-Introduzione:
In aggiunta ai traumi muscolari ve ne sono altri due tipi, i traumi ossei e i traumi articolari. I primi
si traducono in fratture ossee, traumi cranici e lesioni della colonna vertebrale; i secondi, invece, si
identificano nelle distorsioni, nelle lussazioni e nelle tendinopatie. Questi tipi di traumi possono
presentarsi in seguito a cadute, incidenti sportivi o stradali, aggressioni, incidenti sul lavoro o
domestici e possono essere riconosciuti grazie a dei sintomi specifici e ricorrenti quali: dolore,
emorragia, dispnea, disorientamento, perdita di conoscenza, shock, ematoma, infiammazione,
edema e difficoltà a muoversi.
II) Trauma cranico: lesione provocata da una forza che colpisce la scatola cranica la cui
principale causa è un incidente stradale.
Poiché i traumatismi cranici espongono sempre al rischio di ledere in modo più o meno grave al
cervello e non è sempre facile determinare l’entità del danno riportato basandosi sulle lesioni
visibili esternamente è bene non sottovalutarli. Comunque, quando il trauma cranico si manifesta
in modo evidente lo fa con fuoriuscite di sangue e liquido cefalorachidiano (un liquido acquoso e
chiaro) dall’orecchio o dal naso. Un’altra eventualità è che l’occhio sia iniettato di sangue e che poi
le palpebre diventino nere o che le pupille si dilatino o che abbiano dimensioni differenti.
II) Lussazione: spostamento permanente dei capi articolari di un’articolazione fuori dalla propria
sede fisiologica
Essa è detta completa quando le superfici dei capi articolari interessati dall'infortunio non si
toccano più, mentre si definisce incompleta o sublussazione quando tra le superfici articolari viene
mantenuto un rapporto di contatto. È inoltre più frequente che si verifichi nella spalla, nelle dita,
nel gomito, nelle ginocchia e nei fianchi in seguito ad un incidente, solitamente di carattere
sportivo.
Infine, i sintomi riscontrati sono: dolore intenso, gonfiore e calore e deformazione visibile
dell’articolazione.
III) Tendinopatie: infiammazioni delle strutture tendinee dovute ad eccessiva sollecitazione,
microtraumi ripetuti nel tempo o cattivo allenamento.
I tendini più colpiti da tendinopatia sono: i tendini dei muscoli costituenti la cuffia dei rotatori
(spalla), i tendini dei muscoli estensori e flessori dell'avambraccio (gomito), i tendini dei muscoli
estensori o flessori della mano, i tendini dei muscoli con inserzione sul pube (bacino), il tendine del
muscolo medio gluteo (anca), il tendine rotuleo (ginocchio) e il tendine d'Achille (gamba-piede).
Ne esistono diversi tipi quali:
-L’entesopatia ovvero la sofferenza di un’entesi, cioè il segmento di tendine che collega
quest'ultimo a un osso del corpo umano, che può essere infiammato o rotto o lacerato.