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Normativa

Flavio Mosele*, Lorenzo Bari*

Strutture miste e fondazioni negli edifici in muratura portante

Lentrata in vigore del Dm 14/01/2008, Norme tecniche per le costruzioni (Ntc 2008), ha portato a rivalutare la struttura in muratura portante (ordinaria o armata) come sistema costruttivo impiegabile per diverse tipologie di edifici di medio-piccola dimensione in alternativa al telaio in calcestruzzo armato

l ritorno di interesse per la muratura portante ulteriormente alimentato dalla rinnovata e ampliata possibilit di adottare strutture miste, introdotte per la prima volta nel DM 16/01/1996 (DM 96). Queste ultime, infatti, permettono di realizzare costruzioni in muratura portante integrata con elementi di diversa tecnologia per sopportare i soli carichi verticali. Dal punto di vista architettonico, questa soluzione fornisce maggiore libert di composizione, potendosi infatti realizzare porticati o logge esterne e creare ampi spazi interni. Un ulteriore aspetto di interesse per le strutture in muratura portante, che si ricollega in un certo senso allargomento delle strutture miste, la possibilit di adottare come fondazione della soprastante struttura in muraria il piano cantinato o seminterrato in pareti di c.a., senza che questo rientri nel computo dei piani complessivi in muratura. Il tipico piano interrato in c.a., generalmente dedicato a garage, assume cos anche la funzione di fondazione della struttura in muratura fuori terra. Strutture miste e fondazioni si ritengono due argomenti importanti per la realizzazione di costruzioni in muratura portante adeguatamente concepite e, al tempo stesso, architettonicamente svincolate da limitazioni troppo restrittive. Nel seguito si approfondiscono e chiariscono gli argomenti introdotti, in relazione alla normativa vigente, dando risposta anche alle numerose richieste di chiarimenti relative alladozione delle strutture miste e allinterpretazione delle regole inerenti le fondazioni di edifici in muratura portante.

in c.a. o solo in muratura), vengono regolamentate per la prima volta nellambito delle costruzioni in muratura a livello nazionale nel decreto DM 96, cos come accaduto per la muratura armata. Il concetto della struttura mista comprende organismi strutturali che presentano elementi verticali in muratura e in altra tecnologia (cemento armato, acciaio, legno, ecc.) disposti altimetricamente in corrispondenza dello stesso piano, oppure su piani successivi (come precisato al C7.8.4 della Circolare 02/02/2009 inerente le istruzioni per lapplicazione delle Ntc 2008). consentito infatti, cos come gi previsto dal decreto DM 96, realizzare lultimo piano di un edificio in muratura portante con una struttura di differente tecnologia, purch siano rispettate alcune specifiche condizioni indicate al 7.8.4 delle Ntc 2008.Tale soluzione strutturale sembra riferirsi, tuttavia, pi alla possibilit di sopraelevazione di un edificio in muratura portante che al progetto di nuova costruzione. La maggioranza delle strutture miste con pareti in muratura portante rappresentata, infatti, da costruzioni con elementi in altra tecnologia disposti altimetricamente allo stesso piano delle murature. In questi casi, la resistenza allazione sismica viene affidata esclusivamente alla struttura muraria, considerata la sua elevata rigidezza rispetto agli elementi in diversa tecnologia, quali per esempio i pilastri in c.a. La rigidezza delle pareti in muratura in campo lineare infatti prevalente nellassorbire le azioni sismiche. Le Ntc 2008, al 7.8.4, offrono la possibilit di realizzare strutture miste con pareti in muratura ordinaria o armata, purLe strutture miste con pareti in muratura portante ch la resistenza allazione sismica venga assicurata dagli elementi secondo le Ntc 2008 di identica tecnologia. Dunque permesso affidare la resistenza Le strutture miste, che nella pratica sono sempre state realizzate e alle azioni orizzontali alle sole pareti in muratura, oppure alle quindi verificate (nel campo delle costruzioni di medio-piccola sole strutture di altra tecnologia (per esempio pareti in c.a.), ridimensione, raro trovare una struttura per cos dire pura, solo spettando le pertinenti regole di progettazione, a seconda della scelta progettuale. Sulla base dei risultati ottenuti da ricerche The enforcement of the DM 14/01/2008, Technical standards for condotte presso alcune universit italiane, le Ntc 2008 estendono construction (Ntc 2008), led to re-evaluate the bearing masonry ulteriormente la possibilit di impiego di strutture miste rispetto structure (ordinary or reinforced) as a construction system to be used for different types of buildings of medium- small dimensions al DM 96, riprendendo le indicazioni a suo tempo introdotte nellOpcm 3431 del 03/05/2005. Esse prevedono, infatti, che si as an alternative to the reinforced concrete frame

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(a) 1. Realizzazione tipo di strutture miste: muratura armata perimetrale e pilastro interno (a); muratura portante perimetrale e pilastro esterno (b).

