Sei sulla pagina 1di 14

ISO 8503-1:2012

Preparazione dei substrati di acciaio prima della applicazione di


pitture e di prodotti similari – Caratteristiche di rugosità delle
superfici in acciaio sabbiate

Parte 1:

Specifiche e definizioni per compratori del profilo di superficie ISO per


la valutazione di superfici in acciaio sabbiate

RECEPITA IN ITALIA COME UNI EN ISO 8503-1:2012


(Tradotta dal testo originale unico in lingua Inglese)
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

Prefazione
ISO (l’Istituto Internazionale di Standardizzazione) è una federazione mondiale di organismi normatori
nazionali (organismi membri della ISO). Il lavoro di preparazione di Standard Internazionali è
normalmente svolto attraverso le commissioni tecniche ISO. Ogni organismo appartenente alla ISO
interessata ad un argomento per cui è stata stabilita una commissione tecnica, ha il diritto di essere
rappresentata in tale commissione. Le organizzazioni internazionali, governative e non governative,
ricollegate con ISO, anche prendono parte al lavoro. ISO collabora strettamente con la Commissione
Elettrotecnica Internazionale (IEC / CEI) su tutte le questioni di normazione elettrotecnica.

Questo documento è stato abbozzato in conformità con le regole editoriali delle Direttive ISO/IEC, Parte
2.

Il principale compito delle commissioni tecniche è di preparare gli Standard Internazionali. Le bozze di
Standard Internazionali recepiti dalle commissioni tecniche sono sottoposte all’attenzione degli
organismi membri per le votazioni. La pubblicazione di uno Standard Internazionale richiedere
l’approvazione di almeno il 75% degli organismi membri votanti.

Si presti attenzione alla possibilità che qualche elemento di questo documento può essere soggetto a
diritti di proprietà. ISO non si ritiene responsabile per l’identificazione di alcuni o di tutti i diritti di
proprietà.

Questo documento è stato sviluppato dalla Commissione Tecnica ISO/TC 35, Pitture e Vernici,
Sottocommissione SC 12, Preparazione di superfici in acciaio prima dell’applicazione di vernici e prodotti
similari.

Questa seconda edizione cancella e rimpiazza la prima (ISO 8503-1:1988), che è stata tecnicamente
revisionata.

La ISO 8503 consiste nelle seguenti parti, sono il titolo generale “Preparazione di superfici in acciaio
prima dell’applicazione di vernici e prodotti similari – Caratteristiche di rugosità di superfici in acciaio
sabbiate:

Parte 1: Specifiche e definizioni per compratori del profilo di superficie ISO per la valutazione di superfici
in acciaio sabbiate

Parte 2: Metodo per la gradazione del profilo di superficie di superfici in acciaio sabbiate

Parte 3: Metodo per la calibrazione di comparatori del profilo di superficie ISO e per la determinazione
del profilo di superficie – Procedura mediante microscopio

Parte 4: Metodo per la calibrazione di comparatori del profilo di superficie ISO e per la determinazione
del profilo di superficie – Metodo con rugosimetro (stylus instrument)

Parte 5: Metodo “Replica Tape” per la determinazione del profilo di superficie

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

2
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

Introduzione
Il rendimento di rivestimento protettivo di vernici e prodotti affini applicato su acciaio e mm
cattivamente condizionato dallo stato superficiale dell'acciaio immediatamente prima della verniciatura.
Principali fattori giochi influenza nuovo questo rendimento sono:

a. la presenza di ruggine e calamina;


b. la presenza in superficie di contaminanti, inclusi sali, polvere, oli e grassi;
c. il profilo della superficie.

Gli Standard Internazionali ISO 8501, ISO 8502 e ISO 8503 sono stati preparati per fornire metodi di
valutazione di questi fattori, mentre penso 8504 fornisce le linee guida sui metodi di preparazione che
sono applicabili per la pulizia di superficie in acciaio indicando le capacità di ognuno in attinenza agli
specifici livelli di pulizia.

