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Seminario Tecnico
SÌ
NO
SONO RESISTENTI?
SI', MOLTO:
A TRAZIONE 1 cmq DI FIBRA DI CARBONIO SI ROMPE PER UN
VALORE DELLA TRAZIONE 10 VOLTE SUPERIORE A QUELLO PER CUI SI ROMPE 1 cmq DI ACCIAIO
- SOLAI IN LATERO-CEMENTO
- SOLAI IN CALCESTRUZZO
- SOLAI IN LEGNO
- TRAVI IN CALCESTRUZZO
- TRAVI IN LEGNO
- PILASTRI IN CALCESTRUZZO
- PILASTRI IN MURATURA
- SETTI IN CALCESTRUZZO
- SETTI IN MURATURA
- VOLTE IN MURATURA
- TRAVI IN ACCIAIO
COME SONO FATTI?
MATERIALI DI COMPLETAMENTO:
ADESIVI
MALTE PER RIPRISTINO, RASANTI, PROTETTIVI,
BOIACCHE E RESINE DA INIEZIONE
COME SONO FATTI?
FIBRE E TESSUTI
Carbonio
LAMELLE
BARRE
CONNETTORI BARRE
Aramide FIOCCATE
ESISTE SOLO IL CARBONIO?
COEFFICIENTE DI
VALORI MEDI RIDUZIONE
SCORR.
TIPO FIBRE SENSIBILITA’
VISCOSO
FRP ALL’UMIDITA’ ηa
RESISTENZA MODULO ALLUNG. (CREEP) ηl
(fattore
[MPa] [GPa] [%] (lunga durata)
ambientale)
TIPO E
TIPOLOGIA DI MAGGIOR
NOME COMMERCIALE DIREZIONE COLORE
RINFORZO UTILIZZO
FIBRE
CARBONIO CLS
ARMOSHIELD C – SHEET TESSUTI MURATURA
NERO
UNIDIREZIONALI LEGNO
CARBONIO CLS
TESSUTI E FIBRE ARMOSHIELD C – B TESSUTI MURATURA
NERO
BIDIREZIONALI LEGNO
CARBONIO
CLS
ARMOSHIELD C – QUADRAX TESSUTI
NERO MURATURA
QUADRIASSIALI
CARBONIO CLS
LAMELLE ARMOSHIELD CFK LAMELLE PULTRUSI LEGNO
NERO
UNIDIREZIONALI MURATURA
ARMOGRIP CLS
CONNETTORI ARMOGRIP MONO ARAMIDE GIALLO MURATURA
CLS
ARMOSHIELD BC CARBONIO NERO
BARRE MURATURA
CARBONIO/ CLS
CONNETTORE/ ARMOGRIP BC NERO/GIALLO
ARAMIDE MURATURA
BARRA
CARBONIO
CALCESTRUZZO
FIBRE E TESSUTI
LEGNO
UNIDIREZIONALI
MURATURA
MURATURA
TESSUTI
calcestruzzo
BIDIREZIONALI
legno
TESSUTI MURATURA
QUADRIASSIALI CALCESTRUZZO
CALCESTRUZZO
LAMELLE LEGNO - ACCIAIO
muratura
ARAMIDE
MURATURA
CONNETTORI CALCESTRUZZO
DIAGRAMMA COSTITUTIVO
σ
1,4 -1,6% Allungamento a rottura
Acciaio
INOLTRE IL CNR DT 200 RICHIEDE CHE SIA CERTIFICATO “IL SITEMA”, IL CHE VUOL DIRE,
TRADOTTO IN PAROLE POVERE, CHE IL TESSUTO ACQUISTATO DALLA DITTA X DEVE ESSERE
APPLICATO CON L'ADESIVO PRODOTTO DALLA STESSA DITTA X POICHE' COSÌ È STATO TESTATO
+ = STESSA AZIENDA
QUALI VANTAGGI OFFRONO?
