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Focus

STRENGTH
DUCTILITY DESIGN:
PROGETTAZIONE
PER RESISTENZA
E DUTTILITÀ
Per una Progettazione Consapevole
e Controllata delle Strutture
in Acciaio in Zona Sismica

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ing. Vincenzo Nunziata
Laureato in Ingegneria civile, inizia la sua carriera in qualità di strutturista presso
uno studio tecnico di ingegneria, collaborando al consolidamento e alla ricostruzione
di numerosi edifici in muratura ed in c.a. danneggiati dal sisma in Irpinia del 1980.
Dal 1989 si occupa principalmente della progettazione strutturale e direzione
dei lavori di edifici in c.a. e di strutture in acciaio. Partecipa in qualità di relatore
a numerosi seminari di specializzazione sulla progettazione di strutture in zona
sismica. Cultore della materia e Autore di numerose pubblicazioni e libri sulle strutture
in c.a., acciaio e storia delle strutture.

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Focus

Introduzione nel rispetto delle norme vigenti sono tre, con livello di sicurezza
(NTC2018), che consente al pro- crescente: CRS/A – CRS/2A –
Viene proposto dall’Autore del pre-
gettista strutturale una maggiore CRS/3A, come di seguito definite.
sente articolo al mondo scientifico
consapevolezza delle procedure
e professionale un nuovo metodo Le fasi previste nella progettazio-
e principi adottati ed in definitiva
di progettazione in zona sismica, ne per resistenza e duttilità sono
un maggior controllo dei risultati.
lo “strength ductility design”. le seguenti:
Tale metodo si è indicato come
La ragione principale del nuovo “Progettazione per resistenza e dut- 1. Criteri generali di progettazio-
metodo è stata il pericolo che tilità o Strength Ductility Design”. ne e regola d’arte
una trattazione troppo complica- Il metodo si basa su presupposti 2. Criteri di analisi teorica e
ta della progettazione strutturale scientifici e filosofici di tipo gene- calcolo
in zona sismica, come previsto rale e può essere applicato oltre
3. Prescrizioni costruttive e con-
dall’attuale normativa, possa ridur- che per l’acciaio, oggetto del pre-
trollo di esecuzione
re la sicurezza anziché incremen- sente articolo, anche al cemen-
tarla, come si è potuto constatare to armato, con le dovute corre- 4. Assegnazione della classe di
dal crollo di edifici o strutture nuo- zioni che contraddistinguono le rischio sismico.
ve negli ultimi anni. due diverse tipologie strutturali e Le fasi indicate oltre che facilmen-
La trattazione classica è basata realizzative. te memorizzabili fanno parte già
su principi teorici che difficilmen- parzialmente (escluso la fase 4)
te trovano riscontro nei casi di del bagaglio culturale del progetti-
strutture reali interessate da sismi
Strength ductility sta strutturale e vogliono essere
violenti, ma sono stati testati solo design una regola da osservare il più pos-
in laboratorio o mediante analisi Secondo il metodo di progetta- sibile e che sia duratura nel tempo.
numeriche agli elementi finiti. Tali zione per resistenza e duttilità (o Ogni fase principale sarà divisa in
principi sono favoriti nelle appli- strength ductility design), in zona “sottofasi” di cui occorrerà tener
cazioni dalle norme vigenti, anche sismica: “le strutture presenteran- conto per una corretta progetta-
se non universalmente accettati no un comportamento elastico-re- zione strutturale in zona sismica.
dalla comunità scientifica interna- sistente per il terremoto di progetto L’osservanza di alcuni criteri ge-
zionale ma soprattutto non suffi- (spettro elastico, q≤1,5) con verifi- nerali di progettazione a regola
cientemente compresi e “metabo- ca della duttilità a livello deduttivo d’arte, principi teorici e di calcolo,
lizzati” dai professionisti, costretti secondo una progettazione consa- prescrizioni costruttive e di esecu-
nella progettazione ad affidarsi a pevole e controllata”. zione, verrà premiata assegnando
software di calcolo di tipo chiuso degli indici sismici IS più o meno
Per una corretta progettazione
in special modo per le formule e alti, la cui somma finale condur-
strutturale, in particolare in zona
procedure di verifica mutevoli in rà alla definizione della Classe di
sismica, bisogna seguire del-
base alle norme che si avvicen- Rischio Sismico (CRS) dell’edificio
le fasi successive il cui rispetto
dano sempre più con maggiore progettato.
nei punti significativi condurrà in
frequenza.
conclusione alla realizzazione di 1. Criteri generali di progettazio-
Sulla base delle precedenti consi- una struttura caratterizzata da ne e regola d’arte
derazioni è stato elaborato dall’Au- una Classe di Rischio Sismico
Un buon progetto di un edificio in
tore un metodo semplificato per (CRS) più o meno performante.
zona sismica dovrebbe coinvolge-
la progettazione in zona sismica, Le classi di rischio sismico previste
re fin dalla sua ideazione più figure

