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KSCE Journal of Civil Engineering (2016) 20(2):784-791 Ingegneria strutturale

Copyright ?2016 Società coreana degli ingegneri civili
DOI 10.1007/s12205-015-0393-1 pISSN 1226-7988, eISSN 1976-3808
www.springer.com/12205
NOTA TECNICA

Analisi agli elementi finiti elastoplastici di pareti di taglio in muratura

H. Orhun Koksal*, Bilge Doran**, A. Osman Kuruscu*** e Ali Kocak****

Ricevuto il 17 luglio 2014/Revisionato il 20 novembre 2014/Accettato il 28 aprile 2015/Pubblicato online il 19 giugno 2015

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Astratto

La muratura è il materiale da costruzione più importante in Turchia. È stato utilizzato per edifici pubblici e residenziali negli ultimi migliaia di anni. Esistono ancora un gran numero di vecchie strutture

murarie ben conservate che dimostrano che questa forma di costruzione può resistere con successo ai carichi e all'impatto ambientale. Tradizionalmente, la maggior parte degli edifici principali erano

strutture murarie solide con le pareti che poggiavano direttamente sul terreno. Gli ingegneri lavorano duramente per convertire il comportamento altamente indeterminato, ambiguo e non lineare della

costruzione storica in muratura in qualcosa che può essere compreso con certezza matematica. Pertanto, sono necessarie tecniche di analisi strutturale pratiche e accurate per preservare i monumenti

storici come un enorme patrimonio culturale. Questo articolo è incentrato sulla modellazione degli elementi finiti non lineari (NLFE) di pareti di taglio in muratura a livello macro prendendo la disposizione

geometrica dei costituenti. In questo studio, l'analisi degli elementi finiti (FE) elasto-plastici 3D per le pareti in muratura soggette alle combinazioni di carichi verticali e laterali, sono determinati per trovare

un metodo pratico. Viene introdotta una procedura di meshing originale per considerare l'ortotropia lungo le due direzioni naturali della muratura mentre il materiale è ancora assunto come isotropo. Il

lavoro esamina ulteriormente gli studi sui parametri effettuati per dimostrare che la relazione suggerita per i valori di coesione della muratura con giunti di malta può essere adottata anche per le pareti in

muratura con giunti a secco che impiegano sollecitazioni di compressione sulla superficie superiore della parete nonostante l'utilizzo della sua resistenza a compressione. L'accuratezza dell'approccio

proposto viene verificata simulando una serie di esperimenti riportati in letteratura. Tali documenti includono prove di taglio su pareti in muratura con giunti sia a secco che a malta di Raijmakers e

Vermeltfoort, Oliveira e Roca. I confronti tra i carichi di rottura previsti e misurati delle pareti confermano che è possibile riprodurre le caratteristiche fondamentali delle pareti a taglio in muratura con lo

schema di mesh proposto. Infine, l'approccio proposto si adatta abbastanza bene ai grafici sperimentali carico-deformazione di pareti in muratura con giunti sia a secco che a malta sottoposti a frattura da

taglio e compressione. I confronti tra i carichi di rottura previsti e misurati delle pareti confermano che è possibile riprodurre le caratteristiche fondamentali delle pareti a taglio in muratura con lo schema

di mesh proposto. Infine, l'approccio proposto si adatta abbastanza bene ai grafici sperimentali carico-deformazione di pareti in muratura con giunti sia a secco che a malta sottoposti a frattura da taglio e

compressione. I confronti tra i carichi di rottura previsti e misurati delle pareti confermano che è possibile riprodurre le caratteristiche fondamentali delle pareti a taglio in muratura con lo schema di mesh

proposto. Infine, l'approccio proposto si adatta abbastanza bene ai grafici sperimentali carico-deformazione di pareti in muratura con giunti sia a secco che a malta sottoposti a frattura da taglio e

compressione.

