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Argomento 0: requisiti di base

In questo primo capitolo andiamo ad affrontare diversi argomenti che di solito sono
oggetto di studio delle scuole medie e dei primi anni di scuola superiore, e che
molto spesso si danno per scontato. Partiamo dal primo argomento! J

Ti consiglio di leggere ugualmente tutto, anche se probabilmente lo sai già, perché


non vorrei che ti perdessi i trucchetti di calcolo veloce tipici del Metodo
StrategaTest che mostro strada facendo:D

Gli insiemi numerici


Iniziamo dicendo che gli insiemi numerici sono degli insiemi infiniti che contengono
numeri con caratteristiche molto simili. Mi spiego mostrandoti i principali.

L’insieme N è l’insieme dei numeri naturali che comprende tutti i numeri interi
positivi che si ottengono partendo dal numero 0. Gli elementi di questo insieme
sono definiti numeri cardinali, perché è formato dai numeri che usiamo ogni giorno
per contare.
Ad esempio: 0, 1, 2, 3, ecc.

L’insieme Z è l’insieme dei numeri interi relativi che comprende numeri interi
positivi e negativi.
Possiamo considerare l’insieme Z come l’unione con l’insieme dei numeri naturali N.
Ad esempio: -3, -2718, 0, 34, 8362, ecc.

L’insieme Q è l’insieme dei numeri razionali relativi che comprende numeri


frazionari positivi e negativi.
Ad esempio: -3/4, -7/8; +1/2, ecc.

L’insieme I è l’insieme dei numeri irrazionali che comprende i numeri che si


esprimono tramite radice.
!
Ad esempio: √3, -√7, ecc.

L’insieme R è l’insieme dei numeri reali e comprende l’unione dell’insieme I e Q,


quindi dei numeri razionali e irrazionali, zero incluso.

L’insieme C è l’insieme dei numeri complessi e comprende l’insieme R. I suoi


elementi comprendono un’unità immaginaria.
Ad esempio: 5+3i (i è l’unità immaginaria), 2+2i, ecc.
Come si relazionano gli insiemi tra di loro?
Facile, pensa che te li ho già spiegati in
ordine! :D
Nel senso che l’insieme N è sottoinsieme
dell’insieme Z, cioè è contenuto nell’insieme
Z.
L’insieme Z, a sua volta, è sottoinsieme
dell’insieme Q.
Poi sappiamo che Q ed I sono due insiemi
che, unendosi, generano R.
R, a sua volta, è sottoinsieme di C.

Tutto questo è riportato in figura J

Ordine di grandezza
L’ordine di grandezza di un numero è l’esponente della potenza di 10 che più si
avvicina a quel numero.
In altre parole?
L’ordine di grandezza serve per capire quanto è grande o piccolo un numero: per
esempio nella vita reale diciamo: ‘’è grande quanto una casa’’, oppure ‘’è piccolo
quanto una ciliegia’’.

Tornando in termini matematici, l’ordine di grandezza è l’esponente della potenza in


base 10.

Notazione scientifica o esponenziale


La notazione scientifica è un sistema che ci permette di scrivere un numero molto
grande, come ad esempio 12000000000000; o molto piccolo, come ad esempio
0,000000067; senza dover scrivere tutti gli zeri.
Per farlo, si usa la scrittura con 10 elevato ad un esponente.
Per esempio, questo numero è scritto in notazione scientifica:
1,2𝑥10!
Notiamo subito che è formato da due elementi: un numero e un dieci elevato a
potenza.

Per trasformare un numero eccessivamente grande in notazione scientifica,


dobbiamo rispettare due regole. Per esempio, se dobbiamo scrivere 7830000000 in
notazione scientifica, dobbiamo:
1) Riscrivere il numero prendendo una sola unità, quindi un solo numero a
sinistra dalla virgola. Per esempio, si scrive 7,83 e non 78,3.
Questo ovviamente vale per scrivere il numero.

