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Nella progettazione tradizionale il rinforzo e il consolidamento degli edifici, sia in cemento pessime condizioni di conservazione come le murature in pietrame sciolto o di bassissima
armato che in muratura, sono stati spesso eseguiti con interventi che prevedevano resistenza meccanica ma anche le stesse strutture in c.a. realizzate con cementi scadenti
l’integrazione della geometria dell’elemento strutturale con ringrossi significativi della o in evidente condizione di degrado e cattiva conservazione. È proprio dallo studio attento
sezione o attraverso l’incollaggio di piatti in acciaio secondo la nota tecnica del “béton della meccanica dei sistemi di rinforzo e di come interagiscono con i vari materiali da
plaqué” nell’ambito di strutture in calcestruzzo o mediante la classica tecnica dell’intonaco costruzione che i ricercatori Kerakoll sono stati in grado di progettare un moderno sistema
armato per le strutture in muratura. Tale approccio, se da un lato garantisce un aumento di rinforzo composto da innovative matrici minerali, nuovi tessuti unidirezionali in fibra
delle prestazioni meccaniche statiche dell’elemento strutturale, in diversi casi non risulta d’acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, di cui Kerakoll ha acquisito recentemente la
altrettanto benefico quando all’azione statica si aggiunge quella dinamica dovuta ad tecnologia dagli USA, e reti di fibre naturali di basalto abbinate a fili in acciaio Inox.
esempio ad un evento naturale come un terremoto. Il primato della ricerca Kerakoll, congiunto alle eccellenze dei principali istituti di ricerca
Il moderno approccio nel consolidamento e rinforzo strutturale che ha messo come cardine nazionali italiani ed esteri, è stato quello di sviluppare sistemi di rinforzo basati su nuove
non più la sola resistenza ma la necessità di ottenere e quantificare la duttilità dell’elemento matrici minerali ottenute da speciali leganti idraulici per supporti in calcestruzzo e a base
rinforzato, recepito dalle normative tecniche nazionali ed europee e dalle recenti di calce idraulica naturale per supporti in muratura che potessero affiancare le tradizionali
osservazioni sul campo eseguite in occasione degli ultimi eventi sismici in Italia (L’Aquila – resine epossidiche, nel ruolo di “collanti” per i sistemi di rinforzo a basso spessore, in grado
2009, Emilia – 2012 e Centro Italia – 2016) e all’estero (Nepal 2015, Cile 2015, Ecuador 2016, di modularsi in modo perfetto alle resistenze e rigidezze delle diverse tipologie di supporti
Messico 2017), hanno evidenziato la necessità diffusa di adeguare le strutture esistenti, sia ottimizzandone le prestazioni e sfruttando così al massimo le proprietà complessive del
civili e industriali che storico-monumentali, a nuovi parametri di resistenza e duttilità, per sistema di rinforzo con il costruito esistente.
migliorarne il comportamento statico e dinamico, mediante l’applicazione di rinforzi che L’abbinamento delle matrici Kerakoll GeoLite® per supporti in calcestruzzo, GeoCalce® F
siano efficaci e, allo stesso tempo, realizzati nel rispetto dell’identità architettonica, storica Antisismico per supporti in muratura e GeoLite® Gel come evoluzione delle più note resine
e strutturale del manufatto. epossidiche, con i tessuti in fibra d’acciaio (GeoSteel Hardwire™) e in fibra di basalto
In regime di sollecitazione dinamica, infatti, un consolidamento che abbia preso in sola (GeoSteel Grid), costituisce l’innovativo sistema di rinforzo strutturale a basso spessore
considerazione l’aumento geometrico della sezione per sopperire alle carenze statiche Kerakoll, che offre vantaggi applicativi e tecnici unici per la loro semplicità applicativa,
di taglio, momento e compressione, incrementa l’inerzia delle masse in gioco per l’intero garantendo performance di resistenza, modulo elastico e tenacità, superiori a quelle dei
edificio e la rigidezza dei singoli elementi strutturali con un conseguente aumento anche più comuni sistemi in fibra di carbonio-vetro-aramide e matrici di resina epossidica.
delle sollecitazioni a cui l’intera struttura deve resistere. Ciò può risultare di gran lunga più Grazie all’intenso lavoro in ambito normativo europeo ed internazionale, i sistemi di
deleterio che non valutare l’impiego di tecnologie che, non alterando masse e rigidezze, rinforzo Kerakoll a matrice minerale (Fabric Reinforced Cementitious Matrix e Steel
garantiscono un aumento della resistenza e della complessiva duttilità dell’elemento Reinforced Grout) ed epossidica (Steel Reinforced Polymer) hanno ottenuto gli importanti
oggetto d’intervento. riconoscimenti a livello certificativo rilasciati negli USA, dall’organismo International
Fino ad oggi tale soluzione è stata risolta dal mercato con il crescente impiego dei Code Council Evaluation Service (ICC-ES) ed, in Europa, dall’Istituto per la Tecnologia
materiali compositi FRP, tessuti e lamine in fibre di vetro, carbonio e aramide incollati al delle Costruzioni ITC-CNR, Italian Technical Assessment Body (I-TAB), essenziali per
supporto mediante l’impiego di resine epossidiche. Tale soluzione, mutuata da altri settori l’impiego di questi sistemi in cantiere. Tale traguardo rappresenta un primato unico a
dell’ingegneria come quella meccanica e aerospaziale, ha dimostrato la sua efficacia quando livello internazionale per Kerakoll, messo in evidenza dai loghi delle distinte certificazioni
applicata su elementi strutturali in cemento armato semplice e precompresso, ovvero presenti sulle tavole dei sistemi di consolidamento e rinforzo.
materiali ad elevate prestazioni meccaniche in grado di evidenziare le notevoli prestazioni Il presente Manuale Tecnico, nella sua ultima edizione migliorata e integrata, è frutto
in termini di resistenza e rigidezza fornite da questi nuovi materiali per le costruzioni. dell’esperienza degli ingegneri Kerakoll, in collaborazione con Asdea, società di ingegneria,
I recenti eventi sismici che hanno colpito il patrimonio edilizio non solo in cemento nella progettazione e nelle tecniche di cantiere per il rinforzo, miglioramento e adeguamento
armato ma anche in muratura di varia natura tanto in Italia come nel resto del mondo, sismico delle strutture esistenti e rappresenta un’utile guida pratica dedicata al Progettista
hanno purtroppo dimostrato come tale tecnologia, applicata efficacemente su strutture e Direzione Lavori per poter progettare e dirigere il cantiere nella realizzazione dei rinforzi
in c.a., possa invece presentare notevoli limiti quando applicata su supporti irregolari e in e trasferire, in modo efficace, il calcolo teorico di progetto alla struttura reale dell’edificio.
Kerakoll è membro di
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LA RICERCA UNIVERSITARIA PER LA VALIDAZIONE DEI SISTEMI
Per sviluppare tutti gli aspetti del calcolo relativi ad interventi di rinforzo strutturale
mediante l’impiego di nuove tecnologie, gli ingegneri del GreenLab Kerakoll hanno
intrapreso una stretta collaborazione di ricerca sperimentale con diversi atenei italiani
e internazionali e laboratori con esperienza consolidata nella ricerca sperimentale sui
materiali compositi.
La sperimentazione ha coinvolto fino ad oggi otto laboratori nella ricerca sui materiali
compositi: il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali
(DICAM) dell’Università di Bologna, il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli
Studi di Salerno, il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale dell’Università
di Padova, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università Roma Tre, High Bay Structural
Engineering Research Laboratory della Missouri University of Science and Technology,
lo Structural Materials Laboratory del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettonica
ed Ambientale dell’Università di Miami, il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
dell'Università Politecnica della Catalogna (UPC) e il laboratorio di strutture antisismiche
“Cristóbal de Losada y Puga” dell'Università Cattolica del Perù.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna nasce
Università nell’ottobre del 2012 con l’ambizioso proponimento di coordinare all’interno del medesimo organismo scientifico le
degli Studi numerose competenze nel settore dell’Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali di cui dispone la Scuola
di Bologna di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. Il Dipartimento è attualmente composto da circa 150 docenti
e ricercatori. Per eseguire prove nell’ambito civile, il Dipartimento si avvale del Laboratorio di Ingegneria Strutturale
e Geotecnica (LISG). Il laboratorio LISG è dotato di strumentazioni ed attrezzature per offrire una vastissima gamma
di prove sperimentali, normate e/o progettate ad hoc, su singoli elementi costruttivi e su sistemi in scala reale. Esso
coinvolge una vasta gamma di aspetti del controllo sperimentale sia delle costruzioni nuove, che di quelle a carattere
storico e monumentale. Tra questi, la determinazione delle proprietà meccaniche dei materiali, il controllo di qualità,
lo studio del comportamento meccanico di modelli ed elementi strutturali in campo statico e dinamico, il controllo non
distruttivo e il monitoraggio delle strutture.
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Il Laboratorio ufficiale Prove Materiali e Strutture del Dipartimento di Ingegneria Civile (DICIV) esegue prove su
Università materiali da costruzione e su strutture, sia per scopi scientifici sia per lo svolgimento di attività di sviluppo per
degli Studi
l’industria.
di Salerno
Dotato di un ampio “strong floor” e di due grandi telai di contrasto, è in grado di effettuare sperimentazioni su
modelli in scala reale. Dispone inoltre di un sistema centralizzato di alimentazione idraulica, servo-regolato, in
grado di alimentare gli attuatori in servizio, idonei per l’esecuzione di prove dinamiche ovvero di simulazione
sismica. L’attività di ricerca del Laboratorio è rivolta principalmente allo studio sperimentale del comportamento
sotto sisma di strutture in calcestruzzo armato, in acciaio e in muratura.
Una parte rilevante dell’attività è dedicata allo studio dei sistemi di rinforzo di strutture esistenti, realizzati sia
con tecniche tradizionali che con materiali innovativi, e allo studio di strutture interamente realizzate con profili
pultrusi in FRP.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale (ICEA) dell’Università di Padova raccoglie la tradizione
Università formativa dei tecnici destinati ad operare nel campo dei sistemi di trasporto, dell’idraulica e dell’ingegneria
degli Studi civile. È dotato di un laboratorio annesso all’ex Istituto di Scienza e Tecnica delle Costruzioni, perpetuandone la
di Padova
tradizione ormai secolare nella sperimentazione scientifica, tecnica e tecnologica sui materiali e costruzioni, in
grado di gestire prove statiche, monotone e cicliche, anche in regime pseudostatico, su materiali ed elementi
strutturali in scala reale. Il laboratorio è dotato, inoltre, di attrezzature per prove di diagnostica strutturale per
l’allestimento e l’esecuzione di prove in sito (distruttive, debolmente distruttive e non distruttive).
Il Dipartimento dei Beni Culturali (DBC) dell’Università di Padova nasce nel 2012 quale polo di aggregazione di
diverse competenze afferenti al mondo dei Beni Culturali. Comprende una sezione diagnostica specializzata
in prospezioni geofisiche applicabili in campo archeologico e geotecnico, e in metodologie di indagine non
distruttive applicate in sito ai beni artistico monumentali.
Il gruppo di Strutture del Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre ha una lunga
tradizione di ricerca e sperimentazione sul comportamento strutturale delle costruzioni esistenti. Si occupa
di modellazione e valutazione della sicurezza sismica, attraverso strumenti e codici di calcolo sviluppati
appositamente. È attivo nell’ambito della sperimentazione sui materiali innovativi e nello sviluppo di tecnologie
di rinforzo sostenibili per il miglioramento sismico del patrimonio architettonico.
Il Laboratorio Prove e Ricerca su Strutture e Materiali (PRiSMa) è dotato delle attrezzature necessarie
alla caratterizzazione, al controllo e al monitoraggio in situ di strutture e sistemi di rinforzo, oltre che alla
sperimentazione in laboratorio di materiali ed elementi strutturali in scala reale.
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LA RICERCA UNIVERSITARIA PER LA VALIDAZIONE DEI SISTEMI
Il Laboratorio di prove materiali del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate (DISA) dell’Università degli
Studi di Bergamo si è affermato nel tempo come polo di riferimento tra le realtà aziendali e la ricerca scientifica
accademica. Il laboratorio svolge attività di studio, ricerca e certificazione sulle strutture, sui materiali per l’edilizia
e sull’implementazione di tecniche e sistemi costruttivi innovativi. In particolare, il laboratorio è specializzato
nelle prove di certificazione su calcestruzzi ed acciai e nelle prove di caratterizzazione del comportamento
monotono e ciclico di dispositivi ed elementi strutturali in scala reale. Grazie alla preparazione dei suoi tecnici e
alla disponibilità di attrezzature specifiche, il laboratorio è in grado di fornire anche un servizio di prove in situ,
che prevede lo svolgimento di carotaggi e caratterizzazione del calcestruzzo in opera, collaudo di strutture,
monitoraggio tiro catene, monitoraggio cedimenti fondazioni e deformazioni grandi strutture, forzamento in situ
di strutture in carpenteria metallica e caratterizzazione dinamica di strutture.
Per lo svolgimento delle suddette attività, il laboratorio dispone di un’ampia serie di macchinari, strumenti e
attrezzature che permettono di adattarsi alle più svariate esigenze, riuscendo a mantenere un’elevata qualità
dei risultati raccolti.
Università Il Dipartimento di Ingegneria e Geologia dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara (INGEO) svolge
degli Studi costantemente attività di insegnamento, ricerca e divulgazione delle conoscenze nel settore dell’ingegneria
di Chieti –
civile. Le tematiche trattate riguardano i materiali per le applicazioni strutturali, l’ingegneria sismica e la
Pescara
valutazione strutturale e geotecnica, l’adeguamento e il miglioramento di infrastrutture. Il Laboratorio S.C.A.M.
“Sperimentazione, Controllo, Analisi e Modelli”, è una struttura per prove di laboratorio nella quale personale
altamente qualificato studia il comportamento meccanico e fisico delle strutture attraverso esperimenti in scala
o analisi numeriche avanzate. Le attrezzature disponibili consentono la caratterizzazione meccanica e fisica dei
materiali da costruzione, l’ispezione, l’analisi e il monitoraggio di costruzioni esistenti, ma soprattutto l’esecuzione
di prove sperimentali in scala soggette ad azioni statiche e dinamiche. S.C.A.M., è laboratorio ufficiale ai sensi
della legge n. 1086 del 05/11/1971 “Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato,
normale e precompresso ed a struttura metallica”.
La "University of Science and Technology" del Missouri (Missouri S&T) ha una lunga tradizione di ricerca nel
campo dell'ingegneria strutturale e dei materiali da costruzione. Le aree di interesse riguardano principalmente
i materiali innovativi per le applicazioni strutturali, l'ingegneria sismica e la valutazione, il rinforzo e il ripristino
di infrastrutture. L'"High Bay Structural Engineering Research Laboratory", ospitato all'interno del Dipartimento
di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, è una struttura all'avanguardia per prove di laboratorio nella
quale i ricercatori portano avanti esperimenti a scala reale su sistemi e componenti strutturali. Quattro
laboratori dedicati ai materiali da costruzione consentono di avere attrezzature all'avanguardia per la
caratterizzazione ed il monitoraggio dei materiali.
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Lo "Structural Materials Laboratory" (SML) del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettonica ed Ambientale
dell’Università di Miami, si dedica alla ricerca innotiva ed essenziale al fine di promuovere la costruzione
di infrastrutture resilienti e sostenibili. SML è un laboratorio accreditato in conformità alla norma ISO 17025
"Requisiti generali per la competenza dei laboratori di prova e di taratura" dal Servizio di Accreditamento
Internazionale (IAS), pertanto i risultati delle prove sono reciprocamente accettabili tra le diverse organizzazioni
governative e regolamentari a livello regionale, nazionale e internazionale. L’attività del Laboratorio si distingue
in certificazione di prodotti, in particolare FRP, secondo standard nazionali e internazionali: International
Organization for Standardization (ISO 17025), International Code Council (ICC), American Concrete Institute (ACI),
Canadian Standards Association (CSA) e in sviluppo nuovi prodotti grazie all’esperienza maturata durante diversi
decenni di attività in laboratorio e in sito. Il laboratorio è dotato, inoltre, di attrezzatura all’avanguardia per prove
di carico dinamiche in galleria del vento, visione subacquea e digital image correlation.
Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università Politecnica della Catalogna (UPC) svolge attività
di insegnamento, ricerca e la diffusione di tecnologie nei diversi settori dell'ingegneria civile. La sua sezione
di Tecnologia delle strutture, materiali e costruzioni (TEMC) è composta da circa 80 professori e ricercatori, le
cui attività sono legate alla progettazione sostenibile e all'analisi del comportamento di strutture e materiali da
costruzione. Gran parte della sua produzione scientifica e industriale è basata sul Laboratorio di Tecnologia di
Strutture e Materiali "Lluis Agulló", che ha 25 anni di esperienza. Oltre all'ispezione, all'analisi e al monitoraggio di
costruzioni esistenti, le sue attrezzature consentono la caratterizzazione meccanica, fisica e chimica dei materiali da
costruzione (calcestruzzo, muratura, opere murarie, acciaio, legno, nuovi materiali) e il loro riciclaggio, e, allo tempo,
la realizzazione di numerose prove di un’ampia gamma di strutture, in diverse scale e soggette a diversi tipi di azioni
(statiche, dinamiche e ambientali).
Laboratorio di Strutture Antisismiche “Cristóbal de Losada y Puga”. Fu inaugurato nell'ottobre del 1979 a seguito
della cooperazione tra i governi del Perù e dei Paesi Bassi. Attualmente è un'unità indipendente specializzata
nella valutazione, diagnosi, consulenza e ricerca dei problemi relativi a strutture esistenti con patologie causate
da deflessioni importanti, fessurazioni, incendi, cedimenti differenziali, corrosione, adattamento a nuovi requisiti
sismici, modifiche nell'uso, danni provocati da terremoto o esplosione o eventi di altro genere. Dispone di
attrezzature per eseguire prove dinamiche e statiche in laboratorio e sul campo per il controllo di qualità di
materiali, strutture e componenti strutturali. Dal 2003 è in possesso di accreditamento 150/IEC/17025 per cinque
metodi di prova. Si avvale di un Sistema di Gestione e Garanzia della Qualità per tutti i processi che gestisce.
Oltre a fornire supporto accademico alla formazione di professionisti in Ingegneria Civile, è un'unità fortemente
impegnata nella ricerca su temi legati allo studio dei materiali comunemente usati nell'edilizia civile e nei sistemi
costruttivi tradizionali e innovativi.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA
Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali CARATTERIZZAZIONE MECCANICA E PROVE DI ADERENZA SU
Università TESSUTI GEOSTEEL, GEOSTEEL GRID E RINFORZO ARV 100 CON
degli Studi – DICAM
di Bologna MATRICI MINERALI GEOLITE® E GEOCALCE® F ANTISISMICO E
MATRICI EPOSSIDICHE GEOLITE® GEL
Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei
Per definire il legame di aderenza sono state eseguite delle
Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna ha condotto un’estesa
prove di “single lap shear test” su provini in muratura e
campagna sperimentale volta a definire l’efficacia dei sistemi di calcestruzzo con i sistemi di rinforzo Kerakoll. La prova
rinforzo in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza consiste nel vincolare il blocco attraverso un sistema di
GeoSteel G600, GeoSteel G1200, GeoSteel G2000 e GeoSteel G3300 piastre metalliche e tirare il rinforzo che è stato applicato
applicati con matrice minerale GeoLite® e GeoCalce® F Antisismico al substrato. L’influenza della lunghezza e della larghezza
della striscia di composito e della velocità del test sui valori
o resina epossidica GeoLite® Gel, su supporti in calcestruzzo e
massimi di forza e sulle modalità di rottura sono stati investigati.
muratura. È stata valutata l’efficacia di ogni tipo di rinforzo, definendo Per i sistemi che utilizzavano come matrice il GeoLite® Gel è
gli accoppiamenti fibra-matrice maggiormente performanti e stata impiegata la "Digital Image Correlation" (DIC) per l’analisi
indicando la tipologia di substrato sul quale debbano essere applicati delle deformazioni lungo la striscia di composito. In aggiunta
al fine di garantire la maggiore efficacia del prodotto. prove di trazione su singole strisce di composito sono state
Nell’ambito della campagna sperimentale sulle prove di aderenza eseguite per determinare il legame σ-ε.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA
Università
Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale – ICEA
degli Studi
di Padova Il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile, Ambientale dell’Università Dopo l’esecuzione dei test nel piano, tutti i campioni sono stati soggetti
degli Studi di Padova ha condotto una ricerca sperimentale dedicata a prove fuori dal piano. Mentre il campione con intonaco ordinario ha
allo studio e sviluppo di sistemi di rinforzo innovativi per il miglioramento mostrato una rigidezza ed una resistenza fuori piano molto inferiori
sismico di murature di tamponamento in laterizio. rispetto a tutti gli altri campioni, con un collasso fuori piano di tipo
La ricerca si è quindi proposta di studiare ed approfondire il tema del fragile, con espulsione improvvisa e non controllata di porzioni di
rinforzo di murature non strutturali "leggere", valutandone la capacità muratura, tutti gli altri campioni rinforzati con la gamma di intonaci
per azioni fuori dal piano tenendo in considerazione il preventivo Kerakoll e rete hanno mostrato comportamenti duttili, presentando una
danneggiamento nel piano della parete. maggiore capacità di spostamento a collasso finale, con modalità ancor
più controllata che nel caso dei campioni realizzati con solo intonaco.
Gli obbiettivi principali sono stati: confrontare il comportamento di
tamponature in muratura di laterizio con applicate varie tipologie Dipartimento dei Beni Culturali – DBC
di intonaco (GeoCalce® F Antisismico, Biocalce® Intonaco Fino e
BioGesso® Intonaco mangiaVOC®), con l’inserimento di rete di rinforzo Il Dipartimento dei Beni Culturali ha condotto un’estesa campagna
GeoSteel Grid 200 e in un caso di ancoraggio perimetrale mediante sperimentale in-situ sia su pannelli murari rinforzati mediante
barre elicoidali in acciaio Inox Steel DryFix® 10; verificare lo stato di iniezioni di calce e rinforzo in basso spessore con fasce di
danneggiamento di tali tamponature per azioni nel piano corrispondenti GeoSteel Hardwire™ installate con betoncino strutturale, che
al raggiungimento dello 0,5% di spostamento di interpiano; verificare il sui sistemi di ancoraggio e connessione realizzati con connettori
comportamento fuori piano delle tamponature sottoposte a spostamenti GeoSteel Hardwire™ inghisati nella muratura mediante diversi
d’interpiano dell’1,2%, corrispondente al raggiungimento dello stato prodotti colabili. Le prove hanno permesso di definire la lunghezza
limite ultimo della tamponatura. di ancoraggio necessaria per diverse resistenze a trazione del
connettore e tipologie di tessuto GeoSteel Hardwire™ impiegati con
Durante le prove nel piano il danneggiamento, a seconda delle tipologie diversi materiali per l’inghisaggio, unitamente alla forza trasferibile
di intonaco/rinforzo adottate, ha avuto evoluzioni diverse. Se il campione per unità di lunghezza, mettendo in evidenza l’eccezionale efficacia
con intonaco ordinario ha mostrato subito un forte danneggiamento di GeoCalce® FL Antisismico come malta da inghisaggio oltre che da
e conseguente degrado di resistenza con coinvolgimento dell’intera iniezione.
muratura, i campioni intonacati con GeoCalce® F Antisismico, Biocalce®
Intonaco Fino e BioGesso® Intonaco mangiaVOC® hanno mostrato
eccellenti comportamenti, migliorati in modo significativo dalla rete
GeoSteel Grid 200, limitando il distacco degli strati di intonaco e in grado
così di contenere la caduta di materiale. Il campione rinforzato con rete
ancorata con il sistema Steel DryFix® 10 non ha avuto praticamente alcun
danneggiamento evidente durante la prova nel piano.
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PROVE COMBINATE NEL PIANO E FUORI DAL PIANO DI TAMPONATURE RINFORZATE PROVE SU SISTEMI DI CONNESSIONE GEOSTEEL
Le tamponature rinforzate con gli intonaci GeoCalce® F Antisismico, Biocalce® dei valori di accelerazione al suolo che, per i provini rinforzati con intonaco e rete L’inghisaggio dei connettori GeoSteel Hardwire™ mediante malta colabile non superiori, a quelle della malta colabile cementizia e della resina epossidica.
Intonaco Fino e BioGesso® Intonaco mangiaVOC® e rete in basalto e acciaio Inox GeoSteel Grid 200 di Kerakoll variano da un minimo di 2,5 a 3,5 volte, il valore di iperfluida a base di calce idraulica naturale NHL 3.5 GeoCalce® FL Antisismico, ha Si è potuto inoltre individuare per quasi tutti i provini, una legge di trasferimento
GeoSteel Grid hanno mostrato un comportamento duttile con modalità di collasso accelerazione per lo stesso tipo di tamponatura intonacata con intonaco civile dimostrato di essere efficace e con performance assolutamente paragonabili, se del carico Fmax/L.A. efficace = 100 N/mm = 100kg/cm.
controllata. ordinario.
Le simulazioni numeriche svolte sui telai testati, unite all’analisi dello stato di
danneggiamento di ciascun campione a fine prova, hanno permesso di dedurre
PROVE DI COMPRESSIONE DIAGONALE IN-SITU SU MURATURE STORICHE RINFORZATE PROVE DI CARICO IN-SITU SU VOLTE IN MURATURA STORICHE RINFORZATE
Le murature storiche sia in mattoni pieni e malta di calce che in pietrame, pietrame a tre paramenti. Inoltre le prove di compressione diagonale hanno Le volte testate hanno una luce di 5,60 m e una freccia di 1,28 m, con Si è dimostrata l’efficacia dei sistemi di rinforzo con matrice minerale a base di
rinforzate mediante GeoCalce® F Antisismico e GeoSteel Grid con connettori dimostrato il superamento dei parametri migliorativi indicati nella Circolare spessore maggiore all’imposta che si riduce in corrispondenza delle reni. calce idraulica naturale NHL 3.5, mettendo in evidenza due diversi comportamenti
di tipo meccanico (Steel DryFix® 10) o iniettati (GeoSteel Hardwire™, 617/09: “Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche” con incrementi della La sperimentazione ha permesso di confrontare diverse tipologie di rinforzo: in funzione del tipo di fibra applicato. In particolare si è registrato un incremento
Iniettore&Connettore GeoSteel e GeoCalce® FL Antisismico), hanno evidenziato resistenza a taglio della muratura che variano da 3 a 6 volte quello dei pannelli GeoSteel G600 e GeoSteel Grid 200 entrambe applicate con GeoCalce® F del carico ultimo, rispetto alla volta non rinforzata, di 4,55 volte per il rinforzo con
un importante miglioramento delle caratteristiche meccaniche. non rinforzati. Antisismico. Le prove hanno permesso di determinare l’incremento di resistenza GeoSteel G600 e 3,03 volte nel caso di GeoSteel Grid 200.
Le indagini soniche preliminari hanno evidenziato l’efficacia dell’intervento e di duttilità dei campioni rinforzati rispetto al non rinforzato.
di iniezione eseguito in corrispondenza dei connettori applicati su muratura in
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
Il Dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi Roma Tre ha principale e più temibile meccanismo di collasso subito dagli edifici
testato i numerosi sistemi di rinforzo GeoSteel Hardwire™ e GeoSteel storici in occasione dei terremoti.
Grid caratterizzati da matrice minerale a base calce GeoCalce® F Le fasce di rinforzo si sono dimostrate più efficaci anche rispetto ai
Antisismico, concentrandosi nella determinazione dei legami costitutivi tradizionali interventi che prevedono l’uso di catene metalliche, con il
dei sistemi di rinforzo, e nello studio della loro durabilità a seguito di pregio di costituire un elemento di ritegno esteso sulla facciata e non
diverse tipologie di invecchiamento artificiale, evidenziando come tutti puntuale. L’impiego di tale configurazione di rinforzo è in grado quindi
i sistemi sviluppati da Kerakoll fossero in grado di rispondere ai più di vincolare anche i meccanismi di spanciamento delle murature verso
severi requisiti delle Linee Guida per la Identificazione, la Qualificazione l’esterno e di rottura per flessione, impedendo inoltre l’insorgenza di
e il Controllo di accettazione di compositi a matrice polimerica (FRP) del danni per punzonamento in corrispondenza dei capochiave, il tutto
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. rispettando i punti salienti sanciti dalle “Linee Guida per la valutazione
e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale” rese cogenti
Sono stati poi caratterizzati i legami di aderenza dei diversi sistemi, con la Direttiva P.C.M. del 9/2/2011, ovvero i criteri della conservazione
su diverse tipologie di supporti in muratura (laterizio, tufo, muratura (compatibilità e reversibilità), in aggiunta alle prestazioni meccaniche
di mattoni), per verificare l’affidabilità dei criteri di progetto e elevate, alla sicurezza e alla durabilità.
dimensionamento contenuti nelle Linee Guida CNR-DT 200 R1/2013
concepiti per i sistemi FRP a matrice polimerica, e calibrare Sono state eseguite prove di laboratorio su campioni in scala reale di
parametri di resistenza specifici per i rinforzi FRCM a matrice volte in foglio. Per riprodurre le condizioni effettivamente riscontrabili
inorganica, che tengono conto delle loro specificità in termini di nelle costruzioni storiche, i provini sono stati realizzati con frenelli
meccanismi di trasferimento degli sforzi e modalità di crisi attese. e riempimento e sono stati sottoposti ad un carico applicato ad
I test di distacco dal supporto sono fondamentali per le fasi di un terzo della luce, ciclicamente incrementato fino al collasso. La
progettazione in quanto forniscono le informazioni indispensabili per sperimentazione ha permesso di verificare l'efficacia dei sistemi di
la determinazione delle massime tensioni trasferibili dalla struttura al rinforzo Kerakoll con tessuti GeoSteel Hardwire™ adesi alla superficie
sistema di rinforzo, e per il progetto delle lunghezze di ancoraggio. estradossale o intradossale della volta per mezzo della malta GeoCalce®
F Antisismico e collegati alle murature d'ambito per mezzo di connettori
In collaborazione con l’Unità UTT MAT-QUAL del Centro Ricerche in acciaio. Tale connessione è stata messa a punto nell'ambito di
ENEA Casaccia è stata eseguita una campagna sperimentale su tavola una campagna sperimentale condotta in situ e finalizzata allo studio
vibrante su un campione in scala reale in muratura di tufo. La struttura dell'aderenza dei sistemi di rinforzo estradossali.
è stata costruita senza un'efficace connessione ai cantonali, per
riprodurre una situazione ricorrente in molte case in muratura nei centri
storici delle città italiane e spesso causa dei principali danni sismici.
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CARATTERIZZAZIONE MECCANICA DEI TESSUTI GEOSTEEL HARDWIRE™, GEOSTEEL GRID E RINFORZO ARV 100 SIMULAZIONE SU TAVOLA VIBRANTE DI ANTIRIBALTAMENTO DI FACCIATA
Prove di trazione meccanica di campioni di GeoSteel Hardwire™, GeoSteel Grid Le prove hanno permesso di determinare resistenza a trazione, modulo elastico La parete testata è composta da tre pareti di altezza 3,5 m, senza un'efficace massa e ingombro trascurabili. Inoltre, i metodi di monitoraggio impiegati nella
e Rinforzo ARV 100 sia tal quali che impregnati con GeoCalce® F Antisismico e e deformazione a rottura, utili per il calcolo secondo CNR-DT 200 R1/2013, la connessione ai cantonali, situazione ricorrente in molte strutture murarie. Dopo sperimentazione, tra i quali l'innovativo sistema ottico 3DVision, hanno evidenziato
essere stata rinforzata mediante fasce di tessuto GeoSteel Hardwire™ G600 la limitata modifica della rigidezza iniziale e il ridotto accumulo di danno indotto
GeoLite®. Le prove sono state eseguite in controllo di spostamento, secondo le durabilità a diversi tipi di invecchiamento artificiale (esposizione a soluzione
installate con GeoCalce® F Antisismico, il provino è stato sottoposto a più di dalla sequenza di segnali sismici applicati. Rispetto alle tradizionali catene
indicazioni delle Linee Guida per la Qualificazione ed il Controllo di accettazione salina, alcalina, umidità, cicli di gelo-disgelo) con analisi dettagliata al SEM dei 50 prove dinamiche simulando i terremoti dell’Irpinia (1980), Umbria-Marche metalliche, i sistemi di rinforzo Kerakoll hanno consentito una resistenza sismica
di compositi fibrorinforzati, facendo uso di macchina universale MTS e di metodi campioni. Per il tessuto in acciaio GeoSteel Hardwire™ è stata anche determinata (1997), L’Aquila (2009) ed Emilia (2012). Ogni input sismico è stato applicato con superiore ed hanno mostrato di costituire un efficace ritegno esteso, ai meccanismi
ottici innovativi (come la Digital Image Correlation) per la misurazione dei campi la resistenza residua dopo piegatura di 90° mediante piegatrice certificata. fattori di amplificazione progressivamente crescenti da 0.5 a 2.5, fino al collasso, di spanciamento verso l’esterno e di rottura per flessione. Lo spessore di pochi
di spostamento e deformazione e per l'acquisizione del quadro fessurativo. che si è verificato, senza il crollo di alcuna porzione di muro nonostante il forte millimetri ne permette l’applicazione nello strato di intonaco, inoltre, senza nessun
danneggiamento, con la registrazione di Nocera Umbra (Umbria-Marche) con un pregiudizio sull’architettura e la qualità materica delle facciate.
fattore di scala 2.5, ed un picco di accelerazione alla base di 1.5 g ovvero circa
5 volte superiore rispetto a quello del provino non rinforzato, con aumenti di
PROVE DI DELAMINAZIONE SU SUPPORTI IN MURATURA PROVE IN SITU ED IN LABORATORIO SUL RINFORZO DI VOLTE IN MURATURA
Studio dell’adesione al supporto dei rinforzi GeoSteel Hardwire™, GeoSteel I test hanno dimostrato l’efficacia dei sistemi di rinforzo con matrice minerale È stata condotta una sperimentazione in situ per studiare l'adesione dei sistemi di Per determinare l'incremento di resistenza che è possibile ottenere applicando
Grid e Rinforzo ARV 100 installati con GeoCalce® F Antisismico e GeoLite® a base di calce idraulica naturale NHL 3.5, mettendo in evidenza le diverse rinforzo Kerakoll comprendenti tessuti in acciaio GeoSteel Hardwire™ applicati i sistemi di rinforzo Kerakoll a matrice inorganica sulle volte in muratura, è stata
alla superficie estradossale di volte in muratura mediante malta GeoCalce® F condotta una sperimentazione in laboratorio su campioni in scala reale di volte in
su supporti in laterizio (moderno e storico), tufo e muratura di mattoni. Sono modalità di rottura attese per i diversi sistemi, spesso caratterizzate dal distacco
Antisismico. Le prove hanno permesso di determinare la capacità di adesione tra foglio, dotate di frenelli e riempimento. Le volte sono state sottoposte a prove cicliche,
state eseguite prove su supporto a curvatura concava e convessa, per nell’interfaccia fra composito e supporto, alle volte con un minimo interessamento supporto e rinforzo, in una condizione che si può manifestare a seguito dell’apertura nelle quali il carico, applicato ad un terzo della luce, è stato progressivamente
indagare l'adesione dei sistemi alle superfici intradossali ed estradossali delle del supporto, quindi risultando assolutamente compatibili con le Linee Guida di una lesione sull’estradosso della volta. La sperimentazione ha consentito altresì incrementato fino al collasso. Il setup sperimentale è stato studiato per indagare
volte. Le prove hanno permesso di determinare la forza massima trasferibile MIBACT e garantendo comunque tensioni di distacco elevate. di indagare la prestazione strutturale del rinforzo adeso su una superficie convessa nel dettaglio l'evoluzione della configurazione deformata, il contributo alla capacità
dalla struttura al rinforzo ed il corrispondente scorrimento al distacco. ed eterogenea, tenendo conto delle reali condizioni di cantiere connesse alle portante offerto dal riempimento e le porzioni di rinforzo effettivamente sollecitate,
modalità di preparazione del supporto e alla maturazione delle malte. I risultati facendo uso di tecniche ottiche innovative, quali la Digital Image Correlation (DIC).
hanno mostrato l'efficacia del sistema di rinforzo, in grado di assorbire tensioni
elevate prima di distaccarsi dal supporto.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Laboratorio Prove e Sperimentazioni su Strutture e Materiali – PRiSMa PROVE DI FLESSIONE SU 3 PUNTI SU TRAVETTE INTAGLIATE
Prove eseguite in accordo alla normativa EN 14651 su campioni di sezione
Il laboratorio di prove materiali del Dipartimento di Ingegneria e 150×150 mm e lunghezza 600 mm, intagliati centralmente, semplicemente
Scienze Applicate dell’Università degli Studi di Bergamo ha condotto appoggiati alle estremità e caricati con un carico centrale. La prova
prevede la lettura del carico applicato e dell’apertura di fessura alla bocca
una campagna sperimentale volta alla caratterizzazione meccanica di
dell’intaglio, parametro utilizzato anche per il controllo della prova stessa.
calcestruzzi fibrorinforzati (FRC) adibiti al rinforzo strutturale di edifici I campioni sono stati testati nella macchina universale BRT di capacità
esistenti. massima in trazione e compressione di 1000kN. Due sono i parametri
fondamentali per la caratterizzazione del comportamento flessionale di
La campagna è stata strutturata in modo da effettuare un’iniziale un FRC: la resistenza nominale fR1k e il rapporto fR3k/fR1k che consentono di
identificare la classe di tenacità.
caratterizzazione del materiale secondo le sue capacità meccaniche
La stessa prova è stata effettuata su campioni previamente sottoposti
a compressione, flessione, trazione, modulo di elasticità e aderenza. a cicli gelo-disgelo e su altri esposti ad alte temperature. Questo ha
Questa prima analisi è stata seguita da una campagna volta permesso di confrontare i risultati ottenuti con quelli di campioni trattati
all’ottenimento del CVT per due miscele differenti, denominate GeoLite® in modo tradizionale.
Magma e GeoLite® Magma Xenon. Entrambe le miscele sono state
sottoposte alle prove tradizionali di caratterizzazione meccanica a PROVA DI TRAZIONE DIRETTA SU PROVINI SAGOMATI A OSSO DI CANE
compressione e flessione a tre punti su travette intagliate (CMOD). Prova eseguita in accordo alle direttive CNR DT 204 per ottenere il
L’analisi è stata estesa ulteriormente anche alle prestazioni di trazione comportamento a trazione del materiale su provino non intagliato. La prova
diretta su provini sagomati ad osso di cane e di flessione a seguito di un è finalizzata alla determinazione della curva tensione-deformazione e, in
processo di condizionamento dei campioni a cicli di gelo-disgelo. Per particolare, della resistenza di prima fessurazione, della resistenza ultima
e delle corrispondenti deformazioni. La prova è stata eseguita in controllo
la sola miscela GeoLite® Magma Xenon sono state valutate anche le
di spostamento con la macchina universale BRT di capacità massima in
prestazioni a flessione a seguito del condizionamento dei campioni ad trazione e compressione di 1000kN. Il collegamento del campione alla
alte temperature (100°C). macchina è stato eseguito tramite un sistema di piastre e bulloni tale
per cui il campione riesca ad essere allineato all’asse della macchina
Le stesse miscele sono state impiegate su elementi strutturali in scala il più precisamente possibile. Tale sistema è provvisto di snodi sferici
reale per studiare l’incremento prestazionale dovuto ad interventi di prima dei collegamenti con la macchina di prova in modo da eliminare
eventuali flessioni parassite. Le deformazioni del provino sono state
rinforzo. Una campagna sperimentale è stata interamente dedicata
monitorate grazie all’utilizzo di due trasduttori di posizione induttivi LVDT
all’analisi delle prestazioni flessionali di solai di edifici esistenti rinforzati con ritorno a molla e corsa massima 10 mm, posizionati simmetricamente
con cappa in FRC. Sono state valutate, inizialmente, le prestazioni in corrispondenza della sezione maggiore del provino alle estremità del
del solaio privo di rinforzo, le quali sono state utilizzate come base di tratto utile, con una base di misura pari a 80 mm.
confronto con le successive prove eseguite su solai rinforzati con cappa
in FRC di 2, 3 e 4 cm di spessore. Questo ha permesso di ottenere uno
PROVE DI ADERENZA
spessore ottimale di intervento in funzione delle esigenze specifiche del
Le prove di aderenza hanno lo scopo di valutare il grado di adesione tra
singolo cantiere.
calcestruzzo tradizionale del substrato e calcestruzzo fibro-rinforzato
utilizzato per il rinforzo. Sono stati utilizzati provini prismatici composti da
un nucleo in calcestruzzo costituito da un cubo di 15 cm di lato rinforzato
lateralmente con una camicia in calcestruzzo fibro-rinforzato di circa 3
cm di spessore. Prima del getto della camicia di rinforzo le facce laterali
del provino in calcestruzzo sono state sabbiate ottenendo quattro livelli di
rugosità crescente per campioni differenti.
Le prove di aderenza hanno previsto l'applicazione di un carico di
compressione distribuito al cubo in calcestruzzo del nucleo. Il provino è
stato, quindi, appoggiato su una piastra metallica con un foro centrale
quadrato così da garantire l'appoggio della sola camicia esterna in FRC.
Ogni prova è stata eseguita in controllo di forza, fino alla rottura del provino.
Le prove sono state effettuate utilizzando la macchina di prova Controls
Automax 5 mod. C58/W2 con portata massima 3000 kN.
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “G. D’ANNUNZIO” CHIETI
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MISSOURI UNIVERSITY OF SCIENCE AND TECHNOLOGY - MISSOURI S&T
Il dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura della Test futuri sono stati pianificati per studiare il comportamento di
“University of Science and Technology” del Missouri (Missouri S&T) travi in cemento armato rinforzate a taglio con tessuti GeoSteel
sta portando avanti un ampio programma sperimentale sul rinforzo Hardwire™ applicati con GeoLite® Gel. Questi test permetteranno
ed il ripristino di elementi strutturali mediante materiali compositi di indagare il contributo dei compositi nella resistenza a taglio,
Kerakoll, costituiti da fibre di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad alta nonché di definire le applicazioni più performanti. Ulteriori test sono
resistenza applicate con matrici cementizie (GeoLite®) o epossidiche programmati per studiare il confinamento di elementi in muratura
(GeoLite® Gel). Queste nuove tipologie di compositi offrono diversi usando tessuti GeoSteel Hardwire™ applicati con GeoLite® o
vantaggi se paragonati ai materiali compositi tradizionali che GeoCalce® F Antisismico. Questi test permetteranno di determinare
vengono impiegati per il rinforzo strutturale. l’aumento di resistenza ed il valore di deformazione ultima di colonne
di muratura confinate.
Un’ampia campagna sperimentale è stata condotta per indagare
l’aderenza tra compositi e calcestruzzo, analizzando diversi aspetti
tra cui la risposta “Carico applicato – Scorrimento dell’estremo
caricato” ed il valore della lunghezza efficace di aderenza. Questo
lavoro ha permesso di caratterizzare il fenomeno che porta alla
perdita di aderenza di questi compositi e di definire l’interfaccia
dove avviene il distacco.
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PROVE DI ADERENZA SU SUPPORTO IN CLS RINFORZO A TAGLIO DI TRAVI IN C.A.
Caratterizzazione della capacità di aderenza dei tessuti GeoSteel Hardwire™ servo-idraulica, verificando lo scorrimento dell’estremo caricato del composito. Studio del comportamento a taglio di travi in C.A. rinforzate con tessuti GeoSteel trasversale, per determinare il contributo del composito sulla resistenza a taglio.
applicati esternamente ad un substrato in calcestruzzo, attraverso una matrice Al fine di esaminare la risposta di carico e determinare di conseguenza quella Hardwire™ applicati esternamente attraverso una matrice minerale GeoLite® o Verranno considerate diverse configurazioni del composito valutando inoltre
minerale GeoLite® o epossidica GeoLite® Gel. Sono state condotte prove di effettiva, sono state considerate diverse lunghezze di ancoraggio. epossidica GeoLite® Gel. Saranno testate travi rinforzate, con o senza armatura l’effetto degli ancoraggi.
aderenza “Single lap shear tests” utilizzando una macchina di prova universale
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UNIVERSITY OF MIAMI
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UNIVERSITÀ POLITECNICA DELLA CATALOGNA
Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università PROVE DI COMPRESSIONE DIAGONALE SU PARETI MURARIE
Politecnica della Catalogna sta attualmente realizzando un’indagine Saranno sottoposte a compressione diagonale (ASTM E519) dieci pareti
di 1,3 x 1,3 x 0,3 m³, costruite con malta di calce e laterizi massicci. Questa
sperimentale diffusa per valutare l'efficacia dei prodotti Kerakoll
prova consente di simulare le rotture a X che si verificano nelle porzioni
nel ripristino e nel rinforzo strutturale e antisismico degli elementi in di parete e sulle travi durante gli eventi sismici. Saranno eseguite prove
muratura. su due pareti senza rinforzo che serviranno come riferimento. Le altre
L’indagine sperimentale studia pareti costruite per rappresentare otto formano quattro coppie che verranno rinforzate in modo diverso,
tutte con matrice GeoCalce® F Antisismico: una con GeoSteel Grid 200,
murature storiche, composte da laterizi massicci realizzati a mano e
una con GeoSteel G600, una con GeoSteel G1200 e una con Steel Helibar®
malta a base calce di Kerakoll. 6. La prova viene eseguita con una configurazione ad hoc, applicando il
L'obiettivo è studiare e confrontare l'efficacia di vari sistemi di rinforzo carico in modo monotono e a spostamento controllato, utilizzando anche
di Kerakoll, combinando la malta antisismica GeoCalce® F Antisismico la tecnica DIC (Digital Image Correlation) per analizzare le deformazioni.
con tre tipi di tessuti, GeoSteel Grid 200, GeoSteel G600 e GeoSteel
G1200, e di barre Steel Helibar® 6.
