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PROTEZIONE ANTICORROSIVA DI STRUTTURE METALLICHE FUORI GASD

C.09.12.01
TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 1 di 15

INDICE

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

2. RIFERIMENTI

3. DEFINIZIONI

4. SISTEMI DI PROTEZIONE ANTICORROSIVA

5. VERIFICA TECNICA DELL’IMPRESA APPLICATRICE E DEI RIVESTIMENTI APPLICATI

6. FORNITURA E IMMAGAZZINAMENTO DEI PRODOTTI APPLICATI

7. REALIZZAZIONE DELLA PROTEZIONE ANTICORROSIVA

7.1 Generalità

7.2 Preparazione delle superfici da rivestire in ambienti con classe di corrosività C3

7.3 Preparazione delle superfici da rivestire in ambienti con classe di corrosività C5

7.4 Applicazione del sistema di protezione anticorrosiva

7.5 Tecniche di applicazione

7.6 Prescrizioni particolari per attraversamenti fluviali aerei di metanodotti e tratti di tubazione
fuori terra gravanti su appoggi

7.7 Prescrizioni particolari per il trattamento anticorrosivo di strutture fuoriuscenti dal terreno

7.8 Prescrizioni particolari per il trattamento anticorrosivo di strutture in pozzetto interrato o


seminterrato
7.9 Prescrizioni particolari per il trattamento anticorrosivo di strutture trasportanti fluidi criogenici
7.10 Colori

8. RIPARAZIONI

9. CONTROLLI E COLLAUDI

ALLEGATO A

COMPILATO VERIFICATO APPROVATO REV.


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Data
normativa interna ANTICOR
14/04/2021

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI, INCLUSO IL DIRITTO DI RIPRODUZIONE, PARZIALE O TOTALE, IN OGNI FORMA E MODO. OGNI UTILIZZO ABUSIVO DEL PRESENTE “TESTO NORMATIVO” SARÀ PERSEGUITO A NORMA DI LEGGE.
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C.09.12.01
TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 2 di 15

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

La presente Specifica definisce le prescrizioni per l’applicazione in campo di sistemi


per la protezione anticorrosiva di strutture metalliche fuori terra appartenenti a
metanodotti, punti di linea, impianti di linea e centrali, quali tubi, curve, valvole,
attuatori, attraversamenti aerei, strutture di supporto, camini, pannellature di
protezione termica e fonoassorbenti, apparecchiature di motorizzazione valvole,
recinzioni, cabinati, teste pozzo, separatori gas, colonne di disidratazione, skid di
rigenerazione, termodistruttori e più in generale tutte le strutture in acciaio soggette a
corrosione.
Tale Specifica si applica anche al trattamento anticorrosivo di strutture metalliche
fuoriuscenti dal terreno o in pozzetto; non si applica invece a tratti di tubazione posti
in galleria, definiti nella Specifica C.09.01.10.
La Specifica definisce inoltre i vari sistemi di protezione anticorrosiva e i loro requisiti.
Le prescrizioni della presente Specifica si applicano a strutture nuove (dopo il
montaggio, approvvigionate grezze o con protezione temporanea), e per il rifacimento
di strutture già in esercizio.
Superfici in alluminio, acciaio galvanizzato o inossidabile, rame, monel, ottone o
rivestite mediante zincatura a caldo per immersione non devono essere trattate, se
non espressamente richiesto da Snam (ad esempio per motivi estetici o a fronte di
specifiche richieste di enti pubblici).

2. RIFERIMENTI

ASTM D 3359 “Standard Test Methods for Rathing Adhesion by Tape Test”
ASTM D 4541 “Standard Test Method for Pull-Off Strength of Coatings
Using Portable Adhesion Tester”.

ASTM D 4752 “Standard Practice for Measuring MEK Resistance of Ethyl


Silicate (Inorganic) Zinc-Rich Primers by Solvent Rub“

GASD A.07.10.99 “Materiali di protezione passiva”.


GASD A.09.09.01 "Lastra di neoprene per gasdotti".
GASD A.09.01.06 “Distanziatori isolanti a collare”.
GASD B.10.02.50 "Colori per tubazioni convoglianti fluidi in impianti gasdotti e
relativi componenti".
GASD C.09.00.01.01 “Specifica per la protezione passiva di componenti di linea e
di impianti di linea, da approvvigionare per scorta a
magazzino e per impiego diretto”.
GASD C.09.01.00.03 “Specifica generale per la protezione passiva – Rivestimenti
dei componenti dei gasdotti”.
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GASD C.09.05.01 "Specifica per l’esecuzione manuale di rivestimenti a base di


