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Cause meccanico-traumatiche di malattia

Le lesioni traumatiche sono la conseguenza dellapplicazione di una forza allorganismo. Negli animali di
grossa taglia il trauma particolarmente frequente durante il parto ed il trasporto. Fra i fattori che
determinano la gravit del ferimento da trauma meccanico si annoverano lintensit e la velocit di
applicazione della forza, larea superficiale interessata ed il tipo di tessuto colpito. I visceri sono molto pi
fragili di pelle e muscolo. I tessuti anormali sono generalmente pi sensibili al danno meccanico rispetto ai
tessuti normali; pertanto saranno pi gravi le ferite riportate da un fegato grasso o da una milza
congesta. Un trauma diretto sul cuore pu provocare contusioni, rottura di una camera, danni alle valvole
o al setto o morte improvvisa per alterazioni elettriche. Un brusco cambiamento della pressione idraulica,
quale la compressione della colonna ematica nellaorta, pu causare un danno alle valvole cardiache. Una
valvola lacerata pu costituire il sito di annidamento per uninfezione batterica. Un trauma che non ferisca
la superficie esterna del corpo pu comunque provocare lesioni interne : talvolta lo si identifica come un
trauma non penetrante. La rottura della milza una frequente complicanza intraddominale del trauma
e pu essere concomitante alla frattura di una costa e ad un danno al rene sinistro. Analizziamo ora
diversi tipi di ferite. Le contusioni sono provocate dalla rottura di vasi sanguigni con diffusione del sangue
ex travasato. La rottura dei capillari determina lividi, macchie bluastre che col tempo tendono a divenire
giallastre a causa della degradazione dellemoglobina a bilirubina ad opera dei macrofagi, o ecchimosi,
ovvero piccole chiazze rosse. Se il travaso di sangue abbondante, esso pu raccogliersi in una sacca
sottocutanea, dando luogo a quello che viene definito ematoma il quale pu anche rivelarsi allesterno in
forma di livido; le contusioni possono comparire anche a distanza dal punto colpito come accade in
seguito allapplicazione di forti colpi a livello della base cranica che causano lividi a livello palpebrale. Le
abrasioni sono aree circoscritte dalle quali stato rimosso lepitelio; possono penetrare nel derma oppure
essere superficiali. Lo spostamento dellepitelio in unabrasione pu indicare la direzione di applicazione
della forza che lha provocata. Relativamente alle mucose, il termine erosione viene utilizzato per indicare
una perdita parziale di epitelio superficiale. Le ferite da incisione, o tagli, vengono provocate da strumenti
con lame affilate e sono pi lunghe che profonde, al contrario delle ferite da pugnale, che si
caratterizzano proprio per la profondit. Le lacerazioni, o ferite da strappo, comportano la rottura del
tessuto come conseguenza di uno stiramento eccessivo e sono comuni in corrispondenza delle sporgenze
ossee e sul cranio; sono provocate da strumenti non taglienti che lacerano e strappano il tessuto, con
cospicua perdita di sangue. I danni da compressione sono provocati da una pressione che si esercita
lentamente. Sono comuni durante il parto o nel periodo neonatale. Il danno da scoppio invece originato
da una forza esplosiva trasmessa via aria o via acqua alle superfici corporee. Nel caso della trasmissione
attraverso laria, sulle superfici del corpo agisce unidirezionalmente una forza rappresentata da onde di
compressione, seguita da unonda di pressione minore. Questo pu causare la rottura dei muscoli e dei
visceri con estese emorragie. Eventuali emboli gassosi possono provocare infarto nei polmoni e in altri
visceri. Nel caso di unesplosione in acqua, la pressione viene applicata sulle superfici corporee in modo
pi uniforme e lanimale pu essere spinto in superficie. Nei pesci, la rottura della vescica natatoria
spesso letale. Particolari ferite da considerare sono le cosiddette ferite da proiettile. Quando un proiettile,
che si muove ruotando, raggiunge lepidermide, non solo la fora ma la intaglia, la stira e la scortica. Studi
compiuti negli anni40 del secolo scorso sui cani e sulle capre hanno dimostrato che le pallottole che
colpiscono la pelle ad angolo retto producono abrasioni con margini uniformi; se langolo di impatto
minore di 90, i margini sono asimmetrici e quello pi esteso indica la direzione di provenienza della
pallottola. In corrispondenza al foro di uscita, le pallottole hanno velocit ridotta e sono deformate,
pertanto tendono a produrre ferite irregolari e lacerate con margini estroflessi. La contaminazione
batterica delle ferite da arma da fuoco causata direttamente dalle superfici del proiettile e,
indirettamente, dallaspirazione indotta dalla formazione violenta della cavit e dal collasso del tessuto.
Le pallottole di piombo vengono rapidamente incapsulate dal tessuto connettivo fibroso e raramente
provocano problemi clinici, tranne che in rari casi di avvelenamento da piombo. Le pallottole di piombo
trattenute nelle articolazioni sono esposte al liquido sinoviale che agisce da solvente e favorisce lingresso
del metallo nella circolazione sistemica. Un nuovo tipo di proiettile dacciaio, introdotto nel tessuto, pu
subire corrosione superficiale, che pu provocare una risposta infiammatoria pi grave, instaurando una
reazione da corpo estraneo ed inducendo formazione di fistole. La frammentazione del proiettile aggrava
il danno. Quello in piombo puro tende a frammentarsi dopo aver colpito il bersaglio, specialmente se la
punta stata incisa o se la pallottola ha un punto cavo. I proiettili rivestiti sono generalmente incisi con
un metallo pi duro del piombo e quindi essi resistono alla frammentazione dopo aver colpito il bersaglio.
La capacit di ferimento delle pallottole pu essere determinata dal peso e dalla velocit. Lenergia
cinetica di una pallottola aumenta in modo direttamente proporzionale al peso ed in modo geometrico
rispetto alla velocit. Quando due pallottole hanno lo stesso peso, ma una si sposta con una velocit