2) Mettere all’esponente di 10, il numero di numeri che stanno alla destra


dell’unità (il numero 7 in questo caso). Contando i numeri, sono in tutto 9,
quindi la notazione finale sarà: 7,83x10"

L’esponente del 10 è positivo perché abbiamo lavorato con un numero


eccessivamente grande.

Se volessimo invece trasformare un numero eccessivamente piccolo in notazione


scientifica, le regole sarebbero sempre le stesse. Per esempio, se dobbiamo scrivere
0,00000084 in notazione scientifica, dobbiamo:
1) Per il numero, prendere il primo numero diverso dallo zero che compare, in
questo caso è 8. Rispettiamo la regola delle unità vista prima e il numero è
8,4.

2) Per l’esponente del 10 ti do un trucchetto: bisogna mettere il numero di zeri


totali che compaiono, prima e dopo la virgola. In questo caso sono 7, quindi la
notazione è:
8,4𝑥10#$

L’esponente del 10 è negativo perché abbiamo lavorato con un numero


eccessivamente piccolo.

Operazioni con le frazioni


Si tratta di argomenti che vengono affrontati alle scuole medie, ma che
rappresentano delle basi per tutti gli argomenti successivi.
Il mio consiglio è quello di dare comunque una lettura veloce a tutti gli argomenti e
di approfondire al bisogno, in base alla preparazione soggettiva.

Addizione e sottrazione
Si presentano due in cui sommiamo o sottraiamo due frazioni: hanno lo stesso
denominatore e diverso denominatore.
Nel caso in cui abbiano diverso denominatore, dobbiamo seguire diversi passaggi.

% '
Vediamoli svolgendo l’esempio: & + %
Dobbiamo prima trovare il minimo comune multiplo tra i denominatori, ovvero 6, e

lo scriviamo come denominatore di un’unica frazione: )
Dopo basta svolgere i calcoli in questo modo: per ogni frazione, divido il nuovo
denominatore per il vecchio denominatore (nel caso della prima frazione faccio 6:3),
e poi moltiplico il risultato per il denominatore (2x2). Faccio così per ogni frazione:
():&,%).():%,')
)
Il risultato sarà poi 7/4.

Il caso è uguale con la sottrazione, solo che sottraggo i numeratori al posto di


sommarli.
& % ():%,&)#():&,%) /
Vediamo l’esempio: − = =
% & ) )

Nel caso in cui, invece, il denominatore tra le frazioni che dobbiamo sommare o
sottrarre, sia uguale, è molto più semplice perché dobbiamo solo sommare o
sottrarre i denominatori.
Vediamo subito un esempio:
7 5 1 7 + 5 − 1 11
+ − = =
6 6 6 6 6

Moltiplicazione
Per moltiplicare due o più frazioni devo moltiplicare i numeratori tra di loro e i
denominatori tra di loro. Prima di moltiplicare, però, per avere i calcoli più semplici,
conviene verificare se la frazione è già semplificata o meno. Vediamo qualche
esempio:

! # !%# &
1) 𝑥 = =
" $ "%$ '$
& '
2) 𝑥) =
%
conviene prima semplificare ‘’ad incrocio’’ visto che 3 e 6 sono entrambi
divisibili per 3. Si chiama semplificazione ad incrocio perché devo verificare
che il numeratore di una frazione possa essere divisibile per uno stesso
' ' '
numero con il denominatore dell’altra frazione. % 𝑥 % = 0

Divisione
Per la divisione, devo seguire gli stessi passaggi della moltiplicazione ma con un
passaggio in più.
& '
Vediamo l’esempio: ! : 0
Il primo passaggio da fare è trasformare la divisione in moltiplicazione invertendo la
' 0
seconda frazione: se prima è 0, ora sarà '. Questo passaggio viene chiamato
& 0
trasformazione in frazione reciproca. Da qui in avanti diventerà: ! 𝑥 ' che svolgo
come una moltiplicazione (ed è anche semplificabile ad incrocio).