- ALTA DURABILITÀ
(NORMA GENERICA)
SIA IL DM 14/01/2008 (NTC) CHE IL CNR DT 200 NELLA SUA ATTUALE ULTIMA
REVISIONE (MAGGIO 2014) PREVEDONO PER I MATERIALI DA COSTRUZIONE
PROVE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE. IN PARTICOLARE I MATERIALI
COMPOSITI DEVONO ESSERE:
AZIONE SISMICA:
VANTAGGI:
- SPESSORE DELL’INTERVENTO SPESSO MODESTO
- PER INTERVENTI NON TROPPO PESANTI VELOCITA’ DI APPLICAZIONE
SVANTAGGI:
- ACCIAIO PESANTE ANCHE PER SPESSORI NON ELEVATI
- NECESSITA’ DI INTERVENIRE PER CONCI E QUINDI REALIZZARE SALDATURE IN OPERA
(PROBLEMI CON LA RESINA PER VIA DELLE TEMPERATURE)
- PROBLEMI A SAGOMARE L’ACCIAIO PER SEGUIRE LA FORMA DI DETERMINATE STRUTTURE
INCAMICIATURA IN
ACCIAIO
LA TECNICA DELL’INCAMICIATURA IN ACCIAIO DI PILASTRI CONSISTE NELL’INCOLLAGGIO
STRUTTURALE DI ANGOLARI IN ACCIAIO AL SUPPORTO IN C.A. MEDIANTE RESINE
EPOSSIDICHE E NEL SUCCESSIVO COLLEGAMENTO TRA LORO CON PIATTI IN ACCIAIO POSTI
AD OPPORTUNO INTERASSE SALDATI AGLI ANGOLARI STESSI
VANTAGGI:
- SPESSORE DELL’INTERVENTO MODESTO
- RINFORZO SIA A FLESSIONE CHE A TAGLIO
- AUMENTO DELLA DUTTILITA’
SVANTAGGI:
- ACCIAIO PESANTE ANCHE PER SPESSORI
NON ELEVATI
- NECESSITA’ DI INTERVENIRE PER CONCI E
QUINDI REALIZZARE SALDATURE IN OPERA
(PROBLEMI CON LA RESINA PER VIA DELLE
TEMPERATURE)
- IMPOSSIBILITA’ AD INTERVENIRE NEI
PILASTRI IN ADIACENZA AI PANNELLI DI
TAMPONAMENTO SENZA SMONTARE I
PANNELLI
LA TECNICA DELL’INCAMICIATURA IN ACCIAIO DI PILASTRI CON CERCHIATURE REALIZZATE
CON REGGETTE METALLICHE CONSISTE NELL’INCOLLAGGIO STRUTTURALE DI ANGOLARI IN
ACCIAIO AL SUPPORTO IN C.A. MEDIANTE RESINE EPOSSIDICHE CERCHIATI POI CON
REGGETTE METALLICHE PRETESE
VANTAGGI:
- SPESSORE DELL’INTERVENTO MODESTO
- RINFORZO SIA A FLESSIONE CHE A TAGLIO
- AUMENTO DELLA DUTTILITA’
- POSSIBILITA’ DI INTERVENIRE ANCHE SU
PILASTRI IN ADIACENZA AI PANNELLI DI
TAMPONAMENTO PURCHE’ SIA PRESENTE
QUALCHE mm DI SPAZIO
- POCHISSIME SALDATURE IN OPERA
SVANTAGGI:
- ANGOLARI PESANTI ANCHE PER SPESSORI
NON MOLTO ELEVATI
- NECESSITA’ DI INTERVENIRE PER CONCI E
QUINDI REALIZZARE SALDATURE IN OPERA
NEL CASO DI PILASTRI DI NOTEVOLE
LUNGHEZZA
Con il contributo incondizionato di:
Seminario Tecnico
Additivi: 10 Kg
Sabbia 0-6: 900 Kg - Peso Totale: 2300-2400 Kg/m3
Acqua: 190 Kg
Ghiaietto 8-15: 580 Kg
Cemento: 350 Kg
Classe di consistenza
Bleeding
Segregazione
Durante il Essudazione di
trasporto e la acqua d’impasto e
posa gli aggregati parti finissime
più grossi si verso lo strato
depositano sul corticale del getto.
fondo.
Mancanza di copriferro
DURABILITA’
Quindi, nel momento in cui dobbiamo prendere per mano una struttura e ci
troviamo di fronte a una o più delle situazioni di degrado descritte,
RINFORZO A FLESSIONE
Applicazione all’intradosso di
lamelle o tessuto in fibra di Sezione trave: lamella o fibra
carbonio unidirezionale di carbonio unidirezionale
CALCESTRUZZO ARMATO: PLACCAGGIO A TAGLIO
RINFORZO A TAGLIO
Disposizione fibre
laterale aU in avvolgimento
ACCORGIMENTI - ANCORAGGI
ANCORAGGI CON CONNETTORI ARAMIDICI
RINFORZO FLESSIONALE
POSITIVO E NEGATIVO
RINFORZO A
TAGLIO TRAVI
RINFORZO A TAGLIO
PILASTRI
SISTEMA DI RINFORZO DI PILASTRI DI TELAI
SISTEMA DI RINFORZO DEI NODI DI TELAI
RINFORZO A FLESSIONE
RINFORZO A FLESSIONE
RINFORZO A FLESSIONE
RINFORZO A TAGLIO
E I PANNELLI MURARI DI TAMPONAMENTO?
La presenza della gabbia d’armatura all’interno degli elementi in c.a. è comporta una diversa diffusione del
danno in fase di rottura, caratterizzato da un quadro fessurativo più minuto e omogeneo (vedi figura) su tutta
la superficie dell’elemento, in contrapposizione con la formazione di fenditure passanti nel caso di
calcestruzzo non armato
CERCHIATURA DI PILASTRI: CONFINAMENTO (WRAPPING)
PER IL RINFORZO DI ELEMENTI PRESSO-INFLESSI
PUSH&PULL TEST - M.J.N. Preistly, F. Seible e G.M. Calvi – Pila in c.a. cerchiata con FRP
CERCHIATURA DI PILASTRI: CONFINAMENTO (WRAPPING)
PER IL RINFORZO DI ELEMENTI PRESSO-INFLESSI
Note: Le Norme Tedesche indicano come umidità superficiale del substrato < 4%
QUALI SONO I CONTENUTI PRINCIPALI DELLA NORMATIVA?
