineare quindi definito mediante le leggi
Zona di diffusione in tensione-deformazione a trazione e a
prossimit del vincolo compressione. Ci comporta, al momento dello
inferiore scarico, un completo recupero delle deformazioni
accumulate, con conseguente semplificazione
rispetto al comportamento reale. Nella definizione
del modello costitutivo non lineare per il
calcestruzzo (sia prefabbricato che gettato in
opera) sono statti considerati alcuni particolari
aspetti che contribuiscono a rendere lo studio dei
fenomeni di fessurazione pi preciso. Per
Figura 4. Vista della mesh adottata per lanalisi limplementazione del modello complessivo si
numerica del sistema strutturale. sono considerati gli aspetti sotto evidenziati.
- Tipologia del modello di danno: si optato
per un fixed crack model in cui le direzioni delle
fessure aperte rimangono inalterate durante le
analisi ed basato sullimpiego di una matrice di
rigidezza secante di un materiale ortropo con
coefficiente di Poisson nullo.
- Comportamento a compressione: per
modellare il comportamento a compressione si
utilizzato il legame costitutivo proposto da
Thorenfeldt et al. (1987) [2] poich si rivelato in
grado di descrivere correttamente il
comportamento del calcestruzzo allaumentare
della deformazione anche in regime di stato
tensionale pluriassiale.
- Comportamento a trazione: si adottato il
legame costitutivo proposto da Hordijk et al.
(1986) [3] caratterizzato da un ramo di softening
con annullamento della tensione in
corrispondenza della deformazione ultima di
Figura 5. Particolare della discretizzazione delle
frattura calcolata con lespressione:
armature del nodo.
Gf dove cr rappresenta la deformazione angolare
nncr .ult = 5.136
h ft (1) limite oltre la quale non si ha pi resistenza a
taglio. Il fattore di ritenzione a taglio s assume un
Una ulteriore precisazione riguarda il valore unitario per una deformazione angolare
parametro h noto come lunghezza di frattura nulla, e arriva al valore nullo una volta raggiunto il
equivalente. Tale parametro deve infatti garantire valore di cr. Oltre tale valore si assume un valore
luguaglianza di energia dissipata nel processo di di rigidezza a taglio nullo, in quanto il grado di
fessurazione tra struttura reale e modello apertura della fessura non permette pi la
numerico. Poich lenergia di frattura Gf una trasmissione di tensioni dattrito tra le superfici
caratteristica intrinseca del materiale, possibile della fessura.
adottare come caratteristica del materiale anche il - Effetto del confinamento laterale: per
parametro densit di energia di frattura: descrivere correttamente il comportamento del
Gf calcestruzzo soggetto a condizioni di carico multi-
gf = (2) assiale, necessario tenere in considerazione gli
Lc effetti benefici generati dellazione di
dove Gf lenergia di frattura e Lc la larghezza confinamento laterale, solitamente generato dalla
caratteristica di frattura. I risultati sperimentali presenza di staffe, che comporta un aumento del
mostrano che il valore di Lc compreso valore di picco di resistenza a compressione
solitamente tra 1 e 2 cm. Avendo adottato uno rispetto al caso uni-assiale. Tale aspetto stato
smeared crack model, il processo fessurativo tenuto in considerazione adottando la proposta di
viene schematizzato dal modello con un Selby e Vecchio (1993) [5]. Tale approccio deriva
danneggiamento progressivo delle propriet. Tale dal calcolo dellespansione laterale basato sul
danneggiamento regolato numericamente concetto di pre-deformazione in cui lespansione
proprio dal ramo di softening del legame costituivo dovuta alleffetto Poisson viene modellata
a trazione, e in particolar modo, dallenergia di attraverso limposizione di un carico addizionale
frattura Gf e dalla lunghezza di frattura equivalente sulla struttura. Il singolo elemento cosi
h. Affinch, il modello numerico dissipi la stessa caratterizzato da un coefficiente di Poisson nullo e
quantit di energia della struttura reale, sarebbe non presenta alcuna espansione laterale. Essa
necessario adottare elementi con lo stesso ordine infatti viene modellata applicando delle forze
di grandezza della larghezza caratteristica di nodali fittizie che generano una pre-deformazione
frattura Lc. Tale assunzione porrebbe per un pari a quella che si avrebbe adottando una
limite eccessivamente restrittivo alle dimensioni modellazione con coefficiente di Poisson non
del singolo elemento finito. Per garantire quindi nullo. Utilizzando tale procedura si ha per un
lequivalenza energetica tra fessurazione reale e notevole vantaggio computazionale in quanto la
numerica, necessario sostituire nella relazione matrice di rigidezza non presenta i termini fuori
(2) al parametro Lc la lunghezza equivalente di diagonale relativi alleffetto Poisson. Oltre che
frattura h, il cui valore varia a seconda della dellincremento del valore di picco, si
discretizzazione adottata; il valore del parametro h considerato anche il miglioramento della forma
pu essere infatti assunto per elementi solidi pari della curva - per carico uniassiale, aumentando
a: la duttilit del calcestruzzo.
h = 3 VGP (3) - Effetto della fessurazione laterale: a
differenza dellazione di confinamento, che genera
dove con VGP si indica il volume riferito ad un un effetto benefico sul comportamento a
singolo punto di integrazione (o Gauss Point). La compressione del calcestruzzo, aumentandone la
mesh stata realizzata con elementi solidi resistenza di picco e la duttilit nel ramo di
tetraedrici, caratterizzati da un unico punto di softening, la presenza di fessurazione laterale
Gauss; il volume relativo al singolo punto di comporta un peggioramento delle prestazioni a
Gauss coincide quindi con il volume dellelemento. compressione. La presenza di azioni di trazione
- Comportamento a taglio: la modellazione del riduce la resistenza di picco a compressione nella
comportamento a taglio del calcestruzzo quella direzione ortogonale. Tale fenomeno stato
proposta da Scotta et al (2001) [4], caratterizzata considerato, secondo quanto proposto da Vecchio
da un legame lineare tra deformazione angolare e Collins (1993) [6]. Gli autori definiscono un
dellelemento e fattore di ritenzione a taglio s apposito coefficiente di riduzione cr(lat) che
definito in (4). Tale fattore riduce il modulo di moltiplica la tensione di picco.
rigidezza a taglio G dopo linstaurarsi della prima I parametri inseriti nel modello sono quelli tipici
fessura, ed definito come: per un calcestruzzo di classe C40/50 (tra cui
ij fcm=42 MPa) per gli elementi finiti delle porzioni in
sij = 1 calcestruzzo prefabbricato mentre sono stati
cr (4) inseriti valori tipici per un calcestruzzo di classe
C25/30 (tra cui fcm = 28 MPa) per identificare le restringimento della sezione della barra, evidente
porzioni gettate in opera. dopo lo snervamento, con conseguente distacco
tra barra e calcestruzzo. Per tenere in conto di
tale aspetto stato proposto un duplice legame:
4.2. ACCIAIO uno valido per barre in campo elastico e uno per
barre in campo plastico. Ladozione di barre a
La legge assegnata allacciaio delle barre di sezione trasversale quadrata con area
armatura, del tipo bilatera, con materiale elasto- equivalente, comporta una maggiorazione della
plastico incrudente. I parametri che definiscono il superficie perimetrale del 12.84% con
comportamento dellacciaio sono sintetizzati in conseguente maggiore superficie a contatto in
tabella 1 e sono i valori tipici dellacciaio B450C. Il grado di sviluppare il fenomeno di aderenza. Per
criterio di resistenza adottato per il materiale tenere conto di tale aspetto, si deciso di ridurre
quello di Von Mises, tipico per materiali metallici di tale percentuale i valori di tensione tangenziale
duttili. Tale criterio assume come grandezza trasmessi allinterfaccia. Sono riportate in figura 6
caratteristica il secondo invariante del deviatore le leggi di bond slip implementate.
degli sforzi. Il criterio che definisce lo snervamento
12
espresso dalla relazione: CLS GETTATO - BARRA ELASTICA (I)
CLS GETTATO - BARRA SNERVATA (II)
( 1 2 ) + ( 1 3 ) + ( 2 3 ) = 2k
2 2 2 2
(5)
10
CLS PREFABBRICATO - BARRA ELASTICA (I)
CLS PREFABBRICATO - BARRA SNERVATA (II)

Bond stress [MPa]


8
dove k il valore limite di resistenza assunto in
una situazione di limite elastico. 6
Si inoltre assunto un incrudimento isotropo
(con espansione omotetica delle superfici) con 4

legge di flusso plastico associata.


La forma del dominio di resistenza elastico 2

viene ad assumere nello spazio delle tensioni


0
principali, la forma di un cilindro avente per asse il 0 5 10 15 20 25 30
cosiddetto asse idrostatico delle tensioni. Bond slip [mm]

Modulo di rigidezza elastico E [MPa] 210000 Figura 6. Leggi di bond-slip implementate nel
Modulo di Poisson 0.3 modello.
3
Densit di massa [kg/m ] 7850
Tensione di snervamento fy [MPa] 450
Tensione a rottura ft [MPa] 550
La legge di bond-slip stata inserita nel
Deformaz. di snervamento y 0.214 % modello attraverso limpiego di idonee entit di
Deformaz. a rottura t 14.0 % interfaccia in grado di ammettere movimenti e
scorrimenti tra due elementi finiti adiacenti
Tabella 1. Parametri adottati per definire il legame secondo la legge di bond-slip sopra descritta. Tale
costitutivo dellacciaio. procedura resa possibile grazie ad uno
sdoppiamento dei nodi della mesh degli elementi
finiti che sono connessi da queste particolari
4.3. LEGGE DI ADERENZA ACCIAIO- entit. Per non appesantire oltremodo il modello,
CALCESTRUZZO si deciso di utilizzare le entit di interfaccia solo
per le barre longitudinali di pilastro e trave, per le
Per tenere in conto degli scorrimenti relativi tra staffe di nodo e per le piastre di separazione del
calcestruzzo e barre dacciaio stata introdotta getto.
una opportuna legge di interfaccia. Tra le
numerose relazioni di bond-slip presenti in
letteratura, una di quelle che ha dimostrato essere 5. RISULTATI DELLE ANALISI NON
molto affidabile, la relazione proposta da LINEARI
Engstrm et al. (1996) [7] [8]. In tale relazione
possibile distinguere quattro diverse porzioni di Lapplicazione dello sforzo assiale al pilastro,
curva al crescere dello scorrimento s. Nel lavoro mantenuto costante per tutta la prova, stato
proposto da Engstrm et al. (1996) stato simulato imponendo uno spostamento verticale
studiato anche leffetto che lo snervamento della iniziale alla sommit dello stesso e in grado di
barra dacciaio comporta sulla legge di aderenza. produrre una forza equivalente a quella applicata
Quando la barra darmatura raggiunge elevati sperimentalmente. Successivamente, si imposto
valori tensionali, per effetto Poisson, si ha un una storia di spostamento monotona allestremit
libera della trave ( a 180 cm dal bordo del pilastro) una curva numerica pi rigida. Nel secondo
fino al raggiungimento di un abbassamento di 40 concio invece, la fessurazione meno estesa, fa si
mm, oltre a quello maturato per peso proprio. Non che la curva numerica si sovrapponga a quella
stato simulato quindi, il reale comportamento sperimentale.
ciclico imposto al nodo durante la prova ma solo 600
un suo inviluppo monotono. Si riportano nel 1 concio - sperimentale
500 1 concio - numerica
seguito le osservazioni pi importanti ottenute
dalla rielaborazione dei risultati dellanalisi 400

Momento flettente (KNm)


numerica. In figura 7 riportato il confronto tra 300
risultati sperimentali e numerici in termini di 200
diagramma forza applicata alla trave-spostamento
100
verticale di estremit della stessa. Si evidenzia
0
come la simulazione numerica a spostamento
imposto costituisca una sorta di inviluppo dei cicli -100

di carico condotti sperimentalmente; si pu notare, -200


inoltre, il buon accordo tra i risultati anche se -300
tuttavia si registra una minore rigidezza numerica -0.10 -0.05 0.00 0.05 0.10 0.15 0.20

per bassi livelli di carico dovuta alla complessit di Curvatura (m )


-1

cogliere le fasi di fessurazione del calcestruzzo.


Figura 8. Momento-curvatura (tratto 0-20 cm).
300
Curva sperimentale
250 500
Curva numerica 2 concio - sperimentale
200
Carico applicato (KN)

400 2 concio - numerica


150
300
100
Momento flettente (KNm)

50 200

0 100
-50
0
-100
-150 -100
-40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60 70 80
-200
Spostamento verticale (mm)
-300
Figura 7. Confronto tra curve forza-spostamento. -0.008 -0.006 -0.004 -0.002 0.000 0.002 0.004 0.006 0.008
-1
Curvatura (m )
I primi tratti della trave sono stati strumentati
con trasduttori induttivi di spostamento in grado di Figura 9. Momento-curvatura (tratto 20-35 cm).
fornire, tramite rielaborazione dei dati, una stima
delle curvature delle sezioni trasversali dei tratti Trattandosi di un nodo destremit, allinterno
da 0 a 20 cm e da 20 a 35 cm dallestremit di del nodo stesso avviene il completo ancoraggio
nodo. In figura 8 e figura 9 riportato il confronto delle barre integrative di collegamento in arrivo
tra curvature sperimentali e numeriche per i due dalla trave. Tali barre, nellanalisi numerica
tratti, rispettivamente. Si nota come per il primo condotta, sono in uno stato di compressione
concio la simulazione numerica non sia in grado di allintradosso e di trazione allestradosso. Le
cogliere con precisione landamento dei risultati risultanti di trazione delle barre integrative
sperimentali principalmente a causa superiori, vengono equilibrate dallancoraggio di
dellincremento di curvatura al crescere dei cicli di estremit realizzato sul lato esterno del nodo
carico, non rilevato nella simulazione numerica a mediante piegature a 90, generando trasferimenti
causa del carico monotono. Inoltre, il primo di trazione per aderenza al conglomerato nel loro
concio, interessato da una fessurazione tratto rettilineo e di compressione diagonale a
allestradosso, concentrata in prossimit partire dalla piegatura (vedi figura 10). Tali
dellattacco con il pilastro, fatto che riveste un compressioni infatti generano una biella inclinata
ruolo fondamentale nel comportamento del e compressa di calcestruzzo nel pannello di nodo
sistema. Al crescere del processo fessurativo che partendo dallinterno si estende fino alla
sperimentale localizzato, si assiste allincremento superficie esterna. Si riporta in figura 11 una
di curvatura, mentre nellanalisi numerica, il immagine dellandamento delle tensioni di
processo di fessurazione, modellato con un compressione del conglomerato cementizio di
degrado delle caratteristiche del materiale, trave e nodo. Le forti compressioni generate e le
avviene pi gradualmente ed in maniera pi corrispondenti trazioni ortogonali, hanno portato
diffusa rispetto al caso reale e questo giustifica su entrambi i lati del pannello di nodo alla
formazione di due fessure visibili ad occhio nudo, Tale aspetto pu essere spiegato dal modello
e rappresentate in figura 12. Tali fessure di fessurazione assunto che come gi descritto,
diagonali, delimitano la biella compressa di ricade nei modelli a fessura diffusa. La
calcestruzzo che funge da puntone per il traliccio fessurazione viene modellata spalmando il
resistente di nodo ed risultata sperimentalmente danneggiamento lungo una banda di elementi finiti
pari a circa 13 cm di larghezza. La simulazione e non localizzando su singoli nodi.
numerica ha colto in maniera molto precisa questo
fenomeno portando alla formazione di una biella
compressa di circa 16 cm (vedi figura 13),
spessore leggermente superiore di quello
sperimentale.

16 cm

Figura 10. Andamento delle tensioni sul


conglomerato (sezione interna).
Figura 13. Stato tensionale nel pannello di nodo.
Si analizza ora il tratto iniziale della trave a
partire dal nodo. Tale tratto risulta essere,
nellottica gerarchia delle resistenze, una zona di
particolare interesse perch designato come sede
preferenziale di eventuali plasticizzazioni delle
barre poste allestradosso (momento negativo).
Durante la prova di carico allestradosso della
trave, le forti trazioni hanno prodotto due fessure
trasversali (a filo pilastro e a 8 cm da esso) che si
sono propagate anche lungo le facce laterali gi
per spostamenti di estremit di pochi millimetri
Figura 11. Andamento delle tensioni sul portando successivamente allo snervamento delle
conglomerato (vista esterna). barre di armatura con allargamento delle fessure
stesse (vedi figura 14).

13 cm

8 cm

Figura 14. Fessurazione sperimentale


allestradosso (per spostamento di 40 mm).

Figura 12. Fessurazione sperimentale nel Tale meccanismo fessurativo colto con
pannello di nodo precisione dallanalisi numerica; infatti, si ha il
medesimo quadro fessurativo (fessure distanti assiali rilevate sulla barra centrale di
circa 8 cm) con conseguente creazione del cuneo completamento durante la prova sperimentale e le
di rottura come evidenziato in figura 15. corrispondenti dedotte dallanalisi numerica. Tale
confronto riportato in figura 17. Durante i primi
cicli di carico, si assiste ad una progressiva
diminuzione della pendenza delle curve, causata
dalle micro-fessurazioni tra barre di armatura e
calcestruzzo. La simulazione numerica non ha
colto con precisione tale variazione di rigidezza,
infatti la pendenza della curva non subisce
variazioni significative allaumentare del carico. Il
8 cm modello numerico ha per previsto correttamente
lo sviluppo di un tratto pressoch orizzontale che
evidenzia lavvenuto scorrimento dellancoraggio
destremit delle barre integrative. In figura 18
riportato lo stesso grafico ma relativo alla barra di
completamento centrale inferiore. Lanalisi
numerica coglie con imprecisione le deformazioni
di compressione registrate durante i primi cicli di
carico sperimentale sebbene allaumentare del
Figura 15. Fessurazione numerica allestradosso carico di prova si assista poi ad una buona
(per spostamento di 40 mm) corrispondenza tra risultati sperimentali e
numerici.

A conferma di quanto sopra ricavato si sono 300

confrontati gli spostamenti orizzontali monitorati 250


durante la prova dal trasduttore L4 (vedi figura 14)
200
con quelli registrati numericamente. Da tale
Carico applicato (KN)

rielaborazione riportata in figura 16 possibile 150

vedere di quanto lestradosso della trave si stia 100

allontanando dal filo pilastro. Si nota una 50


soddisfacente vicinanza dei risultati indice di una
0
corretta interpretazione numerica del fenomeno
deformativo reale. -50

-100 Curva sperimentale


300 Curva numerica
-150
250 -1000 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000 9000 10000 11000
Deformazione ()
200
Carico applicato (KN)

150
Figura 17. Deformazione assiale delle barre
100 integrative superiori.
50
300
0
250
-50
200
-100 Curva sperimentale - L4
Curva numerica 150
Carico applicato (KN)

-150
-1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 100
Spostamento orizzontale (mm)
50

0
Figura 16. Spostamenti orizzontali della sommit
-50
del primo concio di trave.
-100 Curva sperimentale
Curva numerica
-150

Infine, si analizza il comportamento delle barre -250 0 250 500 750 1000 1250 1500 1750 2000 2250 2500 2750 3000

Deformazione ()
integrative annegate nel getto di completamento,
in quanto come gi detto, svolgono un ruolo
fondamentale nel processo fessurativo. A tale Figura 18. Deformazione assiale delle barre
scopo si confrontano i valori delle deformazioni integrative inferiori.
Lanalisi numerica permette di calcolare utilizzate hanno permesso di ottenere risultati
landamento delle tensioni tangenziali sviluppate affidabili e aderenti alla realt fisica. Il buon
lungo la superficie a contatto tra calcestruzzo e accordo tra comportamento sperimentale e analisi
barre integrative superiori e calcolate come numeriche conferma lattendibilit dei risultati
derivata delle tensioni normali. Tale andamento ottenuti.
riportato in figura 19. E evidente un picco delle
tensioni tangenziali nella zona di trave interessata
dalla fessurazione di estradosso. Si nota inoltre 7. BIBLIOGRAFIA
come la tensione tangenziale presenti valori non
nulli gi allinterno del nodo, a significare [1]] C. MAZZOTTI, L. VINCENZI, M. SAVOIA, M.
linefficacia dellancoraggio allinterno del pannello FERRARI, (2010) Comportamento di nodi
di nodo. Anche le indagini sperimentali hanno trave-colonna di strutture parzialmente
evidenziato in maniera evidente i molteplici prefabbricate 18 Congresso C.T.E., Brescia
scorrimenti di estremit delle barre integrative 11-13 Novembre, Vol. 1, pp. 255 264.
superiori; infatti lo scorrimento ha generato un
raddrizzamento del tratto verticale dellancoraggio, [2]] E. THORENFELDT, A. TOMASZEWICZ, J.J.
con conseguente fessurazione del pannello JENSEN, (1987) Mechanical properties of
posteriore di nodo e successiva espulsione del high-strenght concrete and applications in
copriferro per carichi tensionali elevati. Tale design, In Proc. Symp. Utilization of High-
meccanismo non stato colto dal modello in Stenght Concrete (Stavamger, Norway).
quanto la legge di interfaccia adottata non
[3]] D.A. HORDIJK, H.A.W. CORNELISSEN,
permette il distacco delle barre dal calcestruzzo in
H.W. REINHARDT, (1986) Experimental
direzione normale al piano degli elementi di
determination of crack softening
interfaccia inseriti.
characteristics of normal weight and
lightweight concrete, Heron: (31) 2.
12
tensioni barre integrative
11 [4]] R. SCOTTA, R. VITALIANI, A. SAETTA, E.
10 OATE, A. HANGANU, (2001) A Scalar
damage model with a shear retention factor
Tensione tangenziale (Mpa)

8 for the analysis of reinforced concrete


7 structures: theory and validation, J. of
6 Computers & Structures, 79 (7). pp.737-755.
5
[5]] R.G. SELBY, F.J. VECCHIO, (1993) Three-
4 dimensional Constitutive Relations for
3 Reinforced Concrete, Tech. Rep. 93-02,
2 Univ. Toronto, dept. Civil Eng., Toronto,
1 Canada.
0
[6]] F.J. VECCHIO, M.P. COLLINS, (1993)
Compression response of cracked reinforced
concrete, J. Str. Eng., ASCE 119, 12, pp.
NODO 3590-3610.
[7]] G. REHM, (1961) On the fundamentals of
steel-concrete bond, Deutscher Ausschuss
Figura 19. Tensioni tangenziali sviluppate lungo
fr Stahlbeton (138), pp.1-59.
le barre integrative superiori.
[8]] B. ENGSTRM, J. MAGNUSSON, A.
HUANG, (1996) Experimental and analytical
6. CONCLUSIONI studies of the bond and anchorage behaviour
of deformed bars, Chalmers University of
Linterpretazione dei risultati dellanalisi non- Tecnology, division of Concrete Structures,
lineare condotta su un modello agli elementi finiti Report 95:4, Gteborg, pp.1115-1124.
rappresentante fedelmente il sistema di nodo a tre
vie testato preventivamente in laboratorio, ha
permesso di stimare numericamente e valutare le Contatti con gli autori:
propriet strutturali del sistema portante sotto
azioni sismiche. Le semplificazioni adottate nel Marco Bovo: marco.bovo@unibo.it
modello, i legami costitutivi e le leggi di aderenza Claudio Mazzotti: claudio.mazzotti@unibo.it
COMPORTAMENTO predimensionamento di balconi a sbalzo realizzati
con il sistema T-Therm.
STRUTTURALE DI UN SISTEMA
A TAGLIO TERMICO
PER SOLAI A SBALZO

LORENZO BACCI, Universit di Bologna


CLAUDIO MAZZOTTI, Universit di Bologna
BARBARA FERRACUTI, Universit di Bologna

Figura 1 Modulo di armatura T-Therm.


