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1. NUMERI NATURALI N
L insieme dei numeri naturali si indica con la lettera N e i suoi elementi sono i numeri interi positivi, i primi
numeri, storicamente, ad essere stati usati dall'umanit:
N = { 1 , 2 , 3 , 4 . . . . .}
Naturalmente gli elementi di N : 1 , 2 , 3 , 4 . . . sono infiniti.
Operazioni
ma NON 9 x 5 = 45 !!!
Propriet
Sono 4 le propriet delle operazioni che abbiamo visto
a.
b.
c.
d.
Propriet commutativa:
possibile scambiare lordine dei fattori
Propriet cancellativa:
possibile cancellare due numeri uguali ma di segno opposto
Propriet associativa:
possibile associare due o pi numeri in un numero solo
Propriet distributiva:
per moltiplicare/dividere un numero per una somma (o una
differenza) si pu moltiplicare/dividere il numero per ciascun termine della somma (o della
differenza)
1
Propriet cancellativa
21 + 7 7 = 21
21 + 7 7 = 21
Per la propriet commutativa la somma di due o pi addendi non cambia cambiando lordine degli
addendi.
Per la propriet associativa la somma di tre o pi addendi non cambia se al posto di alcuni di essi si
sostituisce la loro somma.
Per la propriet cancellativa due numeri dello stesso valore ma con segno diverso si annullano
N.B. esistenza dell elemento neutro per la somma; l'elemento neutro per l'addizione lo 0, infatti
6+0=6
1.1.3.2 Moltiplicazione e propriet
Per la propriet commutativa il prodotto di due o pi fattori non cambia cambiando lordine dei fattori.
Per la propriet associativa il prodotto di tre o pi fattori non cambia se al posto di alcuni di essi si
sostituisce il loro prodotto.
Per la propriet distributiva per moltiplicare un numero per una somma (o una differenza) si pu
moltiplicare il numero per ciascun termine della somma (o della differenza) e successivamente addizionare
(o sottrarre) i prodotti ottenuti.
N.B. esistenza dell elemento neutro; l'elemento neutro per la moltiplicazione il numero 1, infatti
6x1=6
1.1.3.3 Sottrazione e propriet
La sottrazione loperazione inversa delladdizione. Come gi notato, non sempre pu avvenire allinterno
dellinsieme dei numeri naturali N (es. 3 5 = -2)
Propriet cancellativa
21 + 7 7 = 21
21 + 7 7 = 21
Per la propriet distributiva per dividere una somma (o una differenza) per un numero si pu dividere
ciascun termine della somma (o della differenza) per quel numero e successivamente addizionare (o
sottrarre) i quozienti ottenuti
N.B. LA PROPRIETA DISTRIBUTIVA NELLA DIVISIONE SI PUO APPLICARE SOLO A DESTRA!!!
Es.
OK
(20 + 4) : 2 =
(20:2) + (4:2) =
10 + 2 = 12
NO!!
20 : (4 + 1) =
(20:4) + (20:1) =
5 + 20 = 25 INFATTI 20:5 = 4!!
2. Divisione di potenze: Il quoziente di due o pi potenze aventi la stessa base una potenza
della stessa base con esponente uguale alla differenza degli esponenti.
3. Potenza di una potenza: La potenza di una potenza una potenza che ha per base la
stessa base e per esponente il prodotto degli esponenti.
Quindi: (am)n = a mn
SISTEMA DECIMALE
1.1.2
IL SISTEMA ROMANO
I Romani non avevano cifre. Per rappresentare i numeri utilizzavano combinazioni di lettere del loro
alfabeto. I simboli utilizzati dal sistema di numerazione romano sono:
Regole per comporre i numeri: I simboli I, X e C si possono ripetere fino a tre volte e il numero
rappresentato dato dalla somma dei valori dei simboli impiegati.
II = 2
III = 3
XX = 20
CLVIII = 100+50+5+1+1+1 = 158
XXX = 30
VIII = 8
XII = 12
LV = 55
IX = 9
XLIX = 40+9
XC = 90
CD = 400
XXX = 30
CCC = 300
1.2 EQUAZIONI
Come risolverle:
1. Eseguire i calcoli, ricordando che termini con la X e termini senza non possono essere sommati o
sottratti tra loro, ma solo moltiplicati o divisi
Es.
2 + X non si pu fare
2 . X = 2x (quando trovi solo la x, come se ci fosse 1 davanti
2. Isolare i termini con la X e metterli alla sinistra dellequazione, i termini senza la X vanno alla destra
del segno =, in modo da ottenere
Es.
2x = 12
N.B. nello spostare i termini da una parte allaltra delluguale, ricordarsi di CAMBIARE SEGNO o
alloccorrenza fare lOPERAZIONE OPPOSTA!!
Es.
3x . 5 = 15 3x = 15 : 5
Spostando 5 a destra dellequazione, la moltiplicazione diventa divisione
3. Per risolvere lequazione, occorre dividere il termine senza la X per il numero del termine con la X,
in questo caso
Es.
2x = 12 12 : 2 = 6 X = 6
NUMERI RELATIVI Z
Numeri relativi indica i numeri che hanno il segno + o -) e il loro insieme viene indicato con z
La loro rappresentazione sulla retta dei numeri la seguente:
Per il confronto di due numeri relativi bisogna considerare la retta: pi grande il numero che sta a destra
nella retta
ES.
