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UNA TECNICA

DI RINFORZO PER
MURATURE
ESISTENTI
CHE UTILIZZA INTONACO E RETE IN GFRP

Natalino Gattesco
Dipartimento di Ingegneria Civile e
Ambientale, Università degli Studi di
Trieste

Allen Dudine
Dipartimento di Ingegneria Civile e
Ambientale, Università degli Studi di
Trieste

In the paper the results of a broad experimental investigation carried out on


masonry specimens strengthened with a thin mortar coating on both sur-
faces reinforced with a glass fiber reinforced polymer (GFRP) mesh are pre-
sented. A parametric study is carried out considering five different GFRP
meshes, three different types of mortar for the masonry, four different types
of masonry. In particular solid brick masonry 250 mm and 380 mm thick,
two leaf brick masonry with rubble mound structure and rubble stone ma-
sonry were considered. A detailed preceding study was carried out to design
the connection device to be used to join the mortar coating to the masonry,
so as to optimize the effectiveness of the strengthening technique.
Numerous square masonry specimens subjected to diagonal compression up
to the collapse evidenced a good effectiveness of the strengthening technique.
In fact a significant increase of the tensile strength was noted with particular
concern to rubble stone masonry.

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a maggior parte delle costruzioni esistenti nei centri storici delle città eu-

L ropee è costruita in muratura ordinaria di mattoni o in pietra. Si possono


trovare svariate tessiture per le murature in pietra, in relazione alla di-
mensione ed alla forma degli elementi (pietra sbozzata, di tipo erratico,
ciottoli, ecc.), alla loro provenienza, al tipo di pietra (arenaria, calcare, tufo, ecc.)
e alla qualità della malta. Frequentemente, questi edifici presentano muratura a
paramento multiplo, provviste o meno di un’effettiva connessione tra gli stessi.
Se questi edifici subiscono un terremoto, le pareti verticali sono soggette ad ele-
vate azioni orizzontali nel piano (taglio) e fuori piano (flessione).
Ma la resistenza a taglio delle pareti in muratura di edifici esistenti è alquanto li-
mitata cosicché la capacità resistente al terremoto è intrinsecamente collegata al
collasso per taglio dei maschi murari e delle fasce di piano. Inoltre, l’azione oriz-
zontale può causare collassi parziali dovuti all’attivazione di vari meccanismi fuo-
ri piano riguardanti il movimento rigido di elementi in muratura (ribaltamento
della parete, flessione verticale e/o orizzontale, ribaltamento del cantonale, col-
lasso del timpano).
L’azione fuori piano può essere considerevolmente ridotta attraverso una efficace
connessione con solai rigidi nel proprio piano [e.g. 1-2] in modo tale che sia pos-
sibile garantire l’integrità strutturale dell’edificio ed evitare che la formazione di
meccanismi di tipo locale possa anticipare il collasso della struttura. Inoltre spesso
è necessario incrementare la resistenza a taglio delle pareti in muratura, così da
aumentare la capacità strutturale degli edifici e renderli meno vulnerabili al sisma.
In questi ultimi lustri sono state sperimentate varie tecniche per incrementare la
resistenza a taglio delle pareti in muratura: iniezioni di malta, intonaci armati, ri-
vestimenti con FRP (fiber reinforced polymer). L’iniezione di malta è una tecnica
che consiste nel riempire i vuoti della muratura con malte cementizie o boiacca
[3]; la tecnica dell’intonaco armato consiste nella applicazione di rivestimenti ar-
mati con rete elettro-saldata su entrambe le facce di una parete collegati per
mezzo di barre in acciaio passanti attraverso la muratura [4]. Il rivestimento in
FRP è una tecnica relativamente nuova e consiste nell’applicare laminati in FRP
su entrambe le facce della parete. In particolare vengono impiegati due tipi di
compositi in FRP: fogli di fibre di vetro/carbonio/arammide mono-direzionali e
rete in vetro FRP: il primo gruppo può essere descritto come fogli incollati alle
superfici delle pareti per mezzo di resina epossidica [5, 6], mentre il secondo
gruppo consiste nell’applicazione di un intonaco rinforzato con rete in GFRP
(glass fiber reinforced polymer).
La tecnica delle iniezioni è stata utilizzata largamente per rinforzare efficacemen-
te edifici in muratura di pietra a doppio paramento dopo il sisma (Friuli 1976, Ir-
pinia 1980, Marche-Umbria 1997, Slovenia 2000-2004, ecc.), ma questo tipo di
tecnica di rinforzo non è adeguata per murature a paramento singolo o in pietra
di grossa pezzatura. Anche l’intonaco armato è stato largamente utilizzato e ha
mostrato una buona efficacia, ma sono stati riscontrati problemi di corrosione
delle reti in acciaio alcuni anni dopo l’intervento. Così, recentemente, sono state
proposte tecniche di rinforzo che possono essere usate per tutte le tipologie di
muratura e che adottano materiali non metallici (rivestimenti in FRP).
Nell’ultima decade sono stati condotti importanti campagne di ricerca finalizzate
alla valutazione dell’efficacia della tecnica di rinforzo per pareti in muratura, ba-
sate sull’applicazione di laminati mono-direzionali in FRP [e.g. 5-7]. Per contro,
sono stati intrapresi limitati studi sulla tecnica di rinforzo basata sull’utilizzo di re-
ti in GFRP [8].
Lo scopo di questa ricerca è quello di valutare dettagliatamente l’efficacia della
tecnica di rinforzo per pareti in muratura che utilizza reti in GFRP. È stata, quin-
di, intrapresa una vasta campagna di prove su campioni in muratura, consideran-
do diversi tipi di elementi di muratura (mattoni pieni e pietra da spacco), diffe-
renti tipi di malta e differenti maglie di rete in GFRP. Sono state effettuate anche
prove su campioni rinforzati con camicie armate con rete elettro-saldata, in
modo tale da presentare una comparazione tra l’efficacia del rinforzo con rete
in GFRP e di quello con rete in acciaio. Alcuni risultati preliminari sono stati
presentati in [9-10].