SUMMARY
T-Therm system is a structural component used to
join external concrete balconies to the principal
structure without interrupting the thermal
insulation of building.
The results of an experimental campaign on
performance of these connectors are presented.
Different typologies of tests have been performed
to understand flexural and shear capacity of these
connectors. On the basis of experimental data has
been defined an interaction domain of shear V
and bending moment M. The resistant M-V Figura 2 Staffe in acciaio Inox che attraversano il
interaction diagram created from the mechanical moduo T-Therm e armatura superiore passante.
model has found a satisfactory response in the
overlap with the experimental results.
2. PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO
STATICO, CRITERI PROGETTUALI
1. INTRODUZIONE
La trasmissione delle sollecitazioni attraverso il
Il seguente lavoro si occupa della modulo di taglio termico si basa sul
determinazione delle propriet strutturali di funzionamento a traliccio reticolare delle armature
connettori a taglio termico per solai a sbalzo, nello che attraversano il cordolo di lana di roccia e che
specifico del sistema T-Therm, sviluppato dalla interagiscono con il calcestruzzo della soletta e
Ditta Terzer s.r.l. del solaio.
Lelemento T-Therm, riportato in Larmatura tesa (da inserire allestradosso
Figura 1, un modulo di armatura per la secondo calcolo) funger da asta tesa superiore,
realizzazione di balconi a sbalzo in calcestruzzo la barra inclinata 8 della staffa che attraversa il
armato. Secondo quanto riportato sulle schede cordolo rappresenta il diagonale teso efficace per
tecniche, tale sistema garantisce la continuit gli sforzi di taglio, mentre la barra inferiore della
dellimpermeabilizzazione esterna delledificio in staffa svolger la funzione di puntone per la
un punto critico, soggetto a ponti termici, quale trasmissione degli sforzi di compressione da
linnesto della soletta dei balconi sulla struttura flessione e taglio secondo gli schemi riportati nelle
principale. Figure 3 e 4.
Il sistema costituito da un cordolo in lana di
roccia, attraversato superiormente dagli
alloggiamenti per larmatura superiore della
soletta ed inferiormente da staffe in acciaio
Inox, come si pu vedere in
Figura 2, posti ad un passo compreso tra 10 e
20 cm.
Lobiettivo della campagna di prove sperimentali
quello di valutare la capacit portante del
sistema di collegamento ed osservare i
meccanismi resistenti in prossimit della crisi, al
fine di determinare una metodo di calcolo per il
Figura 3 Trasmissione delle sollecitazioni saranno anche sollecitate a flessione.
flessionali. Relativamente al calcolo delle capacit
resistenti, la valutazione della tensione ultima
efficace della barra compressa tiene conto della
sua possibile instabilit , e pu essere effettuata
seguendo le prescrizioni di [01], par. 4.2.4.1.3.1,
dove si definisce la stabilit di membrature
soggette a compressione.
Si calcola la tensione limite a partire dal valore
della resistenza allinstabilit nellasta compressa
Nb,Rd immaginando la barra uniformemente
compressa e riducendo la tensione ultima di
progetto mediante il coefficiente :

Figura 4 Trasmissione delle sollecitazioni fyk


b,Rd = (3)
taglianti. s
Si sottolinea che la formula riportata dalla
La nomenclatura adottata nelle figure la Normativa prevede ladozione del coefficiente di
seguente: sicurezza per lacciaio M1, pari a 1.05. Nel
- MEd e VEd: momento flettente e taglio presente caso di studio, sembra essere pi
sollecitanti; opportuno, nonch a favore di sicurezza, adottare
- hs distanza fra le armature longitudinali il coefficiente parziale di sicurezza relativo
superiore ed inferiore; allacciaio per barre darmatura s = 1.15.
- inclinazione del diagonale teso rispetto Il fattore definito mediante la seguente
allorizzontale. formula:
Larmatura superiore sar quindi soggetta ad 1
uno stato tensionale di trazione dovuto al = 1. (4)
2
momento flettente sollecitante MEd pari a: + 2

MEd
s,sup = (1) in cui:
As,sup hs
2
- = 0,5(1 + ( 0,2) + ) ;
Larmatura inferiore sar invece soggetta ad uno
stato tensionale di compressione dovuto sia al - il fattore di imperfezione definito nella
momento flettente sollecitante MEd che al taglio Tabella 4.2.VI delle NTC2008 assunto pari a
sollecitante VEd: 0.49;

MEd VEd A f yk
s,inf = + cV (2) - = ;
A s,inf hs A s,inf tan Ncr

dove: 2EsJ
- Ncr = il carico critico elastico basato
- A s,sup Area di armatura disposta l20
superiormente (mm /m);
2 sulle propriet della sezione (modulo elastico
dellacciaio Es e momento dinerzia J) e sulla
- A s,inf Area di armatura disposta
2
lunghezza libera di inflessione dellasta l0.
inferiormente (mm /m);
Linterazione delle due sollecitazioni di taglio e
- hs Distanza fra baricentri delle armature
momento flettente e linstabilit della barra
superiore ed inferiore (mm); compressa fanno si che la stima della resistenza
- Inclinazione del diagonale teso; flessionale dellelemento dipenda dai parametri
- cV Coefficiente di accoppiamento delle citati.
sollecitazioni di Taglio e Momento. La capacit dellelemento T-Therm, ed in
Il coefficiente di accoppiamento delle particolare del reticolo di armature che lo
sollecitazioni di Taglio e Momento pu essere attraversano, sar infatti definita da un dominio
calibrato sperimentalmente e tiene conto del fatto dinterazione taglio V - momento flettente M,
che le aste del traliccio non sono soggette solo a definibile a partire dal tipo e dalla spaziatura delle
sforzi normali; le barre che lo compongono, infatti, armature e dallaltezza dellelemento.
In ciascuno di questi domini si individuano tre contemporanea presenza dellazione tagliante.
comportamenti limite, come si pu osservare in In tal caso il dominio di interazione governato
Figura 5: dalla seguente espressione analitica:
MRd
1. Crisi a flessione per raggiungimento della s,inf = +
A s,inf h s
resistenza ultima dellarmatura superiore (6)
tesa; VRd
+ cV = b,Rd = f yd
2. Crisi per instabilit dellarmatura compressa A s,inf tan
inferiore della staffa dovuta alla
combinazione di taglio e momento; Nel caso di uguale area di armatura superiore ed
3. Crisi per taglio con snervamento e inferiore ( A s,sup = A s,inf ), la modalit di rottura 2
plasticizzazione della barra diagonale. prevale sulla modalit di rottura 1, in quanto in tale
4. condizione lelemento debole sempre larmatura
inferiore poich vale la seguente disuguaglianza:

VRd
M( 2)Rd = f yd c V A h
A s,inf tan s,inf s (7)
(1)
f yd A s,sup h s = M Rd

Se invece larmatura disposta superiormente


minore di quella inferiore ( A s,sup < A s,inf ), la
diseguaglianza sopra riportata potrebbe non
essere rispettata, prevalendo dunque la modalit
di rottura 1 fino a che il valore del taglio
sollecitante non tale da indurre linstabilit delle
barre inferiori; in questi casi il momento resistente
(2)
M Rd sar inferiore rispetto al momento resistente
(1)
per rottura puramente flessionale M Rd.
Figura 5 Dominio resistente di interazione Taglio Lultima tipologia di rottura quella tagliante e
Momento. determina il limite destro del dominio, la rottura
coinvolge le barre diagonali sollecitate a trazione
dal taglio agente secondo lespressione:
La prima tipologia di rottura coinvolge la sola
armatura superiore tesa; la capacit dellelemento VEd
s,diag = sen = f yd (8)
T-Therm in termini di momento resistente A s,diag
definibile secondo lespressione:
Nellottica dei criteri di progetto appena descritti,
gli obiettivi della campagna sperimentale sono di
M(1)Rd = fyd As,sup hs (5) comprendere la modalit di instabilizzazione delle
barre compresse, e capire come le due
Tale valore di resistenza rimane costante sollecitazioni di taglio e momento interagiscano in
indipendentemente dal taglio applicato. prossimit della crisi.
Variando As,sup possibile far crescere o Nellambito del primo aspetto deve essere
diminuire il momento resistente MRd nel rispetto valutata adeguatamente la luce libera di
delle altre modalit di crisi. inflessione della barra inferiore compressa,
Al fine di sfruttare al meglio il dominio resistente variabile dal 50 al 100% della lunghezza
disponibile, sembra opportuno disporre una geometrica della stessa. Relativamente
quantit di armatura As,sup tale da far traslare la allinterazione M-V deve essere calibrato il
curva 1 di Figura 5 al di sopra della curva 2 della coefficiente cv.
medesima figura.
Nella seconda tipologia di rottura la tensione
limite di rottura b,Rd inferiore a fyd, a causa 3. DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI
dellinstabilit del corrente inferiore, e viene PROVA
raggiunta per linterazione di taglio VRd e momento
flettente MRd sollecitanti. Le attivit sperimentali sono state condotte
Questa interazione si manifesta in una riduzione sullelemento T-Therm di spessore 20 cm, con
del momento resistente MRd in funzione della passo delle staffe in acciaio Inox 20 cm e
diametro della barra inferiore 12.
Ogni provino realizzato (per un totale di 6)
costituito da due solette a sbalzo collegate ad un
cordolo in c.a. centrale mediante due elementi T-
Therm. Tale cordolo stato adeguatamente
armato in modo da poter essere considerato
infinitamente rigido e poter simulare la struttura
alla quale lo sbalzo si collega.
Le solette di tutti i sei provini sono state armate a Figura 6 Schema della prova provini F1 ed F2
momento negativo con 12 passo 20 cm (elevato rapporto momento - taglio).
longitudinalmente e trasversalmente con 10
passo 20 cm.
I provini sono stati provati secondo lo schema di
trave inflessa a tre punti. La forza stata applicata
mediante un pistone idraulico capace di esercitare
una forza massima di 200 kN.
Quando il pistone esercita la sua spinta sul
cordolo centrale, le reazioni fornite dagli appoggi a
cerniera sui quali posizionato il provino
rappresentano le azioni sollecitanti le due solette
ai lati del cordolo centrale.
In accordo a tale schema, il provino stato Figura 7 Schema della prova provini F3 (medio
capovolto rispetto al verso che avrebbero i balconi rapporto momento - taglio).
normalmente, ivi comprese le armature.
Se lazione del pistone diretta dallalto verso il
basso, le reazioni degli appoggi sono rivolte in
senso contrario quindi, ai fini della prova,
larmatura dei solai stata disposta con la staffa
compressa allestradosso e larmatura passante
tesa allintradosso del provino.
Per analizzare linterazione tra le sollecitazioni di
taglio V e momento flettente M sulle armature del
cordolo T-Therm, sono stati impiegati quattro
diversi set-up di prova, caratterizzati da diverso
rapporto tra taglio e momento in modo da
individuare quattro diverse coppie di sollecitazioni
(V, M) in grado di condurre il sistema alla crisi Figura 8 Schema della prova provini T3 (medio
ultima, a tal fine sono stati spostati gli appoggi rapporto momento - taglio).
progressivamente pi vicini al cordolo centrale.
Ad ogni configurazione (Figure 6 9)
corrisponde un diverso rapporto fra le
sollecitazioni di momento e taglio.
Appoggi vicini al cordolo comportano alte
sollecitazioni taglianti e bassi momenti, e
viceversa allontanando gli appoggi dal cordolo
centrale.
Sono stati realizzati quindi sei provini doppi di
larghezza 1 m e di luce variabile tra 1.5 m e 0.6
m, dove con luce si intende la lunghezza della
soletta in calcestruzzo oltre il cordolo in lana di
roccia.
Nelle Figure 6 9 si riportano le configurazioni Figura 9 Schema della prova provini T1 e T2
di prova standard per le due tipologie di (basso rapporto momento - taglio).
provini, a taglio e flessione. In
Tabella 1 si riassumono le luci considerate.
Distanza appoggi calcestruzzo di classe C40/50. Al fine di verificare
PROVINO la rispondenza delle caratteristiche meccaniche
(m)
F1 1.5 del materiale utilizzato con quelle previste per la
relativa classe di resistenza, sono state eseguite
F2 1.5 apposite prove di rottura a compressione su
F3 1.1 provini cubici di dimensioni nominali 10 10 10
3
T1 0.6 cm di calcestruzzo indurito secondo quanto
previsto dalla norma UNI EN 12390-3.
T2 0.6
La prova di schiacciamento dei cubetti stata
T3 0.3 effettuata utilizzando una pressa METROCOM da
400 ton (Cavazzi Oscar, Novara, Italia). I risultati
Tabella 1 Distanza degli appoggi dal cordolo in delle prove di resistenza a compressione del
c.a. calcestruzzo sono riportati nella
Tabella 2 Risultati prove cubetti di calcestruzzo.

3.1 STRUMENTI DI MISURA

Nelle Figure 6 - 9 sono riportati anche gli


strumenti utilizzati e le loro posizioni sui provini. MATURAZIONE CARICO RESISTENZA
In particolare, per la misurazione degli PROVINO
(gg) (kN) Rcm (MPa)
abbassamenti in mezzeria (provini F1, F2, F3 e P1 60 535 52,45
T3, vedi Figure 6 8) sono stati utilizzati 4
trasduttori di spostamento potenziometrici con P2 60 549 53,83
corsa massima 125 mm, tali trasduttori sono stati P3 60 538 52,75
posizionati sulla faccia inferiore del cordolo MEDIA 53,00
centrale (P1 e P2) e sulla soletta in calcestruzzo a
ridosso del sistema di collegamento T-Therm (P3 Tabella 2 Risultati prove cubetti di calcestruzzo.
e P4). In tal modo stato possibile misurare sia lo
spostamento in mezzeria che lo spostamento
relativo fra cordolo centrale e ciascun lato della Considerando che il valore di resistenza medio
soletta per poter quantificare le rotazioni e gli Rm = 53 MPa Rck + 3.5 = 50 + 3.5 = 53.5 MPa, il
scorrimenti a taglio che avvengono in calcestruzzo utilizzato per il getto dei pannelli pu
corrispondenza dellelemento T-Therm. considerarsi pienamente rispondente ai requisiti
Per i provini T1 e T2 (vedi Figura 8) sono stati previsti da [01] per accertare la conformit del
utilizzati i potenziometri P1 e P2 per misurare calcestruzzo utilizzato alla classe di resistenza
labbassamento in mezzeria in corrispondenza prevista.
della piastra centrale, mentre in corrispondenza stato anche valutato il modulo elastico
della soletta sono stati utilizzati trasduttori di mediante prove a compressione su cilindri di
spostamento LVDT di corsa 50 mm. diametro 150 mm ed altezza circa 300 mm. I
Per i provini F1, F2, F3 e T3, in corrispondenza valori ottenuti sono riportati in Tabella 3.
degli appoggi, sono stati posizionati trasduttori di
spostamento induttivi (LVDT) di corsa 20 mm, tali
trasduttori servono a misurare abbassamenti in
Modulo elastico
corrispondenza degli appoggi, spostamenti che PROVINO
(MPa)
saranno depurati dai valori misurati dai
potenziometri disposti al centro del provino per E1 37000
avere i valori effettivi della freccia in mezzeria. E2 33200
Per quanto riguarda le barre del sistema T-
Therm, sono state strumentate con estensimetri MEDIA 35100
per misurarne la deformazione, tali strumenti sono
stati disposti a coppie su una barra diagonale e su Tabella 3 Risultati delle prove per la
un corrente compresso di ogni elemento T-Therm determinazione del modulo elastico.
provato.

3.2 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Per quanto riguarda lacciaio utilizzato per le
armature, stato utilizzato un acciaio B450C
Per il getto delle solette stato utilizzato un laminato a caldo.
Per le staffe disposte allinterno del modulo di
armatura T-Therm stato impiegato acciaio Inox
con caratteristiche meccaniche equivalenti a
quelle delle barre dacciaio B450C.
4. RISULTATI DELLE PROVE
Nel presente paragrafo si riassumono i principali
risultati ottenuti nella campagna di prove
effettuata. I provini con luce maggiore (provini F1,
F2) hanno raggiunto la crisi per instabilit
dellequilibrio delle barre compresse non confinate
dal calcestruzzo, secondo quanto previsto dai
calcoli preliminari, come riportato in Figura 10 ed
in Figura 11. Figura 10 Rottura provino F1.
I provini di luce minore (provini T1 e T2) hanno
manifestato una evidente crisi per scorrimento a
taglio in corrispondenza del cordolo T-Therm
(Figure 12 e 13), coinvolgendo nella crisi il
corrente compresso e il diagonale teso, come si
pu osservare in Figura 13.
I provini F3 e T3 sono stati testati con luci
intermedie (ovvero 1.1 m e 0.6 m rispettivamente)
con lobiettivo di evidenziare un comportamento
intermedio fra le due tipologie di rottura a
flessione e a taglio.
Non bisogna dimenticare per che la resistenza
ultima del traliccio T-Therm raggiunta sempre Figura 11 Instabilizzazione barra compressa.
per una combinazione di taglio e momento.
In Figura 14 si riportano i grafici carico -
spostamento ottenuti per ciascun provino. Si
osserva come passando da provini caratterizzati
da rottura flessionale (F1 ed F2) a quelli con
rottura per taglio (T1 e T2), quindi passando da
una crisi duttile ad una fragile, il valore del carico
ultimo aumenti con diminuzione della freccia.
I risultati dei provini F3 e T3 presentano un
comportamento intermedio rispetto a (F1 - F2) e
(T1 - T2). Nella Tabella 4 si riportano, per ciascun
provino, i valori di massimo carico (Pmax),
massimo momento a rottura (Mmax) insieme alle
deformazioni medie dei correnti compressi e dei Figura 12 Rottura a taglio provino T1.
diagonali tesi.
Nelle Figure 15, 16, 17, 18, 19 e 20 si riportano
gli andamenti delle deformazioni delle barre in
funzione del carico.
Si osserva che per i provini F1, F2, F3 ed in
misura intermedia anche per il T3, la rottura
avviene con un forte aumento delle deformazioni
sul corrente compresso (fenomeno dellinstabilit),
mentre nel caso dei provini T1 e T2 la rottura
avviene con un progressivo snervamento di
corrente e diagonale senza il raggiungimento
dellinstabilit del corrente compresso.
Figura 13 Deformazione delle barre provino T1.
100 35

90 30
F1
80 F2
25
F3
70
T1

Carico (kN)
T2
20
60
T3
Carico (kN)

50 15

40 10
Corrente compresso dx.
30 Diagonale teso dx.
Corrente compresso sx. 5
20 Diagonale teso sx.
0
10
-10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000
0 Deformazioni (me)
0 10 20 30 40 50 60 70
Spostamento (mm)
Figura 16 Carico deformazione sulle barre della
staffa provino F2.
Figura 14 Confronto dei grafici forza spostamento
ottenuti.
35
Barre Diag.
Leff Pmax Mmax Spost.
PROV. Compr. Teso 30
(m) (kN) (kNm) (mm)
() ()
25
F1 1.5 21.8 32.8 40 -9927 510
20
Carico (kN)

F2 1.5 21.7 32.5 40 -10055 584


15
F3 1.1 32.5 35.8 26 -9991 1197
Corrente compresso dx. 10
Diagonale teso sx.
T1 0.3 88.1 26.4 11 -2957 2741
Corrente compresso sx. 5
Diagonale teso sx.
T2 0.3 86.4 25.9 14 -3253 2852
0
-10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000
T3 0.6 58.1 34.8 21 -6798 2740 Deformazioni ()

Tabella 4 Risultati delle prove. Figura 17 Carico deformazione sulle barre della
staffa provino F3.

35 90

80
30
70
25
60
Carico (kN)

20 50
Carico (kN)

40
15
30
Corrente compresso dx 10 Corrente compresso dx.
20 Diagonale teso dx.
Diagonale teso dx.
Corrente compresso sx 5 Corrente compresso sx.
10
Diagonale teso sx.
Diagonale Teso sx.
0 0
-10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000 4000 6000 8000 10000
-10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000
Deformazioni ()
Deformazioni ()

Figura 15. Carico deformazione sulle barre Figura 18 Carico deformazione sulle barre della
provino F1. staffa provino T1.
90
rispettivamente cV =0,65 ed l0=0.5l.
Il valore di cV < 1 si giustifica tenendo in conto
80
che le barre di armatura longitudinale hanno la
70
capacit di equilibrare sforzi di taglio inflettendosi,
60 tale contributo non valutato nello schema
50 reticolare di progetto. Allo stesso tempo l0=0.5 l
Carico (kN)

40 stata dedotta sperimentalmente e testimonia la


buona capacit di incastro del cls ai bordi del
30
Corrente compresso dx. cordolo di lana di roccia nei confronti delle barre
20 Diagonale teso dx.
Corrente compresso sx.
dacciaio.
10 Diagonale teso sx. In Figura 21 si riporta il dominio di interazione
0 medio (linea rossa); tale dominio costruito
-9000 -7000 -5000 -3000 -1000 1000 3000 5000 7000 9000
attraverso le equazioni (6) e (7) introducendo i
Deformazioni ()
coefficienti opportunamente calibrati e, in
Figura 19 Grafico Carico deformazione sulle sostituzione dei valori di progetto fyd, i valori medi
barre della staffa provino T2. di snervamento dellacciaio Inox fym, desunti dai
certificati dellacciaio delle staffe impiegate per
90 lelemento T-Therm. In particolare, per fym stato
80 assunto il valore 525 MPa.
70
T-Therm spessore 20 cm Staffe 12 /200
60 45
Momento Resistente M (kNm/m)
Carico (kN)

50 40 F3
T3
40
35
30
Corrente compresso dx. 30 F1-F2
20 Diagonale teso dx.
Corrente compresso sx. 25
10
Diagonale teso sx. T1-T2
0 20
-9000 -7000 -5000 -3000 -1000 1000 3000 5000 7000 9000
15
Deformazioni ()
10
Figura 20 Grafico Carico deformazione sulle
barre della staffa provino T3. 5

0
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90
Taglio V (kN/m)
4. INTERPRETAZIONE DEI
RISULTATI SPERIMENTALI Figura 21 Dominio di rottura medio (linea rossa)
e dominio individuato dai valori di crisi misurati
I dati sperimentali ottenuti hanno permesso di sperimentalmente (linea nera tratteggiata).
calibrare, sulla base delle ipotesi teoriche esposte
in precedenza, un criterio di progetto che tenga
conto dei vari parametri in gioco, ovvero Si osserva unottima corrispondenza fra la curva
interazione taglio momento e instabilit del teorica ed i punti sperimentali, in particolare per i
corrente compresso. valori registrati dalle prove F1 ed F2, man mano
Tale criterio si traduce nellindividuazione di un che ci si sposta verso meccanismi di rottura a
dominio dinterazione taglio V - momento flettente taglio, la retta che interpola i valori sperimentali si
M specifico per ciascun elemento T Therm. allontana da quella teorica. Sembra comunque
In Figura 21 si riportano i punti che opportuno sottolineare che le scelte per la
rappresentano le coppie di valori di taglio V e costruzione del dominio V-M garantiscono
momento flettente M raggiunti durante le prove adeguati margini di sicurezza su rotture fragili
sperimentali. quali sono quelle a taglio.
Nella stessa figura, si rappresenta la retta
interpolante tali dati sperimentali (linea nera
tratteggiata). Partendo dai dati sperimentali, che 5. CONCLUSIONI
descrivono leffettivo comportamento ultimo del
sistema di collegamento, sono stati calibrati il Il modello teorico di funzionamento statico
coefficiente di accoppiamento CV ed il fattore dellelemento T-Therm stato validato ed
(attraverso la sua dipendenza dalla lunghezza opportunamente calibrato attraverso una
libera di inflessione l0, si veda eq. (4)) ottenendo campagna sperimentale.
In particolare i risultati sperimentali hanno 6. BIBLIOGRAFIA
chiarito le modalit con cui le barre compresse
non confinate da calcestruzzo che attraversano [01]] D.M. 14 gennaio 2008 Norme tecniche
lelemento isolante si instabilizzano e ha per le costruzioni
permesso di comprendere come taglio e momento
interagiscano nel raggiungimento della capacit [02]] CEN Eurocodice 2 Design of concrete
ultima del sistema. structures, General rules and rules for
Il dominio resistente M-V creato a partire dal buildings, 2003.
modello meccanico proposto ha trovato un
riscontro soddisfacente nella sovrapposizione con [03]] C. CECCOLI, C. MAZZOTTI, M. SAVOIA,
i risultati sperimentali. L. VINCENZI, M. FERRARI,
Comportamento dei nodi del sistema di
prefabbricazione Ape. Atti del 16
Congresso del collegio dei tecnici della
5. RINGRAZIAMENTI industrializzazione Edilizia. 16 congresso
CTE (Collegio dei tecnici della
Le prove sperimentali sono state condotte presso industrializzazione Edilizia). Parma, Italy.
il laboratorio LISG (Laboratorio Ingegneria 9-11 Novembre 2006
Strutturale e Geotecnica) dellUniversit di
Bologna. Contatti con gli autori:
Si ringrazia la Ditta Terzer s.r.l. di Egna (BZ) ed il Lorenzo Bacci: lorenzo.bacci@unibo.it
programma POR-FESR della Regione Emilia Claudio Mazzotti: claudio.mazzotti@.unibo.it
Romagna per il supporto finanziario. Barbara Ferracuti: barbara.ferracuti@.unibo.it
REGOLE DI PROGETTO per una ricerca Assobeton sui pilastri prefabbricati
riferita alla redazione della prima versione
PER LE CONNESSIONI dellEurocodice 8 [01]. Si sono svolte poi negli
DELLE STRUTTURE anni successivi, sempre per conto di Assobeton,
numerose simulazioni numeriche del
PREFABBRICATE comportamento dinamico non lineare di strutture
prefabbricate in confronto con quello delle
GIANDOMENICO TONIOLO, corrispondenti strutture gettate in opera [02].
Politecnico di Milano Sono seguite alcune prove pseudodinamiche
comparative condotte nel Laboratorio ELSA di
Ispra, nellambito del Programma Ecoleader negli
SUMMARY anni 2002/03 con la partecipazione delle
associazioni di categoria di Italia, Spagna e
The paper presents the summary of the Portogallo, su due prototipi al vero, uno di
results obtained, after three years of research, by struttura gettata in opera e uno di struttura
SAFECAST Project, as developed, with the prefabbricata [03]. Il Progetto Precast Structures
contribution of the European Commission, within EC8 seguito negli anni 2003/2006 nellambito
the scope of FP7-SME-2007-2 Programme on the del Programma Growth, con la partecipazione di
basis of the grant agreement n. 218417-2009. 10 partners di Portogallo, Spagna, Italia,
This project is the last of a long series of co- Slovenia, Grecia e Cina, con lesecuzione di
normative researches that accompanied the numerose prove cicliche e dinamiche su moduli di
standardisation of precast structures within strutture prefabbricate presso i vari laboratori
Eurocode 8. With the participation of 16 European coinvolti e tre prove pseudodinamiche su
partners, the seismic behaviour of four classes of altrettanti prototipi al vero di interi edifici presso il
connections has been investigated: floor-to-floor, Laboratorio ELSA di Ispra, fornendo una vasta
floor-to-beam, beam-to-column and column-to- messe di informazioni sul comportamento sismico
foundation delle strutture prefabbricate [04 - 05]. Finalmente
The experimental qualification of these negli anni 2009/11 si svolto il Progetto
connections has been made in terms of SAFECAST sul comportamento sismico delle
resistance, ductility, dissipation, deformation, connessioni delle strutture prefabbricate, progetto
decay and damage. More than 100 tests have del quale si presenta qui la sintesi dei risultati.
been performed on samples at the laboratories of
Lisbon, Milan, Ljubljana, Athens and Istanbul. The
most important series has been performed at 2. PROVE SULLE CONNESSIONI
ELSA Laboratory of the Joint Research Centre of
Ispra with pseudodynamic and cyclic tests on the Lattivit del progetto SAFECAST iniziata
full scale prototype of a three-storeys precast nel 2009 con la partecipazione di 16 partners
building. The results of this wide campaign of provenienti da Portogallo, Spagna, Italia,
experimental and theoretical investigations have Slovenia, Germania, Grecia e Turchia:
been summarized in a final document containing
the design rules for the connections of precast Associazioni
structures. 1. Assobeton (I coordinatore)
The paper presents of this document the 2. Andece (E)
basic general criteria for design, describing with 3. Anipb (P)
more details the rules specific of two types of 4. Sevips (GR)
connections, the traditional one between beam 5. Tpca (TR)
and column and an innovative one between Centri di ricerca
column and foundation. 6. EC DG JRC Elsa Lab. Ispra
7. Politecnico di Milano
8. National Technical University of Athens
1. INTRODUZIONE 9. Istanbul Technical University
10.Lab. Nacional de Engenharia Civil di Lisbona
SAFECAST Project lultimo di una serie di 11.University of Ljubljana
ricerche co-normative svolte durante pi di 15 12.Labor (I)
anni per supportare la normazione europea per 13.Lugea (I)
quanto riguarda la progettazione sismica delle Utenti (produttori)
strutture prefabbricate. Si iniziato negli anni 14.DLC (I)
1994/96 con prove cicliche e pseudodinamiche 15.Riphorsa (E)
16.Halfen (D)
Il lavoro si concluso nel marzo 2012. Pi di 4
milioni di Euro stato il costo, parzialmente
supportato dalla Commissione Europea.
Un grande numero di prove cicliche e
dinamiche stato fatto su sotto-insiemi di
elementi strutturali collegati ai nodi. La Figura 1
mostra la connessione trave-pilastro posizionata
sulla tavola vibrante dellUniversit Tecnica di
Atene. La Figura 2 mostra un differente tipo di
connessione trave-pilastro posizionato con un
assetto ribaltato nel Laboratorio dellUniversit
Tecnica di Istanbul. La Figura 3 mostra il prototipo
di connessione pilastro-fondazione posizionato
nel Laboratorio del Politecnico di Milano. La
Figura 4 mostra un modulo di telaio posizionato
nel Laboratorio di Ingegneria Civile di Lisbona e
finalmente la Figura 5 mostra il Laboratorio
Figura 2: Connessione trave-pilastro
dellUniversit di Lubiana dove altre prove su
Laboratorio ITU Istanbul
connessioni trave-pilastro sono state fatte.