Parole chiave: parete in muratura, analisi agli elementi finiti, plasticità, curve carico-spostamento, criterio di Drucker-Prager

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1. Introduzione resistenza a trazione e taglio nei terremoti. Per quanto riguarda il

comportamento nel piano dei meccanismi di rottura, le pareti in
La muratura è il materiale da costruzione più antico sopravvissuto muratura non armata (URM) sono generalmente utilizzate come
fino ad oggi e trova ancora largo impiego nelle odierne tecnologie componenti strutturali primari per fornire una resistenza laterale
costruttive. La crescente preoccupazione per la conservazione delle sufficiente agli effetti del terremoto (Krstevskaet al., 2007; Meleet al.,
strutture e degli edifici storici ha così amplificato l'urgenza di 2003). Pertanto, c'è un'apparente necessità di più modelli di
sviluppare nuove tecniche numeriche per la loro analisi strutturale. simulazione computazionale delle pareti URM sotto carico laterale
Qualsiasi progresso nella valutazione e mitigazione del rischio sismico verticale e nel piano. È importante anche qui evidenziare che vi sono
dovrebbe essere associato alla collaborazione di molti specialisti di ancora aspetti irrisolti nella stima del comportamento costitutivo delle
diverse discipline. Uno di questi compiti appartiene tradizionalmente pareti URM. A causa dell'interazione tra unità e giunti di malta e
agli ingegneri strutturisti che forniscono e avanzano le pratiche dell'ortotropia lungo le due direzioni naturali della muratura, la
costruttive e i modelli teorici per la progettazione antisismica risposta delle pareti in muratura sotto taglio-compressione è di
(Belmouden e Lestuzzi, 2009; Guleret al., 2008; Koçak e Yildirim, 2011). natura complessa e si manifesta come un ingrediente essenziale di
In questo contesto, sebbene le strutture in muratura siano in grado di un'analisi strutturale completa. Di conseguenza, la simulazione del
resistere agli effetti dei carichi gravitazionali, può presentarsi un serio comportamento delle pareti in muratura comporta semplificazioni e
problema nel sopportare i carichi laterali a causa della loro bassa ipotesi di vario genere per l'analisi numerica. Nonostante l'inizio

* Professore, Dipartimento di Ingegneria Civile, Çanakkale 18 Mart University, 17100 Çanakkale, Turchia (E-mail: hokoksal@comu.edu.tr )
* * Professore Associato, Dipartimento di Ingegneria Civile, Yildiz Technical University, 34220 Esenler, Istanbul, Turchia (E-mail: doranbilge@gmail.com ;
doran@yildiz.edu.tr )
·
* * * Assistant Professor, Dipartimento di Architettura, Yildiz Technical University, 34349 Besiktas, Istanbu, Turchia (E-mail: okuruscu@yildiz.edu.tr )
* * * * Professore Associato, Dipartimento di Ingegneria Civile, Yildiz Technical University, 34220 Esenler, Istanbu, Turchia (Autore corrispondente, E-mail:
akocak@yildiz.edu.tr )

