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L’esperienza mostra che tra una barra di acciaio ed il calcestruzzo in cui essa è immersa si
sviluppa un legame di aderenza. Se la lunghezza della parte di barra incorporata nel getto è
sufficiente, una prova di estrazione della barra stessa si conclude con lo snervamento della
barra, senza che si verifichi il suo sfilamento.
Questa caratteristica, unitamente alla somiglianza, del tutto casuale, dei coefficienti di
dilatazione termica dell’acciaio e del calcestruzzo ( 10-5), ha reso di fatto possibile lo
sviluppo della tecnologia del cemento armato.
Il problema della valutazione della lunghezza di ancoraggio di una barra tesa può essere
affrontato mediante il semplice modello rappresentato nella figura seguente.
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Si ha quindi:
s f yk 450 N / mm2 in cui va applicato il coefficiente parziale di sicurezza
Quindi:
f ck 0,83 30 24,90 N / mm 2
f ctk 0, 70 2,56 1, 79 N / mm 2
1, 79
ad 2, 25 2, 68 N / mm2
1,5
Quindi la lunghezza di ancoraggio vale:
s 1 450
lanc d d 41,9 diametri
ad 4 2, 68 4
Inoltre ai punti 4.1.2.1.1.4 e 4.1.2.1.8 vengono riportate alcune ulteriori indicazioni e cioè che
nel caso di armature molto addensate o ancoraggi in zona di calcestruzzo teso, la resistenza di
aderenza va ridotta, moltiplicandola per 0,7.diminuendola di almeno 1,5 volte.
Ciò comporta che viene di conseguenza aumentata la lunghezza di ancoraggio.
In ogni caso la lunghezza di ancoraggio deve essere di almeno 20 diametri e superiore a 150
mm (punto 4.1.2.3.10).
L’aderenza tra acciaio e calcestruzzo viene anche impiegata per realizzare il collegamento tra
due barre tese mediante sovrapposizione. Tale modalità di collegamento costituisce la base
della tecnologia del cemento armato.
La lunghezza della zona di sovrapposizione è proprio pari alla lunghezza di ancoraggio.
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