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Obiettivo:
Riuscire ad ottenere degli esteri (derivati di acidi carbossilici) con una reazione che
coinvolga un alcol e un acido carbossilico.
Teoria:
Gli esteri sono dei derivati degli acidi carbossilici (-COOH) e più precisamente dalla
reazione di esterificazione data da un alcol (-OH) o un fenolo e un acido
carbossilico.
La reazione di esterificazione è una reazione di condensazione dove si produce
una molecola di acqua.
Ci sono moltissimi modi di ottenere gli esteri (reazione tra un cloruro acilico e un
alcol o anche alcoli con anidridi degli acidi carbossilici) ma la più comune è
l’esterificazione di Fischer con la quale si possono ottenere praticamente tutti gli
esteri scegliendo con cura i reagenti.
Gli esteri si possono trovare anche in natura sotto forma di triesteri, derivati
dall’unione del glicerolo e 3 catene di acidi grassi andando a formare un trigliceride
con catena carboniosa di lunghezza variabile.
Si ritrovano anche nei fosfolipidi, uno dei principali componenti della membrana
plasmatica.
Il processo di esterificazione è molto utile nell’ambito industriale in quanto
permette di creare diversi composti come ad esempio le cere (Nelle cere le catene
di carbonio, sia nell'acido che nell'alcol, sono più lunghe di 10 atomi) o anche degli
aromatizzanti al gusto di frutta in quanto gli esteri a basso peso molecolare hanno
odori fruttati.
Meccanismo di reazione:
La seguente reazione si può dividere in 2 fasi principali:
Nella prima avviene la protonazione del gruppo carbonile (con conseguente
formazione di una carica positiva che sarà stabilizzata da una sorta di risonanza) e
la formazione del gruppo ossidrile;
la carica negativa servirà per rendere ancora più elettrofilo il carbonio dell’acido
carbossilico così da permettere l’attacco di un nucleofilo debole (in questo caso
l’alcol).
Nella seconda fase avviene l'attacco al carbonile del nucleofilo (l’alcol nel nostro
caso) con la conseguente formazione di una carica positiva nell’ossigeno del
gruppo ossidrile appartenente all’alcol che verrà presto stabilizzata andando a
perdere un atomo di idrogeno, il quale andrà a protonare il gruppo ossidrile
formatosi in precedenza andando così a formare una molecola d’acqua e un
doppio legame tra l’ossigeno del gruppo ossidrile appartenente al gruppo
carbossilico iniziale e il carbonio (sempre del gruppo carbossilico iniziale).
In generale la reazione la si può sintetizzare così:
Materiali:
Bagnomaria
Piastra elettrica
Becher
1 fiala da reazione da 4 ml con tappo a vite
Micropipetta usa e getta
Cilindro da 10 ml
1 provetta
Bagno di ghiaccio
Ghiaccio tritato
Becher da 100 ml
Reagenti:
Alcol isoamilico
Alcol benzilico
Isobutanolo
Acido acetico
H2SO4
Na2CO3 al 10%
Frasi H e P
Acido solforico H2SO4 ( H290, H314,P301+P330+P331,
P361+P353,P305+P351+P338, P310)
Acido acetico CH3COOH (P302+P352,P305+P351+P338, P321,P332+P313,
P362+P364)
Alcool isoamilico C5H11OH (H226, H332, H335, EUH066, P210, P304+P340)
• Alcool benzilico C6H5CH2OH (H302+H332, H319, P261, P270, P271, P280,
P301+P312, P304+P340, P305+P351+P338, P312, P330, P501)
• Isobutanolo (CH₃)₂CHCH₂OH (H226, H315, H318, H335, H336, P210, P280,
P303+P361+P353, P305+P351+P338, P312, P403+P233)
Carbonato di sodio Na2CO3 (H319, P260, P305+P353+P338)
Procedimento:
1. Preparare un bagnomaria su una piastra elettrica versando l'acqua in un becher.
2. Operando sotto cappa aspirante, versare nella fiala di reazione 1,2 mL di alcool
e 2,5 mL di acido. Prestare attenzione alle dosi.
3. Aggiungere 2 gocce di acido solforico concentrato.
4. Chiudere bene la fiala (assicurarsi che il tappo sia ben stretto) e miscelare i
reagenti capovolgendola più volte. Assicurare con un cappio al collo della fiala il
filo di rame, lasciandone un pezzo sufficientemente lungo che servirà da maniglia.
5. Usando il filo di rame, porre la fiala sigillata nel bagnomaria, controllando che dal
tappo non fuoriescano bolle e che sia completamente immersa, senza però
toccare il fondo del becher. Nel caso di fuoriuscita di bolle, tirare fuori la fiala,
lasciarla raffreddare e stringere
meglio il tappo
6. Scaldare la fiala nel bagnomaria per 30 minuti.
7. Nel frattempo preparare un becher con ghiaccio e porvi una provetta con 8 mL
di acqua
distillata, servirà al punto 11.
8. Rimuovere la fiala dal bagnomaria e lasciar raffreddare per un minuto sul
bancone.
9. Porre la fiala nel becher con ghiaccio per 3 minuti.