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Storie
Percy Zvomuya
presenta
Barbara Boswell
Richard Conyngham
Imraan Coovadia
Nonzuzo Gxekwa
Nozizwe Herero
Perfect Hlongwane
Karen Jennings
Bongani Kona
Keletso Mopai
Julie Nxadi
Saaid Rahbeeni
Lesego Rampolokeng
AUDITORIUM
PARCO DELLA MUSICA VENERDÌ 23 DICEMBRE
ENNIO MORRICONE SALA SANTA CECILIA | 21.00
EDOARDO BENNATO
LUNEDÌ 26 E MARTEDÌ 27 DICEMBRE
SALA SANTA CECILIA | 21.00
ANTONELLO VENDITTI
& FRANCESCO DE GREGORI
LUNEDÌ 26, MERCOLEDÌ 28,
GIOVEDÌ 29 DICEMBRE | 21.00
SABATO 31 DICEMBRE | 22.00
DOMENICA 1 GENNAIO | 18.00
TEATRO STUDIO BORGNA
Natalè TOSCA
MORABEZA RENDEZ-VOUS
TEATRO ELISA
AN INTIMATE NIGHT
MUSICA VENERDÌ 30 DICEMBRE
SALA SANTA CECILIA | 21.00
auditorium.com
AUDITORIUM PARCO
DELLA MUSICA
ENNIO MORRICONE
LUNEDÌ 26
THE BROOKLYN
GOSPEL
HARMONETTES
ROMA VENERDÌ 23
FLORIDA
INSPIRATIONAL
MARTEDÌ 27
MERCOLEDÌ 28
GIOVEDÌ 29
FESTIVAL DOMENICA 25
HARLEM
GOSPEL
VENERDÌ 30
SABATO 31
NATE MARTIN
23/31 DIC 2022 CHOIR & S.I.G.N.
Buon anno
Giovanni De Mauro
Non sprecare nessuna
LORENZO MATTOTTI
occasione. Diventare
di tutto il mondo dopo Mandela vaganti in Sudafrica
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cristalline del
Storie
Percy ZvomuyaDodecaneso. Cercare
presenta
Barbara Boswell
riconoscerli. Lasciare
Julie Nxadi
Saaid Rahbeeni
Lesego Rampolokeng
NONZUZO GXEKWA
l’Europa. Non farla più difficile di
quanto lo è già. Vai Lokomotiv
Prenestino, impara lo schema flex.
Tatuarmi un piccolo coccodrillo. Padel
e surf. Andare a vivere a più di mille
PERFECT KELETSO MOPAI KAREN JENNINGS
metri d’altitudine. Fare ordine nella HLONGWANE
60 Come un adulto 104 Il primo giorno
cassetta degli attrezzi. Imparare l’arte 14 Festa sul ponte Disegni di Stefano Disegni di Davide
del lettering a mano. Viaggiare a Disegni di Christian Ricci Bonazzi
piccole dosi ma con regolarità. Sempre Dellavedova
e comunque antifascista. Più sala, LESEGO
meno streaming. Cambiare spesso i BONGANI KONA RAMPOLOKENG Le rubriche
miei percorsi. Studiare la Bibbia. 22 La corsa di Lila 66 Vittima recidiva 11 Editoriale
Imparare a usare l’idropulitrice. Più Disegni di Chiara Disegni di Francesca 111 L’oroscopo
vasche e meno batoste. Un tetto sulla Dattola Ghermandi
114 L’anno
testa, ma con i soffitti altissimi. Donna, del New Yorker
NOZIZWE HERERO PORTFOLIO
vita, libertà. Smettere di fumare.
Allargare i miei orizzonti alimentari. 30 Amarsi a Londra 76 Occhi e piedi
Disegni di Pierluigi vaganti Il prossimo numero
Non dare mai niente per scontato.
Longo Nonzuzo Gxekwa di Internazionale
Mezz’ora al giorno di esercizi.
Migliorare lo sfondo delle riunioni su uscirà il 5 gennaio
BARBARA BOSWELL 2023
JULIE NXADI
Zoom. Rispettare il buon proposito 84 Miss Johns
dell’anno scorso. Quel giorno mettermi 42 Sotto la pioggia
Disegni di Beatrice Disegni di Angelo
una maschera da Spider-Man. Monne
Bandiera
Imbroccare il format. Trovare il giusto
spazio. Ingrassare. Più stretching. Dare IMRAAN COOVADIA
FUMETTO
un senso alla mia patente di guida. 46 Victor e il custode 95 All rise
Arrabbiarsi di meno ma chiedere di più. Testo di Richard
Disegni di Gabriella
Fare una vacanza al mare d’inverno. Conyngham
Giandelli
Andare allo stadio. Coltivare l’amicizia Disegni di Saaid Articoli in formato
con gli animali non umani. Leggere. Rahbeeni mp3 per gli abbonati
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Scrivere
dopo Mandela
all’università di Città del Capo, è l’autrice di tore di romanzi come Jozi e Sanity prevail, PER ABBONARSI E PER
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esordio dell’università di Johannesburg. Il corruzione del dopo Mandela. Neanche l’e- dall’estero +39 02 8689 6172
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racconto di Boswell che trovate in questo poca di Mandela fu senza macchia: se i lea- Email abbonamenti@internazionale.it
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to a Coetzee evidenziando la sua presenza chi gli stava intorno. I semi della corruzio- Numero verde 800 321 717
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più che spettrale, che si manifesta ancora ne che sono sbocciati in seguito (soprattut- Fax 06 442 52718
oggi nella psiche letteraria del Sudafrica, to con l’ex presidente Jacob Zuma) furono Imbustato in Mater-Bi
anche se l’autore si è trasferito molti anni fa piantati negli anni novanta. Raccontare
in Australia (nel 2018 il sudafricano Nthi- questa storia nei dettagli spetta alla prossi-
keng Mohlele ha pubblicato Michael K, una ma generazione di scrittrici e scrittori su-
reinterpretazione del classico di Coetzee). dafricani. u gim
Festa
sul ponte
l tempo, che non poteva essere governato, si prendente solennità, forse tradendo il fatto che, no-
I presentò alla festa vestito male. Un vero nostante la felice occasione, erano persone sempre
peccato. Il comitato del sindaco pianificava assillate da preoccupazioni molto più grandi di quel-
la cosa da un mese, ma appena cominciò la le che li coinvolgevano quel giorno.
settimana del tanto annunciato evento la Tuttavia, non c’era niente che sottraesse rilievo
pioggia, fitta e ininterrotta, cadde dal cielo all’evento. Non capitava spesso che dei funzionari
per giorni e giorni. “Nella nostra cultura, la pioggia è del governo nazionale si unissero al sindaco, e in-
una benedizione”, continuavano a ripetere diversi dubbiamente l’inaugurazione di un nuovo ponte,
impiegati, in faccia e nelle orecchie del sindaco, fino nello splendore dei suoi tre metri e mezzo, era un
a quando a lui non venne voglia di to- evento ancora più raro in queste zone
gliersi la cravatta e usarla per strango- Indubbiamente remote. Si diceva che ci sarebbe stata
lare qualcuno. l’inaugurazione abbondanza di cibo e bevande, ma na-
Il piccolo ponte, la cui “inaugura- di un nuovo turalmente il rispettoso ascolto dei di-
zione” era il motivo della celebrazione, ponte, nello scorsi era il prezzo che gli stomaci
era stato inagibile dal mercoledì fino al splendore dei suoi brontolanti avrebbero dovuto pagare
sabato dell’evento. Il fatto che la piog- tre metri e mezzo, per il loro vivo interesse verso il con-
gia fosse la causa dell’impraticabilità era un evento sueto rinfresco a seguire.
del ponte non era di per sé sorprenden- ancora più Un poeta, che aveva scelto come te-
te per chi aveva visto la struttura. Era ma le conquiste del partito al governo,
raro in queste zone
chiaro anche all’osservatore più otti- rubò la scena quando, alla fine della
mista che una forte pioggia l’avrebbe
remote sua poesia, incitò la folla a cantare con
PERFECT
resa inutilizzabile. lui: “Venite e ammirate / Venite A e ve-
HLONGWANE
è nato a Mbabane,
Comunque, erano state invitate alcune persona- nite B / Oh venite e vedete / Venite C e venite D / Oh
nello stato che allora lità di rilievo, che avevano confermato la loro pre- venite e ammirate / ciò che il congresso di un tempo
si chiamava senza dopo diverse pressioni. Era già stata pagata / ha fatto, ha fatto”, ripetendolo più volte. Un noto
Swaziland (oggi una fortuna a una “lontana” cugina del sindaco per ubriacone, che tutti chiamavano Bra Zest e che non
Eswatini), da genitori la fornitura di succo di frutta Oros e scone, e il ponte mancava mai a questo tipo di eventi, scattò in piedi e
sudafricani in esilio. era comunque visibile dalla striscia di terra su cui si mise a ballare mentre la folla riprendeva quel
Una prima versione erano stati allestiti un podio di fortuna e un gazebo mantra, ma il diffuso gradimento per la sua sponta-
di questa storia è traballante. neità fu un poco smorzato quando gli sforzi provoca-
stata pubblicata dal
Come succede spesso in eventi simili, ogni volto rono una forte scoreggia dalla fessura delle sue nati-
periodico
nel pubblico aveva un’aria di crescente attesa per che coperte di stracci. Alcuni risero bonariamente,
sudafricano Culture
Review Magazine
quella giornata. Era importante non solo essere pre- altri lo schernirono in maniera poco caritatevole, ma
con il titolo Anatomy senti, ma anche dare l’impressione di esserne con- l’espressione del volto di Bra Zest non si allontanò
of an opening. La tenti. Il pubblico aveva superato le aspettative: circa dalla smorfia allegra per cui si era a lungo allenato.
traduzione è di Sarah centocinquanta persone, rispetto alle cento previste. Fu allora che il ministro dei lavori pubblici, senza
Victoria Barberis. Sul podio improvvisato, i dignitari sedevano con sor- dubbio toccato dall’appassionato mantra e dalle gri-
La corsa
di Lila
a mia migliore amica era Lila. Diceva- Quell’inverno avevo nove anni. Eppure, certi giorni,
L no tutti che somigliava a un maschio. mi sembra ieri che siamo andati a gridare nel bo-
Non portava i capelli raccolti in trecci- sco, con le mani a coppa intorno alla bocca. Il buio
ne elaborate come le altre bambine che filtrava dagli alberi mentre il suo nome riempiva
della nostra strada. Aveva la testa li- l’aria.
scia. Rasata quasi fino alla cute.
