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IL LEGNO
CARATTERISTICHE, IMPIEGHI E POTENZIALITA DEL LEGNO IN ARCHITETTURA A cura di Silvia Nasto
Argomenti:
1. 2. 3. 4. 5. Caratteristiche generali Caratteristiche fisico-meccaniche Criteri di classificazione Principali tipi di prodotti Le innovazioni nelle costruzioni in legno
Obiettivi: Acquisire le nozioni di base per il corretto uso del legno come materiale strutturale e di rifinitura degli spazi abitativi Conoscere le tecniche di produzione dei vari tipi di legno dal massello ai ricomposti
1. Caratteristiche generali
Struttura del tronco
Corteccia : formata da ritidoma e libro
Il ritidoma lo strato di protezione pi esterno di un tronco.
Il libro serve allalbero come sistema di trasporto per lacqua e le sostanze nutritive.
Il legno si forma nelle stagioni in maniera non uniforme. La prevalente crescita in una stagione o in unaltra conferisce caratteristiche di resistenza diversa ai vari legnami (prevalenza di fibre tenere e vasi o di fibre dure con scarsit di vasi) Struttura del Legno: Porosa non omogenea e anisotropa(in riferimento alle direzioni della fibratura) composto infatti dalla sostanza della membrana cellulare e dalle cavit cellulari. La struttura di queste cellule, la loro disposizione, i canali resinosi (in alcuni tipi di legni) determinano le caratteristiche fisico meccaniche dei vari tipi di legno
1. Caratteristiche generali
Conifere Latifoglie
2. Caratteristiche fisico-meccaniche
Caratteristiche Fisiche
Densit: (massa volumica m/V Kg/mc) rapporto tra la massa legnosa e il volume. La densit condiziona tutte le altre caratteristiche fisico meccaniche. E in funzione del rapporto tra vuoti e pieni quindi della porosit che ha nel legno una variabilit tra 0,1g/cmc (balsa) a 1,2 g/cmc (guaiaco). Umidit: peso in percentuale di acqua sul peso anidro. Dipende dallumidit relativa dellaria, le variazioni possono causare ritiro o rigonfiamento. Peso specifico: E in funzione della densit e del grado di umidit del legno. Fissato il grado di umidit del 15% I il peso specifico delle varie essenze pu variare tra 350 e 1100 kg/mc. Conducibilit termica ed elettrica: molto bassa rispetto ad altri materiali; per le su caratteristiche fisiche un buon isolante. Comportamento al fuoco: per le sezioni superiori ad una certa misura il legno ha un comportamento prevedibile rispetto allacciaio.
Caratteristiche Meccaniche
Il comportamento meccanico in funzione del tipo di essenza (diverse nelle latifoglie e nelle conifere), del grado di stagionatura, della direzione del carico e della presenza di difetti (nodi ,cipollature e disposizione degli anelli). Il legno si comporta in modo anisotropo (risponde diversamente alle sollecitazioni normali alle fibre o parallele ad esse). E un materiale elastico Generalmente i legni pi compatti sono pi resistenti Maggiore il peso specifico maggiore la resistenza meccanica Maggiore lumidit contenuta nel legno, minore la resistenza Tutte le essenze presentano valori di resistenza sia a compessione che a trazione maggiori per carichi esercitati second la direzione delle fibre
2. Caratteristiche fisico-meccaniche
Ritiro dimensionale
Lumidit anche in un legno stagionato che ha raggiunto un buon livello igroscopico, continua ad intervenire sulla stabilit del materiale attraverso il ritiro. Il legno tende a dilatarsi in funzione delle variazioni di umidit al suo interno il ritiro o la dilatazione avvengono in modo differenziato secondo le sezioni principali: tangenziale, radiale e longitudinale RITIRO MASSIMO - 10/12% - lungo nella sezione tangente agli anelli di accrescimento (sezione tangenziale) RITIRO MEDIO - 5/6% -l ungo la direzione dei raggi midollari (sezione radiale) RITIRO MINIMO - 0,1/0,2% - secondo lasse del tronco (sezione longitudinale) L inbarcamento uno degli inconvenienti pi seri che si possono lamentare nei legnami da costruzione
2. Caratteristiche fisico-meccaniche
Difetti
Fessure da ritiro (per la riduzione dellumidit) Nodi (rami rimasti inclusi) Cipollature (fessure anulari) Midollo non centrato Fibratura spiralata o torta ( causata dal vento) Fratture da vento (rotture parziali di fibre) Tasche di resina (cavit schiacciate tra due anelli)
Fessure da ritiro
Cipollature
Nodi
Linfluenza di eventuali nodi sul carico di rottura chiaramente evidenziata dalla figura (compressione assiale parallela alle fibre prova di carico di rottura su provini 2x2x3 cm, con umidit del 12%)
2. Caratteristiche fisico-meccaniche
Compressione perpendicolare alle fibre. In questo caso i valori del carico di rottura sono molto inferiori a quello assiale; in genere si riducono ad un quinto, con variazioni notevoli in relazione al tipo di legno. Compressione inclinata rispetto alle fibre. I valori del carico di rottura variano moltissimo in funzione dellangolo . La resistenza a flessione influenzata dallumidit e dai difetti del legname; bene scartare le travi con spaccature longitudinali e nodi posti nella zona tesa.
