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CAPITOLO
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
Il presente capitolo descrive inizialmente la struttura resistenza possono essere considerati i limiti massimi
tipica dei compositi con rinforzo a fibre lunghe e gli ottenibili per le leghe metalliche e valori tipici per le
aspetti fondamentali del loro comportamento fibre di rinforzo considerate in tabella.
meccanico, evidenziando i vantaggi e le problematiche L’esame della Tabella 32. 1 mostra chiaramente come
connesse alla loro applicazione in ambito strutturale rinforzi di fibre di vetro e di carbonio possano
aeronautico. In seguito, si presenterà ed analizzerà il potenzialmente permettere lo sviluppo di nuovi
legame elastico ortotropo, che caratterizza la risposta materiali con indici di merito superiori a quelli delle
costitutiva di tali materiali a livello macroscopico. leghe metalliche. Si può osservare che il Vetro S
Nella parte finale del capitolo saranno forniti gli presenta valori di resistenza superiori all’acciaio, con
elementi di base per un’analisi semplificata del un 1/3 del suo peso specifico. Simili valori di
comportamento dei materiali a livello micromeccanico, resistenza sono ottenuti dal carbonio, che è ancora più
permettendo una valutazione approssimativa delle leggero e molto più rigido, come confermato dalla
proprietà meccaniche del composito da quelle delle sue rigidezza specifica che è pari a 5 volte quella delle
fasi costituenti e approfondendo l’analisi del leghe metalliche, per il carbonio ad alta resistenza, e
meccanismo di funzionamento di tali materiali in oltre 7 volte superiore per il carbonio ad alto modulo.
diverse condizioni di sollecitazione. Un primo limite per lo sfruttamento di queste
caratteristiche deriva, però dalla constatazione che le
32.2 Forme, potenzialità e limiti fibre, da sole, possono trasmettere solo carichi di
dell’applicazione dei compositi in ambito trazione uniassiali, in una direzione predeterminata. Per
realizzare un materiale di possibile impiego in ambito
aerospaziale strutturale, è necessario utilizzare il sistema di rinforzo
fibroso all’interno di una matrice continua, che svolga
L’interesse verso i materiali compositi avanzati nasce le seguenti funzioni:
dalle proprietà meccaniche delle fibre di rinforzo
- conferire forma e stabilità dimensionale agli
utilizzate, che sono tali da indicare un possibile
elementi strutturali;
rilevante incremento dell’efficienza strutturale nelle
- permettere la trasmissione di sollecitazioni in
costruzioni aeronautiche.
diverse direzioni;
Tabella 32. 1 – Proprietà delle principali leghe - trasmettere il carico al rinforzo fibroso,
permettendo di sfruttarne le intrinseche
metalliche e di alcune fibre di rinforzo utilizzati
caratteristiche di rigidezza e di resistenza;
nell’industria aerospaziale1
- consentire la realizzazione di elementi
Peso Modulo di strutturali con rinforzi multi-direzionali.
E/ R
specifico, Young, L’elemento base della nuova tipologia di materiali può
(Mm) (MPa)
(kN/m3) E (GN/m2)
essere quindi considerato uno strato di fibre
Al 26.3 73 2.8 500 unidirezionali immerso in una matrice plastica. La
sovrapposizione di più strati può dare luogo a un
Ti 46.1 115 2.5 1500
materiale con rinforzo multi-direzionale. Il singolo
Acciaio 76.6 207 2.7 2000 strato può anche possedere un sistema di rinforzo bi-
Vetro S 24.4 86 3.5 3500 direzionale, organizzato in un tessuto. Sebbene tale
Carbonio descrizione non comprenda tutte le possibili forme di
3000-
(alta 18 228-262 14
4500 utilizzo dei materiali compositi con rinforzo a fibra
resistenza) lunga e matrice plastica, essa comprende tutti gli
Carbonio
(alto 18 353-393 21 2500 elementi strutturali ottenuti mediante le tecniche di
modulo) laminazione di lamine pre-impregnate, che sono fra le
tecnologie più diffuse in ambito aerospaziale.
Ricordando che l’efficienza strutturale sintetizza la L’idealizzazione del materiale composito come
capacità di soddisfare i requisiti di rigidezza e laminato ottenuto dalla sovrapposizione di strati con
resistenza strutturale con il minimo peso possibile, i rinforzo unidirezionale o bi-direzionale, dette lamine,
possibili vantaggi dell’utilizzo di tali sistemi di rinforzo costituisce, dunque, un esempio altamente
emergono chiaramente nella Tabella 32. 1, che rappresentativo che rimane valido, nelle sue linee
confronta le proprietà di rigidezza, di rigidezza essenziali, anche per forme differenti di materiali
specifica e la resistenza delle leghe metalliche usate compositi, ottenute con tecnologie differenti dalla
nelle costruzioni aeronautiche con quelle delle fibre di laminazione.
rinforzo di vetro e di carbonio. I valori di resistenza La Figura 32. 1 mostra due strati con rinforzo
forniti in tabella sono indicativi poiché, a differenza unidirezionale (A) e bi-dimensionale organizzato in
della rigidezza, la resistenza varia grandemente per le forma di tessuto (B) in cui si riconoscono le direzioni
diverse leghe metalliche, al variare della composizione della trama (fill) e dell’ordito (warp).
