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Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo INDICE

2 COME SI SCEGLIE IL

COME SI SCEGLIE IL CALCESTRUZZO


CALCESTRUZZO

2.1
CALCESTRUZZO A
PRESTAZIONE

2.2 CLASSE DI RESISTENZA

2.3 CLASSE DI
ESPOSIZIONE

2.4 RAPPORTO ACQUA/CEMENTO

2.5 CLASSE
DI CONSISTENZA

DIMENSIONE MASSIMA
2.6 CLASSE DI CONSISTENZA
NOMINALE DELLʼAGGREGATO
D MAX

2.7 RICHIESTA DI
PRESTAZIONI
PARTICOLARI
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo 2

COME SI SCEGLIE IL
CALCESTRUZZO
Il manifestarsi dei fenomeni di degrado anticipato
su strutture in calcestruzzo spesso è legato non ad
errori di messa in opera, quanto ad una inconsa-
pevole ed errata scelta progettuale del materiale
non idoneo per lʼopera in questione o per le condi-
zioni ambientali in cui il manufatto è inserito.
Secondo la normativa: “Una struttura deve essere
progettata e costruita in modo che con accettabile
probabilità rimanga adatta allʼuso per il quale è pre-
vista, tenendo conto della sua vita prevista”
(Eurocodice 2). Tutte le normative individuano
classi di esposizione ambientale, limiti di aggressi-
vità esterna, vincoli per la protezione delle armatu-
re, rapporto acqua – cemento (a/c), ecc…, tutto per
raggiungere un solo scopo:
GARANTIRE UNA VITA DI SERVIZIO MINIMA
ALLA STRUTTURA.
Per raggiungere le indicazioni normative, PRIMA
DI REALIZZARE LʼOPERA, in fase progettuale,
occorre INTERROGARSI SUL LUOGO DELLʼIN-
TERVENTO E SUL TIPO DI STRUTTURA DA
ESEGUIRE, al fine di POTER SCEGLIERE, tra la
vasta gamma di calcestruzzi presenti sul mercato,
QUELLO PIÙ IDONEO CHE GARANTISCA UNA
MAGGIORE DURABILITÀ.
Gli accorgimenti minimi da adottare per eliminare o
quanto meno ridurre le cause che influenzano il
degrado delle strutture sono:
- rispetto dello spessore di copriferro;
- scelta del tipo di calcestruzzo in relazione allʼam-
biente o allʼuso che si richiede alla struttura;
- diametro degli aggregati compatibile con la geo-
metria e lʼarmatura della struttura;
- scelta della consistenza dellʼimpasto;
- in condizioni critiche si possono usare materiali
protettivi o prodotti speciali per migliorare le carat-
teristiche di resistenza del conglomerato;
È sufficiente prestare un poʼ di cura e calibrare le
scelte progettuali per realizzare manufatti visiva-
mente simili ma sicuramente più resistenti alle
aggressioni esterne.
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo Calcestruzzo a prestazione 2.1

CALCESTRUZZO A PRESTAZIONE
Per ottenere un calcestruzzo con buone qua-
lità specifiche, sia la norma UNI EN 206-1
che la norma UNI 11104, stabiliscono le
CONDIZIONI MINIME OPERATIVE che i
progettisti devono adottare per precrivere
un materiale con le caratteristiche presta-
zionali richieste. La scelta del materiale
deve essere effettuata da un tecnico abi-
litato, il quale deve redigere un PROGET-
TO ESECUTIVO, nel rispetto dei parame-
tri prescritti dalle norme e dal tipo di strut-
tura da realizzare. Non si deve dimentica-
re però che:

- IL PROGETTISTA HA LA RESPONSABILITÀ Il progettista, deve indicare, in modo


DIRETTA DELLA PROGETTAZIONE DI chiaro ed inequivocabile, i seguenti dati:
TUTTE LE STRUTTURE REALIZZATE. -resistenza caratteristica - Rck [espressi
- L'IMPRESA HA LA RESPONSABILITÀ DI in N/mm2]; o classe di resistenza (es. CX/Y)
FORNIRE IL CALCESTRUZZO CON LE -diametro massimo nominale dell'ag-
CARATTERISTICHE PREVISTE E DI MET- gregato - Dmax [espresso in mm];
TERLO IN OPERA CORRETTAMENTE -classe di consistenza del calcestruzzo
fresco;
-classe di esposizione ambientale;
-eventuali altre caratteristiche od aggiun-
te per getti particolari (tempi di induri-
mento,additivi, fibre, …).