La resistenza a flessione pure influenzata dalla disposizione degli anelli rispetto alla direzione del carico
In sintesi
Dato che il legno un materiale naturale, le propriet fondamentali variano notevolmente, allo scopo di utilizzare il legno in modo efficiente come materiale strutturale affidabile, necessario classificarlo secondo resistenza E un materiale leggiero con elevato rapporto resistenza/peso proprio Le propriet di resistenza e rigidezza del legno sono fortemente dipendenti dallangolo tra carico e fibratura. Il legno resistente e rigido parallelamente alla fibratura, mentre facile a spaccarsi lungo la fibratura se messo in trazione perpendicolare ad essa. Le propriet di resistenza e rigidezza del legno variano al variare dellumidit: nella progettazione dei dettagli costruttivi necessario tenere conto del ritiro e del rigonfiamento Le prestazioni del legno in caso di incendio possono essere calcolate e pertanto assai idoneo per essere usato in grandi sezioni senza protezione.
3. Criteri di classificazione
Criteri di classificazione
Per permettere un dimensionamento sicuro ed affidabile degli elementi strutturali di legno devono essere dunque conosciute le caratteristiche del materiale con sufficiente attendibilit. La procedura di classificazione del legno massiccio per usi strutturali si prefigge di ottenere leffetto seguente: formazione di classi di resistenza con propriet differenziate e valori caratteristici affidabili; distribuzione dei valori delle propriet meccaniche pi ridotta allinterno delle singole classi di resistenza rispetto alla totalit del materiale (si definisce questo effetto come "omogeneizzazione" del materiale). Un primo strumento sono le nuove "regole di classificazione secondo la resistenza" italiane ovvero le UNI 11035:2003 (parte 1 &2) che hanno sostituito la vecchia UNI 8198. La parte 1 descrive la determinazione dei criteri di classificazione. La parte 2 regola i criteri di classificazione per le diverse classi di resistenza in modo diverso per 3 gruppi di specie legnose: Conifere 1" (Abete rosso, Abete bianco, Larice e alcune altre specie di Conifere) nelle tre S1, S2 e S3; "Conifere 2" (Douglasia) nelle due classi S1 e S2/S3; "Latifoglie" (Castagno, Quercia, Pioppo, Faggio, Ontano, Robinia, Frassino e Olmo) in ununica classe S. A secondo delle diverse classi di resistenza e delle diverse specie legnose vengono indicati i valori caratteristici. Le UNI 11035:2003 descrivono regole di classificazione secondo la resistenza pienamente conformi alla vecchia UNI-EN 518:1997 (a sua volta sostituita dalla UNI-EN 14081:2006). La classificazione secondo la resistenza una procedura individuale: cio in una data struttura, ciascun elemento ligneo portante deve essere classificato singolarmente. In dipendenza dallutilizzazione prevista, il materiale pu essere classificato prevalentemente secondo: la resistenza (resistenza e/o rigidezza); lapparenza estetica (criteri di classificazione specifici allestetica o alla conformazione della superficie); esigenze in relazione allutilizzazione prevista (fessurazione, stabilit dimensionale). La classificazione secondo la resistenza avviene principalmente secondo due metodi: 1 la classificazione visiva; 2 la classificazione meccanica.
La definizione legno massiccio strutturale indica i segati destinati a strutture portanti, ricavati dal legno tondo tramite taglio parallelo allasse del tronco ed eventuale piallatura, senza superfici incollate e senza giunti a pettine. I segati si distinguono in listelli, tavole (o lamelle), tavoloni e legname squadrato a seconda delle dimensioni e del rapporto tra altezza e spessore della sezione (ON DIN 4074- 1:2004).