e dei trattamenti termici. I valori riportati per la
1
I valori di resistenza indicati in tabella sono indicativi:
rappresentano i limiti massimi per le leghe metalliche e valori tipici
per le fibre di rinforzo isolate
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STRENGTH
A B
3
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A
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
strutture secondarie, e fino al 30% nel caso di impiego parallelamente allo sviluppo degli approcci teorici e
per strutture primarie. delle procedure sperimentali per analizzare il
Per quanto riguarda i costi derivanti dell’applicazione comportamento di questo tipo di materiali.
dei compositi, un’analisi attenta e non semplicemente Da questo punto di vista, tre peculiarità dei materiali
limitata al costo del materiale, indica che le compositi sono da evidenziare:
considerazioni economiche non compromettono, anzi - i compositi sono materiali non-omogenei e
in qualche caso esaltano, le potenzialità dei compositi. anisotropi, con proprietà dipendenti dalla
Sebbene, infatti, il costo del materiale grezzo sia direzione del carico.
elevato, la crescente diffusione dei compositi l’ha già - I compositi permettono, a diversi livelli, di
drasticamente ridotto da valori attorno a 700 $/kg, nei progettare il materiale scegliendo, ad esempio,
primi anni ’70, fino a valori di 40$ /kg, aggiornati agli le fasi costituenti, l’architettura del sistema di
anni ‘90. Il costo del materiale, inoltre, rappresenta rinforzo e le sequenze di laminazione.
ovviamente una piccola parte del costo della - I compositi presentano molteplici modalità di
realizzazione strutturale. Per quanto riguarda gli altri rottura e di comportamento anelastico,
aspetti, i compositi sono avvantaggiati poiché fanno difficilmente descrivibili da trattazioni
uso di tecnologie che comportano basse temperature o teoriche compatte ed essenziali, quali la
che riducono enormemente gli scarti rispetto a plasticità nei materiali metallici, e fortemente
tecnologie di grande utilizzo nelle costruzioni dipendenti dalle condizioni ambientali.
metalliche. Sebbene i compositi prevedano cicli di A causa dell’intrinseca eterogeneità dei materiali
lavorazione abbastanza complessi e l’impiego di compositi, essi possono essere studiati da due diversi
personale altamente specializzato, va considerato che punti di vista:
permettono la realizzazione di strutture integrate con - il punto di vista micromeccanico, che analizza
meno giunzioni e minori costi di assemblaggio e che, l’interazione fra le fasi costituenti del composito su
anche considerando costi delle attrezzature e di scala microscopica, per determinare i loro effetti sulle
formazione del personale, la crescente diffusione di proprietà complessive del composito.
questi materiali comporta una inevitabile riduzione del - il punto di vista macromeccanico, che presuppone
costo complessivo delle parti. Dal punto di vista una omogeneizzazione del materiale, descritto come un
tecnologico, infatti, i compositi sono ormai giunti a continuo omogeneo, marcatamente anisotropo, nel
permettere, in alcuni casi come i pannelli con forme e quale gli effetti delle fasi costituenti si riflettono nelle
curvature di notevole complessità, riduzioni di costo proprietà macroscopiche medie del materiale
rispetto alle costruzioni in metallo. composito. Questo punto di vista si adatta a
I dati e le considerazioni presentati in questo paragrafo caratterizzare e descrivere il comportamento delle
giustificano le tendenze attuali dei grandi costruttori di singole lamine del composito.
velivoli a investire sull’impiego crescente dei Un ulteriore punto di vista, cui sarà espressamente
compositi, in particolare su velivoli di grandi dedicato il Cap. 33, è lo studio del materiale composito
dimensioni e su velivoli militari. In realtà, le a livello del laminato. La laminazione, oltre a essere un
problematiche più serie dell’impiego di questi fondamentale processo tecnologico, consente di
materiali, sono da riferirsi alla scarsità delle proprietà progettare il materiale a livello superiore di quello della
meccaniche nelle direzioni ortogonali ai piani dei lamina e rappresenta il livello al quale le potenzialità
laminati. Infatti, a meno di ricorrere a costosissimi dei compositi sono effettivamente sfruttate per la
sistemi di rinforzo con architettura tridimensionale, le realizzazione delle strutture aerospaziali.
capacità di trasferire i carichi fra le lamine di un Il presente capitolo è quindi dedicato ad approfondire i
laminato multi-direzionale rimangono limitate, poiché primi due livelli, micromeccanico e macromeccanico
tale trasferimento deve necessariamente avvenire (o livello della lamina). Nel seguito del capitolo, il
attraverso strati interlaminari, dove le fibre di rinforzo livello macromeccanico sarà il primo a essere
sono assenti e la scarsa resistenza della matrice gioca considerato, poiché la lamina è effettivamente
un ruolo determinante. La possibilità di insorgere di l’elemento di base attorno al quale si focalizzano le
danni, abitualmente definiti delaminazioni, in questi considerazioni in sede di progetto strutturale e di
strati interlaminari e la ridotta possibilità di individuarli realizzazione tecnologica.
prima che si sviluppino fino a provocare cedimenti I materiali compositi, a livello delle lamine, saranno
catastrofici, costringe una notevole riduzione degli studiati come materiali elastici ortotropi.
sforzi massimi che, in fase di progetto, possono essere Analogamente, le fasi costituenti saranno considerate
considerati applicabili con sicurezza ai materiali puramente elastiche nella parte del capitolo dedicata
compositi e ostacola grandemente la possibilità di all’approccio micromeccanico. L’assunzione di
sfruttarne appieno il grande potenziale. comportamento elastico anisotropo mette a
disposizione gli strumenti per comprendere, analizzare
32.3 Gli approcci allo studio e all’analisi e prevedere le caratteristiche elastiche degli elementi in
dei materiali compositi materiale composito.