Figura 3: Connessione pilastro-fondazione


Figura 1: Connessione trave-pilastro
Politecnico di Milano
Laboratorio NTUA Atene

Figura 4: Modulo di telaio LNEC Lab.,Lisbona Figura 5: Connessione trave-pilastro


Universit di Lubiana
Pi di cento prove del genere sono state 3. REGOLE DI PROGETTAZIONE
fatte in totale nei citati laboratori fornendo un
vasto data-base che costituisce ora la base per Il principale risultato fornito agli utilizzatori del
ogni possibile miglioramento della relativa Progetto Safecast (e cio alle cinque associazioni
tecnologia e del progetto. Al seguito delle nazionali di piccole e medie imprese) il manuale
specifiche interpretazioni si redatto un manuale contenente le Regole di progettazione per le
contenente le Regole di progettazione delle connessioni delle strutture prefabbricate. Lo
connessioni delle strutture prefabbricate come scopo di questo documento di fornire semplici
presentato nel seguente Capitolo 3. regole di progettazione per le applicazioni
Ma la serie pi importante di prove stata pratiche, redatte nel formato di un manuale per
condotta tra giugno e agosto presso il Laboratorio progettisti. Le regole di questo manuale hanno
ELSA di Ispra. La Figura 6 mostra il prototipo al una derivazione teorica supportata dai risultati
vero di struttura a tre piani impostato contro il sperimentali della campagna di prove e dalle
muro di reazione di quel laboratorio in una fase di simulazioni numeriche elaborate nellambito della
montaggio, mentre la Figura 7 mostra lo stesso ricerca. Le conoscenze generali sulla pratica
prototipo completato con tutti i suoi componenti. produttiva e la letteratura internazionale sul tema
Le dimensioni sono di circa 16x16 m in pianta e sono state anche considerate.
pi di 10 m in altezza. E il pi grande prototipo Le regole si riferiscono alle connessioni dei
sperimentato in quel laboratorio e uno dei pi sistemi a telaio prefabbricati per edifici a uno o pi
grandi sperimentati nel mondo. Da queste prove piani. Quattro ordini di connessioni sono
si ottenuta una completa serie di informazioni considerati: solaio-solaio, solaio-trave, trave-
circa il comportamento sismico di questo tipo di pilastro e pilastro-fondazione. Diversi tipi di
strutture in termini di affidabilit dellanalisi, di connessioni sono esaminati per ogni ordine,
controllo degli spostamenti e di efficacia del appartenenti ai tre principali sistemi di unioni
sistema di connessioni [06 07]. tipiche, e cio unioni a secco con connettori
meccanici, unioni emulative, e cio unioni con
sovrapposizioni di armature e getti integrativi di
calcestruzzo in opera, ed unioni meccaniche, e
cio unioni con flange bullonate simili a quelle
usate nella costruzione metallica. Appoggi
semplici funzionanti per attrito da carichi
gravitazionali non sono considerati. Dispositivi
scorrevoli ed elasticamente deformabili
nemmeno, essendo tutti questi tipi di connessioni
non adatti per la trasmissione delle azioni
sismiche.
Alcuni requisisti fondamentali forniscono i
criteri di base della progettazione ai quali il
documento si allinea:
Ogni tipo di connessione deve essere
Figura 6: Prototipo a tre piani in montaggio sperimentato con delle prove iniziali al fine di
Laboratorio ELSA di Ispra quantificare la sua resistenza e possibilmente le
altre propriet che influenzano il suo comporta-
mento sismico. Da questa sperimentazione un
modello di calcolo pu essere dedotto, per mezzo
del quale si possa applicare una verifica analitica
delle diverse connessioni del medesimo tipo. Per
una specifica applicazione ci si pu riferire ai
risultati disponibili di precedenti sperimentazioni
come quelli forniti nel presente documento o in
altri affidabili documenti come le normative
ufficiali (Eurocodici, Norme di prodotto del CEN,
specifiche tecniche del CEN, ).
Connessioni non duttili possono essere usate
semprech esse siano opportunamente sovra-
dimensionate con la gerarchia delle resistenze
rispetto alla resistenza delle regioni critiche
Figura 7: Prototipo a tre piani completato dissipative della struttura.
I principali parametri che caratterizzano il specifici istogrammi ottenuti dalla sperimenta-
comportamento sismico delle connessioni, cos zione:
come misurati attraverso prove monotone e -non dissipative con valori specifici dellenergia
cicliche, si riferiscono alle sei propriet di: dissipata inferiori a 0,10;
-resistenza e cio il massimo valore della forza -di bassa dissipazione con valori specifici
che pu essere trasmessa tra le parti; dellenergia dissipata tra 0,10 e 0,30;.
-duttilit e cio la deformazione plastica ultima -di media dissipazione con valori specifici
confrontata al limite di snervamento, dove la dellenergia dissipata tra 0,30 e 0,50;
deformazione plastica pu essere sostituita da -di alta dissipazione con valori specifici
altri fenomeni fisici dissipativi come lattrito; dellenergia dissipata superiori a 0,50..
-dissipazione e cio lenergia specifica dissipata La media dissipazione corrisponde a sezioni in
attraverso i cicli di carico rapportata a quella del cemento armato ben confinate sotto flessione
corrispondente ciclo perfettamente elasto- alternata, mentre lalta dissipazione pu essere
plastico; ottenuta con luso di appositi dispositivi .
-deformazione, e cio la deformazione ultima alla Per una confrontabilit diretta dei risultati, la
rottura o al limite funzionale; quantificazione delle citate propriet stata
-degrado e cio la perdita di resistenza attraverso ottenuta da prove condotte seguendo le
i cicli di carico confrontata al livello delle forze; procedure descritte in un apposito Protocollo.
- danno e cio la deformazione residua allo Dalle prove monotone si sono ottenute le prime
scarico confrontata al massimo spostamento o i informazioni sul limite di snervamento, sulla
dettagli della rottura. massima resistenza, sulla massima deformazione
Per ogni singolo tipo di connessione la e sul rapporto di duttilit. Dalle prove cicliche,
resistenza viene specificata con la definizione di: condotte secondo una storia di carico
-modelli di calcolo riferiti ai meccanismi resistenti normalizzata, si sono ottenute le informazioni
della connessione; sulla dissipazione di energia e sul degrado di
-modi di rottura dei meccanismi resistenti; resistenza.
-formule di calcolo della resistenza ultima per ogni
modo di rottura.
Per quanto concerne la duttilit le connessioni 4. CONNESSIONE TRAVE-PILASTRO
sono classificate sulla base dei diagrammi forza-
spostamento ottenuti dalla sperimentazione:
-connessioni fragili per le quali la rottura Fra i differenti tipi di connessione trave-
raggiunta senza rilevanti deformazioni plastiche; pilastro viene presentata qui la qualificazione di
-connessioni sovra-resistenti per le quali al limite un tipo molto diffuso. La Figura 8 mostra questo
funzionale la rottura non stata raggiunta; tipo di connessione con il particolare costruttivo di
-connessioni duttili per le quali si sono misurate una trave posata sul pilastro che la sostiene.
rilevanti deformazioni plastiche. Nel caso (a) si hanno due barre uscenti dalla
Le connessioni duttili sono ancora classificate sommit del pilastro inserite nei fori presenti nella
in: trave. I fori sono riempiti con malta a ritiro
-alta duttilit con un rapporto di duttilit traslatoria compensato di adeguata resistenza per
di almeno 4,5; assicurare lancoraggio per aderenza delle barre.
-media duttilit con un rapporto di duttilit Lancoraggio pu anche essere fornito da piastre
traslatoria di almeno 3,0; fissate con dadi avvitati in sommit delle barre.
-bassa duttilit con un rapporto di duttilit Ma in ogni caso i fori devono essere riempiti con
traslatoria di almeno 1,5. malta per evitare il martellamento sotto azioni
Questa classificazione si riferisce alla duttilit sismiche.
della connessione stessa, che non ha diretto Il caso (b) si riferisce alla stessa tecnologia
riferimento alla duttilit globale della struttura. ma con una sola barra. Nella direzione
Connessioni duttili possono dare o no un rilevante trasversale luso di due barre potenzia la
contributo alla dissipazione di energia allo stato resistenza contro il ribaltamento laterale. A causa
limite di collasso della struttura a seconda della della molto minore stabilit nei confronti del
loro localizzazione nel sistema strutturale e della ribaltamento laterale luso di una sola barra non
loro rigidezza relativa. In generale tutte le raccomandato anche con riferimento alle
connessioni, duttili o non duttili che siano, devono condizioni di carico dissimmetriche durante il
essere sovra-dimensionate con la gerarchia delle montaggio.
resistenze rispetto alle regioni critiche dissipative Usualmente la trave posizionata sopra un
della struttura. cuscinetto per localizzare il carico fuori dai bordi
Per quanto concerne la dissipazione, le degli elementi collegati. Le regole date qui nel
connessioni vengono classificate sulla base degli seguito sono basate sui risultati di prove condotte
solo su connessioni con cuscinetti flessibili in b/c rottura del bordo di calcestruzzo della
gomma e barre aderenti [08]. trave o del pilastro dovuta alle tensioni di trazione:
Le indicazioni date in questa sede circa il
comportamento meccanico di questo tipo di RRd = 1,4 k h (fck,cube c3) re / C R
connessioni non considerano lattrito che sorge
tra le parti dovuto al peso degli elementi portati. con = 0,1 (h / c)0,5 = 0,1 ( / c)0,2 k = b / (3 c) n
Di fatto, in condizioni sismiche sotto le e dove fck,cube la resistenza caratteristica cubica
contemporanee vibrazioni orizzontali e verticali, la del calcestruzzo, il diametro delle barre, c la
connessione pu trovarsi istantaneamente in distanza dal bordo del loro asse, h=8 la
assenza di peso. lunghezza efficace delle barre, b la larghezza
Il tipo di connessione qui esaminato fornisce del bordo (misure in N e mm). re=1,4 con armature
un vincolo a cerniera nel piano verticale della di bordo, re=1,0 in caso contrario.
trave e un vincolo ad incastro nel piano verticale Con riferimento alla Figura 9b, per lazione
ortogonale. Nella direzione longitudinale della trasversale di una forza V e di un momento M
trave la forza orizzontale R trasmessa grazie valutati con la gerarchia delle resistenze, vanno
alla resistenza al taglio della connessione (vedi fatte le seguenti verifiche:
Figura 9a), che fornita dalla resistenza al taglio d- rottura per flessione della sezione
delle barre e dalla loro flessione locale dappoggio dovuta allazione di M:
nellinterspazio tra gli elementi in corrispondenza
del cuscinetto dappoggio. Nella direzione
MRd = As fyd z M
trasversale, trascurando i carichi verticali di
gravit, la connessione trasmette una forza di
con z braccio della coppia interna e As area della
taglio V assieme al corrispondente momento M
sezione delle barre;
(vedi Figura 9b).
e estrazione di barra tesa per effetto di M:
I principali modi di rottura sono elencati qui
sotto assieme alle corrispondenti formule di
lb u fbd R As fym
verifica. Con riferimento alla figura 9a, per
lazione longitudinale di una assegnata forza R
dove fbd=0,45fcd la resistenza ultima di
valutata con la gerarchia delle resistenze, vanno
aderenza, fym=1,08fyk la tensione media di
fatte le seguenti verifiche cos come dedotte dalle
snervamento dellacciaio, lb la lunghezza di
prove fatte su connessioni con cuscinetti flessibili:
ancoraggio della barra, As larea della sezione
a - rottura della connessione dovuta alla
della barra e u il suo perimetro;
combinazione di taglio, trazione e flessione nella
f rottura per taglio radente per effetto di V:
barra e pressioni locali di rifollamento sul
calcestruzzo:
VRd = 1,3 As (fcd fyd) + 0,25 b x fcd V
RRd = 0,90 n 2 [ fyd fcd ( 1 - 2 )]R
dove As larea della sezione delle barre non
snervate da momento e b e x sono la larghezza e
con n numero delle barre, diametro delle barre,
la profondit della parte compressa della base di
fcd resistenza di calcolo del calcestruzzo, fyd
calcestruzzo.
resistenza di calcolo dellacciaio, =/ fyk dove Nella sperimentazione il modo di rottura a ha
la tensione normale di trazione dovuta ad altri eventuali mostrato una duttilit locale al taglio, dovuta alla
effetti contemporanei sulla barra; deformazione flessionale e di trazione delle barre
entro linterspazio fra gli elementi, valutata tra =4
e =6. Per c/<6, con un modo di rottura b o c , la
duttilit scesa tra =2,5 e =3,5.

Figura 8: connessione trave-pilastro Figura 9: modelli di calcolo per azioni


con 2 barre (a) o con 1 barra (b) longitudinale (a) e trasversale (b)
Le prove cicliche condotte nella direzione lunghezza a causa della incerta efficacia
longitudinale della trave hanno mostrato una dellarmatura longitudinale nella zona di
media capacit di dissipazione dovuta alle sovrapposizione delle barre. In ogni caso la
deformazioni alternate delle barre entro formazione della cerniera plastica in una
linterspazio tra gli elementi. In ogni caso, per la posizione rialzata sopra la lunghezza di
loro posizione nellassieme strutturale e per la sovrapposizione va evitata perch la duttilit
loro rigidezza alta in confronto alla flessibilit dei traslatoria del pilastro ne risulterebbe diminuita.
pilastri, nessun contributo di duttilit e di Risultati pi affidabili ed una possibile maggiore
dissipazione deve aspettarsi da questo tipo di duttilit traslatoria possono essere ottenuti
connessioni alla duttilit globale della struttura. spostando pi in alto la zona di sovrapposizione
Esse devono essere sempre sovradimensionate cos da lasciare una sufficiente lunghezza di
con la gerarchia delle resistenze rispetto alle armatura singola (non sovrapposta) alla base del
sezioni critiche poste alla base dei pilastri. pilastro, semprech le barre inferiori siano pi
deboli e connesse alle scarpe con tecniche che
non compromettano la loro duttilit.
5 FONDAZIONI CON SCARPE La connessione deve essere verificata per
BULLONATE lazione del momento resistente ultimo (plastico)
MRd=MRd(N) della sezione alla base del
La Figura 10 mostra un nuovo tipo di pilastro con le corrispondenti contemporanee
connessione di un pilastro alla fondazione forze assiale N e tagliante V. Questo calcolo
ottenuta con scarpe metalliche inserite nella base pu essere condotto indipendentemente
del pilastro e bullonate alla fondazione. Le scarpe nelle due principali direzioni. Va aggiunto il
sono ancorate al pilastro per mezzo di barre dovuto fattore di sovraresistenza R come
accoppiate saldate ad esse e riprese per sotto specificato.
sovrapposizione dallarmatura longitudinale
La lunghezza di sovrapposizione delle
corrente. Altri ferri trasversali di collegamento
possono essere saldati alle scarpe per evitare il
barre inferiori con quelle superiori del pilastro
loro distacco laterale. Nella parte inferiore della va sovradimensionata applicando lo stesso
connessione tasselli fuoriescono dalla fondazio- fattore R e questo calcolo dato per
ne, uno per ogni scarpa, costituiti da pioli intestati scontato in quanto segue. A causa dei loro
e filettati di adeguata lunghezza conglobati attesi modi fragili di rottura, in generale per
nellelemento di fondazione. Un allettamento di un buon comportamento duttile i dispositivi
malta riempie il giunto tra base del pilastro e locali (scarpe, boccole, bulloni,) con i loro
fondazione. accoppiamenti (saldatura, filettatura,
pressaggio,) devono essere sovradimen-
sionati con R rispetto agli elementi collegati
ai quali richiesto un comportamento duttile.

Figura 10: connessione pilastro-fondazione


Figura 11: modello di calcolo del meccanismo
con scarpe bullonate
resistente
Prevedendo, in condizioni sismiche, una
La Figura 11 mostra il dettaglio del
cerniera plastica alla base del pilastro, vi una
meccanismo resistente della sezione al piede del
qualche difficolt nel determinare la sua
pilastro soggetta allazione combinata del 6. CONCLUSIONI
momento RMRd e dello sforzo assiale N e
allazione del taglio RV. Assumendo che a questo Il lavoro svolto nellambito del Progetto
livello dellazione le barre inferiori tese siano alla Safecast ha permesso di raggiungere una buona
loro massima resistenza Fu, la verifica conoscenza del comportamento delle connessioni
dellancoraggio va riferita alla corrispondente delle strutture prefabbricate, conoscenza che
forza di estrazione. I modi di rottura sono elencati permette di elaborare per lazione sismica un
qui di seguito assieme alle corrispondenti formule progetto pienamente affidabile. Tutte le regole
di verifica.. date nellapposito manuale per il calcolo della
Per tasselli ben distanziati tra di loro e dai resistenza sono basate sul presupposto di
bordi della fondazione, con riferimento ai simboli applicare il criterio della gerarchia delle resistenze
descritti nella Figura 11 e con un fattore R di per la definizione dellazione.
sovra-resistenza si ha: In alcuni casi lapplicazione di questo criterio
a rottura del tassello soggetto alla forza di facile e immediata: con riferimento per esempio
trazione proveniente dalle barre darmatura alle connessioni a cerniera tra travi e pilastri di
sovrastanti: strutture monopiano, la forza orizzontale in
sommit ai pilastri pu essere calcolata dal
FRmin R As fym momento resistente Mrd della sezione critica alla
base del pilastro con H=RMrd/h, dove h laltezza
dove FRmin la resistenza ultima minima del del pilastro e R il dovuto fattore di sovra-
tassello dichiarata dal produttore, As larea della resistenza.
sezione della corrispondente armatura superiore, Per strutture multipiano lequilibrio attorno
fym=1,08fyk il valor medio della sua tensione di alla base porta a H1z1+H2z2+H3z3+=RMrd e il
snervamento; problema rimane indeterminato, dipendendo dal
b estrazione dei tasselli intestati soggetti alla rapporto tra le forze di piano Hi che sono
massima forza Fu con rottura a cono del applicate ai diversi livelli zi. Alcune soluzioni
calcestruzzo: approssimate sono proposte in [10] e [11].
Altrettanto indeterminata rimane la distribuzione
k ( fck,cube h ) / C R Fu
3
delle azioni di diaframma trasmesse tra gli
elementi di impalcato attraverso le loro
con Fu=min{Asfym , FRmax}, FRmax=1,2FRmin e dove connessioni. Una soluzione suggerita in [12]
per i prodotti correnti k=7,0 pu essere assunto; con riferimento alle coperture delle strutture
c rottura per taglio radente della sezione al monopiano.
piede nella situazione di calcolo corrispondente a Ma un approccio inadeguato tuttora
RMRd , N e V: applicato al progetto dei sistemi di ancoraggio dei
pannelli di tamponamento come evidenziato dalla
1,5 Ad (fcd fyd) + 0,25 b x fcd V lezione di recenti terremoti [13]. Questo un tema
ancora aperto sul quale la ricerca dovr
dove V il taglio corrispondente a RMRd, Ad la indirizzarsi nei prossimi anni.
sezione dei tasselli non snervati dal momento, fyd
la loro tensione resistente di calcolo, b e x sono
la larghezza e la profondit della parte compressa 6. BIBLIOGRAFIA
della sezione di calcestruzzo.
Prove sono state condotte su diversi prototipi 01 A. SAISI, G. TONIOLO, Precast r.c.
con diversi assetti della connessione mostrando columns under cyclic loading: an
differenti capacit duttili [09]. Alcune rotture experimental programme oriented to EC8,
precoci si sono manifestate dovute al cedimento Studi e ricerche, Scuola di specia-lizzazione.
di saldature difettose delle scarpe, evidenziando Politecnico di Milano, 1998
limportanza di una corretta tecnologia di
accoppiamento. Quando si applichi la corretta [02] F. BIONDINI, G. TONIOLO, Probabilistic
tecnologia di accoppiamento, la soluzione di calibration of behaviour factors of EC8 of
barre deboli sotto la zona di sovrapposizione th
cast-in-situ and precast frames, 17 BIBM
spostata in posizione superiore pu preservare la Congress, Istanbul 2002.
piena capacit duttile (media) e di dissipazione
del pilastro.
[03] F. BIONDINI, G. TONIOLO, Validation of [10] F. BIONDINI, G. TONIOLO, G. TSIONIS,
design criteria for concrete frames base on Capacity design and seismic performance of
Monte Carlo simulation and full scale multi-storey precast structures, European
th
pseudodynamic tests, 13 WCEE Journal of environmental and civil
Conference, Vancouver 2004. engineering, vol.14 n. 1, 2010.

[04] F. BIONDINI, G. TONIOLO, B. ZAHO, 11 M. FISCHINGER, T. ISAKOVIC, K. REJEK,


Pseudodynamic tests on full scale Shear magnification factors for r.c. structural
th th
prototypes of precast structures, 14 WCEE walls, 14 ECEE, Ohrid 2010.
Conference, Beijing 2008.
05 F. BIONDINI, G. TONIOLO, "Probabilistic [12] L. FERRARA, G. TONIOLO, Design
calibration and experimental validation of the approach for diaphragm action of roof decks
seismic design criteria for one-storey of precast concrete buildings under
concrete frames, Journal of Earthquake earthquake, fib Symposium, Amsterdam
Engineering, Taylor & Francis, 13(4), 2009, 2008.
426-462.
13 A. COLOMBO, G. TONIOLO, Precast
06 D. BOURNAS, F. MOLINA, P. NEGRO, constructions: the lesson learnt from LAquila
Pseudodynamic testing of Safecast three- earthquake, Structural concrete, n. 2 2012.
th
storey precast building, 15 WCEE
Conference, Lisbon 2012.
7. RINGRAZIAMENTI
[07] BOURNAS, P. NEGRO, Performance of
innovative mechanical connections in the Il presente lavoro stato condotto nellambito
th
Safecast three-storey precast building, 15 delle finalit del progetto di ricerca SAFECAST
WCEE Conference, Lisbon 2012. supportato da un contributo della Commissione
delle comunit europee nel programma FP7-
[08] H.P. MOUZAKIS, I.N. PSYCHARIS, SME-2007-2 con Grant agreement n. 218417 del
Assesment of the seismic design of precast 2009
frames with pinned connections from shaking
table tests, Bulletin of earthquake
engineering, 2012.