Prima dello studio degli elementi strutturali, la ricerca include la
caratterizzazione dei materiali di rinforzo utilizzati. In particolare, sono PROVE DI PARETI MURARIE A COMPRESSIONE E TAGLIO
previste la prova di resistenza a trazione dei tessuti, secondo la norma A complemento della precedente ricerca, saranno costruite 10 nuove
ASTM D3039; la verifica della forza di estrazione per Steel Helibar® 6 pareti, di dimensioni 1,3 x 1,3 x 0,3 m³, con malta di calce e laterizi massicci
tramite il test di pull-out ASTM D7913; il controllo della forza adesiva da provare sotto un'azione congiunta di compressione e taglio, simulando
del rinforzo alla matrice con le prove lap-splice secondo l’ASTM l'azione sismica. Saranno esaminate le stesse combinazioni di rinforzi
dei test di compressione diagonale. In tale prova il carico verticale viene
D7616 e la forza di unione del rinforzo al substrato mediante prove
applicato in una prima fase tramite martinetti idraulici. Il carico orizzontale
nella direzione perpendicolare e nella direzione parallela al rinforzo. sarà applicato in una seconda fase mediante un attuatore pseudo-dinamico
Il nucleo dell’indagine sperimentale consiste in tre diverse linee di in modo monotono e a spostamento controllato. Anche in queste prove è
prove, due su elementi strutturali isolati e una su strutture a grandezza previsto l'uso della tecnica DIC (Digital Image Correlation) per analizzare
le deformazioni.
naturale. Nel corso di tutte le prove si intende valutare l'influenza dei
sistemi Kerakoll nel ripristino e nel rinforzo della muratura, prendendo
come riferimento anche alcuni provini non rinforzati. I risultati saranno
confrontati in termini di resistenza raggiunta e in termini di duttilità.
PROVE DI PARETI DI FACCIATA DI MURATURA A GRANDEZZA NATURALE
Si costruiranno sei pareti a grandezza naturale, di dimensioni di 5 x 3,4 x 0,3
m³, con laterizio massiccio e malta di calce, che riproducono la porzione di
una facciata di un comune edificio in muratura. La parete è costituita da
due porzioni di parete unite da una trave in muratura supportata da una
trave in legno. Si prevede una prova in due fasi: nella prima sarà applicato
un carico verticale sui pilastri, per simulare il peso dei piani superiori
dell’edificio; nella seconda sarà applicato un carico orizzontale, all’altezza
dell’ipotetico solaio, simulando l’azione sismica. A questo proposito è stato
impiegato un attuatore che introdurrà questo carico in modo quasi statico,
mediante cicli di spostamento imposto crescente. Le pareti saranno
sottoposte a prove senza essere rinforzate e saranno poi riparate con i
prodotti Kerakoll per provare la loro applicabilità. Le prove sulle pareti
ripristinate consentiranno di approvare i vantaggi di questi sistemi per
ripristinare e rinforzare le strutture danneggiate dal sisma.
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UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL PERÙ
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LA SOLUZIONE PER PROGETTARE CON NUOVE TECNOLOGIE GREEN
NEL CONSOLIDAMENTO E RINFORZO STRUTTURALE
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INDICE GENERALE
• PILASTRI E NODI 34
• TRAVI E SOLAI 48
• ARCHI 116
• VOLTE 124
• CUPOLE 148
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RICOSTRUZIONE, RIPARAZIONE E RINGROSSO
1. Preparazione dei supporti. Procedere con la svasatura della lesione mediante picconatura o flessibile, al fine di ottenere un allargamento a V per Riparazione di fessure in strutture in c.a. e c.a.p. con resina mediante iniezione di sistema epossidico bicomponente, iperfluido, a bassissima
facilitare la successiva colata di resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato interessato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e viscosità, per il consolidamento strutturale di elementi in calcestruzzo fessurati, provvisto di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali
altre sostanze contaminanti. Successivamente si effettueranno dei fori ai lati della fessura (diametro foro di circa 10 mm), in maniera alternata rispetto richiesti dalla Norma EN 1504-5 per prodotti per iniezione e dalla Norma EN 1504-6 per prodotti per ancoraggio – tipo KERABUILD EPOFILL di
allo sviluppo lineare della lesione, con un andamento a 45° rispetto al piano della superficie al fine di intercettare in profondità la lesione stessa. Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: viscosità dell’impasto circa 380 mPa∙s con rotore 2 RPM 50 (metodo Brookfield), aderenza
L’interasse tra un foro e quello successivo non deve superare circa 20 cm. Nei casi in cui la fessura sia di modesta entità sarà possibile realizzare i con rottura coesiva del substrato (EN 12618-2); sigillatura superficiale delle fessure e posizionamento delle cannule da iniezione mediante
fori direttamente al di sopra dello sviluppo longitudinale della lesione. Procedere quindi con l’inserimento di idonei iniettori di plastica, i quali verranno sistema epossidico bicomponente in gel tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di
bloccati mediante l’adesivo epossidico GEOLITE® GEL. Con GEOLITE® GEL si provvederà anche alla stuccatura superficiale dell’intero sviluppo lineare elementi strutturali e dalla norma EN 1504-6 per l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo come matrice organica minerale da accoppiare a
della lesione. tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel, nei sistemi certificati di rinforzo strutturale, miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità
1. Completare l‘intervento con l’eventuale spolvero con QUARZO 5.12 o sabbia asciutta di opportuna granulometria sulla resina ancora fresca, qualora d’impiego di primer di aggrappo, esente da solventi, a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa
si debba procedere all’applicazione successiva di prodotti minerali per rasature o intonaci quali GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO TOP. – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione al fuoco C-s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus
Ad indurimento avvenuto di GEOLITE® GEL, insufflare dell’aria compressa nel sistema per verificare che i fori siano comunicanti tra loro e per rimuovere certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione vetrosa +60 °C (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005%
contestualmente la polvere dall’interno della sezione danneggiata. (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178).
L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
2. Ricucitura monolitica. Iniettare la resina epossidica iperfluida KERABUILD EPOFILL, con apposita strumentazione, avendo cura di partire dal a) preparazione del substrato, pulizia per eliminare residui di polvere, grasso e olii e svasatura della lesione;
foro di iniezione posto più in basso, al fine di far completamente defluire l’aria all’interno della fessura dai fori soprastanti; non appena il prodotto b) esecuzione dei fori ai lati della lesione e soffiatura per eliminare residui di polveri dovuti alla lavorazione;
fuoriesce dall’iniettore superiore, sigillare quello appena utilizzato per l’iniezione e ripetere in sequenza la procedura ripartendo dal foro di iniezione c) installazione degli iniettori di plastica;
subito superiore, fino alla completa saturazione della lesione in oggetto. Terminata l’operazione, rimuovere tutti gli iniettori impiegati e sigillare i fori d) stuccatura preliminare della superficie della lesione mediante adesivo epossidico minerale;
reimpiegando GEOLITE® GEL. e) iniezione di sistema epossidico bicomponente iperfluido, partendo dall’iniettore posto più in basso fino alla fuoriuscita del materiale
dall’iniettore successivo;
AVVERTENZE f) rimozione degli iniettori impiegati e sigillatura dei fori utilizzati mediante adesivo epossidico minerale.
Nel caso in cui la lesione abbia uno sviluppo su superficie orizzontale, la monoliticità dell’elemento strutturale potrà essere ripristinata colando
direttamente per gravità KERABUILD EPOFILL. Procedere, pertanto, con la svasatura preventiva della lesione mediante flessibile, al fine di ottenere
un allargamento a V per facilitare la successiva colata di resina. Provvedere quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere,
grasso, olii e altre sostanze contaminanti. Colare KERABUILD EPOFILL. Qualora si debba intonacare o rasare con GEOLITE®, completare l’intervento
con l’eventuale spolvero con QUARZO 5.12 o sabbia asciutta di opportuna granulometria sulla resina ancora fresca.
1 2 3 4 5
Esempio di fessura su struttura in c.a., prima della svasatura. Apertura e svasatura della fessura prima dell’applicazione dei Iniettori plastici fissati alla struttura in c.a. in prossimità della Iniezione manuale del sistema bicomponente epossidico Sigillatura conclusiva dei tubicini di iniezione a saturazione
tubicini di iniezione e della stuccatura con la pasta epossidica fessura e stuccatura della stessa mediante GEOLITE® GEL, KERABUILD EPOFILL. avvenuta della lesione con il bicomponente epossidico
GEOLITE® GEL. prima dell’insufflaggio con aria compressa. KERABUILD EPOFILL.
RIPARAZIONE/RICUCITURA DI FESSURE IN 1 1
PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: PULIZIA DEL SUPPORTO PER
ELIMINARE QUALSIASI RESIDUO DI POLVERE, GRASSO O OLIO
SEZIONI DANNEGGIATE MEDIANTE TRAMITE ASPIRATORE
1
STUCCATURA E INIEZIONE CON SISTEMI
ORGANICI CERTIFICATI EN 1504
STUCCATURA PRELIMINARE DELLA SUPERFICIE DELLA LESIONE
CON GEOLITE® GEL E SUCCESSIVA INIEZIONE DI KERABUILD
EPOFILL
3 2
2
4 4
PRIMA DELL'EVENTUALE INTONACATURA SI SUGGERISCE
RASATURA MEDIANTE GEOCALCE® MULTIUSO O RASOBUILD® ECO
TOP AVENDO CURA DI EFFETTURARE UNO SPOLVERO CON
QUARZO 5.12 O SABBIA ASCIUTTA DI OPPORTUNA
GRANULOMETRIA SUL SISTEMA EPOSSIDICO ANCORA FRESCO
4
PROSPETTO PROSPETTO
RIPARAZIONE/RICUCITURA DI FESSURE MEDIANTE RIPARAZIONE/RICUCITURA DI FESSURE MEDIANTE
INIEZIONE CON RESINA (SUPERFICI VERTICALI) STUCCATURA CON RESINA
A titolo esemplificativo è stato rappresentato come elemento La riparazione delle fessure in elementi di calcestruzzo armato deve essere effettuata in modo da ripristinare la continuità
strutturale un pilastro, lo schema rimane invariato qualora ci si strutturale di ogni elemento. Le procedure prevedono l'utilizzo di prodotti che, spatolati, iniettati o colati, siano in grado di
trovasse di fronte a travi o pareti. garantire un'adesione monolitica tra le due parti lesionate e per tutta la profondità della lesione.
Le procedure devono prevedere l'utilizzo di prodotti rispondenti ai principi definiti nella EN 1504-9 ("Prodotti e sistemi per la
protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo: definizione, requisiti, controllo di qualità e valutazione della
conformità. Principio generale per l'uso dei prodotti e sistemi") e recanti la marcatura CE in conformità, a seconda delle finalità,
ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma europea armonizzata EN 1504-4 ("Incollaggio strutturale") ed ai requisiti
prestazionali richiesti dalla norma europea armonizzata EN 1504-5 ("Iniezione del calcestruzzo").
Linee Guida per la riparazione ed il rafforzamento di elementi strutturali, tamponature e partizioni - Dipartimento di Protezione
Civile §3.1.2.2
1. Preparazione dei supporti. Irruvidire il substrato in calcestruzzo con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti Riprofilatura mediante ripristino monolitico del copriferro in sezioni danneggiate o degradate e contestuale trattamento dei ferri di armatura
c.a. e muratura", mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato e rasatura delle superfici di strutture in c.a. e c.a.p., con applicazione a cazzuola o a spruzzo, previa adeguata preparazione dei supporti e
fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; l'asportazione di bagnatura a rifiuto, di geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e zirconia a reazione
materiale ammalorato deve interessare ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura
è necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme
sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura
compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Prima di applicare la CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo ai Principi 2, 3, 4, 5, 7,
malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto. Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE® di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica
un'opportuna armatura metallica di contrasto ancorata al supporto mediante idonea tassellatura. (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa (EN 196/1), legame di
aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro lineare
2. Eventuale armatura integrativa. Prevedere, se necessario, adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale, < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1).
opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le armatura dovranno essere distanziate L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
dal supporto e si dovrà garantire un copriferro adeguato in funzione della classe di esposizione dell’elemento strutturale. a) preparazione del substrato, irruvidimento del calcestruzzo;
b) inserimento di eventuale armatura integrativa e bagnatura a rifiuto del supporto;
3. Riprofilatura/ripristino monolitico del copriferro e trattamento dei ferri di armatura. La protezione dei ferri, il ripristino volumetrico del calcestruzzo c) applicazione di geomalta® tixotropica minerale per riprofilare e ripristinare il copriferro;
mancante e l’eventuale rasatura saranno realizzate mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. Per velocizzare ed eventualmente modulare i tempi d) protezione e decorazione finale tramite geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato,
di presa della geomalta® è possibile miscelare GEOLITE® con GEOLITE® 40 o GEOLITE® 10. Provveduto alla pulizia del substrato, la ricostruzione potrà specifica per la decorazione, la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi – tipo GEOLITE® MICROSILICATO
avvenire manualmente (a cazzuola) o mediante idonea macchina spruzzatrice, su fondo saturo ma privo di acqua liquida in superficie, nel rispetto di Kerakoll Spa –, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per
delle corrette tecniche applicative. L’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento dei ferri d’armatura nella malta da la protezione delle superfici.
ripristino.
Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici per
almeno 24 ore.
4. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante la geopittura GEOLITE® MICROSILICATO (dopo 5 ore). Se le opere sono a
contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico tipo
KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze di cantiere e prescrizioni progettuali.
AVVERTENZE
Prima di applicare la malta verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo di supporto.
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Preparazione dei supporti. Applicazione di GEOLITE®. Rasatura delle superfici con GEOLITE®. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.
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ASSONOMETRIA
RIPRISTINO DEL COPRIFERRO DEL PILASTRO Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l'applicazione di un'armatura (rete
Il D.M. 17.01.2018 stabilisce univocamente i criteri generali di progettazione, di esecuzione e di collaudo degli interventi di ripristino che attengono alle costruzioni esistenti
elettrosaldata o tondino) ancorata al supporto mediante tassellatura.
(Capitolo 8); in particolare, richiede che gli interventi sulle costruzioni esistenti devono essere effettuati ricorrendo all'impiego di "Materiali e prodotti per uso strutturale" le
Porre attenzione affinché la geomalta riempia tutte le cavità e inglobi perfettamente i ferri
cui proprietà vengono stabilite nel Capitolo 11. In accordo con quanto contenuto in suddetto capitolo, i materiali per il ripristino di strutture esistenti in calcestruzzo devono
di armatura. Curare la stagionatura umida delle superfici per almeno 24 ore.
essere identificati e qualificati secondo la serie di Norme EN 1504. Pertanto, la ricostruzione volumetrica per il ripristino del copriferrro del calcestruzzo armato avverrà
Qualora necessario, prevedere armatura longitunale e trasversale integrativa, che va
mediante applicazione di malta premiscelata tixotropica, strutturale di Classe R4 in accordo alla EN 1504 - 3 ("Riparazione strutturale e non strutturale"), per applicazione a
opportunamente calcolata e verificata dal tecnico progettista.
spruzzo o manuale, nello spessore massimo di 35-40 mm (spessori superiori dovranno essere eseguiti in più strati). Il prodotto deve essere inoltre rispondente ai principi
Le barre di armatura dovranno essere opportunamente distanziate dal supporto e si dovrà
definiti dalla EN 1504 - 9 ("Prodotti e sistemi per la protezione e la riparazione delle strutture in calcestruzzo: definizioni, requisiti, controllo di qualità e valutazione della
garantire un copriferro minimo di 10 mm (TAV 3 - Ricostruzione volumetrica monolitica) e
conformità. Principi generali per l'uso dei prodotti e dei sistemi").
comunque dimensionato in funzione della classe di esposizione.
1. Preparazione dei supporti. Irruvidire il substrato in calcestruzzo con asperità maggiore o uguale a 5 mm, pari al grado 9 del "Kit collaudo preparazione Intervento di rinforzo strutturale mediante ricostruzione volumetrica monolitica, con aumento di sezione e armatura integrativa, e contestuale
supporti c.a. e muratura", mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo trattamento dei ferri di armatura, in strutture in c.a. e c.a.p., mediante getto entro cassero, previa adeguata preparazione dei supporti ed
ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; eventuale armatura integrativa da contabilizzare a parte e bagnatura a rifiuto dei supporti, di geomalta® minerale certificata, eco-compatibile,
l'asportazione di materiale ammalorato deve interessare ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. colabile, a presa normale, a base di Geolegante® a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da
Successivamente può essere necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo
(manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla
contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC), per la ricostruzione
Per riporti a spessore su superfici estese si richiede l’applicazione di un'opportuna armatura metallica di contrasto ancorata al supporto mediante volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 ad effetto espansivo per l’ancoraggio in accordo ai Principi 3, 4, 7 e 11 definiti dalla
idonea tassellatura. EN 1504-9 – tipo GEOLITE® MAGMA di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica (EN 15183),
resistenza a compressione a 28 gg > 75 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 9 MPa (EN 196/1), legame di aderenza a
2. Armatura integrativa. Prevedere adeguata armatura integrativa, sia longitudinale che di contenimento trasversale e di contrasto, opportunamente 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 24 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), resistenza allo sfilamento
calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato, e ancorata al supporto esistente. Le armature dovranno essere distanziate dal supporto e si delle barre di acciaio con spostamento < 0,6 mm (EN 1881). Per spessori di ringrosso importanti, prevedere eventuale confezionamento con il
dovrà garantire un copriferro adeguato in funzione della classe di esposizione. 30% in peso di ghiaietto lavato e selezionato in curva granulometrica 6 – 10 mm e conforme alla EN 12620 – tipo KERABUILD GHIAIA di Kerakoll
Spa. L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
3. Ricostruzione volumetrica monolitica con getto collaborante e trattamento dei ferri di armatura. La ricostruzione volumetrica con conseguente a) preparazione del substrato, irruvidimento del calcestruzzo;
aumento della sezione resistente dell’elemento strutturale in questione sarà realizzata con la geomalta® colabile GEOLITE® MAGMA. b) inserimento di eventuale armatura integrativa e bagnatura a rifiuto del supporto;
Provveduto alla preparazione del fondo e al posizionamento dell’idonea armatura metallica (come descritto), l’applicazione di GEOLITE® MAGMA c) applicazione di geomalta® colabile minerale per la ricostruzione volumetrica;
avverrà per colaggio (a mano o mediante pompa) in casseri sigillati e trattati con disarmante, favorendo la fuoriuscita dell’aria, in spessori non d) protezione e decorazione finale tramite geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato,
inferiori a 10 mm, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. Per spessori importanti, confezionare un betoncino aggiungendo KERABUILD GHIAIA specifica per la decorazione, la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi – tipo GEOLITE® MICROSILICATO
(ghiaietto lavato e selezionato in curva granulometrica 6 – 10 mm, conforme alla EN 12620) nella misura del 30% sul peso di GEOLITE® MAGMA. Curare di Kerakoll Spa –, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per
la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore. la protezione delle superfici.
AVVERTENZE
Prima di effettuare il ringrosso, verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo esistente.
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Preparazione dei supporti. Armatura integrativa. Posizionamento dei casseri. Getto di GEOLITE® MAGMA. Scasseratura dei nuovi getti. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.
1. Preparazione dei supporti. Irruvidire il supporto in calcestruzzo con asperità maggiore o uguale a 5 mm, pari al grado 9 del "Kit collaudo preparazione Intervento di rinforzo strutturale mediante ricostruzione volumetrica monolitica, con aumento di sezione in assenza di armatura integrativa
supporti c.a. e muratura", mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo e contestuale trattamento dei ferri di armatura, in strutture in c.a. e c.a.p., mediante getto entro cassero, previa adeguata preparazione dei
ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; supporti, di geomalta® colabile fibrorinforzata ad elevata duttilità e altissima prestazione, FRC (Fiber Reinforced Concrete), realizzata con fibre di
l'asportazione di materiale ammalorato deve interessare ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. acciaio ottenute mediante trafilatura a freddo del filo di acciaio ad alta resistenza e alto indice di carbonio - tipo STEEL FIBER di Kerakoll Spa -
Successivamente può essere necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura lunghezza 13 mm, diametro 0,20 mm, resistenza a trazione ≥ 3100 MPa, modulo elastico ≥ 200 GPa, provviste di marcatura CE conforme ai requisiti
(manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze prestazionali richiesti dalla Norma EN 14889-1, immerse in geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a base di Geolegante® a
contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino
Per riporti ad alto spessore su superfici estese potrebbe essere richiesta l’applicazione di un'opportuna armatura metallica ancorata al supporto e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici - tipo GEOLITE® MAGMA
mediante idonea tassellatura. XENON di Kerakoll Spa - provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle
barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio, in accordo
2. Ricostruzione volumetrica monolitica con getto collaborante e trattamento dei ferri di armatura. La ricostruzione volumetrica con conseguente ai Principi 3, 4, 7 e 11 definiti dalla EN 1504-9.
aumento della sezione resistente dell’elemento strutturale in questione sarà realizzata con la geomalta® minerale fibrorinforzata ad elevata duttilità Caratteristiche meccaniche certificate del sistema FRC: resistenza a compressione a 28 gg > 109 MPa (EN 12190); resistenza a trazione per
SISTEMA GEOLITE® FRC – GEOLITE® MAGMA XENON & STEEL FIBER (Fiber Reinforced Concrete). Provveduto alla preparazione del fondo, l’aumento flessione a 28 gg > 7,0 MPa (EN 14651); modulo elastico a compressione a 28 gg > 35 GPa (EN 12390-13); resistenza a flessione residua media
di sezione resistente avverrà per colaggio in casseri sigillati e trattati con disarmante, favorendo la fuoriuscita dell’aria, in spessori non inferiori a 20 fR1=13,31 MPa, fR2=13,29 MPa, fR3=11,70 MPa e fR4=9,86 MPa (EN 14651).
mm, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. La preparazione dell’impasto può essere effettuata in betoniera o per ridotte quantità in secchio, L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
utilizzando un trapano con frusta a basso numero di giri (mantenendo la corretta proporzione tra fibre metalliche corte e polvere pari al 6,5% in peso). a) preparazione del substrato, irruvidimento del calcestruzzo;
Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 48 ore. b) realizzazione di cassero a tenuta e bagnatura a rifiuto del supporto;
c) colaggio entro cassero, nel rispetto delle corrette tecniche applicative del sistema FRC;
3. Protezione e decorazione. Proteggere e decorare le superfici mediante la geopittura GEOLITE® MICROSILICATO. d) protezione e decorazione finale tramite geopittura minerale certificata, eco-compatibile, a base di microparticelle geoattive di silicato,
specifica per la decorazione, la rigenerazione e la protezione monolitica a durabilità garantita di calcestruzzi – tipo GEOLITE® MICROSILICATO
AVVERTENZE di Kerakoll Spa – GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-2 per
Prima di effettuare il ringrosso, verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo esistente. la protezione delle superfici.
Compreso quanto occorre per dare il lavoro finito, esclusa l’armatura metallica, le casseformi. Sono escluse: le prove di accettazione del
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla geomalta® GEOLITE® MAGMA XENON, la geomalta® GEOLITE® materiale; le indagini pre- e post-intervento; l’eventuale bonifica del supporto; tutti i sussidi necessari per l’esecuzione dei lavori.
MAGMA sempre in abbinamento con le fibre metalliche corte STEEL FIBER, mantenendo invariato il rapporto del 6,5% in peso.
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Preparazione dei supporti. Posizionamento dei casseri. Miscelazione del SISTEMA GEOLITE® FRC. Getto del SISTEMA GEOLITE® FRC. Scasseratura dei nuovi getti. Protezione con GEOLITE® MICROSILICATO.
Incamiciatura in c.a.
Nel caso in cui nell’intervento si faccia uso di materiali compositi, ai fini delle verifiche di A pilastri o pareti possono essere applicate camicie di c.a. per conseguire tutti o alcuni dei seguenti obiettivi:
sicurezza degli elementi rinforzati, si possono utilizzare documenti di comprovata validità. - aumento della capacita portante verticale;
ASSONOMETRIA (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l’applicazione dell' Aggiornamento delle - aumento della resistenza a flessione e/o taglio;
RINGROSSO DELLA SEZIONE DEL PILASTRO "Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 17 gennaio 2018 § C8.7.4) - aumento della capacita in termini di deformazione;
MEDIANTE SISTEMI GEOLITE® FRC - miglioramento dell'efficienza delle giunzioni per sovrapposizione.
[..] in accordo con quanto previsto dall’Eurocodice 2 (EC2), la valutazione del momento ultimo Lo spessore delle "camicie" deve essere tale da consentire il posizionamento di armature longitudinali e trasversali e la realizzazione di uno spessore del copriferro
per un assegnato sforzo normale resistente può eventualmente essere effettuata sulla base di adeguato. Ai fini della valutazione della resistenza e della deformabilità di elementi incamiciati sono accettabili le seguenti ipotesi semplificative:
legami costitutivi semplificati (legami corrispondenti alla massima tensione di compressione e - l'elemento incamiciato si comporta monoliticamente, con piena aderenza tra il calcestruzzo vecchio e il nuovo;
alla tensione di post-fessurazione a trazione [...]), verificando a posteriori che non siano - il carico assiale si considera applicato alla sola porzione preesistente dell'elemento per i soli carichi permanenti, all'intera sezione incamiciata per i carichi variabili e
violate le deformazioni ultime εcu, εsu ed εFu dei materiali e, nel contempo, la modalità di per le azioni sismiche;
rottura. - le proprietà meccaniche del calcestruzzo della camicia si considerano estese all'intera sezione se le differenze fra i due materiali non sono eccessive.
(CNR - DT 204/2006 § 4.1.2) (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l’applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 17 gennaio 2018 § C8.7.4.2.1)
1. Preparazione dei supporti. Prima di procedere con la demolizione/fresatura di qualsiasi elemento esistente in c.a. interessato all’intervento di rinforzo, Intervento di rinforzo strutturale con realizzazione di collegamento rigido tra pilastro prefabbricato e pavimento industriale, mediante:
individuare, mediante idonea strumentazione (es. pacometro), le zone prive d’armatura. Effettuata questa verifica preliminare, si creeranno degli realizzazione di almeno due incavi per lato del pilastro nella pavimentazione esistente mediante fresatura e/o scasso (lunghezza di ancoraggio Ls
incavi nella pavimentazione industriale mediante fresatura e/o scasso, rispettando le seguenti dimensioni (che dovranno contenere la singola barra almeno pari a 50 volte il diametro Ø della barra metallica utilizzata per il collegamento – profondità hs pari almeno a 50 mm) e successive forature del
di armatura progettata e verificata da tecnico abilitato): la lunghezza di ancoraggio (Ls) dovrà essere almeno pari a 50 volte il diametro (Ø) della barra pilastro, nei punti prestabiliti (profondità La almeno pari a 10 volte il diametro Ø con inclinazione rispetto all’orizzontale ≤ 15°); pulizia del substrato
d’armatura utilizzata per il collegamento, mentre la profondità (hs) dovrà essere almeno pari a 50 mm. Quindi, si forerà il pilastro, nei punti prestabiliti, e delle intercapedini mediante aria compressa e/o aspiratore; posizionamento negli incavi, per l’inghisaggio nel pilastro, delle barre metalliche,
per permettere il successivo inghisaggio delle barre metalliche di collegamento; la profondità (La) dovrà essere almeno pari a 10 volte il diametro distanziate dal fondo e con adeguato copriferro; riempimento finale delle cavità realizzate mediante sistema epossidico bicomponente in gel
(Ø), con limitata inclinazione rispetto all’orizzontale (≤ 15°). Si procederà, infine, alla pulizia del substrato e delle intercapedini realizzate, eliminando tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di elementi strutturali e dalla norma EN 1504-6 per
qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice. l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo come matrice organica minerale da accoppiare a tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel, nei sistemi
certificati di rinforzo strutturale, miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo, esente da solventi,
AVVERTENZE a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di
Nel caso in cui l’interasse tra due barre metalliche consecutive collocate lungo lo stesso lato del pilastro sia esiguo, si consiglia di effettuare un unico reazione al fuoco C-s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione vetrosa
incavo/scasso contenente più barre, onde evitare un dispendio eccessivo di manodopera. +60 °C (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa
(EN ISO 178).
2. Realizzazione del rinforzo mediante collegamento armato. Preparate le superfici come descritto nel paragrafo precedente, si procederà con L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
l’inghisaggio, mediante idoneo ancorante chimico, delle barre metalliche nel pilastro (che dovranno essere almeno due su ciascun lato): i ferri a) demolizione e fresatura delle zone di scasso indicate;
d’armatura, dimensionati e verificati da tecnico abilitato, dovranno essere opportunamente posizionati negli incavi precedentemente realizzati, b) riempimento degli scassi e inghisaggio della barra con adesivo minerale epossidico.
avendo cura di distanziarli dal fondo e, contemporaneamente, garantire un adeguato copriferro. Infine, si procederà con il riempimento degli scassi
e delle intercapedini mediante il colaggio dell’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL, che sarà applicata per colaggio in spessori non inferiori a
10 mm, nel rispetto delle corrette tecniche applicative.
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Fresatura nella soletta. Esecuzione dei fori nel pilastro. Riempimento degli scassi e intercapedini con GEOLITE® GEL. Inserimento delle barre metalliche di collegamento. Inghisaggio delle barre metalliche di collegamento. Eventuale ciclo di finitura.
Nel caso in cui l’interasse tra due barre metalliche consecutive collocate
lungo lo stesso lato del pilastro sia esiguo, si consiglia di effettuare un unico
incavo contenente più barre, onde evitare un dispendio eccessivo di
manodopera.
Pavimento industriale
Rotazione rigida del pilastro senza evidente danneggiamento alla base per
Miglioramento vincolo a terra del pilastro: l'intervento permette di ovviare formazione di cerniera plastica.
alla cedevolezza rotazionale tipica del plinto a bicchiere isolato fornendo La porzione di pavimentazione a contatto con il pilastro è gravemente
un grado di vincolo aggiuntivo. danneggiata.
La pavimentazione non è in battuta contro il pilastro per la presenza di un
Collegamento orizzontale tra i pilastri a livello di fondazione. giunto.
Inadeguatezza della fondazione e/o sensibile ruolo degli spostamenti
“Linee di indirizzo per interventi locali e globali su edifici industriali relativi del suolo tra le basi delle colonne.
monopiano non progettati con criteri antisismici” - DPC, ReLUIS, CNI,
Assobeton “Linee di indirizzo per interventi locali e globali su edifici industriali
monopiano non progettati con criteri antisismici” - DPC, ReLUIS, CNI,
6 Assobeton
VANTAGGI
Trasferimento per trazione di una forza pari ad almeno il 15% dell'azione
Semplicità esecutiva. assiale agente sul pilastro per effetto dei carichi permanenti.
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Utilizzabile per la sistemazione definitiva della struttura. Nella verifica a taglio della parte di pilastro sottostante il pavimento
considerare la presenza della spinta passiva della quota parte di terreno.
SVANTAGGI
Discreta invasività.
PIANTA
RINFORZO MEDIANTE REALIZZAZIONE DI COLLEGAMENTO
RIGIDO TRA PILASTRO PREFABBRICATO E SOLETTA
INDUSTRIALE IN C.A.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. Rinforzo di pilastri in c.a. con placcaggio di confinamento, mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced
In caso di supporti non degradati procedere con il semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", la pulizia e rimozione di polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema, mediante aria comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza (presagomato in
compressa o idropulitrice. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi si procederà come di seguito funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di acciaio prodotti
descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, avendo cura di irruvidire secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 1200 g/m2 – tipo GEOSTEEL G1200 di
il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa;
ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale ricostruzione monolitica o rasatura deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14 con avvolgimento dei fili ad elevato
della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm, impregnato con una geomalta® minerale
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere alla preparazione del supporto con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di
preparazione supporti c.a. e muratura" e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm.
polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità
garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra di
Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica
acciaio e malta minerale strutturale tixotropica a base di Geolegante®) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi ad anello intorno alla sezione
e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo ai Principi 2, 3, 4, 5, 7, 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE®
del pilastro oggetto dell’intervento, con larghezza ed interasse da stabilire a cura di tecnico abilitato, con l’applicazione di una prima mano di GEOLITE®,
di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg
garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo.
Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™ (presagomato in > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa (EN 196/1), legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo
funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato elastico E a 28 gg ≥ 24 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro lineare < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con
di matrice, esercitando un'energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1).
primo e secondo strato di matrice. Nei punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di tessuto in fibra di acciaio per almeno 30 cm L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
(in caso di rinforzo a confinamento, eseguita la completa sovrapposizione sul lato corto del pilastro, sarà necessario installare il tessuto sino alla mezzeria del a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, garantendo asperità di almeno 5 mm e
lato lungo). L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore complessivo del rinforzo 5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOLITE®, al fine stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm e bagnatura a rifiuto delle superfici;
di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra b) piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante
sullo strato di matrice ancora fresca. Quando il rapporto tra i lati del pilastro è maggiore di due, per garantire un miglior effetto di confinamento, procedere con impiego di idonea piegatrice certificata;
l’applicazione di sistemi di connessione realizzati con GEOSTEEL HARDWIRE™, in abbinamento a INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL, previa adeguata c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
foratura dell’elemento in c.a., inghisando gli stessi all’interno del supporto mediante l’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL. d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
3. Qualora si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta®, si consiglia l’applicazione finale della geopittura GEOLITE® una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
MICROSILICATO, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo tessuto alla matrice o al supporto;
sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze di cantiere e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, per uno spessore complessivo del rinforzo di 5 – 8 mm, al fine di inglobare totalmente il tessuto
e prescrizioni progettuali. di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti;
f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
AVVERTENZE g) eventuale ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio tramite arrotolamento del tessuto e inghisaggio delle code all’interno dei
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 2 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: fori precedentemente realizzati con adesivo minerale epossidico o placcaggio con elementi metallici installati con adesivo minerale epossidico.
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm).
Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
1 2 3 4 5 6
Smussatura degli spigoli del pilastro Preparazione delle superfici di supporto. Indicazione delle zone di tessuto dove effettuare le piegature. Piegatura del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione prima mano di GEOLITE®. Installazione del tessuto in fibra d'acciaio GEOSTEEL G1200 e
applicazione seconda mano di GEOLITE®.
CERTIFICATA EN 1504 2
2 2
3
3 3
Il rinforzo a taglio viene realizzato applicando strisce di tessuto alla superficie
dell'elemento di cui si vuole incrementare la resistenza. Il rinforzo può essere
continuo, applicando ogni striscia di tessuto in adiacenza alla precedente, o
discontinuo, intervallando con spazi vuoti le strisce di rinforzo. Inoltre il
rinforzo può essere realizzato avvolgendo completamente la sezione o con
4 4 una configurazione ad U, eventualmente utilizzando connettori.
(CNR - DT 215/2018 §2.2.2.2)
®
PER UNO SPESSORE
COMPLESSIVO DI 5-8 mm PER INGLOBARE IL RINFORZO E CHIUDERE
EVENTUALI VUOTI
4
Per garantire un'ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta, si
PROSPETTO PROSPETTO consiglia l'applicazione finale della geopittura GEOLITE® MICROSILICATO, da
CONFINAMENTO DEL PILASTRO MEDIANTE FASCIATURA CONFINAMENTO DEL PILASTRO MEDIANTE FASCIATURA estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate. Qualora il sistema di
rinforzo venga installato in ambienti particolarmente aggressivi si consiglia
CONTINUA CON GEOSTEEL G600/G1200 DISCONTINUA CON GEOSTEEL G600/G1200 l'applicazione finale della pittura elastomerica KERAKOVER ECO ACRILEX
FLEX o del protettivo impermeabilizzante BIOSCUD, da estendere,
possibilmente, anche nelle zone non rinforzate.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 18/0314
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. - GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
In caso di supporti non degradati, procedere mediante scarifica meccanica fino all'irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno 0,5 ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm)
mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura". Mediante aria compressa procedere con la pulizia e rimozione di polveri o - GEOSTEEL G2000 (grammatura: 2000 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
residui che possano compromettere l’adesione del sistema. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi, ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 4,72; spessore equivalente del nastro = 0,254 mm)
si procederà come di seguito descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, - GEOSTEEL G3300 (grammatura: 3300 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
avendo cura di irruvidire il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazioni supporti c.a. e muratura"; eventuale ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm).
rimozione di ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale ricostruzione Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
monolitica o rasatura della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre
alla preparazione del supporto con asperità di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura" e alla eventuale
VOCE DI CAPITOLATO
stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm.
Rinforzo di pilastri in c.a. con placcaggio di confinamento, mediante l’utilizzo di sistema composito a matrice organica SRP (Steel Reinforced
Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Polymer (abbinamento di Polymer), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale
fibra di acciaio e adesivo minerale epossidico) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi ad anello intorno alla sezione del pilastro oggetto di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza (presagomato in
dell’intervento, con larghezza ed interasse da stabilire a cura di tecnico abilitato, previa eventuale regolarizzazione del supporto mediante GEOLITE®, funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di acciaio prodotti
con l’applicazione, ad avvenuta maturazione dei trattamenti preventivi descritti, di una prima mano dell’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL, secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 3300 g/m2 – tipo GEOSTEEL G3300 di
garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 2 – 3 mm) per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa;
si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™ (presagomato in funzione della deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo
geometria dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm, impregnato con sistema epossidico bicomponente in
esercitando un'energica pressione con spatola o rullo in acciaio e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli, garantendo così un’ottima adesione gel tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di elementi strutturali e dalla norma EN 1504-6 per
fra primo e secondo strato di matrice. Nei punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di tessuto in fibra di acciaio per almeno l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo come matrice organica minerale da accoppiare a tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel, nei sistemi
20 cm (in caso di rinforzo a confinamento, eseguire la completa sovrapposizione sul lato corto del pilastro). L’applicazione si concluderà con la rasatura finale certificati di rinforzo strutturale, miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo, esente da solventi, a
protettiva, impiegando un quantitativo di adesivo necessario (spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm) per il totale ricoprimento del tessuto in acciaio, bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione
agendo fresco su fresco. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Nel al fuoco C-s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione vetrosa +60 °C
caso in cui il sistema installato debba essere intonacato o mascherato mediante rasatura, si consiglia l'utilizzo di GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178).
TOP, avendo cura, a resina ancora fresca, di eseguire uno spolvero di QUARZO 5.12 o sabbia asciutta di opportuna granulometria per facilitarne l’aggrappo. L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
Quando il rapporto tra i lati del pilastro è maggiore di due, per garantire un miglior effetto di confinamento, procedere con l’applicazione di sistemi di a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, irruvidimento della superficie garantendo
connessione realizzati con GEOSTEEL HARDWIRE™, in abbinamento a INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL, previa adeguata foratura dell’elemento in un'asperità di almeno 0,5 mm e stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm;
c.a., inghisando gli stessi all’interno del supporto mediante l’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL. b) piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante
Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente aggressivi, o comunque si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a impiego di idonea piegatrice certificata;
quella già fornita dalla matrice, si consiglia l’applicazione finale della pittura elastomerica KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX, da estendere, possibilmente, c) stesura di un primo strato di spessore di circa 2 – 3 mm, di adesivo minerale epossidico;
anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con l'applicazione d) con adesivo ancora fresco, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
dell'impermeabilizzante BIOSCUD o ancora, in caso di pressione idraulica negativa, con cemento osmotico, tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
delle esigenze di cantiere e prescrizioni progettuali. tessuto alla matrice o al supporto;
AVVERTENZE e) esecuzione del secondo strato di matrice, fino a completa copertura del tessuto di rinforzo per uno spessore complessivo del rinforzo di 3 – 4 mm;
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 4 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
g) eventuale ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio tramite arrotolamento del tessuto e inghisaggio delle code all’interno dei
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura
fori precedentemente realizzati con adesivo minerale epossidico o placcaggio con elementi metallici installati con adesivo minerale epossidico.
> 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
1 2 3 4 5 6
Smussatura degli spigoli del pilastro. Preparazione delle superfici di supporto. Indicazione delle zone di tessuto dove effettuare le piegature. Piegatura del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione prima mano di GEOLITE® GEL. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G3300 e
applicazione della seconda mano di GEOLITE® GEL.
GEL
2 2 2
3 3 3
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. Rinforzo di nodi trave-pilastro in c.a. mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto
In caso di supporti non degradati procedere con il semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", la pulizia e rimozione di polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema, mediante aria validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza (presagomato in funzione della
compressa o idropulitrice. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi si procederà come di seguito geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo
descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, avendo cura di irruvidire norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 1200 g/m2 – tipo GEOSTEEL G1200 di Kerakoll
il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa;
ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale ricostruzione monolitica o rasatura deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14 con avvolgimento dei fili ad elevato
della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm; impregnato con una geomalta® minerale
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del supporto con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm. polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità
garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica
fibra di acciaio e malta minerale strutturale tixotropica a base di Geolegante®) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi conformati e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo ai Principi 2, 3, 4, 5, 7, 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE®
in modo da soddisfare le esigenze geometriche e prestazionali del manufatto oggetto di intervento, avvolgendo in maniera adeguata le superfici di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg
dei nodi, con l’applicazione di una prima mano di GEOLITE®, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa (EN 196/1), legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo
3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro lineare < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con
tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™ (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1).
della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando un'energica pressione con la L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
spatola e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, garantendo asperità di almeno 5 mm e
si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore complessivo del rinforzo 5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOLITE®, al fine di inglobare stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm e bagnatura a rifiuto delle superfici;
totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo b) eventuale piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale
strato di matrice ancora fresca. mediante impiego di idonea piegatrice certificata;
Qualora si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta®, si consiglia l’applicazione finale della geopittura GEOLITE® c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
MICROSILICATO, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
ciclo sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
di cantiere e prescrizioni progettuali. tessuto alla matrice o al supporto;
e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, per uno spessore complessivo del rinforzo di 5 – 8 mm, al fine di inglobare totalmente il tessuto
AVVERTENZE di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti;
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 2 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto.
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm).
Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
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Verifica della corretta preparazione delle fasce di rinforzo. Applicazione fascia verticale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia orizzontale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Particolare applicazione seconda fascia GEOSTEEL G1200 per
galvanizzato GEOSTEEL G1200. galvanizzato GEOSTEEL G1200. GEOSTEEL G1200 per la cerchiatura della trave. GEOSTEEL G1200 per la cerchiatura del pilastro. la cerchiatura del pilastro.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. Rinforzo di nodi trave-pilastro in c.a. mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto
In caso di supporti non degradati procedere con il semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata
collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura", la pulizia e rimozione di polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema, mediante validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza (presagomato in funzione della
aria compressa o idropulitrice. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi si procederà come di geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo
seguito descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, avendo cura di norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 1200 g/m2 – tipo GEOSTEEL G1200 di Kerakoll
irruvidire il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura"; eventuale rimozione Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa;
di ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale ricostruzione deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14 con avvolgimento dei fili ad elevato
monolitica o rasatura della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm; impregnato con una geomalta® minerale
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del supporto con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di
collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura", e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm. polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità
garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica
fibra di acciaio e malta minerale strutturale tixotropica a base di Geolegante®) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi conformati e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo ai Principi 2, 3, 4, 5, 7, 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE®
in modo da soddisfare le esigenze geometriche e prestazionali del manufatto oggetto di intervento, avvolgendo in maniera adeguata le superfici di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg
dei nodi, con l’applicazione di una prima mano di GEOLITE®, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa (EN 196/1), legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo
3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro lineare < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con
tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™ (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1).
della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando un'energica pressione con la L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
spatola e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, garantendo asperità di almeno 5 mm e
si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore complessivo del rinforzo 5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOLITE®, al fine di inglobare stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm e bagnatura a rifiuto delle superfici;
totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo b) eventuale piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale
strato di matrice ancora fresca. mediante impiego di idonea piegatrice certificata;
Qualora si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta®, si consiglia l’applicazione finale della geopittura GEOLITE® c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
MICROSILICATO, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
ciclo sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
di cantiere e prescrizioni progettuali. tessuto alla matrice o al supporto;
e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, per uno spessore complessivo del rinforzo di 5 – 8 mm, al fine di inglobare totalmente il tessuto
AVVERTENZE di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti;
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 2 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto.
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm).
Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
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Verifica della corretta preparazione delle fasce di rinforzo. Applicazione fascia verticale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia orizzontale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Particolare applicazione seconda fascia GEOSTEEL G1200 per
galvanizzato GEOSTEEL G1200. galvanizzato GEOSTEEL G1200. GEOSTEEL G1200 per la cerchiatura della trave. GEOSTEEL G1200 per la cerchiatura del pilastro. la cerchiatura del pilastro.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 18/0314
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della - GEOSTEEL G2000 (grammatura: 2000 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
D.L. In caso di supporti non degradati procedere mediante scarifica meccanica al semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 4,72; spessore equivalente del nastro = 0,254 mm)
almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura" e, mediante aria compressa, alla pulizia e rimozione di - GEOSTEEL G3300 (grammatura: 3300 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm).
gravosi si procederà come di seguito descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o
idrodemolizione, avendo cura di irruvidire il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura;
eventuale ricostruzione monolitica o rasatura della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®.
VOCE DI CAPITOLATO
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del supporto con asperità di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit
collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura", e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm.
Rinforzo di nodi trave-pilastro in c.a. mediante l’utilizzo di sistema composito a matrice organica SRP (Steel Reinforced Polymer), provvisto di
Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Polymer (abbinamento
galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea
di fibra di acciaio e adesivo minerale epossidico) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi conformati in modo da soddisfare le esigenze
piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro,
geometriche e prestazionali del manufatto oggetto di intervento, avvolgendo in maniera adeguata le superfici dei nodi, previa eventuale regolarizzazione
del peso netto di fibra di circa 3300 g/m2 – tipo GEOSTEEL G3300 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza
del supporto mediante GEOLITE®, con l’applicazione, ad avvenuta maturazione dei trattamenti preventivi descritti, di una prima mano dell’adesivo
a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5
minerale epossidico GEOLITE® GEL, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 2 – 3 mm) per adagiare e inglobare
fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore
il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL
equivalente del nastro = 0,381 mm, impregnato con sistema epossidico bicomponente in gel tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali
HARDWIRE™ (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto
richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di elementi strutturali e dalla norma EN 1504-6 per l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo
inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando un'energica pressione con spatola o rullo in acciaio e avendo cura che la stessa fuoriesca
come matrice organica minerale da accoppiare a tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel, nei sistemi certificati di rinforzo strutturale,
dai trefoli, garantendo così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva,
miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo, esente da solventi, a bassissime emissioni di
impiegando un quantitativo di adesivo necessario (spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm) per il totale ricoprimento del tessuto in acciaio,
sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione al fuoco C-s2,d0
agendo fresco su fresco. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca.
(EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione vetrosa +60 °C
Nel caso in cui il sistema installato debba essere intonacato o mascherato mediante rasatura, si consiglia l'utilizzo di GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD®
(EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178).
ECO TOP, avendo cura, a resina ancora fresca, di eseguire uno spolvero di QUARZO 5.12 o sabbia asciutta di opportuna granulometria per facilitarne l’aggrappo.
