A quindici anni acquisì presto una vasta rinomanza come predicatore e nel 1690 raccolse il meglio delle poesie scritte nei decenni precedenti nelle "scintille poetiche" che il pubblicò sotto lo pseudonimo di Paolo Brinacio. Nello stesso anno diede alle stampe anche una sua raccolta di poesie latine. Lubrano fu un seguace di Marino e fece dell'antologia lo strumento privilegiato per esprimere un tema fondamentale del barocco ovvero la consapevolezza e l'instabilità del reale ed è inevitabile. Morì a Napoli nel 1693.
Melini - «O lume vostro, O in Italia felice Liguria!» acrostici, senhal, fatti e misfatti di Luchino Visconti e Isabella Fieschi nascosti nei madrigali musicali del Trecento