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professionali specialistiche, e in
1
particolare il progettista architet-
Ma chi è il progettista strutturale? tonico e il progettista strutturale. 1
Se un progetto architettonico non
A mio parere dovrebbe essere: un tecnico specializzato, in-
è stato pensato anche in termini
gegnere o architetto, che oltre alle normali competenze spet-
strutturali, come purtroppo accade
tanti alla categoria di appartenenza, dimostri di possedere un nella maggioranza dei casi, anche
idoneo percorso formativo universitario inerente lo studio e la il più bravo strutturista che dovrà
progettazione di strutture, un tirocinio specifico post-laurea calcolare la struttura non potrà far
documentato (referenze) di minimo 2 anni. Tale figura profes- altro che proporre la meno peggio-
sionale dovrebbe far parte di un apposito elenco tenuto presso re tra le soluzioni, per permetterne
gli Ordini Professionali. la realizzazione, ma certamente
non efficiente dal punto di vista
sismico. 2

2 La progettazione strutturale “a re-


gola d’arte” dovrebbe tener conto
Senza voler far polemica con altre categorie professionali, ma
di almeno 4 caratteristiche prin-
volendo rispettare un ordine di priorità, la sicurezza struttura-
cipali che la struttura dovrà pos-
le viene certamente prima dell’estetica e dell’effimero, per cui
sedere, massimizzandone le effi-
il legislatore per garantire tale requisito dovrebbe pretendere cienze, ovvero:
la firma congiunta di qualsiasi progetto da parte di specialisti
• qualità dei materiali
iscritti in appositi albi e sezioni: strutturisti, progettisti archi-
• forma
tettonici, impiantisti, in modo da individuare oltre che i meriti
anche eventuali responsabilità postume. • iperstaticità e
sovradimensionamento
• regolarità e semplicità
strutturale.
Dato la spazio a disposizione
per l’articolo, tra le caratteristi-
che si tratterà solo la “forma”,
rimandando al testo dell’Autore
“Teoria e pratica delle strutture in
acciaio 4a Ed.”, di prossima pub-
blicazione, per una trattazione più
approfondita.

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Focus

FORMA
La forma di un edificio ha un’importanza fondamenta-
le nella progettazione antisismica e strutturale, tant’è
che gli antichi architetti e ingegneri prediligevano for-
me semplici di tipo rettangolare o scatolare (figura
1.1), regolari e doppiamente simmetriche, senza che
ciò influenzasse minimamente la qualità artistica e
funzionale dell’edificio.
A differenza del passato i moderni architetti e inge-
gneri preferiscono oggi forme “strane” (figura 1.2) e
complesse anche da realizzare, irregolari e asimme-
triche e pertanto con elevato grado di pericolosità si-
smica oltre che statica.
Veduta del palazzo
Possiamo immaginare l’edificio come una “stecca”
infissa nel terreno, di forma non necessariamente ret-
tangolare, ma anche a L (figura 1.3), a T, a C, ecc.; in
presenza di sisma, le vibrazioni del terreno vengono
trasmesse alla stecca infissa, che si sposta, si defor-
ma e ruota (si torce) intorno a un punto (baricentro
delle rigidezze) che si trova nella parte più rigida del-
la forma in pianta dell’edificio (rettangolo con inerzia
maggiore).
Tale rotazione comporterà che alcuni elementi strut-
turali saranno più sollecitati di altri, per cui saranno
richiesti dei pilastri o setti maggiorati con eccessive Pianta
armature per poter far fronte allo stato di sollecitazio-
ne senza che l’edificio crolli.
Il fatto che alcuni (pochi) elementi strutturali siano
molto più sollecitati di altri non è consigliabile in zona
sismica, anzi da evitare, e ciò può essere fatto essen-
zialmente inserendo dei giunti sismici che trasforma-
no la forma complessa in un insieme di forme sem-
plici (figura 1.4).

