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CHIMICA

DEI
PIGMENT
I
PIGMENTI BIANCHI
Calcite
Nomenclatura: CARBONATO DI CALCIO
Sinonimi: Bianco San Giovanni, Bianco d’uovo, Bianco di Firenze, Bianco di Colonia
Composizione chimica: Ca CO3
Origine: Inorganico Minerale naturale ottenuto per macinazione del minerale
(es. marmo di Carrara)o gusci di molluschi o d’uovo
Sintetico ottenuto per carbonatazione della calce

CaO + H2O = (CaOH)2 + CO2 = CaCO3 + H2O

Tecnica di utilizzo: usato in affresco e nelle preparazioni (d’Oltralpe) o pittura a tempera e a olio
nell’affresco. Attualmente non è più utilizzato come pigmento ma come inerte per dare corpo ad
alcuni coloranti organici sintetici (lacche)
Potere colorante: ottimo
Potere coprente: elevato
Resistenza ad alcali/acidi: alterazione a contatto con acidi
Tossicità non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione con altri pigmenti
Stabilità chimica: torna Ossido di Calcio ad alte temperature (ca. 800-900°C);inalterabile
dagli agenti atmosferici
Lightfastness: stabile
Calcite
Gesso
Nomenclatura: SOLFATO DI CALCIO BIIDRATO
Sinonimi: Gesso da Doratori, Gypsum, Terra Alba
Composizione chimica: CaSO4-2H20
Origine: inorganico minerale naturale o di sintesi
Tecnica di utilizzo: in forma semiidrata come «gesso da presa» per calchi ; come gesso
comune per preparazioni di tavole e tele, miscelato a colle animali e talvolta anche a olio
Potere coprente: basso
Resistenza ad alcali/acidi: elevata
Tossicità non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione con altri pigmenti
Stabilità chimica: solubile al 0,2% in acqua; solubile in sali di ammonio e carbonati alcalini;
disidratazione a ca. 200°C; in forma idrata reattiva se sottoposto a +90°C; a ca. 500°C
insolubile in H2O («gesso morto»)
Lightfastness: stabile

Solfato di calcio biidrato; cristalli semi-trasparenti


Gesso
EFFETTO DELL'UMIDITA ’
L’umidità in sè non costituisce
un danno, ma accelera i
meccanismi di degrado da parte di
altri agenti: favorisce lo sviluppo
di microorganismi e veicola sali
che danno fenomeni di
efflorescenza

Reazioni con O2, gas inquinanti (SO2, SO3ed H2S):

 H2S degrada pigmenti a base di Pb, Ag e altri metalli con cui forma solfuri di colore
nero;
 L’acido solforico delle piogge acide reagisce con il calcare delle pietre trasformandolo
in gesso (solubile):

H2SO4 + CaCO3 = CaSO4 + CO2 + H2O


Bianco di Piombo
Nomenclatura: CARBONATO BASICO DI PIOMBO
Sinonimi: Biacca, Cerussa, Bianco Argento, Lead White
Composizione chimica: 2PbCO3.Pb(OH)
Origine: inorganico minerale naturale o di sintesi proveniente da depositi di minerali contenenti
piombo ossidato o sintetizzato per esposizione del piombo metallico ai vapori d’aceto e
successive idrolisi e carbonatazione
Tecnica di utilizzo: usato in tutte le tecniche, in particolare nella tempera ad uovo e olio su
tavola (mescolato con olio di lino per ottenere le proprietà siccative di cui è carente)
Potere colorante: ottimo
Potere coprente: ottimo con granulometria fine e indice di rifrazione pari a 1,95-2,10, potere
coprente di 2,6-4,0 m2/kg
Resistenza ad alcali/acidi: alterazione a contatto con acidi e solfuri
Tossicità tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione con altri pigmenti se usato ad olio; in pittura
murale tende a scurire in presenza di pigmenti a base zolfo
Stabilità chimica: sensibile ad umidità e acido solfidrico dell’aria; si trasforma in ossido di
piombo marrone in pitture murali con leganti magri; generalmente solubile in acidi
(efflorescenza); si converte in monossido di Pb (Massicot) con calore moderato, poi in Litargirio e
Minio (+T)
Lightfastness: stabile
Bianco di Piombo

ELEVATA
TOSSICITA’
Aiutante di Giotto, particolare, Assisi

Alterazione della biacca a PbO2;


esempio di scurimento per attacco H2S.
L’ esempio fa comprendere l’instabilità del
Bianco di Piombo se usato in affresco