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 Analisi agli elementi finiti elastoplastici di pareti di taglio in muratura
con alcuni importanti presupposti e valutando un numero limitato di
risultati sperimentali disponibili in letteratura, i ricercatori hanno
proposto vari modelli analitici per studiare il comportamento delle
pareti in muratura (Mele et al., 2003; Raijmakers e Vermeltfoort, 1992;
Rocaet al., 2001; Oliveiraet al., 2006; Chaimoon e Attard, 2007; Formica
et al., 2002; Lorenzo, 1996; Lourenco e marcisce, 1997; Bertoet al.,
2002; Tasnimi e Farzin, 2006; Mohebkhahet al., 2008; Popehnet al.,
2008). Questi lavori sperimentali spiegano abbastanza
adeguatamente la risposta delle pareti in muratura realizzate sia con
malta che con muratura a giunto secco individuando le differenze di
comportamento meccanico tra ciascuna di esse (Oliveira, 2000; Roca
et al., 2001).
Il presente lavoro riporta i principali risultati ottenuti da un
semplice approccio di macromodellazione proposto per l'analisi
elasto-plastica agli Elementi Finiti (FE) di pareti URM soggette a una
combinazione di carichi laterali e verticali. Viene proposta
principalmente una procedura di meshing originale per tenere conto
dell'ortotropia lungo le due direzioni naturali della muratura mentre il
materiale è ancora considerato isotropo (Koksalet al., 2010).
Successivamente è stato condotto uno studio parametrico per
indagare gli effetti dei principali parametri del criterio di Drucker-
Prager, coesione e angolo di attrito interno, sul comportamento delle
pareti in muratura sia con giunti a malta che a secco. La capacità
dell'approccio proposto di stimare la risposta delle pareti in muratura
è stata valutata confrontando le loro previsioni analitiche con i
risultati degli esperimenti di Eindhoven (Raijmakers e Vermeltfoort,
1992) e le prove di taglio su pareti in muratura con giunti sia a secco
che a malta di Oliveira (2000) e Roca (2001; 2004).
2. Modellazione dei materiali
Negli ultimi due decenni, diversi ricercatori hanno proposto diversi
approcci di modellazione complessa per la descrizione del
comportamento della muratura. La loro implementazione pratica
nelle analisi FE 3D è molto complicata a causa delle strategie
risolutive per esprimere e fornire gli effetti della non linearità in
compressione e dell'ortotropia lungo le due direzioni naturali.
Fortunatamente, solo l'effetto dell'interazione tra elementi murari e
malta sul comportamento strutturale globale sarebbe sufficiente per
analisi ampie e orientate alla pratica (Lourencoet al., 1998). La
macromodellazione generalmente implica un certo grado di
approssimazione nella modellazione computazionale della muratura
a causa di complessi meccanismi di trasferimento del carico. D'altra
parte, l'approccio di micromodellazione richiede le proprietà
meccaniche dei costituenti e della muratura come materiale
composito e soprattutto la modellazione dettagliata del
comportamento di interfaccia tra le unità e la malta. Tuttavia, ci sono
diverse difficoltà numeriche e incertezze sulla non linearità indotta
dalla cricca derivanti dalla valutazione di tutti questi argomenti
(Chaimoon e Attard, 2007). Nella modellazione macro, l'interazione
tra unità e malta è esclusa poiché non vengono fatte distinzioni tra
unità, malta e interfacce unità-malta. Si nota inoltre che le unità di
muratura, la malta e l'interfaccia malta-unità sono spalmate in un
continuum omogeneo di materiali (Fig. 1). Perciò,
vol. 20, n. 2 / marzo 2016
Fig. 1. Modelli FE di parete in muratura tipica (Koksal et al., 2010):
(a) Micromodellazione dettagliata, (b) Micromodellazione semplificata,
(c) Micromodellazione
è composto da pareti piene di dimensioni sufficientemente grandi, in cui non
sono presenti gradienti significativi nelle distribuzioni delle sollecitazioni. Il
comportamento costitutivo della muratura è ortotropo a causa della
disposizione geometrica dei suoi costituenti, cioè unità e malta, anche se le loro
proprietà meccaniche sono solitamente isotrope (Dhanasekar e Haider, 2007). In
questo studio, viene proposto un approccio di modellazione semplice e pratico
piuttosto che iniziare con un approccio discreto alla modellazione di unità e
giunti di malta separatamente (Koksal et al.,
2010). Lo scopo principale di questo studio è quello di ottenere l'intero
comportamento di spostamento del carico della parete in direzione
orizzontale. A tal fine, il presente studio riporta una scelta appropriata
sulla dimensione della maglia per descrivere il comportamento ortotropo
nel piano. La parete URM è inizialmente suddivisa in elementi finiti, i cui
confini coincidono esattamente con i giunti del letto in direzione
orizzontale. I giunti del letto sono utilizzati solo per definire i confini degli
elementi lungo la lunghezza della parete nella presente tecnica di
modellazione (Koksalet al., 2010). I giunti di testa sono sostanzialmente
trascurati nella modellazione in quanto non coincidono tra loro in
direzione verticale e hanno un effetto limitato sugli spostamenti orizzontali
della parete (Fig. 2). Nell'analisi non lineare, mentre la muratura è ancora
considerata isotropa, l'attuale topologia della maglia è in grado di
produrre una debolezza artificiale nella direzione orizzontale imponendo
una dimensione massima lungo la lunghezza della parete e una
dimensione della maglia molto più piccola che è limitata all'altezza del
unità e lo spessore della malta in direzione verticale. Gli effetti sia del
comportamento della malta che del fenomeno dell'interfaccia unità-malta
sono considerati nella modellazione costitutiva di questo singolo elemento
lungo dell'unità.
L'analisi elasto-plastica delle strutture in muratura fa riferimento a
soluzioni pratiche anziché utilizzare sofisticati modelli materici. A
causa della superficie di snervamento liscia per un materiale di attrito,
