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Francesco Lapolla
Chirurgia Generale
Università di Foggia
Ferita
La ferita è una soluzione di continuo recente che interessa la cute
o le mucose visibili ed eventualmente i tessuti molli sottostanti,
prodotta da un agente esterno.
I meccanismi con cui si producono le ferite sono essenzialmente
tre:
impatto sulla cute di un agente che ne supera la resistenza
Impatto di un corpo contundente smusso
Strappamento dei tessuti per ancoraggio della cute ad un
corpo in movimento o per ancoraggio dell’organismo in
movimento ad un corpo fisso.
FERITA
Soluzione di continuo recente delle parti molli,
interessante anche il rivestimento cutaneo,
conseguente ad un trauma
PIAGA
Soluzione di continuo non recente,con tendenza
alla guarigione
ULCERA
Soluzione di continuo non recente che non ha
tendenza alla guarigione
Le Ferite
La ferita è una soluzione di continuo prodotta
da un agente meccanico.
Escoriazioni
Ferite da taglio
Ferite da punta
Ferite lacero-contuse
Ferite a lembo
ESCORIAZIONI
Meccanismo
pressione – stiramento - azione combinata
Forma
rettilinea,circolare,ellittica,a lembo,
con o senza perdita di sostanza
Estensione - Profondità
Ferite da taglio
Ferite complesse
con perdita di sostanza
a lembo
penetranti
Aspetto macroscopico
margini, fondo, estremi (codette)
Ferite da taglio: sintomi e segni clinici
Divaricamento dei margini
dipende da: elasticità del tessuto,mobilità,
direzione del taglio
Emorragia
dipende da: profondità ed estensione del
tessuto lesionato
può essere:capillare o a nappo
venosa
arteriosa
parenchimatosa
Dolore
dipende da: tipo di tagliente,dalla ragione colpita,
dalla rapidità e intensità dell’azione lesiva,dalla
sensibilità del soggetto
Meccanismo
compressione di un agente acuminato
su un’area corporea limitata.
Classificazione delle ferite da punta
Superficiali
Complesse
con interessamento di vasi e/o nervi
Penetranti
Trapassanti
Transfosse
Ferite da punta: sintomi e segni clinici
Dolore modesto
Emorragia
all’esterno può essere scarsa, ma attenzione alle emorragie profonde
Impotenza funzionale
Classificazione:
a doccia
a setone
a fondo cieco
trapassanti
da scoppio
Ferite d’ arma da fuoco: aspetti clinici
Complicanze settiche
tetano - gangrena gassosa
FERITE D’ ARMA DA FUOCO
Foro di entrata
diametro < al proiettile, alone ecchimotico o escoriativo;
tracce di ustione, affumicatura e tatuaggio
Foro di uscita
diametro > di quello di entrata, margini frastagliati
FERITE D’ ARMA DA FUOCO – LESIONI PROFONDE
VISCERALI
NEURO-VASCOLARI
SCHELETRICHE
FERITE A LEMBO
EMORRAGIA
LESIONI SCHELETRICHE
ERNIE TRAUMATICHE
INFEZIONI LOCALI
AGENTI ETIOLOGICI
CLOSTRIDIUM PERFRINGENS, BACILLUS PUTRIFICUS, BACILLUS NOVYI,
BACILLUS HISTOLITICUS, BACILLUS SPORIGENES
BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA
ANAEROBI OBBLIGATI, SPORIGENI, PRESENTI NEL TERRENO,
ACQUA INQUINATA, CUTE, INTESTINO, CAVITA' OROFARINGEA
VIA DI PENETRAZIONE
TRAUMI PROFONDI CON NECROSI DEI TESSUTI - FRATTURE ESPOSTE -
INFEZIONI DA PIOGENI ASSOCIATE
MECCANISMO PATOGENETICO
AZIONE NECROTIZZANTE DIRETTA SUI TESSUTI CON PRODUZIONE
DI GAS CHE DIFFONDE RAPIDAMENTE. DIFFUSIONE SISTEMICA DI TOSSINE
COMPLICANZE DELLE FERITE – GANGRENA GASSOSA
SINTOMATOLOGIA LOCALE
SINTOMATOLOGIA GENERALE
TOSSIEMIA GRAVE
EVOLUZIONE MORTALE (> 25%)
COMPLICANZE DELLE FERITE – GANGRENA GASSOSA
PROFILASSI
RECENTAZIONE CHIRURGICA E SBRIGLIAMENTO
DI OGNI FERITA CONTAMINATA
TRATTAMENTO ANTIBIOTICO
SIERO ANTIGANGRENOSO
TERAPIA
SBRIGLIAMENTO CHIRURGICO
SE NECESSARIO AMPUTAZIONE DELL' ARTO
ANTIBIOTICOTERAPIA
OSSIGENOTERAPIA IPERBARICA
TERAPIA INTENSIVA
Importanza di una diagnosi tempestiva !
COMPLICANZE DELLE FERITE – TETANO
Malattia tossinfettiva provocata dal clostridium tetani,
caratterizzata da ipertono muscolare, con accessi spastici e convulsivi.