Particolari (par. 4.8.2.2 CNR DT 200 R1/2013)
- Lunghezza di ancoraggio di almeno 20 cm (par. 4.8.2.2 (1))
- Allineamento delle fibre (evitare ondulazioni) (par. 4.8.2.2 (3))
- Arrotondamento degli spigoli con raggio di almeno 20 mm (par. 4.8.2.2 (2))
- Eliminazione delle bolle d’aria mediante rullatura accurata del rinforzo
- Per le applicazioni su acciaio, porre particolare attenzione affinché il carbonio non sia a diretto
contatto con l’acciaio in modo da evitare l’innesco della corrosione galvanica (par. 4.8.2.2 (4))
ACCORGIMENTI - ANCORAGGI
ANCORAGGI CON FASCIATURE DI ESTREMITA’ E INTERMEDIE
Applicazione piastra
6 inferiore
7
Seminario Tecnico
TRAVE
1 connettore
armogrip
lamella
nastro lamella
VIA N SAURO
connettore
armogrip
nastro per cerchiatura
1 connettore
armogrip
1 connettore
armogrip
lamella verticale
a tutta altezza
Dettagli del progetto del rinforzo
cerchiatura orizzontale
a livellodell'impalcato
mediante FRP
lamella verticale lamella verticale
a tuttaaltezza a tutta altezza
CONDOMINIO “IL GRATTACIELO” - ROSIGNANO SOLVAY (LI)
Pulizia lamelle
TEATRO ARGENTINA - ROMA
Le varie fasi di preparazione del
sottofondo
TEATRO ARGENTINA - ROMA
Le travi pronte per
l’applicazione delle lamelle
TEATRO ARGENTINA - ROMA
Stesura del primer, dell’adesivo
e posa della lamella
TEATRO ARGENTINA - ROMA
Applicazione della
seconda lamella
TEATRO ARGENTINA - ROMA
Pressione sulla lamella per
l’eliminazione di eventuali
bolle d’aria
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA
SEZIONE
LONGITUDINAL
E DEL PONTE
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA
RINFORZO DEI TRAVERSI CON
TESSUTO AD ALTO MODULO
VISTA GENERALE
DEL PONTE
RINFORZO DELL’INTRADOSSO
DELL’IMPALCATO CON
LAMELLE
PONTE SUL PIAVE S.P. 42 VENEZIA
VISTA DEI TRAVERSI
CON IL RINFORZO
LA PROBLEMATICA
LA PROGETTAZIONE
4,15
3,55
12,25 x7,35 m per un’altezza di oltre 18 m. La superficie
di intervento è pertanto di circa 3000 mq.
0,60
Gli studi preliminari considerarono differenti possibilità SOLOFASCEAeB SOLOFASCEAeB
4,15
3,55
CELLA1 CELLA4
acciaio, o l’utilizzo di tecnologie FRP.
PILASTRO
PILASTRO
PARETI LONGITUDINALI
SCHEM A PER
PILASTRO
PILASTRO
Scala 1:50
PARETI TRA SVERSALI
(+18.00 m) Scala 1:50
(+18.00 m)
45
100
45
28 28
10
100
(+17.00 m) 28
10
(+17.00 m)
90
90
100
27 27
10
100
(+16.00 m) 27
10
(+16.00 m)
85
85
100
20
26 26
LA PROGETTAZIONE
100
26
20
(+15.00 m)
(+15.00 m)
80
80
100
20
25 25
100
25
20
(+14.00 m)
55
(+14.00 m)
55
24 24
20
20
24
100
30
100
30
(+13.00 m)
20
23 23
20
23
30
30
20
22 22
20
22
100
30
100
30
Tecnico CNR DT 200/2004 riguardante
(+12.00 m)
20
21 21
(+12.00 m)
20
21
30
30
20
20 20
20
20
100
30
i rinforzi FRP, la disposizione delle
100
30
(+11.00 m)
20
19 19
(+11.00 m)
20
19
30
30
20
18 18
20
18
100
30
100
30
(+10.00 m)
20
17 17
(+10.00 m) 17
20
30
30
20 10 10 10 20
16 16
20
16
100
B B
100
30
(+9.00 m) 15 15
(+9.00 m) 15
20
30
30
6,5 20 13,5 20 13,5 20 13 20 13,5 20 13,5 20 13 20 13,5 20 13,5 20 13 20 13,5 20 13,5 20 21,5 20 10 10 10 20
14 14
20
14
100
A A
100
30
Le fasce di tessuto in fibra di carbonio
(+8.00 m) 13 13
(+8.00 m)
20
13
22
12 12
100
11 11
100
11
(+7.00 m)
10 10 (+7.00 m)
10
9 9
9
100
8 8
100
8
(+6.00 m)
7 7 (+6.00 m)
7
6 6
100
5 5
100
5
(+5.00 m)
4 4 (+5.00 m)
4
100
2 2
100
2
(+4.00 m) (+4.00 m)
1 1
sollecitazioni e ottimizzare la
1
83,8 10 167,5 10 83,8
75 10 149 10 75
400
400
+0.00 m +0.00 m
(quota estradosso tram oggia) (quota estradosso tram oggia)
60 318 60
60 355 60 378
415
RINFORZO STRUTTURALE DI CELLE SILOS CON FRP PRESSO LO
STABILIMENTO CARGILL DI ROVIGO
FASI PRELIMINARI
I MATERIALI IMPIEGATI
In questa immagine si
notano 4 fasce da 20 cm
per ogni metro di altezza.
