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07/05/20

SEZIONE DI MEDICINA LEGALE - DSSPP

(LESIONI PRODOTTE DALL URTO DI OGGETTI IN MOVIMENTO CONTRO IL CORPO


UMANO, OPPURE DALL URTO DEL CORPO UMANO CONTRO UNA RESISTENZA
FISICA)

Prof. Giancarlo Di Vella

Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

DEFINIZIONE: E= M x V2
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Si definisce azione contusiva la forza esercitata dai corpi
aventi superficie piana o convessa, provvisti di lati
arrotondati o smussi, comunque privi di spigoli pungenti o
taglienti.
I corpi contundenti (c.c.) si distinguono in:
- mezzi naturali (mani e piedi)
- mezzi di offesa (sfollagente, tirapugni, mazze ferrate, aria compressa,
getti d acqua)
- strumenti di lavoro (martelli, barre di ferro)
- oggetti vari, usati occasionalmente (bastoni, pietre, bottiglie)

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Escoriazioni
TRAUMATOLOGIA FORENSE Ecchimosi
Ferite lacere e lacero-contuse
1 LESIONI DA Rotture viscerali
CORPI CONTUNDENTI Fratture ossee
Irritazioni
Compressione
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Precipitazione
Incidenti del traffico
2 GRANDI TRAUMATISMI Esplosioni
Frane
Lesioni da macchine

3 LESIONI DA STRUMENTI da arma bianca


SPECIALI da arma da fuoco

ESCORIAZIONI
Definizione: consiste nella asportazione dell epidermide
con messa a nudo del derma sottostante, prodotta da un
corpo contundente che agisce con forza tangenziale
Meccanismo lesivo: il c.c. esercita una azione di
sfregamento e compressione
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Tipi di escoriazioni (aspetto sul vivente):


I grado: crosta sierosa giallo-bruna (trasudazione
linfa)
II grado: crosta siero-ematica (lesioni piccoli capillari)
III grado: spessa crosta ematica (lesioni vasi più
grandi)

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ESCORIAZIONI: sedi

• Incidenti stradali: soprattutto le sedi più esposte


(viso, arti);
• colluttazioni: sedi più esposte: viso e dorso mani;
• impiccamento, strozzamento, strangolamento:
collo; Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

• soffocamento: labbra e pinne nasali;


• violenza sessuale: radice delle cosce, glutei,
mammelle, fianchi, braccia.

ESCORIAZIONI: forma

Solitamente aspecifica

Talvolta figurata:
-Segno dei pneumatici (investimento)
-Unghiature, graffiature (nelle colluttazioni e
immobilizzazioni) Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

-Solco della corda (impiccamento, legature)

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ESCORIAZIONI: direzione

Lembi epidermici che guardano nella direzione da cui


proviene il c.c.
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da Canuto e Tovo

Le lesioni escoriative solitamente non riproducono la


morfologia dello strumento che le ha prodotte, salvo in
casi particolari:

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UNGHIATURE

sono impresse con meccanismo di compressione, e si


contraddistinguono per la caratteristica forma a semiluna

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Tipica escoriazione del


solco di impiccamento

…possono inoltre rinvenirsi


nelle vittime per tentativi di
soffocamento sotto forma
degli esiti della
compressione esercitata
dalle unghie

UNGHIATURE
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UNGHIATURE

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…possono altresì testimoniare l esecuzione di manovre di


strozzamento, spesso multiple e differentemente orientate per i
tentativi di difesa della vittima e più o meno evidenti per
l interposizione di indumenti

GRAFFIATURE

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sono prodotte dalle unghie e si distinguono per essere multiple,


ravvicinate, lineari e parallele, talora interrotte

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ECCHIMOSI CUTANEE
Definizione: consiste nella fuoriuscita del sangue dai vasi,
che si raccoglie nei tessuti, mentre la cute rimane integra.
Lo stravaso ha sede nel derma o nel sottocutaneo e
traspare all esterno con colorazione bluastra.
Meccanismo lesivo: compressione o trazione o
decompressione (suzione) o sforzo.
Tipi:
• petecchie
• ematomi
• bozze ematiche
• sugellazioni

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ECCHIMOSI CUTANEE

EVOLUZIONE:
Comparsa: pressochè immediata
Migrazione: spostamento dello stravaso ematico per gravità
(es. fratture frontali: ecchimosi palpebrali, dalle cosce al
ginocchio)
Variazioni cromatiche: importanti nel vivente per stabilire
l età delle ecchimosi:
rosso-violacea: dopo poche ore
verde: 6-8 gg
gialla: 8-12 gg
scure: per effetto della putrefazione (incisione…)

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…talora possono prodursi a seguito dello stravaso ematico determinato


dalla fine corsa di un proiettile al termine di un tramite a fondo cieco.

