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L’assegnazione dell’incarico di Mussolini fu l’inizio della sua dittatura, come primi provvedimenti ridusse i

poteri del Parlamento ed istituì il Gran Consiglio del Fascismo e la Milizia Volontaria per la Sicurezza
Nazionale (esercito che reprime ogni forma di opposizione). Nell’aprile 1924 ci furono nuove elezioni, svolte
in un clima di intimidazioni e violenze, nella quale i fascisti ottennero il 65% dei consensi. Giacomo
Matteotti denunciò il clima intimidatorio ed a causa di ciò nel 10 giugno 1924 venne rapito ed assassinato.
La scoperta del cadavere di Matteotti suscitò sdegno in tutto il paese ed i partiti di opposizione lasciarono il
parlamento con la speranza che il Re potesse porre fine al governo Mussolini. Questo delitto rappresenta
un momento di grande difficoltà per il Fascismo ma non ne provoca la caduta. Il 3 gennaio 1925 Mussolini
rivendicò l’accaduto e minacciò le opposizioni dell’utilizzo della forza Tra il 1925 ed il 1926 vennero
promulgate le “Leggi Fascistissime” trasformando lo Stato in una Dittatura. In seguito a queste leggi: il
potere venne concentrato nelle mani di Mussolini, il Parlamento perse completamente il proprio potere,
tutti i partiti tranne quello Fascista vennero sciolti e dichiarati fuorilegge, venne abolita la libertà di stampa,
nacque il Tribunale Speciale Per la Difesa dello Stato (giudicava i reati contro il regime) e la milizia divenne
un corpo delle forze armate agli ordini diretti di Mussolini Negli anni successivi tutte le attività passarono
sotto il controllo dei fascisti. Gli enti locali vennero sostituiti dai podestà nominati dal governo.

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