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Portafogli modello: come costruire un’allocazione

tattica
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Nicola Zanella 13 maggio 2021

Tags:asset allocationcome investirecontrollo del rischioinflazioneportafogli


modellorecessione
Benvenuti nel nostro spazio educativo dedicato alle metodologie per allocare il
denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spiegheremo come costruire
un’allocazione di portafoglio tattica.

Se vi siete persi le puntate precedenti:

potete consultare gli altri articoli accedendo alla sezione Education del nostro
Blog;
potete ascoltare gli altri podcast in questa pagina del nostro Blog;
oppure potete andare sul nostro canale Spotify.

Come sempre, ricordiamo che la decisione più importante quando investiamo del denaro
è come ripartirlo tra le varie categorie di attività. I passaggi sono due:

Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività


soggette ad un rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da
un’attività monetaria, che si ritiene adatta al nostro caso.

LE SCELTE DI BASE
Per questa allocazione le categorie di attività volatili sono rappresentate dalle
obbligazioni statali a più lungo termine, dalle obbligazioni statali indicizzate
all’inflazione a più lungo termine e dalle azioni. A queste attività, nel caso, dobbiamo
aggiungere la tipologia di attività monetaria che riteniamo abbia il livello di rischio
minore.

Solitamente, è rappresentata dalle obbligazioni statali a brevissimo termine. Per


investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di
investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE TATTICA
La composizione dell’allocazione da mantenere durante il periodo di valutazione stabilito,
che per molti investitori è pari ad un anno, rappresenta la propria allocazione
strategica. Per una minoranza di investitori, forse per i più appassionati alla materia,
può esistere anche un’allocazione tattica da implementare di tanto in tanto. Nella

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pratica si tratta di andare a modificare con più o meno forza l’allocazione strategica,
decidendo di tenere fino alla fine del periodo di valutazione una allocazione differente da
quella iniziale.

Esempio. A inizio 2021 un investitore può aver deciso di implementare un’allocazione


strategica fino a fine 2021 composta per il 25% da obbligazioni statali a più lungo
termine, per il 25% da obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine e
per il restante 50% da azioni statunitensi.

Dopo cinque mesi, in cui il prezzo delle azioni è cresciuto, mentre quelle delle
obbligazioni è calato, il nostro investitore decide di rivalutare la sua iniziale
allocazione, preoccupato dalle notizie relative al rialzo dell’inflazione negli Stati Uniti. In
effetti, nelle ultime tre sedute di Borsa i prezzi delle azioni sono calati e la volatilità attesa
nel brevissimo termine è salita: lo S&P 500 è calato del 4 per cento dal massimo fatto
segnare la settimana scorsa.

Per modificare la sua allocazione l’investitore del nostro esempio dovrebbe


compiere un’analisi come questa. Partiamo da qui: tra il 19 marzo 2020 e il 7 maggio
2021 (in un periodo di 414 giorni), l’inflazione attesa dagli operatori di mercato è cresciuta
del 2 per cento. Conoscendo questo valore, sarebbe interessante andare a vedere quando è
stata l’ultima volta che negli Stati Uniti si è registrata una simile crescita attesa
dell’inflazione dopo una recessione.

Noterebbe una coincidenza curiosa: la salita precedente massima dell’inflazione attesa è


avvenuta proprio in un periodo di 414 giorni, tra il 20 novembre 2008 e l’8 gennaio 2010.
In quel caso, la crescita è stata pari a 2,38 punti percentuali.

Sarebbe naturale allora andare a vedere che cosa è successo nel periodo successivo all’8
gennaio 2010. Disponendo dei dati di lungo periodo del mercato azionario statunitense,
l’investitore scoprirebbe che da quella data le azioni sono calate fino a raggiungere un
minimo il 2 luglio 2010, subendo un calo del 10,5 per cento. Nello stesso arco temporale,
invece, i tassi di interesse a più lungo termine sono scesi, favorendo i prezzi delle
obbligazioni a più lungo periodo.

Ipotizzando che da qui a fine anno possa capitare qualcosa di simile, l’allocazione tattica
meno aggressiva di quella strategica iniziale potrebbe essere così ripartita:

Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 45%;
Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine
hanno un peso sul totale del 45%;
Le azioni hanno un peso sul totale del 10%.

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L’ALLOCAZIONE COMPLETA

In caso desideri essere prudente, l’investitore dovrebbe destinare anche una quota
importante del suo denaro all’attività monetaria. Ad ogni modo, la sua presenza è
giustificata anche dalla necessità di avere della liquidità immediatamente e facilmente
disponibile: ad esempio, per affrontare un calo inatteso del reddito o un aumento delle
spese.

Se ipotizziamo che l’investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari
al 50% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività
volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 50%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

L’attività monetaria ha un peso sul totale del 50%;


Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del
22,5%;
Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine
hanno un peso sul totale del 22,5%;
Le azioni hanno un peso sul totale del 5%.

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IL PROFILO DI RISCHIO
Con i dati aggiornati a inizio maggio 2021, a questa allocazione completa è possibile
assegnare un rischio di prezzo pari a -6%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel
5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 6.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE


Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere
un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un


prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di
investimento tramite i servizi offerti da Online SIM. La piattaforma permette di:

Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle


varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile
sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del
100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di
analizzare migliaia di fondi. Ad esempio, mediante la ricerca avanzata, si può
selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario –
Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario
– Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario,
per la categoria delle azioni.

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Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai
mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di
cambio.

Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di 


supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di
investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio
di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e
MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:

investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli


obbligazionari oppure azionari
e anche scegliere la tipologia di investimento preferita,  come gli
investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO


Nel corso del tempo cambiano i prezzi delle attività volatili e anche la nostra tolleranza al
rischio. Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è
decidere ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo,
stabilire le nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data
categoria di attività nel caso si utilizzi il servizio dei Portafogli modello di Online Sim. In
questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base
all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure
modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito
oppure inizia ora e vai al servizio.

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Watch Video At: https://youtu.be/XqPhwrKgUdY

Autore

Nicola Zanella

È un economista finanziario, autore di manuali di finanza personale e di articoli


specialistici, alcuni pubblicati anche nella rivista scientifica statunitense The Journal of
Wealth Management. Svolge formazione finanziaria, crea contenuti informativi e realizza
calcolatori per consulenti e private banker. Ha fondato l’autofinanza, una nuova branca
della finanza personale, che ha lo scopo di favorire il benessere finanziario degli individui
attraverso programmi intelligenti, semplici da capire e facili da realizzare, in autonomia o
collaborando attivamente con un consulente finanziario.

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