Potenze
La potenza è un’operazione che si può scrivere: 5% . Quel 2 piccolo in alto è la nostra
potenza.
Significa che noi abbiamo moltiplicato il numero 5, per sé stesso, per un totale di 2
volte.
Quindi scrivere 5% equivale a scrivere 5x5.
Così come scrivere 70 = 7𝑥7𝑥7𝑥7.

Anche per le frazioni il discorso è analogo:


3 % 3%
( ) = %
2 2

Ricorda che qualsiasi numero elevato a 0, fa sempre 1.


Così come qualsiasi numero elevato a 1, è uguale a sé stesso.

Minimo comune multiplo e massimo comun divisore


Per spiegare il concetto di minimo comune multiplo, indicato con la sigla m.c.m.,
chiariamo il concetto di multiplo: è il numero grande che contiene un numero più
piccolo per più volte.
Quindi se ci chiedono di trovare il m.c.m. tra più numeri, dobbiamo cercare il
multiplo più piccolo che hanno.
Per esempio, il m.c.m. tra 2 e 3 è 6, perché è il multiplo più piccolo che hanno in
comune.

Per spiegare il concetto di massimo comun divisore, indicato con la sigla M.C.D.,
chiariamo il concetto di divisore: è il numero piccolo contenuto in un numero
grande, per più volte.
Quindi se ci chiedono di trovare il M.C.D. tra più numeri, dobbiamo cercare il
numero più grande per cui tutti i numeri proposti sono divisibili.
Per esempio, il M.C.D. tra 8 e 12 è 4, perché è il numero più grande divisibile per i
tre numeri proposti.

Facciamo un esempio con dei numeri più grandi: troviamo il m.c.m. e il M.C.D tra 60
e 630.
Il primo passaggio è quello di fare la scomposizione in fattori primi di entrambi i
numeri:

630 2
315 3
105 3
35 7 630=2𝑥3% 𝑥7%
7 7
1

60 2
30 2 60= 2% 𝑥3𝑥5
15 3
5 5
1
Per trovare il m.c.m, dobbiamo cercare i numeri con gli esponenti più grandi di
tutti e i fattori ‘’solitari’’, cioè che sono presenti in almeno una delle scomposizioni
(per esempio il 5).
Quindi sarà: 2% 𝑥3% 𝑥5𝑥7=1260
Significa che 1260 è il multiplo più piccolo in comune tra 60 e 630.

Per il M.C.D., invece, bisogna cercare solo i fattori comuni con l’esponente più
piccolo, i fattori solitari vengono esclusi.
Quindi sarà: 2𝑥3𝑥5 = 30
Significa che il numero più piccolo per cui sia 60 e 630 sono divisibili è 30.

Espressioni con le frazioni


Per svolgerle, devi ricordarti di seguire 3 passaggi precisi. Vediamo svolgendo questo
esempio:
2 1 10 4
( )% − ( )% + 𝑥
3 3 3 5
! %"
1) Prima svolgiamo le potenze, ti ricordo che scrivere ( )! , equivale a scrivere &"
"
Consiglio: prova a fare tu il prossimo passaggio e poi confrontati con quello
che faccio io J
Quindi diventa:
4 1 5 4
− + 𝑥
9 9 3 1
Ho anche fatto la semplificazione a croce nella moltiplicazione dividendo 10 e
5 per 5.

2) Nel secondo passaggio possiamo svolgere moltiplicazioni e divisioni:


4 1 8
− +
9 9 3
3) Alla fine, passiamo alle addizioni e sottrazioni:
4 − 1 + 24 27
= =3
9 9
27/9 si può semplificare dividendo sia numeratore che denominatore per 9.

Nel caso in cui abbiamo la parentesi tonda, quadrata e graffa, bisogna anche
ricordare che hanno la precedenza le parentesi tonde, poi quelle quadrate e alla
fine le graffe.

