Nella progettazione tradizionale il rinforzo e il consolidamento degli edifici, sia in cemento pessime condizioni di conservazione come le murature in pietrame sciolto o di bassissima
armato che in muratura, sono stati spesso eseguiti con interventi che prevedevano resistenza meccanica ma anche le stesse strutture in c.a. realizzate con cementi scadenti
l’integrazione della geometria dell’elemento strutturale con ringrossi significativi della o in evidente condizione di degrado e cattiva conservazione. È proprio dallo studio attento
sezione o attraverso l’incollaggio di piatti in acciaio secondo la nota tecnica del “béton della meccanica dei sistemi di rinforzo e di come interagiscono con i vari materiali da
plaqué” nell’ambito di strutture in calcestruzzo o mediante la classica tecnica dell’intonaco costruzione che i ricercatori Kerakoll sono stati in grado di progettare un moderno sistema
armato per le strutture in muratura. Tale approccio, se da un lato garantisce un aumento di rinforzo composto da innovative matrici minerali, nuovi tessuti unidirezionali in fibra
delle prestazioni meccaniche statiche dell’elemento strutturale, in diversi casi non risulta d’acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, di cui Kerakoll ha acquisito recentemente la
altrettanto benefico quando all’azione statica si aggiunge quella dinamica dovuta ad tecnologia dagli USA, e reti di fibre naturali di basalto abbinate a fili in acciaio Inox.
esempio ad un evento naturale come un terremoto. Il primato della ricerca Kerakoll, congiunto alle eccellenze dei principali istituti di ricerca
Il moderno approccio nel consolidamento e rinforzo strutturale che ha messo come cardine nazionali italiani ed esteri, è stato quello di sviluppare sistemi di rinforzo basati su nuove
non più la sola resistenza ma la necessità di ottenere e quantificare la duttilità dell’elemento matrici minerali ottenute da speciali leganti idraulici per supporti in calcestruzzo e a base
rinforzato, recepito dalle normative tecniche nazionali ed europee e dalle recenti di calce idraulica naturale per supporti in muratura che potessero affiancare le tradizionali
osservazioni sul campo eseguite in occasione degli ultimi eventi sismici in Italia (L’Aquila – resine epossidiche, nel ruolo di “collanti” per i sistemi di rinforzo a basso spessore, in grado
2009, Emilia – 2012 e Centro Italia – 2016) e all’estero (Nepal 2015, Chile 2015, Equador 2016, di modularsi in modo perfetto alle resistenze e rigidezze delle diverse tipologie di supporti
Messico 2017), hanno evidenziato la necessità diffusa di adeguare le strutture esistenti, sia ottimizzandone le prestazioni e sfruttando così al massimo le proprietà complessive del
civili e industriali che storico-monumentali, a nuovi parametri di resistenza e duttilità, per sistema di rinforzo con il costruito esistente.
migliorarne il comportamento statico e dinamico, mediante l’applicazione di rinforzi che L’abbinamento delle matrici Kerakoll GeoLite® per supporti in calcestruzzo, GeoCalce® F
siano efficaci e, allo stesso tempo, realizzati nel rispetto dell’identità architettonica, storica Antisismico per supporti in muratura e GeoLite® Gel come evoluzione delle più note resine
e strutturale del manufatto. epossidiche, con i tessuti in fibra d’acciaio (GeoSteel Hardwire™) e in fibra di basalto
In regime di sollecitazione dinamica, infatti, un consolidamento che abbia preso in sola (GeoSteel Grid), costituisce l’innovativo sistema di rinforzo strutturale a basso spessore
considerazione l’aumento geometrico della sezione per sopperire alle carenze statiche Kerakoll, che offre vantaggi applicativi e tecnici unici per la loro semplicità applicativa,
di taglio, momento e compressione, incrementa l’inerzia delle masse in gioco per l’intero garantendo performance di resistenza, modulo elastico e tenacità, superiori a quelle dei
edificio e la rigidezza dei singoli elementi strutturali con un conseguente aumento anche più comuni sistemi in fibra di carbonio-vetro-aramide e matrici di resina epossidica.
delle sollecitazioni a cui l’intera struttura deve resistere. Ciò può risultare di gran lunga più Grazie all’intenso lavoro in ambito normativo europeo ed internazionale, i sistemi di
deleterio che non valutare l’impiego di tecnologie che, non alterando masse e rigidezze, rinforzo Kerakoll a matrice minerale (Fabric Reinforced Cementitious Matrix e Steel
garantiscono un aumento della resistenza e della complessiva duttilità dell’elemento Reinforced Grout) ed epossidica (Steel Reinforced Polymer) hanno ottenuto gli importanti
oggetto d’intervento. riconoscimenti a livello certificativo rilasciati negli USA, dall’organismo International
Fino ad oggi tale soluzione è stata risolta dal mercato con il crescente impiego dei Code Council Evaluation Service (ICC-ES) ed, in Europa, dall’Istituto per la Tecnologia
materiali compositi FRP, tessuti e lamine in fibre di vetro, carbonio e aramide incollati al delle Costruzioni ITC-CNR, Italian Technical Assessment Body (I-TAB), essenziali per
supporto mediante l’impiego di resine epossidiche. Tale soluzione, mutuata da altri settori l’impiego di questi sistemi in cantiere. Tale traguardo rappresenta un primato unico a
dell’ingegneria come quella meccanica e aerospaziale, ha dimostrato la sua efficacia quando livello internazionale per Kerakoll, messo in evidenza dai loghi delle distinte certificazioni
applicata su elementi strutturali in cemento armato semplice e precompresso, ovvero presenti sulle tavole dei sistemi di consolidamento e rinforzo.
