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EMILIANO
ALLEGREZZA
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Le chiese più belle per il tuo matrimonio
a Roma

1 Gennaio 2023 BLOG


LE CHIESE PIÙ
BELLE PER IL
TUO
M AT R I M O N I O
A ROMA

Siete in dubbio sulla scelta della Chiesa per


il giorno del vostro matrimonio?
Niente paura, di certo a Roma c’è solamente
l’imbarazzo della scelta..

Vi proponiamo un elenco delle chiese più


belle di Roma.

Il Mausoleo di Santa Costanza


Situata in zona Nomentana, costruito tra il
340 e il 345, la sua pianta circolare permette
a tutti gli invitati di raccogliersi intorno alla
coppia e di godere appieno della cerimonia.
L’interno è quanto di più suggestivo i futuri
sposi possano chiedere.
L’atmosfera è estremamente intima e
raccolta!
-> guarda un matrimonio al Mausoleo di S
Costanza

San Pietro in Montorio


La Chiesa si affaccia su Roma dal colle del
Gianicolo.
Maestosa e caratteristica per la scala che
conduce all’ingresso è una location perfetta
e l’adiacente tempio del Bramante:
romantico!

È una delle chiese più antiche della città ed


è la location ideale per chi ricerca per il
proprio matrimonio uno stile reffinato e
sofisticato.
È situata in una zona tranquilla, al di fuori
dei quartieri più trafficati e caotici.
La pianta interna è a tre navate e la
particolarità sono le colonne, tutte realizzate
con un marmo di tipo differente.
-> guarda un matrimonio a S Pietro in
Montorio

Chiesa Santa Maria della Scala

La chiesa di Santa Maria della Scala è un


luogo di culto cattolico di Roma,

situato nel rione Trastevere in piazza della


Scala.

Costruita a cavallo del XVI e XVII secolo, su


di essa insistono le omonime diaconia e
rettoria affidata all’ordine dei carmelitani
scalzi.

La chiesa a Roma fu costruita nel 1593-1610


per contenere l’icona della Madonna della
Scala,

conservata nel braccio settentrionale del


transetto, assieme ad una statua di san
Giovanni della Croce.

La tradizione afferma che nel 1592 questa


icona, posta sulla scala di una casa vicina,
avrebbe miracolosamente guarito un
bambino deforme dopo le preghiere della di
lui madre.

Il papa Clemente VIII affidò il progetto a


Francesco Cipriani da Volterra, che morì
tuttavia un anno dopo.

Nel 1664 papa Alessandro VII elevò la


chiesa a diaconia cardinalizia.

Chiesa di Santa Maria  


della Scala
 

Nel 1849 durante la Repubblica Romana la


chiesa fu adibita ad ospedale: tra i vari
patrioti che vi troveranno la morte c’era
anche Andrea Aguyar, il “moro di Garibaldi”.

La facciata di Santa Maria delle Scala


presenta due ordini di paraste raccordate
da volute ed è realizzata in travertino fino
all’altezza delle nicchie laterali.

Al di sopra del portale, a cui si accede da


una gradinata, una nicchia ospita la statua
della Madonna con Bambino scolpita da
Francesco di Cusart.

All’interno la chiesa romana ha pianta a


croce latina, con un’unica navata affiancata
da tre cappelle per lato.

Il pavimento, ricco di lapidi sepolcrali, si


presenta nel rifacimento compiuto nel 1739.

In controfacciata, la bussola e le due


cantorie lignee barocche sono di Giuseppe
Panini;

L’altare maggiore, dedicato al Salvatore,


risale al 1650; progettato da Carlo Rainaldi,

è sormontato da un baldacchino a tempietto


sorretto da sedici colonne corinzie in
alabastro a pecorella e listate di bronzo
dorato,

e decorato tra quattro statuine di apostoli in


terracotta dipinte ad imitazione del bronzo.

Al centro conserva un Agnello


dell’Apocalisse in bronzo dorato.

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Chiesa di Santa Maria della Scala

L’altare fu riconsacrato nel 1725 da papa


Benedetto XIV.

Come pala d’altare è presente una Madonna


del Carmine di Giuseppe Peroni datata al
1737.