09 B. DAL LAGO, M. LAMPERTI, G.


TONIOLO, Experimental investigation of
mechanical column-to-foundation connec-
tions for precast structures, presentato per Contatto con lautore:
la pubblicazione a Bulletin of Earthquake Giandomenico Toniolo: toniolo@stru.polimi.it
Engineering.
OTTIMIZZAZIONE portato ad una rapida e crescente diffusione di
edifici a struttura interamente o parzialmente
STRUTTURALE NELLA prefabbricata. Questa tipologia strutturale,
PROGETTAZIONE DI UN NUOVO adottata in passato quasi esclusivamente nella
realizzazione di edifici industriali ed artigianali,
EDIFICIO MEDIANTE L'USO DI divenuta di uso comune anche per edifici con
CONTROVENTI DISSIPATIVI forme pi ricercate e geometrie meno regolari dei
TIPO BRAD primi, grazie alle elevate prestazioni raggiunte con
contenimento dei tempi e dei costi di realizzazione
rispetto alle strutture in c.a. realizzate in opera.
MARCO BOVO, Universit di Bologna Questa evenienza, alla luce della vigente
MARCO SAVOIA, Universit di Bologna normativa, la quale esorta il progettista a ricercare
una buona regolarit strutturale in pianta e in
elevazione, porta ad avere anche in siti a medio-
SUMMARY bassa sismicit conseguenze progettuali non
trascurabili date dallamplificazione degli effetti
The development of precast technology for sismici conseguenti alle irregolarit. A tale
reinforced and pre-stressed reinforced concrete, situazione si somma il fatto che, le strutture
brought in the last few years an increasing prefabbricate a pilastri isostatici mono o
diffusion of precast system in buildings. This kind pluripiano, mostrano spostamenti sotto carichi
of structural systems, used at the beginning for orizzontali spesso incompatibili con i valori imposti
industrial buildings and warehouse are nowadays dalle verifiche agli stati limite.
spreading even for other accomodation with I recenti eventi sismici che hanno colpito le
increasing strucural irregularity and complex regioni dellEmilia Romagna, Lombardia e Veneto
geometry. This fact, in the light of the Italian hanno mostrato infatti, come oltre alle classiche
buildings code, that recommends structural verifiche di resistenza sia importante controllare
regularity, causes important effect also in mid-low che la richiesta di deformazione imposta dal sisma
risk seismic zone because of torsional effects sia inferiore alla capacit offerta dalla struttura e
issue coming from irregularity. Moreover, precast dai suoi elementi strutturali, collegamenti
structures bearing from isostatic columns both compresi. E importante quindi, dopo aver
single and multi-storey, show displacements realizzato le verifiche di resistenza, controllare
under horizontal loads, often bigger than anche la deformabilit delledificio realizzando le
maximum admitted for serviceability limit states. opportune verifiche di sicurezza. Bisogna
This paper, presents the results of a study having ricordare che le verifiche di deformabilit sono da
the scope to compare two different design condurre oltre che allo stato limite ultimo anche
approach: the former is a classical approach, the allo stato limite di esercizio, limitando per eventi
latter instead utilizes Buckling-Restrained Axial sismici di medio-bassa intensit, il rischio di danni
Dampers (BRAD). They are particularly suitablet eccessivi ad impianti e opere non strutturali.
to be insert like dissipative bracings especially in Nel seguito verranno confrontati i risultati
precast reinforced concrete because they reduce derivanti dallapplicazione di due diversi approcci
both absolute and inter-storey drifts. progettuali: il primo prevede una progettazione
The case study of this paper are three classica in cui il sistema portante i carichi
different buildings: a regular plan two-storey orizzontali rappresentato da pilastri isostatici a
structure, a irregular plan two-storey structure and mensola considerati incastrati a livello di
a three-story structure. By means of the obtained fondazione. Il secondo approccio prevede
results, it is showed how with the use of BRAD is linserimento di controventi dissipativi ad instabilit
possible to regularize the dynamic behaviour of impedita tipo BRAD (Buckling-Restrained Axial
structures, limiting at the same time the inter- Dampers) che dimensionati e posizionati in
storey drifts and reaching high standards of maniera opportuna consentono, di risparmiare
structural optimization increasing. quantit di calcestruzzo strutturale e di acciaio
limitando al contempo gli spostamenti orizzontali
Parole chiave: dissipazione, BRAD, in strutture a deformabilit eccessiva. Tali
dispositivi isteretici, ottimizzazione strutturale dispositivi, rientranti nella categoria delle tecniche
di controllo passivo, sono particolarmente adatti
ad essere impiegati come controventi allinterno di
1. INTRODUZIONE strutture in c.a. o c.a.p. e posseggono le
peculiarit di ridurre gli spostamenti dinterpiano e
Il continuo sviluppo delle tecnologie di quindi assoluti. I casi studio che verranno
prefabbricazione per elementi in c.a. e c.a.p. ha analizzati sono relativi alla progettazione di una
struttura a due piani con pianta regolare, una elastica di deformazione e quindi di conseguenza
struttura a due piani con pianta irregolare e una limiti le deformazioni elastiche.
struttura a tre piani avente pianta regolare. Le strategie di progettazione convenzionali
sfruttano la dissipazione di tipo isteretico, che
avvenendo mediante lo sviluppo di cicli disteresi
in porzioni di elementi strutturali, comporta un
2. CONSIDERAZIONI SULLE inevitabile danneggiamento delle zone (dette
TECNICHE DI PROTEZIONE cerniere plastiche) in cui tali cicli di sollecitazione
SISMICA avvengono.
I sistemi di progettazione antisismica
Per la progettazione di strutture sismo- innovativi invece, prevedono linserimento di
resistenti possono essere adottate strategie dispositivi adeguatamente studiati e aventi lo
definite convenzionali, pi classiche e datate, scopo di dissipare energia in varie forme,
oppure strategie innovative che per resistere salvaguardando il resto della struttura. Le tecniche
allazione sismica sfruttano dispositivi o di protezione sismica che sfruttano questi criteri
metodologie particolari di pi recente introduzione. possono essere classificati seguendo la
Le prime, probabilmente pi economiche, letteratura internazionale in tre distinte
possiedono bassa efficienza di intervento. Le metodologie [1]. Esistono tecniche definite a
seconde, normalmente pi costose, hanno controllo passivo, a controllo attivo e a controllo
efficienza pi elevata. Per capire come queste ibrido. Il controllo passivo, prevede linserimento di
metodologie innovative intervengano pu essere dispositivi di dissipazione di energia (isteretica o
utile affrontare il problema di una struttura viscosa), smorzatori a massa o di isolatori. Il
soggetta ad evento sismico dal punto di vista controllo attivo, viene realizzato prevalentemente
energetico. A questo proposito si considera la mediante lapplicazione di forzanti di controllo che
disequazione di bilancio energetico dinamico (1) in seguito ad un evento sismico vengono applicate
con termini scritti come funzioni del tempo t e in da dispositivi controllati elettronicamente. Il
cui allistante t = 0 coincide linizio dellevento controllo ibrido invece deriva da una
sismico: combinazione dei primi due.
I dissipatori per lattuazione del controllo
passivo, possono essere a loro volta classificati in
Ei(t) Ee(t) + Ec(t) + Ep (t) + Ev (t) (1) dispositivi dipendenti dallo spostamento e
dispositivi dipendenti dalla velocit. I primi sono
In (1) Ei lenergia in input o di ingresso caratterizzati da una legge forza-spostamento e
fornita alla struttura dallevento sismico, Ee hanno un funzionamento indipendente dalla
corrisponde allenergia elastica di deformazione, velocit di applicazione della forza. I secondi sono
Ec invece lenergia cinetica immagazzinata dalla caratterizzati da una legge forza-velocit e sono
struttura, Ep lenergia dissipata in deformazioni noti anche come dissipatori viscosi.
plastiche o isteretiche ed infine Ev lenergia I dispositivi adottati nel presente lavoro e
dissipata dalla struttura sotto forma di introdotti pi avanti, sono dissipatori di energia,
deformazione viscosa. che possono essere inseriti tra le tecniche di
Pu essere utile riscrivere lespressione (1) controllo passivo e il loro comportamento
sommando tra loro i termini legati ad energie strutturale viene definito mediante una legge
reversibili (Ee ed Ec) e quelli legati a contenuti ciclica del tipo forza-spostamento.
energetici irreversibili (Ep ed Ev) ottenendo cos
lespressione (2):
3. DESCRIZIONE DEI BRAD E
Ei(t) ER(t) + EIRR(t) (2) CRITERI DI MODELLAZIONE

in cui ER rappresenta il contributo di energia I controventi dissipativi ad instabilit impedita


accumulata durante levento sismico di tipo noti anche con il nome di BRAD (Buckling-
reversibile, nel senso che al termine dellevento Restrained Axial Dampers) sono dispositivi in
viene restituita dalla struttura; EIRR la quota parte grado di dissipare consistenti quantit di energia
di energia irreversibile che viene dissipata durante se sottoposti a cicli di trazione e compressione.
levento sismico. Si pu notare come la presenza Tali elementi, assorbendo parte dellenergia
di una elevata quantit di energia irreversibile a sismica in ingresso, come mostra lespressione
bilancio, a parit di energia in ingresso, comporti (1), limitano le altre quantit che compaiono nel
una minor richiesta alla struttura di energia bilancio. Tali dispositivi, rappresentati in figura 1,
sono particolarmente adatti ad essere utilizzati, in
serie ad un profilo metallico, come controventi Il comportamento complessivo del controvento
allinterno di strutture in c.a. o c.a.p. [2] [3]. pu essere assimilato a quello di un sistema
monodimensionale il cui smorzamento fornito
dal BRAD ( B) e la cui rigidezza assiale deriva da
due rigidezze assiali in serie: quella dellasta KA e
quella del BRAD KB. In figura 2 si pu vedere quali
sono le leggi forza-spostamento tipicamente
associate allasta, al BRAD e al controvento (asta
+ BRAD). Per lasta si assume una legge elastica
lineare, mentre per il BRAD si assume un
comportamento elasto-plastico incrudente. Il
comportamento risultante del controvento del
tipo elasto-plastico incrudente.

F
KB
KA
M KA
B s

Figura 1. Immagine di un BRAD. F


KB2
F
A livello strutturale globale, le conseguenze F2 KC2
KB1
pi importanti che linserimento di tali dispositivi F1
comporta sono normalmente riassumibili in un s
KC1
incremento di rigidezza e resistenza, in una
maggior quantit di energia dissipata in s1 s2 s
conseguenza ad un evento sismico, in una
riduzione degli spostamenti dinterpiano e quindi
totali, in una risposta strutturale con cicli stabili. Figura 2. Leggi forza-spostamento per lasta, il
Tali elementi forniscono per una forza BRAD e per il controvento.
concentrata, in corrispondenza del collegamento,
che deve essere considerata nella verifica delle
strutture a cui sono connessi. Rispetto ad un Nelle analisi, realizzate con il programma agli
controvento di tipo tradizionale, il loro utilizzo elementi finiti Straus7, il controvento stato
molto vantaggioso in quanto lavorano in egual definito come un elemento spring-damper (molla
maniera a trazione e a compressione e dissipatore) avente come caratteristiche una
posseggono buona rigidezza anche a rigidezza equivalente, uno smorzamento
snervamento avvenuto mostrando un equivalente e la massa effettiva.
comportamento ciclico ampio e stabile anche Leffetto di dissipazione energetica del BRAD
dopo molti cicli. sulla risposta strutturale difficile da quantificare.
I BRAD sono costituiti da un nucleo interno in Un modo semplificato di risolvere tale problema
acciaio inserito in un tubo, anchesso in acciaio e quello di ricondurre il sistema reale ad un sistema
che funge da camicia, e da un riempimento in visco-elastico equivalente. Per operare questa
calcestruzzo che evita al nucleo di instabilizzarsi. riduzione ed individuare le caratteristiche
Tra calcestruzzo di riempimento e nucleo delloscillatore semplice con rigidezza e
interposto una pellicola di materiale distaccante smorzamento equivalenti a quelli del sistema
che impedisce la trasmissione delle tensioni reale, sono stati studiati diversi metodi. I pi
tangenziali tra i due componenti e permette al semplici e diffusi sono probabilmente il metodo
nucleo di allungarsi o accorciarsi liberamente GSE (Geometric Stiffness Energy), il metodo ASE
dissipando energia [4] [5]. Ciascun dispositivo (Average Stiffness Energy) e il metodo di
come gi detto collegato in serie ad unasta di Priestley-Calvi [6]. Nel presente lavoro si
controvento, di solito un profilo HE o tubolare che adottata questultima soluzione vista la sua
deve essere dimensionata per resistere immediata applicabilit a partire da una curva
allinstabilit. forza-spostamento nota.
Con il significato dei simboli di figura 3, lo
smorzamento equivalente stimato mediante
lespressione (3):

Lx = 137 m
E
eq = (3)
2 Fmax s max

La rigidezza equivalente attribuita al


controvento nelle analisi condotte, stata invece
assunta pari alla rigidezza secante della curva
forza-spostamento del sistema equivalente e
quindi, con il significato dei simboli di figura 3, pari Ly = 225 m
a (4):
Figura 4. Pianta di piano del caso studio A.
F
K eq = max (4)
s max
Le travi hanno sezione a T rovescia se devono
sostenere i pannelli di solaio da entrambi i lati,
Per lattribuzione della massa si fatto riferimento mentre possiedono sezione ad L negli altri casi.
a schede tecniche di produttori dei dispositivi Per il dimensionamento delle travi portanti i carichi
adottati [4]. verticali, delle travi di collegamento e dei pannelli
di solaio, si fatto uso di schede tecniche e di
F abachi forniti da produttori di elementi
Fmax = F2 prefabbricati. Le verifiche relative a questi
elementi esulano dallo scopo del presente lavoro
e per questo non vengono qui riportate per
brevit. Si poi proceduto al dimensionamento
E dei pilastri assumendo per semplicit, due
Keq tipologie di pilastri a sezione trasversale quadrata
costante dalle fondazioni alla copertura. Tramite
s1 smax = s2 s un modello tridimensionale agli elementi finiti,
realizzato con il software di calcolo Straus7, si
sono ricavate le sollecitazioni sugli elementi
verticali. I pilastri si sono considerati incastrati alla
base e per realizzare numericamente il solaio
infinitamente rigido si sono usati dei rigid-link di
piano. Per ledificio in questione si sono
Figura 3. Calcolo di smorzamento e rigidezza considerati i parametri riassunti in Tabella 1 utili
equivalenti. per la determinazione dellazione sismica.

4. CASO STUDIO A: EDIFICIO A DUE Parametri progettuali Valori assunti


PIANI REGOLARE IN PIANTA Destinazione duso D2 (commerciale)
Vita nominale (VN) 50 anni
Il primo caso che si considera un esempio di Classe duso (CU) II (due)
progettazione di edificio ad uso commerciale Periodo di riferimento (VR) 50 anni
avente pianta regolare di dimensioni pari a 137m
Stati Limite considerati SLD - SLV
x 225m (vedi figura 4), realizzato su due piani
fuori terra con altezza di interpiano pari a 5m. La Categoria del sottosuolo C
tipologia costruttiva considerata quella di Categoria topografica T1
struttura prefabbricata in c.a. avente pilastri ag (SLD) ; [SLV] (0.092) ; [0.259]
isostatici innestati su plinti, travi incernierate alle Fo (SLD) ; [SLV] (2.450) ; [2.408]
due estremit e solaio realizzato mediante Tc* (SLD) ; [SLV] (0.258) ; [0.331]
pannelli TT con cappa di collegamento in grado
Fattore di struttura (q) 2.5
di realizzare un orizzontamento rigido nel proprio
piano. I solai sono considerati orditi tutti nella
medesima direzione (disposti parallelamente al Tabella 1. Parametri progettuali adottati.
lato Ly).
Le combinazioni agli Stati Limite considerate allo Stato Limite Ultimo che allo Stato Limite di
per la determinazione delle sollecitazioni sugli salvaguardia della Vita delle sezioni dei pilastri
elementi strutturali, sono le combinazioni maggiormente sollecitate. Le sezioni trasversali
fondamentali (in presenza di pi carichi ottenute sono 85x85cm con 3028 assegnate a
accidentali) e le combinazioni sismiche. Il tipo di 166 pilastri e 75x75cm con 2828 assegnate a
analisi utilizzato per la determinazione delle 101 pilastri. Ultimata la fase della struttura A1,
sollecitazioni in combinazione fondamentale la fase condotta secondo una metodologia di
lineare elastica; lanalisi utilizzata per la progettazione classica, si affrontato la
determinazione delle sollecitazioni da azione progettazione della medesima geometria
sismica la dinamica lineare a spettro di risposta adottando una metodologia che prevede limpiego
realizzata a partire dallanalisi di decomposizione di BRAD (struttura A2). Si sono quindi, provate
modale. diverse configurazioni, variabili per disposizione e
Il calcestruzzo stato considerato di classe tipi di BRAD inseriti, andando a ricercare una
C50/60. Le barre di armatura sono di acciaio configurazione compatibile con lutilizzo
classe B450C. Tutti i parametri relativi ai materiali architettonico. Si deciso a tal riguardo di inserire
sono stati assunti in conformit al D.M. i controventi allinterno dei telai perimetrali e
14/01/2008. allineati sui due piani. La scelta che si
In Tabella 2 riportata una sintesi delle prime dimostrata essere ottimale prevede la
frequenze naturali di vibrazione individuate per la disposizione dei controventi evidenziati in rosso in
struttura in questione, seguite dalelenco dei fattori figura 4. Linserimento di 22 BRAD tipo 72/40 al
di partecipazione modale per le tre direzioni. Si piano terra e del tipo 72/30 al piano primo, ha
pu notare come la struttura abbia tre modi portato alla possibilit di ridurre le sezioni dei
importanti (FP > 5%) in direzione X mentre gran pilastri, arrivando ad avere, nel rispetto delle
parte della massa movimentata in direzione Y verifiche allo Stato Limite Ultimo, sezioni di
da due soli modi. Si riportano a titolo di esempio in 65x65cm con 2628 assegnate a 166 pilastri e
figura 5 le deformate modali relative ai primi due 60x60cm con 2228 assegnate a 101 pilastri. Si
modi di vibrare della struttura A1. riporta in tabella 3 una sintesi delle prime
frequenze proprie individuate per la nuova
struttura seguita dallelenco dei fattori di
Modo Frequenza FP (X) FP (Y) FP (Z)
partecipazione calcolati. Si pu notare come con
linserimento dei controventi un solo modo di
n [Hz] [%] [%] [%]
vibrare fondamentale per direzione, movimenti
1 0.970 0.492 76.208 0.000 gran parte della massa delledificio. Si riportano in
2 0.997 74.997 0.636 0.000 figura 6 le deformate modali relative ai primi due
3 1.187 1.439 0.41 0.000 modi di vibrare naturali della struttura A2.
4 4.593 15.436 0.265 0.000
5 4.758 0.396 22.203 0.000
6 5.048 7.133 0.129 0.000 Modo Frequenza FP (X) FP (Y) FP (Z)
FP di massa totale 99.892 99.852 0.000 n [Hz] [%] [%] [%]
1 1.820 0.000 96.497 0.000
Tabella 2. Frequenze e fattori di partecipazione 2 1.839 95.359 0.000 0.000
modale per il caso studio A1. FP di massa totale 95.359 96.497 0.000

Tabella 3. Frequenze e fattori di partecipazione


1 2 modale per il caso studio A2.

1 2

Figura 5. Primo e secondo modo di vibrare della


struttura A1.

Si proceduto poi a realizzare le verifiche di Figura 6. Primo e secondo modo di vibrare della
resistenza a taglio e a presso-flessione deviata sia struttura A2.
Si riporta in figura 7 un grafico di confronto degli fattori di partecipazione modale per le tre
spostamenti orizzontali massimi di interpiano direzioni. Come si pu notare la struttura ha
lungo le due direzioni principali, valutati per le due quattro modi importanti in direzione X e due in
strutture A1 ed A2 allo Stato Limite di Danno direzione Y. La struttura mostra, una discreta
mediante unanalisi modale con spettro di risposta irregolarit in direzione X, confermata dal fatto che
elastico. Si assunto, come suggerito nella gran parte dei modi fondamentali in tale direzione
Circolare n. 617/2009, uno spostamento limite di sono roto-traslazionali.
interpiano pari a 0,005 H ( dove H laltezza di Si riportano, in figura 9, le deformate modali
interpiano). Si pu vedere come la struttura relative ai primi quattro modi naturali di vibrare. Si
proceduto poi a realizzare le verifiche di
progettata in modo tradizionale allo Stato Limite
resistenza a taglio e a presso-flessione deviata sia
Ultimo non rispetti pienamente le prescrizioni degli
allo Stato Limite Ultimo che allo Stato Limite di
Stati Limite di Esercizio.
salvaguardia della Vita delle sezioni dei pilastri
maggiormente sollecitate. Le sezioni trasversali
2
ottenute sono 85x85cm con 3228 assegnate a
222 pilastri e 75x75cm con 2428 assegnate a
103 pilastri.
Numero di piani

Dx (senza BRAD)
Dy (senza BRAD)
Dx (con BRAD)
Dy (con BRAD)
Dr limite (0.005 H)
0
Lx = 218 m

0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0

Spostamento orizzontale di interpiano (cm)

Figura 7. Spostamenti di interpiano per il caso


studio A.

5. CASO STUDIO B: EDIFICIO A DUE


PIANI IRREGOLARE IN PIANTA
Ly = 225 m
Il secondo caso studio, riguarda la
progettazione di un edificio avente pianta
irregolare di dimensioni massime pari a 218m x Figura 8. Pianta di piano del caso studio B.
225m (vedi figura 8), che si sviluppa per due piani
fuori terra con altezza di interpiano pari a 5m. La
tipologia costruttiva considerata la stessa del Modo Frequenza FP (X) FP (Y) FP (Z)
caso A sopra descritto. Si sono adottati i n [Hz] [%] [%] [%]
medesimi parametri progettuali di tabella 1.
1 1.368 0.656 75.911 0.000
Valgono inoltre le stesse considerazioni
progettuali su travi, solai e fondazioni. Si sono 2 1.421 66.698 1.064 0.000
assunte nuovamente due tipologie di pilastri a 3 1.671 9.555 0.191 0.000
sezione trasversale quadrata costante dalle 4 6.583 15.113 0.054 0.000
fondazioni alla copertura. Cambiando la geometria 6.869 0.069 22.612 0.000
5
strutturale i pilastri necessitano di essere
6 7.353 7.796 0.018 0.000
riprogettati e adeguati alla nuova configurazione.
Come per il caso gi esposto, si proceduto FP di massa totale 99.887 99.850 0.000
dapprima ad una progettazione di tipo classico
(struttura B1) e successivamente si sono inseriti Tabella 4. Frequenze e fattori di partecipazione
controventi dissipativi in opportune posizioni modale per il caso studio B1.
(struttura B2) riducendo al contempo le sezioni dei
pilastri e le armature longitudinali inserite. Ultimata la fase progettuale e di verifica della
In Tabella 4 riportato una sintesi delle prime struttura B1, progettata con una metodologia di
frequenze di vibrazione naturale individuate per la tipo classico, si affrontato la progettazione della
struttura in questione, seguita dallelenco dei medesima geometria con limpiego di BRAD
(struttura B2). Si sono inseriti i controventi tutti i piani le prescrizioni dettate dagli Stati Limite
allinterno di soli telai perimetrali e allineati sui due di Esercizio.
piani in modo da mantenere una buona fruibilit
degli spazi interni.

1 2 Modo Frequenza FP (X) FP (Y) FP (Z)


n [Hz] [%] [%] [%]
1 1.160 0.000 81.048 0.000
2 1.266 80.818 0.000 0.000
3 1.633 0.683 0.002 0.000
4 4.473 1.812 16.842 0.000
5 4.489 15.843 1.985 0.000
6 5.103 0.777 0.011 0.000
FP di massa totale 99.933 99.888 0.000
3 4

Tabella 5. Frequenze e fattori di partecipazione


modale per il caso studio B2.

1 2

Figura 9. Primo, secondo, terzo e quarto modo di


vibrare naturale della struttura B1.

La scelta che si dimostrata essere ottimale


prevede la disposizione dei controventi evidenziati
in rosso in figura 8. 4 5
Linserimento di 38 BRAD di tipo 72/40 al
piano terra e del tipo 117/30 al piano primo ha
portato alla possibilit di ridurre le sezioni dei
pilastri arrivando ad avere, nel rispetto delle
verifiche allo Stato Limite Ultimo, sezioni di
65x65cm con 2628 assegnate a 222 pilastri e
60x60cm con 2228 assegnate a 103 pilastri.
Si riporta in tabella 5 una sintesi delle prime
frequenze naturali individuate per la struttura B2,
seguita dallelenco dei fattori di partecipazione Figura 10. Primo, secondo, quarto e quinto modo
modale calcolati. Si pu notare come con di vibrare naturale della struttura B2.
linserimento dei controventi due soli modi di
vibrare per direzione, movimentino gran parte
2
della massa delledificio. E importante evidenziare Dx (senza BRAD)
Dy (senza BRAD)
inoltre che i primi due modi fondamentali Dx (con BRAD)
Dy (con BRAD)
diventano modi puramente traslazionali con la Dr limite (0.005 H)
Numero di piani

scomparsa degli effetti torsionali.


Si riportano, in figura 10, le deformate modali 1
relative al primo, secondo, quarto e quinto modo
di vibrare fondamentale individuato per la struttura
B2.
Si riporta da ultimo in figura 11, un grafico che
mostra il confronto sugli spostamenti orizzontali 0
massimi di interpiano lungo le due direzioni 0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0
Spostamento orizzontale di interpiano (cm)
principali, valutati per le due strutture B1 e B2 allo
Stato Limite di Danno con spettro elastico. Si pu
vedere come la struttura progettata in modo Figura 11. Spostamenti dinterpiano per il caso
tradizionale allo Stato Limite Ultimo non rispetti a studio B.
6. CASO STUDIO C: EDIFICIO A TRE Modo Frequenza FP (X) FP (Y) FP (Z)
PIANI REGOLARE IN PIANTA n [Hz] [%] [%] [%]
1 0.693 29.449 35.316 0.000
Il terzo ed ultimo caso descritto relativo alla
2 0.698 37.177 30.297 0.000
progettazione di un edificio a pianta regolare di
dimensioni massime pari a 137m x 225m ( vedi 3 0.815 0.674 2.473 0.000
figura 12), che si sviluppa su tre piani fuori terra 4 3.667 20.364 0.649 0.000
con altezza di interpiano pari a 5m. La tipologia 5 3.753 0.859 25.885 0.000
costruttiva considerata la stessa del caso A
6 3.991 6.348 0.19 0.000
sopra descritto. Si sono adottati ancora i parametri
progettuali di tabella 1. Valgono inoltre le stesse 7 9.121 3.175 0.006 0.000
considerazioni progettuali su travi, solai e 8 9.392 0.009 5.091 0.000
fondazioni. Si sono assunte due tipologie di FP di massa totale 98.055 99.907 0.000
pilastri a sezione trasversale quadrata costante
dalle fondazioni alla copertura. Come per i casi Tabella 6. Frequenze e fattori di partecipazione
gi esposti si proceduto dapprima ad una modale per il caso studio C1.
progettazione tipo classico (struttura C1) e
successivamente si sono inseriti controventi
dissipativi in opportune posizioni (struttura C2) 1 2
riducendo al contempo le sezioni dei pilastri e le
armature longitudinali inserite.

4
Lx = 137 m

Ly = 225 m Figura 13. Primo, secondo, quarto e quinto modo


di vibrare della struttura C1.
Figura 12. Pianta di piano del caso studio C.