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…a volte possono riprodurre a


stampo la forma dello strumento
utilizzato

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Talora la superficie di impatto regolare può lasciare segni


inequivocabili che riproducono a stampo (in negativo o in
positivo) l impronta caratteristica del mezzo che l ha
prodotta (nella figura si nota l impronta in positivo prodotta
dal battistrada di un autoveicolo)
Da Cazzaniga e Coll.

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…lesioni escoriativo-ecchimotiche

…lesioni escoriativo-ecchimotiche

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…a stampo negativo

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slide mark : prodotte dal


carrello o dal cane di
un arma da fuoco

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…attenzione alle lesioni


ecchimotiche apparentemente Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

insignificanti

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In alcuni casi le ecchimosi


figurate consentono di
indirizzare
l identificazione del
mezzo lesivo

Nell immagine a lato sono ben


evidenti le lesioni prodotte da un
frustino di cuoio intrecciato che
Medicina Legale- Università degli Studi di Torino riproduce a stampo la morfologia
della sua struttura di superficie

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In alcuni casi le ecchimosi figurate consentono di


indirizzare l identificazione del mezzo lesivo:
lesioni a binario

Lesioni viscerali:
da colpo (trauma diretto) da contraccolpo
• Contraccolpo: sede controlaterale o opposta
alla sede del trauma diretto

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In alcuni casi le ecchimosi riproducono a stampo la


morfologia della superficie di impatto
Nell immagine a lato sono Da Cazzaniga e Coll.

evidenti le ecchimosi a
stampo positivo prodotte a
seguito della precipitazione
del corpo su una grata
metallica Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

In questo caso si realizzò un violento urto


contro la griglia di una cancellata
(passeggero sbalzato fuori dall abitacolo
di un auto)

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Molto spesso si associano


complessi lesivi caratterizzati
dall associazione di lesioni
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ecchimotiche, escoriate ed
escoriative-ecchimotiche; ciò
accade soprattutto nei grandi
traumatismi.

Tipicamente si riscontrano
negli incidenti stradali, ove
possono rilevarsi anche
lesioni escoriativo-
ecchimotiche figurate che
riproducono a stampo la
Medicina Legale- Università degli Studi di Torino morfologia delle sedi di
impatto (es. del paraurti
dell auto)

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FERITE ECCHIMOTICO-ESCORIATE

no
di Tori
Studi
s ità degli
e r
- Univ
egale
cina L
Medi

Urto con larga


superficie
pianeggiante

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FERITE LACERE
Sono quelle da stiramento o strappamento, a margini cutanei irregolari e
frastagliati. Esempio tipico è quella da morso di cane. Sono per solito
ferite superficiali (interessano cioè la cute e il sottocute) e presentano
aree di tessuto devitalizzato più o meno ampie.

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FERITE DA MORSO

Indispensabile lo studio della


morfologia e dell ampiezza del
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morso a fini identificativi
generali (specie animale o
umana) ed identificativi
personali

Le ferite riproducono a
stampo la morfologia
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del morso
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FERITE DA MORSO

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FERITE LACERO-CONTUSE

Definizione: soluzione di continuo recente dei tegumenti e


delle parti molli sottostanti, prodotta da un corpo contundente

Meccanismo lesivo: compressione violenta (contusione) e/o


strappamento (lacerazione)

Caratteri tipici:
Soluzione di continuo lineare, curvilinea, stellare, a lembo

Margini: contusi, ecchimotici, irregolari, non combaciano tra


loro (tra i margini si interpongono ponti di tessuto fibroso)

Fondo: detriti di tessuto e coaguli di sangue

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FERITE LACERO-CONTUSE

Caratteri speciali:

- ferite da “scoppio” (tipicamente al cuoio capelluto da bastoni,


bottiglie o comunque da urto contro una superficie piana)