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CAMPAGNA SPERIMENTALE
Sono state eseguite numerose prove di compressione diagonale al fine di determinare
la resistenza a trazione di diverse tipologie di muratura, sulle quali sono state applica-
te varie configurazioni di rinforzo.

Tecnica di rinforzo
La tecnica di rinforzo considerata in questo studio riguarda l’applicazione, su entram-
be le facce di un pannello in muratura, di un intonaco di malta bastarda rinforzato
con rete in GFRP. La rete in GFRP è costituita da fibre di vetro inglobate in una resina
termo-indurente (vinylestere epossidica con perossido di benzoile come catalizzato-
re); i fili così composti sono intrecciati per formare la rete attorcigliando le fibre tra-
sversali impregnate di resina a quelle longitudinali. La procedura di applicazione della
tecnica di rinforzo si può riassumere nelle seguenti fasi:
a) rimozione dell’intonaco esistente e della malta nei giunti
della muratura, per una profondità 10 ÷ 15 mm, su entrambe
le facce,
b) applicazione di uno strato di rinzaffo cementizio,
c) esecuzione di fori passanti, con diametro 25 mm, in modo
tale da permettere l’inserimento dei connettori,
d) applicazione della rete in GFRP su entrambe le facce,
e) inserimento dei connettori ad “L” in GFRP (sezione 8 x 12
mm) e successiva iniezione di resina epossidica tixotropica nei
fori per ancorare i connettori,
f) stesura di un nuovo intonaco (arriccio) in malta bastarda (del-
lo spessore di circa 30 mm). Sono stati disposti 6 connettori per
metro quadrato.
Nella Figura 1a è illustrato un esempio di applicazione della re-
te in GFRP su un pannello in muratura; nella Figura 1b viene
invece raffigurato un dettaglio della connessione. a b

Caratteristiche dei materiali


I campioni di muratura sono stati confezionati utilizzando mattoni pieni di laterizio ed
elementi di pietra. I mattoni sono stati sottoposti a prova di compressione ed hanno 1 - Tecnica di rinforzo
proposta: (a) applicazio-
fornito una resistenza media pari a fb = 44,0MPa. Sono stati utilizzati tre tipi di malta ne della rete in GFRP, (b)
idraulica per la costruzione dei pannelli in muratura: A, B, C. Per l’intonaco viene uti- dettaglio del connettore
lizzato un solo tipo di malta bastarda per tutti i campioni in muratura rinforzati. Nella in GFRP.
Tabella 1 - Dosaggio del
Tabella 1 vengono riportati il dosaggio delle malte e la resistenza media a compressio- legante e resistenza a
ne dopo 28 giorni di stagionatura, determinata su campioni cilindrici (100 mm di dia- compressione delle malte.
metro, 100 mm approssimativamente di altezza.