Vediamo un secondo esempio:


1 1 3 3 3
41 − − 5 ∶ + ∶ 41 − 5
2 4 8 8 4

Seguiamo l’ordine: prima svolgiamo le operazioni dentro le parentesi tonde.

1 3 3 1
∶ + ∶
4 8 8 4
Ora tocca alle divisioni:

1 8 3 4
𝑥 + 𝑥
4 3 8 1

2 3 4 + 9 13
+ = =
3 2 6 6
Vediamo ora cosa succede se incontriamo i numeri razionali, ti do giusto un paio di
trucchetti da seguire e non avrai problemi.

Se devo sommare un numero positivo e un numero negativo:


1 1 1 1
+ 4− 5 = −
5 2 5 2

Se devo sottrarre un numero negativo a un numero positivo:


1 1 1 1
− 4− 5 = +
5 2 5 2

Da qui abbiamo tirato fuori due regole:


1) Il segno meno davanti la parentesi cambia il segno del numero dentro la
parentesi
2) Se il segno + viene messo ‘’contro’’ il segno meno, vince il segno meno,
come abbiamo visto nel primo esempio.

Come funziona invece tra moltiplicazioni e divisioni?


Seguiamo due semplici regole!

1) Se moltiplico o divido numeri con lo stesso segno, il risultato è il segno +


2) Se moltiplico o divido numeri con diverso segno, il risultato è il segno –

Per esempio, se moltiplico due frazioni negative, il risultato sarà una frazione
positiva:
2 1 2
4− 5 𝑥 4− 5 = +
3 3 9

Quando invece abbiamo le potenze, ricorda che:


1) Se l’esponente è un numero pari, il risultato è positivo, sia con base positiva
che negativa
Per esempio:
1 1
(− )% =
3 9
2) Se l’esponente è dispari, il risultato ha lo stesso segno della base.
Per esempio:
1 1
(− )& = −
3 27

Proprietà delle potenze


Le proprietà delle potenze sono delle regole da seguire quando lavoriamo con più
potenze.
Ci servono per risolvere le espressioni esponenziali che vedremo tra pochissimo.

Ti elenco le proprietà delle potenze con degli esempi per capire subito come
funziona.
Negli esempi indico con A un numero qualsiasi (può essere 1, 2, 3721, ecc.)

1) 𝑨𝒙 𝒙𝑨𝒚 = 𝑨𝒙#𝒚
Tradotto in numeri diventa:
2& 𝑥2% = 2&./ = 2/
In pratica significa che se moltiplichiamo due potenze con la stessa base,
nell’esempio è 2, basta sommare gli esponenti e ricopiare la base.

2) 𝑨𝒙 : 𝑨𝒚 = 𝑨𝒙$𝒚
Tradotto in numeri diventa:
3" : 30 = 3/
Per la divisione è importante ricordare che A deve essere diverso da 0.

3) (𝑨𝑿 )𝒀 = 𝑨𝑿𝒙𝒀
Tradotto in numeri diventa:
(20 )& = 2'%
Questa proprietà viene anche chiamata potenza di potenza.

4) 𝑨𝒙 𝒙𝑩𝒙 = (𝑨𝒙𝑩)𝒙
Lo traduco subito in numeri:
2& 𝑥3& = 6&
Quindi qui si tratta di numeri con basi diverse ma con esponente uguale,
quindi è l’inverso della prima proprietà.

5) 𝑨𝒙 : 𝑩𝒙 = (𝑨: 𝑩)𝒙
Traduco in numeri:
10& : 5& = 2&

E’ importante ricordare che il secondo elemento della divisione deve essere


diverso da 0, quindi B deve essere diverso da 0.

Espressioni esponenziali
Nelle espressioni esponenziali bisognare applicare le proprietà delle potenze che
abbiamo visto poco fa, per cercare di semplificare più possibile l’espressione.
L’ordine di esecuzione rimane sempre quello citato in un paragrafo precedente.
Vediamo qualche esempio.