MA N.B.!!
5<8
7>4
- 65 < - 2
- 21 > - 34
d.
Addizione: nelladdizione ci spostiamo verso destra nella retta dei numeri relativi
Es. 3 + 5 = 8
-4 + 8 = 4
-13 + 5 = - 8
6 + (-3) 6 3 = 3
Sottrazione: nella sottrazione ci spostiamo verso sinistra nella retta dei numeri relativi
Es. 7 6 = 1
-6 (+5) -6 5 = -11
-8 12 = -20
Moltiplicazione e divisione: nella moltiplicazione (divisione) sufficiente moltiplicare (dividere) i
numeri tra loro, ma facendo attenzione al segno, secondo queste regole:
o + per + +
o + per - o per + o per - +
Elevamento a potenza:
lelevamento a potenza equivale ad una moltiplicazione di un numero per
s stesso, per cui sufficiente seguire le regole della moltiplicazione. Per comodit possiamo adottare i
seguenti accorgimenti, per quanto riguarda il segno:
o
Numero positivo elevato per un numero pari o dispari avr segno positivo
3
Es.
2 =+8
2
2 =+4
Numero negativo
elevato per un numero pari avr segno positivo
2
es.
5 = + 25
elevato per un numero dispari avr segno negativo
3
es.
- 5 = - 125
NUMERI RAZIONALI Q
-------------------------10
3. Dividere il m.c.d. per il denominatore e moltiplicare per il numeratore, per ogni frazione,
facendo attenzione ai segni!!!
(10 : 5) x 3 = 6
Es.
(10 : 2) x (- 1) = 5
6 - 5
--------------------------- = 1/10
10
un decimo
Moltiplicazione
Moltiplicare il numeratore per il numeratore ed il denominatore per il denominatore
Es. 3/5 x 3 x 1 = 3
5 x 2 = 10
Divisione
La divisione tra frazioni equivale ad eseguire una moltiplicazione con la seconda frazione al rovescio
Es. 3/5 :
3/5 x 2/1
3 x 2 al numeratore
5 x 1 al denominatore
Elevamento a potenza
sufficiente elevare a potenza numeratore e denominatore
Es. (3/5)2
32/52
9/25
GEOMETRIA
4.1 ANGOLI
Langolo una regione del piano determinata dallintersezione tra 2 semirette
4.1.1
ACUTO =
RETTO =
OTTUSO =
PIATTO =
GIRO =
0 - 90
90
(si indica graficamente con un quadratino)
90 - 180
180
360
CONVESSO =
CONCAVO =
fino a 180
180 - 360
4.1.2
COMPLEMENTARI =
SUPPLEMENTARI =
RICORDA:
= angolo al centro
= angolo interno
= angolo esterno
1 = 60 secondi
25 12 35
a. Addizione
Es.
35 39 37 + 7 40 32
10
b. Sottrazione
Es.:
7 14 26 4 30 37
11
OK
(32 x 7) + 2 = 226
NO!!! (32 + 2) x 7 = 238
Prima moltiplichiamo per 7, solo dopo aggiungiamo +2
d. Divisione
Es.
44 35 24 6
4.3 POLIGONI
I poligoni sono figure geometriche formate da vertici, segmenti denominati lati ed angoli (il termine
poligono letteralmente significa pi angoli in greco
4.3.1
-
CLASSIFICAZIONE
CONCAVI: sono quei poligoni che hanno al loro interno almeno un angolo concavo (maggiore di
180) - N.B. ne basta 1!!
CONVESSI: tutti gli angoli sono convessi (minori di 180). I poligoni convessi si dividono in:
o irregolari:
lati ed angoli sono diversi
o regolari:
Lati ed angoli uguali
hanno angoli centrali, interni ed esterni (vedi sopra quando si parla di
angoli)
12
I poligoni convessi prendono il nome dal numero di angoli che possiedono (es. triangolo = 3 angoli ;
pentagono = 5 angoli ; esagono = 6 angoli ecc..)
4.3.2
Sapendo il numero di lati del poligono (n), possiamo ricavare le seguenti propriet:
-
4.3.3
n3
n2
n x (n 3) : 2
Essendo poligoni convessi, questi poligoni godono delle propriet appena dette, ma in pi sono anche
poligoni regolari, per cui hanno
o Lati ed angoli uguali
o Angoli centrali (nella figura
la formula per calcolare langolo centrale
360 : numero di lati
o Angoli interni ed esterni langolo interno nella figura ed il corrispondente angolo
esterno nella figura sono supplementari + = 180
o Angolo interno ed angolo centrale supplementari + = 180
o La somma degli angoli interni di un poligono regolare (S) rispetta la seguente formula:
S = (n 2) x 180
dove n indica il numero di lati
Per esempio, nel pentagono
S = (5 2) x 180
3 x 180 = 540
S
4.3.4
PERIMETRO (2p) =
AREA (A) =
13
4.3.4.1 TRIANGOLI
Area del triangolo:
CLASSIFICAZIONE IN BASE A:
-
LATI:
o
o
o
EQUILATERO:
ISOSCELE:
SCALENO:
ANGOLI:
o ACUTANGOLO:
o OTTUSANGOLO:
o RETTANGOLO:
4.3.4.2 QUADRILATERI
Il quadrilatero si compone di 4 lati, come dice il nome, e 4 angoli
4.3.4.2.1
QUADRATO
14