- ferite su cresta ossea (es. arcata sopracciliare, mento, margine


anteriore della tibia)

- ferite da esposizione (prodotte ad es. dalle schegge di un osso


fratturato)

- ferite da morso (lacero-contuse se prodotte dai denti incisivi,


da punta se con i canini, ecchimosi/lacero-contuse se molari)

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…differiscono dalle lesioni da taglio, che presentano margini regolari,


perfettamente combacianti (non c è perdita di sostanza) e soprattutto
non presentano i ponti di tessuto delle ferite lacero-contuse

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FERITE SU CRESTA OSSEA
Si formano quando il trauma si
realizza in corrispondenza di
salienze ossee sporgenti (arcata
sopraccigliare, mento, margine
anteriore della tibia, ecc.), per
compressione della cute
dall interno verso l esterno

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Nella figura a lato sono bene


evidenti i ponti di tessuto
fibroso interposti tra i margini
della lesione

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FERITE LACERO-CONTUSE
A STAMPO

Prodotte da strumenti dotati di


superficie limitata e forma
particolare

Torino
degli Studi di
le- Università
Medicina Lega

Lesioni prodotte dal


codolo di una lima

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LESIONI DA GROSSO PESTELLO


DI MORTAIO

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FERITE LACERO-CONTUSE DA URTO CON LARGA SUPERFICIE

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… caduta al suolo

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CONTUSIONI PROFONDE

Definizione: si intendono le lesioni prodotte da c.c. in organi e


tessuti posti al di sotto del pannicolo adiposo (fratture ossee,
lussazioni, ptosi, contusioni cerebrali, ecc.)

Meccanismo lesivo: trazione, flessione, torsione assile, scoppio


idrodinamico
• Dirette (lesione nel punto di applicazione della forza)
• Indirette (lesione a distanza dalla sede colpita)
• Da contraccolpo (lesione nel punto diametralmente
opposto alla sede di applicazione della forza)
Si ritrovano frequentemente nei traumi chiusi (es.
lacerazione aorta, polmoni, cuore, fegato e reni )

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CONTUSIONI PROFONDE

Condizioni fisiologiche favorenti:


Età avanzata (< elasticità dei tessuti)
Stomaco ed intestino repleti di gas o di liquido
Vescica piena di urina
Utero gravidico

Condizioni patologiche favorenti:


Aneurismi Talvolta sono
Cirrosi epatica sufficienti traumi
Tumori ossei e parenchimali minimi
Cuore infartuato

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FRATTURE OSSEE
A seconda delle modalità di produzione si distinguono
in complete, infrazioni, parcellari, comminute, chiuse,
esposte, a becco di flauto, a spirale, ecc.
Si distinguono in:
fratture dirette, quando la lesione si produce nella sede di applicazione
della forza traumatizzante
fratture indirette, quando la lesione si produce a distanza dalla sede
di applicazione della forza traumatizzante
fratture da contraccolpo, sempre indirette, ma prodotte nella sede
diametralmente opposta a quella di applicazione della forza
traumatizzante (es. fratture ad anello della base cranica da caduta sui
glutei o sui talloni)

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Nelle ossa del cranio si producono lesioni differenti a seconda che


l agente traumatizzante abbia una superficie contundente
circoscritta (fratture a stampo) o estesa (frattura a mappamondo o a
tela di ragno )
Da Ponsold

Meccanismo di produzione delle Meccanismo di produzione delle


fratture a mappamondo fratture a stampo

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naL Esempio di complesso trauma
ici
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ed fratturativo del cranio; è stato
evidenziato il decorso delle
varie fratture; risulta bene
evidente la frattura a tela di
ragno sul lato sinistro della
teca.