Vivevamo a Chatterton. Le nostre case erano vi-
“Perché non ne parli mai?”, chiede S.
Sono passati tanti anni da quando S. era uno stu-
cine, su una via senza uscita che si chiamava Addi- dente post-dottorato del mio dipartimento; e, suc-
son road. Alla fine della strada l’asfalto lasciava spa- cessivamente, anche il mio amante. I suoi occhi era-
zio a ettari di veld. Un sentiero che s’in- no color del mare e i dreadlock biondi
sinuava tra eucalipti giganti e blue gum Non ho mai dovuto gli arrivavano fino alle spalle. Gli uomi-
portava alla scuola elementare del Sa- soffrire la precarietà ni del cantiere vicino al palazzo dove
cro cuore. Ancora oggi vedo Lila che dell’amore per i figli. vivevo fischiavano ogni volta che pas-
corre davanti a me in mezzo all’erba È una cosa terribile, savamo. Sembrava una ragazza e, sup-
alta, l’ultimo giorno d’autunno. La sua credo, guardare pongo, ci vedevano qualcosa di scan-
uniforme scozzese increspata dal ven- i figli crescere daloso.
to. Ansimando, le mani sulle ginoc- ed essere “Dovresti raccontarlo a qualcuno”,
chia, alzo lo sguardo e vedo i gabbiani completamente dice, tenendomi il mento nelle mani
volare in circolo. morbide.
impotenti di fronte
“Vieni”, dice lei. Mi volto e distolgo lo sguardo. Verso
Ma io non ce la faccio. Le gambe, il
al loro destino il fascio di luce obliquo contro la parete
petto, mi brucia tutto. Una sensazione della camera da letto. Non rispondo.
BONGANI KONA
è uno scrittore e
che oggi riconosco come invidia mi stringe le valvole È come una favola nera. Quattro bambini anda-
giornalista nato nel cardiache. Una femmina mi sta battendo nella corsa. rono a correre nel bosco al tramonto. Tornarono a
1985 ad Harare, nello Per quanto mi sforzi, so che non la prenderò mai. È la casa in tre…
Zimbabwe. Insegna verità. Non la prenderò mai. È così che me la ricordo.
alla facoltà di storia Ho trentasei anni. Vivo solo in un appartamento Vivevamo in un paese di uomini. Uomini segnati
dell’università del da single a Città del Capo, la città più lontana da Ad- dalla guerra. Perseguitati dalle cose che avevano vi-
Western Cape, a Città dison road dove la vita mi abbia portato. Non sono sto e fatto nei campi di battaglia. Avevano perso
del Capo. Il racconto mai stato sposato né ho mai dovuto soffrire la preca- qualcosa di sé guadando i fiumi e le paludi nelle cam-
di queste pagine, il
rietà dell’amore per i figli. È una cosa terribile, credo, pagne con i kalashnikov in spalla.
cui titolo originale è
guardare i figli crescere ed essere completamente Il nostro quartiere – un gruppo di case in stile co-
Lila, è uscito nella
raccolta Hair: weaving
impotenti di fronte al loro destino. Non avere voce in loniale olandese del Capo, che a metà degli anni ot-
& unpicking stories of capitolo sulla loro vita o la loro morte. Potrei dirvi tanta era in declino – era stato desegregato dopo l’in-
identity. La che non c’è giorno che non pensi a Lila o a suo padre dipendenza. Tutte le volte che incontravamo uno dei
traduzione è di con gli occhi stretti che cerca nella sterpaglia all’im- nostri vicini – magari stava facendo una commissio-
Fabrizio Saulini. brunire, ma non sarebbe la verità. Non del tutto. ne, o tornava dal lavoro – ci avevano insegnato a
Lila apparteneva chiedere prima come stavano gli uomini e solo dopo nando gli occhiali e pulendoli subito con l’angolo
al mondo dei le donne. della camicia.
maschi. Era una Le donne facevano lavori da donne. Cucinavano “Dici?”. Israel inclina la testa e stringe gli occhi,
di noi. Eravamo i e pulivano, vestivano i bambini o stavano alla cassa appoggiandosi allo schienale della sedia.
quattro dei negozi. “Vedrai. I medici sanno quello che fanno”.
“Io non sono una femmina, ci diceva continua- Tafadwa morì a ottobre. Un giorno che aveva pio-
moschettieri di
mente Lila”. La gente aggrottava la fronte. vuto forte tutto il pomeriggio e fino alla sera tardi. La
Addison road:
Lila apparteneva al mondo dei maschi. Era una terra era ancora umida e fangosa la mattina della
Tatenda, Hubert, di noi. veglia. Io indossavo un cravattino a pallini. Cantam-
Lila e io Eravamo i quattro moschettieri di Addison road: mo Sweet hour of prayer, le spalle curve nell’aria geli-
Tatenda, Hubert, Lila e io. La prima volta che varcam- da mentre gli uomini calavano la bara sotto terra.
mo i cancelli in ferro battuto della scuola del Sacro Lasciammo Tafadwa sotto un monticello di terra
cuore, nel 1988, eravamo in cinque. Nella primavera rossa vicino alla lapide di sua madre. Si formò un le-
di quell’anno il fratello gemello di Tatenda, Tafadwa, game indissolubile tra noi quattro dopo di allora. La
improvvisamente smise di ricordare i nostri nomi e le morte fa così. Ti lega alle persone.
nostre facce. Un pomeriggio tardi trovai il padre dei L’ultimo venerdì del semestre, durante la ricrea-
gemelli, Israel, seduto di fronte a mio zio Levi nella zione della mattina, noi quattro eravamo seduti su
nostra cucina. Sul piano grigio del tavolo c’erano i ri- uno spiazzo d’erba dietro le tettoie per le biciclette.
sultati di una risonanza magnetica. I medici avevano Di tanto in tanto dai campi da gioco arrivavano le vo-
trovato delle lesioni nel cervello di Tafadwa. Piccoli ci degli altri bambini, ma la nostra attenzione era
puntini luminosi nella materia grigia. tutta per Tatenda. Ci stava raccontando dei soldati
“Oh, non ti preoccupare”, dice zio Levi, appan- con le maschere antigas e la colonna di carri armati
Amarsi
a Londra
ti, ma è stato un periodo un po’ –”.
“A nord, ci sono l’Inghilterra, paese incomprensibile, e gli stati
“Lo so, mia madre mi assilla da quando ha cono-
scandinavi, paesi incomprensibili. A sud, c’è il Vaticano; la cu-
sciuto la tua e ha scoperto che anche tu vivi qui. A pro-
pola di San Pietro è lo spegnitoio del pensiero occidentale: come
questo duomo, ma più grande (indicò il Sacré-Cœur di Mont-posito, dove vivi esattamente?”.
Soso viveva a Madrid, “… dove passo dieci ore al
martre, lì accanto, sulla loro sinistra). Intorno al Vaticano c’è
giorno, cinque giorni a settimana, a volte pure sei,
l’Italia, e l’Italia sono gli aerei che hanno protetto i rinforzi di
Franco, quando la partita era tutto fuorché chiusa”. una roba ridicola, chiuso in biblioteca a scartabellare
i manoscritti di un ignoto poeta sudafricano che si è
Si fermò, prese il compagno per il braccio. L’altro si fermò.
Henry de Montherlant, Il caos e la notte trasferito qui anni fa. Sto cercando di scrivere una tesi
su di lui. E tu?”. Mandla passava più o meno altrettan-
rano state le madri a metterli in contat- te ore a perfezionare le sue interpretazioni di Stra-
E to: due ragazzi dello stesso distretto vinskij sotto la guida di un celebre pianista cinese a
che ora erano entrambi all’estero dove- Stoccolma.
vano, dovevano incon-
trarsi. “Ngoba, non puoi Non erano
mai sapere, un giorno vicini quanto
potreste avere bisogno l’uno dell’altro”, pensavano in
aveva detto la madre di Soso durante famiglia, ma del
una delle loro telefonate, e la madre di resto per le loro
Mandla aveva ribadito lo stesso concet- madri il fatto
Non erano vicini quanto pensavano
in famiglia, ma del resto per le loro ma-
dri il fatto che si trovassero entrambi in
Europa rendeva tutto semplice.
“Quanto potrà mai essere grande iYu-
rophu?”, aveva chiesto la madre di
Mandla, non capendo come mai l’ami-
to al figlio, anche se le loro telefonate che si trovassero cizia combinata di suo figlio non stesse
erano decisamente meno frequenti. Le entrambi in Europa procedendo spedita quanto la sua con
case dove vivevano le madri si trovava- la madre dell’amico prescelto. “Non mi
NOZIZWE HERERO rendeva tutto
è un eteronimo dello no in due villaggi vicini nello stesso di- sembra tanto grande”, si era risposta.
stretto. Le madri si erano incontrate a
semplice Soso l’aveva trovato molto divertente,
scrittore sudafricano
Abdul-Malik un congresso regionale delle chiese e, perché sua madre aveva detto più o
Sibabalwe Oscar dopo aver esaltato la rispettiva prole con la sobrietà meno la stessa cosa.