[(60 )& : 6'4 − 1]' : 5 − (2'4 𝑥20 ): 2'& − 34


Svolgiamo prima le potenze di potenze, la moltiplicazione dentro la parentesi tonda
e 34 in rosso:
[(60 )& : 6'4 − 1]' : 5 − (2'4 𝑥20 ): 2'& − 34
Secondo le proprietà delle potenze diventa:
[6'% : 6'4 − 1]' : 5 − 2'0 : 2'& − 1

Svolgiamo le divisioni tra potenze:


[6% − 1]' : 5 − 2 − 1
Svolgiamo la potenza di 6, facendo 6x6 e le sottrazioni finali:
[36 − 1]' : 5 − 3
Svolgendo la divisione diventa:
7−3=4
Vediamo subito un secondo esempio:

&
1 0 1 ! 1 " 1 % 1
( ) 𝑥( ) : ( ) − ;4 5 < : ( )0
2 2 2 2 2

Svolgiamo la prima moltiplicazione e la potenza di potenza:


1 '% 1 " 1 ) 1 0
( ) :( ) − 4 5 :( )
2 2 2 2

Svolgiamo la prima e la seconda divisione:


1 1
( )& − ( )%
2 2

Si tratta di una differenza, quindi conviene prima risolvere le potenze trasformando


le frazioni in numeri, e poi fare la differenza tra frazioni:

1 1 1
− =−
8 4 8

Esercizi alternativi alle espressioni esponenziali


Avendo un po’ di fantasia, è possibile che chiedano degli esercizi alternativi alle
espressioni esponenziali, ovvero degli esercizi in cui dobbiamo scrivere noi
l’espressione seguendo le linee guida del testo dato.
Hanno già chiesto quesiti simili a quelli che sto per proporti.
Vediamo subito qualche esempio.

Esprimi come potenza di 2:


1) La metà di 2'44
2) Il cubo di 4/
3) 2! − 2$

Svolgiamo il primo punto.


Cerchiamo di capire come scrivere il primo punto sotto forma di espressione
esponenziale. Il testo ci chiede il risultato come potenza di 2, quindi per avere i
calcoli facili e per poter sfruttare le proprietà delle potenze, ci conviene usare dei
numeri con base 2. Se ci pensi, quando dobbiamo fare la metà di un numero, in
questo caso 2'44 , lo dividiamo per 2.
2'44 : 2
Però scrivere 2 e scrivere 2' è la stessa cosa: abbiamo così trovato il modo per
lavorare con le proprietà delle potenze:
2'44 : 2'
Facciamo subito la differenza: 2'44#' = 2""
Svolgiamo il secondo punto.
Fare il cubo di qualsiasi numero equivale ad elevarlo alla 3.
Facciamolo subito con il numero che abbiamo: (4/ )&
Esce fuori così una potenza di potenza, che risolviamo subito: 4'/ .
Ora cambiamo la base da 4 a 2, ricordando che 4 = 2% , quindi diventa: (2% )'/ .
Abbiamo ottenuto un’altra potenza di potenza che risolviamo subito: 2&4

Svolgiamo il terzo punto.


Abbiamo una differenza, però possiamo risolverla pensando che possiamo scrivere
2! come 2𝑥2$ , così avremo: 2𝑥2$ − 2$ .
Se ci rifletti, abbiamo due volte 2$ meno una volta 2$ , ovvero due volte una
quantità meno una volta la stessa quantità.
In altre parole: abbiamo 2 caramelle meno una caramella.
Quindi il risultato sarà una caramella.