Il giunto a pettine un giunto longitudinale tra due elementi di legno massiccio (le singole lamelle) sulle cui testate sono stati intagliati, denti aventi stesso profilo e stesso passo, che si incastrano tra loro senza gioco e uniti tramite incollaggio.
I pannelli di legno massiccio multistrato vengono utilizzati soprattutto per elementi a vista con funzione portante e di irrigidimento (tamponature a vista per lassorbimento dei carichi orizzontali, tetti a capriata semplice a vista, solai con trave inflessa a vista), in quanto il loro prezzo sensibilmente superiore ai materiali a base di legno alternativi. Grazie alle loro caratteristiche di resistenza e rigidezza simili a quelle dei segati, i pannelli di legno massiccio possono essere impiegati con funzione portante in collegamento con i prodotti di tipo lineare dei sistemi intelaiati.
Pannelli di legno (pino) compensato di tavole e 7 strati Vengono realizzati pannelli monostrato, nei quali, in caso di particolari esigenze riguardo allermeticit nei confronti del vento, allisolamento acustico, allaspetto, le giunture delle singole lamelle possono eseguite mediante incollaggio laterale delle lamelle stesse. In questo modo possibile ottenere una qualit elevata del compensato di tavole anche dal punto di vista estetico
I pannelli di compensato di tavole vengono prodotti fondamentalmente come merce grezza industriale con qualit non a vista. Per ottenere un pannello con superficie di qualit a vista, necessaria unadeguata lavorazione
I compensati di tavole possono essere utilizzati, se non diversamente specificato nelle relative omologazioni, come elementi costruttivi portanti, di irrigidimento o non portanti, dimensionati e realizzati secondo la norma DIN 1052:2004 oppure DIN V ENV 1995-1-1:1994, unitamente al documento di applicazione nazionale tedesco NAD.
In virt delle loro dimensioni, in modo particolare degli spessori, i pannelli di legno compensato di tavole possono essere impiegati per le costruzioni di tipo massiccio. La larghezza di questi pannelli consente, infatti, di realizzare elementi di altezza pari a quella di un piano di edificio e lo spessore garantisce la trasmissione dei carichi verticali e orizzontali sia nel piano del pannello che perpendicolarmente ad esso.
Fig 1 Montaggio di un elemento di parete Fig 2 Montaggio di di legno compensato di tavole Fig 3 Impiego del legno compensato di tavole nelledilizia residenziale in generale
Fig 1
Fig 2
Con questi pannelli non sono solo realizzabili pareti esterne ed interne di grandi dimensioni cos come elementi per coperture e solai, ma anche scale e balconi e ancora elementi portanti di tipo lineare come travi e pilastri.
Fig 3
I pannelli di legno compensato di tavole possono essere impiegati anche come impalcato di ponti sotto forma di lastra o collegati a travi di lamellare incollato a formare una soletta nervata.
Impiego di un pannello di legno compensato di tavole rinforzato da nervature di lamellare incollato nella costruzione di un ponte
Sezione a cassone
Pannello tamburato
I valori per il dimensionamento e per le verifiche della sicurezza strutturale presenti nelle singole omologazioni devono essere applicati con la dovuta cautela. Se si confrontano infatti le tensioni ammissibili dei diversi produttori, si pu osservare un ampio spettro di variabilit, dal quale si deduce che i produttori stessi impiegano per i loro prodotti legno delle pi differenti categorie di classificazione, un aspetto del quale non si trova traccia nellomologazione.
Piallaccio tranciato
Piallaccio sfogliato
Con il piallaccio vengono realizzati diversi materiali a base legno le cui propriet dipendono principalmente dallorientamento della fibratura nei diversi strati. Attualmente si distingue tra compensato, dove le fibre di due strati adiacenti sono orientate perpendicolarmente luna allaltra, e stratificato, dove lorientamento della fibra parallelo per tutti gli strati.
Negli stratificati si ottiene una resistenza simile al legno massiccio, mantenendo tuttavia buone propriet di ritiro e rigonfiamento e valori bassi di resistenza a trazione e a flessione trasversale perpendicolarmente alla fibra. Nel compensato il ritiro e il rigonfiamento vengono impediti dagli elementi la cui fibra orientata nella medesima direzione del ritiro ma si ha una perdita di resistenza nella direzione principale (stradi esterni) Utilizzati principalmente come elementi di chiusura si usano per solai, pareti coperture.