I tessuti in fibra di carbonio
unidirezionali sono stati
impregnati con adesivo
approvato.
RINFORZO STRUTTURALE DI CELLE SILOS CON FRP PRESSO LO
STABILIMENTO CARGILL DI ROVIGO
VISTE DELLE
LAVORAZIONI
RINFORZO STRUTTURALE DI CELLE SILOS CON FRP PRESSO LO
STABILIMENTO CARGILL DI ROVIGO
ANCORAGGIO
DELLE FIBRE
L’ancoraggio delle
fibre nei punti
angolosi in
corrispondenza
dei pilastri è stato
realizzato con
piatti in acciaio
imbullonati e
inghisati in
parete.
RINFORZO STRUTTURALE DI CELLE SILOS CON FRP PRESSO LO
STABILIMENTO CARGILL DI ROVIGO
vista delle pareti a lavori ultimati, e’ visibile la rasatura con malta anticarbonatante a protezione delle
fibre, per uno spessore medio di 5 mm.
RINFORZO STRUTTURALE DI CELLE SILOS CON FRP PRESSO LO
STABILIMENTO CARGILL DI ROVIGO
CONCLUSIONI
LA PROBLEMATICA
La struttura consta di diversi corpi di fabbrica costruiti in anni differenti, tutti però sono costituiti da
strutture realizzate con elementi prefabbricati in calcestruzzo armato.
Gli eventi sismici hanno obbligato alla verifica della struttura secondo le normative vigenti e tali
verifiche hanno portato in evidenza problematiche di:
1) insufficiente resistenza flessionale e taglio alla base dei pilastri per le combinazioni sismiche
2) assenza di collegamento dei plinti di fondazione
LA SOLUZIONE
Per far fronte alle problematiche sopra evidenziate si è ritenuto opportuno intervenire con:
1) rinforzo mediante cerchiatura metallica sui pilastri per incrementare la resistenza flessionale alla
base e a taglio
2) sfruttamento della pavimentazione industriale come elemento di collegamento dei plinti
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE ITALIA
DI RAVARINO (MO)
Piastre fissaggio
angolari al bicchiere
Collare in c.a.
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE
DI RAVARINO (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE
DI RAVARINO (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE ITALIA
DI RAVARINO (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE ITALIA
DI RAVARINO (MO)
PUNTI DI SINGOLARITA’
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE ITALIA
DI RAVARINO (MO)
PUNTI DI SINGOLARITA’
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO CONSERVE ITALIA
DI RAVARINO (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
LA PROBLEMATICA
La struttura consta di diversi corpi di fabbrica edificati in anni differenti, tutti però sono costituiti da
strutture realizzate con elementi prefabbricati in calcestruzzo armato.
Gli eventi sismici hanno obbligato alla verifica della struttura secondo le normative vigenti e tali
verifiche hanno portato in evidenza problematiche di:
1) insufficiente resistenza flessionale e taglio alla base dei pilastri per le combinazioni sismiche
2) carenza di connessioni COPERTURA-TRAVE (perdita dell’appoggio)
3) carenza di connessione TRAVE-PILASTRO (perdita dell’appoggio)
4) carenza di connessione dei tamponamenti
LA SOLUZIONE
Per far fronte alle problematiche sopra evidenziate si è ritenuto opportuno intervenire con:
1) rinforzo mediante cerchiatura metallica sui pilastri per incrementare la resistenza flessionale alla
base e a taglio
2), 3) e 4) connessioni meccaniche in acciaio tra copponi di copertura e travi a doppia pendenza,
nonché tra travi e pilastri, oltre alla realizzazione di una baraccatura metallica per il fissaggio dei
pannelli di tamponamento
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
Inquadramento
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
Stato di fatto: TETTOIE
SALE DI LAVORAZIONE: a
seguito della
modellazione il progettista
ha rilevato la necessità di
intervento sui pilastri in
seguito evidenziati per
carenza di resistenza a
pressoflessione e taglio,
con modalità differenti a
seconda del tipo e
posizione del pilastro
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
SALE DI
LAVORAZIONE:
L’intervento finito
sui pilastri una volta
scasserato.