resine termoindurenti".
GASD C.09.05.10 "Specifica per resina termoindurente epossidica".
UNI EN ISO 2409 “Pitture e vernici - Prova di quadrettatura”.
UNI EN ISO 2808 “Pitture e vernici – Determinazione dello spessore del film”.
UNI EN ISO 4624 “Pitture e vernici - Test di trazione (pull-off test) per
adesione”.
UNI EN ISO 4628/1-2-3-4-5-6 “Pitture e vernici - Valutazione del degrado dei
rivestimenti - Indicazione della quantità e delle
dimensioni dei difetti, e dell'intensità di variazioni di
aspetto uniformi”.
UNI EN ISO 8501/1 "Preparazione delle superfici di acciaio prima
dell'applicazione di pitture e prodotti affini - Valutazione
visiva del grado di pulitura della superficie - Parte 1: Gradi di
arrugginimento e gradi di preparazione di superfici di acciaio
non rivestite e di superfici di acciaio dopo completa
rimozione dei rivestimenti precedenti”.
UNI EN ISO 8502/6 “Preparazione di substrati di acciaio prima dell'applicazione
di pitture e di prodotti similari - Prove per valutare la pulizia
della superficie - Parte 6: Estrazione dei contaminanti solubili
per analisi - Metodo Bresle”.
UNI EN ISO 12944/1-2-3-4-5-6-7-8-“Protezione dalla corrosione di strutture di acciaio
mediante verniciatura”.

3. DEFINIZIONI

Ai fini della presente Specifica si applicano le definizioni contenute nelle Norme UNI EN ISO
12944/1-2-3-4-5-6-7-8.

4. SISTEMI DI PROTEZIONE ANTICORROSIVA

Nella seguente Tabella 1 vengono indicati i sistemi di protezione anticorrosiva, definiti sulla
base del tipo di componente (tubazioni fuori terra, pannelli di cabinati, recinzioni, ecc.).

Il grado di finitura indicato è espresso secondo Norma UNI EN ISO 8501/1.


I materiali utilizzati devono essere compresi nella Norma GASD A.07.10.99 “Materiali di
Protezione Passiva” ultima revisione.

Le attività di applicazione dei sistemi di protezione anticorrosiva possono essere


eseguite solo da imprese qualificate Snam, sia per incarichi diretti che per attività in
subappalto.

L’utilizzo dei sistemi 4.1 o 4.2 deve essere preventivamente concordato con Snam.

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Per ambienti a ridosso o in prossimità del mare (orientativamente entro un raggio di 5 km) il
ciclo di pitturazione che dovrà essere utilizzato è quello della categoria di corrosività C5 ,
ambiente con corrosività molto alta (VERY HIGH CORROSIVITY); per tutti gli altri casi la
categoria di corrosività da utilizzare sarà quella C3, corrosività media (MEDIUM
CORROSIVITY).

I sistemi di protezione anticorrosiva devono rispondere ai seguenti requisiti:

-----

Sistemi di protezione anticorrosiva indicati ai punti 4.1 e 4.2 di tabella 1 per


ambienti con classe di corrosività C3 - MEDIUM CORROSIVITY (corrosività media)

Vengono richiesti sistemi di protezione anticorrosiva epossidici o poliuretanici aventi una


durabilità attesa VERY HIGH, una classe di corrosività C3 o superiore, secondo UNI EN
ISO 12944-1 e 2. Nell’ambito dei sistemi di verniciatura riportati nel prospetto C3 della
norma UNI EN ISO 12944-5:2019 - Annex C sono considerati idonei solamente i sistemi:

Sistemi C3.10 per il ciclo 4.1


Zn(R) EP/EP/PUR 3 strati - SPESSORE TOTALE MINIMO 200 µm
Zn Inorganico/EP/PUR 3 strati - SPESSORE TOTALE MINIMO 200 µm

Sistemi per il ciclo 4.2: bisogna garantire uno spessore minimo totale di 200 micron
-----

Sistemi di protezione anticorrosiva indicati ai punti 4.1 e 4.2 di tabella 1 per


ambienti con classe di corrosività C5 – VERY HIGH CORROSIVITY (corrosività
molto alta)

Vengono richiesti sistemi di protezione anticorrosiva epossidici o poliuretanici aventi una


durabilità attesa VERY HIGH e una classe di corrosività C5 o superiore secondo UNI EN
ISO 12944-1 e 2. Tra gli esempi di sistemi di verniciatura riportati nel prospetto C5 della
norma UNI EN ISO 12944-5:2019 - Annex C sono considerati idonei solamente i sistemi:

Sistemi C5.08 ciclo 4.1


Zn(R) EP/EP/PUR 3 strati - SPESSORE TOTALE MINIMO 320 µm
Zn Inorganico/EP/PUR 3 strati - SPESSORE TOTALE MINIMO 320 µm

Sistemi per il ciclo 4.2: bisogna garantire uno spessore minimo totale di 320 micron
-----
Nota
Zn(R):primer a base di zinco con Zn≥80%in massa nel film secco
Zn inorganico: primer a base di zincante inorganico (etil-silicato) con Zn≥80%in massa nel film secco
EP: pittura a base epossidica
PUR: pittura a base poliuretanica

L’idoneità del sistema di protezione deve in ogni caso essere preventivamente


dimostrata mediante prove di laboratorio, come specificato nella Norma UNI EN ISO
12944-6, secondo la quale il Fabbricante deve produrre certificazione di conformità
rilasciata da ente terzo riconosciuto in ambito europeo. Si precisa che i sistemi di
protezione anticorrosiva indicati al punto 4.2 devono essere certificati con riferimento ad
una preparazione superficiale al grado St3.

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Inoltre, per la corretta applicazione del sistema di protezione è necessario utiliz zare
sempre tre strati di verniciatura: primer, intermedio e finitura, aventi colorazioni di
famiglie RAL differenti tra loro.

Sistemi di protezione anticorrosiva indicati al punto 4.3 di tabella 1

Devono essere utilizzati esclusivamente prodotti vernicianti precedentemente qualificati


da Snam.

Occorre verificare gli spessori dei cicli ed eventuali ulteriori prescrizioni nelle relative
schede tecniche.

Sistemi di protezione anticorrosiva indicati ai punti 4.4, 4.5 e 4.6 di tabella 1

Devono essere utilizzate resine termoindurenti conformi alla Specifica C.09.05.10


precedentemente qualificate da Snam.

Per temperature di esercizio continue >80°C devono essere utilizzati appositi prodotti
qualificati, conformi alla Specifica C.09.05.10.

Per gli elementi sotto coibentazione, di cui al punto 4.6, che necessitano di verifiche
spessimetriche periodiche del metallo, è possibile utilizzare apposito ciclo qualificato.

Sistemi di protezione anticorrosiva indicati al punto 4.9 di tabella 1

Devono essere utilizzate resine epossifenoliche a spruzzo airless, precedentemente qualificate


da Snam, idonee per temperature fino a -196°C.

Sistemi di protezione anticorrosiva indicati al punto 4.10 di tabella 1

Per le teste pozzo occorre utilizzare il ciclo proposto in tabella1, composto da primer epossidico,
intermedio epossidico glass flake e finitura poliuretanica con gli spessori indicati.

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TABELLA 1

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5. VERIFICA TECNICA DELL’IMPRESA APPLICATRICE E DEI RIVESTIMENTI APPLICATI

Se non in possesso di verbali di verifica tecnica in corso di validità, rilasciati da Snam in


occasione di precedenti lavori, l’impresa applicatrice, precedentemente qualificata, dovrà
essere verificata da Snam nelle fasi di inizio produzione.

L’impresa applicatrice deve rispettare i requisiti richiesti al punto 4.1 della Norma UNI EN ISO
12944-7; inoltre l’impresa applicatrice sarà sottoposta all’esecuzione di una prova pratica di
applicazione verificando per il ciclo 4.1 applicato a spruzzo airless, i seguenti aspetti:

 preparazione della superficie (pulizia, sabbiatura, rugosità ottenuta, attrezzature, tipo di


abrasivo);
 applicazione della pittura (attrezzatura di spruzzo utilizzata e suoi parametri);
 controllo e collaudo della pitturazione (verifica delle apparecchiature per il collaudo ed
esecuzione di prove come detto al paragrafo 9);
 l’idoneità del personale e delle attrezzature;
 presenza di personale certificato secondo norme UNI EN ISO 15257, NACE, FROSIO.

Al termine della verifica tecnica deve essere compilato il verbale relativo all’applicazione della
pittura, allegato alla presente Specifica (ALLEGATO A).

L’impresa applicatrice dovrà inoltre sottoporre a verifica preliminare:

 i sistemi di verniciatura adottati, a dimostrare il rispetto dei requisiti richiesti al punto 4.,
fornendo eventuali certificazioni di conformità, le schede tecniche dei prodotti applicati e
ogni altra documentazione utile ad identificare il prodotto (ragione sociale del fabbricante
del prodotto, la marca e la denominazione commerciale dei componenti, ecc.);
 le schede tecniche dei prodotti abrasivi utilizzati nella fase di preparazione superficiale.