In Tabella 6 riportata una sintesi delle prime Dopo la progettazione delledificio C1 condotta
frequenze di vibrazione individuate per la struttura seguendo una metodologia classica, si
in questione seguite dallelenco dei fattori di riprogettato la struttura pensando allimpiego di
partecipazione per le tre direzioni. Come si pu BRAD (struttura C2). Si sono inseriti i controventi
notare la struttura ha quattro modi importanti (FP allinterno di soli telai perimetrali e allineati sui tre
> 5%) in entrambe le direzioni. Si riportano, in piani. La scelta che si dimostrata essere
figura 13, le deformate modali relative al primo, ottimale prevede la disposizione dei controventi
secondo, quarto e quinto modo di vibrare naturale evidenziati in rosso in figura 12. Linserimento di
della struttura C1. Dalle deformate modali si nota 38 BRAD di tipo 72/30 al piano terra, del tipo
come i modi principali siano accoppiati nelle due 117/30 al piano primo e 105/30 al piano secondo,
direzioni e siano di natura roto-traslazionale ha portato alla possibilit di ridurre le sezioni dei
causando effetti importanti al regime delle pilastri arrivando ad avere, nel rispetto delle
sollecitazioni degli elementi verticali. verifiche allo Stato Limite Ultimo, sezioni di
Si proceduto a realizzare le verifiche di 75x75cm con 3028 assegnate a 166 pilastri e
resistenza a taglio e a presso-flessione deviata sia 65x65cm con 2628 assegnate a 101 pilastri. Si
allo Stato Limite Ultimo che allo Stato Limite di riporta in tabella 7 una sintesi delle prime
salvaguardia della Vita delle sezioni dei pilastri frequenze naturali individuate per la struttura C2,
maggiormente sollecitate. Le sezioni trasversali seguita dallelenco dei fattori di partecipazione
ottenute sono 85x85cm con 3628 assegnate a modale calcolati. Si pu notare come con
166 pilastri e 75x75cm con 3228 assegnate a linserimento dei controventi due e tre modi di
101 pilastri. vibrare per direzione X ed Y rispettivamente,
movimentino gran parte della massa delledificio, 3
Dx (senza BRAD)
ma soprattutto come i primi due modi Dy (senza BRAD)
Dx (con BRAD)
fondamentali diventino anche in questo caso modi Dy (con BRAD)
Dr limite (0.005 H)
puramente traslazionali con leliminazione degli

Numero di piani
2
effetti torsionali. Si riportano, in figura 14, le
deformate modali relative al primo, secondo,
quarto e quinto modo naturale di vibrare. 1

Modo Frequenza FP (X) FP (Y) FP (Z) 0


0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 3.0 3.5 4.0
n [Hz] [%] [%] [%]
Spostamento orizzontale di interpiano (cm)
1 0.813 0.000 77.073 0.000
2 0.845 77.039 0.000 0.000
3 1.173 0.054 0.002 0.000 Figura 15. Spostamenti di interpiano per il caso
studio C.
4 3.061 15.427 1.462 0.000
5 3.074 1.460 15.933 0.000
6 3.698 0.536 0.011 0.000
0.000
7. CONCLUSIONI
7 6.751 4.198 0.002
8 6.959 0.001 5.449 0.000 Alla luce dei risultati ottenuti si pu affermare che
FP di massa totale 98.715 99.932 0.000 limpiego di controventi dissipativi nella
progettazione di strutture in c.a. prefabbricate
Tabella 7. Frequenze e fattori di partecipazione possa risultare utile per molteplici aspetti.
modale per il caso studio C2. Dapprima tali dispositivi, se opportunamente
posizionati e dimensionati portano ad un sensibile
miglioramento del comportamento dinamico delle
1 2 strutture in cui sono inseriti. Tale miglioramento
pu essere configurato in una riduzione degli
effetti torsionali globali e nella riduzione del
numero di modi significativi per la struttura con
conseguente facilitazione nello studio della
stessa. Si pu inoltre affermare che limpiego di
tali dispositivi consente di ridurre gli spostamenti
4 5 di interpiano e di conseguenza totali ottenendo il
rispetto degli stati limite di esercizio, che
soprattutto in zona sismica, con una progettazione
classica pu risultare un obiettivo oneroso da
raggiungere. Si riporta in tabella 8 una sintesi
delle differenze principali tra i casi studio
analizzati e in tabella 9 una sintesi di quello che
il risparmio dei quantitativi di calcestruzzo ed
Figura 14. Primo, secondo, quarto e quinto modo acciaio darmatura utilizzando una progettazione
di vibrare della struttura C2. che prevede limpiego di BRAD rispetto ad una
progettazione classica che non prevede il loro
utilizzo.
Il fatto che tale indicatore abbia valore sempre
Si riporta infine in figura 15 un grafico che
positivo per i vari casi analizzati porta alla
riassume gli spostamenti orizzontali massimi di
conclusione che mediante limpiego di BRAD
interpiano lungo le due direzioni principali, valutati
possibile raggiungere buoni livelli di ottimizzazione
per le due strutture C1 e C2 allo Stato Limite di
strutturale.
Danno mediante unanalisi dinamica lineare con
Tale risparmio di materiale da costruzione, per
spettro di risposta elastico.
diventare risparmio effettivo, deve essere
Si pu vedere come la struttura progettata in
depurato dal costo di fornitura e posa dei
modo tradizionale allo Stato Limite Ultimo sia
controventi. Non si possono trarre conclusioni di
abbondantemente oltre i limiti prescritti per gli
natura economica di valenza generale estendibili
Stati Limite di Esercizio mentre quella progettata
ad altre strutture essendo tali considerazioni
utilizzando sistemi di controvento dissipativi risulta
legate al singolo caso di edificio da progettare.
anche in questo caso verificata.
[3] R. ANTONUCCI, F. BALDUCCI, M.G.
Caso A BxH pilastri (cm) BRAD
A1 85x85 75x75 ----
CASTELLANO, F. DONA, (2006) Pre-
A2 65x65- 60x60 72/40 72/30 casted RC buildings with buckling
restrained braces: the example of the new
Caso B BxH pilastri (cm) BRAD
building of the faculty of engineering in
B1 85x85 75x75 ----
Ancona, Proc. of 2nd International fib
B2 65x65- 60x60 72/40 117/30
Congress, Napoli.
Caso C BxH pilastri (cm) BRAD
C1 85x85 75x75 ---- [4] www.fip-group.it (sito web).
C2 75x75 65x65 72/30-117/30-105/30
[5] C. BLACK, N. MAKRIS, I. AIKEN, (2002).
Tabella 8. Differenze principali tra casi studio
Component testing, stability analysis and
analizzati.
characterization of buckling restrained
braces. PEER Report 2002/08, University
Risparmio di Risparmio di of California at Berkeley.
Struttura
calcestruzzo acciaio
A2 39 % 16 % [6] M.J.N. PRIESTLEY, G.M. CALVI, (1997)
B2 40 % 16 % Concepts and Procedures for Direct
C2 23 % 17 % Displacement-Based Design and
Assessment. In Fajfar P. and Krawinkler,
Tabella 9. Risparmio di materiale da costruzione H (Eds) (1997), Seismic Design
ottenibile con limpiego di BRAD nella Methodologies for the Next Generation of
progettazione. Codes. Proceedings of International
Conference at Bled, Slovenia. A.A.
Balkema, Rotterdam/Brookfield, 1997,
p171-182.
8. BIBLIOGRAFIA
[1] K. KASAI, Y. FU, A. WATANABE, (1998)
Passive Control Systems for Seismic
Damage Mitigation. Journal of Structural
Engineering, May 1998.

[2] M. DANIELLO, G. DELLA CORTE, F. M.


MAZZOLANI, (2006) Seismic Upgrading
of RC Buildings by Buckling Restrained
Braces: Experimental Results vs.
Numerical Modeling. Atti della 5a Contatti con gli autori:
Conferenza Internazionale STESSA 2006
(Behaviour of Steel Structures in Seismic Marco Bovo: marco.bovo@unibo.it
Areas), Yokohama (Giappone). Marco Savoia: marco.savoia@unibo.it
NUOVA PROPOSTA
ALLINDUSTRIA DI
PREFABBRICAZIONE PER
ENTRARE NEL SETTORE DELLE
COSTRUZIONI CIVILI

ALBERTO DAL LAGO, DLC srl Milano

SUMMARY

The construction industry is nowadays facing


difficulties on the market, since the specific crisis Figura 2. Il sistema Domus realizza lintero
of the productive industrial sector appeared in appartamento senza strutture interne con
contemporaneity with the general crisis that montaggio a secco e con componenti prefiniti
strangles our national economy. The precast
producers did calibrate their production capacity Il sistema Domus stato ideato da DLC come
based on a sector that nowadays shows processo industriale per la realizzazione di nuovi
unequivocal saturation symptoms. insediamenti e per dare risposta alle pressanti
For a precast producer, to enter the market of esigenze sia dei paesi in via di sviluppo sia di
the industrial housing, until now privilege of the quelli gi industrializzati [1].
traditional enterprises, is not an esy task, since an Il sistema ha recentemente avuto
understandable sceptiscism regarding previous unevoluzione importante, quando stato
not really encouraging experiences has to be won. proposto con successo in paesi caratterizzati da
It is therefore necessary to present a brand new temperature invernali molto rigide, dove
innovative project able not only to offer quality, necessaria una produzione e uno stoccaggio, in
erection speed and price to be accepted on the ambiente riscaldato per poter trasportare e
market, but also to get together more precast montare gli edifici anche dinverno. Non volendo
producers that use the same system on a unique addentrarci nelle caratteristiche tecniche e
project, with the objective to grant, for whatever tecnologiche del sistema Domus qui opportuno
number of apartments, a total realization time of riassumere schematicamente le innovazioni che
not more than 8 months. costituiscono una novit assoluta in campo
internazionale.

Figura 3. I 3 elementi tipici del sistema Domus


Dry, evoluzione del sistema Domus per un
Figura 1. Prospetti di edificio progettato con il montaggio a secco, muro, solaio e parete,
sistema Domus dal Prof. Emilio Pizzi nellambito possono tutti arrivare a 12 m d i lunghezza e
del concorso Housing Contest hanno tutti lo stesso peso, pari a 300 kg/m.
Figura 4. I componenti a blocco (bagno, cucina, scale) arrivano al montaggio completi di arredamenti,
finiture e impianti.

- Possibilit di realizzare grandi luci con solai


fino a 12 metri, a misura di appartamento e non di
stanza.
- Processo di montaggio totalmente a secco,
realizzato con autogru, basato su collegamenti
meccanici con tolleranze minime. In questo modo
il montaggio non risulta condizionato dal clima
esterno.
- Le finiture degli elementi di solaio e di
tamponamento sono realizzate e in fabbrica,
eliminando i getti in opera e la necessit di
ponteggi e di montacarichi in cantiere.
- Le finiture interne con tecnologia a secco e
gli impianti preassemblati sono realizzati in Figura 5 Negli edifici alti, i tegoli Domus si
stabilimento (compresi blocco-bagno bagno e blocco-
blocco appoggiano sui muri Master che realizzano i
cucina), in modo da far coincidere la fine del nuclei interni di rigidezza e su pilastrate esterne
montaggio con la consegna delledificio. realizzate
zzate con il sistema Pandal [2] consentendo
- Il sistema garantisce caratteristiche un montaggio a secco di eccezionale rapidit,
rapidit
tecnologiche di ottimo livello, isolamento di classe senza ponteggi.
A, pareti ventilate, assenza di ponti termici, muri
traspiranti. E importante comunque far notare
not come per
- La realizzazione dei componenti
onenti del sistema via dei solai che arrivano fino a 12 m di luce, sia
interamente in fabbrica realizza un processo possibile impiegare il sistema Domus per
industriale controllato e certificato. realizzare scuole,
uole, alberghi, ospedali, centri
- Il sistema, inoltre, permette la realizzazione commerciali, centri sociali, ecc. anche se nel
di differenti tipologie abitative (torri, linee, schiere, seguito si far riferimento solo alle case.
ecc.) con altezze anche considerevoli [3] e - Il sistema concepito per la massima
possibilit espressive molto diversificate dotazione possibile di finiture esterne ed interne e
(balconate, grandi vetrate, arretramenti e aggetti, di unimpiantistica di ultima generazione
ecc.). (predisposizione domotica, pannelli solari,
geotermia, zero consumi, zero emissioni,
ventilazione controllata, ecc.).
Si , inoltre, verificato come, al variare delle
tipologie, rimanga pressoch costante il costo del
mc di calcestruzzo mentre il rapporto mc/mq
(metri cubi di cls/mq di superficie strutturale) ha
una ridotta variabilit, compreso tra 0.28 mc/mq e
0.32 mc/mq (ilil sistema a grandi pannelli ha un
rapporto quasi doppio).
E un costo che rappresenta il 35% del costo
di costruzione ed comprensivo di un isolamento
isola
di classe A, di una ventilazione delle pareti, di una
loro permeabilit che assicura un volano
Figura 6 Edifici progettati dallArch. Zucchi per S. igrometrico, e di una struttura che pu realizzare
Pietroburgo lappartamento gi finito, senza bisogno n di
intonaci, n di sigilli, n di cappotti.

Con tali caratteristiche il sistema pi che


prefabbricato pu essere definito a totale
industrializzazione. Con tutto ci si attiva un
cambiamento sostanziale di processo, per cui il
costruttore-industrializzato,
industrializzato, grazie ad una totale
integrazione tra struttura,
uttura, finiture e impianti, si
relaziona direttamente allimmobiliare alla quale
garantisce qualit, tempi e costi fissi.
Ledificio prodotto industrialmente consente
una riduzione sensibile di incidenza della mano
dopera il cui impiego oltretutto indipendente
dalle avversit atmosferiche e, avvalendosi di
personale fisso specializzato, possibile applicare Figura 8. Edifici in classe A in fase di
i criteri del controllo di qualit qualit e della realizzazione a Parma, costruiti dallImpresa
programmazione della produzione e quindi della Pizzarotti.
costruzione. E di notevole importanza realizzare
un prodotto casa non ripetitivo, creando una vasta Per appartamenti di media superficie, le
gamma di varianti tipologiche e formali della casa finiture e gli impianti costituiscono il restante 65%
che per non incidano per nulla sulla produttivit
produttiv del costo di produzione. Lallestimento di finiture
finit e
dellimpianto, annullando i preconcetti che impianti in fabbricaica incide per circa il 15%; il
bollavano la prefabbricazione come sinonimo di restante 50% costituisce il costo dacquisto di tali
ripetitivit e uniformit. finiture e impianti.
Va al prefabbricatore, quindi il 50% del costo
di costruzione, comprensivo di ammortamento
degli impianti produttivi, mentre laltro 50%
(35%+15%) v allente appaltante (immobiliare o
promoter).
Aggiungendo lutile, si ottiene un prezzo di
costruzione di circa 1200 /mq a cui bisogna
aggiungere il costo di progettazione e del general
contractor.
E un prezzo per una casa di buona qualit,
con importantinti predisposizioni di dotazioni e con
una eccezionale velocit di realizzazione.
In una gestione privata di edilizia
convenzionata conviene realizzare finiture migliori
e aggiungere a tale prezzo il 30% per p dotazioni
Figura 7. Edifici progettati per lHousing Contest
migliori, progettazione e general contractor
cont e circa
con soluzioni innovative per raggiungere il
il 40% per gli oneri di urbanizzazione, il costo del
consumo zero.
terreno, gli oneri di competenza comunale per
costruzione e gli oneri di contributo in servizi,
Si constatato come e in Italia lattuale
l arrivando ad un prezzo totale indicativo di circa
domanda di costruzioni sia indirizzata alledilizia 2.200 /mq per edilizia sociale e circa 2.600
2. /mq
convenzionata e sociale. per edilizia di elevato livello.
In definitiva si potrebbe asserire che a prezzi strutture industriali, ci possano essere una trentina
usuali di unedilizia convenzionale, si pu fornire di prefabbricatori che e si impegnano a produrre il
con il sistema Domus, un maggior valore del 30%. sistema Domus con una potenzialit di 12
Lo scenario per cui una fabbrica produca, per appartamenti/giorno.
esempio, 20 appartamenti al giorno, che deve Un intervento di 4000 appartamenti, progettati
trasportare, montare e consegnare con gli stessi con un unico sistema per essere realizzato in 6
ritmi, concepibile per ora solo in quei paesi, mesi, cio circarca 125 giorni
gior lavorativi, potrebbe
come per esempio la Russia, dove lelevato richiedere laggregazione
regazione di 4000 / 125 . 2 = 16
fabbisogno di abitazioni e disponibilit di risorse prefabbricatori, ognuno con la produttivit di 2
finanziarie possono effettivamente consentire la appartamenti al giorno per un totale di circa 21x2
realizzazione e la consegna ogni 6 mesi di 2000 = 42 appartamenti al mese e di 250 appartamenti
appartamenti. in 6 mesi.
Le motivazioni per cui in Italia tali criteri Considerando 2 mesi in pi per fondazioni,
sarebbero inapplicabili, non certo dovuto alla allacciamenti, ecc. 16 prefabbricatori potrebbero
mancanza di richiesta (case per anziani, studenti, cos consegnare 4000 appartamenti in 8 mesi.
giovani coppie, immigrati, ) ma sicuramente alla Il maggior costo di un trasporto di 500 km,
indisponibilit attuale di risorse
orse e anche alla rispetto ai 50 km del prefabbricatore pi vicino,
mancanza di una attrezzata industria per la di circa 20 /mq, che su un costo di costruzione
realizzazione di case con metodi industriali. finale di 1.200 /mq, rappresenta meno del 2% ed
Ma proprio vero? un costo del tutto trascurabile rispetto ai
vantaggi di una sensibile contrazione dei tempi.
Ognuno dei 16 prefabbricatori con una
produttivit di 2 appartamenti al giorno potrebbe
specializzarsi
zarsi in una diversa tipologia, cos che sia
assicurata la massima diversificazione di prodotto.
Sono basilari le progettazioni esecutive e le
attivit di general contractor per scegliere e
coordinare le finiture e gli impianti per tutte le
tipologie.
Il prefabbricatore,
refabbricatore, dopo 6 mesi dallad prima
produzione, si troverebbe con una potenzialit
produttiva di 12 2 appartamenti al giorno, con cui
poter comunque seguire le richieste di un mercato
locale non solo per edifici civili, ma anche per
scuole, uffici, ospedali, edifici commerciali, ecc.
Con questa impostazione, si potrebbero
sempre realizzare gli appartamenti, che il mercato
richiede.
Per esempio in 8 mesi:
- 2000 appartamenti con 816 16 prefabbricatori
- 1000 appartamenti con 48 8 prefabbricatori
- 250 appartamenti con 12 2 prefabbricatori
Da notare che un numero di appartamenti
compreso tra 50 e 150, 50, comunque realizzabile
da un solo prefabbricatore che produce un
appartamento al giorno,, sempre in 8 mesi, senza
ridurre la produttivit del sistema Domus e quindi
con gli stessi prezzi dei grandi interventi.
Resta il problema del finanziamento della casa
sociale, alla luce delle esigenze di mercato.
Il mercato attualmente bloccato per le case
di alto livello di costo, con banche che non
Figura 9. Case per studenti realizzate dalla Foresi
Fo erogano mutui e con n unelevata imposizione
con il sistema Domus a Civitanova Marche (MC).
(MC) fiscale che ne sconsiglia lacquisto.
Si arriva al punto di avere un numero di case
invendute e una richiesta inevasa di abitazioni
Ipotizziamo che tra i 300 prefabbricatori sociali dello stesso ordine di grandezza.
italiani, attualmente con attivit ridotta al minimo e Gli enti pubblici che dovrebbero costruire case
con basse prospettive di un ritorno di mercato di sociali, non hanno alcuna possibilit economica,
ma hanno un patrimonio immobiliare di notevole
entit.
La presenza di terreni disponibili dove non
pi possibile costruire case ad elevato costo e
speculare sui terreni, dovrebbe spingere
loperatore privato ad unedilizia
edilizia convenzionata
con lente pubblico, che a sua volta per una quota
di appartamenti sociali da assegnare alle lunghe
liste di richiedenti, potrebbe dare garanzie coperte
dal suo patrimonio immobiliare ad una banca che
eroga mutui di 20-25 anni, con una na quota mensile
di rimborso equivalente ad un affitto.
Lintervento dellente pubblico, accanto al
privato, potrebbe ridurre gli oneri di
urbanizzazione e quelli di competenza comunale,
e dare le case sociali con minor dotazioni (ma con
le predisposizioni)) a poco pi del prezzo di Figura 10. Edificio
dificio sociale realizzato con il
costruzione, che circa il 30% 3 in meno Sistema Domus (Foresi) in classe energetica A
delledilizia convenzionata. pur con volumi in facciata molto articolati
Lente pubblico non costruisce direttamente,
non deve riscuotere gli affitti, non deve Quando una trentina di prefabbricatori
manutenzionare un bene pubblico, ma pu saranno attrezzati per una produttivit di 12
svolgere egregiamente il suo ruolo o di assegnare a app./giorno grazie alllente
ente pubblico che potr
famiglie che, pur avendo un reddito sicuro, non progettare con il sistema Domus una serie di
possono oggi accedere ad un mutuo privato. interventi sparsi sul territorio italiano,
italiano si potrebbe
Un appartamento sociale pu cos ottenere un ottenere la disponibilitit dei prefabbricatori a
mutuo di 20 anni, la cui rata mensile non supera il convergere in zone dove la protezione civile
25% della minima retribuzione media di un richiede un intervento di emergenza nel minor
operaio. tempo possibile, con case definitive di elevata
In questo conteggio di erogazioni, di mutui, di qualit con elevate resistenze sismiche, sismiche
interessi e di bollette energetiche, gioca un ruolo organizzate per un centro abitativo autonomo.
determinante la velocit di realizzazione, la
riduzione al minimo delle spese di manutenzione
e lazzeramento delle spese energetiche, dovuto
alla scelta di un edificio in classe A+ dotato di
pannelli fotovoltaici e di impianti geotermici e la
considerazione che lacquirente potr nel tempo
migliorare le finiture della casa, o anche
aggiungere al mutuo base quelle finiture di
maggior pregio che pu concordare direttamente
con il promoter privato. Figura 11. Bando che sar pubblicato allinizio del
Attualmente non mancano le iniziative per 2013 per cui Assobeton si sta attivando per
avviare un nuovo processo di costruzione e proporre il sistema Domus come una delle
accanto allAler della Lombardia che sul tema soluzioni che un gruppo di prefabbricatori
dialoga con regione, provincia e comune, ci sono potrebbero adottare
iniziative private, come quella di ITACO che vuole
riportare in Italia lesperienza maturata allestero e Con una progettazione esecutiva predisposta
il Cad Sociale Dipartimento Housing Sociale che di urbanistica,
ica, delle infrastrutture, delle tipologie,
sotto la guida del Prof. Mazzola ha attivato una con una progettazione che si spinge ai dettagli di
leva finanziaria per concedere mutui a lungo finitura e di arredamento,
arredamento i 30 prefabbricatori
termine per piccoli ma diffusi interventi di edilizia potrebbero nel giro di 4/6 mesi, consegnare 5.000
sociale che oltre alla grande velocit di alloggi finiti ed arredati ad un costo concordato in
realizzazione consentano un elevato rapporto anticipo con
on la protezione civile.
qualit/prezzo.
BIBLIOGRAFIA
[1] ALBERTO DAL LAGO: Innovativo sistema
di prefabbricazione civile di alta qualit,
qualit 16
Congresso CTE Parma,
Parma 10 novembre 2006

[2] ALBERTO DAL LAGO: Sistema strutturale


per telai prefabbricati a nodi incastrati, 16
Congresso CTE Parma, 10 novembre 2006

[3] ALBERTO DAL LAGO: Sistema di


prefabbricazione per pareti a fori verticali,
16 Congresso CTE Parma, 10 novembre
2006

[4] ALBERTO DAL LAGO


LAGO, ARTURO
DONADIO: Problematiche strutturali per gli
edifici alti. Le strutture della torre RCS, 17
Congresso CTE Roma, 6 novembre 2008

Contatti con gli autori:

Alberto Dal Lago: adallago@dlc.it

Figura 11. Sperimentazione sismica di una


struttura a 3 piani che ha affidato ai 2 muri Master
prefabbricati irrigidenti la dissipazione energetica
che ha consentito di resistere senza problemi ad
unaccelerazione di progetto di 0,3 volte la gravit.
IL SISTEMA DOMUS DRY PER vertical resisting system, made with high stiffness
walls, without the need of casting a slab in situ.
UNEDILIZIA INDUSTRIALIZZATA
MONTATA A SECCO

ALBERTO DAL LAGO, DLC srl Milano

SUMMARY
Il bullone M33 pu
essere il simbolo del
In order to be implemented in the severe collegametno
climate of north-eastern Europe, the DOMUS meccanico a secco
system in precast concrete faced an interesting del sistema Domus
evolution towards dry-assemblage systems that Dry
are typical of the strctural prefabrication in steel,
exploiting a new system studied to allow continuity
to the erection operations and to avoid a Il sistema Domus [1], brevettato circa 10 anni
complicated hardening of concrete at low or sono, aveva innovato il settore della
temperatures. prefabbricazione civile utilizzando maglie strutturali
Derived from the Kaptor system, it has been a misura di appartamento e non di stanza,
designed a connection system between bearing utilizzando la precompressione nei solai come
structural walls to be used in seismic areas, where mezzo per controllarne la deformazione e
millimetric mechanical regulations allow the progettando un muro prefabbricato (Muro Master)
alignment of the walls in correspondence of the [2] che realizzava le strutture portanti interne a
connections at the edges of the vertical sostegno del solaio e dei tamponamenti esterni
reinforcement in order to provide resistance, come pareti semplici e composte. Tale muro pu
ductility and safety to the construction. essere schematizzato da portali (2 pilastri terminali
It has been conceived a dry-assembled rigid con trave superiore incastrata) con le pareti
floor with dowel connections and mutual welds, alleggerite che realizzano una controventatura a
able to distribute the horizontal storey forces to the croce di S. Andrea.

Figura 1. Parete semplice e parete composta con le relative schematizzazioni strutturali


La continuit verticale dei pilastri stata
ottenuta con un getto in opera di calcestruzzo che
includeva una gabbia di armatura, con la
sovrapposizione delle armature come avviene nel
tradizionale per i pilastri gettati in opera.

Figura 2. Armatura verticale di continuit del


pilastro in spessore di muro Master nelle 2
soluzioni, il sistema Domus con pilastrini gettati in
opera, e il sistema Domus Dry con pilastri gettati in
stabilimento con inserimento dei collegamenti
meccanici realizzati con il sistema Kaptor.