L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente aggressivi, o comunque si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già
a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, irruvidimento della superficie con asperità
fornita dalla matrice, si consiglia l’applicazione finale della pittura elastomerica KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX, da estendere, possibilmente, anche nelle zone
di almeno 0,5 mm e stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm;
non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con l'applicazione dell'impermeabilizzante
b) eventuale piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale
BIOSCUD o ancora, in caso di pressione idraulica negativa, con cemento osmotico, tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze di cantiere
mediante impiego di idonea piegatrice certificata;
e prescrizioni progettuali.
c) stesura di un primo strato di spessore di circa 2 – 3 mm, di adesivo minerale epossidico;
AVVERTENZE d) con adesivo ancora fresco, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 4 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
tessuto alla matrice o al supporto;
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
e) esecuzione del secondo strato di matrice, fino a completa copertura del tessuto di rinforzo, per uno spessore complessivo del rinforzo di
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
3 – 4 mm;
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto.
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm)
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Verifica della corretta preparazione delle fasce di rinforzo. Applicazione fascia verticale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia orizzontale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Particolare spessore millimetrico per l’installazione della
galvanizzato GEOSTEEL G3300. galvanizzato GEOSTEEL G3300. GEOSTEEL G3300 per la cerchiatura della trave. GEOSTEEL G3300 per la cerchiatura del pilastro. fascia.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 18/0314
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. - GEOSTEEL G2000 (grammatura: 2000 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
In caso di supporti non degradati procedere mediante scarifica meccanica al semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 4,72; spessore equivalente del nastro = 0,254 mm)
0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura" e, mediante aria compressa, alla pulizia e rimozione di polveri e olii - GEOSTEEL G3300 (grammatura: 3300 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
che possano compromettere l’adesione del sistema. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi si ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm).
procederà come di seguito descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione,
avendo cura di irruvidire il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura"; eventuale Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
rimozione di ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale
ricostruzione monolitica o rasatura della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. VOCE DI CAPITOLATO
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del supporto con asperità di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm. Rinforzo di nodi trave-pilastro in c.a. mediante l’utilizzo di sistema composito a matrice organica SRP (Steel Reinforced Polymer), provvisto di
Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Polymer (abbinamento galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea
di fibra di acciaio e adesivo minerale epossidico) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi conformati in modo da soddisfare le esigenze piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro,
geometriche e prestazionali del manufatto oggetto di intervento, avvolgendo in maniera adeguata le superfici dei nodi, previa eventuale regolarizzazione del peso netto di fibra di circa 3300 g/m2 – tipo GEOSTEEL G3300 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza
del supporto mediante GEOLITE®, con l’applicazione, ad avvenuta maturazione dei trattamenti preventivi descritti, di una prima mano dell’adesivo a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5
minerale epossidico GEOLITE® GEL, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 2 – 3 mm) per adagiare e inglobare fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore
il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL equivalente del nastro = 0,381 mm, impregnato con sistema epossidico bicomponente in gel tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali
HARDWIRE™ (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di elementi strutturali e dalla norma EN 1504-6 per l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo
inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando un'energica pressione con spatola o rullo in acciaio e avendo cura che la stessa fuoriesca come matrice organica minerale da accoppiare a tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel, nei sistemi certificati di rinforzo strutturale,
dai trefoli, garantendo così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva, miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo, esente da solventi, a bassissime emissioni di
impiegando un quantitativo di adesivo necessario (spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm) per il totale ricoprimento del tessuto in acciaio, sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione al fuoco C-s2,d0
agendo fresco su fresco. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione vetrosa +60 °C
Nel caso in cui il sistema installato debba essere intonacato o mascherato mediante rasatura, si consiglia l'utilizzo di GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178).
ECO TOP, avendo cura, a resina ancora fresca, di eseguire uno spolvero di QUARZO 5.12 o sabbia asciutta di opportuna granulometria per facilitarne l’aggrappo. L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente aggressivi, o comunque si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, irruvidimento della superficie con asperità
quella già fornita dalla matrice, si consiglia l’applicazione finale della pittura elastomerica KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX, da estendere, possibilmente, di almeno 0,5 mm e stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm;
anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con l'applicazione b) eventuale piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale
dell'impermeabilizzante BIOSCUD o ancora, in caso di pressione idraulica negativa, con cemento osmotico, tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in mediante impiego di idonea piegatrice certificata;
funzione delle esigenze di cantiere e prescrizioni progettuali. c) stesura di un primo strato di spessore di circa 2 – 3 mm, di adesivo minerale epossidico;
AVVERTENZE d) con adesivo ancora fresco, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 4 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
tessuto alla matrice o al supporto;
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
e) esecuzione del secondo strato di matrice, fino a completa copertura del tessuto di rinforzo, per uno spessore complessivo del rinforzo di
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
3 – 4 mm;
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto.
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm)
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Verifica della corretta preparazione delle fasce di rinforzo. Applicazione fascia verticale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia orizzontale di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Applicazione fascia di tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato Particolare spessore millimetrico per l’installazione della
galvanizzato GEOSTEEL G3300. galvanizzato GEOSTEEL G3300. GEOSTEEL G3300 per la cerchiatura della trave. GEOSTEEL G3300 per la cerchiatura del pilastro. fascia.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 18/0314
ETA
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. Preliminarmente, rimossi gli eventuali strati di intonaco ammalorati o decoesi dal supporto, sarà necessario irruvidire il substrato in - GEOSTEEL G3300 (grammatura: 3300 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima
calcestruzzo (asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura") dei travetti in c.a. mediante scarifica meccanica, a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm), installato
provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo ammalorato; questa asportazione deve proseguire fino al raggiungimento dello strato di con adesivo epossidico certificato EN 1504 GEOLITE® GEL.
calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato, e deve interessare anche ogni altro elemento che possa fungere da
falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. Successivamente è necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e
altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie.
VOCE DI CAPITOLATO
2. Ricostruzione monolitico dei travetti in c.a. e trattamento dei ferri di armatura. La protezione dei ferri e il ripristino volumetrico del calcestruzzo mancante dei travetti
in c.a. del solaio in laterocemento saranno realizzati mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. Provveduto alla pulizia del substrato, la ricostruzione avverrà
Consolidamento e rinforzo a flessione di solai in laterocemento degradato con problemi di ammaloramento del cls mediante ricostruzione
manualmente (a cazzuola), su fondo saturo ma privo di acqua liquida in superficie, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. L’applicazione deve garantire il
volumetrica dei travetti in c.a., con applicazione a cazzuola per spessore medio di 30 mm, previa adeguata preparazione dei supporti e bagnatura
riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento dei ferri d’armatura nella malta da ripristino.
a rifiuto da contabilizzare a parte, di geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e
Appena la malta andrà in presa, si provvederà all’irruvidimento della superficie intradossale (asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione
zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il
supporti in c.a. e muratura"), al fine di favorire l’adesione del successivo strato di rinforzo. Il conseguimento del profilo piano del solaio con riempimento delle cartelle
ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura
danneggiate o rimosse di laterizio, sarà realizzata mediante la posa di pannelli termoisolanti EPS KLIMA AIR in opportuni spessori, idoneamente incollati alla cartella
CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4
di laterizio mediante KERAKLIMA ECO GRANELLO avendo cura di pulire bene il substrato, garantendo una superficie asciutta, consistente e priva di parti friabili.
(stagionatura CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo ai Principi
2, 3, 4, 5, 7, 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE® di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra
3. Applicazione del sistema di rinforzo. Ultimata la ricostruzione dei travetti in c.a., a malta indurita, ovvero non appena entrata in presa, si provvederà alla metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa (EN 196/1),
realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra di acciaio e malta minerale strutturale legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro
tixotropica a base di Geolegante®) che andrà eseguita all'intradosso, lungo l’intero sviluppo longitudinale dei travetti in c.a. e comunque secondo le lineare < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1); non appena la malta andrà in presa,
indicazioni progettuali; con l’applicazione di una prima mano di GEOLITE®, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio provvedere all’irruvidimento della nuova superficie intradossale, si procederà con l’installazione di un sistema composito a matrice inorganica
3 – 5 mm) per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Prima dell'applicazione della prima mano di GEOLITE® assicurarsi che il supporto sia sufficientemente irruvidito, SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione
con grado di asperità di 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura". Successivamente si procederà applicando, sulla matrice internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza,
ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di
un'energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. Nei circa 1200 g/m2 – tipo GEOSTEEL G1200 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico
punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di tessuto in fibra di acciaio per almeno 30 cm. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14
protettiva (spessore complessivo del rinforzo 5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOLITE®, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm, impregnato
In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca procedendo come indicato. con la stessa geomalta® minerale certificata impiegata per la ricostruzione dei travetti in c.a.
AVVERTENZE L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 4 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: a) preparazione del supporto (asperità di almeno 5 mm);
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area b) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm) installato con geomalta® tixotropica GEOLITE® c) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire una
completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area
alla matrice o al supporto;
effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm) installato con geomalta® tixotropica GEOLITE®
d) esecuzione del secondo strato di geomalta®, spessore complessivo del rinforzo di circa 5 – 8 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di
- GEOSTEEL G2000 (grammatura: 2000 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti;
> 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 4,72; spessore equivalente del nastro = 0,254 mm) installato con adesivo epossidico e) eventuale ripetizione delle fasi (b), e (c) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto.
certificato EN 1504 GEOLITE® GEL
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Ricostruzione volumetrica dei travetti dopo opportuna Irruvidimento della superficie. Riempimento vuoti con pannelli in EPS KLIMA AIR incollati e Applicazione prima mano di GEOLITE®. Installazione del tessuto in fibra d'acciaio GEOSTEEL. Applicazione seconda mano di GEOLITE®.
preparazione e bagnatura delle superfici. rasati con KERAKLIMA ECO GRANELLO.
®
RASATURA FINALE PROTETTIVA CON GEOLITE PER UNO SPESSORE
4 COMPLESSIVO DEL RINFORZO PARI A 5-8 mm, AL FINE DI INGLOBARE
PIANTA C - C' FASE 4 TOTALMENTE IL RINFORZO E CHIUDERE EVENTUALI VUOTI SOTTOSTANTI,
CONSOLIDAMENTO E RINFORZO A FLESSIONE DI SOLAI IN RASATURA FINALE AGENDO FRESCO SU FRESCO
4
LATEROCEMENTO MEDIANTE PLACCAGGIO INTRADOSSALE
CON GEOSTEEL G600/G1200 E GEOLITE® Qualora si voglia installare il sistema di rinforzo a matrice epossidica SRP consultare TAV. 13
3-4 1-2
3
4
10A
Prevenzione antisfondellamento mediante applicazione su intonaco esistente
di rete biassiale in fibra naturale di basalto con intonaco rasante certificato
EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e ancoraggi mediante
barre elicoidali certificate EN 845
1. Preparazione dei supporti. Preliminarmente rimuovere completamente le pitture e verificare lo stato di adesione al solaio dell’intonaco esistente. In Sistema di presidio per solaio in laterocemento (con intonaco ben adeso e non asportabile) con problemi di sfondellamento mediante
presenza di intonaco bene adeso al supporto procedere con la pulizia del substrato per asportare polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti installazione di rete bilanciata in fibra di basalto con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi
che possano compromettere l’adesione del sistema di presidio. La superficie dovrà essere preparata con asperità di 0,5 mm pari al grado 5 del "Kit – tipo GEO GRID 120 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione > 1250 MPa, modulo elastico E > 56 GPa;
collaudo preparazione supporti in c.a. e murature". dimensione della maglia 22 x 22 mm, spessore equivalente della rete tf = 0,023 mm, massa ≈ 130 g/m2, impregnata con intonaco-rasante naturale
ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e
2. Applicazione del sistema di presidio. Eseguire l’installazione di ancoraggi meccanici a secco realizzati con barre elicoidali in acciaio Inox 316 calcare dolomitico in curva granulometrica 0 – 1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 - tipo GEOCALCE® MULTIUSO di Kerakoll Spa – caratteristiche
STEEL DRYFIX® 10, in numero e interasse secondo indicazioni del tecnico abilitato (si consigliano 2 elementi al m2). Realizzazione dei fori pilota per tecniche certificate: coefficiente di resistenza al vapore acqueo 13 (EN 1015-19), conducibilità termica 0,54 W/mK (EN 1745). L’intonaco-rasante
l’installazione delle barre di connessione STEEL DRYFIX® 10 con diametro opportuno in funzione della consistenza del supporto. Installazione delle naturale è provvisto di marcatura CE, classe GP/ CS IV / W1 (EN 998-1), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), adesione al supporto a 28 gg
barre elicoidali utilizzando l’apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10 avendo cura di attraversare le pignatte ed entrare per circa 2 - 3 cm all’interno > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
della soletta in c.a. Applicare una prima mano di GEOCALCE® MULTIUSO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio L'ancoraggio della rete alla soletta del solaio avviene mediante installazione di barre elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 -
3 - 5 mm) per adagiare e inglobare la rete di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, la rete in fibra di basalto AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previa eventuale trattamento di ripristino delle superfici
GEO GRID 120, garantendo il perfetto inglobamento della stessa nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX® 8/10* di Kerakoll Spa – caratteristiche
cura che la malta fuoriesca dalle maglie della rete per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. Nei punti di giunzione tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 12,7/16,2 kN*; carico di rottura a taglio > 7,2/9,5 kN*; modulo elastico > 150 GPa; deformazione
longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di rete per almeno 20 cm. Prima di realizzare la seconda mano di GEOCALCE® MULTIUSO avvitare ultima a rottura 4/3%*; area nominale 11/15,50 mm2*.
sulla testa della barra l’apposito TASSELLO STEEL DRYFIX® 10. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore complessivo L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
del rinforzo 5 – 8 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® MULTIUSO, al fine di inglobare completamente il rinforzo. a) asportazione di parti friabili e/o non perfettamente ancorate che possano pregiudicare l’adesione e realizzazione del foro pilota con successiva
installazione della barra elicoidale in acciaio Inox 316;
3. Decorazione. Attesi i tempi di asciugatura di GEOCALCE® MULTIUSO, l’eventuale decorazione e protezione finale delle nuove superfici realizzate potrà b) applicazione di un primo strato di rasante minerale eco-compatibile, spessore medio 3 mm;
avvenire mediante l’impiego di una pittura organica minerale KERADECOR ECO PAINT. c) con rasante ancora fresco, procedere alla posa della rete in fibra di basalto, avendo cura di garantire una completa impregnazione della rete
ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione della rete alla matrice o al supporto;
AVVERTENZE d) avvitamento del TASSELLO STEEL DRYFIX® sulla parte terminale della barra elicoidale, precedentemente installata;
In alternativa alle barre di connessione STEEL DRYFIX® 10 e il TASSELLO STEEL DRYFIX® 10 è possibile installare barre di connessione STEEL DRYFIX® e) esecuzione del secondo strato di matrice per uno spessore complessivo del rinforzo pari a circa 5 mm al fine di inglobare totalmente la rete
8 utilizzando l'apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 8 e il TASSELLO STEEL DRYFIX® 8. di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti.
IIl progettista potrà scegliere, in base alle esigenze di progetto, in alternativa alla rete GEO GRID 120, la rete GEOSTEEL GRID 200 o RINFORZO ARV 100: * a seconda del tipo di barra STEEL DRYFIX® da utilizzare.
- GEOSTEEL GRID 200: rete biassiale bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina
all’acqua priva di solventi Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione per unità di lunghezza ≥ 55 Kn, modulo elastico > 70
GPa, allungamento a rottura > 1,90%, larghezza della maglia 18x18 mm, peso della rete apprettata ≈ 200 g/m2, spessore equivalente 0,032 mm
- RINFORZO ARV 100: rete biassiale in fibra di vetro alcali-resistente e aramide di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a
trazione per unità di lunghezza ordito ≈ 49 kN/m, trama ≈ 60 kN/m, modulo elastico ordito 80 GPa, trama 75 GPa, allungamento a rottura a ordito
≈ 2 ± 0,1%, trama ≈ 1,6 ± 0,1%, larghezza della maglia 15x18 mm, peso della rete apprettata circa 250 g/m2 ± 5%, spessore equivalente ordito 0,031 mm
trama 0,049 mm.
1 2 3 4 5
Installazione barre STEEL DRYFIX® 10. Applicazione primo strato di GEOCALCE® MULTIUSO. Installazione rete GEO GRID 120. Avvitamento TASSELLO STEEL DRYFIX® 10 su barra STEEL Applicazione seconda mano di GEOCALCE® MULTIUSO.
DRYFIX® 10 precedentemente installata.
3 4 5 6
ASSONOMETRIA
PRESIDIO ANTISFONDELLAMENTO DEL SOLAIO
3 4 5 6
SEZIONE B - B'
SISTEMA DI PREVENZIONE DI SOLAI IN LATEROCEMENTO
CON PROBLEMI DI SFONDELLAMENTO CON RETE
BIASSIALE IN BASALTO GEO GRID 120
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. Preliminarmente rimuovere completamente intonaci e pitture e le eventuali porzioni di cartelle di laterizio danneggiate o in 0,1%, trama ≈ 1,6 ± 0,1%, larghezza della maglia 15x18 mm, peso della rete apprettata circa 250 g/m² ± 5%, spessore equivalente ordito 0,031 mm trama
procinto di imminente rottura, procedere con la bonifica delle porzioni di travetti in c.a. danneggiati o ammalorati, ricostruendo e riprofilando le sezioni 0,049 mm.
dei travetti mediante GEOLITE® ed eventualmente rinforzati mediante tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ (vedi TAV. 9). Si procederà quindi alla pulizia
del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o spazzolatura energica al fine di
garantire su tutta la superficie oggetto di intervento un supporto coeso. VOCE DI CAPITOLATO
2. Ricostruzione del profilo intradossale del solaio. Il conseguimento del profilo piano del solaio con riempimento delle cartelle danneggiate o rimosse Sistema di ripristino e prevenzione per solaio in laterocemento con problemi di sfondellamento mediante installazione di rete
di laterizio, sarà realizzata mediante la posa di pannelli termoisolanti in EPS KLIMA AIR in opportuni spessori, idoneamente incollati alle cartelle di bilanciata in fibra di basalto con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEO
laterizio mediante KERAKLIMA ECO GRANELLO, avendo cura di pulire bene il substrato, garantendo una superficie asciutta, consistente e priva di GRID 120 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione > 1250 MPa, modulo elastico E > 56 GPa;
parti friabili. Per destinazioni d'uso particolari, sottoposte al controllo dei Vigili del Fuoco, è possibile sostituire il pannello KLIMA AIR con un pannello dimensione della maglia 22 x 22 mm, spessore equivalente della rete tf = 0,023 mm, massa ≈ 130 g/m2, impregnata con intonaco-
incombustibile, tipo lana di roccia, installabile sempre con KERAKLIMA ECO GRANELLO. L’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità rasante naturale ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale,
e la realizzazione di un piano di posa planare con l’intradosso dei travetti precedentemente ricostruiti con GEOLITE®, eventualmente pareggiando la inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0 – 1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 - tipo GEOCALCE® MULTIUSO di
superficie con una prima mano in spessore di KERAKLIMA ECO GRANELLO in ragione di 15 mm di spessore massimo per singola mano. Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: coefficiente di resistenza al vapore acqueo 13 (EN 1015-19), conducibilità termica
0,54 W/mK (EN 1745). L’intonaco-rasante naturale è provvisto di marcatura CE, classe GP/ CS IV / W1 (EN 998-1), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-
3. Applicazione del sistema di rinforzo. Ultimata la posa dei pannelli in EPS KLIMA AIR, e l’eventuale regolarizzazione della superficie, si provvederà alla
1), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). Per rendere planare il supporto posare i pannelli in EPS – tipo KLIMA AIR di Kerakoll
realizzazione del sistema di rinforzo strutturale mediante la posa della rete GEO GRID 120, applicata in maniera diffusa su tutta la superficie interessata
Spa – incollati e perfettamente rasati con spatola dentata mediante Adesivo&Rasante minerale certificato, eco-compatibile, idoneo per la posa ad
da degrado di sfondellamento inglobando almeno 2 travetti d'estremità all'area interessata, in modo da garantire ancoraggio della rete all’intradosso
alta resistenza ed elevata deformabilità di pannelli in EPS, GreenBuilding Rating® 5, intervallo granulometrico 0 – 1400 μm, provvisto di marcatura
dei travetti avendo cura di debordare di almeno 10 cm oltre il profilo degli stessi.
ETAG 004, – tipo KERAKLIMA ECO GRANELLO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a compressione > 10 MPa (EN
Si consiglia di installare lungo il perimetro della superficie in oggetto di intervento le barre elicoidali in acciaio Inox 316 STEEL DRYFIX® 10, in numero
12808-3), resistenza a trazione per flessione a 28 gg ≥ 6 MPa (EN 12808-3), adesione: su calcestruzzo a 28 gg > 1 MPa, su laterizio a 28 gg > 0,7
e interasse secondo indicazioni di tecnico abilitato. Applicare una prima mano di GEOCALCE® MULTIUSO, garantendo sul supporto una quantità di
MPa, su EPS > 0,15 MPa (ETAG 004), resistenza alla diffusione al vapore acqueo μ19 (EN 12572), classe di reazione al fuoco A1 (EN 13501-1). Per
materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per adagiare e inglobare la rete di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice
ancorare meccanicamente il sistema al supporto installare lungo il perimetro della superficie oggetto di intervento le barre elicoidali certificate
ancora fresca, la rete in fibra di basalto GEO GRID 120, garantendo il perfetto inglobamento della stessa nello strato di matrice, esercitando un'energica
EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previo eventuale
pressione con la spatola e avendo cura che la malta fuoriesca dalle maglie della rete per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato
trattamento di ripristino delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX®
di matrice. Nei punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di rete per almeno 20 cm. Prima di applicare la seconda mano
8/10* di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 12,7/16,2 kN*; carico di rottura a taglio > 7,2/9,5 kN*;
di GEOCALCE® MULTIUSO avvitare sulla testa della barra l'apposito TASSELLO STEEL DRYFIX® 10. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale
modulo elastico > 150 GPa; deformazione ultima a rottura 4/3%*; area nominale 11/15,50 mm2*. L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
protettiva (spessore complessivo del rinforzo 5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOCALCE® MULTIUSO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo.
a) asportazione completa di intonaci, pitture ed eventuali porzioni di cartelle danneggiate. Eventuale ricostruzione della planarità del solaio
È necessario che le due mani di GEOCALCE® MULTIUSO non superino lo spessore massimo di 10 mm.
mediante pannelli in EPS incollati e perfettamente rasati mediante Adesivo&Rasante minerale. Realizzazione del foro pilota con successiva
4. Decorazione. Attesi i tempi di asciugatura di GEOCALCE® MULTIUSO, la decorazione e protezione finale delle nuove superfici realizzate potrà avvenire installazione della barra elicoidale in acciaio;
mediante l’impiego di pitture o intonachini colorati di Kerakoll Spa, KERADECOR ECO PAINT. b) applicazione di un primo strato di rasante minerale eco-compatibile, spessore medio 3 mm;
c) con rasante ancora fresco, procedere alla posa della rete in fibra di basalto, avendo cura di garantire una completa impregnazione della rete
In alternativa all’impiego della rete GEO GRID 120, il progettista può optare per la rete GEOSTEEL GRID 200 o RINFORZO ARV 100 a seconda delle esigenze: ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione della rete alla matrice o al supporto;
- GEOSTEEL GRID 200: rete biassiale bilanciata in fibra di basalto e acciaio inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina d) avvitamento del TASSELLO STEEL DRYFIX® 8/10* sulla parte terminale della barra elicoidale, precedentemente installata;
all’acqua priva di solventi di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione per unità di lunghezza ≥ 55 kN, modulo elastico > e) esecuzione del secondo strato di matrice per uno spessore complessivo del rinforzo pari a circa 5 mm al fine di inglobare totalmente la rete
70 GPa, allungamento a rottura > 1,90%, larghezza della maglia 18x18 mm, peso della rete apprettata ≈ 200 g/m², spessore equivalente 0,032 mm di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti.
- RINFORZO ARV 100: rete biassiale ibrida in fibra di vetro alcali-resistente e aramide di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza * a seconda del tipo di barra STEEL DRYFIX® da utilizzare.
a trazione per unità di larghezza ordito ≈ 49 kN/m, trama ≈ 60 kN/m, modulo elastico ordito 80 GPa, trama 75 GPa, allungamento a rottura ordito ≈ 2 ±
1 2 3 4
Riempimento vuoti con pannelli in EPS KLIMA AIR incollati Applicazione primo strato di GEOCALCE® MULTIUSO. Installazione rete GEOSTEEL GRID 120. Rasatura finale con GEOCALCE® MULTIUSO.
con KERAKLIMA ECO GRANELLO.
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6
ASSONOMETRIA 5
PRESIDIO ANTISFONDELLAMENTO DEL SOLAIO
4
6
SEZIONE B - B'
PRESIDIO DI SOLAI IN LATEROCEMENTO CON PROBLEMI
DI SFONDELLAMENTO MEDIANTE RETE GEO GRID 120 O
GEOSTEEL GRID 200 O RINFORZO ARV 100
1. Preparazione dei supporti. Irruvidire il supporto in calcestruzzo con asperità maggiore o uguale a 5 mm, pari al grado 9 del "Kit collaudo preparazione Rinforzo mediante irrigidimento estradossale di solaio in laterocemento o soletta in c.a. mediante applicazione per colaggio di geomalta®
supporti c.a. e muratura", mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, provvedendo all’asportazione in profondità dell’eventuale calcestruzzo minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a presa normale, a base di Geolegante® a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri
ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato; petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita
l'asportazione di materiale ammalorato deve interessare ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi trattamenti e/o getti. di strutture in calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE e conforme ai requisiti
Successivamente può essere necessario rimuovere accuratamente la ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura CC e PCC),
(manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà quindi alla pulizia del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze per la ricostruzione volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 ad effetto espansivo per l’ancoraggio in accordo ai Principi 3, 4, 7 e 11
contaminanti con aria compressa o idropulitrice, e alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE® MAGMA di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica
Per riporti ad alto spessore su superfici estese potrebbe essere richiesta l’applicazione di un'opportuna armatura metallica ancorata al supporto (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 75 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 9 MPa (EN 196/1), legame di
mediante idonea tassellatura. aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 24 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), resistenza allo
sfilamento delle barre di acciaio con spostamento < 0,6 mm (EN 1881) – previa demolizione e rimozione di pavimentazioni e massetti esistenti,
2. Armatura integrativa. Prevedere adeguata rete metallica integrativa, opportunamente calcolata e verificata da tecnico professionista abilitato eventuale asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante idroscarifica e pulizia delle superfici esistenti; applicazione di rete metallica
(ipoteticamente, si consiglia una rete elettrosaldata a maglia 10x10 cm, filo 5 mm), opportunamente fissata al supporto esistente, stabile e resistente, elettrosaldata, maglia 10x10 cm, filo 5 mm, ancorata e distanziate dal supporto esistente (operazioni di preparazione da contabilizzare a parte);
mediante idonei ancoranti disposti con passo prestabilito. È necessario che la rete sia opportunamente distanziata dal supporto, a circa metà dello trattamento preventivo del fondo mediante preparatore certificato eco-compatibile all’acqua, monocomponente, specifico per la riduzione
spessore del riporto di malta, garantendo adeguato copriferro. La rete integrativa dovrà essere applicata sull’intera area dell’intervento di rinforzo. degli assorbimenti e la naturale cristallizzazione e adesione monolitica della geomalta® al substrato, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOLITE®
BASE di Kerakoll Spa – (il getto della successiva geomalta® andrà realizzato dopo 1 ora ed entro le 8 ore). Per spessori di ringrosso importanti,
3. Rinforzo mediante nuovo strato estradossale monolitico collaborante. L’aumento della sezione resistente del solaio mediante ringrosso estradossale prevedere eventuale confezionamento con il 30% in peso di ghiaietto lavato e selezionato in curva granulometrica 6 – 10 mm (conforme alla
sarà realizzato con il colaggio della geomalta® colabile GEOLITE® MAGMA. Applicare preventivamente il preparatore di fondo GEOLITE® BASE a EN 12620) – tipo KERABUILD GHIAIA di Kerakoll Spa. Il tutto è eseguito previa puntellatura del solaio oggetto dell’intervento di rinforzo.
spruzzo, pennello o rullo a rifiuto; prima della sovrapplicazione di GEOLITE® MAGMA, si dovrà attendere da una a otto ore, in funzione delle condizioni
climatiche. Indicativamente, la nuova soletta avrà uno spessore non inferiore a 4 cm. L’applicazione di GEOLITE® MAGMA potrà avvenire per colaggio,
in funzione della geometria del cantiere. Per applicazioni che prevedano spessori superiori ai 6 cm (inferiori comunque ai 10 cm), si procederà con
il confezionamento di un betoncino, aggiungendo KERABUILD GHIAIA (ghiaietto lavato e selezionato in curva granulometrica 6 – 10 mm, conforme
alla EN 12620) nella misura del 30% sul peso di GEOLITE® MAGMA. Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 24 ore. Ad avvenuta
maturazione del nuovo getto, rimuovere i puntelli sottostanti precedentemente posizionati.
AVVERTENZE
Può essere necessario, in fase di progettazione, prevedere che l’intervento complessivo di rinforzo di un solaio in laterocemento o di solette in
c.a. non si limiti esclusivamente alla fase sopra descritta, ma preveda l’integrazione dell’armatura intradossale mediante placcaggio ottenuto con
matrice minerale GEOLITE® o epossidica GEOLITE® GEL dei tessuti in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza GEOSTEEL HARDWIRE™
opportunamente progettati e dimensionati.
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Installazione rete metallica integrativa. Fissaggio armatura aggiuntiva e getto di GEOLITE® MAGMA. “Massaggiatura” superficiale del getto.
Ai solai, oltre al compito di garantire la resistenza ai carichi verticali, è richiesta anche rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioni orizzontali tra le
strutture verticali.
Il progettista deve verificare che le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti nonchè i rapporti dimensionali tra le varie parti siano coerenti con tali aspettative.
A tale scopo deve verificare che:
1) le deformazioni risultino compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati;
SEZIONE B - B' 2) vi sia, in base alle resistenze meccaniche dei materiali, un rapporto adeguato tra la sezione delle armature di acciaio, la larghezza delle nervature in calcestruzzo, il
RINFORZO MEDIANTE IRRIGIDIMENTO ESTRADOSSALE DI loro interasse e lo spessore della soletta di completamento in modo che sia assicurata la rigidezza nel piano e che sia evitato il pericolo di effetti secondari indesiderati.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l’applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 17 gennaio 2018 § C4.1.9)
SOLAIO IN LATEROCEMENTO O SOLETTA IN C.A. CON
ARMATURA INTEGRATIVA E GETTO COLLABORANTE
1. Preparazione dei supporti. Eseguito, se necessario, l’eventuale ripristino e/o rinforzo intradossale dei travetti in c.a. del solaio; previa puntellatura Rinforzo a flessione e irrigidimento estradossale di solaio in laterocemento o soletta in c.a. mediante getto, previa adeguata preparazione
del solaio in oggetto, si provvederà alla rimozione di eventuali pavimentazioni e massetti esistenti; irruvidire il supporto in calcestruzzo con asperità dei supporti, di geomalta® colabile fibrorinforzata ad elevata duttilità e altissima prestazione, FRC (Fiber Reinforced Concrete), realizzata
maggiore o uguale a 5 mm, pari al grado 9 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura", mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, con fibre di acciaio ottenute mediante trafilatura a freddo del filo ad alta resistenza e alto indice di carbonio, provviste di marcatura CE e
provvedendo all'asportazione in profondità dell'eventuale calcestruzzo ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 14889-1 per l'utilizzo strutturale - tipo STEEL FIBER di Kerakoll Spa - caratteristiche
caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato. Successivamente può essere necessario rimuovere accuratamente la tecniche certificate: lunghezza 13 mm; diametro 0,20 mm; resistenza a trazione ≥ 3100 MPa; modulo elastico ≥ 200 GPa, immerse in geomalta®
ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà, infine, alla pulizia minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a base di Geolegante® a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici
del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice. ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in
calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici - tipo GEOLITE® MAGMA XENON di Kerakoll Spa - provvista di marcatura CE e conforme ai
2. Preparazione della superficie. Provvedere all'installazione di collegamenti perimetrali tra diaframma di piano e murature d'ambito e ove necessario requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione
applicare appositi connettori a taglio opportunamente calcolati e verificati da tecnico professionista abilitato. Bagnare a rifiuto fino ad ottenere un volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio, in accordo ai Principi 3, 4, 7 e 11 definiti dalla EN 1504-9.
substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. In alternativa alla bagnatura con acqua, su superfici orizzontali in calcestruzzo, applicazione Caratteristiche meccaniche certificate del sistema FRC: resistenza a compressione a 28 gg > 109 MPa (EN 12190); resistenza a trazione per
del preparatore di fondo GEOLITE® BASE (su supporto asciutto) a spruzzo, pennello o rullo a rifiuto (prima della sovrapplicazione attendere da 1 a 8 flessione a 28 gg > 7,0 MPa (EN 14651); modulo elastico a compressione a 28 gg > 35 GPa (EN 12390-13); resistenza a flessione residua media
ore, in funzione delle condizioni climatiche). In particolari condizioni ove è richiesto un ancoraggio di tipo chimico, su supporto asciutto, è possibile fR1=13,31 MPa, fR2=13,29 MPa, fR3=11,70 MPa e fR4=9,86 MPa (EN 14651).
applicare l’adesivo organico minerale fluido per riprese di getto KERABUILD EPOPRIMER. L'intervento si svolge nelle seguenti fasi:
a) demolizione e rimozione di pavimentazioni e massetti esistenti, eventuale asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante idroscarifica
3. Rinforzo mediante nuovo strato estradossale monolitico collaborante. L’aumento della sezione resistente del solaio mediante ringrosso estradossale e pulizia delle superfici esistenti;
sarà realizzato tramite colaggio di geomalta minerale fibrorinforzata ad elevata duttilità SISTEMA GEOLITE® FRC – GEOLITE® MAGMA XENON & STEEL b) irruvidimento della superficie con asperità maggiore o uguale a 5 mm;
FIBER (Fiber Reinforced Concrete). La soletta avrà uno spessore variabile da 15 a 40 mm. Per riporti maggiori di 40 mm su superfici estese si richiede c) trattamento preventivo del fondo mediante preparatore certificato eco-compatibile all’acqua, monocomponente, specifico per la riduzione
l'applicazione di un'armatura metallica di contrasto ancorata al supporto mediante tassellatura. Provveduto alla preparazione del fondo, l’aumento degli assorbimenti e la naturale cristallizzazione e adesione monolitica della geomalta® al substrato, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOLITE®
di sezione resistente avverrà per colaggio, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. La preparazione dell’impasto può essere effettuata in BASE di Kerakoll Spa – (prima della sovrapplicazione attendere da 1 a 8 ore, in funzione delle condizioni climatiche);
betoniera o per ridotte quantità in secchio, utilizzando un trapano con frusta a basso numero di giri (mantenendo la corretta proporzione tra fibre d) colaggio all’estradosso di superfici orizzontali, nel rispetto delle corrette tecniche applicative del sistema FRC.
metalliche corte e polvere pari al 6,5% in peso). Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 48 ore. Ad avvenuta maturazione del nuovo È compresa la fornitura e posa in opera di tutti i materiali sopra descritti e quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Sono esclusi: l’eventuale
getto, rimuovere i puntelli sottostanti precedentemente posizionati. bonifica delle zone degradate e ripristino del substrato; l'ancoraggio; le prove di accettazione del materiale; le indagini pre- e post-intervento;
tutti i sussidi necessari per l’esecuzione dei lavori.
AVVERTENZE Il prezzo è ad unità di superficie di rinforzo effettivamente posto in opera.
Prima di effettuare il rinforzo verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo esistente.
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla geomalta® GEOLITE® MAGMA XENON, la geomalta® GEOLITE®
MAGMA sempre in abbinamento con le fibre metalliche corte STEEL FIBER, mantenendo invariato il rapporto del 6,5% in peso.
Può essere necessario, in fase di progettazione, prevedere che l’intervento complessivo di rinforzo di un solaio in laterocemento o di solette in c.a.
non si limiti esclusivamente alla fase sopra descritta, ma preveda l’integrazione dell’armatura intradossale mediante placcaggio ottenuto con matrice
minerale GEOLITE® o epossidica GEOLITE® GEL dei tessuti in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza GEOSTEEL G opportunamente
progettati e dimensionati.
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Preparazione dei supporti. Installazione dei collegamenti perimetrali. Miscelazione del SISTEMA GEOLITE® FRC. Getto del SISTEMA GEOLITE® FRC. “Massaggiatura” superficiale del getto.
Lo schema strutturale esposto nel presente elaborato può essere applicato in concomitanza
con altre tipologie di rinforzo come il consolidamento intradossale dei travetti in c.a. esistenti
od i presidi antisfondellamento. Si consultino rispettivamente TAV 9 e TAV 10A e TAV 10B
1 per maggiori informazioni in merito a questo aspetto.
1
FASE 1 - 2
RINFORZO A FLESSIONE E IRRIGIDIMENTO 2 3 EVENTUALE RIPRISTINO E/O RINFORZO
PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: RIMOZIONE DI EVENTUALI PAVIMENTAZIONI E
MASSETTI ESISTENTI. IRRUVIDIMENTO DEL SUBSTRATO IN CALCESTRUZZO (ASPERITÀ
ESTRADOSSALE DI SOLAIO IN INTRADOSSALE DEI TRAVETTI E PREPARAZIONE
≥ 5 mm) MEDIANTE SCARIFICA MECCANICA O IDRODEMOLIZIONE, PROVVEDENDO
DEI SUPPORTI
LATEROCEMENTO O SOLETTA IN C.A. ALL'ASPORTAZIONE IN PROFONDITÀ DELL'EVENTUALE CALCESTRUZZO AMMALORATO
FINO AL RAGGIUNGIMENTO DELLO STRATO DI CALCESTRUZZO CON CARATTERISTICHE
4
MEDIANTE GETTO COLLABORANTE DI DI BUONA SOLIDITÀ, OMOGENEITÀ E COMUNQUE NON CARBONATATO. RIMOZIONE
DELLA RUGGINE DAI FERRI D'ARMATURA MEDIANTE SPAZZOLATURA (MANUALE O
GEOMALTA MINERALE COLABILE 3 MECCANICA) O SABBIATURA. PULIZIA DEL SUBSTRATO PER ELIMINARE QUALSIASI
FIBRORINFORZATA AD ALTISSIMA RESIDUO DI POLVERE, GRASSO, OLII E ALTRE SOSTANZE CONTAMINANTI, CON ARIA
COMPRESSA O IDROPULITRICE
PRESTAZIONE CERTIFICATA EN 1504 2
BAGNARE A RIFIUTO FINO AD OTTENERE UN SUBSTRATO SATURO, MA PRIVO DI ACQUA
LIQUIDA IN SUPERFICIE. IN ALTERNATIVA ALLA BAGNATURA CON ACQUA, SU SUPERFICI
5 1 ORIZZONTALI IN CALCESTRUZZO, APPLICARE IL PREPARATORE DI FONDO GEOLITE®
FASE 3 BASE (SU SUPPORTO ASCIUTTO) A SPRUZZO, PENNELLO O RULLO A RIFIUTO
APPLICAZIONE PREPARATORE DI FONDO E 3
CONNETTORI A TAGLIO (SE NECESSARI) OVE NECESSARIO, PREVEDERE OPPORTUNI CONNETTORI MECCANICI A TAGLIO TRA LA
SOLETTA INSERITA EX NOVO ED IL SOLAIO ESISTENTE. TALI CONNETTORI VANNO
OPPORTUNAMENTE CALCOLATI E VERIFICATI DA TECNICO PROFESSIONISTA ABILITATO
4
RINFORZO MEDIANTE NUOVO STRATO ESTRADOSSALE MONOLITICO COLLABORANTE:
5 CREAZIONE DI UNA NUOVA SOLETTA DI SPESSORE COMPRESO TRA 15 mm E 40 mm
MEDIANTE SISTEMI GEOLITE® FRC: GEOLITE® MAGMA XENON & STEEL FIBER O GEOLITE®
MAGMA & STEEL FIBER. L'APPLICAZIONE AVVIENE PER COLAGGIO E SI RACCOMANDA DI
CURARE LA STAGIONATURA UMIDA DELLE SUPERFICI NELLE PRIME 48 ORE
5
La soletta estradossale può fungere, oltre che da rinforzo Ai solai, oltre al compito di garantire la resistenza ai carichi verticali, è richiesta anche rigidezza nel proprio piano al fine di distribuire correttamente le azioni orizzontali tra le
flessionale per il solaio esistente, anche da anima del diaframma strutture verticali. Il progettista deve verificare che le caratteristiche dei materiali, delle sezioni resistenti nonchè i rapporti dimensionali tra le varie parti siano coerenti con
di piano. Ciò rende possibile, con le opportune accortezze, tali aspettative. A tale scopo deve verificare che:
realizzare in concomitanza entrambi gli interventi. Si consiglia di 1) le deformazioni risultino compatibili con le condizioni di esercizio del solaio e degli elementi costruttivi ed impiantistici ad esso collegati;
consultare TAV 11C per maggiori informazioni. 2) vi sia, in base alle resistenze meccaniche dei materiali, un rapporto adeguato tra la sezione delle armature di acciaio, la larghezza delle nervature in calcestruzzo, il
SEZIONE B - B'
loro interasse e lo spessore della soletta di completamento in modo che sia assicurata la rigidezza nel piano e che sia evitato il pericolo di effetti secondari indesiderati.
RINFORZO A FLESSIONE E IRRIGIDIMENTO ESTRADOSSALE DI (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l’applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 17 gennaio 2018 § C4.1.9)
SOLAIO IN LATEROCEMENTO O SOLETTA IN C.A. MEDIANTE
GETTO COLLABORANTE DI SISTEMI GEOLITE® FRC Nel caso in cui nell’intervento si faccia uso di materiali compositi, ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi rinforzati, si possono utilizzare documenti di comprovata
validità.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l’applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 17 gennaio 2018 § C8.7.4)
1. Preparazione dei supporti. Eseguito, se necessario, l’eventuale ripristino e/o rinforzo intradossale dei travetti in c.a. del solaio; previa puntellatura Realizzazione di diaframma di piano estradossale su solaio in laterocemento o soletta in c.a. mediante getto, previa adeguata preparazione
del solaio in oggetto, si provvederà alla rimozione di eventuali pavimentazioni e massetti esistenti; irruvidire il supporto in calcestruzzo con asperità dei supporti, di geomalta® colabile fibrorinforzata ad elevata duttilità e altissima prestazione, FRC (Fiber Reinforced Concrete), realizzata
maggiore o uguale a 5 mm, pari al grado 9 del "Kit collaudo preparazione supporti in c.a. e muratura", mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, con fibre di acciaio ottenute mediante trafilatura a freddo del filo ad alta resistenza e alto indice di carbonio, provviste di marcatura CE e
provvedendo all'asportazione in profondità dell'eventuale calcestruzzo ammalorato fino al raggiungimento dello strato di calcestruzzo con conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 14889-1 per l'utilizzo strutturale - tipo STEEL FIBER di Kerakoll Spa - caratteristiche
caratteristiche di buona solidità, omogeneità e comunque non carbonatato. Successivamente può essere necessario rimuovere accuratamente la tecniche certificate: lunghezza 13 mm; diametro 0,20 mm; resistenza a trazione ≥ 3100 MPa; modulo elastico ≥ 200 GPa, immerse in geomalta®
ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura. Si procederà, infine, alla pulizia minerale certificata, eco-compatibile, colabile, a base di Geolegante® a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici
del substrato, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti con aria compressa o idropulitrice. ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino e il consolidamento monolitico a durabilità garantita di strutture in
calcestruzzo e l’ancoraggio di elementi metallici - tipo GEOLITE® MAGMA XENON di Kerakoll Spa - provvista di marcatura CE e conforme ai
2. Preparazione della superficie. Provvedere all'installazione di collegamenti perimetrali tra diaframma di piano e murature d'ambito e ove necessario requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504-3, Classe R4, per la ricostruzione
applicare appositi connettori a taglio opportunamente calcolati e verificati da tecnico professionista abilitato. Bagnare a rifiuto fino ad ottenere un volumetrica e il consolidamento e dalla EN 1504-6 per l’ancoraggio, in accordo ai Principi 3, 4, 7 e 11 definiti dalla EN 1504-9.
substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie. In alternativa alla bagnatura con acqua, su superfici orizzontali in calcestruzzo, applicazione Caratteristiche meccaniche certificate del sistema FRC: resistenza a compressione a 28 gg > 109 MPa (EN 12190); resistenza a trazione per
del preparatore di fondo GEOLITE® BASE (su supporto asciutto) a spruzzo, pennello o rullo a rifiuto (prima della sovrapplicazione attendere da 1 a 8 flessione a 28 gg > 7,0 MPa (EN 14651); modulo elastico a compressione a 28 gg > 35 GPa (EN 12390-13); resistenza a flessione residua media
ore, in funzione delle condizioni climatiche). In particolari condizioni ove è richiesto un ancoraggio di tipo chimico, su supporto asciutto, è possibile fR1=13,31 MPa, fR2=13,29 MPa, fR3=11,70 MPa e fR4=9,86 MPa (EN 14651).
applicare l’adesivo organico minerale fluido per riprese di getto KERABUILD EPOPRIMER. L'intervento si svolge nelle seguenti fasi:
a) demolizione e rimozione di pavimentazioni e massetti esistenti, eventuale asportazione del calcestruzzo ammalorato mediante idroscarifica
3. Rinforzo mediante nuovo strato estradossale monolitico collaborante. L’aumento della sezione resistente del solaio mediante ringrosso estradossale e pulizia delle superfici esistenti;
sarà realizzato tramite colaggio di geomalta® minerale fibrorinforzata ad elevata duttilità SISTEMA GEOLITE® FRC – GEOLITE® MAGMA XENON & b) irruvidimento della superficie con asperità maggiore o uguale a 5 mm;
STEEL FIBER (Fiber Reinforced Concrete). La soletta avrà uno spessore variabile da 15 a 40 mm. Per riporti maggiori di 40 mm su superfici estese si c) trattamento preventivo del fondo mediante preparatore certificato eco-compatibile all’acqua, monocomponente, specifico per la riduzione
richiede l'applicazione di un'armatura metallica di contrasto ancorata al supporto mediante tassellatura. Provveduto alla preparazione del fondo, degli assorbimenti e la naturale cristallizzazione e adesione monolitica della geomalta al substrato, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOLITE®
l’aumento di sezione resistente avverrà per colaggio, nel rispetto delle corrette tecniche applicative. La preparazione dell’impasto può essere BASE di Kerakoll Spa – (prima della sovrapplicazione attendere da 1 a 8 ore, in funzione delle condizioni climatiche);
effettuata in betoniera o per ridotte quantità in secchio, utilizzando un trapano con frusta a basso numero di giri (mantenendo la corretta proporzione d) colaggio all’estradosso di superfici orizzontali, nel rispetto delle corrette tecniche applicative del sistema FRC.
tra fibre metalliche corte e polvere pari al 6,5% in peso). Curare la stagionatura umida delle superfici nelle prime 48 ore. Ad avvenuta maturazione del È compresa la fornitura e posa in opera di tutti i materiali sopra descritti e quanto altro occorre per dare il lavoro finito. Sono esclusi: l’eventuale
nuovo getto, rimuovere i puntelli sottostanti precedentemente posizionati. bonifica delle zone degradate e ripristino del substrato; l'ancoraggio; le prove di accettazione del materiale; le indagini pre- e post-intervento;
tutti i sussidi necessari per l’esecuzione dei lavori.