(b)

possa anche considerare la collaborazione delle pareti in muratura e dei sistemi di diversa tecnologia nella resistenza alle azioni sismiche, purch essa venga verificata utilizzando i metodi di analisi nonlineare, al fine di valutare adeguatamente i diversi contributi di elementi caratterizzati da rigidezze, resistenze e capacit deformative molto differenziate tra di loro (come richiamato al C7.8.4 della Circolare 02/02/2009 inerente le istruzioni per lapplicazione delle Ntc 2008). In questo caso, i collegamenti fra gli elementi di diversa tecnologia devono essere verificati, prestando attenzione anche alla compatibilit delle deformazioni degli elementi strutturali stessi. Il ruolo svolto dagli orizzontamenti ai fini della ripartizione dellazione sismica fra i muri di controventamento, richiesto per le costruzioni in muratura portante, fondamentale anche nel caso delle strutture miste. Il solaio rigido nel proprio piano riesce a trasferire le azioni orizzontali alle pareti in muratura proporzionalmente alla rigidezza di ciascuna parete: eventuali pilastri, dunque, non parteciperanno allassorbimento dellazione sismica; al contrario, il solaio deformabile non ripartisce le azioni sismiche, che si distribuiscono sugli elementi verticali in base allarea di influenza. Nel caso in cui gli orizzontamenti siano realizzati in legno, essi possono considerarsi rigidi a condizione

che vengano completati con un massetto in c.a. di 5 cm circa, che svolger funzioni anche di isolamento acustico, grazie allaumentata massa del solaio. Le strutture miste con pareti in muratura portante: approfondimento e aspetti particolari Con riferimento allambito di applicazione pratica, come gi accennato la soluzione pi diffusa corrisponde a quella di edifici in muratura portante perimetrale (ordinaria o armata) con la presenza di pilastri in c.a. interni e/o esterni [fig. 1].Tale soluzione garantisce flessibilit distributiva interna e libert architettonica esterna e, al tempo stesso, permette di realizzare un involucro perimetrale in grado di assorbire le azioni sismiche, termo-igrometricamente omogeneo (privo di ponti termici dovuti ai pilastri), dotato di elevata inerzia termica e capace di assicurare un elevato isolamento acustico. Per edifici di medio-piccole dimensioni, la muratura portante, impiegata come struttura perimetrale integrata a pilastri interni e/o esterni, risulta essere una scelta ideale, anche dal punto di vista economico. Per queste tipologie costruttive, in particolare, la normativa richiede in sostanza di realizzare orizzontamenti rigidi, in modo da non fare gravare le azioni sismiche sui pilastri, i quali, pertanto,

2. Pianta tipo di una costruzione in muratura portante (configurazione A, dimensioni in cm).

3. Piante alternative in struttura mista, ottenute a partire dalla pianta tipo (configurazione A)

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per non partecipare alla resistenza allazione sismica, devono avere capacit deformative maggiori rispetto alle pareti in muratura, rendendo non necessaria la verifica della compatibilit delle deformazioni tra muratura e pilastri. I concetti fin qui espressi risultano essere intuitivi e per certi versi banali. Sembra meno banale approfondire, riprendendo e sviluppando argomenti gi trattati in Ledificio in muratura (G. Righetti, L. Bari, 2a edizione, Edizioni Bin, 1999), la reale omogeneit della risposta ai carichi orizzontali di una struttura mista in funzione della quantit relativa di elementi in altra tecnologia rispetto alla muratura, intendendo per omogeneit ai carichi orizzontali il fatto che essi vengano assorbiti esclusivamente da una sola tipologia di sistema costruttivo: nel caso allo studio, dalle sole pareti in muratura. Per fornire un riferimento utile, rispetto al quale una struttura mista possa essere considerata omogenea piuttosto che mista ai carichi orizzontali, si analizzer nel seguito un esempio pratico, limitandoci alla sola direzione X. La pianta della costruzione riportata in fig. 2, ipotizzando che abbia tre piani fuori terra, solai rigidi e che sia ubicata in zona 3, pu essere considerata semplice. Dunque, rispettando le percentuali minime di pareti resistenti indicate in tabella 7.8.III delle Ntc 2008, essa pu essere realizzata sia muratura ordinaria che in muratura armata, adeguando lo spessore delle pareti. Sostituendo le pareti X5 e X5A con due pilastri (30x30 cm), si ottiene la configurazione B [fig. 3]. La rigidezza percentuale degli elementi in cemento armato rispetto alla rigidezza totale della struttura pari a circa lo 0,2%. La struttura, pur essendo mista, rimane omogenea ai carichi orizzontali, che vengono interamente assorbiti dalle pareti in muratura. Si osserva che ledificio ancora semplice dato che i carichi verticali portati dai pilastri equivalgono al 5% dei carichi verticali totali. Ci significa, infatti, che il requisito di avere almeno il 75% dei carichi verticali portati da pareti resistenti alle azioni orizzontali ( 7.8.1.9 Ntc 2008) rispettato. Anche in questo caso, ledificio si pu realizzare sia in muratura ordinaria che in muratura armata, naturalmente adeguando lo spessore delle pareti. Con la planimetria C [fig. 3], ottenuta eliminando le paretiY4 eY4A, ledificio non pi semplice

