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SUBSIDIENZA

La subsidenza è il sintomo in superficie e l’ultimo stadio di una molteplicità di meccanismi riguardanti spostamenti a
deformazione del sottosuolo.

È possibile fare una distinzione tra cause naturali di natura geologica e geotecnica dal breve al lungo tempo
(geologico), esse sono: movimenti tettonici, attività vulcanica, terremoti, compattazione di depositi fini recenti,
processi di dissoluzione di rocce solubili quali calcari e gessi; e cause antropiche, dovute all’intervento dell’uomo, più
rapidi alla scala di tempo della vita dell’uomo e che quindi si manifesta nel breve termine o al più in tempi storici e
sono: estrazioni di fluidi dal sottosuolo, attività mineraria, idrocompattazione, prosciugamento di vaste aree per
bonifica, ossidazione biochimica di torbe e terreni organici in genere, vibrazioni ed esplosioni, applicazioni di carichi
su vaste aree.

Considerato un elemento cubico sotto il livello di campagna ad una profondità z, se i vuoti del terreno sono riempiti
di acqua in condizioni idrostatiche e il cubo è ad una profondità zw, sotto il livello di falda, si ha una pressione
idrostatica u=γw zw, la tensione efficace, cioè la tensione trasmesse dalle particelle è σ’= σ-u; pertanto possiamo
ipotizzare che possono esserci effetti indotti dalle variazioni del livello di falda sullo stato tensionale di un punto
posto sotto il piano di campagna al variare del livello di falda, il prelievo di acqua da una falda comporta l’aumento
delle tensioni efficaci con deformazioni riscontrabili sul livello del piano di campagna, facendo così verificare la
subsidienza, si tratta di aree in cui l’emungimento di acqua avviene in acquiferi confinati o semiconfinati costituiti in
genere da sabbie/ghiaie alternati a strati argillosi con intercalazioni a luoghi di lenti torbose, spesso i primi 200-300m
di tali depositi sono costituiti da materiali di deposizione recente. (ESEMPIO VENEZIA)

Nei bacini petroliferi l’estrazione di fluidi determina variazione di equilibrio statico o dinamico tra i carichi esterni,
carichi geostatici o pressione dei fluidi contenuti nel terreno. In generale date le elevate profondità di estrazione gli
effetti in superficie possono essere poco evidenti (ESEMPIO WILMINGHTON)

Un’ altra causa è l’estrazione dei materiali: in Puglia esistono numerose cave di tufo in sotteraneo, il tufo cavato è
una calcarenite di età generalmente pliopleistocenica che si trova in continuità con il basamento calcareo della
piattaforma Apula, il degrado delle caratteristiche di resistenza delle rocce rimaste in sito ha causato il crollo delle
volte di tali cavità scavate e quindi il dissesto in superficie.

Altre cause sono il prosciugamento di aree paludose, quando viene indotta irrigazione su terreni asciutti, poco
compatti e sciolti e nei territori ad alta urbanizzazione, cause tettoniche come in alaska dopo il sisma che durò ben 7
minuti.

L’impatto della subsidenza sul territorio è notevole sia per quanto riguarda le profonde modificazioni
geomorfologiche indotte, sia per quanto riguarda i danni arecati alle strutture, il cambiamneto indotto sul
comportamento geotecnico dei terreni e sul flusso delle acque sotteranee.

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