materiali ad elevate prestazioni meccaniche in grado di evidenziare le notevoli prestazioni Il presente Manuale Tecnico, nella sua ultima edizione migliorata e integrata, è frutto
in termini di resistenza e rigidezza fornite da questi nuovi materiali per le costruzioni. dell’esperienza degli ingegneri Kerakoll, in collaborazione con Asdea, società di ingegneria,
I recenti eventi sismici che hanno colpito il patrimonio edilizio non solo in cemento nella progettazione e nelle tecniche di cantiere per il rinforzo, miglioramento e adeguamento
armato ma anche in muratura di varia natura tanto in Italia come nel resto del mondo, sismico delle strutture esistenti e rappresenta un’utile guida pratica dedicata al Progettista
hanno purtroppo dimostrato come tale tecnologia, applicata efficacemente su strutture e Direzione Lavori per poter progettare e dirigere il cantiere nella realizzazione dei rinforzi
in c.a., possa invece presentare notevoli limiti quando applicata su supporti irregolari e in e trasferire, in modo efficace, il calcolo teorico di progetto alla struttura reale dell’edificio.
Kerakoll è membro di
3
LA RICERCA UNIVERSITARIA PER LA VALIDAZIONE DEI SISTEMI
Per sviluppare tutti gli aspetti del calcolo relativi ad interventi di Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna
rinforzo strutturale mediante l’impiego di nuove tecnologie, gli ingegneri Università nasce nell’ottobre del 2012 con l’ambizioso proponimento di coordinare all’interno del medesimo organismo
del GreenLab Kerakoll hanno intrapreso una stretta collaborazione degli Studi scientifico le numerose competenze nel settore dell’Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali di cui
di Bologna
di ricerca sperimentale con diversi atenei italiani e internazionali e dispone la Scuola di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. Il Dipartimento è attualmente composto
laboratori con esperienza consolidata nella ricerca sperimentale sui da circa 150 docenti e ricercatori. Per eseguire prove nell’ambito civile, il Dipartimento si avvale del Laboratorio
di Ingegneria Strutturale e Geotecnica (LISG). Il laboratorio LISG è dotato di strumentazioni ed attrezzature
materiali compositi.
per offrire una vastissima gamma di prove sperimentali, normate e/o progettate ad hoc, su singoli elementi
La sperimentazione ha coinvolto fino ad oggi otto laboratori nella ricerca
costruttivi e su sistemi in scala reale. Esso coinvolge una vasta gamma di aspetti del controllo sperimentale sia
sui materiali compositi: il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, delle costruzioni nuove, che di quelle a carattere storico e monumentale. Tra questi, la determinazione delle
Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna, il proprietà meccaniche dei materiali, il controllo di qualità, lo studio del comportamento meccanico di modelli
Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno, ed elementi strutturali in campo statico e dinamico, il controllo non distruttivo e il monitoraggio delle strutture.
il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale dell’Università
di Padova, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, Il Laboratorio ufficiale Prove Materiali e Strutture del Dipartimento di Ingegneria Civile (DICIV) esegue prove su
High Bay Structural Engineering Research Laboratory della Missouri Università materiali da costruzione e su strutture, sia per scopi scientifici sia per lo svolgimento di attività di sviluppo per
University of Science and Technology, lo Structural Materials Laboratory degli Studi
l’industria.
di Salerno
del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettonica ed Ambientale Dotato di un ampio “strong floor” e di due grandi telai di contrasto, è in grado di effettuare sperimentazioni su
dell’Università di Miami, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale modelli in scala reale. Dispone inoltre di un sistema centralizzato di alimentazione idraulica, servo-regolato, in
dell'Università Politecnica della Catalogna (UPC) e il laboratorio di strutture grado di alimentare gli attuatori in servizio, idonei per l’esecuzione di prove dinamiche ovvero di simulazione
antisismiche “Cristóbal de Losada y Puga” dell'Università Cattolica sismica. L’attività di ricerca del Laboratorio è rivolta principalmente allo studio sperimentale del comportamento
del Perù. Di seguito si riportano le sintesi delle risultanze sperimentali sotto sisma di strutture in calcestruzzo armato, in acciaio e in muratura.
Una parte rilevante dell’attività è dedicata allo studio dei sistemi di rinforzo di strutture esistenti, realizzati sia
realizzate dagli ingegneri Kerakoll che evidenziano i principali risultati
con tecniche tradizionali che con materiali innovativi, e allo studio di strutture interamente realizzate con profili
desunti da rapporti prodotti dalle Università coinvolte.
pultrusi in FRP.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale (ICEA) dell’Università di Padova raccoglie la tradizione
Università formativa dei tecnici destinati ad operare nel campo dei sistemi di trasporto, dell’idraulica e dell’ingegneria
degli Studi civile. È dotato di un laboratorio annesso all’ex Istituto di Scienza e Tecnica delle Costruzioni, perpetuandone la
di Padova
tradizione ormai secolare nella sperimentazione scientifica, tecnica e tecnologica sui materiali e costruzioni, in
grado di gestire prove statiche, monotone e cicliche, anche in regime pseudostatico, su materiali ed elementi
strutturali in scala reale. Il laboratorio è dotato, inoltre, di attrezzature per prove di diagnostica strutturale per
l’allestimento e l’esecuzione di prove in sito (distruttive, debolmente distruttive e non distruttive).