dato che linterasse delle pareti in direzione Y risulta ora essere maggiore dei 7 m o 9 m, rispettivamente per muratura ordinaria e armata. I carichi verticali portati dai pilastri corrispondono al 6% del totale e la rigidezza percentuale degli elementi in c.a. rispetto alla rigidezza totale della struttura, in direzione X, risulta invariata rispetto al caso precedente: dunque, la struttura, mista rimane omogenea ai carichi orizzontali. Dato che ledificio non pi semplice, esso va verificato con unanalisi estesa. Applicando lanalisi lineare, la verifica sismica assolta se si impiega una muratura armata con normali quantit di armatura, mentre si richiede unanalisi nonlineare per verificare la costruzione se realizzata con muratura ordinaria. Sostituendo anche le pareti X6 e X6A, inserendo due pilastri (30x30 cm), si ottiene la configurazione D [fig. 3]. Stavolta i carichi verticali portati dai pilastri corrispondono al 33% del totale e la rigidezza percentuale degli elementi in c.a. rispetto alla rigidezza complessiva della struttura diventa circa lo 0,6%: la struttura mista rimane ancora omogenea ai carichi orizzontali. Impiegando unanalisi nonlineare, la verifica estesa positiva se si adottano quantit medie di armatura (muratura armata), mentre la muratura ordinaria non risulta verificata. Sostituendo, infine, le pareti X9 e X9A, prevedendo due pilastri (30x30 cm) e sostituendo i pilastri X6 e X6A con due setti in cemento armato (100x30 cm), si arriva alla configurazione E [fig. 3]. I carichi verticali portati dagli elementi in c.a. diventano, in questo caso, il 40% del totale. La rigidezza percentuale degli elementi in cemento armato, rispetto alla rigidezza totale della struttura, raggiunge il 14,5%: la struttura reagisce ai carichi orizzontali come una struttura mista. La verifica estesa deve essere eseguita con unanalisi nonlineare, in ogni caso, per tenere conto della interazione tra pareti in muratura armata ed elementi in c.a. Lesempio sopra illustrato conferma che configurazioni di strutture miste, quali B, C e D, sono effettivamente miste per i carichi verticali, mentre si possono ancora considerare omogenee rispetto ai carichi orizzontali, che vengono assorbiti quasi esclusivamente dalle pareti in muratura. Solo quando gli elementi in c.a. assumono dimensioni confrontabili con quelle della

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4. Esempio di edificio con piano interrato in c.a. avente aperture dei garage e struttura in muratura portante soprastante. Legenda: 1. trave ribassata di elevata rigidezza; 2. setto verticale adeguatamente dimensionato alla trave ribassata