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Fratture a stampo:
prodotta da strumento a
superficie di media
grandezza (testa di
martello); nella seconda
immagine si nota inoltre
Medicina Legale- Università degli Studi di Torino l’infossamento dei
tavolati ossei (“frattura a
scalino”)

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Frattura a stampo:
prodotta dallo spigolo
di accetta

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TRAUMATOLOGIA FORENSE

Precipitazione
2 GRANDI TRAUMATISMI Incidenti del traffico
Esplosioni
Frane
Lesioni da macchine

La traumatologia del traffico comprende lo studio della lesività prodotta sulle


persone e sulle vetture a seguito di incidenti stradali; le lesività riscontrabili variano
a seconda delle modalità dell’incidente e dei mezzi coinvolti

AUTO AUTO
AUTO OSTACOLO FISSO
AUTO PEDONE
AUTO MOTOCICLISTA
AUTO MOTO BICI MEZZO PESANTE, TRENO
MOTOCICLISTA OSTACOLO FISSO
MEZZO PESANTE, TRENO PEDONE

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Spesso è necessaria l’integrazione di competenze plurispecialistiche


(ingegneri e medici legali), al fine di comprendere, attraverso lo studio
dei luoghi, dei mezzi e del cadavere, quali siano state le possibili
dinamiche dell’incidente (accidente? omicidio? suicidio?)
Bisognerà quindi valutare anche l’eventuale presenza di dispositivi di
sicurezza:
• poggiatesta air bag
• cinture di sicurezza con tendicintura cellula di sicurezza abitacolo
• barre antrintrusione abs
• Asr (acceleration slip regulation) differenziale autobloccante
• sospensioni intelligenti o multilink trazione integrale

Lesività da incidenti stradali Sezione di Medicina legale- UniTo

L’ESAME DEI MEZZI è estremamente importante soprattutto nei casi in cui sia
necessario risalire alle posizioni reciproche degli occupanti l’autovettura (ad.es
per individuare il guidatore)

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È inoltre importante evitare che durante le manovre di rimozione della salma,


soprattutto se effettuate da personale non specializzato, possano prodursi lesioni
post-mortali (artefatti)

È sempre necessario procedere all’esame dei luoghi alla


ricerca di indizi utili a comprendere la dinamica
dell’incidente.

Fotografie del segno del battistrada per il


confronto con quello eventualmente rinvenuto
sugli indumenti

Prelievo di tracce biologiche

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LESIONI DA INVESTIMENTO

Per investimento si intende il complesso delle


violenze contusive direttamente o indirettamente
esercitate su una persona da un veicolo in moto.

Le fasi dell'investimento sono:


1) l'urto; Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

2) la proiezione al suolo, oppure il caricamento;


3) la propulsione;
4) l'arrotamento, con passaggio delle ruote sul corpo;
5) il trascinamento del corpo impigliato.

1.Nell'urto si hanno lesioni a stampo (impronte di radiatori, di paraurti, ecc.),


importanti per stabilire la posizione iniziale della vittima.
LESIONI DA INVESTIMENTO

1.La proiezione comporta lesioni da caduta quali urto del capo contro il suolo o il
marciapiede, lesioni agli arti superiori in particolare del gomito e della clavicola. Se il
corpo viene caricato sopra il cofano, va a sbattere contro il parabrezza o il porta
bagagli con possibili tagli dai vetri o lamiere.
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1.Nella propulsione il corpo viene spinto avanti e strisciato contro il suolo; si formano
delle tipiche escoriazioni "bipolari" di parti sporgenti come le regioni trocanteriche, le
scapole, le regioni mammarie, con lesioni dirette da un lato in senso mediale e
dall'altro in senso laterale.

2.Con l'arrotamento si può avere una sezione completa del tronco o di arti,
soprattutto nel casi di ruote metalliche come quelle dei treni, oppure lesioni scarse
della cute con eventuali tracce dei disegni dei pneumatici, ma schiacciamento degli
organi sottostanti.

3.Il trascinamento provoca caratteristiche lesioni escoriative ed erosioni profonde,


anche delle ossa, soprattutto se la parte è sospinta dalla ruota frenata che pertanto
non può passarvi sopra.

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LESIONI DEGLI ORGANI INTERNI


In alcuni casi si osservano imponenti
quadri lesivi interni pur in assenza di
lesioni esterne: nell immagine è
evidenziata l emorragia perirenale e
la lacerazione del parenchima in una
vittima di incidente stradale.
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…frequenti sono
anche le fratture
costali seriate
circondate da aree
di soffusione
emorragica che ne
testimoniano la
ricorrenza in vita