il modello di plasticità di Drucker-Prager sarebbe la prima scelta per le
analisi elasto-plastiche dal punto di vista del criterio di rottura (Koksal
et al., 2009; Doran, 2009). I parametri del materiale del criterio di
Drucker-Prager sono la coesione e l'angolo di attrito interno. Poiché la
resistenza alla compressione è l'unico parametro del materiale,
Fig. 2. Un approccio di modellazione macro originale
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 H. Orhun Koksal, Bilge Doran, A. Osman Kuruscu e Ali Kocak
che possono essere facilmente misurati e manipolati, altri parametri possono
essere espressi in termini di resistenza a compressione analogamente a quelli
appena descritti nella progettazione del calcestruzzo. Nella modellazione delle
pareti URM sulla base delle successive applicazioni all'analisi elasto-plastica di
elementi in cemento armato, gli autori preferiscono questo approccio per la sua
semplicità (Koksalet al., 2009; Doran, 2009; Doranet al., 2009). In generale,
espressioni per la coesione
sono nella seguente forma:
c = Af +C B
Tasimi e Farzin (2006) hanno proposto relazioni simili per la
coesione e l'angolo di attrito interno delle unità nell'analisi delle
pareti in muratura (Tasnimi e Farzin, 2006; Mohebkhah et al.,
2008):
c = 0.1065f +0,531
C (2)
= 0,145f +49.71
C (3)
Per quanto riguarda gli effetti dominanti dello scorrimento orizzontale lungo i
giunti del letto, i modelli per il comportamento della parete sotto carico laterale
devono creare questo effetto di attrito in modo realistico. Per questo motivo,
l'eq. (1) generalmente produce 50o-53o per angolo di attrito interno. Tuttavia,
hanno utilizzato l'angolo medio di attrito interno e la coesione dei giunti di malta
sono 35o e 0,6 MPa, rispettivamente (Mohebkhah
et al., 2008). Come limite superiore, sessanta gradi possono essere ragionevoli
considerando le enormi dimensioni delle maglie utilizzate in questo studio (Koksalet al.,
2010) (Fig. 3). Quando la dimensione granulare è aumentata, è abbastanza
normale utilizzare valori più alti per l'angolo di attrito. Esiste un'altra relazione
disponibile per la coesione della malta precedentemente proposta
di Koksal et al. (2004) come:
c Sig
= 0,129f +1.85
Sig
In quello studio, sono stati forniti diversi parametri ciascuno per
boiacca, blocchi cavi e malta nella modellazione non lineare di
colonne in muratura armata a blocchi caricati concentricamente. La
seguente relazione è stata trovata a seguito dello studio parametrico
effettuato per calibrare il valore di coesione lungo il
analisi di URMwalls (Koksal et al., 2010):
c = 0,1225f (MPa)
C +0.22
I coefficienti di resistenza alla compressione in tutte e tre le equazioni
precedenti (Eq. (2), (4), (5)) proposti per la coesione sono vicini a
Fig. 3. Geometria e disposizioni di carico: (a) Esperienza di Eindhoven
menti, (b) Esperimenti Oliveira e Roca
l'un l'altro. D'altra parte, una costante più alta di 1,85 nell'Eq. (4) è
probabilmente impiegato per evitare il cedimento prematuro di uno strato
sottile di 10 mm di giunto di malta causato dall'effetto della dimensione
della maglia. Infatti, senza fornire reti separate per i giunti di malta, se
l'effetto dei giunti viene spalmato su un continuum in cui si utilizzano
maglie di grandi dimensioni agli elementi finiti, è del tutto normale
ottenere una costante inferiore come 0,22 nell'Eq. (5) sulla base di uno
studio parametrico eseguito per URMwalls.
(1)
3. Simulazione numerica di pareti in muratura
Allo scopo di verificare le prestazioni dell'algoritmo
proposto, TU Eindhoven shear wall (Raijmakers e
Vermeltfoort, 1992; Vermeltfoort e Raijmakers, 1993), muri a
secco (Oliveira, 2000) e muri coesivi sperimentali (Roca,
2004) caricati in compressione e taglio sono modellati utilizzando
elementi isoparametrici esaedrici a 8 nodi (HX8M). HX8M è un
elemento solido con un campo di deformazione incompatibile (Fig. 4)
nel pacchetto LUSAS e le formulazioni degli elementi tengono conto
delle deformazioni di membrana, taglio e flessione e sono in grado di
modellare fenomeni anelastici.
Le pareti di taglio di Eindhoven sono state realizzate con mattoni pieni di
argilla fabbricati appositamente con dimensioni 210 × 52 × Malta da 100
mm e 10 mm di spessore. Nelle prove del TU Eindhoven sulle pareti di
taglio (Raijmakers e Vermeltfoort, 1992; Vermeltfoort e Raijmakers, 1993),
sono stati applicati rispettivamente un carico di precompressione (V) di 30,
120, 210 kN prima che un carico laterale (H) fosse aumentato
monotonamente sotto la parte superiore controllo dello spostamento fino
al cedimento (Fig. 3(a)). Tuttavia, queste pareti erano confinate per mezzo
di travi superiori e inferiori. Le risposte previste concordano bene con
(4) quelle sperimentali in termini di pendenze della parte ascendente iniziale
delle curve di spostamento del carico e dei livelli di carico di picco in Fig. 5.
Esiste una certa deviazione tra i risultati previsti e sperimentali solo per il
comportamento post picco. Qui, si noti che la teoria elasto-plastica non
può fornire una rappresentazione completa del graduale degrado della
modalità di rottura per taglio dopo il punto di picco a causa di una fessura
diagonale a gradini mediante rottura delle unità o del legame lungo una
combinazione di giunti di testa e di letto (Malyszko , 2005). Oliviera (2000)
(5) ha testato sette muretti a secco le cui geometrie sono mostrate in Fig.
3(b). Tenendo conto che le strutture storiche sono generalmente
sottoposte a bassi stati tensionali, le pareti sono state testate per carichi
verticali di 30, 100, 200 e 250 kN, risultando sollecitazioni di compressione
di 0,15, 0,50, 1,00 e 1,25 MPa,
Fig. 4. Elemento esaedrico a otto nodi
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 Analisi agli elementi finiti elastoplastici di pareti di taglio in muratura