Questa soluzione nella pratica ha presentato


linconveniente di richiedere uno speciale tipo di
calcestruzzo autocompattante (non va vibrato) da
gettare in opera, un calcestruzzo quindi speciale
altamente fluidificato e a ritiro compensato ma
difficilmente gestibile utilizzando autobetoniere e
pompe. Se si utilizzasse un normale calcestruzzo
pompabile, la elevata resistenza del calcestruzzo
gettato in stabilimento sarebbe sprecata, dovendo
assumere come resistenza finale del pilastro
quella del getto in opera, che circa la met di
quella del prefabbricato.
In realt, il vero problema che si constatato
come lesigenza di dover gettare in opera al
momento giusto un ridotto volume di calcestruzzo
comportava degli elevati costi, dovuti alla
presenza continuativa di autobetoniere e di pompe
per portare in quota un ridotto volume di Figura 3. DOMUS DRY - Particolare del nodo
conglomerato. muro-solaio (a) e muro laterale-solaio (b).
A parte i costi per effettuare i getti in opera, le E iniettata a pressione la speciale malta tipo
operazioni si dovevano interrompere in caso di Exocem tra le 2 pareti sovrapposte (in rosso).
maltempo o di temperature inferiori a 5C. il foro superiore dove sono alloggiati i dadi di
Le operazioni di messa a piombo delle pareti e bloccaggio, pu essere lasciato senza malta di
di controventatura delle stesse prima del getto, riempimento se si vuole successivamente
richiedevano la messa in opera di tiranti diagonali, smontare la struttura.
che non sempre potevano essere bloccati sul Si noti come la regolazione della verticalit del
solaio (per esempio nel caso di pareti che formano muro e il serraggio dei dadi sui tiranfondi siano
il vano ascensore). eseguiti operando da un solo lato.
Con lobiettivo di utilizzare un Muro Master che
non richieda getti in opera, ma solo uniniezione a
pressione di un sigillo di malta speciale in minima
quantit, che possa essere messo in bolla da un
sistema di regolazione micrometrica della
verticalit operando dal basso e che una volta
montato, possa ricevere i carichi del solaio
superiore con un montaggio che prosegue senza
essere condizionato dalla maturazione della malta
di sigillo, si messo a punto un dispositivo di
collegamento meccanico derivato dal sistema
Kaptor.

Figura 5. Pianta della zona dove si ha il vano di


accesso per i dadi. Le 4 barre si inseriscono in un
pilastro di dimensioni minime 25 cm x 25 cm di
area 625 cmq per cui con le varie armature si
hanno le percentuali comprese tra un minimo di
416 = 8 cmq = 1,28% e un massimo di 426 =
21,22 cmq = 3,40%
Per le pareti sopra le fondazioni la zona critica
ad altezza di interpiano come anche le barre di
armatura a cui affidare la dissipazione energetica.

Le piastre si innestano nei tirafondi che


escono dalle fondazioni o dal muro sottostante e
che sono accessibili da un solo lato della
parete per poter con dadi e controdadi regolare
la verticalit della parete e bloccarla per
poter proseguire il montaggio, indipendentemente
dal getto di sigillo, che pu essere iniettato in
seguito.

Figura 4. Schema del sistema Kaptor per Domus.

Tale dispositivo consiste nel formare una Figura 6. Spinotti, saldature e traversi di
gabbia di armatura con 4 barre di spigolo con collegamento consentono al solaio Domus di
diametro variabile da 16/18/20 (prima serie) e ottenere il piano rigido allintradosso, concedendo
24/25/26 (seconda serie) che si innestano nelle di utilizzare il vano tra tegolo e tegolo per
piastre posizionate alla base del sistema Kaptor. unimpiantistica ispezionabile.
Il vano sopra le piastre che dava accesso al
bloccaggio del dado sul tirafondo, poteva rimanere
senza getto, purch nel calcolo della sollecitazione
del pilastro si escludesse la superficie occupata
del vano, che alla fine va chiuso da un normale
coperchio tipo scatole elettriche.
Laccesso ai dadi di collegamento pu cos
consentire non solo il bloccaggio del muro e la
continuit delle armature verticali, ma anche
leventuale smontaggio in previsione di una
ricollocazione delledificio in altra sede, cio la
struttura completamente smontabile e
recuperabile, con ci consentendo un intervento di
emergenza con una collocazione provvisoria,
offrendo una abitazione del tutto confortevole, in
luogo di tende o roulettes.

Figura 8. La notevole precisione nel


posizionamento del sistema Kaptor nel cassero
viene ottenuta avvalendosi di dime di base e di
sommit bloccate sulle sponde e di dime di
controllo che allatto della produzione in
stabilimento verificano che la distanza tra i
collegamenti Kaptor sia esatta.

Piano rigido con solaio senza cappa

Figura 7. Schema di armatura verticale con il


sistema Kaptor di una tipica parete irrigidente.

In particolare, il collegamento Kaptor messo a


punto consente di estendere la zona di duttilit del
muro ad un intero piano, nel caso di realizzazione
di edifici pluriplano in zona sismica.
La notevole precisione richiesta nel montaggio
di questi elementi quella prevista per le strutture
metalliche e la tolleranza di collegamento vale 5 Figura 9. Nel sistema Domus Dry, la sezione
mm. verificata a compressione del pilastro quella
Tale precisione difficilmente ottenibile anche ridotta di 2,5 cm per lato che consente al tegolo di
operando in stabilimento con casseri molto precisi, solaio di penetrare per tutta la sua larghezza di 2
se non ci fosse un ricorso sistematico a dime di cm nel muro senza appoggiarsi. Il pilastro armato
posizionamento delle piastre e dei tirafondi del con il Kaptor quindi ha un lato di soli 20 cm nella
sistema Kaptor. verifica a compressione.
Mentre nella soluzione Domus precedente i
solai erano solidarizzati ai muri dal getto del
cordolo che inglobava le nervature del solaio, ora il
solaio viene fissato al muro da appositi spinotti,
che attraversano la nervatura che entra nelle
tasche previste in sommit del muro.

Figura 11. Giunto tra 2 tegoli di solaio, per poter


allineare le ridotte differenze di monta a), per poter
realizzare il collegamento saldato al fine di
ottenere allintradosso del solaio il piano rigido b),
e poter scegliere se sigillare il giunto per ottenere
un intradosso perfettamente piano oppure lasciare
il giunto a vista, con il profilo in alluminio
multiforato.

Figura 10. DOMUS-DRY - Sezione verticale in


corrispondenza della tasca di appoggio del solaio,
per muri centrali a) e per muri laterali b). Linserimento di un speciale profilo in alluminio
multiforato concede di lasciare i giunti a vista, con
Uniniezione di malta rende solidale il muro e il la possibilit di utilizzare i fori per appendere dei
tegolo attraverso lo spinotto. carichi, oppure di sigillare e rasare i giunti con
Si ottiene il piano totalmente rigido collegando malta che non si pu staccare e non cavilla.
a tratti i solai tra di loro, con uno speciale Il piano rigido ottenuto con saldatura tra i tegoli
collegamento che ha anche il compito di e spinottamento delle nervature sul muro stato
permettere la facile regolazione della planarit sperimentato nella struttura pluriplano Safecast,
dellintradosso. sottoposta a sismi con accelerazioni elevate senza
Siccome il solaio deve per essere che il piano rigido evidenziasse alcun degrado.
perfettamente orizzontale (senza monta), Per solai oltre gli 8 m o nel caso di solai
necessario fare un calcolo preciso di accostati di luce differente, oppure per tegoli
deformazione e compensare i 2 3 mm di diversamente caricati, stata prevista la possibilit
differente deformazione con semplici operazioni di realizzare un traverso di collegamento dei tegoli
dallalto che consentono di ottenere un soffitto che ripartisse i carichi in modo uguale su tutti i
perfettamente orizzontale senza alcun scalino tra solai.
2 elementi di solaio.
Figura 12. Traverso irrigidente del solaio con tegoli Domus, realizzato con profili di acciaio saldati a piastre
inserite in mezzaria degli elementi di solaio

BIBLIOGRAFIA
[1] ALBERTO DAL LAGO: Innovativo sistema
di prefabbricazione civile di elevata qualit,
16 Congresso CTE Parma, 10 novembre
2006

[2] ALBERTO DAL LAGO: Sistema di


prefabbricazione di pareti a fori verticali, 16
Congresso CTE Parma, 10 novembre
2006

Contatti con gli autori:

Alberto Dal Lago: adallago@dlc.it


Figura 13. Vista dal basso del sistema di
regolazione della verticalit del muro, utilizzando
una speciale chiave appositamente fornita

In definitiva, con queste modifiche al


precedente Domus, si realizzato un sistema per
edilizia civile chiamato Domus Dry che assicura
un montaggio a secco delle strutture, per
consentire, accanto ad una elevata velocit di
montaggio senza interruzioni dovute al clima
anche un assemblaggio dei componenti
totalmente rifiniti in stabilimento, sicch
possibile far coincidere la consegna delledificio
con la fine del montaggio.
INNOVATIVO PROCESSO DI condizioni del vivere in relazione alle
trasformazioni che il nucleo familiare
COSTRUZIONE AD ALTA inevitabilmente pone nellarco temporale della sua
INDUSTRIALIZZAZIONE: esistenza.
LA RICERCA ALER Ugualmente larticolazione spaziale e
volumetrica delledificio deve offrire anche la
possibilit di ricavare spazi di tipo collettivo
ALBERTO DAL LAGO, DLC S.r.l-Milano complementari allo spazio privato degli alloggi nei
EMILIO PIZZI, Politecnico di Milano quali rinvenire nuove occasioni di aggregazione
attraverso la possibilit di usi molteplici.
Per questo motivo la ricerca si sviluppata a
SUMMARY partire dalla attualit di impiego di un sistema
edilizio ad elevata industrializzazione (Domus) in
grado di assicurare oltre che una qualit di
Changes characterizing our society include an finitura fortemente differenziata in relazione alle
ageing population, urban migration towards big cities, esigenze, anche una rapidit di assemblaggio pur
our lifestyle and work. These changes often make nel rispetto dei criteri di sicurezza fissati dalla
traditional building approaches obsolete. vigente normativa sismica.
The existing building stock cannot totally satisfy Il sistema che prevede ladozione di pannelli
the changed needs and new projects ask for careful verticali cavi con successivi getti integrativi in
valuations and new operating tools. opera per la solidarizzazione tra gli elementi e di
In order to face the change, a feasible solution solai precompressi di grande luce (12 mt) rivolto
could be obtained by introducing the requisite of a facilitare le molteplici disposizioni distributive
flexibility within both the design process and the previste dalla gamma dimensionale degli alloggi
construction technology of a building. By adopting a ma anche dalle variazioni distributive che possono
computational design methodology and an essere operate nel tempo in accordo con le
industrialized construction technology is possible to
modalit duso dei complessi abitativi.
realize adaptive buildings, or buildings that can modify
La conformazione cava degli elementi
their characteristics according to the changing
orizzontali precompressi unitamente alle cavit
boundary conditions. The paper summarizes the
management of adaptive/flexible buildings through the presenti negli elementi verticali consentono una
use of customized design tools, paying special alta integrabilit impiantistica per quanto attiene le
attention to structural, energetic and technological reti di scarico e le reti di distribuzione orizzontali.
issues. La ricerca ha inteso esplorare quindi in
relazione a questi contenuti di attualit della
soluzione costruttiva industrializzata la
1. SINTESI DEL RISULTATO DELLA propensione allimpiego in contesti caratterizzati
anche da condizioni climatiche tra loro diverse e
RICERCA SVOLTA PER CONTO DI
nel contempo valutare la fattibilit di interventi di
ALER MILANO grande dimensione a scala urbana aventi quale
presupposto di sostenibilit la riduzione dei costi,
Una delle maggiori sfide poste allarchitettura il forte contenimento degli impatti, la riduzione dei
contemporanea quella di saper rispondere ad consumi energetici, la versatilit aggregativa delle
una domanda di strutture abitative flessibili e soluzioni di edificio, ma soprattutto la capacit di
fortemente adattive alle diverse condizioni dei offrire un habitat di qualit fortemente integrato
contesti (culturali, climatiche, ambientali) senza con il tessuto urbano (Smart Cities)
rinunciare alla prefigurazione di un habitat capace
di rappresentare le speranze e aspirazioni della
contemporaneit.
2. ALLOGGI ADATTIVI
La definizione di nuovi modelli abitativi deve
fondarsi dunque sulla riconosciuta necessit della
La componibilit del sistema di alloggi ai
costituzione di un sistema edilizio capace di
diversi piani si fonda sullimpiego del sistema
prefigurare spazi adattivi ai cambiamenti delle
strutturale a setti con impalcati di grande luce.
esigenze di uso da parte dei nuclei di utenti. Si
Grazie ad essi ipotizzabile sia la combinabilit di
tratta di fornire risposte adeguate non solo alle
tagli di alloggi differenti sia la possibilit di
differenti aspettative di un mix sociale oggi
preordinare possibili incrementi dello spazio
fortemente differenziato ma anche di far si che lo
abitativo privato aggregando allabitazione spazi
spazio abitativo possa accompagnare le
distributivi collettivi lasciati liberi dal sistema di presenti nella soluzione costruttiva del progetto
aggregazione e dal mix di differenti tagli tipo risponde ad un principio di assemblaggio
ipotizzato. delle stratificazioni a secco.
Ciascuna delle diverse tipologie dimensionali Tale impostazione rivolta a consentire
di alloggi risponde ai requisiti di adattabilit e eventuali variazioni delle prestazioni dei
visitabilit ai fini della massima fruibilit. Limpiego componenti nel tempo in relazione al
di elementi di separazione leggeri inoltre facilita la modificazione delle norme vigenti o in relazione
possibilit di modificare lassetto distributivo in alle differenti condizioni che sipossono
accordo con le esigenze del nucleo familiare. determinare in contesti edilizi tra loro differenti.
Il sistema abitativo pu trovare un suo Lutilizzo di una tecnologia stratificata a secco
complemento nel sistema degli spazi collettivi che consente altres di facilitare la sostituzione delle
ai diversi piani riconnettono il sistema distributivo finiture da parte degli utenti in accordo con le loro
centrale con i differenti fronti. esigenze.
Questi spazi possono essere facilmente Inoltre la tecnologia a secco consente una
confinati attraverso confinamenti trasparenti agevole ispezionabilit e modificabilit delle reti
apribili realizzando altrettanti locali ad uso impiantistiche.
collettivo in relazione alle esigenze di gestione
delledificio.
5. ATTENZIONE AL CICLO DI VITA
DEGLI EDIFICI E AI RELATIVI
3. FLESSIBILITA COSTI DI ESERCIZIO E GESTIONE
NELLOTTICA DELLA
Il sistema DOMUS stato concepito in modo
da risolvere compiutamente le esigenze di
SOSTENIBILITA AMBIENTALE
flessibilit allinterno degli spazi abitativi.
In particolare grazie alla distribuzione Linsieme degli elementi componenti (sistema
orizzontale del sistema impiantistico e allimpiego costruttivo strutturale e completamenti) si
di partizioni attrezzabili possibile variare con caratterizza attraverso un principio di
semplicit lassetto distributivo delle singole unit assemblaggio a secco dei manufatti rivolto a
abitative. ridurre al minimo gli sfridi in fase operativa ma
Le modificazioni della pianta degli alloggi anche facilitare la manutenibilit / accessibilit
vengono assecondate anche dalla possibilit di /agevole sostituibilit delle parti. La scelta dei
introdurre corrispondenti variazioni nellinvolucro materiali ricaduta su componenti e manufatti ad
esterno che potrebbe essere costituito da elevata durabilit tenendo contemporaneamente
elementi a secco e pu essere variato attraverso conto della possibilit di riuso degli stessi a fine
la creazione di nuove aperture finestrate ovvero la vita.
chiusura di elementi trasparenti di finestra o Al fine inoltre di ridurre i costi di gestione
ancora la chiusura e modificazione di elementi di larticolazione del sistema prevede tra laltro il
loggia. Il principio di flessibilit riguarda anche la possibile larretramento e corrispondentemente la
possibilit di modificare nel tempo la superficie protezione agli agenti atmosferici delle superfici
degli alloggi in accordo con le esigenze di crescita finestrate attraverso il sistema di logge verso
e sviluppo del nucleo familiare attraverso la lesterno.
compensazione di spazi di uso collettivo che Lottimizzazione dei costi di gestione viene inoltre
vengono acquisiti dallunit abitativa. garantito dalle scelte di isolamento termico
Analogamente nel caso di nuclei familiari il cui continuo esterno delledificio con impiego di
numero di componenti dovesse subire una manufatti a stratificazione multipla in materiali
riduzione possibile ipotizzare compensazioni di diversi.
spazio abitativo a favore di altre unit o dello
spazio collettivo delledificio.
6. CONTROLLO E CONTENIMENTO
DEI COSTI E DEI TEMPI DI
4. STRATIFICAZIONI REALIZZAZIONE
TECNOLOGICHE CON
ASSEMBLAGGI A SECCO La riduzione dei costi operata una diretta
conseguenza nelle modalit di assemblaggio a
Il sistema dei completamenti e delle finiture secco dei manufatti che non richiedono la
realizzazione di opere provvisionali (ponteggio) in Particolare attenzione stata data ai fattori di
tutte le fasi di realizzazione dellopera. I manufatti esposizione al soleggiamento naturale in modo da
di facciata anche di grande dimensione ( attenuare i carichi di soleggiamento estivo, ridurre
consentono alta velocit di realizzazione grazie i fenomeni di irraggiamento per ridurre gli effetti
alla concezione pre-cast ed alla leggerezza degli dellisola di calore, ed ottimizzare gli apporti solari
stessi che non richiede organi di sollevamento di gratuiti attraversi la realizzazione di serre a
particolare impegno. chiusura delle logge.
La stima dei tempi sulle diverse soluzioni Si intende inoltre valorizzare allinterno degli
tipologiche progettate porta da ipotizzare una edifici il contributo della illuminazione naturale
durata temporale delle attivit, fatta esclusione per attraverso limpiego di aperture a tuttaltezza.
la realizzazione delle opere di sotterraneo da
valutare in relazione alle caratteristiche del sito, in
giorni 180 naturali consecutivi. 8. MODELLI RESIDENZIALI A SCALA
DEL QUARTIERE
7. OTTIMIZZAZIONE La ricerca ha esplorato oltre alla possibilit di
DELLEFFICIENZA ENERGETICA E articolare differenti assetti organizzativi degli
DELLE PRESTAZIONI ACUSTICHE, edifici anche lo sviluppo di aggregazioni edilizie a
BASSA EMISSIONE DI CO2, scala di quartiere.
MINIMIZZAZIONE Lintento era quello di valutare sia sotto il
profilo realizzativo dei tempi e degli impatti sia
DELLINQUINAMENTO sotto il profilo gestionale degli interventi le
potenzialit di impiego del sistema.
Le scelte tecnologiche costruttive operate Sono state avanzate differenti soluzioni che
nella definizione del sistema discendono da un discendono dallo sviluppo di una porzione di
approccio climaticamente responsabile e sono territorio urbano sulla quale sono state formulate
orientate a principi di ecosostenibilit ed eco ipotesi di valutazione della sostenibilit
compatibilit. Nellaffrontare il dimensionamento ambientale.
delle soluzioni di involucro ci si attenuti al Si tratta di uno sviluppo a carattere meta
rispetto di requisiti cos come definiti dalla Legge progettuale che tuttavia anticipa con efficacia molti
Regionale 9 marzo 2007, n.4 in applicazione dei caratteri di possibili ipotesi di intervento
dellAllegato B della DGR n.2398 del 31 luglio edilizio.
2008. In particolare si perseguito lobbiettivo di
una drastica riduzione dei consumi energetici sia
attraverso la scelta di volumi estremamente
compatti sia attraverso interventi sullinvolucro e
sulle tecnologie impiantistiche.
Per quanto riguarda linvolucro le soluzioni
adottate sono rivolte a ridurre al minimo i fattori di
termodisperdimento ed a migliorare le condizioni
di comfort interno. Nelle parti trasparenti Contatti con gli autori:
previsto limpiego di siatemi di serramenti ad alta
efficienza energetica e lintegrazione di sistemi di Emilio Pizzi: emilio.pizzi@polimi.it
schermatura ed ombreggiamento esterni per le Alberto Dal Lago: adallago@dlc.it
superfici pi esposte allirraggiamento.
Esempi di combinabilit delle gamme dimensionali degli alloggi in una torre
to
RICERCA SAFECAST:
PROBLEMATICHE
RISCONTRATE CONFRONTANDO
PROGETTO E PROVE SISMICHE

ALBERTO DAL LAGO, DLC srl Milano


BRUNO A. DAL LAGO, Politecnico di Milano

Figura 1. Da destra a sinistra, Prof. G. Toniolo,


SUMMARY Ing. A. Dal Lago e Ing. P. Negro.
Alle loro spalle, la struttura pluriplano provata al
Within the SAFECAST Research project, a laboratorio Elsa/JRC di Ispra nellambito del
large experimental campaign on the real time progetto di Ricerca Safecast.
behaviour of a full scale multi-storey precast frame
mounted in the Elsa/JRC laboratory can give
straightforward suggestions for a relaunch of the
precast concrete industry in the realization of
multi-storey prefabricated structures.
2. PIANO RIGIDO DI COPERTURA
The 3-storey dry assembled structure, without
E stato realizzato un piano di copertura dove i
cast-in-situ slab, with dowel and mutual weld
tegoli non erano accostati, ma distanziati per
connections to realize a rigid diaphragm, the flat
lasciare un lucernario di larghezza pari alla
slab at the intrados, the stable straight floor
larghezza del tegolo.
members without camber, the adaptation of hinged
Si cos simulata una tipica struttura di
nodes to clamped, the reduction of the nodal
copertura industriale, dove per ottenere il piano
moments with respect to the cast-in-situ
connesso e rigido si previsto che ogni tegolo
technology, the freedom to choose wherever and
fosse bloccato alla trave con 2 spinotti.
whenever to adapt the nodes to clamped, displays
important subjects that confirm the great
advantages of prefabrication especially in seismic
area with respect to the traditional cast-in-situ
structures.

1. INTRODUZIONE

La ricerca Safecast ha concentrato sulle prove


sismiche di un telaio pluriplano prefabbricato una
serie di sperimentazioni che possono dare molti
spunti interessanti, soprattutto se messi in
relazione alla progettazione strutturale che ha
riguardato ledificio, al di l del risultato gi diffuso
che la struttura prefabbricata in zona sismica pu
avere grandi vantaggi rispetto alla normale
struttura monolitica gettata in opera [1].
Dando per scontato che il lettore sia a
conoscenza del tipo di struttura e dei 4 schemi
strutturali su cui in laboratorio si applicato il Figura 2. Pianta della copertura della struttura
sisma [2] (telaio a 3 piani con 2 pareti irrigidenti, Safecast, su maglia pilastri di 7x7 m. Si voluto
con travi incernierate ai pilastri, con travi di realizzare il piano rigido di copertura anche con
copertura incastrate ai pilastri e con tutte le travi tegoli di solaio distanziati. Sono evidenziati gli
incastrate), affrontiamo una decina di temi che spinotti che collegano le travi al capitello dei
tratteremo separatamente. pilastri e i tegoli dalle travi.
Nellipotesi che 2 spinotti creassero un incastro Con la precauzione di evitare appoggi su
perfetto sul piano orizzontale si verificato un neoprene, adottando piastre metalliche inserite nel
preciso modello di calcolo basato sugli getto, gli spinotti calcolati con unelevata sicurezza
spostamenti per cui la deformazione del piano hanno risposto appieno alla funzione di realizzare
fosse molto prossima (~88%) a quella di un piano il piano rigido, mostrando danni trascurabili al
perfettamente rigido. termine della campagna sperimentale. E
Molto complesso stato invece il interessante notare come gli spinotti dei tegoli nei
dimensionamento a taglio degli spinotti di primi due piani, laddove il solaio era costituito da
collegamento tra trave e pilastro e tra tegolo e elementi accostati con saldature mutue, mostrano
trave (la combinazione pi gravosa si avuta per tutti una piccola fessura orientata come il tegolo,
la prima configurazione con 2 pareti irrigidenti) mentre gli spinotti dei tegoli di copertura, laddove il
riscontrando valori di taglio di entit decisamente solaio era composto da elementi distanziati,
variabile con valori maggiori in prossimit delle 2 presentano tutti 3 fessure, con due dirette a circa
pareti irrigidenti. 45 in aggiunta alla precedente. Tale quadro
fessurativo indica leffettivo funzionamento per
azioni combinate di taglio parallelo e
perpendicolare il tegolo.

3. PROGETTAZIONE DEI PIANI RIGIDI


INTERMEDI

(a)

Figura 4. Pianta del piano a quota 3,20 m. Sono


evidenziate le saldature tra i tegoli e gli spinotti di
collegamento tra tegoli e travi e tra travi e pilastri.