6. FORNITURA E IMMAGAZZINAMENTO DEI PRODOTTI APPLICATI

Per la fornitura ed immagazzinamento dei prodotti vernicianti, vale quanto riportato nella
Norma UNI EN ISO 12944-7 al punto 5.

7. REALIZZAZIONE DELLA PROTEZIONE ANTICORROSIVA

7.1 Generalità

In questa e in tutte le altre fasi di lavoro dovranno essere presi gli opportuni
provvedimenti e precauzioni per evitare effetti dannosi a persone, ambiente e cose (in
particolare dispersione degli abrasivi e dei prodotti di pitturazione) poste in prossimità
delle strutture da trattare, mediante l’adozione di opportune soluzioni.

Tutte le operazioni devono essere condotte nel rispetto delle schede tecniche del
Fabbricante del prodotto.

Tutte le operazioni di realizzazione della protezione anticorrosiva si devono svolgere


nel rispetto di quanto previsto nella Specifica GASD C.09.01.00.03, al punto 4
(condizioni e limiti ambientali in cantiere).

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Le applicazioni non devono essere eseguite in presenza di condensa sulla superficie.

La sovrapposizione con eventuali rivestimenti adiacenti preesistenti deve essere estesa


per almeno 50 mm al rivestimento adiacente le cui estremità devono essere smussate
e irruvidite per l’intera estensione della sovrapposizione.
Devono essere prese tutte le precauzioni possibili per evitare di danneggiare o abradere
con la sabbiatura il rivestimento di parti che non devono essere sottoposte a pulizia o
di pitturare parti che non devono essere rivestite, quali ad esempio i vetri degli indicatori
di livello e le targhe di identificazione delle apparecchiature.
I rivestimenti con resina termoindurente devono essere applicati secondo le prescrizioni
della Specifica C.09.05.01.

7.2 Preparazione delle superfici da rivestire in ambienti con classe di corrosività C3

Per la preparazione delle superfici da rivestire vale quanto riportato nella Specifica
GASD C.09.01.00.03 al punto 6, oltre a quanto di seguito specificato.

La scelta del tipo di preparazione superficiale (sabbiatura o spazzolatura) è subordinata


al sistema di protezione anticorrosiva prescelto, e comprende la rimozione dei
rivestimenti esistenti, ad eccezione di quanto più avanti descritto.
La pulizia delle superfici deve essere effettuata subito prima dell’applicazione della
protezione anticorrosiva e, in caso di manutenzione, deve interessare tutta la parte del
rivestimento esistente in fase di distacco o degradato. Non è ammesso applicare alle
superfici sabbiate alcun tipo di protezione temporanea.

Per il rivestimento in cantiere di superfici di componenti o strutture che siano stati


approvvigionati con protezione temporanea di stabilimento mediante zincante
inorganico (per un elenco di tali componenti si veda a riguardo la Specifica GASD
C.09.00.01.01) e che non presentino zone difettose, non è necessario procedere alla
sabbiatura del supporto e all’applicazione dello strato di fondo.

In presenza invece di protezione temporanea mediante fosfatante organico è invece


necessario effettuare la sabbiatura della superficie e procedere all’applicazione del ciclo
completo.

Nel caso di applicazione di prodotti “Surface Tolerant” (ciclo 4.2. di Tabe lla 1) dalla
superficie da verniciare dovranno essere asportate tutte le parti di rivestimento già in
fase di distacco ed i prodotti di ossidazione. La restante superficie rivestita deve
risultare pulita, leggermente irruvidita e spolverata. La preparazion e superficiale deve
essere eseguita mediante sabbiatura (grado minimo Sa 2½) o spazzolatura (grado
minimo St3), come indicato in Tabella 1, previa accordo con Snam.

Esclusivamente per gli impianti di stoccaggio e previo espressa autorizzazione


preventiva di Snam, sarà possibile utilizzare in alternativa alla preparazione superficiale
del ciclo 4.2, un sistema di pulizia mediante Water Jetting, con pressioni indicative tra
700 a 2000 bar, in accordo con le norme SSPC-SP 12 HP-WJ e SSPC-VIS 4 HP-WJ,
con il seguente grado di finitura:

- SSPC-VIS 4 - WJ 2 M se i difetti del rivestimento raggiungono il substrato (supporto


esposto) con formazioni rugginose e non.

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7.3 Preparazione delle superfici da rivestire in ambienti con classe di corrosività C5

Per la preparazione di superfici da rivestire in ambienti di classe di corrosività C5 a


ridosso del mare, ad integrazione di quanto riportato nel paragrafo 7.2, sarà necessario
prevedere una attività preventiva di idrolavaggio delle superfici con acqua dolce e
conseguente verifica dell’efficacia, mediante prova dei sali solubili residuati sulla
superficie metallica, secondo norma ISO 8502-6.