Sono stati sottoposti a prova di compressione sei campioni in muratura (250 x 250 x
400 mm) composti da mattoni pieni e due tipi di malta (A e C). La resistenza a com-
pressione ed il modulo elastico ottenuti, sono rispettivamente 11,5 MPa e 6481 MPa
per campioni con malta di tipo A e pari a 15,7 MPa e 8034 MPa per campioni con
malta di tipo C. Non sono state effettuate prove di compressione su campioni in mu-
ratura con malta di tipo B.

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Le caratteristiche meccaniche della rete in GFRP e dei connettori utilizzati nei campioni
in muratura costruiti per le prove sono riassunte nella Tabella 2. Nelle prove di com-
pressione diagonale sono state utilizzate tre differenti dimensioni di maglia (33 x 33
mm, 66 x 66 mm e 99 x 99 mm) e due differenti fili di rete: uno con un’area di fibre
pari a 3,8 mm2 (tipo S) e un con area 7,6 mm2 (tipo D). La percentuale media di fibre
nei fili è pari a circa il 50% del suo volume. La sezione centrale dei connettori ad “L” ha
dimensioni 8 x 12 mm con una percentuale di fibre pari al 60%. Nella tabella, per le re-
ti, è riportato il carico ultimo a trazione per i fili longitudinali e trasversali: i fili longitu-
dinali hanno le fibre parallele mentre le fibre dei fili trasversali sono leggermente spira-
late. I fili trasversali hanno mostrato un valore apprezzabilmente più basso di carico ul-
timo rispetto a quello ottenuto dai fili longitudinali. Ciò è dovuto, probabilmente, alla
spiralatura che favorisce una differente tensione nelle singole fibre durante la prova a
trazione e quindi non tutte le fibre raggiungono la resistenza ultima allo stesso momen-
to. Come detto in precedenza, i connettori sono ancorati all’interno dei fori eseguiti
nella muratura attraverso iniezione di resina epossidica ed hanno una sovrapposizione
di 200 mm. Sono state effettuate anche tre prove per verificare l’efficacia della
connessione. In tutte le prove, effettuate 28 giorni dopo il confezionamento dei
campioni e dopo sette giorni di stagionatura della resina, è stata osservata sempre la
rottura dei connettori mentre non è stato mai riscontrato uno scorrimento apprezzabile.

Tabella 2 - Carico ultimo a trazione degli elementi in


GFRP.
Tabella 3 - Caratteristiche dei campioni di prova.