Il Dipartimento dei Beni Culturali (DBC) dell’Università di Padova nasce nel 2012 quale polo di aggregazione di
diverse competenze afferenti al mondo dei Beni Culturali. Comprende una sezione diagnostica specializzata
in prospezioni geofisiche applicabili in campo archeologico e geotecnico, e in metodologie di indagine non
distruttive applicate in sito ai beni artistico monumentali.
Il gruppo di Strutture del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre ha una lunga
tradizione di ricerca e sperimentazione sul comportamento strutturale delle costruzioni esistenti. Si occupa
di modellazione e valutazione della sicurezza sismica, attraverso strumenti e codici di calcolo sviluppati
appositamente. È attivo nell’ambito della sperimentazione sui materiali innovativi e nello sviluppo di tecnologie
di rinforzo sostenibili per il miglioramento sismico del patrimonio architettonico.
Il Laboratorio Prove e Ricerca su Strutture e Materiali (PRiSMa) è dotato delle attrezzature necessarie
alla caratterizzazione, al controllo e al monitoraggio in situ di strutture e sistemi di rinforzo, oltre che alla
sperimentazione in laboratorio di materiali ed elementi strutturali in scala reale.
4
La "University of Science and Technology" del Missouri (Missouri S&T) ha una lunga tradizione di ricerca
nel campo dell'ingegneria strutturale e dei materiali da costruzione. Le aree di interesse riguardano
principalmente i materiali innovativi per le applicazioni strutturali, l'ingegneria sismica e la valutazione, il
rinforzo e il ripristino di infrastrutture. L'"High Bay Structural Engineering Research Laboratory", ospitato
all'interno del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, è una struttura all'avanguardia
per prove di laboratorio nella quale i ricercatori portano avanti esperimenti a scala reale su sistemi e
componenti strutturali. Quattro laboratori dedicati ai materiali da costruzione consentono di avere attrezzature
all'avanguardia per la caratterizzazione ed il monitoraggio dei materiali.
Lo "Structural Materials Laboratory" (SML) del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettonica ed Ambientale
dell’Università di Miami, si dedica alla ricerca innotiva ed essenziale al fine di promuovere la costruzione di
infrastrutture resilienti e sostenibili. SML è un laboratorio accreditato in conformità alla norma ISO 17025 "Requisiti
generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura" dal Servizio di Accreditamento Internazionale
(IAS), pertanto i risultati delle prove sono reciprocamente accettabili tra le diverse organizzazioni governative e
regolamentari a livello regionale, nazionale e internazionale. L’attività del Laboratorio si distingue in certificazione di
prodotti, in particolare FRP, secondo standard nazionali e internazionali: International Organization for Standardization
(ISO 17025), International Code Council (ICC), American Concrete Institute (ACI), Canadian Standards Association
(CSA) e in sviluppo nuovi prodotti grazie all’esperienza maturata durante diversi decenni di attività in laboratorio e in
sito. Il laboratorio è dotato, inoltre, di attrezzatura all’avanguardia per prove di carico dinamiche in galleria del vento,
visione subacquea e digital image correlation.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università Politecnica della Catalogna (UPC) svolge attività di
insegnamento, ricerca e la diffusione di tecnologie nei diversi settori dell'ingegneria civile. La sua sezione di Tecnologia
delle strutture, materiali e costruzioni (TEMC) è composta da circa 80 professori e ricercatori, le cui attività sono legate
alla progettazione sostenibile e all'analisi del comportamento di strutture e materiali da costruzione. Gran parte della
sua produzione scientifica e industriale è basata sul Laboratorio di Tecnologia di Strutture e Materiali "Lluis Agulló",
che ha 25 anni di esperienza. Oltre all'ispezione, all'analisi e al monitoraggio di costruzioni esistenti, le sue attrezzature
consentono la caratterizzazione meccanica, fisica e chimica dei materiali da costruzione (calcestruzzo, muratura, opere
murarie, acciaio, legno, nuovi materiali) e il loro riciclaggio, e, allo tempo, la realizzazione di numerose prove di un’ampia
gamma di strutture, in diverse scale e soggette a diversi tipi di azioni (statiche, dinamiche e ambientali).
Laboratorio di Strutture Antisismiche “Cristóbal de Losada y Puga”. Fu inaugurato nell'ottobre del 1979 a seguito
della cooperazione tra i governi del Perù e dei Paesi Bassi. Attualmente è un'unità indipendente specializzata
nella valutazione, diagnosi, consulenza e ricerca dei problemi relativi a strutture esistenti con patologie
causate da deflessioni importanti, fessurazioni, incendi, cedimenti differenziali, corrosione, adattamento a nuovi
requisiti sismici, modifiche nell'uso, danni provocati da terremoto o esplosione o eventi di altro genere. Dispone
di attrezzature per eseguire prove dinamiche e statiche in laboratorio e sul campo per il controllo di qualità di
materiali, strutture e componenti strutturali. Dal 2003 è in possesso di accreditamento 150/IEC/17025 per cinque
metodi di prova. Si avvale di un Sistema di Gestione e Garanzia della Qualità per tutti i processi che gestisce. Oltre a
fornire supporto accademico alla formazione di professionisti in Ingegneria Civile, è un'unità fortemente impegnata
nella ricerca su temi legati allo studio dei materiali comunemente usati nell'edilizia civile e nei sistemi costruttivi
tradizionali e innovativi.
