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Italiano leopardi sabato del villaggio

Composta nel 1831 ed è uno dei grandi idilli che descrive umili personaggi e atmosfere del villaggio che si
preparano alla festa domenicale. Il poeta utilizza il sabato che è il giorno prima quella tanto atteso, come
simbolo di aspettative destinate a rimanere deluse. Il concetto principale che vuole trasmettere è che la
parte migliore della vita nostra nel presente ma in una fervida attesa del futuro o in una nostalgica
rimembranza del passato. Il canto è strutturalmente diviso in due parti: nella prima sono posti i due
personaggi femminili, la donzella nella sua vivida speranza verso il futuro e la vecchierella nella sua dolce e
nostalgica rimembranza di un passato ormai lontano; nella seconda parte invece abbiamo due personaggi
maschili, il fanciullo è il maturo zappatore. Leopardi guarda la donzelletta e il garzoncello scherzoso come
vittime inconsapevolmente predestinate ad una festa che non sarà tale, in cui le rosee speranze
naufragheranno nel mare di tristezza e noia della vita. Per questo la poesia si conclude con un invito a
godere della giovinezza come di un momento di illusione. Di trepida aspettativa. La vecchierella e lo
zappatore, vengono invece considerati da Leopardi come l’emblema della memoria.

Filosofia Schopenhauer
Il concetto di “tempo” in Schopenhauer è di grande importanza all’interno della concezione di
Schopenhauer, insieme ad altri due concetti di estremo significato come quello di “eternità” e di “specie.
Secondo il filosofo: ogni organismo vivente è finito poiché la sua esistenza è determinata da una caducità
finale. Mentre l’eterno, appartiene all’organismo vivente, ma bisogna aggiungerlo a ciò che ne rappresenta
la specie. Ciò significa che il principio individuale ci permette di circoscrivere l’organismo vivente sia nel
tempo che nello spazio ma, solamente in modo ideale, sappiamo che l’organismo appartiene ad una specie.
Per definire la concezione del tempo e dell’eternità, il filosofo fa un esempio: se si ipotizza che ci si trova
davanti ad un cane. Egli sostiene che dal punto di vista empirico, il cane è come se non è mai deceduto in
quanto ad ogni generazione nascono altri cani che vanno a sostituire l’altro che viene a mancare. Di
conseguenza l’idea in se del cane non scompare mai ma rappresentano il susseguirsi di ombre di un
pensiero superiore. Quindi la morte rappresenta il termine assegnato ad un essere vivente in un
determinato periodo di tempo, da un punto di vista fisico. Se il tempo viene eliminato allora non esiste più
un inizio e una fine ma si parla di “eternità”. La morte non è una condizione negativa ma fa capire che gli
esseri viventi fanno parte di una sorta di “ritorno” gestito dalla natura che sostituisce gli individui passati
con individui presenti. In modo più semplice si può dire che: secondo Schopenhauer l’idea rappresenta la
cosa in sé; l’idea si manifesta come una “specie” cioè l’oggettivo, la quale rappresenta l’oggetto immediato
e quindi la volontà reale; il soggetto viene trasmesso dalla “coscienza”.

