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APPUNTI SCIENZE MOTORIE

Movimento unione di: 1 muscolo (esecutore movimento), 2 scheletro (appoggio muscoli), 3 sistema
nervoso (origine dei comandi)

Movimento: sistema muscolare

• Movimento generato dalla contrazione muscolare che sviluppa una forza che consente ai capi articolari di
avvicinarsi

• Il muscolo è l’esecutore del movimento e le ossa costituiscono la loggia e il supporto dei muscoli

• Tendini = collegamento muscolo - osso

• Legamenti = mantiene congiunti due segmenti ossei

3 tipologie di muscolo:

- LISCIO: muscolo involontario (al microscopio appare liscio) a contrazione lenta le sue fibre sono:

1) LENTE: massima espressione nei lavori di resistenza, al microscopio hanno una colorazione rossa = FIBRE
ROSSE

2) VELOCI: rispondono più velocemente agli stimoli, al microscopio hanno una colorazione biancastra =
FIBRE BIANCHE

-STRIATO: al microscopio presenta bande alterne, muscolo volontario

-SCHELETRICO: fa muovere le ossa

Proprietà del muscolo

1. Contrattilità: capacità di accorciamento

2. Estensibilità: capacità di allungamento con forze esterne

3. Elasticità: capacità di ritornare alla lunghezza originale quando cessa l’azione

4. Eccitabilità: capacità di reagire allo stimolo nervoso

-Muscolo costituito da fasci di fibre le cui cellule sono formate da actina e miosina

-Il crampo muscolare si verifica quando la testa della miosina resta incastrata nell’actina

-Placca motrice/placca motoria —> punto del muscolo in cui arriva il nervo che fornisce lo stimolo

-I muscoli prendono il nome dalla loro forma

-Il muscolo ha sempre un’origine (la parte dove inizia) e un’inserzione (dove finisce)es: bicipiteorigine
spalla/inserzione gomito

I muscoli si nominano partendo dal capo:

• prossimale —> parte più vicino al capo

• Mediale

• Distale —> porzione più lontana dal capo

I muscoli si suddividono in:


1. AGONISTI: responsabili principali del movimento

2. ANTAGONISTI: si oppongono al movimento

-Il movimento non è mai definito da un singolo muscolo.

ATP = adenosin trifosfato —> fornisce energia

Tipi di contrazione muscolare:

1. Contrazione concentrica (quella che esprime più forza): il muscolo si accorcia durante il lavoro (quando
piego il braccio il bicipite si accorcia)

2. Contrazione eccentrica: il muscolo si allunga durante il lavoro (nello squat jump quando scendo il bicipite
femorale si allunga per frenare e controllare il movimento)

3. Concentrazione isometrica: i muscoli non si accorciano né si allungano per sviluppare forza (plank)

Reclutamento: meccanismo che regola il numero di unità motorie che intervengono per sviluppare
tensione, un nervo per ogni unità motoria, avviene secondo la legge del tutto o nulla infatti si attiva tutta
L’Unità motoria oppure tutto a riposo

• RECLUTAMENTO SPAZIALE: prima si reclutano le fibre lente e poi quelle veloci questa regola cambia
quando si esegue un esercizio di velocità, quindi vengono reclutate prima quelle veloci e poi quelle lente

• RECLUTAMENTO TEMPORALE: il muscolo si attiva in risposta di un impulso nervoso, si rilascia la termine


dell’impulso stesso, e quando arriva il secondo impulso possiamo avere situazioni diverse:

- contrazione tetanica = impulsi nervosi molto ravvicinati il muscolo non si rilascia provoca un crampo

-andamento ondulatorio = due impulsi vicini, i due moti si sommano

3 TIPOLOGIE DI MECCANISMI ENERGETICI: per produrre le molecole di ATP —> nei primi secondi di
esercizio vengono utilizzate le molecole di ATP già presenti

AEROBICO:

esercizio prolungato durante il quale si recupera energia dai nostri substrati energetici (prima si utilizzano
zuccheri poi grassi poi proteine) ossidano con l’ossigeno producendo 36 molecole di ATP + 2 CO2 + H2O

Tipologia di allenamento aerobico: corsa

• frequenza cardiaca bassa e prolungata brucio solo gli zuccheri

• Il consumo lipidico rispetta dei canoni: i grassi vengono consumati quando la frequenza cardiaca è fra il
65% - 75% della frequenza cardiaca massima —> calcolo frequenza: 220-età = frequenza cardiaca massima
teorica poi ne calcolo il 70%

ANEROBICO ALATTACIDO:

• subentra negli esercizi molto brevi (sollevamenti pesi – powerlifting) per meccanismi biochimici non
produce acido lattico

• Utilizza ATP pronto nel muscolo

• substrato utilizzato: fosfocreatina: tipo di molecola situata all’interno della miofibrilla che attraverso
reazioni produce molecole di ATP, se il valore di fosfocreatina é troppo elevato il muscolo è in fase di
deterioramento
ANAEROBICO LATTACIDO:

• Si ha con un lavoro breve (1- 3minuti) ma intenso: 800 m, progressione al corpo libero, basket

• Non è presente la molecola di ossigeno

• Utilizza il substrato di glicogeno e glucosio

• Al termine della glicolisi abbiamo 4ATP + 2 acido lattico

Lattato (acido lattico):

• prodotto di scarto della glicolisi che acidifica l’ambiente muscolare quindi può dare alcuni problemi

• la produzione di lattato dipende dall’intensità oltre che la durata

• quando il livello di lattato circolante supera la capacità di smaltimento dell’organismo subentra la fatica
muscolare e il dolore perché l’actina e la miosina non lavorano più bene.

• l’organismo può riutilizzare il lattato per produrre nuova energia.

• milli moli di acido lattico per ogni L di sangue: quantità di acido lattico presente nel sangue

• Se produco più di 4 milli moli si accumula quindi il nostro organismo non è più in grado di smaltirlo e
riutilizzarlo, quindi si inizia a sentire la fatica e la performance sportiva ne risente

• SISTEMI TAMPONE per recuperare e riportare l’ambiente basico:

1. vasche di ghiaccio—> antidolorifico

2. Bagni con i sali o bicarbonato

Sistema nervoso:

1. Sistema nervoso Centrale: cervello

2. Sistema nervoso Periferico: nervi —> placca motrice/motoria: costituita da un nervo più fibre muscolari

Il nervo attiva i propriocettori che sono situati nelle fibre: forniscono informazioni riguardanti la propria
posizione e il movimento che si sta compiendo la conseguenza è che si hanno delle informazioni costanti

I propriocettori si distinguono in:

1) FUSO NEURO MUSCOLARE:

• sono situati all’interno dei muscoli scheletrici in parallelo alle fibre muscolari

• fornisce informazioni relative al grado di velocità e allungamento del muscolo

• interviene nei molleggi, slanci e vari tipi di allungamento

2) ORGANI TENDINEI DI GOLGI

• forniscono informazioni relative alla posizione assunta e variazione di posizione

• situati nel punto di contatto tra tendini e muscoli

3) APPARATO VESTIBOLARE

• è situato nell’orecchio interno

• fornisce informazioni sul mantenimento dell’equilibrio

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