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
Livello
ambito non-lineare (3) rappresentano tre fondamentali
micromeccanico motivi che impediscono di poter considerare l’analisi,
(costituenti e loro da sola, adeguata a valutare affidabilmente la resistenza
interazione) di elementi strutturali in composito.
L’approccio tipicamente seguito nelle costruzioni
aeronautiche in composito è il cosiddetto building-
block approach che integra analisi e prove sperimentali
Livello lungo il percorso mostrato in Figura 32. 7. L’approccio,
macromeccanico: a partire dai più semplici provini di materiale,
materiale considera elementi sempre più complessi fino ai
omogeneizzato (lamina)
componenti di base del velivolo quali le ali, o gli
elementi di fusoliera.
Livello del
laminato:
sovrapposizione
di strati con
rinforzo multi-
direzionale
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
- Progettare ed eseguire prove in condizioni più xx D11 D12 D13 D14 D15 D16 xx
D26 yy
complicate, che prevedano molteplici
possibilità di cedimento, per valutare le yy D21 D22 D23 D24 D25
capacità di previsione degli approcci analitici. zz D31 D32 D33 D34 D35 D36 zz
- Progettare sub-componenti e componenti, yz D41 D42 D43 D44 D45 D46 yz
introducendo i fattori di riduzione per gli zx D51 D52 D53 D54 D55 D56 zx
effetti ambientali, e condurre le prove di
validazione finale. xy D61 D62 D63 D64 D65 D66 xy
Eq. 32. 2
32.4 Legge Costitutiva elastica Ortotropa Se il materiale è elastico, si osservi che è sempre
possibile introdurre un’energia di deformazione, che è
32.4.1 Legame costitutivo elastico anisotropo e una funzione delle componenti di deformazione,
simmetrie nel comportamento dei materiali secondo la forma quadratica riportata in Eq. 32. 3.
Dmn Dnm
xx v 1
v
0 0 0 xx Eq. 32. 4
E E E yy
yy v
0 0 0
v 1
zz
zz
L’Eq. 32. 4 indica che la matrice [D] è, anche nel
E E E
legame generalmente anisotropo, simmetrica e che
yz 0 0 0
1
0 0 yz pertanto, è descritta, al massimo, da 21 costanti
zx G zx indipendenti.
1
xy 0 0 0 0
G
0
xy
Esaminando i possibili legami fra componenti di sforzo
e deformazioni non corrispondenti (coniugati nella
1
0 0 0 0 0 definizione del lavoro e dell’energia di deformazione),
G il legame anisotropo prevede alcuni accoppiamenti fra
Eq. 32. 1 le componenti di sforzo-deformazione che, a parte
La matrice di rigidezza, per un materiale isotropo, ha quello fra allungamenti e sforzi normali in direzione
struttura analoga (vedi Eq. 3.129) e conferma l’assenza trasversale, non sono affatto previsti nel
di accoppiamenti fra estensioni-sforzi di taglio e fra comportamento elastico isotropo. Tali accoppiamenti
scorrimenti e sforzi di taglio non corrispondenti. sono evidenziati in Figura 32. 8.
Come affermato nel par. 32.2 e qualitativamente
illustrato in Figura 32. 4, i materiali compositi con
rinforzo fibroso non sono isotropi, ma presentano un
comportamento meccanico dipendente dalla direzione
in cui sono sollecitati. Un comportamento di questo
tipo, in generale, è detto anisotropo e prevede,
potenzialmente, un legame completamente accoppiato
fra tutte le componenti di sforzo e deformazione.
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
xx xx
xx
x A yz z B yz
y
x
Figura 32. 10 – Applicazione dell’operatore di
z simmetria a un materiale monoclino per
l’accoppiamento xx-yz
Figura 32. 9 – Esempio di materiale con un
piano di simmetria
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zx x z
A B
zx z B
yz z yz
y y
x x
Figura 32. 14 – Piani a assi di simmetria nei
Figura 32. 12 - Applicazione dell’operatore di compositi unidirezionali (A) e tessuti (B)
simmetria a un materiale monoclino per
l’accoppiamento zx -yz I materiali che presentano tre piani di simmetria fra
loro ortogonali sono detti ortotropi e, in base a
yz ragionamenti analoghi a quelli seguiti per il materiale
yz monoclino, si dimostra che devono seguire il legame
z espresso in Eq. 32. 6, con solo 9 costanti indipendenti.