IN TUTTI I CASI IL GETTO DEVE PREVEDERE UNO


SPESSORE DI CALCESTRUZZO(COPRIFERRO)
SUFFICIENTE A GARANTIRE LA PROTEZIONE
DELLE ARMATURE DALLA CORROSIONE.
PER EVITARE EQUIVOCI E FACILITARE
L'ATTIVITÀ DEL DIRETTORE DEI LAVORI, TALI
INDICAZIONI DOVREBBERO ESSERE RIPORTATE
SULLE "TAVOLE DELLE CARPENTERIE E DELLE
ARMATURE", GLI UNICI DOCUMENTI UFFICIALI
PRESENTI IN CANTIERE.
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo Classe di resistenza 2.2

CLASSE DI RESISTENZA
Rappresenta la capacità del calcestruzzo di assorbire gli sforzi di compressione.
La resistenza a compressione viene misurata su provini cubici di 15 centimetri di lato, confe-
zionati, maturati e provati tassativamente a 28 giorni secondo le normative.
Bisogna distinguere la resistenza di un singolo provino dal valore convenzionale di riferi-
mento LA RESISTENZA CARATTERISTICA RCK
cioè il valore al di sotto del quale ci si attende che cada solamente il 5% di tutti i provini che
potrebbero essere controllati per quel calcestruzzo. La resistenza caratteristica viene ricava-
ta statisticamente dai valori di rottura dei singoli provini.
LA CLASSE DI RESISTENZA VIENE ESPRESSA IN MPa O N/mm2
Le norme propongono alcune classi di resistenza caratteristica utilizzabili dal progettista nei
calcoli strutturali.

CLASSE DI CATEGORIA
PRESCRIZIONI PARTICOLARI
RESISTENZA CALCESTRUZZO LA RESISTENZA DEL CALCE-
C 8/10
Non strutturale Nessuna STRUZZO NELLA STRUTTURA
C 12/15
C 16/20 DIPENDERÀ PERÒ ANCHE
C 20/25 DALLA MODALITÀ DI GETTO, DI
C 25/30
C 28/35 Obbligo Certificazione FPC se
COSTIPAZIONE E DALLA MATU-
Ordinario
C 32/40 prodotto all'esterno del cantiere RAZIONE. QUESTE OPERAZIO-
C 35/45
C 40/50
NI, SE NON CORRETAMENTE
C 45/55 EFFETTUATE, POTREBBERO
C 50/60
Obbligo sperimentazione preventiva RIDURNE SENSIBILMENTE IL
C 55/67 Alte prestazioni
+ Certificazione FPC
C 60/75 VALORE RISPETTO A QUELLO
C 70/85 Obbligo di sperimentazione e RILEVATO DAI PROVINI.
C 80/95 Alta resistenza autorizzazione del Consiglio
C 90/105 Superiore dei Lavori Pubblici

LA CLASSE DI RESISTENZA DIPENDE DAL VALORE DEL RAPPORTO ACQUA/CEMENTO (A/C) DELLA MISCELA;
LO STESSO RAPPORTO È REGOLATO DALLA CLASSE DI ESPOSIZIONE AMBIENTALE (VEDI DURABILITÀ).
Classe di esposizione
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo
ambientale 2.3

CLASSE DI ESPOSIZIONE
AMBIENTALE
Aspetto essenziale per la scelta del giusto calcestruzzo è la condizione ambientale in cui la
struttura dovrà operare. Questa influenza la vita nominale delle costruzioni, cioè il tempo
durante il quale i materiali sono in grado di conservare le caratteristiche prestazionali richie-
ste dal progetto, mantenendo inalterato il grado di sicurezza previsto. È indispensabile ripor-
tare in progetto la classe di esposizione ambientale che indica il maggiore o minore livello di
aggressività del luogo in cui la struttura sarà inserita.
Classe di esposizione
Il calcestruzzo e le strutture armate
Ordine degli Architetti,
Come si sceglie il calcestruzzo
Pianificatori, Paesaggisti ambientale 2.3 bis
Il calcestruzzo e le strutture armate
e Conservatori
della Provincia di Cuneo