Fig. 7. Confronto delle capacità di carico per la serie Roca 2

Fig. 5. Confronto delle risposte carico-spostamento per Eind-
Esperimenti hoven: (a) Prova J4D, (b) Prova J6D, (c) Prova J7D
Fig. 6. Confronto delle risposte carico-spostamento per Oliveira
Esperimenti: (a) Prova SW.30.1, (b) Prova SW.100.1, (c) Prova
SW.200.1, (d) Prova SW.250.1
rispettivamente. I muri a secco sono stati costruiti con blocchi di arenaria
di dimensioni 200×200×100mm. Le curve carico-spostamento laterale della
muratura a giunto secco in Fig. 6 - sono in buon accordo
con le previsioni in termini sia del carico laterale ultimo che del
comportamento pre-picco delle pareti.
Roca (2004) ha eseguito prove su 15 pareti con fughe di micromalta da
2,5 mm. Le pareti sono state realizzate con piccoli mattoni di argilla
massiccia fabbricati appositamente con dimensioni 72,5× 12,5 × 35 mm
come mostrato in Fig. 3(b). Anche una parete in muratura a giunto unico
avente le stesse proprietà geometriche e meccaniche sopra indicate è
modellata dal modello proposto. L'effetto del carico verticale sulle capacità
di carico laterale delle pareti di taglio in muratura è ben previsto come
mostrato in Fig. 7.
Le proprietà del materiale e le dimensioni della parete sono riportate
nella Tabella 1. La resistenza a compressione dei blocchi è utilizzata nel
caso di muratura con giunti di malta, determinando i valori di coesione
dall'Eq. (4) poiché la resistenza della malta è generalmente vicina alla
resistenza delle unità. Nel caso di muratura a giunto secco, non c'è
coesione tra le unità. Solo le sollecitazioni di confinamento fuoriescono
sulla superficie superiore del muro. La forza verticale impedisce l'apertura
dei giunti in modo analogo ai fenomeni di interazione lungo le superfici
fessurate in una trave in cemento armato denominata incastro aggregato.
Esistono diverse relazioni costitutive per l'incastro degli aggregati,
comprese le sollecitazioni di confinamento e di taglio lungo le facce della
fessura (Gambarova e Karakoc, 1983; Dei Ploiet al.,
1987).
Le analisi mostrano un comportamento molto rigido se si utilizza la resistenza
a compressione dei blocchi per le pareti in muratura a giunto secco. è

