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JEREGHI
Organizzazione
In economia aziendale il termine organizzazione ha almeno due significati:
1. Dato l’insieme di persone, che con il loro lavoro partecipano allo svolgimento dell’attività
dell’azienda, l’organizzazione è il processo attraverso il quale tale insieme di
persone viene strutturato secondo i principi di divisione del lavoro e
coordinamento (chi fa cosa). Grazie all’organizzazione tale insieme acquisisce una
struttura e diventa un sistema.
2. Il risultato del processo di divisione del lavoro e coordinamento. In questo senso
organizzazione è sinonimo di azienda. Infatti, il termine organizzazione è
particolarmente usato nella letteratura aziendalistica di area anglosassone, mentre nella
traduzione italiana si preferisce “azienda”.
Ai fini dello studio della sua organizzazione, l’azienda può essere considerata un
sistema socio-tecnico costituito da persone e tecnologie. Un’azienda, nell’economia
aziendale, è un’organizzazione di uomini e mezzi finalizzata alla soddisfazione di bisogni
umani attraverso:
- la produzione,
- la distribuzione,
- o consumo
di beni economici.
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Organizzazione Aziendale
Il processo attraverso il quale l’insieme di persone che partecipano direttamente
allo svolgimento dell’attività dell’azienda viene strutturato secondo i principi di divisione
del lavoro e coordinamento.
Teoria dell’organizzazione: studio scientifico e progettazione scientifica dei compiti per
il miglioramento delle prestazioni.
Agli informatici interessa conoscere i processi perché li devono modellare secondo
l’organizzazione aziendale.
L’organizzazione aziendale:
- Prevede ruoli e funzioni diversificate (ogni persona ha il proprio ruolo e le proprie
mansioni);
- E’ caratterizzata da fini, metodi e regole;
- Opera attraverso processi;
- Ha (almeno) i due macro processi: operativo/produttivo (parte operativa),
controllo/gestione (parte gestionale/burocratica);
- Dispone di risorse: umane, materiali, informative.
- Es: se l’azienda produce servizi allora le risorse informative sostituiscono quelle
materiali. Il nostro focus è come si producono e utilizzano le informazioni;
L’azienda definisce i propri obiettivi in funzione delle opportunità fornite dall’ambiente esterno e
tenendo conto dei vincoli dal medesimo.
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Quantità di informazione
Overload informativo
L’overload informativo significa aumento incontrollato dell’informazione disponibile, disponibilità
di informazioni che eccedono le capacità di elaborazione individuale. Queste provocano un
rallentamento e peggioramento delle decisioni.
Underload informativo
L'under load informativo significa disponibilità di informazioni al di sotto delle capacità di
elaborazione individuale. Comporta alla semplificazione delle decisioni (decisioni in tempi brevi).
Non si tiene conto di tutto ciò che sarebbe stato possibile valutare per prendere una decisione.
Flessibilità nell’organizzazione
Organizzare significa essere in grado di adattarsi ai cambiamenti dell’ambiente esterno
(sistemi aperti) ed ai nuovi requisiti che esso impone alle organizzazioni.
Flessibilità organizzativa - deve essere garantita dalle tecnologie informatiche a supporto
delle attività gestionali.
L’informazione gioca un ruolo fondamentale nel determinare la capacità di adattamento:
- come risorsa delle attività gestionali di ri-pianificazione organizzativa;
- come origine di circoli virtuosi (creazione di nuova conoscenza per i sistemi
aperti).
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Cooperazione
La cooperazione fra più individui determina la suddivisione del compito elaborativo e la
suddivisione delle informazioni.
Ognuno necessita di un sotto-insieme di informazioni adatte allo scopo del sotto-compito
di cui è responsabile.
L’organizzazione, per raggiungere una capacità elaborativa complessiva superiore a
quella individuale, deve organizzare la raccolta e lo scambio delle informazioni, quindi
progettare il Sistema Informativo - attività fortemente legata alla pianificazione della struttura
organizzativa, con l’obiettivo di massimizzare le prestazioni dell’organizzazione.