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO AGRINTESA DI
CASTELFRANCO EMILIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN CAPANNONE PREFABBRICATO A CONCORDIA
SULLA SECCHIA (MO)
LA PROBLEMATICA
Gli eventi sismici hanno obbligato alla verifica della struttura secondo le normative vigenti e tali
verifiche hanno portato in evidenza problematiche di:
1) insufficiente resistenza flessionale alla base dei pilastri per le combinazioni sismiche
2) carenza di connessioni COPERTURA-TRAVE (perdita dell’appoggio)
LA SOLUZIONE
Per far fronte alle problematiche sopra evidenziate si è ritenuto opportuno intervenire con:
1) rinforzo metallico (beton plaquè) sulle facce dei pilastri per incrementare la resistenza flessionale
alla base
2) connessioni meccaniche in acciaio tra copponi di copertura e travi a doppia pendenza
MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN CAPANNONE PREFABBRICATO A CONCORDIA
SULLA SECCHIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN CAPANNONE PREFABBRICATO A CONCORDIA
SULLA SECCHIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN CAPANNONE PREFABBRICATO A CONCORDIA
SULLA SECCHIA (MO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DI UN CAPANNONE PREFABBRICATO A CONCORDIA
SULLA SECCHIA (MO)
IL CANTIERE
IL CANTIERE
IL CANTIERE
IL CANTIERE
Collegamento dei
copponi con staffe
in acciaio
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
LA PROBLEMATICA
Gli eventi sismici hanno obbligato alla verifica della struttura secondo le normative vigenti e tali
verifiche hanno portato in evidenza problematiche di:
1) insufficiente resistenza flessionale e a taglio alla base dei pilastri per le combinazioni sismiche
(pilastri ad H)
2) carenza di connessioni dei tamponamenti (perdita dell’equilibrio)
LA SOLUZIONE
Per far fronte alle problematiche sopra evidenziate si è ritenuto opportuno intervenire con:
1) rinforzo metallico con angolari sugli spigoli dei pilastri per incrementare la resistenza flessionale
alla base e con reggette metalliche per aumentare la resistenza a taglio
2) connessioni meccaniche in acciaio tra copponi e travi di copertura e pannelli di tamponamento
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
ANGOLARI IN ACCIAIO
ANCORAGGIO DELL’ARMATURA
INTEGRATIVA NEL BICCHIERE DEL PLINTO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO LF DI CESENA
Particolare delle connessioni dei pannelli di tamponamento
Con il contributo incondizionato di:
Seminario Tecnico
PATINA BIOLOGICA
Strato sottile, morbido e omogeneo, aderente alla
superficie e di evidente natura biologica, di colore
variabile, per lo più verde. La patina biologica è costituita
prevalentemente da microrganismi cui possono aderire
polvere, terriccio, ecc.
CAUSE DI DEGRADO NELLA MURATURA
CROSTA
Strato superficiale di alterazione del materiale lapideo o
dei prodotti utilizzati per eventuali trattamenti. Si
spessore variabile, è dura, fragile e distinguibile dalle
parti sottostanti per le caratteristiche morfologiche e,
spesso, per il colore. Può distaccarsi anche
spontaneamente dal substrato che, in genere, si
presenta disgregato e/o polverulento
DEPOSITO SUPERFICIALE
Accumulo di materiali estranei di varia natura, quali, ad
esempio, polvere, terriccio, guano, ecc. Ha spessore
variabile e, in genere, scarsa coerenza e aderenza al
materiale sottostante.
CAUSE DI DEGRADO NELLA MURATURA
DISGREGAZIONE
Decoesione caratterizzata
da distacco di granuli o
cristalli sotto minime
sollecitazioni meccaniche
EFFLORESCENZE
Formazione di sostanze, generalmente di colore
biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o
filamentoso, sulla superficie del manufatto.
Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può
talvolta avvenire all’interno provocando spesso il distacco
delle parti più superficiali.
CAUSE DI DEGRADO NELLA MURATURA
EROSIONE
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a
processi di natura diversa..Quando sono note le cause di
degrado, possono essere usati termini come:
-Erosione per abrasione (cause meccaniche)
-Erosione per corrasione (cause meccaniche)
-Erosione per corrosione (cause chimiche e biologiche)
-Erosione per usura (cause antropiche)
CAUSE DI DEGRADO NELLA MURATURA
ESFOLIAZIONE
Degradazione che si manifesta con distacco, spesso
seguito da caduta, di uno o piàù strati superficiali
subparalleli fra loro (sfoglie)
FESSURAZIONE/FRATTURAZIONE
Degradazione che si manifesta con la formazione di
soluzioni di continuità nel materiale e che può implicare
lo spostamento reciproco delle parti
CAUSE DI DEGRADO NELLA MURATURA
INCROSTAZIONE
Deposito stratiforme, compatto e generlamente aderente
al substrato, composto da sostanze inorganiche o da
strutture di natura biologica
MANCANZA
Caduta e perdita di parti. Il termine, generico, si usa
quando tale forma di degradazione non è descrivibile con
altre voci del lessico.
CAUSE DI DEGRADO NELLA MURATURA
POLVERIZZAZIONE
Decoesione che si manifesta con la caduta spontanea
del materiale sottoforma di polvere o granuli
FRONTE DI RISALITA
Limite di migrazione dell’acqua che si manifesta con la
formazione di efflorescenze e/o perdita di materiale. E’
generalmente accompagnato da variazione della
saturazione del colore nella zona sottostante
CRITERI DI INTERVENTO
INIEZIONI DI BOIACCA
F) procedendo dal basso verso l'alto si inietta la miscela (boiacca: malta con legante
idraulico e addizionata di abbondante acqua per ottenere una miscela molto fluida) a
bassa pressione (< 2 atm).
La pressione si deve mantenere costante per tutta la durata dell'operazione.
Si continua fino a che la miscela fuoriesce dai fori adiacenti.