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La differenza con i materiali isotropi, consiste Ey e Ez. Come regola generale, adottata in questo testo,
unicamente nella differenza fra le proprietà nelle il coefficiente di Poisson vij definisce la contrazione in
diverse direzioni. direzione i per l’applicazione di uno sforzo in direzione
j. Si osservi, tuttavia, che tale convenzione non è
32.4.2 Significato delle costanti ingegneristiche nelle universalmente seguita e che, in molti casi, si adotta
legame costitutivo elastico ortotropo una convenzione opposta. La possibile ambiguità
nell’interpretazione dei coefficienti di Poisson, è una
I piani di simmetria presenti nei materiali ortotropi delle più comuni cause d’errore nell’applicazione del
consentono di definire un sistema di assi di riferimento, legame elastico ortotropo.
perpendicolari ai piani di simmetria stessi, che sono Applicando uno sforzo di taglio, la forma del legame
definiti direzioni principali del materiale o assi elastico ortotropo indica che si potrà sviluppare solo la
materiale o assi lamina. componente di deformazione corrispondente e
Per le lamine di composito unidirezionale è abituale coniugata. Si definiscono, pertanto, i moduli di
considerare: rigidezza a taglio Gyz, Gzx e Gxy, che legano lo
- il primo asse materiale (asse x) nella direzione delle scorrimento allo sforzo di taglio corrispondente.
fibre di rinforzo; La matrice di cedevolezza del materiale ortotropo
- il secondo asse materiale (asse y) nel piano della elastico, che rappresenta il generico composito ha
lamina, perpendicolarmente alla direzione delle fibre; quindi la forma riportata in Eq. 32. 7.
- il terzo asse materiale (asse z), perpendicolare al
piano della lamina, nella direzione dello spessore. 1 v xy v xz
Per i tessuti, analogamente si considera: 0 0 0
- il primo asse materiale (asse x) nella direzione delle Ex Ey Ez
fibre di rinforzo della trama; v yx 1 v yz
- il secondo asse materiale (asse y) nella direzione delle xx E Ey Ez
0 0 0
xx
x
fibre di rinforzo dell’ordito; yy v zx v zy 1 yy
- il terzo asse materiale (asse z), perpendicolare al zz E 0 0 0
piano della lamina, nella direzione dello spessore. x
Ey Ez zz
La legge costitutiva ortotropa prevede un ben yz 0 1
0
yz
zx
0 0 0
determinato comportamento in prove uniassiali, G yz
zx
xy 0
0 xy
caratterizzate dall’applicazione di una sola componente 1
di sforzo non nulla al materiale. 0 0 0
Gzx
La Figura 32. 15 si riferisce all’applicazione di uno
0 1
sforzo in direzione xx a un materiale ortotropo. Si avrà
0 0 0 0
G xy
un allungamento in direzione xx proporzionale al
carico. La costante di proporzionalità è il modulo
elastico nella direzione x, indicato con Ex. Eq. 32. 7
A causa dell’accoppiamento fra sforzi e allungamenti
trasversali, nascono delle contrazioni nelle direzioni y e Per la simmetria della matrice di cedevolezza, che
z. Si definiscono i coefficienti di Poisson, vyx e vzx, che consegue da quella della matrice di rigidezza o può
sono gli opposti dei rapporti fra la deformazione nella essere direttamente dimostrata dall’esistenza del
direzione di applicazione del carico e le contrazioni potenziale elastico, si hanno seguenti relazioni:
trasversali. Nel materiale ortotropo, a differenza del
caso isotropo, tali coefficienti non sono, in generale, v yx v xy v zx v zx v zy v zy
uguali fra di loro. ; ;
Ex Ey Ex Ex Ey Ez
z Eq. 32. 8
y xx
zz=-vzxxx L’inversione della matrice di cedevolezza porta alla
x xx matrice di rigidezza
yy=-vyxxx 1 v yz v zy v yx v zx v yz v xz v yx v zy
0 0 0
yy=-vyxxx E y Ez E y Ez E y Ez
v xy v zy v xz 1 v xz v zx v zy v xy v zx
xx 0 0 0
Ex Ez Ex Ez Ex Ez
xx zz=-vzxxx D v xz v xy v yz v yz v yx v xz 1 v xy v yx
E E Ex E y Ex E y
0 0 0
x y
Figura 32. 15 – Applicazione di uno stato di 0 0 0 G yz 0 0
0
sforzo uniassiale a un materiale ortotropo 0 0 0 0 G zx
0 0 0 0 0 G xy
Considerando l’applicazione di uno sforzo uniassiale Eq. 32. 9
nelle altre direzioni si ottengono situazioni analoghe,
che permettono di definire i moduli elastici trasversali dove:
10
TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
E 0 t
1 v 0.5
Eq. 32. 10
x,a
Nei materiali ortotropi, le considerazioni energetiche Figura 32. 16 – Piani di simmetria in un
portano a relazioni diverse e più complesse. E’ materiale trasversalmente isotropo
richiesto innanzitutto che i moduli di Young nelle
diverse direzioni e i moduli di rigidezza a taglio siano Con riferimento alle costanti ingegneristiche del
positivi: materiale ortotropo, l’isotropia trasversale implica
l’equivalenza delle proprietà nelle due direzioni
E x , E y , E x , G yz , G zx , G xy 0 principali del materiale perpendicolari alla direzione di
rinforzo, y e z. Si possono anche definire nuove
Eq. 32. 11 notazioni per gli assi indicando con l’indice a la
direzione del rinforzo e con l’indice t la generica
I coefficienti di Poisson devono inoltre soddisfare le direzione perpendicolare ad esso. Valgono pertanto le
seguenti disequazioni: seguenti relazioni:
E y E z Et
1 v v
yz zy 0; 1 v v
xz zx 0; 1 v xy v yx 0
vzx v yx vta
1 v xy v yx v yz v zy v zx v xz 2v yx v zy v xz
0 Gzx Gxy Gta
Ex E y Ez
Eq. 32. 14
Eq. 32. 12
Per l’isotropia trasversale, inoltre, è possibile stabilire
una relazione analoga quella dei materiali isotropi fra
Infine, devono valere le seguenti limitazioni fra i
Et = Ey = Ez, Gt = Gyz e vt = vxyz:
moduli dei coefficienti di Poisson ed i moduli di
Young.