Iperflessione e frattura Lacerazione dell’ilo


del rachide epatico

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Nel tamponamento si determina una ipersollecitazione del rachide cervicale, detta a “colpo di
frusta”, che provoca la rapida iperestensione del capo seguita dalla iperflessione forzata.
Tali escursioni si associano a stiramento delle strutture vascolo-nervose,che si associano a
cervicalgia e parestesie al collo ed agli arti superiori, vertigini, talora si possono avere
dislocazioni occipito-atlantoidi e atlanto-assiali, sino alle fratture della I vertebra cervicale a
livello dei quattro emiarchi (frattura di Jefferson).
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Lesività da cinture di sicurezza

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LESIONI DEGLI ORGANI INTERNI

Rottura del fegato

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…trauma addominale chiuso da incidente stradale

Esame degli indumenti e delle calzature con evidenza di impronte di parti del veicolo

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Precipitazione:
Dd con: caduta, scivolamento, salto
spostamento rapido verso il
basso di un corpo libero, senza Diretta
appoggi o sostegni, che si
abbatte rovinosamente contro il Protetta: tendoni,
suolo, per forza di gravità capannoni, rami di alberi

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Da grande altezza: > 10 metri
Da media altezza: <10 metri Cause:
Infortunio del lavoro
Violenza altrui
Mezzi volanti
Volontà autosoppressiva
Impalcature
Alberi o scale
Da cavallo Accidentale
Da pedane, scogli Omicidio
suicidio
Dalla sedia, seggiolone, dal letto

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Si intende lo spostamento rapido verso il basso di un corpo che si abbatte rovinosamente


contro il suolo; si distingue dalla caduta, nella quale pur avvenendo un urto contro il suolo,
il corpo non perde mai il contatto con lo stesso (es. caduta dalle scale).
Gli effetti lesivi dipendono da:
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- altezza di “lancio”
- superficie di atterraggio (elastica o rigida)
e si distinguono in effetti da urto diretto ed effetti da improvvisa decellerazione.

Gli effetti da urto diretto sono rappresentati per lo più da lesioni contusive per impatto
contro il suolo o contro strutture rigide incontrate durante la precipitazione.
Gli effetti da decellerazione improvvisa sono dovuti alle violente trazioni dovute alla forza
di inerzia cui soggiacioni gli apparati di sostegno degli organi interni e gli organi stessi.

Le lesioni sono
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- multiple
- multiformi: contusioni, ferite lacero-contuse, rottura di visceri e fratture ossee
- multipolari: agendo le forze da diverse direzioni
le lesioni interne (fratture scheletriche e rotture di organi) prevalgono sulle lesioni esterne.
- scheletriche: fratture craniche (“a mappamondo”) associate a scoppio della scatola
cranica, fratture ad anello della base cranica intorno al forame occipitale (per caduta sulle
natiche o sui piedi), fratture costali (“sacco di noci”), fratture del cingolo scapolare e
dell’omero, fratture da schiacciamento a cuneo dei corpi vertebrali, frattura bilaterale del
collo del femore e/o sfondamento dell’acetabolo (cadute sui piedi), fratture delle branche
ischio-pubiche, distacco di creste ossee per contrazione delle masse muscolari
- viscerali: le lesioni encefaliche sono spesso dovute all’urto diretto, mentre sono
riconducibili alle forze di trazione da decellerazione le lacerazioni dell’aorta, le lacerazioni ed
emorragie ad anello perilari dei polmoni, rotture sagittali della faccia superiore del fegato (ai
lati del legamento falciforme), rottura di milza e reni.

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Fratture a mappamondo:
Sono prodotte per urto del cranio su un ampia superficie e sono costituite da:
- fratture meridianiche:
si dipartono a raggiera dal punto di impatto; cede prima il tavolato interno poi l’esterno
della teca cranica
- fratture equatoriali: sono rappresentate dagli anelli concentrici al punto colpito. Sono
da flessione ed in numero direttamente proporzionale alla forza di schiacciamento; cede
prima il tavolato esterno e poi quello interno.

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SEZIONE DI MEDICINA LEGALE -

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Indica il trauma prodotto dalla penetrazione nel retto di un grosso


corpo contundente e si accompagna a gravi lesioni degli organi
addominali; in senso lato, può essere considerata la penetrazione
prodotta in qualunque parte del corpo per mezzo di pali, cancellate,
rami d’albero, ecc.
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Si caratterizzano per le
gravi dilacerazioni
prodotte sia nel punto di
ingresso, che appare
fortemente contuso ed a
margini irregolari, sia a
carico degli organi interni
sede di abbondanti
emorragie e lesioni
perforative.