Tabella 1. Riepilogo delle caratteristiche delle diverse serie di pareti sperimentali

Giunto letto B h T EC C
Sperimentare Rif. no ? ?
(Spessore) (mm) (mm) (mm) (MPa) (MPa)

Eindhoven JDWalls J4D 0.14

Mortaio
(Raimakers e J6D 1000 990 100 0.11 5000 60o 2.2
(10 millimetri)
Vermeltfoot, 1992) J7D 0.14
SW.30.1 250 0.25
Oliveira SW.100.1 500 0.40
(Vermeltfoot e Asciutto 1000 1000 200 0.15 60o
Raimaker, 1993) SW.200.1 1000 0.40
SW.250.1 1350 0,65
Micro malta
Pere Roca (2004) Serie 2 300 250 35 0.15 3750 60o 2.1
(2,5 millimetri)

vol. 20, n. 2 / marzo 2016 − 787 −

 H. Orhun Koksal, Bilge Doran, A. Osman Kuruscu e Ali Kocak

Fig. 8. Serie di test di Eindhoven: (a) Schema di fessurazione sperimentale per il test J4D (b), (c) e (d) Sforzi principali per diversi casi di carico

degno di nota anche che si ottengono grafici molto migliori per le
curve sperimentali carico-spostamento incorporando le sollecitazioni
di confinamento per la determinazione della coesione e del modulo di
elasticità.
Approfondimento sul modello di fessurazione sperimentale e sulla distribuzione
delle principali sollecitazioni (?1 ≥?2 ≥?3 ) all'aumentare del carico può essere fornito
dalle distribuzioni delle sollecitazioni lungo la superficie della parete per
muratura con giunto di malta in Fig. 8. Se si tenta di
mettere in relazione la forma osservata della distribuzione principale delle sollecitazioni ?1
con la modalità di guasto del muro, si può facilmente vedere che alcuni
i profili di sollecitazione specifici predicono da vicino lo schema della fessurazione al
momento della rottura. I profili di sollecitazione della muratura con giunti di malta, che
indicano valori di sollecitazione compresi tra 1,00 e 1,60 MPa pari a circa un decimo
della resistenza a compressione delle unità, sono quasi identici allo schema fessurativo
diagonale a gradini della parete. Questi principali valori di sollecitazione possono
essere apparentemente considerati come la resistenza a trazione delle unità. Nel caso
di muratura a giunto secco, i contorni delle sollecitazioni, approssimativamente uguali
alle sollecitazioni di compressione esercitate dal carico verticale sulla superficie
superiore, possono essere semplicemente utilizzate per definire lo schema di
fessurazione finale in Fig. 9.
4. Conclusioni
Le simulazioni numeriche delle pareti di taglio in muratura sono fortemente
richieste nella progettazione di strutture in muratura e telai di edifici
con tamponamenti in muratura per fornire agli edifici un'adeguata
resistenza agli effetti sismici. Di conseguenza, l'accuratezza dei metodi di
valutazione analitica è probabilmente il fattore più importante che
influenza il successo della riparazione e dell'ammodernamento delle
strutture storiche. Questo articolo delinea un nuovo approccio alla
modellazione 3D FE di pareti in muratura soggette a una combinazione di
carichi verticali e laterali. Gli studi sperimentali disponibili sulle pareti in
muratura con giunti a secco e in malta sono impiegati per verificare
l'approccio proposto per i calcoli delle pareti in muratura. Infine, dal
presente studio si possono trarre le seguenti conclusioni:
1. Nella simulazione numerica presentata in questo articolo, il focus
è sullo schema di generazione della mesh 3D. La parete è divisa
in elementi finiti, i cui confini coincidono esattamente con i giunti
del letto in direzione orizzontale. I giunti di testa non vengono
considerati nel processo di generazione della mesh in quanto
non coincidono tra loro in direzione verticale. Questo tipo di
generazione di mesh è di interesse primario nel creare una
debolezza artificiale nella direzione orizzontale. Pertanto,
l'ortotropia e i suoi effetti si riflettono nell'analisi invece di
utilizzare diversi parametri del materiale per la descrizione
dell'ortotropia della parete.
2. Si può anche concludere che è possibile utilizzare semplicemente la
resistenza a compressione delle unità per la determinazione dei parametri
del materiale del criterio di snervamento di Drucker-Prager. Sulla base
delle espressioni analitiche precedentemente consigliate per il