5
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA
Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali CARATTERIZZAZIONE MECCANICA E PROVE DI ADERENZA SU
Università TESSUTI GEOSTEEL, GEOSTEEL GRID E RINFORZO ARV 100 CON
degli Studi – DICAM
di Bologna MATRICI MINERALI GEOLITE® E GEOCALCE® F ANTISISMICO E
MATRICI EPOSSIDICHE GEOLITE® GEL
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei
Per definire il legame di aderenza sono state eseguite delle
Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna ha condotto un’estesa
prove di “single lap shear test” su provini in muratura e
campagna sperimentale volta a definire l’efficacia dei sistemi di calcestruzzo con i sistemi di rinforzo Kerakoll. La prova
rinforzo in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza consiste nel vincolare il blocco attraverso un sistema di
GeoSteel G600, GeoSteel G1200, GeoSteel G2000 e GeoSteel G3300 piastre metalliche e tirare il rinforzo che è stato applicato
applicati con matrice minerale GeoLite® e GeoCalce® F Antisismico al substrato. L’influenza della lunghezza e della larghezza
della striscia di composito e della velocità del test sui valori
o resina epossidica GeoLite® Gel, su supporti in calcestruzzo e
massimi di forza e sulle modalità di rottura sono stati investigati.
muratura. È stata valutata l’efficacia di ogni tipo di rinforzo, definendo Per i sistemi che utilizzavano come matrice il GeoLite® Gel è
gli accoppiamenti fibra-matrice maggiormente performanti e stata impiegata la "Digital Image Correlation" (DIC) per l’analisi
indicando la tipologia di substrato sul quale debbano essere applicati delle deformazioni lungo la striscia di composito. In aggiunta
al fine di garantire la maggiore efficacia del prodotto. prove di trazione su singole strisce di composito sono state
Nell’ambito della campagna sperimentale sulle prove di aderenza eseguite per determinare il legame σ-ε.
6
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO
7
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
Università
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale – ICEA
degli Studi
di Padova Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale dell’Università Dopo l’esecuzione dei test nel piano, tutti i campioni sono stati soggetti
degli Studi di Padova ha condotto una ricerca sperimentale dedicata a prove fuori dal piano. Mentre il campione con intonaco ordinario ha
allo studio e sviluppo di sistemi di rinforzo innovativi per il miglioramento mostrato una rigidezza ed una resistenza fuori piano molto inferiori
sismico di murature di tamponamento in laterizio. rispetto a tutti gli altri campioni, con un collasso fuori piano di tipo
La ricerca si è quindi proposta di studiare ed approfondire il tema del fragile, con espulsione improvvisa e non controllata di porzioni di
rinforzo di murature non strutturali "leggere", valutandone la capacità muratura, tutti gli altri campioni rinforzati con la gamma di intonaci
per azioni fuori dal piano tenendo in considerazione il preventivo Kerakoll e rete hanno mostrato comportamenti duttili, presentando una
danneggiamento nel piano della parete. maggiore capacità di spostamento a collasso finale, con modalità ancor
più controllata che nel caso dei campioni realizzati con solo intonaco.
Gli obbiettivi principali sono stati: confrontare il comportamento di
tamponature in muratura di laterizio con applicate varie tipologie Dipartimento dei Beni Culturali – DBC
di intonaco (GeoCalce® F Antisismico, Biocalce® Intonaco Fino e
BioGesso® Intonaco mangiaVOC®), con l’inserimento di rete di rinforzo Il Dipartimento dei Beni Culturali ha condotto un’estesa campagna
GeoSteel Grid 200 e in un caso di ancoraggio perimetrale mediante sperimentale in-situ sia su pannelli murari rinforzati mediante
barre elicoidali in acciaio Inox Steel DryFix® 10; verificare lo stato di iniezioni di calce e rinforzo in basso spessore con fasce di
danneggiamento di tali tamponature per azioni nel piano corrispondenti GeoSteel Hardwire™ installate con betoncino strutturale, che
al raggiungimento dello 0.5% di spostamento di interpiano; verificare il sui sistemi di ancoraggio e connessione realizzati con connettori
comportamento fuori piano delle tamponature sottoposte a spostamenti GeoSteel Hardwire™ inghisati nella muratura mediante diversi
d’interpiano dell’1.2%, corrispondente al raggiungimento dello stato prodotti colabili. Le prove hanno permesso di definire la lunghezza
limite ultimo della tamponatura. di ancoraggio necessaria per diverse resistenze a trazione del
connettore e tipologie di tessuto GeoSteel Hardwire™ impiegati con
Durante le prove nel piano il danneggiamento, a seconda delle tipologie diversi materiali per l’inghisaggio, unitamente alla forza trasferibile
di intonaco/rinforzo adottate, ha avuto evoluzioni diverse. Se il campione per unità di lunghezza, mettendo in evidenza l’eccezionale efficacia
con intonaco ordinario ha mostrato subito un forte danneggiamento di GeoCalce® FL Antisismico come malta da inghisaggio oltre che da
e conseguente degrado di resistenza con coinvolgimento dell’intera iniezione.
muratura, i campioni intonacati con GeoCalce® F Antisismico, Biocalce®
Intonaco Fino e BioGesso® Intonaco mangiaVOC® hanno mostrato
eccellenti comportamenti, migliorati in modo significativo dalla rete
GeoSteel Grid 200, limitando il distacco degli strati di intonaco e in grado
così di contenere la caduta di materiale. Il campione rinforzato con rete
ancorata con il sistema Steel DryFix® 10 non ha avuto praticamente alcun
danneggiamento evidente durante la prova nel piano.