doppia, lenergia della pallottola pi veloce 4 volte maggiore. Anche la rotazione aumenta lenergia di
un proiettile. Dal tipo di metallo, dal valore dellenergia cinetica sommato alleffetto della rotazione
dipende lentit del danno provocato da un proiettile. Per ci che concerne i processi riparativi
dellorganismo, possiamo dire che il primo tentativo utilizzato allo scopo di ridurre lemorragia una
vasocostrizione riflessa. Successivamente si ha la coagulazione del sangue, che ne riduce ulteriormente la
fuoriuscita dai vasi; la ferita viene quindi invasa da fibrina, la quale contribuisce alla ricostituzione del
tessuto e i fagociti intervengono allo scopo di eliminare i coaguli di fibrina stessa e di demolire
lemoglobina in essi intrappolata. Contemporaneamente i fibroblasti ricostituiscono la sostanza
fondamentale sul fondo della ferita, producono collagene e si ha la neogenesi di capillari sanguigni e vasi
linfatici . Nel mentre si viene a ricreare anche il rivestimento epiteliale e man mano che si procede verso
la guarigione le fibre collagene aumentano di numero e spessore trasformandosi in fibrociti. Come ben
sappiamo i traumi non sono relativi solo ed esclusivamente a ferite propriamente dette, in quanto
riconosciamo anche traumi viscerali e traumi osteo-articolari. I primi possono essere traumi non
penetranti, che non feriscono la superficie esterna del corpo ma causano lesioni interne. Esempi tipici
sono le commozioni, intese quali bruschi spostamenti di un organo in cui lalterazione soprattutto
funzionale e in cui possono mancare lesioni macroscopiche o la rottura di un viscere, la quale determina
spappolamenti o fratture, proprio come nel caso dello pneumotorace, nel quale lesioni pleuriche
favoriscono lingresso dellaria nel cavo pleurico durante linspirazione. Traumi in organi contenenti gas
sono particolarmente pericolosi in quanto lo spostamento massivo di gas in ununica parte dellorgano
pu provocare lo scoppiamento dello stesso. Un altro esempio di trauma viscerale dato dalle torsioni
dorgano, fenomeni che spesso interessano le anse intestinali. I secondi sono invece definiti contusioni se
si verifica lo schiacciamento degli strati superficiali, senza alterazione anatomica pi grave, oppure
fratture, se lintegrit della struttura viene alterata al punto da produrne la rottura, completa o
incompleta.

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