Sei sulla pagina 1di 2

Cecilia Maria Golfetto

21/10/2021
2B
In gruppo con: Aurora Artuso, Asia Trentin

“MISCUGLI E COMPOSTI”
OBIETTIVO:
L’obiettivo di questo esperimento è di dimostrare le differenze tra
miscugli e composti dalle sostanze finali che si andranno a formare.

INTRODUZIONE TEORICA:
Miscugli e composti hanno caratteristiche diverse.
I miscugli sono il prodotto di due o più sostanze, ciascuna delle quali
mantiene inalterate le sue proprietà chimiche e pertanto un miscuglio
non ha composizione costante.
I composti hanno caratteristiche proprie ben definite e la loro
composizione degli elementi è definita e costante.

MATERIALI: STRUMENTI: SOSTANZE E REATTIVI:


-Carta da filtro -Bilancia -Limatura di ferro (Fe)
-Guanti -Calamita -Polvere di zolfo (S)
-Rettangolo refrattario -Vetrini da orologio -Acqua (H₂O)
-Provette -Becco Bunsen -Acido cloridrico (HCl)
-Crogiuolo -Pipetta -Solfuro di ferro (FeS)
-Spatola
-Bacchetta di vetro
-Porta provette
-Pinza a ragno

PROCEDIMENTO OPERATIVO:
Osservato la limatura di ferro sopra ad un vetrino da orologio e le sue caratteristiche: ha un colore grigio
scuro ed alla vista richiama una consistenza simile alla sabbia, non emana odore.
Analizzato i suoi comportamenti a contatto con la calamita posizionandola sotto al vetrino da orologio. La
limatura di ferro reagisce alla calamita, dunque viene attratta.
Prelevato con una spatola un po' di limatura di ferro e posizionata su una provetta. Aggiunto una quantità
minima di acqua, per far sì che successivamente la limatura venga mescolata con essa con l’aiuto di una
bacchetta di vetro. La limatura di ferro non reagisce con l’acqua, si deposita sul fondo della provetta.
Prelevato la limatura restante sopra il vetrino da orologio e posizionata in un’altra provetta. Aggiunto una
quantità, simile a quella dell’acqua, di acido cloridrico con l’aiuto di una pipetta, sulla provetta dove c’è la
limatura di ferro. Mescolato con l’aiuto della bacchetta di vetro e osservato le reazioni. La limatura si
deposita sul fondo e l’acido cloridrico forma delle bollicine, non emanano odore.
Svolto la stessa procedura utilizzando la polvere di zolfo al posto della limatura di ferro.
Osservato le sue caratteristiche: consistenza grumosa, particelle più grosse rispetto a quelle della limatura
di ferro e il suo colore è un giallo chiaro, simile alla farina.
A contatto con la calamita la polvere di zolfo non reagisce, dunque non viene attratta.
Mescolata la polvere di zolfo con l’aiuto di una bacchetta di vetro insieme all’acqua, i due non si mescolano.
Una parte di essa si deposita sul fondo, e la parte restante sale sulla superficie dell’acqua, creando dei
grumi.
Mescolata la polvere di zolfo sempre con l’aiuto di una bacchetta di vetro insieme all’acido cloridrico, i due
non si mescolano. La maggior parte di essa rimane sulla superficie dell’acido cloridrico, mentre la parte
restante si deposita sul fondo.
Pesato 1g di limatura di ferro e aggiunto 0,6g di polvere di zolfo sulla bilancia togliendo la tara (56,02g);
totale 1,60g. Tolto la limatura di ferro e la polvere di zolfo, posizionati su un vetrino da orologio, dalla
bilancia e appoggiati sul tavolo da lavoro. Mescolato le sostanze con l’aiuto di una spatola ed osservato le
caratteristiche visive: le due sostanze non si sono ben mescolate poiché si riescono ad intravedere ancora i
grumi di polvere di zolfo.
Osservato la reazione del miscuglio a contatto con la calamita. La limatura di ferro, come già visto in
precedenza, viene attratta dalla calamita, separandosi dalla polvere di zolfo.
Dopo aver rimescolato il miscuglio, prelevato una quantità minima e posizionato su una provetta. Aggiunto
un po’ di acqua sulla provetta e mescolata con l’aiuto di una bacchetta di vetro. La limatura di ferro si
posiziona sul fondo, mentre la polvere di zolfo rimane in superficie creando dei grumi.
Aggiunto con una pipetta un po’ di acido cloridrico su un’altra provetta, e di conseguenza aggiunto e
mescolato, un po’ di quantità di miscuglio. Il miscuglio ha la stessa reazione che mescolato con l’acqua, ma
l’acido cloridrico forma delle bollicine.
Spostato il miscuglio, rimasto sul vetrino da orologio, su una carta da filtro, e successivamente spostato su
un crogiuolo.
Appoggiato il triangolo refrattario sopra il becco Bunsen dopo aver acceso la fiamma, e con l’aiuto delle
pinze a ragno, preso il crogiuolo, appoggiato sopra il triangolo refrattario, e chiuso con il suo tappo.
Aspettato qualche minuto, sollevato il coperchio e osservato che il miscuglio è diventato un composto di
colore nero.
Versato il composto sul vetrino da orologio e spezzettato con l’aiuto della spatola.
Il composto reagisce a contatto con la calamita, perciò viene attratto.
Prelevato un po’di pezzettini di composto e mescolati dentro una provetta insieme a un po’ d’acqua. Il
composto non subisce cambiamenti e si deposita sul fondo della provetta.
Svolto la stessa procedura con l’acido cloridrico, l’unica variazione nella provetta è il colore che è diventato
oro rosato.

TABELLA DATI SPERIMENTALI:

ASPETTO COLORE ODORE


Fe Particelle molto fini Grigio scuro nessuno
S Particelle grumose Giallo chiaro nessuno
HCl Presenza di bollicine trasparente acido
H₂O trasparente nessuno

ELABORAZIONE DATI:
Vetro di orologio: 1,0g Fe+0,6g S= 1,60g Fe+S Miscuglio eterogeneo
Crogiuolo: 1,0g Fe+ 0,6g S= 1,60g FeS (solfuro di ferro) Composto

OSSERVAZIONI E CONCLUSIONE:
Dentro al crogiuolo è avvenuta una reazione chimica, perché le sostanze si sono legate tra loro formando
un composto.
Nel miscuglio eterogeneo abbiamo visto che le sostanze non sono chimicamente legate tra loro, di
conseguenza non hanno una composizione definita, ma ogni sostanza mantiene le proprie. Come ad
esempio abbiamo visto quando abbiamo mescolato la limatura di ferro con la polvere di zolfo e abbiamo
osservato le reazioni. La limatura essendo magnetica viene attratta dalla calamita mentre la polvere di zolfo
non ha proprietà magnetiche e dunque non viene attratta.
In un composto invece abbiamo visto che ha una composizione definita e costante. Infatti, come abbiamo
osservato, la limatura di ferro e la polvere di zolfo dopo essere diventate un composto (FeS= solfuro di
ferro), il composto viene attratto dalla calamita, e questa è la dimostrazione che un composto ha una
composizione costante.

Potrebbero piacerti anche