Incisione di Paul Letarourilly XIX secolo

>> Figura 1.1 Palazzo Farnese, Vignola 1547-1565 circa,


forma regolare

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>> Figura 1.2 Forme irregolari

>> Figura 1.3 Edificio non simmetrico >> Figura 1.4 Edifici simmetrici giuntati

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In presenza di forme irregolari, l’a- Il punto in cui a livello di piano si quale tende a ruotare la struttura.
iuto che può venire per raggiunge- immagina applicata tale forza è
Una buona progettazione struttu-
re la simmetria strutturale dall’uso detto baricentro delle masse, esso
rale in zona sismica deve tendere
di elementi quali pilastri allungati corrisponde approssimativamen-
a eliminare o ridurre tale eccentri-
in una direzione sfavorita (setti, te al baricentro geometrico della
cità 4 al fine di eliminare o ridurre
nuclei) è veramente modesto, in forma relativa al piano. Alle forze
il momento torcente relativo. Ciò
quanto la forma con la relativa di inerzia applicate ai piani fanno
può essere fatto per forme dell’e-
inerzia globale è preponderante. equilibrio le forze resistenti a ta-
dificio rettangolari o simili median-
glio dei vari elementi strutturali di
Scientificamente parlando possia- te una opportuna disposizione de-
cui si compone la struttura: telai,
mo dire che l’azione di un terremo- gli elementi strutturali, mentre per
setti, nuclei, la cui risultante è ap-
to su un edificio o su una generica le forme più complesse con l’inse-
plicata nel baricentro delle rigidez-
struttura si manifesta mediante rimento di giunti sismici laddove è
ze (figura 1.5).
delle accelerazioni strutturali do- possibile.
vute al moto del terreno che, in Risulta evidente che un’eccessiva
Al fine dell’assegnazione del-
base a noti principi di dinamica, si distanza o eccentricità tra il bari-
la classe di rischio sismico che
possono rappresentare con delle centro delle rigidezze e il baricen-
tenga conto dei criteri generali di
forze di inerzia equivalenti pre- tro delle masse produce un mo-
progettazione, secondo il metodo
valentemente orizzontali agenti mento torcente di piano che oltre
dello strength ductility design, si
a livello dei vari piani dell’edificio a incrementare gli spostamenti
costruisce la tabella 1.1 che met-
dove si assume concentrata la incrementa le sollecitazioni agenti
te in evidenza il “peso” (indici) dei
massa relativa al piano. 3 sugli elementi più distanti dal ba-
fattori che influenzano una corret-
ricentro delle rigidezze intorno al
ta progettazione antisismica.

3
È questa una semplificazione della realtà per
poter operare su modelli semplici, in realtà
le forze di inerzia sono distribuite sull’intera
struttura e risultano proporzionali alla mas-
sa relativa, anch’essa distribuita.

4
Nel caso di edifici “isolati” con “isolatori si-
smici”, per taluni dispositivi tale eccentricità
viene automaticamente annullata alla base
dell’edificio (isolatori a pendolo scorrevole o
friction pendolum).