Il coro, la navata e il braccio settentrionale


del transetto sono decorati con pitture che
riproducono delle modanature, mentre il
transetto meridionale è decorato con vere
modanature in stucco.

Chiesa di Santa Maria della Scala

Il profondo coro è chiuso sul fondo da


un’abside, e ospita le tele del Battesimo di
Cristo e delle Nozze di Cana a destra,

e quelle dell’Ultima Cena e dell’Ascensione


di Cristo sul lato opposto;

al centro dell’abside si trova un dipinto del


Cavalier d’Arpino, Regina Coeli con
Bambino.

Il catino absidale è affrescato con un


Redentore in trono con la Vergine e i santi.

Subito dopo l’altare maggiore vi è la


sacrestia sulle cui pareti si addossano
statuette in cartapesta dei dodici apostoli
realizzate dopo che le originali in bronzo
furono trafugate nel periodo napoleonico.

Chiesa di Santa Maria della Scala

Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio

La vicina Basilica dei Santi Bonifacio e


Alessio, e la più famosa Santa Sabina,
ultimamente sono molto di tendenza poichè
tutte e tre godono della vicinanza con il
giardino degli Aranci da cui si può godere
di una meravigliosa vista su Roma.
Essendo molto belle e suggestive, queste
chiese sono tra le più richieste e, pertanto,
c’è il rischio di non trovarle libere per la data
prefissata!
-> guarda un matrimonio alla Basilica dei
Santi Bonifacio e Alessio

Santa Cecilia in Trastevere


suggestiva perchè nascosta tra i vicoletti del
famoso e popolare quartiere di Trastevere.
La sua caratteristica è quella di avere un
cortile interno molto grande e di rimanere
nascosta dagli sguardi indiscreti.
È il posto giusto per chi ama l’intimità pur
rimanendo in pieno centro storico.

La Basilica di Santa Francesca Romana


Tra il Colosseo e i Fori imperiali e il tempio di
Venere e Roma.
Francesca Romana è la santa degli
automobilisti è tradizione che il 9 marzo si
facciano benedire gli autoveicoli sul
piazzale esterno della Basilica.
Adatta a chi ama: il Foro Romano, le
leggende e le auto.
-> guarda un matrimonio alla Basilica Santa
Francesca Romana

La Chiesa di San Giorgio al Velabro


La chiesa si trova infatti a due passi da
Piazza Bocca della Verità,
la parte antistante la basilica non si affaccia
su strade trafficate ma su una piazza,
piccola e raccolta, un angolo di paradiso
fuori dal mondo.
Adatta a chi cerca un ambiente
accogliente e non troppo dispersivo e
vogliono circondarsi di una rara e antica
bellezza.
Inoltre la Chiesa di San Giorgio è
sopravvissuta all’attentato del 1993, quando
una bomba esplodendo le rovinò la facciata.
Adatta agli sposi che credono nei simboli e
che vedono il loro matrimoni un legame che
nemmeno una bomba farà mai saltare in
aria.

La Basilica di Santa Maria in Aracaeli

È sul colle Campidoglio,


per raggiungerla si deve percorrere una
scalinata ripidissima, spauracchio della
sposa e di tutte le invitate,
ma raggiunta la vetta si avrà una vista
spettacolare di Roma, adatta per il
successive servizio fotografico.

San Luigi dei Francesi


Se amate l’atmosfera bohèmienne di Piazza
Navona allora questa è la chiesa adatta, per
celebrare il vostro matrimonio, uscire e
camminare fino al Pantheon.
L’edificio è raffinato e decorato
minuziosamente e vi consentirà di
raggiungere a piedi monumenti mozzafiato e
immortalarli nelle tue foto.

Santi Nereo e Achilleo


Sorge nel rione Celio, a poca distanza dalle
Terme di Caracalla.
La bellezza degli interni e la particolare
atmosfera che la pervade, ne fanno un
luogo preferito dai giovani sposi per la
celebrazione del loro matrimonio.
Seppur vicinissima alle imponenti e
suggestive Terme di Caracalla, rimane quasi
nascosta ed isolata, immersa nel verde di
pini, elci e cipressi;
un luogo ideale per scattare foto
meravigliose.