Questi standard internazionali non contengono raccomandazioni per i sistemi di rivestimento protettivo
da applicare sulle superfici in acciaio. Tanto meno queste contengono raccomandazioni sulla qualità
della superficie richiesta spero specifiche situazioni ove detta qualità superficiale può avere una diretta
influenza sulla scelta del rivestimento protettivo da applicare e sul suo rendimento. Raccomandazioni
sono date in altri documenti come standard nazionali, internazionali e norme pratiche. Sarà necessario
per questi utenti che questo Standard Internazionale garantire che le qualità specifiche siano:

• compatibili e appropriate per le condizioni ambientali ai quali l'acciaio sarà esposto e al sistema
di rivestimento protettivo che sarà impiegato.
• nei limiti delle capacità delle procedure di pulizia specificate.

I quattro Standard Internazionali di cui sopra, trattano i seguenti aspetti della preparazione di superfici
in acciaio:

ISO 8501 – Valutazione visiva della pulizia superficiale;

ISO 8502 – Tests per la valutazione della pulizia superficiale;

ISO 8503 – Caratteristiche di rugosità superficiale di strutture in acciaio sabbiate;

ISO 8504 – Metodi di preparazione superficiale.

Indipendentemente dalle procedure e del tipo di abrasivo impiegato per la preparazione delle superfici
in acciaio, la superficie dopo la sabbiatura presenta diverse irregolarità con picchi e valli che non sono
facilmente caratterizzabili. Conseguentemente, si è concluso che, per la sua natura variabile, non vi è un
metodo capace di dare un valore preciso del profilo. Così è inteso che il profilo si identifica come o
avvallamenti (quando sono usati abrasivi sferici – shot), o angolari (quando sono impiegati abrasivi
spigolosi – grit) e che sono classificati come FINE, MEDIUM e COARSE (rispettivamente “fine”, “medio” e
“grossolano” ndr), di cui ognuno di essi è definito dai limiti specificati in questa parte della ISO 8503.
Queste tipologie superficiali sono intese a fornire caratteristica distintiva sufficiente per la maggior
parte dei requisiti di verniciatura.

Inoltre, particolare attenzione è data al fatto che i gradi FINE, MEDIUM e COARSE, rappresentano
differenti gradi in termini di parametri di rugosità, a seconda che questi gradi vengano applicate
mediante sabbiatura con abrasivo sferico (shot abrasive) o abrasivo spigoloso (grit abrasive). In
conseguenza, l’effetto prodotto su un dato rivestimento, da un grado FINE, MEDIUM o COARSE, è
determinato non solo dalle caratteristiche superficiali stesse, ma anche dai valori di rugosità Ry5 ed hy

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

3
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

appartenenti a quel grado. Dove il profilo superficiale è particolarmente importante, sia il grado del
profilo (FINE, MEDIUM e COARSE), sia il tipo di abrasivo usato devono essere specificati.

Questa parte della ISO 8503 specifica i limiti per superficie “FINE” (fine), “MEDIUM” (media), e
“COARSE” (grossolana) per entrambe i profili pallinato o spigoloso, e specifica la forma dei comparatori
ISO impiegati come riferimento.

I requisiti riguardanti la cura dei comparatori superficiali ISO sono dati nell’Allegato A.

La ISO 8503-2 descrive il metodo d’impiego di questo comparatori ISO. La principali delle procedure di
sabbiatura d’impiego comune sono descritte nella ISO 8504-2.

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

4
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

INTERNATIONAL STANDARDS
ISO 8503-1:2012
RECEPITA IN ITALIA COME UNI EN ISO 8503-1:2012
Preparazione dei substrati di acciaio prima della applicazione di
pitture e di prodotti similari – Caratteristiche di rugosità delle
superfici in acciaio sabbiate

Parte 1:

Specifiche e definizioni per compratori del profilo di superficie ISO per


la valutazione di superfici in acciaio sabbiate

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

5
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

1. Scopo
Questa parte della ISO 8503 specifica i requisiti dei comparatori superficiali ISO, che sono impiegati per
la comparazione tattile e visiva delle superfici in acciaio che sono state sabbiate, sia con abrasivi sferici
(shot abrasive, definita anche pallinatura ndr) sia con abrasivi spigolosi (grit abrasive, graniglia spigolosa
o angolosa). Questa parte della ISO 8503 include anche le definizioni dei termini usati nelle diverse parti
della ISO 8503 e i requisiti per la cura e la conservazione dei comparatori di superficie ISO.