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Si chiarisce sin d’ora che in base
al metodo dello strength ductility
design, anche in presenza di con-
dizioni tutte sfavorevoli la struttu-
ra presenterà una classe di rischio
sismico minima CRS/A idonea
ad assorbire le sollecitazioni di
progetto previste dalla norma
(comportamento strutturale non
dissipativo).
2. Analisi teorica e calcolo
Si ritengono noti i principi della
gerarchia delle resistenze previsti
dall’attuale normativa in via prefe-
renziale e le ragioni che ne hanno
>> Figura 1.5 Torsione generata dall’eccentricità tra baricentro delle determinato la diffusione per un
masse e delle rigidezze
opportuno confronto con il nuovo
metodo.
2.1 Strength Ductility Design: prin-
cipi di progettazione
Prima di parlare dei princi-
>> Tabella 1.1 Criteri generali di progettazione
pi di progettazione su cui si
Indice (IS) basa la filosofia della strength
Tipo di acciaio ductility design occorre fare
S.…JR 1,0 delle considerazioni iniziali:
Qualità dei Materiali
S….J0 1,2 1. Negli ultimi anni stiamo assi-
S….J2 1,3
stendo nel mondo ad un avvicen-
Eccentricità baricentro
darsi sempre più frequente di ter-
Rigidezze - Massa
remoti di alta intesità di magnitudo
Forma (ex/Lx ; ey/Ly) > 20% 1,0
Mw > 5,5; solo in Italia: Umbria-
10% < (ex/Lx ; ey/Ly) ≤ 20% 1,2
(ex/Lx ; ey/Ly) ≤ 10% 1,3 Marche (1997, Mw=6), Molise
Nodi Trave-Pilastro (2002, Mw=5,8), Abruzzo (2009,
Cerniera 1,0
Mw=6,3), Emilia (2012, Mw=5,9),
Iperstaticità Accumoli-Amatrice (2016, Mw=6),
Semirigido 1,2
Rigido 1,3 Norcia (2017, Mw=6,5). Pertanto
par. 7.2.1 - NTC 2018 tali eventi non si possono più con-
Non regolare 1,0 siderare “rari” come indicano le
Regolarità
Regolare in pianta o in altezza 1,2 norme.
Regolare in pianta e in altezza 1,3

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2. Una ulteriore considerazione la


possiamo fare dal confronto degli
spettri di risposta reali estrapola-
Amatrice 24.08.2016
ti dalle registrazioni degli ultimi
– M=6,0
eventi sismici con gli spettri elasti- SaREALE / SaSLV = 1,15/0,6 = 2 volte
ci e di progetto previsti dalla nor- SaREALE / SaSLV - q=4 = 1,15/ (0,6/4) =
ma (NTC 2018), figura 1.6. = 8 volte

Come si evince dalla figura 1.6 il


rapporto delle accelerazioni mas-
sime tra lo spettro reale e quello
elastico da normativa per lo stato
limite di salvaguardia (SLV) utiliz-
zato per le verifiche per gli ultimi
terremoti nel Centro Italia varia Forche Canapine 30.10.2016
da 2 a 5. Tale rapporto sale da 8 – M=6,5
SaREALE / SaSLV = 3,2/0,6 = 5 volte
a 21 se il confronto viene fatto
SaREALE / SaSLV - q=4 = 3,2/ (0,6/4) =
con lo spettro di progetto con fat- = 21 volte
tore di struttura q=4 (ad esempio
per strutture intelaiate). Questo
significa che se un progettista
strutturale fosse stato incaricato
della progettazione di una struttu-
ra intelaiata in acciaio (ma anche
in c.a.) nella zona di Norcia e tale Norcia 30.10.2016
struttura fosse stata realizzata nel – M=6,5
pieno rispetto della norma vigente SaREALE / SaSLV = 1,8/0,6 = 3 volte
(NTC08), in occasione del terre- SaREALE / SaSLV - q=4 = 1,8/ (0,6/4) =
= 12 volte
moto del 30/06/2016 tale edificio
avrebbe subito delle accelerazioni
sismiche (forze) 12 volte superiori
a quelle di progetto e probabilmen-
te sarebbe crollato. Addirittura un
edificio a Forche Canapine proget-
tato e realizzato “a norma” avreb-
be subito accelerazioni sismiche
>> Figura 1.6 Confronto tra spettri reali e di progetto
21 volte superiori! Quest’ultima
osservazione potrebbe essere la
spiegazione più probabile del mo-
tivo del crollo di alcuni edifici “nuo-
vi”, figura 1.7.

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Terremoto di Kobe del 1995: M=6,8