CLASSE DI ESPOSIZIONE
AMBIENTALE
La norma UNI - EN 206 -1 e la UNI 11104 descrivono con maggiore precisione gli ambienti di esposizione:

Denominazione Descrizione dellʼambiente di esposi- Esempi di condizioni ambientali (a


della classe zione titolo informativo)
1-nessun rischio di corrosione delle armature o di attacco al calcestruzzo

XO molto secco interni di edifici con umidità relativa molto


bassa
2- corrosione delle armature indotta da carbonatazione

XC1 secco interni di edifici con umidità relativa bassa

XC2 bagnato,raramente secco parti di strutture di contenimento liqui-


di:fondazioni
XC3 umidità moderata interni di edifici con umidità da moderata
ad alta:calcestruzzo allʼesterno riparato
dalla pioggia
XC4 ciclicamente secco e bagnato parti di ponti:pavimentazioni,parcheggi per
auto
3- corrosione indotta dai cloruri

XD1 umidità moderata superfici esposte a spruzzi diretti dʼacqua


contenente cloruri

XD2 bagnato,raramente secco piscine: calcestruzzo esposto

XD3 ciclicamente secco e bagnato parti di ponti;paviemntazioni;parcheggi per


auto
4- corrosione indotta dai cloruri dellʼacqua di mare

XS1 esposizione alla salsedine marina ma non strutture sulla costa o in prossimità
in contatto diretto con acqua di mare
XS2 sommerse parti di strutture marine

XS3 nelle zone di maree, nelle zone soggette parti di strutture marine

5- attacco da cicli gelo/disgelo

XF1 grado moderato di saturazione, in assenza superfici verticali esposte alla pioggia e al
di agenti disgelanti gelo

XF2 grado moderato di saturazione, in presenza superfici verticali di opere stradali esposte
di sali disgelanti al gelo e ad agenti disgelanti nebulizzati
nellʼaria
XF3 grado elevato di saturazione, in assenza di superfici orizzontali esposte alla pioggia e
sali disgelanti al gelo
XF4 grado elevato di saturazione, in presenza di superfici verticali e orizzontali esposte a
sali disgelanti spruzzi dʼacqua contenenti sali disgelanti
6- attacco chimico

XA1 aggressività debole(secondo tab.9)


XA2 aggressività moderata(secondo tab.9)
XA3 aggressività forte(secondo tab.9)
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo Rapporto acqua/cemento 2.4

RAPPORTO ACQUA/CEMENTO
Esiste una caratteristica fondamentale che determina le prestazioni di un calcestruz-
zo: la sua compattezza. Risulta evidente che più il materiale è compatto ed omoge-
neo, maggiore sarà non solo la sua capacità di resistere allʼazione degli agenti
aggressivi ma anche la sua resistenza meccanica.
Nella definizione della composizione della miscela un unico parametro governa le due
prestazioni:
IL RAPPORTO ACQUA / CEMENTO a/c
La norma riporta i valori massimi di tale rapporto necessari a soddisfare le classi di
esposizione e le resistenze minime corrispondenti.

POICHÉ LA RCK È FACILMENTE CONTROLLABILE TRAMITE IL CORRETTO PRELIEVO DI PROVINI,


LA CORRISPONDENZA TRA RESISTENZA E CLASSE DI ESPOSIZIONE FORNISCE INOLTRE UN FOR-
MIDABILE STRUMENTO DI VERIFICA DELLE PRESTAZIONI.

Classi di esposizione
Rapporto a/c max Rck minima
UNI 11104
XC1-XC2 0,60 30
XC3-XA1-XD1 0,55 35
XS1-XD2-XA2 0,50 40
XF1 - XF2 -XF3-XC4
XS2-XS3-XD3
XA3-XF4 0,45 45

LA COMPOSIZIONE DEL CALCESTRUZZO, ED IN PARTICOLARE IL RAPPORTO


ACQUA / CEMENTO, NON DEVE MAI ESSERE ALTERATA CON AGGIUNTE DI
ACQUA: TUTTE LE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO ANDREBBERO
PERDUTE!
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo Classe di consistenza 2.5

CLASSE DI CONSISTENZA
Si identifica come lavorabilità la
capacità del calcestruzzo di assu-
mere la forma del recipiente che lo
contiene, normalmente il cassero.
Ovviamente la lavorabilità deve
essere scelta in funzione delle
caratteristiche della struttura e dei
metodi di compattazione e verifica-
ta al momento del getto in cantie-
re . La lavorabilità di un impasto è
molto importante anche per il lavo-
ro che si deve spendere durante la
posa e la compattazione.