8
PROVE COMBINATE NEL PIANO E FUORI DAL PIANO DI TAMPONATURE RINFORZATE PROVE SU SISTEMI DI CONNESSIONE GEOSTEEL
Le tamponature rinforzate con gli intonaci GeoCalce® F Antisismico, Biocalce® dei valori di accelerazione al suolo che, per i provini rinforzati con intonaco e rete L’inghisaggio dei connettori GeoSteel Hardwire™ mediante malta colabile non superiori, a quelle della malta colabile cementizia e della resina epossidica.
Intonaco Fino e BioGesso® Intonaco mangiaVOC® e rete in basalto e acciaio Inox GeoSteel Grid 200 di Kerakoll variano da un minimo di 2,5 a 3,5 volte, il valore di iperfluida a base di calce idraulica naturale NHL 3.5 GeoCalce® FL Antisismico, ha Si è potuto inoltre individuare per quasi tutti i provini, una legge di trasferimento
GeoSteel Grid hanno mostrato un comportamento duttile con modalità di collasso accelerazione per lo stesso tipo di tamponatura intonacata con intonaco civile dimostrato di essere efficace e con performance assolutamente paragonabili, se del carico Fmax/L.A. efficace = 100 N/mm = 100kg/cm.
controllata. ordinario.
Le simulazioni numeriche svolte sui telai testati, unite all’analisi dello stato di
danneggiamento di ciascun campione a fine prova, hanno permesso di dedurre
PROVE DI COMPRESSIONE DIAGONALE IN-SITU SU MURATURE STORICHE RINFORZATE PROVE DI CARICO IN-SITU SU VOLTE IN MURATURA STORICHE RINFORZATE
Le murature storiche sia in mattoni pieni e malta di calce che in pietrame, pietrame a tre paramenti. Inoltre le prove di compressione diagonale hanno Le volte testate hanno una luce di 5,60 m e una freccia di 1,28 m, con Si è dimostrata l’efficacia dei sistemi di rinforzo con matrice minerale a base di
rinforzate mediante GeoCalce® F Antisismico e GeoSteel Grid con connettori dimostrato il superamento dei parametri migliorativi indicati nella Circolare spessore maggiore all’imposta che si riduce in corrispondenza delle reni. calce idraulica naturale NHL 3.5, mettendo in evidenza due diversi comportamenti
di tipo meccanico (Steel DryFix® 10) o iniettati (GeoSteel Hardwire™, 617/09: “Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche” con incrementi della La sperimentazione ha permesso di confrontare diverse tipologie di rinforzo: in funzione del tipo di fibra applicato. In particolare si è registrato un incremento
Iniettore&Connettore GeoSteel e GeoCalce® FL Antisismico), hanno evidenziato resistenza a taglio della muratura che variano da 3 a 6 volte quello dei pannelli GeoSteel G600 e GeoSteel Grid 200 entrambe applicate con GeoCalce® F del carico ultimo, rispetto alla volta non rinforzata, di 4,55 volte per il rinforzo con
un importante miglioramento delle caratteristiche meccaniche. non rinforzati. Antisismico. Le prove hanno permesso di determinare l’incremento di resistenza GeoSteel G600 e 3,03 volte nel caso di GeoSteel Grid 200.
Le indagini soniche preliminari hanno evidenziato l’efficacia dell’intervento e di duttilità dei campioni rinforzati rispetto al non rinforzato.
di iniezione eseguito in corrispondenza dei connettori applicati su muratura in
9
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
Il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre ha Le fasce di rinforzo si sono dimostrate più efficaci anche rispetto ai
testato i numerosi sistemi di rinforzo GeoSteel Hardwire™ e GeoSteel Grid tradizionali interventi che prevedono l’uso di catene metalliche, con il pregio
caratterizzati da matrice minerale a base calce GeoCalce® F Antisismico, di costituire un elemento di ritegno esteso sulla facciata e non puntuale.
concentrandosi nella determinazione dei legami costitutivi dei sistemi di L’impiego di tale configurazione di rinforzo è in grado quindi di vincolare
rinforzo, e nello studio della loro durabilità a seguito di diverse tipologie di anche i meccanismi di spanciamento delle murature verso l’esterno
invecchiamento artificiale, evidenziando come tutti i sistemi sviluppati da e di rottura per flessione, impedendo inoltre l’insorgenza di danni per
Kerakoll fossero in grado di rispondere ai più severi requisiti delle Linee punzonamento in corrispondenza dei capochiave, il tutto rispettando i punti
Guida per la Identificazione, la Qualificazione e il Controllo di accettazione salienti sanciti dalle “Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio
di compositi a matrice polimerica (FRP) del Consiglio Superiore dei Lavori sismico del patrimonio culturale” rese cogenti con la Direttiva P.C.M. del
Pubblici. 9/2/2011, ovvero i criteri della conservazione (compatibilità e reversibilità),
in aggiunta alle prestazioni meccaniche elevate, alla sicurezza e alla
Sono stati poi caratterizzati i legami di aderenza dei diversi sistemi, su diverse durabilità.