Cimabue, Crocifissione, transetto della Basilica Superiore 1277-1280, Assisi


Bianco di Piombo

F. W. Benson, Estate, 1909, olio su tela, Rodhe Island


School of Design, Providence, IR (in alto)

F. Hayez, Meditazione sulla storia d’Italia, 1850, olio su


tela, collezione privata (a destra)
Bianco fisso -Barite
Nomenclatura: SOLFATO DI BARIO
Composizione chimica: BaSO4
Origine: inorganico minerale naturale (Barite) e per sintesi
Tecnica di utilizzo: uso in acquerello, poi sostituito con B. Zinco
Potere colorante: tonalità del grigio se usato con olio
Potere coprente: scarso potere coprente e scarsa opacità
Resistenza ad alcali/acidi: alterazione a contatto con acidi e solfuri
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile
Esempio d’uso di tavolette di Solfato di Bario, scelto come riferimento per le tecniche di analisi in fluorescenza UV
(caratterizzazione di materiali di origine organica e valutazione della distribuzione su strato pittorico)
Esempio d’uso di tavolette di Solfato di Bario, scelto come riferimento per le tecniche di analisi in fluorescenza UV
(caratterizzazione di materiali di origine organica e valutazione della distribuzione su strato pittorico)
Bianco di Zinco
Nomenclatura: OSSIDO DI ZINCO
Sinonimi: Bianco Cinese, Bianco assoluto, Zinco francese, Bianco neve, Lana dei filosofi, Bianco
Permanente
Composizione chimica: ZnO
Origine: inorganico di sintesi; il minerale Zincite contiene manganese quindi in forma naturale
non è usato; preparato per arrostimento poi purificato con distillazione frazionata
Tecnica di utilizzo: antifungino; uso in acquerello e per pareti interne
Potere colorante: se riscaldato è giallastro, torna bianco per raffreddamento
Potere coprente: buon potere coprente
Resistenza ad alcali/acidi: generalmente stabile
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile
Bianco di Zinco

Piero della Francesca, Leggenda della Vera Croce, Arezzo: esempio di fluorescenza data dal
rilevamento di ZnO, usato anche per ritocchi pittorici
BIANCO DI TITANIO

Nomenclatura: BIOSSIDO di TITANIO


Sinonimi: Titanox, Titanium white
Composizione chimica: TiO2
Origine: inorganico minerale e artificiale, presente in natura in tre forme (rutilo, anatasio,
brookite); prodotto di sintesi dal 1920, per trattamento con carbonato di potassio e acido
fluoridrico e precipitazione con ammoniaca. Poi carbonato e ridotto in polvere; riscaldamento
del rutilo a 900°C con cloro (tetracloruro di Titanio) poi riscaldato a 1200°C fino ad ottenere la
forma del biossido
Tecnica di utilizzo: compatibile con ogni tecnica; non avendo proprietà siccative proprie è
necessario addizionare sostanze con tale proprietà
Potere colorante: ottimo; ha sostituito la maggior parte dei pigmenti bianchi
Potere coprente: ottimo potere coprente
Resistenza ad alcali/acidi: generalmente stabile
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile
BIANCO DI TITANIO

G. Boldini, Ritratto di Lady Colin Campbell, 1897, olio su tela, National Portrait Gallery, London
LITOPONE
Nomenclatura: miscela di solfuro di Zinco e solfato di Bario
Sinonimi: Lithopone
Composizione chimica: ZnS+BaSO4
Origine: artificiale ottenuto per coprecipitazione da Zinco solfato e solfuro di Bario
Tecnica di utilizzo: non usato in pittura artistica, ma in pittura edilizia o come carica nelle
preparazioni di tele moderne o icone. In uso anche per ritocchi pittorici
Potere colorante: bianco
Potere coprente: con maggiore potere coprente rispetto al B. di Zinco
Resistenza ad alcali/acidi: generalmente stabile, eccetto ad acidi
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica eLightfastness: stabile
Le indagini sui pigmenti hanno rilevato:

 Biacca (bianchi)
 Cinabro (rossi)
 Lapis e Azzurrite (blu)
 Giallo Pb-Sn+Azzurrite
 Smaltino+Ocra gialla verdi

 B. di Zn e Litopone (ritocchi della


metà ‘800)
 B. di Ti (ritocchi dalla prima metà del
‘900)