I valori della prova non devono essere superiori ai 7 μg/cm² (70 mg/m²).

Successivamente all’idrolavaggio, dopo apposita asciugatura, dovrà essere eseguita la


sabbiatura, come riportato nel paragrafo 7.2.

Il suddetto test dei sali solubili deve essere ripetuto nuovamente prima dell’applicazione
del primo strato del ciclo di verniciatura, dopo le operazioni di preparazione superficiale
mediante sabbiatura; valori di riferimento e metodo di prova sono i medesimi di quelli
sopra riportati.

Le fasi di idrolavaggio/sabbiatura/verniciatura (primo strato) devono avvenire nel più


breve tempo possibile (massimo 4h), al fine di evitare nuovamente l’inquinamento della
superficie metallica con i sali presenti nell’ambiente.

Nelle zone di prossimità alla fascia indicata del raggio dei 5 km dal mare è consentito non
effettuare l’idrolavaggio nel caso in cui la prova dei sali solubili, eseguita dopo la
sabbiatura, non superi i limiti suddetti.

7.4 Applicazione del sistema di protezione anticorrosiva

Vale quanto riportato nella Norma UNI EN ISO 12944-7 al punto 6, oltre a quanto di
seguito precisato, per quanto non in contrasto con la presente Specifica.

7.5 Tecniche di applicazione

La tecnica di applicazione deve essere di norma a spruzzo senz’aria (airless).

Applicazioni a pennello devono essere limitate il più possibile e tendenzialmente


dedicate a riparazioni localizzate, o dove la tecnica a spruzzo risulti di inopportuna
esecuzione, previa autorizzazione di Snam. Nel caso, il prodotto verniciante deve
essere specifico per tale tipo di applicazione.

E’ naturalmente sempre da eseguire lo stripe-coat in parti difficili come angoli, saldature,


cavità ecc. prima dell’applicazione a spruzzo.
Applicazioni a rullo devono essere espressamente approvate da Snam.

E’ proibito applicare a pennello prodotti zincanti inorganici, per i quali è necessario


utilizzare apposita pompa di applicazione con agitatore meccanico in continuo .

I prodotti zincanti inorganici a base di silicati devono essere verificati mediante prova
con solvente metil etil chetone (MEK) prima dell’applicazione dello strat o di intermedio,
secondo quanto indicato al punto 9.

Un adeguato filtro deputato a trattenere eventuali residui di acqua o olio nell’aria erogata
deve essere applicato tra il compressore e l’alimentazione della pistola.

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7.6 Prescrizioni particolari per attraversamenti fluviali aerei di metanodotti e tratti di


tubazione fuori terra gravanti su appoggi
Nel caso degli attraversamenti fluviali devono essere prese tutte le precauzioni possibili
per evitare di danneggiare o abradere con la sabbiatura il rivest imento di parti che non
devono essere sottoposte a pulizia quali i rulli zincati o le funi.
I sistemi di protezione anticorrosiva 4.1 o 4.2 previsti da Tabella 1 devono essere
applicati sulle superfici interne ed esterne sia delle strutture d'appoggio che della
tubazione.

Fra il tratto di tubo rivestito e l'appoggio (diverso dai rulli) deve essere interposta, ove
non sussistano necessità di libero scorrimento della tubazione, una lastra di neoprene
per gasdotti, in pezzo unico, conforme a tab. GASD A.09.09.01. La lastra deve sporgere
alle estremità dell'appoggio per 20 mm.
Qualora la lastra sia interposta fra tubo e cravatta metallica, questa deve essere avvolta
sull'intera circonferenza della tubazione e sporgere all'esterno per 20 mm per parte; i
suoi bordi devono essere accostati il più possibile fra loro, senza sovrapposizione, ed
essere posizionati nella parte centrale di uno dei quarti inferiori della tubazione, per
evitare infiltrazioni di acqua fra la lastra stessa ed il rivestimento.

7.7 Prescrizioni particolari per il trattamento anticorrosivo di strutture fuoriuscenti


dal terreno

Nel tratto compreso tra le quote - 0,80 m e + 0,30 m rispetto al livello del terreno
circostante, la superficie di strutture fuoriuscenti dal terreno (laddove non provvis ta di
rivestimento in polietilene o polipropilene o resina termoindurente epossidica) deve
essere protetta, previa asportazione totale dell'eventuale rivestimento esistente,
utilizzando il ciclo 4.4 di Tabella 1.
Dopo la completa polimerizzazione della resina la superficie deve essere irruvidita e le
deve essere sovrapposta la pittura di finitura; i rivestimenti in polietilene e polipropilene
devono essere sovrapitturati con una finitura acrilica per fondi plastici a scopo
protezione antisolare.