− 788 − KSCE Journal of Civil Engineering

 Analisi agli elementi finiti elastoplastici di pareti di taglio in muratura
Fig. 9. Serie di prove Oliveira: (a) Schema di fessurazione sperimentale per il test SW.30.1 (b), (c) e (d) Sforzi principali per diversi casi di carico
coesione sembra che vi sia una relazione lineare tra la coesione e
la resistenza a compressione di murature con giunti di malta. Un
confronto tra i coefficienti della resistenza a compressione
proposti in questo studio e consigliati da altri ricercatori, mostra
che sono molto vicini tra loro. C'è solo una differenza
significativa per il termine costante nella forma generale della
relazione di coesione originata probabilmente dall'effetto della
dimensione delle maglie. Le maglie piccole necessitano
semplicemente di valori di coesione più elevati per prevenire il
cedimento prematuro del sistema murario.
3. Nel caso della muratura a giunto secco, l'uso di sollecitazioni di
confinamento invece della resistenza a compressione fornisce previsioni
molto migliori per la risposta della parete. Come discusso in precedenza,
l'angolo di attrito interno viene mantenuto come un valore costante di 60o,
che di fatto rappresenta un limite superiore per murature a
giunto secco e malta.
4. Confronto delle risposte delle pareti soggette a carichi
verticali e laterali tra risultati analitici e sperimentali
vol. 20, n. 2 / marzo 2016
indica un accordo ragionevole tranne la forma delle curve di
spostamento del carico sia per il giunto di malta che per la muratura
a giunto secco dopo il punto di picco. La ragione di ciò è che non
esiste un danno a sviluppo graduale definito nel modello
elastoplastico in modo che la forma a zig-zag della curva post-picco
non possa essere prevista con precisione. Infatti l'obiettivo primario
di questo studio è quello di evitare le complessità dell'approccio di
micromodellazione, in particolare dalla definizione del
comportamento di interfaccia tra le unità e la malta i cui parametri
del materiale possono essere determinati in modo molto
approssimativo a causa dei limitati dati sperimentali. Secondo questa
spiegazione, nel presente studio è prevista una curva di inviluppo
senza produrre alcun degrado dovuto alla graduale diminuzione dei
parametri di interfaccia.
5. La rigidità sotto carichi assiali è definita dalla lunghezza e
dallo spessore della parete. Nell'approccio proposto, i carichi
sono applicati ai nodi dell'elemento singolare tra adiacenti i
giunti di letto e i coefficienti del materiale sono cali-
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 H. Orhun Koksal, Bilge Doran, A. Osman Kuruscu e Ali Kocak
brati secondo i dati sperimentali esistenti in letteratura. Quando
la parete è molto lunga, si osservano valori più alti per la rigidità
della parete durante l'analisi non lineare se si fa un confronto tra
il comportamento sperimentale e quello previsto. Inoltre, la
concentrazione di stress intorno alle articolazioni della testa
indebolirà il muro, se il loro numero aumenterà. In realtà, se il
carico verticale viene aumentato o la parete è molto lunga (più
lunga di 1 m), l'effetto del carico uniformemente distribuito e
della concentrazione delle sollecitazioni attorno ai giunti di testa
aumenterà e quindi la parete probabilmente non potrà
raggiungere i livelli di carico previsti dall'approccio proposto.
Riferimenti
Belmouden, Y. e Lestuzzi, P. (2009). “Un modello di telaio equivalente per
analisi sismica di edifici in muratura e cemento armato”.
Materiali da costruzione e da costruzione, vol. 23, n. 1, pp. 40-53,
DOI: 10.1016/j.conbuildmat.2007.10.023.
Berto, L., Saetta, A., Scotta, R., and Vitaliani, R. (2002). “Un ortotropo
modello di danno per strutture in muratura”. Rivista internazionale per
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