AVVERTENZE Il prezzo è ad unità di superficie di rinforzo effettivamente posto in opera.
Prima di effettuare il rinforzo verificare l’idoneità della classe di resistenza del calcestruzzo esistente.
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla geomalta® GEOLITE® MAGMA XENON, la geomalta® GEOLITE®
MAGMA sempre in abbinamento con le fibre metalliche corte STEEL FIBER, mantenendo invariato il rapporto del 6,5% in peso.
Può essere necessario, in fase di progettazione, prevedere che l’intervento complessivo di rinforzo di un solaio in laterocemento o di solette in c.a.
non si limiti esclusivamente alla fase sopra descritta, ma preveda l’integrazione dell’armatura intradossale mediante placcaggio ottenuto con matrice
minerale GEOLITE® o epossidica GEOLITE® GEL dei tessuti in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza GEOSTEEL G opportunamente
progettati e dimensionati.
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Preparazione dei supporti. Installazione dei collegamenti perimetrali. Miscelazione del SISTEMA GEOLITE® FRC. Getto del SISTEMA GEOLITE® FRC. “Massaggiatura” superficiale del getto.
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. Rinforzo a flessione di travi in c.a. mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto
In caso di supporti non degradati procedere con il semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", la pulizia e rimozione di polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema, mediante aria validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di
compressa o idropulitrice. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi si procederà come di seguito acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 1200 g/m2 – tipo
descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, avendo cura di irruvidire GEOSTEEL G1200 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa;
il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14 con
ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale ricostruzione monolitica o rasatura avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm, impregnato
della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. Prima dell'applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del con una geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e zirconia a reazione cristallina,
supporto con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura". a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione, il ripristino, la rasatura e la
protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di marcatura CE e conforme ai
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3, Classe R4 (stagionatura
di acciaio e malta minerale strutturale tixotropica a base di Geolegante®) andrà eseguito, realizzando una fascia di rinforzo longitudinale al senso di CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo ai Principi 2, 3, 4, 5, 7,
sviluppo della trave stessa, con l’applicazione di una prima mano di GEOLITE®, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE® di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione della barra metallica
minimo 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa (EN 196/1), legame di
fresca, il tessuto in fibra di acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione (EN 13295), ritiro lineare
esercitando una pressione energica con la spatola e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra primo < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1).
e secondo strato di matrice. Nei punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di tessuto in fibra di acciaio per almeno 30 cm. L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore complessivo del rinforzo 5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOLITE®, al fine di a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari (da contabilizzare a parte), garantendo
inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di asperità di almeno 5 mm, e bagnatura a rifiuto del supporto;
fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
Qualora si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta®, si consiglia l’applicazione finale della geopittura GEOLITE® c) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
MICROSILICATO, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
ciclo sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze tessuto alla matrice o al supporto;
di cantiere e prescrizioni progettuali. d) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore complessivo del rinforzo di 5 – 8 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di
rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti;
AVVERTENZE e) eventuale ripetizione delle fasi (c), e (d) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 2 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: f) eventuale ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio tramite arrotolamento del tessuto e inghisaggio delle code all’interno dei
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a fori precedentemente realizzati con adesivo minerale epossidico o placcaggio con elementi metallici installati con adesivo minerale epossidico
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm) (da contabilizzare a parte).
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm).
Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
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Preparazione delle superfici di supporto. Taglio del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOLITE®. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione seconda mano di GEOLITE®.
PILASTRO
PILASTRO
STESURA DI UNA PRIMA MANO DI GEOLITE® , GARANTENDO SUL
SUPPORTO UNA QUANTITÀ DI MATERIALE SUFFICIENTE (SPESSORE
MEDIO 3-5 mm) PER REGOLARIZZARLO E PER APPLICARE ED
INGLOBARE IL TESSUTO DI RINFORZO. PREVEDERE LA POSA DEI
SUCCESSIVI STRATI DI TESSUTO SULLA MATRICE ANCORA FRESCA
2
In presenza di un pilastro da consolidare a confinamento con RASATURA FINALE PROTETTIVA, REALIZZATA CON GEOLITE® , PER UNO
2 3 1 4 fasce di tessuto in fibra di acciaio, si consiglia di ancorare il SPESSORE COMPLESSIVO DEL RINFORZO PARI A 5-8 mm, AL FINE DI
rinforzo della trave facendo passare le fasce al di sotto di INGLOBARE TOTALMENTE IL RINFORZO E CHIUDERE EVENTUALI VUOTI
quelle utilizzate per il rinforzo del pilastro. Per ulteriori SOTTOSTANTI ED AVENDO CURA DI AGIRE FRESCO SU FRESCO
dettagli consultare TAV 5 e TAV 7. 4
Per garantire un'ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta,
CONNESSIONE PILASTRO CONFINATO - TRAVE si consiglia l'applicazione finale della geopittura GEOLITE®
PIANTA D - D'
RINFORZATA MEDIANTE PLACCAGGIO MICROSILICATO, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non
RINFORZO A FLESSIONE DELLA TRAVE MEDIANTE rinforzate.
PLACCAGGIO ESTRADOSSALE Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente
aggressivi si consiglia l'applicazione finale della pittura elastomerica
KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX o del protettivo impermeabilizzante
BIOSCUD, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate.
ASSONOMETRIA
RINFORZO A FLESSIONE DELLA TRAVE
Rinforzo a flessione di travi, pilastri e travetti di solaio
Il rinforzo a flessione viene eseguito applicando strisce di tessuto al lembo teso dell'elemento di cui si vuole incrementare la capacità flessionale. L'intervento consente inoltre
la riduzione delle deformazioni sotto i carichi di servizio, anche se spesso in modo non sostanziale, e la limitazione degli stati fessurativi.
(CNR - DT 215/2018 §2.2.1.1)
Nota bene: la normativa CNR-DT 215/2018, al paragrafo 5, 1 2 3 4
sottolinea che la resistenza media a compressione del Placcatura e fasciatura in materiali compositi
calcestruzzo non deve essere inferiore a 15 N/mmq nel caso del L'uso di idonei materiali compositi (o altri materiali resistenti a trazione) nel rinforzo sismico di elementi di c.a. è finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi:
rinforzo per aderenza. - aumento della resistenza a taglio di pilastri, travi, nodi trave-pilastro e pareti mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe;
- aumento della resistenza nelle parti terminali di travi e pilastri mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle barre longitudinali ed
opportunamente ancorate, purché si garantisca l'efficacia dell'ancoraggio nel tempo
- un aumento della duttilità degli elementi monodimensionali, per effetto dell'azione di confinamento passivo esercitata dalle fasce con le fibre disposte secondo la
direzione delle staffe.
Ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi rafforzati con materiali compositi si possono adottare documenti di comprovata validità.
PIANTA C - C' (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018 §C8.7.4.2.3)
RINFORZO A FLESSIONE DELLA TRAVE MEDIANTE
PLACCAGGIO INTRADOSSALE
* Per la pulizia del supporto si è fatto riferimento a normative di comprovata validità
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 18/0314
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della - GEOSTEEL G2000 (grammatura: 2000 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
D.L. In caso di supporti non degradati procedere mediante scarifica meccanica al semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 4,72; spessore equivalente del nastro = 0,254 mm)
di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura" e, mediante aria compressa, alla pulizia e rimozione di - GEOSTEEL G3300 (grammatura: 3300 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm).
gravosi si procederà come di seguito descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o
idrodemolizione, avendo cura di irruvidire il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura;
eventuale ricostruzione monolitica o rasatura della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. Prima dell'applicazione del sistema di
rinforzo, provvedere alla preparazione del supporto con asperità di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e
VOCE DI CAPITOLATO
muratura", e alla successiva pulizia.
Rinforzo a flessione di travi in c.a. mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice organica, SRP (Steel Reinforced Polymer), provvisto
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Polymer (abbinamento di
di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata
fibra di acciaio e adesivo minerale epossidico) andrà eseguita, realizzando una fascia di rinforzo longitudinale al senso di sviluppo della trave stessa,
validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di
previa eventuale regolarizzazione del supporto mediante GEOLITE®, con l’applicazione, ad avvenuta maturazione dei trattamenti preventivi descritti,
acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 3300 g/m2 – tipo
di una prima mano dell’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio
GEOSTEEL G3300 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa;
2 – 3 mm) per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra
modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09 con
d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando un'energica
avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm, impregnato
pressione con spatola o rullo in acciaio e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli, garantendo così un’ottima adesione fra primo e secondo strato
con sistema epossidico bicomponente in gel tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di
di matrice. Nei punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di tessuto in fibra di acciaio per almeno 20 cm. L’applicazione
elementi strutturali e dalla norma EN 1504-6 per l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo come matrice organica minerale da accoppiare a
si concluderà con la rasatura finale protettiva, impiegando un quantitativo di adesivo necessario (spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm) per il
tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel, nei sistemi certificati di rinforzo strutturale, miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità
totale ricoprimento del tessuto in acciaio, agendo fresco su fresco. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di
d’impiego di primer di aggrappo, esente da solventi, a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa
fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Nel caso in cui il sistema installato debba essere intonacato o mascherato mediante rasatura, si consiglia
– caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse di reazione al fuoco C-s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus
l'utilizzo di GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO TOP, avendo cura, a resina ancora fresca, di eseguire uno spolvero di QUARZO 5.12 o sabbia
certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione vetrosa +60 °C (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005%
asciutta di opportuna granulometria per facilitarne l’aggrappo.
(EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa (EN ISO 178).
Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente aggressivi, o comunque si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a
L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
quella già fornita dalla matrice, si consiglia l’applicazione finale della pittura elastomerica KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX, da estendere, possibilmente,
a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, irruvidimento della superficie garantendo
anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con l'applicazione
asperità di almeno 0,5 mm;
dell'impermeabilizzante BIOSCUD o ancora, in caso di pressione idraulica negativa, con cemento osmotico, tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in
b) stesura di un primo strato di spessore di circa 2 – 3 mm, di adesivo minerale epossidico;
funzione delle esigenze di cantiere e prescrizioni progettuali.
c) con adesivo ancora fresco, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
AVVERTENZE
tessuto alla matrice o al supporto;
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 4 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo:
d) esecuzione del secondo strato di matrice, fino a completa copertura del tessuto di rinforzo, spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm;
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a e) eventuale ripetizione delle fasi (c), e (d) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm) f) eventuale ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio tramite arrotolamento del tessuto e inghisaggio delle code all’interno dei
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a fori precedentemente realizzati con adesivo minerale epossidico o placcaggio con elementi metallici installati con adesivo minerale epossidico.
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm)
1 2 3 4 5
Preparazione delle superfici di supporto. Taglio del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione prima mano di GEOLITE® GEL. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione seconda mano di GEOLITE® GEL.
RINFORZO A FLESSIONE DELLA TRAVE MEDIANTE PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: IRRUVIDIMENTO DELLA SUPERFICIE E
PLACCAGGIO ESTRADOSSALE - INTRADOSSALE PULIZIA E RIMOZIONE DI POLVERI E OLII CHE COMPROMETTONO
L'ADESIONE DEL SISTEMA, MEDIANTE ARIA COMPRESSA O IDROPULITRICE.
IN CASO DI SUPPORTO DEGRADATO, NON PLANARE O DANNEGGIATO: a)
RIMOZIONE IN PROFONDITÀ DEL CALCESTRUZZO AMMALORATO MEDIANTE
SCARIFICA MECCANICA O IDRODEMOLIZIONE, AVENDO CURA DI
IRRUVIDIRE IL SUBSTRATO CON ASPERITÀ DI ALMENO 5 mm; b) RIMOZIONE
3 1 DI RUGGINE DAI FERRI D'ARMATURA, CHE DOVRANNO ESSERE PULITI
MEDIANTE SPAZZOLATURA (MANUALE O MECCANICA) O SABBIATURA; c)
RICOSTRUZIONE MONOLITICA O RASATURA DELLA SEZIONE MEDIANTE LA
GEOMALTA GEOLITE® . PRIMA DELL'APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI
RINFORZO A FLESSIONE DI TRAVI RINFORZO PROVVEDERE SEMPRE ALLA PREPARAZIONE DEL SUPPORTO
MEDIANTE PLACCAGGIO CON TESSUTI IN CON ASPERITÀ DI ALMENO 0,5 mm. SE PREVISTI, EVENTUALI TRATTAMENTI
PREVENTIVI DI REGOLARIZZAZIONE CON GEOLITE® , ASPETTARE LA
FIBRA DI ACCIAIO GALVANIZZATA UHTSS MATURAZIONE DI QUESTI TRATTAMENTI PER APPLICARE LA PRIMA MANO
DI GEOLITE® GEL
CON ADESIVO EPOSSIDICO CERTIFICATO 1
EN 1504
Dopo aver accertato la qualità del substrato ed aver eventualmente
provveduto al ripristino del calcestruzzo ammalorato ed al trattamento
delle barre metalliche, può essere opportuno ricorrere ad un ulteriore
SEZIONE A - A' SEZIONE B - B' provvedimento di sabbiatura a carico della superficie interessata dal
rinforzo.
[...] Nel caso in cui si operi su una superficie di calcestruzzo che non
necessiti di ripristino, ma che sia di qualità scadente, è opportuno valutare
la possibilità di applicare su di essa un consolidante.
1 3 [...] In generale, è necessario verificare che sulla superficie di applicazione
del rinforzo non siano presenti polveri, grassi, idrocarburi e tensioattivi.
(CNR - DT 200 R1/2013 § 4.8.1.3)
PILASTRO
PILASTRO
STESURA DI UNA PRIMA MANO DELL'ADESIVO MINERALE EPOSSIDICO
®
GEOLITE GEL, GARANTENDO SUL SUPPORTO UNA QUANTITÀ DI
MATERIALE SUFFICIENTE (SPESSORE MEDIO 2-3 mm) PER APPLICARE ED
INGLOBARE IL TESSUTO DI RINFORZO. PREVEDERE LA POSA DEI
SUCCESSIVI STRATI DI TESSUTO SULLA MATRICE ANCORA FRESCA
2
Deve essere prevista una lunghezza di ancoraggio almeno pari a 200 mm. In
alternativa, è possibile l'impiego di connettori meccanici.
(CNR - DT 200 R1/2013 § 4.8.2.2)
ASSONOMETRIA
RINFORZO A FLESSIONE DELLA TRAVE Il rinforzo a flessione si rende necessario per elementi strutturali soggetti ad un momento flettente di progetto maggiore della corrispondente resistenza. A scopo esemplificativo,
di seguito è trattato il caso di flessione retta, che si verifica ad esempio quando l'asse di sollecitazione coincide con un asse di simmetria della sezione trasversale dell'elemento
rinforzato. Il rinforzo a flessione con materiali compositi può essere realizzato applicando al lembo teso dell'elemento da rinforzare una o più lamine preformate, ovvero uno o
più strati di tessuto impregnati in situ.
(CNR - DT 200 R1/2013 § 4.2.1.)
Nota bene: la normativa CNR-DT 200 R1/2013, al paragrafo 1 2 3 4
4.8.1.1, sottolinea che la resistenza media a compressione del Placcatura e fasciatura in materiali compositi
calcestruzzo non deve essere inferiore a 15 N/mmq nel caso del L'uso di idonei materiali compositi (o altri materiali resistenti a trazione) nel rinforzo sismico di elementi di c.a. è finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi:
rinforzo per aderenza. - aumento della resistenza a taglio di pilastri, travi, nodi trave-pilastro e pareti mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe;
- aumento della resistenza nelle parti terminali di travi e pilastri mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle barre longitudinali ed
opportunamente ancorate, purché si garantisca l'efficacia dell'ancoraggio nel tempo
- un aumento della duttilità degli elementi monodimensionali, per effetto dell'azione di confinamento passivo esercitata dalle fasce con le fibre disposte secondo la
direzione delle staffe.
PIANTA C - C' Ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi rafforzati con materiali compositi si possono adottare documenti di comprovata validità.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018 §C8.7.4.2.3)
RINFORZO A FLESSIONE DELLA TRAVE MEDIANTE
PLACCAGGIO INTRADOSSALE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della D.L. Rinforzo a taglio di travi in c.a. con placcaggio ad “U” o a completo avvolgimento, mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice
In caso di supporti non degradati procedere con il semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", la pulizia e rimozione di polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema, mediante aria o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™
compressa o idropulitrice. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi gravosi si procederà come di seguito ad altissima resistenza (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata),
descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o idrodemolizione, avendo cura di irruvidire formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di
il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai fibra di circa 1200 g/m2 – tipo GEOSTEEL G1200 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore
ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; eventuale ricostruzione monolitica o rasatura caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2;
della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®. n° trefoli per cm = 3,14 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del supporto con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit nastro = 0,169 mm, impregnato con geomalta® minerale certificata, eco-compatibile, tixotropica, a presa normale, a base di Geolegante® e
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm. zirconia a reazione cristallina, a bassissimo contenuto di polimeri petrolchimici ed esente da fibre organiche, specifica per la passivazione,
il ripristino, la rasatura e la protezione monolitica a durabilità garantita di strutture in calcestruzzo, GreenBuilding Rating® 3, provvista di
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di marcatura CE e conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla Norma EN 1504-7 per la passivazione delle barre di armatura, dalla EN 1504‑3,
fibra di acciaio e malta minerale strutturale tixotropica a base di Geolegante®) andrà eseguita, avendo cura di realizzare dei placcaggi ad “U” o Classe R4 (stagionatura CC e PCC) per la ricostruzione volumetrica e la rasatura e dalla EN 1504-2 per la protezione delle superfici, in accordo
ad avvolgimento completo (che comunque saranno progettati da tecnico abilitato), con l’applicazione di una prima mano di GEOLITE®, garantendo ai Principi 2, 3, 4, 5, 7, 8 e 11 definiti dalla EN 1504-9 – tipo GEOLITE® di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: nessuna corrosione
sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. della barra metallica (EN 15183), resistenza a compressione a 28 gg > 50 MPa (EN 12190), resistenza a trazione per flessione a 28 gg > 8 MPa
Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL HARDWIRE™ (presagomato (EN 196/1), legame di aderenza a 28 gg > 2 MPa (EN 1542), modulo elastico E a 28 gg ≥ 20 GPa (EN 13412), resistente alla carbonatazione
in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto inglobamento del nastro (EN 13295), ritiro lineare < 0,3% (EN 12617-1), resistenza all’abrasione con perdita di peso del provino < 3000 mg (EN ISO 5470-1).
nello strato di matrice, esercitando un'energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore complessivo del rinforzo a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, garantendo asperità di almeno 5 mm,
5 – 8 mm), sempre realizzata con GEOLITE®, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm e bagnatura a rifiuto delle superfici;
al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante
In caso di rinforzo ad “U” è possibile estendere la lunghezza efficace del rinforzo a tutta l’altezza utile della trave, realizzando l’ancoraggio della fascia impiego di idonea piegatrice certificata;
all’interno dello spessore del solaio mediante l’impiego dell’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL. c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
Qualora si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già fornita dalla geomalta®, si consiglia l’applicazione finale della geopittura GEOLITE® d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
MICROSILICATO, da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
ciclo sopracitato va sostituito con altro ciclo protettivo organico o con cemento osmotico tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze tessuto alla matrice o al supporto;
di cantiere e prescrizioni progettuali. e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore complessivo del rinforzo di circa 5 – 8 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto
di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti sottostanti;
AVVERTENZE f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 2 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: g) nel caso di conformazione ad “U”, prevedere l’ancoraggio delle estremità dei tessuti all’interno del solaio, fissate con adesivo minerale
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a epossidico.
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm)
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm).
Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
1 2 3 4 5 6
Smussatura degli spigoli della trave. Preparazione delle superfici di supporto. Piegatura del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione prima mano di GEOLITE® dopo bagnatura del Installazione del tessuto in fibra d'acciaio GEOSTEEL. Applicazione seconda mano di GEOLITE®.
supporto.
PILASTRO
PILASTRO
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO CON ASPERITÀ DI ALMENO 5 mm E
2 STONDATURA DEGLI SPIGOLI CON RAGGIO DI CURVATURA MINIMO DI 20 mm
5
In tutti i casi in cui il sistema di rinforzo FRCM debba essere applicato intorno a
spigoli, quest'ultimi devono essere opportunamente arrotondati ed il raggio di
curvatura dell'arrotondamento deve essere almeno pari a 20 mm. Tale
arrotondamento può non essere necessario per reti di acciaio, anche in
In sezioni consecutive si consiglia di invertire la relazione a quanto dichiarato dal Fabbricante, sempre che suffragato da
posizione della lunghezza di sovrapposizione per specifiche prove di laboratorio. Va altresì indicato nel manuale di installazione il
ottimizzare l'ancoraggio del sistema di rinforzo. dispositivo di piegatura che deve essere utilizzato per realizzare le piegature.
(CNR - DT 215/2018 §6)
PROSPETTO
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE MEDIANTE
PLACCAGGIO CONTINUO
APPLICAZIONE DI UNA PRIMA MANO DI GEOLITE® , GARANTENDO SUL
SUPPORTO UNA QUANTITÀ DI MATERIALE SUFFICIENTE (SPESSORE MEDIO
3-5 mm) PER APPLICARE ED INGLOBARE IL TESSUTO DI RINFORZO. IN
CASO DI STRATI SUCCESSIVI AL PRIMO, PROCEDERE CON LA POSA DEL
SECONDO STRATO DI FIBRA SULLO STRATO DI MATRICE ANCORA FRESCA
3
INGHISAGGIO CON
GEOLITE® GEL DELLA APPLICAZIONE, SULLA MATRICE ANCORA FRESCA, DEL TESSUTO IN FIBRA
FASCIA DI RINFORZO D'ACCIAIO GALVANIZZATO GEOSTEEL G600 O GEOSTEEL G1200
ALL'INTERNO DELLO (PRESAGOMATO IN FUNZIONE DELLA GEOMETRIA DELL'ELEMENTO
SPESSORE DEL SOLAIO STRUTTURALE MEDIANTE L'IMPIEGO DELLA PIEGATRICE GEOSTEEL),
GARANTENDO IL PERFETTO INGLOBAMENTO DEL NASTRO NELLO STRATO
DI MATRICE
4
LUNGHEZZA DI SOVRAPPOSIZIONE Ls
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE 5
PILASTRO
ASSONOMETRIA
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE Rinforzo a taglio di travi e pilastri
Il rinforzo a taglio viene realizzato applicando strisce di tessuto alla superficie dell'elemento di cui si vuole incrementare la resistenza. Il rinforzo può essere continuo, applicando ogni
striscia di tessuto in adiacenza alla precedente, o discontinuo, intervallando con spazi vuoti le strisce di rinforzo. Inoltre il rinforzo può essere realizzato avvolgendo completamente la
sezione o con una configurazione ad U, eventualmente utilizzando connettori.
(CNR - DT 215/2018 §2.2.2.2)
Nota bene: la normativa CNR-DT 215/2018, al paragrafo 5,
sottolinea che la resistenza media a compressione del
calcestruzzo non deve essere inferiore a 15 N/mmq nel caso del Placcatura e fasciatura in materiali compositi
rinforzo per aderenza. L'uso di idonei materiali compositi (o altri materiali resistenti a trazione) nel rinforzo sismico di elementi di c.a. e finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi:
- aumento della resistenza a taglio di pilastri, travi, nodi trave-pilastro e pareti mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe;
- aumento della resistenza nelle parti terminali di travi e pilastri mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle barre longitudinali ed opportunamente
ancorate, purché si garantisca l'efficacia dell'ancoraggio nel tempo
- un aumento della duttilità degli elementi monodimensionali, per effetto dell'azione di confinamento passivo esercitata dalle fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe.
PROSPETTO Ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi rafforzati con materiali compositi si possono adottare documenti di comprovata validità.
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE MEDIANTE (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018 §C8.7.4.2.3)
PLACCAGGIO DISCONTINUO
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 18/0314
PRESCRIZIONE
1. Preparazione dei supporti. I supporti dovranno essere preparati e bonificati a regola d’arte, comunque seguendo le indicazioni e prescrizioni della rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 3,14; spessore equivalente del nastro = 0,169 mm)
D.L. In caso di supporti non degradati procedere mediante scarifica meccanica al semplice irruvidimento della superficie garantendo asperità - GEOSTEEL G2000 (grammatura: 2000 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e muratura" e, mediante aria compressa, alla pulizia e rimozione di ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 4,72; spessore equivalente del nastro = 0,254 mm)
polveri e olii che possano compromettere l’adesione del sistema. In caso di supporto evidentemente degradato, non planare o danneggiato da eventi
- GEOSTEEL G3300 (grammatura: 3300 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
gravosi si procederà come di seguito descritto: eventuale rimozione in profondità del calcestruzzo ammalorato mediante scarifica meccanica o
ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm).
idrodemolizione, avendo cura di irruvidire il substrato con asperità di almeno 5 mm, pari al grado 8 del "Kit collaudo preparazione supporti c.a. e
muratura"; eventuale rimozione di ruggine dai ferri d’armatura, che dovranno essere puliti mediante spazzolatura (manuale o meccanica) o sabbiatura; Prima di effettuare l'intervento, verificare l'idoneità della base di resistenza del calcestruzzo esistente.
eventuale ricostruzione monolitica o rasatura della sezione mediante la geomalta® tixotropica GEOLITE®.
Prima dell’applicazione del sistema di rinforzo provvedere sempre alla preparazione del supporto con asperità di almeno 0,5 mm, pari al grado 5 del "Kit VOCE DI CAPITOLATO
collaudo preparazione supporti c.a. e muratura", e alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm.
Rinforzo a taglio di travi in c.a. con placcaggio ad “U” o a completo avvolgimento, mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica,
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Polymer (abbinamento di fibra di SRP (Steel Reinforced Polymer), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione
acciaio e adesivo minerale epossidico) andrà eseguito, realizzando dei placcaggi ad “U” o ad avvolgimento completo (che comunque saranno progettati da internazionale di comprovata validità, realizzato con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza
tecnico abilitato), previa eventuale regolarizzazione del supporto mediante GEOLITE®, con l’applicazione, ad avvenuta maturazione dei trattamenti preventivi (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata), formato da micro-trefoli di
descritti, di una prima mano dell’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 3300 g/m2 – tipo GEOSTEEL
2 – 3 mm) per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio G3300 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico >
GEOSTEEL HARDWIRE™ (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 7,09 con avvolgimento dei fili ad
il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando una pressione energica con spatola o rullo in acciaio e avendo cura che la stessa elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,381 mm, impregnato con sistema epossidico
fuoriesca dai trefoli, garantendo così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva, bicomponente in gel tixotropico, conforme ai requisiti prestazionali richiesti dalla norma EN 1504-4 per incollaggio di elementi strutturali e dalla norma
impiegando un quantitativo di adesivo necessario (spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm) per il totale ricoprimento del tessuto in acciaio, agendo fresco EN 1504-6 per l’inghisaggio di barre di ancoraggio. Idoneo come matrice organica minerale da accoppiare a tessuti di acciaio galvanizzato GeoSteel,
su fresco. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Nel caso in cui il sistema nei sistemi certificati di rinforzo strutturale, miglioramento e adeguamento sismico, senza la necessità d’impiego di primer di aggrappo, esente da
installato debba essere intonacato o mascherato mediante rasatura, si consiglia l'utilizzo di GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO TOP, avendo cura, a solventi, a bassissime emissioni di sostanze organiche volatili, – tipo GEOLITE® GEL di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: Euroclasse
resina ancora fresca, di eseguire uno spolvero di QUARZO 5.12 o sabbia asciutta di opportuna granulometria per facilitarne l’aggrappo. di reazione al fuoco C-s2,d0 (EN 13501-1); emissione di sostanze organiche volatili EC1 Plus certificato GEV-Emicode; temperatura di transizione
In caso di rinforzo ad “U” è possibile estendere la lunghezza efficace del rinforzo a tutta l’altezza utile della trave, realizzando l’ancoraggio della fascia vetrosa +60 °C (EN 12614); resistenza al taglio > 20 MPa (EN 12188); ritiro lineare < 0,005% (EN 12617-1); modulo elastico a flessione > 2500 MPa
all’interno dello spessore del solaio mediante l’impiego dell’adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL. (EN ISO 178). L’intervento si svolge nelle seguente fasi:
Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente aggressivi, o comunque si voglia garantire un’ulteriore protezione oltre a quella già a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici degradate, ammalorate, decoese o non planari, irruvidimento della superficie, garantendo
fornita dalla matrice, si consiglia l’applicazione finale della pittura elastomerica KERAKOVER ECO ACRILEX FLEX, da estendere, possibilmente, anche nelle zone asperità di almeno 0,5 mm e stondatura degli spigoli con raggio di curvatura di almeno 20 mm;
non rinforzate. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo sopracitato va sostituito con l'applicazione dell'impermeabilizzante b) piegatura del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante
BIOSCUD o ancora, in caso di pressione idraulica negativa, con cemento osmotico, tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze di cantiere impiego di idonea piegatrice certificata;
e prescrizioni progettuali. c) stesura di un primo strato di spessore di circa 2 – 3 mm, di adesivo minerale epossidico;
d) con adesivo ancora fresco, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire una
AVVERTENZE completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto
GeoSteel Hardwire™ viene fornito in n. 4 grammature utili in funzione delle esigenze di calcolo: alla matrice o al supporto;
- GEOSTEEL G600 (grammatura: 670 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a e) esecuzione del secondo strato di matrice, fino a completa copertura del tessuto di rinforzo; spessore complessivo del rinforzo 3 – 4 mm;
rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm) f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
g) nel caso di conformazione ad “U”, prevedere l’ancoraggio delle estremità dei tessuti all’interno del solaio, fissate con adesivo minerale epossidico.
- GEOSTEEL G1200 (grammatura: 1200 g/m2; resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a
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Smussatura degli spigoli della trave. Preparazione delle superfici di supporto. Piegatura del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione prima mano di GEOLITE® GEL. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL. Applicazione seconda mano di GEOLITE® GEL.
PILASTRO
PILASTRO
procedere ad un preventivo arrotondamento degli spigoli degli elementi
rinforzati, allo scopo di evitare pericolose concentrazioni di tensione ivi
localizzate, che potrebbero provocare una rottura prematura del composito. Il
5 raggio di curvatura, dell'arrotondamento deve essere almeno pari a 20 mm.
(CNR - DT 200 R1/2013 § 4.8.2.2)
LUNGHEZZA DI SOVRAPPOSIZIONE Ls
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE 5
RASATURA FINALE PROTETTIVA CON GEOLITE® GEL PER UNO SPESSORE
COMPLESSIVO DEL SISTEMA PARI A 3-4 mm, PER IL TOTALE RICOPRIMENTO
DEL TESSUTO IN ACCIAIO, AGENDO FRESCO SU FRESCO. PRIMA
DELL'EVENTUALE INTONACATURA SI SUGGERISCE RASATURA MEDIANTE
1 GEOCALCE MULTIUSO O RASOBUILD ECO TOP AVENDO CURA DI
EFFETTURARE UNO SPOLVERO CON QUARZO 5.12 O SABBIA ASCIUTTA DI
In caso di rinforzo ad “U” è possibile estendere la OPPORTUNA GRANULOMETRIA SUL SISTEMA EPOSSIDICO ANCORA
3-4 lunghezza efficace del rinforzo a tutta l'altezza utile 6 FRESCO
della trave, realizzando l'ancoraggio della fascia
6 all'interno dello spessore del solaio mediante l'impiego Qualora il sistema di rinforzo venga installato in ambienti particolarmente
dell'adesivo minerale epossidico GEOLITE® GEL. aggressivi, o comunque si voglia garantire un'ulteriore protezione oltre a quella
già fornita dalla matrice, si consiglia l'applicazione finale della pittura elastomerica
KERAKOVER® ECO ACRILEX FLEX o del protettivo impermeabilizzante
BIOSCUD da estendere, possibilmente, anche nelle zone non rinforzate.
PILASTRO
PILASTRO
Il rinforzo a taglio si rende necessario nel caso di elementi strutturali per i quali il taglio di calcolo, eventualmente valutato con i criteri della gerarchia delle resistenze, sia superiore alla
corrispondente resistenza di calcolo. Quest'ultima deve essere determinata considerando i contributi del calcestruzzo e dell'eventuale armatura trasversale metallica presente.
ASSONOMETRIA (CNR - DT 200 R1/2013 § 4.3.1.)
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE
Il rinforzo a taglio con materiali compositi si realizza applicando in aderenza sulla superficie esterna della membratura da rinforzare (Figura 4-7) elementi mono o bidimensionali di composito
(comunemente tessuti), costituiti da uno o più strati di materiale. Nel caso di applicazioni di elementi monodimensionali, le strisce di composito possono essere applicate in adiacenza le une
alle altre, o in maniera discontinua. Elementi distintivi del sistema di rinforzo sono: la geometria (spessore, larghezza, passo) delle strisce di composito adese alla membratura rinforzata e
l'angolo di inclinazione delle fibre rispetto all'asse longitudinale di quest'ultima. La disposizione del sistema di rinforzo attorno alla sezione può avvenire nei seguenti modi: ad U o in
Nota bene: la normativa CNR-DT 200 R1/2013, al paragrafo avvolgimento (Figura 4-8).
4.8.1.1, sottolinea che la resistenza media a compressione del (CNR - DT 200 R1/2013 § 4.3.2.)
calcestruzzo non deve essere inferiore a 15 N/mmq nel caso del
rinforzo per aderenza. Placcatura e fasciatura in materiali compositi
L'uso di idonei materiali compositi (o altri materiali resistenti a trazione) nel rinforzo sismico di elementi di c.a. è finalizzato a conseguire i seguenti obiettivi:
- aumento della resistenza a taglio di pilastri, travi, nodi trave-pilastro e pareti mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe;
- aumento della resistenza nelle parti terminali di travi e pilastri mediante applicazione di fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle barre longitudinali ed opportunamente
ancorate, purché si garantisca l'efficacia dell'ancoraggio nel tempo
PROSPETTO - un aumento della duttilità degli elementi monodimensionali, per effetto dell'azione di confinamento passivo esercitata dalle fasce con le fibre disposte secondo la direzione delle staffe.
RINFORZO A TAGLIO DELLA TRAVE MEDIANTE Ai fini delle verifiche di sicurezza degli elementi rafforzati con materiali compositi si possono adottare documenti di comprovata validità.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell' Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018 §C8.7.4.2.3)
PLACCAGGIO DISCONTINUO
1. Preparazione dei supporti. Prima della realizzazione della rasatura armata, si procederà con la rimozione di eventuali parti friabili e/o non perfettamente Ripristino di intonaci interni microlesionati mediante rasatura armata, con l’utilizzo di rete di armatura in fibra di vetro alcali resistente idonea
ancorate, come residui di gesso o lattime di cemento e disarmante, vecchie vernici o residui di colla. La rimozione dovrà interessare, comunque, anche per il rinforzo di rasature su intonaci nuovi o da recuperare (applicata con sovrapposizione minima di cm 10) – tipo RINFORZO V 50 di Kerakoll
ogni altro elemento che possa fungere da falso aggrappo ai successivi strati. Spa – caratteristiche tecniche certificate: luce maglie 4 x 4 mm, peso ≈ 160 g/m2, carico di rottura ordito ≥ 1900 N/5 cm, carico di rottura trama
≥ 2000 N/5 cm; inglobata in intonachino di finitura minerale eco-compatibile, GreenBuilding Rating® Fino Bianco 5 / GreenBuilding Rating®
2. Ripristino mediante rasatura armata. Per ripristinare la continuità estetico/funzionale di intonaci microlesionati, che comunque risultano Fino Grigio 4 – tipo RASOBUILD® ECO FINO di Kerakoll Spa. Idoneo per applicazioni in interno ed esterno, di colore bianco o grigio.
ben adesi al supporto in laterizio, sarà creata una rasatura armata mediante GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO FINO o Caratteristiche tecniche certificate: adesione al supporto ≥ 0,4 N/mm2 (CSTB 2893-370), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 3 N/mm2
RASOBUILD® ECO TOP FINO come matrice e da RINFORZO V 50 come rete di rinforzo. Per la realizzazione della prima mano, GEOCALCE® MULTIUSO o (EN 1015-11).
RASOBUILD® ECO FINO o RASOBUILD® ECO TOP FINO sarà steso su sottofondo asciutto e pulito mediante l’impiego di una spatola metallica in strati L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
sottili (massimo 1 – 2 mm per mano). Si procederà, quindi, con l’inserimento, a malta ancora fresca, della rete di armatura RINFORZO V 50. L’impiego di a) asportazione di parti friabili e/o non perfettamente ancorate che possano pregiudicare l’adesione;
RINFORZO V 50 permetterà l’incremento delle prestazioni di elasticità, compattezza e resistenza alle più critiche temperature d’esercizio; inoltre b) su sottofondo pulito e umido, applicazione di strati sottili dati a mano, con spatola metallica, di rasante avente spessore di circa 1 – 2 mm per
permetterà l’eliminazione dei problemi di cavilli o fessurazioni dovute a movimenti delle sottostrutture. Le eventuali sovrapposizioni della rete mano;
dovranno essere di circa 10 cm. Concludere il sistema procedendo con la seconda mano, di GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO FINO o c) inserimento, a malta ancora fresca, di rete di armatura in fibra di vetro alcali resistente;
RASOBUILD® ECO TOP FINO, avendo cura di ricoprire totalmente la rete d’armatura interposta con almeno 1 mm di stucco. d) applicazione di secondo strato, dato a mano con spatola metallica a completo ricoprimento della rete d’armatura interposta, di rasante.
3. Decorazione e protezione. La decorazione e protezione finale delle nuove superfici realizzate potrà avvenire mediante l’impiego di pitture o intonachini
colorati di Kerakoll Spa.
AVVERTENZE
Si adotterà GEOCALCE® MULTIUSO o RASOBUILD® ECO FINO o RASOBUILD® ECO TOP FINO in funzione del grado di assorbimento del supporto.
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Applicazione prima mano di RASOBUILD® ECO FINO. Installazione di rete d’armatura in fibra di vetro Applicazione della seconda mano RASOBUILD® ECO FINO.
alcaliresistente RINFORZO V 50.
70 Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a.
RIPARAZIONE, RIPRISTINO LESIONI LOCALI
Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a. 71
RIPARAZIONE, RIPRISTINO LESIONI LOCALI
1. Preparazione dei supporti. Preliminarmente si dovrà procedere con la spicconatura e rimozione dell’intonaco esistente circostante alle lesioni, per Ripristino locale di lesioni in pareti danneggiate o lesionate, mediante intonaco strutturale realizzato con l’installazione di rete bilanciata in
circa 25 cm, da ambo i lati delle fessure presenti; si provvederà poi all’apertura delle lesioni mediante l’impiego di idonea attrezzatura con conseguente fibra di basalto con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEO GRID 120 di Kerakoll Spa –
asportazione delle parti di muratura frantumate e/o incoerenti fino al raggiungimento di uno strato stabile e coeso; si procederà quindi alla pulizia caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione > 1250 MPa, modulo elastico E > 56 GPa; dimensione della maglia 22 x 22 mm, spessore
del substrato con acqua in pressione, eliminando qualsiasi residuo di polvere, grasso, olii o comunque qualsiasi cosa che possa pregiudicare equivalente della rete tf = 0,023 mm, massa ≈ 130 g/m2, impregnata con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce
l’adesione. Successivamente si procederà alla bagnatura a rifiuto fino ad ottenere un substrato saturo, ma privo di acqua liquida in superficie, prima idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding
dell’applicazione degli strati successivi di materiale. Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti
interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni
2. Risarcitura e saldatura della lesione. Il riempimento delle lesioni, al fine di risarcirle e saldarle, avverrà utilizzando la geomalta® GEOCALCE® di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è
F ANTISISMICO, ottenendo il perfetto riempimento anche delle cavità più esigue, mediante semplice pressione con cazzuola. provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1),
permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa
3. Ripristino dell’intonaco. Il rifacimento parziale dell’intonaco (nel caso in cui si tratti di rappezzo) o totale (nel caso in cui l’intonaco esistente sia (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
stato rimosso integralmente dall’intero paramento murario), sarà effettuato con l’intonaco strutturale GEOCALCE® F ANTISISMICO, su fondo saturo di L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
acqua, realizzando una prima mano di intonaco, avente spessore medio di 3 – 5 mm. a) spicconatura e rimozione dell’intonaco, per circa 25 cm in entrambi i lati della lesione (totale circa 50 cm);
L’applicazione di GEOCALCE® F ANTISISMICO avverrà a mano o a macchina nel rispetto delle corrette tecniche applicative. Si procederà pertanto, a b) pulizia dei supporti interessati;
malta ancora fresca, all’applicazione della rete GEO GRID 120; si effettueranno eventuali sormonti di rete di circa 20 cm, facendo pressione energica c) apertura delle fessure;
al fine di garantire il corretto inglobamento della rete ed eliminare eventuali vuoti. d) bagnatura di tutte le superfici da trattare;
Si procederà infine alla realizzazione della seconda mano dell’intonaco, sempre realizzata mediante l’utilizzo della geomalta® GEOCALCE® e) risarcitura della lesione mediante l’utilizzo di geomalta®;
F ANTISISMICO, con spessore medio di 2 – 5 mm; l’applicazione dovrà garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale della rete di f) su sottofondo umido, applicazione di una prima mano di geomalta®, spessore medio 3 – 5 mm;
rinforzo. Terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici g) applicazione della rete biassiale in fibra di basalto con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi,
per almeno 24 ore. su malta ancora fresca;
h) realizzazione della seconda mano di intonaco strutturale, spessore 2 – 5 mm di geomalta®, avendo cura di garantire il riempimento di tutte
4. Realizzazione della rasatura. Eventualmente, per uniformare matericamente le superfici ripristinate, sarà effettuata una rasatura totale sull’intero le cavità e l’inglobamento totale della rete di rinforzo, con staggiatura e rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle
paramento murario mediante il rasante BIOCALCE® INTONACHINO FINO o BIOGESSO® RASA E DECORA MANGIAVOC®. La scelta del rasante sarà superfici per almeno 24 ore;
effettuata in funzione delle specifiche esigenze di cantiere, del tipo di finitura e del campo di applicazione sia esso interno o esterno all’edificio. i) rasatura finale, spessore circa 3 mm, tramite malta ad altissima porosità, igroscopicità e traspirabilità di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
e inerti in fino di marmo di calcare dolomitico, a ventilazione naturale attiva nella diluizione degli inquinanti indoor, batteriostatico e fungistatico
5. Decorazione e protezione. La decorazione e protezione finale delle nuove superfici realizzate potrà avvenire mediante l’impiego di pitture o intonachini naturale, GreenBuilding Rating® 4 – tipo BIOCALCE® INTONACHINO FINO. Le caratteristiche richieste, ottenute esclusivamente con l’impiego
colorati di Kerakoll Spa. di materie prime di origine rigorosamente naturale, garantiranno una buona aderenza al supporto (≥ 0,3 N/mm2).
AVVERTENZE
In alternativa all’impiego della rete GEO GRID 120, il progettista può optare per le reti GEOSTEEL GRID 200 o GEOSTEEL GRID 400 o RINFORZO ARV 100.
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Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
GRID.
72 Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a.