Tabella 3

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Descrizione dei campioni
Lo scopo di questo studio è quello di evidenziare l’efficacia della tecnica di rinfor-
zo descritta nella Sezione 2.1. Così è stata programmata una vasta campagna speri-
mentale su 64 pannelli quadrati di muratura (1160 x 1160 mm) considerando l’in-
fluenza di vari parametri: elementi della muratura, tipi di malta e maglia della rete.
Sono stati provati, per confronto, pannelli in muratura rinforzati con rete elettro-
saldata. In particolare sono state eseguite: 20 prove su campioni in muratura a due
teste di mattoni pieni, 18 su campioni in muratura a tre teste, 12 su campioni in
muratura di mattoni a doppio paramento con sacco interno di materiale scadente
ed infine 14 prove su pannelli in pietra grossolanamente squadrata di spessore
400mm. Sono stati utilizzati due tipi di malta per ogni gruppo di campioni: A e C
nel primo gruppo, A e B nei tre rimanenti. La maggior parte dei campioni è stata
rinforzata utilizzando cinque maglie differenti di rete in GFRP: il tipo S con maglie
33 x 33 mm, 66 x 66 mm, 99 x 99 mm, mentre il tipo D con maglie 66 x 66 mm e
99 x 99 mm. Infine sei campioni sono stati rinforzati con rete in acciaio: Φ 5 150 x
150 mm e Φ 6 200 x 200 mm.
Sono stati sottoposti a prova due campioni per ogni casistica in modo tale da veri-
ficare la ripetibilità dei risultati. I campioni di muratura non rinforzata vengono te-
stati senza l’applicazione di alcun intonaco sulle due facce. Lo spessore dell’intona-
co applicato sulle due facce dei campioni rinforzati è di circa 30 mm. Le caratteri-
stiche dei campioni sottoposti a prova sono descritte nella Tabella 3.
I campioni sono identificati con una sigla alfanumerica suddivisa in tre parti:
I le prime due lettere distinguono la tipologia di muratura (MD = muratura a due te-
ste, MT = muratura a tre teste, MS = muratura a sacco, MP = muratura in pietra),
I nella seconda parte vengono indicati i campioni appartenenti alla stessa coppia e
la lettera identifica il tipo di malta utilizzata per la muratura,
I nella terza la lettera distingue il materiale della rete (F = GFRP e S = acciaio), il nu-
mero indica la dimensione della maglia della rete ed infine l’ultima lettera differenzia
il tipo di filo della rete in GFRP (S = singolo e D = doppio).
I campioni in muratura non rinforzata non hanno il terzo gruppo di caratteri men-
tre i campioni che hanno il rinforzo applicato su una sola faccia del pannello han-
no una lettera L aggiunta alla destra della sigla.

Apparato sperimentale
L’efficacia della tecnica di rinforzo viene evidenziata effettuando le prove di com-
pressione diagonale sui campioni indicati nella Tabella 3. Viene progettato un ap-
posito apparato di prova, in modo tale da applicare il carico senza dover movi-
mentare il campione dopo la sua costruzione.
I campioni vengono costruiti su un appoggio in legno, e trascorso il periodo di sta-
gionatura degli stessi, una parte dell’appoggio viene rimossa in modo tale da con-
sentire il posizionamento del dispositivo di applicazione del carico (in acciaio) ad
uno dei due estremi del pannello.
Un dispositivo di applicazione del carico ha saldato un profilo HEB, che viene irri-
gidito con una serie di fazzoletti, così da evitare deformazioni locali. Un secondo
dispositivo similare viene inserito nell’estremo opposto dell’apparato. Infine un ter-
zo dispositivo è connesso a quello inferiore attraverso 4 barre in acciaio così da
permettere la trasmissione del carico diagonale con un martinetto idraulico, inter-
posto tra i due dispositivi in sommità.
Nella Figura 2 sono mostrati il dettaglio dell’apparato di prova ed un’immagine di
repertorio dell’apparato montato su un campione pronto per l’esecuzione della
prova. Nella figura sono indicate anche le due coppie di trasduttori potenziometrici
(T1 - T3, T2 - T4) utilizzati per misurare le deformazioni dei campioni lungo le dia-
gonali. Il martinetto idraulico è stato azionato mediante una pompa idraulica ma-
nuale e la forza applicata dallo stesso sul campione è stata misurata mediante un
trasduttore di pressione ad alta precisione. Tutti i trasduttori sono stati collegati ad
una centralina di acquisizione dati interfacciata con un computer. Il programma di
acquisizione ha anche permesso di visualizzare, in tempo reale, sia la procedura di
carico che il diagramma carico-spostamento.

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2 - Apparato di prova.