Masinyana. Scrive concessa alla gente di chiesa, avevano scoperto di Considerati i costi, la perdita di tempo e le altre
racconti, saggi e libri avere entrambe un figlio all’estero – “Phi?” – “eYuro- difficoltà che un viaggio avrebbe comportato per en-
per bambini. Questo phu! Owakho?” – “Naye!” – e la loro amicizia si era con- trambi, decisero di dire alle madri che si erano visti,
racconto è uscito
solidata all’istante. era stato piacevolissimo ed erano felicissimi di aver
sulla rivista letteraria
Quando Soso si decise a chiamare Mandla, dopo fatto conoscenza. Organizzare un vero incontro
sudafricana Prufrock
con il titolo
settimane di riluttanza e distrazione nonostante i re- avrebbe causato dei disagi non solo inimmaginabili,
Two (serious) boys, golari solleciti della madre, la sua telefonata era atte- ma anche irrilevanti per le loro madri, alle quali im-
Eyurophu. La sa da tempo. “Le nostre madri vogliono che c’incon- portava solo che due ragazzi dello stesso modesto
traduzione è di triamo”. distretto erano in Europa e dovevano, dovevano in-
Francesca Spinelli. “Lo so”, disse Mandla, “anch’io dovevo chiamar- contrarsi e conoscersi, casomai fosse successo qual-
I tre mesi di cosa e allora avrebbero avuto bisogno l’uno dell’altro. zione di esaminare. La mattina e la sera avrebbero
preparativi furono Stavano ancora cercando di farsi andar bene quel usato parte dei soldi delle loro borse di studio e dei
elettrizzanti, nuovo piano quando Mandla ammise: “Faccio sem- loro guadagni per frequentare i teatri di Londra, man-
intensi e pre fatica a mentire a mia madre, soprattutto –”, e a giare in un certo ristorante vegetariano a Covent gar-
quel punto Soso confessò che anche per lui era diffici- den, passeggiare per Kew gardens e Hyde park, visi-
sorprendente-
le e così decisero di fissare un altro appuntamento tare la Monk’s house, pregare nella cattedrale di san
mente rapidi.
telefonico per parlare più concretamente di quale Paolo, ascoltare gruppi rock a Camden town, esplora-
Durante il primo poteva essere il periodo migliore dell’anno per incon- re il quartiere di Zadie Smith a Willesden green, vede-
mese si sentirono trarsi. re Soho di notte e magari camminare lungo il Tamigi
una o due volte Fu Mandla che chiamò per suggerire un incontro a o trovare “qualche altra attività meno schifosamente
alla settimana, a metà strada, a Londra. “O magari a Berlino. È un po’ turistica”, disse Soso, che era diventato l’organizzato-
febbraio i contatti che voglio visitare Londra e Berlino”. Scelsero aprile, re del viaggio.
erano diventati l’unico momento in cui Mandla poteva fuggire, du- Le loro madri erano state da tempo estromesse dai
quasi quotidiani e rante una tournée del suo maestro in Brasile. I tre me- preparativi, dopo aver entrambe disapprovato quello
a marzo si di preparativi furono elettrizzanti, intensi e sor- che ai loro occhi stava diventando uno sperpero di
parlavano prendentemente rapidi. Durante il primo mese si soldi all’insegna della bisboccia, e avevano ricevuto
sentirono una o due volte alla settimana, a febbraio i solo le informazioni minime sul futuro incontro. Pe-
mattina e sera
contatti erano diventati quasi quotidiani e a marzo si rò, i loro ragazzi. In Europa. L’orgoglio che provavano
parlavano mattina e sera, aggiungendo e sottraendo parlando di loro. E ne parlavano in continuazione, di
attività al loro programma della settimana, infervo- come gli sforzi per crescere dei figli da sole fossero
randosi più delle loro madri al pensiero di quella va- stati ripagati ora che avevano un figlio phesheya kwe-
canza che si stava rivelando in sintonia con la perso- zilwandle. Diventate migliori amiche, avendo scoper-
nalità e le abitudini di entrambi. to di avere tanto in comune rispetto alle loro compae-
Avrebbero alloggiato in un albergo londinese do- sane, seguivano la nascente amicizia tra i loro figli
tato di un pianoforte a coda dove Mandla avrebbe come se la loro stessa amicizia ne dipendesse, cosa in
potuto studiare il pomeriggio in vista del suo concerto parte vera.
di fine giugno. Soso nel frattempo sarebbe andato alla “È così bello, yazi, avere dei figli che ti danno an-
British library per consultare alcuni documenti del cora retta, anche da lontano”, diceva MaXaba.
suo autore, che prima o poi aveva comunque inten- “È una benedizione, mngani”, concordava Ma-
restarono vaghi sull’esatto svolgimento dei fatti. bancarelle di libri lungo il Tamigi. Soso si mise gli oc-
Quando il gestore se ne fu andato, il cameriere si tirò chiali da sole e sorrise, cogliendo di tanto in tanto l’a-
su, mormorò grazie e mi spiace davvero e sparì appa- ria altrettanto perplessa dei passanti e delle persone lì
rentemente per sempre in cucina, mentre Soso e intorno. Quando Mandla finalmente concluse l’aria,
Mandla bevvero in fretta e più compostamente il bic- una folla di spettatori applaudì, Mandla s’inchinò con
chiere offerto dalla casa e lasciarono il ristorante poco fare teatrale e tutti ripresero a camminare.
dopo. Presero la metropolitana per tornare in alber- “Spero di non dovermi sorbire questa roba ogni
go, ridendo ancora della scena che si erano lasciati volta che decido di fare una passeggiata con te, altri-
alle spalle e ormai sicuri di una cosa: la loro reciproca menti dovrò seminarti”, fu il commento di Soso sullo
e appena sublimata attrazione sessuale. spettacolo.
I tre giorni successivi a Londra furono di pura bea- “Ma piantala, ti è piaciuto e lo sai”.
titudine, con qualche piccolo intoppo reso inevitabile “Non è vero!”.
dall’incontro di due personalità che si stavano sco- “E invece sì!”.
prendo. Non c’è cosa più bella per due amanti che ri- “Non sei mica Mawrdew Czgowchwz. Meno male
trovarsi in vacanza in un luogo esotico nella prima che hai scelto il pianoforte”.
fase di una relazione, quando i sensi sono vigili, atten- “Be’, senza voler offendere la tua Mardù non-so-
ti e aperti a ogni cosa, a ogni sensazione, a ogni vista. che, sono stato proprio bravo. L’hanno pensato tutti!”.
Uno vuole andare a sinistra, l’altro a destra e natural- “Ma va, cos’altro dovevano fare se non applaudi-
mente qualunque sia la decisione finale non avrà le re? È stato imbarazzante”.
stesse conseguenze che avrebbe se la relazione non “Lo so che ti è piaciuto”.
fosse agli albori. Uno finge di protestare, l’altro esage- “Non è vero”.
ra i modi da prepotente, ma non nasce nessun ranco- E così via.
re perché non importa dove stanno andando ma co- Il primo vero banco di prova arrivò quando Soso
me ognuno di loro sperimenta lo spazio. Sono inna- chiese a Mandla di fidarsi di lui mentre si imbarcava-
morati e davvero felici, anche se il loro carattere fon- no in un giro non molto pianificato di North west Lon-
damentalmente scontroso non vuole ammetterlo. don alla ricerca di una qualche biblioteca –
“È il tempo, stupido”. “Kensal Rise”, disse Soso.
“No, sei tu”, rispose Mandla, e saltando di fronte a “Ah, se non sbaglio potrebbe aver già chiuso”, dis-
Soso attaccò a cantare Amarilli, mia bella accanto alle se la bibliotecaria del Kilburn library centre. “È la bi-
Sotto
la pioggia
wathi kaloku ngantsomi, c’erano nu- vescica. Lei non sa come si chiama questa sensazio-
Victor e
il custode
lle cinque del mattino l’autobus per re di zoccoli sulla strada, un cavallo che sembrava
A Edendale si fermò davanti all’in- venire verso di lui, e si alzò. Dalla finestra vide, tra le
gresso. Il motore faceva un gran stanghe di un carro, l’alto animale che trascinava ver-
baccano. Victor non aprì gli occhi. so il ciglio della strada i fagotti che portava legati. Ave-
Infilò la mano nella tasca interna va due paraocchi neri, uniti da un sostegno sopra la
del cappotto Crombie che aveva testa. Il conducente, che indossava un berretto di vel-
accanto, che era appartenuto a un milionario dello luto a coste, lo fermò davanti alla sala da tè ed entrò,
zucchero il cui nome era scritto in filo azzurro sotto il mentre l’animale continuava ad agitare la coda.
colletto, e cercò il lasciapassare. Non trovò niente.
Non ci poteva credere. Si rimise a dor-
Victor vide che il cavallo non era più giovane. Il
suo alto petto grigio, spruzzato di peli
mire, a sognare la sua imminente for- Girò il letto su un scuri in alto e in basso, era muscoloso
tuna. Aveva tutta la fortuna, tutti gli fianco, ma non come i culturisti che si esercitavano con
amici, il custode come garante, un al- c’era niente. i pesi nel retro dell’ostello. Continuò a
tro garante che sarebbe diventato fa- Niente nelle scarpe. guardare il cavallo sotto la tettoia della
moso in tutto il mondo. Niente nella camicia sala da tè e cercò d’ignorare il disagio
Nel sogno riusciva quasi a toccare il abbottonata sulla che gli cresceva nel petto. Non sapeva
morbido volto bruno di suo padre, un gruccia. Non trovò se quel giorno sarebbe stato fortunato
IMRAAN faro di amicizia, e a vedere le lentiggini niente nelle tasche come nei suoi sogni.
COOVADIA uniformemente distribuite dalla fron- Innanzitutto rimise in ordine, per
è nato a Durban nel posteriori dei
te al mento. Il vecchio era stato abile. poter trovare il lasciapassare più in fret-
1970. Ha pubblicato
Aveva sollevato con l’unghia la foto-
pantaloni ta. Ripiegò la coperta sotto il braccio e la
romanzi e raccolte di
grafia in bianco e nero sul lasciapassa- ripose sotto il materasso. Girò il letto su
racconti, e insegna
all’università di Città
re, che apparteneva a un minatore mozambicano di un fianco, ma non c’era niente. Niente nelle scarpe, a
del Capo. Il suo High ritorno nel suo paese, e l’aveva sostituita con quella parte l’odore di lucido. Niente nella camicia abbotto-
low in-between ha di Victor, scattata dall’assistente indiano dei Crown nata sulla gruccia. Non trovò niente nelle tasche po-
vinto il Sunday Times portrait studios. Da allora le referenze sul retro, tim- steriori dei pantaloni né nella tuta che indossava in
prize. In italiano ha brate e indecifrabilmente firmate e datate su una tipografia. Sentì che stava cercando la soluzione di un
pubblicato Il tabella in inchiostro viola, erano state controllate enigma impossibile.
matrimonio (Marsilio centinaia di volte da poliziotti, amministratori giudi- L’enigma era la stanza. Difficile ispezionare tutto
2002) e I ladri dagli ziari e impiegati governativi. Di suo padre non aveva quello spazio, che oltre a essere la sua camera da letto
occhi verdi (Newton
più saputo niente. era usato come ripostiglio. C’erano due spazzoloni
Compton 2010).