RIPARAZIONE, RIPRISTINO LESIONI LOCALI
Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a. 73
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
18A
Prevenzione antiribaltamento delle tamponature mediante applicazione su
intonaco esistente di rete biassiale in fibra naturale di basalto con intonaco-
rasante certificato EN 998 a base di pura calce NHL 3.5 e cucitura mediante
barre elicoidali certificate EN 845 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316
1. Preparazione del supporto. Preliminarmente rimuovere completamente le pitture e verificare lo stato dell’intonaco esistente alla tamponatura. In Sistemi di presidio di antiribaltamento delle tamponature (con intonaco ben adeso e non asportabile) con collegamento delle stesse a travi e
presenza di intonaco ben adeso al supporto procedere con la pulizia del substrato per asportare polvere, grasso, olii e altre sostanze contaminanti pilastri mediante rinforzo diffuso realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina
che possano compromettere l’adesione del sistema di prevenzione. all’acqua priva di solventi – tipo GEO GRID 120 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione > 1250 MPa, modulo
elastico E > 56 GPa; dimensione della maglia 22 x 22 mm, spessore equivalente della rete tf = 0,023 mm, massa ≈ 130 g/m2, impregnato con
2. Applicazione del sistema di prevenzione. Stesura di un primo strato di spessore medio di 3 – 5 mm di GEOCALCE® MULTIUSO, successivamente, con intonaco-rasante naturale ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale,
malta ancora fresca, procedere alla posa della rete biassiale in fibra naturale di basalto GEO GRID 120 esercitando un’energica pressione con la spatola inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0 – 1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 - tipo GEOCALCE® MULTIUSO di
avendo cura di garantire una completa impregnazione della rete ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: coefficiente di resistenza al vapore acqueo 13 (EN 1015-19), conducibilità termica 0,54 W/mK
l’adesione della rete alla matrice. Nei punti di giunzione longitudinale si procederà a sovrapporre due strati di rete per almeno 20 cm. Attesa la presa (EN 1745). L’intonaco-rasante naturale è provvisto di marcatura CE, classe GP/ CS IV / W1 (EN 998-1), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1),
di GEOCALCE® MULTIUSO, variabile a seconda delle condizioni di cantiere, procedere con la realizzazione dei fori, di diametro opportuno in funzione adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). Installazione di barre elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI
della barra STEEL DRYFIX® 10 e della consistenza del supporto, inclinati di 45°, partendo dall’ultimo corso di blocchi fino a raggiungere l’elemento 316, provviste di marcatura CE, installate con tecnologia HELIFIX® in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previa eventuale trattamento
strutturale portante in c.a. avendo cura di entrare nel calcestruzzo per almeno 4 – 5 cm, in ragione di n° 2 ogni 100 cm. Procedere con l’installazione delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino – tipo STEEL DRYFIX® 8/10* di Kerakoll Spa – caratteristiche
delle barre elicoidali in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316 STEEL DRYFIX® 10, di opportuna lunghezza mediante l’apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 12,7/16,2 kN*; carico di rottura a taglio > 7,2/9,5 kN*; modulo elastico > 150 GPa; deformazione
10-12. Prima di realizzare la seconda mano di GEOCALCE® MULTIUSO eseguire la piegatura delle barre. L’applicazione si concluderà con la rasatura ultima a rottura 4/3%*; area nominale 11/15,5 mm2*.
finale protettiva (spessore medio 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® MULTIUSO al fine di annegare le barre, inglobare completamente la rete e L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
chiudere eventuali vuoti sottostanti. a) asportazione di pitture esistenti ed eventuali parti friabili e/o non perfettamente ancorate che possano pregiudicare l’adesione ed eseguire
un lavaggio del supporto con acqua a bassa pressione;
3. Decorazione. Attesi i tempi di asciugatura di GEOCALCE® MULTIUSO, l’eventuale decorazione e protezione finale delle nuove superfici realizzate sarà b) applicazione di un primo strato di intonaco-rasante minerale eco-compatibile, spessore medio 3 mm;
strettamente dipendente dal campo di applicazione. Potranno essere impiegati i rasanti RASOBUILD® ECO FINO o BIOCALCE® INTONACHINO FINO. c) a malta ancora fresca, si procederà all’applicazione della rete bilanciata in fibra di basalto;
In interno si consiglia l’utilizzo di una pittura naturale BIOCALCE® TINTEGGIO, previa applicazione di BIOCALCE® FONDO. Per le finiture in esterno si d) realizzazione di fori pilota di opportuno diametro inclinato fino a circa 3 – 4 cm dentro l’elemento in c.a., in ragione di n° 2 fori al metro lineare
potrà procedere con una pittura a base acril-silossanica all’acqua KERAKOVER ECO SILOX PITTURA, previa applicazione di KERAKOVER ECO SILOX di fascia di rete, installazione della barra di opportuna lunghezza all’interno del foro mediante apposito mandrino e successiva piegatura della
FONDO. parte terminale della barra non infissa fino al filo della rete (da contabilizzare a parte);
e) realizzazione del secondo strato di matrice, l’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale della rete
AVVERTENZE di armatura e delle barre elicoidali;
Il progettista potrà scegliere, in base alle esigenze di progetto, se adottare la barra STEEL DRYFIX® 8 o STEEL DRYFIX® 12 installate utilizzando f) eventuale rasatura finale con rasante e intonachino decorativo (da contabilizzare a parte).
l'apposito mandrino.
* a seconda del tipo di barra STEEL DRYFIX® da utilizzare.
In alternativa all’impiego della rete GEO GRID 120, il progettista può optare per la rete GEOSTEEL GRID 200 o RINFORZO ARV 100 a seconda delle
esigenze:
- GEOSTEEL GRID 200: rete biassiale bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina
all’acqua priva di solventi Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione per unità di lunghezza ≥ 55 Kn, modulo elastico
> 70 GPa, allungamento a rottura > 1,90%, larghezza della maglia 18x18 mm, peso della rete apprettata ≈ 200 g/m2, spessore equivalente 0,032 mm
- RINFORZO ARV 100: rete biassiale in fibra di vetro alcali-resistente e aramide di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a
trazione per unità di lunghezza ordito ≈ 49 kN/m, trama ≈ 60 kN/m, modulo elastico ordito 80 GPa, trama 75 GPa, allungamento a rottura a ordito
≈ 2 ± 0,1%, trama ≈ 1,6 ± 0,1%, larghezza della maglia 15x18 mm, peso della rete apprettata circa 250 g/m2 ± 5%, spessore equivalente ordito 0,031 mm
trama 0,049 mm.
1 2 3 4 5
Rimozione della pittura esistente. Preparazione e pulizia del Applicazione prima mano di GEOCALCE® MULTIUSO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto Installazione delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® 10. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® MULTIUSO.
supporto. GEO GRID 120.
74 Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a.
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
LUNGHEZZA DI SOVRAPPOSIZIONE Ls
4
CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI SECONDARI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI - ELEMENTI COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI
Per elementi costruttivi non strutturali s'intendono quelli con rigidezza, resistenza e massa tali da influenzare in maniera significativa la risposta strutturale e quelli che,
pur non influenzando la risposta strutturale, sono ugualmente significativi ai fini della sicurezza e/o dell'incolumità delle persone.
(D.M. 17 gennaio 2018 "Norme tecniche per le costruzioni" §7.2.3)
Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a. 75
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
18B
Ripristino antiribaltamento delle tamponature secondo linee guida ReLUIS,
mediante collegamento delle stesse a travi e pilastri in c.a. con intonaco
strutturale certificato EN 998 a base di pura calce NHL 3.5, rete biassiale in
fibra naturale di basalto e barre elicoidali certificate EN 845 in acciaio Inox
AISI 304 - AISI 316
1. Preparazione del supporto. Provvedere alla demolizione e rimozione dell’intonaco esistente e di tutte le parti inconsistenti o incoerenti, avendo cura Sistemi di ripristino per problemi di antiribaltamento delle tamponature con collegamento delle stesse a travi e pilastri mediante rinforzo
di aspirare polveri dal supporto mediante idrolavaggio a bassa pressione di tutte le superfici interessate, localmente sul perimetro della tamponatura locale realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva
o su tutta la superficie a seconda che si voglia incrementare rispettivamente il solo stato limite di danno (SLD) oppure anche lo di stato limite di di solventi – tipo GEO GRID 120 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione > 1250 MPa, modulo elastico E
salvaguardia della vita (SLV) con incremento considerevole della capacità portanti nel piano e fuori dal piano della tamponatura. > 56 GPa; dimensione della maglia 22 x 22 mm, spessore equivalente della rete tf = 0,023 mm, massa ≈ 130 g/m2, impregnato con geomalta®
ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea
2. Applicazione del sistema di ripristino. Provveduto alla rimozione di una fascia di intonaco di larghezza di circa 50 cm, di cui 25 su travi e pilastri e e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa –
25 sulle tamponature, idrolavato il supporto, si procede con la stesura di una prima mano di betoncino strutturale GEOCALCE® F ANTISISMICO in caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino
ragione di circa 5 – 6 mm. A malta fresca posare la rete di rinforzo biassiale in fibra di basalto GEO GRID 120. Attesa la presa della malta, variabile a (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione
seconda delle condizioni di cantiere, procedere con la realizzazione dei fori, di diametro opportuno in funzione della consistenza del supporto, inclinati di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15
di circa 45°, partendo dall’ultimo corso di blocchi fino a raggiungere l’elemento strutturale portante in c.a. avendo cura di entrare nel calcestruzzo per (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35
almeno 4 – 5 cm, sfalsati su entrambi i lati del paramento in ragione di n° 2 ogni 100 cm di lunghezza della fascia. Procedere con l’installazione delle (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg
barre elicoidali in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316 STEEL DRYFIX® 10, di opportuna lunghezza mediante l’apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). Installazione di barre elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura
Terminata l’infissione delle barre procedere con la piegatura normale della barra sulla rete. Stesura di un secondo strato di betoncino GEOCALCE® CE, installate con tecnologia HELIFIX® in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previa eventuale trattamento delle superfici ammalorate,
F ANTISISMICO fino al completo annegamento delle barre e all’inglobamento totale della rete di armatura. Terminata l’applicazione si procederà alla fornite e poste in opera mediante apposito mandrino – tipo STEEL DRYFIX® 8/10* di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di
staggiatura e rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura delle superfici per almeno 24 ore. rottura a trazione > 12,7/16,2 kN*; carico di rottura a taglio > 7,2/9,5 kN*; modulo elastico > 150 GPa; deformazione ultima a rottura 4/3%*; area
Rasatura finale per livellare la superficie della parete opaca con malta naturale GEOCALCE® MULTIUSO. nominale 11/15,5 mm2*.
L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
ecorazione. Attesi i tempi di asciugatura di GEOCALCE® MULTIUSO, l'eventuale decorazione e protezione finale delle nuove superfici realizzate sarà
3. D a) demolizione e rimozione dell’intonaco esistente e di tutte le parti inconsistenti o incoerenti (da contabilizzare a parte); in seguito provvedere
strettamente dipendente dal campo di applicazione. In esterno si potrà procedere con una pittura a base acril-silossanica all’acqua KERAKOVER ECO alla rimozione della polvere dai supporti effettuando un lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici interessate al rinforzo;
SILOX PITTURA, previa applicazione di KERAKOVER ECO SILOX FONDO. In interno sarà possibile utilizzare BIOCALCE® TINTEGGIO previa applicazione b) realizzare un primo strato di intonaco strutturale avente spessore di circa 5 – 6 mm;
di BIOCALCE® FONDO. c) a malta ancora fresca, si procederà all’applicazione della rete bilanciata in fibra di basalto;
d) realizzazione di fori pilota di opportuno diametro inclinato fino a circa 3 – 4 cm dentro l’elemento in c.a., in ragione di n° 2 fori al metro lineare
AVVERTENZE di fascia di rete, installazione della barra di opportuna lunghezza all’interno del foro mediante apposito mandrino e successiva piegatura della
Il progettista potrà scegliere, in base alle esigenze di progetto, se adottare la barra STEEL DRYFIX® 8 o STEEL DRYFIX® 12 da installare con adeguato parte terminale della barra non infissa fino al filo della rete (da contabilizzare a parte);
mandrino. In alternativa all’impiego della rete GEO GRID 120, il progettista può optare per la rete GEOSTEEL GRID 200 o RINFORZO ARV 100 a seconda e) realizzazione del secondo strato di intonaco strutturale, l’applicazione deve garantire il riempimento di tutte le cavità e l’inglobamento totale
delle esigenze: della rete di armatura e delle barre elicoidali;
- GEOSTEEL GRID 200: rete biassiale bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina f) terminata l’applicazione si procederà alla staggiatura e alla rifinitura con frattazzo di spugna, curando la stagionatura umida delle superfici
all’acqua priva di solventi Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione per unita di lunghezza ≥ 55 Kn, modulo elastico per almeno 24 ore;
> 70 GPa, allungamento a rottura > 1,90%, larghezza della maglia 18x18 mm, peso della rete apprettata ≈ 200 g/m2, spessore equivalente 0,032 mm g) eventuale rasatura finale con rasante e intonachino decorativo (da contabilizzare a parte).
- RINFORZO ARV 100: rete biassiale in fibra di vetro alcali-resistente e aramide di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione * a seconda del tipo di barra STEEL DRYFIX® da utilizzare.
per unità di lunghezza ordito ≈ 49 kN/m, trama ≈ 60 kN/m, modulo elastico ordito 80 GPa, trama 75 GPa, allungamento a rottura a ordito ≈ 2 ± 0,1%, trama
≈ 1,6 ± 0,1%, larghezza della maglia 15x18 mm, peso della rete apprettata circa 250 g/m2 ± 5%, spessore equivalente ordito 0,031 mm, trama 0,049 mm.
1 2 3 4 5 6
Lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto Installazione delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® 10. Piegatura delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® 10. Rasatura finale protettiva con GEOCALCE® F ANTISISMICO.
interessate. GEOSTEEL GRID e applicazione seconda mano di
GEOCALCE® F ANTISISMICO.
76 Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a.
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
CRITERI DI PROGETTAZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI SECONDARI ED ELEMENTI COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI - ELEMENTI COSTRUTTIVI NON STRUTTURALI
Per elementi costruttivi non strutturali s'intendono quelli con rigidezza, resistenza e massa tali da influenzare in maniera significativa la risposta strutturale e quelli che,
pur non influenzando la risposta strutturale, sono ugualmente significativi ai fini della sicurezza e/o dell'incolumità delle persone.
(D.M. 17 gennaio 2018 "Norme tecniche per le costruzioni" §7.2.3)
Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a. 77
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
1. Preparazione dei supporti. La muratura deve essere eventualmente preparata seguendo le prescrizioni della D.L. Esecuzione di collegamento antiribaltamento di pareti di tamponatura a doppio paramento, mediante cucitura a secco con barre elicoidali
Nel caso di lesioni è opportuno, ma non essenziale, procedere con la stuccatura della lesione mediante geomalta® a base di pura calce naturale certificate EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previo eventuale
NHL 3.5 e Geolegante® minerale tipo GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO o BIOCALCE® PIETRA, a seconda del supporto. trattamento di ripristino delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX® 10
di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione ≥ 16,2 kN; carico di rottura a taglio ≥ 9,5 kN; modulo elastico
2. Realizzazione del foro pilota. Previa l’installazione della barra STEEL DRYFIX® 10, realizzazione del foro pilota di diametro opportuno in funzione della ≥ 150 GPa; deformazione ultima a rottura ≥ 3%; area nominale 15,50 mm2.
consistenza del supporto, per tutta la lunghezza della barra da installare. Per ragioni estetiche è possibile realizzare il foro partendo dal giunto di malta Sono compresi:
e procedendo poi in diagonale per coinvolgere il supporto in muratura. a) la realizzazione del foro pilota di opportuno diametro in funzione della barra e del tipo di materiale componente l’elemento da rinforzare;
b) installazione della barra all’interno del foro mediante apposito mandrino - tipo MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12 di Kerakoll Spa - ed eventuale
3. Installazione della barra. Installazione della barra STEEL DRYFIX® 10 all’interno del foro mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. prolunga in funzione della lunghezza della barra;
Montato il mandrino sul trapano a percussione con innesto SDS Plus, si inserisce la barra sul mandrino e in funzione della lunghezza della barra si c) stuccatura del foro mediante opportuno materiale in funzione del tipo di supporto.
può prevedere l’impiego di prolunghe al fine di ridurre la lunghezza libera di inflessione di quest’ultima. Per supporti molto consistenti e per barre di
lunghezza superiore ai 200 mm, si consiglia sempre l’impiego delle prolunghe.
Si procede quindi all’infissione della barra sfruttando la sola percussione del trapano e la pressione esercitata manualmente. La barra verrà inserita
nella muratura fino alla completa infissione della stessa.
4. Stuccatura del foro. Terminata l’installazione si può procedere alla stuccatura del foro con opportuna geomalta® (GEOCALCE® G ANTISISMICO,
GEOCALCE® F ANTISISMICO o BIOCALCE® PIETRA) e al ripristino della parte iniziale dello stesso.
5. Eventuale controllo qualità sulla tenuta delle barre installate. Per valutare la tenuta delle barre, è possibile effettuare una o più prove di pull-out in
cantiere utilizzando l’apposito estrattore certificato di Kerakoll Spa.
AVVERTENZE
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, se adottare la barra STEEL DRYFIX® 8 o STEEL DRYFIX® 12 installate utilizzando
l'apposito mandrino.
1 2 3 4
Realizzazione del foro pilota. Installazione della barra all’interno del foro mediante La barra verrà inserita nella muratura fino alla completa Stuccatura finale del foro.
apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10. infissione della stessa.
78 Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a.
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
UTILIZZO DELL'ESTRATTORE
CERTIFICATO DI KERAKOLL SPA PER LE
PROVE PULL-OUT IN CANTIERE PER LA
VERIFICA DELLA TENUTA DELLE BARRE
ESISTENTI
2
Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a. 79
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
1. Preparazione dei supporti. Eventuale rimozione delle porzioni completamente distaccate dal supporto che non possono essere ricucite. Esecuzione di cucitura di intonaci di grosso spessore o rivestimento di facciata, mediante installazione a secco con barre elicoidali certificate
EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previo eventuale
2. Realizzazione del foro pilota. Previa l’installazione della barra, realizzazione del foro pilota di diametro opportuno in funzione della consistenza del trattamento di ripristino delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX®
supporto, per tutta la lunghezza della barra da installare. 10 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 16,2 kN; carico di rottura a taglio > 9,5 kN; modulo elastico
> 150 GPa; deformazione ultima a rottura 3%; area nominale 15,50 mm2.
3. Installazione della barra. Installazione della barra STEEL DRYFIX® 10 all’interno del foro mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. Sono compresi:
Montato il mandrino sul trapano a percussione con innesto SDS Plus, si inserisce la barra sul mandrino e in funzione della lunghezza della barra si a) la realizzazione del foro pilota di opportuno diametro in funzione della barra e del tipo di materiale componente l’elemento da rinforzare;
può prevedere l’impiego di prolunghe al fine di ridurre la lunghezza libera di inflessione di quest’ultima. Per supporti molto consistenti e per barre di b) installazione della barra all’interno del foro mediante apposito mandrino ed eventuale prolunga in funzione della lunghezza della barra;
lunghezza superiore ai 200 mm, si consiglia sempre l’impiego delle prolunghe. c) stuccatura del foro mediante opportuno materiale in funzione del tipo di supporto.
Si procede quindi all’infissione della barra sfruttando la sola percussione del trapano e la pressione esercitata manualmente. La barra verrà inserita
nel supporto fino alla completa infissione della stessa.
4. Stuccatura del foro. Terminata l’installazione si può procedere alla stuccatura del foro con opportuna geomalta® (GEOCALCE® G ANTISISMICO,
GEOCALCE® F ANTISISMICO, GEOLITE®) o una resina all'acqua (FUGALITE® BIO) o un sigillante iper-elastico ibrido (HYPERFLEX® HYBRID) o adesivo
minerale epossidico (GEOLITE® GEL) in modo da garantire la perfetta sigillatura del foro e ripristino della parte iniziale dello stesso.
5. Eventuale controllo qualità sulla tenuta delle barre installate. Per valutare la tenuta delle barre, è possibile effettuare una o più prove di pull-out in
cantiere utilizzando l’apposito estrattore certificato di Kerakoll Spa.
AVVERTENZE
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, se adottare la barra STEEL DRYFIX® 8 o STEEL DRYFIX® 12 utilizzando l'apposito
mandrino.
1 2 3 4 5
Tipico distacco di rivestimento di facciata da consolidare. Realizzazione del foro pilota di diametro e lunghezza della Installazione della barra all’interno del foro mediante apposito Inserimento della barra nel rivestimento fino alla completa Stuccatura impermeabile e antimacchia dei fori con resina
barra di cucitura che si dovrà installare fra le fughe del MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. La barra dovrà avere infissione della stessa. Eventuale controllo della forza di all'acqua FUGALITE® BIO a effetto seta di grès porcellanato,
rivestimento o in più punti in caso di grandi formati. lunghezza opportuna per ancorare il rivestimento sul supporto estrazione della barra secondo prescrizione progettuale e pietre naturali e mosaico vetroso.
sano della tamponatura. stuccatura finale del foro.
80 Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a.
RINFORZO E MIGLIORAMENTO DIFFUSO
UTILIZZO DELL'ESTRATTORE
CERTIFICATO DI KERAKOLL SPA PER LE
PROVE PULL-OUT IN CANTIERE PER LA
VERIFICA DELLA TENUTA DELLE BARRE
ESISTENTI
2
Soluzioni per il consolidamento, il rinforzo e la riparazione di pareti di tamponamento in strutture intelaiate in c.a. 81
SOLUZIONI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE IN MURATURA PORTANTE
DI LATERIZIO, TUFO E PIETRA NATURALE
MURATURA E PILASTRI
22 Ristilatura dei giunti in muratura con malta certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
86 30 Realizzazione di incatenamenti di facciata mediante installazione di fasce di tessuto in fibra di acciaio
galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
108
23A Ristilatura armata dei giunti faccia vista mediante malta certificata EN 998 a base di pura calce
idraulica naturale NHL 3.5 e barre elicoidali certificate EN 845 in acciaio Inox AISI 304
88 31 Rinforzo di pilastri in muratura mediante confinamento con fasce di tessuto in fibra di acciaio
galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
110
23B Ristilatura armata dei giunti in muratura facciavista e connessioni trasversali mediante malta certificata
EN 998, a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5, connettori e barre elicoidali in acciaio Inox
90 32 Rinforzo di pilastri in muratura facciavista mediante confinamento puntuale con barre elicoidali
certificate EN 845 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316 inserite a secco
112
Rinforzo di pilastri in muratura facciavista mediante confinamento puntuale con connettori in fibra di
24 33
Consolidamento e rinforzo di maschi murari mediante iniezioni di malta iperfluida certificata EN 998 a
92 acciaio galvanizzato UHTSS iniettati con geomalta® certificata EN 998 iperfluida a base di pura calce 114
base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
idraulica naturale NHL 3.5
Consolidamento e rinforzo di maschi murari mediante inserimento diffuso di diatoni in fibra di acciaio
25A galvanizzato UHTSS iniettati con geomalta® iperfluida certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
94
ARCHI
Consolidamento e rinforzo di maschi murari mediante reticolato diffuso di diatoni in fibra di acciaio Rinforzo e consolidamento di archi mediante placcaggio estradossale con fasce di tessuto in fibra di
25B galvanizzato UHTSS iniettati con geomalta® iperfluida certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
96
34 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
116
Rinforzo per azioni nel piano e fuori dal piano di maschi murari mediante placcaggio con fasce in fibra di Rinforzo e consolidamento di archi mediante placcaggio intradossale con fasce di tessuto in fibra di
26 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
98
35 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
118
Rinforzo per azioni nel piano e fuori dal piano di maschi murari mediante placcaggio diffuso con rete
27A in fibra naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
100
36 Rinforzo e consolidamento di archi mediante cucitura a secco intradossale con barre elicoidali
certificate EN 845 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316
120
Rinforzo per azioni nel piano e fuori dal piano di maschi murari mediante placcaggio diffuso con rete Rinforzo e consolidamento di archi mediante cucitura intradossale con connettori in fibra di acciaio
27B in fibra naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
102
37 galvanizzato UHTSS iniettati con geomalta® iperfluida certificata EN 998 a base di pura calce
idraulica naturale NHL 3.5
122
82
SOLUZIONI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE IN MURATURA PORTANTE
DI LATERIZIO, TUFO E PIETRA NATURALE
VOLTE
Rinforzo e consolidamento di volte a botte mediante placcaggio estradossale con fasce in fibra di Rinforzo e consolidamento di volte a padiglione mediante placcaggio intradossale con fasce in fibra di
38 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
124
47 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
142
Rinforzo e consolidamento di volte a padiglione mediante placcaggio estradossale con rete diffusa in
39 Rinforzo e consolidamento di volte a botte mediante placcaggio intradossale con fasce in fibra di acciaio
galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
126
48 fibra naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
144
Rinforzo e consolidamento di volte a botte mediante placcaggio estradossale con rete diffusa in fibra Rinforzo e consolidamento di volte a padiglione mediante placcaggio intradossale con rete diffusa in
40 naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
128
49 fibra naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
146
Rinforzo e consolidamento di volte a botte mediante placcaggio intradossale con rete diffusa in fibra
41 naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
130
CUPOLE
Rinforzo e consolidamento di volte a crociera mediante placcaggio estradossale con fasce in fibra di
42 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
132
50 Rinforzo e consolidamento di cupole mediante placcaggio estradossale con fasce in fibra di acciaio
galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
148
Rinforzo e consolidamento di volte a crociera mediante placcaggio intradossale con fasce in fibra di
43 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
134
51 Rinforzo e consolidamento di cupole mediante placcaggio intradossale con fasce in fibra di acciaio
galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
150
Rinforzo e consolidamento di volte a crociera mediante placcaggio estradossale con rete diffusa in
44 fibra naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica
naturale NHL 3.5
136
52
Rinforzo e consolidamento di cupole mediante placcaggio estradossale con rete diffusa in fibra naturale
di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
152
Rinforzo e consolidamento di volte a crociera mediante placcaggio intradossale con rete diffusa in fibra
45 naturale di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
138
53
Rinforzo e consolidamento di cupole mediante placcaggio intradossale con rete diffusa in fibra naturale
di basalto e acciaio Inox e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
154
Rinforzo e consolidamento di volte a padiglione mediante placcaggio estradossale con fasce in fibra di
46 acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale
NHL 3.5
140
83
MURATURA E PILASTRI
1. Preparazione del supporto con rimozione delle parti degradate. Provvedere alla rimozione della parte di muratura realizzata con pietrame e/o con Ricostruzione di parti di paramenti murari lesionati con la tecnica dello scuci-cuci, mediante geomalta® ad altissima igroscopicità e
laterizi, localmente degradata e/o lesionata, rimuovendo anche la malta di allettamento originaria inconsistente e tutto quanto possa compromettere traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva
le successive lavorazioni; procedere successivamente al lavaggio del paramento murario. granulometrica 0-2,5 o in alternativa 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO
di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico
2. Ricostruzione del nuovo paramento murario. Procedere alla ricostruzione della muratura utilizzando mattoni pieni e/o pietrame allettati utilizzando (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO. GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
Posare in opera la malta con cazzuola a formare il letto di posa, alloggiare quindi l’elemento costruttivo imprimendo leggeri movimenti rotatori fino malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a
all’ottenimento del giusto allineamento e posizionamento in quota; asportare la malta in eccesso sul fronte della muratura. I mattoni dovranno essere 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0
ammorsati, da entrambi i lati, alla vecchia muratura. N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
AVVERTENZE a) rimozione delle vecchie malte ammalorate nei giunti delle murature con l’onere della salvaguardia dei tratti in buono stato di conservazione,
Il progettista potrà valutare l’inserimento di barre elicoidali in acciaio Inox AISI 304 tipo STEEL HELIBAR® 6, nei giunti di malta per un migliore successiva spazzolatura e lavaggio delle stesse;
ammorsamento fra la muratura esistente e quella ricostruita. In base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alle geomalte con resistenza a b) ricostruzione della muratura mediante sostituzione parziale del materiale con metodo scuci-cuci, comprendente la demolizione nella zona di
compressione di classe M15 GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO potranno essere adottate, le malte di pura calce intervento.
idraulica naturale NHL 3.5 BIOCALCE® MURATURA FINO (Classe di Resistenza a Compressione M10) o in alternativa BIOCALCE® MURATURA
(Classe di Resistenza a Compressione M5).
1 2 3 4
Esempio di lesione verticale interessante una vasta porzione Esempio di muratura con estese parti mancanti. Ricostruzione del nuovo paramento murario in sostituzione Coesistenza tra la nuova parte di muratura ricostruita e quella
di paramento murario. di quello mancante o danneggiato mediante GEOCALCE® G originale.
ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO, previa pulitura e
bagnatura dei supporti.
84 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
2 2
RIPARAZIONE DI LESIONI DI MURATURE 1
MEDIANTE OPERA DI SCUCI E CUCI CON
MALTA CERTIFICATA EN 998 A BASE DI RICOSTRUZIONE O SOSTITUZIONE DEI CONCI MURARI
PURA CALCE IDRAULICA NATURALE NHL 3.5 RIMOSSI CON NUOVI ELEMENTI CON SUPERFICI SCABRE E
ALLETTATI CON GEOCALCE® G ANTISISMICO O
1 GEOCALCE® F ANTISISMICO.
SI PONGA ATTENZIONE AD AMMORSARE I NUOVI ELEMENTI
AI PREESISTENTI ED A SEGUIRNE GLI ORIZZONTAMENTI. SI
CONSIGLIA IL RIUSO, PER QUANTO POSSIBILE, DEI CONCI
DELLA MURATURA ORIGINARIA
2
ASSONOMETRIA
Connessioni delle pareti tra loro e ai diaframmi di piano
INTERVENTO SCUCI - CUCI Le connessioni delle pareti tra loro e ai diaframmi di piano hanno il compito di ridurre la snellezza delle pareti, rispettivamente nei riguardi della flessione orizzontale e verticale.
Ciò ha il duplice effetto di:
1) limitare gli spostamenti fuori dal piano a livello degli orizzontamenti, prevenendo lo sfilamento delle travi dei solai e della copertura;
2) limitare l'ampiezza della porzione di parete muraria potenzialmente interessata da meccanismi fuori dal piano, riducendo la vulnerabilita nei riguardi di cinematismi
locali. Qualora i collegamenti tra le pareti siano scarsi o deteriorati, può essere realizzata un'idonea ammorsatura tra parti adiacenti o intersecantisi. Questa può essere
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio realizzata o migliorata con interventi locali. Tra questi, ad esempio, sono annoverabili diverse tipologie di interventi, tra cui quelli tipo scuci-cuci.
murario in pietra, ma lo schema rimane invariato se ci si trova in (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 2)
presenza di muratura di laterizio o tufo.
Incremento della capacità delle pareti
Qualora i setti murari siano costituiti da materiale di bassa qualità, può risultare opportuno migliorare le caratteristiche meccaniche del materiale. Il tipo di intervento da applicare
SEZIONE A-A' va valutato in base alla tipologia e alla qualità della muratura e può variare dalla ricostruzione parziale (interventi di scuci-cuci) al consolidamento mediante iniezioni o mediante
UNIONE DELL'INTERVENTO DI SCUCI - CUCI CON interventi superficiali o altre tecniche opportune; si deve procedere alla verifica preliminare della compatibilità chimico-fisica dei materiali nuovi con quelli originari.
L'INSERIMENTO DIFFUSO DI DIATONI ARTIFICIALI A FIOCCO Nei casi in cui si operi attraverso le iniezioni di miscele leganti, si procede anche alla verifica della fattibilità dell'intervento in termini di capacita delle murature di assorbire e
diffondere le malte iniettate ponendo attenzione nella scelta della pressione di immissione della miscela, per evitare dissesti locali.
IN FIBRA DI ACCIAIO GALVANIZZATO GEOSTEEL G600/G1200 (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 4)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 85
MURATURA E PILASTRI
22 Ristilatura dei giunti in muratura con malta certificata EN 998 a base di pura
calce idraulica naturale NHL 3.5
1. Preparazione dei supporti. Procedere effettuando una profonda scarnitura dei giunti murari con mezzi manuali utilizzando esclusivamente raschietti o Ristilatura dei giunti su paramenti murari esistenti, mediante malta ad altissima igroscopicità e traspirabilità di pura calce idraulica
attrezzature similari. Porre molta attenzione in caso di utilizzo di apparecchiature meccaniche o scalpellature che potrebbero danneggiare gli elementi naturale NHL 3.5, pozzolana naturale extrafine e inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0 – 1,4 mm,
originali del paramento murario. Una volta terminata la scarnitura, effettuare un lavaggio del paramento murario con utilizzo di acqua spruzzata a GreenBuilding Rating® 5 – tipo BIOCALCE® PIETRA di Kerakoll S.p.A. – alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette
bassa pressione. Il fondo deve essere pulito e consistente, privo di parti friabili, di polvere e muffe. I muri d’epoca devono essere puliti accuratamente lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
da residui di precedenti lavorazioni (scialbi, vecchie rasature, ecc.) o salificazioni interstiziali e/o superficiali che potrebbero pregiudicare l’adesione. conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di minerali riciclati ≥ 30%. La malta naturale è provvista di
Prima di procedere alla stuccatura bagnare sempre i supporti. marcatura CE, è conforme ai requisiti della norma EN 998-2 – G/ M5, reazione al fuoco classe A1, resistenza a compressione a 28 gg
≥ 5 N/mm2, coefficiente di resistenza al vapore acqueo (μ) ≥ 15 ≤ 35, adesione al supporto a 28 gg > 0,55 N/mm2.
2. Ristilatura dei giunti. Eseguire la ristilatura profonda dei giunti con le geomalte GEOCALCE® F ANTISISMICO o GEOCALCE® G ANTISISMICO. L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
Nella stilatura di murature facciavista stendere una prima mano di malta nelle fughe, opportunamente pulite, preparate e inumidite, mediante cazzuola a) scarnitura delle vecchie malte ammalorate presenti nei giunti delle murature, per una profondità di 2 – 3 cm, con l’onere della salvaguardia
o spatola effettuando un’energica pressione per garantire l’adesione. Le stuccature a raso muro potranno essere spugnate. dei tratti in buono stato di conservazione, succesiva spazzolatura e lavaggio delle fughe;
b) stuccatura dei giunti di malta.
AVVERTENZE
GEOCALCE® F ANTISISMICO e GEOCALCE® G ANTISISMICO sono prodotti naturali non pigmentati, pertanto la colorazione può assumere tonalità
variabili fra lotti diversi di produzione. Inoltre, essendo un prodotto minerale, il colore della malta indurita ed essiccata varia in funzione dell’assorbimento
dei supporti e delle condizioni atmosferiche durante l’applicazione.
Il progettista potrà scegliere, in alternativa alle geomalte con resistenza a compressione di classe M15 GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F
ANTISISMICO, la malta di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 BIOCALCE® PIETRA (Classe di Resistenza a Compressione M5).
1 2 3 4
Paramento murario prima dell’intervento di ristilatura dei Applicazione di GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F Paramento murario esistente dopo l’intervento di ristilatura Dettaglio del paramento murario con i nuovi giunti stilati con
giunti. ANTISISMICO, idonea per la stilatura dei giunti. dei giunti. GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO.
86 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
Il paramento murario si
presenta privo della malta
a b di allettamento originaria,
con conseguente perdita
della funzione legante
superficiale.
Il materiale murario invece
è in buono stato di
conservazione.
ASSONOMETRIA
RISTILATURA PROFONDA DEI GIUNTI PROFONDA SCARNITURA DEI GIUNTI MURARI SUPERSTITI CON
MEZZI MANUALI (TIPO RASCHIETTI) E SUCCESSIVO LAVAGGIO
CON ACQUA SPRUZZATA A BASSA PRESSIONE
a
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 87
MURATURA E PILASTRI
23A Ristilatura armata dei giunti faccia vista mediante malta certificata EN 998
a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e barre elicoidali certificate
EN 845 in acciaio Inox AISI 304
1. Preparazione dei supporti. Procedere effettuando una profonda scarnitura dei giunti murari con mezzi meccanici o manuali (circa 2-3 cm), ponendo Ristilatura armata dei giunti su paramenti murari esistenti, mediante l’utilizzo di barre elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio
molta attenzione in caso di utilizzo di apparecchiature meccaniche o scalpellature che potrebbero danneggiare gli elementi originali del paramento Inox AISI 304, provviste di marcatura CE – tipo STEEL HELIBAR® 6 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura
murario. Una volta terminata la scarnitura del giunto, per tutta la lunghezza della barra di cucitura che si dovrà installare, effettuare un lavaggio a trazione > 9,8 kN; carico di rottura a taglio > 5,5 kN; modulo elastico > 130 GPa; deformazione ultima a rottura > 5%; area nominale
del paramento murario con l’utilizzo di acqua spruzzata a bassa pressione. Il fondo deve essere pulito e consistente, privo di parti friabili, di 8 mm2, installate nei giunti di malta, poste in opera mediante l’inghisaggio con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base
polvere e muffe. I muri d’epoca devono essere puliti accuratamente da residui di precedenti lavorazioni o salificazioni interstiziali e/o superficiali e di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica
quant’altro possa compromettere l’adesione della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO scelta per l’allettamento delle barre STEEL HELIBAR® 6. 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel
Prima di procedere con la ristilatura bagnare sempre i supporti. ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato
a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La
2. Ristilatura armata del giunto. Allettare con la geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO per circa 2/3 dello spessore del giunto scarificato, e con geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco
l’ausilio della cazzuola inserire STEEL HELIBAR® 6 nello spessore del giunto. Installare la barra mediante pressione manuale avendo cura che la malta classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo
di allettamento fuoriesca dai lati della barra; al termine dell’inserimento della barra, stuccare con la stessa malta in modo da garantire la perfetta elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
sigillatura del giunto e l’inghisaggio della barra garantendo una perfetta aderenza di essa al substrato. Le stuccature a raso muro potranno essere L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
spugnate. a) scarnitura delle vecchie malte presenti nei giunti delle murature e successiva spazzolatura e lavaggio delle fughe;
b) allettare il giunto precedentemente scarnito, per circa 2/3 dello spessore con la geomalta®;
AVVERTENZE c) installare la barra elicoidale mediante pressione manuale avendo cura che la malta di allettamento fuoriesca dai lati della barra;
GEOCALCE® F ANTISISMICO è un prodotto naturale non pigmentato, pertanto la colorazione può assumere tonalità variabili fra lotti diversi di d) al termine dell’inserimento della barra, stuccare con la stessa malta in modo da garantire la perfetta sigillatura del giunto e l’inghisaggio della
produzione. Inoltre, essendo un prodotto minerale, il colore della malta indurita ed essiccata varia in funzione dell’assorbimento dei supporti e delle barra garantendo una perfetta aderenza di essa al substrato. Le stuccature a raso muro potranno essere spugnate.
condizioni atmosferiche durante l’applicazione.
1 2 3 4 5
Profonda scarnitura dei giunti murari con mezzi manuali. Allettamento del giunto con GEOCALCE® G ANTISISMICO Inserimento di STEEL HELIBAR® 6. Sigillatura del giunto e inghisaggio della barra. Stuccatura a raso muro.
o GEOCALCE® F ANTISISMICO per circa 2/3 dello spessore
del giunto.
88 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
GEOMALTA®
a b c
1
ASSONOMETRIA
RISTILATURA ARMATA DEI GIUNTI CON STEEL HELIBAR® 6 FASI DI MONTAGGIO DI STEEL HELIBAR® 6
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 89
MURATURA E PILASTRI
1. Preparazione dei supporti. Procedere effettuando una profonda scarnitura dei giunti murari con mezzi meccanici o manuali per almeno 3 cm, Ristilatura armata dei giunti su paramenti murari esistenti, mediante l’utilizzo di barre elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio
ponendo molta attenzione in caso di utilizzo di apparecchiature meccaniche o scalpellature che potrebbero danneggiare gli elementi originali del Inox AISI 304, provviste di marcatura CE – tipo STEEL HELIBAR® 6 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura
paramento murario. Eseguire i fori pilota di diametro opportuno per la successiva installazione delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® 10 nello spessore a trazione > 9,8 kN; carico di rottura a taglio > 5,5 kN; modulo elastico > 130 GPa; deformazione ultima a rottura > 5%; area nominale
della muratura, prevedere l'allargamento del diametro a 14 mm per i primi 70 mm di profondità del foro, per l'inserimento del CONNETTORE STEEL 8 mm2, installate nei giunti di malta, poste in opera mediante l’inghisaggio con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base
DRYFIX® 10. Successivamente effettuare un lavaggio del paramento murario con l’utilizzo di acqua spruzzata a bassa pressione. Il fondo deve essere di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica
pulito e consistente, privo di parti friabili, di polvere e muffe. I muri d’epoca devono essere puliti accuratamente da residui di precedenti lavorazioni 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta
o salificazioni interstiziali e/o superficiali e quant’altro possa compromettere l’adesione della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO scelta per efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo
l’allettamento delle barre STEEL HELIBAR® 6. Prima di procedere con la ristilatura bagnare sempre i supporti. CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di
materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza
2. Ristilatura armata del giunto. Installazione nei fori pilota delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® 10 mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12 R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a
e successivo inserimento, sulla testa delle barre, del CONNETTORE STEEL DRYFIX® 10. Allettare con la geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO per compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B
circa 2/3 dello spessore del giunto scarificato, e con l’ausilio della cazzuola inserire STEEL HELIBAR® 6 nello spessore del giunto. Installare la barra (EN 1015-12). Collegamento della barra elicodale – tipo STEEL HELIBAR® 6 di Kerakoll Spa – con le cuciture a secco realizzate con barre
mediante pressione manuale avendo cura che la malta di allettamento fuoriesca dai lati della barra stessa. In corrispondenza del CONNETTORE STEEL elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale,
DRYFIX® 10 inserire la barra elicoidale STEEL HELIBAR® 6 in uno dei due fori presenti. Il secondo foro potrà essere utilizzato nel caso sia necessaria previa eventuale trattamento di ripristino delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, –
una seconda barra elicoidale STEEL HELIBAR® 6 prevista come rinforzo o come sovrapposizione. Al termine dell’inserimento della barra, stuccare con tipo STEEL DRYFIX® 10 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 16,2 kN; carico di rottura a taglio
la stessa malta in modo da garantire la perfetta sigillatura del giunto e l’inghisaggio della barra garantendo una perfetta aderenza di essa al substrato. > 9,5 kN; modulo elastico > 150 GPa; deformazione ultima a rottura 3%; area nominale 15,50 mm2. Il collegamento tra le due barre elicoidali sarà
Le stuccature a raso muro potranno essere spugnate. realizzato con l’apposito connettore – tipo CONNETTORE STEEL DRYFIX® 10 di Kerakoll Spa.
L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
AVVERTENZE a) scarnitura delle vecchie malte presenti nei giunti delle murature per una profondità di almeno 3 cm, realizzazione dei fori pilota di opportuno
GEOCALCE® F ANTISISMICO è un prodotto naturale non pigmentato, pertanto la colorazione può assumere tonalità variabili fra lotti diversi di diametro e successiva spazzolatura e lavaggio delle fughe;
produzione. Inoltre, essendo un prodotto minerale, il colore della malta indurita ed essiccata varia in funzione dell’assorbimento dei supporti e delle b) installazione a secco delle barre elicoidali diametro 10 mm utilizzando l’apposito mandrino;
condizioni atmosferiche durante l’applicazione. c) inserimento del connettore mediante semplice avvitamento;
d) con cazzuola o pistola manuale allettare il giunto precedentemente scarnito, per circa 2/3 dello spessore con la geomalta®;
e) installare la barra elicoidale diametro 6 mm mediante pressione manuale avendo cura che la malta di allettamento fuoriesca dai lati della
barra;
f) al termine dell’inserimento della barra, stuccare con la stessa malta in modo da garantire la perfetta sigillatura del giunto e l’inghisaggio della
barra garantendo una perfetta aderenza di essa al substrato. Le stuccature a raso muro potranno essere spugnate.
1 2 3 4 5 6
Scarnitura dei giunti murari ed esecuzione dei fori pilota. Installazione di STEEL DRYFIX® 10. Inserimento di CONNETTORE STEEL DRYFIX® 10. Allettamento del giunto con GEOCALCE® F ANTISISMICO per Inserimento di STEEL HELIBAR® 6. Sigillatura del giunto e inghisaggio della barra.
circa 2/3 dello spessore del giunto.
90 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
b c
3
g
4 d
a f
5 e
SCARIFICA DELLA MALTA DI INSERIMENTO DELLA BARRA
®
ALLETTAMENTO PER UNA MEDIANTE
PROFONDITÀ DI 30 mm E PER MANDRINO STEEL DRYFIX® INSERIMENTO NEL GIUNTO
TUTTA LA LUNGHEZZA DELLA 10-12 INSTALLATO SUL FACENDO PASSARE LA
BARRA STEEL HELIBAR® 6 TRAPANO AD INNESTO SDS BARRA STEEL HELIBAR® 6
PIANTA a PLUS CON SOLA PERCUSSIONE, NEGLI APPOSITI FORI
FINO AL COMPLETO ESISTENTI SUL CONNETTORE
INTERVENTO DI RISTILATURA ARMATA DEI GIUNTI TRAMITE REALIZZAZIONE FORO PILOTA IN INSERIMENTO DELLA STESSA f
STEEL HELIBAR® 6 E CONNESSIONI TRASVERSALI CON DIREZIONE ORTOGONALE AL c
® ® GIUNTO, DI DIAMETRO
E CONNETTORE OPPORTUNO PER LA SUCCESSIVA APPLICAZIONE DI
SUCCESSIVA INSTALLAZIONE UN PRIMO STRATO DI MALTA SUCCESSIVA STUCCATURA
®
DELLA BARRA . ®
F ANTISISMICO CON MALTA ®
F
ALLARGAMENTO A DIAMETRO 14 ®
CON CAZZUOLA O PISTOLA ANTISISMICO IN MODO DA
mm, DEI PRIMI 70 mm DI MANUALE PER 2/3 DELLO GARANTIRE LA PERFETTA
PROFONDITÀ DEL FORO PILOTA ®
SPESSORE SCARIFICATO SIGILLATURA DEL GIUNTO
b d e g
OPZIONE 2: COLLEGAMENTO DI PARETI TRASVERSALI
ASSONOMETRIA
RISTILATURA ARMATA DEI GIUNTI CON STEEL HELIBAR® 6 3 Incremento della capacità delle pareti
Questa tipologia di intervento è
L'intervento di ristilatura dei giunti, se effettuato su entrambe le superfici esterne, può migliorare le caratteristiche meccaniche della muratura incrementandone, di fatto, l'area resistente.
facilmente utilizzabile anche nel caso di
Particolare cura deve essere rivolta alla scelta della malta da utilizzare in relazione a quella esistente. L'eventuale inserimento nei giunti "ristilati" di piccole barre, trefoli o piattine metalliche o
pareti disposte a martello, consentendo
Le barre STEEL DRYFIX® 10, fatta eccezione la possibilità di 5 di rinforzare il collegamento delle stesse di altri materiali resistenti a trazione, specie se ancorati alla muratura attraverso connessioni trasversali dei paramenti ed organizzati come sistema continuo nelle tre direzioni, può migliorare
verificarne l'installazione in cantiere, generalmente non possono e favorendo nel contempo il ulteriormente l'efficacia dell'intervento.
essere progettate per interventi di cucitura su muratura in comportamento scatolare della struttura. (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 4)
pietrame di elevata consistenza meccanica. 4
Consolidamento con ristilatura armata e connessione dei paramenti
Il coefficiente indicato in tabella, diversificato per le varie tipologie murarie, puo essere applicato ai valori sia dei parametri di resistenza (f, Tau0e fv0), sia dei moduli elastici (E , G), in
quest'ultimo caso in misura ridotta del 50%.