Terremoto dell’Aquila del 2009: M=6,3

Terremoto Centro Italia del 2016: M=6,0

>> Figura 1.7 Crollo di strutture di recente costruzione

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Focus

3. Ammettere che la struttura pos- tetizzare in due semplici postulati: portamento resistente e duttile.
sa andare in campo plastico in a) Per terremoti di media – alta Tale comportamento sarà conse-
occasione di terremoti di media – intensità, di magnitudo Mw fino a guito applicando oltre ai principi
alta intensità in alcuni punti singo- 6,5 (Mw≤6,5), l’edificio dovrà mo- di cui al punto a (struttura non
lari: cerniere plastiche alle estremi- strare un comportamento ela- dissipativa, q≤1,5), anche delle
tà delle travi, snervamento di aste stico-resistente. Tale comporta- regole di progettazione che coin-
di controvento tese, ecc., significa mento sarà ottenuto applicando volgono la duttilità a livello loca-
accettare dei costi di riparazione nel calcolo i principi previsti dalla le e globale, su base deduttiva:
(sempre più ingenti per le nuove norma NTC per strutture non - A livello locale, si farà in modo
tecnologie messe a disposizione dissipative con fattore di strut- di favorire meccanismi di rottura
dal mercato) o al limite di demo- tura q≤1,5. 5 La gerarchia delle duttili rispetto a quelli fragili, me-
lizione e ricostruzione non più so- resistenze viene automaticamen- diante l’utilizzo di un unico fattore
stenibili dall’economia nazionale. te esclusa. b) Per terremoti di al- di sovraresistenza γsv= 1,3 da ap-
ta-altissima intensità (Mw>6,5), plicare alle sollecitazioni di cal-
Partendo dalle considerazioni so-
per costruzioni di importanza colo di tipo fragile nelle verifiche
pra riportate si sono sviluppati i
significativa, pubbliche o strate- degli elementi strutturali, secondo
principi generali, teorici e di cal-
giche (classe d’uso III – IV), o su lo schema riportato in tabella 1.2.
colo, di progettazione secondo il
richiesta della committenza, l’e- 6
metodo dello strength ductility de-
dificio dovrà mostrare un com-
sign. Tali principi si possono sin-

>> Tabella 1.2 Verifiche per meccanismi fragili

Elemento strutturale Sollecitazione Fattore di sovraresistenza

Travi Taglio

Pressoflessione
Pilastri
Taglio
γsv = 1,3
Flessione
Nodi trave-pilastro
Taglio

Collegamenti delle diagonali


Sforzo normale
di controvento tese e/o compresse

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5
Si vuole far notare che il valore q≤1,5 imposto dalla norma per strutture non dissipative non tiene conto
delle caratteristiche dissipative intrinseche per i diversi materiali strutturali. Si dimostra facilmente che
una struttura in acciaio, maggiormente deformabile e composta da un materiale a comportamento ela-
sto-plastico fino a rottura, dissipa più energia in condizioni sismiche di una struttura in c.a., meno defor-
mabile, o di una struttura in muratura. A parere dell’Autore dovrebbe essere previsto dalla norma un fattore
di struttura minimo per le costruzioni in acciaio di 2,5÷3 (q≈2,5÷3) per comportamento non dissipativo.

6
Nel metodo delle strength ductility design, a differenza del capacity design, non si è assolutamente cer-
ti che i meccanismi duttili si attivino prima di quelli fragili, anche se è ragionevole che lo siano. Questo
perché i fattori di sovraresistenza sono applicati alle sollecitazioni di calcolo dell’elemento e non alle resi-
stenze plastiche (le massime compatibili con le caratteristiche meccaniche dell’elemento) ulteriormente
maggiorate con dei coefficienti di sovraresistenza (è questo che prevede il capacity design). D’altra parte
lo strength ductility design è una filosofia che abbraccia tutti i vari aspetti di una corretta progettazione
strutturale: dalla qualità dei materiali al calcolo strutturale, dalle tipologie strutturali ai criteri di verifica,
dall’azione sismica al comportamento strutturale, a tutti questi aspetti viene assegnato un valore o “peso”
(indice IS) tabellato e da verificare attraverso una check list che condurrà alla fine della progettazione
all’attribuzione di una Classe di Rischio Sismico (sono previste 3 classi) meno o più performante: CRS/A
– CRS/2A – CRS/3A, che potrebbe essere esibita in aree comuni dell’edificio o richiesta in atti pubblici

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Focus

Telai con controventi concentrici


e diagonale tesa attiva.
Medio-alta dissipazione

Telai con controventi eccentrici.


Medio-alta dissipazione

Telai a nodi rigidi con o senza


controventi concentrici.
Medio-alta dissipazione

Telai con controventi


dissipativi: viscoelastici,
isteretici, ad attrito, ad
instabilità impedita (BRB).
Ad altissima dissipazione.