Ey Et
Gt G yz
Ey Ez Ex
2 1 v yz 21 vt
v yx ; v zy ; v xz Eq. 32. 15
Ex Ey Ez
Ex Ey Ez La matrice di cedevolezza per un materiale
v xy ; v yz ; v zx
Ey Ez Ex trasversalmente isotropo ha dunque la forma:
Eq. 32. 13
1 vat vat
E 0 0 0
Et Et
Si osservi, che in base alle Eq. 32. 13 i coefficienti di a
Poisson possono raggiungere, nei materiali ortotropi vta 1 vt
0 xx
xx 0 0
valori molto elevati o estremamente bassi. Ad esempio, Ea Et Et
yy
se consideriamo una lamina unidirezionale in carbonio yy vta vt 1
0 0 0
con Ex = 120 GPa e Ey = 10 GPa, si ha |vxy| < 3.46. zz Ea Et Et zz
21 vt yz
yz 0 0 0 0 0
32.4.3 Ipotesi di isotropia trasversale zx Et zx
1
I materiali compositi ottenuti da lamine con rinforzo xy 0 0 0 0 0 xy
Gta
unidirezionali si possono ritenere caratterizzati da un
0 1
livello di simmetria superiore all’ortotropia. E’ infatti 0 0 0 0
Gta
possibile osservare che tutti i piani paralleli alle
direzioni di rinforzo sono di simmetria per il materiale,
come illustrato in Figura 32. 16. Un materiale di questo Eq. 32. 16
tipo, ortrotropo e con infiniti piani di simmetria attorno
11
TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
L’Eq. 32. 16, unitamente alla simmetria della matrice Figura 32. 17 – Componenti di sforzo nel piano
di cedevolezza, implica che, per la caratterizzazione di (A) e fuori dal piano (B) in una lamina di
un materiale trasversalmente isotropo sono necessarie composito
solo 5 costanti indipendenti: Ea, Et, Gta, vta, vt.
L’isotropia trasversale, come del resto l’ortotropia, è I laminati sono in generale elementi con spessori molto
una assunzione che non tiene conto di possibili piccoli rispetto alle dimensioni in pianta. I carichi
disomogeneità nella struttura del materiale e di trasversali applicati al laminato hanno a disposizione
possibili disallineamenti. E’ tuttavia di particolare aree resistenti molto grandi. D’altre parte, se caricati
utilità per stimare le proprietà del composito fuori dal trasversalmente, sulle facce aventi normali in direzione
piano delle lamine (Ez, vzx, vzy, Gyz, Gxz) che sono di dell’asse z, i laminati si flettono e la flessione origina
difficile determinazione e che possono venire uno stato di sforzo nel piano delle lamine. Tali sforzi
ricondotte, quasi completamente, a proprietà misurabili devono equilibrare i momenti dei carichi esterni con
con l’applicazione di stati di sforzo nel piano delle bracci limitati, con ordine di grandezza pari allo
lamine. spessore del laminato stesso. In tali condizioni, gli stati
Per i tessuti l’ipotesi di isotropia trasversale non è di sforzo nel piano governano la rigidezza e la
applicabile. Nel caso in cui il rinforzo sia equamente resistenza dei laminati. L’analisi dello stato di sforzo di
distribuito fra trame e ordito è possibile, tuttavia, un laminato in composito di piccolo-medio spessore,
ritenere equivalenti queste due le direzioni. Si riduce pertanto, si può inizialmente focalizzare sugli stati di
anche in questo caso il numero delle costanti da sforzo piani. Infatti, prima che le componenti di sforzo
misurare per identificare i parametri elastici del fuori dal piano possano raggiungere valori tali da
materiale. L’ipotesi di equivalenza fra trama e ordito influenzare significativamente gli spostamenti o la
porta alle semplificazioni: possibilità di rottura del laminato, le deflessioni o gli
Ex E y sforzi di origine flessionale sono verosimilmente giunti
a livelli non accettabili.
Gzx G yz
Deve essere rilevato, tuttavia, che le componenti di
v zx v yz sforzo fuori dal piano agiscono negli strati
Eq. 32. 17 interlaminari. Tali strati sono già stati identificati, al
termine del paragrafo 32.2, come critici dal punto di
Si osservi comunque che, soprattutto nel caso dei vista della resistenza del laminato in composito, poiché
tessuti, la curvatura dei filati può indurre sensibili hanno livelli di resistenza particolarmente bassi. Di
differenze (fino al 10%) fra il modulo elastico nelle conseguenza, nel caso di laminati spessi, che possono
direzioni dei rinforzo a trazione e compressione, sostenere la flessione originata da carichi trasversali
contraddicendo l’assunzione di comportamento elastico elevati, di carichi trasversali molto concentrati o di
lineare. concentrazioni di sforzo dovuti a variazione di
geometrie, a curvature, o all’interruzione di lamine, gli
32.4.4 Legge elastica ortotropa per stati di sforzo sforzi fuori dal piano non possono trascurati
piano nell’analisi della resistenza del laminato.