Questa tecnica (con i relativi coefficienti migliorativi) può essere applicata anche sostituendo, su uno dei paramenti, la ristilatura armata con un intonaco armato di limitato spessore, realizzato
con malta a base calce, purché siano posti in opera gli elementi di connessione trasversale.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.5.4.1)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 91
MURATURA E PILASTRI
1. Preparazione del supporto e installazione dell’apparato di iniezione. Se necessario, rimuovere l’intonaco esistente e mettere a nudo la superficie Consolidamento di paramento murario mediante iniezione di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione
muraria a cavallo della zona d’intervento (per una fascia di ≈ 50 – 60 cm). Procedere quindi con l’apertura della lesione. Pulire bene la superficie. d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di
Il posizionamento dei punti per le iniezioni saranno scelti in funzione della tipologia muraria ed in base al quadro fessurativo, i punti saranno marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti
posti mediamente con un interasse di circa 30 – 50 cm. Predisporre le perforazioni nei giunti di malta, con una configurazione a quinconce. Le interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni
perforazioni saranno effettuate mediante l’utilizzo di un utensile meccanico non battente, realizzare i fori aventi diametro non inferiore ai 20 mm, di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è
perpendicolarmente alla superficie o leggermente inclinati al fine di garantire la caduta per gravità della stessa. La prassi consiglia una profondità provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a
pari a circa i 2/3 dello spessore della parete e con un’inclinazione di 5° – 10° sul piano orizzontale. Pulire bene i fori con aria compressa, posizionare 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra
quindi gli ugelli o boccagli di iniezione in plastica flessibile Ø 20 mm in corrispondenza dei fori da iniettare per una profondità di almeno 10 – 15 cm, inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78). Le iniezioni saranno eseguite procedendo dal basso verso l’alto, tramite l’utilizzo di un serbatoio
sigillare i giunti tra i mattoni, pietre, fessure e le discontinuità con geomalte GEOCALCE® G ANTISISMICO, GEOCALCE® F ANTISISMICO o BIOCALCE® a pressione d’aria o manualmente a caduta. Si chiuderanno, quando saturi, i fori e si proseguirà il consolidamento rispettando il previsto
PIETRA, tale operazione si rende necessaria al fine di non permettere la fuoriuscita della malta iniettata. In alternativa si possono adottare gli piano di lavoro. Si sigilleranno le sedi degli ugelli o degli iniettori con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce
INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL opportunamente installati nei fori e stuccati. In tal modo si può adottare il comodo tappo di chiusura senza idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-2,5 o in alternativa
doversi preoccupare di rimuovere il tubo di plastica. Procedere quindi con la saturazione della struttura interna della muratura con acqua, iniettandola 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
tramite gli appositi iniettori già predisposti dall'alto verso il basso. Si procederà, in questa maniera, al lavaggio attraverso l’introduzione di acqua pulita certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con
nei perfori in modo da eliminare le polveri e saturare i materiali originari che tenderebbero a disidratare la malta di iniezione. In tal modo sarà anche metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di
possibile verificare l’esistenza di lesioni e/o fratture nascoste sulla muratura in base alla fuoriuscita dell’acqua. Tale operazione deve essere eseguita materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN
almeno 24 ore prima di effettuare le iniezioni di consolidamento. 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15
N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
2. Iniezione di consolidamento e rinforzo nel paramento murario. Si procederà all’iniezione della geomalta® GEOCALCE® FL ANTISISMICO, procedendo L’intervento si svolgerà nelle seguenti fasi:
dal basso verso l’alto. Si inietterà la malta da iniezione a bassa pressione (minore di 1,5 bar) per evitare la formazione di pressioni all’interno della a) realizzazione fori per una profondità di 2/3 dello spessore murario e fissaggio e sigillatura dei condotti di iniezione di diametro 3/4;
massa muraria. Le iniezioni saranno eseguite tramite serbatoio a pressione d’aria o manualmente per caduta. La pressione si deve mantenere b) sigillatura delle lesioni nelle murature e degli altri possibili punti di fuoriuscita della miscela;
costante fino a quando la miscela non fuoriesce dai fori adiacenti. L’iniezione avverrà partendo dal tubicino iniettore posto nella posizione più bassa. c) preiniezione di acqua su tutto il volume murario;
Si chiuderanno, quando saturi, i fori e si proseguirà il consolidamento rispettando il previsto piano di lavoro. Dopo l’indurimento della geomalta® d) iniezione della geomalta® iperfluida procedendo dal basso verso l’alto, tramite l’utilizzo di un serbatoio a pressione d’aria o manualmente a
fluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, si asporteranno gli ugelli e si sigilleranno le sedi con la geomalta® da muratura GEOCALCE® G ANTISISMICO, caduta. Si chiuderanno, quando saturi, i fori e si proseguirà il consolidamento rispettando il previsto piano di lavoro;
GEOCALCE® F ANTISISMICO o BIOCALCE® PIETRA. Nel caso di lesione passante per l’intero spessore della parete muraria, in funzione dello spessore e) asportazione gli ugelli e sigillatura dei fori con geomalta®.
della parete, dello sviluppo e della gravità della lesione in corrispondenza delle facce contrapposte, si seguiranno le seguenti indicazioni:
a) lesione passante con similare andamento (forma e sviluppo lineare) su entrambe le facce della parete, di gravità modesta e spessore della parete
≤ 60 cm: si procederà all’iniezione della malta solo in corrispondenza della faccia maggiormente danneggiata (a parità di danno, sulla faccia esterna),
preparando comunque il fondo anche per la faccia meno danneggiata;
b) lesione passante su entrambe le facce della parete, con dissimile andamento (forma e sviluppo lineare) sulle due facce della parete, e/o di gravità
severa e/o spessore della parete ≥ 60 cm: le lavorazioni sopra descritte saranno eseguite in corrispondenza di entrambe le facce danneggiate.
1 2 3 4 5 6
Bagnatura dei supporti prima dell’applicazione di GEOCALCE® Stuccatura dei giunti del paramento murario mediante Perforazione della parete per realizzare una maglia con Collocazione di idonei iniettori nei fori praticati, provvedendo Caricamento del serbatoio a pressione con GEOCALCE® FL Iniezione a bassa pressione di GEOCALCE® FL ANTISISMICO,
G ANTISISMICO, GEOCALCE® F ANTISISMICO o BIOCALCE® GEOCALCE® G ANTISISMICO, GEOCALCE® F ANTISISMICO o opportuno interasse tra i fori da iniezione. poi alla successiva stuccatura. ANTISISMICO. fino alla completa saturazione di eventuali vuoti o lesioni
PIETRA, per la stuccatura dei giunti della muratura. BIOCALCE® PIETRA. interne.
92 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
4
3
MISCELA INIETTATA: GEOCALCE® FL ANTISISMICO
3
1 AREA DI INFLUENZA DELLA MISCELA INIETTATA
4
3 4 6
2 5
5 5
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 93
MURATURA E PILASTRI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
PRESCRIZIONE
1. Preparazione del supporto. Rimuovere l'intonaco esistente e mettere a nudo la superficie muraria. Se necessario in apparecchi murari faccia a vista, Qualora si richieda un connettore con resistenze diverse, ovvero un numero diverso di trefoli, da quelle sopra indicate sarà sufficiente calcolare
si consiglia di estrarre le parti finali della carota ricavata dal paramento stesso e riapplicarla sulla muratura per nascondere il diatono. la larghezza opportuna della fascia, dividendo la resistenza richiesta per la resistenza di un trefolo e successivamente per il numero di trefoli
2. Realizzazione fori. Il rinforzo di maschi murari facciavista mediante installazione di connettori in fibra d’acciaio galvanizzato UHTSS avverrà mediante presenti per unità di larghezza nella tipologia di tessuto scelta.
la realizzazione di un foro avente diametro e profondità di ancoraggio idonei ad accogliere il successivo materiale di rinforzo: tale foro dovrà essere
realizzato in prossimità del giunto di malta, provvedendo alla rimozione della malta in prossimità del foro, al fine di poter poi annegare gli eventuali
trefoli del connettore. VOCE DI CAPITOLATO
3. Preparazione e installazione diatono. La realizzazione del diatono artificiale a fiocco andrà eseguita con l’inserimento di una fascia di tessuto della Rinforzo di maschi murari, mediante inserimento di diatoni artificiali realizzati con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima
gamma GEOSTEEL HARDWIRE™ di opportuna larghezza, in modo da predisporre all’interno del connettore il numero di trefoli minimi necessari resistenza, formato da n micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, ricavato da una
da progetto per attingere alle resistenze di trazione richieste; si avrà cura di sfilacciare la parte terminale della fascia di tessuto, mediante taglio larghezza di n x cm di tessuto – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore
della rete di supporto, procedendo con un taglio parallelo ai trefoli stessi per una lunghezza pari a quella dello sfiocco che si vuole realizzare sulla caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n°
muratura, avendo cura di garantire un raggio minimo di sfiocchettatura di 10 cm. In caso di connettore con sfiocchettatura su entrambi i lati, tale trefoli per cm = 1,57, con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; il carico di rottura del connettore si
operazione dovrà essere realizzata su entrambe le estremità della striscia di fibra opportunamente predisposta. Terminato il taglio del tessuto si ottiene moltiplicando il numero di trefoli compresi nella larghezza del connettore per il carico di rottura caratteristico del singolo trefolo ≥ 1500 N.
L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
procederà all’arrotolamento della fascia su se stessa, avendo cura di realizzare un cilindro di diametro opportuno rispetto al foro realizzato.
a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici ammalorate;
Si procederà quindi all’installazione del connettore così realizzato all’interno del foro.
b) realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensione (diametro e profondità) idonea alla natura del successivo connettore, e successiva rimozione
4. Inserimento tassello. Eventuale applicazione dell’INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL in polipropilene armato con fibra di vetro ideale per della malta nell’area adiacente al foro realizzato;
l’installazione del fiocco di connessione GEOSTEEL G600/G1200 e per la successiva iniezione di malte fluide di inghisaggio. c) confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato,
5. Inghisaggio diatono. Per consolidare il paramento murario oggetto del rinforzo, e garantire collaborazione con il diatono artificiale a fiocco, è con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica;
necessario effettuare un‘iniezione a bassa pressione (minore di 1,5 bar) mediante l’impiego della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, d) inserimento del connettore all’interno del foro (numero, profondità di ancoraggio, interassi a cura di tecnico abilitato);
previa bagnatura dei supporti, utilizzando l’apposito foro posto sulla testa del tassello. Al termine di questa fase l’INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL e) inserire l’iniettore in polipropilene e fibra di vetro nel diatono in fibra d’acciaio in modo da piegare di 90° la parte terminale del fiocco;
f) collaborazione del connettore mediante iniezione a bassa pressione di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata
sarà opportunamente sigillato con il tappo in dotazione. Successiva applicazione finale di GEOCALCE® F ANTISISMICO per inglobare il rinforzo e
ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5,
ricostruire i giunti di malta.
provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli
AVVERTENZE inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime
I connettori a fiocco in fibra di acciaio ad altissima resistenza sono facilmente ricavabili direttamente dalla gamma di tessuti GEOSTEEL G600 o G1200, emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale
a seconda delle necessità strutturali. Di seguito si riporta una tabella dove vengono elencate le resistenze di trazione di un connettore, in funzione del è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35
tipo di tessuto GEOSTEEL HARDWIRE™ e delle relative larghezze di fascia adottate: (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra
Tessuto Larghezza della fascia (cm) Numero di trefoli* Carico di Rottura a Trazione
inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78);
g) fissaggio dei trefoli “sfiocchettati”, con celatura dell’intero connettore, e contestuale stilatura dei giunti mediante geomalta® ad altissima
GEOSTEEL G600 10 16 > 24 kN
igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in
GEOSTEEL G600 15 23 > 35 kN
curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate:
GEOSTEEL G1200 10 31 > 46 kN
alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB,
GEOSTEEL G1200 15 47 > 70 kN
certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%.
* n° trefoli per cm = 1,57 GEOSTEEL G600; La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco
n° trefoli per cm = 3,14 GEOSTEEL G1200; classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo
carico di rottura a trazione di un trefolo > 1500 N. elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
1 2 3 4 5 6
Esecuzione dei fori sulla parete e bagnatura dei supporti Stuccatura dei giunti del paramento murario mediante Sfiocchettatura tessuto GEOSTEEL G600. Arrotolamento del tessuto per la realizzazione del diatono. Installazione del connettore realizzato con tessuto in fibra Inghisaggio del diatono mediante iniezione a bassa pressione
prima dell’applicazione di GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F ANTISISMICO. d’acciaio GEOSTEEL G600. di GEOCALCE® FL ANTISISMICO e chiusura del foro di
GEOCALCE® F ANTISISMICO per la stuccatura dei giunti della iniezione con apposito tappo in dotazione.
muratura.
94 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
2 2
DIATONI ARTIFICIALI A FIOCCO GEOSTEEL G600/G1200
3 2
L'inserimento di diatoni artificiali permette di rinforzare
CONSOLIDAMENTO E RINFORZO DI MASCHI 3 l'apparecchio murario senza modificarne il funzionamento statico
originario ed incrementandone la resistenza a taglio. L'intervento
MURARI MEDIANTE INSERIMENTO DIFFUSO è indicato anche per azioni sismiche in quanto restituisce alla
DI DIATONI IN FIBRA DI ACCIAIO parete la monoliticità iniziale e irrigidendola ulteriormente in
direzione trasversale, la rende meno vulnerabile a meccanismi di
GALVANIZZATO UHTSS INIETTATI CON 4 ribaltamento.
4
GEOMALTA IPERFLUIDA CERTIFICATA EN
®
998 A BASE DI PURA CALCE IDRAULICA 1
NATURALE NHL 3.5 3
Nel caso non risulti necessario un consolidamento mediante
iniezioni (vedi TAV 24), per garantire una quantità minore di
miscela iniettata si suggerisce di miscelare il prodotto con una
minore quantità di acqua per renderlo meno fluido.
APPLICAZIONE
INIETTORE&CONNETTORE
GEOSTEEL, IDEALE PER
L'INSTALLAZIONE DEL FIOCCO
DI CONNESSIONE GEOSTEEL Qualora non fosse possibile effettuare dei fori
G600/G1200 E PER LA passanti si consiglia di inclinare il diatono artificiale a PARETE CON DOPPIO PARAMENTO SPANCIAMENTO DEI DUE PARAMENTI -
SUCCESSIVA EVENTUALE fiocco in fibra di acciaio galvanizzata GEOSTEEL MURARIO - DEBOLE IN MEZZERIA RIDUZIONE DELLE CARATTERISTICHE
INIEZIONE DI MALTE FLUIDE DI G600/G1200 e di utilizzare la stessa procedura MECCANICHE DELL'APPARECCHIO
INGHISAGGIO applicativa dei diatoni posti in orizzontale. MURARIO
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 95
MURATURA E PILASTRI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
ETA
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
PRESCRIZIONE
1. Preparazione del supporto. Rimuovere l'intonaco esistente e mettere a nudo la superficie muraria. Se necessario in apparecchi murari faccia a vista, larghezza opportuna della fascia, dividendo la resistenza richiesta per la resistenza di un trefolo e successivamente per il numero di trefoli
si consiglia di estrarre le parti finali della carota ricavata dal paramento stesso e riapplicarla sulla muratura per nascondere il diatono. presenti per unità di larghezza nella tipologia di tessuto scelta.
2. Realizzazione fori. Il rinforzo di maschi murari facciavista mediante installazione di connettori in fibra d’acciaio galvanizzato UHTSS avverrà mediante la
realizzazione di un foro avente diametro e profondità di ancoraggio idonei ad accogliere il successivo materiale di rinforzo: tale foro dovrà essere realizzato
in prossimità del giunto di malta provvedendo alla rimozione della malta in prossimità del foro, al fine di poter poi annegare gli eventuali trefoli del connettore. VOCE DI CAPITOLATO
3. Preparazione e installazione diatono. La realizzazione del diatono artificiale a fiocco andrà eseguita con l’inserimento di una fascia di tessuto della Rinforzo di maschi murari, mediante reticolato diffuso di diatoni artificiali realizzati con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad
gamma GEOSTEEL HARDWIRE™ di opportuna larghezza, in modo da predisporre all’interno del connettore il numero di trefoli minimi necessari altissima resistenza, formato da n micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, ricavato
da progetto per attingere alle resistenze di trazione richieste; si avrà cura di sfilacciare la parte terminale della fascia di tessuto, mediante taglio da una larghezza di n x cm di tessuto – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore
della rete di supporto, procedendo con un taglio parallelo ai trefoli stessi per una lunghezza pari a quella dello sfiocco che si vuole realizzare sulla caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli
muratura, avendo cura di garantire una lunghezza minima dei trefoli pari a 80 – 100 cm. In caso di connettore con sfiocchettatura su entrambi per cm = 1,57, con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; il carico di rottura del connettore si ottiene
i lati, tale operazione dovrà essere realizzata su entrambe le estremità della striscia di fibra opportunamente predisposta. Terminato il taglio del moltiplicando il numero di trefoli compresi nella larghezza del connettore per il carico di rottura caratteristico del singolo trefolo ≥ 1500 N.
tessuto si procederà all’arrotolamento della fascia su se stessa, avendo cura di realizzare un cilindro di diametro opportuno rispetto al foro realizzato. L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
Si procederà quindi all’installazione del connettore così realizzato all’interno del foro. Al fine di ottenere un reticolato continuo i trefoli, precedentemente a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici ammalorate;
sfilacciati, andranno inseriti nei giunti di malta, considerando una sovrapposizione tra trefoli che arrivano da due fori vicini per almeno 25 – 30 cm. b) realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensione (diametro e profondità) idonea alla natura del successivo connettore, e successiva rimozione
Stuccatura dei giunti con GEOCALCE® F ANTISISMICO al fine di inglobare il tessuto di rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. delle malte dai giunti;
c) confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato, con
4. Inserimento tassello. Eventuale applicazione dell’INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL in polipropilene armato con fibra di vetro ideale per
bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica;
l’installazione del fiocco di connessione GEOSTEEL G600/G1200 e per la successiva iniezione di malte fluide di inghisaggio. d) inserimento del connettore all’interno del foro (numero, profondità di ancoraggio, interassi a cura di tecnico abilitato) e collegamento dei diatoni
5. Inghisaggio diatono. Per consolidare il paramento murario oggetto del rinforzo, e garantire collaborazione con il diatono artificiale a fiocco, è artificiali a fiocco tra di loro adiacenti mediante sovrapposizione dei trefoli inseriti nei giunti di malta;
necessario effettuare un‘iniezione a bassa pressione (minore di 1,5 bar) mediante l’impiego della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, e) eventuale inserimento dell’iniettore in polipropilene e fibra di vetro nel diatono in fibra d’acciaio in modo da piegare di 90° la parte terminale del fiocco;
previa bagnatura dei supporti. Successiva applicazione finale di GEOCALCE® F ANTISISMICO per inglobare il rinforzo e ricostruire i giunti di malta. f) collaborazione del connettore mediante iniezione a bassa pressione di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata
ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5,
AVVERTENZE
provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli
I connettori a fiocco in fibra di acciaio ad altissima resistenza sono facilmente ricavabili direttamente dalla gamma di tessuti GEOSTEEL G600 o G1200,
inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime
a seconda delle necessità strutturali. Di seguito si riporta una tabella dove vengono elencate le resistenze di trazione di un connettore, in funzione del
emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale
tipo di tessuto GEOSTEEL HARDWIRE™ e delle relative larghezze di fascia adottate:
è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35
Tessuto Larghezza della fascia (cm) Numero di trefoli* Carico di Rottura a Trazione (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata
GEOSTEEL G600 10 16 > 24 kN ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78);
GEOSTEEL G600 15 23 > 35 kN g) fissaggio dei trefoli “sfiocchettati”, con celatura dell’intero connettore, e contestuale stilatura dei giunti mediante geomalta® ad altissima
GEOSTEEL G1200 10 31 > 46 kN igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in
GEOSTEEL G1200 15 47 > 70 kN curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta
efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato
* n° trefoli per cm = 1,57 GEOSTEEL G600;
a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta®
n° trefoli per cm = 3,14 GEOSTEEL G1200;
naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-
carico di rottura a trazione di un trefolo > 1500 N.
1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412),
Qualora si richieda un connettore con resistenze diverse, ovvero un numero diverso di trefoli, da quelle sopra indicate sarà sufficiente calcolare la adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
1 2 3 4 5
Esecuzione dei fori sulla parete e bagnatura dei supporti Installazione del connettore realizzato con tessuto in fibra Sfiocchettatura del connettore GEOSTEEL G600 all'interno dei Inghisaggio del diatono GEOSTEEL G600 mediante iniezione a Copertura completa dei giunti di muratura.
prima dell’applicazione di GEOCALCE® F ANTISISMICO per la d'acciaio GEOSTEEL G600. giunti della muratura. bassa pressione di GEOCALCE® FL ANTISISMICO.
stuccatura dei giunti della muratura.
96 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 97
MURATURA E PILASTRI
26 Rinforzo per azioni nel piano e fuori dal piano di maschi murari mediante
placcaggio con fasce in fibra di acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta®
certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
ETA
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
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Esecuzione dei fori e bagnatura dei supporti prima Installazione delle fasce di tessuto in fibra d’acciaio Taglio tessuto GEOSTEEL G600 a livello del foro di iniezione. Installazione diatono realizzato con tessuto GEOSTEEL G600/ Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Inghisaggio del diatono mediante iniezione a bassa pressione
dell'applicazione della prima mano di GEOCALCE® F GEOSTEEL G600. G1200 e con INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. di GEOCALCE® FL ANTISISMICO e chiusura del foro di
ANTISISMICO. iniezione con apposito tappo in dotazione.
98 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
1
2
PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: PULIZIA DELLA SUPERFICIE DEL
MASCHIO MURARIO, EVENTUALE APPLICAZIONE DI FISSATIVO
CONSOLIDANTE CORTICALE TIPO BIOCALCE®
3 SILICATO CONSOLIDANTE O RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE,
2 EVENTUALE RICOSTRUZIONE DELLA CONTINUITÀ MATERICA ED
EVENTUALE REGOLARIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE CON GEOCALCE®
F ANTISISMICO
2
4
RINFORZO PER AZIONI NEL PIANO E FUORI Dopo aver accertato la qualità del substrato ed aver eventualmente
provveduto al ripristino della muratura ammalorata, può essere opportuno
DAL PIANO DI MASCHI MURARI MEDIANTE 4
ricorrere ad un ulteriore provvedimento di sabbiatura. [...]
PLACCAGGIO DI FASCE DI FIBRA DI ACCIAIO È necessario assicurarsi che che parti interessate dal rinforzo con
5 composito siano perfettamente pulite, rimuovendo da esse eventuali
GALVANIZZATO UHTSS E GEOMALTA polveri, grassi, idrocarburi e tensioattivi.
CERTIFICATA EN 998 A BASE DI PURA 1
(CNR - DT 200 R1/2013 §5.8.1.3)*
CALCE IDRAULICA NATURALE NHL 3.5 - In tutti i casi in cui il sistema di rinforzo FRCM debba essere applicato
5 intorno a spigoli, quest'ultimi devono essere opportunamente arrotondati
7
ed il raggio di curvatura dell'arrotondamento deve essere almeno pari a
20 mm. Tale arrotondamento può non essere necessario per reti di
acciaio, anche in relazione a quanto dichiarato dal Fabbricante, sempre
che suffragato da specifiche prove di laboratorio.
(CNR - DT 215/2018 §6)
6
STESURA SUL SUPPORTO DI UNO SPESSORE MEDIO DI 3-5 mm DI
GEOCALCE® F ANTISISMICO PER APPLICARE ED INGLOBARE IL
SEZIONE A-A' PROSPETTO TESSUTO DI RINFORZO
3
RINFORZO A FLESSIONE E TAGLIO DEL MASCHIO RINFORZO A FLESSIONE E TAGLIO DEL MASCHIO
MURARIO TRAMITE GEOSTEEL G600/G1200 MURARIO TRAMITE GEOSTEEL G600/G1200 TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 DISPOSTO IN FASCE VERTICALI
PER ASSORBIRE LE SOLLECITAZIONI A FLESSIONE ED ORIZZONTALI
PER ASSORBIRE QUELLE A TAGLIO
4
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 99
MURATURA E PILASTRI
27A Rinforzo per azioni nel piano e fuori dal piano di maschi murari mediante
placcaggio diffuso con rete in fibra naturale di basalto e acciaio Inox e
geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
ETA
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione del supporto. Pulizia della superficie sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni Rinforzo a pressoflessione e taglio di maschi murari mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced
presenti, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione
ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto biassiale bilanciato in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento
o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. Per ultimo, protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate:
soffiatura della parete mediante aria compressa e successiva aspirazione dei detriti. acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione del filo
> 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Stesura di un primo strato di spessore medio di 3 – 5 mm di geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO, maglia 17x17 mm, spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2,
successivamente, con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti
protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID 200 esercitando un’energica pressione con la spatola, avendo di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll
cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino
l’adesione del tessuto alla matrice; le lunghezze d’ancoraggio e la lunghezza di sovrapposizione dovranno essere opportunamente calcolate dal (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg,
progettista. Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza
il tessuto GEOSTEEL G600/G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a
Sarà compito del progettista dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. L’applicazione si concluderà con la 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa dei successivi strati di rinforzo avendo cura di ripetere a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
le fasi con le stesse modalità delle precedenti. È preferibile che strati successivi vengano eseguiti fresco su fresco. mediante cucitura e/o consolidamento con iniezione di malta fluida (da contabilizzare a parte) e depolverizzazione finale mediante idrolavaggio
a bassa pressione;
3. Intonacatura. Eventuale intonacatura mediante GEOCALCE® TENACE: intonaco tecnico composito classe M5, a matrice minerale costituito da pura b) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
calce NHL e Geolegante®, con texture a tecnologia TPI 3D, traspirante, a rischio fessurativo nullo, applicabile anche in alto spessore fino a 30 mm in c) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la
passata unica. formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
d) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
AVVERTENZE eventuali vuoti sottostanti;
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID e) eventuale ripetizione delle fasi (c), e (d) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox denominata GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassaiale in fibra di vetro f) inserimento di diatoni realizzati con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, previa: realizzazione
alcali-resistente e aramide RINFORZO ARV 100. del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo connettore, confezionamento del connettore metallico mediante
taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra di acciaio, con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica,
Sistema compatibile con il sistema KLIMAEXPERT ETA AIRTECH, primo sistema a cappotto con marcatura CE testato e verificato per l’applicazione inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e
senza tasselli. L’assenza dei fissaggi meccanici del sistema KLIMAEXPERT ETA AIRTECH non danneggia l'intervento di rinforzo strutturale antisismico, traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico
rendendolo l’ideale completamento per la riqualificazione sismica ed energetica dell’edificio. 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1
(EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
1 2 3 4 5 6
Esecuzione dei fori e bagnatura dei supporti prima Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Taglio tessuto GEOSTEEL GRID 200 a livello del foro di Installazione diatono realizzato con tessuto GEOSTEEL G600/ Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Inghisaggio del diatono mediante iniezione a bassa pressione
dell'applicazione della prima mano di GEOCALCE® F GRID 200. iniezione. G1200 e con INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. di GEOCALCE® FL ANTISISMICO e chiusura del foro di
ANTISISMICO. iniezione con apposito tappo in dotazione.
100 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
1
2 PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: PULIZIA DELLA SUPERFICIE DEL
MASCHIO MURARIO, EVENTUALE APPLICAZIONE DI FISSATIVO
3 CONSOLIDANTE CORTICALE TIPO BIOCALCE® SILICATO
CONSOLIDANTE O RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, EVENTUALE
2 4 RICOSTRUZIONE DELLA CONTINUITÀ MATERICA ED EVENTUALE
REGOLARIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE CON GEOMALTA®
2
Dopo aver accertato la qualità del substrato ed aver eventualmente
RINFORZO PER AZIONI NEL PIANO E FUORI 8 provveduto al ripristino della muratura ammalorata, può essere opportuno
ricorrere ad un ulteriore provvedimento di sabbiatura. [...]
DAL PIANO DI MASCHI MURARI MEDIANTE 4
È necessario assicurarsi che che parti interessate dal rinforzo con
composito siano perfettamente pulite, rimuovendo da esse eventuali
PLACCAGGIO DIFFUSO CON RETE IN FIBRA polveri, grassi, idrocarburi e tensioattivi.
NATURALE DI BASALTO E ACCIAIO INOX E (CNR - DT 200 R1/2013 §5.8.1.3)*
2
La rete in fibra naturale di basalto ed acciaio inox GEOSTEEL GRID
200/400 è disponibile in larghezze di 1 m.
3 Per il montaggio si consiglia una lunghezza di sovrapposizione pari ad
almeno 30 cm.
4
RETE IN FIBRA NATURALE DI BASALTO E ACCIAIO INOX GEOSTEEL
7 FASE III: FASE IV: GRID 200/400
INSERIMENTO INGHISAGGIO REALIZZATO CON 5
8 INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL GEOCALCE® FL ANTISISMICO DIATONI A FIOCCO GEOSTEEL G600/G1200 INGHISATI CON
MALTA COLABILE GEOCALCE® FL ANTISISMICO
6
Si consiglia di disporre 4 connessioni al mq, realizzate mediante diatoni
meccanici a fiocco in fibra di acciaio ad altissima resistenza GEOSTEEL
G600/G1200.
Consultare TAV 25 A per dettagli più approfonditi sulle modalità di
6 montaggio dei diatoni.
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 101
MURATURA E PILASTRI
27B Rinforzo per azioni nel piano e fuori dal piano di maschi murari mediante
placcaggio diffuso con rete in fibra naturale di basalto e acciaio Inox e
geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5
ETA
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione del supporto. Pulizia della superficie sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni Rinforzo a pressoflessione e taglio di maschi murari con placcaggio diffuso di rete in fibra di basalto e acciaio Inox, mediante l'utilizzo di
presenti, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da sistema composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi
ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto biassiale bilanciato
o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. Per ultimo, in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo
soffiatura della parete mediante aria compressa e successiva aspirazione dei detriti. GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali
resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione del filo > 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Realizzazione dei fori pilota per l'installazione delle barre di connessione STEEL DRYFIX® 10 con diametro opportuno a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della maglia 17x17 mm, spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale
in funzione della consistenza del supporto; se è previsto il successivo inserimento del TASSELLO STEEL DRYFIX® 10 predisporre l'allargamento al comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base
diametro di 14 mm per i primi 30 mm di profondità del foro. Installazione delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® 10 all'interno dei fori pilota già predisposti, di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm,
utilizzando l'apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. Sarà compito del progettista dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli
subito adiacente. Stesura di un primo strato di spessore medio di 3 – 5 mm di geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO, successivamente, con malta inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime
ancora fresca, procedere alla posa della rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta®
con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID 200 esercitando un’energica pressione con la spatola, avendo cura di garantire una completa naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1
impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice; le (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
lunghezze d’ancoraggio e la lunghezza di sovrapposizione dovranno essere opportunamente calcolate dal progettista. Prima di realizzare la seconda 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO eseguire la piegatura delle barre o, in alternativa, l'avvitamento sulla testa della barra dell'apposito TASSELLO L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
STEEL DRYFIX® 10. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la mediante cucitura e/o consolidamento con iniezione di malta fluida (da contabilizzare a parte) e depolverizzazione finale mediante idrolavaggio
posa dei successivi strati di rinforzo avendo cura di ripetere le fasi con le stesse modalità delle precedenti. È preferibile che strati successivi vengano a bassa pressione;
eseguiti fresco su fresco. b) realizzazione dei fori pilota per la successiva installazione mediante inserimento a secco di barre elicoidali certificate EN 845-1 in acciaio
Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, fornite e poste in opera mediante apposito
3. Intonacatura. Eventuale intonacatura mediante GEOCALCE® TENACE: intonaco tecnico composito classe M5, a matrice minerale costituito da pura mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX® 10 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 16,2 kN;
calce NHL e Geolegante®, con texture a tecnologia TPI 3D, traspirante, a rischio fessurativo nullo, applicabile anche in alto spessore fino a 30 mm in carico di rottura a taglio > 9,5 kN; modulo elastico > 150 GPa; deformazione ultima a rottura 3%; area nominale 15,50 mm2. Nel caso in cui sia
passata unica. prevista l’applicazione del tassello – tipo TASSELLO STEEL DRYFIX® 10 di Kerakoll Spa –, prevedere l’allargamento al diametro 14 mm, per i primi
30 mm di profondità del foro pilota;
AVVERTENZE c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID d) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassaiale in fibra di vetro alcali-resistente formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
e aramide RINFORZO ARV 100. e) piegatura delle barre elicoidali o in alternativa inserimento dell’apposito tassello;
In alternativa alle barre di connessione STEEL DRYFIX® 10 e il TASSELLO STEEL DRYFIX® 10 è possibile installare barre di connessione STEEL DRYFIX® 8 f) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
utilizzando l'apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 8 e il TASSELLO STEEL DRYFIX® 8. eventuali vuoti sottostanti;
g) eventuale ripetizione delle fasi (c), e (d) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto.
Sistema compatibile con il sistema KLIMAEXPERT ETA AIRTECH, primo sistema a cappotto con marcatura CE testato e verificato per l’applicazione
senza tasselli. L’assenza dei fissaggi meccanici del sistema KLIMAEXPERT ETA AIRTECH non danneggia l'intervento di rinforzo strutturale antisismico,
rendendolo l’ideale completamento per la riqualificazione sismica ed energetica dell’edificio.
1 2 3 4 5 6
Realizzazione dei fori pilota. Installazione di STEEL DRYFIX® 10. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Avvitamento di TASSELLO STEEL DRYFIX® 10. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
GRID 200.
102 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
®
2 4 REGOLARIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE CON GEOCALCE® F
ANTISISMICO
2
Dopo aver accertato la qualità del substrato ed aver eventualmente
RINFORZO PER AZIONI NEL PIANO E FUORI 8
provveduto al ripristino della muratura ammalorata, può essere opportuno
®
DAL PIANO DI MASCHI MURARI MEDIANTE 4 ricorrere ad un ulteriore provvedimento di sabbiatura. [...]
È necessario assicurarsi che che parti interessate dal rinforzo con
PLACCAGGIO DIFFUSO CON RETE IN FIBRA composito siano perfettamente pulite, rimuovendo da esse eventuali
polveri, grassi, idrocarburi e tensioattivi.
NATURALE DI BASALTO E ACCIAIO INOX E (CNR - DT 200 R1/2013 §5.8.1.3)*
5
®
GEOMALTA CERTIFICATA EN 998 A BASE DI
®
DI PURA CALCE IDRAULICA NATURALE NHL - In tutti i casi in cui il sistema di rinforzo FRCM debba essere applicato
6 6 intorno a spigoli, quest'ultimi devono essere opportunamente arrotondati
3.5 ed il raggio di curvatura dell'arrotondamento deve essere almeno pari a
20 mm. Tale arrotondamento può non essere necessario per reti di
1 acciaio, anche in relazione a quanto dichiarato dal Fabbricante, sempre
che suffragato da specifiche prove di laboratorio.
(CNR - DT 215/2018 §6)
® ® ®
3
La rete in fibra naturale di basalto ed acciaio inox GEOSTEEL GRID
4 200/400 è disponibile in larghezze di 1 m.
Per il montaggio si consiglia una lunghezza di sovrapposizione pari ad
almeno 30 cm.
7 ESEGUIRE IL FORO PILOTA DI DIAMETRO ALL'APPLICAZIONE DELLE BARRE
OPPORTUNO SULLA SUPERFICIE ELICOIDALI STEEL DRYFIX® 10 RETE IN FIBRA NATURALE DI BASALTO E ACCIAIO INOX GEOSTEEL
UTILIZZANDO UN TRAPANO ROTANTE A IMPIEGANDO APPOSITO MANDRINO STEEL GRID 200/400
8 PERCUSSIONE. PULIRE IL FORO DA DRYFIX® 10-12 INSTALLATO SU TRAPANO 5
EVENTUALI RESIDUI. NEL CASO DI AD INNESTO SDS PLUS;
SUCCESIVA INSTALLAZIONE DEL LA BARRA SARÀ INSTALLATA DENTRO AL BARRE ELICOIDALI STEEL DRYFIX® 10 INSERITE A SECCO
TASSELLO STEEL DRYFIX® 10, PREFORO, CON PERCUSSIONE FINO AL PER CUCIRE IL MASCHIO MURARIO
ALLARGARE I PRIMI 30 mm DI PROFONDITÀ COMPLETO INSERIMENTO DELLA STESSA. 6
DEL FORO, A UN DIAMETRO DI 14 mm
Consultare TAV 19 e TAV 20 per maggiori informazioni sul progetto e
sulle modalità di installazione delle barre per la cucitura del maschio
6 murario.
FASE III A: PIEGATURA DELLA BARRA FASE III B: INSERIMENTO DEL TASSELLO
SULLA RETE
1 RINFORZO OPZIONALE: TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 IN
FIBRA DI ACCIAIO GALVANIZZATO DISPOSTO IN FASCE
VERTICALI PER ASSORBIRE LE SOLLECITAZIONI A FLESSIONE
ED ORIZZONTALI PER ASSORBIRE QUELLE A TAGLIO
7
SUCCESSIVA PIEGATURA DELLA PARTE IN ALTERNATIVA ALLA PIEGATURA DELLA RASATURA FINALE PROTETTIVA CON GEOCALCE® F ANTISISMICO
TERMINALE DELLA BARRA NON INFISSA BARRA È POSSIBILE APPLICARE L'APPOSITO
TASSELLO STEEL DRYFIX® 10 SULLE TESTE
(SPESSORE DI CIRCA 2-5 mm), PER INGLOBARE IL RINFORZO E
FINO AL FILO DELLA RETE
DELLA BARRA ELICOIDALE CHIUDERE EVENTUALI VUOTI. È NECESSARIO GARANTIRE LA
CONTEMPORANEA MATURAZIONE DELLO STRATO INIZIALE E DI
PROSPETTO QUELLO FINALE CHE VA QUINDI APPLICATO QUANDO IL
UNIONE DEI RINFORZI A FLESSIONE E TAGLIO DEL ® 8
PRECENDENTE È ANCORA UMIDO
MASCHIO MURARIO TRAMITE GEOSTEEL GRID
200/400 E GEOSTEEL G600/G1200
RINFORZO DI PARETI SOLLECITATE NEL PROPRIO PIANO
ASSONOMETRIA Per migliorare la capacità portante di pareti sollecitate nel proprio piano si possono utilizzare rinforzi FRCM. Nei casi di muratura con caratteristiche meccaniche scadenti, quali ad esempio le murature a sacco, è
RETE GEOSTEEL GRID 200/400 O RINFORZO ARV 100 necessario affiancare all'intervento di rinforzo con composito FRCM altri tipi di intervento allo scopo di assicurare la compagine interna della parete e permettere il corretto trasferimento degli sforzi al rinforzo FRCM.
Capacità a taglio
Allo scopo di incrementare la portanza a taglio di pareti sollecitate nel proprio piano, si può prevedere l'applicazione di rinforzi FRCM disposti preferibilmente in modo simmetrico sulle due facce, ed estesi solitamente
all'intera loro superficie con le fibre preferibilmente dirette nelle direzioni verticale e orizzontale. Ai fini del progetto del rinforzo a taglio si considera l'area delle fibre disposte parallelamente alla forza di taglio; in ogni caso,
per garantire l'efficacia di tale rinforzo, anche a se-guito di fessurazione, è consigliabile prevedere anche fibre disposte ortogonalmente.
Le barre STEEL DRYFIX® 10, fatta eccezione la possibilità di La capacità portante a taglio e a pressoflessione di un maschio Capacità a pressoflessione
verificarne l'installazione in cantiere, generalmente non possono murario può essere incrementata applicando sulle superfici Allo scopo di incrementare la portanza a pressoflessione nel piano di pannelli murari può essere prevista l'applicazione di rinforzi FRCM in cui siano presenti fibre disposte nella direzione dell'asse dell'elemento strutturale. I
essere progettate per interventi di cucitura su muratura in murarie il rinforzo con FRCM, che può prevedere la stesura del rinforzi sono applicati preferibilmente su entrambe le facce del pannello, ricoprendone di solito la quasi totalità della superficie (Figura 4.1).
pietrame di elevata consistenza meccanica. tessuto sia con continuità che per fasce. Rinforzi così disposti incrementano il momento resistente di calcolo di una sezione del pannello solo se sono efficacemente ancorati. Si intendono efficacemente ancorati rinforzi prolungati almeno di 300 mm a partire dalla
(CNR - DT 215/2018 §2.2.1.1) sezione di verifica oppure connessi alla muratura per mezzo di idonei dispositivi.
(CNR - DT 215/2018 §4.1 - §4.1.1 - §4.1.2)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 103
MURATURA E PILASTRI
28
Consolidamento e rinforzo di porzioni di fabbricato mediante realizzazione di
fasce di piano mediante placcaggio con fasce di tessuto in fibra di acciaio ETA
galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura calce EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
idraulica naturale NHL 3.5 n° 19/0325
1. Preparazione del supporto. Pulizia della superficie sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni Consolidamento e rinforzo di porzioni di fabbricato mediante placcaggio con fasce di piano, mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice
presenti, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011
ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad
o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. Pulizia finale altissima resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro,
della parete mediante aria compressa e successiva aspirazione dei detriti. In presenza di intonaco si provvederà alla locale demolizione dello stesso del peso netto di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza
realizzando un binario di larghezza maggiore di quello della fascia da posare. a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2
(5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore
2. Applicazione del sistema di rinforzo. In corrispondenza della quota del solaio o laddove è stato progettato l’intervento, con lo scopo di ottenere equivalente del nastro = 0,084 mm. Per l’allettamento delle fasce di tessuto alla superficie si prevede l’applicazione di geomalta® ad altissima
una completa cerchiatura dell’edificio, realizzazione di un primo strato di spessore medio di 3 – 5 mm di geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO, igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico
successivamente, con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto GEOSTEEL G600 in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ esercitando in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
un'energica pressione con la spatola, avendo cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice; l’interasse delle fasce, le lunghezze d’ancoraggio e la lunghezza di con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
sovrapposizione dovranno essere opportunamente calcolate dal progettista. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC
medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg
caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
3. Intonacatura. Eventuale intonacatura mediante GEOCALCE® TENACE: intonaco tecnico composito classe M5, a matrice minerale costituito da pura a) eventuale preparazione delle superfici interessate mediante eventuale rimozione dell’intonaco se presente e bonifica del supporto;
calce NHL e Geolegante®, con texture a tecnologia TPI 3D, traspirante, a rischio fessurativo nullo, applicabile anche in alto spessore fino a 30 mm in b) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
passata unica. c) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
AVVERTENZE tessuto alla matrice o al supporto;
Nel posizionamento delle fasce di cerchiatura si deve aver cura nella realizzazione dei dettagli di estremità, e in presenza di lesene o cantonali; onde d) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2– 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
evitare accumuli tensionali in queste zone, si procederà al collegamento delle due fasce poste su parete ortogonali tra di loro, mediante sfioccatura eventuali vuoti sottostanti;
della parte terminale della fascia in fibra di acciaio GEOSTEEL HARDWIRE™, inserendola in un foro di diametro opportuno all’interno della muratura e) eventuale ripetizione delle fasi (c), e (d) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
in corrispondenza della lesena o cantonale. Si avrà cura di iniettare il foro mediante GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Tale soluzione ha il notevole f) eventuale inserimento di connettori per l’ancoraggio terminale delle fasce di piano realizzati dalla stessa fascia di rinforzo (da contabilizzare
vantaggio di garantire continuità strutturale fra fascia ed elemento di ancoraggio senza sovrapposizioni. a parte), previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee per l’inserimento della “sfiocchettatura” con iniezione a bassa
pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE®
G1200. FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo
sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità
EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE,
classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza
a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa
(RILEM-CEB-FIPRC6-78).
1 2 3
Applicazione primo mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione delle fasce di tessuto in fibra d’acciaio Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
GEOSTEEL G600.
104 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 105
MURATURA E PILASTRI
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Consolidamento e rinforzo di porzioni di fabbricato mediante realizzazione di
cordoli armati mediante interposizione nei giunti di fasce di tessuto in fibra ETA
di acciaio galvanizzato UHTSS e geomalta® certificata EN 998 a base di pura EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
calce idraulica naturale NHL 3.5 n° 19/0325
1. Preparazione del supporto. Pulizia della superficie sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali Consolidamento e rinforzo di porzioni di fabbricato mediante realizzazione di cordoli armati, composti da strati alternati di ricorsi in laterizio e sistema
lesioni presenti, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, composito a matrice inorganica FRM (Fabric Reinforced Mortar), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento
in modo da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™
CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del
Per ultimo, soffiatura conclusiva della superficie mediante aria compressa e successiva aspirazione dei detriti. peso netto di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore
caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli
2. Applicazione del sistema di rinforzo. A livello della sommità dei maschi murari costituenti l’edificio, si andrà a posizionare il cordolo; esso sarà per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm.
composto da strati alternati di ricorsi in laterizio e sistema di rinforzo composito che prevede una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO Per l’allettamento delle fasce di tessuto si prevede l’applicazione di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica
pari a 3 – 5 mm, dove si andrà a inglobare il tessuto in fibra di acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600 esercitando un'energica pressione con la naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 –
spatola, successivamente si andrà a realizzare lo strato finale di GEOCALCE® F ANTISISMICO, con spessore pari a 2 – 5 mm. Per garantire una tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette
migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione. Sarà compito del progettista dimensionare lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC
l’eventuale interasse tra un connettore e quello subito adiacente sullo sviluppo lineare del cordolo. La realizzazione del diatono artificiale a fiocco 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe
andrà eseguita con l’inserimento di una fascia di tessuto della gamma GEOSTEEL HARDWIRE™ di opportuna larghezza, in modo da predisporre della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da
all’interno del connettore il numero di trefoli minimi necessari da progetto per attingere alle resistenze di trazione richieste; si avrà cura di sfilacciare 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg
la parte terminale della fascia di tessuto, mediante taglio della rete di supporto, procedendo con un taglio parallelo ai trefoli stessi per una > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
lunghezza pari a quella dello sfiocco che si vuole realizzare sulla muratura, avendo cura di garantire un raggio minimo di sfiocchettatura di cm 10. L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
Terminato il taglio del tessuto si procederà all’arrotolamento della fascia su se stessa, avendo cura di realizzare un cilindro di diametro opportuno a) eventuale preparazione delle superfici poste alla sommità delle pareti, mediante preparazione di un opportuno binario di allettamento planare
rispetto al foro realizzato. Si procederà quindi all’installazione del connettore così realizzato all’interno del foro per tutta l’altezza del cordolo. per accogliere il nuovo cordolo di muratura;
Per consolidare ulteriormente la sommità della parete posta al di sotto del cordolo e garantire una perfetta collaborazione tra muratura e b) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
connettori metallici, si effettuerà un‘iniezione a bassa pressione (minore di 1,5 bar) mediante l’impiego della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL c) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire una
ANTISISMICO, previa bagnatura dei supporti, utilizzando, come foro d’imbocco, quello precedentemente impiegato per l’inserimento del connettore. completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto
Tale lavorazione garantirà non solo l’inghisaggio del connettore ma anche il consolidamento locale della muratura esistente sottostante. alla matrice o al supporto;
d) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
AVVERTENZE eventuali vuoti sottostanti;
Di particolare importanza risulta il ruolo svolto dal connettore a fiocco, che dovrà garantire la connessione completa dei vari strati costituenti il cordolo e) stesura dei ricorsi in laterizio;
e la muratura esistente sottostante. Per garantire al connettore di svolgere questa funzione si consiglia di adottare una lunghezza di ancoraggio f) eventuale ripetizione delle fasi b), c), d) ed e), per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
minima di 50 cm nella muratura sottostante oltre lo spessore del nuovo cordolo armato. g) inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, previa: realizzazione
del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee per l’inserimento del connettore e profondità pari all’altezza del nuovo cordolo e per almeno 50
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma cm all’interno della muratura esistente, con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida,
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding
Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia
nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato
a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La
geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore
acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza
della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Stesura del primo strato di GEOCALCE® F ANTISISMICO e Stesura del secondo strato di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Posa dei ricorsi in laterizio. Realizzazione e preparazione del foro previsto per Inserimento del connettore a fiocco realizzato con tessuto Inghisaggio del connettore con GEOCALCE® FL ANTISISMICO.
posa del tessuto GEOSTEEL G600. l’installazione del connettore a fiocco. GEOSTEEL G600.