L’allineamento fra sistema informativo, struttura organizzativa e livello di incertezza
permette gli scambi informativi all’interno di una organizzazione a fronte di crescente incertezza
ambientale.
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Il portafoglio applicativo
Si definisce portafoglio applicativo l’insieme delle applicazioni utili in azienda. Può
essere diviso in tre segmenti principali:
➢ direzionale (applicazioni informatiche a supporto dei processi di pianificazione
strategica e controllo delle risorse aziendali): si parla anche della business intelligence -
ossia la disciplina che consente a chi deve decidere in azienda di capire, attraverso
soluzioni software, i fattori chiave del business e conseguentemente di prendere le
migliori decisioni in quel momento.
○ Il ruolo chiave di una piattaforma di business intelligence è la trasformazione dei
dati aziendali in informazioni fruibili a diversi livelli di dettaglio. Passare da dati a
informazione sintetica.
➢ istituzionale (applicazioni informatiche a supporto dei processi istituzionali): processi
che eseguono adempimento di legge, processi che supportano l’amministrazione di
infrastrutture, processi che supportano l’amministrazione di fattori di produzione - queste
attività sono orizzontali, cioè poco variabili rispetto al settore industriale in cui l’azienda
opera.
➢ operativo (comprende le applicazioni informatiche per i processi primari dell’azienda,
catena del valore di Porter): in quest’ultimo l’azienda è vista come una successione di
attività finalizzate a produrre valore per il cliente. E’ specifico di ciascun settore
industriale. Il valore è misurato dal prezzo che il cliente è disposto a pagare per il
prodotto o servizio ricevuto.
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ERP in azienda
Il focus sta su attività interne, quelle esterne sono delegate ad altri.
Le aziende di utility sono quelle che più necessitano di un data warehouse. Il cliente dà per
scontato che il servizio sia ottimale e quindi l’azienda viene valutata su tutti i servizi di contorno.
Necessario un sistema CRM per soddisfare il cliente.
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- Concorezza crescente (anche grazie al web, il pubblico online può rivolgersi a chiunque
- pro e contro!)
Vantaggi CRM:
- Abbattimento dei costi di relazione
- Grandissimo impatto sui profitti
- Efficace per personalizzazioni
Ingegneria sociale
Arte che consente di distrarre, manipolare, ingannare, influenzare, nei pensieri e nel
comportamento, la propria vittima al fine di raggiungere l’obiettivo prefisso.
Sociale perché coinvolge e studia il comportamento umano, ingegneria perché bisogna
ingegnerizzare la situazione per raggiungere i propri obiettivi. La maggior parte del lavoro sta
nella preparazione piuttosto che nel tentativo stesso. L’ingegneria sociale programma l’attacco
come se fosse una partita a scacchi, anticipando le domande che il bersaglio può porgli in modo
da avere sempre la risposta pronta.
Un ingegnere sociale non deve essere necessariamente un esperto informatico ma uno
di comunicazione. In generale le possibili azioni sono:
- Stabilisce un’identità ed un suo ruolo,
- Sviluppa una scusa plausibile per ottenere un’immediata confidenza,
- Stabilisce un obiettivo minimo di risultato tramite le conoscenze acquisite o le sue
deduzioni,
- Costruisce il suo rapporto tramite simpatia o altre tattiche per influenzare la vittima,
- Sviluppa possibili risposte per poter superare qualsiasi obiezione,
- Prevede una possibile via d’uscita per non bruciare l’origine del suo contatto.
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Strategia buy-side
E’ mirata all’interazione con il mondo dei fornitori: ha lo scopo di trasformare il processo nelle
varie fasi di ricerca del bene e del fornitore, definizione di prezzi e condizioni, ordinazione,
ricezione dei beni e servizi ordinati. Un beneficio potenziale è la riduzione del costo di
transazione e del costo del materiale stesso.
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Strategia in-side
E’ mirata alla trasformazione dei processi interni all’impresa appoggiandosi ai sistemi ERP ed
infrastrutture internet. Beneficio potenziale è la riduzione dei costi di funzionamento e della
durata dei processi, miglioramento della qualità e del servizio al cliente.