Se non era in tasca, dove la sua mano cieca non ri- nel secchio, accanto a prodotti per la pulizia dall’odo-
Questo racconto è un
estratto del suo
usciva a trovarlo, il lasciapassare doveva essere da re penetrante. Alcune scatole contenevano lampadi-
romanzo Tales of the qualche parte accanto al materasso. Victor controllò ne rotte. Le tenevano come uova in un cartone, caso-
metric system. La sotto il cappotto e tutto intorno. Senza aprire gli occhi mai un bel giorno dovessero tornare ad accendersi. Il
traduzione è di Silvia cercò lungo il materasso. custode dell’ostello maschile cristiano Caledonian, il
Pareschi. All’improvviso si svegliò del tutto. Sentì un rumo- suo amico, il signor Samuel Shabangu, odiava buttare
via le cose. Quindi c’erano un rotolo di rete metallica Lui e suo padre dormivano fianco a fianco in un
annodata, latte di vernice Dulux dal coperchio mac- box tutto per loro. A mezzanotte Victor si svegliava
chiato, pezzi di filo e a parte, su una coperta, vari at- sentendo i rumori soddisfatti dei cavalli che urinava-
trezzi, chiavi inglesi, cacciaviti e una livella, necessari no, lo scalpitio degli zoccoli contro le porte dei box e
per le riparazioni quotidiane del custode. la sommessa conversazione che gli animali, cavalli e
Solo un incantesimo, proibito a un cristiano come cani, intrattenevano tra loro. I pastori tedeschi dalla
il signor Shabangu, avrebbe potuto sfilargli di tasca il lingua ruvida dormivano naso contro naso e trotterel-
libretto delle referenze e spostarlo dall’altra parte del- lavano diffidenti a cinque metri di distanza dai caval-
la stanza. Tuttavia Victor si mise a controllare sotto le li. Ciascuno faceva amicizia con un cavallo e un cava-
latte di vernice. Scostò il pesante rotolo di filo metalli- liere in particolare. Se erano contrariati spesso rin-
co per vedere cosa potesse nascondere. Niente. Era ghiavano, abbastanza forti da alzarsi sulle zampe
diventato un criminale dall’oggi al domani. posteriori e inchiodare Victor contro il muro, con le
Victor aveva aggirato la legge per rimanere in cit- spalle abbastanza robuste da tenerlo lì mentre disto-
tà. Suo padre aveva un permesso quando lavorava al glieva la testa dal loro alito salato, finché non erano
Natal command, la caserma di fronte alla North soddisfatti dell’espressione del suo volto. Ma non
Beach di Durban, dove portava secchi di avena calda mordevano quasi mai.
per i cavalli bai nel cortile della cavalleria e lavava gli Tre anni prima un certo individuo aveva cercato di
stivali dei soldati. Da bambino Victor gli dava una rubare il lavoro a suo padre. Aveva raccontato storie al
mano. Sistemavano le coperte sul dorso dei cavalli sergente maggiore europeo, accusando suo padre di
quando il reggimento tornava dalle esercitazioni, maltrattare i cani e di vendere il loro cibo a un orticol-
ispezionavano gli zoccoli ferrati degli animali, petti- tore indiano. L’accusa era rimasta sospesa nell’atmo-
navano le criniere mentre i cavalli s’inginocchiavano sfera nonostante la mancanza di prove. La tosse di
davanti alla caserma. suo padre si era aggravata, e lui temeva di finire in
“Niente di troppo importante, spero. So che hai chiunque potesse aiutarlo. Ora, senza alcun motivo
del lavoro extra grazie ai recenti invasori. La colpa è comprensibile, il custode gli aveva portato via il per
di quel signor Polk, credo. Ti ha messo a dura prova”. messo. Era una cosa senza senso. Adesso era nudo
“Mi ha dato la possibilità di lavorare allo spet davanti al signor Shabangu. Barcollò. Voleva sedersi
tacolo”. per terra. Non aveva mai provato un tale alternarsi di
“Comunque è una faticaccia. Capisco benissimo. vampate calde e fredde.
Quando sei distratto è facile smarrire le cose”. L’intruso s’inoltrò nella stanza, osservando gli og
Il signor Shabangu fece un largo sorriso, che sem getti spostati durante la ricerca e il materasso sottile,
brava il prodotto di una lussazione alla mascella. Ave appoggiato su un fianco contro la parete. Nel magaz
va stati d’animo monotoni per mesi di seguito, infilati zino c’era una sola finestra, sbarrata, anche se sareb
l’uno sull’altro come perline in una collana. Superava be servita una lunga scala per raggiungerla dalla stra
Natale e santo Stefano senza la minima traccia di al da. Da lì entrò all’improvviso la luce del sole color fa
legria, cantando inni nella prima fila del coro con rina di mais, che conferì al viso del signor Shabangu
un’espressione annebbiata da scozzese, e poi beven un insolito colorito dorato, come di un re Mida che si
do il succo di frutta rosso dalla zuppiera del punch con fosse portato le mani alla testa.
la stessa gioia di chi sorbisce una medicina. Victor notò, per la prima volta, che non sembrava
In quello stesso istante Victor capì che era stato degno di fiducia. Il signor Shabangu aveva le mani e il
lui a prendere il libretto delle referenze. Era venuto petto scarni, eppure il collo e il mento sembravano il
in magazzino tutto gongolante, ad annunciargli che collare di una lucertola. Si compiaceva di conoscere
non c’era niente da fare. le fragilità e le superstizioni degli altri, informazioni
Victor si sentì perduto quanto il suo permesso. che riferiva a Victor, e della quotidiana scoperta che
Shabangu era in cima alla sua lista, il primo dei suoi nessuno lì dentro era migliore di lui. Nessun africano
patrocinatori. Victor cercava di essere amico di poteva batterlo.
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Come
un adulto
l viso di papà era paffuto, morbido e liscio co- barazzo; ha perfino leccato il piatto. Ho guardato la
I me un vetkoek ben fatto quando mi ha detto mamma disgustato. Lei ha scosso la testa, come se
che il ragazzo si chiamava Solly e che sareb- fossi stato io a leccare il piatto, e poi ha fatto una faccia
be venuto a trovarci per il fine settimana. Ora seccata, aggrottando le sopracciglia. Quando Solly ha
sta lavando il nostro marciapiede con la finito di mangiare e di trangugiare la sua bibita, ha
pompa, papà intendo. Lo guardo dalla fine- cominciato a masticare anche la cannuccia. La mam-
stra della mia camera da letto. La manichetta si agita ma ci ha chiesto se volevamo andare nell’area giochi,
come un mamba nero e lui la insegue e la tiene ferma. ma siccome Solly non voleva, ha cambiato idea e ha
Pulisce il marciapiede ogni fine settimana. La gente detto che non dovevo andarci nemmeno io. “Ma sia-
ci butta ogni genere di cose quando mo venuti qui perché così potevo gioca-
dormiamo di notte, così lui pulisce le La mamma ci re dopo aver mangiato, me l’avevi pro-
loro malefatte. Una volta ho visto una ha chiesto se messo!”. Ho incrociato le braccia.
scia di sangue proprio vicino all’erba; volevamo andare “Non vedi che tuo cugino è stanco?”.
quando l’ho mostrata alla mamma, mi nell’area giochi, Ho urlato, tirando un calcio alla
ha detto che era sangue di pollo. Noi ma siccome Solly gamba sotto il tavolo: “Allora non do-
non abbiamo polli. non voleva, ha vrebbe giocare lui, non io!”.
Chiudo la tenda, mi giro e trovo cambiato idea e ha “Moshole, piantala subito”, ha sibi-
Solly seduto sul letto che mi fissa. È ca- detto che non lato lei, richiudendo il sacchetto con i
duto dal letto stamattina presto e sem- miei avanzi. “Vuoi che quei bambini
dovevo andarci
bra che la cosa lo abbia spaventato. bianchi pensino che sei un attaccabri-
KELETSO MOPAI
Dorme nella mia stanza anche se ci
nemmeno io ghe?”, disse, indicandoli con lo sguar-
è una scrittrice e
sono camere libere. La mamma dice do. Scrutai dietro le spalle il grande ta-
geologa nata a
Tzaneen nel 1992. La
che è perché non è abituato a dormire da solo. Gli volo d’angolo, dove i bambini stavano cantando
sua raccolta di guardo la testa: ha sempre i capelli arruffati e non senza entusiasmo “tanti auguri a te, tanti auguri a
racconti If you keep vuole pettinarli. Quando l’ho conosciuto, puzzava di te” a un ragazzo dai capelli rossi inginocchiato sul
digging è stata scelta sapone e sudore. La sua pelle è olivastra, a differenza sedile di fronte a loro. Aveva il volto ricoperto di bril-
come uno dei migliori della mia che è scura, e quando cammina, cammina lantini e batteva timidamente le mani. Un uomo in
debutti del 2019 dal con le ginocchia che battono l’una contro l’altra, e ha pantaloni corti color kaki, sicuramente il padre del
sito di letteratura gambe lunghe e sottili. Non condivido il mio sapone festeggiato, era in piedi poco lontano dal tavolo e
africana Brittle Paper. da bagno, ma Solly lo usa lo stesso. La mamma gli ha scattava fotografie. Sorrideva a denti stretti e saluta-
Questo racconto è
anche dato le mie pantofole, quelle blu che mi piac- va i bambini. Sembrava che avesse le lacrime agli
uscito sulla
ciono tanto. occhi. Quanto vorrei che papà mi amasse abbastan-
Johannesburg Review
of Books con il titolo
Gli chiedo come ha fatto a cadere e lui parla lenta- za da piangere davanti ai miei amici. Anche i miei
The boy and other mente, le parole sembrano lottare nella sua bocca, occhi erano pieni di lacrime.
disasters. La ma ieri, quando la mamma ci ha portato a pranzo in “Non fare lo stupido e comportati come un adulto.
traduzione è di Sarah un ristorante in città, ha mangiato il pollo con foga, Asciugati quelle lacrime!”, ha detto la mamma. Mi
Victoria Barberis. come se il cibo stesse per scappare. Ero molto in im- sono pulito il viso con la maglietta.