106 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 107
MURATURA E PILASTRI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
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Realizzazione fori per il successivo inserimento della parte Applicazione primo mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione delle fasce di tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL Sfiocchettatura parte terminale GEOSTEEL G600 in facciata Installazione di INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. Inghisaggio del tessuto sfiocchettato con GEOCALCE® FL
sfiocchettata di tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. G600. su fascia già installata. ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
tappo in dotazione.
108 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 109
MURATURA E PILASTRI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere alla demolizione e alla rimozione dell’intonaco esistente e di tutte le parti inconsistenti o incoerenti. Rinforzo di pilastri in muratura con placcaggio di confinamento, mediante l'utilizzo di sistema composito a matrice inorganica SRG
Dove si presentino lesioni o lacune della muratura è consigliabile intervenire mediante la ricucitura della tessitura muraria o eventuale iniezione con (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione
malta fluida. Provvedere alla rimozione della polvere dai supporti effettuando un lavaggio con acqua a bassa pressione di tutte le superfici interessate. internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza
Eventuali regolarizzazioni delle superfici, precedentemente consolidate, saranno realizzate con GEOCALCE® F ANTISISMICO geomalta® a base di pura (presagomato in funzione della geometria dell’elemento strutturale mediante impiego di idonea piegatrice certificata), formato da micro-
calce naturale NHL 3.5 e Geolegante®. Eventuale applicazione di fissativo consolidante tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 670 g/
ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. Prima dell’applicazione del m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000
sistema di rinforzo provvedere alla stondatura degli spigoli con raggio di curvatura minimo di 20 mm. MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm =
1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm,
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra impregnato con una geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale,
di acciaio e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguita avendo cura di realizzare dei placcaggi ad inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO
anello intorno alla sezione del pilastro oggetto dell’intervento, con larghezza ed interasse da stabilire a cura di tecnico abilitato, con l’applicazione di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico
di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-
regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600 disposto con le fibre perpendicolari all’asse dell’elemento (presagomato in funzione della geometria malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da
dell’elemento strutturale mediante impiego della PIEGATRICE GEOSTEEL), garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg
esercitando un'energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
primo e secondo strato di matrice. Nei punti di giunzione longitudinale, si procederà a sovrapporre due strati di tessuto in fibra di acciaio per almeno L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
30 cm (in caso di rinforzo a confinamento, eseguita la completa sovrapposizione sul lato corto del pilastro, sarà necessario installare il tessuto sino alla a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
mezzeria del lato lungo). L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® mediante cucitura e/o consolidamento con iniezione di malta fluida e depolverizzazione finale;
F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la b) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. c) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
Quando il rapporto tra i lati del pilastro è maggiore di due, per garantire un migliore effetto di confinamento, procedere con l’applicazione di sistemi di una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
connessione realizzati con GEOSTEEL HARDWIRE™, in abbinamento a INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL, previa adeguata foratura del paramento tessuto alla matrice o al supporto;
murario e inghisando gli stessi mediante GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Se le opere sono a contatto permanente o occasionale con acqua, il ciclo d) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
sopracitato va protetto con ciclo epossidico poliuretanico o con cemento osmotico tipo KERABUILD ECO OSMOCEM, in funzione delle esigenze di eventuali vuoti sottostanti;
cantiere e prescrizioni progettuali. e) eventuale ripetizione delle fasi (c), e (d) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
f) eventuale applicazione di sistemi di connessione realizzati con tessuto in fibra di acciaio conformati in adeguata maniera, in abbinamento
3. Intonacatura. Eventuale intonacatura mediante GEOCALCE® TENACE: intonaco tecnico composito classe M5, a matrice minerale costituito da pura ad iniettore/connettore plastico, previa adeguata foratura del paramento murario e inghisaggio degli stessi con successiva iniezione di malta
calce NHL e Geolegante®, con texture a tecnologia TPI 3D, traspirante, a rischio fessurativo nullo, applicabile anche in alto spessore fino a 30 mm in fluida, nei casi in cui rapporto tra i lati del pilastro sia maggiore di due.
passata unica.
AVVERTENZE
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL
G1200.
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Smussatura degli spigoli e preparazione delle superfici. Indicazione delle zone di tessuto dove effettuare la piegature. Piegatura tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600 e
applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
110 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
1
PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: PULIZIA DELLA SUPERFICIE
DEL PILASTRO, EVENTUALE APPLICAZIONE DI FISSATIVO
CONSOLIDANTE CORTICALE TIPO BIOCALCE® SILICATO
CONSOLIDANTE ED RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE,
EVENTUALE RICOSTRUZIONE DELLA CONTINUITÀ MATERICA
ED EVENTUALE REGOLARIZZAZIONE DELLA SUPERFICIE CON
GEOCALCE® F ANTISISMICO
2
RINFORZO DI PILASTRI IN MURATURA Dopo aver accertato la qualità del substrato ed aver
MEDIANTE CONFINAMENTO CON FASCE DI eventualmente provveduto al ripristino della muratura ammalorata,
può essere opportuno ricorrere ad un ulteriore provvedimento di
TESSUTO IN FIBRA DI ACCIAIO sabbiatura. [...]
GALVANIZZATO UHTSS E GEOMALTA È necessario assicurarsi che parti interessate dal rinforzo con
composito siano perfettamente pulite, rimuovendo da esse
CERTIFICATA EN 998 A BASE DI PURA eventuali polveri, grassi, idrocarburi e tensioattivi.
(CNR - DT 200 R1/2013 §5.8.1.3)*
CALCE IDRAULICA NATURALE NHL 3.5
ARROTONDAMENTO DEGLI SPIGOLI Rc
3
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 111
MURATURA E PILASTRI
1. Preparazione dei supporti. Non sono previste particolari procedure di preparazione dei supporti, rimanendo, tuttavia, a discrezione della D.L. eventuali Rinforzo di pilastri in muratura faccia a vista, mediante confinamento puntuale e cucitura a secco con barre elicoidali certificate EN 845-1
trattamenti di bonifica e consolidamento della muratura. in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previa eventuale trattamento di
ripristino delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX® 10 di Kerakoll
2. Realizzazione del foro pilota. Il rinforzo di pilastri in muratura faccia vista mediante cucitura a secco avverrà mediante la realizzazione di un foro pilota Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 16,2 kN; carico di rottura a taglio > 9,5 kN; modulo elastico > 150 GPa;
di diametro opportuno in funzione della consistenza del supporto e lunghezza pari a tutta la lunghezza della barra elicoidale di cucitura che si dovrà deformazione ultima a rottura 3%; area nominale 15,50 mm2.
installare o allo spessore dell'elemento da rinforzare. L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
a) eventuale trattamento di ripristino e preparazione delle superfici ammalorate;
3. Installazione della barra. Installazione della barra STEEL DRYFIX® 10 all’interno del foro mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. b) realizzazione del foro pilota di diametro opportuno, in funzione della lunghezza della barra e della natura del materiale di supporto;
Montato il mandrino sul trapano a percussione con innesto SDS Plus, si inserisce la barra sul mandrino e in funzione della lunghezza della barra si c) installazione della barra all’interno del foro (numero, profondità di ancoraggio, interassi a cura di tecnico abilitato) mediante apposito
può prevedere l’impiego di prolunghe al fine di ridurre la lunghezza libera di inflessione di quest’ultima. Per supporti molto consistenti e per barre di mandrino – tipo MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12 di Kerakoll Spa – ed eventuale prolunga in funzione della lunghezza della barra;
lunghezza superiore ai 200 mm, si consiglia sempre l’impiego delle prolunghe. Si procede quindi all’infissione della barra sfruttando la sola percussione d) eventuale stuccatura del foro mediante geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale
del trapano e la pressione esercitata manualmente. La barra verrà inserita nel supporto fino alla completa infissione della stessa. Il passo orizzontale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating®
e verticale delle barre dovrà essere determinato da progettista abilitato. Nel caso di colonne circolari si suggerisce la disposizione a raggera, avendo 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
cura di sfalsarle verticalmente di qualche cm. Lo stesso dicasi per colonne quadrate o rettangolari quando il rinforzo viene infisso su lati tra di essi permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
ortogonali. conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di
marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità
4. Stuccatura del foro. Al termine dell’inserimento della barra stuccare con opportuna geomalta® (GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione
ANTISISMICO o BIOCALCE® PIETRA) la parte terminale del foro, in modo da garantire la perfetta sigillatura di quest’ultimo e garantire una perfetta al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
aderenza della barre al substrato anche nella parte iniziale.
5. Controllo qualità sulla tenuta delle barre installate. Per conoscere le prestazioni di aderenza/estrazione delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® su
diversi supporti, si consiglia di effettuare in cantiere prove di pull-out mediante l’apposito estrattore certificato di Kerakoll Spa. Eseguito tale controllo
sarà altresì possibile dimensionare più accuratamente l’intervento.
AVVERTENZE
In caso di murature particolarmente decoese e con nucleo scadente, è possibile associare alla cucitura a secco anche l’iniezione mediante geomalta®
iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO mediante microcannula installata sulla testa della barra.
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, se adottare la barra STEEL DRYFIX® 8 o STEEL DRYFIX® 12 installate utilizzando
l'apposito mandrino.
1 2
Realizzazione del foro pilota. Installazione della barra STEEL DRYFIX® 10 all’interno del
foro mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12.
112 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
FASE I: ESECUZIONE DEL FORO FASE II: INSERIMENTO STEEL DRYFIX® 10 FASE III: STUCCATURA DEL FORO
SUCCESSIVAMENTE SI PROCEDERÀ
ALL'APPLICAZIONE DELLE BARRE
ELICOIDALI STEEL DRYFIX® 10
IMPIEGANDO APPOSITO MANDRINO STEEL
ESEGUIRE IL FORO PILOTA DI DIAMETRO DRYFIX® 10-12 INSTALLATO SU TRAPANO
OPPORTUNO SULLA SUPERFICIE AD INNESTO SDS PLUS; LA BARRA SARÀ STUCCATURA FINALE DEL FORO
UTILIZZANDO UN TRAPANO ROTANTE A INSTALLATA DENTRO AL PREFORO, CON CON GEOCALCE® G ANTISISMICO,
PERCUSSIONE. PERCUSSIONE, FINO AL COMPLETO GEOCALCE® F ANTISISMICO O
PULIRE IL FORO DA EVENTUALI RESIDUI INSERIMENTO DELLA STESSA BIOCALCE® PIETRA
1 2 3
ASSONOMETRIA
CONFINAMENTO PUNTUALE DEL PILASTRO
CON STEEL DRYFIX® 10 Il confinamento di elementi strutturali di muratura [...] può essere realizzato con tessuti, lamine e barre (altrimenti dette tiranti) di FRP. [...]; le barre sono disposte all'interno della colonna per realizzare
cuciture armate opportunamente diffuse.
1 Le cuciture interne vengono realizzate alloggiando le barre di FRP in fori praticati secondo due direzioni ortogonali della sezione trasversale. L'insieme delle barre disposte alla stessa quota secondo
ognuna di tali direzioni forma uno "strato".
Le barre STEEL DRYFIX® , fatta eccezione la possibilità di Le cuciture sono in grado di contrastare le dilatazioni trasversali che nascono nell'elemento strutturale in conseguenza della compressione assiale. Le barre di cucitura sono rese solidali alla muratura
verificarne l'installazione in cantiere, generalmente non possono mediante saturazione del foro con materiale adesivo o per mezzo di sistemi di contrasto alle estremità.
essere progettate per interventi di cucitura su muratura in (CNR - DT 200 R1/2013 § 5.6)
pietrame di elevata consistenza meccanica.
Consolidamento con diatoni artificiali o tirantini antiespulsivi
Nel caso dell'inserimento di diatoni artificiali dotati di una significativa rigidezza a taglio e sufficientemente diffusi, si può applicare a tutti i parametri di resistenza il coefficiente indicato per le murature
originariamente dotate di una buona connessione trasversale; gli elementi di connessione a trazione (tirantini) hanno un effetto significativo solo per la resistenza a compressione (f).
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.5.3.1)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 113
MURATURA E PILASTRI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Non sono previste particolari procedure di preparazione dei supporti, rimanendo, tuttavia, a discrezione della D.L. eventuali Rinforzo di pilastri in muratura faccia a vista, mediante confinamento puntuale con diatoni artificiali realizzati con tessuto unidirezionale in fibra
trattamenti di bonifica e consolidamento della muratura. di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da n micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120- 1/4 2017
fissati su una microrete in fibra di vetro, ricavato da una larghezza di n x cm di tessuto – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche
2. Realizzazione fori. Il rinforzo di maschi murari facciavista mediante installazione di connettori in fibra d’acciaio galvanizzato UHTSS avverrà mediante tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura
la realizzazione di un foro avente diametro e profondità di ancoraggio idonei ad accogliere il successivo materiale di rinforzo: tale foro dovrà essere > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57, con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme
realizzato in prossimità del giunto di malta, provvedendo, contestualmente, alla rimozione della malta in prossimità del foro, al fine di poter poi annegare alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm; il carico di rottura del connettore si ottiene moltiplicando il numero di
gli eventuali trefoli del connettore. L’esecuzione dei fori sulla parete si realizzerà tramite strumenti a rotazione a carotaggio continuo. trefoli compresi nella larghezza del connettore per il carico di rottura caratteristico del singolo trefolo ≥ 1500 N.
L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
3. Preparazione e installazione diatono. La realizzazione del diatono artificiale a fiocco andrà eseguita con l’inserimento di una fascia di tessuto della a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici ammalorate;
gamma GEOSTEEL HARDWIRE™ di opportuna larghezza, in modo da predisporre all’interno del connettore il numero di trefoli minimi necessari da b) realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensione (diametro e profondità) idonea alla natura del successivo connettore, e successiva
progetto per attingere alle resistenze di trazione richieste; si avrà cura di sfilacciare la parte terminale della fascia di tessuto, mediante taglio della rimozione della malta nell’area adiacente al foro realizzato;
rete di supporto, procedendo con un taglio parallelo ai trefoli stessi per una lunghezza pari a quella dello sfiocco che si vuole realizzare sulla muratura, c) confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato,
avendo cura di garantire un raggio minimo di sfiocchettatura di 10 cm. In caso di connettore con sfiocchettatura su entrambi i lati, tale operazione con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica;
dovrà essere realizzata su entrambe le estremità della striscia di fibra opportunamente predisposta. Terminato il taglio del tessuto si procederà d) inserimento del connettore all’interno del foro (numero, profondità di ancoraggio, interassi a cura di tecnico abilitato);
all’arrotolamento della fascia su se stessa, avendo cura di realizzare un cilindro di diametro opportuno rispetto al foro realizzato. Si procederà quindi e) inserire il tassello – tipo INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL di Kerakoll Spa – in polipropilene e fibra di vetro nel diatono in fibra d’acciaio
all’installazione del connettore così realizzato all’interno del foro. galvanizzato in modo da piegare di 90° la parte terminale del fiocco;
f) consolidamento della muratura e collaborazione del connettore mediante iniezione a bassa pressione di geomalta® ad altissima igroscopicità
4. Inserimento tassello. Applicazione dell’INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL in polipropilene armato con fibra di vetro ideale per l’installazione del e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico
fiocco di connessione GEOSTEEL G600 o G1200 e per la successiva iniezione di malte fluide di inghisaggio. 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
5. Inghisaggio diatono. Per consolidare il paramento murario oggetto del rinforzo, e garantire collaborazione con il connettore metallico, è necessario con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
effettuare un‘iniezione a bassa pressione (minore di 1,5 bar) mediante l’impiego della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, previa bagnatura di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1
dei supporti, utilizzando, come foro d’imbocco, l’apposito foro posto sulla testa del tassello. Al termine di questa fase l’INIETTORE&CONNETTORE (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
GEOSTEEL sarà opportunamente sigillato con il tappo in dotazione. 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78);
g) fissaggio dei trefoli “sfiocchettati”, con celatura dell’intero connettore, e contestuale stilatura dei giunti mediante geomalta® ad altissima
6. Intonacatura. Eventuale intonacatura mediante GEOCALCE® TENACE: intonaco tecnico composito classe M5, a matrice minerale costituito da pura igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico
calce NHL e Geolegante®, con texture a tecnologia TPI 3D, traspirante, a rischio fessurativo nullo, applicabile anche in alto spessore fino a 30 mm in in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
passata unica. certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
AVVERTENZE di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
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Esecuzione dei fori sulla parete. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del connettore realizzato con tessuto in fibra Stuccatura finale del connettore con GEOCALCE® F Inghisaggio del diatono mediante Iniezione a bassa pressione Chiusura del foro di iniezione con apposito tappo di chiusura.
d’acciaio GEOSTEEL G600 e tassello in polipropilene. ANTISISMICO. di GEOCALCE® FL ANTISISMICO.
114 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
MURATURA E PILASTRI
®
F
ANTISISMICO (O GEOCALCE® G ANTISISMICO O BIOCALCE®
FASE I: FASE II: PIETRA), PREVIA BAGNATURA DEI SUPPORTI ( IL
CONNETTORE METALLICO SARÀ COMPLETAMENTE
ESECUZIONE INSERIMENTO SISTEMA DI CONNESSIONE NASCOSTO ALL'INTERNO DELLA MURATURA)
DEL FORO GEOSTEEL G600/G1200
4
®
FASE III: FASE IV:
INSERIMENTO INGHISAGGIO REALIZZATO CON 6
INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL GEOCALCE® FL ANTISISMICO
Non è possibile valutare la quantità di miscela iniettata, poichè
questa si estende all'interno dell'apparecchio murario su un'area
molto superiore rispetto a quella del solo connettore. Per
informazioni aggiuntive sulle iniezioni di malta consultare TAV 24.
ASSONOMETRIA
CONFINAMENTO PUNTUALE DEL PILASTRO CON CONNETTORI
A FIOCCO GEOSTEEL G600/G1200
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio Il confinamento di elementi strutturali di muratura [...] può essere realizzato con tessuti, lamine e barre (altrimenti dette tiranti) di FRP. [...]; le barre sono disposte all'interno della colonna per realizzare
murario in pietra, ma lo schema rimane invariato se ci si trova in cuciture armate opportunamente diffuse.
presenza di muratura di laterizio o tufo. Le cuciture interne vengono realizzate alloggiando le barre di FRP in fori praticati secondo due direzioni ortogonali della sezione trasversale. L'insieme delle barre disposte alla stessa quota secondo
In presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare ognuna di tali direzioni forma uno "strato".
un consolidamento mediante iniezioni di malta abbinata Le cuciture sono in grado di contrastare le dilatazioni trasversali che nascono nell'elemento strutturale in conseguenza della compressione assiale. Le barre di cucitura sono rese solidali alla muratura
all'inserimento dei connettori metallici (TAV 24). mediante saturazione del foro con materiale adesivo o per mezzo di sistemi di contrasto alle estremità.
Per informazioni aggiuntive sui connettori meccanici in fibra di (CNR - DT 200 R1/2013 § 5.6)
acciaio galvanizzata GEOSTEEL G600/G1200/G2000 consultare
TAV 25A. Consolidamento con diatoni artificiali o tirantini antiespulsivi
Nel caso dell'inserimento di diatoni artificiali dotati di una significativa rigidezza a taglio e sufficientemente diffusi, si può applicare a tutti i parametri di resistenza il coefficiente indicato per le murature
originariamente dotate di una buona connessione trasversale; gli elementi di connessione a trazione (tirantini) hanno un effetto significativo solo per la resistenza a compressione (f).
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.5.3.1)
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ARCHI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
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Preparazione e pulizia delle superfici. Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
116 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
ARCHI
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 117
ARCHI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere alla demolizione e alla rimozione dell’intonaco esistente (qualora l’operazione sia consentita, non essendo Rinforzo e consolidamento di archi con placcaggio intradossale, mediante l’utilizzo di sistema composito a matrice inorganica SRG
questo vincolato ad alcun limite di salvaguardia), limitatamente all’intradosso dell’arco oggetto dell’intervento, e di tutte le parti inconsistenti o (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione
incoerenti. Dove si presentino lesioni o lacune della muratura è consigliabile intervenire mediante la ricucitura della tessitura muraria. Provvedere internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza,
alla rimozione della polvere dai supporti e inumidire le superfici interessate. Eventuali regolarizzazioni delle superfici, precedentemente consolidate, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di
saranno realizzate con GEOCALCE® F ANTISISMICO geomalta® a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante®. Eventuale applicazione di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore
fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2;
preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del
nastro = 0,084 mm, impregnato con una geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE®
fibra di acciaio e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguita, avendo cura di realizzare una fascia F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
intradossale lungo la curva direttrice dell’arco, di larghezza da stabilire a cura di tecnico abilitato, con l’applicazione di una prima mano di GEOCALCE® batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a
garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello strato di matrice, esercitando un'energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0
fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. Il tessuto dovrà essere disposto in fasce parallele N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
alla direttrice dell’arco. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm), sempre realizzata con GEOCALCE® F a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la mediante cucitura;
posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
G600/G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista d) con malta ancora fresca, procedere alla posa, del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
tessuto alla matrice o al supporto;
AVVERTENZE e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma eventuali vuoti sottostanti;
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
g) inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, da installarsi ogni
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL 30 – 40 cm lungo lo sviluppo di installazione della fascia, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del
G1200. successivo connettore, confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in
fibra d’acciaio, inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima
igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale,
intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa
– caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino
(Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di
CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2),
reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2
(EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Esecuzione dei fori per ancoraggio e sistemi di connessione. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Inserimento dei diatoni artificiali ottenuti con GEOSTEEL Inghisaggio degli ancoraggi e dei connettori con GEOCALCE®
G600/G1200. FL ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
tappo di chiusura.
118 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
ARCHI
PROSPETTO
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
SISTEMI DI RINFORZO ALL'INTRADOSSO CON 5
FASCE DI GEOSTEEL G600/G1200
Si consiglia una lunghezza di ancoraggio pari ad un minimo di
30 cm.
ASSONOMETRIA
RINFORZO INTRADOSSALE DELL'ARCO 5
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 119
ARCHI
1. Preparazione dei supporti. Non sono previste particolari procedure di preparazione dei supporti, rimanendo, tuttavia, a discrezione della D.L. eventuali Rinforzo e consolidamento di archi, mediante confinamento puntuale e cucitura a secco intradossale con barre elicoidali certificate
trattamenti propedeutici della muratura, come la demolizione e rimozione dell’intonaco, se necessario. EN 845-1 in acciaio Inox AISI 304 - AISI 316, provviste di marcatura CE, in apposito foro pilota nell’elemento strutturale, previa eventuale
trattamento di ripristino delle superfici ammalorate, fornite e poste in opera mediante apposito mandrino a percussione, – tipo STEEL DRYFIX®
2. Realizzazione del foro pilota. Il rinforzo di archi mediante cucitura a secco intradossale avverrà mediante la realizzazione di un foro pilota di diametro 10 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: carico di rottura a trazione > 16,2 kN; carico di rottura a taglio > 9,5 kN; modulo elastico
opportuno in funzione della consistenza del supporto e lunghezza possibilmente pari a tutta la lunghezza della barra elicoidale di cucitura che si dovrà > 150 GPa; deformazione ultima a rottura 3%; area nominale 15,50 mm2.
installare. L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
a) eventuale trattamento di ripristino e preparazione delle superfici ammalorate;
3. Installazione della barra. Installazione della barra STEEL DRYFIX® 10 all’interno del foro mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12. b) realizzazione del foro pilota di diametro opportuno in funzione della lunghezza della barra e della natura del materiale di supporto;
Montato il mandrino sul trapano a percussione con innesto SDS Plus, si inserisce la barra sul mandrino e in funzione della lunghezza della barra si c) installazione della barra all’interno del foro (numero, profondità di ancoraggio, interassi a cura di tecnico abilitato) mediante apposito
può prevedere l’impiego di prolunghe al fine di ridurre la lunghezza libera di inflessione di quest’ultima. Per supporti molto consistenti e per barre di mandrino – tipo MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12 di Kerakoll Spa – ed eventuale prolunga in funzione della lunghezza della barra;
lunghezza superiore ai 200 mm, si consiglia sempre l’impiego delle prolunghe. Si procede quindi all’infissione della barra sfruttando la sola percussione d) stuccatura del foro mediante geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e
del trapano e la pressione esercitata manualmente. La barra verrà inserita nel supporto fino alla completa infissione della stessa. Il passo delle barre Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo
lungo la direttrice dell’arco dovrà essere determinato da progettista abilitato. GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di
4. Stuccatura del foro. Al termine dell’inserimento della barra stuccare con opportuna geomalta® (GEOCALCE® G ANTISISMICO o GEOCALCE® F VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è
ANTISISMICO o BIOCALCE® PIETRA) la parte terminale del foro, in modo da garantire la perfetta sigillatura di quest’ultimo e garantire una perfetta provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1
aderenza della barre al substrato anche nella parte iniziale. (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
5. Controllo qualità sulla tenuta delle barre installate. Per conoscere le prestazioni di aderenza/estrazione delle barre elicoidali STEEL DRYFIX® su
diversi supporti, si consiglia di effettuare in cantiere prove di pull-out mediante l’apposito estrattore certificato di Kerakoll Spa. Eseguito tale controllo
sarà altresì possibile dimensionare più accuratamente l’intervento.
AVVERTENZE
In caso di murature particolarmente decoese e con nucleo scadente, è possibile associare alla cucitura a secco anche l’iniezione mediante geomalta®
iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO mediante microcannula installata sulla testa della barra.
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, se adottare la barra STEEL DRYFIX® 8 o STEEL DRYFIX® 12 installate utilizzando
l'apposito mandrino.
1 2
Realizzazione del foro pilota. Installazione della barra STEEL DRYFIX® 10 all’interno del
foro mediante apposito MANDRINO STEEL DRYFIX® 10-12.
120 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
ARCHI
1
RINFORZO E CONSOLIDAMENTO DI ARCHI
MEDIANTE CUCITURA A SECCO
INTRADOSSALE CON BARRE ELICOIDALI
CERTIFICATE EN 845 IN ACCIAIO INOX AISI
304 - AISI 316 UTILIZZO DELL'ESTRATTORE BARRE ELICOIDALI STEEL DRYFIX® 10 INSERITE A SECCO
CERTIFICATO DI KERAKOLL SPA PER LE 1
PROVE PULL-OUT IN CANTIERE PER LA
VERIFICA DELLA TENUTA DELLE BARRE Le barre sono disponibili in differenti diametri e lunghezze: sarà
ESISTENTI cura del progettista dimensionare l'intervento, l'eventuale
profondità di ancoraggio, l'interasse, sia orizzontale che verticale
tra le singole barre e lo sviluppo all'interno della muratura da
decidere in funzione della natura del supporto e delle necessità
statiche da ottenere.
ESTRATTORE CERTIFICATO DI
PROSPETTO KERAKOLL SPA IN OPERA
SISTEMI DI RINFORZO ALL'INTRADOSSO CON
BARRE ELICOIDALI STEEL DRYFIX® 10
FASE I: ESECUZIONE DEL FORO FASE II: INSERIMENTO STEEL DRYFIX® FASE III: OCCLUSIONE FORO
SUCCESSIVAMENTE SI PROCEDERÀ
ALL'APPLICAZIONE DELLA BARRA
ELICOIDALE STEEL DRYFIX® 10
IMPIEGANDO APPOSITO MANDRINO
ESEGUIRE IL FORO PILOTA DI DIAMETRO STEEL DRYFIX® 10-12 INSTALLATO SU
OPPORTUNO SULLA SUPERFICIE TRAPANO AD INNESTO SDS PLUS; LA STUCCATURA FINALE DEL FORO
UTILIZZANDO UN TRAPANO ROTANTE A BARRA SARÀ INSTALLATA DENTRO AL CON GEOCALCE® G ANTISISMICO,
PERCUSSIONE. PULIRE IL FORO DA PREFORO, CON PERCUSSIONE FINO AL GEOCALCE® F ANTISISMICO O
EVENTUALI RESIDUI COMPLETO INSERIMENTO DELLA STESSA BIOCALCE® PIETRA
1 2 3
ASSONOMETRIA
RINFORZO PUNTUALE DELL'ARCO
Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature.
Le barre STEEL DRYFIX® , fatta eccezione la possibilità di La posizione ottimale dei tiranti e al di sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti
verificarne l'installazione in cantiere, generalmente non possono all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata.
essere progettate per interventi di cucitura su murature in
pietrame di elevata consistenza meccanica.
PIANTA B - B' Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione) e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e
ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
SISTEMI DI RINFORZO ALL'INTRADOSSO CON La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere
BARRE ELICOIDALI STEEL DRYFIX® 10 adeguatamente valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 121
ARCHI
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Non sono previste particolari procedure di preparazione dei supporti, rimanendo, tuttavia, a discrezione della D.L. eventuali Rinforzo e consolidamento di archi, mediante cucitura intradossale con connettori realizzati con diatoni artificiali realizzati con tessuto
trattamenti di bonifica e consolidamento della muratura, come la demolizione e rimozione puntuale dell’intonaco, se necessario. unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, formato da n micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4
2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, ricavato da una larghezza di n x cm di tessuto – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche
2. Realizzazione fori. Il rinforzo di archi murari facciavista mediante installazione di connettore in fibra d’acciaio galvanizzato UHTSS avverrà mediante tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura
la realizzazione di un foro avente diametro e profondità di ancoraggio idonei ad accogliere il successivo materiale di rinforzo: tale foro dovrà essere > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57, con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme
realizzato in prossimità del giunto di malta, provvedendo, contestualmente, alla rimozione della malta in prossimità del foro, al fine di poter poi annegare alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm; il carico di rottura del connettore si ottiene moltiplicando il numero di
gli eventuali trefoli del connettore. L’esecuzione dei fori sulla parete si realizzerà tramite strumenti a rotazione a carotaggio continuo. trefoli compresi nella larghezza del connettore per il carico di rottura caratteristico del singolo trefolo ≥ 1500 N.
L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
3. Preparazione e installazione diatono. La realizzazione del diatono artificiale a fiocco andrà eseguita con l’inserimento di una fascia di tessuto della a) eventuale trattamento di ripristino delle superfici ammalorate;
gamma GEOSTEEL HARDWIRE™ di opportuna larghezza, in modo da predisporre all’interno del connettore il numero di trefoli minimi necessari da b) realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensione (diametro e profondità) idonea alla natura del successivo connettore, e successiva
progetto per attingere alle resistenze di trazione richieste; si avrà cura di sfilacciare la parte terminale della fascia di tessuto, mediante taglio della rimozione della malta nell’area adiacente al foro realizzato;
rete di supporto, procedendo con un taglio parallelo ai trefoli stessi per una lunghezza pari a quella dello sfiocco che si vuole realizzare sulla muratura, c) confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato,
avendo cura di garantire un raggio minimo di sfiocchettatura di cm 10. Terminato il taglio del tessuto si procederà all’arrotolamento della fascia su se con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica;
stessa, avendo cura di realizzare un cilindro di diametro opportuno rispetto al foro realizzato. Si procederà quindi all’installazione del connettore così d) inserimento del connettore all’interno del foro (numero, profondità di ancoraggio, interassi a cura di tecnico abilitato);
realizzato all’interno del foro. e) inserire il tassello – tipo INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL di Kerakoll Spa – in polipropilene e fibra di vetro nel diatono in acciaio in modo
da piegare di 90° la parte terminale del fiocco;
4. Inserimento tassello. Applicazione dell’INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL in polipropilene armato con fibra di vetro ideale per l’installazione del f) consolidamento della muratura e collaborazione del connettore mediante iniezione a bassa pressione di geomalta® ad altissima igroscopicità
fiocco di connessione GEOSTEEL G600 o G1200 e per la successiva iniezione di malte fluide di inghisaggio. e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico
0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
5. Inghisaggio diatono. Per consolidare il paramento murario oggetto del rinforzo, e garantire collaborazione con il connettore metallico, è necessario certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
effettuare un‘iniezione a bassa pressione (minore di 1,5 bar) mediante l’impiego della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, previa bagnatura con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
dei supporti, utilizzando, come foro d’imbocco, l’apposito foro posto sulla testa del tassello. Al termine di questa fase l’INIETTORE&CONNETTORE di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1
GEOSTEEL sarà opportunamente sigillato con il tappo in dotazione. Successiva applicazione finale di GEOCALCE® F ANTISISMICO per inglobare il (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
rinforzo. 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78);
g) fissaggio dei trefoli “sfiocchettati”, con celatura dell’intero connettore, e contestuale stilatura dei giunti mediante geomalta® ad altissima
AVVERTENZE igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC
(EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg
≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
1 2 3 4 5 6
Realizzazione dei fori per il successivo inserimento dei Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Inserimento dei diatoni artificiali a fiocco in fibra d’acciaio Inserimento di tassello in propilene e fibra di vetro armato Inghisaggio dei diatoni con GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Chiusura del foro di iniezione con apposito tappo di chiusura.
connettori. GEOSTEEL G600/G1200. INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL.
122 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
ARCHI
®
F ,
PREVIA BAGNATURA DEI SUPPORTI (IL CONNETTORE
METALLICO SARÀ COMPLETAMENTE NASCOSTO ALL'INTERNO
DELLA MURATURA); NEL CASO IN CUI, INVECE, È PREVISTA
L'INTONACATURA DELL'ARCO, GEOCALCE® F
FASE IV: INGHISAGGIO GEOCALCE® FL ANTISISMICO SARÀ IMPIEGATA PER PLACCARE LA "SFIOCCHETTATURA"
3-6 2 1 DEL CONNETTORE, SENZA LA NECESSITÀ DI INSERIRE I
INIEZIONE DI MALTA COLABILE GEOCALCE® FL ANTISISMICO PER
RELATIVI TREFOLI ALL'INTERNO DEI GIUNTI
INGHISARE I CONNETTORI MECCANICI. L'INIEZIONE AVVIENE
PRECEDENTEMENTE SCARIFICATI
TRAMITE L'APPOSITO FORO DEL TASSELLO CHE VERRÀ
SUCCESSIVAMENTE SIGILLATO CON IL TAPPO IN DOTAZIONE 5
ASSONOMETRIA
RINFORZO PUNTUALE DELL'ARCO
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 123
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti, con conseguente pulizia della superficie Rinforzo di volta a botte mediante placcaggio estradossale con fasce di fibra in acciaio galvanizzato, con l’utilizzo di sistema composito
di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE
sia intradossale, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato
da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con successiva aspirazione Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in
dei detriti e umidificazione delle superfici. In caso di intradosso affrescato applicare in alternativa fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro:
SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un
CONSOLIDANTE. trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832;
spessore equivalente del nastro = 0,084 mm, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra di acciaio e naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating®
malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo quanto 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del tecnico permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di
di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità
applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione
strato di matrice, esercitando un'energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre a) svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale sia in quella intradossale
realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi verranno sigillate e rincocciate con scaglie di materiale idoneo allettate con la geomalta®;
al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali e umidificazione delle superfici o in alternativa posa di
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà sempre all’ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio nelle fissativo consolidante corticale;
zone di rinfianco generalmente poste subito sopra il piano di imposta della volta avendo cura di “sfilacciare” la parte terminale della fascia in fibra di c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
acciaio GEOSTEEL G600, realizzando un numero di “code” cilindriche in continuità e garantendo così un ancoraggio continuo, cercando di rimanere il d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
più possibile tangente alla direttrice della volta. Si suggerisce di effettuare tali "code" inghisando porzioni di fascia con una larghezza non superiore a una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
10 cm, previa realizzazione del foro. Infine si procederà con la colatura della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, previa bagnatura del tessuto alla matrice o al supporto;
foro, al fine di creare perfetta collaborazione tra il tessuto di rinforzo e il supporto in muratura. È possibile prolungare la lunghezza d’ancoraggio per e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
tutto lo spessore del rinfianco e della muratura perimetrale, collegando il rinforzo dell’arco con le eventuali fasce di piano. eventuali vuoti sottostanti;
f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
AVVERTENZE g) ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio all’interno del supporto, procedendo alla preventiva foratura dei supporti,
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL arrotolamento delle estremità del tessuto in acciaio al fine di inserire tali code all’interno dei fori precedentemente realizzati con colatura
G1200. finale di una geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale
NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE®
FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a
28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
1 2 3 4 5
Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
124 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
1
PREPARAZIONE DEL SUBSTRATO: PULIZIA DELLA SUPERFICIE
DI ESTRADOSSO DELLA VOLTA, EVENTUALE APPLICAZIONE DI
FISSATIVO CONSOLIDANTE CORTICALE TIPO BIOCALCE®
SILICATO CONSOLIDANTE O RASOBUILD® ECO
CONSOLIDANTE, EVENTUALE RICOSTRUZIONE DELLA
CONTINUITÀ MATERICA ED EVENTUALE REGOLARIZZAZIONE
Per ogni foro si consideri DELLA SUPERFICIE CON GEOCALCE® F ANTISISMICO
RINFORZO E CONSOLIDAMENTO DI VOLTE A una larghezza massima di 2
BOTTE MEDIANTE PLACCAGGIO 1 10 cm di fascia.
Dopo aver accertato la qualità del substrato ed aver eventualmente
ESTRADOSSALE CON FASCE IN FIBRA DI 2
provveduto al ripristino della muratura ammalorata, può essere
opportuno ricorrere ad un ulteriore provvedimento di sabbiatura.
ACCIAIO GALVANIZZATO UHTSS E 6 [...]
GEOMALTA CERTIFICATA EN 998 A BASE DI 4 È necessario assicurarsi che parti interessate dal rinforzo con
composito siano perfettamente pulite, rimuovendo da esse
PURA CALCE IDRAULICA NATURALE NHL 3.5 eventuali polveri, grassi, idrocarburi e tensioattivi.
(CNR - DT 200 R1/2013 §5.8.1.3)*
7
STESURA SUL SUPPORTO DI UNO SPESSORE MEDIO DI 3-5 mm
DI GEOCALCE® F ANTISISMICO PER APPLICARE ED INGLOBARE
IL TESSUTO DI RINFORZO
3
TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 DISPOSTO IN FASCE
PARALLELE ALLA DIRETTRICE DELLA VOLTA
4
a
a PASSO DEI RINFORZI Pf
5
b Al fine di assicurare la compattezza del sistema strutturale è
b opportuno predisporre anche rinforzi longitudinali lungo la direzione
delle generatrici della volta. La densità del rinforzo deve essere
adeguata a preservare la diffusione dell' effetto di rinforzo su tutta
ANCORAGGIO DEL RINFORZO DELLA VOLTA CON FASCE DI la muratura costituente la volta, e pertanto è bene che l'interasse
TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 INGHISATE CON tra i rinforzi risponda alla seguente relazione:
GEOCALCE® FL ANTISISMICO. pf≤3t+bf dove:
SE NECESSARIO È POSSIBILE ANCORARE LA FASCIA USANDO - t è lo spessore della volta
L'APPOSITO INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL (TAV 25A) - bf è la larghezza dei rinforzi adottati.
SEZIONE A-A' a (CNR - DT 215/2018 §4.5.2)
SISTEMI DI RINFORZO ALL'ESTRADOSSO CON FASCIA DI PIANO IN TESSUTO GEOSTEEL HARDWIRETM
FASCE DI GEOSTEEL G600/G1200 ALLETTATA CON GEOCALCE® F ANTISISMICO
b TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 DISPOSTO IN FASCE
PARALLELE ALLA GENERATRICE DELLA VOLTA
È possibile prolungare la lunghezza di ancoraggio per tutta la 6
larghezza del muro e collegare il rinforzo della volta con le
eventuali fasce di piano. Per le soluzioni di queste ultime con Rinforzi longitudinali, disposti lungo le generatrici, hanno una
GEOSTEEL HARDWIRETM ed i particolari di ancoraggio funzione di cucitura tra gli archi ideali della volta a botte e possono
consultare TAV 28. contribuire, se adeguatamente posizionati, ad impedire la
formazione di meccanismi lungo lo sviluppo longitudinale della
volta. Tale azione può risultare rilevante in presenza di azioni
orizzontali.
Si consiglia di disporre lungo le generatrici della volta una quantità
di rinforzo per unità di area pari al 10% di quella disposta lungo la
direttrice. La predetta percentuale deve essere innalzata fino al
25% in zona sismica.
(CNR - DT 200 R1/2013 § 5.5.2)*
a
Nonostante non sia strettamente necessario, è consigliabile
comunque prevedere ulteriori fasce di rinforzo longitudinali disposte
all'altezza delle reni della volta. In caso di volte con luci molto
ampie, è auspicabile evitare che l'interasse tra queste fasce superi
1 b 1 m. Nei punti di giunzione, si sovrappongano i due tessuti in fibra
per almeno 30 cm.
3
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
4 7
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 125
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1 2 3 4 5 6
Esecuzione dei fori per ancoraggio e sistemi di connessione. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Inserimento dei diatoni artificiali ottenuti con GEOSTEEL Inghisaggio degli ancoraggi e dei connettori con GEOCALCE®
G600/G1200. FL ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
tappo di chiusura.
126 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
7
1
Si auspicano lunghezze di ancoraggio pari ad un minimo di 30 cm
3
CONNETTORI MECCANICI A FIOCCO GEOSTEEL G600 O
4 FASE III: FASE IV: GEOSTEEL G1200
INSERIMENTO INIETTORE& INGHISAGGIO REALIZZATO CON 8
CONNETTORE GEOSTEEL GEOCALCE® FL ANTISISMICO Per i sistemi di rinforzo posti all'intradosso è consigliabile prevedere
connettori meccanici a fiocco GEOSTEEL G600/G1200 per evitare
9 fenomeni di peeling. Si consiglia un passo tra i connettori di 40 cm.
Consultare TAV 37 per dettagli più approfonditi sulle modalità di
montaggio dei connettori.
6
RASATURA FINALE PROTETTIVA CON GEOCALCE® F
ANTISISMICO (SPESSORE MEDIO 2-5 mm), PER INGLOBARE IL
RINFORZO E CHIUDERE EVENTUALI VUOTI. È NECESSARIO
GARANTIRE LA CONTEMPORANEA MATURAZIONE DELLO
ASSONOMETRIA STRATO INIZIALE E DI QUELLO FINALE CHE VA QUINDI
RINFORZO INTRADOSSALE DELLA VOLTA A BOTTE APPLICATO QUANDO IL PRECENDENTE È ANCORA UMIDO
9
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 127
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1 2 3 4 5 6
Esecuzione dei fori per l’installazione dei sistemi Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Inserimento di tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600/G1200 Installazione di Tassello in polipropilene e fibra di vetro
d’ancoraggio. GRID. e del tassello in polipropilene all’interno del foro realizzato per armato INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL.
ancorare il rinforzo della volta con le eventuali fasce di piano.
128 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
SEZIONE A-A'
LUNGHEZZA DI SOVRAPPOSIZIONE Ls
SISTEMI DI RINFORZO ALL'ESTRADOSSO CON 5
RETE DIFFUSA GEOSTEEL GRID 200/400 O
La rete in fibra naturale di basalto ed acciaio inox GEOSTEEL
RINFORZO ARV 100 GRID 200/400 è disponibile in rotoli di larghezza 1 m. Per il
montaggio si consiglia una lunghezza di sovrapposizione pari ad
a a almeno 20 cm.
b b
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
6
1
FASCIA DI PIANO IN TESSUTO GEOSTEEL HARDWIRETM CONNETTORI MECCANICI A FIOCCO GEOSTEEL G600 O
ALLETTATA CON GEOCALCE® F ANTISISMICO GEOSTEEL G1200
3 b 8
È possibile prolungare la lunghezza di ancoraggio per tutta la
larghezza del muro e collegare il rinforzo della volta con le
eventuali fasce di piano. Per le soluzioni di queste ultime con AL TERMINE DELLA POSA DELLA RETE SI PROCEDERA'
4 GEOSTEEL HARDWIRETM ed i particolari di ancoraggio IMMEDIATAMENTE, FRESCO SU FRESCO, ALLA
consultare TAV 28. REALIZZAZIONE DEL SECONDO STRATO DI GEOCALCE® F
ANTISISMICO IN SPESSORE MEDIO DI CIRCA 2-5 mm FINO A
5 COMPLETA COPERTURA DELLA RETE DI RINFORZO
9
9
ASSONOMETRIA
RINFORZO ESTRADOSSALE DELLA VOLTA A BOTTE Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature. La posizione ottimale dei tiranti e al di
sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia
e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata. Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione)
e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere adeguatamente
murario in pietra con volta in laterizio, lo schema rimane invariato valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
se ci si trova in presenza di muratura di pietra, laterizio o tufo. In Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare un (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
intervento combinato mediante iniezioni di malta (TAV 24).
Rinforzo di volte e archi
Volte ed archi murari possono essere rinforzati applicando gli FRCM sia al loro estradosso che all'intradosso. In entrambi i casi l'obiettivo è quello di sopperire alla mancanza di
resistenza a trazione dell'apparecchio murario contrastando l'apertura di cerniere. Il rinforzo può essere disposto in modo continuo o per fasce, e può essere collegato alle murature
PIANTA d'ambito e alla volta stessa oltre che per adesione, con particolari connettori. [...] La possibilità di conferire un comportamento duttile al sistema a livello strutturale si traduce in un
SISTEMI DI RINFORZO ALL'ESTRADOSSO CON aumento della capacità resistente e in un miglioramento qualitativo complessivo, tenendo presente della necessità di un affidabile modello di verifica della integrità del rinforzo e
della connessione rinforzo-struttura.
RETE DIFFUSA GEOSTEEL GRID 200/400 O (CNR - DT 215/2018 §2.1.2.2 - §4.5)
RINFORZO ARV 100
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 129
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1 2 3 4 5 6
Realizzazione dei fori per il successivo inserimento dei Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Taglio della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL GRID Installazione e stuccature di diatono artificiale ottenuto Inghisaggio dei sistemi di connesione con GEOCALCE® FL
connettori. GRID. per il successivo inserimento di diatoni artificiali. con GEOSTEEL G600/G1200 e INIETTORE&CONNETTORE ANTISISMICO.
