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Portafogli modello: come costruire un’allocazione anti-

recessione
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Nicola Zanella 30 aprile 2021

Tags:asset allocationinflazioneportafogli modellorecessione


Bentrovati nel nostro spazio educativo dedicato alle metodologie per allocare il
denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spieghiamo come costruire
un’allocazione di portafoglio anti-recessione.

Se vi siete persi le puntate precedenti:

potete consultare gli altri articoli accedendo alla sezione Education del nostro
Blog;
potete ascoltare gli altri podcast in questa pagina del nostro Blog;
oppure potete andare sul nostro canale Spotify.

Come sempre, ricordiamo che la decisione più importante quando investiamo del denaro
è come ripartirlo tra le varie categorie di attività. I passaggi sono due:

Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività


soggette ad un rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da
un’attività monetaria, che si ritiene adatta al nostro caso.

LE SCELTE DI BASE
Per questa allocazione le categorie di attività volatili sono:

Le obbligazioni statali a più lunga scadenza (o maggiore di 1 anno);


Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine.

A queste attività, nel caso, dobbiamo aggiungere la tipologia di attività monetaria che
riteniamo abbia il più basso livello di rischio.

Solitamente, è rappresentata dalle obbligazioni statali a brevissimo termine. Per


investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di
investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE ANTI-RECESSIONE

Oltre all’alta inflazione inattesa, gli investitori dovrebbero temere anche i periodi di
recessione economica: infatti, durante le loro fasi iniziali i rendimenti realizzati dagli
strumenti finanziari più volatili, come le azioni, sono mediamente negativi.

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Ricordiamo tutti molto bene quando accaduto nella seconda metà del 2008 o, più
recentemente, tra metà febbraio e metà marzo 2020 a causa della pandemia e del
conseguente lockdown. Ad esempio, in un solo mese gli indici azionari hanno perso
anche più del 30% del loro valore, come lo S&P 500.

Gli investitori che non desiderano un andamento così volatile per la loro allocazione
spesso decidono di non acquistare simili soluzioni finanziarie. Allo stesso modo, gli
investitori che sono anche lavoratori esposti in qualche modo allo stato dell’economia
devono valutare con attenzione quali categorie di attività scegliere.

Se è vero che l’oro tende ad essere una buona soluzione per un’allocazione anti-
panico, è meno ovvio che lo sia anche per un’allocazione anti-recessione, soprattutto per
degli investitori che spendono in euro. Ad esempio, tra marzo e dicembre 2020 il prezzo
dell’oro in euro ha registrato – a parità di volatilità – una crescita che è solo un quarto di
quella realizzata dal prezzo dell’oro in dollari.

Per degli investitori che hanno base in Italia le categorie di attività probabilmente
migliori sono le obbligazioni statali emesse dai paesi della zona euro: stiamo
parlando sia di quelle tradizionali (a tasso nominale) che di quelle indicizzate
all’inflazione. Infatti, queste hanno la più bassa correlazione con i fondamentali
dell’economia italiana.

Negli ultimi anni in cui il livello della produzione industriale italiana è scesa più
del 4%, il loro rendimento è stato sempre positivo e mediamente elevato: le obbligazioni
statali nominali a più lungo termine hanno registrato un rendimento intorno all’8%,
mentre quelle reali o indicizzate all’inflazione un rendimento del 6%.

Date queste considerazioni, una possibile allocazione anti-recessione è così ripartita:

Le obbligazioni statali a più lunga scadenza hanno un peso sul totale del
50%;
Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine
hanno un peso sul totale del 50%.

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Questa allocazione è piuttosto semplice, basandosi su una tecnica euristica.
Comunque, è possibile utilizzare anche una tecnica scientifica, come quelle proposte dalla
Moderna Teoria di Portafoglio.

L’ALLOCAZIONE COMPLETA

È conveniente tenere in un’allocazione anti-recessione anche l’attività


monetaria visto che il suo rendimento (certo) non dipende dall’andamento
dell’economia.

Ad ogni modo, la sua presenza può essere giustificata anche dalla necessità di avere della
liquidità immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio, per affrontare un calo
inatteso del reddito o un aumento delle spese.

Se ipotizziamo che un investitore decida di tenere una quota di attività monetaria


pari al 30% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività
volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 70%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

L’attività monetaria ha un peso sul totale del 30,0%;


Le obbligazioni statali a più lunga scadenza hanno un peso sul totale del
35,0%;
Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine
hanno un peso sul totale del 35,0%.

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IL PROFILO DI RISCHIO
Con i dati aggiornati a inizio aprile 2021, a questa allocazione completa che investe
nell’area dell’euro è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -9%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel
5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 9.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE


Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere
un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un


prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di
investimento tramite i servizi offerti da Online SIM. La piattaforma permette di:

Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle


varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile
sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del
100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di
analizzare migliaia di fondi. Ad esempio, mediante la ricerca avanzata, si può
selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario –
Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario
– Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario,
per la categoria delle azioni.

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Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai
mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di
cambio.

Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di 


supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di
investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio
di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e
MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:

investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli


obbligazionari oppure azionari
e anche scegliere la tipologia di investimento preferita,  come gli
investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO


Nel corso del tempo si modificano sia i prezzi delle attività volatili che la nostra tolleranza
al rischio.

Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere


ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le
nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data
categoria di attività nel caso si utilizzi il servizio dei Portafogli modello di Online Sim.

In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base


all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure
modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito
oppure inizia ora e vai al servizio.

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Watch Video At: https://youtu.be/XqPhwrKgUdY

Autore

Nicola Zanella

È un economista finanziario, autore di manuali di finanza personale e di articoli


specialistici, alcuni pubblicati anche nella rivista scientifica statunitense The Journal of
Wealth Management. Svolge formazione finanziaria, crea contenuti informativi e realizza
calcolatori per consulenti e private banker. Ha fondato l’autofinanza, una nuova branca
della finanza personale, che ha lo scopo di favorire il benessere finanziario degli individui
attraverso programmi intelligenti, semplici da capire e facili da realizzare, in autonomia o
collaborando attivamente con un consulente finanziario.

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