NOTA 1 I comparatori di superficie ISO sono per la valutazione, sul campo, di rugosità delle
superfici prima dell’applicazione di vernici e prodotti affini o altri trattamenti protettivi.

NOTA 2 Quando possibile, questi comparatori ISO possono essere usati per valutare il profilo di
rugosità di altre superfici sabbiate e, in aggiunta, il loro impiego non è limitato alle sole superfici che
sono da verniciare.

2. Normative di riferimento
I seguenti documenti, per intero o in parte, sono normativamente referenziati in questo documento e
sono dispensabili per la sua applicazione. Per referenze datate, vale solo l’edizione citata. Per le
referenze non datate, si applica l’ultima edizione del documento referenziato (inclusi eventuali
emendamenti).

ISO 8501-1, Preparazione di superfici in acciaio prima dell’applicazione di vernici e prodotti similari –
Valutazione visiva della pulizia superficiale – Parte 1: Gradi di ruggine e di preparazione di superfici in
acciaio non verniciate e di superfici in acciaio dopo la completa rimozione di precedenti rivestimenti.

ISO 8503-2, Preparazione di superfici in acciaio prima dell’applicazione di vernici e prodotti similari –
Caratteristiche di rugosità superficiale delle superfici in acciaio sabbiate - Parte 2: Metodo per la
gradazione del profilo superficiale di superfici sabbiate – Procedura di comparazione.

ISO 8503-3, Preparazione di superfici in acciaio prima dell’applicazione di vernici e prodotti similari –
Caratteristiche di rugosità superficiale delle superfici in acciaio sabbiate - Parte 3: Metodo per la
calibrazione dei comparatori superficiali ISO e per la determinazione del profilo superficiale- Procedura
mediante microscopio.

ISO 8503-4, Preparazione di superfici in acciaio prima dell’applicazione di vernici e prodotti similari –
Caratteristiche di rugosità superficiale delle superfici in acciaio sabbiate - Parte 4: Metodo per la
calibrazione dei comparatori superficiali ISO e per la determinazione del profilo superficiale - Procedura
con rugosimetro o strumento a puntina.

3. Termini e definizioni
Per la comprensione di questo documento, sono applicati i seguenti termini e definizioni:

3.1 Profilo superficiale o profilo di superficie (Surface Profile)

Micro-rugosità di una superficie

NOTA Questa è generalmente espressa come l’altezza del maggior picco relativo alla maggior valle.
Questo termine è definito nella ISO 4287 come un “profilo che risulta dall’intersezione di una superficie

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

6
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

reale con un piano specifico”. Le caratteristiche della rugosità di una superficie sabbiata sono definiti nei
paragrafi 3.7, 3.8, 3.10 a 3.12 della ISO 8503-4.

3.2 Comparatore del profilo di superficie ISO, o Comparatore di Superficie ISO (ISO Surface Profile
Comparator)

Piastra piana con quattro segmenti sui quale sono impartiti i riferimenti dei profili di superficie
(Paragrafo 3.1)

NOTA Il profilo superficiale di riferimento è preparato formando repliche in positivo, su un metallo


resistente alla corrosione, di un coupon (3.3) di acciaio dolce appositamente sabbiato. (vedi Paragrafo
4).

3.3 Coupon

Piatto piano di acciaio dolce con quattro segmenti e di uno spessore tale che la sabbiatura non causi la
distorsione

3.4 Comparatore del profilo di superficie, o comparatore di superficie (Surface Profile Comparator)

Superficie campione, o superficie di un profilo medio noto, rappresentante un particolare tipo abrasivo
da sabbiatura.

NOTA Il comparatore è usato per dare una linea guida sull’aspetto e la percezione di una superficie
sabbiata e di poter eseguire una valutazione del profilo della superficie.