Potenze con esponente intero negativo


La regola dice che, indicando A come un numero qualsiasi:
𝟏 𝟏
𝑨#𝒙 = 𝒙 = ( )𝒙
𝑨 𝑨
Tradotto, significa che quando ho una potenza negativa, per trasformarla in potenza
positiva, inverto la frazione. Vediamo subito un esempio pratico.
Se ho 3#% , per trasformare la potenza in +2, quindi in un numero positivo, devo
&#%
invertire la frazione (ti ricordo che scrivere 3#% e scrivere ' è la stessa cosa, perché
il numero 1 alla frazione viene sottointeso).
' '
Quindi diventerà: &" = "

& /
Allo stesso modo, se ho (/)#/ , diventa (&)/ .
E’ importante ricordare che A deve essere un numero diverso da zero, perché se
fosse uguale a zero, la divisione sarebbe impossibile (ricorda che una frazione
equivale ad una divisione).

Vediamo subito un esempio di calcoli in cui compaiono esponenti negativi. Il mio


consiglio è sempre quello di provare a risolverla autonomamente ogni passaggio e
poi confrontarlo con quello che faccio io.
2 2
( )#0 : ( )#&
3 3
Conviene invertire le frazioni per trasformarle in esponente positivo:
3 3
( )0 : ( )&
2 2

Ora svolgiamo la divisione con esponenziali aventi la stessa base (quindi facendo la
&
differenza tra esponenti): %

Proporzioni
Una proporzione è un linguaggio matematico che serve ad indicare un paragone tra
due grandezze. Mi spiego meglio.
Fare una proporzione tra numeri equivale a dire che una sedia è piccola rispetto a
una casa così quanto il voltante di una macchina è piccolo rispetto ad una macchina.
In entrambi i casi sono partita dall’elemento piccolo (sedia e voltante) per farti
capire quanto è piccolo rispetto all’elemento grande (casa e macchina).
Avrei anche potuto dire che il peso una banana equivale al peso di due prugne così
come il peso di una Ferrari equivale al peso di due macchine normali.
In entrambi gli esempi, ho preso il caso di elementi molto diversi fra loro.

Vediamo ora come viene scritta una proporzione matematica:


1: 4 = 2: 8

Se ci fai caso, abbiamo due lati, quindi due paragoni, divisi dall’uguale in mezzo.
Da un lato, ci dice che 1:4, che si legge ‘’uno sta a 4’’, cioè ci sta dicendo che il
rapporto tra due numeri è che il secondo è il quadruplo del primo.
Così facendo, ci sta dicendo che dall’altro lato, dobbiamo mantenere lo stesso
rapporto tra due numeri diversi, quindi il secondo deve essere il quadruplo del
primo. Cosa che poi si verifica perché abbiamo 2:8.
L’intera proporzione si legge quindi: uno sta a quattro come 2 sta ad 8.

'
Facendo un’altra osservazione, notiamo che 1:4 si può anche scrivere come 0, quindi
%
anche 2:8 si può scrivere come !
Graficamente rappresentiamo le frazioni in questo modo:

' %
0 !
I disegni sono esattamente uguali, quindi questo conferma l’uguaglianza stabilita
dalla proporzione.

Tornando ad analizzare la proporzione dal punto di vista matematico, notiamo che è


formata da medi ed estremi:
1: 4 = 2: 8
1 e 8 sono gli estremi, perché appunto si trovano alle estremità, e 4 e 2 sono i medi
perché appunto si trovano nel mezzo.
Per mantenere l’uguaglianza stabilita, possiamo notare che il prodotto dei medi è
uguale al prodotto degli estremi. Se ci fai caso, infatti 1x8 è davvero uguale a 4x2.

Quindi possiamo scrivere una proporzione come:


a:b=c:d
In cui b e d devono essere diversi da zero perché sono il secondo numero di una
divisione.

Come si calcola l’incognita in una proporzione?