Storia la belle époque


I primi anni del XX secolo sono caratterizzati dalla diffusione della cultura positivistica e quindi da una
grande fiducia nel progresso e nella ragione e dal concetto di superiorità della scienza. Questo periodo, che
va dal 1900 al 1914, prende il nome di il nome di “Belle Époque”: in Europa, si ha un benessere
generalizzato, la popolazione aumenta e le condizioni di vita migliorano. Questi anni sono caratterizzati da
molte innovazioni tecniche e scientifiche quali, per esempio, la diffusione dell’elettricità (prima si usata
l’illuminazione a gas), la presenza dell’acqua corrente nelle abitazioni, la scoperta dei vaccini che riducono
notevolmente le epidemie. Viene anche inventata la radio e sulle strade compaiono le prime automobili. Le
città sono dotate di reti di trasporti pubblici come gli autobus, la metropolitana e i tram. Infine, l’uso della
fotografia si diffonde sempre più e in Francia, con i fratelli Lumière, nasce il cinema. Le conseguenze di tali
invenzioni e scoperte migliora notevolmente la qualità della vita, non solo delle classi sociali più abbienti
quali la nobiltà e la ricca borghesia, ma anche degli operai e degli impiegati che, pertanto, diventano dei
possibili consumatori. L’aumento del numero dei consumatori ha come conseguenza la crescita della
produzione industriale che viene raggiunta per merito della produzione in serie dei beni di consumo e
dell’invenzione della catena di montaggio. L’aumento della produzione dei beni richiede che la catena di
vendita sia ampliata; per questo motivo, durante il periodo della “Belle Époque”, in Francia e negli Stati
Uniti vediamo sorgere i primi Grandi Magazzini, la pubblicità e la messa in scatola ed il congelamento di
molti prodotti alimentari. Tuttavia, non mancano alcuni aspetti negativi che gettano un ombra su di un
periodo così felice della europea. Un simbolo di come la Belle Époque sia in realtà un momento di facili
illusioni è dato dal naufragio del transatlantico Titanic che avrebbe dovuto attraversare l’oceano Atlantico,
ma che, essendo stato urtato da un iceberg, non arrivò mai a destinazione. Infatti, si hanno delle tensioni
politiche fra alcuni stati, le cui cause si ritrovano nel nazionalismo (superiorità di una nazione sull’altra) e
che sfoceranno nella Prima Guerra Mondiale. All’interno della società, i contadini e la classe operaia
conoscono dei momenti di difficoltà economica e per questo motivo molte persone decidono di emigrare
dall’Europa verso altri continenti, soprattutto verso l’America del Nord e del Sud.
Inoltre il diritto di voto è ancora concentrato in mano a poche persone (solo quelle che possiedono una
certa ricchezza) e comunque le donne sono escluse dalla vita politica e questo non garantisce certamente la
democrazia di un paese. I primi passi verso l’emancipazione femminile, si hanno nella metà dell’Ottocento
quando in Inghilterra nascono alcune associazioni per difendono i diritti delle donne. Poco alla volta, però,
la situazione migliora. Nel 1869 uno Stato americano concede alle donne il diritto di voto e nello stesso
anno, in Inghilterra alle donne è concesso di votare alle elezioni amministrative (ma non politiche). Nel
1911, in Inghilterra scoppiano numerose azioni di protesta, anche violente, da parte delle attiviste
( chiamate “suffragette”) a tal punto che sette anni dopo, nel 1918, le donne otterranno il pieno diritto di
voto. Pertanto, si possono riassumere così le date importanti della Belle Époque, che nonostante tutto,
migliorano notevolmente la qualità della vita:
1895: i fratelli Lumière, in Francia, organizzano la prima proiezione cinematografica
1901: Guglielmo Marconi inventa la radio e, per la prima volta, i segnali radio sono trasmessi dall’Europa
negli Stati Uniti
1903: i fratelli Wright compiono il primo volo in aeroplano
1918: le donne inglesi ottengono il diritto di voto.

Latino Seneca tempo


Negli scritti di Seneca grande spazio è riservato alla riflessione sul valore del tempo e l'individuazione dei
modi migliori per impegnarlo. Nel De Brevitate vitae, in cui Seneca esorta l'amico Paolino a lasciare i suoi
impegni di funzionario imperiale e a rivolgersi interamente allo studio e alla pratica della sapienza, questi
temi sono sottoposti ad una minuziosa analisi, eseguita secondo gli insegnamenti della dottrina stoica. Per il
filosofo il tempo è un dono della natura, il solo di cui l'uomo possa servirsi liberamente, per questo motivo
è necessario non disperdere le proprie energie in occupazioni vane, ma rivolgere ogni cura al corretto uso di
esso. Questa esortazione non poggia sulla contrapposizione tra il godimento delle gioie preseti e la fugacità
della vita, ma investe l'intera esistenza: valorizzare ogni attimo permette di superare le debolezze della
condizione umana e di raggiungere la salvezza. Meditare sulle azioni passate reca un vantaggio soltanto al
sapiente, che può riflettere sul suo operato e trarne spunti di perfezionamento. Le persone occupate in
attività inutili, al contrario, non si soffermano mai a riflettere sul passato, per mancanza di tempo e volontà.
Seneca, in seguito al ritiro dalla vita politica, avverte l'insensatezza della sua vita passata e percepisce
chiaramente di aver anch'egli perso il suo tempo