Controllo della diffusione della miscela mediante carotaggi o prove soniche
CRITERI DI INTERVENTO
INIEZIONI ARMATE
INTONACO ARMATO
RIBALTAMENTO SEMPLICE
MECCANISMI DI COLLASSO - PARETI
FLESSIONE VERTICALE
MECCANISMI DI COLLASSO - PARETI
FLESSIONE ORIZZONTALE
MECCANISMI DI COLLASSO - PARETI
MECCANISMI MISTI
MECCANISMI DI COLLASSO - PARETI
CONTESTI
MECCANISMI DI COLLASSO - PARETI
Cause:
- Sisma
- Mancanza di connessioni con pareti ortogonali
-Presenza di strutture spingenti come archi, volte
-Assenza di verticalità del pannello murario Tessuto in fibra di carbonio
Cause:
-Sisma
POSSIBILI INTERVENTI - PARETI
POSSIBILE RIMEDIO
MECCANISMI DI COLLASSO - ARCHI
MECCANISMI DI COLLASSO - ARCHI
MECCANISMI DI COLLASSO - ARCHI
QUESITO
Hmax
Hmin
MECCANISMI DI COLLASSO - ARCHI
PUNTELLARE LA VOLTA!!
POSSIBILI INTERVENTI – ARCHI E VOLTE
Seminario Tecnico
Inquadramento generale
Il cantiere
Problematiche progettuali
Viste dell’esterno: in rosa sono evidenziati i punti in cui sono state realizzate le spillature metalliche
Lo stato di fatto
Interno
Lavorazioni
SPILLATURA METALLICA DELLA STRUTTURA MURARIA
- Realizzazione dei fori per l’alloggiamento delle barre con ausilio di dime in
acciaio
- Sigillatura delle crepe presenti nella muratura con malta
Realizzazione dei fori per l’alloggiamento delle barre utilizzando delle dime in acciaio
appositamente realizzate per effettuare il foro rispettando il corretto angolo di
inclinazione (dato dal progettista). Aspirazione di polveri ed eventuali residui.
Spillatura metallica della struttura muraria
Spillatura metallica della struttura muraria
Riempimento del foro fino a saturazione e blocco della fuoriuscita di prodotto con malta
rapida
Lavorazioni e Prodotti
Apertura della parte terminale Inserimento della barra Applicazione di porzione tessuto
del connettore “a fiocco” pultrusa in fibra di carbonio per l’ancoraggio del connettore
Interconnessioni dei rinforzi con
connettori in fibra aramidica
Interconnessioni dei rinforzi con
connettori in fibra aramidica
Consolidamento della muratura perimetrale:
RIBALTAMENTO DI PARETE
QUALI MECCANISMI SERVE A PREVENIRE?
FLESSIONE ORIZZONTALE
Realizzazione delle corsie di alloggiamento delle fasciature in fibra di carbonio con
malta tixotropica fibrorinforzata
Applicazione delle fibre sull’adesivo epossidico precedentemente posato e prima
rullatura che ha lo scopo di far aderire le fibre al supporto ed espellere l’aria
eventualemente inglobata
Inserimento dei connettori aramidici ove previsti
VILLA TRAVALLE del '600 – CALENZANO (FI) 2004-2005
Tipo lavoro: Miglioramento sismico mediante la creazione di cordoli e
controventature in tessuto in fibra di carbonio Armoshield
VILLA TRAVALLE del '600 – CALENZANO (FI) 2004-2005
Anno di costruzione: XV secolo costruita per volere
della famiglia Strozzi
Destinazione: azienda agricola
zone
d’intervento
VILLA TRAVALLE del '600 – CALENZANO (FI) 2004-2005
Sigillatura nelle lesioni con boiacca a Consolidamento del basamento della Sbarramento chimico
base calce Armolime IR muratura con boiacca a base calce alla risalita capillare
VILLA TRAVALLE del '600 – CALENZANO (FI) 2004-2005
Il connettore Armogrip
PALAZZO MOZZI-BARDINI (FI) 2008-2009
staffeØ8/20"
volta in mattoni
spina di connessione
fissata con resina
spina di connessione
volta in mattoni fissata con resina
MODELLAZIONE STRUTTURALE
PONTE S. BOLDO - S. GIACOMO DELL’ORIO - VENEZIA
PONTE S. BOLDO - S. GIACOMO DELL’ORIO - VENEZIA
PONTE DELL’ANATOMIA - VENEZIA
PONTE DELL’ANATOMIA - VENEZIA
RINFORZO INTRADOSSALE DI VOLTE SEDE CREDEM -
MONDOVÌ
Seminario Tecnico
I profili resistenti degli elementi strutturali di legno sono descritti nelle norme UNI EN 338, UNI
11035 e UNI 11119
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
VALUTAZIONE PREVENTIVA DELLO STATO DI FATTO (CAP. 3.2)
Il DT 201/2005 pone molta attenzione alla valutazione dello stato di fatto: lL’obiettivo di tale attività è quello
di definire il comportamento statico dell’edificio, lo stato di conservazione delle singole membrature e la loro
completa caratterizzazione anche dal punto di vista storico-architettonico.
Va particolarmente sottolineata l’importanza di un’accurata valutazione preventiva dello stato di fatto, essendo
inaccettabile l’estensione all’intero sistema strutturale di interventi basati sull’analisi di pochi elementi, situazione
quest’ultima che è generalmente foriera di gravi inadeguatezze e/o di pesanti sovradimensionamenti.