Il procedimento più usato soprattutto in cantiere è lo SLUMP TEST il quale suddivide


gli impasti in cinque classi basandosi sulla misura dellʼabbassamento al cono del cal-
cestruzzo fresco per effetto del peso proprio:

S1 S2 S3 S4 S5

Classe di Abbassamento(mm) Denominazione Applicazioni


consistenza corrente
S1 da 10 a 40 UMIDA vibrofinitrici

S2 da 50 a 90 PLASTICA casseri rampanti

S3 da 100 a 150 SEMIFLUIDA scivoli e tetti

S4 da 160 a 210 FLUIDA strutture debolmente armate

S5 > di 210 SUPERFLUIDA strutture fortemente armate,getti orizzontali

SI CONSIGLIA, OVE POSSIBILE, DI PRESCRIVERE CALCESTRUZZO CON CLASSE DI


CONSISTENZA MAGGIORE OD UGUALE A S4.
EVITARE ASSOLUTAMENTE AGGIUNTE DI ACQUA IN CANTIERE PERCHÉ DIMINUI-
SCONO LE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO.
CONTROLLARE ATTENTAMENTE LA BOLLA DI SCARICO E VERIFICARE LA CORRI-
SPONDENZA ALLʼORDINE DEL CALCESTRUZZO FORNITO.
Dimensione massima nomina-
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo
le dellʼaggregato 2.6

DIMENSIONE MASSIMA
NOMINALE DELLʼ AGGREGATO - DMAX

Condizione necessaria per ottenere una struttura omogenea e compatta è la corretta


prescrizione della dimensione massima dellʼaggregato, indicata con Dmax.

In particolare i fattori che influenzano


il Dmax. sono:
- LA MODALITÀ DI GETTO
(in caso di pompag-
gio si consiglia
una dimensione
massima infe-
riore a 1/3
del diame-
tro del
tubo della
pompa);

- LA SEZIO-
NE DELLA
STRUTTURA
(in caso di
solette infe-
riore a 1/3 o
1/4 dello spes-
sore) e la distan-
za tra le armature;
per evitare che aggre-
gati troppo grossi restino
bloccati tra le stesse impedendo
il regolare riempimento della cassaforma;

- LO SPESSORE DEL COPRIFERRO , per evitare che gli aggregati vengano a diretto con-
tatto con il cassero senza il necessario strato protettivo di pasta di cemento.

DMAX < 0,25 VOLTE LO SPESSORE MINIMO DELLA SEZIONE

DMAX < 0.75 VOLTE LO SPESSORE DEL COPRIFERRO

DMAX < DELLA DISTANZA MINIMA TRA I FERRI DI ARMATURA


Richiesta di prestazioni
Il calcestruzzo e le strutture armate Come si sceglie il calcestruzzo
particolari 2.7

RICHIESTA DI PRESTAZIONI
PARTICOLARI
Le prescrizioni minime indicate dalle Norme potrebbero non essere sufficienti a
definire il calcestruzzo più adatto ad una struttura. Si può approfondire la scelta del
materiale, sempre con l'ausilio delle Norme e con le possibilità che la tecnologia
del calcestruzzo oggi può offrire.
Possono essere prescritte prestazioni particolari ottenibili con ricette specifiche o
aggiunta di additivi:
- sviluppo delle resistenze predefini-
to, ad es. per accelerare i tempi
di scassero o per calcestruz-
zi precompressi;
- permeabilità ridotta
per ambienti
aggressivi;
- resistenza alla
penetrazione di
agenti esterni;
- ritiro con-
trollato per
getti di este-
se dimensio-
ni;
- calore di
idratazione
ridotto per getti
massivi;
- aggregati adatti
alla realizzazione di
strutture facciavista;
- uso di cementi particolari;

Oppure
si possono richiedere aggiunte alla miscela:
- fibre sintetiche o metalliche per contrastare i fenomeni di ritiro e migliorare la
resistenza a flessione nelle pavimentazioni;
- agenti espansivi per ridurre il ritiro;
- additivi: acceleranti o ritardanti a seconda della stagione;
- aggregati particolari, per colore, forma o peso specifico: ad es. gli aggregati baritici
per la protezione dalle radiazioni o basaltici per la realizzazione di caveau di banca;
- coloranti;
- ceneri volanti o fumi di silice per aumentare la durabilità.
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo INDICE