Arte Hayez
Francesco Hayez (1791-1882) è un pittore romantico italiano noto soprattutto per la produzione di ritratti di
Rossini, Foscolo, Manzoni, Rosmini. Con l’opera Il Bacio, Hayez si fa interprete del romanticismo italiano che
accanto alla predilezione per ciò che è reale e naturale celebra gli ideali di patria propri del Risorgimento.
Hayez realizza Il Bacio nel 1859: è un olio su tela di 112 x 88 cm, ora conservato nella Pinacoteca di Brera, di
cui il pittore fece altre tre versioni, due in possesso di privati ed una terza, con piccole varianti(abito
bianco), battuta all’asta da Sotheby’s lo scorso novembre (600mila sterline, circa 760mila euro). I due
amanti, che si abbracciano scambiandosi un bacio, sono collocati da Hayez in uno spazio architettonico
freddo: fa da sfondo un palazzo medievale con elementi gotici (colonnine), dal colore neutro della pietra, il
cui senso di profondità è reso attraverso la prospettiva geometrica. Se l’ambientazione pare medievale, il
soggetto iconografico (il bacio) essendo nuovo, riporta al presente, al momento dell’ultimo abbraccio,
prima della partenza, tra una donna ed un patriota ansioso di partire (cfr. piede sullo scalino) per una causa
giusta che sente come impegno personale e dovere di cittadino.
Che il pittore volesse concentrare l’attenzione sui due amanti è dimostrato dalla luce che, provenendo da
sinistra, investe i giovani esaltando il taglio delle vesti alla moda, dai contorni ben disegnati e dalla qualità
cromatica degli abiti: il bianco-celeste della veste della donna ben si sposa con il bruno-rossiccio del
mantello e con il rosso della calzamaglia dell’amato, cui si stringe forte. Si è voluto vedere nella scelta dei
colori degli abiti, cui va aggiunto il verde del cappello, la volontà di Hayez di rappresentare l’alleanza tra
Italia e Francia all’indomani degli accordi di Plombières nonché dell’ingresso di Vittorio Emanuele II
e Napoleone III a Milano.

Educazione fisica pubertà


C'è un periodo della vita in cui passiamo attraverso moltissimi cambiamenti che riguardano l'aspetto fisico e
la personalità, tanto che molti non ci riconoscono, soprattutto i genitori con cui spesso durante quest'età
s'incontrano molti problemi. Questa fase è l'adolescenza: dura fino ai 18 - 20 anni e comincia con
la pubertà. La pubertà è il periodo in cui si raggiunge la maturità sessuale e il corpo assume quelle
caratteristiche che ci rendono identificabili come uomini e come donne.Nelle ragazze inizia con la comparsa
del seno, detto bottone mammario. Dopo circa 6 mesi compare la prima peluria sul pube e incominciano a
spuntare i primi peli sotto le ascelle. In questo periodo si verifica anche un rapido aumento di statura, circa
7 cm il primo anno e 6 cm il secondo. La crescita termina dopo circa quattro anni dall’inizio della pubertà.
Un altro cambiamento è lo sviluppo degli arti e delle estremità rispetto al tronco. Questi cambiamenti
avvengono grazie ad alcuni ormoni particolari, sia nelle femmine che nei maschi. Spesso, può capitare che
ci siano delle perdite vaginali bianche, queste in realtà non sono nient'altro che normali secrezioni dovuti a
un mutamento dello stato ormonale che procedono la comparsa del menarca, ossia delle prime
mestruazioni che iniziano ad essere regolari solo dopo qualche anno, quando si raggiunge la completa
maturazione sessuale. Queste iniziano dopo circa due anni dall'inizio della pubertà, cioè tra gli 11 e i 13
anni. A questo punto le ovaie ormai mature iniziano a produrre ormoni estrogeni che stimolano
un'ulteriore crescita dei peli sotto le ascelle, sul pube, la maturazione dei genitali e il modellamento delle
forme del corpo. Nei ragazzi, invece, il primo segno di pubertà è la crescita delle dimensioni dei testicoli e
del pene, dovuta dall'ipofisi che induce la produzione di testosterone. Questo in genere avviene intorno agli
11 anni, se non prima. Contemporaneamente, si verifica la crescita della peluria pubica, seguita poi da peli
sotto le ascelle e sul viso che gradualmente diventano più fitti. Come nelle ragazze, lo sviluppo scheletrico è
molto rapido, soprattutto in altezza ma anche l'accrescimento muscolare. Come nella femmine anche i
maschi possono avere delle perdite involontarie di liquidi seminali: si tratta delle polluzioni notturne. Un
altro cambiamento è quello della voce che diventa più profonda a causa dello ispessimento delle corde
vocali. La pubertà non è, però, caratterizzata solo dai cambiamenti fisici: le trasformazioni più importanti
sono quelle che avvengono dentro e spesso sono meno visibili agli occhi degli altri. Uno dei primi segnali è il
bisogno di maggior autonomia e questo si nota dal cambiamento del rapporto con i genitori e allo stesso
tempo nasce il bisogno di un maggior confronto con i coetanei. Inoltre, durante questo periodo si iniziano a
provare maggiori curiosità nei confronti dell'altro sesso.