tipologie di supporti in muratura (laterizio, tufo, muratura di mattoni), per
verificare l’affidabilità dei criteri di progetto e dimensionamento contenuti Sono state eseguite prove di laboratorio su campioni in scala reale di
nelle Linee Guida CNR-DT 200 R1/2013 concepiti per i sistemi FRP a matrice volte in foglio. Per riprodurre le condizioni effettivamente riscontrabili
polimerica, e calibrare parametri di resistenza specifici per i rinforzi FRCM nelle costruzioni storiche, i provini sono stati realizzati con frenelli e
a matrice inorganica, che tengono conto delle loro specificità in termini riempimento e sono stati sottoposti ad un carico applicato ad un terzo della
di meccanismi di trasferimento degli sforzi e modalità di crisi attese. luce, ciclicamente incrementato fino al collasso. La sperimentazione ha
I test di distacco dal supporto sono fondamentali per le fasi di progettazione permesso di verificare l'efficacia dei sistemi di rinforzo Kerakoll con tessuti
in quanto forniscono le informazioni indispensabili per la determinazione GeoSteel Hardwire™ adesi alla superficie estradossale o intradossale
delle massime tensioni trasferibili dalla struttura al sistema di rinforzo, e per della volta per mezzo della malta GeoCalce® F Antisismico e collegati alle
il progetto delle lunghezze di ancoraggio. murature d'ambito per mezzo di connettori in acciaio. Tale connessione è
stata messa a punto nell'ambito di una campagna sperimentale condotta in
In collaborazione con l’Unità UTT MAT-QUAL del Centro Ricerche ENEA situ e finalizzata allo studio dell'aderenza dei sistemi di rinforzo estradossali.
Casaccia è stata eseguita una campagna sperimentale su tavola vibrante
su un campione in scala reale in muratura di tufo. La struttura è stata
costruita senza un'efficace connessione ai cantonali, per riprodurre una
situazione ricorrente in molte case in muratura nei centri storici delle città
italiane e spesso causa dei principali danni sismici.
10
CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI TESSUTI GEOSTEEL HARDWIRE™, GEOSTEEL GRID E RINFORZO ARV 100 SIMULAZIONE SU TAVOLA VIBRANTE DI ANTIRIBALTAMENTO DI FACCIATA
Prove di trazione meccanica di campioni di GeoSteel Hardwire™, GeoSteel Le prove hanno permesso di determinare resistenza a trazione, modulo elastico La parete testata è composta da tre pareti di altezza 3,5 m, senza un'efficace massa e ingombro trascurabili. Inoltre, i metodi di monitoraggio impiegati nella
Grid e Rinforzo ARV 100 sia tal quali che impregnati con GeoCalce® Fino e e deformazione a rottura, utili per il calcolo secondo CNR-DT 200 R1/2013, la connessione ai cantonali, situazione ricorrente in molte strutture murarie. Dopo sperimentazione, tra i quali l'innovativo sistema ottico 3DVision, hanno evidenziato
essere stata rinforzata mediante fasce di tessuto GeoSteel Hardwire™ G600 la limitata modifica della rigidezza iniziale e il ridotto accumulo di danno indotto
GeoLite®. Le prove sono state eseguite in controllo di spostamento, secondo le durabilità a diversi tipi di invecchiamento artificiale (esposizione a soluzione
installate con GeoCalce® F Antisismico, il provino è stato sottoposto a più di dalla sequenza di segnali sismici applicati. Rispetto alle tradizionali catene
indicazioni delle Linee Guida per la Qualificazione ed il Controllo di accettazione salina, alcalina, umidità, cicli di gelo-disgelo) con analisi dettagliata al SEM dei 50 prove dinamiche simulando i terremoti dell’Irpinia (1980), Umbria-Marche metalliche, i sistemi di rinforzo Kerakoll hanno consentito una resistenza sismica
di compositi fibrorinforzati, facendo uso di macchina universale MTS e di metodi campioni. Per il tessuto in acciaio GeoSteel Hardwire™ è stata anche determinata (1997), L’Aquila (2009) ed Emilia (2012). Ogni input sismico è stato applicato con superiore ed hanno mostrato di costituire un efficace ritegno esteso, ai meccanismi
ottici innovativi (come la Digital Image Correlation) per la misurazione dei campi la resistenza residua dopo piegatura di 90° mediante piegatrice certificata. fattori di amplificazione progressivamente crescenti da 0.5 a 2.5, fino al collasso, di spanciamento verso l’esterno e di rottura per flessione. Lo spessore di pochi
di spostamento e deformazione e per l'acquisizione del quadro fessurativo. che si è verificato, senza il crollo di alcuna porzione di muro nonostante il forte millimetri ne permette l’applicazione nello strato di intonaco, inoltre, senza nessun
danneggiamento, con la registrazione di Nocera Umbra (Umbria-Marche) con un pregiudizio sull’architettura e la qualità materica delle facciate.