Lorientamento e la stratificazione dei trucioli di dimensioni relativamente piccole avvengono, prevalentemente in direzione parallela alla superficie del pannello, la cui sezione pu essere ottenuta variando la dimensione dei trucioli e/o la distribuzione della densit, multistrato o a separazione progressiva simmetrica. In pratica, lo strato interno costituito prevalentemente da trucioli pi grossi, gli strati esterni e quindi le superfici da trucioli pi fini. Limpiego principale dei pannelli piani pressati in edilizia costituito dal rivestimento di costruzioni leggere (sistemi intelaiati). I pannelli piani pressati svolgono da un lato una funzione di irrigidimento nella trasmissione di carichi orizzontali comportandosi come lastre, dallaltro una funzione di distribuzione del carico nella trasmissionedi carichi distribuiti perpendicolari al piano del pannello stesso.
Truciolatura
Formatura
Pannello ininterrotto
1. 2.
3.
4.
In una prima fase di lavorazione vengono sminuzzati i pezzi pi voluminosi. Il materiale grezzo cos ricavato viene ulteriormente sminuzzato, suddiviso in frazioni granulometriche e miscelato in maniera omogenea per la preparazione degli strati interni ed esterni (senza sottoporre i trucioli ad alcun trattamento chimico). Successivamente i trucioli vengono essiccati, vagliati e incollati .Unaltra variante rappresentata dai pannelli piani pressati con leganti inorganici come cemento e gesso. La fase successiva prevede la formazione dei trucioli incollati in superfici piane, con orientamento dei trucioli prevalentemente in direzione parallela alla superficie stessa. In seguito questo cosiddetto materasso di trucioli viene addensato (pressato). Le ultime fasi di lavorazione sono il raffreddamento, la rifilatura, la levigatura, la classificazione e il taglio.
Lo strato interno dellOSB presenta una massa volumica inferiore, soprattutto per ragioni tecniche di economicit.
Grazie alla struttura a tre strati disposti perpendicolarmente luno allaltro si ottiene un grado pi elevato di stabilit della forma nel piano del pannello connesso con una maggiore resistenza e rigidezza a taglio in caso di sollecitazione a lastra del pannello stesso. In tal modo si riducono drasticamente (o si eliminano) possibili rigonfiamenti e fenomeni di ritiro dovuti a variazioni di umidit. Lapplicazione principale dei pannelli OSB nelledilizia residenziale di legno (in Europa) rappresentata dal rivestimento di costruzioni leggere (sistemi intelaiati). In questo ambito i pannelli vengono utilizzati principalmente per la resistenza ai carichi orizzontali dovuti a vento, sisma, ecc., LOSB trova inoltre applicazione nellindustria dellimballaggio e dei mobili, cos come ad esempio nei casseri per calcestruzzo. In virt del favorevole rapporto fra prezzo e prestazioni, limpiego di questi pannelli molto diffuso. Lo spessore minimo dei pannelli OSB portanti di 8 mm, mentre solo per i rivestimenti irrigidenti delle case di legno in costruzione leggera (sistemi intelaiati) sono consentiti 6 mm, anche se questo spessore ridotto non viene quasi mai utilizzato nella pratica.
Il legame delle fibre allinterno del pannello viene ottenuto mediante lintreccio delle fibre stesse e lazione adesiva delle sostanze proprie del legno. Inoltre possibile aggiungere altre sostanze adesive alla miscela. In base al processo di produzione, i pannelli di fibra di legno vengono suddivisi in pannelli per via umida e pannelli per via secca. (la distinzione determinata dalla percentuale di umidit nella fibra nel processo di fabbricazione)
Per la produzione di pannelli di fibra di legno porosi il legno, ridotto in fibra nello sfibratore, viene steso su un percorso di essiccazione ed eventualmente miscelato con additivi. Infine viene eseguita una precompattazione, mentre lessiccazione al grado desiderato viene realizzata in ciclo in un essiccatoio a rulli. Limpiego principale dei pannelli di fibra di legno porosi nellambito dellisolamento termico e acustico. La produzione dei pannelli duri e medio-duri si differenzia da quella dei pannelli porosi per il fatto che il materasso di fibre viene pressato ad alta temperatura. Possono essere utilizzati per rivestimenti con funzione portante I pannelli MDF traspiranti (Medium Density Fiberboard) rappresentano levoluzione dei tradizionali pannelli MDF incollati con resine a base di formaldeide, sono prodotti per via secca. Tale evoluzione si resa necessaria, dalla met degli anni 90, per la crescente richiesta di un materiale che permettesse la costruzione di pareti traspiranti. Sono impiegati come rivestimenti irrigidenti e per la realizzazione di elementi di parete e solaio per le strutture intelaiate (costruzioni leggere). Non sono trattati in alcuna norma come materiale da costruzione per elementi portanti e pertanto non devono svolgere alcuna funzione strutturale
Wiebeking, 1809
2.