Strategia sell-side
E’ orientata ai processi di marketing, vendita, distribuzione dei prodotti, servizio post-vendita ed
assistenza al cliente (customer care). Si vuole gestire in maniera ottimale tutto ciò che ha a
che fare con l’interazione con il cliente. La trasformazione dei processi si appoggia ai sistemi
CRM (Customer Relationship Management) ed infrastrutture internet.
Mira ad aumentare il valore del prodotto percepito dal cliente ed abbattimento dei costi di
transazione.
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dell’attività per indicare il numero massimo di ripetizioni. L’attività verrà fermata comunque
anche se la condizione di loop risulta vera.
Elementi principali:
1. Eventi - rappresentano qualcosa che succede istantaneamente. Ci sono eventi di start,
intermedi e di end.
2. Task - unità atomiche di lavoro (attività) che hanno una durata.
3. Flow - archi che impongono vincoli temporali.
4. Gateway - elementi che ci permettono di controllare il flusso. Utilizzando questo
elemento possiamo fare uno Split, cioè dividere il cammino, oppure un Merge e cioè
unire cammini diversi (join). Inoltre ci sono gateway paralleli (dove vengono presi tutti i
cammini) ed esclusivi (dove viene preso solo un cammino in base al controllo verificato,
ad esempio: approvato ? sì/no fa determinate cose, quindi segui il rispettivo flusso,
altrimenti abbiamo la condizione di default). Inoltre c’è anche inclusivo dove può essere
preso uno o più dei possibili cammini, e tutti i branch presi devono essere completati
prima di fare il merging del token.
5. Token - oggetto teorico che ci permetti di definire il comportamento del processo
(simulare l’esecuzione del processo). Non fa parte dello standard BPMN.
Ogni processo deve avere almeno un evento di start ed uno di fine. La sequenza di flusso
determina l’ordine degli oggetti in esecuzione. Un’attività può essere atomica, allora viene
chiamata Task, oppure composta e quindi Sub-process.
Elementi BPMN per rappresentare le risorse:
1. Pools - rappresentano organizzazioni indipendenti, ;
2. Lanes -
Message flow (messaggi di flusso): definiscono la comunicazione tra due diversi partecipanti
(rappresentati come pool) e non possono essere usati tra due oggetti della stessa pool.
Message sequence (messaggi di sequenza): non possono superare il confine di una pool
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Data Warehouse
L’informatica in azienda
La funzione svolta dalle basi di dati in ambito aziendale è stata fino a qualche anno fa
solo quella di memorizzare dati operazionali, ossia dati generati da operazioni svolte all’interno
dei processi gestionali.
L’informatica è vista come una scienza di supporto che permette di rendere più rapide ed
economiche le operazioni di gestione delle informazioni ma che non crea di per sé ricchezza.
Il ruolo dei Sistemi Informatici è radicalmente cambiato dai primi anni ‘70 ad oggi. I
sistemi informatici si sono trasformati da semplici strumenti per migliorare l’efficienza dei
processi ad elementi centrali dell’organizzazione aziendale in grado di rivoluzionare la struttura
dei processi aziendali.
L’economia moderna è basata sulle conoscenze e sull’informazione ed è caratterizzata
da una breve vita dei prodotti che richiede decisioni tempestive. Per operare con profitto in un
sistema economico altamente competitivo le aziende hanno bisogno di dotarsi di una struttura
flessibile e snella in grado di reagire rapidamente alle mutate situazioni esterne/interne. Con
l’allargamento dei mercati a livello mondiale nasce l’esigenza del controllo di mercati a larga
scala.
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Portafoglio direzionale
E’ l’insieme delle applicazioni utilizzate dai manager aziendali per analizzare lo stato
dell’azienda, prendere decisioni rapide e le migliori. Si parla anche di piattaforma per la
Business Intelligence, ossia disciplina che consente a chi deve decidere in azienda di capire,
attraverso soluzioni software, i fattori chiave del business e conseguentemente di prendere le
migliori decisioni in quel momento.
Business Intelligence
Si parla di piattaforma poiché per consentire ai manager analisi potenti e flessibili è
necessario definire un’apposita infrastruttura hardware e software di supporto composta da
hardware dedicato, infrastruttura di rete, dbms, software di back-end e front-end.