RINFORZO A FLESSIONE
TIPOLOGIE DI RINFORZO FLESSIONALI (cap. 6.2)
Tipo lavoro: Rinforzo a flessione con Lamelle CFK e rinforzo a compressione con quadrotti in ferro
Perché dell’intervento: Adeguamento strutturale dei solai alla nuova destinazione d’uso.
Committente: Comune di Milano
BIBLIOTECA COMUNALE DI MILANO – VILLA LITTA
PREDISPOSIZIONE DEL TAGLIO
BIBLIOTECA COMUNALE DI MILANO – VILLA LITTA
Rinforzo in zona compressa
BIBLIOTECA COMUNALE DI MILANO – VILLA LITTA
BIBLIOTECA COMUNALE DI MILANO – VILLA LITTA
BIBLIOTECA COMUNALE DI MILANO – VILLA LITTA
COLLAUDO
luce di calcolo: 6,35 m
Carico applicato: 1500 Kg/m
Freccia max: 4,40 mm
Trave 21 l/f: ≈ 1/1400
Trave collaudata
Seminario Tecnico
La verifica dell’applicazione di rinforzi FRP deve essere valutata e progettata per ogni
singolo caso.
La progettazione del tipo e del numero di prove da eseguire deve essere condotta, per
ciascuna applicazione, valutando:
- l’importanza funzionale e strategica che assume la costruzione durante gli eventi sismici
per le finalità di protezione civile, o il cui ruolo assuma rilevanza in relazione alle
conseguenze di un eventuale collasso;
- la sua valenza storica e culturale;
- la rilevanza strutturale dell’intervento, a seconda che riguardi elementi strutturali primari
(es. volte, cupole, colonne, archi, pareti) o secondari (es. piattabande, tiranti);
- l’estensione dell’intervento in rapporto alle dimensioni della struttura.
ASPETTI NORMATIVI
Da non dimenticare:
Il CNR DT 200 R1/2013 prevede e suggerisce quantità minime di prove per tali
caratterizzazioni a seconda che si parli di strutture in c.a. o muratura.
ASPETTI NORMATIVI – CEMENTO ARMATO E MURATURA
Tensione di picco allo strappo non inferiore a 0.9 MPa sull’80% delle prove su c.a.
Tensione di picco non inferiore di più del 10% della resistenza media a compressione del supporto su murature
TR 1 A 5,49 3,45
1 TR 2 A 5,72 3,60
TR 3 A 4,39 2,76
TR 1 A/B 2,83 --
2
TR 2 A 4,89 3,07
La fase dello
strappo e tre dei
provini
PROVA SEMI-DISTRUTTIVA A TRAZIONE NORMALE
Esempio applicativo: Prova pull-off su tessuto effettuata in cantiere
La fase di prova
PROVA SEMI-DISTRUTTIVA A TRAZIONE NORMALE
Esempio applicativo: Prova pull-off su tessuto effettuata in cantiere
Il provino a prova
completata
PROVA SEMI-DISTRUTTIVA A TRAZIONE NORMALE
RISULTATO DI N. 10 PROVINI CANTIERE CARGILL DI ROVIGO
1A 3.87 Cls
1B 2.37 Cls
2B 4.60 Cls
3B 3.46 Cls
5A 3.67 Cls
5C 4.32 Cls
6A 4.55 Cls
6B 5.46 Cls
PROVA SEMI-DISTRUTTIVA DI STRAPPO A TAGLIO
La prova risulta particolarmente significativa per l’accertamento della qualità dell’incollaggio. È eseguibile
solo se è possibile tirare una porzione di materiale composito nel proprio piano in corrispondenza di uno
spigolo staccato dal substrato.
L’applicazione può ritenersi accettabile se almeno l’80% delle prove (entrambe nel caso di due sole prove)
fornisce una forza di picco allo strappo non inferiore all’85% del valore della forza di progetto massima.
PROVA NON DISTRUTTIVA: PROVA TERMOGRAFICA
Consiste nel riscaldare l’area su cui è stato applicato il rinforzo e nel misurare le
temperature in riflessione di calore dell’elemento mediante camera termografica.
Non è pertanto eseguibile su compositi rinforzati con fibre di carbonio o con fibre
metalliche, a meno che non vengano utilizzati particolari accorgimenti che ne
garantiscano una sensibilità adeguata.