4.
Fabbricazione elementi ad arco Le travi possono essere anche curavate durante la fase di incollaggio nelle presse
Nel 1905 Karl Fredrich Otto Hetzer usa LINCOLLAGGIO DI LAMELLE DI LEGNO SOVRAPPOSTE e la ricerca si sposta dalla materia prima alle colle che, originariamente di natura organica e quindi facilmente deperibili vengono sostituite con quelle sintetiche, a garanzia di maggiore durabilit. Nel 1977 il lamellare rinforzato brevetto statunitense prevede linserimento di una lamina di fibre di vetro tra lultima e la penultima lamella. Con lo scopo di aumentare il modulo di elasticit anche pi del 30% rispetto al lamellare normale e quindi a parit di condizioni di carico di ridurre le deformazioni. Minori fessurazioni aumentano la durabilit.
Per la produzione del legno lamellare incollato si impiega principalmente il legno delle Conifere abete rosso, abete bianco, pino e larice. tuttavia possibile utilizzare legno di Latifoglie come il faggio, il frassino, la quercia, la robinia o il castagno. Le caratteristiche fisico-meccaniche del legno lamellare sono determinate principalmente dalla qualit delle lamelle, dalla corretta realizzazione del giunto a pettine e dalla posizione delle lamelle allinterno dellelemento finito. Le travi lamellari sono convenienti economicamente se lasciate a vista per campate superiori ai 5 m. Laltezza delle travi e pari approssimativamente a 1/20 della luce.
accorgimenti progettuali e costruttivi: VALUTARE IL CARICO DEL VENTO controventi SICUREZZA AGLI INCENDI limitare il carico da incendi limitare le protesi in acciaio dimensionare opportunamente le sezioni TRATTAMENTI IMPUTRESCENTI PROTEZIONE DAGLI AGENTI ATMOSFERICI MANUTENZIONE CONTINUA
Il microlamellare e prodotto per le migliori proprieta meccaniche. I difetti (nodi) diventano piu piccoli e diffusi in maniera casuale nel volume. Quindi ciascun difetto diventa meno importante per il comportamento del materiale. CONFRONTO TRA PROPRIETA MECCANICHE: Il compensato prodotto come il microlamellare ma con le lamelle adiacenti disposte ortogonalmente. A differenza del microlamellare, il compensato possiede resistenze e rigidezze confrontabili in tutte le direzioni del piano
Sovrapposizione
Becco di flauto
Questa giunzione pu avvenire sotto forma di giunto piatto (senza continuit del piallaccio), tramite sovrapposizione ( per compensati spessi) o tramite giunto incollato longitudinale del piallaccio (becco di flauto) A causa dei costi relativamente elevati, i pannelli di compensato per edilizia trovano impiego limitato nel settore edile. Tra le applicazioni pi ricorrenti, una delle principali il rivestimento di costruzioni leggere (sistemi intelaiati) soprattutto nelle zone soggette a carichi elevati o dove il rivestimento deve essere lasciato a vista per ragioni estetiche. Unaltra utilizzazione il rinforzo dei collegamenti, in particolare in presenza di sollecitazioni di compressione perpendicolari alla fibra. Unulteriore applicazione si ha nella realizzazione delle anime di aste omposte/assemblate (prevalentemente con sezione a I).
I legni stratificati vengono utilizzati principalmente come elementi costruttivi monodimensionali, anche in combinazione con altri materiali (ad es. travi a I con ali in legno stratificato ed anima in legno compensato).
In virt della struttura piana e delle buone propriet di resistenza nella direzione di lavorazione, il legno stratificato ideale per sezioni scatolari e solette nervate. Tuttavia bisogna prestare la giusta attenzione alle deformazioni da rigonfiamento e ritiro perpendicolarmente allasse allelemento costruttivo, soprattutto perpendicolarmente al piano dellelemento, poich i relativi valori caratteristici trasversalmente alla fibra sono molti simili a quelli del legno massello