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La lesività prodotta a seguito di investimenti ferroviari è rappresentata per lo più da gravi


lesioni contusive, realizzate durante le fasi di urto, abbattimento ed arrotamento
(“fendente improprio”); gli effetti lesivi sono quasi sempre mortali.

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Caso 1 Caso 2

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Talvolta gli effetti lesivi sono dovuti


all’impatto con il mezzo e con le
strutture viciniori per violenta
propulsione e successivo abbattimento

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…talora è possibile rinvenire i segmenti anatomici amputati anche a grande distanza dal
luogo dell’impatto

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Esplosioni LESIVITA’
Onda d’urto:
aumento pressione PRIMARIA
atmosterica SECONDARIA
riduzione della p.a. TERZIARIA
Aumento della temperature MISCELLANEA
- combustione
Proiezione di frammenti

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Base militare italiana “Maestrale” Nassiriya (Iraq) – 12.11.2003


Attentato terroristico mediante utilizzo camion cisterna pieno di esplosivo .

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• Alle 10.40 (le 8.40 in Italia) un camion cisterna pieno di esplosivo


esplose di fronte alla base militare M.S.U. (Multinational
Specialized Unit) dei Carabinieri a Nassiriya; i terroristi iniziarono
l’attentato assalendo il checkpoint con AK-47

• Il deposito munizioni della base prese fuoco ed esplose a sua volta

• 28 persone decedute:
• 17 militari italiani
• 2 civili italiani
• 9 iracheni

• oltre 140 i feriti

Lesioni : primarie
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• Sistema uditivo
• App. respiratorio
• cardiovascolare
• Visceri cavi

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Tympanic membrane (eardrum)


Ossicles (middle ear bones)
Cochlea (inner ear)

Polmoni compressi da
strutture rigide del torace

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Lesioni dell’Apparato Respiratorio


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• Contusioni & emorragia


• Edema
• Rotture alveolari e vascolari
• Lacerationi del polmone
• Pneumotorace ed emotorace

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Lesioni a carico
della strutture
alveolari
polmonari.

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Sistema cardiovascolare

• Embolia gassosa
• Lacerazione vasale

Apparato gastro-enterico

• Danni per la presenza di aria nel


lume che si comprime e si dilata al
passaggio dell’onda d’urto

• Emorragie e lacerazioni

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Intestinal
Hemorrhage

Complicanze

• Edema
• emorragia
• Perforazione delle viscere
• Peritonite
• Sepsi

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Lesività secondaria
• Proiezione di oggetti;

• Lacerazioni cutanee per impatto con oggetti con


velocità superiore 15 m/sec.
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• Lesioni penetranti per oggetti proiettati a velocità


supeiori ai 122 m/sec
Proiezione del corpo a
Lesività terziaria distanza con velocità pari
a . 3.13 m/sec

Miscellanea
• ustioni da fiamma o da liquidi o
mezzi incandescenti
• Fumi e inalazione di sostanze
tossiche Medicina Legale- Università degli Studi di Torino

• Amputazioni e perdite di sostanza

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La sede della lesione può fornire indicazioni circa le modalità di realizzazione delle lesioni:

…nello scoppio accidentale di petardi

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Lesività da mezzi esplodenti

…talora le lesioni sono più imponenti e giungono ad interessare l’intera superficie


corporea (esplosioni di depositi, attentati terroristici, caldaie, bombole, bombe
atomiche, ecc)

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…in alcuni casi ci possono sorgere problemi di identificazione

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Seppellimento

Rientra nelle morti asfittiche determinate dalla


immobilizzazione del torace ad opera di una frana
di terreno o sabbia ovvero di una valanga.

Analogamente vengono considerati i casi di morte


per asfissia da immobilizzazione del torace (morte
nella folla)

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SEPPELLIMENTO

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SEPPELLIMENTO: maschere ecchimotiche

L’immobilizzazione del torace impedisce


il ritorno venoso dai distretti cefalici,
conferendo al volto dei cadaveri un
aspetto caratteristico, che viene definito
“maschera ecchimotica” pur non
trattandosi in realtà di una ecchimosi

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SEPPELLIMENTO
DA VALANGA
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