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Portafogli modello: come costruire un’allocazione

difensiva
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Nicola Zanella 20 maggio 2021

Tags:asset allocationcome investirecontrollo del rischiodiversificazioneportafogli


modellovolatilità
Bentrovati nello spazio educativo di Online SIM dedicato alle metodologie per
allocare il denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spiegheremo
come costruire un’allocazione di portafoglio difensiva, tipicamente indicata per
chi ha un’avversione al rischio relativamente alta e preferisce quindi comporre la
parte più rischiosa della sua allocazione con attività che hanno un rischio di prezzo
contenuto.

Prima di iniziare vi lasciamo i nostri consueti riferimenti.

Se vi siete persi le puntate precedenti:

potete consultare gli altri articoli accedendo alla sezione Education del nostro
Blog;
potete ascoltare gli altri podcast in questa pagina del nostro Blog;
oppure potete andare sul nostro canale Spotify.

Come sempre, ricordiamo che la decisione più importante quando investiamo del denaro
è come ripartirlo tra le varie categorie di attività. I passaggi sono due:

Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività


soggette ad un rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da
un’attività monetaria, che si ritiene adatta al nostro caso.

LE SCELTE DI BASE
Per questa allocazione utilizzeremo attività finanziarie sia obbligazionarie che
azionarie. A queste, si deve aggiungere la tipologia di attività monetaria che riteniamo
abbia il livello di rischio minore.

Solitamente, è rappresentata dalle obbligazioni statali a brevissimo termine. Per


investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di
investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE DIFENSIVA

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Tipicamente, il rischio di prezzo finale dell’allocazione completa va tarato inserendo
una quota più o meno elevata dell’attività monetaria. Se un investitore, però,
tende a ragionare per conti mentali, potrà anche preoccuparsi del rischio di prezzo atteso
relativo all’allocazione volatile.

Se la sua avversione al rischio è relativamente alta, è possibile che decida di


comporre questa parte rischiosa della sua allocazione con attività che hanno un rischio di
prezzo contenuto. Utilizzando come misura di rischio il calo percentuale massimo
atteso in un periodo annuale, il nostro investitore potrebbe decidere di creare una
classifica in cui ordinare le varie attività in base a questo rischio, dal minore al maggiore.

Vedrebbe che per le obbligazioni una soluzione utile è rappresentata da un mix di quelle
statali e aziendali a più lungo termine. La loro correlazione non perfetta permette,
infatti, di minimizzare il rischio di prezzo. Il nome inglese, con cui spesso vengono
identificate anche in Italia, è aggregate.

Per questa ragione, esistono degli indici finanziari che replicano la performance di
gruppi diversificati di queste obbligazioni: ovviamente, sono disponibili anche
soluzioni di investimento che permettono di esporsi verso questa categoria di attività.

Per quanto riguarda le azioni, non è sorprendente che una delle sotto-categorie che
potrebbe interessare al nostro investitore è rappresentata dalle azioni con uno stile
difensivo. In pratica, esistono dei prodotti finanziari che permettono di investire in un
gruppo di azioni che hanno la volatilità minore all’interno di un indice più generale e
ampio. Il nome inglese, con cui spesso vengono identificate anche in Italia, è low
volatility.

Pertanto, un’allocazione difensiva bilanciata, quindi anche relativamente semplice,


potrebbe essere così ripartita:

Le obbligazioni statali e aziendali (aggregate) a più lungo termine hanno


un peso sul totale del 50%;
Le azioni a minore volatilità (low volatility) hanno un peso sul totale del
50%.

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L’ALLOCAZIONE COMPLETA

Nel caso il rischio di prezzo dell’allocazione volatile risulti ancora troppo alto, l’investitore
del nostro esempio deve investire anche nell’attività monetaria.

Ad ogni modo, la sua presenza è giustificata anche dalla necessità di avere della liquidità
immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio, per affrontare un calo inatteso del
reddito o un aumento delle spese.

Se ipotizziamo che l’investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari
al 30% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività
volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 70%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

L’attività monetaria ha un peso sul totale del 30%;


Le obbligazioni statali e aziendali (aggregate) a più lungo termine hanno
un peso sul totale del 35%;
Le azioni a minore volatilità (low volatility) hanno un peso sul totale del
35%.

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IL PROFILO DI RISCHIO
Con i dati aggiornati a inizio maggio 2021, a questa allocazione completa che investe a
livello globale è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -9%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel
5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 9.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE


Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere
un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un


prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di
investimento tramite i servizi offerti da Online SIM. La piattaforma permette di:

Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle


varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile
sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del
100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di
analizzare migliaia di fondi. Ad esempio, mediante la ricerca avanzata, si può
selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario –
Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario
– Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario,
per la categoria delle azioni.

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Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai
mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di
cambio.

Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di 


supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di
investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio
di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e
MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:

investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli


obbligazionari oppure azionari
e anche scegliere la tipologia di investimento preferita,  come gli
investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO


Nel corso del tempo cambiano i prezzi delle attività volatili e anche la nostra
tolleranza al rischio.

Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere


ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le nuove
quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data
categoria di attività nel caso si utilizzi il servizio dei Portafogli modello di Online Sim.

In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base


all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure
modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito
oppure inizia ora e vai al servizio.

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Watch Video At: https://youtu.be/XqPhwrKgUdY

Autore

Nicola Zanella

È un economista finanziario, autore di manuali di finanza personale e di articoli


specialistici, alcuni pubblicati anche nella rivista scientifica statunitense The Journal of
Wealth Management. Svolge formazione finanziaria, crea contenuti informativi e realizza
calcolatori per consulenti e private banker. Ha fondato l’autofinanza, una nuova branca
della finanza personale, che ha lo scopo di favorire il benessere finanziario degli individui
attraverso programmi intelligenti, semplici da capire e facili da realizzare, in autonomia o
collaborando attivamente con un consulente finanziario.

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