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Il legno è stato uno dei primi materiali da costruzione grazie alle sue numerose caratteristiche come

la facilità di lavorazione, la leggerezza, l’impiego all’interno di strutture sollecitate, in quanto è un


materiale che possiamo considerare tra i migliori per quanto riguarda soprattutto l’aspetto dei
terremoti, perché come sappiamo il legno è ricco di fibre che quindi in caso di oscillamenti lo
portano a flettersi, ma non a spezzarsi (vi è quindi un impiego di questo materiale per la
realizzazione di case antisismiche, soprattutto in Giappone e tutt’ora nei vari paesi del Nord Italia
colpiti da terremoti). Oltre a questo , sappiamo che il legno è un materiale da utilizzare nel campo
della bioedilizia, perché è naturale, la sua produzione presenta un numero molto basso di consumo
energetico e non ha una produzione con delle fasi che portano ad un inquinamento ambientale; è
inoltre riutilizzabile.

Abbiamo vari impieghi del legno:

 Legno da ardere;
 Legno da stucchi;
 Legno per la produzione di carta;
 Legno da costruzione;
 Legno da lavoro.

Per quanto riguarda gli ultimi due aspetti, sono quelli che riguardano, perché come noi sappiamo il
legno è molto utilizzato nel campo dell'’edilizia. Il legno impiegato nelle costruzioni si ricava dalla
parte interna dei grossi fusti degli alberi. I fusti si formano per accumulo di anelli, che indicano
quanti anni ha l’albero (un anello = 1 anno di vita). Naturalmente sulla crescita della pianta
influiscono numerosi fattori: il tipo di terreno, il tipo di clima, la zona. Il legno è formato da varie
parti:

1. Zona corticale che comprende corteccia, libro e cambio.


 La corteccia è la parte che viene a contatto con l’ambiente, insetti, ecc.
 Il libro è un sottile strato dove penetra la linfa;
 Il cambio è un altro sottile strato formato da cellule.
2. Zona interna comprende alburno, durame e midollo

Ci sono due tipi di legno:


 Legno massello, vale a dire qualsiasi sezione di legno ricavato dalla lavorazione di un tronco
d’albero;
 Legno lamellare, prodotto da un procedimento industriale, tavole di legno incollate tra di
loro per ottenere elementi strutturali

Il legno lamellare viene utilizzato soprattutto per la realizzazione di coperture, in quanto donano un
bellissimo aspetto e hanno una grande resistenza se vengono trattati nel tempo con alcuni
impregnanti.

Questo è un esempio di copertura in lamellare con dei pilastri in lamellare su cui poggia una trave a
scomparsa nella muratura, dove su di essa vanno ad incastro dei puntoni e al di sopra vengono poste
delle perline (piccole tavole di circa 1cm di spessore) su cui verrà posto un qualsiasi tipo di tegola.
Per la realizzazione di qualsiasi struttura, occorrono dei collegamenti tra i vari elementi strutturali.
Per il legno ci sono i metodi della carpenteria che utilizza gli incastri, oppure si impiegano chiodi ,
viti e bulloni per elementi inflessi; caviglie e anelli per elementi compressi; piastre per sollecitazioni
di taglio.

Dopo aver parlato del lamellare, vedremo le varie tipologie di legno in commercializzazione per
l’utilizzo poi in edilizia. Le più comuni sono:

 Trave:elemento segato a spigolo vivo a facce parallele;


 Morale:elemento squadrato di lunghezza 4m, con sezione da 5x5 a 8x8cm
 Mezzo morale: di 4 m;
 Listello: elemento da 2 a 4 m, sezione quadrata o rettangolare, 1x2 o 4x4;
 Tavola normale: lunghezza di 4m, larghezza uguale o maggiore a 16cm

I vari impieghi del legno in edilizia vanno da opere strutturali a opere di finitura, e sono:

 Strutture portanti: telai per edifici di civile abitazione, travi per solai, tettoie, serre;
 Opere di carpenteria: ponteggi, casseforme per il cemento armato, puntellatura;
 Opere di arredo: pavimentazioni, mobili, scale

.
Oltre ai vari impieghi e i vari tipi di legname, un'altra cosa fondamentale sono le proprie
caratteristiche:

 Sicurezza in quanto resiste a flessione, una resistenza al fuoco se si fa utilizzo di speciali


impregnanti che gli danno le giuste protezioni;
 Benessere, in quanto deve garantire le condizioni di benessere collegate alla temperatura
(caldo e freddo);
 Aspetto, in quanto il legno sfrutta molto questa caratteristica, perché si cerca sempre di
renderlo perfetto nelle sue finiture e si cerca sempre di lavorarlo e di mantenere la sua
naturalezza, per renderlo bello agli occhi di coloro che lo guardano.

Oltre a tutto ciò, il legno viene comunemente impiegato come materiale di ingegneria nel settore
delle costruzioni e dell'arredamento. Con la sua vasta gamma di proprietà fisiche e meccaniche, il
legno può essere scelto da diverse specie di alberi in base alle specifiche esigenze applicative. La
forza del legno è influenzata da fattori, come ad esempio i tipi di carico, la direzione e la durata del
carico, il contenuto di umidità e la temperatura. Le norme, come ad esempio la ASTM D143,
comprendono i metodi di prova per determinare le proprietà meccaniche tra cui la resistenza alla
flessione, la resistenza alla trazione e la resistenza al taglio del legno. Ciò permette agli ingegneri di
confrontare le proprietà delle varie specie prima di scegliere quella che meglio si adatta alle
esigenze di progettazione. Le varie prove che vengono effettuate sono:

MICROCAROTAGGIO E PROVA A COMPRESSIONE DIRETTA DI CAMPIONE


CILINDRICO

Si tratta di un prelievo di piccole carote da elementi strutturali in legno, tramite succhiello di


Pressler, ossia sonda incrementale azionabile a mano, con trivella a doppio filetto in acciaio ad alta
resistenza e prova a compressione diretta in laboratorio di campione cilindrico

PROVA RESISTOGRAFICA CON RESISTOGRAPH

Prova non distruttiva per individuare le variazioni di densità interne al legno, lungo un percorso
preso in esame.
TERMOGRAFIA ALL’INFRAROSSO

Rilevamento di immagini termiche, mediante strumentazione portatile tipo longwave

ANALISI IGROMETRICA

Verifica della presenza di anomalie igrometriche superficiali su travi in legno, che portano poi alla
presenza di umidità e al marcire del legno.

ISPEZIONE VISIVA

Osservazione diretta delle parti accessibili dell’elemento per l’identificazione e la localizzazione


delle zone critiche e dello stato di degrado, mettendo in evidenza difetti e alterazioni (nodi,
fessurazioni, deviazione della fibratura, lesioni e smussi, ecc.)

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