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muratura (configurazione E), introducendo dei setti anzich dei pilastri, il comportamento strutturale diventa misto anche in relazione ai carichi orizzontali. Si noti infine come limpiego di unanalisi statica nonlineare permetta di verificare la struttura che diventa sempre pi complessa, anche quando lanalisi statica lineare fornisca esito negativo. Le fondazioni negli edifici in muratura portante secondo le Ntc 2008 La fondazione, o struttura di fondazione, lunit strutturale che funge da collegamento tra la costruzione in elevazione e il suolo. Essa riveste il ruolo di trasferire a terra le azioni agenti sulla costruzione con assoluta sicurezza, garantendo la stabilit dellopera edificata e la compatibilit con le prestazioni richieste. Le Ntc 2008 richiedono infatti, a livello generale, che venga verificata la resistenza degli elementi strutturali che compongono la fondazione ( 6.4.2.1) e di calcolare i valori degli spostamenti e delle distorsioni per accertarne la compatibilit con i requisiti prestazionali della struttura in elevazione ( 6.4.2.2). I criteri generali di progettazione per azioni sismiche ( 7.2.1) precisano, inoltre, che il sistema di fondazione deve essere dotato di elevata rigidezza estensionale nel piano orizzontale e di adeguata rigidezza flessionale; gli elementi strutturali delle fondazioni, in particolare, devono essere dimensionati sulla base delle sollecitazioni ad essi trasmesse dalla struttura sovrastante e avere comportamento elastico: per questo, non richiedono limpiego di armature specifiche per ottenere un comportamento duttile ( 7.2.5). Le azioni trasmesse dalla struttura in elevazione alle fondazioni vengono valutate considerando le azioni statiche (verticali) e sismiche: al 7.2.5, le Ntc 2008 indicano che il dimensionamento delle strutture di fondazione e la verifica di sicurezza del complesso fondazione-terreno devono essere eseguiti assumendo come azioni in fondazione le resistenze degli elementi strutturali soprastanti (questa indicazione viene poi ulteriormente chiarita allo stesso punto delle Ntc 2008). Lorganizzazione strutturale della muratura prevede che la fondazione ( 4.5.4) possa essere costituita da un cordolo in calce-

struzzo armato disposto alla base di tutte le murature verticali resistenti. Inoltre, viene data la possibilit di realizzare la prima elevazione con pareti di calcestruzzo armato, previo adeguato centraggio dei carichi trasmessi alle pareti della prima elevazione e alla fondazione; soluzione, questa, che richiama le strutture miste, dato che possibile realizzare un primo piano in pareti di c.a., a patto di garantire la continuit verticale della trasmissione delle azioni. Nellambito della progettazione per azioni sismiche, vengono introdotti due concetti fondamentali per le fondazioni delle costruzioni in muratura ( 7.8.1.8): le strutture di fondazione devono essere realizzate in cemento armato, secondo quanto indicato al 7.2.5, continue, senza interruzioni in corrispondenza di aperture nelle pareti soprastanti; qualora sia presente un piano cantinato o seminterrato in pareti di cemento armato, esso pu essere considerato quale struttura di fondazione dei sovrastanti piani in muratura portante, nel rispetto dei requisiti di continuit delle fondazioni, e non computato nel numero dei piani complessivi in muratura. Mentre il primo concetto di immediata comprensione, il secondo pi articolato ed evidenzia lobiettivo del normatore di avere un comportamento scatolare rigido del piano in c.a., garantendo alla base di ciascuna parete portante in muratura soprastante, indipendentemente dalle aperture nella stessa, un elemento strutturale che riesca a fornire una rigidezza adeguata lungo tutta la sua estensione. Si segnala, infine, lapproccio previsto nel caso di costruzioni semplici ( 7.8.1.9) per le quali il dimensionamento delle fondazioni pu essere effettuato in modo semplificato tenendo conto delle tensioni normali medie e delle sollecitazioni sismiche globali determinate con lanalisi statica lineare. In questo caso, si tratta di verificare a livello globale la struttura, accertando che la tensione media sul piano di fondazione, a cui si deve sovrapporre la distribuzione di tensioni dovute al momento alla base della struttura causato dallazione sismica agente sulledificio, risulti non superiore alla tensione sopportata dal terreno.Tale metodo applicabile nellipotesi di monoliticit della sezione di fondazione e richiede una verifica della qualit del risultato finale.

5. Schema della risposta sismica globale del piano interrato in c.a. di fondazione, nelle due direzioni principali, con riportata la deformata qualitativa dovuta alle azioni orizzontali del solaio ed alle coppie di taglio e momento delle ipotetiche pareti in muratura soprastanti.

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Conclusioni

6. Dettaglio dello spostamento in sommit della parete in muratura, dovuto alla deformazione flettente della trave dellapertura dei garage alla base della parete stessa.