3.5 Comparatore ISO G – Comparatore Grit (Grit Comparator)

Comparatore con profili di superficie (3.1) corrispondenti (o simulanti) superfici ottenute da sabbiatura
con graniglia metallica o minerale spigolsa/angolosa (grit).

3.6 Comparatore ISO S – Comparatore Shot (Shot Comparator)

Comparatore con profili di superficie (3.1) corrispondenti (o simulanti) superfici ottenute da sabbiatura
con graniglia metallica sferica (shot).

3.7 massima altezza del picco a valle hy (massima profondità dal picco)

(Misurato col microscopio) distanza verticale tra il picco più alto e la valle più bassa nel campo visivo di
un microscopio.

NOTA 1 hy è usualmente misurato in micrometri.


NOTA 2 Per la determinazione, vedi ISO 8503-3

3.8 massima media dell’altezza del picco a valle hy

(Misurato col microscopio) media aritmetica di un certo numero di valori (non meno di 20) della
massima altezza del picco a valle hy (3.7).

3.9 lunghezza campione l

Lunghezza della linea di riferimento usata per identificare le irregolarità che caratterizzano la rugosità
superficiale.

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

7
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

3.10 Massima altezza del picco a valle Ry

(misurazione con rugosimetro o strumento a puntina) la singola altezza più grande rilevata su una
singola lunghezza campione l (3.9), quando si usa uno strumento a puntina o un rugosimetro.

NOTA La determinazione di Ry, è decritta nella ISO 8503-4.


NOTA DEL TRADUTTORE Il testo originale parla solo di “Strumento a Puntina”, il quale strumento è riconducibile al
rugosimetro, a cui sono genericamente raggruppati una serie di strumenti differenti tra loro: alcuni misurano tutti i tipi di
Rugosità (R), altri solo l’altezza del picco a valle (hy, paragrafo 3.7, e quindi anche il valore Ry), e qualcuno di questi è in grado
farne la media (paragrafo 3.8). In Italia possiamo trovare tre tipi di rugosimetri:

• Rugosimetri in grado di misurare solo il picco a valle hy, e che talvolta possono calcolarne la media registrando le varie
singole misurazioni, e fornire in automatico il valore di Ry. Lo strumento è molto similare nell’aspetto al durometro
tradizionale o ad uno spessimetro digitale, se non per il sensore, costituito da una punta in diamante, la quale è fissa
e non motorizzata. Questi sono commercializzati anche sotto il nome di “misuratori del profilo superficiale”, o spesso
e volentieri con il nome inglese di “surface roughness gauge” o “profile surface gauge”. Lo strumento esegue un tipo
di lettura istantanea e singola (spot)
• Rugosimetri in grado di misurare esclusivamente i valori Ra ed Rz. Molto più costosi e complessi dei primi, e dotati di
una punta in diamante motorizzata per misurare i vari picchi e valli in una lunghezza predefinita (3.9). Questo tipo di
strumento non è in grado di fornire valori come hy ed Ry. Questi strumenti non forniscono una lettura “spot”.
• Rugosimetri in grado di misurare Ra, Rz, Rq, Rq, con testina motorizzata, con lettura automatica o manuale, in grado di
fornire tutti i dati della rugosità e spesso anche una rappresentazione grafica. Questi strumenti, talvolta, possono
anche fornire una lettura “spot”, e quindi fornire il valore hy.

3.11 media della massima altezza del picco a valle Ry5

(misurato con strumento a punta) media aritmetica delle massime altezze del picco a valle, Ry (3.10), di
cinque letture contigue singole in una lunghezza campione, l (3.9)

NOTA Ry5 è anche conosciuta come Rz DIN o Rtm

3.12 media massima assoluta dell’altezza del picco a valle Ry5


(misurato con strumento a punta) media aritmetica di non meno di 10 determinazioni della media delle
massime altezze del picco a valle, Ry5 (3.11)

3.13 profilo primario

Profilo superficiale originario (3.1) prima della sabbiatura

3.14 profilo secondario

Profilo superficiale (3.1) risultante dall’effetto della sabbiatura sul profilo primario (3.13)

3.15 hackles / asperità (letteralmente colli dritti, intesi come asperità rialzate simili alle piume o ai peli)
{Traduzione del termine temporanea}

sottili lamelle di acciaio in rilievo, ancora attaccate al substrato, che sono causate dall'impatto di
abrasivi su una superficie in acciaio durante il la sabbiatura e che talvolta sporgono sopra altri picchi.