Basilica di San Giovanni e Paolo al Celio

Questa Basilica imponente venne costruita


nel 398,
una struttura maestosa e imponente con tre
navate che caratterizzano il suo interno.
Chiamata anche Chiesa dei Lampadari,
molto richiesta dagli sposi!
-> guarda un matrimonio alla Basilica di S
Giovanni e Paolo al Celio

Chiesa di San Giovanni a Porta Latina

guarda un matrimonio nella chiesa di san


Giovanni a Porta Latina

La chiesa di San Giovanni a Porta Latina è


un luogo di culto cattolico del centro storico
di Roma, situato lungo l’omonima via nei
pressi delle mura aureliane e di porta
Latina, all’estremità meridionale del rione
Celio, area già detta “il disabitato”

Sorge nei pressi della chiesa di San


Giovanni in Oleo che sarebbe stata edificata
nel luogo in cui, secondo la tradizione,
l’apostolo Giovanni sarebbe sopravvissuto
alla tortura dell’olio inflittagli dall’imperatore
Domiziano.
La costruzione della chiesa risale alla fine
del IV secolo, ma subì restauri e
ammodernamenti già nel V secolo e poi
nell’VIII, nel IX, nell’XI e nel XIII secolo.

basilica san Giovanni porta latina

Fu fondata nel V secolo o alla fine del IV,


ricostruita certamente nel 720 e restaurata
nel 1191 (il 10 maggio dello stesso anno
venne dedicata da papa Celestino II), con
l’aggiunta di un nuovo bel campanile a sei
ordini di trifore e di un nuovo ciclo di
affreschi con ben 46 scene bibliche sia
vetero che neotestamentarie. L’importante
ciclo, recentemente restaurato, rappresenta,
insieme al salone gotico nel Monastero dei
Santi Quattro Coronati, uno degli esempi
maggiori di pittura medioevale nella
Capitale realizzati precedentemente
all’importante periodo del Cavallini e della
sua Scuola Romana. Tra il XVI e il XVII
secolo fu arricchita da un nuovo affresco
absidale su cartone del Cavalier d’Arpino.
Nel 1517 papa Leone X la elevò a titolo
cardinalizio.

Verso il 1578 un gruppo di portoghesi vi


fondò una sorta di confraternita, e usava
questa chiesa (all’epoca in stato di quasi
abbandono, con il titolo lungamente
vacante, per essere stata praticamente
espropriata del proprio patrimonio
dall’arcibasilica di San Giovanni in Laterano)
per celebrare i propri riti.

basilica san Giovanni porta latina

basilica san Giovanni porta latina

Secondo una versione si trattava di


marranos rifugiati in Italia, secondo un’altra
di omosessuali che celebravano propri
matrimoni. Quel che è certo è che per
questa storia furono eseguite, a Porta
Latina, non meno di sette condanne a morte
per rogo come riportano Ludwig von Pastor,
nella Storia dei Papi e Michel de Montaigne
nel suo Journal de Voyage en Italie par la
Suisse et l’Allemagne.

Un ulteriore rifacimento, che la riportò alle


antiche caratteristiche medievali, si ebbe nel
1940-41, quando la chiesa fu assegnata ai
Rosminiani,

che oggi nel plesso conventuale adiacente


hanno la curia generalizia dove risiede il
moderatore generale della congregazione e
lo studentato internazionale.

basilica san Giovanni porta latina

Il portico medioevale e le navate della


chiesa sono sostenuti da colonne di spoglio
appartenenti, secondo la leggenda, ad un
tempio di Diana, parzialmente spogliate a
favore del Laterano alla fine del XVIII secolo.

Nella chiesa si trova un organo a canne a


trasmissione elettrica e 11 registri costruito
nel 1940 dalla ditta Balbiani Vegezzi-Bossi.

La Basilica è affidata alla cura pastorale


dell’Istituto della Carità (Padri Rosminiani)
del Collegio Missionario Antonio Rosmini.

Il Rettore della Basilica è p. Geoffrey


Feldman

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