7.8 Prescrizioni particolari per il trattamento anticorrosivo di strutture in pozzetto


interrato o seminterrato

Le superfici di tutte le strutture metalliche contenute in pozzetto e sistemate anche solo


parzialmente ai di sotto del piano di campagna, non provviste di rivestimento in
polietilene o polipropilene o resina termoindurente epossidica, devono essere rivestite
utilizzando il ciclo 4.5 di Tabella 1.
I rivestimenti suddetti devono essere estesi anche ai tratti di tubazione che attraversano
le pareti del pozzetto; inoltre questi tratti devono essere sistemati in tubo di protezione
e distanziati da esso a mezzo di distanziatori isolanti a collare (tab. GASD A.09.01.06).
La piastra circolare saldata al tubo di protezione in conformità con quanto indicato nella
Norma GASD B.10.06.01 e la zona del tubo di protezione interessata dalla saldatura ed
il cui rivestimento è stato danneggiato, dovranno essere trattate come segue:

- accurata pulizia della superficie e sabbiatura immediatamente prima dell'applicazione


con un grado di finitura dell'acciaio non minore di Sa ½ secondo ISO 8501/1;
- applicazione di rivestimento a base di prodotti termoindurenti secondo Norma GASD
C.09.05.01.

I tratti di tubazione non devono comunque essere o potere andare in contatto con la
struttura muraria, con i suoi ferri di armatura, né gravare sulla struttura muraria stessa.
Fra ogni supporto e la struttura che su esso insiste sia interposta una lastra di neoprene
per gasdotti, in pezzo unico, conforme a tab. GASD A.09.09.01, che lo ricopra per intero
e sporga al di fuori dei suoi bordi per almeno 20 mm; i suoi bordi (iniziale e terminale)
dovranno essere accostati il più possibile tra loro, senza sovrapporsi ed essere
posizionati nella parte centrale di uno dei quarti inferiori della tubazione.

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PROTEZIONE ANTICORROSIVA DI STRUTTURE METALLICHE FUORI GASD
C.09.12.01
TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 11 di 15

Qualunque tipo di struttura di supporto o bloccaggio di tubazioni (ad es. cravatte) in


pozzetto deve essere interamente rivestita (comprese le superfici interne) utilizzando
resina termoindurente a base epossidica secondo Norma GASD C.09.05.01.

Se nel pozzetto sono sistemati dispositivi (quali giunti di smontaggio, riduttori, valvole)
comprendenti parti il cui regolare funzionamento o la cui manovrabilità sarebbero
ostacolati o impediti dalla presenza della protezione esterna sopra prescritta applicherà
su tali parti e nelle loro adiacenze uno strato di sostanze grasse con proprietà
anticorrosive dopo aver asportato, mediante pulizia meccanica manuale o con altri
mezzi idonei, ogni residuo di ossidi e di precedenti protezioni non perfettamente
aderenti.

7.9 Prescrizioni particolari per il trattamento anticorrosivo di strutture trasportanti


fluidi criogenici

Su parti coibentate trasportanti fluidi criogenici, per la realizzazione di opere nuove o di


interventi riabilitativi dimensionalmente significativi e da eseguire esclusivamente con
linea ferma, occorre utilizzare resine epossifenoliche a spruzzo airless che normalmente
sopportano temperature fino a -196°C; i prodotti dovranno essere applicati previa
leggera sabbiatura della superficie, normalmente in acciaio inox, utilizzando Garnet non
metallico con sabbiatura grado Sa 2½ e profilo di rugosità basso (tra 25 -40 µm Rz).

Esigenze particolari saranno valutate puntualmente.

7.10 Colori

La colorazione dei vari componenti deve essere conforme a quanto riportato nella
Specifica GASD B.10.02.50.

In caso di interventi su tubazioni o componenti sui quali siano stati applicati dispositivi
RFID (Radio Frequency IDentification – dispositivi presenti negli impianti Snam Rete
Gas contenenti informazioni leggibili mediante i palmari in dotazione al personale Snam
Rete Gas), tali dispositivi dovranno essere verniciati in colore rosso segnale RAL 3020.

Per alcune tipologie di apparecchiature relative agli impianti di stoccaggio, potranno


essere richiesti specifici RAL in conformità alla normativa specificata.

8. RIPARAZIONI

L’esecuzione di riparazioni è ammessa solamente nel caso in cui i difetti si rivelino non
sistematici, puntiformi e localizzati, su un’area non estesa e per riparazioni di zone soggette
a prove distruttive.