3.16 falso picco (rouge peak, letteralmente: picco canaglia)

Picco isolato, sostanzialmente più elevato degli altri picchi circostanti, normalmente causato dalla
presenza di abrasivo sovradimensionato nella miscela abrasiva usata durante la sabbiatura con abrasivi
spigolosi (grit).

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

8
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

4. Comparatori ISO del profilo di superfice


I comparatori del profilo di superfice ISO devono essere piani e devono avere le dimensioni date nella
Figura 1. I segmenti devono essere conformi ai valori dati nella Tabella 1 quando misurati in conformità
con i metodi descritti nella ISO 8503-3 o ISO 8503-4. La valutazione visiva (del comparatore ISO) non
deve essere inferiore alla preparazione grado Sa 2 ½ della ISO 8501-1.

I comparatori del profilo di superficie ISO devono essere fatti in nickel o altro materiale resistente alla
corrosione con replica di forma positiva usando un coupon “master” in acciaio dolce.

NOTA 1 Per esempio, può essere impiegata l’elettroformazione per ottenere prodotti adeguati.

I comparatori del profilo di superficie ISO devono essere etichettati come segue:

Comparatore di riferimento G alla ISO 8503-1 Per comparatori ISO che rappresentano profili
dopo la sabbiatura con abrasivi tipo grit
(spigolosi/angolosi)
Comparatore di riferimento S alla ISO 8503-1 Per comparatori ISO che rappresentano profili
dopo la sabbiatura con abrasivi tipo shot (sferici)

Tabella 1 – Valori nominali e tolleranze per profili superficiali per i segmenti dei comparatori ISO

Comparatori ISO per acciaio, sabbiato con abrasivo GRIT


Segmento Lettura nominale Tolleranza
µm µm
1 25 3
2 60 10
3 100 15
4 150 20
Comparatori ISO per acciaio, sabbiato con abrasivo SHOT
Segmento Lettura nominale Tolleranza
µm µm
1 25 3
2 40 5
3 70 10
4 100 15

Ogni comparatore ISO deve essere accompagnato da un certificato di calibratura riportante il metodo
per la determinazione del profilo superficiale, la tolleranza stimata ed il profilo superficiale calibrato, in
micrometri (micron), per ciascun segmento (Paragrafo 8).

NOTA 2 Se possibile, per altri comparatori di forma e configurazione diversa, siano inclusi i
quattro segmenti riportati, come conformità ai profili e alle tolleranze specificate in questa parte della
ISO 8503. Tuttavia, non è inteso che un comparatore sia definito come “comparatore ISO”, ma può
semplicemente riportare l’iscrizione che sia “conforme ai profili specificati nella ISO 8503-1”.

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

9
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

5. Intervalli di classificazione dei profili


I limiti della classificazione dei profili, FINE (G o S), MEDIUM (G o S), e COARSE (G o S) [rispettivamente:
fine, medio e grossolano], sono dati nella Tabella 2.

Tabella 2 – Intervalli di classificazione dei profili

Comparatori ISO per acciaio, sabbiato con abrasivo


GRIT
Profilo equivalente al segmento 1 e fino
Fine (G) al segmento 2 escluso.
( Seg.1 ≤ Fine < Seg.2)
Profilo equivalente al segmento 2 e fino
Medium (G) al segmento 3 escluso.
( Seg.2 ≤ Fine < Seg.3)
Profilo equivalente al segmento 3 e fino
Coarse (G) al segmento 4 escluso.
( Seg.3 ≤ Fine < Seg.4)
Comparatori ISO per acciaio, sabbiato con abrasivo
SHOT
Profilo equivalente al segmento 1 e fino
Fine (S) al segmento 2 escluso.
( Seg.1 ≤ Fine < Seg.2)
Profilo equivalente al segmento 2 e fino
Medium (S) al segmento 3 escluso.
( Seg.2 ≤ Fine < Seg.3)
Profilo equivalente al segmento 3 e fino
Coarse (S) al segmento 4 escluso.
( Seg.3 ≤ Fine < Seg.4)

