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Dalla Nora Giada 5C SIA 09/02/2023

RELAZIONE DI ECONOMIA POLITICA

La spesa pubblica: uno strumento di politica


economica da usare con precauzione

PUNTI DI VISTA
«Credo che il problema centrale non siano le tasse, il problema centrale è la spesa. La domanda è:
come tieni a bada la spesa?»
(Milton Friedman)

«Non ci si può aspettare che gli imprenditori facciano investimenti aggiuntivi quando già stanno
subendo perdite. È la comunità organizzata che deve trovare modi saggi per spendere e avviare il
processo».
(John Maynard Keynes)

ATTIVITÀ
Secondo Friedman, la finanza pubblica dovrebbe avere una funzione limitata e la spesa pubblica
dovrebbe essere ridotta al minimo indispensabile. Egli sosteneva che il governo dovrebbe limitarsi
a fornire servizi pubblici essenziali come la difesa nazionale e la giustizia, mentre tutti gli altri
servizi dovrebbero essere forniti dal mercato privato. Inoltre, Friedman credeva che la finanza
pubblica dovesse essere finanziata attraverso tasse basse e progressive, perché riteneva che le
tasse elevate e le regolamentazioni eccessive limitassero la crescita economica.

Keynes sosteneva che la finanza pubblica avesse un ruolo importante nella stabilizzazione
dell’economia. Secondo Keynes, durante le recessioni economiche, la finanza pubblica dovrebbe
intervenire per sostenere la domanda aggregata e la produzione, creando posti di lavoro e
stimolando la crescita. Egli proponeva di utilizzare la spesa pubblica per finanziare programmi di
investimento e welfare, aumentare la remunerazione del lavoro e ridurre le tasse per aumentare il
potere d’acquisto delle persone.

ANALISI
“Il problema centrale non sia le tasse”: Friedman sosteneva che il problema centrale dell’economia
non fosse la quantità di tasse che le persone e le imprese pagano, ma la quantità di spesa pubblica
che viene effettuata dal governo. Friedman credeva che la spesa pubblica fosse la vera fonte della
pressione fiscale, poiché ogni dollaro che il governo spende deve essere finanziato da tasse o
debito.

“Tenere a bada la spesa”: secondo Friedman la necessità di “tenere a bada la spesa” è dovuta alla
sua convinzione che l’eccesso di spesa pubblica possa causare inflazione, aumentare il debito
pubblico e ridurre la libertà economica. Sosteneva, inoltre, che la spesa pubblica dovrebbe essere
limitata ai soli servizi essenziali come la difesa nazionale, la giustizia e le infrastrutture, lasciando il
resto all’iniziativa privata.

“Quando già stanno subendo perdite”: Keynes si riferisce alla fase di depressione economica nella
sua affermazione che gli imprenditori non possono fare nuovi investimenti quando già stanno
subendo perdite. In questa fase, la scarsità di domanda e la mancanza di fiducia rendono gli
imprenditori riluttanti a investire e a espandere la loro attività, il che peggiora ulteriormente la
depressione.

SPUNTI DI RIFLESSIONE
La spesa pubblica è un importante strumento di politica economica e può avere un impatto
significativo sull’economia. Tuttavia, ci sono limiti all’espansione della spesa pubblica.
In primo luogo, la capacità di aumentare la spesa pubblica dipende dalle finanze pubbliche del
Paese. Se il Paese ha un alto debito pubblico o un alto deficit fiscale, può essere molto difficile
aumentare la spesa pubblica senza aumentare ulteriormente il debito o il deficit.
In secondo luogo, l’aumento della spesa pubblica può influire sulla fiducia del mercato e sulla
stabilità finanziaria. Se gli investitori temono che l’aumento della spesa pubblica possa portare a
un aumento dei tassi d’interesse o a una debolezza delle finanze pubbliche, possono ridurre gli
investimenti, il che può avere effetti negativi sull’economia.

Un’eccessiva espansione della spesa pubblica può causare diversi squilibri economici, come: deficit
fiscale, inflazione e squilibrio monetario. Un modo per ridurre la spesa pubblica e migliorare
l’efficienza delle finanze pubbliche negli Stati sono le politiche di spending review. Queste politiche
vengono attuate utilizzando una serie di criteri diversi, tra cui: la prioritizzazione delle spese (si
valuta quali programmi e progetti siano più importanti e si tagliano quelli considerati meno
essenziali), riduzione dei costi (si cerca di ridurre i costi attraverso la razionalizzazione dei processi,
l’eliminazione degli sprechi l’ottimizzazione delle risorse) e la privatizzazione (si valuta la possibilità
di vendere o trasferire beni o servizi pubblici a imprese per ridurre i costi e migliorare l’efficienza).

Durante i periodi di crisi, i “modi saggi” di spendere per favorire la ripresa economica e prevenire
conseguenze negative potrebbero includere:
 Investimenti in infrastrutture: le opere pubbliche come strade, ponti, aeroporti e scuole
possono aumentare la domanda di lavoro e stimolare la crescita economica.
 Sostegno alle piccole imprese: sostenere le piccole imprese attraverso prestiti agevolati e
incentivi fiscali può aiutare a mantenere e creare posti di lavoro.
 Stimolo fiscale: aumentare la spesa pubblica attraverso tagli fiscali o aumenti delle
prestazioni sociali può aumentare la domanda e stimolare la crescita.
 Investimenti in istruzione e formazione: investire in istruzione e formazione può aumentare
la competitività.

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