Il ruolo chiave di una piattaforma di BI è la trasformazione dei dati aziendali in
informazioni fruibili a diversi livelli di dettaglio.
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Data warehouse
Raccoglitore di informazioni che integra e riorganizza i dati provenienti da sorgenti di
varia natura e li rende disponibili per analisi e valutazioni finalizzate alla pianificazione ed al
processo decisionale.
Separare l’elaborazione di tipo analitico (OLAP - Online Analytical Processing) da quella
legata alle transazioni (OLTP - Online Transactional Processing [basi di dati classiche che
gestisce tuple]) costruendo un nuovo raccoglitore di informazioni che integri i dati provenienti
da sorgenti di varia natura, li organizza in una forma appropriata e li renda disponibili per
scopi di analisi e valutazione finalizzate alla pianificazione ed al processo decisionale.
Definizione: collezione di metodi, tecnologie e strumenti di ausilio al knowledge worker (che
solitamente non ha competenze informatiche, è colui che deve prendere decisioni) per condurre
analisi dei dati finalizzate all’attuazione (realizzazione) di processi decisionali ed al
miglioramento del patrimonio informativo.
Knowledge worker: impiegato che svolge lavoro intellettuale di natura decisionale - sviluppo di
competenze indispensabili.
Sistema Informazionale
Sistema informativo che a partire dai dati a disposizione produce informazione - viene
estratto l’informazione utile al processo decisionale.
Top-down
Permette di avere una visione globale dell’azienda (in alcuni casi utile a progettare
singoli data mart). Progetto grande in ampio spettro ha un costo e quindi anche tempi lunghi.
Devo avere idea di tutte le possibili fonti di dati, sapere come combinare ogni cosa.
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Bottom-up
Si parte la progettazione con una visione ristretta, quindi ad implementare un data mart -
investimenti piccoli. Importante è il primo data mart scelto in modo strategico.
Caratteristiche
1. Accessibilità a utenti con conoscenze limitate di informatica e strutture dati,
2. Integrazione dei dati sulla base di un modello standard dell’impresa (informazioni da basi
di dati diverse vanno integrate nel dw),
3. Flessibilità di interrogazione per trarre il massimo vantaggio dal patrimonio informativo
esistente,
4. Sintesi per permettere analisi mirate ed efficaci,
5. Rappresentazione multidimensionale per offrire all’utente una visione intuitiva ed
efficacemente manipolabile delle informazioni.
6. Correttezza e completezza dei dati integrati.
Un DW è una collezione di dati di supporto per il processo decisionale che presenta le seguenti
caratteristiche:
- È orientata ai soggetti di interesse;
- È integrata e consistente - (2*);
- È rappresentativa dell’evoluzione temporale - ricco di contenuto storico. Risulta difficile
fare analisi senza tener traccia del tempo. Mi permette vedere come sono cambiati i dati
nel tempo;
- Non volatile.
Le interrogazioni sono
1. OLTP (db relazionale)
a. Le interrogazioni eseguono transazioni che leggono e scrivono un ridotto numero
di record da diverse tabelle legate da semplici relazioni
b. Il nucleo sostanziale del carico di lavoro è “congelato” all’interno dei programmi
applicativi
2. OLAP (dw)
a. Le interrogazioni effettuano un’analisi dinamica e multidimensionale che richiede
la scansione di un’enorme quantità di record per calcolare un insieme di dati
numerici di sintesi che quantifichino le prestazioni dell’azienda.
b. L’interattività è una caratteristica irrinunciabile delle sessioni di analisi e fa sì che
il carico di lavoro effettivo vari continuamente nel tempo.
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Nota: per db relazionali abbiamo migliaia di utenti, accesso in lettura/scrittura dei dati correnti
con una struttura (modello dei dati) normalizzato. Per dw abbiamo invece centinaia di utenti
(quindi meno) che hanno accesso solo in lettura di dati correnti ma anche storici, il modello dei
dati non è normalizzato - è invece multidimensionale.