Rimanendo nell’ambito dei laminati di piccolo-medio
Le lamine di un materiale composito possono essere spessore, con basse curvature e limitate concentrazioni
soggette a stati di sforzo con componenti agenti nel di sforzo trasversale, il comportamento del laminato è
loro piano o fuori dal loro piano, descritti in Figura 32. approssimato con sufficiente accuratezza considerando
17. solo stati di sforzo piani.
La legge costitutiva che lega tali stati di sforzo alle
z corrispondenti deformazioni nel piano è, in termini di
legame diretto fra sforzi applicati e deformazioni,
espressa in Eq. 32. 18.
y 1 v xy
0
yy xx x
E Ey xx
x yx yx v 1
xy yy 0 yy
x E E
xx y
xy 1 xy
zz 0 0
G xy
Eq. 32. 18
xz
12
TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
1 v xy z, Z
0
Ex Ey
v yx 1
S 0 y
Ex Ey X
1 Y
0 0
Gxy x
Eq. 32. 19
Poisson vyx può essere ottenuto conoscendo Ex, Ey e vxy, sin cos sin cos cos 2 sin 2 xy
XY
come indicato nella prima relazione in Eq. 32. 8.
Eq. 32. 21
32.4.5 Variazione delle proprietà elastiche con la La matrice introdotta in Eq. 32. 21, dipendente
rotazione del sistema di riferimento dall’angolo è definita come l’inversa della matrice di
rotazione [T], riportata in Eq. 32. 22.
I legami sforzo-deformazione per lo stato di sforzo
piano, descritti nel par. 32.4.4 sono validi in un sistema cos 2 sin 2 2 sin cos
di riferimento in assi lamina. Le constanti
[T ] sin 2
cos
2
2 sin cos
ingegneristiche Ex, Ey, Gxy rappresentano la rigidezza,
sin cos sin cos cos 2 sin 2
cioè la pendenza della curva sforzi-deformazioni, in
stato di trazione-compressione uniassiale o di puro Eq. 32. 22
taglio, se tali componenti di sforzo sono espresse in
assi materiale, come indicato dall’ Eq. 32. 18. La legge di trasformazione dalle vecchie componenti in
Applicando le regole di trasformazione di coordinate assi materiale alle nuove componenti in assi X e Y è
per le componenti dei tensori di sforzo e deformazione quindi esprimibile nella seguente forma:
è possibile mostrare che le matrici di flessibilità e
rigidezza, definite in Eq. 32. 19 e Eq. 32. 20, xx
XX
consentono di individuare le rigidezze della lamina 1
quando questa è sollecitata in direzioni diverse da YY T yy
quelle corrispondenti agli assi materiale. In generale è XY xy
anzi possibile descrivere completamente il legame Eq. 32. 23
sforzi-deformazioni in un generico sistema di
riferimento, ruotato di un angolo nel piano della Poiché le regole di trasformazioni sono valide per il
lamina rispetto agli assi materiale. generico tensore, anche le componenti del tensore di
Con riferimento alla Figura 32. 18, siano X e Y nuovi deformazione ruotano applicando la matrice [T], ma è
assi di riferimento, ruotati rispetto agli assi materiale, necessario ricordare che le vere componenti del tensore
attorno a un asse normale al piano della lamina. non comprendono lo scorrimento xy, ma la
L’angolo di rotazione, , sia misurato, in senso deformazione ad indici misti xy = xy/2. Pertanto la
antiorario, dal nuovo asse X all’asse materiale x. legge di rotazione per le deformazioni prescrive:
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
Per permettere l’utilizzo della notazione vettoriale XY
comprendente lo scorrimento xy o, in coordinate Eq. 32. 28
trasformate, XY, è possibile introdurre una semplice
matrice di trasformazione [R]: Poiché è possibile dimostrare che:
L’utilizzo della matrice [R] consente di formulare le L’Eq. 32. 30 consente di definire la matrice di
seguenti leggi di trasformazione per i vettori rigidezza ruotata del materiale elastico ortotropo.
deformazione, quando questi siano espressi con le
componenti ingegneristiche: Q11 Q12 Q16
Q Q21 Q22
Q26 T 1 Q T T
XX XX
xx xx Q61 Q62 Q66
1 1 1
YY [ R] YY
[ R][T ] yy [ R][T ] [ R] yy Eq. 32. 31
XY
xy
XY xy
2 2
Gli indici utilizzati per le componenti di Q , (1,2,6), si
xx xx riferiscono alla posizione delle corrispondenti
XX XX
1 componenti di sforzo e deformazione nel legame
yy [ R] yy [ R][T ] YY [ R][T ][ R] YY completo, in presenza di sforzi nel piano e fuori dal
xy XY
xy XY piano.