1. CHE COS'È
IL CALCESTRUZZO

1.1 DEFINIZIONE DEL CALCESTRUZZO

CHE COSʼEʼ IL CALCESTRUZZO


1.2 LA RICETTA
DEL CALCESTRUZZO

1.3 IL LEGANTE

1.4 GLI AGGREGATI

1.5 L'ACQUA

1.6 ADDITIVI ED
AGGIUNTE

1.7 IL CALCESTRUZZO ARMATO


Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo 1

CHE COSʼEʼ IL CALCESTRUZZO


Il calcestruzzo è divenuto uno dei materiali da costruzione più diffusi, in particolare a
seguito della sua produzione su scala industriale a partire dalla seconda metà del
Novecento. In realtà le sue radici sono molto più antiche. I primi ad usare un conglo-
merato ottenuto dallʼunione di elementi lapidei di diversa forma, natura e diametro,
con legante ed acqua, sono stati i Romani. Il materiale strutturale chiamato “opus
cæmentitium” era infatti creato miscelando, con molta sapienza e dosi prestabilite,
ciottoli di pietra e rottami di terracotta, legati insieme da calce miscelata con pozzola-
na.
La cura meticolosa che i Romani usavano per le opere edilizie aveva fatto sviluppare
lʼuso dei materiali migliori per aumentare le resistenze meccaniche e ridurre al mini-
mo il degrado. Tale perizia ha permesso inoltre di sperimentare lʼinserimento di barre
metalliche uncinate od intrecciate tra loro a formare una griglia nel conglomerato
cementizio,prefiguarndone il moderno uso.

Le testimonianze più antiche di opere realizzate con questo materiale, giunte pres-
sappoco integre fino a noi, risalgono al 313 a.C. (Alba Fucens, Domus Æmilia,
Pantheon, …).
Nel corso dei secoli si sono usati leganti di diversa natura, arrivando oggi ad impie-
gare quasi esclusivamente materiali ottenuti dalla cottura di minerali ridotti poi in pol-
vere. Il conglomerato indurito assume un aspetto unitario simile alla pietra artificiale,
tantʼè che si pensava fosse “eterno”, mentre la realtà ha poi dimostrato che la sua vita
può essere anche estremamente breve.
Lʼevoluzione tecnologica di questo materiale ha avuto un grande impulso negli ultimi
decenni, nei quali la ricerca ha sviluppato i criteri di progettazione delle miscele per
ottenere conglomerati con le prestazioni adatte a tutte le applicazioni dellʼedilizia.
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo Definizione del calcestruzzo 1.1

DEFINIZIONE DEL CALCESTRUZZO


Il calcestruzzo è formato dallʼunione di un legante idraulico (cemento) con elementi
lapidei chiamati aggregati (sabbia, ghiaia, pietrisco), i quali vengono amalgamati con
acqua fino a formare una pasta che verrà plasmata a seconda delle esigenze.
Gli impasti che contengono solo aggregato fine, con diametro non superiore ai 4 mm
(sabbia), sono chiamati MALTE; il calcestruzzo che contiene aggregati con diametro
massimo di 10 mm viene indicato col nome di BETONCINO, mentre impasti realizzati
solo con legante e acqua vengono denominati PASTE o BOIACCHE e vengono usate per
impieghi specifici.