BIOLOGIA ED EPIDEMIOLOGIA
Anaerobio obbligato, sporigeno, gram positivo,
ubiquitario (terreno, polveri, feci, intestino animali).
VIA DI PENETRAZIONE
Ferite con zone anfrattuose e necrotiche,
ferite penetranti anche minime, ferite infette.
MECCANISMO PATOGENETICO
Scarso potere del germe di diffondere nei tessuti.
Produzione locale di una potentissima esotossina che diffonde
per via nervosa (placche motrici > assoni > S.N.C.)
Lesione dei neuroni motori dei nervi cranici
e di quelli delle corna anteriori del midollo spinale.
COMPLICANZE DELLE FERITE – TETANO
SINTOMATOLOGIA
Tempo di incubazione 7-12 gg.
Trisma, riso sardonico, facies tetanica
Opistotono, emprostotono, pleurostotono
Accessi tetanici scatenati da stimolazioni visive, acustiche, tattili
Spasmo della glottide, asfissia
Iperpiressia marcata
Sensorio integro
Exitus > 50% dei casi
PROFILASSI
Generale
VACCINAZIONE (Prima dose e successivi richiami)
Locale
Sbrigliamento e recentazione delle ferite con zone anfrattuose e necrotiche
Corretta medicazione - Rimozione di corpi estranei
Antibioticoprofilassi
TERAPIA
Ricerca del focolaio d' ingresso e suo immediato trattamento
Alte dosi di immunoglobuline umane specifiche
Terapia intensiva - Eventuale ventilazione meccanica assistita
Agenti bloccanti a livello neuromuscolare (pancuronio) e miorilassanti (benzodiazepine)
Trattamento dell' iperpiressia e delle manifestazioni metaboliche.
LA GUARIGIONE DELLE FERITE
INFIAMMAZIONE
ATTIVAZIONE DEI MECCANISMI DELLA COAGULAZIONE - EMOSTASI
COMPARSA DI ESSUDATO INFIAMMATORIO
(Neutrofili, Macrofagi, Linfociti)
RIEPITELIZZAZIONE
MIGRAZIONE E PROLIFERAZIONE DI CELLULE EPITELIALI
SESSO SEDE
RAZZA CONTAMINAZIONE
COSTITUZIONE EDEMA
LOCALI
-tipo di ferita
-presenza di emorragie, ematomi, raccolte sierose
-infezioni
-ostacoli meccanici alla chiusura
-presenza di corpi estranei ritenuti
-fattori iatrogeni
LOCO-REGIONALI
-turbe della vascolarizzazione
-turbe dell’ innervazione
-esiti distrettuali di trattamenti attinici
SISTEMICI
-ipo-disprotidemie
-carenza di fattori vitaminici (vit. C)
-alterazioni dell’ equilibrio elettrolitico (Ca+)
-fattori endocrini (ACTH, Cortisone)
-diabete
-assunzione di farmaci (es.immunosoppressori)
CICATRICI PATOLOGICHE
Locali
Cicatrizzazione per seconda intenzione
Orientamento della cicatrice
Natura dell’ agente lesivo (es. ustione)
Loco-regionali
sede (reg. sternale, deltoidea, scapolare sottoauricolare)
Sistemici
età, razza, sesso, fattori costituzionali ed idiopatici
Produzione di collageno nel processo di cicatrizzazione normale
dell’ adulto, del bambino e dell’ anziano
e nei processi di cicatrizzazione patologica (ipertrofica e cheloidea)
LA MEDICAZIONE
SCOPO
PROTEGGERE LA FERITA, IMPEDENDO L' ECCESSIVA
DISIDRATAZIONE DEGLI STATI CELLULARI SUPERFICIALI
fili
clips
cerotti
colle biologiche
Caratteristiche
dei fili di sutura
naturali monofilamento
sintetici intrecciati
riassorbibili
non riassorbibili
TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITE
DETERSIONE
DISINFEZIONE
Disinfettanti e antisettici
Disinfettante: è un prodotto antimicrobico atto alla
detersione di materiali e oggetti.
Iodio Povidone
È un prodotto costituito da complessi solubili di iodio con una molecola
organica ad alto peso molecolare che funge da trasportatore.
Sul mercato è presente in soluzione acquosa ( da utilizzare su cute lesa) e in
soluzione alcolica ( da utilizzare su cute integra).
Spettro di azione : gram positivi +++, gram negativi +++ , virus e miceti ++,
mycobatteri ++ , spore +.
Spettro di azione : gram positivi +++, gram negativi ++, mycobatteri +-, virus e
miceti +, virus idrofili e spore -.
Spettro di azione : gram positivi ++, gram negativi +++, micobatteri +-, miceti +,
virus liofili +, spore -.
Tossicità : le soluzioni più concentrate non vanno applicate sulla cute come tali
ma diluite in quanto possono provocare ustioni.
Antisettici
Clorossidante Elettrolitico
EMOSTASI
TRATTAMENTO GENERALE DELLE FERITE
SUTURA SECONDO
I PIANI ANATOMICI