I 2 piani intermedi sono stati realizzati con


(b) elementi di solaio accostati, senza gettare alcuna
cappa.
Figura 3. Schemi delle micro-fessurazioni I solai erano di 2 tipi. Quello a quota 3,20 m
riscontrate al termine delle prove in era realizzato accostando la soletta inferiore degli
corrispondenza degli spinotti. (a) spinotti dei tegoli elementi di solaio tipo Domus, senza interporre
dei primi due piani, (b) spinotti dei tegoli del piano coppelle superiori tra elemento ed elemento, con
di copertura, con tegoli distanziati (fessure ci ricercando il piano rigido nei 5 cm di spessore
evidenziate con pennarello). dellintradosso dei tegoli.
Una sottostima importante delle azioni di piano
stata causata dalla scarsa affidabilit dellanalisi
dinamica modale nel predire tali forze per strutture
con importante contributo dei modi di vibrare
superiori al primo [3].
Oltre alle saldature tra tegolo e tegolo, ogni
tegolo aveva 2 spinotti su ogni estremit, che lo
incastravano alla trave nel piano orizzontale.
Questi spinotti, di diametro decisamente
inferiore a quelli del piano di copertura, sono stati
sollecitati da forze taglianti pari a 3 volte quelle
previste presentando danni trascurabili.
Nel piano a quota 4,40 stato posizionato, per
Figura 5. Estradosso del solaio a quota 3,20 m verificare unaltra soluzione di piano rigido, un
dove tra tegolo e tegolo non stata posizionata la tegolo a doppio T con lunica differenza che il
coppella di chiusura dei vani tecnologici. Sul piano rigido si realizzava sulla soletta
solaio, si notano i profili metallici che trasmettono destradosso.
le forze orizzontali al solaio

FORZA DI PIANO
I tegoli avevano ogni 2 m circa dei
collegamenti saldati in modo che non fosse
possibile lo scorrimento dei bordi del tegolo e che
fosse praticamente nulla la deformazione sul
piano orizzontale del tegolo, tra 2 saldature.
Pur con saldature eseguite da una normale
squadra di montaggio e per questo mal eseguite,
sotto una spinta massima decisamente superiore REAZIONE DI TAGLIO
a quella ipotizzata nei calcoli. solo poche di esse si SUGLI SPINOTTI
sono rotte, probabilmente per cause imputabili alla
modalit di esecuzione della prova, e si TRAVERSO DI TESTATA
riscontrata fessurazione del calcestruzzo intorno al
punto di saldatura, mostrando comunque la loro
efficacia nellirrigidire il piano.

Figura 7. Traverso rigido che riporta lazione di


piano come taglio sugli spinotti.

A parit di saldature e di spinotti, si verificato


che contrariamente alla testata piena tra i 2
spinotti del tegolo Domus, il tegolo TT non aveva
tra le 2 nervature allappoggio, alcuna chiusura di
testata.
Lazione di piano a livello della soletta
superiore si sarebbe portata a taglio sullo spinotto,
con un elevato momento flettente, insostenibile
Figura 6. La foto scattata dallalto evidenzia la dalla soletta di 5 cm, se non si fosse provveduto a
fessurazione locale del calcestruzzo in realizzare dopo il getto un traverso di testata del
corrispondenza delle unioni saldate dopo tegolo TT, cosa assolutamente sconsigliabile in
lapplicazione di numerosi terremoti una produzione di serie.
4. PARETI IRRIGIDENTI CHE
RICEVONO LA SPINTA SISMICA DI
PIANO PER CONTATTO IN
COMPRESSIONE

(a)

Figura 9. Schema delle azioni di piano trasmesse


tramite il dente della trave unicamente in
compressione, calcolato con il sistema modale.
Nella realt, le massime forze di piano misurate
durante il sisma al I e II livello sono quasi 3 volte
maggiori di quelle calcolate.

Questa soluzione molto interessante per


creare un montaggio a secco delle pareti di
controvento e si visto chiaramente durante la
prova che tra parete e dente di contrasto si creava
dal lato opposto alla spinta uno spazio fino a 1 cm.
Si verificato che pur sigillando lo spazio tra
(b) dente della trave e parete con malta ad alta
resistenza, il dente della trave si ampiamente
Figura 8. Foto a) dettaglio al termine della prova fessurato quando lazione sismica ha deformato il
con PGA = 0,15g della malta ad alta resistenza pannello, con lunica linea di contatto che si
gettata in opera tra muro e dente della trave, e foto portata per la rotazione del muro sulla parte
b) dellimportante lesione strutturale al termine inferiore del dente.
della prova con PGA = 0,30g. In questo caso stato disposto un errato
dettaglio costruttivo. Una piastra metallica inserita
Si voluto sperimentare la possibilit di nel dente, con collegato un quadrotto di 2 cm di
trasferire le forze di piano alle 2 pareti irrigidenti, spessore, avrebbe garantito il trasferimento delle
inserendo la parete composta da 3 muri Master azioni di piano al dente in posizione centrale.
nello spazio che risultava togliendo il dente della
trave.
NEOPRENE

Figura 10. Particolare del quadrotto di acciaio che


avrebbe potuto trasmettere al muro il carico di
piano sempre in asse al dente della trave.
Figura 11. I 3 muri Master sovrapposti dando
Si comunque verificata la possibilit di continuit allarmatura verticale con il sistema
trasferire alle pareti rigide le azioni di piano solo in Kaptor sono stati schematizzati come 3 portali
compressione, il che molto importante quando si sovrapposti, controventati da una croce di S.
ha un montaggio strutturale a secco, tipico della Andrea.
prefabbricazione industriale e commerciale, cio
quando non previsto un piano rigido ottenuto con
il getto della cappa sopra gli elementi prefabbricati.
Tale possibilit evita non solo di dover
collegare solaio e parete a trazione, ma anche
evita di dover avere delle armature a taglio tra
solaio e parete.

5. PARETE PREFABBRICATA AD
ELEVATA DUTTILITA

Le due pareti irrigidenti sono state realizzate


sovrapponendo 3 muri Master, cio un elemento
prefabbricato di muro, definibile come sistema
innovativo per cui stato richiesto un certificato di
idoneit tecnica allimpiego.
La prova sismica effettuata servita per
valutare la correttezza dello schema di calcolo
adottato,
Linnovazione consiste nel creare un muro
dove tutti i carichi (nel caso di prova, il solo peso
proprio), sono costretti a passare sui pilastri
laterali, e dove la parete tra i 2 pilastri funge da
tirante e puntone.
In fase di progetto stata dimensionata
larmatura del tirante in modo che si abbia
contemporaneamente il raggiungimento dello
snervamento dellacciaio sia alla base del muro
sia sul tirante diagonale.

Figura 12. Parete ad elevata rigidezza costituita


da 3 muri Master sovrapposti, montati nel
laboratorio Else, sottoposto a prove sismiche.
Mentre la zona critica, ad altezza di interpiano,
si fessurata attivando un notevole assorbimento MALTA TIPO EXOCEM
energetico, la parete lungo il tirante si fessurata
ugualmente, ma con apertura ridotta di fessure, e
con un interessante incremento della
deformazione del muro, garantendo una pi ampia
duttilit.
A prova avvenuta (sisma con accelerazione di
progetto di 0,3 volte laccelerazione di gravit e
con q = 3) si sono evidenziate le fessurazioni, che
danno un quadro esatto delle zone di dissipazione
energetica al piede dei pilastri e sulla parete tra i 2
pilastri.

ZONA COMPRESSA
ALL'ATTACCO
TRAVE-PILASTRO

Figura 14. Si evidenzia come gli spinotti siano


inseriti nelle nervature, mentre le barre degli
attacchi Kaptor passano in asse al pilastro e il
getto di sigillo realizzato in corrispondenza al
pilastro.

Si quindi creato lappoggio tra capitello e


trave in corrispondenza delle nervature, e uno
Figura 13. Quadro fessurativo della parete dopo le spinottamento a met spessore delle 2 nervature,
prove sismiche (fessure evidenziate con ma il sigillo con malta tra trave e pilastro stato
pennarello). individuato a cavallo della mezzeria e larmatura di
momento stata realizzata con il sistema tipo
Kaptor rigorosamente in asse pilastro.
Tale soluzione si pu schematizzare a livello
6. PROGETTAZIONE DEL NODO normativo come una trave a sezione cava, ma con
il suo asse geometrico coincidente con lasse del
INCASTRATO TRA PILASTRO E pilastro e con le armature passanti sempre in asse
TRAVE DOPPIA al pilastro.

La particolare struttura che si utilizzata e che 7. CONTROLLO DEI PARAMETRI



ha preso il nome commerciale di Pandal , realizza
un incastro dove 2 nervature passano a circa 1 m
q e NELLA STRUTTURA
dallasse del pilastro, cosa del tutto vietata dalle TOTALMENTE INCERNIERATA
norme, ma anche impossibile da realizzare,
poich con il momento flettente al nodo Rese inefficaci le pareti irrigidenti della prima
leccentricit dellazione di trazione delle barre prova, stata assoggettata ad analogo sisma la
longitudinali, fortemente eccentriche, avrebbe struttura tutta incernierata
portato ad una torsione insostenibile sulla Nella fase di progettazione, la struttura
mensola. evidenziava un valore di oltre 0,3, non
accettabile, e una verifica di danno fuori norma.
Riportando il problema al Prof. Toniolo, si
stabilito di procedere ugualmente dopo aver
verificato lentit dei momenti del secondo ordine e
considerando che la elevata deformabilit della
struttura non poteva recar danno agli inesistenti
tamponamenti.
La prova ha confermato lelevato spostamento verificare, anche se lo stato fessurativo dei pilastri
della struttura senza rilevare alcun problema. sopra e sotto il nodo risultava in genere
Resta linformazione non trascurabile che la compatibile con una tensione dellacciaio non
struttura provata, per accelerazioni sismiche non snervato.
inferiori a 0,25 g non secondo le attuali In realt, lo spazio lasciato tra trave e capitello
normative realizzabile. del pilastro stato progettato troppo ridotto (2 cm
N, per esperienza progettuale, sarebbe 1) e la malta di sigillo non sempre penetrata
sufficiente aumentare la sezione dei pilastri, in nella parte inferiore sicch in numerosi nodi si
quanto laccresciuta rigidezza porterebbe ad azioni realizzato un incastro parziale.
sismiche maggiori. Anche questa unimportante esperienza, in
quanto sarebbe stato sufficiente creare degli
incavi nel capitello o lasciare delle guaine zigrinate
8. DIFFICOLTA DI DIMENSIONARE E da iniettare per poter garantire il corretto
riempimento della zona inferiore dello spazio tra
RAZIONALIZZARE LE ARMATURE
capitello e trave.
DINCASTRO
Il quadro dei momenti concorrenti ai nodi, su
due pilastrate di bordo e su una centrale,
estremamente complesso, quando si inserissero
per giunta anche i carichi variabili a scacchiera
che nella prova sismica non erano presenti.
Qui si verificata per ogni livello e per le 2
pilastrate (centrale e laterale) una lieve differenza
tra larmatura superiore e inferiore, dovuta a
momenti che nascevano solo dalle azioni sismiche
e dalle mensole, perch tutta la struttura stata
montata in semplice appoggio. (a)
Si preso il maggior momento al lembo
superiore e inferiore sui pilastri laterali, e si
estesa la stessa armatura a tutti i nodi di quel
livello e di quella pilastrata.
Purtroppo il monitoraggio della struttura
durante la prova non stato esteso al controllo
della tensione di snervamento nellacciaio, per cui
non si controllato il progressivo raggiungimento
di plasticizzazione dei vari nodi, soggetti a diversi
momenti dovuti al sisma, anche se a fine prova si
verificato che tutti i nodi erano entrati in
plasticizzazione sulla zona critica della trave.

(b)

Figura 16. Rilievo in fase di demolizione di (a)


nodi correttamente riempiti con malta e (b) nodi
riempiti solo nella porzione superiore.
Si notano i fori dei bulloni che collegavano la trave
al pilastro

9. LA SICUREZZA DELLA
Figura 15. Testata della trave con collegamenti STRUTTURA
Kaptor sia al lembo superiore che inferiore.
La sicurezza complessiva della struttura non
stata mai misurata, anche perch nelle 4 prove
Anche il criterio della gerarchia delle resistenze sismiche si raggiunto uno stato fessurativo
sui nodi del 1 e 2 livello, non si potuta assolutamente lontano da ogni pericolo.
Anche nel funerale della struttura, pur avendo
raggiunto lo spostamento massimo consentito
dalla strumentazione (con rapporto di
spostamento massimo di interpiano pari a 6%),
non stata raggiunta la rottura in alcun elemento.
E comunque interessante riportarvi la
sensazione che il calcolo sismico agli stati limite
abbia nella sua formulazione normativa una
sicurezza molto elevata, ammesso che i criteri di
gerarchia delle resistenza siano correttamente
applicati.

10. ARMATURA NELLE TRAVI


Nei criteri con cui si attribuisce al collegamento Figura 17. Tipica fessurazione riscontrata sui
bullonato una sovraresistenza e si determina nella lembi superiore ed inferiore delle travi dovuta alla
trave incastrata al pilastro una zona critica non aderenza delle armature longitudinali, che
dissipativa occorrerebbe assolutamente impedire hanno espulso il sottile strato di calcestruzzo che
che nella zona critica oltre alle barre di continuit le circondava.
ci fossero altre armature, che impedirebbero che
lo snervamento dellacciaio avvenisse sullintera
lunghezza della zona critica.
11. TEGOLI E TRAVI A
Ma la trave prefabbricata precompressa, con
zona critica estesa 1,5 volte laltezza, prima di DEFORMAZIONE CONTROLLATA
essere incastrata al pilastro, deve
necessariamente avere sia unarmatura inferiore Il calcolo strutturale eseguito prima su una
capace di assorbire lo sforzo di taglio e che si struttura con travi isostatiche durante il montaggio
sovrappone ai trefoli presenti sia unarmatura e poi con una struttura che cambia vincoli,
superiore che assorbe le trazioni iniziali in fase di realizzando i collegamenti per incastrare le travi,
scassero. non concede di sovrapporre gli effetti, perch
La soluzione del problema consiste nel mettere occorre tener conto che la viscosit del
nelle barre una guaina che annulli laderenza calcestruzzo tende nel tempo a dimenticarsi dei
lungo una lunghezza che diventa parametro vincoli diversi che si avevano allatto del
chiave di progetto, in tal modo concentrando le montaggio secondo il noto meccanismo di
fessurazioni allinizio della trave e allontanando la riacquisto del regime principale.
possibilit di avere una fessurazione estesa a tutta Per poter sommare gli effetti dei 2 schemi
la zona critica, pur mandando in plasticizzazione le strutturali differenti, occorre che le strutture
barre per unampia lunghezza. orizzontali nel tempo non subiscano rotazioni
Durante la sperimentazione, le connessioni si viscose delle estremit, o, con pi chiara
sono effettivamente comportate in tale modo, in enunciazione, che la monta o la freccia delle
quanto, non essendo stato realizzato il getto di strutture nel tempo non subisca variazioni.
sigillo dello scasso della connessione, le barre Tale caratteristica non raggiungibile con
ricoperte da una sottile pellicola di calcestruzzo la elementi in C.A. normale, mentre possibile con
hanno espulsa, lavorando effettivamente come se elementi in C.A.P., pilotando la precompressione
non fossero aderenti per un tratto di circa 30 cm. in modo che sotto i carichi permanenti gli elementi
Il quadro fessurativo tipico riscontrato indica precompressi siano stabili nel tempo.
infatti un comportamento imputabile al Nella struttura a 3 piani tale fenomeno non si
meccanismo di tentativo di sfilamento delle barre, poteva tenere sotto osservazione nel tempo, per
piuttosto che un comportamento flessionale di una cui stato realizzato un tegolo Domus lungo 12 m
tipica trave con barre aderenti. e alto 40 cm, calcolato per essere perfettamente
rettilineo al momento del montaggio e tale
rimanere anche nel tempo.
Figura 18. Tegolo Domus rimasto caricato con i carichi permanenti nel pianale di Ispra per oltre un anno,
rimanendo perfettamente piano, senza acquisire cio per viscosit n monte n frecce.

Lelemento prodotto in stabilimento stato Contatti con gli autori:


verificato riscontrando le variazioni delle tensioni
nei cavi, il rientro dei cavi al taglio dei fili e Alberto Dal Lago: adallago@dlc.it
landamento della resistenza nel tempo. Bruno Dal Lago: dallago@stru.polimi.it
Dopo 2 mesi di stoccaggio si misurata una
leggera monta di 2 mm.
Il tegolo stato poi portato a Ispra e
sottoposto al carico previsto in opera, e cos
rimasto fino ad ora nellambito di una prova a
lungo termine, senza presentare variazione alcuna
di deformazione

12. BIBLIOGRAFIA
[1] A. DAL LAGO: Sistema strutturale per telai
prefabbricati a nodi incastrati, 16 Congresso
CTE Parma, 10 novembre 2006

[2] A. DAL LAGO, B. DAL LAGO: Strutture


intelaiate ad assetto variabile, 18
Congresso CTE Brescia, 12 novembre
2010

[3] F. BIONDINI, A. TITI, G. TONIOLO, M.


VALENTE: Alcune note sullaffidabilit
dellanalisi dinamica modale nella
progettazione sismica di strutture in c. a.,
18 Congresso CTE Brescia, 12 novembre
2010
METODO DI CALCOLO DELLE La normativa europea ed italiana attualmente in
vigore prescrive metodi di determinazione la cui
TRASMITTANZE LINEICHE IN applicazione nel settore prefabbricazione a volte
PANNELLI PREFABBRICATI IN problematica. In questa memoria, dopo aver
illustrato sinteticamente questi metodi e discusso i
CALCESTRUZZO ALLEGGERITI limiti della loro applicabilit a prodotti come i
pannelli prefabbricati, presentiamo uno studio
DAVIDE LUSCIETTI, Universit di Brescia numerico sulla trasmittanza lineica associata a
ADRIANO MARIA LEZZI, Universit di Brescia cordoli e travetti presenti nei pannelli alleggeriti. In
particolare, analizzando i risultati di pi di un
migliaio di simulazioni da noi svolte, viene messa
SUMMARY in luce la dipendenza della trasmittanza lineica dai
seguenti parametri geometrici e termofisici:
Over the past years, in order to improve the larghezza del cordolo/travetto, spessore dello
thermal performance of building elements, rules of strato esterno di calcestruzzo e di quello interno,
construction have been issued and new limits of spessore dello strato di alleggerimento,
respect have been enforced. An example is the conduttivit termica del materiale di
value of the thermal trasmittance U, that alleggerimento. Si presenta infine un sistema di
producers of building elements have to declare correlazioni, facilmente implementabile in un foglio
and that must stay below prescribed thresholds. di calcolo, che permette di determinare senza
European standards propose two methods to richiedere alcuna simulazione numerica i valori di
calculate U. One of this method is simple, but its trasmittanza lineica necessari al calcolo della
use is not always allowed, the other requires time- trasmittanza termica dei pannelli di tamponamento
consuming numerical simulations. In this paper we alleggeriti attualmente prodotti.
present the result of a numerical study aimed to
propose simple correlations that avoid the need of
numerical simulations to compute the thermal
trasmittance of concrete precast panels.
2. METODI PER LA DETERMINAZIONE
DELLA TRASMITTANZA

1. INTRODUZIONE Con il ritiro della norma UNI 7357 [02] nel


dicembre 2006 la norma di riferimento per il
Negli ultimi anni la determinazione della calcolo della trasmittanza dei pannelli di
trasmittanza termica dei pannelli prefabbricati in tamponamento prefabbricati in calcestruzzo,
calcestruzzo ha presentato aspetti critici alle richiesta al produttore dal decreto MICA 2/4/98,
aziende che li producono. Da un lato, infatti, ai diventata la norma UNI EN ISO 6946 [03]. La
sensi del Decreto del Ministero Industria norma descrive un metodo approssimato per il
Commercio e Artigianato del 2 aprile 1998 calcolo della resistenza termica e della
(decreto MICA 2/4/98) [01] i produttori di pannelli trasmittanza termica dei componenti e degli
di tamponamento che pubblicizzino o vendano il elementi opachi per edilizia. Tale metodo (nel
loro prodotto facendo riferimento alle sue seguito Metodo Semplificato ) di tipo algebrico
propriet di isolamento termico devono ed facilmente implementabile in un foglio di
determinare e dichiarare la trasmittanza termica e calcolo.
la procedura di determinazione seguita deve
essere certificata da un organismo di
Certificazione di Prodotto. Dallaltro lato, 2.1. METODO SEMPLIFICATO
lattuazione della certificazione energetica degli
edifici, porta le azienda a dover fornire ai clienti o Il Metodo Semplificato, basato sulla cosiddetta
ai progettisti i valori di trasmittanza dei pannelli analogia elettrica, esatto quando applicato a
venduti. pareti costituite da strati omogenei, mentre un
Da un punto di vista tecnico, le difficolt nella metodo solo approssimato quando applicato a
determinazione della trasmittanza di un pannello pareti in cui siano presenti strati eterogenei come
sono dovute allalleggerimento, cio alla presenza nel caso, ad esempio, dei pannelli alleggeriti. Il
di uno strato centrale eterogeneo costituito dalle metodo fornisce anche un parametro e che
lastre di materiale di alleggerimento e dai cordoli e rappresenta un maggiorante dellerrore relativo:
travetti in calcestruzzo: i due tipi di materiale versione in vigore della norma UNI EN ISO
hanno conduttivit termiche molto differenti fra
-2
6946:2008 [03] limita luso del Metodo
loro, caratterizzate da un rapporto di ordine 10 . Semplificato ai casi in cui e 20%.
Ad una parete costituita da pi strati cos della differenza di conduttivit fra calcestruzzo e
come quella rappresentata in Fig. 1, il Metodo alleggerimento, e molto pi alto: 15~25% per i
Semplificato associa due resistenze: il limite pannelli a taglio termico alleggeriti, 20~40% per
superiore della resistenza termica totale da quelli alleggeriti
ambiente ad ambiente, RT , e il limite inferiore

della resistenza termica totale da ambiente ad



ambiente, RT . La resistenza termica totale da 2.2. COMPOSIZIONE DELLE TRASMITTANZE
ambiente ad ambiente della parete data dalla
media dei due limiti, Qualora si ritenga che le approssimazioni
'
R +R '' introdotte dal Metodo Semplificato conducano ad
RT = T T
(1) un risultato non sufficientemente accurato o
2
quando e > 20%, la UNI EN ISO 6946 suggerisce
luso di metodi numerici, rimandando alla norma
la trasmittanza della parete linverso di RT , UNI EN ISO 10211 [04] per le modalit di
esecuzione del calcolo.
1 In realt al termine metodo numerico che
U= (2)
RT riteniamo fuorviante, preferiamo lespressione
metodo basato sulla composizione di trasmittanze
mentre il maggiorante dellerrore la semidif- (nel seguito Metodo CT ). In molte norme relative
ferenza relativa, alla determinazione delle caratteristiche termiche
di edifici o loro parti (cfr. ad esempio la norma UNI
EN ISO 14683 [05]) il flusso termico trasmesso
RT' RT'' attraverso una parete o elemento di
e= (3)
2RT tamponamento opaco viene scritto come
q = HT (4)

Il limite superiore della resistenza, RT , si dove T la differenza di temperatura fra
calcola suddividendo la parete in porzioni (nel lambiente interno e quello esterno e H il
seguito section) costituite solo da strati omogenei coefficiente di dispersione termica della parete
e assumendo che le superfici che separano due (anche denominato coefficiente di accoppiamento
section siano adiabatiche. Per esemplificazione, termico e indicato con L),
applicando il metodo alla parete rappresentata in
Fig. 1, si introducono due section: porzione H= Ai U i + l j j + N k K (5)
i j k
ABBA, costituita da due strati omogenei,
NellEq. (5) Ai e Ui, lj e j, Nk e k sono
section a; porzione CCBB, costituita da tre
rispettivamente area e trasmittanza termica della
strati omogenei, section b; la superficie BB
i-esima section della parete, sviluppo lineare e
adiabatica. RT si calcola considerando le
trasmittanza termica lineica dello j-esimo ponte
resistenze termiche totali delle section tutte in
termico lineare, numero e trasmittanza termica
parallelo fra loro. In pratica, lapprossimazione
puntuale del k-esimo ponte termico puntuale.
introdotta consiste nel considerare il flusso
La trasmittanza media dellintera parete si pu
termico unidirezionale, perpendicolare alla parete,
calcolare dividendo H per larea complessiva della
uniforme allinterno di ogni section.
parete:
Il limite inferiore della resistenza, RT , si
H H
determina, invece, suddividendo la parete in strati, U= = (6)
assumendo che le superfici che separano due A Ai
strati siano isoterme e considerando in serie le Si osserva che ai fini del calcolo del
resistenze termiche degli strati stessi. In pratica, coefficiente di dispersione termica (o della
lapprossimazione introdotta consiste nel trasmittanza) di pareti o di elementi di
considerare superfici isoterme tutti i piani paralleli tamponamento la norma UNI EN ISO 14683
alla parete. Con riferimento alla Fig. 1, si permette di trascurare i ponti termici puntuali che
riconoscono tre strati di cui quello centrale risultino dallintersezione di due o pi ponti termici
eterogeneo. La resistenza di questo strato si lineari [05].
determina considerando in parallelo la resistenza Il Metodo CT consiste nel suddividere il
della porzione in calcestruzzo e quella della pannello in section e nel calcolarne le trasmittanze
porzione in materiale di alleggerimento. Ui. Successivamente, si determinano le
Quando le conduttivit dei materiali presenti trasmittanze lineiche j associate ai ponti termici
negli strati eterogenei sono dello stesso ordine di lineari costituiti dalle superfici di contatto fra
grandezza, il Metodo Semplificato costituisce alleggerimento e cordolo/travetto. Le trasmittanze
unottima approssimazione, con valori di e pari o lineiche si possono determinare numericamente
inferiori al 5~10%. Per i pannelli, invece, a causa seguendo le indicazioni della [04]. I ponti termici
puntuali non riducibili ad intersezioni di ponti In una porzione di involucro edilizio, di
termici lineari come ad esempio i connettori trasmittanza pressoch uniforme, si dice ponte
metallici che attraversano lo strato di taglio termico una zona in cui la trasmittanza stessa
termico non vengono qui presi in aumenta (in senso lato, varia) significativamente.
considerazione. Nei pannelli di tamponamento perimetrali, ad
esempio, i principali ponti termici sono localizzati
in corrispondenza delle nervature strutturali.
2.3. OSSERVAZIONI Unaltra definizione di ponte termico la
seguente: in una porzione di involucro caratteriz-
Determinare in modo rapido e semplice, zata da un campo di temperatura 1D, il ponte
possibilmente, la trasmittanza dei pannelli una termico una zona in cui il campo di temperatura
esigenza comune alle aziende di prefabbricati. 2D o 3D. Le due definizioni sono legate fra loro,
Una risposta a questa esigenza pu essere ancorch non equivalenti. Sulla seconda
costituita dallEq. (5), ma a condizione di definizione basata lEq (5): la prima sommatoria,
conoscere a priori o di poter determinare iAiUi, esprime il flusso termico attraverso
facilmente le trasmittanze lineiche di un pannello. linvolucro come somma dei contributi delle
A tal fine si pu costruire, mediante una serie di diverse section in cui suddiviso, considerate
simulazioni, un database (o abaco) delle come termicamente isolate luna dallaltra e
trasmittanze lineiche e puntuali associate ai ponti caratterizzate da un campo di temperatura 1D; le
termici pi frequenti nei pannelli attualmente altre due sommatorie, jljj e kNkk, rappresen-
prodotti. Il database deve essere relativamente tano le correzioni associate alle zone dove il
ampio poich molte sono le variabili in gioco: campo effettivo , rispettivamente, 2D e 3D.
spessore degli strati in cui pu essere scomposto Seguendo i dettami della norma [04], per
il pannello, conduttivit dei materiali utilizzati, determinare la trasmittanza lineica associata alle
larghezza di elementi strutturali quali travetti e nervature dei pannelli prefabbricati, ci si limitati
cordoli perimetrali. a considerare la porzione di pannello raffigurata in
Lobbiettivo della ricerca qui presentata non Fig. 1 Tale modello, 2D, rappresenta una generi-
tanto la creazione del database, quanto quello di ca nervatura di larghezza La , costituita di solo cal-
ottenere dal database per estrapolazione delle cestruzzo, contigua alla sezione alleggerita del
correlazioni approssimate per il calcolo della pannello, di larghezza Lb . Il modello geometrico
trasmittanza lineica. Abbiamo scelto di considera- coincide con un dominio rettangolare di larghezza
re i pannelli alleggeriti (invece che i pi diffusi L = La+Lb ed altezza (spessore del pannello) d =
pannelli a taglio termico alleggeriti), perch in d1+d2+d3, suddiviso, tramite due section e tre
questa tipologia il peso dei ponti termici nel valore strati, in sei sottodomini rettangolari. Ogni sotto-
della trasmittanza media del pannello dominio caratterizzato da altezza (spessore) di,
decisamente maggiore. lunghezza Lj e conduttivit termica ij .
In ciascun sottodominio la temperatura soddi-
sfa lequazione di Laplace. Alla superficie di sepa-
3. DESCRIZIONE DEL PROBLEMA razione fra due sottodomini imposta la continuit
della temperatura e quella della componente
normale del flusso termico specifico. Sulle pareti
AC e AC imposta una condizione di tipo
convettivo (Robin). La parete AC bagnata da
un fluido esterno a temperatura Te. Il coefficiente
di scambio termico convettivo he (resistenza
superficiale esterna Rse = 1/he). Per la parete
AC, bagnata da un fluido interno, si ha:
temperatura del fluido, Ti; coefficiente di scambio
termico convettivo, hi,(resistenza superficiale
interna Rsi = 1/hi).
Le pareti AA e CC sono considerate adia-
batiche. Questa ultima condizione rappresenta pi
casi: a) AA e/o CC appartengono a piani di
simmetria del pannello; b) AA rappresenta il
bordo del pannello il decreto [01] richiede la
trasmittanza del pannello considerato isolato dal
Figura 1. Schema del problema risolto resto delledificio; c) CC sufficientemente lonta-
numericamente per lo studio parametrico della no dalle nervature da poter considerare 1D il
trasmittanza lineica . campo di temperatura a tal fine [04] richiede che
Lb = max(1 m, 3d). Dalle Eqq. (4) e (5) si ricava Seguendo le prescrizioni di [04] stato posto
lespressione della trasmittanza lineica associata Lb = 1 m e si studiato landamento di in
alla nervatura. Poich il problema 2D, Aa = Lal e funzione di La per diversi valori di d1, d2, d3 e all:
Ab = Lbl, si ha allora tale andamento, rappresentato in Fig. 2,
strettamente crescente con La e ammette asintoto
= q ' (LaU a + LbU b ) (7) orizzontale per La . Ai fini pratici, il valore
asintotico di , si ottiene gi per valori di La