Quando Solly ha Solly ha dato un colpetto sul braccio alla mamma, volte e che fosse felicissimo della sua presenza. Ero
visto papà, è corso chiedendo di andare in bagno. “Vai con lui”, mi ha geloso, mentre li fissavo con un grosso nodo in gola.
ad abbracciargli le ordinato lei. A differenza della casa di Solly, casa mia è grande.
gambe. Non avevo “Ma io non voglio andare al gabinetto”, ho arric- La mia è la seconda casa più grande di Lenyenye, do-
mai incontrato il ciato il labbro. Lei mi ha squadrato di nuovo, lo stesso po quella del nostro assessore. Lui ha cinque macchi-
sguardo che mi aveva rivolto una settimana fa quan- ne, mentre papà ne ha due e mamma una. La mia casa
ragazzo prima di
do aveva trovato un piatto di cibo sotto il mio letto. inghiotte il nostro cortile e sovrasta gli alberi di bana-
allora, ma
“Nxa!”, ha imprecato. ne, ergendosi alta accanto alla recinzione di mattoni
sembrava che lui Mi sono diretto verso la porta con il cartello toilet- che ci divide dai nostri vicini, i Makwela, che non ci
avesse incontrato te, con Solly al seguito. parlano anche se do da mangiare al loro cane maci-
papà molte volte e La casa di Solly è lontana dalla mia. Mentre anda- lento. La mamma mi ha detto che il signor Makwela
che fosse vamo a prenderlo, siamo passati davanti ad alberi e una volta era un poliziotto, ma ha perso il lavoro per-
felicissimo della alberi e ancora alberi: alberi di banane, litchi, arance, ché voleva sparare a papà con la sua pistola quando
sua presenza manghi, alberi di limoni, alberi e alberi e alberi. Ab- papà ha voluto i soldi che gli doveva. Il signor Makwe-
biamo guidato a lungo su strade sterrate che hanno la nega tutto e dice che è stato papà che voleva sparar-
lasciato rossa di polvere la macchina bianca di papà. gli. Oggi, quando la signora Makwela passa davanti a
Quando ho aperto il finestrino, il vento polveroso mi casa nostra, si gira dall’altra parte e quando fa caldo,
ha morso le orecchie. Quando finalmente siamo arri- come capita spesso, inclina l’ombrello per non dover-
vati, abbiamo trovato Solly che giocava con i suoi ami- ci salutare.
ci fuori dalla casa, un rondavel con un tetto appuntito
che toccava quasi il cielo. Il cortile era verde scuro con La mamma la odia tantissimo, glielo leggo in faccia
un pavimento di sterco di mucca decorato con qua- quando parla di lei. L’altro giorno ha detto a una sua
drati, cerchi e zigzag. Era bello. La casa sembrava amica al telefono che prima che la signora Makwela
troppo piccola rispetto a tutto quel cortile. Quando diventasse una strega era una buona vicina. Parlava-
Solly ha visto papà, è corso ad abbracciargli le gambe. no per ore al di là della recinzione, si scambiavano
Non avevo mai incontrato il ragazzo prima di allora, cibo, frequentavano la stessa chiesa e partecipavano
ma sembrava che lui avesse incontrato papà molte insieme alle riunioni della comunità, ma ora la
Vittima
recidiva
Assumi una postura d’uscita all’ingresso Polipo…
Marcia in ritirata, niente di strano baas piet Qui pro quo, smettere per molluschi
Skiet odia e sconvolgi Mentalità di negro per favore
Nero terreno di caccia il suo poligono Scarafaggio esistenza frustrata
Fedele alla sua essenza, questo è ovvio Mentalità cittadina nera e ambizione borghese
Ben si combina a sofisticata falsa operetta Questo per illusione puntura d’ago in testa vuota
Destino del profilattico sessofono di bolle
Attenzione ai genitali Ristorante “Bunwa” festino di schiuma gomma
Soldato del programma di propaganda mastica lumache
Più duramente cadono L’aborto servito in padella, buona o cattiva
Eresia vedere dire sentire dire e ancora porta la Intanto, laggiù alla fattoria
carne a casa
LESEGO
Bocciolo estirpa preventivamente il tempo ………
RAMPOLOKENG Niente di originale nella risposta
è un poeta, Ideologiche caramelle gommose trasformate in Dracula ubriaco droga tarantola
drammaturgo e duri conigli radicali Il giudice fottitore incollato alla panchina
scrittore nato nel Politiche spettrali truffa economica Fumi di etanolo a ripetizione, Fela
1965 a Soweto, in I politici falsano la politica fanno credere Favorisca i documenti
Sudafrica. Tra le sue L’esistenza esiste ruota attorno a problemi che li Polipo, fuori il pus
molte pubblicazioni riguardano
la prima raccolta di
Fantasia prosciutto solito animale corporativo ri- Pop lock rock roll
poesie Horns for
nato Terra scivola mente riempita di Spettrali
Hondo (1990) e il
recente romanzo
Banchetto dei recidivi degrada in…. Patto Strategiche questioni strillano gridano arrestano
Bird-monk seding gli avversari
(2017). Tra i suoi Qui pro quo, mollare per molluschi Vigliaccamente sveglio l’intelletto
molti premi quelli Scarafaggio esistenza frustrata … Silenzia, assegna il pensiero, kgalagadi uno
dell’università di Ambizione di classe media, borghesia effimera Visita turistica come ossessione risucchia aspira
Johannesburg e Cassa media per testa vuota di bolle assorbe
dell’Istituto Ristorante “Bujwa” aborto servito in padella L’osmotico prospera e risuona
nazionale Intanto, laggiù alla fattoria Esperto, mangia poesia
sudafricano per gli
Prendi la carne, pugnalala, mangia
studi umanistici e le
…… Carota al coniglio, merda cannibale
scienze sociali. Il
titolo originale di
Idea di recensore, estetica
questo testo è Dracula ubriaco droga tarantola Distinguere separazione da riparazione
Recidivist victim. …… giudice disgraziato in panchina Niente a che vedere con la semantica
Traduzione di Ubah Fumi di etanolo a ripetizione, fela Sopravvivere alla sirena del capitalismo
Cristina Ali Farah. Favorisca i documenti … Parola omicida sudario
………
Quel momento in cui il livello della bottiglia è Se è tua intenzione mettere le zampe su parte (se
basso. Quindi ne versi un po’ alla volta nel bicchiere, non tutta) della mia biblioteca, stai alla larga. Non
sperando che trasformi i “pani” in una lunga sessio- ho ottenuto tutte queste cose per noia o per esibirle.
ne di bevute… o anche solo nje.
Oh Signore, Signore, Signore, come diceva il Mi servono molto.
nonno Procuratele da solo. Non ho soldi, tu sì, quindi…
facile soluzione
Sono rimasto a uccidere scarafaggi e topi qui in-
torno per un bel po’ e proprio ora… il più grande sca- Mi sento come la persona che dice “quella volta
rafaggio che abbia mai visto si è appena arrampicato quando non hai pagato nulla per lo spettacolo, perfi-
sul muro… no con un passaggio gratis e, bevuto per giunta, ma a
Eish, non avrei dovuto guardare tutti quei film metà strada ti senti come se dovessi chiedere indie-
dell’orrore. Ora vivo nel bel mezzo di “La vendetta tro i tuoi soldi”… eish, ha senso.
degli scarafaggi assassini” Il tempo (il mio tempo) è prezioso, caro…
Merito un premio per essere il fottuto artista più Come mi diverto? In molti modi. A volte, soprat-
“fallito” da queste parti. Guardate… i miei studenti, i tutto quando portano gli alcolici, racconto ai miei
miei figli, perfino i “cloni” ottengono più rispetto di “amici” storie estremamente strane (ne riconosco
me. Inoltre, vengono pagati di più. hm. la stranezza perché le invento io), e giorni dopo si di-
È quel che mi spetta (?) menticano che le ho raccontate e vengono a ripeter-
mele, mettendo se stessi al centro delle vicende.
Il Sudafrica mi ha insegnato a non fidarmi mai di E io mi siedo lì dicendo “eh? Hawu? Hm, sì!” co-
quello che arriva con un “Sono sicuro”(-am sho-) me se fosse una novità per me
Mi ha portato lungo numerosi sentieri incerti.
Il mio genio sarebbe tornato utile in questo mo-
Quindi ora Jojo alza i pugni di caramella mento… eish.
gommosa Questione di “differenze culturali”.
Dice che vuole combattere ((3 desideri? Non preoccuparti. Uno solo andreb-
((triste visione be bene.
Quelli di noi che sono biltong Vorrei che le persone smettessero di mandarmi
Se la passano dura tutto l’anno messaggi sms.
Ogni volta che il telefono squilla, mi precipito
Immagino che la mia scrittura debba essere nu- sperando sia la notifica di un bonifico bancario. Ma
triente … cibo marcio. Non importa, in ogni caso no, è “ciao come stai heita hoezit?” andate al diavo-
Ho scarafaggi che vivono nel mio laptop. lo.
Hm. Deprimente.
Occhi e piedi
vaganti
La fotografa Nonzuzo Gxekwa gira per le strade
di Johannesburg in cerca di poesia e di piccoli
momenti di bellezza, scrive Percy Zwomuya
edendo le foto di Nonzuzo operaia sudafricana e dove spesso le don-
L’AUTRICE
Nonzuzo Gxekwa è una fotografa
autodidatta nata nel 1981 a Ladysmith,
nel KwaZulu-Natal, in Sudafrica. Vive a
Johannesburg. Lavora soprattutto con la
street photography e il ritratto, e collabora
spesso con altri artisti e fotografi. Ha da
poco concluso una residenza d’artista alla
Jan van Eyck Academie, nei Paesi Bassi.
Partecipa alla mostra collettiva Synaptic, in
corso fino al 3 gennaio 2023 alla Thk gallery
di Città del Capo, e prepara una personale
per marzo.
“Rarahil Memorial School” “Ger for Life - Una Ger per tutti” “Operazione Mato Grosso”
A Kirtipur, in Nepal. Ideata vent’anni È il progetto ideato ad Ulan Bator, In Perù. Un movimento, fondato da
fa dall’alpinista Fausto De Stefani in Mongolia, dall’antropologo David padre Ugo De Censi, che si avvale
e realizzata con la Fondazione Senza Bellatalla con Need You Onlus e la dell’opera di centinaia di volontari,
Frontiere Onlus, la scuola si compone Croce Rossa della Mongolia. Nel in Italia e Sud America, per dare
di diversi edifici, compresi un convitto “villaggio” di tende vengono ospitate, possibilità formative e un futuro
ed un ambulatorio medico, ed ospita curate e formate ragazze madri con migliore ai più poveri, in particolare
oltre mille bambini e ragazzi dai 4 ai figli disabili. Una comunità di oltre ai giovani.