Scienze umane teoria psico sessuale


LA TEORIA DELLO SVILUPPO PSICO-SESSUALE
Freud ha ritenuto di grande importanza elaborare una teoria dello sviluppo facendo un particolare
riferimento ai primi sei anni di vita del bambino, ritenendoli fondamentali per l’organizzazione di una
personalità serena piuttosto che nevrotica.
Secondo Freud ogni individuo attraversa una serie di fasi psico-sessuali, in cui la libido si concentra su
determinate zone del corpo, dette zone erogene.
1. FASE ORALE, che va dai primi mesi di vita fino a un anno e mezzo circa, il piacere è legato alla suzione e
alla zona erogena si identifica con la bocca;
2. FASE ANALE, che va da uno a tre anni, il piacere è legato alle funzioni corporali e la zona erogena è
costituita dall’ano;
3. FASE FALLICA, che va dai tre ai cinque anni, il piacere è legato all’esplorazione sessuale e la zona erogena
è rappresentata dagli organi genitali. Durante questa fase, i bambini e le bambine, desiderano un rapporto
esclusivo con il genitore del sesso opposto e vivono il genitore dello stesso sesso come un rivale. Questo si
traduce nel complesso di Edipo.
A quest’ultima fase, segue un periodo di latenza, in cui la sessualità è inibita, per poi tornare ad esplodere
nell’età della pubertà con la fase genitale.

Inglese Joyce
Ulysses The plot: It all takes place in one day: Tuesday, June 16, 1904, the date of Joyce's first date with his
future wife Nora Barnacle. There are three characters who wake up and meet in Dublin and go to sleep
eighteen hours later. The protagonist is Leopold Bloom, middle-aged, non-practicing Jew: he is the typical
Joycian man. He leaves his house at 8 in the morning for breakfast and returns at 2 the following morning.
During this time he crosses the street and attends a funeral. Meet Stephen Dedalus, the alienated
protagonist of A Portrait who momentarily becomes his adopted son. Then there is Bloom's wife, Molly, a
singer who lives an afternoon of adultery with her musical director The representation of human nature:
Dedalus and the Blooms are not just individuals, but they represent aspects of human nature: Dedalus is
pure intellect. In his stream of consciousness stimulated by the sense of impression he associates things
according to his unconscious. Ms. Bloom identifies herself with sensual nature and fecundity and the whole
stream of thoughts is carried forward by her memories and through associations (for example a man she
met who reminds her of another). Mr Bloom, on the other hand, is anyone, he is the epitome of humanity.
The stream of consciousness binds things by cause and effect or to be close in space-time. The moral of the
novel: life means suffering.

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