dove q = q / l il flusso termico per unit di intorno o superiori a 30 cm. Il caso La=0 corrispon-
lunghezza (in direzione perpendicolare al flusso) de ad una parete alleggerita costituita da soli strati

attraverso AC. Il valore di q viene qui determinato omogenei e, pertanto, =0.
numericamente. Comportamento analogo mostra la dipenden-
za da Lb (Fig. 2). In questo caso il valore asintotico
si ottiene per valori di Lb intorno o superiori a circa
4. DIPENDENZA DI DALLE 10 cm. Poich nei pannelli lunghezza e larghezza
delle lastre di polistirolo raramente sono inferiori ai
VARIABILI TERMOFISICHE E 50 cm, ai fini pratici, si pu trascurare la
GEOMETRICHE dipendenza di da questo parametro: ci si limita,
pertanto, a studiare solo
La trasmittanza lineica associata al ponte
termico in Fig. 1 e determinata usando lEq. (7), a = lim f (La , Lb , d1 , d 2 , d 3 , all )
dipende da molti parametri: geometrici, La, Lb, d1, Lb (9)
f (La , Lb = 1m, d1 ,d 2 , d 3 , all )
d2, d3; e termofisici, Rse, Rsi, ij con i = 1, 2, 3 e j =
a, b. Vengono qui presentati i risultati di una serie
di circa 1200 simulazioni numeriche eseguite me-
diante il codice ai volumi finiti Fluent v. 6.3.23 e
volte a delineare le caratteristiche della dipenden-
za di dai parametri elencati, al fine di introdurre,
ove possibile, espressioni semplificate per la
stima di . Alcuni parametri si possono ritenere
costanti, o perch fissati dalla normativa Rse =
2
0,04 e Rsi = 0,13 m K/W, o perch caratteristici
della produzione di prefabbricati attuale ce = 1a
= 1b = 2,075 W/mK; ci = 2a = 3a = 3b =
1,909 W/mK. Per la porzione del pannello esposta
allambiente esterno, si considera una conduttivit
maggiore ce per tenere conto delleffetto
dellumidit. Figura 2. in funzione di La (linea a punti) e Lb
Ne consegue che la funzione cercata pu (linea continua) per d1 = 0,04 m, d2 = 0,12 m, d3 =
essere espressa come 0,04 m, all = 0,04 W/mK

= f (La , Lb , d1 , d 2 , d 3 , all ) (8)


Sulla base di questa prima serie di simulazioni
e di vari tentativi con diverse funzioni
dove all = 2b rappresenta la conduttivit del
approssimanti, si giunti alla conclusione che la
materiale di alleggerimento.
funzione arcotangente pu descrivere con buona
Qui e nel seguito indicheremo con f ogni
approssimazione la dipendenza di a e quindi
funzione che esprime il legame tra e le variabili
di da La. Introdotta ,
da cui dipende.
= lim f (La , Lb , d1 , d 2 , d 3 , all ) ( 10 )
La ,Lb
4.1. DIPENDENZA DA La E Lb
dove
Nella produzione attuale di pannelli le = f (d1 , d 2 , d 3 , all ) ( 11 )
nervature, cordoli perimetrali e travetti interni,
hanno misure variabili da 10 a 30 cm, ovvero, si propone di calcolare a e quindi di
tenendo conto che il piano di mezzeria di un mediante la seguente relazione
travetto interno pu solitamente essere
considerato un piano di simmetria, La varia tra 5 e
arctan (m1 La )
2
a ( 12 )
30 cm.
con m1 = 80. Si osservi, infine, che m2 una funzione della
In realt, il coefficiente m1 una funzione di stratigrafia, ovvero di (d1, d2, d3). Per determinarne
d1, d2, d3 e all il cui andamento stato studiato il valore approssimato, dato dallEq. (16), sono ne-
studiato con attenzione: il suo valore cade quasi
sempre nellintervallo (60,90), ad eccezione di
alcuni picchi sopra 100 per pannelli con spessore
dellalleggerimento uguale o inferiore a 0,04 m.
Poich questi spessori di alleggerimento sono
raramente presenti nella produzione industriale, si
deciso di approssimare m1 con una funzione
costante uguale ad 80.

4.2. DIPENDENZA DA all

Dopo aver caratterizzato la dipendenza della


trasmittanza dalle lunghezze delle section, La e Figura 3. in funzione di 1/all per d1 = 0,04 m,
Lb, si passati a studiare landamento di in d2 = 0,12 m, d3 = 0,04 m.
funzione della conduttivit del materiale dalleg-
gerimento. Anche tale andamento tende
asintoticamente ad un valore costante (cfr. Fig. 3)
e pu essere approssimato da una arcotangente:

2 1,909
,o arctan m 2 1 ( 10 )
all

NellEq. (13) ,o il valore asintotico che si


ottiene imponendo all=0 W/mK:

,o = f (d1 , d 2 , d 3 ,0) ( 14 )
Figura 4. Andamento del coefficiente m2 per tre
Al fine di individuare un valore ottimale del diverse stratigrafie di pannello.
coefficiente m2, si scritta lEq. (13) in forma
esplicita per m2 e se ne studiato per via cessari i valori ,o e ,4 che si ottengono
numerica landamento per valori di all tipici dei mediante due simulazioni numeriche: una per all
materiali utilizzati nella produzione attuale, (cfr. = 0 W/mK, laltra per all = 0,04 W/mK.
Fig. 4). In Fig. 5 viene mostrato un confronto tra il
valore di , calcolato numericamente, e quello
1 f (d ,d ,d , ) stimato con le Eq. (13) e (16), al variare di all per
m2 = tan 1 2 3 all ( 15 ) diverse stratigrafie di pannello: laccordo ottimo.
1,909 2 ,o
1
all
4.3. DIPENDENZA DA d1 E d3
Si osserva che landamento approssimativa-
mente costante nellintervallo fra 0,02 e 0,08 Nei pannelli prodotti attualmente gli spessori
W/mK e di fatto costante fra 0,04 e 0,08 W/mK. Si della crosta esterna, d1, e di quella interna, d3,
propone qui di approssimare m2 con il valore che variano fra 5 e 8 cm, circa. Per studiare la
assume per all = 0,04 W/mK. dipendenza della trasmittanza lineica dai due
parametri sono state condotte alcune serie di
1 ,4 simulazioni fissando d2 e variando ora d1, ora d3,
m2 tan ( 16 ) per diversi valori di all. Dalle simulazioni risulta
1,909 2
1 ,o che la dipendenza della trasmittanza lineica dai
0,04 due spessori approssimata molto bene da
dove relazioni lineari. I risultati ottenuti sono stati
sinteticamente rappresentati in Fig. 6, dove in
,4 = f (d1 , d 2 , d 3 , all = 0,04 ) ( 17 ) ascissa posto lo spessore complessivo delle
due croste di calcestruzzo d1+d3. Sono tracciate rappresenta landamento tipico della trasmittanza
varie curve, ciascuna corrispondente ad un diver- termica lineica L in funzione di d2.

Figura 5. Confronto tra andamento effettivo e Figura 6. in funzione dello spessore


stimato della trasmittanza in funzione della complessivo delle due pareti di calcestruzzo,
condittivit del materiale isolante d1+d3, per diversi valori di d1 e all = 0 W/mK.

so valore di d1. Si osserva che, fissato d1+d3, la


trasmittanza lineica maggiore si ha nel caso limite
d1=0, mentre quella minore nel caso limite d3=0.
La mancanza di simmetria di questo
comportamento dovuta al diverso valore delle
due resistenze superficiali Rse e Rsi.
Sulla base di queste due osservazioni, si
pensato di esprimere la trasmittanza lineica
come prodotto di un fattore di correzione che
dipende da d1 e della trasmittanza lineica della
configurazione limite in Fig. 7. Assegnato d1+d3,
somma degli spessori delle due croste interna
ed esterna, la configurazione limite quella senza
crosta esterna e con crosta interna di spessore
d1+d3. Figura 7. Configurazione limite: spessore crosta
Indicata con L la trasmittanza lineica della esterna uguale a zero e spessore crosta interna
configurazione limite, dove uguale a d1+d3.

L = f (0, d 2 , d1 + d 3 , all ) ( 18 )

la trasmittanza lineica
= f (d1 , d 2 , d 3 , all )

si approssima con la seguente relazione


d1
= 0,41 + 1,03 L ( 19 )
d1 + d 3

4.4. DIPENDENZA DA d2
Figura 8. Andamento quasi lineare di /L
La dipendenza da d2 stata studiata ben approssimato dallEq. (19).
restringendo lindagine alla configurazione limite di
Fig. 7 (La = Lb = 1 m, d1=0, d3=d-d2), per all e d Il caso all = 0 W/mK , invece, singolare.
assegnati. Con riferimento alla Fig. 9, la curva Landamento tipico caratterizzato da una
corrispondente al caso all = 0,02 W/mK rapida crescita nelle vicinanze dello zero, un
punto di massimo e poi un andamento
discendente quasi lineare. Considerando la Tabella 1. Valori dei coefficienti a e b che
finestra tecnologica utile, cio d20,04 m appaiono nellEq. (20).
landamento ben rappresentato da una retta:
all d2 a b
d2 0,000 0,04 -0,87 0,55
,L a +b ( 20 ) 0,06 -0,63 0,52
d
0,08 -0,43 0,46
In Fig. 10 sono rappresentati i dati ottenuti 0,020 0,04 -0,54 0,41
numericamente, al variare della stratigrafia. Come 0,06 -0,52 0,44
evidente dal grafico, usando come variabile il 0,08 -0,36 0,41
rapporto d2/d e raggruppando i risultati per pari 0,025 0,04 -0,48 0,37
valori di d2, le regressioni lineari sono 0,06 -0,43 0,39
caratterizzate da valori del coefficiente di 0,08 -0,34 0,38
2
determinazione R prossimi ad 1. 0,030 0,04 -0,43 0,35
0,06 -0,4 0,38
0,08 -0,32 0,37
0,040 0,04 -0,34 0,31
0,06 -0,35 0,34
0,08 -0,30 0,35
0,050 0,04 -0,27 0,27
0,06 -0,3 0,31
0,08 -0,28 0,33

5. METODO DI CALCOLO
Viene qui presentato un metodo di calcolo
della trasmittanza termica lineica che non
Figura 9. L in funzione dello spessore d2, per d1 necessita di alcuna simulazione numerica. Pu
= 0, d3 = 12 cm e all = 0 W/mK. essere utilizzato per pannelli alleggeriti con
spessore di alleggerimento maggiore o uguale a 4
cm e materiale di alleggerimento con conduttivit
Per aumentare la precisione delle compresa tra 0,02 e 0,08 W/mK: queste
approssimazioni, si scelto di interpolare solo dati condizioni sono soddisfatte da quasi tutti i pannelli
ottenuti per lo stesso valore di all. Si ottenuta in attualmente prodotti.
questo modo una tabella che fornisce le rette Il metodo basato sulle correlazioni introdotte
interpolanti per all = 0; 0,02; 0,025; 0,03; 0,04 e nel Par. 4 per descrivere la dipendenza della
0,05 W/mK; e per d2 = 0,04; 0,06 m o d2 0,08 m. trasmittanza lineica dalle variabili La, d1, d2, d3 e
La Fig. 10 mostra i risultati ottenuti per all -- come evidenziato nel Par. 4.2, nei pannelli
all=0,04 W/mK: le tre linee dinterpolazione attualmente prodotti la dipendenza da Lb si pu
lineare sono relative a d2=0,04 m, d2=0,06 m e trascurare.
d20,08 m. Con questo approccio il coefficiente di Combinando le Eqq. (12), (13) e (16), la
2
determinazione R maggiore del 95%. trasmittanza termica lineica associata al ponte
termico in Fig. 1 cos calcolata:

arctan (80 La )
2
( 21.a )

dove
2 1,909
,o arctan m 2 1 ( 21.b )
all
e
1 ,4
m2 tan ( 21.c )
1,909 2
1 ,o
0,04

Sulla base dei risultati presentati nei Parr. 4.3


Figura 10. Andamento di L in funzione di d2/d, e 4.4, i due valori ,o e ,4 possono essere
per all = 0,04 W/mK e per d2 assegnato. stimati, senza necessit di simulazioni numeriche.
In particolare, ,o si ottiene utilizzando lEqq. (19) trasmittanze lineiche stimate con il metodo qui
e (20) proposto).

d1 d
,o = 0,41 + 1,03 a1 2 + b1 ( 21.d)
Tabella 3. Dati per lesempio di calcolo.
d1 + d 3 d

mentre per lEq. (19) il rapporto ,o /,4 coincide d1 0,06 m


con lanalogo rapporto calcolato per la d2 0,08 m
configurazione limite (cfr. Fig. 7). Usando la d3 0,10 m
correlazione (20) si ottiene allora d 0,24 m
all 0,043 W/mK
,4 L,4 a2 d 2 + b2 d
= ( 21.e) ci 1,909 W/mK
,o L,o a1 d 2 + b1 d
ce 2,075 W/mK
2
Nelle Eqq. (21.d) e (21.e) d lo spessore del Rse 0,04 m K/W
2
pannello e i coefficienti a1, a2, b1 e b2, si ricavano Rsi 0,13 m K/W
dalla Tabella 2 in funzione del valore dello La1 0,2 m
spessore dello strato di alleggerimento d2. La La2 0,06 m
Tabella 2 un estratto della Tabella 1, per i soli
valori all = 0; 0,04 W/mK.
Con il Metodo Semplificato la trasmittanza
termica media del pannello risulta pari a
Tabella 2. Valori dei coefficienti a e b che 2
U=1,647 W/m K, ma poich il maggiorante
appaiono nelle Eqq. (21.d) e (21.e). dellerrore relativo supera il 20% (e=33,6%), ai
all d2 a1 b1 sensi della [03], il Metodo Semplificato non pu
essere utilizzato e la trasmittanza calcolata non
0,000 0,04 -0,87 0,55
considerata valida.
0,06 -0,63 0,52 Con il Metodo CT e determinando
0,08 -0,43 0,46 numericamente le trasmittanze termiche lineiche
associate a cordoli e travetti, si ottiene

W
m
1 1
all
0,040
d2
0,04
a2
-0,34
b2
0,31
U= ' +
RT A j

j l j = 1,652 / 2 K

0,06 -0,35 0,34 In particolare, le trasmittanze lineiche dei due


0,08 -0,30 0,35 ponti termici presenti, determinate numericamen-
te, risultano pari a:

1* ( 0,20 m ) = 0,206 W/m K


5.1. ESEMPIO DI CALCOLO
2* ( 0,06 m ) = 0,178 W/m K
Si consideri un pannello caratterizzato da una
larghezza di 2,5 m, un'altezza di 10 m e spessore Seguendo invece il metodo qui proposto si
di 24 cm. La crosta esterna di calcestruzzo ha uno ottengono i seguenti risultati:
spessore di 6 cm, mentre quella interna di 10 cm.  ,o e rapporto ,o /,4 Eqq.(21.d) e (21.e)
I cordoli perimetrali sono larghi 20 cm, mentre i
travetti interni, due orizzontali ed uno verticale, Dipendono solo dagli spessori d1, d2 e d3 (o d).
sono larghi 12 cm. I coefficienti a1, a2, b1 e b2, si ricavano dalla
Come materiale di alleggerimento viene utiliz- Tabella 2, ultima riga, essendo d2 = 0,10 m >
zato del polistirene espanso caratterizzato da una 0,08 m:
conduttivit termica di 0,043 W/mK. a1 = 0,43 b1 = 0,46
Dimensioni e materiali possono essere a2 = 0,30 b2 = 0,35
considerati tipici di prodotti analoghi presenti sul Quindi,
mercato.
Senza riportare esplicitamente i dettagli dei ,4 0 ,30 0 ,08 + 0 ,35 0 ,24
= 0 ,7895
calcoli eseguiti ai sensi delle norme [03] e [04], si ,o 0 ,43 0 ,08 + 0 ,46 0 ,24
presenta qui il confronto tra i risultati che si
ottengono con il Metodo Semplificato, il Metodo mentre per ,o si ottiene
CT (con le trasmittanze lineiche calcolate 0,41 0,06
numericamente) e il Metodo CT (con le ,o 1,03 - L ,o = 0,2775 W/m K
0,06 + 0,10
dove Eqq. (21). Per far questo i valori ottenuti tramite
0 ,08 simulazioni e tramite le correlazioni (21) sono stati
L ,o 0 ,43 + 0 ,46 = 0 ,3167 W/m K rappresentati nel grafico in Fig. 11.
0 ,24
Ad ogni caso studiato stato cos associato
 correzione per la conduttivit, Eqq. (21.b) e un punto di coordinate (;*) dove * il valore
(21.c) di trasmittanza calcolato numericamente e
tramite lEqq. (21). Come si pu osservare dalla
Si calcola il coefficiente m2 usando il rapporto Fig.11, questi punti tendono a giacere sulla retta
,o /,4: *=, bisettrice del quadrante rappresentato e
1 sono contenuti allinterno dellintervallo di errore
m2 = tan 0,7895 = 0,0623
1,909 2 10%.
1
0,04 0.35
che inserito nellEq. (21.b) fornisce il valore
asintotico :
0.30
2 1,909
,o arctan m2 1 = 0,2150 W/m K
all 0.25

*
 correzione per la larghezza della nervatura,
0.20
Eq. (21.a)
Applicando, infine, lEq. (21.a) alle due
0.15
nervature cordolo, La1 = 0,20 m e
semitravetto, La2 = 0,06 m si ottengono le
stime per le trasmittanze lineiche ad esse 0.10
associate: 0.1 0.15 0.2 0.25 0.3 0.35

1 ( 0,20 m ) = 0,206 W/m K Figura 11. Confronto tra i valori di trasmittanza
2 ( 0,06 m ) = 0,187 W/m K calcolati numericamente (asse y) e con il metodo
proposto nel memoria (asse x).
I ponti termici presenti in questo pannello,
quello associato ai cordoli perimetrali da 20 cm e
quello associato ai travetti interni da 12 cm si 7. CONCLUSIONI
estendono per diversi metri: lestensione
complessiva del primo ponte termico pari a la1 = In questo lavoro sono stati presentati i risultati
22,68 m, mentre quella del ponte termico di uno studio sulla determinazione della
associato ai travetti interni la2 = 26,64 m. La loro trasmittanza lineica associata ai ponti termici
influenza sul valore della trasmittanza termica costituiti da cordoli perimetrali e travetti interni in
media U sensibile. pannelli prefabbricati in calcestruzzo di tipo
Rifacendoci allEq. (5) e trascurando le alleggerito. La trasmittanza lineica dipende dalla
larghezza della nervatura e da quella della lastra
trasmittanze associate ai ponti termici puntuali la
trasmittanza termica U di questo pannello pari a: di alleggerimento, nonch dalla conduttivit
termica del materiale di alleggerimento, dagli
spessori delle croste in calcestruzzo, interna ed
1 l + 2 l a2
U=
A i

U i Ai + j l j = 1,233 + 1 a1
A
esterna, e dallo spessore dello strato alleggerito.
Lo studio ha dimostrato che la trasmittanza
j termica lineica una funzione monotona
= 1,233 + 0,439 = 1,673 W/mK crescente sia della larghezza della nervatura, che
della larghezza della lastra di alleggerimento e
Il peso percentuale dei ponti termici pi del
tende ad un valore asintotico per larghezze
25% della trasmittanza totale del pannello.
sufficientemente grandi: circa 30 cm per la
nervatura e circa 10 cm per lalleggerimento.
una funzione monotona decrescente della
6. RISULTATI conduttivit dellalleggerimento.
La dipendenza di dallo spessore degli strati
Riportiamo, infine, i risultati del confronto tra i in cui si pu suddividere un pannello ben
valori di trasmittanza termica lineica che approssimata da relazioni lineari. E possibile, in
costituiscono il database da noi ottenuto particolare, trovare una funzione di che dipende
numericamente ed i valori stimati mediante le linearmente dal solo rapporto tra lo spessore dello
strato alleggerito e quello complessivo del [05]] UNI, UNI EN ISO 14683:2008 Ponti
pannello. termici in edilizia. Coefficiente di
Sono state qui proposte funzioni trasmissione termica lineica. Metodi
approssimanti, in grado di descrivere la semplificati e valori di riferimento, Milano,
dipendenza della trasmittanza termica lineica dalle maggio 2008
diverse variabili e che permettono di ottenerne
una stima senza ricorrere a simulazioni [06]] D. LUSCIETTI, A.M. LEZZI: Sulla stima
numeriche. Le stime cos ottenute sono dei ponti termici in pannelli di
sufficientemente accurate ai fini pratici quando tamponamento prefabbricati. XXVIII
applicate ai pannelli alleggeriti attualmente congresso UIT sulla trasmissione del
prodotti dallindustria dei prefabbricati. calore Brescia giugno 2010

[07]] D. LUSCIETTI: Metodo per il calcolo della


8. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI trasmittanza termica di pareti di
tamponamento a strati eterogenei Tesi
[01]] Ministero dellIndustria, del Commercio di dottorato Universit degli Studi di
e dellArtigianato, Modalit di Brescia A.A. 2010/11.
certificazione delle caratteristiche e delle a
prestazioni energetiche degli edifici e degli
impianti ad essi connessi, D.M. del 2 RINGRAZIAMENTI
aprile 1998, G.U. 5 maggio 1998, n.105
Gli autori desiderano ringraziare lente di
[02]] UNI, UNI 7357:1974+A3:1989 Calcolo del certificazione ICMQ S.p.A. ed in particolare gli
fabbisogno termico per il riscaldamento di Ingg. Orsenigo, Garbuglio e Pannuti, per il
edifici, Milano, maggio 1989 rapporto di collaborazione attraverso il quale
hanno potuto conoscere e sviluppare la tematica
[03]] UNI, UNI EN ISO 6946:2008 Componenti qui presentata.
ed elementi per edilizia. Resistenza
termica e trasmittanza termica. Metodo di
calcolo, Milano, luglio 2008
Contatti con gli autori:
[04]] UNI, UNI EN ISO 10211:2008 Ponti
termici in edilizia. Flussi termici e Davide Luscietti: davide.luscietti@ling.unibs.it
temperature superficiali. Calcoli dettagliati, Adriano Maria Lezzi: lezzi@ing.unibs.it
Milano, luglio 2008

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