6. Calibratura dei comparatori ISO


Un comparatore ISO deve essere ritenuto calibrato se, per ogni misurazione dei profili sulla superficie di
riferimento o con il metodo descritto nella ISO 8503-3 o con l’altro metodo descritto nella ISO 8503-4, i
valori di tutti i profili rientrano nei rispettivi valori nominali e di tolleranza specificati nella Tabella 1.
Solo i comparatori di superficie che sono conformi possono essere iscritti in basso come riportato nel
Paragrafo 4.

NOTA in assenza di tale corrispondenza, eseguire la calibrazione secondo il metodo descritto nella ISO
8503-3 come procedura di riferimento.

Se in qualsiasi momento, il Comparatore ISO, dopo essere stato calibrato usando il metodo del
rugosimetro (dato nella ISO 8503-4) o con il metodo del microscopio (dato nella ISO 8503-3), non sia più
conforme ai limiti specificati nella Tabella 1, questo deve essere scartato. Se la valutazione visiva della
pulizia superficiale del comparatore ISO non corrisponde ad un Grado Sa 2 ½ o Sa 3 specificati nella ISO
8501-1, il comparatore ISO deve essere scartato.

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

10
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

7. Manutenzione e ricalibratura dei comparatori ISO.


Le precauzioni sulla cura e la manutenzione dei comparatori ISO sono dati nell’Allegato A.

I comparatori ISO richiedono di essere maneggiati con attenzione. Se è rilevato quale segno si usura, il
comparatore deve essere scartato o, se possibile, ricalibrato.

I comparatori ISO che vengono usati di frequente, devono essere controllati riferendosi ad un
comparatore ISO non usato, ogni trimestre o ogni qualvolta dovesse apparire danneggiato o usurato. Se
un segmento di un comparatore ISO usato, quando confrontato con un altro segmento equivalente di
un comparatore nuovo, mostra una gradazione differente, questo deve essere scartato o ricalibrato.

8. Certificato di calibratura per i comparatori del profilo superficiale


ISO
In aggiunta ai requisiti riportati nei Paragrafi 4 a 7, il certificato di calibratura per ogni comparatore di
superficie ISO, deve riportare:

a) Il nome del produttore;


b) Il numero di serie identificativo;
c) Un riferimento al coupon master (vedi Paragrafo 4) e la sua certificazione;
d) La data di produzione;

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

11
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

Figura 1 - Comparatore del profilo superficiale ISO

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

12
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

Allegato A
(normativo)

Cura e manutenzione dei comparatori del profilo superficiale ISO


I comparatori ISO devono essere trattati con cura come ogni altro strumento di precisione.

Se non usati, devono essere riposti nella loro custodia protettiva.

Mai lasciare il comparatore ISO con la faccia rivolta verso il basso, su una superficie ruvida, nonostante
le fasce protettive.

Se un comparatore si annerisce, pulirlo con un detergente e una spazzola morbida.

Se un comparatore si bagna, asciugarlo con un panno morbido di tessuto.

Il comparatore ISO deve essere controllato secondo quando descritto al Paragrafo 7.

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

13
Preparazione di Superfici in Acciaio prima dell’Applicazione di Vernici e prodotti affini
UNI EN ISO 8503-1:2012

Figura 2 - Esempi di tipici Comparatori ISO in commercio

Figura 3- Un video della Elcometer che mostra come usare un Comparatore ISO
(https://www.youtube.com/watch?v=YlLfLZIodKU)

Traduzione a cura di Amendola Danilo (Siremi Srl)

14

Potrebbero piacerti anche