LTE 4 Mmm 10 mm
MA BETONCINO
BOIACCHE

LʼAGGREGATO costituisce la massa .LʼACQUA rappresenta lʼelemento


incoerente da legare; deve presentare che permette al legante di fare
requisiti di stabilità meccanica, di iner- presa ed indurire; questʼultima
zia chimica nonché forma e distribuzio- deve essere il più pura possibile,
ne granulometrica prestabiliti. priva di sostanze organiche che
Il LEGANTE è il componente più impor- potrebbero combinarsi chimica-
tante dellʼimpasto; con tale termine si mente ed indurre degrado.
intende un materiale capace di unire Miscelati tutti i componenti in rap-
più elementi altrimenti non aggregabili. porti opportuni, con lʼeventuale
I leganti si distinguono in due specie, aggiunta di ADDITIVI, si viene ad
quelli aerei e quelli idraulici. I cementi ottenere un impasto fluido detto
appartengono a questʼultima categoria calcestruzzo fresco. Presa ed
perché possono sviluppare i processi di indurimento di un calcestruzzo
presa ed indurimento anche sottʼacqua vengono considerati processi
ed una volta maturati resistono al con- distinti anche se entrambi sono
tatto permanente con questʼultima legati al medesimo fenomeno
senza perdere, in generale, le loro costituito dal processo di idrata-
caratteristiche fisico – meccaniche. Gli zione del legante; sono termini
impasti non hanno una forma prestabi- che indicano tutto il complesso
lita; si prestano quindi con estrema delle reazioni chimiche che
semplicità alla pratica delle costruzioni avvengono tra lʼacqua ed il legan-
perché possono essere plasmati, con te. Il periodo iniziale di indurimen-
opportune forme chiamate CASSERI o to, nel quale sono necessarie
CASSEFORME, per ottenere le geometrie speciali precauzioni è definito
richieste dal progetto. MATURAZIONE o STAGIONATURA del
getto.
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo La ricetta del calcestruzzo 1.2

LA “RICETTA”
DEL CALCESTRUZZO Preparare un calcestruzzo
a prima vista potrebbe
sembrare unʼoperazione
semplicissima: è sufficiente
procurarsi della sabbia e
del pietrisco di diverso dia-
metro, del legante, quindi
aggiungere lʼacqua. Per
ottenere un buon impasto
basta mescolare il tutto per
un poʼ di tempo ed il calce-
struzzo è pronto. Detto così
potrebbe sembrare più una
ricetta culinaria che non un
processo industriale; in
realtà non basta prendere e
buttare nella betoniera
acqua, legante ed inerti a
caso, ma occorre seguire
delle dosi prestabilite e
conoscere approfondita-
mente i componenti usati. Il
muratore pratico riesce a
compiere lʼoperazione di
dosaggio e miscelazione
ad occhio, basandosi
esclusivamente sulla pro-
pria esperienza, ed i risulta-
ti possono essere soddisfa-
centi solamente per piccoli
getti senza funzione strut-
turale. A livello industriale
invece il dosaggio e la
miscelazione dei singoli
elementi sono operazioni
rigorose, effettuate con
grande precisione, operan-
do a volte, quando si devo-
no aggiungere additivi od
altri elementi, con perizia
“da farmacista”.
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo Il legante 1.3

IL LEGANTE

I leganti idraulici si dividono in due tipi:


le calci idrauliche ed i cementi pro-
priamente detti, che non si differenzia-
no per le materie prime, ma per il pro-
cesso di produzione.
I cementi più comuni si dividono in 5
tipi diversi, suddivisi in sottotipi in
base alla diversa composizione e
natura dei costituenti principali (UNI
EN 197/1); essi sono:

CEM I – cemento Portland, costituito


da principalmente da clinker
ed in minima parte da ele-
menti secondari.
CEM II – cemento Portland composi-
to, ulteriormente suddiviso in
7 sottotipi che si differenziano
Tra i cementi il più utilizzato e noto è il
per i componenti secondari:
cemento tipo Portland, ottenuto dalla
cemento Portland alla loppa;
macinazione di una miscela composta da
cemento Portland alla microsilice;
clinker di cemento e gesso con funzione di
cemento Portland alla pozzolana;
regolatore dei tempi di presa. Il clinker
cemento Portland alle ceneri volanti;
deriva dalla cottura, fino a parziale fusione
cemento Portland allo scisto calcinato;
ed agglomerazione, delle materie prime
cemento Portland al calcare;
preventivamente macinate finemente e
cemento Portland composito;
mescolate; questa fase è nota con il nome
CEM III – cemento dʼaltoforno, con
di clinkerizzazione. Le materie prime più
minori quantità di clinker ed
usate e facilmente reperibili in natura sono
una maggior presenza di
calcari ed argille, tuttavia vengono anche
loppa granulata dʼaltoforno.
impiegate marne, calcari marnosi ed argil-
CEM IV – cemento pozzolanico,con
losi, crete, ecc… a seconda delle località
minori quantità di clinker ed
di produzione.
una maggiore presenza di
Una volta uscito dal forno il clinker si pre-
pozzolana naturale od artifi-
senta sotto forma di piccole sfere di colo-
ciale.
re scuro, derivanti dal rapido raffredda-
CEM V – cemento composito, con-
mento del prodotto semifuso al termine
contenuti di clinker ridotti e
della fase di cottura delle materie prime.
maggiori quantità di loppa o
Per diventare cemento questi granuli
pozzolana .
devono subire una opportuna macinazio-
ne. Il risultato finale è una polvere impal-
pabile di colore grigio uniforme.
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo Gli aggregati 1.4