fattore di scala 2.5, ed un picco di accelerazione alla base di 1.5 g ovvero circa
5 volte superiore rispetto a quello del provino non rinforzato, con aumenti di
PROVE DI DELAMINAZIONE SU SUPPORTI IN MURATURA PROVE IN SITU ED IN LABORATORIO SUL RINFORZO DI VOLTE IN MURATURA
Studio dell’adesione al supporto dei rinforzi GeoSteel Hardwire™, GeoSteel I test hanno dimostrato l’efficacia dei sistemi di rinforzo con matrice minerale È stata condotta una sperimentazione in situ per studiare l'adesione dei sistemi di Per determinare l'incremento di resistenza che è possibile ottenere applicando
Grid e Rinforzo ARV 100 installati con GeoCalce® F Antisismico e GeoLite® a base di calce idraulica naturale NHL 3.5, mettendo in evidenza le diverse rinforzo Kerakoll comprendenti tessuti in acciaio GeoSteel Hardwire™ applicati i sistemi di rinforzo Kerakoll a matrice inorganica sulle volte in muratura, è stata
alla superficie estradossale di volte in muratura mediante malta GeoCalce® F condotta una sperimentazione in laboratorio su campioni in scala reale di volte in
su supporti in laterizio (moderno e storico), tufo e muratura di mattoni. Sono modalità di rottura attese per i diversi sistemi, spesso caratterizzate dal distacco
Antisismico. Le prove hanno permesso di determinare la capacità di adesione tra foglio, dotate di frenelli e riempimento. Le volte sono state sottoposte a prove cicliche,
state eseguite prove su supporto a curvatura concava e convessa, per nell’interfaccia fra composito e supporto, alle volte con un minimo interessamento supporto e rinforzo, in una condizione che si può manifestare a seguito dell’apertura nelle quali il carico, applicato ad un terzo della luce, è stato progressivamente
indagare l'adesione dei sistemi alle superfici intradossali ed estradossali delle del supporto, quindi risultando assolutamente compatibili con le Linee Guida di una lesione sull’estradosso della volta. La sperimentazione ha consentito altresì incrementato fino al collasso. Il setup sperimentale è stato studiato per indagare
volte. Le prove hanno permesso di determinare la forza massima trasferibile MIBACT e garantendo comunque tensioni di distacco elevate. di indagare la prestazione strutturale del rinforzo adeso su una superficie convessa nel dettaglio l'evoluzione della configurazione deformata, il contributo alla capacità
dalla struttura al rinforzo ed il corrispondente scorrimento al distacco. ed eterogenea, tenendo conto delle reali condizioni di cantiere connesse alle portante offerto dal riempimento e le porzioni di rinforzo effettivamente sollecitate,
modalità di preparazione del supporto e alla maturazione delle malte. I risultati facendo uso di tecniche ottiche innovative, quali la Digital Image Correlation (DIC).
hanno mostrato l'efficacia del sistema di rinforzo, in grado di assorbire tensioni
elevate prima di distaccarsi dal supporto.
11
MISSOURI UNIVERSITY OF SCIENCE AND TECHNOLOGY - MISSOURI S&T
Il dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura della Test futuri sono stati pianificati per studiare il comportamento di
“University of Science and Technology” del Missouri (Missouri S&T) travi in cemento armato rinforzate a taglio con tessuti GeoSteel
sta portando avanti un ampio programma sperimentale sul rinforzo Hardwire™ applicati con GeoLite® Gel. Questi test permetteranno
ed il ripristino di elementi strutturali mediante materiali compositi di indagare il contributo dei compositi nella resistenza a taglio,
Kerakoll, costituiti da fibre di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad alta nonché di definire le applicazioni più performanti. Ulteriori test sono
resistenza applicate con matrici cementizie (GeoLite®) o epossidiche programmati per studiare il confinamento di elementi in muratura
(GeoLite® Gel). Queste nuove tipologie di compositi offrono diversi usando tessuti GeoSteel Hardwire™ applicati con GeoLite® o
vantaggi se paragonati ai materiali compositi tradizionali che GeoCalce® F Antisismico. Questi test permetteranno di determinare
vengono impiegati per il rinforzo strutturale. l’aumento di resistenza ed il valore di deformazione ultima di colonne
di muratura confinate.
Un’ampia campagna sperimentale è stata condotta per indagare
l’aderenza tra compositi e calcestruzzo, analizzando diversi aspetti
tra cui la risposta “Carico applicato – Scorrimento dell’estremo
caricato” ed il valore della lunghezza efficace di aderenza. Questo
lavoro ha permesso di caratterizzare il fenomeno che porta alla
perdita di aderenza di questi compositi e di definire l’interfaccia
dove avviene il distacco.
12
PROVE DI ADERENZA SU SUPPORTO IN CLS RINFORZO A TAGLIO DI TRAVI IN C.A.