G. Vasari, L’ Adorazione dei Magi, 1566-1567, olio su tavola, Bosco Marengo Santa Croce (Alessandria)
G. Vasari, L’ Adorazione dei Magi, 1566-1567, olio su tavola, Bosco Marengo Santa Croce (Alessandria);
particolare del bue e l’asinello. Immagine a destra in riflettografia IR scanner
G. Vasari, L’ Adorazione dei Magi, 1566-1567, olio su tavola, Bosco Marengo Santa Croce (Alessandria);
particolare del bue e l’asinello. Osservazione a luce radente, che sottolinea crettature estese sull’intera
superficie pittorica
G. Vasari, L’ Adorazione dei Magi, 1566-1567, olio su tavola, Bosco Marengo Santa Croce (Alessandria);
particolare del bue e l’asinello. Osservazione a UV ( a sinistra) e a falso colore (a destra)
BIANCO FISSO
Nomenclatura: FOSFATO TRICALCICO
Sinonimi: Bone white, Bone ash
Composizione chimica: Ca3 (PO4)2
Origine: naturale ottenuto per calcinazione delle ossa
Tecnica di utilizzo: anticamente usato come base per disegni su carta e pergamena
Potere colorante: bianco
Potere coprente: discreto
Resistenza ad alcali/acidi: generalmente stabile, eccetto ad acidi
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile

CALCINAZIONE in fase

• Incinerazione
• Calcinazione
• Lisciviazione del sale solubile
• Evaporazione
• Dissoluzione
ALLUMINIO IDRATO
Nomenclatura: OSSIDO DI ALLUMINIO IDRATO
Sinonimi: Trasparent white
Composizione chimica: Al2O3 nH2O
Origine: minerale artificiale
Tecnica di utilizzo: polvere da supporto
per la preparazione di lacche o additivo per pigmenti (conferisce trasparenza)
Potere coprente: scarso
Resistenza ad alcali/acidi: generalmente stabile
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile
BIANCO DI ANTIMONIO
Nomenclatura: OSSIDO DI ANTIMONIO E SOLFATO DI BARIO
Sinonimi: Antimony white, Timonox
Composizione chimica: Al2O3 nH2O
Origine: minerale artificiale
Tecnica di utilizzo: poco usato come pigmento poiché tende a ingiallire
Comunque raramente in uso in tempere e olio.
Potere coprente: scarso
Resistenza ad alcali/acidi: sensibile a H2S
Tossicità: generalmente tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile eccetto a H2S

Ottenuto per
arrostimento
della stibnite
(solfuro di Sb)
BOLO BIANCO
Nomenclatura: SILICATO DI ALLUMINIO IDRATO
Sinonimi: China Clay, Caolino
Composizione chimica: Al2O3. 2SiO2. 2H2O
Origine: minerale di sintesi
Tecnica di utilizzo: come additivo per pigmenti e per diminuire
il potere coprente in preparazioni per doratura.
Diffuso l’impiego in ceramica
Potere coprente: scarso
Resistenza ad alcali/acidi: sensibile a H2S
Tossicità: generalmente poco tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile eccetto a H2S
FARINA FOSSILE
Nomenclatura: BIOSSIDO DI SILICIO IDRATO opalescente
Sinonimi: Diatomite, Celite, Diatomaceous Earth
Composizione chimica: SiO2. nH2O
Origine: minerale di sintesi
Tecnica di utilizzo: agente filtrante in polvere per purificare oli e cere; carica inerte per altri
pigmenti o supporto per preparazioni di lacche
Potere coprente: discreto
Resistenza ad alcali/acidi: sensibile a H2S
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile eccetto a H2S

TALCO
Nomenclatura: SILICATO IDRATO DI MAGNESIO
Sinonimi: Soapstone, Steatite
Composizione chimica: CaSO4. 2H2O
Origine: naturale sintetica
Tecnica di utilizzo: come additivo per pigmenti e per diminuire il potere coprente in preparazioni
per doratura. Diffuso l’impiego in ceramica
Resistenza ad alcali/acidi: sensibile a H2S
Tossicità: non tossico
QUARZO
Nomenclatura: BIOSSIDO DI SILICIO CRISTALLINO
Sinonimi: Silice, Quarz
Composizione chimica: SiO2
Origine: minerale di sintesi
Tecnica di utilizzo: non usato come pigmento; i cristali sono presenti sottoforma di impurezze in
molti pigmenti minerali (es. Terre e Ocre); viene addizionato ai pigmenti per aumentare la
trasparenza senza modificare il colore; costituente fondamentale di intonaci
Potere coprente: scarso
Resistenza ad alcali/acidi: sensibile a H2S
Tossicità: non tossico
Interazione con altri pigmenti nessuna interazione
Stabilità chimica e Lightfastness: stabile eccetto a H2S

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