GLI AGGREGATI

SOPRATTUTTO
NON DEVONO ESSERE
PRESENTI SOSTANZE INDE-
SIDERATE, REATTIVE O
NOCIVE, PERCHÉ INFLUI-
SCONO NEGATIVAMENTE
SULLE PROPRIETÀ DEL
CALCESTRUZZO, COME:
Con il termine aggregati si intendono tutti
quei materiali che non concorrono alle rea-
zioni chimiche sviluppate dai leganti (presa - particelle friabili, perché rappre-
ed indurimento), ma che vengono uniti sentano punti deboli del conglo-
assieme fino a diventare lo “scheletro” del merato;
conglomerato. Gli aggregati prendono nomi - materiale vegetale di natura inor-
diversi in relazione alla pezzatura ed al pro- ganica (carbone, torba, …) pre-
cesso di produzione. senti sui materiali per sedimenta-
La separazione degli aggregati in diverse zione;
classi dimensionali(sabbie, pietrischi, - sostanze solubili, perché reagi-
ghiaie..) ne permette la successiva ricombi- scono con lʼacqua dellʼimpasto
nazione in proprozioni varibili negli impasti. influenzando i processi di presa ed
Il processo di produzione e le dimensioni di indurimento e creando aumenti di
origine daranno luogo ad aggregati di forma volume non previsti e dannosi;
tondeggiante od irregolare, aventi comporta- - sostanze reattive come granuli di
menti differenti nel calcestruzzo fresco ed pirite o calce viva, perché creano
indurito. espulsioni di materiale localizzate
Le principali proprietà richieste agli aggrega- e la successiva ossidazione delle
ti sono: armature;
- elevata resistenza meccanica, soprattut- - sostanze organiche di natura
to a compressione; vegetale ed animale perché influi-
- bassa porosità; scono negativamente sulla presa
- non gelività, cioè elevata resistenza ai cicli ed indurimento del cls, indebolen-
di gelo e disgelo; dolo.
- assortimento granulometrico per ridurre Al fine di evitare fenomeni indesi-
al massimo i vuoti di aria ed ottenere un derati è bene utilizzare solo aggre-
impasto dalle elevate resistenze meccani- gati puliti, evitando accuratamente
che;lʼassortimento(o curva granulomtetrica) materiale di fiume e/o mare senza
deve ridurre inoltre il rischio di separazione preventivo lavaggio e decantazione
tra le diverse classi e favorire la capacità di per eliminare eventuali sali, sostan-
scorrere durante il getto. ze organiche ed inorganiche.
- non reattività chimia;
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo L'acqua 1.5

L'ACQUA
In un calcestruzzo lʼacqua ha una duplice funzione: amalgamata con gli altri ingre-
dienti rende lʼimpasto plastico e reagisce con il legante partecipando alle reazioni di
presa ed indurimento.
Trattandosi di un prodotto della natura, si presenta con caratteristiche variabili a
seconda dei luoghi; per i nostri scopi si considereranno le caratteristiche dellʼacqua in
relazione allʼinterferenza con i fenomeni di presa ed indurimento dellʼimpasto fresco,
nonché ai meccanismi di ossidazione delle armature.
Le acque in natura contengono concentrazioni più o meno elevate di sali minerali e
sostanze organiche ed inorganiche disciolte, le quali possono avere effetti indeside-
rati nel getto. Ad esempio accelerare o ritardare la presa, favorire la corrosione delle
armature, creare degradi fisico – chimici nel calcestruzzo (come disgregazioni, crea-
zione di cavità, …).
Il riferimento è la norma UNI 1008:2003
PER GLI IMPASTI Èʼ CONSI-
GLIABILE UTILIZZARE SOLO
ED ESCLUSIVAMENTE ACQUE
CHE CONTENGANO UNA
BASSA PERCENTUALE DI
SOSTANZE ORGANICHE E
INORGANICHE DISCIOLTE,
LIMITANDO COSÌ FENOMENI
INDESIDERATI.
EVITARE ACCURATAMENTE
ACQUE SALMASTRE !!!!!!!!!!!!!!
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo Additivi ed aggiunte 1.6