18 anni. 100 persone.
scopri i progetti
di solidarietà
Miss
Johns
l treno delle 6.55 è di nuovo in ritardo. Mi ganizzato un pranzo che era diventato anche un in-
I sfugge un lamento quando vedo i secondi contro di preghiera, per ringraziare il Signore della
trasformarsi in minuti, il panico mi sale in go- mia buona fortuna, che avrebbe giovato a tutti noi.
la. Alle sette sarà inevitabile: farò di nuovo “La mia bambina intelligente”, aveva detto la
tardi al laboratorio delle nove. Con l’avanza- nonna. “Se qualcuno in questa famiglia ce la può fare,
re dell’inverno le mattine sono diventate più sei proprio tu! Grazie Gesù, tutto il mio duro lavoro è
buie, e ho cominciato sempre prima il mio pellegri- stato ricompensato!”.
naggio dalla stazione di Bellville a Rosebank verso
Mi tengo stretta Stamattina, però, è uno di quei giorni in cui rim- dere il treno per Simon’s Town. Dopo appena due
alla maniglia di piango di non frequentare l’università in fondo alla fermate mi lascerebbe a Rosebank, e arriverei in
plastica appesa strada. Perché avevo scelto di spingermi così oltre la tempo al laboratorio. Ma quando ci fermiamo le por-
alla sbarra che mia posizione? Pensavo di finire il romanzo di cui te del vagone, ostinate, rifiutano di aprirsi. Corpi irre-
corre lungo il dobbiamo parlare oggi durante il viaggio in treno. Ma quieti premono sulle doppie porte, un uomo comin-
il vagone è pieno, e il mio corpo è schiacciato tra le cia a forzarle. Sembrano passare lunghi minuti prima
soffitto del vagone.
carni di sconosciuti. Almeno questa volta sono don- che finalmente si muovano e il treno ci vomiti sulla
Le donne
ne. La carrozza è così gremita che non riesco neanche piattaforma. Salgo di corsa le scale di metallo per at-
ondeggiano a prendere lo zaino per tirare fuori il libro. E in questa traversare il ponte tra i binari due e cinque, appena in
intorno e contro di calca non riuscirei comunque ad aprirlo. tempo per vedere il treno per Simon’s Town uscire
me, i nostri corpi Mi tengo stretta alla maniglia di plastica appesa dalla stazione. Siamo tutti in ritardo, ognuno di noi
sobbalzano alla sbarra che corre lungo il soffitto del vagone. Le che dovevamo prendere quel treno. Arrivati a desti-
donne ondeggiano intorno e contro di me, i nostri nazione, nessuno capirà o si preoccuperà di capire
corpi sobbalzano mentre il treno sferraglia a un ritmo perché. Ci vedranno semplicemente arrivare in ritar-
sincopato. Il sudore collettivo, umido e stantio, sale do; punto e basta.
fino al soffitto, mescolandosi al respiro caldo e ap- Mi avvio con calma al binario cinque. Chissà
pannando i finestrini. Chiudo gli occhi. Aspettando i quand’è il prossimo treno. Riprendo il ritmo e cam-
barbari dovrà aspettare. Non solo sarò in ritardo, ma mino in fretta su e giù, come se accelerare il passo
anche impreparata sul finale della storia. potesse affrettare l’arrivo del prossimo treno. Arriva,
No, non storia. Non va bene. “Storia” è un termi- ci ammucchiamo dentro; si ferma in mezzo al nul-
ne per bambini, non per una studente della migliore la tra Salt River e Observatory station. Otto preziosi
università del Sudafrica. “Narrazione”. È questa la minuti.
parola giusta. Non so come finisce la narrazione. Mi Ci muoviamo. Su questo vagone c’è meno gente,
viene da piangere. Non so neanche la parola giusta ma sono troppo agitata anche solo per provare ad af-
per storia. Questa è già una brutta giornata, e non so- frontare l’ultimo capitolo di Aspettando i barbari.
no neanche uscita da Bellville. L’autore insegna nel nostro dipartimento. Qualche
Cinquanta minuti più tardi, dopo innumerevoli volta sono passata davanti al suo ufficio, ma non l’ho
fermate lungo la linea di Bellville, arriviamo a Salt mai visto. Grazie a Dio non è lui a tenere la lezione
River. Per un miracolo, posso ancora riuscire a pren- per cui sono in ritardo.
Theresa con le sue Doc Martens, i suoi Levi’s e la con i suoi alberi accoglienti e le aiuole rigogliose ti
macchina nuova, regalo per i suoi diciotto anni. Cosa apre un po’ l’anima.
penserebbe se frugasse nel mio zaino del giovedì e ci Una donna dai capelli lunghi si staglia nel portone
trovasse la tuta da lavoro e la fascia per i capelli? Le aperto. Ci avviciniamo, io mi tengo stretta dietro alla
ragazze di Heathfield e Fairways non accettano facil- nonna, che ha drizzato la schiena per fare una prima
mente quelle di Bellville, che per loro è praticamente buona impressione. Non puoi mai cambiare quello
la boscaglia. Ho lavorato sodo per piacergli, e non che la gente pensa di te la prima volta che ti vede, mi
sono neanche sicura di esserci riuscita. A volte mi ha ammonito molte volte.
permettono di sedere insieme a loro, tutto qui. Pensa “Buongiorno, signora Wessels”, la voce della
che vergogna se ci vedessero – nonna con l’aria della nonna ha un suono cerimonioso, energico.
domestica che è, e io la sua aiutante – e scoprissero la “Salve, Nellie”, risponde la donna.
mia vita segreta. Da vicino vedo che è bionda, i capelli incornicia-
A Claremont scendiamo e ci uniamo alla massa no un bellissimo volto dagli occhi verdi. Alta e aggra-
dei pedoni. La nonna è già stata a questo indirizzo ziata, ha il corpo avvolto in un lungo abito morbido
insieme alla signora Gold, e arriviamo in pochi minu- che ne addolcisce gli angoli quando si muove. Il suo
ti. Un muro di due metri nasconde la facciata della fisico è uno studio di contrasti: la pelle intorno agli
casa. Se la nonna è nervosa all’idea di conoscere nuo- occhi e alle labbra è attraversata da un incrocio di ru-
vi bianchi, non lo dà a vedere. Preme il pulsante al ghe sottili, mentre il corpo ha la leggerezza di una
cancello. Una voce femminile cinguetta un saluto al persona molto più giovane. Ha una delicata peluria
citofono. sulle guance che mi ricorda i pulcini nel cortile dei
“Chi è?”. nostri vicini. Come loro, sembra fragile.
“È Nellie Johns,” risponde la nonna. Accenna un sorriso tirato.
Il cancello si apre con un ronzio ed entriamo, fa- “Chi è quella?”, chiede, e fa un cenno verso di me.
cendoci strada verso la porta d’ingresso su un sentie- “È mia nipote, signora. Pensavo che la signora
ro di ciottoli che attraversa il prato perfettamente Gold gliel’avesse detto… Viene sempre con me. La
curato. La brezza increspa la superficie calma di vecchiaia, sa”, la nonna ride cercando di sminuire la
un’enorme piscina. Potrei starmene seduta accanto mia presenza.
a quella piscina tutto il giorno leggendo un buon li- La donna bionda annuisce, senza rispondere
bro. Il semplice fatto di entrare in questo giardino alla risata.
Cerco di trovare
un senso nei colori
usati per i diversi
derle di fare a cambio, ma come spiegare senza tradi-
re il mio segreto?
Mi sembra di commettere una violazione, di met-
tere piede in uno spazio sacro che dovrebbe essere
assolutamente interdetto. Diverse paia di boxer, un
asciugamano bagnato e dei calzini sono sparsi sulla
moquette. Il letto matrimoniale è sfatto, le lenzuola
sono umide di una sostanza appiccicosa che scopro
quando tiro via le coperte. Dovrei cambiare le len-
I alle otto e mezzo sono all’università. Mi fa
piacere; avrò bisogno di tutto il mio autocon-
trollo per affrontare Todd. Sarà diverso? Ci
sarà un qualche guizzo o uno sguardo negli
occhi che tradisca il nostro segreto? Ma ab-
biamo davvero un segreto, o devo sopportarlo solo io?
Il mio autocontrollo è aiutato dal compito che ho
nello zaino. Venerdì e sabato, dopo il lavoro di dome-
stica, sono andata alla biblioteca di Bellville, dove
paragrafi o anche zuola, almeno, ma non ci hanno dato la biancheria di vado a studiare quando a casa c’è troppa gente. Que-
per singole parole, ricambio, perciò rifaccio il letto meglio che posso do- sta volta non mi sono limitata a usare i tavoli e le se-
ma le pagine non po aver tamponato le lenzuola con carta da cucina. die. Ho chiesto aiuto e ho letto quello che altri aveva-
rivelano niente. Raccolgo i vestiti e li deposito in un cesto di vimi- no scritto su Aspettando i barbari, ho preso appunti
Non c’è uno ni. Mi fermo per guardare la libreria – ben fornita, dai libri su come impostare ed esporre un’argomen-
schema e i suoi con tutti i classici. C’è una notevole sezione di lette- tazione, ho riletto i modelli di saggi che Todd mi ave-
appunti ratura sudafricana in ordine alfabetico. va dato. Quando me ne sono andata all’una di saba-
scarabocchiati ai Sulla scrivania trovo un assortimento di blocchi di to, perché la biblioteca chiudeva per il fine settima-
appunti, penne e mucchi di libri. Una copia con le na, avevo una bozza di cui ero soddisfatta. Ero torna-
margini sono
orecchie di Aspettando i barbari è aperta a faccia in ta a casa e avevo scritto fino a tarda notte al tavolo
illeggibili. Se devo giù. Come un investigatore forense lo volto con la della cucina per terminare il mio saggio. L’avevo inti-
avere una massima cura, prendendo nota della pagina esatta in tolato: “L’opinione di un servo: il punto di vista della
comprensione più cui Todd ha ritenuto opportuno interrompere la let- ragazza in Aspettando i barbari”.
profonda del tura. Pagina 114. Sono già seduta quando Todd entra in classe e la-
romanzo, non la Quasi tutte le righe delle due pagine sono sottoli- scia cadere un mucchio di appunti e una copia del
troverò qui neate con evidenziatori di diversi colori. Cerco di romanzo sulla cattedra. Non saluta e non cerca il
trovare un senso nei colori usati per i diversi paragra- contatto visivo, ma si avvicina alla lavagna e butta giù
fi o anche per singole parole, ma le pagine non rivela- un elenco puntato.
no niente. Non c’è uno schema e i suoi appunti scara- Alle nove in punto si volta, si pulisce le mani spor-
bocchiati ai margini sono illeggibili. Se devo avere che di gesso sui pantaloni e ci augura buongiorno.
una comprensione più profonda del romanzo, non la “Oggi proseguiamo con l’idea di allegoria nel ro-
troverò qui. manzo seminale di Coetzee”.