Ci sono delle ‘’formule’’ per trovare l’incognita senza problemi, però, prima di
elencartele, cerco di spiegarti la logica dietro in modo che tu non debba impararle a
memoria ma capirne il meccanismo.
Ci sono due casi: uno in cui l’incognita x si trova nei medi e una in cui si trova agli
estremi. Se si trova agli estremi, per trovare la x, devi moltiplicare i due termini
uguali senza x, quindi i medi e dividerli per l’estremo. Viceversa, se devi trovare un
medio, devi moltiplicare gli estremi (che sono i due termini uguali che abbiamo
senza x) e dividerli per il medio.
Ecco quì i casi, ricorda che a, b, c e d sono numeri che puoi inventare, mentre x è da
trovare.
Estremi
5,6
1) 𝑥: 𝑏 = 𝑐: 𝑑=> 𝑥 = 7
5,6
2) a:b=c:x => 𝑥 =
8

Medi
8,7
3) a:x=c:d => 𝑥 = 6
8,7
4) a:b=x:d => 𝑥 = 5

Vediamo un esempio pratico:


15: 12 = 𝑥: 4
Applicando la formula diventa:
15𝑥4
𝑥= =5
12
Percentuali
La percentuale è un modo matematico per indicare qualcosa nell’ordine di cento.
Mi spiego meglio: per capire la percentuale immagino un quadrato grande diviso in
cento quadrati piccoli uguali, quindi se prendo 30 di questi quadratini, avrò preso il
30%, ovvero 30 quadratini piccoli. Se prendo 59 quadratini, avrò preso il 59%.
Ogni quadratino piccolo rappresenta quello che io chiamo ‘’valore unitario’’ e che
uso molto spesso in logica per aggirare i quesiti.
Quindi in altre parole, la percentuale equivale a un numero o una quantità diviso
100.

Come si calcola?
Per calcolare la percentuale possiamo ricorrere a due modi: la proporzione oppure
un trucchetto semplice che te la fa trovare con un solo passaggio e un solo calcolo.
Alla fine ti do un trucchetto bonus per velocizzare ancora di più, dove è possibile.

Vediamo prima la percentuale con la proporzione.


Mi ricollego al discorso di prima di come impostare una proporzione: abbiamo detto
che fare la percentuale di un numero o di una quantità, equivale a dividerla in 100
parti piccole uguali. Quindi se ci pensi possiamo mettere il primo lato della
proporzione in questo modo:
𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎: 100
Dove per percentuale richiesta intendo: se mi chiede il 30%, allora ci metterò 30, se
mi chiede il 73%, allora ci metterò 73, e così via.

Nell’altro lato della proporzione scriverò:


𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎: 100 = 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑧𝑖𝑎𝑙𝑒: 𝑛𝑢𝑚𝑒𝑟𝑜 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑒
Per numero parziale intendo la percentuale effettiva del numero che mi chiede il
quesito. Faccio subito un esempio tradotto in numeri: se il quesito mi dice che il 30%
di 200 è 60, allora il numero parziale sarà 60, mentre il numero totale è 200.

Quindi, se devo trovare il 55% di 500, imposterò così la proporzione:


55: 100 = 𝑥: 500
Svolgo i calcoli secondo le regole delle proporzioni:
55𝑥500
𝑥= = 275
100

Vediamo ora il trucchetto super veloce che ci permette di non impostare la


proporzione! :D
Nel caso di prima, sarebbe bastato fare: 500 x 0,55.
Quindi in pratica devo moltiplicare il numero totale (quindi 500 dell’esempio
precedente) per il numero parziale diviso 100 (55:100).
Quindi, banalmente, se devo calcolare il 70% di 662, basterà fare 662x0,70.

Ora vediamo il trucchetto bonus che ci permette di trasformare le percentuali in


frazioni. Ti spiego subito la logica dietro.
Fare il 50% di qualcosa, equivale a dividerla per 2. A sua volta, possiamo indicare
'
l’operazione diviso 2 come moltiplicazione per %.
Quindi se dovessi trovare il 50%, puoi fare un calcolo semplicissimo: dividere per 2.
Quindi se devi trovare il 50% di 40, basterà fare 40:2.

Ecco altre frazioni che ci consentono di fare questa semplice divisione:


1
= 50%
2
1
= 33,33%
3
1
= 25%
4
1
= 20%
5
1
= 12,5%
8
1
= 10%
10
1
= 5%
20
1
= 1%
100

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