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Renè Descartes nasce il 31 marzo del 1596 nella Turaine (Francia) e viene educato nel
collegio dei gesuiti la Fleche.
Cartesio nel "Discorso sul metodo" sottoporrà gli studi condotti in questo periodo a un
processo di critica giudicando insufficienti per fornire un orientamento sicura l'indagine,
quindi un orientamento razionale.
È proprio la ricerca di un tale orientamento che Cartesio dedicherà tutti i suoi sforzi.
Cartesio alla prima intuizione del suo metodo nel 1619 e la prima opera cui essa trova
espressione sono le "Regole per dirigere l'ingegno" composte tra il 1619 e il 1630 in questo
periodo si svolge la guerra dei trent'anni a cui Cartesio partecipava ma successivamente
cominciò a viaggiare a suo piacimento per tutta l'Europa dedicandosi agli studi di
matematica e fisica. Nel 1628 si stabilisce in Olanda, qui comincia a comporre il trattato
sulla metafisica e fisica chiamato il "Trattato sul mondo" oppure il "Trattato della luce" però
la condanna di Galilei lo induce ad abbandonare l'idea di pubblicare l'opera in quanto in
questa opera sostiene la dottrina copernicana. Sceglie peró di divulgare almeno alcuni dei
risultati raggiunti articolandoli in tre saggi sulla Diottrica sulle Meteore e sulla Geometria:
queste tre opere hanno una prefazione intitolata "Discorso sul metodo".
Il metodo per Cartesio deve essere un criterio di orientamento unico e semplice che serve
all'uomo in ogni campo teorico e pratico e che abbia come fine il vantaggio dell'uomo nel
mondo. Per metodo si intende un procedimento ordinato di indagine che si concretizza in
una serie di regole per evitare l'errore e a raggiungere risultati validi.
Per Cartesio le scienze matematiche sono già in possesso del metodo in quanto hanno
un'applicazione universale che autorizzano l'applicazione a tutti i domini del sapere umano.
Cartesio deve dunque formulare le regole del metodo per il mondo tenendo conto dei
procedimenti matematici.