Risultati delle prove


Come detto in precedenza sono state eseguite 64 prove di compressione diagonale.
La procedura di carico segue dei cicli di carico-scarico con passi crescenti di 25 kN fi-
no al raggiungimento del carico massimo: successivamente la prova viene eseguita in
controllo di spostamento. I quattro gruppi di campioni sono stati sottoposti a prova
dopo circa 28 giorni di stagionatura della malta dell’intonaco; la malta della muratura
aveva invece 60 giorni di maturazione.
Per ogni gruppo di campioni è stata testata per prima la coppia di campioni non
rinforzata e successivamente i campioni rinforzati. Le curve rappresentano il carico
diagonale P in funzione della deformazione media nella direzione del carico εc. Nelle
Figure 3 e 4 sono riportate le curve carico - deformazione di alcuni campioni, raggrup-
pati per tipologia di muratura. In particolare le curve della Figura 3a si riferiscono alla
muratura a due teste di mattoni, quelle della Figura 3b alla muratura a tre teste, quelle
della Figura 4a alla muratura a sacco ed infine quelle della Figura 4b si riferiscono alla
muratura in pietra.
Il comportamento della muratura in mattoni (a due e a tre teste) non rinforzata evi-
denzia un brusco calo di resistenza immediatamente successivo alla formazione della
prima fessura, conservando una limitata capacità residua. La fessurazione diagonale
segue i giunti di malta. I campioni rinforzati evidenziano un considerevole incremento
della resistenza di picco e la curva, dopo la comparsa delle fessure diagonali, mostra
un comportamento plastico con un ramo decrescente molto blando. Quando la defor-
mazione media a compressione raggiunge il valore 0,005, la resistenza residua risulta,
nella maggior parte dei casi superiore al 50% del valore di picco.
I campioni rinforzati con una rete in GFRP più fitta evidenziano un ramo decrescente
ancora meno marcato dopo il raggiungimento del carico massimo (MD-2A-F33, MD-
2A-F66, MT-1A-F33 e MT-1A-F66). Le curve dei campioni che prevedevano una cami-
cia con rete elettro-saldata hanno mostrato un comportamento confrontabile con
quello dei campioni rinforzati con rete in GFRP (Figure 3a, b). Per i campioni di mura-
tura a sacco, è stata notata una più pronunciata caduta in termini di resistenza dopo la
formazione della prima fessura (Figura 4a). Comunque, viene osservata una resistenza
residua superiore al 50% del valore di picco a εc = 0,005. Nei campioni non rinforzati,
oltre alle fessure diagonali, si sono formate delle fessure verticali nel piano del pannel-
lo che separa i tre strati della muratura (strati esterni, in mattoni e quello interno, con

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3 a b

4 a b

materiale di riporto). I campioni costruiti con pietra grossolanamente squadrata non 3 - Diagramma carico diago-
nale - deformazione a com-
hanno mostrato nessun calo improvviso di resistenza dopo il raggiungimento del cari-
pressione: muratura a due te-
co massimo, ma solo una riduzione graduale molto lenta (Figura 4b). Anche il com- ste (a) e a tre teste (b).
portamento dei campioni rinforzati ha mostrato, dopo il raggiungimento del picco, un 4 - Diagramma carico diago-
nale - deformazione a com-
ramo decrescente con una pendenza molto ridotta, soprattutto nel campione rinforza-
pressione: muratura a sacco
to con rete GFRP di tipo D (maglia 66 x 66 mm). La formazione ed il tipo di fessure (a) e in pietra (b).
nei campioni in pietra è molto simile a quelli riscontrato nei campioni di muratura di
mattoni. I campioni con camicia rinforzata con rete in GFRP su una sola faccia del
pannello hanno mostrato una minor efficacia e si sono deformati fuori dal piano.

ANALISI DEI RISULTATI


Le prove di compressione diagonale hanno fornito utili informazioni per la valuta-
zione della resistenza a taglio di pareti in muratura. Per la determinazione della
resistenza a taglio V di una parete in muratura è stata utilizzata l’espressione:

(1)

Dove b e t sono la lunghezza e lo spessore dell’elemento, σ0 è la tensione dovuta


ai carichi verticali e σI è la tensione principale di trazione. La tensione σI può esse-
re definita considerando le osservazioni ed i suggerimenti riportati in [11] e precisa-
mente utilizzando l’equazione:

(2)

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Il coefficiente α è pari a 0,5 per le murature in mattoni pieni e pari a 0,35 per mu-

di trazione equivalente σI in funzione della deformazione a trazione, per tutte le


ratura in pietra [11]. Con l’equazione (2) è possibile valutare la tensione principale

prove di questa campagna sperimentale. I risultati principali riguardanti tutti i cam-


pioni sono riassunti nella Tabella 4.