Nel caso di difettosità estese e/o sistematiche si deve procedere alla completa rimozione
dello/degli strati applicati, alla preparazione superficiale come descritto al punto 7.2 o 7.3 ed
al rifacimento della protezione anticorrosiva.

Le riparazioni devono essere eseguite su ogni strato costituente il ciclo di protezione


anticorrosiva utilizzando prodotti dello stesso tipo di quelli usati per il ciclo originale.
Devono essere seguite le seguenti modalità:

- asportazione di tutte le parti di rivestimento in fase di distacco o poco aderenti;


- lavaggio delle superfici con acqua pulita per asportare le tracce di sostanze depositate; non
è ammesso trattare o lavare la superficie dello strato d i pittura con solvente;

COMPILATO VERIFICATO APPROVATO REV.


4
Data
normativa interna ANTICOR
14/04/2021

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI, INCLUSO IL DIRITTO DI RIPRODUZIONE, PARZIALE O TOTALE, IN OGNI FORMA E MODO. OGNI UTILIZZO ABUSIVO DEL PRESENTE “TESTO NORMATIVO” SARÀ PERSEGUITO A NORMA DI LEGGE.
PROTEZIONE ANTICORROSIVA DI STRUTTURE METALLICHE FUORI GASD
C.09.12.01
TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 12 di 15

- proiezione di abrasivi o spazzolatura meccanica (solo per zone piccole e localizzate)


sull’area difettosa e sulle sue adiacenze, allo scopo di asportare tutti i residui di ossidazione
o di pittura non aderente e di irruvidire la sup erficie di quella circostante al fine di favorire
l’ancoraggio dello strato di riparazione;
- applicazione di uno strato del prodotto di riparazione, in uno spessore non inferiore a quello
della pittura applicata in precedenza; tale strato si deve sovrapporr e al precedente per
almeno 50 mm;
- estensione della finitura ad un’area tale da uniformare l’aspetto estetico della pittura.

9. CONTROLLI E COLLAUDI

Sono riportati di seguito i controlli da effettuare sui cicli di verniciatura applicati (per le resine
termoindurenti epossidiche si deve applicare quanto riportato nella GASD C09.05.10).
Immediatamente dopo l’esecuzione di prove distruttive si dovrà procedere alla riparazione
della zona. Dove non diversamente specificato, le procedure di controllo sono egualmente
valide per gli ambienti con classe di corrosività C3 e C5.

L’impresa deve essere in possesso di tutta la strumentazione necessaria per eseguire prove
e controlli, in tutte le fasi pre, durante e post applicazione.

Il controllo a pitturazione indurita comprende le seguenti prove eseguite a campione:

a) Controllo visivo della pitturazione applicata


La protezione anticorrosiva dovrà corrispondere al grado zero di difettosità secondo
quando descritto nelle norme della serie UNI EN ISO 4628.

Le superfici pitturate si devono presentare a colore e spessore uniforme, compresi i cordoni


di saldatura; non devono inoltre mostrare colature, ondulature, gocciolature, ecc..

Effettuare un controllo visivo sul 100% della pitturazione applicata.

b) Controllo dello spessore del film a secco


La prova sarà effettuata in accordo alla Norma UNI EN ISO 2808.

In nessun punto lo spessore finale del ciclo applicato dovrà essere inferiore al valore
indicato in Tabella 1. In particolare lo spessore dello strato fi nale deve risultare uniforme e
senza variazioni significative in eccesso.

Indicativamente effettuare 3 misure ogni 10 m 2 complessivamente applicati.

c) Controllo della resistenza alla rimozione in ambienti con classe di corrosività C3


Deve essere eseguita una prova di quadrettatura in accordo alla Norma UNI EN ISO 2409.

E’ richiesto un valore non maggiore del Grado 1.

Indicativamente effettuare 1 test ogni 100 m 2 complessivamente applicati .

d) Controllo della resistenza alla rimozione in ambienti con classe di corrosività C5


Dovrà essere effettuata la prova “X-cut Tape Test” secondo ASTM D3359, con i limiti fissati
dal rating > 4. Il test deve essere eseguito direttamente sull’asset (non su piastra) e
successivamente si procederà con la riparazione.

Su una piastra, applicata in contemporaneità all’elemento rivestito, si dovrà invece


effettuare la prova di pull-off secondo ASTM D4541 o ISO 4624 (minimo 5 dolly) con
requisito minimo per l’accettabilità di 5Mpa su ogni dolly.

Indicativamente effettuare 1 test ogni 100 m 2 complessivamente applicati .

