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La fine del medioevo segna la fine di un periodo buio caratterizzato non solo da carestie ma
anche dalla pestilenza del 1348.
Abbiamo quindi la fine del medioevo e l’inizio di due nuovi periodi storici chiamati
Rinascimento e Umanesimo che vanno dal 1450 al 1530 circa.
L’Umanesimo mette al centro l’uomo che si dedica alle humane litterae -studia humanitatis
ovvero l’educazione dell’uomo di tipo letterario e filosofico.
La parola Umanesimo risale all’800 del pedagogista tedesco Niethammer che la usò, nella
forma tedesca humanismus, per valorizzare l'importanza degli studi classici contrapposti a
quelli scientifici nell'istruzione secondaria. Nel corso del Novecento i termini U. e umanisti
si sono poi ampiamente diffusi in ambito storiografico per designare la civiltà del sec. XV, in
stretta connessione con il termine -» Rinascimento
L’Umanesimo va dalla nascita e l’affermazione di autori come Petrarca e Boccaccio fino
alla metà del 400.
Queste due correnti vennero favorite anche dal clima storico che vi era in quel periodo:
Scoperte geografiche: portoghesi circumnavigavano l’Africa allargando la visione del
mondo
Scoperte astronomiche con Galileo Galilei
1443 cade l’Impero Bizantino con la lega anti turca spinta da papa Pio V. Scappano
da Bisanzio gli intellettuali greci (i dotti bizantini) che insegnarono il greco ad autori
quali Petrarca e Boccaccio.
Con la riscoperta della cultura classica quindi abbiamo quindi la ricerca dei valori
senza un fine religioso con presupposti differenti
Il classicismo porta alche a una riscoperta dell’arte (domus di Nerone)
1450 c’è l’invenzione della stampa (Gutemberg)
Nascita degli stati nazionali come Italia Francia e Spagna. L’Italia era la più
sviluppata culturalmente e anche economicamente.