>> Figura 1.8 Tipologie strutturali

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- A livello globale, si utilizzeranno 3. Prescrizioni costruttive e con- A partire da Luglio 2014 è diven-
nella progettazione tipologie strut- trollo di esecuzione tata obbligatoria in Italia la norma
turali che consentono una me- EN1090-1 “Esecuzione di struttu-
La causa principale dei crolli o
dio-alta o altissima dissipazione re in acciaio e di alluminio. Parte
gravi danni strutturali in edilizia è
di energia in occasione di eventi 1: requisiti per la valutazione di
il difetto di esecuzione. Pertanto
sismici di elevata intensità, figura conformità dei componenti strut-
secondo la filosofia delle strength
1.8. turali”, che prevede la marcatura
ductility design si dovranno adot-
CE per i componenti strutturali in
Per garantire una sufficiente dutti- tare procedure di controllo di ese-
acciaio e alluminio. La norma è ri-
lità locale delle sezioni o profili di cuzione e qualifica dei materiali
volta ai produttori di componenti
acciaio utilizzati, si useranno solo che rendano minima la probabilità
strutturali in acciaio o alluminio,
sezioni di classe 1 e 2 (par. 4.2.3.1 che tali eventi possano verificarsi,
da incorporare in opere di ingegne-
NTC 2018). anche in funzione dell’importanza
ria civile. Questi produttori dovran-
e complessità dell’opera.
Al fine dell’assegnazione della no introdurre, obbligatoriamente,
classe di rischio sismico, che ten- Un ruolo molto importante, a pa- all’interno della loro organizzazio-
ga conto dei principi di progetta- rere dell’Autore, al fine di garantire ne aziendale un controllo di produ-
zione, secondo il metodo dello una corretta esecuzione dell’opera zione (FPC – Factory Production
strength ductility design, per l’ana- progettata e quindi maggiore sicu- Control) in fabbrica che garantisca
lisi teorica e calcolo, si costruisce rezza dal punto di vista strutturale, la qualità della lavorazione e del
la tabella 1.3 che mette in eviden- assume la figura del progettista prodotto.
za il “peso” (indici) dei fattori che strutturale nella veste anche di di-
influenzano una corretta progetta- rettore dei lavori strutturali e quindi
zione antisismica. di controllore della corretta esecu-
zione dell’opera da lui progettata.

>> Tabella 1.3 Criteri di analisi teorica e calcolo

Indice (IS)

Non Eseguite 1
Verifiche per meccanismi fragili
Eseguite 1,2

Non Presenti 1
Telai con controventi: concentrici,
eccentrici, a nodi rigidi
Presenti 1,2

Non Presenti 1
Telai con controventi dissipativi o speciali
Presenti 1,3

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Focus

Per quanto riguarda i requisiti tec- >> Tabella 1.5 Prescrizioni costruttive e controllo di esecuzione
nici per strutture in acciaio la nor-
Indice (IS)
ma di riferimento è la EN1090-2.
EXC2 1
Tale norma definisce in particola-
re 4 classi di esecuzione: EXC1- Classe di Esecuzione EXC3 1,2