Tabella 4 - Risultati
delle prove di com-
pressione diagonale:
muratura a due teste,
a tre teste, a sacco e
in pietra.

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Nella seconda e terza colonna della Tabella 4 sono riportati il carico massimo Pmax
e il carico residuo P05 ad una deformazione media a compressione pari a 0,005. La
massima tensione principale di trazione σI e la corrispondente deformazione di tra-
zione εspl sono riportate nelle colonne 4 e 5. Nella sesta colonna è riportata la ten-
sione principale σI,05 in corrispondenza di una deformazione media di trazione
pari a 0,5% . Infine nelle ultime due colonne vengono evidenziati i rapporti tra le
tensioni principali di trazione dei campioni rinforzati e quelle dei campioni non
rinforzati, riferiti al valore massimo e a quello residuo ad una deformazione media
di trazione di 0,5%.
Nelle Figure 5a, b vengono riportate le curve tensione principale di trazione σI -
deformazione media di trazione εI dei campioni di muratura a due teste e in pietra
grossolanamente squadrata. La deformazione media a trazione viene determinata
in base allo spostamento misurato dai trasduttori in direzione perpendicolare ri-
spetto a quella della forza. In realtà, tale spostamento è principalmente dovuto alla
formazione di fessure diagonali.
La massima tensione principale di trazione equivalente dei campioni rinforzati ri-
sulta almeno raddoppiata rispetto ai campioni non rinforzati di muratura a due te-
ste, approssimativamente superiore del 60% per la muratura a tre teste e a sacco e
quasi triplicata nei campioni in pietra. Il rapporto tra la tensione di trazione residua 5 - Diagramma tensione prin-
cipale di trazione - deforma-
dei campioni rinforzati, ad una deformazione dello 0,5%, e quella dei campioni zione a trazione: muratura a
non rinforzati varia da 4, per la muratura in pietra, a più di 12 per la muratura a due (a) e a tre teste (b).
due teste. Questi risultati mostrano l’efficacia della tecnica di rinforzo che prevede 6 - Diagramma tensione prin-
cipale di trazione - deforma-
l’applicazione di un intonaco armato con rete in GFRP in termini di incremento zione a trazione: muratura a
della resistenza di picco del pannello ed in termini di capacità di deformazione do- sacco (a) e in pietra (b).
po la formazione delle fessure.

5 a b

6 a b

65
CONCLUSIONI
È stata condotta una vasta campagna sperimentale su quattro tipologie di campioni
in muratura rinforzati con un intonaco e rete in GFRP. I gruppi erano così suddivi-
si: a) muratura di mattoni pieni a due teste; b) muratura di mattoni pieni a tre teste;
c) muratura di mattoni pieni a sacco; d) muratura in pietra grossolanamente squa-
drata. Sono stati utilizzati, per il confezionamento dei campioni tre diversi tipi di
malta idraulica e cinque diverse maglie di rete in GFRP. Inoltre, come termine di
paragone, vengono considerati anche alcuni campioni rinforzati con un intonaco
armato con rete elettro-saldata.
Le prove di compressione diagonale sono state effettuate per dimostrare l’efficacia
della tecnica di rinforzo applicata ed hanno permesso di formulare le seguenti con-
clusioni: la tensione principale di trazione equivalente di picco dei campioni rinfor-
zati risulta essere quasi raddoppiata rispetto ai campioni non rinforzati di muratura
a due teste di mattoni, mentre è circa 1,6 volte superiore per il raggruppamento dei
campioni di muratura a tre teste e a sacco. Per la muratura in pietra grossolana-
mente la resistenza è risultata quasi triplicata.
Alla formazione delle fessure diagonali, la resistenza a trazione non ha subito un
brusco ed improvviso calo, come è avvenuto per i campioni non rinforzati, ma si è
ridotta gradualmente mantenendo una significativa resistenza residua, fino ad ele-
vati valori di deformazione (50% del valore di picco ad una deformazione di trazio-
ne dello 0,5%). La rottura dei fili della rete in GFRP ha avuto inizio per valori della
deformazione di trazione pari a 0,8÷1,0%.

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