Tolgo tutto dalla scrivania, la lavo, la asciugo e ri- Guarda nella mia direzione. I nostri occhi s’incon-
metto gli oggetti che ho spostato in pile ordinate. Il trano.
libro lo posiziono a faccia in giù, aperto a pagina 114, Aspetto quel delizioso colpo al plesso solare che
come l’avevo trovato. Stasera andrò alla stessa pagi- provo inevitabilmente quando lo guardo, ma non ar-
na della mia copia, senza appunti ai margini o brani riva. Sento… Non sento niente.
evidenziati per poterla rivendere a fine semestre, e Mi sorride.
cercherò altre chiavi per capire. (Non ne troverò.) “Miss Jones…”.
Intorno alle due e mezzo abbiamo finito il lavoro. Sono decisa come una freccia nel pronunciare
Ci rimettiamo gli abiti normali e io mi tolgo la fascia ogni parola. Agile e sicura, la mia voce sorprende an-
dai capelli. Ti prego, Dio, non far tornare a casa Todd che me.
mentre stiamo andando via. Le implorazioni sono “È Johns, Todd.
diventate i miei pensieri da sveglia. Non Jones.
La mia preghiera è esaudita. La nonna va via con Miss Johns”. u
“VISIVAMENTE SUBLIME,
COMMOVENTE E SURREALE”
THE GUARDIAN
“UN’ESPERIENZA DI CINEMA
DIVERSA DA TUTTO”
ALLOCINÉ
“PURA MERAVIGLIA”
THE NEW YORK TIMES
“UN’OPERA ESEMPLARE,
FRESCA E RADIOSA”
DEADLINE
UN FILM DI
JERZY
SKOLIMOWSKI
SKOPIA FILM E JEREMY THOMAS PRESENTANO IN ASSOCIAZIONE CON HANWAY FILMS UN FILM DI JERZY SKOLIMOWSKI
SANDRA DRZYMALSKA LORENZO ZURZOLO MATEUSZ KOŚCIUKIEWICZ CON ISABELLE HUPPERT
UNA PRODUZIONE SKOPIA FILM PRODUCTION CO-PRODOTTO DA ALIEN FILMS IN CO-PRODUZIONE CON POLWELL MODERATOR INWESTYCJE VEILO EWA ŻYŁKA
WARMIA-MASURIA FILM FUND PODKARPACKIE REGIONAL FILM FUND STREFA KULTURY WROCŁAW ARES 2002 POLISH FILM INSTITUTE MIC (MINISTERO DELLA CULTURA) REGIONE LAZIO
PRODUZIONE CO-FINANZIATA DA POLISH FILM INSTITUTE COSTUMI KATARZYNA LEWIŃSKA SCENOGRAFIA MIROSŁAW KONCEWICZ FOTOGRAFIA MICHAŁ DYMEK
ASSISTENTI ALLA FOTOGRAFIA PAWEŁ EDELMAN MICHAŁ ENGLERT SUONO RADOSŁAW OCHNIO MUSICHE DI PAWEŁ MYKIETYN MONTAGGIO AGNIESZKA GLIŃSKA
PRODUTTORE ESECUTIVO JEREMY THOMAS CO-PRODUTTRICE EILEEN TASCA SCRITTO E PRODOTTO DA EWA PIASKOWSKA JERZY SKOLIMOWSKI
DIRETTO DA JERZY SKOLIMOWSKI
Richard Conyngham Disegni di Saaid Rahbeeni
16 agosto 1908
Moschea di Hamidia,
Johannesburg ConCitTadini, quEsTo
pomerigGiO ho una gRanDe
resPonSabilità…
SeconDo le legGi
del TranSvaAl,
tutTi | masChi
asiAtici con più
di 16 anNi erano
obBligati
a porTare
semPre con sé
deI cerTificati in
cuI erano inDicati
nome, età, casTa e
imPronTe digitali.
È vero, quEsTo
potRebBe caUsare a molTi
di voI sofFerenZe enorMi,
ma sotTometTerSi al BlacK acT*
sarebBe un afFronTo
alTretTanTo gRanDe!
DaI, Dora,
cicCiOne,
anDiAmo davanTi!
quI non si
senTe niEnTe.
Ma da quI si
vede bene.
*Una legge del 1906, meglio nota come Asiatic law amendment act.
SiAmo
pRonTi!
BruciAteli!!
BruciAteli!
BruciAteli!
no…
DovReI …non
farLo? posSo.
Da quEsTa
Dopo l’inConTro, torNò a casa nelLa citTà parTe,
di KrugerSdorP inSiEme al cugino. giOvanotTo.
…Vitem lingam
un conducente
di risciò…
Narayansamy era
un venditore …e dorasamy un cuoco.
di frutta…
GuArDali…
come la maggior parte degli indiAni
sTanNo manDanDo
del transvaAl, i tre si erano
a rotoli un’alTra
costruiti una vita in indiA.
atTività per un pezZo
di carTa. ShH, Dora,
posSono
senTirTi.
tuttavia quella libertà era relativa. la società del Sudafrica era divisa
lungo linee razziali e le perSone dalla pelle scura erano conSiderate
inevitabilmente inferiori a quelle bianche.
EcCo a voI,
sigNora!
AranCe
fResChe,
sigNora!
| pRegiUdizi erano
esasPerati dalLa
paUra difFusa cHe la
coloniA sarebBe sTata
a poco a poco inVasa
da migLiAiA di giOvani
senZa isTruziOne e
dalLa pelLe sCura.
Richard Conyngham è nato a Pietermaritzburg, nel KwaZulu-Natal, e vive in Messico. Queste tavole sono tratte da All rise:
resistance and rebellion in South Africa (1910-1948), pubblicato da Jacana Media e Catalyst Press nel 2021.
Saaid Rahbeeni è un illustratore di Città del Capo che ha lavorato per Oxford University Press, Pearson e Pan Macmillan.
Il primo
giorno
ra la prima volta che un fusto di petrolio se lo fosse legato sulla schiena, avrebbe potuto evita-
E finiva a riva, tra i ciottoli sparsi qua e là. re di usare la vecchia carriola di legno con la ruota
Nel corso degli anni il mare aveva por- scheggiata che s’incagliava sul terreno accidentato, e
tato sull’isola altre cose: brandelli di che spesso si rovesciava sotto il suo peso.
maglie, pezzi di corda, coperchi di por- Sì, portarlo sulla schiena era la scelta migliore. Do-
tavivande rotti, trecce di materiale sin- po di che, sull’aia, in mezzo alla tela da sacchi e alle
tetico fatte per sembrare capelli. Erano arrivati anche assi marcescenti, avrebbe scovato il vecchio seghetto
dei corpi, come quello di oggi. Era steso
All’inizio, quando bato. Erano i peli di un animale appena nato o di un se. Dobbiamo trovare tutti quelli che hanno sofferto
il governo, nuovo neonato rimasto troppo tempo nel grembo materno. sotto il Dittatore, se vogliamo progredire come nazio-
di zecca, era pieno Che cosa aveva partorito il mare lì, su quei sassi? ne. In un campo appena fuori dalla capitale, i miei
di promesse, Mentre il sole di metà mattina si alzava, il sale si colleghi hanno trovato una fossa comune con dentro
quando tutto era stava già cristallizzando su quei riccioli. Anche i ca- almeno cinquanta corpi. Un altro collega ha scoperto
pelli erano grigi nei punti in cui si era infilata la sabbia. i resti di sette persone impiccate nella foresta. Erano
ancora nel caos e si
I granelli aderivano all’unica porzione visibile della ancora appesi agli alberi, capisce, dopo tutto questo
cercavano i morti
faccia: una parte della fronte, un occhio chiuso. Il re- tempo. Chissà quanti ne troveremo qui. Molti, ne so-
e i dispersi di un sto del viso era premuto contro la spalla. no sicura. Questo è un posto ideale per disfarsi di
quarto di secolo Samuel si lasciò sfuggire un suono spazientito. Il qualcuno”.
passato sotto un corpo avrebbe dovuto aspettare. Prima si sarebbe oc- “Dice?”.
regime cupato del fusto, e la mattina dopo, se il mare non se “Oh, sì, basta guardarsi intorno”. Aveva agitato la
dittatoriale, lo fosse ripreso, avrebbe dovuto spaccare un po’ di mano indicando il paesaggio. “Nessuno per chilome-
Samuel aveva pietre per ottenere abbastanza pezzi per coprirlo. tri. Nessuno che possa vedere o sentire o fare qualco-
denunciato i Il mare ne aveva gettati a riva trentadue di cadave- sa”. Si era avvicinata abbassando la voce: “Girava
cadaveri ri nei ventitré anni che aveva passato come guardiano voce che avesse dei campi segreti, delle specie di
del faro. Tutti e trentadue senza nome, e nessuno che campi di concentramento, pare, dove mandava i dis-
li reclamasse. All’inizio, quando il governo, nuovo di sidenti a morire. Naturalmente, non sappiamo anco-
zecca, era pieno di promesse, quando tutto era ancora ra se sia tutto vero. Non abbiamo trovato prove al ri-
nel caos e si cercavano i morti e i dispersi di un quarto guardo, ma questo avrebbe potuto benissimo essere
di secolo passato sotto un regime dittatoriale, Samuel uno di quei posti, non crede? Non le sembra un posto
aveva denunciato i cadaveri. La prima volta erano ar- adatto per mandare qualcuno a morire?”.
rivati alcuni funzionari statali, con i loro blocchi di Samuel non aveva risposto, e la donna si era volta-
appunti e una dozzina di sacchi di plastica, e avevano ta e aveva chiamato uno della squadra, mentre bat-
setacciato l’isola alla ricerca di qualche tomba di for- tendo con il dito sull’orologio. “Continuate a cerca-
tuna, di resti abbandonati tra i massi, di ossa e denti re”, aveva detto vedendo l’uomo scuotere la testa. Poi
ormai confusi con la ghiaia e la sabbia. era tornata a girarsi verso Samuel: “Una volta che
“Vede”, gli aveva detto la donna a capo delle ope- avremo trovato i corpi, allora sì che comincerà il risa-
razioni, mentre si guardava il tacco graffiato di una namento della nazione. Fino a quel momento non
delle scarpe di vernice, “abbiamo fatto delle promes- saremo in grado di guarire. Ci servono i corpi”.