EXC2-EXC3-EXC4, che riguarda- EXC4 1,3

no i requisiti tecnici, via via più


Progettista strutturale 1,3
stringenti, che devono possedere
Direttore dei Lavori
i componenti strutturali in accia-
Altro professionista 1
io sia in fase di produzione che
di messa in opera e collaudo. Per
strutture da realizzare in zone di
4. Assegnazione classe di rischio con fattore di struttura q≤1,5) con
medio-alta sismicità sono normal-
sismico controllo della duttilità a livello
mente richieste aziende certifica-
deduttivo.
te in classe di esecuzione EXC3. Il metodo dello strength ductility
design, come illustrato nei para- Al fine di poter emettere un giu-
Le EN1090-2:2011 vengono ri-
grafi precedenti, è una filosofia di dizio finale atto a classificare
chiamate esplicitamente al punto
progettazione che coinvolge vari dal punto di vista sismico l’edi-
4.2 delle NTC 2018, per cui sono
aspetti della progettazione strut- ficio, con un eventuale simbolo
diventate norme “cogenti” a tutti
turale in zona sismica e non solo o logo 7 che potrebbe essere
gli effetti di legge, esse integrano
l’aspetto di calcolo e verifica. Le messo in mostra sull’edificio stes-
quanto già richiesto al par. 11.3
fasi previste, da osservare nella so o riportato negli atti pubblici al
della norma. Esse prevedono
sequenza indicata, sono tre. Esse fine di rendere consapevoli i com-
in sintesi tre forme di controllo
attraverso una semplice parame- mittenti o eventuali acquirenti, si
obbligatorie:
trizzazione quantificano il peso o costruisce la tabella 1.6 che tiene
1. In stabilimento di produzione importanza di alcuni fattori (mate- conto delle tre fasi analizzate.
2. Nei centri di trasformazione riali, forma, tipologia strutturale) o
Le classi di rischio sismico (CRS) o
3. Di accettazione in cantiere. procedure di controllo e qualità di
categorie previste sono 3: CRS/A,
Al fine dell’assegnazione della esecuzione (classi di esecuzione,
CRS/2A, CRS/3A, con livelli cre-
classe di rischio sismico, che ten- direzione dei lavori strutturali), per
scenti di sicurezza. Si ribadisce ul-
ga conto dei principi di proget- una corretta progettazione antisi-
teriormente che la classe di rischio
tazione secondo il metodo delle smica consapevole e controllata.
più bassa CRS/A è quella che ga-
strength ductility design, per le Si sottolinea che non viene appli- rantisce il livello di sicurezza pre-
prescrizioni costruttive e control- cato nelle procedure di dimensio- visto dall’attuale normativa NTC
li di esecuzione, si costruisce la namento e verifica il criterio del 2018 per strutture non dissipative.
tabella 1.5 che mette in evidenza “capacity design” o gerarchia delle Le classi CRS/2A e CRS/3A sono
il peso (indici) dei fattori che in- resistenze previsto dalle norme delle classi che vanno oltre i para-
fluenzano una corretta progetta- tecniche, ma si fa affidamento metri di progetto minimi imposti
zione antisismica. sia nel calcolo delle sollecitazio- dalle norme e quindi idonee a far
ni che nelle verifiche ad un com- fronte a terremoti di alta o altissi-
portamento di tipo elastico-resi- ma intensità, e per questo più rari
stente (strutture non dissipative dal punto di vista probabilistico.

20
>> Tabella 1.6 Classi di Rischio Sismico

1) CRITERI GENERALI DI PROGETTAZIONE Indice (IS)


Tipo di acciaio
S.…JR 1,0
Qualità dei Materiali
S275J0 1,2
S….J2 1,3

Eccentricità baricentro
Rigidezze - Massa
Forma (ex/Lx ; ey/Ly) > 20% 1,0
10% < (ex/Lx ; ey/Ly) ≤ 20% 1,2
(ex/Lx ; ey/Ly) ≤ 10% 1,3
Nodi Trave-Pilastro
Cerniera 1,0
Iperstaticità
Semirigido 1,2
Rigido 1,3
Regolarità (7.2.1 NTC 2018)
Non regolare 1,0
Regolarità
Regolare in pianta o in altezza 1,2
Regolare in pianta e in altezza 1,3

2) CRITERI DI ANALISI TEORICA E CALCOLO Indice (IS)

Verifiche per meccanismi Non Eseguite 1,0


fragili Eseguite 1,2
Telai con controventi:
Non Presenti 1,0
concentrici,
Presenti 1,2
eccentrici, a nodi rigidi
Telai con controventi dissi- Non Presenti 1,0 7
pativi o speciali Presenti 1,3
Anche l’edificio può essere con-
3) PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E CONTROLLO DI ESECUZIONE Indice (IS)
EXC2 1,0
siderato un oggetto (come un
Classe di esecuzione EXC3 1,2 televisore, una lavatrice)con
EXC4 1,3
funzioni chiaramente molto im-
Progettista strutturale 1,3
Direttore dei lavori
Altro professionista 1,0
portanti che coinvolgono la vita
delle persone. Come oggetto,
TOTALE PARAMETRI IS=10,90 l’edificio dovrà rispettare deter-
minate regole di progettazione
IS = 9 CRS/A
9< IS ≤ 11 CRS/2A più o meno stringenti che ne
IS > 11 CRS/3A consentiranno la classificazio-
ne dal punto di vista sismico
con prestazioni crescenti (ri-
schio sismico decrescente) in
funzione della classe raggiunta:
CRS/A-CRS/2A-CRS/3A.

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