Caratterizzazione della capacità di aderenza dei tessuti GeoSteel Hardwire™ servo-idraulica, verificando lo scorrimento dell’estremo caricato del composito. Studio del comportamento a taglio di travi in C.A. rinforzate con tessuti GeoSteel trasversale, per determinare il contributo del composito sulla resistenza a taglio.
applicati esternamente ad un substrato in calcestruzzo, attraverso una matrice Al fine di esaminare la risposta di carico e determinare di conseguenza quella Hardwire™ applicati esternamente attraverso una matrice minerale GeoLite® o Verranno considerate diverse configurazioni del composito valutando inoltre
minerale GeoLite® o epossidica GeoLite® Gel. Sono state condotte prove di effettiva, sono state considerate diverse lunghezze di ancoraggio. epossidica GeoLite® Gel. Saranno testate travi rinforzate, con o senza armatura l’effetto degli ancoraggi.
aderenza “Single lap shear tests” utilizzando una macchina di prova universale
13
UNIVERSITY OF MIAMI
14
UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLA CATALOGNA
Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università PROVE DI COMPRESSIONE DIAGONALE SU PARETI MURARIE
Politecnica della Catalogna sta attualmente realizzando un’indagine Saranno sottoposte a compressione diagonale (ASTM E519) dieci pareti
di 1,3 x 1,3 x 0,3 m³, costruite con malta di calce e laterizi massicci. Questa
sperimentale diffusa per valutare l'efficacia dei prodotti Kerakoll
prova consente di simulare le rotture a X che si verificano nelle porzioni
nel ripristino e nel rinforzo strutturale e antisismico degli elementi in di parete e sulle travi durante gli eventi sismici. Saranno eseguite prove
muratura. su due pareti senza rinforzo che serviranno come riferimento. Le altre
L’indagine sperimentale studia pareti costruite per rappresentare otto formano quattro coppie che verranno rinforzate in modo diverso,
tutte con matrice GeoCalce® F Antisismico: una con GeoSteel Grid 200,
murature storiche, composte da laterizi massicci realizzati a mano e
una con GeoSteel G600, una con GeoSteel G1200 e una con Steel Helibar®
malta a base calce di Kerakoll. 6. La prova viene eseguita con una configurazione ad hoc, applicando il
L'obiettivo è studiare e confrontare l'efficacia di vari sistemi di rinforzo carico in modo monotono e a spostamento controllato, utilizzando anche
di Kerakoll, combinando la malta antisismica GeoCalce® F Antisismico la tecnica DIC (Digital Image Correlation) per analizzare le deformazioni.
con tre tipi di tessuti, GeoSteel Grid 200, GeoSteel G600 e GeoSteel
G1200, e di barre Steel Helibar® 6.
Prima dello studio degli elementi strutturali, la ricerca include la
caratterizzazione dei materiali di rinforzo utilizzati. In particolare, sono PROVE DI PARETI MURARIE A COMPRESSIONE E TAGLIO
previste la prova di resistenza a trazione dei tessuti, secondo la norma A complemento della precedente ricerca, saranno costruite 10 nuove
ASTM D3039; la verifica della forza di estrazione per Steel Helibar® 6 pareti, di dimensioni 1,3 x 1,3 x 0,3 m³, con malta di calce e laterizi massicci
tramite il test di pull-out ASTM D7913; il controllo della forza adesiva da provare sotto un'azione congiunta di compressione e taglio, simulando
del rinforzo alla matrice con le prove lap-splice secondo l’ASTM l'azione sismica. Saranno esaminate le stesse combinazioni di rinforzi
dei test di compressione diagonale. In tale prova il carico verticale viene
D7616 e la forza di unione del rinforzo al substrato mediante prove
applicato in una prima fase tramite martinetti idraulici. Il carico orizzontale
nella direzione perpendicolare e nella direzione parallela al rinforzo. sarà applicato in una seconda fase mediante un attuatore pseudo-dinamico
Il nucleo dell’indagine sperimentale consiste in tre diverse linee di in modo monotono e a spostamento controllato. Anche in queste prove è
prove, due su elementi strutturali isolati e una su strutture a grandezza previsto l'uso della tecnica DIC (Digital Image Correlation) per analizzare
le deformazioni.
naturale. Nel corso di tutte le prove si intende valutare l'influenza dei
sistemi Kerakoll nel ripristino e nel rinforzo della muratura, prendendo
come riferimento anche alcuni provini non rinforzati. I risultati saranno
confrontati in termini di resistenza raggiunta e in termini di duttilità.
PROVE DI PARETI DI FACCIATA DI MURATURA A GRANDEZZA NATURALE
Si costruiranno sei pareti a grandezza naturale, di dimensioni di 5 x 3,4 x 0,3
m³, con laterizio massiccio e malta di calce, che riproducono la porzione di
una facciata di un comune edificio in muratura. La parete è costituita da
due porzioni di parete unite da una trave in muratura supportata da una
trave in legno. Si prevede una prova in due fasi: nella prima sarà applicato
un carico verticale sui pilastri, per simulare il peso dei piani superiori
dell’edificio; nella seconda sarà applicato un carico orizzontale, all’altezza
dell’ipotetico solaio, simulando l’azione sismica. A questo proposito è stato
impiegato un attuatore che introdurrà questo carico in modo quasi statico,
mediante cicli di spostamento imposto crescente. Le pareti saranno
sottoposte a prove senza essere rinforzate e saranno poi riparate con i
prodotti Kerakoll per provare la loro applicabilità. Le prove sulle pareti
ripristinate consentiranno di approvare i vantaggi di questi sistemi per
ripristinare e rinforzare le strutture danneggiate dal sisma.
15
UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL PERÙ
16
LA SOLUZIONE PER PROGETTARE CON NUOVE TECNOLOGIE GREEN
NEL CONSOLIDAMENTO E RINFORZO STRUTTURALE
17