Le fondazioni negli edifici in muratura portante: approfondimento e aspetti particolari Il posizionamento di una parete portante in muratura su di una trave della struttura in c.a. del piano interrato o seminterrato di fondazione una soluzione, laddove non si possano prevedere alternative, che pu essere adottata nel rispetto dei requisiti imposti dalle Ntc 2008 precedentemente descritti. Uno dei casi pi ricorrenti sono le aperture per i garage sulle pareti perimetrali [fig. 4] che creano, in sostanza, una struttura in c.a. forata, la quale, nel suo insieme, deve fornire una risposta tale da non compromettere il comportamento scatolare rigido del sistema di fondazione [fig. 5] e garantire deformazioni compatibili con i requisiti prestazionali della struttura in elevazione, come richiesto dalle Ntc 2008 nel 6.4.2.2. A livello locale, perci, si deve prestare attenzione alle pareti che trasmettono momento flettente alla trave dellapertura dei garage, assicurando che questa abbia una elevata rigidezza (propriet che favorisce anche una resistenza adeguata dato che le strutture di fondazione devono rimanere in campo elastico) per ridurre le deformazioni che implicano la rotazione della base della parete in muratura soprastante, che si traduce in uno spostamento in sommit della parete stessa, aggiuntivo rispetto a quello previsto in fase di analisi della struttura in elevazione in muratura [fig. 6]. Gli elementi verticali che reggono detta trave devono essere dimensionati conseguentemente per garantire le prestazioni richieste alla trave stessa. Una situazione analoga rappresentata dal caso di muratura portante soprastante una trave del primo impalcato della struttura di fondazione, come rappresentata dalla coppia taglio/momento evidenziata in fig. 5.Tale soluzione non costituisce un problema a livello globale per la fondazione: il comportamento scatolare della fondazione non compromesso, in quanto le azioni orizzontali agenti sul primo impalcato della struttura di fondazione vengono ripartite dallimpalcato stesso alle pareti perimetrali. A livello locale invece, come nel caso precedente, si deve prestare attenzione agli effetti indotti dal momento flettente sulla trave. Si deve dunque, anche in questo caso, realizzare una trave alta per fornire una rigidezza elevata alla base della muratura soprastante e gli elementi verticali che reggono detta trave devono essere dimensionati conseguentemente.

La strutture miste rappresentano un sistema costruttivo adatto alle costruzioni di medio-piccole dimensioni per i vantaggi economici, di flessibilit distributiva interna e di libert compositiva esterna che ne derivano. Il principio su cui si basa la normativa, che affida le azioni orizzontali agli elementi di identica tecnologia (nel caso specifico, le pareti in muratura), risulta confermato e coerente con la risposta ai carichi orizzontali della struttura mista. Solo quando le dimensioni degli elementi in c.a. diventano confrontabili con quelle delle pareti in muratura, il comportamento strutturale diventa misto anche in relazione ai carichi orizzontali e risulta dunque necessario svolgere la verifica con analisi nonlineare (statica o dinamica), come indicato dalle Ntc 2008. Il limite che impone di avere almeno il 75% dei carichi verticali portati da pareti resistenti alle azioni orizzontali, introdotto dalle Ntc 2008 per gli edifici semplici, sembra indicare anche un limite entro cui lanalisi lineare riesce a soddisfare la verifica sismica, oltre il quale invece la sola via che rimane lanalisi nonlineare, metodo di valutazione, questultimo, da adottare obbligatoriamente per tenere conto della collaborazione, nella resistenza al sisma, tra pareti in muratura portante ed elementi di altra tecnologia. Nellambito della struttura di fondazione, in generale, emergono due aspetti a cui prestare attenzione: il comportamento globale, ossia il comportamento scatolare della fondazione, e il comportamento locale, quindi la deformazione flettente della trave (o pi in generale della parete forata) che regge il muro portante. Sia nel caso di parete portante soprastante allapertura dei garage che in quello di parete portante poggiante su una trave del primo impalcato della struttura di fondazione, ladeguato comportamento globale e locale richiesto viene soddisfatto mediante la realizzazione di una trave alta, retta da adeguati elementi verticali, a formare una parete forata sufficientemente rigida. Si precisa che nelle Ntc 2008 non viene operata distinzione tra strutture di fondazione per muratura ordinaria o per muratura armata. Questultima tuttavia, sviluppando maggiori resistenze e, in particolare, momenti flettenti maggiori e con maggiore rigidezza, richiede la dovuta attenzione nella realizzazione e dimensionamento degli elementi in c.a. con funzione di fondazione che devono essere rigidi e resistenti, alla luce delle considerazioni precedentemente esposte.
*Consorzio Poroton Italia

Bibliografia essenziale Nardone F .,Verderame G.M., Prota A., Manfredi G., Analisi comparativa su edifici misti in c.a. muratura,Valutazione e riduzione della vulnerabilit sismica di edifici esistenti in c.a., Roma, 29-30 maggio 2008 (pubblicazione Reluis). Cattari S., Lagomarsino S., Formulazione di elementi nonlineari per lanalisi degli edifici esistenti a struttura mista muratura-c.a., XII Convegno Anidis LIngegneria sismica in Italia, Pisa, 10 -14 giugno 2007. Righetti G., Bari L., Ledificio in muratura, 2a edizione, Edizioni B.I.N., 1999.

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