Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Caratteristiche principali
Le reali prestazioni delle barriere RMC DF sono state valutate
attraverso prove di laboratorio e test in scala reale (Fig. 4),
eseguiti dall’Università di Parma.
Sulla base dei test sopra menzionati e di specifiche analisi
strutturali, sempre eseguite dall’Università di Parma, è stata
definita una serie di barriere in termini di pressione massima
ammissibile (Tab. 1), definita come lo stress indotto dalla
combinazione dei carichi stati e dinamici dovuti alla colata
detritica che la barriera può sopportare.
RMC 80 DF 80 kPa
RMC 120 DF 120 kPa
RMC 160 DF 160 kPa
RMC 200 DF 200 kPa Fig. 4: Test in scala reale sulla barriera RMC DF
Progettazione
Le barriere RMC DF sono state progettate per arrestare i
volumi di terreno in movimento ed eventualmente lasciar
Fig. 5: Barriera RMC 200 DF
filtrare il contenuto d’acqua. L’idoneità nei confronti della
destinazione d’uso prevista è stata valutata attraverso test di
laboratorio, test in scala reale e analisi numeriche.
Inoltre, al fine di soddisfare esigenze e requisiti di progetto
specifici, Officine Maccaferri ha sviluppato un modello di
calcolo, basato sulla letteratura tecnica (meccanismo “run-
up”, definito da GEO Hong Kong Office) e calibrato sulle basi
delle attività di ricerca precedentemente menzionate, le quali
sono state implementate all’interno del software. Il software
permette di progettare gli elementi principali di una barriera
contro le colate detritiche, quali funi d’acciaio e dispositivi di
dissipazione dell’energia, e anche di progettare gli ancoraggi
laterali.
Officine Maccaferri S.p.A. può fornire completa assistenza in
fase di progettazione a consulenti, progettisti ecc., nel caso di
progetti che coinvolgano barriere contro le colate detritiche
che devono adattarsi alle specifiche condizioni in sito (densità
e velocità del flusso, altezza delle onde, dimensioni del
canale ecc.).
AVVERTENZA: La posa del prodotto deve avvenire in accordo alle norme di sicurezza nazionali. Quando il lavoro è eseguito con funi di sospensione o
posizionamento, i dispositivi di protezione individuale contro le cadute dall’alto devono essere collegati a punti di ancoraggio sicuri conformi alla norma EN 795.