L’APPARECCHIATURA DI PROVA
PROVA NON DISTRUTTIVA: PROVA TERMOGRAFICA
PRIMA DOPO
frattura
iniettata
TX RX
RX RX TX RX
PROVA NON DISTRUTTIVA: PROVA ULTRASONICA
Consolidamento di un capannone industriale su travi in c.a. con resine epossidiche
Analisi di fessure tramite metodo a ultrasuoni
PRIMA
ZONA SANA DI RIF. ZONA FRATTURATA
40% incremento di V
Risultati:
verifica dell’assenza di vuoti a frattura iniettata → aumento della velocità di propagazione e aumento
dell’ampiezza del segnale
PROVA NON DISTRUTTIVA: PROVA GEORADAR E SONICA
Restauro conservativo di un palazzo storico tramite iniezioni con resina epossidica e rinforzo nastri in
fibra di carbonio
L’intervento di rinforzo
PROVA NON DISTRUTTIVA: PROVA GEORADAR
Restauro conservativo di un palazzo storico tramite iniezioni con resina epossidica e rinforzo nastri in
fibra di carbonio
prima
dopo
dopo il consolidamento
Punti di
misura
Seminario Tecnico
LA PROBLEMATICA
Gli eventi sismici hanno obbligato alla verifica della struttura secondo le normative vigenti e tali
verifiche hanno portato in evidenza problematiche di:
1) insufficiente resistenza flessionale e taglio alla base dei pilastri per le combinazioni sismiche
2) mancanza di collegamento tra i plinti di fondazione
3) carenza di collegamenti tra le travi è i pilastri
LA SOLUZIONE
Per far fronte alle problematiche sopra evidenziate si è ritenuto opportuno intervenire con:
IL PROGETTO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
DESCRIZIONE
MAGAZZINO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
PROBLEMA
SOITAB
DANOBAT 1000 DANOBAT 1500 SOITAB 1050
1050
SOITAB GANTRY
DANOBAT
600
FRIGGI
SOITAB GANTRY
ROSSA
Spianatrice Novastilmec
Palazzina Uffici
(rif. tav. E3)
LAYOUT PRODUTTIVO
Reggiatrice
Spiantrice Saico Impilatrice Rizzi
TRAVE PORTA
SHED
SEZIONE PIU’
PICCOLA
(50x50)
MENSOLA PER
CARROPONTE
SEZIONE TIPO
(70x60)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
INSUFFICIENTE
RESISTENZA A
PRESSOFLESSIONE
E TAGLIO DEL NODO
DI INCASTRO
MANCATO
COLLEGAMENTO
TRA FONDAZIONI
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
Definizione delle tipologie di intervento
pilastri liberi
pilastri
perimetrali
pilastri d’angolo
pilastri
perimetrali
d’interfaccia
pilastri liberi
d’interfaccia
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
Pilastro tipo 4
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA SPERIMENTAZIONE
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
1) TENSIONE DI COMPRESSIONE
2) PERCENTUALE MECCANICA DI ARMATURA TESA
3) PERCENTUALE MECCANICA DI ARMATURA COMPRESSA
SEZIONE DI VERIFICA
FORI PER
ANCORAGGIO FORI PER ANCORAGGIO
PLINTO TIRANTI MARTINETTO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
IL CAMPIONE DI RIFERIMENTO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
IL CAMPIONE RINFORZATO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA
MASSIMO SPOSTAMENTO
IMPOSTO ±98.9 mm
I MASSIMI VALORI RILEVATI PER DRIFT POSITIVO E NEGATIVO SONO RISPETTIVAMENTE DI 30.29
kN E -33.67 kN. DOPO TALI VALORI LA FORZA MASSIMA E’ RIMASTA QUASI COSTANTE CON
VALORI LEGGERMENTE IN RIBASSO, DENUNCIANDO L’AVVENUTA PLASTICIZZAZIONE DELLA
SEZIONE.
LA MEDIA IN VALORE ASSOLUTO E’ PARI A 31.98 kN CHE VIENE ASSUNTA COME RESISTENZA DEL
CAMPIONE DI RIFERIMENTO.
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE DI RIFERIMENTO (NON RINFORZATO)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE RINFORZATO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE RINFORZATO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE RINFORZATO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE RINFORZATO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE RINFORZATO
I MASSIMI VALORI RILEVATI PER DRIFT POSITIVO E NEGATIVO SONO RISPETTIVAMENTE DI 47.16
kN E -51.00 kN. DOPO TALI VALORI LA FORZA MASSIMA E’ RIMASTA QUASI COSTANTE CON
VALORI LEGGERMENTE IN RIBASSO, DENUNCIANDO L’AVVENUTA PLASTICIZZAZIONE DELLA
SEZIONE.
LA MEDIA IN VALORE ASSOLUTO E’ PARI A 49.08 kN CHE VIENE ASSUNTA COME RESISTENZA DEL
CAMPIONE DI RIFERIMENTO.
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
LA PROVA SUL CAMPIONE RINFORZATO
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
RISULTATI
51
1° CICLO +60.0%
40
3837 2° CICLO +90.0%
3° CICLO +37.8%
25
20
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
I RISULTATI
CAMPIONE DI RIFERIMENTO Fmax,teorica = 55.86 kNm/2.3 m = 24.29 kN
CAMPIONE DI RIFERIMENTO Fmax = 31.98 kN = +31.6%
CAMPIONE RINFORZATO Fmax,teorica = 79 kNm/2.3 m = 34.34 kN
CAMPIONE RINFORZATO Fmax = 49.08 kN = +42.9%
INCREMENTO DI RESISTENZA ∆F = 17.10 kN =
+53.5% > 41.4% teorico
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
IL CANTIERE
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
PROBLEMA DEL
CONTENIMENTO POLVERI
CAMPO PROVA
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)
CONTROLLI IN CANTIERE
Controlli eseguiti per campata
MIGLIORAMENTO SISMICO DEL CAPANNONE PREFABBRICATO RAVANI ACCIAI S.p.A. (FE)