2 2
Invertendo la matrice Q si ottiene la matrice di
Eq. 32. 26
flessibilità S , in coordinate ruotate:
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TECNOLOGIE E MATERIALI AEROSPAZIALI CAP.1 – MATERIALI COMPOSITI: LEGGE COSTITUTIVA ORTOTROPA
di carbonio presenta il valore massimo di modulo per i moduli EYY sono immediatamente ricavabili
elastico nella direzione delle fibre di rinforzo e un considerando un angolo ’=90-.
coefficiente di Poisson simile a quello dei materiali
isotropi metallici. Il modulo elastico nella direzione
perpendicolare alle fibre e il modulo di rigidezza a
taglio sono molto inferiori. Per l’unidirezionale in fibra
di vetro, la rigidezza nella direzione delle fibre di
rinforzo è molto minore rispetto a quella del materiale
con rinforzo in carbonio. Anche in questo caso,
comunque, la rigidezza nella direzionale
perpendicolare alle fibre e la rigidezza a taglio è
sensibilmente inferiore. Il paragrafo successivo,
dedicato alla stima delle caratteristiche del composito
dalle proprietà delle fasi costituenti, giustificherà i
motivi di queste differenze.
Il tessuto con rinforzo in fibra di carbonio presenta un
modulo elastico minore della metà dell’unidirezionale Figura 32. 19 – Andamento del modulo elastico
in carbonio. In un materiale di questo tipo, infatti, metà EXX con la direzione del piano della lamina
delle fibre è orientata in una direzione e metà nell’altra.
Inoltre, l’architettura della lamina richiede di abbassare La Figura 32. 20 riporta il risultato dell’applicazione
il contenuto totale delle fibre rispetto ai livelli dell’ultima relazione in Eq. 32. 38, relativa ai moduli di
raggiungibili negli unidirezionali, per permettere alla rigidezza a taglio, ai tre materiali considerati. I valori
matrice di bagnare tutte le fibre e ottenere un materiale massimi per il modulo di rigidezza a taglio si ottengono
compatto e senza porosità. Il tessuto, comunque, sempre in prossimità di =45°, poiché, per tale
presenta l’evidente vantaggio di possedere due direzione, è massimo il contributo delle fibre alla
direzioni a elevata rigidezza, mentre il modulo di rigidezza a taglio. Nel tessuto, che presenta fibre in due
rigidezza a taglio rimane comunque basso. Il direzioni, l’effetto è amplificato e le rigidezze a taglio
coefficiente di Poisson è molto piccolo: infatti, ottenute sono molto elevate. Si osservi, tuttavia, che
sollecitando il materiale a trazione in una direzione di questo effetto è ottenibile anche avendo a disposizione
rinforzo, le fibre nell’altra direzione si oppongono con due lamine unidirezionali, sovrapposte con direzioni
la loro rigidezza elevata alla contrazione. Per questo +45° e -45° rispetto al sistema di riferimento
motivo le deformazioni trasversali sono molto limitate considerato.
ed i coefficienti di Poisson piccoli e sensibilmente
differenti da quelli dei materiali isotropi di comune
utilizzo strutturale.
Carbonio
(alta UD 150000 10000 4500 0.3
resistenza)
Carbonio
(alta Tessuto 60000 60000 4500 0.05
resistenza)
Vetro S UD 46000 13000 5000 0.24
Figura 32. 20 – Andamento del modulo di
rigidezza a taglio GXY con la direzione del piano
della lamina
L’applicazione della prima delle relazioni in Eq. 32. 38
ai tre materiali considerati in Tabella 32. 2, consente di Infine, la Figura 32. 21 indica l’andamento con la
ottenere il grafico riportato in Figura 32. 19. direzione del coefficiente di Poisson, cioè del rapporto
Si osservi come il modulo elastico decresca abbastanza fra la contrazione in direzione Y causata
rapidamente con allontanandosi dalla direzione di dall’applicazione di un carico in direzione X. Il grafico
rinforzo. Per gli unidirezionali il modulo raggiunge è ottenuto applicando la seconda relazione in in Eq. 32.
valori prossimi a quelli di Eyy già con angoli di 38 ai tre materiali considerati. E’ evidente la notevole
40°50°. Per =90° le direzioni x e y si scambiano ed variabilità dei coefficienti, in particolare per il tessuto
il modulo EXX tende al modulo Eyy che caratterizza le che può raggiungere, come anticipato al par. 32.4.2,
direzione perpendicolare alle fibre. Il modulo di valori superiori a 0.5.
rigidezza del tessuto raggiunge un minimo in
corrispondenza di 45° per poi risalire, a causa della
presenza delle fibre nell’altra direzione. Gli andamenti
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V f f V m m
V f f V m m
Eq. 32. 42
Figura 32. 22 – Elemento di volume
Le Eq. 32. 42 formalizzano l’operazione di rappresentativo per la determinazione di Exx
omogeneizzazione nel volume . Affinché tale
operazione sia fisicamente indicativa, tuttavia, il L’ipotesi semplificativa che è introdotta si riferisce allo
volume deve possedere determinate caratteristiche. stato di deformazione nelle due fasi, fibra e matrice,
Le proprietà elastiche del materiale ortotropo risultante che sono poste in parallelo in questa configurazione. Si
dall’operazione di omogeneizzazione non devono assume, infatti, che la deformazione media sia uguale
variare con le dimensioni di . Ciò comporta che esiste nelle due fasi:
una minima dimensione di che deve essere
rappresentativa delle caratteristiche del materiale xxf xx
m
xx
(morfologia, composizione e, conseguentemente, Eq. 32. 43
caratteristiche meccaniche). Tale minima dimensione
del volume individua l’Elemento di Volume Tale ipotesi determina l’applicazione di un modello
Rappresentativo del materiale (RVE). dove le due fasi, fibra e matrice, sono poste in
Ogni approccio micromeccanco, dunque, si basa sullo parallelo, come schematizzato in Figura 32. 23
studio delle proprietà di un Elemento di Volume
Rappresentativo. Attraverso diversi approcci, teorici o
numerici, l’obiettivo dell’approccio è la valutazione
delle proprietà dell’RVE sulla base delle leggi
costitutive che rappresentano i legami fra gli sforzi e le
deformazioni agenti nelle singole fasi.