GEOSTEEL.
130 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
6
4
AL TERMINE DELLA POSA DELLA RETE SI PROCEDERÀ
5 IMMEDIATAMENTE, FRESCO SU FRESCO, ALLA REALIZZAZIONE
DEL SECONDO STRATO DI GEOCALCE® F ANTISISMICO IN
SPESSORE MEDIO DI CIRCA 2-5 mm FINO A COMPLETA
8 COPERTURA DELLA RETE DI RINFORZO
8
ASSONOMETRIA
RINFORZO INTRADOSSALE DELLA VOLTA A BOTTE
Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature. La posizione ottimale dei tiranti e al di
sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata. Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione)
murario in pietra con volta in laterizio, lo schema rimane invariato e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
se ci si trova in presenza di muratura di pietra, laterizio o tufo. In La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere adeguatamente
presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare un valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
intervento combinato mediante iniezioni di malta (TAV 24). Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 131
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, con conseguente pulizia della Rinforzo di volta a crociera mediante placcaggio estradossale con fasce di fibra in acciaio galvanizzato, con l’utilizzo di sistema composito
superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni presenti sia nella parte a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE
estradossale sia intradossale, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato
esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in
successiva aspirazione dei detriti e umidificazione delle superfici. In caso di intradosso affrescato applicare fissativo consolidante corticale fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro:
tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un
RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832;
spessore equivalente del nastro = 0,084 mm, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra di acciaio e naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating®
malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo quanto 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del tecnico permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di
di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità
applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione
strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre a) svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale sia in quella intradossale
realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi verranno sigillate e rincocciate con scaglie di materiale idoneo allettate con la geomalta®;
al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali e umidificazione delle superfici o in alternativa posa di
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà sempre all’ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio nelle fissativo consolidante corticale;
zone di rinfianco generalmente poste subito sopra il piano di imposta della volta, avendo cura di “sfilacciare” la parte terminale della fascia in fibra di c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
acciaio GEOSTEEL G600, realizzando un numero di “code” cilindriche in continuità dalla fascia e garantendo così un ancoraggio continuo, cercando di d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
rimanere il più possibile tangente alla direttrice della volta. Si suggerisce di effettuare tali "code" inghisando porzioni di fascia con una larghezza non una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
superiore a 10 cm, previa realizzazione del foro. Infine si procederà con la colatura della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, previa tessuto alla matrice o al supporto;
bagnatura del foro, al fine di creare perfetta collaborazione tra il tessuto di rinforzo e il supporto in muratura. È possibile prolungare la lunghezza e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
d’ancoraggio per tutta lo spessore del rinfianco di muratura perimetrale e collegare il rinforzo della volta con le eventuali fasce di piano. eventuali vuoti sottostanti;
f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
AVVERTENZE g) ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio all’interno del supporto, procedendo alla preventiva foratura dei supporti,
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con arrotolamento delle estremità del tessuto in acciaio al fine di inserire tali code all’interno dei fori precedentemente realizzati con colatura
GEOSTEEL G1200. finale di una geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale
NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE®
FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a
28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
1 2 3 4 5
Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
132 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
ANCORAGGIO DEL RINFORZO DELLA VOLTA CON FASCE DI STESURA SUL SUPPORTO DI UNO SPESSORE MEDIO DI 3-5 mm
TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 INGHISATE CON GEOCALCE® DI GEOCALCE® F ANTISISMICO PER APPLICARE ED
FL ANTISISMICO. INGLOBARE IL TESSUTO DI RINFORZO
SE NECESSARIO È POSSIBILE ANCORARE LA FASCIA USANDO
3
SEZIONE A-A' L'APPOSITO INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL (TAV 25A).
a
SISTEMI DI RINFORZO ALL'ESTRADOSSO CON TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 DISPOSTO
FASCIA DI PIANO IN TESSUTO GEOSTEEL HARDWIRETM
FASCE DI GEOSTEEL G600/G1200 ALLETTATA CON GEOCALCE® F ANTISISMICO ALL'ESTRADOSSO IN FASCE PARALLELE ALLE UNGHIE DELLA
b VOLTA A CROCIERA E LUNGO LE NERVATURE
4
È possibile prolungare la lunghezza di ancoraggio per tutta la
larghezza del muro e collegare il rinforzo della volta con le
eventuali fasce di piano. Per le soluzioni di queste ultime con LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
GEOSTEEL HARDWIRETM ed i particolari di ancoraggio 5
consultare TAV 28.
3
TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 IN FIBRA DI
4 ACCIAIO GALVANIZZATO DISPOSTO
SUPERIORMENTE AI FRENELLI IN LATERIZIO ATTI
A CREARE UNA "TRAVE ARMATA AD ARCO"
a
6 FRENELLI IN LATERIZIO DISPOSTI IN ASSE ALLE
FASCE DI RINFORZO
b
ASSONOMETRIA
RINFORZO ESTRADOSSALE DELLA VOLTA A CROCIERA
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 133
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti. Sulla superficie intradossale della volta Rinforzo di volta a crociera con placcaggio intradossale di fasce di fibra in acciaio galvanizzato, sistema composito a matrice inorganica SRG
rimuovere completamente residui di precedenti lavorazioni che possano pregiudicare l’adesione, pulire la superficie sino alla messa a nudo degli (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione
elementi strutturali; eventuali lesioni presenti sia nella parte intradossale sia estradossale andranno sigillati e rincocciati con scaglie di materiale internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima resistenza,
idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra di
estetica. Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore caratteristico
CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm
= 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del nastro = 0,084 mm,
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale,
di acciaio e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO
quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico
tecnico abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
quantità di materiale sufficiente (spessore minimo 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento del malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a
nastro nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0
così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. Il tessuto dovrà essere disposto seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di mediante cucitura;
fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
G600 o G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
tessuto alla matrice o al supporto;
AVVERTENZE e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
Consultare TAV25 A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma eventuali vuoti sottostanti;
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
g) inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, da installarsi ogni
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL 30 – 40 cm lungo lo sviluppo di installazione della fascia, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del
G1200. successivo connettore, confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in
fibra d’acciaio, inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima
igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale,
intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa
– caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino
(Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤
250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione
al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11),
modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
1 2 3 4 5 6
Esecuzione dei fori per ancoraggio e sistemi di connessione. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Inserimento dei diatoni artificiali ottenuti con GEOSTEEL Inghisaggio degli ancoraggi e dei connettori con GEOCALCE®
G600/G1200. FL ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
tappo di chiusura.
134 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
a
a
STESURA SUL SUPPORTO DI UNO SPESSORE MEDIO DI 3-5 mm
b b DI GEOCALCE® F ANTISISMICO PER APPLICARE ED INGLOBARE
5 IL TESSUTO DI RINFORZO
3
ANCORAGGIO DEL RINFORZO DELLA VOLTA CON CONNETTORI
GEOSTEEL G600/G1200 INGHISATI CON GEOCALCE® FL
ANTISISMICO. TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 DISPOSTO
ALL'ESTRADOSSO IN FASCE PARALLELE ALLE UNGHIE DELLA
SE NECESSARIO È POSSIBILE ANCORARE LA FASCIA USANDO
VOLTA A CROCIERA E LUNGO LE NERVATURE
L'APPOSITO INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL (TAV 25A) 4
SEZIONE A-A' a
SISTEMI DI RINFORZO ALL'INTRADOSSO CON FASCIA DI PIANO IN TESSUTO GEOSTEEL HARDWIRE TM
ASSONOMETRIA
RINFORZO INTRADOSSALE DELLA VOLTA A CROCIERA
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 135
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1 2 3 4 5 6
Esecuzione dei fori per l’installazione dei sistemi Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Inserimento di tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600/G1200 Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL
d’ancoraggio. GRID. e del tassello in polipropilene all’interno del foro realizzato per ANTISISMICO.
ancorare il rinforzo della volta con le eventuali fasce di piano.
136 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
b b
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
6
ANCORAGGIO DEL RINFORZO DELLA VOLTA CON CONNETTORI Si auspicano lunghezze di ancoraggio pari ad un minimo di 30 cm
GEOSTEEL G600/G1200 INGHISATI CON GEOCALCE® FL
ANTISISMICO.
SE NECESSARIO È POSSIBILE ANCORARE LA FASCIA USANDO
L'APPOSITO INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL (TAV 25A)
a
LUNGHEZZA DI SOVRAPPOSIZIONE DELL'ANCORAGGIO Ls
7
FASCIA DI PIANO IN TESSUTO GEOSTEEL HARDWIRETM
ALLETTATA CON GEOCALCE® F ANTISISMICO CONNETTORI MECCANICI A FIOCCO GEOSTEEL G600 O
8 b
GEOSTEEL G1200
È possibile prolungare la lunghezza di ancoraggio per tutta la 8
1 larghezza del muro e collegare il rinforzo della volta con le
eventuali fasce di piano. Per le soluzioni di queste ultime con
3 GEOSTEEL HARDWIRETM ed i particolari di ancoraggio AL TERMINE DELLA POSA DELLA RETE SI PROCEDERÀ
consultare TAV 28. IMMEDIATAMENTE, FRESCO SU FRESCO, ALLA
REALIZZAZIONE DEL SECONDO STRATO DI GEOCALCE® F
ANTISISMICO IN SPESSORE MEDIO DI CIRCA 2-5 mm FINO A
COMPLETA COPERTURA DELLA RETE DI RINFORZO
4 9
9
ASSONOMETRIA
Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
RINFORZO ESTRADOSSALE DELLA VOLTA A CROCIERA L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature. La posizione ottimale dei tiranti e al di
sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia
e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata. Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione)
e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere adeguatamente
murario in pietra con volta in laterizio, lo schema rimane invariato valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
se ci si trova in presenza di muratura di pietra, laterizio o tufo. In Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare un (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
intervento combinato mediante iniezioni di malta (TAV 24).
Rinforzo di volte e archi
Volte ed archi murari possono essere rinforzati applicando gli FRCM sia al loro estradosso che all'intradosso. In entrambi i casi l'obiettivo è quello di sopperire alla mancanza di
PIANTA resistenza a trazione dell'apparecchio murario contrastando l'apertura di cerniere. Il rinforzo può essere disposto in modo continuo o per fasce, e può essere collegato alle murature
SISTEMI DI RINFORZO ALL'ESTRADOSSO CON d'ambito e alla volta stessa oltre che per adesione, con particolari connettori. [...] La possibilità di conferire un comportamento duttile al sistema a livello strutturale si traduce in un
aumento della capacità resistente e in un miglioramento qualitativo complessivo, tenendo presente della necessità di un affidabile modello di verifica della integrità del rinforzo e
RETE DIFFUSA GEOSTEEL GRID 200/400 O della connessione rinforzo-struttura.
RINFORZO ARV 100 (CNR - DT 215/2018 §2.1.2.2 - §4.5)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 137
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti. Sulla superficie intradossale della volta Rinforzo di volta a crociera con realizzazione di rinforzo intradossale diffuso con rete in fibra naturale di basalto e acciaio Inox, mediante l’utilizzo di
rimuovere completamente residui di precedenti lavorazioni che possano pregiudicare l’adesione, pulire la superficie sino alla messa a nudo degli sistema composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26
elementi strutturali; eventuali lesioni presenti sia nella parte intradossale sia estradossale andranno sigillati e rincocciati con scaglie di materiale del Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox AISI
idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale. 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche
Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con successiva aspirazione dei detriti e umidificazione delle superfici. tecniche certificate: acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione del
Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso filo > 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della maglia 17x17 mm,
di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2, impregnato con geomalta® ad
altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo diffuso su tutta la calotta estradossale con rete in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia
nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime
con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, Fabric Reinforced Cementitious Matrix (abbinamento di
emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista
rete in fibra di basalto e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre la
di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore
rete in modo uniforme su tutta la superficie, secondo quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata.
acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0
Dovendo garantire uniformità della superficie, si dovranno cercare di evitare le sovrapposizioni longitudinali, mentre si dovrà avere cura di realizzare
N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
una sovrapposizione laterale maggiore di 20 cm. L’applicazione della rete di rinforzo consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F
a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni mediante
ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il
cucitura (da contabilizzare a parte);
tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, la rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304,
b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID 200, garantendo il perfetto inglobamento c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
della rete nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dalla rete per garantire d) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di
così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti
strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Per garantire una migliore efficacia sottostanti;
del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL G600 o G1200, pretagliato al fine f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista dimensionare gli eventuali g) collaborazione con inserimento di connettori (da contabilizzare a parte) realizzati con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad
interassi tra un connettore e quello subito adiacente. altissima resistenza, formato da microtrefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 – tipo GEOSTEEL HARDWIRE™ di Kerakoll Spa –
avente le seguenti caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
AVVERTENZE ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID DIS 17832, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo connettore, confezionamento del connettore
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox denominata GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassiale in fibra di vetro metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio, con bloccaggio dello stesso mediante fascetta
alcali‑resistente e aramide RINFORZO ARV 100. plastica, inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e
traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato
a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta®
naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35
(EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata
≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
1 2 3 4 5 6
Realizzazione dei fori per il successivo inserimento dei Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Taglio della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL GRID Installazione e stuccature di diatono artificiale ottenuto Inghisaggio dei sistemi di connesione con GEOCALCE® FL
connettori. GRID. per il successivo inserimento di diatoni artificiali. con GEOSTEEL G600/G1200 e INIETTORE&CONNETTORE ANTISISMICO.
GEOSTEEL.
138 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
6
8
ASSONOMETRIA
RINFORZO INTRADOSSALE DELLA VOLTA A CROCIERA
Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature. La posizione ottimale dei tiranti e al di
sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata. Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione)
murario in pietra con volta in laterizio, lo schema rimane invariato e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
se ci si trova in presenza di muratura di pietra, laterizio o tufo. In La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere adeguatamente
presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare un valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
intervento combinato mediante iniezioni di malta (TAV 24). Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 139
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, con conseguente pulizia della Rinforzo di volta a padiglione mediante placcaggio estradossale con fasce di fibra in acciaio galvanizzato, con l’utilizzo di sistema composito
superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni presenti sia nella parte a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE
estradossale sia intradossale, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato
esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in
successiva aspirazione dei detriti e umidificazione delle superfici. In caso di intradosso affrescato applicare fissativo consolidante corticale tipo fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro:
BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un
ECO CONSOLIDANTE. trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832;
spessore equivalente del nastro = 0,084 mm, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra di acciaio e naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating®
malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo quanto 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del tecnico permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di
di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità
applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione
strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre a) svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale sia in quella intradossale
realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi verranno sigillate e rincocciate con scaglie di materiale idoneo allettate con la geomalta®;
al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali e umidificazione delle superfici o in alternativa posa di
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà sempre all’ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio nelle fissativo consolidante corticale;
zone di rinfianco generalmente poste subito sopra il piano di imposta dell’arco, avendo cura di “sfilacciare” la parte terminale della fascia in fibra di c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
acciaio GEOSTEEL G600, realizzando un numero di “code” cilindriche in continuità e garantendo così un ancoraggio continuo, cercando di rimanere il d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
più possibile tangente alla direttrice della volta. Si suggerisce di effettuare tali "code" inghisando porzioni di fascia con una larghezza non superiore a una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
10 cm, previa realizzazione del foro. Infine si procederà con la colatura della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, previa bagnatura del tessuto alla matrice o al supporto;
foro, al fine di creare perfetta collaborazione tra il tessuto di rinforzo e il supporto in muratura. È possibile prolungare la lunghezza d’ancoraggio per e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
tutto lo spessore del rinfianco e della muratura perimetrale, collegando il rinforzo dell’arco con le eventuali fasce di piano. eventuali vuoti sottostanti;
f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
AVVERTENZE g) ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio all’interno del supporto, procedendo alla preventiva foratura dei supporti,
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL arrotolamento delle estremità del tessuto in acciaio al fine di inserire tali code all’interno dei fori precedentemente realizzati con colatura
G1200. finale di una geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale
NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE®
FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1
Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE,
classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza
a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa
(RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
140 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
4
TESSUTO GEOSTEEL G600/G1200 IN FIBRA DI
ACCIAIO GALVANIZZATO DISPOSTO
7 SUPERIORMENTE AI FRENELLI IN LATERIZIO ATTI
A CREARE UNA "TRAVE ARMATA AD ARCO"
a
FRENELLI IN LATERIZIO DISPOSTI IN ASSE ALLE
FASCE DI RINFORZO
b
ASSONOMETRIA
RINFORZO ESTRADOSSALE DELLA VOLTA A PADIGLIONE
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 141
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti. Sulla superficie intradossale della volta Rinforzo di volta a padiglione con placcaggio intradossale di fasce di fibra in acciaio galvanizzato, mediante l’utilizzo di sistema composito
rimuovere completamente residui di precedenti lavorazioni che possano pregiudicare l’adesione, pulire la superficie sino alla messa a nudo degli a matrice inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE
elementi strutturali; eventuali lesioni presenti sia nella parte intradossale sia estradossale andranno sigillati e rincocciati con scaglie di materiale n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato
idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed Hardwire™ ad altissima resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in
estetica. Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO fibra di vetro, del peso netto di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro:
CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un
trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832;
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra spessore equivalente del nastro = 0,084 mm, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica
di acciaio e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating®
quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
tecnico abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di
procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento del marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità
nastro nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione
così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. Il tessuto dovrà essere disposto seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm), sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di mediante cucitura;
fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
G600 o G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire
dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del
tessuto alla matrice o al supporto;
AVVERTENZE e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma eventuali vuoti sottostanti;
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
g) inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, da installarsi ogni
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL 30 – 40 cm lungo lo sviluppo di installazione della fascia, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del
G1200. successivo connettore, confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra
d’acciaio, inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità
e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico
0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1
(EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Esecuzione dei fori per ancoraggio e sistemi di connessione. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Inserimento dei diatoni artificiali ottenuti con GEOSTEEL Inghisaggio degli ancoraggi e dei connettori con GEOCALCE®
G600/G1200. FL ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
tappo di chiusura.
142 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
ASSONOMETRIA
RINFORZO INTRADOSSALE DELLA VOLTA A PADIGLIONE
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 143
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, con conseguente pulizia della Rinforzo di volta a padiglione con realizzazione di rinforzo estradossale diffuso con rete in fibra naturale di basalto e acciaio Inox, mediante l’utilizzo di
superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni presenti sia nella parte sistema composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del
estradossale sia intradossale, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304,
esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
successiva aspirazione dei detriti e umidificazione delle superfici. In caso di intradosso affrescato applicare fissativo consolidante corticale tipo certificate: acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione del filo
BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® > 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della maglia 17x17 mm,
ECO CONSOLIDANTE. spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2, impregnato con geomalta® ad
altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico
in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo diffuso su tutta la calotta estradossale con rete in fibra di basalto e acciaio Inox
efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a
AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, Fabric Reinforced Cementitious Matrix
bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale
(abbinamento di rete in fibra di basalto e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura
è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità
di disporre la rete in modo uniforme su tutta la superficie, secondo quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati
al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a
in tavola allegata. Dovendo garantire uniformità della superficie, si dovranno cercare di evitare le sovrapposizioni longitudinali, mentre si dovrà
28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
avere cura di realizzare una sovrapposizione laterale maggiore di 20 cm. L’applicazione della rete di rinforzo consiste in: realizzazione di una prima a) svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta, eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale sia in quella intradossale verranno
mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo sigillate e rincocciate con scaglie di materiale idoneo allettate con la geomalta® (da contabilizzare a parte);
e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, la rete biassiale in fibra b) pulizia della superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali e umidificazione delle superfici o in alternativa posa di fissativo
di basalto e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID consolidante corticale;
200, garantendo il perfetto inglobamento della rete nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
stessa malta fuoriesca dalla rete per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la d) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione della rete ed evitare la formazione di eventuali
rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente la rete di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti
ancora fresca. Se è possibile, realizzare sistemi d’ancoraggio sui rinfianchi della volta, collegando il rinforzo con le eventuali fasce di piano. sottostanti;
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, e un opportuno collegamento alle estremità, si provvederà alla realizzazione di sistemi f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL G600 o G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e g) ancoraggio delle estremità della rete (da contabilizzare a parte) con inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio
verificata dal progettista. Sarà compito del progettista dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. galvanizzato ad altissima resistenza, formato da microtrefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 – tipo GEOSTEEL HARDWIRE™ di Kerakoll
Spa – avente le seguenti caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
AVVERTENZE ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832,
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo connettore, confezionamento del connettore metallico mediante
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox denominata GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassiale in fibra di vetro taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio, con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica, inserimento del connettore
alcali‑resistente e aramide RINFORZO ARV 100. preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione
d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura
CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma
lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL.
GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15
(EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2
(EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Esecuzione dei fori per l’installazione dei sistemi Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Inserimento di tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600/ Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL
d’ancoraggio. GRID. G1200 e del tassello in polipropilene all’interno del foro ANTISISMICO.
realizzato per ancorare il rinforzo della volta con le eventuali
fasce di piano.
144 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
6
ASSONOMETRIA
RINFORZO ESTRADOSSALE DELLA VOLTA A PADIGLIONE Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature. La posizione ottimale dei tiranti e al di
sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia
e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata. Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione)
e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere adeguatamente
murario in pietra con volta in laterizio, lo schema rimane invariato valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
se ci si trova in presenza di muratura di pietra, laterizio o tufo. In Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare un (Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
intervento combinato mediante iniezioni di malta (TAV 24).
Rinforzo di volte e archi
Volte ed archi murari possono essere rinforzati applicando gli FRCM sia al loro estradosso che all'intradosso. In entrambi i casi l'obiettivo è quello di sopperire alla mancanza di
resistenza a trazione dell'apparecchio murario contrastando l'apertura di cerniere. Il rinforzo può essere disposto in modo continuo o per fasce, e può essere collegato alle murature
PIANTA d'ambito e alla volta stessa oltre che per adesione, con particolari connettori. [...] La possibilità di conferire un comportamento duttile al sistema a livello strutturale si traduce in un
SISTEMI DI RINFORZO ALL'ESTRADOSSO CON aumento della capacità resistente e in un miglioramento qualitativo complessivo, tenendo presente della necessità di un affidabile modello di verifica della integrità del rinforzo e
della connessione rinforzo-struttura.
RETE DIFFUSA GEOSTEEL GRID 200/400 O (CNR - DT 215/2018 §2.1.2.2 - §4.5)
RINFORZO ARV 100
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 145
VOLTE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la volta. Sulla superficie intradossale della Rinforzo di volta a padiglione con realizzazione di rinforzo intradossale diffuso con rete in fibra naturale e acciaio Inox, mediante l’utilizzo disistema
volta rimuovere completamente residui di precedenti lavorazioni che possano pregiudicare l’adesione, pulire la superficie sino alla messa a nudo degli composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del
elementi strutturali; eventuali lesioni presenti sia nella parte intradossale sia estradossale andranno sigillati e rincocciati con scaglie di materiale Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox
idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche
tecniche certificate: acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione
estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con successiva aspirazione dei detriti e umidificazione delle superfici.
del filo > 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della maglia
Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso
17x17 mm, spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2, impregnato con
di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE.
geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e
calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo diffuso su tutta la calotta estradossale con rete in fibra di basalto e acciaio Inox
certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo
AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, Fabric Reinforced Cementitious Matrix
CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%.
(abbinamento di rete in fibra di basalto e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1
di disporre la rete in modo uniforme su tutta la superficie, secondo quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa
tavola allegata. Dovendo garantire uniformità della superficie, si dovranno cercare di evitare le sovrapposizioni longitudinali, mentre si dovrà avere (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12).
cura di realizzare una sovrapposizione laterale maggiore di 20 cm. L’applicazione della rete di rinforzo consiste in: realizzazione di una prima mano L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni mediante
adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, la rete biassiale in fibra di basalto cucitura (da contabilizzare a parte);
e acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID 200, garantendo il b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
perfetto inglobamento della rete nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
dalla rete per garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva d) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di
(spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Per garantire e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti
una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL G600 o G1200, sottostanti;
pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista dimensionare f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. g) collaborazione con inserimento di connettori (da contabilizzare a parte) realizzati con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima
resistenza, formato da microtrefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 – tipo GEOSTEEL HARDWIRE™ di Kerakoll Spa – avente le seguenti
AVVERTENZE caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832, previa:
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox denominata GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassiale in fibra di vetro realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo connettore, confezionamento del connettore metallico mediante
taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio, con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica, inserimento del
alcali‑resistente e aramide RINFORZO ARV 100.
connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata
ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma
marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL.
permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità
EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg
≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Realizzazione dei fori per il successivo inserimento dei Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Taglio della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL GRID Installazione e stuccature di diatono artificiale ottenuto Inghisaggio dei sistemi di connesione con GEOCALCE® FL
connettori. GRID. per il successivo inserimento di diatoni artificiali. con GEOSTEEL G600/G1200 e INIETTORE&CONNETTORE ANTISISMICO.
GEOSTEEL.
146 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
VOLTE
LUNGHEZZA DI SOVRAPPOSIZIONE Ls
5
SEZIONE A-A'
SISTEMI DI RINFORZO ALL'INTRADOSSO CON La rete in fibra naturale di basalto ed acciaio inox GEOSTEEL
GRID 200/400 è disponibile in rotoli di larghezza 1 m. Per il
RETE DIFFUSA GEOSTEEL GRID 200/400 O montaggio si consiglia una lunghezza di sovrapposizione pari
RINFORZO ARV 100 ad almeno 20 cm.
LUNGHEZZA DI ANCORAGGIO La
6
ASSONOMETRIA
RINFORZO INTRADOSSALE DELLA VOLTA A PADIGLIONE
Contenimento delle spinte e consolidamento di archi e volte
L'assorbimento delle spinte di strutture voltate, particolarmente importante in caso di sisma, può essere ottenuto con tiranti e cerchiature. La posizione ottimale dei tiranti e al di
sopra delle imposte degli archi, ma spesso tale soluzione non può essere adottata, per cui può essere necessario disporre i tiranti all'estradosso, purché ne sia dimostrata l'efficacia
I disegni rappresentano a titolo esemplificativo un apparecchio e la flessione risultante sia adeguatamente presidiata. Presidi estradossali possono essere realizzati con elementi dotati anche di rigidezza flessionale (elementi di limitata sezione)
murario in pietra con volta in laterizio, lo schema rimane invariato e aggiungendo tiranti inclinati a questi connessi e ancorati a livello delle imposte (catene a braga).
se ci si trova in presenza di muratura di pietra, laterizio o tufo. In La realizzazione di contrafforti (o ringrossi murari) e utile nei confronti delle sollecitazioni non sismiche, ma il loro effetto in caso di azioni sismiche deve essere adeguatamente
presenza di muratura caotica è sempre consigliabile effettuare un valutato, a causa dei potenziali effetti locali connessi al significativo irrigidimento.
intervento combinato mediante iniezioni di malta (TAV 24). Per il consolidamento di archi e volte e possibile anche il ricorso a tecniche di rinforzo estradossali basate sull'utilizzo di compositi fibrorinforzati.
(Circolare 21 gennaio 2019, n. 7 - Istruzioni per l'applicazione dell'Aggiornamento delle "Norme tecniche per le costruzioni" di cui al D.M. 17 gennaio 2018, §C8.7.4 - 5)
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CUPOLE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti, con conseguente pulizia della superficie Rinforzo di cupole mediante placcaggio estradossale con fasce di fibra in acciaio galvanizzato, con l’utilizzo di sistema composito a matrice
di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di
sia intradossale, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato Hardwire™ ad altissima
da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con successiva aspirazione resistenza, formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto
dei detriti e umidificazione delle superfici. In caso di intradosso affrescato applicare in alternativa fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® di fibra di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate del nastro: resistenza a trazione valore
SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2;
CONSOLIDANTE. n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del
nastro = 0,084 mm, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra di acciaio e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE®
malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo quanto F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del tecnico batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe
di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da
applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento del nastro nello 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg
strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per garantire così un’ottima > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre a) svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la cupola, eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale sia in quella intradossale
realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi verranno sigillate e rincocciate con scaglie di materiale idoneo allettate con la geomalta®;
al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali e umidificazione delle superfici o in alternativa posa di
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà sempre all’ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio nelle zone fissativo consolidante corticale;
di rinfianco generalmente poste subito sopra il piano di imposta della cupola, avendo cura di “sfilacciare” la parte terminale della fascia in fibra di c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
acciaio GEOSTEEL G600, realizzando un numero di “code” cilindriche in continuità e garantendo così un ancoraggio continuo, cercando di rimanere il d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire una
più possibile tangente alla direttrice della cupola. Si suggerisce di effettuare tali "code" inghisando porzioni di fascia con una larghezza non superiore completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto
a 10 cm, previa realizzazione del foro. Infine si procederà con la colatura della geomalta® iperfluida GEOCALCE® FL ANTISISMICO, previa bagnatura alla matrice o al supporto;
del foro, al fine di creare perfetta collaborazione tra il tessuto di rinforzo e il supporto in muratura. È possibile prolungare la lunghezza d’ancoraggio e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
per tutto lo spessore del rinfianco e muratura perimetrale e collegare il rinforzo dell’arco con le eventuali fasce di piano. eventuali vuoti sottostanti;
f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
AVVERTENZE g) ancoraggio delle estremità del tessuto in fibra d’acciaio all’interno del supporto, procedendo alla preventiva foratura dei supporti,
In presenza di lesene, costoloni e arconi di rigidimento, onde evitare accumuli tensionali, si deve ancorare la fascia alla cupola, con la realizzazione arrotolamento delle estremità del tessuto in acciaio al fine di inserire tali code all’interno dei fori precedentemente realizzati con colatura
di “code” uguali a quelle descritte per l’ancoraggio alle murature di rinfianco e perimetrali. finale di una geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale
NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE®
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
G1200. batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della
malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a
28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL ANTISISMICO. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Applicazione seconda mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO.
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Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 149
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EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0325
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti. Sulla superficie intradossale della cupola Rinforzo di cupole con placcaggio intradossale di fasce di fibra in acciaio galvanizzato, mediante l’utilizzo di sistema composito a matrice
rimuovere completamente residui di precedenti lavorazioni che possano pregiudicare l’adesione, pulire la superficie sino alla messa a nudo degli inorganica SRG (Steel Reinforced Grout), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del Regolamento UE n. 305/2011 o di
elementi strutturali; eventuali lesioni presenti sia nella parte intradossale sia estradossale andranno sigillati e rincocciati con scaglie di materiale certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza,
idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale ed formato da micro-trefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 fissati su una microrete in fibra di vetro, del peso netto di fibra
estetica. Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO di circa 670 g/m2 – tipo GEOSTEEL G600 di Kerakoll Spa – avente le seguenti caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione valore
CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2;
n° trefoli per cm = 1,57 con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS 17832; spessore equivalente del
2. Applicazione del sistema di rinforzo. La realizzazione del sistema di rinforzo strutturale in fibra di acciaio Steel Reinforced Grout (abbinamento di fibra nastro = 0,084 mm, impregnato con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e
di acciaio e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre le fasce secondo Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE®
quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata. La larghezza delle fasce e il passo sono a cura del F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo
tecnico abilitato. L’applicazione delle fasce consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO, garantendo sul supporto batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus
una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il tessuto di rinforzo. Successivamente GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe
si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, il tessuto in fibra d’acciaio galvanizzato GEOSTEEL G600, garantendo il perfetto inglobamento della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da
del nastro nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dai trefoli per 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg
garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. Il tessuto dovrà essere disposto in fasce lungo le direttrici dei paralleli e dei > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
meridiani della cupola. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni
ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di strati successivi al primo, procedere con la mediante cucitura;
posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
Per garantire una migliore efficacia del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
G600 o G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista d) con malta ancora fresca, procedere alla posa del tessuto in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, avendo cura di garantire una
dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto
alla matrice o al supporto;
AVVERTENZE e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma eventuali vuoti sottostanti;
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
g) inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad altissima resistenza, da installarsi ogni 30 –
Qualora per esigenze progettuali il tessuto GEOSTEEL G600 non risultasse sufficiente a soddisfare le verifiche, è possibile sostituirlo con GEOSTEEL 40 cm lungo lo sviluppo di installazione della fascia, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo
G1200. connettore, confezionamento del connettore metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio,
inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e
traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico
0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche
certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione
con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto
di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe
A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico
9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Esecuzione dei fori per ancoraggio e sistemi di connessione. Bagnatura del supporto. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione del tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600. Inserimento dei diatoni artificiali ottenuti con GEOSTEEL Inghisaggio degli ancoraggi e dei connettori con GEOCALCE®
G600/G1200. FL ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
tappo di chiusura.
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Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 151
CUPOLE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione dei supporti. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti, con conseguente pulizia della superficie Rinforzo di cupole con realizzazione di rinforzo estradossale diffuso con rete in fibra naturale di basalto e acciaio Inox, mediante l’utilizzo di sistema
di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali; sigillatura e rincocciatura delle eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del
sia intradossale, con scaglie di materiale idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox
da ripristinare la continuità strutturale ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva delle volte mediante aria compressa con successiva aspirazione AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche
dei detriti e umidificazione delle superfici. In caso di intradosso affrescato applicare in alternativa fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® tecniche certificate: acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione del
SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO filo > 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della maglia 17x17 mm,
CONSOLIDANTE. spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2, impregnato con geomalta® ad
altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea e calcare dolomitico
in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo diffuso su tutta la calotta estradossale con rete in fibra di basalto e acciaio Inox
efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato
AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, Fabric Reinforced Cementitious Matrix (abbinamento
a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta®
di rete in fibra di basalto e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre la
naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1),
rete in modo uniforme su tutta la superficie, secondo quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata.
permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9 GPa (EN 13412), adesione
Dovendo garantire uniformità della superficie, si dovranno cercare di evitare le sovrapposizioni longitudinali, mentre si dovrà avere cura di realizzare
al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
una sovrapposizione laterale maggiore di 20 cm. L’applicazione della rete di rinforzo consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F a) svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti la cupola, eventuali lesioni presenti sia nella parte estradossale sia in quella intradossale verranno
ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il sigillate e rincocciate con scaglie di materiale idoneo allettate con la geomalta® (da contabilizzare a parte);
tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, la rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, b) pulizia della superficie di estradosso sino alla messa a nudo degli elementi strutturali e umidificazione delle superfici o in alternativa posa di fissativo
con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID 200, garantendo il perfetto inglobamento consolidante corticale;
della rete nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dalla rete per c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
garantire così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio d) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione della rete ed evitare la formazione di
2 – 5 mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
In caso di strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Se è possibile, realizzare e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente la rete di rinforzo e chiudere gli eventuali vuoti
sistemi d’ancoraggio sui rinfianchi della cupola, collegando il rinforzo con le eventuali fasce di piano. Per garantire una migliore efficacia del sistema sottostanti;
di rinforzo, e un opportuno collegamento alle estremità, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
G600 o G1200, pretagliato al fine di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista g) ancoraggio delle estremità della rete (da contabilizzare a parte) con inserimento di connettori realizzati con un tessuto unidirezionale in fibra di acciaio
dimensionare gli eventuali interassi tra un connettore e quello subito adiacente. galvanizzato ad altissima resistenza, formato da microtrefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 – tipo GEOSTEEL HARDWIRE™ di Kerakoll
Spa – avente le seguenti caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
AVVERTENZE ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma ISO/DIS
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID 17832, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo connettore, confezionamento del connettore metallico
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox denominata GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassiale in fibra di vetro mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio, con bloccaggio dello stesso mediante fascetta plastica, inserimento
alcali‑resistente e aramide RINFORZO ARV 100. del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità, iperfluida, ad
elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100 μm, GreenBuilding Rating® 5,
provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma
interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL.
conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE,
classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione
a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata ≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Esecuzione dei fori per l’installazione dei sistemi Preparazione, pulizia e umidificazione delle superfici. Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Inserimento di tessuto in fibra d’acciaio GEOSTEEL G600/ Inghisaggio degli ancoraggi con GEOCALCE® FL
d’ancoraggio. GRID. G1200 e del tassello in polipropilene all’interno del foro ANTISISMICO e chiusura del foro di iniezione con apposito
realizzato per ancorare il rinforzo della volta con le eventuali tappo in dotazione.
fasce di piano.
152 Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale
CUPOLE
Soluzioni per il consolidamento delle strutture in muratura portante di laterizio, tufo e pietra naturale 153
CUPOLE
EUROPEAN TECHNICAL
ASSESSMENT
n° 19/0326
1. Preparazione del supporto. Provvedere all’eventuale svuotamento e alleggerimento degli strati sovrastanti. Sulla superficie intradossale della cupola Rinforzo di cupole con realizzazione di rinforzo intradossale diffuso con rete in fibra naturale di basalto e acciaio Inox, mediante l’utilizzo di sistema
rimuovere completamente residui di precedenti lavorazioni che possano pregiudicare l’adesione, pulire la superficie sino alla messa a nudo degli composito a matrice inorganica FRCM (Fabric Reinforced Cementitious Matrix), provvisto di Valutazione Tecnica Europea (ETA) ai sensi dell'art. 26 del
elementi strutturali; eventuali lesioni presenti sia nella parte intradossale sia estradossale andranno sigillati e rincocciati con scaglie di materiale Regolamento UE n. 305/2011 o di certificazione internazionale di comprovata validità, realizzato con rete bilanciata in fibra di basalto e acciaio Inox AISI
idoneo e impiego della geomalta® GEOCALCE® F ANTISISMICO compatibile con la malta esistente, in modo da ripristinare la continuità strutturale 304, con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi – tipo GEOSTEEL GRID 200 di Kerakoll Spa – caratteristiche
ed estetica. Per ultimo, soffiatura conclusiva della cupola mediante aria compressa con successiva aspirazione dei detriti e umidificazione delle tecniche certificate: acciaio Inox AISI 304, con speciale trattamento protettivo alcali resistente con resina all'acqua priva di solventi; resistenza a trazione
superfici. Eventuale applicazione di fissativo consolidante corticale tipo BIOCALCE® SILICATO CONSOLIDANTE o RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE, del filo > 750 MPa, modulo elastico E > 200 GPa; fibra di basalto: resistenza a trazione ≥ 3000 MPa, modulo elastico E ≥ 87 GPa; dimensione della maglia
nel caso di supporti in gesso isolare preventivamente con RASOBUILD® ECO CONSOLIDANTE. 17x17 mm, spessore equivalente tf (0°-90°) = 0,032 mm, massa totale comprensiva di termosaldatura e rivestimento protettivo ≈ 200 g/m2, impregnato
con geomalta® ad altissima igroscopicità e traspirabilità a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, inerti di sabbia silicea
2. Applicazione del sistema di rinforzo. Il sistema di rinforzo diffuso su tutta la calotta intradossale con rete in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, e calcare dolomitico in curva granulometrica 0-1,4 mm, GreenBuilding Rating® 5 – tipo GEOCALCE® F ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche
tecniche certificate: alta efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con
con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, Fabric Reinforced Cementitious Matrix (abbinamento di
metodo CSTB, certificato a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali
rete in fibra di basalto e malta minerale a base di pura calce idraulica naturale NHL 3.5 e Geolegante®) andrà eseguito avendo cura di disporre la
riciclati ≥ 30%. La geomalta® naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), classe di resistenza R1 PCC (EN 1504-3), reazione
rete in modo uniforme su tutta la superficie, secondo quanto indicato dal progettista abilitato e seguendo gli schemi grafici riportati in tavola allegata.
al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a 35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo
Dovendo garantire uniformità della superficie, si dovranno cercare di evitare le sovrapposizioni longitudinali, mentre si dovrà avere cura di realizzare
elastico 9 GPa (EN 13412), adesione al supporto a 28 gg > 1,0 N/mm2 – FB: B (EN 1015-12). L’intervento si svolge nelle seguenti fasi:
una sovrapposizione laterale maggiore di 20 cm. L’applicazione della rete di rinforzo consiste in: realizzazione di una prima mano di GEOCALCE® F
a) eventuale preparazione delle superfici da rinforzare, mediante demolizione e rimozione dell’intonaco esistente, ripristino di eventuali lesioni mediante
ANTISISMICO, garantendo sul supporto una quantità di materiale sufficiente (spessore medio 3 – 5 mm) per regolarizzarlo e per adagiare e inglobare il
cucitura (da contabilizzare a parte);
tessuto di rinforzo. Successivamente si procederà applicando, sulla matrice ancora fresca, la rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox AISI 304, b) pulizia della superficie e umidificazione della stessa o in alternativa posa di fissativo consolidante corticale;
con speciale trattamento protettivo alcali-resistente con resina all’acqua priva di solventi, GEOSTEEL GRID 200, garantendo il perfetto inglobamento c) stesura di un primo strato di geomalta®, di spessore di circa 3 – 5 mm;
della rete nello strato di matrice, esercitando un’energica pressione con la spatola e avendo cura che la stessa malta fuoriesca dalla rete per garantire d) con malta ancora fresca, procedere alla posa della rete, avendo cura di garantire una completa impregnazione del tessuto ed evitare la formazione di
così un’ottima adesione fra primo e secondo strato di matrice. L’applicazione si concluderà con la rasatura finale protettiva (spessore medio 2 – 5 eventuali vuoti o bolle d’aria che possano compromettere l’adesione del tessuto alla matrice o al supporto;
mm) sempre realizzata con GEOCALCE® F ANTISISMICO, al fine di inglobare totalmente il rinforzo e chiudere eventuali vuoti sottostanti. In caso di e) esecuzione del secondo strato di geomalta®, di spessore di circa 2 – 5 mm al fine di inglobare totalmente il tessuto di rinforzo e chiudere gli eventuali
strati successivi al primo, procedere con la posa del secondo strato di fibra sullo strato di matrice ancora fresca. Per garantire una migliore efficacia vuoti sottostanti;
del sistema di rinforzo, si provvederà alla realizzazione di sistemi di connessione impiegando il tessuto GEOSTEEL G600 o G1200, pretagliato al fine f) eventuale ripetizione delle fasi (d), e (e) per tutti gli strati successivi di rinforzo previsti da progetto;
di ottenere una lunghezza d’ancoraggio pari a quella prevista e verificata dal progettista. Sarà compito del progettista dimensionare gli eventuali g) collaborazione con inserimento di connettori (da contabilizzare a parte) realizzati con tessuto unidirezionale in fibra di acciaio galvanizzato ad
interassi tra un connettore e quello subito adiacente. altissima resistenza, formato da microtrefoli di acciaio prodotti secondo norma ISO 16120-1/4 2017 – tipo GEOSTEEL HARDWIRE™ di Kerakoll Spa –
avente le seguenti caratteristiche tecniche certificate: resistenza a trazione valore caratteristico > 3000 MPa; modulo elastico > 190 GPa; deformazione
AVVERTENZE ultima a rottura > 2%; area effettiva di un trefolo 3x2 (5 fili) = 0,538 mm2; con avvolgimento dei fili ad elevato angolo di torsione conforme alla norma
Il progettista potrà scegliere, in base alle sue esigenze di progetto, in alternativa alla rete biassiale in fibra di basalto e acciaio Inox GEOSTEEL GRID ISO/DIS 17832, previa: realizzazione del foro d’ingresso, avente dimensioni idonee alla natura del successivo connettore, confezionamento del connettore
200, la rete biassiale di armatura in fibra di basalto e acciaio Inox denominata GEOSTEEL GRID 400 o la rete di armatura biassiale in fibra di vetro metallico mediante taglio, “sfiocchettatura”, e arrotolamento finale del tessuto in fibra d’acciaio, con bloccaggio dello stesso mediante fascetta
alcali‑resistente e aramide RINFORZO ARV 100. plastica, inserimento del connettore preformato all’interno del foro con iniezione a bassa pressione finale di geomalta® ad altissima igroscopicità e
traspirabilità, iperfluida, ad elevata ritenzione d’acqua a base di pura calce naturale NHL 3.5 e Geolegante® minerale, intervallo granulometrico 0-100
Consultare TAV 25A per conoscere le modalità di installazione e le prestazioni meccaniche del sistema di connessione a fiocco, realizzato con la gamma μm, GreenBuilding Rating® 5, provvista di marcatura CE – tipo GEOCALCE® FL ANTISISMICO di Kerakoll Spa – caratteristiche tecniche certificate: alta
di tessuti GEOSTEEL HARDWIRE™ in combinazione con il tassello in polipropilene armato con fibra di vetro INIETTORE&CONNETTORE GEOSTEEL. efficacia nel ridurre gli inquinanti interni, non permette lo sviluppo batterico (Classe B+) e fungino (Classe F+) misurazione con metodo CSTB, certificato
a bassissime emissioni di VOC con conformità EC 1 Plus GEV-Emicode, emissione di CO2 ≤ 250 g/kg, contenuto di materiali riciclati ≥ 30%. La geomalta®
naturale è provvista di marcatura CE, classe della malta M15 (EN 998/2), reazione al fuoco classe A1 (EN 13501-1), permeabilità al vapore acqueo da 15 a
35 (EN 1745), resistenza a compressione a 28 gg ≥ 15 N/mm2 (EN 1015-11), modulo elastico 9,5 GPa (EN 13412), tensione di aderenza della barra inghisata
≥ 3,5 MPa (RILEM-CEB-FIPRC6-78).
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Realizzazione dei fori per il successivo inserimento dei Applicazione prima mano di GEOCALCE® F ANTISISMICO. Installazione della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL Taglio della rete biassiale in fibra di basalto GEOSTEEL GRID Installazione e stuccature di diatono artificiale ottenuto Inghisaggio dei sistemi di connesione con GEOCALCE® FL
connettori. GRID. per il successivo inserimento di diatoni artificiali. con GEOSTEEL G600/G1200 e INIETTORE&CONNETTORE ANTISISMICO.
GEOSTEEL.
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NOTE LEGALI
Il presente MANUALE TECNICO è redatto in base alle migliori conoscenze tecniche ed applicative di Kerakoll Spa ed ASDEA srl.
Esso costituisce, comunque, un insieme di informazioni e guide di carattere generale che prescindono dalle situazioni concrete delle singole opere. Non intervenendo Kerakoll direttamente nelle condizioni dei cantieri, nella progettazione specifica dell’intervento e nell’esecuzione dei lavori, le
informazioni e linee guida qui riportate non impegnano in alcun modo Kerakoll.
Responsabile dell’intera progettazione strutturale rimane sempre e comunque il Progettista incaricato secondo quanto indicato dalla normativa nazionale vigente.
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