ADDITIVI ED AGGIUNTE
Gli additivi sono sostanze chimiche che, unite in piccole quantità allʼimpasto, miglio-
rano alcune proprietà del calcestruzzo allo stato fresco ed indurito senza modificare
la composizione e/o il dosaggio degli ingredienti principali. I più usati servono per:
- migliorare le prestazioni meccaniche del calcestruzzo, la permeabilità, la resistenza
ai cicli di gelo – disgelo, la consistenza, ecc…;
- ottenere le prestazioni non raggiungibili normalmente con un impasto tradizionale.
In commercio ne esistono molti tipi, venduti in polvere, sale, liquido e formulati con
uno o più principi attivi e funzioni accessorie (stabilizzanti, antischiuma, …). Sono noti
generalmente per le azioni esplicate:

- RITARDANTI;
- ACCELERANTI;
- ESPANSIVI;
- AERANTI;
- FLUIDIFICANTI,
- SUPERFLUIDIFICANTI,
- IPERFLUIDIFICANTI.

Oltre a questi esistono additivi antimuffa, I SOVRADOSAGGI SONO IRRE-


idrofughi, antigelo, anticorrosione, anti rea- VERSIBILI, E NON POSSONO
zione alcali – silice, ecc … . ESSERE ELIMINATI CON LʼAG-
Scelto il prodotto, questo viene aggiunto GIUNTA DI ALTRO MATERIALE.
allʼimpasto nelle dosi prestabilite, lʼunica Oltre agli additivi propriamente
accortezza da osservare è quella di prolun- detti, si possono inserire anche
gare il tempo di miscelazione per permette- aggiunte che si differenziano dai
re un buon amalgama del prodotto. primi per la maggiore quantità di
prodotto da unire al calcestruzzo:
NON ECCEDERE MAI NEI DOSAGGI, MA - fibre metalliche o sintetiche;
ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE ALLE - fumi di silice;
PRESCRIZIONI. OGNI ECCESSO, ANCHE - ceneri volanti;
MINIMO, POTREBBE ALTERARE LE PRE- - pigmenti colorati.
STAZIONI DEL CALCESTRUZZO IN
MODO IRREPARABILE.
Il calcestruzzo e le strutture armate Che cos'è il calcestruzzo Il calcestruzzo armato 1.7

IL CALCESTRUZZO ARMATO

LʼINSERIMENTO DI BARRE DʼACCIAIO NEL CALCESTRUZZO SERVE PER


AUMENTARE LE CARATTERISTICHE DI RESISTENZA A TRAZIONE DELLʼINSIEME.

A fronte di buone caratteristiche di resistenza a compressione, il calcestruzzo pre-


senta una scarsa resistenza a trazione; ciò rende il materiale inutilizzabile per la crea-
zione di pilastri, travi, sbalzi, ecc…, perché si romperebbe nella zona tesa. Lʼacciaio
invece è un materiale con resistenze a trazione e compressione molto simili; inoltre
ha un modulo di dilatazione termica quasi uguale a quello del calcestruzzo e dalla loro
unione nasce un materiale composito dalle buone caratteristiche di resistenza ed
essere estremamente versatile.
Un tempo lʼarmatura veniva inserita senza calcoli scientifici ed era costituita da sem-
plici barre di ferro. La nascita del calcestruzzo armato moderno avviene nel 1849 con
Monier, poi è pubblicizzato e realizzato in maniera industriale ad inizio Novecento con
il brevetto Hennebique.
I ferri usati per le armature potevano avere forme e disegni diversi, (quadrati, piatti,
elicoidali, …) fino a metà ʻ900 quando si utilizzarono le barre tonde lisce. Per ovviare
alla scarsa aderenza al calcestruzzo venivano ancorate piegando ad uncino le estre-
mità della barra. Con lʼevoluzione tecnologica, oggi in commercio si trovano pratica-
mente solo barre con la superficie sagomata, chiamate barre ad aderenza migliorata,
le quali garantiscono lʼaderenza al conglomerato proprio per la loro superficie ruvida
che rende difficile lo sfilamento dellʼarmatura.

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