Come sarà
il nuovo anno
secondo
Rob Brezsny
ARIETE GEMELLI
Eric G. Wilson, dell’Ariete, ha scritto un libro che nor- Ecco alcuni progetti divertenti e utili che potresti colti-
malmente raccomanderei al 40 per cento della tua tri- vare nel 2023. 1) Avvia tendenze interessanti. Evita
bù. Ma nel 2023 la cifra salirà all’80 per cento. Il titolo quelle mediocri. 2) Esercita una leadership attiva nei
è How to be weird. An off-kilter guide to living a one-of-a- gruppi di cui fai parte. 3) Pratica l’arte di migliorare la
kind life (Come essere fuori del comune. Guida eccen- tua concentrazione attraverso il rilassamento. 4) Ogni
trica a una vita speciale). Secondo la mia analisi dei domenica a mezzogiorno rinnova il tuo impegno a
presagi astrali, dovresti sforzarti di essere un po’ me- non ingannare te stesso nei successivi sette giorni.
no razionale. Ribellarti allegramente allo status quo 5) Poniti l’obiettivo di essere un comunicatore ecce-
dovrebbe essere uno dei tuoi hobby preferiti. Il modo zionale, non semplicemente uno nella media. 6) Col-
migliore per imparare divertendoti sarà chiederti con- tiva la capacità d’intuire quando le persone nascondo-
tinuamente: “Qual è la cosa più originale e fantasiosa no qualcosa e quando fingono.
che posso fare in questo momento?”.
CANCRO
TORO Nel 2023, Cancerino, ti consiglio di coltivare e appro-
ILLUSTRAZIONI DI FRANCESCA GHERMANDI
Uno dei tuoi potenziali superpoteri è coltivare i legami fondire il tuo rapporto con l’istinto. Sarei molto felice
tra il mondo spirituale e quello fisico. Se svilupperai se tu imparassi qualcosa di più sulla differenza tra la
questo talento, favorirai l’integrazione tra l’eternità e lucida intuizione e la preoccupazione indotta dai tuoi
la tua routine quotidiana. Creerai sinergie tra il sacro e demoni. Se ti occuperai di questo, la vita farà il possi-
il profano. Capirai che le questioni pratiche possono bile per aiutarti. I tuoi ritmi diventeranno più tran-
essere arricchite da energie archetipiche e temi epici. quilli e stabili, e il tuo sistema di controllo sarà più ef-
Spero che nel 2023 ti dedicherai molto a questo gioco- ficace che mai. Avvertimento: cercare la perfezione
so lavoro. Potresti anche insegnare a noi che non sia- non è necessario; sarà sufficiente che tu faccia del tuo
mo del Toro qualcosa di più su questi misteri. meglio.
Rob Brezsny
LEONE gnifica semplicemente non amico. Solo chi affronta il
Lo psichiatra Irvin Yalom scrive: “La questione del si- proprio non amico interno può evitare di avere nemici
gnificato della vita, come diceva il Budda, non è edifi- esterni”.
cante. Bisogna immergersi nel fiume della vita e la-
sciare che la domanda scorra via”. Viktor Frankl, so- SAGITTARIO
pravvissuto all’olocausto e filosofo, aveva una visione “Sarò sempre complicata ma anche necessaria per ot-
completamente diversa. Diceva che capire il significa- tenere il meglio”, diceva Maria Callas (1923-1977). I
to della vita è la cosa più importante. La percezione critici affermano che fu una delle più grandi soprano
che la nostra vita in generale e le nostre esperienze in del novecento. Sono anche d’accordo sul fatto che
particolare abbiano un significato ci sostiene e ci nutre avesse un temperamento da prima donna. Secondo
negli anni. Condivido il punto di vista di Frankl e ti l’impresario Rudolf Bing, lavorare con lei era difficile
consiglio di adottarlo per tutto il 2023. Avrai la possibi- “perché era più intelligente di tutti”: “Con gli altri arti-
lità di conoscere il tuo destino, che in passato era visi- sti potevi cavartela, ma non con Callas. Sapeva esatta-
bile solo in parte. Avrai spesso intuizioni sul tuo scopo mente cosa voleva e perché lo voleva”. In accordo con
sulla Terra. i presagi astrali, Sagittario, nel 2023 ti autorizzo a esse-
re “complicata” come Callas nella ricerca del succes-
VERGINE so, nel senso di sapere esattamente cosa vuoi. Ma, per
Da giovane Ingeborg Rapoport (1912-2017), della Ver- favore, non esagerare nei comportamenti da divo.
gine, studiò medicina all’università di Amburgo, in
Germania. Nel 1938, però, i nazisti le impedirono di CAPRICORNO
discutere la tesi e conseguire la laurea a causa delle Per aiutarti con la tua autoanalisi nel 2023 ho scelto
sue origini ebraiche. Settantasette anni dopo, a 102 una citazione dalla fiaba di Hermann Hesse Una se-
anni, ebbe finalmente la possibilità di finire ciò che quenza di sogni. Ti guiderà mentre t’immergi nei pre-
aveva cominciato. Fu un grande successo! Il preside ziosi misteri delle tue profondità interiori. Hesse si ri-
disse: “Rapoport è una studente brillante. La sua co- volge alla sua “oscurità ardente, alla calda culla
noscenza degli ultimi sviluppi della medicina è incre- dell’anima e alla patria perduta”, chiedendo che si
dibile”. Nel 2023, Vergine, prevedo qualcosa di simile aprano a lui. Vorrebbe che fossero pienamente dispo-
anche per te. Potrai cogliere opportunità che prima ti nibili alla sua mente cosciente. E dice alla sua anima:
erano negate. Alcuni buoni propositi che avevi riman- “Trova la tua strada, anima, vaga qua e là, tuffati nel-
dato diventeranno realizzabili. le innocenti pulsioni crepuscolari!”.
BILANCIA ACQUARIO
Su più di duemila persone citate in un’edizione recen- Il chirurgo cardiovascolare Michael DeBakey ha vis-
te di Bartlett’s familiar quotations (una raccolta di cita- suto fino a 99 anni. Ha rischiato di morire a 97, ma si è
zioni famose), solo 164 sono donne, appena il 7 per salvato grazie a un’invenzione che lui stesso aveva fat-
cento! Sempre meglio delle quattro presenti nella pri- to anni prima: una resina polimerica in grado di ripa-
ma edizione del 1855. M’ispirerò a questa insopporta- rare i vasi sanguigni invecchiati. I chirurghi hanno
bile ingiustizia per scrivere il tuo oroscopo, Bilancia. usato la sua tecnologia per rimetterlo in sesto. Preve-
In accordo con i presagi astrali, nel 2023 uno dei tuoi do che nel 2023 anche tu trarrai beneficio dalle tue
compiti principali sarà impegnarti personalmente per azioni passate. Le cose che hai fatto, i progetti che hai
la parità di genere. Il tuo benessere aumenterà mentre avviato e le idee che hai coltivato si riveleranno prezio-
lavori per un futuro libero dalla misoginia. Ecco cosa si per affrontare le sfide del futuro.
potresti fare: se sei una donna o una persona non bina-
ria, sii più audace e coraggiosa nel dire quello che pen- PESCI
si e senti; se sei un uomo, coltiva la tua capacità di Ho deciso di prevedere il tuo karma finanziario. Per
ascoltare le donne e le persone non binarie. Fa’ tutto il cominciare ho passato una banconota da dieci dollari
possibile per permettergli di esprimere le loro verità. sulla fiamma di una candela verde. Poi ho cercato au-
internazionale.it/oroscopo
Sarà nel tuo interesse! spici cosmici tra le bruciature comparse sulla banco-
nota. L’oracolo mi ha dato una notizia cattiva e una
SCORPIONE buona. La notizia cattiva è che vivi su un pianeta in
Per prepararti al 2023 ti offro la saggezza del mitologo cui un quinto della popolazione possiede molto più
Michael Meade. Di tutti i segni dello zodiaco, voi Scor- dei quattro quinti della ricchezza. Quella buona è che
pioni avete maggiori probabilità di trarne beneficio. nel 2023 potrai avvicinarti al 20 per cento di privile-
Meade scrive: “Per diventare una persona autentica giati. Un po’ a sorpresa l’oracolo dice anche che la tua
bisogna capire i propri conflitti interiori. Chi non lo fa capacità di arricchirti aumenterà in proporzione alla
finisce per cercare nemici su cui proiettarli. Nemico si- tua integrità e generosità.
SIPRESS
“A volte resto lì, di notte, con il terrore che un giorno
si ubriachi e noi non ci potremo più vedere”. “Vorrei che la banca smettesse di mandarmi gli estratti conto”.
DATOR
ELLIS
“Non m’importa se è vegetale, stai facendo venire “Era molto più facile quando tutti lavoravano
i brividi a tutti”. da casa”.
DERNAVICH
BOB
Le regole Sciare
1 Se non scii almeno quattro ore non hai diritto alla cioccolata calda. 2 Mettiti il casco.
3 Lo snowboard è come i jeans strappati: dopo i trent’anni va abbandonato. 4 Una pista nera
non è un’autostrada: rallenta. 5 L’unico momento di sollievo è la salita in seggiovia? Forse lo sci
non fa per te. regole@internazionale.it