Architetture
Requisiti:
- Separazione: l’elaborazione analitica e quella transazionale devono essere mantenute il
più possibile separate
- Scalabilità: l’architettura hardware e software deve poter essere facilmente
ridimensionata a fronte della crescita nel tempo dei volumi di dati da gestire ed elaborare
e del numero di utenti da soddisfare.
- Estensibilità: deve essere possibile accogliere nuove applicazioni e tecnologie senza
riprogettare integralmente il sistema.
- Sicurezza: il controllo sugli accessi è essenziale a causa della natura strategica dei dati
memorizzati
- Amministrabilità: la complessità dell’attività di amministrazione non deve risultare
eccessiva.
Architetture a 1 livello:
- Livello delle sorgenti: dati operazionali.
- Livello di warehouse: middleware.
- Livello di analisi: strumenti di reportistica e OLAP.
Questo tipo di architettura non rispetta il requisito di separazione tra OLAP (analitici
informazionali) e OLTP (transazionali). Inoltre è impossibile di esprimere un livello di
storicizzazione superiore a quello delle sorgenti.
La presenza del dw solo simulata da middleware, i dati sono ancora tutti nelle basi di
dati.
Architetture a 2 livelli:
- Livello delle sorgenti: dati operazionali e dati esterni.
- Livello di alimentazione: strumenti ETL (extraction, transformation and loading).
- Livello warehouse: data warehouse, meta-dati, data mart.
- Livello di analisi: reportistica, olap, data mining, altre analisi.
Data mart
Un sottoinsieme o un’aggregazione dei dati presenti nel DW primario, contenente
l’insieme delle informazioni rilevanti per una particolare area del business, una particolare
divisione dell’azienda, una particolare categoria di soggetti.
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Architetture a 3 livelli:
- Livello sorgente: dati operazionali ed esterni.
- Livello di alimentazione: strumenti ETL, dati riconciliati, meta-dati e caricamento.
- Livello warehouse: data warehouse e data mart.
- Livello analisi.
Dati riconciliati: è una base di dati, dati operazionali che sono il risultato di integrazione e
ripulitura dei sorgenti.
ETL
Il ruolo degli strumenti di Extraction, Transformation and Loading è quello di alimentare
una sorgente dati singola, dettagliata, esauriente e di alta qualità che possa a sua volta
alimentare il DW (riconciliazione).
L’estrazione può essere statica - quando il DW deve essere popolato per la prima volta, ed
incrementale - aggiornamento periodico del DW.
Modello multidimensionale
E’ il fondamento per la rappresentazione e l’interrogazione dei dati nei data warehouse. I
fatti di interesse sono rappresentati in cubi in cui:
- Ogni cella contiene misure numeriche che quantificano il fatto da diversi punti di vista;
- Ogni asse rappresenta una dimensione di interesse per l’analisi;
- Ogni dimensione può essere la radice di una gerarchia di attributi usati per aggregare i
dati memorizzati nei cubi di base.
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Operatori OLAP
1. Roll-up - aumenta l’aggregazione dei dati eliminando un livello di dettaglio da una
gerarchia. Ad esempio group by ad uno degli attributi delle dimensioni,
2. Drill-down - diminuisce l’aggregazione dei dati introducendo un ulteriore livello di
dettaglio in una gerarchia.
3. Slice-and-dice - riduce la dimensionalità del cubo.
4. Pivoting - comporta un cambiamento nella modalità di presentazione, permette di
cambiare una proprietà delle informazioni.
5. Drill-across - permette di stabilire un collegamento tra due o più cubi correlati al fine
compararne i dati.
Progettazione di un datawarehouse
Approccio top-down:
Analizza i bisogni globali dell’intera azienda e progetta il dw nella sua interezza.
Progettare tutti di data mart per i soggetti di interesse.
Vantaggi: dw consistente e ben integrato nell’azienda, però in tempi lunghi senza passi
intermedi è difficile capire se il dw è effettivamente utile all’azienda.
Approccio bottom-up:
Costruzione in maniera incrementale. Viene creato un pezzettino alla volta
concentrandosi via via sul singolo data-mart che viene poi consegnato all’azienda.
Vantaggi: risultati concreti in tempi brevi, riscontri intermedi.
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