32.5.2 Regola delle miscele per la determinazione Figura 32. 23 - Disposizione in parallelo di fibra
della rigidezza nella direzione del rinforzo e matrice
Alla base dell’approccio semplificato che sarà adottato Le leggi costitutive di fibra e matrice comportano che:
per la stima delle caratteristica di rigidezze dei
compositi, vi è la scelta di un RVE soggetto a una xxf Eaf xxf Eaf xx
condizione di carico e una serie di ipotesi
semplificative. xx
m
E m xx
m
E m xx
Le ipotesi che saranno considerate per sviluppare le Eq. 32. 44
formulazioni saranno:
i) matrice isotropa, caratterizzata da un Dove Efa ed Em rappresentano, rispettivamente, i
modulo elastico Em e un coefficiente di moduli di Young della fibra di rinforzo nella direzione
Poisson vm; assiale e della matrice. Si consideri una sezione
ii) fibre trasversalmente isotrope, con trasversale della lamina di area A, e sia Af la frazione di
rigidezza assiale Efa, rigidezza trasversale area occupata dalle fibre e Am quella occupata dalla
Eft, rigidezza a taglio (per sforzi di taglio matrice.
paralleli alla fibra) Gfta e coefficiente di Lo sforzo unitario agente nella sezione della lamina di
Poisson vfta (che caratterizza la composito è:
deformazione nella direzione trasversale
della fibra per un allungamento in xxf A f xx
m m
A
direzione assiale) xx
A
Eq. 32. 45
La determinazione del modulo elastico in direzione
delle fibre di rinforzo considera l’elemento di volume Occorre tuttavia considerare che, trattandosi di un
rappresentativo riportato in Figura 32. 22, composito con rinforzo a fibre continue, le frazioni di
comprendente una porzione di lamina costituita da una area equivalgono alle frazioni volumetriche. Pertanto,
sostituendo le Eq. 32. 44 nella Eq. 32. 45 si ha:
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E xx V f Eaf V m E m
Eq. 32. 47
Figura 32. 25 – Elemento di volume
La Figura 32. 24 mostra l’andamento di Exx in funzione rappresentativo per la determinazione di Eyy
della frazione volumetrica Vf. In base alla regola delle
miscele si ottiene una retta che parte dal valore di In questo caso l’ipotesi semplificativa è relativa agli
rigidezza della matrice, per Vf = 0 e giunge al valore sforzi. Infatti, lo sforzo dovrà trasferirsi dalla fibra alla
delle fibre per Vf = 1. Si consideri che, nei materiali matrice attraverso l’interfaccia e, per ragioni di
reali, la frazione volumetrica di fibra in un equilibrio, è ragionevole ipotizzare:
unidirezionali non può superare eccessivamente il
60%, per garantire che tutte le fibre siano bagnate dalla yyf yy
m
yy
resina. Eq. 32. 49
Eq. 32. 52
L’elemento di volume rappresentativo che può essere
considerato per il calcolo del modulo del composito Si possono quindi applicare le leggi costitutive di fibra
nella direzione trasversale alle fibre è mostrato in e matrice, ricordando l’ipotesi semplificativa sugli
Figura 32. 25. L’RVE è simile a quello usato per Exx, sforzi espressa in Eq. 32. 49.
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1 Et f E m
E yy
V f V m V f E m V m Et f
m
Ef E
t
Figura 32. 28 – Elemento di volume
Eq. 32. 56 rappresentativo per la determinazione di Gxy
La Figura 32. 27 riporta le curve di variazione del La Figura 32. 28-A mostra la condizione di carico
rapporto Eyy/Em. considerata, caratterizzata da uno sforzo di taglio xy,
che origina, nel composito uno scorrimento xy, tale
che:
xy
xy
G xy
Eq. 32. 58
20
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Gtaf G m
v yx xx w vtaf w f v m w m xx
1
Gxy wf w m
V f V m V f G m V mGtaf v yx xx vtaf vm xx
f m w w
G
ta G
vtaf V f v mV m xx
Eq. 32. 63 Eq. 32. 66
Anche nel caso del modulo di rigidezza a taglio, dove le frazioni di lunghezza trasversale occupate da
pertanto, la proprietà elastica è dominata dalla fase fibra e matrice sono state espresse in funzione delle
matrice. frazioni volumetriche.
L’approccio micromeccanico semplificato presentato L’espressione risultate del coefficiente di Poisson vyx è
in questi paragrafi è in grado di stimare anche i ottenuta in modo analogo alla regola delle miscele:
coefficienti di Poisson del materiale. In particolare, la
trattazione si focalizza su vyx che caratterizza la
deformazione in y dovuta all’applicazione di un carico v yx vtaf V f
v mV m
in direzione x. Eq. 32. 67
Bibliografia
Figura 32. 29 – Elemento di volume rappresentativo Dept. of Defense of United States of America,
per la determinazione di vxy Composite Material Handobook, MIL-HDBK-17, 1997
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