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TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 13 di 15

e) Controllo della corretta polimerizzazione dello zincante inorganico a base di silicati


Prima dell’applicazione dello strato intermedio, occorre verificare la correttezza della
polimerizzazione dello strato di primer mediante prova con metil etil chetone (MEK)
secondo quanto indicato nella norma ASTM D 4752.

Indicativamente effettuare 1 prova ogni 100 m 2 complessivamente applicati.

La necessità di procedere con riparazioni localizzate o con il rifacimento della protezione


anticorrosiva dovrà essere valutata con i criteri espressi al paragrafo 8.
Snam si riserva di richiedere ulteriori prove aggiuntive o l’intensificazione delle frequenze di
prova.

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PROTEZIONE ANTICORROSIVA DI STRUTTURE METALLICHE FUORI GASD
C.09.12.01
TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 14 di 15

ALLEGATO A

PROTEZIONE ANTICORROSIVA DI STRUTTURE METALLICHE FUORI TERRA APPLICATA IN


CAMPO SECONDO GASD C.09.12.01

In data ................................ ……….

in località ………………………………………………………………………………………………

alla presenza dei Sig:

................................................................ in rappresentanza del Committente

................................................................ in rappresentanza dell’Appaltatore

si è provveduto all’esecuzione delle prove di verifica tecnica del personale e delle attrezzature dell’Impresa
appaltatrice per l’applicazione di protezioni anticorrosive su superfici metalliche non interrate secondo
GASD C.09.12.01, come di seguito riportato:

METANODOTTO/IMPIANTO ................................................... DN .....................

Applicatori: (nome e cognome)……………………………… . ..........................................

Sig. ............................ …………………………………….. .............................

Attrezzatura: ………………………………………………………………………………………………………

I seguenti prodotti vernicianti (allegare scheda tecnica), per uno spessore totale di .........................mm:

 tipo primer ……………………………………….

spessore: …………………………………………

 intermedio………………………………………..

spessore: ……………………………………….

 mano di finitura .................................... ……..


spessore: ……………………………………….

sono stati applicati sulla superficie da rivestire, mediante tecnica a spruzzo senz’aria (airless).

Allegare elenco strumenti utilizzati per le prove e controlli, con relativi certificati di calibrazione/taratura.

Allegare copia certificazione secondo UNI EN ISO 15257, NACE, FROSIO del personale dell’appaltatore.

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C.09.12.01
TERRA APPLICATE IN CAMPO foglio 15 di 15

ALLEGATO A

PROTEZIONE ANTICORROSIVA DI STRUTTURE METALLICHE FUORI TERRA APPLICATA IN


CAMPO SECONDO GASD C.09.12.01

1) Da un controllo in campo dei prodotti utilizzati dall’impresa, gli stessi risultano:

 conformi

 non conformi, per i seguenti motivi:

- I prodotti non sono compresi nella GASD A.07.10.99 ultima revisione;


- nelle confezioni dei prodotti non sono evidenziati ragione sociale del fabbricante del prodotto, la
denominazione commerciale del componente, le date di scadenza o la scheda tecnica del Fabbricante;
- da un controllo visivo durante l’apertura dei contenitori dei prodotti si è riscontrato un aspetto non
omogeneo (con presenza di grumi);
- la miscelazione dei due componenti non è avvenuta nelle proporzioni indicate nella scheda tecnica del
Fabbricante;
- altro
…………………………………………………………………………………………………………………….

2) L’applicazione mediante tecnica a spruzzo senz’aria (airless) risulta:

 conforme

 non conforme, per i seguenti motivi:

- il controllo del film a umido non rispetta il rapporto umido/secco indicato nella scheda del prodotto;
- il controllo visivo a pittura indurita evidenzia gocciolature e colature, spessori non uniformi;
- il controllo del film a secco non risulta conforme al valore indicato nella norma GASD C.09.12.01;
- il controllo della resistenza alla rimozione fornisce un risultato non conforme
- altro
…………………………………………………………………………………………………………………..

Visto l'esito delle prove eseguite, il personale, l’attrezzatura e i materiali utilizzati, risultano:

 idonei; il presente verbale ha una validità di anni tre dalla data di esecuzione delle verifiche;

 non idonei, e pertanto l'Impresa è invitata a prendere i necessari provvedimenti, affinché le


operazioni siano condotte conformemente alle specifiche di riferimento. Si stabilisce pertanto, di comune
accordo, che una seconda verifica verrà eseguita entro il…………………… a ulteriore controllo della
corretta esecuzione delle operazioni.

PER L'APPALTATORE PER IL COMMITTENTE

…..………..…………….. …………………………………..

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